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PROGRAMMI CORSI SSIS V CICLO INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA GEOGRAFIA SEDE Bari AREA AREA SCIENZE NATURALI CLASSE/CLASSI (per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) 60A DOCENTE Domenico Capolongo DIPARTIMENTO Geologia e Geofisica TELEFONO 080 5442622 ORARIO DI RICEVIMENTO Martedi 15 - 17 OBIETTIVI DEL CORSO Conoscere i fondamenti della didattica della disciplina in rapporto ai metodi della ricerca Progettare percorsi didattici modulari Conoscere ed applicare strumenti per la mediazione didattica delle conoscenze geografiche Introdurre i nuovi concetti di Geographic Information science (GIS) e di cyber Geography PROGRAMMA Geografia: riflessioni, spunti didattici, motivazioni Cartografia: nozioni di base; carte topografiche, tematiche e naturalistiche; esempi applicativi Geografia Fisica: fondamenti ed esempi di didattica Geografia e ambiente: didattica della Geografia come base per la comprensione dei cambiamenti ambientali e dei rischi naturali Geographic Information Science: fondamenti ed esempi esplicativi BIBLIOGRAFIA Le indicazioni bibliografiche saranno fornite a lezione PROPOSTA DI COMMISSIONE Capolongo D. & Pennetta L. INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIRITTO SCOLASTICO 1

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PROGRAMMI CORSI SSIS

V CICLO

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA GEOGRAFIASEDE BariAREA AREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60A

DOCENTE Domenico CapolongoDIPARTIMENTO Geologia e GeofisicaTELEFONO 080 5442622ORARIO DI RICEVIMENTO Martedi 15 - 17OBIETTIVI DEL CORSO Conoscere i fondamenti della didattica della disciplina in

rapporto ai metodi della ricerca Progettare percorsi didattici modulari Conoscere ed applicare strumenti per la mediazione

didattica delle conoscenze geografiche Introdurre i nuovi concetti di Geographic Information

science (GIS) e di cyber GeographyPROGRAMMA Geografia: riflessioni, spunti didattici, motivazioni

Cartografia: nozioni di base; carte topografiche, tematiche e naturalistiche; esempi applicativiGeografia Fisica: fondamenti ed esempi di didatticaGeografia e ambiente: didattica della Geografia come base per la comprensione dei cambiamenti ambientali e dei rischi naturaliGeographic Information Science: fondamenti ed esempi esplicativi

BIBLIOGRAFIA Le indicazioni bibliografiche saranno fornite a lezionePROPOSTA DI COMMISSIONE Capolongo D. & Pennetta L.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIRITTO SCOLASTICOSEDE LECCEAREA COMUNECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

M/Z

DOCENTE Dr. Francesco G. NUZZACIORARIO DI RICEVIMENTO Da concordare nel primo incontro con i corsisti.OBIETTIVI DEL CORSO In una materia tuttora fluida, quale il diritto scolastico, si tratterà

di assicurare ai corsisti, in un modulo di 30 ore, le necessarie istanze di ordine e di rigore scientifico e nel contempo di evidenziare le implicazioni dei diversi istituti sulla professionalità docente chiamata ad agire nel rivoluzionato assetto autonomistico delle istituzioni scolastiche.Pertanto, operata una necessaria e “mirata” selezione dei contenuti si integrerà la “lezione” con la prospettazione di situazione di insegnamento astrattamente ricorrenti, in uno con

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la problematizzazione di eventuali esperienze nel settore maturate dai corsisti.

PROGRAMMA 1. Le fonti del diritto scolastico;2. L’autonomia scolastica: dalla legge 59/97 alla legge

costituzionale 18 ottobre 2001 n.3; prospettive di devolution;

3. Profili organizzativi del servizio scolastico;4. L’ordinamento degli studi; prospettive di riforma;5. L’esercizio della funzione docente nella scuola

dell’autonomia;6. Il personale della scuola: diritti, doveri, responsabilità.

L’inizio del corso è previsto nel mese di gennaio 2004.BIBLIOGRAFIA Indicazioni specifiche saranno date nei vari incontri in cui si

articolerà il corso.

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’ApprendimentoSEDE BariAREA 1 CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Roselli TeresaTELEFONO 080 5443276DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 12.00 - 14.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso è orientato a fornire una formazione di base rispetto

all’utilizzo di strumenti informatici, il cui impiego nel processo d’insegnamento/apprendimento consente di migliorarne la qualità. Il corso prevede una parte di lezioni teoriche in aula e una parte di lezioni pratiche in laboratorio.

PROGRAMMA Introduzione all’Informatica. L’hardware e il software. Il ciclo d’elaborazione dell’informazione. I Sistemi Informativi. Computer e sistemi. I dati.L’architettura del computer. Tipi di elaboratori: i computer multiutente, i personal computer. Il sistema binario. I segnali digitali. La rappresentazione dell’informazione: bit, byte, unità superiori al byte, i codici. L’unità centrale di elaborazione. La memoria: Rom, Ram, la memoria virtuale, la cache, i buffer. Interazione tra CPU e memoria: il ciclo della macchina. Introduzione ai bus di input e di output. Le porte del computer. Le periferiche del computer. Le memorie secondarie.Il software. Evoluzione delle interfacce utente. I programmi applicativi. Introduzione ai programmi per l’elaborazione di testi e ai fogli elettronici.I sistemi operativi. Funzioni principali. Il BIOS. I sistemi multitasking. I sistemi multithreading. I sistemi multiutenti. I sistemi multiprocessori. Categorie dei sistemi operativi, con particolare riferimento a sistemi operativi per desktop. La gestione dei file. Le utilità.La programmazione. Il concetto di programma. Il concetto di algoritmo. Le proprietà dell’algoritmo. I diagrammi strutturati per rappresentare gli algoritmi. Fasi di sviluppo di un programma.LABORATORIO: Esercitazioni relative a: sistema operativo

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Windows, elaborazione di testi con Microsoft Word, realizzazione di presentazioni con Microsoft PowerPoint, gestione di fogli elettronici con Microsoft Excel.

BIBLIOGRAFIA “INFORMATICA DI BASE”, D. P. Curtin, K. Foley, K. Sen, C. Morin; ed. McGraw-Hill, 1999

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’InsegnamentoSEDE BariAREA 1CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Roselli TeresaTELEFONO 080 5443276DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 12.00 – 14.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso è orientato a fornire una formazione di base rispetto

all’utilizzo di metodologie e tecniche informatiche per lo sviluppo di sistemi didattici ipermediali il cui impiego nel processo di insegnamento/apprendimento consenta di migliorarne la qualità.Il corso prevede una parte di lezioni teoriche in aula e una parte di lezioni pratiche in laboratorio.

PROGRAMMA L’istruzione programmata. Tecniche dell’istruzione programmata: tutoriali, simulazione, drill&practice. L’istruzione programmata lineare e ramificata.I sistemi tutoriali intelligenti. La rappresentazione della conoscenza, il modello studente, la componente pedagogica, l’interfaccia studente. Ipertesti e ipermedia. Storia dell’ipertesto. Organizzazione di un ipertesto/ipermedia. Problemi connessi all’uso di ipertsti/ipermedia. Linee guida per la costruzione di un ipertesto. Metodologie di progettazione di ipertesti/ipermedia: HDM (Hypermedia Design Model). Ambienti di sviluppo di ipertesti/ipermedia. Formazione a distanza. Internet e didattica. Insegnare ad apprendere attraverso la rete. On-line education. Apprendimento in rete: learning circles, comunità di apprendimento, classi virtuali. Piattaforme di e-learning e componenti: LMS, LCMS, Tools di comunicazione. LABORATORIO: Esercitazioni relative all’utilizzo di Internet: definizione di rete; funzionalità del browser Internet Explorer; descrizione di un URL; descrizione degli elementi di una pagina web; motori di ricerca; descrizione e utilizzo delle e-mail; creazione di account di posta elettronica. Esercitazioni relative all’ambiente di sviluppo di sistemi ipermediali Asymetrix Toolbook II Instructor 6.1: descrizione dell’interfaccia; apertura di un nuovo book, salvataggio e chiusura; impostazione delle proprietà di pagine e background; creazione di pagina e di background; cancella-zione, copia e spostamento di pagina; inserimento, copia, cancellazione e spostamento di oggetti in una pagina; selezione di più oggetti in una pagina; gruppi di oggetti e loro proprietà; creazione e

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impostazione di proprietà di un campo di testo; creazione di pulsanti e hotword; creazione dei link.

BIBLIOGRAFIA Dispense fornite dal docente.“Guida a ToolBool II Instructor 6.1”, F. D’Alessi; ed. Tecniche Nuove, 1998.

INSEGNAMENTO Didattica della FisicaSEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59.AScienze Matematiche, Chimiche, Fisiche, Naturali nella Scuola Media

DOCENTE Livio RUGGIEROTELEFONO 0832.297 554DIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 10-13 e su appuntamento telefonico.OBIETTIVI DEL CORSO Affrontare il problema dell’insegnamento interdisciplinare delle

problematiche scientifiche poste dall’osservazione della Natura, con particolare riguardo ai fenomeni che si verificano nella vita quotidiana, con speciale attenzione a quelli oggetto di dibattito sui media.Proporre agli aspiranti insegnanti di operare in modo che i ragazzi acquistino capacità di osservazione critica di quanto accade intorno a loro e si approprino, in misura compatibile con l’età, delle modalità di reperimento e di analisi delle informazioni, non solo scientifiche, per avviarsi a maturare quell’indipendenza di giudizio che è fondamento essenziale della libertà culturale.

PROGRAMMA Gli argomenti che verranno presi in considerazione, con approfondimenti compatibili con il tempo a disposizione, saranno:La forma dei corpi. Solidi, liquidi, gas.Il moto. Spazio, tempo, velocità, accelerazione.Le forze. Il peso, la massa e la gravitazione universale.Energia cinetica e potenziale. Lavoro. Conservazione dell’energia.Forze e pressione. La pressione atmosferica e i fenomeni connessi.Statica e dinamica dei liquidi. Vasi comunicanti e capillarità. Spinta idrostatica e sue applicazioni.Calore e temperatura. La dilatazione dei corpi.Calore e lavoro meccanico. Le macchine termiche e i principi della termodinamica.Onde meccaniche e onde elettromagnetiche. Il suono e la luce.L’ottica geometrica. L’occhio, i colori e la visione. Cenni di ottica fisica.Fenomeni elettrici e magnetici. Cariche elettriche e correnti elettriche. Elettricità e magnetismo naturali. Temporali e bussole. Elettromagnetismo.Misura delle grandezze, unità di misura e strumenti. Incertezze ed errori.Matematica, Fisica, Chimica e Scienze Naturali: uno strumento unico per capire la Natura.

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Verranno mostrati e discussi esempi di unità didattiche e di realizzazione di semplici esperimenti.

BIBLIOGRAFIA M. Laeng, Insegnare Scienze. Editrice La ScuolaA. Cavadi Gerardini, Didattica delle scienze chimiche, fisiche, naturali. Editrice La Scuola.A. Frova, Perché accade ciò che accade. BUR

INSEGNAMENTO DOCIMOLOGIASEDE Area 1 – Formazione per la funzione docenteAREA 1CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

M-PED/04Gruppo:Didattica Generale – Docimologia – Laboratorio di Scienze dell’Educazione

DOCENTE Donato ANCONADIPARTIMENTO Docente a contratto, in servizio presso l’ISISS di Martano (LE)ORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni

Tutoraggio on-line ( http://groups.msn.com/DocimologiaSISS )

OBIETTIVI DEL CORSO Conoscenza e comprensione dei principi fondamentali della valutazione scolastica e della docimologia; analisi delle caratteristiche degli elementi di prova; analisi ed applicazione delle scale di punteggio e delle metodiche per l’attribuzione di voti e giudizi; conoscenza delle modalità di svolgimento degli esami di stato conclusivi del ciclo di scuola secondaria superiore.

PROGRAMMA 1. Valutazione e scuola2. Caratteristiche della valutazione scolastica3. Valutazione e programmazione4. La docimologia5. I saggi6. Il colloquio orale7. Le prove strutturate8. Punteggi, voti e giudizi9. Gli esami

BIBLIOGRAFIA Dispense del corso, a cura del docente;G. Domenici, Manuale della Valutazione, Ed.

Laterza Bari (consigliato).PROPOSTA DI COMMISSIONE i. Docente del corso di Docimologia

(effettivo);ii. docente del corso di Didattica Generale

(effettivo);iii. docente del Laboratorio di Scienze

dell’Educazione (suppl.).Fungerà da Presidente della Commissione il più anziano in servizio tra i membri effettivi.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica ISEDE BariAREA Indirizzo Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI 49A e 38ADOCENTE Prof. Leonardo AngeliniTELEFONO 080 5443212

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DIPARTIMENTO Dipartimento Interateneo di FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì e mercoledì dalle 16 alle 18OBIETTIVI DEL CORSO Formulazione di unità didattiche che, a partire dallo studio di

un particolare fenomeno, ripercorrano il ciclo di costruzione di un modello fisico. In particolare viene affrontata la simulazione del modello come fase di convalidazione, di valutazione di parametri teorici e di predizione.

PROGRAMMA Il processo di modellizzazione in Fisica. La costruzione dei modelli. I vari livelli della conoscenza scientifica. L'apprendimento come processo di modellizzazione.

Ruolo della simulazione numerica nell'apprendimento della Fisica. Il problema dell'integrazione numerica. Stabilità delle soluzioni e controllo dell'errore.

Integrazione numerica di equazioni differenziali del I ordine. Uso del foglio elettronico. Applicazione allo studio dei circuiti elettrici.

Integrazione numerica di equazioni differenziali del II ordine. Simulazioni del moto in una dimensione: caduta di un grave, oscillatore armonico, pendolo semplice.

Integrazione numerica di sistemi di equazioni differenziali del II ordine. Simulazioni del moto piano per forze centrali e forze dissipative: moto dei pianeti, moto di un proiettile.

L'introduzione dell'integrazione numerica nella scuola media superiore: suggerimenti per una esposizione.

BIBLIOGRAFIA • M. Michelini, L. Santi, R. M. Sperandeo: Proposte didattiche su forze e movimento, Forum – Editrice Universitaria Udinese Srl (2002).

• A. B. Aarons: Guida all’insegnamento della Fisica, Zanichelli Editore (1995).

• Dispense del docente.PROPOSTA DI COMMISSIONE L. Angelini

Fondamenti dell’Informatica: storia ed epistemologiaclasse 42A, indirizzo Fisico Informatico Matematico, a.a. 2003/04Emanuele Covino

Programma preventivo

Concetti matematici di baseInsiemi, insieme delle parti, principio di induzione matematica, principio di induzione completa, relazioni, operazioni fra relazioni, funzioni. Caratteristiche elementari dei linguaggi, operazioni su linguaggi, espressioni regolari, cardinalità dei linguaggi. Notazione asintotica.

Macchine di Turing e calcolabilità secondo TuringMdT a nastro singolo, configurazioni, transizioni e computazioni di una MdT, calcolo di funzioni, e MdT deterministiche, calcolabilità secondo Turing. Macchine multinastro, configurazioni, transizioni e computazioni di una macchina multinastro, equivalenza fra macchine a 1 nastro e macchine a k nastri, macchine multitraccia, macchine non deterministiche, descrizione e funzionamento, equivalenza fra macchine deterministiche e macchine non deterministiche, riduzione delle macchine di Turing (a nastro semi-infinito), descrizione linearizzata, macchina universale, il problema della terminazione.

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Modelli di calcolo per linguaggi imperativi e funzionaliMacchine a registri. Modelli di costo di esecuzione di programmi RAM. Macchine a registri e macchine di Turing. Macchine a registri e linguaggi imperativi. Funzioni ricorsive. Equivalenza fra macchine a registri e funzioni ricorsive. Funzioni ricorsive e linguaggi funzionali.

Teoria della complessitàValutazioni di complessità. Tipi di problemi. Complessità temporale e spaziale. Teoremi di compressione e accelerazione. Classi di complessità. Relazioni fra misure. Teorema di Savitch. Riducibilità fra problemi.

Trattabilità e intrattabilità dei problemi La classe P. Karp-riduzione. P-completezza. Valore calcolato da circuito è P-completo. La classe NP. Algoritmi non deterministici. NP-completezza. SAT è NP-completo. La classe co-NP. Relazioni fra P, NP, co-NP. La classe PSPACE. QBF è PSPACE-completo.

Storia dell’informaticaLa preistoria: Babbage. Il pensiero di Hilbert. Probleemi decidibili e non. Le macchine di Turing e il problema dell’alt. I sistemi di Post. Il lambda Calcolo. LE macchine di Von Newmann.

Riferimenti:Ausiello, D’amore, Gambosi. Linguaggi, modelli, complessità.Cutland, Computability: an introduction to recursive function theory.

Orario di ricevimento

Comunico che il ricevimento studenti è fissato per il giovedì, dalle ore 10 alle 12.Oppure su appuntamento, da fissare inviando una mail a [email protected].

STORIA DEL PENSIERO ECONOMICOA.A. 2003 – 2004.

Prof. Umberto A. de Girolamo

Programma

Mercantilismo e fisiocrazia. Smith e il pensiero economico classico ortodosso. Il pensiero economico classico eterodosso. Il pensiero marginalista. Le forme di mercato: dalla concorrenza perfetta al monopolio puro. La teoria walrasiana dell'equilibrio economico generale e la teoria dello sviluppo economico capitalistico di Schumpeter. La Grande Crisi e la rivoluzione keynesiana. I pilastri della teoria keynesiana. La critica di Hichs. Dal pensiero keynesiano al monetarismo. L'evoluzione del pensiero economico sui sistemi monetari internazionali: dal Gold Standard al crollo del sistema di Bretton Woods. Dallo SME all'Unione Monetaria Europea.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA ISEDE BARIAREA INDIRIZZO FISICO-INFORMATICO-MATEMATICOCLASSI 47A 48A 49ADOCENTE DI COMITE CLAUDIOTELEFONO 0805442698 (Dipartimento) DIPARTIMENTO DI MATEMATICA

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ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ MERCOLEDI’ E VENERDI’ ORE 10-11OBIETTIVI DEL CORSO SAPER GUIDARE GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI AD

APPRENDERE LA MATEMATICAPROGRAMMA Processi educativi: generalità. Gli obiettivi delle unità

didattiche: come esprimerli in modo efficace specificando comportamento, condizioni e criterio. La metodologia d’insegnamento per problemi: esempi. Relazioni e funzioni: come far pervenire gli studenti alla padronanza di detti argomenti. Come introdurre le funzioni di proporzionalità. Qualche esempio di proporzionalità in geometria da far scoprire in classe. Come introdurre i numeri figurati (triangolari, quadrati, rettangolari) e come utilizzarli in semplici dimostrazioni di carattere generale. Come guidare gli studenti alla scoperta dei criteri che permettono di ottenere i resti delle divisioni in N senza effettuarle. Loro applicazioni. Come far pervenire gli studenti alla nozione di algoritmo e far acquisire padronanza dell’argomento. Come far comprendere agli studenti cos’è un diagramma di flusso strutturato. L’uso dei polinomi di secondo grado in attività in cui si metta in pratica la metodologia della ricerca. Come organizzare l’attività in classe al fine della scoperta dei coefficienti binomiali. Come ottenere il triangolo dei coefficienti binomiali (triangolo di Tartaglia) e come dedurne alcune uguaglianze. Dimostrazioni di dette uguaglianze anche mediante l’uso di problemi. Come guidare gli studenti al concetto di operazione (legge di composizione) e alla scoperta delle proprietà delle operazioni. Le proprietà delle operazioni massimo comune divisore e minimo comune multiplo. Come far imparare a risolvere le equazioni di primo grado mediante semplici diagrammi. Le equazioni di grado superiore al primo: come avviare gli studenti alla scoperta dei metodi di risoluzione. L’uso della seconda legge delle inverse nelle studio delle equazioni di secondo grado. Le equazioni come variabili proposizionali dipendenti: come introdurre in classe l’argomento e far pervenire gli studenti ai teoremi comunemente noti come principi di equivalenza delle equazioni.

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BIBLIOGRAFIA W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Algebra intuitiva Boringhieri.W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Ricerca del metodo, Boringhieri.B. Spotorno, V. Villani, Guida all’insegnamento della matematica nelle scuole secondarie superiori, La Nuova Italia.G. Polya, La scoperta matematica, Boringhieri.R.Mager, Gli obiettivi didattici, Giunti e Lisciani.D. Antiseri, La metodologia della ricerca, La Scuola.G. Prodi, Matematica come scoperta, G. D’Anna.F. Speranza, A. Rossa Dell’Acqua, Il linguaggio della matematica, Zanichelli.L. Lombardo Radice, L. Mancini Proia, Il metodo matematico, Principato. C. Di Comite, P. Ronchi, Pascal e matematica, Ladisa. M. Gardner, Show di magia matematica, Zanichelli.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA IISEDE BARIAREA INDIRIZZO FISICO-INFORMATICO-MATEMATICOCLASSI 47A 49ADOCENTE DI COMITE CLAUDIOTELEFONO 0805442698 (Dipartimento) DIPARTIMENTO DI MATEMATICAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ MERCOLEDI’ E VENERDI’ ORE 10-11OBIETTIVI DEL CORSO SAPER GUIDARE GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI AD

APPRENDERE LA MATEMATICA La rappresentazione dei numeri naturali in una base

qualunque: come presentare l’argomento agli studenti. I numeri reali sotto forma di allineamenti decimali: come organizzare il lavoro a partire dai numeri razionali. Le difficoltà relative all’introduzione dei numeri reali sotto forma di sezioni di Dedekind del campo dei razionali. I numeri reali (a partire dal classico problema di Achille e la tartaruga) sotto forma di scatole cinesi (G: Prodi: Matematica come scoperta). Come introdurre in classe i termini punto e retta. Le isometrie costruite mediante fogli di carta: come far scoprire empiricamente agli studenti che ogni isometria è necessariamente una simmetria assiale o una glissosimmetria o una traslazione o una rotazione. Come dimostrare (teoricamente) che ogni isometria è necessariamente una simmetria assiale o una glissosimmetria o una traslazione o una rotazione. Come far comprendere agli studenti con un semplice esempio che cos’è un sistema di assiomi (completo, coerente, costituito da assiomi indipendenti). Gli assiomi della geometria euclidea in “G. Prodi: Matematica come scoperta”: quali vantaggi per l’apprendimento? Il concetto di angolo in “G. Prodi: Matematica come scoperta”. La misura angolare introdotta assiomaticamente. Qualche semplice dimostrazione. Le isometrie in “G. Prodi: Matematica come scoperta”.

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Le rotazioni in “G. Prodi: Matematica come scoperta”. Sull’assioma che serve nel progetto Prodi per dimostrare l’unicità della retta per un punto parallela ad una retta assegnata. L’introduzione dell’area (funzione addittiva d’insieme) nel progetto Prodi. Le nozioni di lunghezza, ampiezza e area secondo la teoria delle grandezze: difficoltà di insegnamento- apprendimento connesse. La congruenza (come termine primitivo) introdotta mediante assiomi. Qualche semplice dimostrazione.

BIBLIOGRAFIA W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Algebra intuitiva Boringhieri.W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Ricerca del metodo, Boringhieri.B. Spotorno, V. Villani, Guida all’insegnamento della matematica nelle scuole secondarie superiori, La Nuova Italia.G. Polya, La scoperta matematica, Boringhieri.R.Mager, Gli obiettivi didattici, Giunti e Lisciani.D. Antiseri, La metodologia della ricerca, La Scuola.G. Prodi, Matematica come scoperta, G. D’Anna.F. Speranza, A. Rossa Dell’Acqua, Il linguaggio della matematica, Zanichelli.L. Lombardo Radice, L. Mancini Proia, Il metodo matematico, Principato. C. Di Comite, P. Ronchi, Pascal e matematica, Ladisa. M. Gardner, Show di magia matematica, Zanichelli.

Corso di DIDATTICA di ALGORITMI E STRUTTURE DATIa.a. 2003-04 (II semestre)

DOCENTE: Dott. Stefano Ferilli

Programma Preventivo

1. Algoritmi e programmi

Lo sviluppo del software e la qualità dei programmi. Principi di progettazione e tecniche di programmazione. Il ruolo delle tecniche di astrazione nel progetto di programmi: Astrazione dei dati e

astrazione funzionale. Richiami sull’astrazione funzionale, la modularizzazione ed il passaggio di parametri. Panoramica sugli algoritmi fondamentali: ricerca, ordinamento, fusione; valutazione della

complessità.

2. Algebre di dati

Dati e rappresentazioni, requisiti delle astrazioni di dati, costrutti. Astrazioni di dati e dati primitivi. Specifica sintattica e semantica tramite pre- e post-condizioni sulle operazioni. La realizzazione.

3. Strutture lineari di dati

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Liste: specifiche, realizzazioni attraverso rappresentazioni sequenziali e collegate. Pile: specifiche e realizzazioni alternative; relazione con le procedure ricorsive. Code: specifiche e realizzazioni alternative. Insiemi: specifiche e realizzazioni alternative; cenni sui Merge-Find-Set.

Libri di riferimento

A. Bertossi "Algoritmi e Strutture di Dati" UTET C. Horstmann, G. Cornell “Java 2 – I fondamenti, 2 ed.” McGraw-Hill

A. Drozdek “Algoritmi e Strutture Dati in Java” Apoge

INSEGNAMENTO STORIA DELLA SCIENZA E DELLA TECNICASEDE LECCEAREA TRASVERSALECLASSE/CLASSI M-STO/05DOCENTECOMMISSIONE DI ESAME

ARCANGELO ROSSIARCANGELO ROSSI – GABRIELLA SAVA

DIPARTIMENTO FISICAORARIO DI RICEVIMENTO MARTEDI’ 11-13

MERCOLEDI’ 10-11OBIETTIVI DEL CORSO Contribuire a formare nei futuri insegnanti una prospettiva ed una

sensibilita’ culturale unitaria storico-scientifica ai fini di una maggiore completezza della funzione docente.

PROGRAMMA La nascita della modernita’. La rivoluzione scientifica: Galileo e Newton. La scienza dell’ ‘800. Le rivoluzioni novecentesche.Questioni di metodo storiografico.

BIBLIOGRAFIA R. Maiocchi, Storia della scienza in occidente dalle origini alla bomba atomica, Firenze, La Nuova Italia Editrice, 1995.H. Metzger, Il metodo filosofico nella storia della scienza, Manduria, Barbieri, 2002.

INSEGNAMENTO Psicologia dell’EducazioneSEDE BariDOCENTE Dott.ssa Francesca BellagambaTELEFONO 080-5714713DIPARTIMENTO PsicologiaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, ore 15-16.30, via Q. Sella 268, stanza 25OBIETTIVI DEL CORSO Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di:

- conoscere le principali prospettive di studio nell’ambito della psicologia dell’educazione;

- individuare le applicazioni dell’approccio storico-culturale e socio-costruttivista;

- analizzare le caratteristiche dei contesti educativi.PROGRAMMA Il corso sarà articolato in due parti:

-nella prima parte la psicologia dell’educazione sarà affrontata dal punto di vista storico, mettendo in luce i temi di ricerca più attuali; sarà inoltre presentata dettagliatamente la prospettiva storico-culturale e quella socio-costruttivista, per approfondire i rapporti fra sviluppo ed educazione; il tema della valutazione e delle differenze individuali sarà discusso adottando una prospettiva psico-sociale;

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-nella seconda parte lo studio dei contesti sociali sarà la cornice concettuale attraverso la quale rileggere più dettagliatamente i processi di apprendimento e di insegnamento, con particolare attenzione agli aspetti organizzativi delle istituzioni educative, ai processi di socializzazione e di condivisione dei significati.

BIBLIOGRAFIA Carugati F., Selleri P. Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2001

INSEGNAMENTO DOCIMOLOGIASEDE BariAREA trasversaleDOCENTE Prof/ssa Angela CHIONNADIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche e DidatticheTELEFONO 080 5714546ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 11-12,30OBIETTIVI DEL CORSO IL corso si propone di introdurre allo studio sistematico delle

pratiche valutative nelle situazioni educativo/formative scolastiche. In particolare, l’obiettivo riguarda l’acquisizione di competenze relative a significati, finalità, procedure attinenti alla valutazione dei processi educativi/formativi in situazione scolastica.

PROGRAMMA Parte istituzionale: La docimologia e lo sviluppo delle ricerca nel settore; l’evoluzione storico del significato di valutazione; la metodologia della ricerca valutativa; la riflessione comparata sugli studi docimologici nei vari paesi .Parte monografica: I metodi osservativi nella ricerca e nella valutazione. I modelli di valutazione delle azioni educative/formative.

BIBLIOGRAFIA L. Santelli Beccegato – B.M. Varisco, Docimologia. Per una cultura della valutazione, Guerini Associati, Milano, 2000.G. Elia (a cura di), La valutazione nel processo di insegnamento-apprendimento,Guerini, Milano 2003.L. Intrieri, Le prove oggettive nella valutazione scolastica, La Scuola, Brescia 1997.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Dott/ssa D’Agostino GabriellaDott/ssa Villani Carmela

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE“Progettare il parallelismo valutativo: conoscere,

comprendere e costruire i modelli della programmazione didattica”

SEDE BariAREA COMUNEDOCENTE Prof/ssa Angela CHIONNAORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 11-12,30.RAGIONI E OBIETTIVI

La necessità di comprendere i problemi che caratterizzano i percorsi valutativi a qualsiasi livello essi avvengano e in qualsiasi luogo essi si sviluppano, sottolinea l’attenzione alla programmazione e a tutte le modalità attuative in grado di favorire il più alto livello qualitativo del processo di insegnamento-apprendimento.In particolare le attività di laboratorio intendono aiutare gli specializzandi ad:- Approfondire la correlazione esistente tra modelli di valutazione

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e modelli di programmazione;- Approfondire i modelli delle programmazioni più diffusi nelle

attività di insegnamento e maggiormente codificati negli studi più recenti;

- Sperimentare la decostruzione e la costruzione di programmazioni.

PROGRAMMA - La storia della progettazione nella cultura scolastica italiana e nella legislazione vigente:

- La scuola dell’autonomia ed i nuovi sviluppi delle attività progettuali.

- La programmazione per obiettivi.- La programmazione per concetti.- La programmazione modulare.

PROVA FINALE Lo studente risulterà idoneo se avrà frequentato le attività di laboratorio e se avrà svolto con profitto la prova finale consistente nella valutazione e nel commento critico di una programmazione già strutturata.

STRUMENTI DI LAVORO - Ricerca sul web della necessaria documentazione legislativa relativa alla progettazione.

- Raccolta di programmazioni già in uso nella scuola.- Materiale cartaceo di documentazione e consultazione

fornito dal docente.

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’ApprendimentoSEDE BariDOCENTE M. F. CostabileTELEFONO 080 544 3300DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì dalle 12.00 alle 14.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso è orientato a fornire una formazione di base rispetto

all’utilizzo di strumenti informatici, il cui impiego nel processo d’insegnamento/apprendimento consente di migliorarne la qualità.Il corso prevede una parte di lezioni teoriche in aula e una parte di lezioni pratiche in laboratorio.

PROGRAMMA Introduzione all’Informatica. L’hardware e il software. Il ciclo d’elaborazione dell’informazione. I Sistemi Informativi. Computer e sistemi. I dati.L’architettura del computer. Tipi di elaboratori: i computer multiutente, i personal computer. Il sistema binario. I segnali digitali. La rappresentazione dell’informazione: bit, byte, unità superiori al byte, i codici. L’unità centrale di elaborazione. La memoria: Rom, Ram, la memoria virtuale, la cache, i buffer. Interazione tra CPU e memoria: il ciclo della macchina. Introduzione ai bus di input e di output. Le porte del computer. Le periferiche del computer. Le memorie secondarie.Il software. Evoluzione delle interfacce utente. I programmi applicativi. Introduzione ai programmi per l’elaborazione di testi e ai fogli elettronici.I sistemi operativi. Funzioni principali. Il BIOS. I sistemi multitasking. I sistemi multithreading. I sistemi multiutenti. I sistemi multiprocessori. Categorie dei sistemi operativi, con particolare riferimento a sistemi operativi per desktop. La gestione dei file. Le utilità.

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La programmazione. Il concetto di programma. Il concetto di algoritmo. Le proprietà dell’algoritmo. I diagrammi strutturati per rappresentare gli algoritmi. Fasi di sviluppo di un programma.LABORATORIO: Esercitazioni relative a: sistema operativo Windows, elaborazione di testi con Microsoft Word, realizzazione di presentazioni con Microsoft PowerPoint, gestione di fogli elettronici con Microsoft Excel.

BIBLIOGRAFIA “INFORMATICA DI BASE”, D. P. Curtin, K. Foley, K. Sen, C. Morin; ed. McGraw-Hill, 1999, capitoli 2 (esclusi 2.7-2.10), 3, 4, 5 (escluso 5.8), 6 (esclusi 6.8-6.10), 7 (escluso 7.5), 8 (esclusi 8.4-8.8), 12 (esclusi 12.2-12.3, 12.8-12.9).

PROPOSTA DI COMMISSIONE M. F. Costabile, T. Roselli

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’InsegnamentoSEDE BariDOCENTE M. F. CostabileTELEFONO 080 544 3300DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì dalle 12.00 alle 14.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso è orientato a fornire una formazione di base rispetto

all’utilizzo di metodologie e tecniche informatiche per lo sviluppo di sistemi didattici ipermediali il cui impiego nel processo di insegnamento/apprendimento consenta di migliorarne la qualità.Il corso prevede una parte di lezioni teoriche in aula e una parte di lezioni pratiche in laboratorio.

PROGRAMMA L’istruzione programmata. Tecniche dell’istruzione programmata: tutoriali, simulazione, drill&practice. L’istruzione programmata lineare e ramificata.I sistemi tutoriali intelligenti. La rappresentazione della conoscenza, il modello studente, la componente pedagogica, l’interfaccia studente. Ipertesti e ipermedia. Storia dell’ipertesto. Organizzazione di un ipertesto/ipermedia. Problemi connessi all’uso di ipertsti/ipermedia. Linee guida per la costruzione di un ipertesto. Metodologie di progettazione di ipertesti/ipermedia: HDM (Hypermedia Design Model). Ambienti di sviluppo di ipertesti/ipermedia. Formazione a distanza. Internet e didattica. Insegnare ad apprendere attraverso la rete. On-line education. Apprendimento in rete: learning circles, comunità di apprendimento, classi virtuali. Piattaforme di e-learning e componenti: LMS, LCMS, Tools di comunicazione. LABORATORIO: Esercitazioni relative all’utilizzo di Internet: definizione di rete; funzionalità del browser Internet Explorer; descrizione di un URL; descrizione degli elementi di una pagina web; motori di ricerca; descrizione e utilizzo delle e-mail; creazione di account di posta elettronica. Esercitazioni relative all’ambiente di sviluppo di sistemi ipermediali Asymetrix Toolbook II Instructor 6.1: descrizione dell’interfaccia; apertura di un nuovo book, salvataggio e chiusura; impostazione delle proprietà di pagine e background; creazione di pagina e di background; cancella-zione, copia e

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spostamento di pagina; inserimento, copia, cancellazione e spostamento di oggetti in una pagina; selezione di più oggetti in una pagina; gruppi di oggetti e loro proprietà; creazione e impostazione di proprietà di un campo di testo; creazione di pulsanti e hotword; creazione dei link.

BIBLIOGRAFIA Dispense fornite dal docente.“Guida a ToolBool II Instructor 6.1” , F. D’Alessi; ed. Tecniche Nuove, 1998.

PROPOSTA DI COMMISSIONE M. F. Costabile, T. Roselli

INSEGNAMENTO DOCIMOLOGIASEDE LECCECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

TRASVERSALE

DOCENTE SICULELLA ALCINO OronzoDIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche, Psicologiche e Didattiche – Fac. Scienze

della Formazione – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì: ore 10-11 / 16-17 (su appuntamento) e

Venerdì: ore 10-11 – IV piano pal. Parlangeli - LecceOBIETTIVI DEL CORSO Acquisizione di competenze sulle tematiche valutativePROGRAMMA 1. Origini e sviluppo della docimologia

1.1. Valutazione e misurazione;1.2. Docimologia e qualità del sistema scolastico.

2. Valutazione ed obiettivi2.1. Obiettivi e modelli tassonomici.

3. Le prove di profitto4. La valutazione delle competenze

4.1. Capacità, competenze, metacognizione.5. Competenza e standard6. Valutazione e progettazione curricolare

6.1. il POF6.2. Valutazione del POF e nel POF

7. Valutazione e motivazione8. Valutazione dell’insegnamento9. Autovalutazione d’Istituto

BIBLIOGRAFIA Cristina Coggi, Achille Notti, DOCIMOLOGIA, Pensa MultiMedia, Lecce 2002

PROPOSTA DI COMMISSIONE Siculella Alcino – Indirli Carmen

INSEGNAMENTO Epistemologia delle discipline economico-generaliSEDE BariAREA Economico-GiuridicoCLASSE/CLASSI 19°DOCENTE Dott.ssa Marcella ScrimitoreTELEFONO 0832/298772DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Economiche e Matematico-Statistiche,

Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Al termine di ogni lezioneOBIETTIVI E PROGRAMMA Il corso si propone di analizzare i fondamenti della teoria delle

scelte nella scienza economica. Viene indagato in particolare il concetto di scelta razionale negli specifici contesti e nelle differenti interpretazioni della moderna teoria microeconomica,

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l’ambito scientifico in cui il problema delle scelte ha avuto la sua più completa realizzazione e il più ampio spazio d’indagine. L’analisi dei principali modelli della teoria è condotta al fine di caratterizzare il comportamento razionale degli individui nelle sue manifestazioni individuali e collettive.Al fine di comprendere la portata prescrittiva del modello di scelta razionale, vengono presi in considerazione i tradizionali paradigmi di scelta del consumatore e dell’imprenditore. Tali modelli vengono successivamente ampliati per accogliere contesti di scelta in condizioni di incertezza e di interazione strategica. Un’estensione del concetto di razionalità permette per ultimo di prevedere gli esiti dell’interazione tra gli individui quando si prendano in considerazione motivazioni diverse, ad esempio motivazioni non strettamente egoistiche.L’incapacità degli individui, in ambienti complessi e con informazione incompleta, di comportarsi come i soggetti razionali descritti nei classici modelli di scelta, conduce all’individuazione di modelli che descrivono processi decisionali alternativi di fatto seguiti dagli operatori, e che regolano i comportamenti delle organizzazioni. La razionalità è assunta in questo caso come obiettivo, non come ipotesi di comportamento, e i modelli economici assumono un carattere più propriamente descrittivo e non normativo.

Gli esempi e i problemi proposti sono volutamente semplificati; sebbene offrano una rappresentazione necessariamente incompleta della realtà economica, consentono tuttavia di cogliere l’essenza dei processi decisionali nei loro aspetti metodologici e nelle loro implicazioni. L’analisi viene costantemente svolta in una logica di equilibrio parziale, la più adeguata per la valutazione degli effetti diretti delle scelte individuali e la più agevole dal punto di vista analitico.

BIBLIOGRAFIA - Cellini, R. e L. Lambertini, Una Guida alla Teoria dei Giochi, Clueb, Bologna, 1996.- Chirco A.e Scrimitore M., Microeconomia. Metodi e strumenti, Esculapio, Bologna, 2001- Delbono F., Zamagni S., Microeconomia, Il Mulino, Bologna, 1999.- Montrucchio L, Introduzione alla teoria delle scelte, Carocci, Roma, 1998.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Scienze dell’educazone (Diritto scolastico) SEDE BariAREA Laboratori trasversaliDOCENTE Francavilla RuggieroDIPARTIMENTO docente a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO dopo la lezioneOBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende favorire una lettura critica dell’attuale fase di

cambiamento, secondo un approccio di tipo sistemico che parta dalla considerazione che l’organizzazione del servizio scolastico è costituita da un insieme di elementi interagenti e rivolti ad un unico fine, nel quale tutti gli attori del processo (istituzioni scolastiche aitonome, Amministrazione centrale e periferica, operatori scolastici, organi collegiali, enti locali,

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parti sociali, famiglie, studenti, altre agenzie formative, ecc.) si sentano impegnati a perseguire uno scopo comune, vale a dire il miglioramento in termini qualitativi del servizio scolastico

PROGRAMMA Principali tematiche da approfondire:- Riforma della P.A. e riforma dell’ordinamento scolastico nella prospettiva della qualità dei servizi pubblici- Limiti e conseguenze perverse del sistema scolastico tradizionale- Il nuovo assetto istituzionale in materia di istruzione e formazione, nel passaggio dalla legge 59/97 alla legge costituzionale 3/2001- L’autonomia scolastica quale strumento privilegiato per realizzare il cambiamento (aspetti giuridici ed organizzativi)- Il sistema formativo integrato (dall’obbligo scolastico e formativo al diritto-dovere di istruzione e formazione, formazione professionale, educazione degli adulti, istruzione e formazione tecnica superiore, alternanza scuola-lavoro, ecc.)- La riforma degli organi collegiali territoriali- L’istruzione non statale- La “Riforma Moratti” (legge 53/2003)

BIBLIOGRAFIA dispense fornite dal docentePROPOSTA DI COMMISSIONE Francavilla Ruggiero - Guido Cosimo

INSEGNAMENTO PATOFISIOLOGIA DELLO SVILUPPO SENSOMOTORIO APPLICATO ALL’HANDICAP FISICO E MENTALE

SEDE DIPARTIMENTO DI SCIENZE NEUROLOGICHE E PSICHIATRICHE (Auletta multimediale – I piano)

AREA SCIENZE MOTORIE (II semestre)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29A; 30A

DOCENTE ALESSANDRO BERTOLINOTELEFONO + 39 080/5478572 Fax. +39 080/5593204DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE NEUROLOGICHE E

PSICHIATRICHEPROGRAMMA Basi neuroanatomiche del comportamento

Cenni di neuroanatomia macroscopica Cenni di neuroanatomia microscopicaLo sviluppo del sistema nervoso centrale Cenni di neuroembriologia Fattori che influenzano la formazione delle connessioni

nervose Cause che determinano la crescita e lo sviluppo del sistema

nervoso centraleComunicazione ed elaborazione dell’informazione nel sistema nervoso Cenni sulla fisiologia della neurotrasmissione Le sinapsiElaborazione dell’informazione nel sistema percettivo La stimolazione visiva: fisiologia e patofisiologia

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La stimolazione uditiva: fisiologia e patofisiologia La stimolazione vestibolare: fisiologia e patofisiologia La stimolazione somatosensoriale: fisiologia e patofisiologia La stimolazione olfattiva e gustativa: fisiologia e

patofisiologiaElaborazione dell’informazione nel sistema motorio Lo sviluppo delle funzioni motorie Il controllo centrale e periferico dei movimenti Patofisiologia del sistema motorioCenni sui disturbi neuropsicologici piu’ comuni nell’eta’ dello sviluppo

BIBLIOGRAFIA Testo di riferimento: M.R. Rosenzweig, A.L. Leiman. Psicologia fisiologica. A cura della Piccin Editore

INSEGNAMENTO Storia ed epistemologia della FisicaSEDE LecceCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE Prof. Mario CastellanaTELEFONO 0832-294696DIPARTIMENTO Di Filologia classica e di Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 12-14OBIETTIVI DEL CORSO Dare una base storico-epistemologica alla fisica come scienza

attraverso l’analisi di alcuni momenti più significativi. In particolar modo si esamineranno i contributi di Galiei, Newton, Boltzman, Einstein. Sarà inoltre esaminata la fisica matematica e i problemi da essa innescati attraverso il dibattito epistemologico del Novecento.

