Project for the New Harbor in Ancona

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA ‘SAPIENZA’ FACOLTA’ DI ARCHITTETURA VALLE GIULIA A.A 2010.2011 TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PROGETTO PER IL NUOVO PORTO DI ANCONA RELATORE : PROF.ARCH.PURINI CORRELATORE : ARCH.GIANFRANCO TOSO LAUREANDA : FRANCESCA TESEI

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Architecture Final Thesis Project

Transcript of Project for the New Harbor in Ancona

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA ‘SAPIENZA’ FACOLTA’ DI ARCHITTETURA VALLE GIULIA A.A 2010.2011 TESI DI LAUREA IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

PROGETTO PER IL NUOVO PORTO DI ANCONA RELATORE : PROF.ARCH.PURINI CORRELATORE : ARCH.GIANFRANCO TOSO LAUREANDA : FRANCESCA TESEI

A causa della sua forma la città di Ancona non ha mai potuto espandere il suo porto lungo la fascia costiera, la stratificazione è sempre avvenuta attraverso la sedimentazione di nuovi terreni, sedi-mentazione discontinua che ha generato una rottura tra il nucleo abitato e il confine naturale.La volontà di questo progetto è quella di ricuci-re la fascia portuale cosiddetta artificiale a quella originaria.Il nuovo assetto ridistribuisce i pesi formali e funzionali della fascia e colma i vuo-ti interstiziali lasciati dai precedenti ampliamenti, il gomito d’entrata alla cit-tà viene cinto dalla morsa di questa linea netta di demarcazione tra terra e mare.Lungo la fascia, gli edifici per la nuova zona portuale si susseguono serialmente, con un rit-mo più intenso nell’area mercantile, dove si concentra il mio approfondimento progettuale.

Scatti

Evoluzioni 1569

La città si raccoglie compatta entro la cinta muraria, con forma trapezoi-dale appoggiata all’arco portuale. Il perimetro del quadrilatero è segnato sui lati obliqui dai due Colli, il Guasco e l’Astagno; mentre le due basi segnano i confini naturali e antropici dell’agglome-rato urbano. L’insediamento è orientato principalmente lungo la linea di costa, gli unici assi trasversali sono quelli che collegano le porte della cinta muraria con quelle di accesso al porto.

1735

La forma urbana è raccolta ad anfiteatro attorno al porto ed è protetta da esso tramite una struttura muraria. La scan-sione spaziale e funzionale della cinta protettiva inizia al molo nord con la fortificazione del Rivellino e termina al molo sud con quella del Vanvitelli. La cerniera di portelle e baluardi conferma l’arco litoraneo come asse principale di insediamento. La presenza di un recinto così forte favorisce la tessitura di tracciati trasversali alla direttrice di espansione, lungo l’avvallamento dei due colli.

1937

La città perde definitivamente la sua struttura recintata ma rimane sempre ancorata ad un unico punto di vista privilegiato, quello dell’arco portuale. Questa conformazione favorisce l’espan-sione lungo la direttrice litoranea caratterizzando l’aggregato urbano come luogo di passaggio. La perdita dei bastioni di S Lucia e S Agostino determinano l’impoverimento della riconoscibilità formale della struttura portuale.L’edificazione continua lungo le arterie di colle-gamento occidentali e orientali a discapito dei vecchi edifici che, non essendo stati compresi nel piano, appaiono svincolati tra loro senza un disegno urbano che li unisca.

1861

L’insediamento urbano apre le sue di-rettrici di espansione verso l’avvalla-mento e lungo la costa. L’abbattimento di alcune porte e di parte delle mura rende possibile la creazione degli assi intervallivi della spina dei corsi, men-tre la stazione e il prolungamento del molo sud ampliano l’arco litoraneo e rompono la linea di confine della città.

Nonostante la progressiva espansione dell’edificato lo spazio per le attività portuali rimane invariato e circostretto in un bacino in cui l’assetto funzionale è rimasto lo stesso dall’epoca medievalale.

Demolizioni

Tracciati

Evoluzione progettuale