Proposta di modifica add. irpef aragona
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Aragona, li 10/07/2012
COMUNE DI ARAGONAPROl'I^Cf I /)/ AGRIGENTO
o Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio Comunale diAragona;
e.p.c.
o al Responsabile del Settore III0 - Finanza eTributi
o ai Capigruppo Consiliari;o al Segretario Comunale;o al Presidente della Commissione Consiliare
Bilancio, Finanze ed Attività Produttive;o al Sig. Sindaco del Comune di Aragona.
Oggetto: Proposta di deliberazione per la modifica del regolamento approvato con la deliberazionedel Consiglio Comunale n. 41 del 18/06/2012 ai sensi dell'art. 20 del Regolamento del ConsiglioComunale di Aragona.
II sottoscritto Consigliere Comunale proponente,
CHIEDE
alla Signoria Vostra, di voler procedere, con estrema urgenza, ad instaurare l'iter istruttorie per laproposta di deliberazione, di cui in oggetto ed allegata alla presente, al fine di poterla discutere evotare in Consiglio Comunale prima del 15/08/2012 ed, inoltre, di voler invitare tutti i ConsiglieriComunali a prenderne visione per eventualmente co-fìrmare la proposta stessa o emendarla seritengono necessario nelle forme previste e consentite. Si chiede infine di disporre la massimapubblicità della proposta con la pubblicazione sulla home page del sito internet del Comune,consentendone e garantendone la massima e libera diffusione.
Cordialmente,"""̂ ionsigliere Comunale
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PROPOSTA Di DELIBERAZIONEper la modifica della deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 18/06/2012
( ai sensi dell'ari. 20 del Regolamento del Consiglio Comunale di Aragona )
INDICE ANALITICO
Relazione Illustrativa1. Premessa «Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra
disuguali »!2. Perché modificare la delibera:
2.1. Per garantire l'equità sociale mettiamo al bando le discriminazioni!2.2. Quando la matematica diventa un'opinione (Politica?)
Tabella di stima del gettito
Proposta deliberativa
Elenco Consiglieri firmatari
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RELAZIONE ILLUSTRATIVA
1 - Premessa «Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fradisuguali »!!!
Con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 18/06/2012. è stata istituita, per la primavolta ad Aragona, l'addizionale comunale alFIRPEF, con contestuale determinazione dell'aliquotafissata allo 0,8% per l'anno 2012, nonché per quelli a venire.
Le ragioni che hanno portato all'approvazione della suddetta delibera, così come espresso da coloroi quali la hanno sostenuta, sono da ricercare, da un lato, nella grave situazione delle finanzecomunali, determinatasi a causa del taglio dei trasferimenti statali e regionali, e dall'altro, nellamancanza di tempo per trovare soluzioni alternative, in quanto la legislazione prevede quale termineper deliberare le aliquote dell'addizionale comunale aU'lRPEF, quello entro il quale vienedeliberato il bilancio di previsione. Quest'ultimo termine era al momento dell 'approvazione fissatoil 30/06/2012.
Fortunatamente, però, con decreto del Ministro dell'interno del 20 giugno 2012, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 147 del 26 giugno 2012, il termine per la deliberazione del bilancio diprevisione per l'anno 2012 è stato differito al 31 agosto 2012.
Restano, dunque, in piedi i soli problemi finanziari a giustificare quel la delibera, essendo l 'urgenza
divenuta un'opportunità per un'attenta riflessione, con la dovuta tensione emotiva sullaproblematica.
Nella seduta consiliare del 18/06/2012 è stato sottolineato che il problema finanziario, e diconseguenza quello impositivo, non è solamente una questione tecnico-economica bensì, anche eforse più, Politica. Nel senso che è necessario determinare il giusto riparto del carico tributario fra icittadini aragonesi.
Prima però di procedere oltre, sembra necessario delimitare l'ampiezza del significato da attribuireal termine Politica qui utilizzato.