PROGRAMMA Temi e problemi della fisicaBIBLIOGRAFIA Toraldo di Francia-Dalla Chiara, Introduzione alla filosofia

della scienza, Roma-Bari, Laterza, 1998M. Castellana, Razionalismi senza dogmi, Soneria Mannelli, Rubettino 2004

PROPOSTA DI COMMISSIONE Mario Castellana, Livio Ruggero, Demetrio Ria

INSEGNAMENTO Laboratorio di Scienze dell’educazione (diritto scolastico)SEDE FoggiaAREA TrasversaleDOCENTE Ignazio LagrottaDIPARTIMENTO Dipartimento delle Istituzioni Amministrazioni e Libertà - BariORARIO DI RICEVIMENTO Dopo la lezione a Foggia – Dipartimento Bari ogni Martedì ore

12 – 13,30OBIETTIVI DEL CORSO Il corso sarà articolato in una prima parte a cura del docente che

illustrerà il sistema scolastico con particolare riferimento ai principi costituzionali onde favorire una lettura critica dell’attuale fase di cambiamento ed evidenziando che l’organizzazione del servizio scolastico è costituita da un insieme di elementi interagenti (istituzioni scolastiche autonome, Amministrazione centrale e periferica, operatori scolastici, organi collegiali, enti locali, parti sociali, famiglie, studenti, altre agenzie formative, ecc.) ed una seconda parte in cui, a cura del docente, saranno forniti dei test, alcune volte anche a risposta multipla, al fine di verificate il grado di apprendimento con correzioni personali e di gruppo.

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PROGRAMMA Principali tematiche da approfondire:- Principi costituzionali;- Le fonti del diritto scolastico;- Riforma della P.A. e riforma dell’ordinamento scolastico

nella prospettiva della qualità dei servizi pubblici- Il nuovo assetto istituzionale in materia di istruzione e

formazione, nel passaggio dalla legge 59/97 alla legge costituzionale 3/2001: prospettive di devolution;

- L’autonomia scolastica quale strumento privilegiato per realizzare il cambiamento (aspetti giuridici ed organizzativi);

- Il sistema formativo integrato - La riforma degli organi collegiali territoriali- L’istruzione non statale

- La “Riforma Moratti” (legge 53/2003)

L’inizio del corso è previsto nel mese di gennaio 2004.BIBLIOGRAFIA Saranno fornite a cura del docente dispense e test.PROPOSTA DI COMMISSIONE Ignazio Lagrotta – Francesco Pechinunno – Filippo Vari –

Emilia Straziuso – Michele Dionigi – Michele Troisi

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA GEOGRAFIA SEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A-50A; 51A; 52A

DOCENTE Alessandra GIANNELLIDIPARTIMENTO Scienze Economico-aziendali, Giuridiche, Merceologiche e

Geografiche -Università degli Studi di Foggia ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 15OBIETTIVI DEL CORSO Saper leggere e interpretare carte geografiche, saper elaborare e

rappresentare, graficamente e cartograficamente, dati statistici, saper osservare, sintetizzare e interpretare un territorio dato, saper lavorare individualmente e in gruppo, saper elaborare efficaci strategie didattiche e unità didattiche.

PROGRAMMA Metodi e tecniche didattiche: analisi del paesaggio, lettura e uso di carte geografiche, costruzione e uso di carte tematiche e altre rappresentazioni grafiche, raccolta ed elaborazione di dati statistici, peer teaching, Delphi, progettazione di unità didattiche.

BIBLIOGRAFIA A.A. Bissanti, “Che cos’è una unità didattica”, in Foglio di informazioni della Sezione Puglia e Basilicata dell’A.I.I.G., 9, 1988, pp. 59-68A.A. Bissanti,” Sapere e saper fare in Geografia. I perché di un progetto”, in Foglio di informazioni della Sezione Puglia e Basilicata dell’A.I.I.G., 9, 1988, pp. 35-43A.A. Bissanti, Puglia geografia attiva, Bari, Adda ed., 1991A.A. Bissanti, Puglia geografia attiva – perché e come, Bari, Adda ed., 1991A.A. Bissanti e G. Naglieri, “Tecniche didattiche: perché e come”, in G. Bellencin Meneghel (a cura di), Didattica della Geografia. Nuove prospettive, Atti del convegno in onore di G. Valussi, Udine, 1993, pp. 41-60

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M. Fiori, “Lucidi per lavagna luminosa: come farli e come usarli”, in Foglio di informazioni della Sezione Puglia e Basilicata dell’A.I.I.G., 9, 1988, pp. 85-97I. Varraso, “Come fare la correlazione cartografica”, in Foglio di informazioni della Sezione Puglia e Basilicata dell’A.I.I.G., 9, 1988, pp. 98-107

Corso di “Didattica della Geografia antropica ed economica”, SSIS PugliaBari, a.a. 2003-2004

docente M. FioriArgomenti principali

Funzione educativa e sociale della Geografia; concetti-chiave; livelli di studio della Geografia; Geografia come studio dello spazio antropo-fisico. Curvatura didattica dei principali paradigmi della Geografia.

Standard formativo praticoComunicazione efficace: presentazione in pubblico della premessa/motivazione epistemologico-didattica a una proposta di unità didattica.

Testi consigliati:BISSANTI A.A., Geografia attiva perché e come, Bari, M. Adda Editore, 1993 (II ediz.),

capp. 1,3,4,6-13.BISSANTI A.A., Geografia attiva, Bari, M. Adda Editore, 1993 (II ediz., vol. per gli

alunni).DE VECCHIS G. e STALUPPI G., Fondamenti di didattica della Geografia, Torino,

UTET, 1997.Criteri e modalità della valutazione finale: v. il programma di “Storia ed epistemologia della Geografia antropica ed economica” dello stesso docente.Presentazione orale e relazione scritta. La premessa, a carattere epistemologico-didattico, a una unità didattica progettata nell’ambito del “Laboratorio”, va preparata in gruppo (7-8 corsisti max), accompagnata da una relazione illustrativa; la presentazione orale fa parte integrante del corso.Standard grafico dell’elaborato: v. il programma di “Storia ed epistemologia della Geografia antropica ed economica” dello stesso docente. La versione scritta va consegnata, in unica copia (in originale) al momento della presentazione orale di gruppo.Orario e sede di ricevimento Lunedì dalle 10.00 alle 12.00, presso il Dipartimento di Scienze Geografiche e Merceologiche, Facoltà di Economia, via C. Rosalba, 53, 2° piano.Si consiglia di prendere un appuntamento telefonando o inviando un fax al n. 080 504 90 70.

Corso di “Storia ed epistemologia della Geografia antropica ed economica”, SSIS PugliaBari, a.a. 2003-2004

docente M. FioriArgomenti principali

Funzione educativa e sociale della Geografia; concetti-chiave; livelli di studio della Geografia; Geografia come studio dello spazio antropo-fisico. Fasi temporali nell’evoluzione della Geografia; evoluzione del rapporto uomo-ambiente nell’ottica della Geografia economica (dall’empirismo alle riflessioni sulla funzione etica delle scienze). Concetti, problemi, metodi e strumenti della moderna Geografia di Peter Gould.

Standard formativo praticoRiconoscimento di concetti-chiave consolidati, in Geografia e in Geografia economica, in letteratura non specializzata; riconoscimento di paradigmi geografici in letteratura specializzata. La tecnica di Delphi come modello per la espressione/formazione di opinioni collettive. Una trasposizione didattica del paradigma comportamentistico: immagini della Geografia.

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Testi consigliati:BISSANTI A.A., Geografia attiva perché e come, Bari, M. Adda Editore, 1993 (II ediz.),

in partic. capitoli n. 2 e 5.GOULD P., Il mondo nelle tue mani. Introduzione alla nuova geografia, Milano, F.

Angeli, 1998 (III ediz.).Criteri e modalità della valutazione finale

Al momento dell’esame il corsista deve dimostrare d’avere raggiunto i seguenti obiettivi:1. conoscere e comprendere i concetti geografici e geografico-economici di base;2. saper utilizzare una terminologia specifica;3. saper utilizzare carte, grafici, tabelle (almeno quelli contenuti nei testi consigliati) nella

discussione di un argomento;4. conoscere e collegare le principali fasi di evoluzione della ricerca e del pensiero geografico (e,

quindi, presupposti, concetti di base, logica, limiti, sviluppi) in funzione di valenze educative e applicazioni possibili;

5. saper riconoscere, nelle fonti di informazione comuni, principi e modelli geografici e geografico-economici (dal piccolo al grande spazio).

Va sottolineato che, in sede d’esame, la commissione non si proporrà (a meno che ciò non risulti necessario) la verifica del possesso di mera conoscenza dei contenuti disciplinari da parte del corsista, poiché tale possesso viene dato per scontato.Si proporrà invece di verificare le capacità di ‘saper vedere’, ‘saper ragionare’ e ‘saper applicare’ con chiavi di lettura e logica geografiche e geo-economiche, in funzione di valenze e finalità educative.

Prova scritta.In sede d’esame il candidato è tenuto a presentare una prova scritta, finalizzata

essenzialmente al consolidamento e alla verifica delle sue capacità analitiche, sintetiche, applicative e valutative.

Egli dovrà infatti dimostrare di saper utilizzare concetti, modelli e chiavi di lettura, acquisiti e/o consolidati durante il corso di “Storia ed epistemologia della Geografia antropica ed economica” e/o illustrati nel testo di A.A. Bissanti, per proporre, argomentando e motivando, finalità educative principali in direzione delle quali la Geografia dovrebbe avviare gli alunni (nelle classi di abilitazione di sua pertinenza), “leggibili” nel testo di P. Gould.

La proposta – anche in forma di schema o di mappa concettuale - può essere costruita individualmente o in gruppi di due-tre corsisti (max) e deve essere accompagnata da una relazione illustrativa; qualora si opti per la prova di gruppo l’eventuale schema/mappa concettuale e la relazione collettivi devono essere accompagnati da una relazione scritta che costituisca un approfondimento individuale del lavoro di gruppo.

L’elaborato, sia collettivo sia individuale, va scritto a macchina o al computer, con interlinea minima, su di una sola facciata d'un foglio di formato A4 (max tre cartelle, sia per la prova collettiva sia per quella individuale). Viene particolarmente apprezzata la sintesi.

Per ogni elaborato, nel primo rigo vanno indicati: a sinistra, la data (giorno in cui si sostiene l’esame); a destra, in caratteri tutti maiuscoli, il titolo dell’elaborato.

Nel secondo e terzo rigo vanno indicati: nome e cognome del corsista, n. di matricola, indirizzo (completo di CAP) e n. di telefono (con prefisso).

Eventuali grafici, schemi, disegni, possono essere riprodotti sul retro dei fogli o allegati.La prova scritta va consegnata, in unica copia (in originale) al momento di sostenere l'esame

di “Storia ed epistemologia della Geografia antropica ed economica”. Argomento iniziale dell’esame sarà la prova stessa.Maria Fiori (in base a standard formativo pratico di A.A. Bissanti, Università di Bari)Orario e sede di ricevimento Lunedì dalle 10.00 alle 12.00, presso il Dipartimento di Scienze Geografiche e Merceologiche, Facoltà di Economia, via C. Rosalba, 53, 2° piano.Si consiglia di prendere appuntamento telefonando o inviando un fax al n. 080 504 90 70.

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INSEGNAMENTO Applicazioni di Geometria descrittivaSEDE BariAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI 25 A / 28 ADOCENTE Vincenzo Paolo de SimoneDIPARTIMENTO Scienze Ingegneria Civile e Architettura del Politecnico di BariORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 15:00 / 18:30OBIETTIVI DEL CORSO Conoscere i fondamenti matematici dei metodi e dei

procedimenti proiettivi di tipo grafico.Esaminare i precedenti, le origini e gli sviluppi della prospettiva rinascimentale e dei secoli XV e XVI attraverso l'esame delle opere pittoriche e dei procedimenti esposti nei trattati.Saper eseguire una rappresentazione prospettica applicando diversi procedimenti grafici con padronanza dei principi teorici.Apprendere i concetti fondamentali relativi al problema della determinazione della forma e delle dimensioni degli elementi raffigurati in una rappresentazione prospettica (problema del procedimento inverso o della restituzione prospettica).

PROGRAMMA ELEMENTI DI GEOMETRIA PROIETTIVA GRAFICAEnti fondamentali e forme geometriche fondamentali; i postulati della Geometria euclidea e il postulato fondamentale della Geometria proiettiva; gli enti impropri; il piano e lo spazio proiettivo; operazioni fondamentali della geometria proiettiva; corrispondenze biunivoche tra forme di identica specie; corrispondenze tra forme di specie diversa; proiezione conica e proiezione cilindrica nel piano e nello spazio; tracce e punti limite.CENNI DI STORIA DELLA PROSPETTIVAIl processo della visione. Ottica e teoria della visione nella filosofia greca. Tentativi di rappresentazione dello spazio nell'antichità classica. Perspectiva naturalis e artificialis. La rappresentazione dello spazio tra il Duecento e il Trecento. La prospettiva rinascimentale. I trattati rinascimmentali. Gli strumenti per il disegno prospettico. Prospettiva lineare, aerea e di colore. Spazio reale/spazio illusorio. Anamorfosi, quadraturismo, prospettiva scenografica.PROIEZIONI CENTRALI E PROSPETTIVA APPLICATAproiezioni centraliIl sistema di riferimento delle proiezioni centrali; il punto principale e la circonferenza di distanza; la rappresentazione degli enti geometrici; le condizioni di appartenenza, parallelismo e perpendicolarità.prospettiva applicataLa prospettiva applicata come caso particolare del metodo delle proiezioni centrali; il sistema di riferimento; le variabili della prospettiva; la prospettiva a quadro verticale; il geometrale e la linea d’orizzonte; rappresentazione degli enti; tracce e fughe di rette e piani; condizioni di appartenenza e di parallelismo; punti di distanza, punti di misura e loro funzione; condizioni di perpendicolarità tra rette; prospettiva di rette generiche; prospettiva centrale.cenni di storia della prospettivaIpotesi sui procedimenti di Brunelleschi; i metodi di Leon Battista Alberti; il metodo di Piero della Francesca; le

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aberrazioni marginali; i procedimenti meccanici di Dürer.BIBLIOGRAFIA MANUALI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA E

PROIETTIVAUgo Saccardi, Applicazioni della Geometria Descrittiva, IV ed., LEF Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, s.d.Mario Docci, Riccardo Migliari, Scienza della Rappresentazione, NIS Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.Riccardo Migliari, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell’Architettura, Kappa, Roma, 2000.Giuseppina Masotti Biggiogero, Lezioni di Geometria Proiettiva, Masson, (?), (?).STORIA DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVAprospettivaLuigi Vagnetti, De Naturali et Artificiali Perspectiva, Quaderno dell’Istituto di Disegno della Facoltà di Architettura di Firenze, Firenze, (?).Giorgio Bagni, Bruno D’Amore, Alle Radici Storiche della Prospettiva, Franco Angeli, Milano, 1994.Mario Docci, Riccardo Migliari, Scienza della Rappresentazione, NIS Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.Martin Kemp, La Scienza dell’Arte, (Yale University Press, New Haven e Londra, 1990), Giunti, Firenze, 1994.Agostino De Rosa, Anna Sgrosso, A. Giordano, La Geometria nell’Immagine - Dall’Antichità al Medio Evo, UTET, Torino, 2000.Agostino De Rosa, Anna Sgrosso, A. Giordano, La Geometria nell’Immagine - Rinascimento e Barocco, UTET, Torino, 2001.Filippo Camerota (a cura di -), Nel Segno di Masaccio, L’Invenzione della Prospettiva, Giunti, Firenze, 2001assonometriaMassimo Scolari, “Per una Storia dell’Axonometria”, in Casabella, n.500.Mario Docci, Riccardo Migliari, Scienza della Rappresentazione, NIS Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.Stefano Filippi, “Il Disegno Assonometrico”, in Malvina Borgherini (a cura di -), Teorie e Metodi del Disegno, Città Studi, Milano, 1994.PSICOLOGIA E FISIOLOGIA DELLA PERCEZIONE IN RAPPORTO ALLA PROSPETTIVAR. L. Gregory, Occhio e Cervello. La Psicologia del Vedere, Saggiatore, Milano, 1996.Michael Kubovy, La Freccia nell’Occhio, (Cambridge University Press, 1986), Franco Muzzio Editore, Padova, 1992.Ruggero Pierantoni, L’Occhio e l’Idea, Bollati Boringhieri, Torino, 1981.ALTROLeon Battista Alberti, De Pictura.Jurgis Baltrusaitis, Anamorfosi, (Flammarion, Parigi, 1984), Adelphi, Milano, 1990.Ludovico Cardi detto Il Cigoli, Trattato Pratico di Prospettiva, a cura di R. Profumo, Buonsignori, Roma, 1992.Gino Loria, Storia della geometria Descrittiva, Hoepli, Milano, 1921.

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Alison Cole, La Prospettiva, (Dorling Kindersley, Londra, 1992), De Agostini, Novara, 1993.Riccardo Migliari, La Costruzione dell’Architettura Illusoria, Gangemi Editore, Roma, 1999 (?)Agostino De Rosa, Giuseppe D'Acunto, La Vertigine dello Sguardo, Tre saggi sulla rappresentazione anamorfica, Cafoscarina, Venezia, 2002Fauzia Farneti, Stefano Bertocci, L’architettura dell’inganno a Firenze, Alinea, 2002

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Arch. Luigi MongielloArch. Vincenzo Paolo de Simone

INSEGNAMENTO Teoria dei Matodi di RappresentazioneSEDE BariAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI 25 A / 28 ADOCENTE Vincenzo Paolo de SimoneDIPARTIMENTO Scienze Ingegneria Civile e Architettura del Politecnico di BariORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 15:00 / 18:30OBIETTIVI DEL CORSO Conoscere i fondamenti storici ed epistemologici dei metodi di

rappresentazione, anche in rapporto all’esperienza della percezione visiva.

PROGRAMMA Concetti di teoria e di metodo in rapporto alla rappresentazione dello spazio e degli oggetti.Didattica e pedagogia del disegno.Mimesi e Rappresentazione.Origini e sviluppo dei metodi di rappresentazione (Proiezioni ortogonali, Prospettiva e Assonometria).Oggetti dello spazio e figure matematiche – verso la Geometria proiettiiva.Percezione e rappresentazione dello spazio a tre dimensioni.

BIBLIOGRAFIA INTERPRETAZIONE EPISTEMOLOGICA DELLA PROSPETTIVA E DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVAJames Ackerman, Architettura e Disegno – La Rappresentazione da Vitruvio a Gehry, Electa, Torino, 2003.Erwin Panofsky, La Prospettiva come Forma Simbolica, (Berlino, 1927), Feltrinelli, Milano, 1976.Hubert Damish, L’Origine della Prospettiva, (Flammarion, Parigi, 1987), Guida Editore, Napoli, 1992.STORIA DELLA GEOMETRIAPaolo Freguglia, La Geometria fra Tradizione e Innovazione, Bollati Boringhieri, Torino, 1999.STORIA DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVAprospettivaLuigi Vagnetti, De Naturali et Artificiali Perspectiva, Quaderno dell’Istituto di Disegno della Facoltà di Architettura di Firenze, Firenze, (?).Giorgio Bagni, Bruno D’Amore, Alle Radici Storiche della Prospettiva, Franco Angeli, Milano, 1994.Mario Docci, Riccardo Migliari, Scienza della Rappresentazione, NIS Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.Martin Kemp, La Scienza dell’Arte, (Yale University Press, New Haven e Londra, 1990), Giunti, Firenze, 1994.Agostino De Rosa, Anna Sgrosso, A. Giordano, La Geometria

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nell’Immagine - Dall’Antichità al Medio Evo, UTET, Torino, 2000.Agostino De Rosa, Anna Sgrosso, A. Giordano, La Geometria nell’Immagine - Rinascimento e Barocco, UTET, Torino, 2001.Filippo Camerota (a cura di -), Nel Segno di Masaccio, L’Invenzione della Prospettiva, Giunti, Firenze, 2001assonometriaMassimo Scolari, “Per una Storia dell’Axonometria”, in Casabella, n.500.Mario Docci, Riccardo Migliari, Scienza della Rappresentazione, NIS Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.Stefano Filippi, “Il Disegno Assonometrico”, in Malvina Borgherini (a cura di -), Teorie e Metodi del Disegno, Città Studi, Milano, 1994.PSICOLOGIA E FISIOLOGIA DELLA PERCEZIONE IN RAPPORTO ALLA PROSPETTIVAR. L. Gregory, Occhio e Cervello. La Psicologia del Vedere, Saggiatore, Milano, 1996.Michael Kubovy, La Freccia nell’Occhio, (Cambridge University Press, 1986), Franco Muzzio Editore, Padova, 1992.Ruggero Pierantoni, L’Occhio e l’Idea, Bollati Boringhieri, Torino, 1981.ALTROLeon Battista Alberti, De Pictura.Gino Loria, Storia della geometria Descrittiva, Hoepli, Milano, 1921.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Arch. Luigi MongielloArch. Vincenzo Paolo de Simone

INSEGNAMENTO Laboratorio di scienze dell'educazione (Diritto scolastico)SEDE BARIAREA Laboratori trasversaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Prof. Cosimo GUIDOORARIO DI RICEVIMENTO Prima e dopo l'orario di ogni giorno di lezioneOBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di passare in rassegna le principali norme

giuridiche che supportano l'attuale ordinamento della scuola italiana.L'approccio metodologico sarà di tipo storico-critico-culturale,in quanto l'analisi normativa, sempre criticamente impostata, tenderà ad evidenziare le radici storico-sociali ed il contesto culturale delle norme di volta in volta prese in esame.

PROGRAMMA Rapida sintesi storica dell'evoluzione del sistema scolastico italiano dalla legge Casati alla Riforma Gentile, dalla Costituzione ai decreti delegati, dalla legislazione sull'autonomia scolastica alla Riforma Moratti.Appofondimenti:La legge-quadro n°104/92 sull'integrazione delle persone handicappate.L'articolazione normativa dell'autonomia scolastica a partire dalla legge n°59/97.La riforma dell'Amministrazione scolastica a far tempo dal

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decreto legislativo n°300/99.La Riforma Moratti (legge 53/2003).Il personale della scuola,con particolare riferimento all'esercizio della funzione docente (CCNL/2003).

BIBLIOGRAFIA Si consiglia la lettura diretta dei testi legislativi richiamati negli Approfondimenti,con particolare attenzione per la L.59/97 (ed ovviamente per il DPR 275/99) nonché per la L.53/2003.Per la L.104/92 si può anche far riferimento al volume:C.Guido-L.Stellacci,Manuale per il sostegno scolastico,Anicia,Roma,2001.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof.Cosimo GUIDO - Prof.Ruggiero Francavilla

INSEGNAMENTO STORIA DELLA SCUOLA E DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE

SEDE BARIAREA M-PED/02CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE PROF. VITTORIANO CAPORALETELEFONO 080/5714501DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDAGOGICHE E

DIDATTICHE-STANZA N. 16(PALAZZO ATENEO 3°piano)ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’: ORE 8,30-12,00

MERCOLEDI’: ORE 8,30-12,00OBIETTIVI DEL CORSO PROMUOVERE LA COSCIENZA PROFESSIONALE DAL

PUNTO DI VISTA STORICO-SCOLASTICOPROGRAMMA -LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI

INSEGNANTI DELLA SCUOLA SECONDARIA: DALL’ATTIVISMO PEDAGOGICO E DALLA CONTESTAZIONE DEL ’68 ALLE SCUOLE ALTERNATIVE; -SVILUPPO STORICO DELLA SCUOLA ITALIANA: DALLA RIFORMA GENTILE E DAI DECRETI DELEGATI DEL 1974 ALLA LEGGE SULL’AUTONOMIA DEL 1997, N.59; -IL DIBATTITO PEDAGOGICO SULLE COMPETENZE PROFESSIONALI NEI PROCESSI FORMATIVI FUNZIONALI ALLA SCUOLA ATTUALE NELLA PROSPETTIVA DELLA EDUCAZIONE PERMANENTE E DELLA SOCIETA’ E DELLA SOCIETA’ EDUCANTE; -PEDAGOGISTI ED EDUCATORI DEL PASSATO CHE HANNO ANTICIPATO LA “RIFORMA”DELLA SCUOLA ATTUALE; LA RIFORMA DEL SISTEMA SCOLASTICO.

BIBLIOGRAFIA V. CAPORALE, Oltre la descolarizzazione. Dimensione storica e problemi attuali, Cacucci, Bari 2003.V.CAPORALE, Pedagogia e Politica in Giovanni Modugno, Cacucci, Bari, 2004.

Insegnamento Storia della scuola e delle istituzioni educative

Sede Foggia

Area Trasversale

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Classi Gruppo Bari

Docente Prof. Giuseppe Decollanz

Orari ricevimento Dopo la lezione

Obbiettivi del Corso Far conoscere agli specializzandi l’evoluzione del sistema scolastico italiano dalla Legge Casati ad oggi. Presentare e illustrare il quadro delle riforme in atto, con particolare riferimento all’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Programma La Legge Casati – Le riforme della “sinistra storica” – L’Età Giolittiana – La riforma Gentile – La Carta della scuola del Bottai – L’ordinamento scolastico italiano dal 1950 al 1970 – Progetti di riforma della scuola secondaria superiore – Legge delega 477/73 e decreti allegati – La Legge n. 517/77 – La scuola media – La scuola secondaria superiore tra riforme e sperimentazione – Il progetto Brocca – La legge 104/92 – La scuola secondaria superiore dal 1992 al 1997 - Il disegno riformatore della scuola negli anni del centrosinistra – La legge 59/97 art. 21 – L’autonomia delle istituzioni scolastiche – Obbligo scolastico e obbligo formativo – la parità scolastica – I cicli scolastici – La legge n. 30/2000 – Le riforme sospese – Le SSIS e la formazione dei docenti – Il federalismo e la scuola – la Riforma Moratti

Bibliografia G. Decollanz, Storia della scuola e delle Istituzioni educative, dalla Legge Casati alla riforma Moratti, Bari, Edizioni Giuseppe Laterza 2003; G. Decollanz, L’autonomia delle Istituzioni Scolastiche. Storia, realtà e prospettive, (in corso di pubblicazione);

Programma di Malattie dell'Apparato Locomotore 29-A 30-A Indirizzo: Scienze Motorie di Bari - Anno 2003-2004

- Generalità sull'apparato locomotore : anatomia e fisiologia.- Aspetti istologici e biomeccanici dell'apparato locomotore. - Displasie e deformità congenite osteoarticolari conenite e acquisite( generalità sulle osteocondrodisplasie, mielomeningocele, displasia congenita delle anche, piede torto congenito, torcicollo miogeno, distrofie muscolari, deformità paralitiche spastiche infantili e dell'adulto ) .- Artriti settiche,osteomieliti acute e croniche,infezioni artroprotesiche.- Generalità sulla patologia oncologica osteoarticolare e muscolare.- Patologia dell'età evolutiva: piedi piatti e cavi, ginocchia valghe e vare,petto carenato e improntato, scoliosi e cifolordosi congenite e acquisite, epifisiolisi, M.Perthes.- Patologia degenerativa osteoarticolare : artrosi, ernia al disco e stenoinstabilità vertebrale cervicale e lombosacrale.- Traumatologia:linee guida di comportamento di pronto soccorso, contusioni, distorsioni articolari entesopatie ,distrazioni muscolotendinee, fratture e lussazioni . - Cenni sulla patologia reumatica, algodistrofie, osteonecrosi.

Il docente (Dott. G Mastrorillo)

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE I

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SEDE LECCEAREA LABORATORI TRASVERSALIDOCENTE DONATO MARZANO ORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni OBIETTIVI DEL CORSO - Sviluppare nei corsisti precise conoscenze sulla prassi

dell’insegnamento nella scuola della complessità e dell’autonomia. - Promuovere una giusta consapevolezza sul ruolo e funzioni del docente contemporaneo,per un corretto equilibrio tra la dimensione disciplinare e quella formativa, nonchè per un’azione professionale processuale ed interattiva.- Creare competenze e capacità di organizzazione dell’attività didattica, per il miglior successo degli alunni,ma anche per il superamento e la compensazione delle eventuali varie forme d’insuccesso scolastico.

PROGRAMMA - Società complessa e bisogni formativi: il ruolo delle scienze dell’educazione.- Il sistema scolastico italiano: dal centralismo all’autonomia. - La nuova funzione docente nella scuola della complessità e dell’autonomia.- Il processo d’insegnamento – apprendimento di qualità,per la migliore valorizzazione e motivazione degli alunni,nel rispetto delle loro diversità. - La dispersione scolastica: dall’individuazione all’intervento.- Forme e tipologie di progettazione didattica: dal programma alla programmazione, al curricolo.- Le forme della didattica in azione: disciplinare, multi – pluri - inter - trans disciplinare, laboratoriale.- Insegnare in team: l’organizzazione, la flessibilità, la collegialità,la responsabilità, la verifica.- La progettazione d’istituto: Il P.O.F.( Piano dell’Offerta Formativa) ed il P.E.I. (Piano educativo d’Istituto).- Forme e modalità di valutazione: degli apprendimenti, delle programmazioni, dell’organizzazione, del sistema. Il Servizio Nazionale di Valutazione Scolastica.

BIBLIOGRAFIA Sarà consigliata durante il corso (in relazione agli argomenti trattati) ed alla fine.

VALUTAZIONE L’idoneità sarà assegnata ai corsisti sulla base:della frequenza e partecipazione dialettica agli incontri;di una prova di verifica finale,specificamente riferita all’analisi di alcune tipologie di programmazioni didattiche e di P.O.F.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELL’ELETTRONICA DIGITALESEDE Bari (Politecnico)AREA TECNOLOGICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Prof. VITTORIO PASSARODIPARTIMENTO Elettrotecnica ed ElettronicaORARIO DI RICEVIMENTO GIO 10-12, VEN 10-12OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si propone di illustrare gli argomenti fondamentali

dell’Elettronica Digitale con alcuni esempi pratici. La didattica 28

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degli argomenti sara’ curata in modo semplice al fine di una ottimale comprensione.

PROGRAMMA Introduzione all’Elettronica analogica e digitale. Sistemi numerici e sistema binario. Codici.Algebra booleana e regole fondamentali. Le porte logiche.Circuiti combinatori (multiplexer, full adder, codificatori, ..).L’invertitore logico ideale e reale. Caratteristiche circuitali.Le famiglie logiche fondamentali (cenni).Circuiti sequenziali (latch SR, flip-flop, registri, contatori, ..).Memorie.

BIBLIOGRAFIA - M. Masetti, I. D’Antone, “Elettronica Digfitale”, Zanichelli, 1991- P. Spirito, “Elettronica Digitale”, McGraw-Hill Italia, 2a Ed. 2002.

PROPOSTA DI COMMISSIONE V. Passaro, M.N. Armenise, C. Ciminelli

Programma del corso di:

STORIA DEL PENSIERO GIURIDICO

Classe XIX A INDIRIZZO ECONOMICO-GIURIDICO - SEDE DI BARI

Prof. GAETANO PIEPOLI

Il corso avrà ad oggetto l'analisi dell'evoluzione storica degli strumenti e delle categorie di

governo dell'esperienza giuridica a partire dalle codificazioni moderne, con particolare riferimento

agli istituti di diritto privato.

TESTI CONSIGLIATI:Appunti dalle lezioni.

INSEGNAMENTO Fondamenti storico-epistemologici della lingua italianaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI Settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/12

classi 43; 50A; 51ADOCENTE Pasquale CaratùDIPARTIMENTO Beni Culturali e Scienze del LinguaggioRECAPITO 080 5714688; [email protected] DEL CORSO Il Corso si propone di fornire agli specializzandi strumenti

metodologici di approccio ai principi della comunicazione con relativa applicazione alla lingua in generale e alla lingua italiana in particolare; la conoscenza delle caratteristiche del testo e di strutture proprie dell’italiano attuale.

PROGRAMMA Generalità sulla lingua: Lingua e linguaggi; le funzioni della lingua; il messaggio e i diversi canali.Lingua scritta e lingua parlata: Forme di comunicazione scritta e forme di comunicazione orale (in particolare il riassunto e il tema scolastico).

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Il testo: Unità e completezza; la coerenza, ordine di costruzione; suddivisione del testo; il capoverso e l’enunciato; la coesione e i legamenti; i legamenti del significato.Il lessico italiano: organizzazione, crescita, movimento; i campi semantici; rapporti tra i significati delle parole.Linguaggi speciali: definizione; italiano tecnico; linguaggi speciali e lingua comune; linguaggio giornalistico; il messaggio pubblicitario; i gerghi.

BIBLIOGRAFIA

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Sabatini F., La comunicazione e gli usi della lingua, Torino 1990Serianni L., Italiani scritti, Bologna 2003;Serianni L., Italiano (Grammatica, Sintassi, Dubbi), Milano 1997Caratù P., Grammatica storica della lingua italiana. Lineamenti essenziali, Bari 2004.

Prof. P. CaratùProf. A.RubanoProf. G. di StasoDott. D. Bertoli

INSEGNAMENTO Fondamenti storico-epistemologici della lingua italianaSEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/12 classi 43; 50A; 51A

DOCENTE Annaluisa RubanoDIPARTIMENTO Beni Culturali e Scienze del LinguaggioRECAPITO 080 5714832; [email protected]

OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si propone di fornire agli specializzandi una prospettiva di studio, metodologicamente fondata, dei fenomeni linguistici utile ad acquisire rigorosa consapevolezza nell'offerta didattica della lingua italiana.

PROGRAMMA Il corso si divide in due parti. La prima parte è dedicata a una grammatica essenziale della lingua italiana secondo un patrimonio di conoscenze che ognuno dovrebbe possedere. Essa è pertanto rivolta a un rapido riesame degli aspetti principali di conoscenza della lingua italiana secondo un impianto e un lessico di tipo tradizionale, in cui saranno richieste competenze di analisi - rispettivamente - fonologica, morfologica e sintattica. Saranno esaminati, inoltre, alcuni aspetti grammaticali più dettagliati della lingua italiana, sistema pronominale e sistema

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verbale e modalità di realizzazione sintattica della frase semplice. Sono previste esercitazioni.La seconda parte è dedicata ad una introduzione ai principali aspetti di una grammatica testuale dell'italiano con particolare riferimento ai problemi di coesione, coerenza, paragrafazione e tematizzazione.

BIBLIOGRAFIA

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Sabatini F., La comunicazione e gli usi della lingua, Torino 1999Serianni L., Italiani scritti, Bologna 2003;Serianni L., Italiano (Grammatica, Sintassi, Dubbi), Milano 1997

Prof. D. CofanoProf. A.RubanoDott. M.L.di Biase (già dott. di ricerca)

INSEGNAMENTO Tecnologie glottodidatticheSEDE BariAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Prof.ssa Patrizia MazzottaTELEFONO univ. 080.5717408DIPARTIMENTO Dip. di Pratiche linguistiche e analisi di testiORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì: ore 10,00 – 11,30 oppure, se necessario, in altro giorno da

concordare con i corsisti.OBIETTIVI DEL CORSO Acquisizione da parte dei corsisti delle competenze relative al

rapporto tra le tecnologie glottodidattiche e gli approcci metodologici e delle abilità di uso delle glottotecnologie in funzione di un insegnamento più efficace delle lingue straniere.

PROGRAMMA Si affronteranno i seguenti nuclei tematici: evoluzione delle tecnologie glottodidattiche e loro caratteristiche strutturali e funzionali; comunicazione e glottotecnologie; adattabilità, flessibilità, interattività delle tecnologie multimediali; l'ipertestualità e la "navigazione" in Internet; simulazione di contesti e processi interpretativi; il ruolo delle tecnologie glottodidattiche nell'apprendimento delle lingue; le glottotecnologie in un approccio didattico di tipo integrato; il software per l'insegnamento delle lingue e i criteri di valutazione del software glottodidattico; tecnologie glottodidattiche e nuove forme di apprendimento; il testing multimediale; tecnologie glottodidattiche e formazione dell'insegnante di lingue.

BIBLIOGRAFIA G. Porcelli, R. Dolci, Multimedialità e insegnamenti linguistici, Torino, UTET Libreria, 1999.A. Calvani, M. Rotta, Progettare multimedia: linee guida per insegnare con gli ipertesti, Roma, Garamond, 2000.Ulteriore materiale di approfondimento sarà fornito nel corso delle lezioni.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.ssa Patrizia Mazzotta (Presidente)Prof. Mario Cardona (Componente effettivo)Prof. Giuseppe Mazzotta (Componente supplente)

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INSEGNAMENTO Storia della scienza e della tecnicaSEDE LecceAREA TrasversaleCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

M-Sto/05

DOCENTE Gabriella SavaE-MAIL [email protected] 0832-294736DIPARTIMENTO Filologia classica e Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO MARTEDI’ 11-13

MERCOLEDI’ 10-11PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Contribuire a formare nei futuri docenti una competenza ed una sensibilita’ culturale unitaria storico-scientifica ai fini di una maggiore completezza del loro ruolo.

- Contenuti:La nascita della modernita’. La rivoluzione scientifica: Galileo e Newton. La scienza dell’ ‘800. Le rivoluzioni novecentesche.Questioni di metodo storiografico.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

R. Maiocchi, Storia della scienza in occidente dalle origini alla bomba atomica, Firenze, La Nuova Italia Editrice, 1995.H. Metzger, Il metodo filosofico nella storia della scienza, Manduria, Barbieri, 2002.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Prova scritta

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Gabriella Sava, Arcangelo Rossi, Mario Castellana (suppl.)

Laboratorio di scienze dell’educazione (diritto scolastico)

Lezione Argomento

1 La riforma dell’ordinamento scolastico nell’ambito del più generale processo di riforma della Pubblica Amministrazione

2 Il problema della qualità dei servizi scolastici3 Scuola e territorio (dimensionamento rete scolastica,

riforma dell’Amministrazione scolastica)4 Enti locali e sistema formativo (legge 59/1997, decreto

legislativo 112/98, legge costituzionale 3/2001)5 Alcuni interventi degli Enti locali nel sistema formativo.

Gli organi collegiali territoriali6 L’autonomia scolastica7 Il sistema formativo integrato (dall’obbligo scolastico al

diritto-dovere di istruzione e formazione; la formazione continua e l’educazione degli adulti)

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8 Il sistema formativo integrato (apprendistato, istruzione e formazione tecnica superiore, alternanza scuola-lavoro)

9 La parità scolastica10 La riforma degli ordinamenti scolastici alla luce della

legge-delega 53/2003

INSEGNAMENTO Didattica della Chimica Organica (classe 13A)SEDE BariDOCENTE Prof. Cosimo CardellicchioORARIO DI RICEVIMENTO

Tutti giorni 9-10 e 16-18. Dipartimento di Chimica, via Orabona 4, Bari. E’ possibile fissare un appuntamento (E-mail [email protected], oppure tel. 080-5442077).

OBIETTIVI DEL CORSO Saranno selezionati argomenti significativi di chimica organica per illustrare le applicazioni di questa scienza nel mondo moderno e per combattere errate percezioni della chimica.

PROGRAMMA Che cos'è la Chimica Organica? La costruzione delle molecole. La chimica della vita: reazioni biologiche come modello di reazioni di laboratorio e viceversa. La sintesi organica: evoluzione storica e riflessi didattici. Argomenti avanzati come spunti didattici: la catalisi; la sintesi asimmetrica; l'analisi strutturale. Strumenti computazionali e loro impiego in una moderna didattica della chimica organica.

BIBLIOGRAFIA Cardellicchio,Caselli, Maestro, Sabbatini, "Breve Introduzione allo Studio della Chimica", Bari University Press, 1996.

AA.VV. (a cura della Royal Society of Chemistry). "The age of the molecule", Royal Society of Chemistry ed., 1999, London.

Clayden, Greeves, Warren, Wothers, "Organic Chemistry", Oxford University Press, 2001.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: Cosimo CardellicchioCommissario: Mario Capitelli

INSEGNAMENTO Didattica dei Sistemi di ElaborazioneSEDE BARIAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICA CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42A

DOCENTE Filippo TANGORRAE-MAIL [email protected] 080-5443281DIPARTIMENTO INFORMATICAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 11,00-13,00

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OBIETTIVI DEL CORSOIl corso presenta le caratteristiche principali dei sistemi di elaborazione facendo riferimento all’organizzazione e alle funzionalità dei componenti che ne costituiscono la struttura. Si prefigge: di fornire una visione globale dei sistemi di elaborazione attraverso una sua descrizione ai diversi livelli di astrazione; di cogliere l’aspetto unitario dei principali meccanismi hardware e software che interagiscono per fornire le funzionalità complessive del sistema; di. approfondire la conoscenza dei livelli di architettura dei calcolatori e dei sistemi operativi. Gli argomenti verranno trattati facendo concreto riferimento ai moderni sistemi di elaborazione e, allo stesso tempo, mettendo in evidenza le modalità di una loro presentazione didattica in ambito scolastico.

PROGRAMMA Concetti generaliEvoluzione storica delle architetture di calcolatori.Struttura a livelli di un sistema di elaborazione. Concetto di macchina virtuale. Classificazione delle architetture degli elaboratori. Le macchine CISC e RISC.I) Architettura dei calcolatoriRappresentazione dell'informazione e aritmetica dei calcolatoriSistema di numerazione binario, rappresentazione e operazioni con numeri relativi e numeri a virgola mobile. Codici binari: codici di caratteri; codici BCD. Le strutture di informazione.MicroarchitetturaMemoria e Memoria di massa. Bus. Memoria cache. Unità di controllo e di calcolo. Ciclo d'istruzione. Prefetching e pipeline. Elaborazione delle eccezioni e loro classificazione.Il linguaggio di macchinaIl formato di istruzioni. I metodi di indirizzamento. Classi di istruzioni.II) Il sistema operativoStruttura di un sistema operativoEvoluzione storica, classificazione, strutturazione, nucleo e chiamate di sistema.Processi Stati, descrizione e controllo dei processi. Schedulazione, concorrenza e stallo dei processiMemoriaMemoria virtuale. Multiprogrammazione, multitasking. Metodologie di gestione della memoria: partizionamento, rilocazione dinamica, paginazione, segmentazione. Input/output e fileIl file System. Gestione dei file e dei dispositivi fisici

BIBLIOGRAFIAA.S. Tanenbaum.Architettura dei computer. Prentice Hall/UTET D.A. Patterson, J.L.Hennessy Struttura Organizzazione e Progetto dei Calcolatori interdipandenza tra hardware e software. Jackson; 1998.Lucidi e dipense del corso: www.di.uniba.it/~arch/W.Stallings Sistemi Operativi ed. Jackson, 2000.A.S. Tanembaum I moderni Sistemi Operativi.; Prentice Hall/ Jackson; 1998.

