Proposta dei giovani democratici
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Transcript of Proposta dei giovani democratici
Alla cortese attenzione del Segretario del Partito Democratico di Settimo T.se
Alla cortese attenzione della Segreteria del Partito Democratico di Settimo T.se
Alla cortese attenzione del gruppo consiliare del Partito Democratico di Settimo T.se
Alla cortese attenzione degli assessori iscritti al Partito Democratico di Settimo T.se
Le ultime vicende nazionali del PD fanno emergere la forte necessità di innovare non
solamente la classe dirigente di questo partito, ma richiedono il coraggio di impostare un progetto
del tutto nuovo e la volontà di percorre strade finora sconosciute. La crisi del nostro partito è sotto
gli occhi dell’intero Paese; tatticismi e strategie politiche decise nelle stanze dei bottoni sarebbero
del tutto improduttive anche per il nostro contesto locale.
A tal fine, come giovani iscritti al Partito Democratico, ci sentiamo in dover di portare il
nostro piccolo contributo alla causa, cercando di smuovere le acque, contrastare il perenne
immobilismo, rimotivare gli elettori del centrosinistra delusi dal PD e promuovendo la
partecipazione di persone che sono tradizionalmente esterne al perimetro della sinistra riformista.
Per tali motivi, formuliamo, la seguente proposta, articolata su due principali binari.
1. Rimodulare le assemblee iscritti del PD
Sentiamo la forte e impellente necessità di uscire dai vecchi riti, cercando al tempo stesso, di re-
significare tradizioni che oggi hanno poca attinenza con la realtà. Il dialogo, il confronto e il
dibattito sono valori positivi se gli strumenti che li supportano sono adatti al contesto in cui si opera,
pena il rischio di cadere in sterili enunciazioni di principio. Proponiamo a tal fine di reimpostare
l’assemblea degli iscritti, secondo le seguenti indicazioni:
la convocazione dell’assemblea deve avvenire almeno 10 giorni prima della sua
realizzazione;
la costruzione di ordini del giorno precisi, puntuali e circoscritti al fine di concentrare le
discussioni su argomenti pregnanti ed evitare infinite sedute improduttive di autocoscienza
che, ben poco, contribuiscono al cambiamento;
gli interventi devono essere contingentati e limitati, al fine di permettere a tutti di parlare:
10/15 minuti possono essere sufficienti;
si propone di invertire lo schema e la struttura con cui si articolano le assemblee. Crediamo
improduttive le relazioni introduttive di 40/45 minuti; è maggiormente utile fare una breve
relazione introduttiva sull’OdG e aprire il dibattito a tutti, fin dall’inizio. A nostro avviso, il
ruolo del segretario è di raccogliere gli interventi al termine della stessa assemblea, fare
sintesi e indicare qualche pista operativa.
per raccogliere le discussioni che emergono durante il dibattito, è necessario che qualcuno si
occupi di redigere dei verbali, in modo che le principali questioni affrontate non siano
disperse.
riteniamo che, se ci sono delle proposte politiche operative (come nel caso della costruzione
di un percorso che conduce alle elezioni) ci debbano essere dei documenti scritti al fine di
chiarire bene la natura stessa della proposta.
2. Discutere del percorso verso le Amministrative 2014
Il percorso e il metodo con cui ci avvicineremo alle amministrative del 2014 giocherà un ruolo di
primissimo piano anche sui risultati delle elezioni stesse. Partendo dal presupposto condiviso di
allargare veramente e seriamente la partecipazione, formuliamo la seguente proposta:
istituire una commissione interna (come già condiviso, nello scorso dicembre, in una
riunione congiunta tra segreteria e gruppo consiliare) che si confronta e decide i critericon
cui costruire la futura Giunta e gli assessori che la comporranno (in caso di vittoria del
centrosinistra).
impostare un percorso formativo che costruisca il futuro gruppo dirigente;
nella scelta del candidato Sindaco lo strumento delle primarie aperte (su doppio turno)
potrebbe facilitare una scelta condivisa e legittimare ancor di più, agli occhi della
cittadinanza, il candidato del centrosinistra;
nella costruzione del programma di governo (sulla quale bisogna decidere con quale metodo
verrà costruito) suggeriamo di allargare la partecipazione al fantomatico “popolo delle
primarie”, sempre citato, ma poco coinvolto nei processi decisionali.
Daniele Cesareo
Luca Di Pippo
Nicolò Farinetto
Stefano Leccese
Alessandro Svaluto Ferro