Molti, infatti, intendono con politica il clientelismo! Per costoro fare politica significa accontentarequalcuno per garantirsi pacchetti elettorali (voti) oppure fare demagogia spicciola per sfruttare imoti emotivi delle masse oppure ancora pensano che fare politica sia scambiarsi vicendevolmentegrazie e favori, tutto questo, per progredire illecitamente nella scala sociale. Tale concezioneerronea, biasimevole a coloro che la praticano ed avallano, trova la conferma nel fatto chegeneralmente la politica non è più vista di buon occhio dalla cittadinanza.
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Per contro, l'accezione di Politica, che viene utilizzata in questo scritto è quella concepita dagli
antichi greci ossia amministrazione della "polis" per il bene di tutti!!!!
Conforme a questo significato di Politica è l'art. 1 dello Statuto del Comune di Aragona, il quale
recita:
ART. l
PRINCIPI FONDAMENTALI
1. La Comunità di Aragona è ente locale autonomo ne l l ' ambi to dei pr inc ip i f issati da l leleggi generali della Repubblica, della Regione Sici l iana e del presente Statuto.
2. Il Comune rappresenta la propria comunità , ne cura gli interessi, ne promuove losviluppo ed il progresso sociale, civile, economico e culturale . E' titolare di funz ion i proprie edi quelle conferite allo stesso con legge dello Stato e della Regione, secondo il principio disussidiarietà.
3. Ispira la propria azione ai principi , ai d i r i t t i e doveri sanciti dal la Costituzione, inparticolare ai valori fondamentali della persona umana in ogni sua dimensione e al lasolidarietà verso i più deboli, garantendo pari dignità a tutti i componenti la comunitàlocale.
( . . . omiss i s . . . )
5. Il Comune pone in essere ogni azione per garantire il diritto al lavoro per t u t t i i c ittadinie, in particolare, per i g iovani al fine di l i b e r a r l i da l le condiz ioni di bisogno economico esociale. Promuove le pari opportunità e possibi l i tà di realizzazione per le donne e per gliuomini e adegua i tempi delle attività c i t tadine a l l e esigenze delle lavoratrici e deilavoratori.
( . . . omiss is . . . )
Con questo articolo si ribadisce, da un lato, l'autonomia del nostro ente nei l imit i imposti comunque
dalle norme sovraordinate, e, dall'altro, si richiamano in più punti i contenuti deirinattuato art. 3
della Costituzione Italiana il quale sancisce il principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte
alla legge stabilendo, inoltre, al comma secondo, che è compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza deicittadini, ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettivapartecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del nostro
Paese.
11 criterio dell'uguaglianza o, meglio, trattando di imposte e cittadini, dell 'equità sociale, non è mai
stato espresso o definito legislativamente, tuttavia, è considerata generalmente accettabile ladefinizione fornita dal filosofo greco Aristotele che, fatta propria da Don Lorenzo Milani, suona
così: «Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali».
L'uguaglianza - equità, in buona sostanza, si attua trattando allo stesso modo situazioni simili ed inmodo differente situazioni che simili non sono!
Fatte queste brevissime premesse, passiamo adesso al cuore del la questione.
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2 I perché della modifica alla delibera:
2.1 - Per garantire l'equità sociale mettendo al bando le discriminazioni!
E' innegabile che la delibera n. 41 del 18/06/2012 sia ingiusta perché tratta in maniera ugualetutti i cittadini aragonesi che uguali non sono! L'aliquota dello 0,8% inciderà, infatti, in eguai
misura su tutti e non farà distinzione fra chi con lo 0,8% del proprio reddito comprerebbe acqua,pane o altri generi di prima necessità da quelli che destinerebbero lo 0,8% del proprio reddito perl'acquisto di beni voluttuari o per una vacanza alle pendici dell'Argentario se non addirittura alle
Maldive.
1) Si discrimina fra i più poveri ed i più riechi facendoli pagare tutti in eguai misura! ! !