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INSEGNAMENTO Didattica generaleSEDE BariAREA 1CLASSE/CLASSI

Corso A

DOCENTE Margherita MieleTELEFONO 080/5714088DIPARTIMENTO Scienze pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 9 – 13 Stanza n. 10 OBIETTIVI DEL CORSO - Sollecitare una riflessione problematica e critica sui processi

di insegnamento/apprendimento nella scuola secondaria- Promuovere la consapevolezza del sé professionale e le

competenze strettamente connesse alla pratica di insegnamento.

PROGRAMMA - Brevi cenni sugli aspetti epistemologici della disciplina - Definizione del concetto di insegnamento, di

apprendimento, del rapporto insegnamento/apprendimento, del ruolo dell’insegnante.

- Analisi di metafore sul ruolo dell’insegnante.- Analisi dei principali modelli di progettazione del curricolo.

BIBLIOGRAFIA - CALVANI A. (2000), Elementi di didattica. Problemi e strategie, Carocci, Roma.

- DAMIANO E. (2004), L’insegnante. Identificazione di una professione, La Scuola, Brescia.

- LANEVE C. (2003), La didattica tra teoria e pratica, La Scuola, Brescia.

- MARGIOTTA U. (1998), Comprendere il curricolo. Aggiornamenti per la ricerca sul curricolo in un contesto globale, in “Studium Educationis” n. 4.

- PELLEREY M. (1994), Progettazione didattica. Metodi di programmazione educativa scolastica, SEI, Torino.

- QUARTAPELLE F. (1999), Proposte per una didattica modulare, Angeli, Milano.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Margherita Miele, Leonardo Di Gregorio

INSEGNAMENTO DocimologiaSEDE BariAREA Scienze dell’EducazioneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Disciplina trasversale Corso A

DOCENTE Prof. Vito Antonio BaldassarreE-MAIL [email protected] 080/5714508DIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni

e per appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO A. Obiettivi

Il Corso di Docimologia intende 1.focalizzare l’attenzione sugli aspetti epistemologici, storici e di sviluppo del discorso docimologico e , più in generale, valutativo.

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2.mettere in condizione i corsisti di far emergere in loro stessi gli aspetti di latenza della valutazione.3.consentire di stabilire un rapporto diretto tra concetti, paradigmi,criteri, indicatori e pratica didattica.

PROGRAMMA B.Contenuti Origini e sviluppo del discorso scientifico sulla

valutazione. Forme e caratteristiche della valutazione. La valutazione quantitativa: i prodotti La valutazione qualitativa: i soggetti L’autovalutazione:processi e contesti.

Testo di studio:Mason Lucia, Valutare a scuola. Prodotti, processi, contesti dell’apprendimento, CLEUP, editrice, Padova.

Testi e fonti di consultazione: Tessaro F.,La valutazione dei processi

formativi, Roma, Armando Editore, 2000 Margotta U.,(a cura di) Manuale di

valutazione. Come assegnare valore a prodotti e processi nella scuola dell’autonomia, Roma, Armando Editore, 2001

Domenica G., Manuale della valutazione scolastica, Roma-Bari, Gius. Laterza & Figli, 1998.

Siti Internet: www.cede.it www.far.unito.it www.unive.it (pagina SSIS) www.bdp.it

C. Metodologia di lavoro

La metodologia di lavoro che si propone di utilizzare tenderà all’attivazione di processi di costruzione di criteri, tecniche, procedure, strumenti di valutazione da parte degli stessi frequentanti.

Si utilizzerà, oltre che la metodologia d’aula anche la metodologia del workshop e del groupware di modo che gli stessi frequentanti possano essere messi in grado di produrre piuttosto che acquisire conoscenze e competenze nel settore.

INSEGNAMENTO Storia e Fondamenti della Matematica ISEDE LecceAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47A; 48A; 49A

DOCENTE Giorgio Metafune

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E-MAIL [email protected] 0832/297520DIPARTIMENTO Matematica-Universita’ di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedi 10-11PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Introdurre gli studenti allo sviluppo storico del concetto di integrale definito.

- Contenuti:Il calcole delle aree nell’antichita’: il metodo di esaustione.Il principio di Cavalieri. L’integrazione in Newton e Leibnitz. L’integrale di Cauchy e quello di Riemann. La teoria dell’integrazione di Lebesgue. La nascita dell’analisi funzionale. Il concetto di dimensione e la misura di Hausdorff.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

C. B. Boyer, Storia della matematica, Mondadori.E. Giusti, Analisi matematica I e II, Boringhieri.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Prova scritta

PROPOSTA DI COMMISSIONE

G. Metafune, G. Miceli, G. Congedo (supplente)

INSEGNAMENTO  Elementi di Linguistica applicataSEDE   LECCEAREA    Lingue StraniereCLASSE/CLASSI 45A – 46A

DOCENTE   Maria MaggioDIPARTIMENTO  Filologia, Linguistica e Letteratura (Palazzo Codacci-Pisanelli)  ORARIO DI RICEVIMENTO  venerdì: 12.00 – 13.00 (studio di Linguistica generale)OBIETTIVI DEL CORSO   Presentare i diversi ordini di applicazione della linguistica

alla glottodidattica: 1. descrizione della lingua; 2. selezione dei materiali; 3. organizzazione e presentazione dei materiali.

Stimolare la riflessione sulle modalità di apprendimento di una L2.

Fornire indicazioni operative per l’applicazione didattica dei principi teorici.

PROGRAMMA a) Elementi essenziali di linguistica generale:- la dicotomia saussuriana langue/parole- il segno linguistico- relazioni paradigmatiche e relazioni sintagmatiche- livelli di analisi e unità di analisi del sistema linguistico- la variabilità della linguab) Modelli di descrizione grammaticale:- modelli lineari- modelli di struttura sintagmatica- la valenza del verboc) L’apprendimento linguistico:- la comprensione

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- la produzione- la riflessione metalinguisticad) Il lessico:- reti lessicali e reti semantiche- strategie per favorire l’acquisizione del lessico- concordanze

BIBLIOGRAFIA  S. P. CORDER (1983), Introduzione alla linguistica applicata, Bologna: Il Mulino (capitoli VII, VIII).

D. ANTELMI (1999), Livelli di analisi del sistema linguistico. In M. NEGRI (a c. di), Formare i formatori. Una proposta di aggiornamento per gli insegnanti di lingua, Milano: Franco Angeli, pp. 15-58

C. BETTONI (2001), Imparare un’altra lingua. Lezioni di linguistica applicata, Roma-Bari: Laterza.

M. T. PRAT ZAGREBELSKY (1998), Lessico e apprendimento linguistico. Nuove tendenze della ricerca e pratiche didattiche, Firenze: La Nuova Italia.

A. CILIBERTI (1995), L’insegnamento grammaticale come meccanismo di supporto, in P. DESIDERI (a c. di), L’universo delle lingue. Confrontare lingue e grammatiche nella scuola, Firenze, La Nuova Italia, pp. 17-26.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Maria MaggioImmacolata Tempesta

Programma di “Didattica della Matematica” Prof. Luciano Faggiano

1. L’insegnamento e l’apprendimento della Matematica nella scuola Media inferiore. Tecniche didattiche. La valutazione. I materiali didattici. Rapporti con le altre discipline. Strumenti, modelli e metodi della Matematica.

2. Principali modelli di insegnamento. Il contratto didattico. Il triangolo insegnante-allievo-sapere. La trasposizione didattica. La teoria delle situazioni didattiche. Concetti. Ostacoli.

3. Il concetto di numero naturale. Numeri primi. Criteri di divisibilità. Le frazioni. Gli irrazionali. Le approssimazioni. Gli ordini di grandezza.

4. La geometria. Rappresentazione dello spazio fisico e difficoltà relative. Il problema delle definizioni e la scelta dei termini primitivi. Il concetto di misura. Le trasformazioni geometriche.

5. I problemi. Problemi di routine e situazioni “insolite”. I ragazzi e i problemi. Il linguaggio nei problemi. L’insegnamento per problemi. Figure equiperimetriche ed equiestese. Programma di “Storia ed epistemologia della Matematica” Prof. Luciano Faggiano

1. Scienza e falsificabilità. Le teorie scientifiche. La dimostrazione. Argomentare e dimostrare.

2. La matematica delle origini. La Matematica nella civiltà greca: il passaggio dal concreto all’astratto. Gli “Elementi” di Euclide. La modernità di Archimede.

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3. I contributi delle altre civiltà: i cinesi, gli indiani e gli arabi. La nascita dell’algebra e il suo sviluppo. Fondamenti geometrici dell’algebra. La Matematica nel rinascimento. Astronomia e matematica.

4. Le geometrie non euclidee. La cosiddetta “perdita della certezza”.

Testi consigliati:D’Amore: Le basi filosofiche, pedagogiche, epistemologiche e concettuali della didattica della matematica. PITAGORAD’Amore: Elementi di didattica della Matematica. Pitagora

C.Boyer: Storia della Matematica MONDADORIM.Kline: La matematica nella cultura occidentale. FELTRINELLI

INSEGNAMENTO Laboratorio Scienze Educazione (DIRITTO SCOLASTICO)SEDE LECCEAREA Attività di LABORATORIO- AREA COMUNECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

TUTTE LE CLASSI DI CONCORSO

DOCENTE Michele ZURLODIPARTIMENTO Docente a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO L’ora successiva alla conclusione delle lezioni, nei giorni fissati

dal calendario per le lezioni di Diritto Scolastico.PROGRAMMA - Obiettivi del corso: 1. Conoscenza della normativa che

disciplina l’Ordinamento Scolastico; 2. Conoscenza della normativa contrattuale di lavoro.

- Contenuti: 1. Il Servizio Scolastico; 2. Il Diritto Scolastico; 3. L’Ordinamento Scolastico; 4. I Soggetti del Diritto Scol. (dirigente, docente, discente, personale ATA, genitori ); 5. L’Istituto scolastico; 6. L’autonomia scolastica; 7. L’Amministrazione Centrale e Periferica; 8. Il Contratto di Lavoro; 9. Diritti e doveri del docente; 10 . Diritti e doveri del dirigente e del discente.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Manuale di Legislazione Scolastica; T.U. delle norme vigenti per l’istruzione; Contratto Collettivo di Lavoro 2003/2005.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):TEST di 20 domande con risposte strutturate o a risposta breve.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

Metodologia e didattica della letteratura italiana

prof. Raffaele Cavalluzzi

sede di Bari,

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Area linguistico - letteraria, classi 43A-50A-51A-52ADipartimento di Italianistica

1. Problemi di teoria letteraria: la letterarietà e il carattere espressivo-comunicativo della letteratura; i generi letterari (l'epica, la lirica, la narrativa); orientamenti della critica letteraria (idealismo, formalismi, critica marxista, ermeneutica).

2. Testi e percorsi: a) la figura femminile nella letteratura delle "tre corone" (trecentisti) - "Chiare, fresche e dolci acque" di Petrarca; b) il letterato e la corte tra Rinascimento ed età manieristica - Satira I di L. Ariosto, l'età dell'oro dall'Aminta di T. Tasso, Erminia fra i pastori dalla Liberata di T. Tasso; c) la crisi dell'illuminismo nell'età romantica - La coscienza infelice e la morte di Adelchi dall'Adelchi di Manzoni, Cantico del gallo silvestre di Leopardi; d) il Naturalismo e la crisi del Naturalismo - Una lettura a scelta tra i seguenti romanzi: Mastro-don Gesualdo di Verga, Malombra di Fogazzaro, Il fu Mattia Pascal di Pirandello, La coscienza di Zeno di Svevo; e) poesia e prosa del Novecento - Non chiederci la parola che squadri da ogni lato di E. Montale, Una lettura a scelta tra i seguenti romanzi: Se questo è un uomo di P. Levi e La casa in collina di C. Pavese.

3. Istituzioni di Letteratura italiana di F. Tateo. Bari, B.A. Graphis     L'anima e le cose, a cura di R. Cavalluzzi. Bari, Laterza (i saggi di Brunetti, Marseglia, Cavalluzzi, Vacante, Girardi)    Letteratura italiana: esempi di metodologia e didattica. 2: Contesti e confini, a cura di F. Tateo. Bari, B.A. Graphis    (i saggi sul teatro, sulla musica, sulle arti figurative, sul cinema e sulla scienza)

prof. Raffaele Cavalluzzi

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di Letteratura GrecaSEDE LecceAREA 2 Linguistico LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52 AL

DOCENTE Adele FilippoE-MAIL [email protected] Filologia Classica e scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Dopo la lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso: Costruzione di un percorso formativo

per la scelta degli strumenti idonei alla comprensione dei fatti letterari

- Contenuti:Criteri per la scelta dei libri di testo di Letteratura e antologia greca; comparazioni di traduzioni; costruzione di percorsi storico-culturali riguardanti la letteratura greca; elaborazione e discussione di unità didattiche intese come parti di un modulo o di un percorso didattico-disciplinare su argomenti di Letteratura greca

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi: concordati a lezione

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): idoneità

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- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti della Matematica ISEDE FoggiaAREA Fisico –Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI 48ADOCENTE Lucia MaddalenaE-MAIL [email protected] Scienze Economiche, Matematiche e StatisticheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 14.00 , Giovedì ore 9,,00OBIETTIVI DEL CORSO Inserire la matematica nella sua dimensione storica ,come

processo di ricerca e di scoperta in continuo sviluppo. Questo inserimento ha lo scopo di relazionarla con le altre scienze (fisica, biologia, economia, filosofia e politica) e stimolare la progettazione di situazioni problematiche che possano suscitare curiosità e interesse negli studenti.

PROGRAMMA Le origini : il concetto di numero e le origini della geometria.La matematica in Egitto e in Mesopotamia.La matematica nell’antica Grecia : Talete, Pitagora, Zenone, Platone e Aristotele. L’ età aurea : Euclide, Archimede e Apollonio.Rinascita e declino della Matematica greca : Diofanto.La matematica in Cina e India .L’egemonia araba. La matematica nel Medioevo : Fibonacci.Il Rinascimento : Tartaglia, Cardano, Bombelli, Werner.Preludio alla Matematica moderna: Vieté, Galilei, Bonaventura, Pascal, Cartesio, Fermat, Torricelli.

BIBLIOGRAFIA Carl B.Boyer : Storia della Matematica. Oscar Mondadori. M. Kline : Storia del pensiero Matematico. I .Biblioteca Einaudi

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti della Matematica IISEDE FoggiaAREA Fisico –informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

DOCENTE Lucia MaddalenaE-MAIL [email protected] Scienze Economiche, Matematiche e StatisticheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 14.00 , Giovedì ore 9,,00OBIETTIVI DEL CORSO Inserire la matematica nella sua dimensione storica ,come

processo di ricerca e di scoperta in continuo sviluppo. Questo inserimento ha lo scopo di relazionarla con le altre scienze (fisica, biologia, economia, filosofia e politica) e stimolare la

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progettazione di situazioni problematiche che possano suscitare curiosità e interesse negli studenti.

PROGRAMMA Il calcolo infinitesimale: Newton e leibintz.L’epoca di Bernoulli, di Eulero, di Gauss, di Cauchy.La geometria proiettiva.La geometria non euclidea.L’aritmetizzazione dell’analisi : Fourier,Weierstrass, Dedekind, Cantor, Peano.L’algebra astratta :Hamilton , Sylvester, Boole, Galois.La Matematica nel xx secolo : Poicaré, Hilbert, Godel, Bourbaki

BIBLIOGRAFIA Carl B.Boyer : Storia della Matematica. Oscar Mondadori. M. Kline : Storia del pensiero Matematico. II Dal Settecento ad oggi. Biblioteca Einaudi

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MICROBIOLOGIASEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60A

DOCENTE Prof. Ruggiero CAIZZIE-MAIL [email protected] 080-544.3338

fax: 080-544.3386DIPARTIMENTO Dip. Anatomia Patologica e di Genetica

Sezione di Genetica. Via G. Amendola 165/A- Palazzo di Biologia

ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi h 15.00-17.00OBIETTIVI DEL CORSO - Conoscere i fondamenti del mondo dei microrganismi.

- Progettare percorsi didattici in relazione alle principali scoperte scientifiche - Prospettare il potenziale utilizzo dei microrganismi nelle tecnologie applicative.

PROGRAMMA - Cenni storici. L’origine della vita e il sistema a tre regni.- Morfologia dei microrganismi.- Composizione chimica della cellula microbica.- Moltiplicazione e riproduzione.- Metabolismo ana-catabolico.- Tassonomia microbica.- Batteri e alimentazione.- Infezioni batteriche e meccanismi di difesa.- Microbiologia ecologica.- I microrganismi e l’ingegneria genetica.- I virus.- Tecniche di laboratorio: Osservazione al microscopio. Colorazioni. Crescita microbica. Prelievo. Tecniche di sterilizzazione.

BIBLIOGRAFIA Prescott et al. "MICROBIOLOGIA" ZanichelliAlcuni siti WEB:

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http://www.prenhall.com/brock/ http://www.tulane.edu/~dmsander/WWW/109/BS109.html http://commtechlab.msu.edu/sites/dlc-me/

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA ISEDE LecceCLASSE/CLASSI 47A;48A;49A.DOCENTE Prof. Eduardo PascaliDIPARTIMENTO Matematica- Facoltà di Scienze MM.FF.NN.Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì e Martedì dalle 15:30 alle 17:30 e/o altri giorni secondo

le esigenze degli studenti.OBIETTIVI DEL CORSO (e metodologia proposta)

Il corso intende affrontare un approfondimento di una parte del classico programma delle scuole medie con l’obiettivo di adattare le conoscenze dei corsi universitari ai contesti scolastici. Le personali esperienze di studio, sia universitario che medio, dei corsisti saranno elemento fondamentale per la scelta degli argomenti e per raggiungere l’obiettivo. In particolare si evidenzierà la particolare valenza di alcuni argomenti “portanti” per lo studio della Geometria Euclidea, dell’Algebra e dell’Analisi sia per l’educazione specifica alla Matematica sia per la formazione culturale globale dello studente.(Si tenterà di organizzare alcune simulazioni di lezioni frontali per vari tipi di scuole, con discussione comune attiva e partecipata)

PROGRAMMA Argomenti di Geometria Euclidea, di Algebra e di Analisi scelti assieme ai corsisti (Il Metodo della Geometria; Triangoli; Rette parallele; Circonferenza; Poligoni;… I numeri reali; Equazioni e disequazioni; Funzioni reali …)

BIBLIOGRAFIA Geometria Euclidea:L.Cateni-R.Fortini: Il pensiero geometrico; vol.I; Le monnier;N.Dodero-P.Baroncini-R.Manfredi: Lineamenti di Geometria Razionale nel piano euclideo; 1; Ghisetti & Corvi.Analisi/Algebra:N.Dodero-P.B.-R.M.:Lineamenti di Algebra vol I e II; Ghisetti&Corvi;E.Giusti: Analisi I; Boringhieri;T.Apostol: Calcolo Vol. I,II,III; Boringhieri

PROPOSTA DI COMMISSIONE Eduardo Pascali; Sebastiano Rizzo; Giorgio Metafune

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE II

SEDE BARI

AREA M-PED/02

DOCENTE PROF. VITTORIANO CAPORALE

TEL. 0805714501(UNIVERSITA')

DIPARTIMENTO SCIENZE PEDAGOGICHE E DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO : LUNEDI' 8,30-12; VENERDI' 8,30-12

OBIETTIVI DEL CORSO:PROMOZIONE DI UNA COMPETENZA PROFESSIONALE E

CONOSCENZA DELLE PROBLEMATICHE SCOLASTICHE

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PROGRAMMA   : EDUCAZIONE E ISTRUZIONE NELLA PROSPETTIVA DELLA

EDUCAZIONE PERMANENTE; DALLE INDICAZIONI MINISTERIALI ALLA

PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA; CARATTERISTICHE DELLA

PROGETTAZIONE CURRICOLARE; COSTRUZIONE DELLE UNITA' DIDATTICHE;

PORTFOLIO

IL PIANO DELL'OFFERTA EDUCATIVA NELLA SCUOLA DELL'AUTONOMIA

LA LEZIONE MAGISTRALE E LA PERSONALIZZAZIONE DELL'INSEGNAMENTO E

DELL'APPRENDIMENTO.

PROBLEMI PROPOSTI DAI CORSISTI.

BIBLIOGRAFIA V. CAPORALE OLTRE LA DESCOLARIZZAZIONE , CACUCCI, 2003. V.

CAPORALE, LA PROPOSTA PEDAGOGICA DI GIOVANNI MODUGNO , CACUCCI, 2004.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA FILOSOFIA (V ciclo, II Semestre)SEDE BariAREA 11CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37A

DOCENTE PROF. Ferruccio De NataleDIPARTIMENTO SCIENZE FILOSOFICHETELEFONO 080 5714374ORARIO DI RICEVIMENTO Martedi 10 – 12,30OBIETTIVI DEL CORSO Evidenziare il nesso tra modelli teoretici e modelli

didattici in filosofia, con particolare riferimento all’egemonia dello storicismo nella cultura italiana;

Analizzare la validità e i limiti dei nuovi obiettivi formativi previsti nell’attuale normativa e nel dibattito sulla didattica della filosofia;

Considerare la fecondità e la possibilità di una lettura diretta dei testi filosofici nell’insegnamento della filosofia a scuola.

PROGRAMMA In stretta aderenza agli obiettivi del corso, il programma sarà articolato in tre parti: ciascuna di esse, della durata di dieci ore, affronterà uno dei temi su indicati, con riferimento ad un testo base, che sarà integrato da altri testi specificati all’inizio di ciascuna parte del corso

BIBLIOGRAFIA I testi di riferimento sono:F.De Natale, Tra storicismo e storiografismo, Bari 1987, Adriatica editrice.Aa.Vv., L’insegnamento della filosofia oggi,a cura di F.DE NATALE, Bari 2004, Stilo Editrice.Aa.Vv.,Forme di scrittura filosofica: Elementi di teoria e didattica, a cura di F.DE NATALE, Milano 2001, F.Angeli.

PROPOSTA DI COMMISSIONE De Natale Ferruccio; Caputo Annalisa.

Storia ed Epistemologia della Chimica I

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Prof Capitelli

Da Paracelso a Dalton passando per Becher e LavoisierLa teoria del FlogistoIl metodo teorico di Lavoisier: morte del flogistoAvogadro e Cannizzaro: Le idee di Avogadro ed il "Sunto della FilosofiaChimica" di CannizzaroIl sistema periodico da Mendeleev a MoiseleyLa nascita e lo sviluppo della Chimica Organica ( Wohler, Liebig, Fischer)La sconfitta del vitalismoLa nascita della Chimica-Fisica(Arrhenius,Ostwald,Wan'Hoff)La nascita della Chimica moderna ( Rutherford,Thompson)Il legame chimico( Bohr, Langmuir, Lewis, Pauling)La meccanica quantistica e la meccanica ondulatoria( Born,Heisenberg, DeBroglie, Schrodinger)

TestiB.Jaffe " Crucible: The Story of Chemistry  Dover 1976A.Lavoisier " Elements of Chemistry" Dover 1965

Storia ed Epistemologia della Chimica II Prof Capitelli

Epistemologia e filosofiaPositivismo(Mach)Il neopositivismo della scuola di Vienna ( Schlick) e di Berlino(Reichenbach)La posizione di Mach, Duhem e Ostwald contro l'atomismoLa struttura delle rivoluzioni scientifiche (Thomas Kuhn- Imre Lakatos)Il realismo di Carl Popper- Popper contro il neopositivismo-Popper control'induzione- Il falsificazionismoLa realta' oggettiva: Einstein contro la scuola di CopenhagenFilosofia della Chimica nel diciannovesimo secoloLinguaggi della Chimica nel diciannovesimo secoloChimica e Fisica: convergenza e rivalita'

TestiG.Toraldo di Francia " Indagine del mondo fisico" Einaudi 1976M.Yo Nye " From Chemical Phylosophy to Theoretical Chemistry" University ofCalifornia Press 1993

INSEGNAMENTO Storia della scienza e della tecnicaSEDE BariAREA TrasversaleCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

M-Sto/05

DOCENTE Liborio DibattistaTELEFONO 0805714492DIPARTIMENTO Lettere e FilosofiaORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Consentire l’utilizzo a fini didattici

dei contenuti e delle modalità epistemologiche della disciplina.

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- Contenuti: Cosa è la storia della scienza. Analfabetismo scientifico e storia della scienza. La didattica con la storia della scienza nella storia e nella epistemologia. Esperimenti di didattica : la storia della genetica; la storia della matematica antica. Comunicazione scientifica. La didattica della storia della scienza sul web.

- Gruppi di Lavoro (Case History) su: Le rivoluzioni scientifiche Origini della geometria in Grecia Le biografie scientifiche Storia dell’idea di organismo Storia dell’evoluzionismo

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Prova scritta

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: Sono previsti seminari didattici con la collaborazione dei corsisti

BIBLIOGRAFIA Testi di riferimento:L. Dibattista Storia della scienza e didattica delle discipline scientifiche. ArmandoP. Rossi La nascita della scienza moderna in Europa LaterzaBibliografia minima:AA. VV. Storia della scienza moderna e contemporanea a cura di P. Rossi – TEA UtetAA. VV. Storia delle scienze, 5 voll, EinaudiS. Petruccioli ( a cura di) Storia della scienza 8 voll, IEI (Treccani)

INSEGNAMENTO Didattica della Matematica ISEDE BariAREA FSICO-INFORMATICO- MATEMATICOCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48/A

DOCENTE Rosa Maria MININNITELEFONO 080-5442700DIPARTIMENTO Matematica – Università dedgli Studi di Bari – Via Orabona, 4

– 70125 Bari ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 14:00 – 15:00OBIETTIVI DEL CORSO Rivisitare gli argomenti di Probabilità e Statistica contenuti nel

programma ministeriale per la classe 48/ A. Suggerire delle metodologie semplici per superare le difficoltà concettuali ed espositive, facilitando così l’apprendimento da parte degli studenti.Confrontare in modo critico i vari testi di più recente pubblicazione consigliandone il più idoneo.

PROGRAMMA Calcolo Combinatorio: riconoscere la natura dei raggruppamenti che si possono fare con n oggetti. Determinare il numero di disposizioni, permutazioni e combinazioni semplici e con ripetizione.Concetto di evento e operazioni tra eventi. Valutare la probabilità di un evento in base alla teoria classica, frequentista e soggettivista fino ad arrivare all’impostazione assiomatica.

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Probabilità condizionata e Teorema di Bayes.Variabili casuali discrete e continue. Significato e proprietà di valore atteso, varianza e scarto quadratico medio.Concetto di gioco equo e di guadagno aleatorio. Alcuni risultati fondamentali sui giochi di sorte.La Statistica Descrittiva : sintesi dei dati campionati tramite le tabelle di frequenza. Come interpretare una tabella. La rappresentazione grafica di una tabella di frequenza. Gli indici di posizione e di variabilità. Interpolazione statistica col metodo dei minimi quadrati.Alcune applicazioni: tavole di sopravvivenza e probabilità di sopravvivenza. Prestazioni finanziarie aleatorie e valutazioni attuariali. Problemi di decisione in condizioni aleatorie.

BIBLIOGRAFIA R. MANFREDI – E. FABBRI – C. GRASSI: Moduli di Lineamenti di Matematica. Modulo L: Calcolo delle Probabilità e Elementi di Statistica Inferenziale.GHISETTI & CORVI Editori, 2001.M. TROVATO: Metodi e Strumenti di Matematica Generale e Applicata IGEA, Vol. 2-3.GHISETTI & CORVI Editori, 2002.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MINERALOGIASEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60A

DOCENTE PROF. MORESI MARCOTELEFONO 080 5442599DIPARTIMENTO GEOMINERALOGICOORARIO DI RICEVIMENTO LUN. - MERC. ORE 14.00 – 15.00 PROGRAMMA A) COSTITUZIONE FONDAMENTALE DELLA MATERIA

L’ATOMO, IL NUCLEO, LA RADIOATTIVITA’. SFERA ELETTRONICA, PROPRIETA’ CHIMICE. LEGAMI CHIMICI, DIMENSIONE DELLE PARTICELLE. STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA, EQUILIBRI,

REGOLA DELLE FASI. COORDINAZIONE FRA ELEMENTI NELLA STRUTTURA

CRISTALLINA.B) MINERALOGIA GENERALE

DEFINIZIONE DI MINERALE. RETICOLO CRISTALLINO, ELEMENTI DI SIMMETRIA,

SISTEMI E CLASSI DI SIMMETRIA,. CARATTERI CHIMICI DEI MINERALI, CLASSIFICAZIONE. COMPOSIZIONE CHIMICA E STRUTTURA CRISTALLINA,

ISOMORFISMO, ELEMENTI VICARIANTI, POLIMORFISMO. SISTEMATICA STRUTTURALE DEI SILICATI

(APPROFONDIMENTI SU MINERALI ARGILLOSI E ARGILLE). PROPRIETA’ FISICHE DEI MINERALI. GEO-TERMOMETRI-BAROMETRI.

C) METODI DI ANALISI IN MINERALOGIA OTTICA E MICROSCOPIO. I RAGGI X. DIFFRATTOMETRIA X (MINERALOGIA E STRUTTURA). FLUORESCENZA X (CHIMISMO). MICROSONDA E MICROSCOPIO ELETTRONICI. ALTRI METODI SPETTROCHIMICI (ANALISI PER EMISSIONE

E PER ASSORBIMENTO). ANALISI TERMICHE.

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ANALISI ISOTOPICHE, SPETTROMETRO DI MASSA, DATAZIONI ASSOLUTE.

TRACCE DI FISSIONE, TRACCE DI RINCULO a, TERMOLUMINESCENZA.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

PROFF. MORESI M. – PIERI P. – CAPOLONGO D.

INSEGNAMENTO Didattica di Programmazione e Linguaggi di Programmazione

SEDE BariAREA Fisico – Informatico – MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42 A

DOCENTE Prof.ssa Antonietta LanzaTELEFONO 0805443265DIPARTIMENTO Informatica – Facoltà di Scienze - CampusORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 11-13 presso il DIB, studio n.516, V piano OBIETTIVI DEL CORSO Acquisire competenza relativa alle metodologie didattiche delle

discipline della Programmazione e dei Linguaggi di programmazione in relazione ai contenuti di Informatica richiesti nella Istruzione Superiore, nell’ambito della riforma del sistema formativo.

PROGRAMMA MetodologiaAi corsisti sono presentate le principali problematiche didattiche della materia e fornite loro indicazioni metodologiche al riguardo. Il corso delinea i contenuti che ricadono nelle discipline della Programmazione e dei Linguaggi di programmazione, con particolare attenzione al loro sviluppo storico. Sono approfonditi alcuni temi, su richiesta dei corsisti. Sono analizzati criticamente i contenuti di Informatica nel ciclo della Scuola Media Superiore e si discute della funzione sociale del sapere informatico.ContenutiI paradigmi di programmazione. Linguaggi naturali, linguaggi formali, linguaggi di programmazione. I traduttori. Le diverse strategie di traduzione. I metalinguaggi di descrizione. Le categorie di linguaggi. Evoluzione dei linguaggi: una carrellata storica. I linguaggi funzionali. La programmazione logica. La programmazione imperativa: una prospettiva storica. Un percorso didattico per trasferire i principi della programmazione imperativa. Le caratteristiche di un linguaggio “disciplinato: il Pascal. I puntatori. Le unit. Le qualità dei programmi. La astrazione. I moduli. Criteri di modularizzazione. La programmazione object oriented. La Informatica nella Scuola Superiore. Il costo della ignoranza informatica.

BIBLIOGRAFIA Dispense, articoli e riferimenti bibliografici sono forniti durante il corso

PROPOSTA DI COMMISSIONE A. Lanza, S. Ferilli (suppl. D. Malerba)

Programma di Didattica Generale docente: prof. A. DANISI

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Le competenze professionali per una didattica formativaObiettivi del Corso: Promuovere la consapevolezza dell’interconnessione della dimensione formativa, educativa e istruttiva nell’insegnamento-apprendimento in rapporto alla persona totale del docente e degli studenti, nella realizzazione di un modello didattico di stile sistemico e cooperativo.

Programma svolto in riferimento ai bisogni cognitivi rilevati nel Corso: - Epistemologia della didattica. - Modelli didattici e teorie di riferimento. La trama sistemica dell’insegnamento e dell’apprendimento. Modelli di lezione frontale e interattiva . - La dimensione personale dell’insegnamento e dell’apprendimento: stili di pensiero e didattica.- L’apprendimento-insegnamento come processo di costruzione delle conoscenze. - La didattica consapevole: la conoscenza di se stessi; il riconoscimento e la gestione delle emozioni nei processi cognitivi; il riconoscimento dell’ansietà e la tolleranza alle frustrazioni. - Le abilità di ascolto, di comunicazione e di interpretazione nella didattica.- Comportamenti didattici esperti nei problemi di attenzione in aula. Testi di riferimento delle Lezioni di Didattica Generale: - C. Laneve, La Didattica tra il dire e il fare, Editrice La Scuola- J. Brophy, Insegnare a studenti con problemi, LAS, Roma- I. Salzberger-Wittenberg et alii, L’esperienza emotiva nel processo di Insegnamento e di Apprendimento, Liguori, Napoli- E. Morin, La testa ben fatta,

INSEGNAMENTO Didattica della Chimica GeneraleSEDE BARIAREA SCIENZE NARURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13 A

DOCENTE POTENZO GIANNOCCAROTELEFONO 0805442093DIPARTIMENTO CHIMICAORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì- MercoledìOBIETTIVI DEL CORSO Il Corso intende fornire percorsi didattici e

metodologie per un più proficuo apprendimento dei concetti di base della chimica generale. Il corso sarà così articolato

PROGRAMMA

La Metodologia Scientifica e la sua importanza nello sviluppo delle scienze sperimentali.

Materia, proprietà e struttura. Atomi, composizione e reattività. Leggi di combinazione e loro interpretazione in base alla metodologia gallileana e verifica con sistemi modello. Capacità combinatoria degli atomi: la valenza, i legami e tipi di legami, il numero di ossidazione e il numero di coordinazione. Composti e formule , nomenclatura, reattività.

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Strutture molecolari: strutture elettroniche di Lewis e strutture di risonanza; forma sterica delle molecole applicando sia il metodo VSEPR sia il metodo degli orbitali ibridi attraverso la teoria di Valence Bond.

Le reazioni chimiche e il loro bilancio. Aspetto quantitativo delle reazioni e importanza dei coefficienti stechiometrici. Unità di misura della quantità delle sostanze: la mole. Reagenti in difetto e reagente in eccesso. Reazioni complete e incomplete o di equilibrio, fattori che determinano il diverso comportamento. Proposizione di semplici esperimenti

Reazioni chimiche e aspetti energetici: il calore associato ad una reazione. Utilizzo dei calori di reazione per scopi pratici

Reazioni di ossido – riduzione e il loro impiego per la produzione di energia elettrica. Le pile e loro funzionamento.

- Testi :1)Le basi della Chimica: atomi e molecole , strutture e reattività. Potenzo Giannoccaro, EDISES

- 2) relazione scritta di tutti gli argomenti trattati

-- Modalità di svolgimento dell’esame:

COLLOQUIO ORALEPROPOSTA DI COMMISSIONE Proff. Potenzo Giannoccaro, Prof. Cosimo

Cardellicchio

Insegnamento: Fondamenti dell’Informatica per l’Apprendimento - Corso M-Z

Sede: LecceArea: Area 1 – Formazione per la funzione docente CLASSE/CLASSI: (per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Trasversale - Gruppo M-Z

Docente: Salvatore MadaghieleDipartimento: Docente di Scuola Secondaria c/o:

Liceo Polivalente Statale “Punzi” - Cisternino (BR) - Tel.: 080.444.80.85

Orario di ricevimento: Prima e/o dopo le lezioni e/o per appuntamentoObiettivi del corso: Il corso è orientato a fornire ovvero consolidare la

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formazione di base dei futuri insegnanti per l’utilizzo critico delle nuove Tecnologie della Informazione e della Comunicazione (TIC) in contesti di insegnamento/apprendimento al fine di migliorare la qualità degli stessi.Queste infatti si presentano all’insegnante con una valenza triplice:

strumenti di supporto all’organizzazione e alla gestione della propria attività professionale; strumenti cioè che possono rendere più efficace l’attività svolta dai docenti al di fuori della classe;

strumenti a supporto della loro attività culturale in quanto in particolare la rete Internet offre la possibilità di: reperire materiali utili alla didattica delle discipline, comunicare/collaborare in maniera proficua con colleghi ed esperti lontani, partecipare a dibattiti e seminari su temi di interesse senza la necessità di spostarsi dalla loro scuola o dalla loro abitazione;

strumenti in grado di migliorare e facilitare il processo di apprendimento della disciplina da parte dei propri allievi.

Programma previsto - Contenuti: Si prenderanno in considerazione i seguenti argomenti, seguendo due percorsi paralleli che saranno trattatti con approfondimenti compatibili con il tempo a disposizione:

a. un percorso teorico e critico consistente in una serie di interventi e lezioni-riflessioni partecipate sul dibattito sempre vivo riguardo alle modalità di introduzione ed alla validità dell’utilizzo delle nuove Tecnologie dell’Informatica e della Comunicazione (TIC) in situazioni di apprendimento/insegnamento;

b. un percorso pratico consistente nel consolidamento delle conoscenze dei fondamenti dell’Informatica, del funzionamento dei personal computer e delle reti di calcolatori.Questi percorsi si completeranno con quelli proposti per il corso di “Fondamenti dell’informatica per l’insegnamento” che sarà avviato successivamente.Percorso a:

a 1. Innovazione nella scuola e Tecnologie Didatticheil PC strumento di simulazione che immerge l'allievo in una vera e propria “bottega completa di maestro” (dove può imparare in modo più semplice e più duraturo in quanto) fondata su modalità di apprendimento percettivo-motorio (esperienziale) e non simbolico-ricostruttivo;il concetto di tecnologie didattiche e la differenza tra le TD e l’uso delle tecnologie nella didattica;i nodi cruciali di ogni politica di introduzione delle TD nella scuola;cenni sulle più significative politiche adottate a livello nazionale e internazionale.

a 1. Processi di apprendimento/insegnamento e Tecnologie Didattichequale ruolo giocano le TIC nei processi di

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apprendimento/insegnamento e in particolare quali sono le strategie di uso delle TIC per realizzare apprendimenti individualizzati e apprendimenti collaborativi;l’utilità di preparare comunicazioni didattiche basate su TIC.

a 2. Discipline e TICqual è l’impatto delle TIC sulla propria disciplina e sulla sua didattica;come possono essere utilizzati gli strumenti informatici per facilitare e migliorare lo studio della disciplina;come individuare, scegliere e usare il software didattico disponibile e quali risorse di rete sono rilevanti per l’apprendimento della disciplina.

a 3. Ambienti di apprendimento e TICcomprendere il concetto di ambiente di apprendimento e le metodologie utilizzabili per il suo sviluppo;valutazione dei software didattici.

a 4. Collaborare e apprendere in retequal è il valore aggiunto delle reti telematiche alla didattica;l’utilità di partecipare attivamente a una comunità di pratica e di apprendimento;le principali caratteristiche della comunicazione a distanza e come applicarle ai processi di apprendimento.Percorso b:

b 1. Fondamenti di InformaticaComprendere i concetti fondamentali riguardanti le Tecnologie della Informazione e della Comunicazione. L’hardware e il software. I Sistemi Informativi. Analogico e digitale. I dati. La rappresentazione dell’informazione. I codici. Il sistema binario: bit e byte, loro impiego e loro multipli.Individuare i problemi riguardanti la sicurezza dei dati e gli aspetti legali.Comprendere come si strutturano le reti informatiche e quali impatti determinano sulla società contemporanea.

b 1. L’hardware e l’architettura dei calcolatoriDescrivere la struttura e il funzionamento di un personal computer.Tipi di elaboratori. L’unità centrale di elaborazione. Il BIOS. Le memorie: ROM, RAM, cache, i buffer, le memorie di massa. Interazione tra CPU e memoria: il ciclo della macchina. I bus. Le porte e le periferiche del computer.

b 2. I sistemi operativi. Uso del computer e gestione dei fileCategorie dei sistemi operativi, con particolare riferimento a sistemi operativi per desktop. I sistemi multitasking. I sistemi multiutente. Principali funzioni di base di un sistema operativo.La gestione dei file: organizzare e gestire file e cartelle/directory copiare, spostare, cancellare, ricercare file.

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File compressi.Lavorare con le icone e le finestre.Usare semplici strumenti di editing di testo e di grafica e le opzioni di stampa. Le utilità di manutenzione del PC.Le copie di backup.

b 3. I softwareEvoluzione delle interfacce utente. Software di sistema e software applicativi. Freeware, shareware, open source. Copyright e “piraterie”.Virus e antivirus. Firewall.I software didattici.

b 4. Elaborazione di testiFunzionalità di un software per l’elaborazione di testi.Effettuare le operazioni necessarie per creare, formattare e/o rifinire un nuovo documento ovvero per modificare un documento già realizzato.Operazioni di base: Inserire, selezionare, copiare, spostare, cancellare, trovare e sostituire un testo o una parte di testo.

b 5. Strumenti di presentazioneDescrivere le funzionalità di un software per generare presentazioni.Utilizzare gli strumenti standard per creare presentazioni per diversi tipi di audience e di situazioni.Utilizzare le funzionalità di base disponibili per comporre, copiare, spostare, cancellare il testo, inserire grafici, diagrammi e immagini.Esercitazioni e laboratorioCome è evidente dal programma proposto e per la natura stessa del Corso, esso si completa con il raggiungimento di alcune competenze meramente “esperienziali” legate all’utilizzo del personal computer. Di volta in volta pertanto, in ciascuna lezione, saranno proposte le necessarie esercitazioni pratiche per l’indispensabile consolidamento delle conoscenze attraverso l’applicazione effettiva e personale di quanto trattato a lezione.

Partecipazione al gruppo di lavoro on-line: f_i_madaghiele pubblicato all’indirizzo www.yahoo.it/gruppi nella categoria: scuola-istruzione/università. Utilizzo delle risorse condivise e pubblicazione/condivisione di propri materiali di lavoro ed esercitazioni.

Testi: Dispense delle lezioni fornite in copia cartacea.Materiali elettronici e sitografie pubblicate sul

gruppo di lavoro on-line: f_i_madaghiele pubblicato all’indirizzo www.yahoo.it/gruppi nella categoria: scuola-istruzione/università.

