Proposta delibera comunale def

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Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale de L’Aquila Avv. Carlo Benedetti PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. OGGETTO: ”RICOSTRUZIONE SOCIALE” attraverso il recupero di strutture abbandonate di proprietà comunale Ex Sercom e Centro Polifunzionale di Paganica e valorizzazione dei Progetti C.A.S.E. di Pagliare di Sassa (area n. 4) e Paganica 2 (area 24) e avvio della residenzialità per disabilità grave Campus della VitaIl sottoscritto Consigliere Comunale Vincenzo Vittorini (Capogruppo di L’Aquila che Vogliamo) propone il seguente schema di deliberazione affincè venga iscritto all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale nei modi e nei tempi previsti dal Regolamento. il Consiglio Comunale PREMESSO CHE: L’esigenza di punti aggregativi e associativi che fungano da incubatori sociali in grado di fornire luoghi di incontro e di vita sociale con attività diversificate e condivise è una delle priorità per la “Ricostruzione Sociale” della nostra città; Lo stato di precarietà nel quale versano le associazioni cittadine impegnate prima, durante e dopo il sisma nell’assicurare sostegno, assistenza e supporto alle categorie più deboli e ai giovani aquilani non è più sostenibile ed è assolutamente necessario valorizzare il loro potenziale sociale; La necessità di offrire punti di incontro per i giovani aquilani è ormai non più derogabile e i segnali di disagio giovanile sono ormai forti ed evidenti;

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Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale de L’AquilaAvv. Carlo Benedetti

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE.

OGGETTO: ”RICOSTRUZIONE SOCIALE” attraverso il recupero di strutture abbandonate di proprietà comunale Ex Sercom e Centro Polifunzionale di Paganica e valorizzazione dei Progetti C.A.S.E. di Pagliare di Sassa (area n. 4) e Paganica 2 (area 24) e avvio della residenzialità per disabilità grave “Campus della Vita”

Il sottoscritto Consigliere Comunale Vincenzo Vittorini (Capogruppo di L’Aquila che Vogliamo) propone il seguente schema di deliberazione affincè venga iscritto all’Ordine delGiorno del Consiglio Comunale nei modi e nei tempi previsti dal Regolamento.

il Consiglio Comunale

PREMESSO CHE:

L’esigenza di punti aggregativi e associativi che fungano da incubatori sociali in grado di fornire luoghi di incontro e di vita sociale con attività diversificate e condivise è una delle priorità per la “Ricostruzione Sociale” della nostra città;

Lo stato di precarietà nel quale versano le associazioni cittadine impegnate prima, durante e dopo il sisma nell’assicurare sostegno, assistenza e supporto alle categorie più deboli e ai giovani aquilani non è più sostenibile ed è assolutamente necessario valorizzare il loro potenziale sociale;

La necessità di offrire punti di incontro per i giovani aquilani è ormai non più derogabile e i segnali di disagio giovanile sono ormai forti ed evidenti;

Soltanto negli ultimi quattro mesi 1.200 aquilani hanno deciso di cambiare residenza, segno evidente dell'enorme disagio. Sono gli anziani a soffrire di più della perdita dei punti di riferimento e in molti preferiscono starsene chiusi nelle abitazioni del progetto C.A.S.E. o scegliere come luogo di passeggio il centro commerciale L’Aquilone. Non esistono più spazi all’aria aperta, un campetto dove improvvisare una partita di calcio, centri sociali per fare dibattiti, una partita a carte, attività culturali (l’unico luogo sarebbe Piazza D’Arti). Un effetto evidente dell'enorme disagio sociale che si sta vivendo a L'Aquila dopo il terremoto, oltre alla desertificazione della città, è rappresentato dall'aumento dell’uso di psicofarmaci, alcol e droghe BOOM ALCOOL E PSICOFARMACI Effetti post-sisma (e mancata ricostruzione). Aumentato anche il consumo di alcool e delle malattia a L'Aquila)

http://www.abruzzoindependent.it/news/Boom-alcool-e-psicofarmaci/5678.htm)

Ad oggi, sull’intero territorio comunale non esistono centri polifunzionali adeguati alle esigenze della popolazione e in particolar modo questa esigenza è sentita e richiesta a gran voce dai cittadini residenti nei Progetti C.A.S.E. e M.a.p.;

Le 19 realizzazioni dei Progetti C.A.S.E. sono considerate dalla Commissione Europea il primo vero intervento di protezione civile ed è stato realizzato con un finanziamento diretto per 497 milioni di € e nelle aree di Pagliare di Sassa e Paganica non esistono strutture adeguate per utenza e esigenze di spazi sportivi, aggregativi e sociali;

L’area Ovest della Città (zona Sassa – Preturo) e quella Est (Paganica) sono state totalmente stravolte con i nuovi insediamenti e attualmente la popolazione residente è notevolmente aumentata non potendo contare però su servizi accessibili e fruibili per tutti e in modo particolare per anziani, giovani e diversamente abili;

Occorre agevolare e stimolare una coesione sociale locale tra i cittadini dei Progetti C.A.S.E. e le popolazioni dei borghi attraverso la condivisione di azioni e attività indirizzate anche al recupero e valorizzazione delle culture e delle conoscenze detenute dagli anziani

La ricostruzione del Centro Storico e dell’intera città non può prescindere da una adeguata qualità della vita, fondamentale per sostenere i cittadini e per eliminare situazioni di malessere sociale.