Ed è assolutamente irrilevante, al fine di garantire l 'equità sociale, la giustificazione addotta daalcuni che le leggi nazionali garantiscono, comunque, una soglia di esenzione per lavoratoridipendenti e pensionati (nel migliore dei casi l'esenzione è valida per chi, rientrante solo in questecategorie, guadagna fino a € 8.000,00) perché comunque restano fuori dall'esenzione molti altrisoggetti meritevoli di tutela come chi il proprio reddito lo guadagna lavorando autonomamente, si ciriferisce alle partite IVA molto diffuse fra le giovani generazioni!
2) Sotto quest'ultimo profilo, dunque, si manifesta un'altra discriminazione causata dalla delibera,ossia il fatto che si differenzia il carico tributario dei lavoratori in funzione della tipologia delproprio lavoro: autonomo o dipendente.
Quindi, al fine di attuare l'equità sociale, che è prima di tutto un principio di buon senso, sarebbepiù opportuno individuare una soglia di esenzione in autonomia rispetto alle norme statali, opzioneautonomista che. come visto, è prevista dallo statuto comunale, ed estendere l 'esenzione dalpagamento dell'imposta comunale a tutti i lavoratori dipendenti ed autonomi in eguai misura!
Perché non ha senso discriminare chi, comunque, si guadagna da vivere col sudore della propriafronte!
In merito, poi, alla determinazione del l ivel lo di esenzione, ossia qual è il giusto livellodell'esenzione, è importante tenere in considerazione il fatto che, per buon senso, devono essereesentati coloro i quali si trovano in condizioni di povertà.
A tal proposito l'ISTAT ci informa che possono essere considerati poveri i nuclei familiari di duecomponenti con un reddito disponibile mensile speso pari ad € 992,46' e che corrispondono, grossomodo, ad un reddito lordo annuo di € 15.000,00. Quest'ultimo, quindi , per coerenza logicadovrebbe essere il livello di esenzione.
Tuttavia, in considerazione delle esigenze di gettito ' 'inestimabili", perché ad oggi non sembraesserci una stima attendibile sulle necessità finanziarie dell'Ente, e del sacrificio generale che viene
1 si veda: ttp://www3.istat.it/salastampa/comunicati/in_caIendario/povita/20110715J30/testointegrale20110715.pdf
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chiesto al resto della cittadinanza, potrebbe essere considerato accettabile un livello di esenzioneanche minore che però non scenda sotto i 10.000.00 euro.
3) Inoltre, la delibera n. 41/2012 non rispetta nemmeno il principio sancito dall'art. 53 dellaCostituzione il quale dispone che: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche inragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri diprogressività".
Da questo punto di vista, in coordinazione sempre col citato principio di uguaglianza - equitàsociale, di cui Tart.53 ne è la declinazione in chiave tributaria, si dovrebbe predisporre un sistemaad aliquote differenziate per scaglioni di reddito (il c.d. sistema progressivo).
In questo caso, però, non è possibile procedere ad una individuazione degli scaglioni di reddito inautonomia rispetto a quanto previsto dalle norme statali, per cui. la differenziazione seguirà ilmodello degli scaglioni dettati a livello nazionale.
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2 I perché della modifica alla delibera:2.2 - Quando la matematica diventa un'opinione (politica?)
Come chiarito in premessa, l'unica ragion d'essere, valida oggi, della delibera 41/2012 è il fatto cheporterebbe alle casse comunali, secondo le stime degli uffici finanziari del comune, € 564.014,00.