M. F. Giancotti – U. Pagano: “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione” - Casa Ed. Simone per la scuola. Casoria (NA) Dicembre 2002.

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P. Gallo – F. Resta. "Dai media agli ipermedia" - Casa Ed. Minerva Italica

Modalità di svolgimento dell’esame: L’esame consisterà nel superamento di una prova di cinquanta domande a risposta multipla e a scelta singola sugli argomenti trattati durante il Corso.

Proposta di Commissione: prof. S. Madaghiele (docente del Corso M-Z)prof. Lucio De Paolis (docente del Corso A-L)

INSEGNAMENTO Psicologia dell’educazioneSEDE BariDOCENTE Lucia EliaTELEFONO 080-5714701DIPARTIMENTO PsicologiaOBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende presentare i principali modelli teorici relativi alla

psicologia dell’educazione. Inoltre, intende affrontare alcune problematiche della comunicazione allievo-insegnante per offrire al docente una chiave di lettura di alcune situazioni problematiche che si possono presentare in classe

PROGRAMMA - Qualità dello studente- Modello gerarchico delle abilità educanti- Grammatica e pratica della comunicazione- Tecniche di comunicazione e di ascolto- Attaccamento:teoria e applicazioni- Le abilità della mente- Come generare strategie di problem-solving- Come gestire lo stress- Come confrontarsi con la collera

BIBLIOGRAFIA P. Meazzini (2000), L’insegnante di qualità, Giunti, Firenze

Programma d’esame del corso di: Storia e fondamenti della Filosofia II

(Prof. Costantino Esposito)

Anno accademico 2003-2004

“La questione della felicità: domande e prospettive nella storia del pensiero”.

Il candidato dovrà mostrare una sicura conoscenza storica del tema in questione, contestualizzando di volta in volta i problemi e le soluzioni dei singoli autori affrontati, e delineando prospettive critiche che possano valere come esemplificazione e verifica di un impegno didattico.

Letture:

C. ESPOSITO / G. MADDALENA / P. PONZIO / M. SAVINI, Felicità e desiderio, Edizioni di Pagina, Bari 2004.AUGUSTINUS, Confessionum Libri tredecim – Le confessioni, testo latino dell’edizione di M. Skutella riveduto da M. Pellegrino, traduzione e note di C. Carena, Città Nuova Editrice («Nuova

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Biblioteca Agostiniana» – Opere di Sant’Agostino, vol. I), Roma 1993. Nel caso si utilizzi un’altra traduzione è indispensabile comunque il confronto con il testo latino.

In particolare libri I, VII, VIII e X.La bibliografia essenziale sul tema, e su Agostino in particolare, è contenuta al termine del succitato volume su Felicità e desiderio.

INSEGNAMENTO LABORATORIO di DIDATTICA della LINGUA LATINASEDE BARIAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI 

51A - 52A

DOCENTE Prof. Matteo MASSAROTELEFONO 0805717925 / -7902 (uff.) / -7918 (fax uff.) DIPARTIMENTO STUDI CLASSICI E CRISTIANIORARIO DI RICEVIMENTO Martedì e mercoledì ore 10-11,30, o previo appuntamentoPROGRAMMA - -         Obiettivi del corso: Analizzare, valutare e

sperimentare gli strumenti e i procedimenti didattici per guidare validamente alla interpretazione linguistica e alla traduzione dei testi latini nel concreto contesto scolastico attuale

 - -         Contenuti: Organizzazione di una ‘didattica breve’,

ma essenziale, degli aspetti linguistici del latino (lessicali, morfosintattici, stilistici, metrici).

- -         Esercitazioni didattiche all’uso del vocabolario (e capacità di consultazione del Thesaurus linguae Latinae)

- -         Esercitazioni di illustrazione didattica degli aspetti linguistici di testi latini

- -         Esame e valutazione di testi scolastici (grammatiche e raccolte di brani da tradurre, vocabolari)

- -         Revisione e valutazione di prove scritte di traduzione dal latino

 - -         Modalità di svolgimento dell’esame (di idoneità):

sulla base di prove scritte e orali durante e alla fine del corso.

 - -         Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

nella prima lezione sarà chiesto di indicare grammatiche latine, repertori di temi di versione e vocabolari in possesso (e uso pregresso) dei corsisti.

 

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della letteratura greca

SEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

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DOCENTE Matteo PellegrinoDIPARTIMENTO Tradizione e Fortuna dell’Antico - Università degli Studi di

FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, ore 10.30-12.30 (IV SEMESTRE)OBIETTIVI DEL CORSO Ci si propone di fornire ai corsisti una prospettiva di studio dei

motivi fondanti del teatro attico, utile ad acquisire una più matura consapevolezza critica nell’offerta didattica di un fondamentale capitolo della storia letteraria greca.

PROGRAMMA Lettura, traduzione e commento storico-letterario di un’antologia di testi comici e tragici.

BIBLIOGRAFIA Indicazioni specifiche saranno fornite durante il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della lingua greca SEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Matteo PellegrinoDIPARTIMENTO Tradizione e Fortuna dell’Antico - Università degli Studi di

FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, ore 10.30-12.30 (III SEMESTRE)OBIETTIVI DEL CORSO Ci si propone di sperimentare attività di laboratorio specifiche

per la didattica della lingua greca, con particolare riferimento allo studio delle peculiarità dello ionico, dell’eolico e dell’attico.

PROGRAMMA Lettura, traduzione e commento linguistico-grammaticale di testi tratti dai poemi omerici, dall’elegia e dal giambo, dalla lirica monodica e dalla commedia attica antica.

BIBLIOGRAFIA Indicazioni specifiche saranno fornite durante il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Matematica per l’Economia.SEDE FoggiaAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

DOCENTE Luca GrilliDIPARTIMENTO Scienze Economiche, Matematiche e StatisticheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 10.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire agli specializzandi gli strumenti per

utilizzare, in laboratori didattici attrezzati, il software “Microsoft Excel” come supporto alle lezioni di matematica applicata all’economia e alla finanza.

PROGRAMMA Introduzione al software “Microsoft Excel”.I fogli di lavoro, insiemi di celle. Le formule e le funzioni. Copiare e spostare. I riferimenti relativi e assoluti. La stampa, formattare i numeri e il testo. Gestire le righe e le colonne. La formattazione condizionale, la funzione incolla speciale. Le serie, funzioni logiche e funzioni logiche nidificate. La visualizzazione. I grafici.

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La risoluzione di problemi di programmazione lineare.Il grafico di una funzione reale di variabile reale.Applicazione delle funzioni logiche e logiche nidificate a problemi di carattere economico e finanziario.La gestione dei dati finanziari.Cenni sull’analisi delle serie storiche.

BIBLIOGRAFIA Testo consigliato (non è necessario acquistarlo):Corazzo, F e Candiotto, R. “Laboratorio di Excel 2000”, Apogeo, Milano, 2001Il materiale per le esercitazioni sarà fornito dal docente nel corso delle lezioni in laboratorio.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della MatematicaSEDE FoggiaAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

DOCENTE Luca GrilliDIPARTIMENTO Scienze Economiche, Matematiche e StatisticheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 10.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di fornire agli specializzandi gli strumenti per

utilizzare, in laboratori didattici attrezzati, il software “Derive” . Questo software è uno strumento fondamentale a supporto delle lezioni teoriche di matematica applicata.

PROGRAMMA Introduzione al software “Derive”. Funzioni di base. Equazioni e disequazioni. Espressioni e sottoespressioni. Successioni e famiglie di curve. Curve nello spazio. La finestra grafica 3D-plot.Funzioni di due variabili: determinare il dominio, rappresentazione grafica mediante le curve di livello e disequazioni lineari in due incognite. Massimi e minimi per funzioni di due variabili, derivate parziali, stremi liberi e vincolati. Applicazioni economiche.Soluzione di sistemi lineari. Applicazioni economiche.Problemi di scelta: il costo medio, la scelta tra diversi processi produttivi, scelta con effetti differiti.

BIBLIOGRAFIA Testi consigliati:Lineamenti di Matematiche per il triennio degli Istituti tecnici commerciali. Moduli A, B, C, D, E. Ghisetti e Corvi editori.Il materiale per le esercitazioni sarà fornito dal docente nel corso delle lezioni in laboratorio.

INSEGNAMEO Didattica di Fisica ISEDE LecceAREA Indirizzo Fisico - Informatico - MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell'area indicare il gruppo)

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DOCENTE Prof. Luigi MartinaDIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Martedi', ore 15-17, o su appuntamento

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OBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende evidenziare agli specializzandi le problematiche che conducono alla proposta di differenti strategie d'insegnamento, che possono trarre origine sia dalle osservazioni naturalistiche e di laboratorio, che dalla necessita' di poter interpretare fatti ed applicazioni rilevanti in contesti tecnologici, produttivi, sociali e culturali non specificatamente scientifici. Quindi la tematica dei modelli di apprendimento e insegnamento della Fisica viene affrontato secondo un approccio costruttivista.Come applicazione di tali strategie, viene dedicato ampio spazio alla concettualizzazione geometrica dei fenomeni luminosi, in quanto rappresenta il primo livello di elaborazione teorica con cui gli studenti di ogni grado scolastico vengono a contatto. Inoltre i fenomeni dell'interferenza e della diffrazione costituisono di per se' delle esperienze formative cosi' ricche, da potersi proporre come contenuti irrinunciabili in ogni curriculum. Inoltre essi svolgono il ruolo di ponte sia verso l'elettromagnetismo classico, sia verso un approccio alla fisica quantistica, sottolineandone il carattere fondante.Infine, nel corso viene sottolineato come la formulazione dei modelli fisici proceda anche lungo percorsi formali, nei quali si opera con enti astratti fisicamente interpretabili. Esempio emblematico e' il concetto di simmetria, che deve trovare una corrispondenza nell' insegnamento. Infine si vuole dare risalto ad occasioni di autovalutazione, quali quella fornita dalle Olimpiadi di Fisica.

PROGRAMMA 1 Ruolo e funzione dell'insegnante di Fisica.Modelli di apprendimento.Modello di costruzione della conoscenza.L'ostacolo epistemologico.Il metodo costruttivista dell'insegnamento.I problemi dell'insegnamento dell'ottica

nella scuola secondaria.I preconcetti nell'interpretazione dei fenomeni ottici e false

concettualizzazioni. Prime osservazioni ed esperimenti di base in ottica geometrica.Approccio del progetto PLONIl principio di Fermat e sue applicazioni. Analogie meccaniche. Specchi ed esperimenti con specchi. Focalizzazione. Immagini

reali e virtuali.Esperimenti sulla rifrazione e le sue leggi. Le leggi del diottro

sferico e delle lenti sottili. Gli strumenti ottici.L'occhio umano.I colori: sensazioni, codifiche, origini fisica.L'arcobaleno: l'interpretazione in ambito di ottica geometrica. L'ipotesi ondulatoria della luce: aspetti fenomenologici e storici.Analogie con altri fenomeni ondulatori.Il principio di Huygens e sue

applicazioni in ottica fisica.Reinterpretazione dell'arcobaleno in ambito ondulatorio.La fenomenologia dell'induzione elettromagnetica.Le Onde Elettromagnetiche e le loro leggi.Analogie con le onde meccaniche.Interferenza e diffrazione della luce: fenomenologia,

interpretzione ondulatoria, tecniche di osservazione.

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La polarizzazione della luce. Percorso storico ad una introduzione della Meccanica quantistica. Analisi qualitativa degli esperimenti critici della fisica classica.

Ipotesi per una loro didattica in laboratorio.La quantizzazione di Planck. Il concetto di fotone. L'ipotesi di de Broglie, conferme sperimentali e prime

applicazioni. Il Principio di Heisenberg.L' esperimento di Stern Gerlach e la quantizzazione del momento

angolare. Il concetto di simmetria: sviluppo storico.Simmetrie nel mondo fisico.Le Olimpiadi di Fisica

BIBLIOGRAFIA G. Bachelard: Il nuovo spirito scientifico, Laterza (Bari, 1978).M. Vicentini, M. Mayer: Didattica della Fisica, La Nuova Italia

(1996)E. Roletto: L'insegnamento delle scienze sperimentali, La Fisica

nella Scuola XXXVI n. 2 Suppl. (2003)M. De Paz: L'apprendimento, La Fisica nella Scuola XXXVI n. 2

Suppl. (2003).K. Popper: Logica della scoperta scientifica, Einaudi, Torino

(1972)G. Holton et al: Fisica , a cura del PSSC, trad di A. Suvero,

Zanichelli (Bologna, 1973).R. P. Feynman, R.B. Leighton, M. Sands: La Fisica di Feynman,

Addison -Wesley Pub. Co. (Amsterdam,1975)U. Amaldi: Corso di Fisica (Zanichelli, Bologna 1999)B. Rossi: Ottica, Masson (Milano, 1984).A. Frova: Luce, Colore, Visione, BUR (2000)R.P. Feynman: QED, Adelphi (1985)C. La Rosa et al: Commonsense knowledges in Optics, Europ. J.

Sci. Math. 3 (1984) 268.K. Wosilait et al. : Development and assessment on a researched -

base tutorial in light and shadow, Am. J. Phys. 66 (1998) 906.L. Stefanini: La Fisica nella Scuola, Quaderno 9, XXXIII AIF,

(Modena, 2000).M. Recchi, S. Pugliese -Jona: La Fisica nella Scuola, Quaderno

10, XXXIII, AIF, (Modena, 2000)C. Bottino, S. Pugliese -Jona: La Fisica nella Scuola, Quaderno

13, XXXV, AIF, (Modena, 2001)G. Torzo et al.: Cosa si puo' imparare studiando una lampadina,

La Fisica nella Scuola, XXXVI n. 2 Suppl. (2003), 40M. Branca et al: La rifrazione della luce in un mezzo non

omogeneo, La Fisica nella Scuola, XXXIV (2001) 24J. Adam: A Bridge over Colored Water, in Notices of AMS Vol

49 (2001) 1360.H.N. Nussenzveig: L'arcobaleno, Le Scienze, 108 (1977), 65.R. Eisberg et al: Quantum physics of atoms, molecules and nuclei,

John Wiley & Sons (New York, 1974).H. Weyl: La simmetria, Feltrinelli (Milano, 1962)E. Castellani: Simmetrie e Natura, Laterza (Bari, 2000)E. Castellani (a cura di) : Simmetrie e Realta', Quaderno 118 di Le

Scienze (Milano, 2001).

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Materiale reperibile in retehttp://www.uniud.it/CIRD/secif/http://lucevirtuale.nethttp://ppp.unipv.it/Silsis

INSEGNAMENTO Storia dell’Arte ISEDE BariAREA Dell’Arte e del DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A-28A

DOCENTE Prof. Giuseppina(Pina) Belli d’EliaTELEFONO 080/5717921; DIPARTIMENTO Studi Classici e Cristiani. (S.Teresa dei Maschi, Strada Torretta)ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, ore 11-12PROGRAMMA Obiettivi:

Il corso si propone di preparare alla funzione docente nella specifica disciplina, attraverso:

a) l’approfondimento e l’ampliamento delle conoscenze dei fondamenti epistemologici della disciplina.

b) la formazione di una coscienza critica nei confronti dei diversi approcci alle Arti visive, della classificazione delle Arti e della loro periodizzazione, della distinzione e/o rapporto tra immagini e oggetti, dei problemi connessi con la conservazione, restauro e fruizione delle opere.

c) l’approfondimento dei contenuti disciplinari e delle loro potenzialità interdisciplinari, con particolare riferimento alla produzione del mondo Tardo antico e del Medioevo.

Contenuti e struttura del corso:Il corso è strutturato in due parti, correlate tra loro.Parte I, a carattere propedeutico e metodologico:

a) Arte e arti. Arti visivo- oggettuali e storia. b) Archeologia, Storia dell’Arte, Letteratura artistica, Critica

d’arte e Storiografia artistica.Generalità.c) Sguardo sui diversi metodi di approccio all’ opera d’arte

e analisi comparativa dei manuali.d) Confronto tra il rapporto mediato e il contatto diretto con

le opere d’arte, in museo e sul territorio.Parte II, intesa all’approfondimento dei contenuti disciplinari: Analisi critica delle classificazioni e periodizzazioni.

b)- Architettura, scultura, arti applicate: casi esemplari tratti dalla produzione artistica del Tardo antico e del Medioevo euro-mediterraneo-

Testi:P.Belli D’Elia, Per una educazione al vedere. Dispensa.S.Hobel-A.Javarone, Insegnare Educazione artistica Arte e Disegno, Napoli, Simone 1999.Un manuale aggiornato di Storia dell’Arte per i licei.

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Consigliati, a scelta :P.De Vecchi-E.Cerchiari, Arte nel tempo, vol.I, t. I, II. Milano, Bompiani 1994; Bertelli, Briganti, Giuliano, Storia dell’Arte Italiana. :II Eta romana, III Romanico e Gotico. Milano, Electa,2001

Per eventuali approfondimenti, A.M.Romanini e altri, L’arte medievale in Italia, N.Ed.Firenze 2002.Specifici rimendi bibliografici saranno forniti durante le lezioni. Il corso sarà integrato, ove possibile, da visite e musei e sopralluoghi.Modalità di svolgimento dell’esame:

Presentazione e discussione di un argomento scelto dal candidato tra quelli trattati nel corso, proposto e illustrato come unità o percorso didattico,in forma orale, scritta o ricorrendo a mezzi audiovisivi. Calen dario:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Pina Belli D’Elia, dott.Rosanna Bianco, dott. Maurizio Triggiani, Cultore della materia

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di storia e fondamenti della matematica

SEDE bariAREA Fisico-informatico-matematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49/A

DOCENTE Luigi BorzacchiniTELEFONO 080 5442654DIPARTIMENTO matematicaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, martedì, giovedì ore 10-11PROGRAMMA - Obiettivi del corso: discutere il ruolo della storia e

fondamenti della matematica nell’insegnamento della matematica e le tecniche per il suo insegnamento

- Contenuti: A) Storia e fondamenti della matematica nella didattica della matematica. B) Insegnamento di argomenti di storia e fondamenti della matematica. Questioni di metodo. C) Le filosofie della matematica D) Studio di casi (logica, matematiche elementari, logaritmi, probabilità, formalismo)

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):tesina scritta

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Borzacchini, Candela

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER L’ECONOMIA

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SEDE LECCEAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI 48ADOCENTE LUIGI DE CESAREDIPARTIMENTO SCIENZE ECONOMICHE E MATEMATICO-STATISTICHE

UNIVERSITA’ DI LECCEORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ ORE 12.00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire esempi di applicazione della matematica per risolvere

problemi economici con l’ausilio anche del computer. PROGRAMMA Applicazioni economiche dell'algebra lineare.

Una versione semplificata del modello ISLM. Un esempio di mercato competitivo. Due mercati competitivi: prodotti complementari e surrogati. Il modello di Leontief. Impostazione e soluzione di un problema lineare con opportuni software (es. Matlab, Scilab).Applicazioni economiche del calcolo differenziale.Derivate e funzioni marginali. Elasticità. La funzione di Cobb-Douglas. Funzioni di utilità. Massimizzazione del profitto di un impresa: il caso della concorrenza perfetta e il caso del monopolio. Massimo dell'utilità del consumatore con il vincolo di bilancio.

BIBLIOGRAFIA Guerreggio e Salsa, Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali, Giappichelli Editore.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER L’ECONOMIA

SEDE LECCEAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI 48ADOCENTE LUIGI DE CESAREDIPARTIMENTO SCIENZE ECONOMICHE E MATEMATICO-STATISTICHE

UNIVERSITA’ DI LECCEORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ ORE 12.00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire le competenze per l’elaborazione di unità didattiche per

affrontare semplici problemi di matematica per l’economia. PROGRAMMA Algebra lineare.

Definizioni e notazioni per matrici e vettori. Operazioni fra matrici e relative proprietà. Prodotto scalare di due vettori. Norma di un vettore. Prodotto righe per colonne. Matrice inversa. Determinante. Teorema di Laplace. Regola di Sarrus. Minori complementari e complementi algebrici. Matrice aggiunta e calcolo della matrice inversa. Lineare indipendenza. Rango. Cenni agli spazi vettoriali. Basi e dimensione.Sistemi lineari.Sistemi lineari in forma matriciale. Sistemi di n equazioni in n incognite. Regola di Cramer. Sistemi di m equazioni in n incognite. Teorema di Rouché-Capelli.Sistemi omogenei. Autovalori e autovettori. Matrici definite.Cenni alle funzioni reali di più variabili reali.Limiti e continuità. Funzioni convesse e concave. Funzioni omogenee. Derivate parziali e differenziale. Formula di Taylor. Funzioni definite implicitamente. Teorema del Dini.Ottimizzazione di funzioni reali di più variabili reali.

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Estremi assoluti e relativi. Condizioni necessarie per massimi o minini relativi: teorema di Fermat. Matrice Hessiana. Condizioni sufficienti per massimi e minimi relativi. Estremi vincolati. Il metodo dei moltiplicatori di Lagrange

BIBLIOGRAFIA Guerreggio e Salsa, Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali, Giappichelli Editore.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Matematica per l’ Economia SEDE BariAREA Fisico-Matematico-InformaticaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48

DOCENTE Prof. Marcello DE GIOSATELEFONO 080.5442700DIPARTIMENTO di Matematica – via Orabona 4 – 70125 - BariORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 19:00-20:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Approfondimenti sull’uso di software

nella didattica di alcuni argomenti della matematica.- Contenuti: LABORATORIO SU CALCOLO

COMBINATORIO. LABORATORIO SU CALCOLO DELLE PROBABILITA. LABORATORIO SU VARIABILI CASUALI DISCRETE. LABORATORIO SU DISTRIBUZIONI DISCRETE. LABORATORIO SU DISTRIBUZIONI CONTINUE

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):1) Anna Maria Gambetto Manzone, Claudia Susara Longo: Probabilita e Statistica 1 – Tramontana. 2) Anna Maria Gambetto Manzone, Claudia Susara Longo: Probabilita e Statistica 2 – Tramontana. 3) Anna Maria Gambetto Manzone, Claudia Susara Longo: Inferenza Statistica e Ricerca Operativa – Tramontana.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Marcello DE GIOSA, Prof.ssa Rosamaria MININNI

INSEGNAMENTO Didattica della Probabilità e della Ricerca Operativa per l’ Economia e la Finanza

SEDE BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48

DOCENTE Prof. Marcello DE GIOSATELEFONO 080.5442700DIPARTIMENTO Di MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 19:00-20:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Approfondimento della didattica degli

argomenti di base del calcolo delle probabilità e della 63

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ricerca operativa con lettura critica di testi in uso nelle scuole.

- Contenuti: CALCOLO COMBINATORIO:raggruppamenti,disposizioni,permutazioni,coefficienti binomiali. CALCOLO DELLE PROBABILITA: concezione frequentista, impostazione assiomatica, somma di eventi, probabilità condizionata, eventi indipendenti, prodotto logico, probabilità totale, prove ripetute, teorema di Bayes, problemi ed apllicazioni. VARIABILI CASUALI DISCRETE: distribuzioni di probabilità, funzioni di ripartizione, variabili causali doppie, valore medio, varianza, teorema di chebishev. DISTRIBUZIONI DISCRETE: asimmetria e curtosi, standardizzazioni, distribuzione binomiale, distribuzione ipergeometrica, distribuzione di Poisson. DISTRIBUZIONI CONTINUE: distribuzione uniforme, distribuzione normale. SISTEMI REALI. MODELLI E PROBLEMI DI DECISIONE: sistemi e modelli, scopi e metodi della ricerca operativa, problemi di decisione, scelte in condizioni di certezza con effetti immediati, scelta in condizioni di incertezza. PROGRAMMAZIONE LINEARE: richiami su massimi e minimi, problemi di p.l. in due variabili, problemi di p.l. in n variabili, metodo del algebrico e metodo del simplesso, problemi di trasporto, problemi di assegnazione.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):1) Anna Maria Gambetto Manzone, Claudia Susara Longo: Probabilita e Statistica 1 – Tramontana. 2) Anna Maria Gambetto Manzone, Claudia Susara Longo: Probabilita e Statistica 2 – Tramontana. 3) Anna Maria Gambetto Manzone, Claudia Susara Longo: Inferenza Statistica e Ricerca Operativa – Tramontana.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Marcello DE GIOSA, Prof.ssa Rosamaria MININNI

INSEGNAMENTO Didattica della matematica per l’economiaSEDE bariAREA Fisico-informatico-matematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48/A

DOCENTE Sabrina DIOMEDEDIPARTIMENTO Scienze EconomicheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, 11.00-13-00PROGRAMMA Obiettivi del corso: Individuazione ed analisi degli strumenti

matematici di più comune uso nella economia di base; esame di applicazioni economiche delle nozioni matematiche introdotte.Contenuti: Elementi di teoria del consumo: preferenze, funzioni di utilità; strutture di scelta. Legami fra le preferenze e le strutture

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di scelta.Funzioni omogenee; le funzioni omogenee di produzione. La funzione di Cobb-Douglas. Rendimenti crescenti, decrescenti, costanti di scalaLe funzioni implicite; e loro applicazione all’ effetto della variazione del reddito del consumatore sulla variazione del prezzo di equilibrio.Massimi e minimi vincolati (per funzioni di più variabili); applicazione ad un problema di ottimo del consumatore.Teoremi di punto fisso ed applicazione:al Teorema di Nash di esistenza di una soluzione per giochi ad n persone. Riferimenti bibliografici: Ambrosetti, I. Musu: Matematica generale e applicazioni

all’economia, Liguori Editore, Napoli, 1987. V. Guidi: Teoria del consumo, in Economia Matematica:

equilibri e dinamica, a cura di E. Zaghini, UTET, Torino, 1993.

Mas-Colell, M. Whinston, J. Green: Microeconomic theory, Oxford University Press, N.Y., Oxford, 1995.

P. C. Nicola: Equilibrio generale concorrenziale, in Economia Matematica: equilibri e dinamica, a cura di E. Zaghini, UTET, Torino, 1993.- Modalità di svolgimento dell’esame misto

PROPOSTA DI COMMISSIONE

S. Diomede (presidente), E. Toma (componente), G. Taglialatela (componente)

INSEGNAMENTO Didattica della Fisica IISEDE BariAREA Indirizzo Fisico – Informatico - MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49 A 38 A

DOCENTE Chiara EvangelistaTELEFONO 0805442342DIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Ogni martedì dalle ore 10 alle ore 12OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di :

· mettere in evidenza  le difficoltà concettuali degli studenti;· esaminare criticamente la trattazione di alcuni concetti fondamentali in libri di testo di grande diffusione;· stabilire percorsi di sviluppo logico dei concetti;· valutare l'efficacia didattica di tali percorsi, attraverso criteri emetodi di verifica dell'apprendimento.

PROGRAMMA I campi della Fisica su cui si articola il corso sono:Elettrostatica, Correnti elettriche, Elettromagnetismo, Onde, Ottica.

BIBLIOGRAFIA Testi consigliatiArnold B. Arons,    "Guida all'insegnamento della Fisica" ,  Zanichelli.M. Vicentini e M. Mayer,  "Didattica della Fisica",  La Nuova Italia Editrice.Per la parte relativa all'Ottica, si farà riferimento anche ad ipertesti interattivi in rete contenenti animazioni Java.

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PROPOSTA DI COMMISSIONE Rosa Stella, Chiara Evangelista

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica IIISEDE BariAREA Indirizzo Fisico – Informatico - MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

38 A

DOCENTE Chiara EvangelistaTELEFONO 0805442342DIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Ogni martedì dalle ore 10 alle ore 12OBIETTIVI DEL CORSO Destare l’interesse degli studenti per la Fisica attraverso

opportuni percorsi didattici che utilizzino anche le risorse della rete.Il corso si propone di :a) mettere i corsisti in grado di costruire propri ipertesti in HTML, all’interno dei quali realizzare percorsi didattici personalizzati, inserendovi materiale attinto dalla rete;b) trattare alcuni fenomeni che avvengono attorno a noi, spiegandoli dal punto di vista della Fisica; tale trattazione può avvenire all’interno degli ipertesti di cui al punto a).

PROGRAMMA Si insegneranno i fondamenti del linguaggio HTML. Si considereranno alcuni fenomeni o dispositivi della vita di ogni giorno e si mostrerà come possano essere spiegati in maniera semplice dalla leggi della Fisica: una lezione in classe riguardante tali argomenti può potenziare l’apprendimento e stimolare la curiosità e le capacità logiche degli studenti.

BIBLIOGRAFIA Testi consigliatiLouis A. Bloomfield,   "How things work", John Wiley & Sons.Tiziano Daniotti, “HTML flash”, Apogeo.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Chiara Evangelista

INSEGNAMENTO Storia e Fondamenti della Fisica IAREA Fisica-Informatica-MatematicaDOCENTE Prof. Augusto GaruccioTELEFONO 080 544 3216SEDE Dipartimento Interateneo di Fisica , Università e Politecnico di

BariORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 16-18OBIETTIVI Fornire un inquadramento storico-fondazionale alla didattica

disciplinare della FisicaPROGRAMMA Ruolo e metodologie della Storia della fisica.

I fondamenti della Fisica: i concetti di spazio, tempo, causalità, forza e campo. L’approccio storico alla didattica della fisica alla luce dei nuovi curricula per la scuola secondariaUn esempio di approccio storico : la storia dell’ottica da Talete ad Einstein (ottica geometrica, ottica fisica, ottica fisiologica, ottica quantistica)Storie e personaggi della di fisica moderna: Rutherford, Einstein, Fermi

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BIBLIOGRAFIA Dispense del Docente L. Motz, J.H. Weaver La storia della fisica Cappelli, Bologna

1991 V. Ronchi Storia della luce Laterza, Bari 1983 B. Carazza Da Galileo ad Einstein Edizioni Zara, Parma 1982 S. F. Mason Storia delle scienze della natura Feltrinelli,

Milano 1971 E. Segrè Personaggi e scoperte nella fisica classica

Mondadoii Milano 1976 E. Segrè, Personaggi e scoperte nella fisica contemporanea

Mondadori, Milano 1976 R.B. Lindsay, H Marcenau, Foundation of Physics; Ox Bow

Press, Woodbridge, CT, 1981

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELL’ANALISI ECONOMICA DI BASESEDE BARIAREA ECONOMICO-GIURIDICOCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

19/A

DOCENTE ANTONIA ROSA GURRIERITELEFONO 0805717255DIPARTIMENTO PER LO STUDIO SOCIETA’ MEDITERRANEEORARIO DI RICEVIMENTOPROGRAMMA - Obiettivi del corso: consentire agli iscritti l’acquisizione

degli strumenti per l’indagine e l’analisi economica.- Contenuti: individuazione delle metodologie, obiettivi e

strumenti per l’analisi prevalentemente microeconomica; comportamento dei consumatori, produzione, domanda e offerta di mercato, tipologie di mercati.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Marilene Lorizio

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Letteratura LatinaSEDE LecceAREA Indirizzo linguistico-letterarioCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A051-A052

DOCENTE Prof. Laudizi GiovanniTELEFONO 0832/294634DIPARTIMENTO Filologia classica e Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Lun. Mart. Merc. 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Conoscenza dei principali problemi critici;Metodi di analisi e inquadramento letterario latino in ampia

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prospettiva diacronica (generi letterari, temi, personaggi, topoi).- Contenuti:Scelta, lettura, traduzione e commento di testi latini;Conoscenza e uso didattico di Storie della Letteratura Latina, strumenti di consultazione;Esame comparativo di traduzioni ed esegesi di testi e loro inquadramento storico-letterario;Riflessioni sul lessico, intertestualità e tecnica allusiva.- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di

testi):Fotocopie distribuite in aula- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):misto

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Laudizi, Vox

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Lingua LatinaSEDE LecceAREA Indirizzo linguistico-letterarioCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A051-A052

DOCENTE Prof. Giovanni LaudiziTELEFONO 0832/294634DIPARTIMENTO Filologia classica e Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Lun. Mart. Merc. 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Sviluppare le abilità di traduzione;Consolidare le capacità di riconoscere le strutture linguistiche fondamentali;Potenziare le competenze di analisi morfo-sintattico-lessicale;Acquisire le nozioni fondamentali circa l’evoluzione storica della lingua latina;Aggiornare sulle nuove metodologie di insegnamento della lingua latina.- Contenuti:Teoria e prassi della traduzione;Esame anche comparativo di traduzioni ed esegesi dei testi;Inquadramento linguistico-letterario;Riflessioni sul lessico;Esame diacronico e sincronico delle struttura linguistiche del latino.- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di

testi):Fotocopie distribuite in aula- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale,

misto):Misto

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Laudizi, Vox

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INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA CHIMICA ANALITICA

SEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE 13ADOCENTE PROF. COSIMINO MALITESTADIPARTIMENTO SCIENZA DEI MATERIALIORARIO DI RICEVIMENTO Per appuntamento presso Dipartimento di Chimica (Bari)OBIETTIVI DEL CORSO APPROFONDIMENTO MEDIANTE L’USO DI

APPLICAZIONI DI TEMI PROPRI DELLA DIDATTICA DELLA CHIMICA ANALITICA

PROGRAMMA Uso di fogli elettronici nella teoria generalizzata delle titolazioni. Esercitazioni. Richiami sulle mappe concettuali. Uso delle mappe concettuali nello sviluppo di unità didattiche. Esame di mappe concettuali, preparate preventivamente dagli studenti o disegnate durante la lezione, riguardanti argomenti da proporre ad allievi della Secondaria. Risorse didattiche disponibili nella Rete. Ruolo delle simulazioni di esperimenti.

BIBLIOGRAFIA Articoli da "La Chimica nella Scuola", SCI-Roma e da “Journal of Chemical Education” –ACS

Siti INTERNET di interesse segnalati dal docente

INSEGNAMENTO Storia delle istituzioni e della società romanaSEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A corso comune 52/A

DOCENTE Giorgio MaselliTELEFONO 080.571.7507 – 080.571.4422DIPARTIMENTO Scienze dell’Antichità (Università degli Studi di Bari)ORARIO DI RICEVIMENTO Nelle ore immediatamente precedenti e susseguenti quelle di

lezione (Foggia) ed inoltre venerdì ore 10,30 –12,30 (Facoltà di Lingue –Università degli Studi Bari).

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Approfondimento delle componenti di storia economica e sociale della res publica dal IV sec. a.C. ad Augusto. Inquadramento prosopografico di esponenti del commercio e delle attività finanziarie e bancarie in età repubblicana.

- Contenuti: Informazioni sulle linee di sviluppo dell’economia repubblicana con particolare riguardo ai risvolti didatticamente salienti delle stesse. Nozioni tecniche e metodologiche per ricerche sui temi trattati. Approccio interdisciplinare ai dati oggetto di discussione, col supporto di settori diversi della riflessione antichistica (p. es. storia della lingua, epigrafia, diritto romano).

- Testi: Cicerone, In difesa di Lucio Flacco (a cura di G. Maselli), Padova, Marsilio, 2000; G. Clemente, Guida alla storia romana, Milano, Mondadori 1990; G. Maselli,

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Argentaria. Banche e banchieri nella Roma repubblicana, Bari, Adriatica Ed., 1986; G. Maselli, Sulle prime attività bancarie in Roma, in “AION” (Sez.Fil.-Lett.), 2-3, 1980-81, pp. 125-141; G. Maselli, Valenze didattiche e valenze sociali nell’epigrafe di un affarista, in AA.VV. Didattica del classico. Nuovi orientamenti fra continuità e tradizione, Foggia, Leone Ed., pp. 534-541; G.G. Belloni, La moneta romana, Roma, Carocci, 1993 (testo di sussidio). Fotocopie di brani letterari e documentari concernenti gli argomenti trattati.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

G. Maselli, D. De Filippis, S. Russo, G. Cipriani

INSEGNAMENTO Didattica della Fisica III SEDE Bari, Dipartimento di FisicaAREA FisicaDOCENTE Prof. Franco SelleriORARIO DI RICEVIMENTO

Venerdì ore 10-12

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone attraverso un breve excursus storico-comparato di ripercorrere l’itinerario che ha portato alla nascita della teoriadella relatività.Si propone altresì di fornire gli strumenti conoscitivi e criticiPiù importanti.

PROGRAMMA Storia della fisica relativistica.Introduzione elementare alla teoria della relatività ristrettaEquivalenza massa/energiaTrasformazioni di LorentzRitardo degli orologi in movimentoSincronizzazione degli orologiSimultaneità relativisticaAberrazione della luce stellareIl paradosso degli orologiIl paradosso del futuro predeterminatoI segnali superluminaliLa piattaforma rotante

BIBLIOGRAFIA F. SELLERI, Lezioni di relatività, Bari, Progedit, 2003L. KOSTRO, Einstein e l'etere, Bari, Dedalo, 2002F. SELLERI (a c. di), La natura del tempo, Bari, Dedalo, 2001

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Franco SelleriProf.Augusto Garuccio

INSEGNAMENTO Didattica della letteraturaSEDE LECCECLASSE/CLASSI 45/46A

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(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Diego SíminiTELEFONO 0832 294434DIPARTIMENTO Dipartimento Lingue e Letterature Straniere, via Taranto 35,

73100 LecceORARIO DI RICEVIMENTO martedì ore 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: approfondire le potenzialità didattiche

dell’insegnamento della letteratura nelle sue diverse forme- Contenuti: mediante la lettura e l’esame di testi

provenienti dalle civiltà letterarie implicate (inglese e francese), si affronteranno le questioni relative ai generi letterari e alle loro applicazioni in ambito scolastico

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Cesare Segre, Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einaudi. La 1a parte (“L’analisi del testo letterario”)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): esame orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

INSEGNAMENTO Didattica di Basi di Dati e Sistemi Informativi SEDE BariAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42 A

DOCENTE Filippo TangorraTELEFONO 080-5443281DIPARTIMENTO INFORMATICAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 11,00-13,00OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si propone di illustrare le tematiche sui sistemi

informativi inquadrandole nell’ambito del ciclo di vita dello sviluppo dei sistemi informativi. Particolare attenzione è dedicata alla fase di progettazione ed è dettagliatamente affrontata la progettazione dei dati nella classica successione concettuale-logico-fisica. Nello studio delle diverse fasi e attività, sono analizzati i modelli dei dati, i linguaggi per la loro definizione e manipolazione e le metodologie di progettazione, approfondendo in modo critico quelli oggetto di studio nei corsi di formazione della Scuola Superiore come da programmi ministeriali, al fine di fornire gli elementi per una loro corretta programmazione didattica.

PROGRAMMA Storia ed evoluzione dei sistemi informativi. Il ciclo di vita dei sistemi informativi. La fase di progettazione. Uso di modelli concettuali per la progettazione delle basi di dati. Il modello Entità-Relazione (ER): tipi di entità, insiemi di entità, attributi e chiavi; associazioni, tipi di associazione, ruoli e vincoli strutturali, tipi di associazione di grado maggiore di due; tipi di entità debole; diagrammi ER.Modello Entità-Relazione Esteso (EER) e modellazione ad oggetti: sottoclassi, superclassi ed ereditarietà; specializzazione

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e generalizzazione vincoli caratteristiche di specializzazione e generalizzazione diagrammi EER. Strategie di progettazione concettuale delle basi di dati.

Progettazione logica delle basi di dati. Modelli logici di basi di dati. Modello relazionale. Relazioni. Vincoli d'integrità. Algebra relazionale. Traduzione da schemi ER e EER a schemi ER semplificati e da questi in schemi relazionali. Normalizzazione degli schemi di basi di dati in BCNF.

Progettazione fisica. Organizzazione logica degli archivi. Indici e tipi di indici.

BIBLIOGRAFIA P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di Dati. Modelli linguaggi di interrogazione. McGraw-Hill Italia 2002.

R. Elmasri, S.B. Navathe, Sistemi di basi di dati: fondamenti, A.Wesley 2004, 2a ed. italiana.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. F Tangorra (Presidente)Prof. E. Lefons (Componente)

INSEGNAMENTO FONDAMENTI DI FILOLOGIA CLASSICASEDE LECCEAREA LINGUISTICO LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Onofrio VoxTELEFONO 0832.294688DIPARTIMENTO Filologia classica e scienze filosofiche, Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO mercoledì, ore 9-13 (variazioni potranno essere concordate a lezione)PROGRAMMA - Obiettivi: Il corso si propone di fornire i princìpi e la

terminologia di base della tecnica filologica, in particolare della critica testuale, necessaria per il restauro e l'interpretazione dei testi antichi greci e latini; nonché di delineare i percorsi della tradizione, diretta e indiretta, dei testi dall'antichità all’età moderna e contemporanea. - Contenuti: a. Definizione di Filologia classica; cenni di storia della tradizione dei testi greci e latini, di critica del testo e tecnica editoriale; lettura di apparati critici; principali mezzi di studio (opere di consultazione, riviste, repertori bibliografici, collezioni di testi, lessici). b. Storia della tradizione e della ricezione, critica del testo, esegesi di testi scelti. - Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): i testi antichi analizzati saranno forniti in xerocopia; inoltre letture specifiche verranno consigliate durante il corso. - Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):orale (con eventuale discussione di un elaborato scritto)

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

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Laboratorio di didattica per l'analisi e la progettazione di strumenti multimediali per l'insegnamento della Matematica

Prof. Vitolo

Il materiale didattico è reso disponibile prima di ogni lezione sul sito web. I files sono compattati con zip (qui trovate la versione originale (interfaccia spartana), e qui trovate una versione gratuita con interfaccia grafica). I programmi 'liberi' che verranno illustrati a lezione saranno distribuiti gratuitamente (al solo costo del CD vergine) con OpenCD.

Programma del corso. Lezione 1

Introduzione alla videoscrittura in Matematica. I principali formati tipografici. Introduzione a LaTeX. I programmi per utilizzare LaTeX. Illustrazione di OpenCD, fornito ai partecipanti, contenente LaTeX ed altro. Scaricate il manuale di LaTeX in italiano, il manuale per scrivere matematica, un esempio di lettera, di compito in classe e la presentazione fatta a lezione.

Lezione 2 Realizzazione di una lezione di geometria analitica con LaTeX. La lezione viene realizzata come presentazione mediante la proiezione di un file pdf con un proiettore digitale collegato allo schermo.

Presentazione realizzata in laboratorio su di una lezione di geometria analitica (la parabola)

Manuale di prosper , lo stile LaTeX per le presentazioni. Manuale di pstricks , lo stile LaTeX per la grafica vettoriale 2D

Lezione 3 Utilizzo di Octave-Matlab per la didattica della matematica, I parte. Octave e Matlab sono due programmi per il calcolo con le matrici ed i calcoli in algebra lineare in genere. Questa lezione e la prossima constituiscono un'introduzione all'utilizzo di Octave e Matlab per la didattica dell'algebra lineare. Le esercitazioni svolte sono basate sul testo:

N. Dodero, P. Baroncini, R. Manfredi:Moduli di Lineamenti di Matematica

per il triennio dei Licei ScientificiGhisetti e Corvi, 2001.