La precedente proposta di deliberazione presentata in data 12 ottobre 2012 è stata esaminata dal Segretario Generale in data 16 ottobre 2012 dichiarava tale materia nella competenza del Consiglio Comunale ai sensi dell’Art. 42 del D. Lgs. 267/00 TUEL;

CONSIDERATO CHE:

Con delibera n. 114 del 7 marzo 2012 la Giunta Comunale dopo una lungo e articolato esame della convenzione sottoscritta il 30 novembre 1999 dichiarava in forza degli articoli n. 10 e 17 della citata convenzione la decadenza della società RI. Investimenti2 srl dai benefici conseguiti con l’approvazione del programma per lo sviluppo delle attività ricettive e ricreative e determinava l’acquisizione al patrimonio del Comune di L’Aquila, di fatto e di diritto, le opere realizzate dalla proponente e dai suoi aventi causa.

La stessa delibera n. 114 di Giunta Comunale disponeva inoltre di procedere all’incameramento della polizza fideiussoria e di inviare la deliberazione al Settore Affari Istituzionali, al Settore Territorio, all’Avvocatura, All’Agenzia del Territorio e Alla Protezione Civile per quanto di rispettiva competenza;

Con delibera n. 59 del Consiglio Comunale tenutosi in data 21 marzo 2012 approvava all’unanimità la presa in carico al Patrimonio Comunale della struttura denominata ex Sercom con ripristino di destinazione a “Attrezzature generali ricreative”

Nell’individuazione delle aree da utilizzare per la realizzazione dei progetti C.A.S.E. l’Amministrazione indicò, tra quelle possibili per l’attuazione di detto progetto, anche l’area della soc. RI. INVESTIMENTI srl ad esclusione dell’area di sedime e pertinenza dell’edificio in costruzione oggetto della convenzione sottoscritta con atto notarile il 30 novembre 1999 (atto Rep 103626); tale area (edificio in costruzione) è stata successivamente ritenuta idonea a tale finalità e, conseguentemente, è stata occupata a fini espropriativi con appositi Decreti n.ri 6-18-26/09 del Commissario Delegato e del Capo del Dipartimento di Protezione Civile.

La nota del dell’Avvocatura Comunale del 16/09/2008 riportata nelle delibere citate recita: “la mancata compiuta attuazione del programma comporta il ripristino della destinazione urbanistica previdente rispetto alle varianti apportate con il Programma della Ricettività, sicché l’area è tornata ad avere quella destinazione impostele dal PRG; l’acquisizione da parte del Comune degli edifici realizzati dei quali, in quanto abusivi, occorrerà poi decidere se demolirli ovvero destinarli a fini di pubblica utilità”

La visura storica presso la Agenzia del territorio dell’immobile ex sercom identificato nella particella n. 1070 foglio 10 sezione urbana n. 7 attualmente definito immobile in costruzione risulta di esclusiva proprietà comunale dal 3 aprile 2012.

L’Art. 1 del DPCM del 3 aprile 2012 n. 1462 ha assegnato a titolo gratuito al Comune di L’Aquila il trasferimento della proprietà di tutte le aree espropriate e delle costruzioni C.A.S.E. realizzati con indicazioni di tutte le particelle catastali comprese quelle dell’area di Pagliare di Sassa e della ex Sercom (particella n. 1070 relativa all’edificio in costruzione ex sercom) e dell’area di Paganica cosi articolate:

- l’area n. 4 di Pagliare di Sassa costituita da 11 piattaforme antisismiche per complessivi 275 appartamenti dei quali diversi realizzati con standard di accessibilità circonda per 180 gradi l’intera area “Ex Sercom”

- l’area n. di Paganica 2 costituita da 13 piattaforme antisismiche con 325 appartamenti arredati e accessibili collocati a poche centinaia di metri dall’area sportivo/aggregativo polifunzionale di proprietà comunale e mai utilizzata

(Art. 1: I moduli abitativi destinati ad una durevole utilizzazione di cui all'articolo 2 del decreto legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito con modificazione dalla legge 24 giugno 2009, n.77, identificati dalle corrispondenti unità immobiliari riepilogate nell’allegato n. 1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto, sono assegnati in proprietà a titolo gratuito al Comune di L'Aquila.)