Tale stima è stata comunicata al Consiglio Comunale attraverso la seguente tabella (tab. 1) dovesono indicate le differenti aliquote uniche applicabili ed il relativo gettito:
REDDITO IMPONIBILE AIFINI DELL'ADDIZIONALECOMUNALE ALL'IRPEF(DATI IN UNITA' DI EURO)
€70.501.775-<•-
•••-1
u
ALIQUOTA
0,20% ,0,30%0,40%0,50%0,60%
L 0,70%0,80%
GETTITO PRESUNTO
141.003211.505282.007352.509
1 423.011493.512564.014
Tab. 1
II pregio di tale tabella è la semplicità della lettura e l'immediatezza dell"informazione, tuttavia nonè esente da critiche. Infatti nulla ci dice in merito alla fonte informativa alla base della costruzionedel dato statistico.
In altre parole, per un non addetto al settore risulta impossibile capire da dove sia stato estrapolato ildato ed a quale anno facciano riferimento questi € 70.501.775 di reddito imponibile e, ancora, cosasi nasconde effettivamente dietro il dato stesso. Perché, si badi bene, il reddito varia di anno in annoed in questo periodo scende vertiginosamente!
Per onor del vero, comunque, l'informazione è abbastanza recente e corrisponde a quanto indicatoin una tabella, fornita dal ministero dell'Economia e delle Finanze e liberamente consumabile, che siriferisce ai redditi percepiti e dichiarati dagli aragonesi nell'anno 2010, che per comodità del lettoreviene riportata qui di seguito:
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Ministero dell'Economia e delle Finanze
Persone Fisiche - Anno d'imposta 2010
Ammontare espresso in euro
Comune di: ARAGONA (AG)
CLASSI DI REDDITOCOMPLESSIVO IN EURO
finca 1.000
da 1.000 a 2.000
da 2. 000 a 3. 000
da 3. 000 a 4. 000
da 4. 000 a 5. 000
da 5. 000 a 6.000
da 6.000 a 7. 500
da 7. 500 a 10.000
da 10. 000 a 15.000
da 15. 000 a 20, 000
da 20. 000 a 26.000
da 26. 000 a 33.500
da 33. 500 a 40. 000
da 40. 000 a 50 000
da 50. 000 a 60. 000
da 60. 000 a 70.000
da 70. 000 a 100.000
oltre 100.000
TOTALE
REDDITO IMPONIBILE Al FINIDELLE ADDIZIONALI ALL' IRPEF
FREQUENZA
108
53
31
23
27
25
43
312
675
758
762
471
152
78
32
22
31
12
3.615
AMMONTARE
54.553
67.851
72.975
76.739
117.842
135.473
279.473
2.704.434
8.111.075
13.178.879
16.816.556
13.423.146
5.380.564
3 211.860
1.655.729
1 341 456
2.332.970
1.704.329
70.665.904
Tab. 2
Come si vede, ad ogni classe di reddito corrisponde una frequenza, ossia il numero di contribuentiche in quell'anno hanno guadagnato un reddito compreso fra il limite inferiore e maggiore dellaclasse stessa, mentre l'ultima colonna ci informa dell'ammontare complessivo guadagnato da tuttiquei contribuenti nell'anno.
Da questa tabella, oltre all'ammontare del reddito complessivo su cui basare le stime del gettitofiscale, possiamo notare come i contribuenti siano 3.615 (individui - persone) a fronte di unapopolazione residente che si attesta alFincirca a 10.000 abitanti. Cioè ogni 3 Aragonesi è solo uno aportare la pagnotta a casa! Ed è interessante anche notare come ogni uno su tre di questicontribuenti sia da considerare povero secondo le indicazioni fornite dall'ISTAT.
Ritornando a noi comunque, il totale dei redditi guadagnati, indicato dalla tabella (Tab. 2), èappunto la base utilizzata per il calcolo del gettito dall5ufficio finanziario comunale (Tab. 1).
Una domanda importante che bisognava porsi, però, in Consiglio Comunale, prima di votare ladelibera 41/2012, era: nel 2012 i cittadini aragonesi guadagneranno complessivamente ancora €70.501.775,00?
Chi può dirlo?!
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Nessuno ha facoltà divinatorie, men che meno gli uffici finanziari, tuttavia esistono una serie diconsiderazioni di carattere generale che dovrebbero farci propendere per una risposta negativa.