L'introduzione al linguaggio di Octave-Matlab seguirà questo manuale di Matlab (gratuito). Saranno trattati i seguenti argomenti: caricamento di matrici reali e complesse; il workspace; principali operazioni con le matrici; matrici speciali; "divisione matriciale"; alcune funzioni di matrici. Saranno svolti primi problemi e calcoli tratti dal precedente libro, seguendo questa guida.

Lezione 4 Utilizzo di Octave-Matlab per la didattica della matematica, II parte. In questa lezione saranno dati elementi di programmazione nel linguaggio Octave-Matlab. Il linguaggio sar\`a appreso svolgendo esercizi dal libro usato nella precedente lezione. La lezione sar\`a svolta seguendo questa guida.

Lezione 5 Utilizzo di Mathematica per la didattica della matematica. Gli argomenti della prima lezione saranno: introduzione all'ambiente di lavoro di Mathematica, fattorizzazione e semplificazione di polinomi, soluzione di equazioni e sistemi anche per via grafica, soluzione di disequazioni. Il testo della lezione e' contenuto nei files polinomi.zip, sistemi.zip.

Lezione 6 Utilizzo di Mathematica per la didattica della matematica, parte II. In questa lezione sara' introdotto lo studio delle funzioni tramite il Mathematica, il testo e' nel file

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studiofunzione.zip. Inoltre, saranno introdotte le principali funzioni per la grafica 3D, il testo e' nel file grafica3D.zip. Infine, sara' effettuata una presentazione sul disegno di superfici nello spazio da R. Gemma, il file e' Mathematica3D.zip

Lezione 7 La didattica della matematica ed i sistemi operativi GNU/Linux: geomview, kgeo, maxima, yacas, ecc..

Collegamenti utili: Archivio mondiale del TeX, http://www.ctan.org TeX Users Group (per manuali, ecc..), http://www.tug.org Prosper home page (presentazioni LaTeX), http://prosper.sourceforge.net Octave, programma per il calcolo matriciale e numerico, http://www.octave.org/ Derive, programma per il calcolo simbolico, http://www.derive.com/

INSEGNAMENTO Didattica dei Movimenti AutoreferenzialiSEDE BARIAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI 29/A, 30/ADOCENTE Prof. FRANCESCO FISCHETTIDIPARTIMENTO Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Foggia

Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e SportiveORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 12.00 – 13.00 PROGRAMMA Obiettivi Il corso si propone di presentare l’orientamento

didattico basato sul caratere autoreferenziale del movimento umano. Verrà considerata la centralità della semantica del movimento la quale, attraverso segni e messaggi corporei/motori, orienta forme educative verso il contesto extralinguistico e l’espressione corporea;ContenutiLe Boulch J.: “Il carattere espressivo del movimento”Linguaggio motorio: simbolo e comunicazione L’espressione del Sé e referenzialità nella didattica del movimentoPercezione e rappresentazione di SéComunicazione gestuale, espressione gestualeAutoreferenzialità: Sé – altro/iLa ricerca di significato: concetto “bruneriano” applicato alla didattica del movimentoLa didattica autoreferenziale: dalla prestazione all’essere al mondoPercorsi didattici individuali e di gruppoEsiste una metodologia per la didattica “autoreferenziale”?Progetti didattici sulla autoreferenzialitàTestiBerthoz A., Il senso del Movimento, Mc Gow Hill, MilanoLe Boulch J., Verso una scienza del Movimento Umano: introduzione alla Psicocinetica, Armando, RomaUlteriori letture verranno consigliate in itinere.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. F. Fischetti, Prof. ssa R. Cassibba, Prof. M. Nardini,

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INSEGNAMENTO Fondamenti di Microelettronica e NanoelettronicaSEDE BariAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34/A

DOCENTE Ing. Visconti PaoloTELEFONO 0832-297352DIPARTIMENTO Dip. di Ingegneria dell’Innovazione – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giorni di lezione prima o dopo la lezione stessa. Il docente

è comunque sempre disponibile per qualunque chiarimento mediante posta elettronica.

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: acquisire conoscenze nell’ambito della microelettronica, dei processi di fabbricazione dei circuiti integrati e della nanoelettronica.

- Contenuti: Storia e fondamenti della microelettronica. Introduzione sui materiali semiconduttori. Processi tecnologici fondamentali coinvolti nella realizzazione di un circuito integrato su silicio. Esempi di componenti e dispositivi elettronici integrabili su silicio. Processo tecnologico per la fabbricazione di un resistore e di un transistore bipolare NPN integrato. Processo tecnologico CMOS per la fabbricazione di transistor MOSFET n-channel e p-channel integrati. Scaling tecnologico: implicazioni e vantaggi. Storia e fondamenti della nanoelettronica. Processi tecnologici su scala nanometrica: le nanotecnologie. Dispositivi elettronici avanzati su scala nanometrica: il nanotransistor.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): dispense del docente.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): interrogazione orale.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Visconti, Prof. Minafra

INSEGNAMENTO Storia dell’arte 2SEDE BariAREA Dell’arte e del disegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A28A

DOCENTE Rosanna BiancoTELEFONO 080-5714446

DIPARTIMENTO Beni Culturali e Scienze del LinguaggioORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 11.00-13.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: attraverso l’analisi del rapporto con

l’antico si intende costruire un percorso tematico all’interno della storia dell’arte moderna (architettura, pittura e scultura). Il tema scelto e il suo sviluppo,

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costituiscono un esempio di unità didattica realizzabile con mezzi e strumenti di base: manuale di storia dell’arte, diaproiettore e diapositive. Inoltre si intende mettere in grado i futuri docenti di riproporre – anche per altri temi – lo stesso percorso d’indagine.

- Contenuti: Il rapporto con l’antico nell’arte italiana tra XV e XVIII secolo

- Manuale consigliato: P. De Vecchi-E. Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani ed., vol. IIN. Dacos, Arte italiana e arte antica, in Storia dell’arte italiana Einaudi, vol. III, pp. 3-68

- Modalità di svolgimento dell’esame: colloquio orale. - Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

INSEGNAMENTO Laboratori – didattici- di chimicaSEDE bariAREA Scienze naturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60A

DOCENTE Prof. Paolo BrunoTELEFONO 0805442023DIPARTIMENTO Chimica, Campus Universitario Via Orabona 4ORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giorni dal lun-ven 18.00:20.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Approfondimento delle conoscenze di chimica attraverso esercitazioni pratiche.

- Contenuti:Analisi di campioni incogniti. Applicazione della pratica della precipitazione in funzione dei vari parametri che la condizionano: precipitazione frazionata. Esercitazioni che riguardano reazioni redox – anfoterismo – complessi.Uso dei più comuni strumenti di laboratorio

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative:Saranno date durante lo svolgimento del corso

DATE APPELLI Da concordare con i corsisti durante il corsoPROPOSTA DI COMMISSIONE

Paolo Bruno, Maurizio Caselli, Gianluigi de Gennaro

INSEGNAMENTO LABORATORI DIDATTICI DI CHIMICA ANALITICASEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13/A

DOCENTE PROF. MAURIZIO CASELLITELEFONO 0805442021DIPARTIMENTO CHIMICAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI ORE 11-13

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MARTEDI ORE 9-11MERCOLEDI ORE 11-13GIOVEDI ORE 11-13VENERDI ORE 11-13

PROGRAMMA L’OBIETTIVO DEL CORSO E’ QUELLO DI INTRODURRE GLI ALLIEVI ALLA PROGETTAZIONE DI ESPERIENZE DI LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICAPROGRAMMA DEL CORSO

I esperienza: Preparazione della soluzione alcalina e analisi di alcuni anioni.II esperienza . Analisi di una miscela di cationi. Concetto di solubilità e di azione di massa. Relazione tra solubilità e prodotto di solubilità. Precipitazione e analisi di una miscela di Fe, Al, Cr, Mn. III esperienza: Separazione di due metalli (Cu e Al) in soluzione mediante aggiunta di un terzo metallo in polvere. Identificazione del metallo utilizzato sulla base di una tabella dei potenziali di Nernst. Reazione di conferma del metallo utilizzato.

L’analisi quantitativa volumetrica come mezzo di caratterizzazione di prodotti commerciali e come metodo per studiare i rapporti stechiometrici nelle reazioni chimiche. La necessità di standard primari. IV esperienza: Uso della bilancia. Preparazione e standardizzazione di una soluzione di acido cloridrico. Determinazione approssimata delle percentuali relative in una miscela di carbonato bicarbonato con l’uso di indicatori. V esperienza: Determinazione esatta delle percentuali mediante titolazione della somma carbonato + bicarbonato, Aggiunta di un eccesso titolato di NaOH , precipitazione del carbonato con cloruro di Bario e titolazione dell’eccesso di NaOH. VI esperienza Determinazione esatta delle percentuali mediante titolazione potenziometrica.

Introduzione alle analisi strumentali. Curve di taratura. Caratteristiche di bontà di un metodo. : analitico strumentale. VII esperienza: Analisi spettrofotometrica: Principi generali di funzionamento dello spettrofotometro. Determinazione dello spettro di assorbimento di una sostanza.Costruzione della curva di taratura. Equazione della retta di interpolazione. Determinazione quantitativa di un campione incognito.VIII Esperienza.: Analisi cromatografica. Principi generali di cromatografia. Analisi degli anioni dell’acqua potabile .

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME:PROGETTAZIONE DI UNA ESPERIENZA DIDATTICA. RELAZIONE SCRITTA E DISCUSSIONE DELLA MEDESIMA

PROPOSTA DI COMMISSIONE

PROF. MAURIZIO CASELLI , PROF. PAOLO BRUNO DOTT. LUCIA CATUCCI

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INSEGNAMENTO Laboratorio di: DIDATTICA DELLA FINANZA D’IMPRESA

SEDE FOGGIA AREA ECONOMICO-GIURIDICA CLASSE 17/A SEMESTRE IVDOCENTE GALLO Crescenzio TELEFONO 0881/721734 (tel. e fax) DIPARTIMENTO Scienze Economiche, Matematiche e Statistiche Università

degli Studi di Foggia ORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì ore 8:30 – 10:15 ed al termine delle lezioni Obiettivi del corso corso: Il corso si propone di fornire metodi e modelli per la

soluzione di problemi, delle varie aree aziendali, risolvibili con l’utilizzo di foglio elettronici, ricorrendo a modelli di simulazione ed analisi come strumenti di supporto delle decisioni nella finanza d’impresa.

Contenuti Contenuti: Il foglio elettronico: generalità ed utilizzo. Il programma Excel della suite Microsoft Office. Il programma Calc della suite OpenOffice. L’ambiente Visual Basic for Applications. Applicazioni finanziarie per l’impresa.

Testi consigliati (facoltativi, in aggiunta al materiale didattico fornito nel corso): U. Cherubini: “Matematica Finanziaria – Applicazioni con Visual Basic per Excel”, McGraw-Hill. E. Wells: “Programmare Excel per Windows”, Microsoft Press. L. Citerni: “Excel per Windows in Azienda”, Jackson Libri. H. Solveig: “OpenOffice.org guida all’uso”, Mondadori Informatica.

Modalità di svolgimento dell’esame: verifica orale di idoneità (in itinere).

INSEGNAMENTO Istituzioni di storia medievale e moderna SEDE BariAREA Trasversale CLASSE 37\A. Indirizzo Scienze umaneDOCENTE Prof. Angelantonio SpagnolettiORARIO DI RICEVIMENTO

Lunedì, ore 9-12Martedì ore 9-12 presso il Dipartimento di Scienze storiche e sociali (Palazzo Ateneo), stanza n.5; tel. 080\5714407

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone, nella sua prima fase, di ricostruire attraverso un excursus storico-giuridico i momenti che hanno portato alla formazioni di istituzioni politiche e amministrative nell'Europa tra XI e XVIII secolo, a partire dalla disgregazione dei poteri universalistici e alla diffusione del particolarismo fino alla creazione degli Stati nazionali e al loro articolarsi entro solide strutture di governo. Largo spazio sarà dedicato, successivamente, all’esame di temi e di questioni che attengono alla storia medievale e moderna esaminate sul versante, religioso, culturale, economico, spaziale e sociale. Non mancheranno riferimenti alle fonti a stampa e manoscritte e alle modalità del loro impiego.

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PROGRAMMA La fine dell'unità imperiale romana, feudo e signoria, l'Impero, la Chiesa e il Papato, il Comune, il passaggio alla Signoria e al Principato, la ripresa dell'autorità monarchica, i Parlamenti, lo Stato moderno, le monarchie composite, uffici e ufficiali, l'assolutismo, monarchie e repubbliche,l’Europa e il nuovo mondo, la Riforma e il disciplinamento, la famiglia, i gruppi sociali, le istituzioni educative, le riforme settecentesche, le rivoluzioni dell'Occidente, la nascita della monarchia amministrativa, istituzioni centrali ed istituzioni periferiche, gli archivi e le biblioteche.Modalità di svolgimento dell’esame: orale

TESTI M. ASCHERI, Istituzioni medievali, Il Mulino, Bologna 1994 oppure R. BIZZOCCHI, Guida allo studio della storia moderna, Laterza, Roma-Bari 2002 oppure G. VITOLO-A. MUSI, Il Mezzogiorno prima della questione meridionale, Le Monnier, Firenze 2004.; un manuale recente e aggiornato a scelta di Storia medievale o di Storia moderna

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.Angelantonio SpagnolettiProf. Elena PapagnaProf. Vincenzo Pepe

Le date degli appelli saranno concordate con i corsisti

INSEGNAMENTO Metodologia della Educazione Musicale SEDE LecceAREA Musica e Spettacolo CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

31/A e 32/A

DOCENTE Prof. Pierfranco MOLITERNI DIPARTIMENTO Italianistica ORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì e venerdi ore 12/13 (Bari: Facoltà di Lingue, via

Garruba 6- IV piano)PROGRAMMA - Obiettivi del corso: affrontare le problematiche connesse

all’uso scolastico dei più accreditati metodi di educazione musicale.

- Contenuti: Il bambino/adolescente e le culture musicali. Per una grammatica della melodia. Progettazione curriculare della educaz.musicale; i metodi Orff, Dalcroze, Willems, Kodaly, Gordon, Suzuki. Centralità dell’ascolto. Saper di musica e saper fare la musica.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): appunti del docente. Inoltre il testo di C.Delfrati, TRIO e relativi supporti mediatici (raccolta in cofanetto di CD)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: sono previste visite-guidate ad esperienze ‘sul campo’ di metodologie di educazione musicale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Moliterni- Giuliani

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INSEGNAMENTO Didattica di Ingegneria del SoftwareSEDE BariAREA Matematica-InformaticaDOCENTE Alessandro BianchiTELEFONO 080 544 2283DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 16:00 – 18:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Fornire le capacità per poter progettare corsi di ingegneria del software e stimolare l’analisi critica delle tecnologie e dei processi per lo sviluppo del software

- Contenuti:Riepilogo dei principi, tecniche e metodi per i processi di sviluppo del software;Approcci innovativi nello sviluppo del software: Component-Based Software Engineering e Sviluppo per Linee di ProdottoMetodi alternativi: Cenni ai metodi agili

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Ghezzi, Jazaieri, Mandrioli, “Ingegneria del Software – Fondamenti e Principi”, Prentice – Hall, 2da edizione, 2004L.A. Maciaszek, “Sviluppo di sistemi informativi con UML”, Addison Wesley, 2002

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

Corso di Laboratorio di Didattica della Fisica I

Prof. Angelini

L'obiettivo del corso è la formulazione di unità didattiche che, a partire dallo studio di un particolare fenomeno, ripercorrano il ciclo di costruzione di un modello fisico. In particolare viene affrontata la simulazione del modello come fase di validazione, di valutazione di parametri teorici e di predizione.Gli argomenti affrontati nelle lezioni che precedono l'attività di Laboratorio è il seguente:

- Il processo di modellizzazione in Fisica. La costruzione dei modelli. I vari livelli della conoscenza scientifica. L'apprendimento come processo di modellizzazione.

- Ruolo della simulazione numerica nell'apprendimento della Fisica. Il problema dell'integrazione numerica. Stabilità delle soluzioni e controllo dell'errore.

- Integrazione numerica di equazioni differenziali del I ordine.Uso del foglio elettronico.Applicazione allo studio dei circuiti elettrici.

- Integrazione numerica di equazioni differenziali del II ordine.Simulazioni del moto di corpi in una dimensione: caduta di un grave, oscillatore armonico, pendolo semplice.

- Integrazione numerica di sistemi di equazioni differenziali del II ordine.

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Simulazioni del moto piano per forze centrali e forze dissipative: moto dei pianeti, moto di un proiettile.

- L'introduzione dell'integrazione numerica nella scuola media superiore: suggerimenti per una esposizione semplificata ma accessibile.

- Costruzione di una unità didattica di Meccanica contenente una simulazione numerica

DIDATTICA DELLA STATISTICA PER L’ECONOMIA E LA FINANZA

docente: Ernesto TOMA

La programmazione di una ricerca statistica: le scale di misura; gli strumenti e le modalità di rilevazione; il questionario; tecniche di campionamento; gli errori nelle indagini sociali

La rilevazione dei dati: raccolta, classificazione e tabulazione dei dati; il raggruppamento in classi; tipologie di frequenze; tabelle a doppia entrata ed esempi di tabelle a tripla entrata.

Rappresentazioni grafiche: grafici di composizione; ortogrammi; cartogrammi; diagrammi a scala naturale ed a segmenti; istogramma; diagramma polare; confronto di grafici; diagrammi integrali; poligoni e curve di frequenze

Sintesi delle informazioni: valori medi (moda, quantili, media aritmetica, media geometrica); rapporti statistici; variabilità e mutabilità

Cenni di calcolo delle probabilità: eventi casuali; concezioni di probabilità classica e frequentistica; cenni alle variabili casuali discrete e continue

La v.c. normale e la normale standardizzata La misura delle relazioni di dipendenza tra due variabili La misura del grado di associazione tra due caratteri

Di tutti gli argomenti saranno affrontati esempi in campo economico e finanziario.

Programma del corso SSIS Laboratori Didattici Di Chimica Analitica

Scopo del laboratorio di Chimica Analitica. Progettazione delle esperienze didattiche. Preparazione delle esperienze. L’analisi qualitativa inorganica come mezzo per la comprensione degli equilibri chimici. I esperienza: Preparazione della soluzione alcalina e analisi di alcuni anioni.II esperienza . Analisi di una miscela di cationi. Concetto di solubilità e di azione di massa. Relazione tra solubilità e prodotto di solubilità. Precipitazione e analisi di una miscela di Fe, Al, Cr, Mn. III esperienza: Separazione di due metalli (Cu e Al) in soluzione mediante aggiunta di un terzo metallo in polvere. Identificazione del metallo utilizzato sulla base di una tabella dei potenziali di Nernst. Reazione di conferma del metallo utilizzato.L’analisi quantitativa volumetrica come mezzo di caratterizzazione di prodotti commerciali e come metodo per studiare i rapporti stechiometrici nelle reazioni chimiche. La necessità di standard primari. IV esperienza: Uso della bilancia. Preparazione e standardizzazione di una soluzione di acido cloridrico. Determinazione approssimata delle percentuali relative in una miscela di carbonato bicarbonato con l’uso di indicatori.

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V esperienza: Determinazione esatta delle percentuali mediante titolazione della somma carbonato + bicarbonato, Aggiunta di un eccesso titolato di NaOH , precipitazione del carbonato con cloruro di Bario e titolazione dell’eccesso di NaOH. VI esperienza Determinazione esatta delle percentuali mediante titolazione potenziometrica. Introduzione alle analisi strumentali. Curve di taratura. Caratteristiche di bontà di un metodo. : analitico strumentale. VII esperienza: Analisi spettrofotometrica: Principi generali di funzionamento dello spettrofotometro. Determinazione dello spettro di assorbimento di una sostanza.Costruzione della curva di taratura. Equazione della retta di interpolazione. Determinazione quantitativa di un campione incognito.VIII Esperienza.: Analisi cromatografica. Principi generali di cromatografia. Analisi degli anioni dell’acqua potabile .

INSEGNAMENTO Storia dell’Arte di PugliaSEDE BariAREA Dell’Arte e del DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A-28A

DOCENTE Derosa Luisa M.S.TELEFONO 080.5717921 DIPARTIMENTO Studi Classici e Cristiani (S. Teresa dei Maschi, Strada Torretta)ORARIO DI RICEVIMENTO martedì, ore 10-12PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Il corso si propone di preparare alla funzione docente nella specifica disciplina attraverso la conoscenza del territorio pugliese e delle diverse realtà storico-artistiche che lo caratterizzano in relazione al contesto nazionale e internazionale; di approfondire la conoscenza dei contenuti disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento al Medioevo; di analizzare le funzioni didattiche delle visite a monumenti e musei.Contenuti: Il corso si articola in due parti:

- Parte I: problemi di carattere generale relativi al quadro storico geografico della regione dal Medioevo all’Età Moderna; storia degli studi a partire dai contributi dei viaggiatori ed eruditi dell’Ottocento e Novecento.

- Parte II: analisi di alcuni significativi esempi di architettura, scultura, pittura, arti applicate della regione.

Testi: - A. Massafra, B. Salvemini, Storia della Puglia, voll. 2-3,

Bari 1999- G. Berteli (a cura di), Puglia preromanica, Milano 2004- P. Belli D’Elia (a cura di), Puglia XI secolo, Bari 1987- P. Belli D’Elia, Puglia romanica, Milano 2003- M.S. Calò Mariani, L’arte del Duecento in Puglia,

Torino 1984Specifici rimandi bibliografici saranno forniti durante le lezioni.Il corso sarà integrato da visite a musei e sopralluoghi.

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): discussione degli argomenti trattati nel corso; approfondimento

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di un argomento scelto dal candidato relativo al territorio proposto come unità o percorso didattico in forma orale, scritta o con mezzi audiovisivi.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Derosa Luisa M.S., docente di modulo

INSEGNAMENTO    Storia delle istituzioni e della società grecaSEDE     BariAREA    Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell¹area 1 indicare ilgruppo)     52ADOCENTE    Domenica Paola OrsiTELEFONO    080 5714409DIPARTIMENTO    Scienze dell¹antichitàORARIO DI RICEVIMENTO    Prima e dopo le lezioniPROGRAMMA    - Obiettivi del corso: il corso mira a fornire una conoscenzadi base degli sviluppi istituzionali e sociali con approfondimenti specificidi tematiche particolarmente rilevanti ai fini dell¹insegnamento nellescuole superiori

- Contenuti: Sviluppi istituzionali in Grecia dall¹età micenea all¹etàellenistica. Dinamiche sociali con affermazione di ceti emergenti in etàarcaica e classica.

- Testi (i laboratori non devono comportare l¹acquisto di testi):   L.Braccesi, F. Cordano, M. Lombardo A. Mele, Manuale di Storia Greca, Monduzzied., Bologna 1999 oppure C. Orrieux-P. Schmitt Pantel, Storia Greca, IlMulino, Bologna 2003. G: Poma, Le istituzioni politiche della Grecia in etàclassica, Il Mulino, Bologna 2003

- Modalità di svolgimento dell¹esame (scritto, orale, misto): l¹esameconsisterà in una prova orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE    Domenica Paola Orsi, Franca Ferrandini, PaolaAntonia Stimolo

INSEGNAMENTO LABORATORIO DIDATTICO DI FISICA I CLASSE 49/A ind. fisico-informatico-matematicoDOCENTE D’INNOCENZO ANTONIODIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI FISICA-UNIVERSITA' DI LECCEORARlO DI RICEVIMENTO GIOVEDI' ore 11-13 Venerdì ore 11-13OBIETTIVI DEL CORSO Scopo del corso è l’acqusizione degli strumenti di base per

l'esecu-zione di esperimenti di fisica e per l'analisi dei risultati delle misu-re.

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PROGRAMMA A.A. 2004/2005 Il metodo sperimentale nell'indagine scientifica. Importanza delle osservazioni sperimentali nella formulazione di una legge fisica.Grandezze fisiche: definizione operativa. Grandezze fisiche fondamentali e derivate. Dimensioni delle grandezze fisiche. Unità di misura e campioni unitari.Il Sistema Internazionale di unità di misura. Altri sistemi di unità di misura.Misure di grandezze fisiche: concetti e definizioni di base. Misure dirette ed indirette. Inevitabilità delle incertezze nella misura di una grandezza fisica. Misure riproducibili e non riproducibili. Incertezze sistematiche ed accidentali. Valutazione dell’incertezza in alcuni semplici casi. Cifre significative del risultato di una misura. Regole di somma e di prodotto di valori misurati tenendo conto del numero di cifre significative dei singoli dati. Arrotondamento dei valori finali. Incertezze casuali nelle misure dirette: errori di tipo massimo e di tipo statistico. Incertezze assolute ed incertezze relative. Propagazione delle incertezze nelle misure indirette: formula compatta con le derivate parziali per l’errore massimo propagato.Formula di propagazione in quadratura: caso di misure indipendenti. Il problema della interpretazione dei dati sperimentali: uso di tabelle e grafici. Best fit lineare: stima dei parametri e loro incertezza.Analisi statistica dei dati sperimentali: distribuzioni di frequenza.Diagrammi a barre ed istogrammi. Curva limite di frequenza. Misure di posizione e di dispersione per una distribuzione di frequenza: media, moda, mediana, range, deviazione standard, deviazione standard della media. La distribuzione normale degli errori di misura. Calcolo di probabilita’ con la gaussiana.Principali caratteristiche degli strumenti di misura: intervallo difunzionamento, prontezza, sensibilità, precisione, accuratezza. Taratura di uno strumento.Principio di funzionamento degli strumenti utilizzati nelle esercitazioni di laboratorio.Esecuzione di esperienze di laboratorio su argomenti di meccanica e di termologia.

BIBLIOGRAFIA 1) G. Cannelli: "Metodologie sperimentali in Fisica” Ed. EdiSES2) M. Severi: "Introduzione alla esperimentazione fisica" Ed. ZanicheIli3) A. D'Innocenzo:"Guide alle esperienze di laboratorio del corso"

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA: I MATERIALI DELLA STORIA, FONTI E LORO USO

SEDE FoggiaAREA Linguistico-letterarioCLASSE/CLASSI 43 – 50 ADOCENTE RAFFAELE LICINIODIPARTIMENTO Università degli Studi di Foggia, Facoltà di LettereORARIO DI RICEVIMENTO un'ora prima dell'inizio delle lezioni (+ un’ora da concordare

con i frequentanti)OBIETTIVI DEL CORSO Nel contesto delle relazioni tra fonti storiche e letteratura

storiografica, il corso si propone di individuare e analizzare i problemi relativi all’uso dei materiali della storia e

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all’attendibilità della ricostruzione del passato, e di promuovere concrete esperienze didattiche e di progettazione curricolare che valorizzino il ruolo anche di strumento didattico della fonte.

PROGRAMMA Il programma prevede un forte intreccio tra l’acquisizione di conoscenze teoriche di base, l’approfondimento della natura e delle interpretazioni delle fonti storiche (scritte, materiali e orali; volontarie e involontarie), e l’esemplificazione concreta del loro utilizzo nell’insegnamento della storia. In particolare si tratterà di: selezione delle fonti; concezione statica e concezione dinamica delle fonti; rapporto tra documento come scelta consapevole dello storico e monumento come eredità del passato; classificazione, datazione e verifica dell’autenticità e attendibilità delle fonti: limiti e problemi; documenti storici e nuove tecnologie informatiche: le metafonti; le fonti audiovisive: l'esempio del cinema; la città come fonte; costruzione di unità didattiche articolate su alcuni tipi di fonti.

BIBLIOGRAFIA Testi consigliati:J. LE GOFF, Documento/Monumento, in Id., Storia e memoria, Torino 1982, pp. 443-456;P. DELOGU, Introduzione allo studio della storia medievale, Bologna 1996, Il Mulino (le pp. che saranno indicate nel corso delle lezioni);P. PRODI, Introduzione allo studio della moderna, Bologna 1999, Il Mulino (le prime 40 pp.)M. FLORES – N. GALLERANO, Introduzione allo studio della storia contemporanea, Milano 1995, Bruno Mondadori editore (le pp. che saranno indicate);A. ZORZI, Documenti, archivi digitali, metafonti, in “Archivi e computer”, 3, 2000, pp. 274-291.Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Presidente: prof. Raffaele Licinio

INSEGNAMENTO LABORATORIO DIDATTICO DI FISICA IIISEDE BARIAREA Fisica - Informatica - MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

38/A (IV semestre)

DOCENTE Prof. Antonio RainòTELEFONO 080.5443190DIPARTIMENTO Dipartimento Interateneo di FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì – Mercoledì – Venerdì ore: 10 - 12OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di insegnare ad organizzare, realizzare

esperimenti di fisica moderna utilizzando anche mezzi multimediali per l’esecuzione delle misure e per l’analisi dei dati “on line”.

PROGRAMMA Esperimenti su: misura del rapporto e/m; misura dei potenziali di ionizzazione dell’elio e del mercurio; misura della costante di planck; misure di campi magnetici; misure di L e C con il metodo della risonanza; misure di moti oscillatori; uso dell’oscilloscopio nelle varie modalità (acquisizione dei segnali, figure di Lissajous ecc.); misura di .

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Di ciascuna esperienza sarà fatta un’introduzione teorica e sarà data una descrizione dettagliata della strumentazione necessaria; i corsisti saranno guidati nell’esecuzione delle misure, nell’analisi dei dati e nella discussione dei risultati.

BIBLIOGRAFIA Appunti forniti dal docente. Manuali della strumentazione. Schede tecniche degli esperimenti

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Antonio Rainò, Prof.ssa Enrica Fiore,

INSEGNAMENTO Laboratori Didattici di Chimica OrganicaSEDE BariAREACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13A

DOCENTE Prof. Giuseppe CarbonaraTELEFONO 0805442785DIPARTIMENTO Farmaco-ChimicoPROGRAMMA - Obiettivi del corso: messa a punto di esperimenti di

particolare interesse in chimica organica, con un’attenzione particolare alle norme di sicurezza in laboratorio ed al rispetto dell’ambiente.

- Contenuti: norme pratiche di sicurezza nel laboratorio di chimica organica; i principi della “green chemistry” applicati alla sintesi, purificazione e caratterizzazione di sostanze organiche; caratterizzazione spettroscopica di sostanze organiche; l’uso di programmi informatici per la determinazione delle strutture molecolari e della loro reattività.

- Testi: Clayden, Greeves, Warren, Wothers, "Organic Chemistry", Oxford University Press, 2001; Hart, Craine, “Laboratorio di Chimica Organica”, Zanichelli 1998; Emsley, “Prodotti chimici – Guida per il consumatore”, Zanichelli, 2000; eventuali dispense del docente.

- Modalità di svolgimento dell’esame: scritto.- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

le esercitazioni si svolgeranno presso il Dipartimento Farmaco-Chimico dell’Università degli Studi di Bari.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Giuseppe Carbonara (presidente)Giuseppe Fracchiolla (componente)

INSEGNAMENTO Laboratorio di: Didattica della Chimica Organica

SEDE BariAREACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13A

DOCENTE Prof. Giuseppe CarbonaraTELEFONO 0805442785DIPARTIMENTO Farmaco-ChimicoORARIO DI RICEVIMENTOPROGRAMMA - Obiettivi del corso: individuare e trattare argomenti

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rilevanti della chimica organica in grado di fornire agli studenti: una corretta conoscenza delle molecole organiche, delle loro caratteristiche chimico-fisiche e reattività, nonché le metodiche per la loro sintesi, purificazione e caratterizzazione; le ricadute della chimica organica nei processi biologici e nella vita quotidiana.

- Contenuti: la sicurezza nel laboratorio di chimica organica; i principi della “green chemistry”; la forma delle molecole organiche, le caratteristiche chimico-fisiche e la reattività, interazione con lo spettro elettromagnetico; l’uso di programmi informatici per la costruzione, rappresentazione e determinazione delle caratteristiche molecolari e della reattività; le sostanze organiche nella vita quotidiana: gli alimenti, i farmaci, gli aromi naturali, le molecole della vita, le materie plastiche, le sostanze tossiche e/o inquinanti per gli esseri viventi e per l’ambiente (struttura, caratteristiche chimico-fisiche, sintesi, metabolismo e tossicità, ecc.).

- Testi: Clayden, Greeves, Warren, Wothers, "Organic Chemistry", Oxford University Press, 2001; Emsley, “Prodotti chimici – Guida per il consumatore”, Zanichelli, 2000; eventuali dispense del docente.

- Modalità di svolgimento dell’esame: scritto.- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

le lezioni si svolgeranno presso la Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Bari.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Giuseppe Carbonara (presidente)Giuseppe Fracchiolla (componente)

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Letteratura grecaSEDE BARIAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

L-FIL-LET/02

DOCENTE IMPERIO OLIMPIATELEFONO 080-5714354 DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell’Antichità - tel. 080-5714404ORARIO DI RICEVIMENTO mercoledì ore 15.15 – 17.15OBIETTIVI DEL CORSO Sperimentare e verificare metodologie specifiche per la

didattica della letteratura greca, attraverso l'analisi (traduzione e commento) di passi celebri della letteratura greca, e in particolare della lirica corale e della commedia attica antica, generalmente riconosciuti di primaria importanza nella formazione del linguaggio della critica letteraria nell'antichità.

PROGRAMMA Le origini della critica letteraria nella letteratura greca: lirica corale e commedia attica antica

BIBLIOGRAFIA Un’antologia di passi in xerocopie e ulteriore bibliografia specifica saranno fornite durante il corso.Un manuale di letteratura greca, già in possesso dei corsisti, a scelta tra: Canfora (Laterza), Del Corno (Principato), Montanari (Laterza), Privitera-Pretagostini (Einaudi Scuola), Rossi (Le Monnier).

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PROPOSTA DI COMMISSIONE IMPERIO (presidente)-MASTROMARCO (componente)-TOTARO (supplente)

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELL’ELETTRONICA DIGITALE CON CAD

SEDE BARI - POLITECNICOAREA TECNOLOGICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34A - ELETTRONICA

DOCENTE Prof. Vittorio PassaroTELEFONO 080 5963850DIPARTIMENTO Elettrotecnica ed Elettronica (CAMPUS)ORARIO DI RICEVIMENTO Giovedi’ ore 10,00 – 12,00PROGRAMMA Il Corso si propone di presentare le principali metodologie di

progettazione e simulazione di dispositivi e circuiti elettronici digitali con l’ausilio del calcolatore.Numerose esperienze nel Laboratorio CAD del D.E.E. del Politecnico di Bari saranno condotte a livello di simulazioni logiche e circuitali su un gran numero di circuiti, in logica sia combinatoria che sequenziale. Sara’ messa in evidenza l’importanza dell’approccio CAD nella didattica dell’elettronica digitale, in sinergia con le lezioni frontali e le esperienze di Laboratorio hardware.Materiale didattico sarà fornito dal docente.L’esame consiste in una prova orale, di discussione della relazione scritta sulle esperienze di Laboratorio.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Passaro, Perri

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della Letteratura grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Giuseppe MASTROMARCOTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Scienze dell’AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 14.30-16.30

Martedì, ore 14.30-16.30OBIETTIVI DEL CORSO Ai fini di una sperimentazione di metodologie specifiche per la

didattica della letteratura greca ci si propone di approfondire i contenuti storico-letterari-linguistici relativi a: (a) la figura di Odisseo in quattro generi della storia letteraria dei Greci (epos omerico; tragedia; dramma satiresco; commedia); (b) la traduzione dei testi del teatro comico di età classica.

PROGRAMMA (a) La figura di Odisseo, dall’epos omerico al teatro greco del quinto secolo a.C.; (b) La traduzione dei testi teatrali comici: teoria e prassi.

BIBLIOGRAFIA Un manuale di storia della letteratura greca a scelta tra: Canfora 88

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(Laterza), Del Corno (Principato), Privitera-Pretagostini (Einaudi), Rossi (Le Monnier).Un’antologia di testi letterari greci (xerocopie).Un’antologia di testi comici (xerocopie).Ulteriori riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Chimica Generale V CicloSEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13 A

DOCENTE Potenzo GiannoccaroDIPARTIMENTO 080-5442093ORARIO DI RICEVIMENTO lunedì-mercoledì OBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende fornire:

a) gli elementi indispensabili per programmare ed eseguire in modo corretto gli esperimenti nel campo della didattica della chimica, in modo tale che i concetti di base di questa disciplina vengano appresi facendoli emergere direttamente dagli esperimenti stessi;b) le procedure e le modalità per scegliere tra i vari esperimenti che si possono condurre, quelli più significativi, di più facile realizzazione e possibilmente privi di rischi per gli allievi; c) gli attrezzi utili per formulare dei modelli pratici per l’illustrazione e l’acquisizione delle leggi della chimica.

PROGRAMMA Funzione del laboratorio nella didattica della chimica; Norme di sicurezza nei laboratori e responsabilità del docente e degli studenti; Primi soccorsi in caso di incidente; Stoccaggio e smaltimento dei rifiuti prodotti in laboratorio; Leggi fondamentali della chimica e esperimenti da realizzare per la loro verifica; Modelli su scala macroscopica per l’illustrazione delle leggi fondamentali della chimica;Trasformazioni della materia e verifica sperimentale;Leggi dei gas e loro verifica;Reazioni chimiche e aspetti termodinamici; Equilibri chimici ed esperienze significative per illustrare il principio di Le Ch’atelier;Cinetica chimica e esperimenti da realizzare; Pile e aspetti termodinamici

BIBLIOGRAFIA 1) “Il laboratorio di Chimica”, Mario Consiglio , Vincenzo Frenna, Santino Orecchio, EDISES; 2) Esercitazioni di Chimica, M.J. Sienco, R.A. Plane, S.T. Marcus, Piccin editrice; 3) Appunti e fotocopie date a lezione

PROPOSTA DI COMMISSIONE P. Giannoccaro; M. Capitelli;

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica delle scienze (settore biologico)SEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli

59/A

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insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Prof. Giovanni ZurliniTELEFONO 0832 298886DIPARTIMENTO DISTeBA – Ecotekne, LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 15-16PROGRAMMA Il Laboratorio di Didattica si soffermerà su

esempi didattici concreti, per mostrare come operativamente la didattica delle scienze per il settore biologico possa essere effettuata partendo dalle esperienze di vita comuni degli studenti. Il Laboratorio offrirà numerosi esempi di didattica delle scienze nel settore biologico costruendo opportunità didattiche che potranno essere opportunamente sfruttate. L’obiettivo del corso è quello di mettere in condizione gli studenti di presentare delle schede didattiche compilate sui temi in oggetto. Tali schede saranno discusse e oggetto di esame finale.Temi:- Livelli di organizzazione del mondo vivente- Autoecologia e sinecologia- La nozione moderna di ecosistema e di

comunità- I processi stabilizzanti e destabilizzanti- I fattori ambientali, le driving forces, le

pressioni, lo schema DPSIR- L’ecologia del paesaggio; ecologia, cultura,

valori storico culturali- L’analisi dei sistemi socio-ecologici- Le driving forces: turismo e pressioni

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Giovanni Zurlini, Dott. Nicola Zaccarelli, Dott. Irene Petrosillo

Insegnamento: Fondamenti di Filologia e Didattica della Letteratura Italiana

PROF. DAVIDE CANFORA

ARGOMENTO DEL CORSO: Riusciamo ancora a leggere i classici?

1. Esposizione dei rudimenti della filologia italiana

2. Alcuni esempi di ‘classici’ della letteratura italiana

TESTI

1. Ludovico Ariosto, Orlando Furioso (si consiglia l’edizione curata da L. Caretti,

Torino, Einaudi)

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2. Fondamenti di critica testuale, a cura di A. Stussi, Bologna, Il Mulino

Orario ricevimento: mercoledì, ore 10-13 c/o stanza 173 del Dipartimento di Italianistica (Palazzo Ateneo), tel. 0805714895.

INSEGNAMENTO Tradizone cristiana e culture europeeSEDE LecceAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51A

DOCENTE Valerio UgentiTELEFONO 0832294689 DIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze Filosofiche – Univ. LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 10-12;

Martedì 10-12;inoltre immediatamente prima e dopo le lezioni

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Far acquisire ai corsisti la consapevolezza che la cultura europea si fonda su due pilastri: humanitas classica e messaggio cristiano; o meglio: reinterpretazione cristiana della humanitas classica.

- Contenuti:

a) Profilo storico della evoluzione del cristianesimo antico e medievale;

b) La polemica contro il fatalismo.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

a) Appunti dalle lezioni;b) Gregorio di Nissa. Contro il fato, introduzione, testo, traduzione e commento a cura di M. Bandini, Bologna, Ed. Dehoniane, 2003.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): scritto

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Valerio Ugenti, Rosanna Sardiello, Alessandro Capone (assegnista)

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica: Verifica e ValutazioneSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45 e 46A

DOCENTE Prof. Vito Antonio Baldassarre91

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TELEFONO 080/5714508DIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni e per appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO A. Obiettivi

Nell’apprendimento delle lingue straniere come in ogni altro apprendimento l’obiettivo di base è sempre quello di mettere in condizione chi apprende di sapere e saper fare qualcosa che non sapeva e non sapeva fare all’inizio del processo di apprendimento.In tale operazione, fondamentale rimane la definizione del target di riferimento in quanto a questo è connessa la determinazione più approssimata possibile di quel che gli appartenenti al target hanno bisogno di fare con una lingua straniera in quella precisa fase del loro processo di apprendimento.Le specificazioni più importanti sono quelle relative a:

1. Le SITUAZIONI in cui essi avranno bisogno di usare la lingua straniera;

2. I RUOLI che gli utenti della lingua hanno da svolgere;

3. Il SETTING in cui essi svolgeranno quei ruoli;4. Gli ARGOMENTI che sono chiamati a trattare.Il laboratorio di didattica:verifica e valutazione per le classi 45A e 46A, pertanto, intende focalizzare l’attenzione sullo sviluppo e sulla costruzione di conoscenze e competenze relative a criteri, tecniche, procedure e strumenti atti a valutare gli apprendimenti e a verificare l’andamento del processo di insegnamento/apprendimento di una lingua straniera.

PROGRAMMA B.ContenutiLe componenti fondamentali dei contenuti di insegnamento del laboratorio sono relative alla elaborazione e alla costruzione di criteri, tecniche, procedure e strumenti atti a valutare in ordine ai seguenti contenuti didattici:

1. Le situazioni in cui la lingua straniera sarà usata, compresi gli argomenti con i quali ha a che fare;2. Le attività linguistiche in cui chi apprende è impegnato;3. Le funzioni linguistiche che chi apprende deve essere in grado di adempiere;4. I concetti linguistici generali che chi apprende deve

dimostrare di possedere;5. Le forme linguistiche che chi apprende deve essere

in grado di usare;6. Il processo di insegnamento/apprendimento messo

in atto da chi insegna.C. Metodologia di lavoroLa metodologia di lavoro che si propone di utilizzare tenderà

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all’attivazione di processi di costruzione di criteri, tecniche, procedure, strumenti di valutazione da parte degli stessi frequentanti.Si utilizzerà la metodologia del workshop e del groupware di modo che gli stessi frequentanti possano essere messi in grado di produrre piuttosto che acquisire conoscenze e competenze nel settore.