Associazioni e cittadini di Pagliare, Genzano, Sassa e Paganica hanno in passato chiesto il recupero delle strutture a fini sociali anche prima della emergenza sisma;

nei pressi della struttura Ex Sercom è prevista la realizzazione di una struttura per l’accoglienza di diversamente abili attraverso la realizzazione di 16 unità abitative come da progetto della Fondazione “Con noi e Dopo” con un costo complessivo di 2.340.000€ per le infrastrutture insufficienti alla comunità aquilana e con risorse disponibili insufficienti alla realizzazione delle strutture previste dal progetto.

i costi di gestione annuali previsti ammontano a 617.000€ e non è stato ancora fornito un piano finanziario di mantenimento per gli anni futuri. Di recente l’amministrazione comunale ha modificato la ragione sociale da ONLUS in fondazione di partecipazione al fine di tutelare la proprietà del terreno e delle opere realizzate.

La Fondazione “Con Noi e Dopo” che vede il Comune socio fondatore prevede, oltre alle attività riabilitative e formative a persone con handicap, favorire l’integrazione con gli abitanti del borgo di Pagliare con la realizzazione di una piccola sala cinematografica, di un teatro all’aperto, di un complesso sportivo, di un bar e di una sala mensa che saranno a disposizione di tutti.

Il Comune, a seguito di richieste di associazioni cittadine, ha assegnato appartamenti dei progetti CASE che vengono utilizzati per la residenzialità di disabili adulti che possono cosi sperimentale la vita in autonomia anche grazie al fondamentale ruolo delle associazioni e del mondo del volontariato.

L’utilizzazione degli appartamenti disponibili e degli spazi inutilizzati, oltre ad evitare ulteriore consumo di suolo e determinare una migliore utilizzazione delle risorse disponibili agevolerà la nascita del co-housing e del turismo sociale con l’avvio di attività quali giardinaggio, ortoterapia, percorsi formativi specifici, attività ludico ricreative e servizi di base (mensa, bar, laboratori artistici, spazi per concerti e attività teatrali) in grado di assicurare nel tempo l’interesse della popolazione bisognosa di abitazioni a costi accessibili e da parte di flussi turistici costituiti principalmente da famiglie e anziani.

Le risorse necessarie alla realizzazione del progetto esecutivo e delle opere previste possono anche essere rintracciate, secondo le norme di funzionamento di ciascun fondo, tra risorse di provenienza nazionale o comunitaria (FSC, FESR, FSE, ecc.), destinate al raggiungimento di obiettivi volti al miglioramento della “Qualità della vita e dell’inclusione sociale” (accesso di tutti i cittadini alle risorse di base, ai servizi sociali, al lavoro, ai diritti necessari "per partecipare pienamente alla vita economica, sociale e culturale, e per godere di un tenore di vita e di un benessere considerati normali nella società in cui vivono”), una delle quattro missioni in cui è stato declinato lo slogan europeo dello sviluppo sostenibile, inclusivo e intelligente.

DELIBERA:

La destinazione a pubblica utilità sociale della area Ex Sercom per la realizzazione di un Polo della Solidarietà che possa contenere tutte le attività necessarie al rilancio e al sostegno della vita sociale attiva di cittadini e associazioni (attività di formazione, ricerca sociale, co-housing, servizi alla cittadinanza e a studenti, percorsi per tirocini e laboratori professionale, artistici e culturali) cosi come espresso nello schema progettuale allegato.

Il Recupero e la valorizzazione dell’area Polifunzionale di Paganica annessa all’area sportiva connettendola direttamente al progetto C.A.S.E. di Paganica 2 creando il secondo Polo della Solidarietà denominato “Polo EST” con medesime finalità del precedente;

L’utilizzo dei progetto C.A.S.E. di Pagliare di Sassa e di Paganica 2 alla creazione di residenzialità per la disabilità adulta in grado di assecondare le esigenze di tutta la comunità aquilana e a favore di studenti, giovani coppie, anziani attivi, associazioni attive nel mondo della disabilità e disabili stessi per la costituzione di un centro di accoglienza “integrato” a costi contenuti e con una inclusione sociale più marcata e particolarmente attento alle nuove tecnologie e ai principi fondamentali di “Smart City”;

di incaricare della redazione del progetto, unico nel suo genere e primo vero intervento di “Ricostruzione Sociale”, un comitato tecnico costituito da esperti nel settore, da rappresentanti delle associazioni e referenti del Comune dell’Aquila;

di condividere l’iter progettuale con la cittadinanza e le Istituzioni per l’urgente e completa attuazione della “Ricostruzione Sociale” della Città dell’Aquila. La progettazione esecutiva deve tener conto di eventuali interventi di replicabilità in territori limitrofi.

Vincenzo VittoriniCapogruppo

L’Aquila che vogliamo