Innanzitutto, questo reddito complessivo sarà influenzato dall'andamento dell" economi a in generaleche, come è noto, dal 2010 ad oggi si è aggravato sempre più ed è adesso in forte crisi: alladisoccupazione cronica del nostro territorio si devono sommare i numerosi licenziamenti delleultime ore, poi, le difficoltà delle imprese nella riscossione dei propri crediti e nello svilupparenuove opportunità di mercato, la contrazione dei consumi e dei finanzicimenti erogati dagli istitutibancari, l'emigrazione, giovanile e non, in forte ripresa ecc. ecc.
Queste considerazioni, comunque, non sono fine a se stesse, in quanto ci consentono di poterintrodurre ulteriori elementi di valutazione della delibera 41/2012 che, in sede di approvazione, nonè stato possibile enucleare per la fretta manifestata di approvare la delibera stessa così coni'era. E
questo è accaduto nella totale assenza di un indirizzo programmatico sulla politica economico-sociale che l'attuale amministrazione vuole mettere in atto!
I numeri esposti nella tabella (Tab. 1), infatti, non sono avulsi dalla realtà che rappresentano e nonsono certamente un semplice esercizio aritmetico che fornisce un risultato astrattamente vero edincontrovertibile. (€ 564.014,00)
Come detto in precedenza, i più poveri, oggi non esentati dalla delibera 41/2012, diminuiranno iconsumi di beni di prima necessità, ossia quelli che la nostra piccola economia locale produce! Percui, sottrarre ricchezza a questa fascia di popolazione significa colpire indirettamente l'economia ele imprese che invece l'ente Comune dovrebbe accompagnare verso lo sviluppo!!!
Come è possibile comprendere a chiunque, la scelta di puntare alla sola sopravvivenza finanziariadell'ente Comune, senza apportare nessun efficientamento alla macchina amministrativa è stata unascelta miope che, oggi più che mai, si scontra con le esigenze di sopravvivenza di numerosefamiglie ed imprese aragonesi, le quali stentano ad arrivare alla fine del mese e sono già statefortemente colpite dalle manovre fiscali statali. In una situazione del genere è demagogico esigereuna attenzione particolare alla valutazione delle scelte da prendere, oppure, pretendere unaorganizzazione politico-amministrativa competente, trasparente, leale e chiara?!?!
La scelta Politica che l'amministrazione comunale, o il Consiglio in sua vece, deve prendere è unadecisione di coraggio e di guida della collettività verso un futuro che, sperabilmente, sia più floridoper tutti!
Ma per fare ciò si deve avere una chiara visione di quello clic si vuole fare e procedere con coraggioaccollandosi anche l'onere di prendere delle decisioni che siano eventualmente contrarie avalutazioni e pareri "contabili'" negativi!!! Lo si ribadisce, nessuno può prevedere l'andamentoreddituale degli Aragonesi, di questi tempi, ma se si dicide di sparare nel mucchio sicuramente nonsi fa un servizio alla collettività! ! !
In conclusione, qui di seguito si illustreranno le modifiche da apportare ad alcuni articoli delladelibera 41/2012 e verrà mostrata, inoltre, una tabella con le proiezioni di gettito della proposta dimodifica da sottoporre all'attenzione del Consiglio Comunale, che si stima in circa € 420.219,00.
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Tale stima, naturalmente, non è esente dalle considerazioni fatte in merito alle stime operatedall'ufficio finanziario comunale, tuttavia, le modifiche, che si chiede di apportare, esenteranno lafascia povera della popolazione e colpiranno in misura minore la già grave situazione economicadella nostra comunità con l'ulteriore risultato, forse, di non arrecare nocumento, in termini digettito, alle casse comunali in quanto si tenta di non impoverire l'economia di una cittadina nel suocomplesso. Nessuno escluso!