BIBLIOGRAFIA Da concordare

INSEGNAMENTO Laboratorio Didattico di Fisica IISEDE LecceAREA Fisico-Informatico-MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49/A

DOCENTE Daniele MartelloTELEFONO 0832-297451 DIPARTIMENTO Dip. Di Fisica – Universita’ di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giov. 11-13 OBIETTIVI DEL CORSO Sviluppare ulteriormente il senso delle misure, la verifica delle

leggi e l'uso degli strumenti in particolare nel campo dell’ottica e dell’elettromagnetismo.

PROGRAMMA 1. Ottica GeometricaPropagazione della luce, legge della riflessione, legge di Snell. Sistemi ottici: diottro sferico, lente sottile, prisma

2. Ottica Fisica (cenni)3. Circuiti in continua

Legge di Ohm, resistenze in serie e parallelo, comportamento di un condensatore

4. Circuiti in alternataCorrenti sinusoidali, comportamento di resistenze e condensatori, introduzione al metodo simbolico, legge di Ohm generalizzata.

5. Esperienze Verifica dell’equazione della lente sottile e determinazione

della distanza focale di una lente Determinazione dell’indice di rifrazione del mezzo di cui e’

composto un prisma Verifica della legge di Ohm e determinazione del valore di

una resistenza incognita con il metodo volt-amperometrico Realizzazione di un filtro passa alto e verifica del suo

comportamentoL’esame verterà sulla discussione di una delle esperienze di laboratorio estratta a sorte.

BIBLIOGRAFIA B. Rossi “Ottica” E. Ragazzino, M.Giordano, L.Milano “Fondamenti di Fisica” G. Poggi “Esperimenti di elettricita’ e magnetismo” E.M.Purcell – La Fisica di Berkeley Elettricita’ e Magnetismo Collana Schaum’s “Beginning Physics II”

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Storia e Fondamenti della

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MatematicaSEDE LECCEAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47A 49A

DOCENTE Michele CampitiTELEFONO 0832 29 7432 DIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 11.30-13.30PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso si propone di ripercorrere

diversi capitoli della matematica partendo dall’introduzione dei relativi concetti, dalla loro evoluzione ed arrivando all’illustrazione delle tecniche attuali mediante il programma “Mathematica”

- Contenuti: Fondamenti del linguaggio matematico, relazioni e strutture matematiche, tecniche di calcolo e risoluzione di problemi differenziali, con l’utilizzo del programma “Mathematica”.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): 1) S. Wolfram, Mathematica, Cambridge University Press.2) E. Mendelsohn, Introduzione alla logica matematica, Boringhieri.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): prova di laboratorio

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Michele CampitiProf.ssa Angela Albanese

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della matematica IISEDE LecceAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47A

DOCENTE Albanese Angela AnnaTELEFONO 0832/297426DIPARTIMENTO Di Matematica “E. De Giorgi’’ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì, ore 10.00-12.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso è orientato a fornire una formazione di base nell’ambito

del calcolo delle probabilità ai fini dell’insegnamento.PROGRAMMA Le origini del Calcolo delle Probabilità. Gli eventi e l’algebra

degli eventi. Assiomi e teoremi base della probabilità. Probabilità condizionata. Formula di Bayes. Eventi indipendenti. Variabili aleatorie: discrete e continue. Coppie e vettori di variabili aleatorie. Valore atteso e proprietà. Varianza e proprietà. Covarianza. Disuguaglianza di Chebyshev. Legge debole dei grandi numeri. Variabili aleatorie di Bernoulli, di Poisson, uniformi, normali, esponenziali. Teorema del limite centrale.

BIBLIOGRAFIA Appunti del docente.PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. M. Campiti, Prof. G. Congedo

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INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica delle Scienze (settore abiologico)SEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Prof. Angelo VarolaTELEFONO 0832298850DIPARTIMENTO Scienza dei Materiali - Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 10-11 e su appuntamento telefonico/e-mailOBIETTIVI DEL CORSO Potenziare le conoscenze specifiche delle discipline geo/1…

geo11. Richiamare i concetti di base attraverso esperienze didattiche in laboratorio in modo da stimolare le capacità di osservazione e di descrizione degli allievi.

PROGRAMMA Le scienze della Terra, introduzione alla dinamica crostale e storia della terra, minerali e loro classificazione, le rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie. Calore interno, vulcani e plutoni.Espansione dei fondi oceanici, deformazioni della crosta, processi sedimentari. Degradazione atmosferica. Fossili, evoluzione e stratigrafia. Decadimento radiattivo e datazioni assolute e relative. Ere geologiche. Carte geografiche, topografiche e geologiche. Riconoscimento rocce.

BIBLIOGRAFIA E.L. Palmieri- M.Parotto, Capire la Terra. Ed. zanichelliA. Bosellini, Le Scienze della Terra, Italo Bovolenta editore, 1986;Mottana-Crespi, Liborio- Minerali e Rocce, ed. Mondatori

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. A. Varola Prof. S. Negri,

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della matematica 3SEDE LecceAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47A

DOCENTE Prof. Giuseppe CongedoTELEFONO 0832 297430DIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 15-17OBIETTIVI DEL CORSO Mettere in evidenza le difficoltà che si presentano

nell’apprendere i vari argomenti trattati e di approntare le strategie necessarie per superare le difficoltà

PROGRAMMA Laboratorio di Didattica della Matematica (ind.fisico-inform.-mat.-)

a.a. 2004/2005 (4° Semestre)Prof. Giuseppe Congedo

Teoria elementare della misura nel piano.Classe dei poligoni. Misura dei poligoni. Limitatezza di insiemi del piano. Misura interna e misura esterna.

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Misurabilità secondo Peano-Jordan. Caratterizzazione di insiemi misurabili. Insiemi di misura nulla. Estensione della teoria ad insiemi non limitati del piano. Caratterizzazione.Calcolo integrale per funzioni di una variabile.Calcolo integrale: somme inferiori e superiori, integrale inferiore e superiore, funzioni integrabili, condizione necessaria e sufficiente di integrabilità; integrabilità delle funzioni continue, integrabilità delle funzioni monotone, integrabilità delle funzioni generalmente continue (s.d.), somme alla Cauchy, limite di successioni generalizzate, proprietà delle funzioni integrabili, teorema della media integrale, teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrale indefinito: metodi di integrazione indefinita: teorema di integrazione per parti, teorema di integrazione per sostituzione. Integrazione delle funzioni elementari. Calcolo degli integrali definiti, integrali impropri. Esercizi.Calcolo integrale per funzioni di due o più variabiliIntegrale di Riemann, integrabilità delle funzioni continue e proprietà dell'integrale. Insiemi normali del piano ed integrali doppi: integrali doppi su insiemi normali, insiemi limitati misurabili, proprietà di additività dell'integrale, teorema di riduzione per gli integrali doppi. EserciziSuccessioni di funzioniDefinizioni ed esempi. Convergenza puntuale e uniforme.: relazione fra le due convergenze. Teorema sulla continuità della funzione limite, teorema di passaggio al limite sotto il segno di integrale, teorema di passaggio al limite sotto il segno di derivata

BIBLIOGRAFIA P. Marcellini, C. Sbordone, 2002, “Analisi Matematica Uno”, Liguori Editore

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. G. Congedo, Prof. S. Rizzo, Prof.ssa A. Albanese

INSEGNAMENTO STORIA E FONDAMENTI DI FILOSOFIA (V ciclo, III Semestre)

SEDE BariAREA 11CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37°

DOCENTE PROF. Paolo PonzioDIPARTIMENTO SCIENZE FILOSOFICHETELEFONO 080 5714289ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedi 10 – 12,30OBIETTIVI DEL CORSO Approfondimento di alcuni questioni fondamentali della

filosofia attraverso l’analisi di un punto nodale dell’intera storia del pensiero occidentale: la filosofia di Descartes;

Il corso di propone di analizzare alcuni aspetti della filosofia cartesiana alla luce delle riletture avviate nel corso del XX secolo da alcuni fra i maggiori “lettori” di Descartes.

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PROGRAMMA In stretta aderenza agli obiettivi del corso, il programma sarà articolato nella lettura delle Meditazioni metafisiche di R. Descartes unitamente a quella degli autori del Novecento che saranno presi in esame

BIBLIOGRAFIA I testi di riferimento sono: R. Descartes, Meditazioni metafisiche, Bompiani,

Milano 2002, in part. la I e II meditatio; H. Arendt, Vita activa, Bompiani, Milano 2002, capitolo

VI “La vita activa e l’età moderna”, pp. 183-242; J.-L. Marion, Questions cartesiennes II, pp.3-47 ; E. Levinas, Totalità e infinito, Jaca Book, Milano 2002,

capitolo intitolato “Metafisica e trascendenza” in part. pp. 46-50;

E. Levinas, Di Dio che viene all’idea, Jaca Book, Milano 1997, capitolo intitolato “Dio e la filosofia”, pp. 77-101;

Ch. S. Peirce, Questioni riguardo a certe pretese capacità umane e Alcune conseguenze di quattro incapacità, in Opere scelte, UTET, Torino 2005 (in corso di pubblicazione – le fotocopie saranno distribuite dal docente).

Si consiglia anche la lettura di: Finito, Infinito, di C. Esposito, G. Maddalena, P. Ponzio, M. Savini, Pagina ed., Bari 2004 (II ed.).

PROPOSTA DI COMMISSIONE Ponzio Paolo; Esposito Costantino

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di storia dell’arteSEDE BariAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A; 28A

DOCENTE Francesco Saverio Maurizio TriggianiORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 9-12OBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio si propone di fornire strumenti teorici

e pratici attraverso i quali fruire, interpretare e produrre immagini e oggetti significanti in proiezione educativa e didattica.

PROGRAMMA Le attività didattiche elaborate nei programmi scolastici relativi alle aree 25 A e 28 A tendono a privilegiare il rapporto tra messaggio visivo, inteso come fruizione, interpretazione e riproduzione, e struttura del linguaggio visivo, da tradursi come tecnica di acquisizione, interpretazione e produzione artistica.Il laboratorio attraverso l’uso di strumenti didattici e di altrettanti strumenti grafici, fotografici e digitali proporrà un contatto diretto e mediato con le opere di pittura, scultura e architettura presenti nei contesti territoriali (nazionali e regionali). In tale prospettiva si prevedono visite a Musei e Monumenti cittadini.Inoltre sarà evidenziato il passaggio necessario dal

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“guardare” al “vedere” per poter così identificare i processi che portano alla produzione ed alla relativa fruizione del messaggio visivo. Questo lavoro sarà svolto attraverso la ri-produzione e interpretazione delle opere d’arte presenti nel contesto territoriale dal Medioevo sino all’età contemporanea con una particolare attenzione al concetto del ‘narrare attraverso le immagini’ che focalizzerà i fenomeni percettivi e comunicativi sulle proprietà delle sequenze narrative dalle icone medievali alle strip fumettistiche, alle icone pop contemporanee.

BIBLIOGRAFIAI testi qui riportati saranno indicati come letture e sono disponibili presso la Biblioteca del Laboratorio dell’immagine – Dip. Studi Classici e Cristiani, strada Torretta – Borgo Antico, Bari

- HOBEL, Angel IAVARONE, Insegnare Educazione Artistica Arte e Disegno, Napoli, Ed. Simone 2001

- Ave APPIANO, Manuale di immagine, Roma, Meltemi 1998

- Pina BELLI D’ELIA, Per una educazione al vedere, in Media Significati Metodi nella Formazione, a cura di V.A. BALDASSARRE, Modugno 1993, pp. 161-176

- Corrado MALTESE, Semiologia del Messaggio Oggettuale, Milano, Mursia 1970

- J.C. Schmitt, Il gesto nel Medioevo, Laterza 1999- Scott Mcloud, Capire il Fumetto, Pavesio 1999- E.H. Gombrich, J. Hochberg, M. Black, Arte,

Percezione e Realtà, Einaudi 1997- U. Volli, Manuale di semiotica, Laterza, 2003

Ulteriori indicazioni organizzative del corso

E’ prevista una prova di laboratorio da concordare con i corsisti

INSEGNAMENTO PSICOLOGIA DELL’HANDICAP E DELLA SALUTESEDE BARIAREA SCIENZE MOTORIECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29A; 30A

DOCENTE Prof.ssa Antonietta CURCITELEFONO 080/5714255DIPARTIMENTO PSICOLOGIAORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, 11.00-13.00

Venerdì, 11.00-12.00PROGRAMMA Obiettivi del corso: Delineare i principali modelli teorici in tema

di psicologia della salute e dell’handicap. Fornire strumenti per l’analisi critica dei processi psicologici e psicosociali connessi a comportamenti che hanno implicazioni per la salute e per il trattamento della disabilità.Contenuti:Aree di intervento e ricerca in psicologia della saluteSenso comune vs. spiegazioni scientifiche in tema di saluteProcessi psicologici e psicosociali rilevanti per la saluteRelazione medico-pazienteLa sindrome del burn-out

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Menomazione, disabilità e handicapModelli di diagnosi Handicap e famigliaIntegrazione scolasticaTesti (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Zani, B. e Cicognani, E. (2000). Psicologia della salute.

Bologna: Il Mulino. Zanobini, M. e Usai, M. C. (1999). Psicologia dell’handicap

e della riabilitazione. Milano: Franco Angeli.

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): OralePROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Antonietta Curci (Presidente)

INSEGNAMENTO Comprensione e produzione orale e scrittaSEDE LecceAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45/46/A

DOCENTE Susan KermasDIPARTIMENTO Lingue e Letterature StraniereORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 9,30 – 11,00 (Buon Pastore, 2° piano)PROGRAMMA - Obiettivi del corso: mettere in evidenza le problematiche

inerenti la comprensione di testi di diversa tipologia dal punto di vista lessicale, fraseologico e morfo-sintattico.

- Contenuti: si analizzeranno testi che mettono in evidenza il rapporto tra l’evoluzione della società e l’evoluzione della lingua.

- Testi: il materiale didattico relativo alle singole lezioni, unitamente a bibliografie di approfondimento, saranno messi a disposizione dei corsisti durante il corso.

- Modalità di svolgimento dell’esame: la prova scritta consiste nell’analisi di un testo in lingua; la prova orale ne verifica la comprensione e la produzione

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

P R O G R A M M A Corso di Storia e fondamenti della Fisica II

Prof. C.N. De Marzo

● Aspetti della rivoluzione scientifica moderna- Cenni sulla biografia di Galileo, con particolare riferimento al periodo padovano, al cannocchiale, alle scoperte astronomiche, ai processi del 1616 e 1633. L’ipotesi geocentrica e la nuova teoria del moto in Galileo. Il principio di inerzia e le sue conseguenze sul sistema del mondo. Il principio di sovrapposizione, moto con attrito. Il programma culturale di Galileo. Tratti salienti della scienza galileiana.- Newton, cenni alla sua biografia. I Principia, il calcolo infinitesimale, l’atomismo in Newton. Sviluppi della Meccanica fino all’800.- Prove della rotazione della Terra- Teoria degli errori

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Riferimenti - Dispense distribuite a lezione- Geymonat L., Storia del pens. filos. e scient.; Garzanti (1976)

vol II, cap 11, p189-222 e vol II, cap 15, p623-648- Geymonat L., Galileo Galilei; Einaudi (1969) – in particolare:

La Fisica e il metodo di Galilei (p259 sgg)

● L’elettromagnetismo in MaxwellL’elettromagnetismo di Faraday. Le tre memorie di Maxwell sull’elettromagnetismo. Il meccanicismo e l’esigenza di calcolabilità dei fenomeni. Il Trattato di elettricità e magnetismo di Maxwell. Hertz e la scoperta delle onde elettromagnetiche; conseguenze sulla fisica dell’etere. Mutamenti metodologici al sorgere della Fisica Moderna

Riferimenti - De Marzo C., Maxwell e la fisica classica, Laterza 1978- Dispense distribuite a lezione

● Il problema dell’etere e la sua soluzione relativistica

Riferimenti - Dispense distribuite a lezione

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della FisicaSEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59

DOCENTE Antonio SerraTELEFONO 0832 320559DIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Universita’ di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedi’ 10.30-12.30

Martedi’ 10.30-12.30Giovedi’ 10.30-12.30

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso di Laboratorio di Didattica della Fisica intende fornire agli specializzandi una metodologia di insegnamento delle principali leggi della Fisica Classica marcando il carattere fortemente interdisciplinare degli argomenti trattati.

PROGRAMMA Nel Corso di Laboratorio di Didattica della Fisica (Cl. 59) verranno affrontati i percorsi educativi con i quali illustrare le principali leggi della Fisica classica. Particolare attenzione sara’ rivolta alla metodologia di insegnamento dei vari argomenti, articolandoli in precise unita’ didattiche. Partendo dall’osservazione sperimentale, saranno trattati criticamente i seguenti argomenti: Massa, peso e densita’ media di un corpo Dinamica dei fluidi (Spinta di Archimede e Legge di Stevino,

Principio dei vasi comunicanti, Legge di Pascal, Comportamento di un gas)

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Leggi della Dinamica Equilibrio di un corpo rigido (Leve) Acustica (Le onde sonore, propagazione e fenomeni di

interferenza e risonanza) Ottica geometrica (Lenti sottili, Fenomeni di riflessione e

rifrazione) I principali fenomeni dell’elettrostatica e

dell’elettromagnetismo. BIBLIOGRAFIA Appunti del corso

Dispense a cura del Docente

INSEGNAMENTO Didattica della Finanza di ImpresaSEDE FoggiaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A17

DOCENTE Prof. Marciello Rita AnnaDIPARTIMENTO EconomiaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì dalle ore 10,00 alle ore 11,00 e nelle ore da concordare

con gli studentiPROGRAMMA Obiettivi del corso: Analisi del processo insegnamento-

apprendimento della gestione della Finanza d’impresa per trasmettere esperienze e strategie didattiche idonee a favorire l’interesse degli studenti e ad integrare e sviluppare le loro mappe cognitivo - applicative, per l’acquisizione di competenze riconosciute e riutilizzabili.

Contenuti:Creazione della mappa della Didattica della Gestione finanziaria d’impresa con i collegamenti tra finanziamenti e investimenti e creazione della mappa didattica del Mercato dei capitali con la suddivisione di quanto gli studenti dovranno apprendere sul Mercato Mobiliare, sul Mercato dei Capitali e sul Mercato dei CambiDidattica dei bisogni finanziari d’impresa, correlazioni con le Fonti con calcoli e analisi di problemi connessiDidattica della struttura finanziaria e della combinazione tra capitale proprio e capitale di credito, scelta tra le possibili acquisizioni di capitale di credito (reg. in P.D. e calcoli economici) Didattica della funzione Finanza nell’organizzazione aziendaleDidattica delle configurazioni di S.P. e C.E , Margini di struttura e di Tesoreria, Indicatori e Indici finanziari con relazioni con altri indici, per l’analisi della Finanza d’impresa.Didattica dello Smobilizzo del credito e del Factoring Didattica delle forme particolari di finanziamento: Forfaiting e confirmingDidattica del Prestito ObbligazionarioDidattica dei progetti d’investimento e del confronto con i rendimentiDidattica del LeasingDidattica del Mercato dei capitali, sua struttura e negoziazioni

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Didattica dell’U.D. Mercato monetarioDidattica dell’U.D. Scritture contabili relative alle operazioni in titoliDidattica dell’U.D. Mercato dei cambi

Testi: Didattica dell’Economia Aziendale Marciello Rita Anna Elemond scuola e azienda Milano 2004; dispense del docente con analisi di casi di finanza aziendale, prospetti per la costruzione delle unità didattiche della Finanza d’impresa e griglie di valutazione; testi scolastici in uso.

Modalità di svolgimento dell’esame: esame orale

Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: Durante il corso si organizzeranno esercitazioni in gruppo sulla creazione di U.D.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.ri: Marciello - Angiola - Veronico

INSEGNAMENTO GESTIONE E SICUREZZA DEI LABORATORI DIDATTICI

SEDE BariAREA AREA TECNOLOGICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34A

DOCENTE prof. ing. Giuseppe CavoneTELEFONO Uff.: 0805963303DIPARTIMENTO Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di

Bari, via E. Orabona n.4, 70125 BariORARIO DI RICEVIMENTO In concomitanza delle lezioni, in funzione dell’orario e della

disponibilità degli studenti.OBIETTIVI DEL CORSO L’organizzazione e la gestione di un laboratorio sperimentale

dedicato alle attività didattiche richiedono scelte e revisioni che necessitano e contemporaneamente costruiscono un grande bagaglio di esperienze. Lavorare in un ambiente sicuro è diritto di ogni lavoratore, contribuire a renderlo sicuro è un dovere nei confronti di se stessi e del prossimo. L'applicazione di questo principio richiede la conoscenza da parte di ognuno delle norme di sicurezza che riguardano il proprio ambiente di lavoro ed il D.Lgs. 626/94 afferma la necessità di una adeguata formazione del personale.Questo corso ha lo scopo di dare indicazioni per la pianificazione, la realizzazione e la gestione di un laboratorio didattico nonché illustrare sia i principi fondamentali della sicurezza degli ambienti di lavoro (ed in particolare dei laboratori didattici), sia i rischi trasversali che si incontrano in ogni ambiente.

PROGRAMMA L’organizzazione del laboratorio didatticoI problemi del laboratorio sperimentale didattico, le variabili strutturali, didattiche e personali. La struttura del laboratorio, la sicurezza del laboratorio, gli aspetti didattici e la verifica dell’apprendimento. Le attrezzature e le esercitazioni, i requisiti

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di sicurezza degli strumenti di misura, la manutenzione.Gli aspetti legislativi e normativiLa legislazione riguardante la sicurezza e la sicurezza elettrica, Enti di normazione, normativa tecnica e regola d’arte, Direttive comunitarie per il materiale elettrico e le macchine, la marcatura CE, la certificazione e l’autocertificazione di prodotto, le imprese abilitate. Aspetti di carattere generale: definizioni, sicurezza e rischio; affidabilità e sicurezza, rischio indebito e fattore umano.Sicurezza elettricaEffetti della corrente elettrica sul corpo umano:Elettrofisiologia, la soglia di sensibilità, tetanizzazione, arresto della respirazione, fibrillazione ventricolare, ustioni, limiti di pericolosità, pericolosità della corrente in funzione di: tempo, frequenza, forma d’onda, il corpo umano come conduttore, pericolosità della corrente elettrica con il percorso, la curva di sicurezza.Il terreno conduttore elettricoDefinizioni, il terreno conduttore elettrico, resistenza verso terra di una persona, tensione totale di terra, tensioni di passo e di contatto, l’impianto di terra.Contatti diretti ed indirettiDefinizioni, misure di protezione contro i contatti diretti, classificazione dei sistemi elettrici sulla base della tensione, classificazione dei sistemi elettrici sulla base della messa a terra del neutro, protezione dai contatti indiretti nei sistemi TT, protezione dai contatti indiretti nei sistemi TN, protezione dai contatti indiretti nei sistemi IT.L’impianto elettrico nel laboratorioQualificazione del personale, impianto di distribuzione, banchi di prova elettrificati, protezioni.VideoterminaliQualità e limiti del vedere, l’attenzione, la visione, leggibilità di testi. Protezione degli addetti al videoterminale (D. Lgs. 626/94), posto di lavoro al videoterminale, l’ambiente di lavoro.Esposizione a raggio laserIntroduzione e definizioni, classificazione degli apparecchi laser, requisiti di sicurezza, rischi associati alla radiazione laser, effetti sugli occhi e sulla pelle, sistemi di protezione e norme di utilizzo.Il rischio incendioIntroduzione, informazioni preliminari, situazioni a rischio, prevenzione, mezzi estinguenti, tipo di incendio, procedure di emergenza, riferimenti normativi.Il rischio chimicoCaratteristiche del rischio chimicoInfiammabilità, reattività, tossicità, vie di penetrazione nell’organismo, livelli di esposizione, effetti combinati, fonti di pericolo.Caratteristiche delle sostanzeSostanze pericolose, identificazione ed etichettatura, esplosivi, sostanze comburenti e infiammabili, sostanze tossiche, sostanze nocive, corrosive, irritanti, sensibilizzanti. Agenti cancerogeni.Gestione del rischio chimicoInventario, stoccaggio, ventilazione, uso e manipolazione, agenti cancerogeni, emergenza, sorveglianza medica, frasi di rischio e consigli di prudenza.Schema della scheda di sicurezzaIl rischio biologicoBatteri, virus, funghi, parassiti, il rischio biologico e la sua gestione, adempimenti legislativi.

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RumoreL’apparato uditivo, pericoli connessi all’esposizione al rumore, la difesa acustica.Movimentazione manuale carichiEffetti sulla salute, fattori di rischio, Sollevamento corretto.

BIBLIOGRAFIA - Gorini, S. Sartori: “Il laboratorio didattico”, gennaio 1984

- V. Carrescia: “Fondamenti di sicurezza elettrica”, Edizioni TNE.

- SAFELAB, La sicurezza nei laboratori: “Multimedia di formazione alla sicurezza nei laboratori” Istituto Nazionale per la Fisica della Materia, INFMedia Laboratori, 1999.

- UNI 10380:1994/A1 Illuminotecnica - Illuminazione di interni con luce artificiale, ottobre 1999

- Impianti a norme CEI – verifiche, Edizioni TNE, 2001.PROPOSTA DI COMMISSIONE prof. ing. Francesco Adamo Dipartimento di Elettrotecnica ed

Elettronica – Politecnico di Bari

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCELTE FINANZIARIE APPLICATE.

SEDE B A R IAREA ECONOMICO - GIURIDICA. CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

19 A

DOCENTE Prof. D’URSI NICOLAORARIO DI RICEVIMENTO L’ora antecedente l’inizio della lezione e/o l’ora successiva al suo

termine (da concordare con i corsisti). PROGRAMMA - Obiettivi del corso: 1) Fornire agli aspiranti

all’insegnamento chiare e precise coordinate metodologiche riguardo alla programmazione di unità didattiche e all’articolazione di lezioni sulle scelte finanziarie, che siano idonee alla comprensione dei più importanti fenomeni finanziari della realtà che ci circonda; 2) sollecitare i corsisti ad una adeguata conoscenza degli aspetti più rilevanti delle attività finanziarie dello Stato e degli enti pubblici, sensibilizzando gli stessi ad approfondire con partecipazione le principali tematiche afferenti le scelte finanziarie.

- Contenuti: Presentazione del programma e sua illustrazione. La libertà di insegnamento, il confronto aperto di posizioni culturali e il rispetto della coscienza morale e civile degli alunni. Il docente nella scuola dell’autonomia, con particolare riguardo alle discipline economico-finanziarie. Obiettivi e contenuti delle discipline finanziarie.

- L’attività finanziaria e il problema delle scelte collettive. Le teorie economiche, le teorie politico-sociologiche e le teorie delle scelte pubbliche. Le spese pubbliche: la crescita della spesa pubblica. Le entrate pubbliche. Pressione tributaria e pressione finanziaria. Esercitazione: programmazione di un’unità didattica relativa ai predetti

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argomenti; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione frontale. Discussione-dibattito.

- Il bilancio dello Stato e le relative scelte finanziarie. Bilancio di competenza o bilancio di cassa ? Il problema del pareggio o del disavanzo del bilancio statale. I bilanci pubblici, con particolare riguardo al bilancio dello Stato. Cenni sulla formazione ed approvazione del bilancio dello Stato italiano; l’esercizio provvisorio. Esercitazione: programmazione di un’unità didattica relativa al bilancio dello Stato; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione, con impiego di nuovi strumenti didattici. Discussione-dibattito.

- Prezzi pubblici e tassa. Con quale criterio è determinata la misura della tassa ? Le imposte. Criteri di scelta fra imposte dirette e indirette. Scelte finanziarie relative alle modalità di applicazione delle imposte. Le forme tecniche di progressività. Esercitazione: programmazione di un’unità didattica relativa agli ultimi argomenti sviluppati; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione partecipata, con verifica degli apprendimenti. Discussione-dibattito.

- Il sistema tributario italiano. Principi costituzionali. L’interpretazione e l’interpello. Lo Statuto dei diritti del contribuente. Cenni sulle singole imposte dirette e indirette. Esercitazione: programmazione di un’unità didattica relativa agli ultimi argomenti sviluppati; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione integrata frontale-interattiva, con verifica degli apprendimenti ed individuazione delle carenze per interventi di recupero. Discussione-dibattito.

- La gestione dell’attività finanziaria pubblica affidata allo Stato centrale o all’ente locale ? Scelte di modalità di finanziamento dell’ente locale. La finanza regionale e l’IRAP. La finanza comunale.

- Il contenzioso tributario.- Esercitazione: programmazione di un’unità didattica

relativa alla finanza locale; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione con verifica degli apprendimenti ed individuazione delle carenze per interventi di recupero. Discussione-dibattito.

- I principali strumenti di valutazione delle discipline finanziarie. Attività di recupero e debito formativo. Gli IDEI e il ”tutoring”. Progetti e ”stages” afferenti le discipline finanziarie. Esercitazione:lavoro di gruppo. Simulazione di uno ”stage”.

- Considerazioni conclusive.- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di

testi):- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

orale. Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

INSEGNAMENTO Didattica delle Scenze Economiche Applicate

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SEDE BariAREA Economica/GiuridicaDOCENTE Prof. Catacchio RaffaeleDIPARTIMENTO Economico GiuridicoORARIO DI RICEVIMENTO Ore 16 venerdiPROGRAMMA Il corso è pensato e realizzato per far acquisire ai futuri docenti

una cultura economico – aziendale durevole nel tempo che permetta loro di trasferire agli studenti la realtà di oggi e di poterne seguire l’evoluzione nel tempo. Pertanto sarà rivolto a fornire non solo la preparazione professionale di base, ma soprattutto a sviluppare un processo formativo permanente che continui per tutta la vita d’insegnamento. Pertanto si pentirà all’analisi di casi concreti, rilevando dagli stessi concetti ed idee valide sempre e comunque nel tempo, trascurando ciò che è soggetto a modifiche continue.Le lezioni, pertanto, seguiranno il seguente svolgimento:

- presentazione del programma e pianificazione del lavoro- Inventario, Bilancio, Stato Patrimoniale: Attività

Immobilizzate e Attivo Circolante. I ratei e i risconti attivi- Stato Patrimoniale: Passivo; I finanziamenti con capitale

proprio e capitale di terzi- Conto Economico: Area di Gestione – Componenti

negativi e positivi di reddito appartenenti alle varie aree di gestione e collegamenti con la situazione patrimoniale e finanziaria

- Problemi di scelte economiche relative a “Gestione di magazzino – Scelte della forma e struttura aziendale – Scelte tra le diverse forme di finanziamento”

- Riflessi sul Conto Economico delle Immobilizzazioni (Manutenzioni, Rivalutazioni, Contributi Pubblici, Dismissioni)

- Incidenza sul Conto Economico delle componenti del costo del lavoro (Salari e Stipendi, Oneri Sociali, TRFL, Nuove tipologie del rapporto di lavoro)

Durante le lezioni si farà uso di riviste ed articoli di quotidiani, oltre che di appunti tratti sull’esperienza professionale di docente.Si prevede lo svolgimento dell’esame in forma mista, e cioè sia scritto che orale con riserva di decidere al termine del corso)

INSEGNAMENTO Lingua materna e lingua straniera: analisi contrastivaSEDE BariAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45A; 46A

DOCENTE Prof. Giuseppe MazzottaDIPARTIMENTO già appartenente al Dip. di Pratiche linguistiche e analisi di testiORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì: ore 09,30 – 10,30 oppure, se necessario, in altra data

da concordare con i corsisti.OBIETTIVI DEL CORSO Acquisizione da parte dei corsisti delle modalità e procedure

dell’analisi linguistica, soprattutto sotto il profilo della linguistica contrastiva.

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PROGRAMMA Si metteranno in luce i caratteri propri della linguistica contrastiva che, a differenza della linguistica comparativa, preoccupata di cogliere le affinità e le somiglianze tra le lingue, tenta d’individuare le dissimmetrie e i punti di discordanza e di contrasto tra la madrelingua e la lingua straniera oggetto di apprendimento.Il programma verterà in particolare sui sistemi fonologici italiano, francese e inglese, lingue conosciute dai corsisti.Il vocalismo e il consonantismo saranno studiati attraverso la tecnica della sovrapposizione, sia a livello uditivo che produttivo.L’analisi contrastiva sarà estesa anche ad alcuni aspetti significativi della morfosintassi e del lessico.

BIBLIOGRAFIA G. Mazzotta, Italiano, francese, spagnolo: sistemi fonologici a confronto, Bergamo, Minerva Italica.Ulteriore materiale di studio sarà fornito nel corso delle lezioni.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Giuseppe Mazzotta (Presidente)Prof.ssa Patrizia Mazzotta (Componente)Prof. Mario Cardona (Componente)

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCIENZE (SETTORE ABIOLOGICO)

SEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE PROF. MORESI MARCOTELEFONO 080 5442599 - FAX: 080 5442591DIPARTIMENTO GEOMINERALOGICO, CAMPUS UNIVERSITARIOORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI E MARTEDI, ORE 11 - 13 (orario provvisorio, in

attesa di conoscere l'orario delle lezioni e la disponibilità temporale degli specializzandi)

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Apprendimento ed insegnamento, specialmente attraverso applicazioni pratiche atte a guidare l'informazione, dei metodi di indagine che permettono di caratterizzare i vari aspetti compositivi del mondo inorganico.

- Contenuti: COSTITUZIONE FONDAMENTALE DELLA MATERIA. L'atomo, il nucleo e la radioattività, la sfera elettronica ed i caratteri chimici.STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA NEI COMPOSTI INORGANICI. Coordinazione fra elementi, il reticolo cristallino, gli elementi di simmetria.COSTITUZIONE E DINAMICA DELLA TERRA. La forza di gravità e le onde sismiche come strumenti di studio, evoluzione della crosta terrestre.MINERALI E ROCCE. Processi genetici, riconoscimento macroscopico, criteri classificativi.STUDIO DI MINERALI E ROCCE (OBIETTIVI DELLA RICERCA E TIPI DI INDAGINE). Proprietà fisiche e proprietà chimiche, i metodi di analisi, impiego dei raggi X,

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indagini basate sullo studio dei processi radioattivi.- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di

testi): Appunti estraibili dalle lezioni e dalle sperimentazioni.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): MISTO.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: LE LEZIONI FRONTALI SARANNO ACCOMPAGNATE DA DISCUSSIONI DI APPROFONDIMENTO SUGLI ARGOMENTI TRATTATI, DA OSSERVAZIONI DIRETTE E DA APPROCCI PRATICI SU MATERIALI E STRUMENTAZIONI, DA PROVE DI IMPOSTAZIONE DELLA DIDATTICA.

INSEGNAMENTO Tecniche dell’espressione letterariaSEDE FoggiaAREA Linguistico-LetterariaCLASSE/CLASSI 43A – 50ADOCENTE prof. Trifone GarganoDIPARTIMENTO Docente a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO un'ora prima delle lezioniOBIETTIVI DEL CORSO - Conoscere gli Obiettivi Specifici di Apprendimento (scuola

secondaria di I grado e di II grado)- Analizzare la specificità del testo letterario- Saper riconoscere le tecniche dell'espressione letteraria adottate dagli scrittori (nelle diverse età)- Conoscere le metodologie critico-didattiche prevalenti di lettura, analisi e interpretazione del testo letterario- Conoscere la strategia modulare (di produzione e di fruizione del testo letterario)- Conoscere e saper praticare le principali tecniche di riscrittura dei testi letterari, con finalità didattiche

PROGRAMMA 1. Programmi ministeriali di Italiano (scuola secondaria di I grado e di II grado)2. Istituzioni letterarie3. Indirizzi della critica letteraria4. Studiare (e insegnare) la letteratura per moduli5. Tecniche di riscrittura:

- la trans-codifica testuale- i giochi linguistici- i libri paralleli- il fumetto- la scrittura digitale (ipertesti, e-book, blog)

BIBLIOGRAFIA F. Tateo – T. Gargano, Costellazioni italiane, Edizioni B. A. Graphis, Bari 2005T. Gargano (a c. di), Antologia modulare di letteratura italiana. Sette-Ottocento, Edizioni B. A. Graphis, Bari 2004

PROPOSTA DI COMMISSIONE T. Gargano – S. Valerio

INSEGNAMENTO Fondamenti di Filologia e Didattica della Letteratura ItalianaSEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI 51/A – 52/ADOCENTE Sebastiano VALERIO

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DIPARTIMENTO Scienze Umane – via Arpi 155 FoggiaORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: guidare nella programmazione di

moduli, unità didattiche e di apprendimento relative all’educazione letteraria nei Licei (come leggere i testi letterari in classe,:metodi di analisi testuale, approccio filologico ai testi)

- Contenuti: la storia delle collane dei classici, delle antologie, delle storie letterarie; il canone nei programmi scolastici e nella programmazione. Fondamenti di Filologia italiana.

- Testi: A. Stussi, Breve avviamento alla filologia italiana, Bologna 2002; R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Manduria 2002 oppure Letteratura italiana. Esempi di metodologia e didattica, vol. I, Bari 2002

- Modalità di svolgimento dell’esame: oraleEventuali ulteriori indicazioni verranno fornite nel corso delle lezioni (venerdì ore 15.00-17.15 c/o Facoltà di Lettere, Foggia)

PROPOSTA DI COMMISSIONE

S. Valerio – T. Gargano

INSEGNAMENTO Didattica delle Scienze Settore Biologico IISEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE Mario De TullioTELEFONO 080 5442157 DIPARTIMENTO Biologia e Patologia Vegetale – Sez. Botanica (Campus)ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire percorsi didattici strutturati su

tematiche di biologia vegetale- Contenuti: Perché studiare ed insegnare la biologia

vegetale? - Semi, germinazione e sviluppo: semplici esperienze per la didattica della biologia - Le piante a ciclo rapido come strumento per studiare la genetica formale - Come spiegare la teoria cellulare con un microscopio e qualche verdura presa dal frigo - Le interazioni tra le piante e l'ambiente circostante: luce, acqua, nutrienti - Ormoni e regolatori della crescita delle piante - Le piante, i geni, le biotecnologie vegetali: cerchiamo di capire meglio - Fotosintesi e respirazione: due facce della stessa medaglia

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): C. Longo, Didattica della biologia, La nuova Italia, Firenze + Dispense fornite dal docente.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Pieri, Labate, De Tullio

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INSEGNAMENTO Storia dell’Arte di PugliaSEDE BariAREA Dell’Arte e del DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A-28A

DOCENTE Derosa Luisa M.S.TELEFONO 080.5717921 DIPARTIMENTO Studi Classici e Cristiani (S. Teresa dei Maschi, Strada Torretta)ORARIO DI RICEVIMENTO martedì, ore 10-12PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Il corso si propone di preparare alla funzione docente nella specifica disciplina attraverso la conoscenza del territorio pugliese e delle diverse realtà storico-artistiche che lo caratterizzano in relazione al contesto nazionale e internazionale; di approfondire la conoscenza dei contenuti disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento al Medioevo; di analizzare le funzioni didattiche delle visite a monumenti e musei.

Contenuti: Il corso si articola in due parti:

- Parte I: problemi di carattere generale relativi al quadro storico geografico della regione dal Medioevo all’Età Moderna; storia degli studi a partire dai contributi dei viaggiatori ed eruditi dell’Ottocento e Novecento.

- Parte II: analisi di alcuni significativi esempi di architettura, scultura, pittura, arti applicate della regione.

Testi: - A. Massafra, B. Salvemini, Storia della Puglia, voll. 2-3,

Bari 1999- G. Berteli (a cura di), Puglia preromanica, Milano 2004- P. Belli D’Elia (a cura di), Puglia XI secolo, Bari 1987- P. Belli D’Elia, Puglia romanica, Milano 2003- M.S. Calò Mariani, L’arte del Duecento in Puglia,

Torino 1984Specifici rimandi bibliografici saranno forniti durante le lezioni.Il corso sarà integrato da visite a musei e sopralluoghi.

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): discussione degli argomenti trattati nel corso; approfondimento di un argomento scelto dal candidato relativo al territorio proposto come unità o percorso didattico in forma orale, scritta o con mezzi audiovisivi.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Derosa Luisa M.S., docente di modulo

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Lingua ItalianaSEDE FoggiaAREA linguistico-letteraria

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43/A+50/A

DOCENTE Emanuele d’AngeloORARIO DI RICEVIMENTO dopo la lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso:

introdurre gli studenti alle questioni dell'italiano contemporaneo, fornendo loro gli strumenti per una sua corretta osservazione e descrizione;sviluppare conoscenze sui processi di apprendimento della lettura-comprensione e della produzione di testi;sviluppare competenze professionali relative all'insegnamento della lingua italiana.

- Contenuti:la questione della lingua, il testo letterario e l’apprendimento della lingua, strategie didattiche per la scuola media e gli istituti di istruzione secondaria, sperimentazione di percorsi didattici.

- Modalità di svolgimento della prova finale (scritta, orale, mista):

mista

INSEGNAMENTO STORIA E FONDAMENTI DELL’EPISTEMOLOGIASEDE BariAREA Scienze UmaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A037

DOCENTE Luciano FloridiORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giorni dopo le lezioni.OBIETTIVI DEL CORSO Fornire una conoscenza adeguata degli argomenti principali

della filosofia della scienza che sono stati al centro del dibattito sin dalla filosofia greca.Mettere in grado i partecipanti di padroneggiare alcune tecniche indispensabile per la piena comprensione e per l’insegnamento dell’epistemologia e della sua storia.Mostrare come si possano utilizzare le conoscenze acquisite per trasmetterle nella pratica dell’insegnamento.

PROGRAMMA Argomenti del corso1. La lingua della scienza 1: la matematica 2. La lingua della scienza 2: la logica 3. Sistemi, modelli e livelli di astrazione4. Probabilità e bayesianesimo5. Causalità e induzione6. Il tempo e lo spazio7. Le leggi di natura8. La natura delle teorie scientifiche e la loro evoluzione9. Il realismo strutturale10. La visione semantica della scienza

BIBLIOGRAFIA Testi consigliati per la preparazione dell’esame:Boniolo, Vidali, Filosofia della scienza, Milano, Bruno

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Mondadori, 2002.Boniolo, Vidali, Strumenti per ragionare (Milano: Bruno Mondadori, 2002)Giere, Spiegare la scienza, Il Mulino, Bologna 1996.Glymour, Dimostrare, credere, pensare. Introduzioneall'epistemologia, Cortina, Milano 1999.Vacca, Anche tu matematico, Milano, Garzanti, 2003.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Luciano FloridiProf. Mauro Di GiandomenicoDr. Francesco De Ceglia

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Basi di DatiSEDE BariAREA Fisico – Informatico – MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42A

DOCENTE Ezio LefonsTELEFONO 080 544 3280DIPARTIMENTO Informatica – Univ. di BariORARIO DI RICEVIMENTO martedì ore 10-12, mercoledì ore 14-15PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Conoscenza dei linguaggi dei sistemi di

gestione di basi di dati e, in particolare, apprendimento dei linguaggi di algebra relazionale ed SQL standard con esercitazioni pratiche utilizzando MS Access.

- Contenuti: Storia ed evoluzione dei linguaggi per basi di dati; navigazionali, relazionali, ad oggetti.Linguaggi di Basi di dati: linguaggio di definizione, di manipolazione, di interrogazione.Linguaggio di Algebra relazionale: proprietà di chiusura e principali operatori.Linguaggio SQL, storia di SQL, incapsulazione di SQL nei linguaggi di programmazione ospite.Standard SQL: definizione dello schema della base di dati, delle relazioni, dei vincoli di integrità, e politiche di reazione alla violazione dei vincoli di integrità referenziale. Aggiornamento dello schema delle relazioni. Popolamento e modifica delle istanze di relazione. Interrogazione tramite l’istruzione Select-From-Where: selezione, proiezione, prodotto cartesiano. Join interno ed esterno. Ridenominazione. Operatori aggregati e funzioni di raggruppamento. Interrogazioni nidificate.Esercitazioni con il linguaggio SQL di MS Access, e panoramica delle funzionalità grafiche e di report di Access.

- Testi: Dispense fornite dal docente

- Modalità di svolgimento dell’esame: verifica idoneità:

PROPOSTA DI COMMISSIONE E. Lefons (giudizio di idoneità).

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INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica dell’Economia AziendaleSEDE FoggiaAREA Economico-GiuridicaCLASSE 17/ADOCENTE Prof. Fabrizio BaldassarreE-MAIL [email protected] Studi Aziendali e GiusprivatisticiORARIO DI RICEVIMENTO In concomitanza delle lezioni, in funzione dell’orario e della

disponibilità degli studenti.PROGRAMMA Obiettivi del corso:

- Trasmettere esperienze didattiche e tecniche per rendere pregnanti argomenti di Economia Aziendale considerati “complessi”.

- Riflettere sul miglior funzionamento dei “gruppi” creati per l’apprendimento induttivo con il metodo dei casi.

- Acquisire competenze comunicative efficaci anche per lezioni di tipo “tradizionale”

- Aumentare la motivazione degli alunni all’apprendimento delle discipline aziendali

Contenuti: - Team building, simulazioni, role-play, studio di casi

aziendali, presentazioni power-point, visite aziendali.

- Testo per la consultazione (facoltativo): Baldassarre F., Metodologie Didattiche per l’insegnamento delle discipline organizzative e gestionali delle imprese, 2004, Edizioni dal Sud

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica delle Strutture Organizzative delle Unità Complesse

SEDE FoggiaAREA Economico-GiuridicaCLASSE 17/ADOCENTE Prof. Fabrizio BaldassarreDIPARTIMENTO Studi Aziendali e GiusprivatisticiORARIO DI RICEVIMENTO In concomitanza delle lezioni, in funzione dell’orario e della

disponibilità degli studenti.PROGRAMMA Obiettivi del corso:

- Trasmettere esperienze didattiche e tecniche per rendere pregnanti argomenti di Economia e Gestione delle Organizzazioni Complesse considerati “difficili”.

- Riflettere sul miglior funzionamento dei “gruppi” creati per l’apprendimento induttivo con il metodo dei casi.

- Acquisire competenze comunicative efficaci anche per lezioni di tipo “tradizionale”

- Aumentare la motivazione degli alunni all’apprendimento delle discipline organizzative e gestionali

Contenuti: - Team building, simulazioni, role-play, studio di casi

aziendali, presentazioni power-point, visite aziendali.

- Testo per la consultazione (facoltativo): Baldassarre F., Metodologie Didattiche per l’insegnamento delle

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discipline organizzative e gestionali delle imprese, 2004, Edizioni dal Sud

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MICROBIOLOGIASEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60A

DOCENTE Prof. Ruggiero CAIZZITELEFONO 080-544.3338

fax: 080-544.3386DIPARTIMENTO Dip. Anatomia Patologica e di Genetica

Sezione di Genetica. Via G. Amendola 165/A- Palazzo di Biologia

ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi h 15.00-17.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Conoscere i fondamenti del mondo dei microrganismi.- Progettare percorsi didattici in relazione alle principali scoperte scientifiche. - Prospettare il potenziale utilizzo dei microrganismi nelle tecnologie applicative.

- Contenuti:- Cenni storici. L’origine della vita e il sistema a tre regni.- Morfologia dei microrganismi.- Composizione chimica della cellula microbica.- Moltiplicazione e riproduzione.- Metabolismo ana-catabolico.- Tassonomia microbica.- Batteri e alimentazione.- Infezioni batteriche e meccanismi di difesa.- Microbiologia ecologica.- I microrganismi e l’ingegneria genetica.- I virus.- Accenni sulle principali tecniche di laboratorio.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Prescott et al. "MICROBIOLOGIA" ZanichelliAlcuni siti WEB:http://www.prenhall.com/brock/ http://www.tulane.edu/~dmsander/WWW/109/BS109.html

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

Misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

prof. Ruggiero Caizzi. Membri della classe 60A.

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INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA BOTANICASEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60/A

DOCENTE Cavallaro VivianaTELEFONO 080/5442169DIPARTIMENTO Scienze delle produzioni vegetaliORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì dalle ore 11.00 alle 13.00OBIETTIVI DEL CORSO Acquisire l’uso del laboratorio come strumento

nell’insegnamento della Botanica. Riconoscere la diversità di forme degli organismi vegetali. Acquisire un approccio filogenetico della botanica sistematica.Comprendere l’ ecologia, la biologia e la distribuzione dei principali gruppi sistematici.

PROGRAMMA Il ruolo delle esperienze di laboratorio nell’insegnamento della botanica: alcune esperienze significative.La riproduzione vegetativa e sessuale nelle piante, i cicli ontogenetici. La biodiversità vegetale: Muschi , Felci, Spermatophyta. Il fiore, il seme ed i principali tipi di frutti. La flora e la vegetazione della Puglia.

BIBLIOGRAFIA Strasburger – Trattato di Botanica – parte sistematica, Ed. Antonio DelfinoScienze della Natura di Gainotti e Modelli, Ed: Zanichelli

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Cavallaro, Forte, Macchia

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica IVSEDE Dipartimento Interateneo di Fisica - BariAREA Fisica-Informatica-MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

38/A

DOCENTE Giuseppe ZitoTELEFONO 080-5442346DIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Martedi ore 10-12PROGRAMMA Obiettivi del corso: Preparare i docenti all'uso di Internet

nell'insegnamento della Fisica .Questo corso dovrebbe anche dare un'idea all'insegnante di come puo' usare una classe multimediale collegata a Internet per accrescere la comunicazione docente-studenti studenti-studenti e classe-resto del mondo. Questo viene esemplificato da una serie di tecniche usate nel corso che possono essere applicate a qualsiasi materia.

Contenuti: Internet,HTML

1. Lezione 1 - Mercoledi' 2 Marzo ore 17:15-19:30 - 115

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Introduzione a Internet. Ricerca di risorse didattiche su Internet.

2. Lezione 2 - Venerdi' 4 Marzo ore 17:15-19:30 - Cos'e' l'HTML. Scrittura e pubblicazione di semplici ipertesti.

3. Lezione 3 - Mercoledi' 9 Marzo ore 17:15-19:30 - Cos'e' Java.Inclusione nei propri ipertesti di applet/simulazioni presi dalla rete.

4. Lezione 4 - Venerdi' 11 Marzo ore 17:15-19:30 - Animazioni Flash.Inclusione di materiali Flash nei propri ipertesti.

SVG 1. Lezione 5 - Mercoledi' 16 Marzo ore 17:15-19:30 -

Cos'e' SVG. Realizzazione di semplici disegni in SVG.

2. Lezione 6 - Venerdi' 18 Marzo ore 17:15-19:30 - Realizzazione di animazioni in SVG

3. Lezione 7 - Mercoledi' 23 Marzo ore 15-17:15 - Realizzazione di immagini interattive in SVG

Javascript 1. Lezione 8 - Mercoledi' 30 Marzo ore 15-17:15 -

Cos'e' Javascript. Realizzazione di pagine HTML interattive (ad es. quiz)

2. Lezione 9 - Venerdi' 1 Aprile ore 15-17:15 - Realizzazione di immagini interattive in SVG + Javascript

3. Lezione 10 - Mercoledi' 5 Aprile ore 15-17:15 - Realizzazione di animazioni in SVG+Javascript

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):la documentazione da usare si trova su Internet all'indirizzo :http://www.ba.infn.it/~zito/ssis/corso.html

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):misto

Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:Al sito:http://www.ba.infn.it/~zito/ssis/corso.html

maggiori informazioni sul corso.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA: USO E VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA

SEDE FOGGIAAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A+50A - 51A

DOCENTE GIOVANGUALBERTO CARDUCCIDIPARTIMENTO L-FIL-LET/12-/10-/11ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 14-15 (previo appuntamento)PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

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Al termine dell’attività di laboratorio gli specializzandi dovranno essere in grado di

- classificare le prove di accertamento del profitto in rapporto alle caratteristiche dello stimolo offerto e della risposta richiesta

- definire i concetti di “validità” e “attendibilità” di una prova

- conoscere le molteplici tipologie di scrittura previste negli Esami finali di Stato

- conoscere la tipologia dei quesiti che strutturano una prova oggettiva

- costruire una prova scritta in funzione degli obiettivi valutativi

- assegnare i punteggi ad una prova scritta- elaborare griglie di valutazione

calcolare i punteggi grezzi e la loro trasformazione in voto valutativo

- Contenuti: Nozioni fondamentali di docimologia: significato e funzione della valutazione; strumenti della valutazione; validità ed attendibilità delle rilevazioni; classificazione delle prove di verifica; definizione degli obiettivi e coerenza delle prove di verifica; misurazione degli apprendimenti, attribuzione dei punteggi grezzi, analisi e interpretazione dei dati valutativi; le prove semistrutturate; le prove oggettive di verifica; descrittori dell’apprendimento e griglie di valutazione. Esercitazioni per la costruzione e la valutazione delle diverse tipologie della prima prova scritta degli esami finali di Stato:

- L’analisi del testo- Il saggio breve- L’articolo giornalistico - Il tema (storico e di ordine generale).

Esercitazioni per la costruzione e la valutazione delle prove oggettive di verifica.

- Testi utili da consultare, non da acquistare: G. DOMENICI, Gli strumenti della valutazione, Napoli,

Tecnodid, 1991; L. CALONGHI, Strumenti di valutazione. I saggi, Teramo,

Lisciani & Giunti, 1992; L. CALONGHI, Valutazione delle composizioni scritte, Roma,

Armando Editore, 19964; E. DEGL’INNOCENTI, Le prove del nuovo Esame di Stato.

Metodi, testi ed esercizi di scrittura, Torino, Paravia, 2000; G. DOMENICI, Manuale della valutazione scolastica, Bari-

Roma, Editori Laterza, 2001; A. GIAMBÒ, La valutazione negli Esami di Stato. Criteri e

Procedure, Napoli, Tecnodid, 2002.P. FRIGNANI, V. BONAZZA, Le prove oggettive di profitto. Strumenti docimologici per l’insegnante, Roma, Carocci, 2003.

- Modalità di svolgimento dell’esame scritta

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica delle Scienze (Settore Biologico)

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SEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE Prof. Vito ScattarellaTELEFONO 080.5443363DIPARTIMENTO ZoologiaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedi ore:10-12OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli specializzanti i fondamenti del laboratorio di

PaleobiologiaPROGRAMMA Lo scheletro. Craniometria: il neurocranio, i punti cranici,

strumenti antropometrici, misure assolute del cranio, gli indici cranici, la capacità cranica. La faccia: punti di repere e indici, la mandibola, i denti. Lo scheletro post-craniale: osteometria, misure ed indici, statura, indice schelico. Diagnosi di sesso. Diagnosi di età. Cenni di paleodemografia. Indicatori scheletrici e dentari di stress biomeccanico, nutrizionale e di malattia.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DEL LABORATORIO DI ELETTRONICA DIGITALE

SEDE BariAREA AREA TECNOLOGICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34A

DOCENTE dott. ing. Francesco ADAMOTELEFONO Uff.: 080.596.3318/3436

Fax: 080.596-3436DIPARTIMENTO Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di

Bari, via E. Orabona n.4, 70125 BariORARIO DI RICEVIMENTO In concomitanza delle lezioni, in funzione dell’orario e della

disponibilità degli studenti.OBIETTIVI DEL CORSO L’organizzazione e la gestione di un laboratorio dedicato alla

verifica sperimentale degli argomenti teorici di Elettronica Digitale richiede scelte accurate per la strumentazione di misura, per gli accessori e per il materiale di consumo. Lavorare in un laboratorio adeguatamente attrezzato è diritto di ogni studente, contribuire a renderlo e a mantenerlo efficiente è un dovere del docente responsabile del corso. Il perseguimento di questi obiettivi richiede la conoscenza approfondita da parte del docente stesso delle caratteristiche dei dispositivi logici oltre che della strumentazione di misura di base ed avanzata di uso comune in un tale tipo di laboratorio.Questo corso ha lo scopo di dare indicazioni per l’allestimento, la pianificazione e la gestione di un laboratorio didattico di Elettronica Digitale partendo dalla scelta dell’attrezzatura e della strumentazione di base fino ad arrivare all’allestimento di significative prove didattiche da proporre agli studenti.I partecipanti al corso saranno guidati passo passo anche nella soluzione di tutte le problematiche che tipicamente si incontrano nella organizzazione di prove di laboratorio di elettronica

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digitale.PROGRAMMA Organizzazione generale del laboratorio didattico di

Elettronica DigitaleCenni alle problematiche tipiche inerenti un laboratorio sperimentale didattico, le variabili strutturali, didattiche e personali. La struttura del laboratorio e la sua sicurezza (cenni), gli aspetti didattici e la verifica dell’apprendimento. Le attrezzature e le esercitazioni, i requisiti di sicurezza degli strumenti di misura, la manutenzione.Allestimento del laboratorioScelta della strumentazione e degli accessori di base. Scelta della strumentazione avanzata; cenni agli standard industriali di connettività remota per gli strumenti di misura. Interpretazione delle specifiche degli strumenti e migliore scelta dal punto di vista costo/prestazioni. Scelta dei componenti utili alle esercitazioni di base ed avanzate. Scelta di un adeguato software di CAD elettronico per il disegno e la simulazione dei circuiti elettronici digitali e per la progettazione dei circuiti stampati (Protel 99seÒ, OrCADÒ, ecc.). Uso di LabVIEWÒ per la simulazione di funzioni logiche combinatorie e sequenziali. Conversione analogico/digitale (A/D): principali tipologie di convertitori; scelta di convertitori A/D da utilizzare per esercitazioni di laboratorio. Uso di LabVIEWÒ per l’acquisizione dati da dispositivi DAQ plug-in per PC.Organizzazione delle esercitazioniProgetto del percorso formativo. Suddivisione del percorso in moduli di apprendimento a difficoltà crescente con verifiche intermedie dell’apprendimento. Realizzazione del materiale didattico per i singoli moduli.Esercitazioni propostePorte logiche elementari e simulazione del loro funzionamento nell’ambiente prescelto. Funzioni logiche elementari e loro simulazione. Rilievo delle caratteristiche fondamentali delle porte logiche elementari (tempi di propagazione, caratteristica di trasferimento statica e dinamica, livelli di soglia, ecc.) con l’oscilloscopio e con l’analizzatore di stati logici. Sintesi di funzioni logiche combinatorie e sequenziali, verifica del loro funzionamento in simulazione, realizzazione circuitale e verifica del funzionamento con l’analizzatore di stati logici. Convertitori A/D con driver di display integrati per la realizzazione di semplici strumenti di misura di grandezze fisiche. Acquisizione dati con dispositivi DAQ plug-in per PC e LabVIEWÒ. Sviluppo di applicazioni didattiche con microcontrollori (MicroChip PICÒ, SGS-Thomson ST61xx/62xx.

BIBLIOGRAFIA - Robert A. Witte, “Electronic Test Instruments – Analog and Digital Measurements”, 2nd Ed., Prentice Hall, ISBN 0130668303

- A. Bertelli, M. Zanchi, “Componenti Elettronici – Circuiti di base – Elettronica digitale”, Sansoni Editore, ISBN 8838316473

- Mark Balch, “Complete Digital Design”, McGraw-Hill, 2003, ISBN 0071409270

- Tektronix Inc., “The XYZs of Oscilloscopes”, Tektronix Primer Series, 2001, http://www.tek.com

- Tektronix Inc., “The ABCs of Probes”, Tektronix Primer Series, 2001, http://www.tek.com

- Tektronix Inc., “The XYZs of Logic Analyzers”, Tektronix Primer Series, 2001, http://www.tek.com

- Agilent Technologies, “Logic Analysis Basics – A Self-Paced Tutorial”, presentazione multimediale su CD-ROM, http://www.educatorscorner.com

- Materiale didattico distribuito durante il corso

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PROPOSTA DI COMMISSIONE prof. ing. Giuseppe Cavone, Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di Bari

INSEGNAMENTO Didattica della letteraturaSEDE LecceAREA 2CLASSE/CLASSI A045/46 Lingue straniereDOCENTE Prof. MARIALUISA D’ASCENZOORARIO DI RICEVIMENTO Da definireOBIETTIVI DEL CORSO Al termine del percorso formativo gli

specializzandi dovranno essere in grado, a partire da un qualunque testo letterario, di elaborare e di attuare in situazione di simulazione, un mini-percorso di analisi del testo, motivante e metodologicamente fondato, che presenti concrete possibilità di trasposizione metodologica in un curricolo scolastico concreto e di raccordo trasversale con altre discipline.

PROGRAMA Contenuti: Principi, mezzi, tecniche dell’analisi di un testo letterario (nuclei fondanti): la didattica dell’analisi del testo: come motivare gli apprendenti, come attivare le strategie di apprendimento tenendo conto degli stili cognitivi, come promuovere le attività di problem reading, brain-storming, di prise de note, di contrazione, schematizzazione, di information gap;come elaborare una mappa concettualeMezzi: brani scelti di opere letterarieTempi: 30 ore Strategie: cognitive, metacognitive, socio-affettiveMetodologia di conduzione

:non direttiva; format didattico a caratterizazione cognitiva e meta-cognitiva: si attiverà una riflessione sulle dinamiche nell’ambito stesso della esperienza in atto

Costruzione collaborativa della conoscenza in piccoli gruppi

Simulazione di situazioniValutazione

Produzione di materiali in situazioni-stimolo

Follow-up finale, al termine del percorso formativo

BIBLIOGRAFIA Sarà proposta nel corso del 1 incontro

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Letteratura Italiana SEDE FoggiaArea Linguistico-letterariaClasse/classi 43/A – 50/A – 51/A

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(per i docenti degli insegnamentitrasversali dell’area 1 indicareil gruppo)DOCENTE IZZI PIERANGELA DIPARTIMENTO Linguistico-letterario OBIETTIVI DEL CORSO 1. Inquadrare elementi teorici e normativi della scuola dell’autonomia e della

Riforma.

2. Offrire strumenti e modelli per la progettazione delle Unità di

Apprendimento e per la costruzione dei Piani di Studio Personalizzati.

3. Acquisire criteri operativi per l’insegnamento della letteratura italiana nella

scuola secondaria di II grado.

4. Fornire tecniche, procedure, criteri per la realizzazione di unità didattiche e

moduli. PROGRAMMA

La Riforma della Scuola. L’iter della Riforma. Disposizioni normative: Legge n. 53 del 28 marzo 2003. Delega al Governo per la

definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli

essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e

formazione professionale.

Decreto legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004. Definizione

delle norme generali relative alla Scuola dell’Infanzia e al

Primo Ciclo dell’Istruzione, a norma dell’articolo 1 della

legge 28 marzo 2003, n. 53.

Circolare ministeriale n. 85 del 3 dicembre 2004.

Bozza del decreto legislativo concernente le norme generali

relative al Secondo Ciclo del sistema educativo di istruzione e

formazione ed i livelli essenziali delle prestazioni in materia

di istruzione e formazione professionale, a norma della legge

28 marzo 2003, n. 53.

Raccomandazioni per la comprensione e l’attuazione dei

Documenti nazionali della Riforma.

I Documenti nazionali della Riforma:

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a) Indicazioni nazionali per i Piani di Studio

Personalizzati nella Scuola Secondaria di I grado

(previsto dall’art. 14 comma 2 del decreto).

b) Profilo educativo, culturale e professionale dello

studente alla fine del primo ciclo di istruzione (6-14

anni).

Aspetti della Riforma da porre al centro della didattica: unitarietà del

sapere, PECUP, OSA, OF, PSP, attività laboratoriale, verifica del

processo, superamento del gruppo classe.

Le Unità di Apprendimento. Che cosa sono. Unità di apprendimento

come concetto, come idea o indirizzo metodologico, come processo o

evento, come strumento o documento. La processualità delle Unità di

Apprendimento e delle Unità Didattiche a confronto. Proposte

operative ed esempi per la progettazione delle UA e per

l’impostazione del documento progettuale.Attività di laboratorio con

confronto dei lavori per la scuola secondaria di primo grado.

I Piani di Studio Personalizzati. Che cosa sono. I Piani di studio

Personalizzati: problemi e prospettive. Dai programmi alla

programmazione: breve excursus storico Dal programma alla

programmazione ai curricoli. Personalizzazione e programmazione.

PSP e UA: un equivoco? Proposte operative ed esempi per la

costruzione dei PSP. Attività di laboratorio con confronto dei lavori

per la scuola secondaria di primo grado.

Insegnare letteratura oggi. Dalla teoria della letteratura alla didattica.

Le finalità dell’insegnamento letterario: la formazione del buon

lettore; l’educazione linguistica e l’educazione letteraria. Il rapporto

con il singolo testo: commento ed interpretazione. La questione della

storiografia letteraria. Manuali e storie letterarie: un bilancio e

qualche proposta. Il problema del curricolo. La dilatazione del campo

di studio: insegnare il Novecento. La questione del canone e i

programmi del triennio. La scelta modulare: il rapporto fra testo e

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testo nei moduli e nella storiografia letteraria. I percorsi tematici e i

percorsi per generi.

Il curricolo modulare e le unità didattiche. La tipologia delle unità

didattiche e gli obiettivi caratterizzanti. Il problema delle scelte e dei

“tagli”. Il numero delle unità didattiche e la scansione triennale.

Indicazioni metodologiche per la costruzione delle unità.

Attività laboratoriale sulle unità storico-culturale, tematica, per

genere, ritratto d’autore, incontro con un’opera.

Il curricolo modulare nei programmi di Letteratura Italiana. La

tipologia dei moduli e gli obiettivi caratterizzanti. Indicazioni

metodologiche per la costruzione di un modulo.

Attività laboratoriale sui moduli storico-culturale, tematico, per

genere, ritratto d’autore, incontro con un’opera.

BIBLIOGRAFIA Testi consigliati (da integrare con il materiale fornito

durante le lezioni):

1) Disposizioni normative.

2) Documenti nazionali della Riforma.

3) G. Armellini, Come e perché insegnare

Letteratura, Bologna, Il Mulino, 1987.

4) A. Colombo, La letteratura nel triennio.

Proposte di un curricolo modulare, Bologna, Cappelli, 1990.

5) A. Colombo, La letteratura per unità

didattiche, Firenze, La Nuova Italia, 2001.

6) R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi,

Lecce, Piero Manni, 2002.

INSEGNAMENTO Metodologia e Didattica della Lingua Greca

SEDE Università di Lecce

AREA Classica. Indirizzo linguistico-letterarioCLASSE 52/A

DOCENTE Prof.ssa Rosanna SARDIELLOTELEFONO 0832 294605 ufficio;

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DIPARTIMENTOFilologia Classica e Scienze Filosofiche

ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì, giovedì, venerdì : h. 11-12Sede: Palazzo Parlangeli, piano IV, stanza 41D

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire le conoscenze di base e gli strumenti indispensabili per una corretta ed efficace didattica della lingua greca

- Contenuti: Il ruolo dell’insegnamento della lingua greca nella scuola secondaria.Strumenti di base e strategie d’insegnamento.Strumenti elettronici per la didattica del greco.Analisi testuale fondata sull’esame diacronico e sincronico della struttura linguistica.Riflessioni sul lessico.Intertestualità e tecnica allusiva.Approfondimenti bibliografici.Lettura didattica di testi funzionali all’insegnamento della lingua greca di base.Lettura didattica di testi funzionali ad un successivo approfondimento della lingua greca.

- Programma d’esame:Conoscenza degli argomenti svolti durante il corso.Conoscenza dello sviluppo della lingua greca nelle sue diverse articolazioni.

- Modalità di svolgimento dell’esame (orale):Impostazione di una lezione su di un testo letterario, scelto in funzione del livello scolastico al quale è destinato. Lettura didattica del brano, con particolare riguardo agli aspetti lessicali, morfo-sintattici, retorico-stilistici e, ove sia possibile, intertestuali.

- Testi consigliati:B.M.TRENTIN, Greco. Grammatica, Milano, Alpha Test, 2002B.GUARINI, La didattica del greco e del latino, a c. di L.Piacente, Bari, Edipuglia, 2002A.ALONI, La lingua dei Greci, Roma, Carocci, 2003G.Alvoni, Scienze dell’antichità per via informatica, Bologna, CLUEB, 2002

INSEGNAMENTO Laboratorio Didattico di Fisica 1SEDE BARIAREA Fisica – Informatica - MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49A (IV semestre)

DOCENTE Prof. ssa Enrichetta Maria FIOREDIPARTIMENTO Dipartimento Interateneo di FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 11.00 - 13.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di richiamare le problematiche connesse al

“metodo scientifico” e illustrarne l’applicazione in alcune esperienze di laboratorio, facilmente riproducibili, al fine di utilizzare il metodo sperimentale nelle attività didattiche.

PROGRAMMA Il metodo Scientifico. Richiami di teoria della misura. Richiami di teoria degli errori. Esperienze di laboratorio.

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BIBLIOGRAFIA G. Cannelli – Metodologie sperimentali in FISICA – EdiSES; Appunti forniti dal docente

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. Ssa Enrichetta Maria FIORE, Prof. Vincenzo AUGELLI

INSEGNAMENTO STORIA DELL’ARTE IIISEDE BariAREA Dell’Arte e del DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25° - 28A

DOCENTE Arturo CucciollaDIPARTIMENTO Architettura ed Urbanistica – Fac. Ingegneria – Politecnico BariPROGRAMMA - Obiettivi del corso: Contribuire alla formazione di

capacità didattiche proponendo una serie di lezioni, su argomenti canonici della disciplina, caratterizzate da un forte intreccio fra tematiche proprie della storia dell’arte, dell’architettura, della città, e del territorio.

- Contenuti: I contenuti disciplinari del Corso riguardano la produzione di Arte ed Architettura nel mondo occidentale in un arco temporale che comprende i secoli XIX° e XX°.E’ questa una scelta fondata sulla considerazione che tale periodo consente di indagare la complessa messa a punto di un linguaggio artistico ed architettonico proprio del moderno. Tale dinamica è inizialmente caratterizzata da segnali contraddittori: da un lato si tenta la ripresa di stili e linguaggi dell’antichità; dall’altro si avvia, in forme progressivamente più consapevoli, la ricerca di un linguaggio originale, proprio della moderna civiltà industriale. Affrontando, in seguito, il periodo a cavallo fra i due secoli, si analizza il ruolo delle avanguardie del moderno, legate dalla comune illusione d’un nuovo e progressivo rapporto fra arte ed industria che si sgretola nell’immane sconvolgimento della guerra mondiale. Successivamente si descrive la presa di coscienza di sé del Movimento Moderno, la messa a punto dei suoi linguaggi, delle sue poetiche e delle sue prassi didattiche in forte connessione con gli aspetti sociali della produzione artistica ed architettonica, dando ragione delle più interessanti esperienze, alcune delle quali ancora oggi in svolgimento.Si da, qui di seguito, l’articolazione generale dei temi principali, ciascuno dei quali viene affrontato con una o più lezioni:

Innovazione dell’economia e della società in Europa: la “Rivoluzione industriale” fra XVIII e XIX secolo. Trasformazioni del territorio, della città, dell’architettura.La moderna archeologia ed il nuovo rapporto con l’antico. (J. Stuart e N. Revett, F. Le Roi, G.B. Piranesi, J.J. Winckelmann)Neoclassicismo e pittoresco romantico in Europa.L’Inghilterra. (R.B. Burlington, W. Kent, G. Bonomi, W. Wilkins, J. Adam, G. Dance, J. Soane)

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La Germania. (L. Von Klenze, F. Schinkel)L’Italia. (G.A. Selva, G. Jappelli, F. Milizia, R. Stern, G. Valadier, M. Pertsch, P. Poccianti, A. Niccolini, G. Piermarini, G. Antolini, C. Boito)Storicismo fra razionalismo e astrazione geometrica.La Francia (E.-L. Boullée, C.-N. Ledoux, C. Perrault, J.G. Soufflot, J.I. Hittorf, E.E. Viollet Le Duc, H. Labrouste, C. Garnier)Le esposizioni “universali”. L’architettura del ferro. (G. Eiffel, G. Nash, J. Paxton, J. Bogardus, V. Baltard)La riorganizzazione delle città europee nel XIX secolo: l’urbanistica neo-conservatrice.Parigi da Napoleone I a Napoleone II. I “grands-travaux” di G.E. Haussmann. (C. Percier, P.F.L. Fontaine, J.C.A. Alphand, C. Garnier)Vienna, il Ring. (G. Semper, L. Förster, C. Sitte, O. Wagner)Barcellona, il piano Cérda ed il Modernismo Catalano. (A. Gaudì, J. Puig y Cadafalch, L. Domenech y Montaner)Le alternative alla metropoli capitalista.Il pensiero utopista e rivoluzionario. (R. Owen, C. Fourier, J.B. Godin, E. Cabet, K. Marx, P.J. Proudhon, Kropotkin) Crisi dell’eclettismo storicista e ricerca del linguaggio del Moderno. La riforma delle arti applicate. (H. Cole, A. Pugin, J. Ruskin, W. Morris, E.I. Von Essen, H. Von Muthesius) Architettura e città negli Stati Uniti. (L’Enfant, F.L. Olmsted, W. Le Baron Jenney, H.H. Richardson)La “Scuola di Chicago”. (W. Holabird, M. Roche, D. Burnham, J.V. Root, D. Adler, L.H. Sullivan)L’ideologia della “frontiera”. (F.L. Wright) Le avanguardie antistoriciste europee. L’internazionalismo Art Nouveau. (V. Horta, H. Van de Velde, C.R. Mackintosh)La Wiener Sezession. (O. Wagner, J. Hoffmann, J.M. Olbrich)L’avanguardia il Francia. (A. Perret, T. Garnier) Urbanistica moderna e complessità urbana.Piano/progetto. Città/quartiere.Gli Höfe di Vienna. (K. Elm, H. Gessner, S. Theiss)Die Neue Frankfurt. (E. May, C.H. Rudloff, H. Boehm)I nuovi quartieri in Germania. (B. Taut)I nuovi quartieri in Olanda. La “Scuola di Amsterdam”. (P. Berlage, P.L. Kramer, M. Van de Klerk)Il Movimento Razionalista Moderno fra avanguardia, produzione e didattica.I Werkbund europei. (P. Behrens, H. Poelzig, B. Taut)I CIAM (Le Corbusier) -Il De Stijl. (T. Van Doesburg, J.P. Ond, G. Rietveld)L’Espressionismo. (Mendelsohn, Luckard)Il Bauhaus. (W. Gropius, H. Meyer, Mies Van der Rohe, J. Itten, L. Moholy Nagy)L’Italia fra Avanguardie, Accademie storiciste e Movimento Moderno. (E. Basile, R. D’Aronco, A. Sant’Elia, M. Trucco, M. Piacentini, G. Figini, A. Libera, G. Pollini, G.

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Terragni, E. Persico, G. Pagano)- Testi- Consigliato un percorso critico di scelta e di

consultazione fra manuali, antologie, saggi monografici inerenti i temi del corso, fra i quali si segnalano qui, a titolo esemplare, solo alcuni titoli.

- Adorno P. “L’arte italiana – Dal settecento ai giorni nostri” Casa editrice G. D’Anna; Benevolo L. “Storia dell’architettura moderna” - Ed. Laterza; Benevolo L. “Storia della città” - Ed. Laterza; Benevolo L. “Le origini dell’urbanistica moderna” - Ed. Laterza; Benevolo L. “La casa dell’uomo” - Ed. Laterza; Bertelli C., Briganti G., Giuliano A. “Storia dell’arte italiana – Vol. 4°” Electa – Bruno Mondadori; De Seta C. “Le città capitali” - Ed. Laterza; De Fusco R. “Storia dell’architettura contemporanea” - Ed. Laterza; Fanelli G., Gargiani R. “Storia dell’architettura contemporanea” Ed. Laterza; Frampton K. “Storia dell’architettura moderna” – Zanichelli editore; Giedion S. “Spazio Tempo Architettura” Ulrico Hoepli editore; Middleton R., Watkin D. “Architettura dell’ottocento” Electa editrice; Morini M. “Atlante di Storia dell’urbanistica” Ulrico Hoepli editore; Mumford L. “La città nella storia” Tascabili Bompiani; Pevsner N., Fleming J., Honour H. “Dizionario di architettura” Einaudi editore; Ragon M. “Storia dell’architettura e dell’urbanistica moderne” Editori Riuniti; Raeburn M. “Storia dell’architettura in occidente” Istituto Geografico De Agostini; Rossi A. “L’architettura della città” CLUP Milano; Samonà G. “L’ubanistica e l’avvenire della città” Ed. Laterza; Sica P. “Storia dell’urbanistica – L’ottocento – Il novecento” Ed. Laterza; Sica P. “Antologia di urbanistica dal settecento ad oggi” Ed. Laterza; Tafuri M., Dal Co F. “Architettura contemporanea” Electa editrice; Zevi B. “Spazi dell’architettura moderna” Einaudi editore; AA.VV. “Dizionario enciclopedico di Architettura ed Urbanistica” direttore Portoghesi P. – Istituto Editoriale Romano; AA. VV. “Housing in Europa” SAIE – Edizioni Luigi Parma

Modalità di svolgimento dell’esame:Discussione dei temi affrontati nel corso. Presentazione di

una lezione preparata dal candidato su un argomento concordato col docente.

Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Arturo Cucciolla

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DELLE UNITA’ COMPLESSE

SEDE FOGGIAAREA ECONOMICO GIURIDICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli

17/A

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insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE PROF VERONICO GIUSEPPEORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giorni dopo la lezionePROGRAMMA Il corso ha lo scopo di introdurre alla didattica delle diverse

problematiche delle strutture organizzative complesse e di offrire loro chiavi interpretative per comprendere le logiche attraverso le quali le aziende svolgono le loro attività.Obiettivo ulteriore del corso è quello di far apprendere i contenuti delle diverse logiche attraverso le quali intraprendere e gestire le funzioni aziendali.Gli obiettivi generali mirano a far acquisire una visione organica della dinamica aziendale nel suo complesso e la capacità e far riconoscere i vari aspetti dell’attività economica e cogliere i collegamenti essenziali,individuare i vari tipi di strutture organizzative identificando gli aspetti caratterizzanti e le generali modalità di funzionamento.E’ stato impostato l’insegnamento in modo da far cogliere qual è l’oggetto della disciplina (le aziende viste come sistemi), quali i suio obiettivi (lo studio di tali sistemi per determinarle in il funzionamento) quali i suoi metodi( le modalità, le tecniche di osservazione e di analisi PROGRAMMAGenesi di una organizzazioneModelli di decisione di tipo chiuso e apertoI principali ordinamenti organizzativiL’ordinamento gerarchicoL’ordinamento funzionaleL’ordinamento gerarchico funzionaleL’ordinamento per progetti e per prodottiL’ordinamento matricialeL’ordinamento divisionaleL’ordinamento reticolareIl problema della localizzazioneLe tecniche direzionali e i sistemi aziendali avanzatiL’organizzazione dei processi

Testi consigliatiG. Daccò – L’organizzazione Aziendale – CEDAM 2004

Sarà prevista una prova scritta e una orale:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof Veronico G Prof Baldassare FProf.ssa Marciello M

INSEGNAMENTO Storia delle istituzioni e della società romanaSEDE LecceAREA Linguistico - LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A e 52/A

DOCENTE Giusto TrainaTELEFONO 0832 – 294742DIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze Filosofiche

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ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 11,00 – 12,00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende promuovere la sensibilità alla didattica,

relativamente ai problemi della storia di Roma antica, dalle origini fino al V sec. d. C. Per consentire i necessari approfondimenti, il corso avrà carattere monografico.

PROGRAMMA L’età dei Giulio-Claudi: istituzioni, economia, società.Testi:a. Lettura, traduzione, commento e approfondimenti bibliografici di un testo classico a scelta di età pertinente all’argomento oggetto del corso. Il commento della fonte letteraria (in latino per la classe 51/A, in greco per la classe 52/A) sarà svolto in forma seminariale e discusso con il docente nel corso delle lezioni.b. S. Mazzarino, L’impero romano, vol. I, Roma- Bari 1984. A coloro che non hanno sostenuto l’esame di storia romana si consiglia inoltre di consultare i capitoli di Lo Cascio e Mantovani nel volume a cura di E. Gabba, D. Foraboschi, D. Mantovani, E. Lo Cascio, L. Troiani, Introduzione alla storia di Roma, Milano 1999.c. Una monografia a scelta tra le seguenti:- A. Fraschetti, Roma e il principe, Roma-Bari 1990.- M. Pani, Potere e valori a Roma tra Augusto e Traiano, Bari 1992.- M. Pani, Principato e società a Roma dai Giulio-Claudi ai Flavi, Bari 1983.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Giusto Traina, Bernadette Tisé

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER LA FINANZA SEDE BARICLASSE 48°INDIRIZZO FISICO INFORMATICO MATEMATICODOCENTE PROF. PANCRAZIO AMATOE-MAIL [email protected] 080-5049194DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE –FACOLTA’ DI

ECONOMIA – UNIVERSITA’ DI BARIORARIO DI RICEVIMENTO DOPO LA LEZIONE, VENERDI’ ORE 11.00-12.00OBIETTIVI DEL CORSO Elaborazione di unità didattiche miranti all’acquisizione e

all’utilizzazione di concetti fondamentali della matematica finanziaria, finalizzata altresì ad una chiara esposizione didattica sia in riferimento all’aspetto matematico che all’aspetto finanziario della materia.

PROGRAMMA Il concetto di operazione finanziaria nei suoi vari aspetti, principi di buon senso finanziario. Operazioni finanziarie elementari e grandezze finanziarie associate; riflessioni critiche sul concetto d’interesse e di tasso e loro presentazione didattica.Le leggi fondamentali di capitalizzazione: capitalizzazione semplice, capitalizzazione composta, formule fondamentali. Riflessioni sull’uso didattico delle formule inverse. Tassi equivalenti. Sconto commerciale e capitalizzazione iperbolica. Cenni sulle leggi finanziarie.Valutazione di un flusso d’importi in capitalizzazione semplice e in quella composta: valore attuale, montante,limiti nell’uso delle formule; teor. del valore attuale. Valutazione di rendite, di titoli a cedola fissa, di un titolo generico. Aspetti didattici.L’ ammortamento di un prestito nei suoi tratti fondamentali:

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restituzione del capitale, pagamento degli interessi, evoluzione del prestito, formule generali. Il piano d’ammortamento.Ammortamento francese, italiano, americano. Aspetti didattici.Tasso interno di rendimento (TIR) di un ’operazione finanziaria, aspetti critici e difficoltà didattiche del concetto. Calcolo esatto del TIR nel caso di un’operazione d’acquisto di un titolo a cedola nulla o di un titolo a cedola fissa (teor. relativi) . Metodi per il calcolo approssimato del TIR, loro valenza didattica.Flusso liquidato e flusso residuo, valore di un flusso d’importi in un dato istante. Tasso effettivo di rendimento a scadenza di una operazione finanziaria (TRES), tasso annuo nominale (TAN) e tasso annuo effettivo globale (TAEG) di un’ operazione finanziaria, confronto. Aspetti didattici.Il ruolo fondamentale di una giusta approssimazione nei calcolinell’aspetto concreto delle operazioni.

BIBLIOGRAFIA F. Moriconi , Matematica Finanziaria, Il MulinoA. Basso e P. Piancca, Appunti di Matematica Finanziaria,

CEDAMP. Baroncini , E. Fabbri, C. Grassi, Lineamenti di Matematica , Modulo C, Ghisetti e Corvi Editori

SSIS – PUGLIA -Anno Accademico 2004/2005INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER LE

ASSICURAZIONISEDE BARICLASSE 48°INDIRIZZO FISICO INFORMATICO MATEMATICODOCENTE PROF. PANCRAZIO AMATOE-MAIL [email protected] 080-5049194DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE –

FACOLTA’ DI ECONOMIA – UNIVERSITA’ DI BARIORARIO DI RICEVIMENTO DOPO LA LEZIONE, VENERDI’ ORE 11.00-12.00OBIETTIVI DEL CORSO Elaborazione di unità didattiche miranti all’acquisizione e

all’utilizzazione di concetti fondamentali della matematica attuariale, finalizzata altresì ad una chiara esposizione didattica sia in riferimento all’aspetto matematico che all’aspetto attuariale della materia.

PROGRAMMA Considerazioni introduttive con riferimento all’assicurazione di capitale differito, miranti ad evidenziare e discutere i vari aspetti di un contratto assicurativo. Richiami di calcolo delle probabilità: primi elementi di calcolo delle probabilità; prime proprietà delle variabili aleatorie, il criterio della speranza matematica.Funzioni biometriche: durata aleatoria di vita, probabilità di vita o di morte, tasso istantaneo di mortalità, vita media. Modelli di funzioni di sopravvivenza. Tavole di sopravvivenza (mortalità).Il calcolo dei premi puri negli usuali contratti vita.Le varie voci del premio di tariffa. Premio equo, caricamento di sicurezza, premio unico puro. Considerazioni Premio unico puro di un’ assicurazione di capitale differito, il

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fattore di sconto attuariale. I simboli di commutazione. Premio unico puro di una rendita vitalizia. Principio di composizione dei contratti assicurativi.Premio unico puro di un’assicurazione elementare in caso di morte, di una caso morte differita temporanea, di una caso morte vita intera. Aspetti didattici: confronto di presentazioni diverse dello stesso contratto. Premio unico puro di un’assicurazione mista. Un esempio di premio rateizzato.La riserva matematica: formula generale di ricorrenza di Fouret,formula di von Bortkiewicz

BIBLIOGRAFIA C. de Ferra, L’assicurazione: nozioni,concetti, basi matematiche, Etas LibriE. Pitacco: Elementi di Matematica attuariale, Ed. LINTP. Baroncini , E. Fabbri, C. Grassi, Lineamenti di Matematica , Modulo C, Ghisetti e Corvi Editori

SSIS – PUGLIA - Anno Accademico 2004/2005INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER LA FINANZA SEDE BARICLASSE 48°INDIRIZZO FISICO INFORMATICO MATEMATICODOCENTE PROF. PANCRAZIO AMATOE-MAIL [email protected] 080-5049194DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE –FACOLTA’ DI

ECONOMIA – UNIVERSITA’ DI BARIORARIO DI RICEVIMENTO DOPO LA LEZIONE, VENERDI’ ORE 11.00-12.00OBIETTIVI DEL CORSO Elaborazione di unità didattiche miranti all’acquisizione e

all’utilizzazione di concetti fondamentali della matematica finanziaria, finalizzata altresì ad una chiara esposizione didattica sia in riferimento all’aspetto matematico che all’aspetto finanziario della materia.