11 Consigliere Comunale
proponente~-<
Francesco Pendolino
pag. iodi 14
PROPOSTA Di DELIBERAZIONEper la modifica della deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 18/06/2012
( ai sensi dell'art. 20 del Regolamento del Consiglio Comunale di Aragona )
DELIBERA SOTTOPOSTA ALL'APPROVAZIONE DEL
CONSIGLIO COMUNALE DI ARAGONA
L'art. 4 del regolamento approvato con delibera del Consiglio Comunale di Aragona n. 41 del18/06/2012 rubricato "Variazione dell'aliquota" o sostituito dal seguente:
wi Art. 4 - Aliquote
Le aliquote progressive per scaglioni di reddito sono fissate, per l'anno 2012, nella seguente misura:
IIIIIIIV
V
Scagli
contribuenti con reddit
contribuenti con reddito imp
contribuenti con reddito imp
contribuenti con reddito imp
contribuenti con reddi
Aliquota in percentuale
0,60
0,65
0,70
0,75
0,80
2. Le aliquote progressive per scaglioni di reddito sono fissate, per l ' anno 2013, nel la seguente misura:
IIIIIIIV
v
Scaglioni di reddito
contribuenti con reddito imponibile da 0 a € 15.000,00
contribuenti con reddito imponibile da € 15.001,00 ad £ 28.000,00
contribuenti con reddito imponibile da € 28.001,00 ad € 55.000,00
contribuenti con reddito imponibile da € 55.001,00 ad £ 75.000,00
contribuenti con reddito imponibile oltre € 75.000,00
Aliquota in percentuale
0,30
0,40
0,50r~ "~ " "" "
0,60
0,70
3. Per i periodi di imposta successivi al 2013, in assenza di nuova deliberazione del ConsiglioComunale, le aliquote stabilite con il presente regolamento dovranno intendersi pari allo zero percento.
4. La variazione delle a l iquote stabili te con il presente regolamento è deliberata dal ConsiglioComunale.
5. La deliberazione con cui viene disposta la variazione del l 'a l iquota è efficace dalla data dipubblicazione della stessa nel sito informatico individuato con D.M. 31 maggio 2002. emanato dal
pag. Il di 14
Ministero dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro della Giustizia e il Ministerodell'Interno. '
L'art. 5 del regolamento approvato con delibera del Consiglio Comunale di Aragona n. 41 del18/06/2012 rubricato "Soglie di esenzione'' è sostituito dal seguente:
" Art.5Soglie di esenzione
1. Sono esenti dall 'addizionale comunale all'irpef i contribuenti con reddito complessivo inferiore adiecimila ed uno euro (10.001,00).2. L'esenzione di cui al presente articolo deve essere intesa come l imite di reddito al di sotto del qualel'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche non e' dovuta e, nel caso disuperamento del suddetto limite, la stessa si applica al reddito complessivo. "
La presente delibera è immediatamente esecutiva. Gli uffici comunali competentiprovvederanno alla elaborazione del testo coordinato del regolamento sull 'addizionale comunaleall'irpef con le modifiche apportate ed a pubblicare il testo coordinato sul sito internet delComune di Aragona.1 dati relativi alle aliquote dell'addizionale comunale l.R.P.E.F. per come stabiliti con lapresente deliberazione, devono essere pubblicati sul portale dell 'Amministrazione finanziariawww.finanze.gov.it secondo le modalità stabilite con il D.M. 31 maggio 2002, dagli ufficicomunali competenti che saranno solerti nel l 'evi tare lo spirare del termine perentorio del31/08/2012 per cui procederanno senza indugio.
II Consigliere Comunale
proponente
>co Pendolino
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TABELLA DI STIMA DEL GETTITO
SCAGLIONI DI REDDITOIMPONIBILE
da 0 a € 15.000,00
da € 15.001,00 ad €28.000,00
da € 28.001,00 ad €55.000,00
da € 55.001,00 ad C75.000,00
oltre € 75.000,00
1
0,60%
0,65%
0,70%
0,75%
0,80%
1DELL™DDizio'wLiALLMRPEF(-) GETTITO ADD. IRPEF ANNO 2012 - IPOTESI EMENDATA
CLASSI D, REDDITO AL.QUOTECOMPLESSIVO IN EURO «-iwuw
FREQUEN AMMONTARE I IIZA
fino a 1.000 108
da 1.000 a 2. 000 53
da 2. 000 a 3. 000 31
da 3. 000 a 4. 000 23
da 4.000 a 5.000 j 27
da 5. 000 a 6. 000 25
da 6. 000 a 7. 500 43
da 7. 500 a 10.000 312
da 10. 000 a 15.000 i 675
0.60%
€ 54.553,00
€ 67. 851. OOÌ
€ 72.975.00
€ 76.739,00
€ 117. 842. OOÌ
€ 135.473,00
€ 279.473,00
€ 2.704.434,00!
0,65%
III
0.70%
€ 8.111.075.00 € 8.111.075.00
da 15.000 a20000 758 € 13. 178. 879.00: €11.370000.00 € 1.808.879.00Ì
da 20.000 a 26.000 762! € 16.816.556.001 € 1 1.430. 000. OOÌ € 5.386.556.00
da 26.000 a 33.500 ' 471 € 13.423.146.00: € 7. 065. 000. Oo! € 5.181.000.00 € 1.177.146.00
da 33.500 a 40.000 : 152> € 5.380.564.00! € 2. 280.000. 00: € 1.672. 000. OOÌ € 1.428.564.00
da 40.000 a 50.000 78 € 3.21 1.860. OO1 € 1.170.000.001 € 858.000.00 € 1.183.860.00
da 50.000 a60.000 ' 32; € 1.655729.00 € 480.000.00 € 352.000.00! € 823.729,00
da 60. 000 a 70 000 i 22 € 1.341.456.00 € 330.000. 00; € 242.000.00^ € 748.000.00
da 70. 000 a 100000 ' 3 1 ! € 2.332970.00 € 465.000.00 € 341.000.00 € 1054.000.00
oltre 100.000 12 € 1.704 329. OD! € 180.000.00; € 132.000.00 € 408.000.00
TOTALE 3.615 € 70.665.904,00 €42.881.075,00: € 15.973.435,00 € 6.823.299,00GETTITO STIMATO : C 257.286,45 ;€ 103.827,33 ; € 47.763,09
IV
0,75%
V
0,80%
.
Totale
€ 21. 456. OOÌ
€ 472.970.00
€ 480.000,00
€ 974.426,00€ 7.308,20
€ 504.329,00
€ 504.329,00 € 67.156.564,00€ 4.034,63 € 420.219,70
N.B.' I e imposte progressive per scaglioni hanno la cara t ter is t ica che la ba.se imponibile v iene d iv isa in scaglioni, a ciascuno di questi scaglioni si applica una diversa aliquota, che è maggiore ogni
v o l t a che lo scaglione di reddito d iv iene più c l ava to : l'imposta che il contribuente deve pagare è data, dalla somma delle imposte calcolate su ogni singolo scaglione: l'aliquota del prelicvo fiscale.
infatti, ha una tenden/a a crescere ma. al contempo, e costante per interval l i di imponibile. - Esempio teorico: Imposta progressiva con due scaglioni soggetto passivo con reddito pari a (•'
20.000.00.
• reddito da O a IO.000; aliquota d'imposta K)"o: imposta 1.000
• reddito da IO.OOÌ a 20.000: aliquota d'imposla 20"i>: imposta 2.000. L'imposta complessiva da versare sarà ( 3.000
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CONSIGLIERI COMUNALI COFIRMATARIDELLA PROPOSTA DI DELIBERA
per la modifica delia deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 18/06/2012
Cognome e Nome
i.2.3.4.5.6.7.8.9.
10.11.12.13.14.15.16.17.18.19.20.
Firma
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