PROGRAMMA Il concetto di operazione finanziaria nei suoi vari aspetti, principi di buon senso finanziario. Operazioni finanziarie elementari e grandezze finanziarie associate; riflessioni critiche sul concetto d’interesse e di tasso e loro presentazione didattica.Le leggi fondamentali di capitalizzazione: capitalizzazione semplice, capitalizzazione composta, formule fondamentali. Riflessioni sull’uso didattico delle formule inverse. Tassi equivalenti. Sconto commerciale e capitalizzazione iperbolica. Cenni sulle leggi finanziarie.Valutazione di un flusso d’importi in capitalizzazione semplice e in quella composta: valore attuale, montante,limiti nell’uso delle formule; teor. del valore attuale. Valutazione di rendite, di titoli a cedola fissa, di un titolo generico. Aspetti didattici.L’ ammortamento di un prestito nei suoi tratti fondamentali: restituzione del capitale, pagamento degli interessi, evoluzione del prestito, formule generali. Il piano d’ammortamento.Ammortamento francese, italiano, americano. Aspetti didattici.Tasso interno di rendimento (TIR) di un ’operazione finanziaria, aspetti critici e difficoltà didattiche del concetto. Calcolo esatto del TIR nel caso di un’operazione d’acquisto di un titolo a cedola nulla o

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di un titolo a cedola fissa (teor. relativi) . Metodi per il calcolo approssimato del TIR, loro valenza didattica.Flusso liquidato e flusso residuo, valore di un flusso d’importi in un dato istante. Tasso effettivo di rendimento a scadenza di una operazione finanziaria (TRES), tasso annuo nominale (TAN) e tasso annuo effettivo globale (TAEG) di un’ operazione finanziaria, confronto. Aspetti didattici.Il ruolo fondamentale di una giusta approssimazione nei calcolinell’aspetto concreto delle operazioni.

BIBLIOGRAFIA G. Moriconi , Matematica Finanziaria, Il MulinoB. Basso e P. Piancca, Appunti di Matematica Finanziaria,

CEDAMP. Baroncini , E. Fabbri, C. Grassi, Lineamenti di Matematica , Modulo C, Ghisetti e Corvi Editori

PROPOSTA DI COMMISSIONE AMATO - ATTALIENTI – BISCEGLIAAPPELLI D’ESAME I° APPELLO: GIOVEDI’ 29/04/2004 ORE 12.00

AULA X, II° PIANO, FACOLTA’ DI ECONOMIAII° APPELLO: MERCOLEDI’ 05/05/2004 ORE 15.30

AULA ….., II° PIANO, FACOLTA’ DI ECONOMIA

INSEGNAMENTODIDATTICA DELLA MATEMATICA PER LA FINANZA

SEDE BARICLASSE 48°INDIRIZZO FISICO INFORMATICO MATEMATICODOCENTE PROF. PANCRAZIO AMATODIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE –FACOLTA’ DI

ECONOMIA – UNIVERSITA’ DI BARIORARIO DI RICEVIMENTO DOPO LA LEZIONE, VENERDI’ ORE 11.00-12.00OBIETTIVI DEL CORSO Elaborazione di unità didattiche miranti all’acquisizione e

all’utilizzazione di concetti fondamentali della matematica finanziaria, finalizzata altresì ad una chiara esposizione didattica sia in riferimento all’aspetto matematico che all’aspetto finanziario della materia.

PROGRAMMA Il concetto di operazione finanziaria nei suoi vari aspetti, principi di buon senso finanziario. Operazioni finanziarie elementari e grandezze finanziarie associate; riflessioni critiche sul concetto d’interesse e di tasso e loro presentazione didattica.Le leggi fondamentali di capitalizzazione: capitalizzazione semplice, capitalizzazione composta, formule fondamentali. Riflessioni sull’uso didattico delle formule inverse. Tassi equivalenti. Sconto commerciale e capitalizzazione iperbolica. Cenni sulle leggi finanziarie.Valutazione di un flusso d’importi in capitalizzazione semplice e in quella composta: valore attuale, montante,limiti nell’uso delle formule; teor. del valore attuale. Valutazione di rendite, di titoli a cedola fissa, di un titolo generico. Aspetti didattici.L’ ammortamento di un prestito nei suoi tratti fondamentali: restituzione del capitale, pagamento degli interessi, evoluzione del prestito, formule generali. Il piano d’ammortamento.Ammortamento francese, italiano, americano. Aspetti didattici.Tasso interno di rendimento (TIR) di un ’operazione finanziaria, aspetti critici e difficoltà didattiche del concetto. Calcolo esatto del TIR nel caso di un’operazione d’acquisto di un titolo a cedola nulla o di un titolo a cedola fissa (teor. relativi) . Metodi per il calcolo approssimato del TIR, loro valenza didattica.Flusso liquidato e flusso residuo, valore di un flusso d’importi in un dato istante. Tasso effettivo di rendimento a scadenza di una

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operazione finanziaria (TRES), tasso annuo nominale (TAN) e tasso annuo effettivo globale (TAEG) di un’ operazione finanziaria, confronto. Aspetti didattici.Il ruolo fondamentale di una giusta approssimazione nei calcolinell’aspetto concreto delle operazioni.

BIBLIOGRAFIA H. Moriconi , Matematica Finanziaria, Il MulinoC. Basso e P. Piancca, Appunti di Matematica Finanziaria,

CEDAMP. Baroncini , E. Fabbri, C. Grassi, Lineamenti di Matematica , Modulo C, Ghisetti e Corvi Editori

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER LE ASSICURAZIONI

SEDE BARICLASSE 48°INDIRIZZO FISICO INFORMATICO MATEMATICODOCENTE PROF. PANCRAZIO AMATODIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE –

FACOLTA’ DI ECONOMIA – UNIVERSITA’ DI BARIORARIO DI RICEVIMENTO DOPO LA LEZIONE, VENERDI’ ORE 11.00-12.00OBIETTIVI DEL CORSO Elaborazione di unità didattiche miranti all’acquisizione e

all’utilizzazione di concetti fondamentali della matematica attuariale, finalizzata altresì ad una chiara esposizione didattica sia in riferimento all’aspetto matematico che all’aspetto attuariale della materia.

PROGRAMMA Considerazioni introduttive con riferimento all’assicurazione di capitale differito, miranti ad evidenziare e discutere i vari aspetti di un contratto assicurativo. Richiami di calcolo delle probabilità: primi elementi di calcolo delle probabilità; prime proprietà delle variabili aleatorie, il criterio della speranza matematica.Funzioni biometriche: durata aleatoria di vita, probabilità di vita o di morte, tasso istantaneo di mortalità, vita media. Modelli di funzioni di sopravvivenza. Tavole di sopravvivenza (mortalità).Il calcolo dei premi puri negli usuali contratti vita.Le varie voci del premio di tariffa. Premio equo, caricamento di sicurezza, premio unico puro. Considerazioni Premio unico puro di un’ assicurazione di capitale differito, il fattore di sconto attuariale. I simboli di commutazione. Premio unico puro di una rendita vitalizia. Principio di composizione dei contratti assicurativi.Premio unico puro di un’assicurazione elementare in caso di morte, di una caso morte differita temporanea, di una caso morte vita intera. Aspetti didattici: confronto di presentazioni diverse dello stesso contratto. Premio unico puro di un’assicurazione mista. Un esempio di premio rateizzato.La riserva matematica: formula generale di ricorrenza di Fouret,formula di von Bortkiewicz

INSEGNAMENTO DIDATTICA DEL DIRITTO PRIVATO E COMMERCIALE

SEDE BARIAREA AREA SCIENZE ECONOMICO GIURIDICHECLASSE/CLASSI(per i docenti degli

A019

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insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Prof. Ernesto CapobiancoTELEFONO 0832298749DIPARTIMENTO Studi Aziendali Giuridici e Ambientali (Università di Lecce)ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 13-14 Lecce (Facoltà di Economia)PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Conoscere i fondamenti della didattica della disciplina in rapporto ai metodi della ricerca

Progettare percorsi didattici innovativi Conoscere ed applicare i nuovi metodi e strumenti della

civilistica.

Contenuti: Realtà sociale e ordinamento- Le fonti del diritto civile- I

principi – Metodo giuridico e interpretazione – Gli Istituti del diritto civile – Le applicazioni: in particolare le trasformazioni del contratto

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

PERLINGIERI e FEMIA, Nozioni introduttive e principi fondamentali del diritto civile, Esi, Napoli, 2000;

CAPOBIANCO, Diritto comunitario e trasformazioni del contratto, Esi, Napoli, 2003

Modalità di svolgimento dell’esame: orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

PRESIDENTE: Prof. Ernesto Capobianco COMPONENTE: Dott.ssa Rossana Morea (Università Lecce)

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE DISCILINE GIURIDICHE

SEDE BARIAREA SCIENZE ECONOMICO GIURIDICHECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A019

DOCENTE Prof. Ernesto CapobiancoTELEFONO 0832298749DIPARTIMENTO Studi Aziendali Giuridici e Ambientali (Università di Lecce)ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 13-14 Facoltà di Economia (Lecce)PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Fornire un itinerario didattico- metodologico che, mediante lezioni, esercitazioni, solleciti quelle capacità di analisi, di elaborazione e di sintesi, che dovranno poi essere trasferite nella pratica quotidiana dell’insegnamento

Trasmettere esperienze didattiche e tecniche per rendere pregnanti argomenti economico-giuridici considerati “complessi”

Contenuti: 134

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Libertà ed autonomia d’insegnamento del docente, con particolare riguardo alle discipline economico-giuridiche.

I programmi ministeriali: premesse e avvertenze. La lezione: l’insegnamento in classe e mediante l’ausilio

di nuovi strumenti audiovisivi; le tecnologie dell’informazione.

Autonomia didattica ed organizzativa: dai blocchi tematici ai moduli; L’organizzazione modulare e flessibile della didattica;

Programmazione didattica delle discipline economico-giuridiche negli istituti scolastici superiori e progettazione modulare.

Il problema della valutazione scolastica; classificazione, misurazione e valutazione; la funzione della valutazione; Metodi e mezzi di valutazione.

Modularità, crediti formativi e certificazioni delle competenze.

L’integrazione degli alunni portatori di handicap. Lavoro di gruppo: impostazione e simulazione di una

lezione. Acquisire competenze comunicative efficaci anche per

lezioni di tipo “tradizionale” Aumentare la motivazione degli alunni all’apprendimento

delle discipline economico giuridiche L’attività di recupero; gli I.d.e.i. e lo sportello help: pregi

e difetti. La funzione del coordinatore e del “tutor”. Lavoro di gruppo: simulazione di un’attività di recupero.

Progetti, “stage” e visite guidate afferenti le discipline economico giuridiche.

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi)

Modalità di svolgimento dell’esame: orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Ernesto Capobianco

INSEGNAMENTO STORIA ED EVOLUZIONE DELLA MUSICA ALTERNATIVA

SEDE LecceAREA Musica e SpettacoloCLASSE/CLASSI

31A; 32A

DOCENTE Vincenzo MARTORELLADIPARTIMENTO Docente esterno a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO Al termine di ciascuna lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Fornire ai corsisti una prospettiva di studio, metodologicamente fondata, dei complessi fenomeni espressivi, estetici, funzionali e culturali che agiscono nella c.d. musica alternativa. Attraverso una lettura diacronica, ma anche sincronica, di periodi storici, generi e stili, il fine è quello di attivare processi didattici

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e formativi in grado di promuovere competenze per affrontare criticamente la popular music.

- Contenuti:Il programma del corso si sviluppa attraverso sette unità didattiche nelle quali verranno analizzati, metodologicamente, alcuni aspetti decisivi riguardanti la storia e l’evoluzione della musica alternativa, con particolare riferimento al jazz e al rock.

1. Il Blues e i generi pre-jazzistici: dagli Spirituals al Ragtime. (3 ore)2. Il Jazz di New Orleans, Chicago e New York. La grande stagione della canzone statunitense. Analisi: Potato Head Blues di Louis Armstrong. (3 ore)3. Cronache di un decennio formidabile: da Charlie Parker a Elvis Presley. Country, Rhythm’n’Blues, Pop: la nascita del rock and roll. Analisi: Koko (Charlie Parker). (6 ore)4. Dall’Hard-bop al Free: estetiche di una rivoluzione annunciata. Il rock and roll muore e risorge. Analisi: Oleo (Miles Davis), “Kind of Blue” (Miles Davis), “Giant Steps” (John Coltrane), “Free Jazz” (Ornette Coleman). (6 ore)5. La British Invasion e la fine del movimento. Funky e nuovo orgoglio nero. Il Jazz-Rock e le musiche di contaminazione. Analisi: “A Love Supreme” (John Coltrane) “Sgt. Pepper” (Beatles); “Pet Sounds” (Beach Boys); “Led Zeppelin IV” (Led Zeppelin). (6 ore)6. Gli anni Settanta tra Punk e Disco Music. Gli anni Ottanta e il trionfo dell’elettronica. (3 ore)7. Dal Grunge al Post-rock. I suoni del ghetto. La musica della club-culture. (3 ore) - Testi:

a) Dispense, con cd allegati, a cura del docenteb) Orientamento storico generale:

Polillo, Jazz, Oscar MondadoriAA.VV La grande storia del rock di Rolling Stone, Arcanac) Approccio musicologico alla musica alternativa:R. Middleton, Studiare la popular music, FeltrinelliG. Schuller, Il Jazz. Il periodo classico. Gli anni Venti, EDTG. Salvatore (a cura di), Techno-Trance, Castelvecchid) Materiali per l’approfondimento:A. Moore, “Come si ascolta la popular music”, in Enciclopedia della Musica vol 1, Einaudi, pp. 701-718e) Prospettive didattiche:L. Marconi (a cura di), “Popular Music a scuola: fra piacere musicale e attività didattica”, in Musica Domani, n. 116, 2000, pp. 28-34

Altre e più specifiche indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale,

misto):L’esame avrà svolgimento orale.

INSEGNAMENTO Civiltà bizantina

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SEDE FoggiaAREA Linguistico LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52 A

DOCENTE Pasquale CORSIDIPARTIMENTO Scienze storiche e socialiORARIO DI RICEVIMENTO giovedì e venerdì, ore 12-13.30PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Conoscenza dei caratteri generali della

civiltà bizantina ; l’Italia bizantina. - Contenuti : gli aspetti culturali, istituzionali e religiosi del mondo bizantino nelle sue varie fasi e dislocazioni territoriali. Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): (1) IMPELLIZZERI S., Per antiche e per moderne carte, Biblios, Bari 2003 ; (2) CORSI P., Ai confini dell’impero, Biblios, Bari 2002 ; (3) CORSI P., Lo specchio del Medioevo, Biblios, Bari 2002.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):orale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

P. Corsi (presidente), N. Barile, R. Bianco.

INSEGNAMENTO Didattica delle scienze:sett. Biologico 1SEDE BariAREA S.N.CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE Prof Labate MarioTELEFONO 080 5443349DIPARTIMENTO ZoologiaORARIO DI RICEVIMENTO Dopo ogni lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso mira a ricostruire le tappe del

processo organizzativo microscopico della materia vivente.

- Contenuti: Il non visibile all’occhio umano: dall’immaginario filosofico all microscopia. La longevità della materia vivente. La composizione molecolare organica ed inorganica del protoplasma. La organizzazione dei viventi in autonomia. Le trame tissutali. I tessuti negli organi e negli apparati. La tecnica interattiva quale nuova metodica di emorizzazione delle immagini microscopiche.

- Bibliografia: Proiezione di appunti, eventuali dispense, CD dal titolo “Valutazione interattiva dei preparati istologici” di M.Labate et al. Ed. Idelson Gnocchi.

- Modalità di svolgimento dell’esame (orale):- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

M. Labate, P. Pieri, M. De Tullio

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INSEGNAMENTO Didattica della BotanicaSEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60/A

DOCENTE Cavallaro VivianaTELEFONO 080/5442169DIPARTIMENTO Scienze delle produzioni vegetaliORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì dalle ore 11.00 alle 13.00OBIETTIVI DEL CORSO

Acquisire l’uso del laboratorio come strumento nell’insegnamento della Botanica. Riconoscere la diversità di forme degli organismi vegetali. Acquisire un approccio filogenetico della botanica sistematica.Comprendere l’ ecologia, la biologia e la distribuzione dei principali gruppi sistematici.

PROGRAMMA Il ruolo delle esperienze di laboratorio nell’insegnamento della botanica: alcune esperienze significative.La riproduzione vegetativa e sessuale nelle piante, i cicli ontogenetici. La biodiversità vegetale: Muschi , Felci, Spermatophyta. Il fiore, il seme ed i principali tipi di frutti. La flora e la vegetazione della Puglia.

BIBLIOGRAFIA Strasburger – Trattato di Botanica – parte sistematica, Ed. Antonio DelfinoScienze della Natura di Gainotti e Modelli, Ed: Zanichelli

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Cavallaro, Caizzi, Scillitani, De Palma

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della lingua grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Piero TotaroTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell'AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, 15-17

Giovedì, 15-17OBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti una prospettiva di studio, metodologicamente

fondata, dei complessi fenomeni linguistici riguardanti le varie parlate greche di età storica, utile ad acquisire un metodo rigoroso nell'offerta didattica della lingua greca.

PROGRAMMA “Storia di una similitudine omerica”.Lettura, traduzione e commento dei seguenti passi:Omero, Odissea VI, 224-237; XIII, 397-403, 429-433; XVI, 172-176; XVIII, 353-355; XXIII, 153-163; Dionigi Periegeta, Oikoumenes Periegesis, vv. 1107-1113; Ps.-Luciano, Questioni

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d'amore 26Testi di riferimento consigliati e materiale didattico:Una edizione, a scelta, dell'Odissea; xerocopie distribuite durante il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della lingua grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Piero TotaroTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell'AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, 15-17

Giovedì, 15-17OBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti una prospettiva di studio, metodologicamente

fondata, dei complessi fenomeni linguistici riguardanti le varie parlate greche di età storica, utile ad acquisire rigorosa consapevolezza nell'offerta didattica della lingua greca.

PROGRAMMA Strumenti per lo studio della lingua greca. Traduzione e analisi di brani di opere di autori greci.

BIBLIOGRAFIA I corsisti possono avvalersi di un qualunque testo di grammatica greca, tra quelli in uso nei licei.Xerocopie fornite durante il corso.

INSEGNAMENTO DIDATTICA dell'ELETTRONICA ANALOGICA con CADSEDE BariAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34/A

DOCENTE Ing. Visconti PaoloDIPARTIMENTO Dip. di Ingegneria dell’Innovazione – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giorni di lezione prima o dopo la lezione stessa. Il docente è

comunque sempre disponibile per qualunque chiarimento mediante posta elettronica.

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: acquisire conoscenze nell’ambito della simulazione con strumenti dedicati (software Spice) di circuiti elettronici analogici di base ed avanzati.

- Contenuti: Introduzione alla simulazione circuitale, vantaggi nell’uso di un simulatore circuitale. Introduzione a Spice. L’amplificatore operazionale ideale e reale. Circuiti per la misura delle caratteristiche di un A.O. Analisi e verifica delle caratteristiche dell’A.O. con il simulatore circuitale. Circuiti amplificatori con l’A.O. reazionato negativamente: l’amplificatore invertente, non invertente, il circuito sommatore, l’amplificatore

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differenziale. Lo stadio integratore e derivatore con l’A.O. reazionato. Simulazione con Spice dei circuiti reazionati con A.O. Progetto di circuiti amplificatori con transistor bipolare (BJT). Analisi e simulazione dei circuiti progettati con il simulatore Spice. Filtri analogici, risposta in frequenza di un filtro analogico. Progetto e simulazione con Spice di un filtro passa-basso del II-ordine di Butterworth. Generatore di funzioni (onda quadra, rettangolare, triangolare) con l’A.O.: progetto e simulazione con Spice.

- Testi : dispense fornite dal docente.- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): progetto circuitale e interrogazione orale.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE DISCILINE GIURIDICHE

SEDE BARIAREA SCIENZE ECONOMICO GIURIDICHECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A019

DOCENTE Prof. Ernesto CapobiancoDIPARTIMENTO Studi Aziendali Giuridici e Ambientali (Università di Lecce)ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 13-14 Facoltà di Economia (Lecce)PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Fornire un itinerario didattico- metodologico che, mediante lezioni, esercitazioni, solleciti quelle capacità di analisi, di elaborazione e di sintesi, che dovranno poi essere trasferite nella pratica quotidiana dell’insegnamento

Trasmettere esperienze didattiche e tecniche per rendere pregnanti argomenti economico-giuridici considerati “complessi”

Contenuti: Libertà ed autonomia d’insegnamento del docente, con

particolare riguardo alle discipline economico-giuridiche. I programmi ministeriali: premesse e avvertenze. La lezione: l’insegnamento in classe e mediante l’ausilio

di nuovi strumenti audiovisivi; le tecnologie dell’informazione.

Autonomia didattica ed organizzativa: dai blocchi tematici ai moduli; L’organizzazione modulare e flessibile della didattica;

Programmazione didattica delle discipline economico-giuridiche negli istituti scolastici superiori e progettazione modulare.

Il problema della valutazione scolastica; classificazione, misurazione e valutazione; la funzione della valutazione; Metodi e mezzi di valutazione.

Modularità, crediti formativi e certificazioni delle competenze.

L’integrazione degli alunni portatori di handicap.

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Lavoro di gruppo: impostazione e simulazione di una lezione.

Acquisire competenze comunicative efficaci anche per lezioni di tipo “tradizionale”

Aumentare la motivazione degli alunni all’apprendimento delle discipline economico giuridiche

L’attività di recupero; gli I.d.e.i. e lo sportello help: pregi e difetti. La funzione del coordinatore e del “tutor”.

Lavoro di gruppo: simulazione di un’attività di recupero. Progetti, “stage” e visite guidate afferenti le discipline economico giuridiche.

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi)

Modalità di svolgimento dell’esame: oralePROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Ernesto Capobianco

INSEGNAMENTO DIDATTICA DEL DIRITTO PRIVATO E COMMERCIALE

SEDE BARIAREA AREA SCIENZE ECONOMICO GIURIDICHECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A019

DOCENTE Prof. Ernesto CapobiancoTELEFONO 0832298749DIPARTIMENTO Studi Aziendali Giuridici e Ambientali (Università di Lecce)ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 13-14 Lecce (Facoltà di Economia)PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Conoscere i fondamenti della didattica della disciplina in rapporto ai metodi della ricerca

Progettare percorsi didattici innovativi Conoscere ed applicare i nuovi metodi e strumenti della

civilistica.

Contenuti: Realtà sociale e ordinamento- Le fonti del diritto civile- I

principi – Metodo giuridico e interpretazione – Gli Istituti del diritto civile – Le applicazioni: in particolare le trasformazioni del contratto

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

PERLINGIERI e FEMIA, Nozioni introduttive e principi fondamentali del diritto civile, Esi, Napoli, 2000;

CAPOBIANCO, Diritto comunitario e trasformazioni del contratto, Esi, Napoli, 2003

Modalità di svolgimento dell’esame: oralePROPOSTA DI COMMISSIONE

PRESIDENTE: Prof. Ernesto Capobianco COMPONENTE: Dott.ssa Rossana Morea (Università Lecce)

141

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INSEGNAMENTO Tradizione cristiana e culture europeeSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A

DOCENTE Giorgio OtrantoTELEFONO 080.5714005DIPARTIMENTO Studi classici e cristianiORARIO DI RICEVIMENTO mercoledì, ore 10.00-12.00; prima e dopo le lezioni.PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Illustrare, alla luce del dibattito critico

più recente, quali possano considerarsi le radici culturali e spirituali dell’Europa, ossia quelle radici culturali che trascendono i principi razionali puramente astratti e la dimensione delle leggi giuridiche ed economiche. Discutere se, in che senso e in che misura, possa trovare fondamento l’affermazione secondo cui “senza il cristianesimo” l’Europa non sarebbe nata e per certi aspetti non sarebbe neppure pensabile. Focalizzare alcuni aspetti del confronto/scontro tra la tradizione cristiana e altre tradizioni che hanno contribuito a formare l’Europa, in particolare quelle ebraica e quella islamica. Illustrare il senso dell’affermazione di B. Croce secondo cui gli Occidentali “non possono non dirsi cristiani”.

- Contenuti: Definizione e caratteristiche peculiari del cristianesimo; definizione e caratteristiche peculiari dell’ebraismo; rapporti tra cristianesimo ed ebraismo; formazione dell’identità cristiana ed evoluzione del cristianesimo antico; il concetto di “tradizione” cristiana; formazione dei regni romano-barbarici: cristianesimo, arianesimo, confronto/scontro tra mondo romano e mondo germanico; Islam: sua comparsa e sue principali caratteristiche; compresenza delle tre religioni monoteistiche nel Mediterraneo, in Europa e in Puglia; religioni e secolarizzazione: religione e società; l’insegnamento delle religioni in prospettiva europea; il curriculum religioso nelle scuole: storia delle religioni e apertura al diverso; questione delle immigrazioni in Europa negli ultimi decenni: multiculturalismo e interculturalità; dibattito recente sul richiamo alle radici cristiane o giudaico-cristiane nella Carta costituzionale dell’Unione Europea.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): G. Otranto, L’insegnamento delle religioni in prospettiva europea, in AA.VV., L’insegnamento delle religioni oggi, Bari 1998, pp. 1-10; G. Otranto, Le ragioni di un incontro, in AA.VV., Mediterraneo-Europa. Dalla multiculturalità all’interculturalità, Bari 1997, pp. 13-24; G. Otranto, Le tre religioni monoteistiche in Puglia, cerniera tra Mediterraneo ed Europa, pp. 87-100; B. Croce, Perché non possiamo non dirci cristiani, Bari 1959.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

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orale- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Giorgio Otranto; Ada Campione; Immacolata Aulisa; Laura Carnevale

INSEGNAMENTO Tradizione cristiana e culture europeeSEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A

DOCENTE Immacolata AulisaTELEFONO 080.5717920DIPARTIMENTO Studi classici e cristiani (Bari)ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e giovedì, ore 10.00-12.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Illustrare, alla luce del dibattito critico

più recente, quali possano considerarsi le radici culturali e spirituali dell’Europa, ossia quelle radici culturali che trascendono i principi razionali puramente astratti e la dimensione delle leggi giuridiche ed economiche. Discutere se, in che senso e in che misura, possa trovare fondamento l’affermazione secondo cui “senza il cristianesimo” l’Europa non sarebbe nata e per certi aspetti non sarebbe neppure pensabile. Focalizzare alcuni aspetti del confronto/scontro tra la tradizione cristiana e altre tradizioni che hanno contribuito a formare l’Europa, in particolare quelle ebraica e quella islamica.

- Illustrare il senso dell’affermazione di B. Croce secondo cui gli Occidentali “non possono non dirsi cristiani”.

- Contenuti: Definizione e caratteristiche peculiari del cristianesimo; definizione e caratteristiche peculiari dell’ebraismo; rapporti tra cristianesimo ed ebraismo; formazione dell’identità cristiana ed evoluzione del cristianesimo antico; il concetto di “tradizione” cristiana; formazione dei regni romano-barbarici: cristianesimo, arianesimo, confronto/scontro tra mondo romano e mondo germanico; Islam: sua comparsa e sue principali caratteristiche; compresenza delle tre religioni monoteistiche nel Mediterraneo, in Europa e in Puglia; religioni e secolarizzazione: religione e società; l’insegnamento delle religioni in prospettiva europea; il curriculum religioso nelle scuole: storia delle religioni e apertura al diverso; questione delle immigrazioni in Europa negli ultimi decenni: multiculturalismo e interculturalità; dibattito recente sul richiamo alle radici cristiane o giudaico-cristiane nella Carta costituzionale dell’Unione Europea.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): G. Otranto, L’insegnamento delle religioni in prospettiva europea, in AA.VV., L’insegnamento delle religioni oggi, Bari 1998, pp. 1-10; G. Otranto, Le ragioni di un incontro, in AA.VV., Mediterraneo-Europa. Dalla multiculturalità all’interculturalità, Bari 1997, pp. 13-24;

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G. Otranto, Le tre religioni monoteistiche in Puglia, cerniera tra Mediterraneo ed Europa, pp. 87-100; B. Croce, Perché non possiamo non dirci cristiani, Bari, 1959.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Immacolata Aulisa; Renzo Infante, Laura Carnevale

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica: verifica e valutazioneSEDE LecceAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45/A; 46/A

DOCENTE Valeria Dell’EraORARIO DI RICEVIMENTO Su richiesta degli studenti al termine delle lezioniPROGRAMMA Obiettivi del corso:

- conoscere le diverse tipologie di verifica e saperle utilizzare su obiettivi didattici specifici

- saper utilizzare il materiale didattico presente nei manuali scolastici al fine di costruire verifiche

- saper elaborare prove di verifica strutturate e semi-strutturate

Contenuti:- Definizione, aspetti e problematiche relative alla

valutazione- Fasi della valutazione- Analisi delle diverse tipologie di verifica attraverso

materiale didattico tratto dai manuali scolastici in uso- Elaborazione di prove di verifica su obiettivi didattici specifici

Modalità di svolgimento dell’esame:- Colloquio relativo all’elaborato di gruppo (costruzione di

una prova strutturata di fine modulo) realizzato durante il laboratorio e consegnato in sede di esame

INSEGNAMENTO PSICOLOGIA DELL’HANDICAP E DELLA SALUTESEDE BARIAREA SCIENZE MOTORIECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29A; 30A

DOCENTE Prof.ssa Antonietta CURCITELEFONO 080/5714255DIPARTIMENTO PSICOLOGIAORARIO DI RICEVIMENTO Martedì, 11.00-13.00

Venerdì, 11.00-12.00PROGRAMMA Obiettivi del corso: Delineare i principali modelli teorici in tema

di psicologia della salute e dell’handicap. Fornire strumenti per l’analisi critica dei processi psicologici e psicosociali connessi a

144

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comportamenti che hanno implicazioni per la salute e per il trattamento della disabilità.Contenuti:Aree di intervento e ricerca in psicologia della saluteSenso comune vs. spiegazioni scientifiche in tema di saluteProcessi psicologici e psicosociali rilevanti per la saluteRelazione medico-pazienteLa sindrome del burn-outMenomazione, disabilità e handicapModelli di diagnosi Handicap e famigliaIntegrazione scolasticaTesti (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Zani, B. e Cicognani, E. (2000). Psicologia della salute.

Bologna: Il Mulino. Zanobini, M. e Usai, M. C. (1999). Psicologia dell’handicap

e della riabilitazione. Milano: Franco Angeli.

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): OralePROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Antonietta Curci (Presidente)Prof. Colella

INSEGNAMENTO Teoria Tecnica e Didattica delle Attività Motorie ScolasticheSEDE Bari AREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29-30/A

DOCENTE Colella DarioDIPARTIMENTO Scienze BiomedicheORARIO DI RICEVIMENTO Martedì: 8,30 – 11,30OBIETTIVI DEL CORSO Individuare i Fondamenti epistemologici delle scienze motorie e

sportive; Definire gli Obiettivi formativi e le Competenze motorie Applicare modelli della programmazione didattica differenti; Individuare le relazioni tra gli obiettivi formativi, i contenuti

disciplinari e i metodi didattici; Progettare un percorso didattico-educativo relativo all’età

evolutiva Definire gli obiettivi trasversali dell’educazione motoria e fisica; Applicare i metodi di Valutazione delle abilità motorie delle

conoscenze e dei comportamenti socioaffettiviPROGRAMMA 1. L’analisi disciplinare ed i nuclei essenziali dell’Educazione

Motoria e Fisica nell’età evolutiva; le attività motorie nell’età evolutiva: fondamenti epistemologici

2. I Modelli della programmazione didattica in Educazione Motoria e Fisica;

3. Le Indicazioni Nazionali per i piani di studio individualizzati(obiettivi specifici di apprendimento, obiettivi formativi, le competenze motorie): conoscenza, analisi, rapporti e relazioni

4. L’Unità di apprendimento: - L’individualizzazione dell’insegnamento

- la didattica laboratoriale - stili d’insegnamento e metodi didattici

145

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5. I Modelli della valutazione didattica in educazione motoria e fisica: i test motori; l’osservazione sistematica; i descrittori dell’apprendimento e del comportamento socioaffettivo; le prove strutturate di conoscenza;

6. Misurazione e Valutazione nelle attività motorie scolastiche: le scale di misura, la raccolta dati, l’elaborazione dei dati, l’interpretazione dei dati

7. Didattica e innovazione: La Ricerca-azione nelle attività motorie8. L’analisi dell’insegnamento

BIBLIOGRAFIA 1. Colella, D. (2003), Competenze Motorie e Processo di Valutazione, PensaMultimedia, Lecce. 2. Colella, D. (2004), Didattica delle attività motorie per l’età evolutiva. Percorsi didattici, .PensaMultimedia, Lecce 2004.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. D. Colella; Prof. A. Curci

INSEGNAMENTO Istituzioni di Storia contemporaneaSEDE BariAREA ?CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Scienze umane

DOCENTE Ennio CorvagliaTELEFONO 0805714528DIPARTIMENTO Scienze storiche e socialiORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Contenuti: Il programma si concentra sul ‘900. Riguarda i problemi della periodizzazione della storia contemporanea; le dinamiche e le interpretazioni del ventesimo secolo; l’origine e lo sviluppo dei problemi che esplodono alla fine del ‘900; la fine dell’equilibrio europeo e la difficile ricerca di un equilibrio mondiale; l’evoluzione degli Stati Nazione; la guerra civile europea; la questione della leaderschip mondiale; la decolonizzazione; le questioni poste dalla cosiddetta globalizzazione; le principali interpretazioni dei processi in atto.

-

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Un utile testo di riferimento è: G. Procacci, Il XX secolo, Mondadori

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

INSEGNAMENTO Didattica dell’Interazione Uomo-MacchinaSEDE BariDOCENTE Fiorella de RosisTELEFONO 080 5443282DIPARTIMENTO InformaticaPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

146

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- Contenuti:

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Fiorella de Rosis, Berardina de Carolis, Sebastiano Pizzutilo

INSEGNAMENTO LABORATORI DIDATTICI DI CHIMICA GENERALESEDE BARIAREA SCIENZECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13/A

DOCENTE Francecso FracassiTELEFONO 080 5442009DIPARTIMENTO chimicaORARIO DI RICEVIMENTO LU-VE 16-18PROGRAMMA - Obiettivi del corso: fornire agli studenti le necessarie

cognizioni per organizzare e realizzare esperienze di laboratorio chiarificatrici di alcuni principi di chimica generale.

- Contenuti: reattività del doppio legame, osmosi, processi ossidativi, solubilità, conducibilità, catalisi, dipendenza della velocità di reazione dalla temperatura, misura del pH, produzione ed identificazione di CO2, H2S, HCl, H2, NH3

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): appunti di lezione

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Francesco Fracassi, Piero Favia

INSEGNAMENTO Didattica della ChimicaSEDE BARIAREA SCIENZECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

147

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DOCENTE Francecso FracassiTELEFONO 080 5442009DIPARTIMENTO ChimicaORARIO DI RICEVIMENTO LU-VE 16-18PROGRAMMA - Obiettivi del corso: fornire agli studenti le necessarie

cognizioni di come insegnare i vari argomenti di chimica nelle scuole medie inferiori.

- Contenuti: struttura della materia, solidi, liquidi, gas, passaggi di stato, struttura dell’atomo, isotopi, molecole composti, formule chimiche, Sali, legame ionico, pressione osmotica, legame covalente, reazioni chimiche, combustione, temperatura e calore, le soluzioni, acidi, basi, indicatori, ossidi, anidridi, idrossidi, acidi, Sali, pile, acqua, inquinamento delle acque, rifiuti

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): appunti di lezione

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Francesco Fracassi, Piero Favia

INSEGNAMENTO Metodologia dell’insegnamento del testo letterario ISEDE BariAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Domenico MugnoloTELEFONO 0805717483 DIPARTIMENTO Dip.to di Studi Anglo-germanici e dell’Europa orientaleORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 11,50 – 13,50PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Contenuti:

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.: Domenico MugnoloDott.: Maurizio Pirro

INSEGNAMENTO Metodologia dell’insegnamento del testo letterario II148

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SEDE BariAREA Lingue straniereDOCENTE Domenico MugnoloTELEFONO 0805717483 DIPARTIMENTO Dip.to di Studi Anglo-germanici e dell’Europa orientaleORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 11,50 – 13,50PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Contenuti:

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.: Domenico MugnoloDott.: Maurizio Pirro

INSEGNAMENTO Didattica della storiaSEDE BariAREA Scienze umane e filosoficheCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37a

DOCENTE Antonio BrusaTELEFONO 080 571 4691DIPARTIMENTO Scienze Storiche e SocialiORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giovedi, 9-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Mettere gli allievi in grado di valutare

criticamente le proposte didattiche, i programmi e i materiali di insegnamento., per quanto riguarda le discipline storiche.

- Contenuti: I programmi in Europa e nella storia italiana; l'evoluzione dei manuali; il dibattito storico-didattico in italia e nel mondo; La storia identitaria e la storia mondiale

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): materiali e dispense distribuite gratuitamente durante il corso

- Modalità di svolgimento dell’esame: esame orale:

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: il corso ha un carattere eminentemente tecnico, con lezioni ed esercitazioni

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Pasquale Rossi, Valentina Sepe, Antonio Brusa

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della storiaSEDE BariAREA Scienze umane e filosoficheCLASSE/CLASSI 37a

149

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(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Antonio BrusaTELEFONO 080 571 4691DIPARTIMENTO Scienze Storiche e SocialiORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giovedi, 9-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Mettere gli allievi in grado di gestire e

di valutare le forme laboratoriali oggi in uso in Italia per l'isegnamento della storia; conoscere gli sviluppi storiografici recenti e metterli in connessione con le proposte didattiche

- Contenuti: Il laboratorio storico didattico; fonti di diverso genere. Le operazioni storiografiche sulle fonti; la storiografia e l'epistemologia relative alle fonti storiche

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): materiali e dispense distribuite gratuitamente durante il corso

- Modalità di svolgimento dell’esame: prova tecnica

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: il corso ha un carattere eminentemente tecnico, con lezioni ed esercitazioni

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Antonio Brusa

INSEGNAMENTO Tecniche di gestione del controllo dello stressSEDE BariAREA Scienze MotorieDOCENTE Rosalinda CassibbaTELEFONO 080-5714701DIPARTIMENTO PsicologiaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 10-12. via Quintino Sella 268PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso, dopo aver introdotto il concetto di stress e le sue ripercussioni sul piano cognitivo, emotivo, sociale e lavorativo, intende presentare le principali tecniche che consentono di gestirlo in maniera appropriata.

- Contenuti:

Stress ed eustress.Gli effetti dello stress sulla saluteGli effetti dello stress sull’attività lavorativaLo stress è sempre negativo?Stress e burn-outTecniche di gestione dello stressCome far fronte allo stress dell’insegnante e degli alunni

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Durante il corso verrà fornito il materiale didattico necessario 150

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all’approfondimento degli argomenti trattati

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):orale con esercitazioni scritte

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Cassibba Rosalinda, Elia Lucia

INSEGNAMENTO Storia e Fondamenti dell’elettronicaSEDE BariAREA Indirizzo tecnologicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34°

DOCENTE Antonio Francesco MINAFRATELEFONO 080 5443239DIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 16-18PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Illustrare il profilo storico della

nascita dell’elettronica e fornire le basi di fisica moderna per la comprensione dei dispositivi elettronici ed optoelettronici

- Contenuti: La scoperta dell’elettrone La conduzione nei solidi secondo Drude e Lorentz. Il corpo nero e l’emissione termica Equazione di Planck. Effetto fotoelettrico e termoionico. L’atomo di Rutherford e Bohr.Gli spettri atomici e la struttura atomica. Raggi X. Principi della Meccanica Quantistica e semplici applicazioni. Le statistiche classiche e quantistiche. Struttura a bande dei solidi. I tubi elettronici: diodo, triodo e pentodo.

- Testi : copia delle presentazioni usate a lezione:

- Modalità di svolgimento dell’esame: tesine elaborate dai corsisti e discussione finale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Minafra. Visconti

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA CHIMICA ANALITICASEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13/A

DOCENTE PROF. ANGELA TRAINITELEFONO 080 544 2022DIPARTIMENTO CHIMICA UNIVERSITA’ DI BARI

151

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ORARIO DI RICEVIMENTOPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Contenuti:

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Angela Agostano, Angela Traini

INSEGNAMENTO Psicologia clinica dell’eta’evolutivaSEDE bariAREA Sanitaria scienze motorieDOCENTE Anna Rita CaroneDIPARTIMENTO Scienze neurologiche e psichiatricheORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì h.17PROGRAMMA - Obiettivi del corso: conoscenza delle varie teorie con loro

applicazione

- Contenuti:sviluppo psicofisico,sociale ,cognitivo,emotivo

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):Carone Craig:Psicologia Generale e Clinica Piccin ed.Padova 2000

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):tesina con discussione orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Pierri GP ,Carone Craig A:R.

INSEGNAMENTO Metodologia e Didattica della Letteratura LatinaSEDE BariDOCENTE Paolo FedeliTELEFONO 080.5714420

DIPARTIMENTO Scienze dell'AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO lunedì, martedì, mercoledì ore 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Contenuti:

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

152

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PROPOSTA DI COMMISSIONE

Paolo Fedeli, Domenico Lassandro, Aldo Luisi

INSEGNAMENTO FONDAMENTI DI FILOLOGIA CLASSICASEDE BARIAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE RENATA RONCALITELEFONO 080 5714226DIPARTIMENTO SCIENZE DELL’ANTICHITA’ORARIO DI RICEVIMENTO GIOVEDI – VENERDI ORE 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Insegnamento dei Fondamenti di

Filologia classica. Teoria e prassi.

- Contenuti: Sui modi della trasmissione dei testi classici, i tipi di testimoni, la presenza dei classici nella cultura moderna, gli strumenti e i repertori essenziali – tradizionali e informatici.

- Testi: L.D. Reynolds e N.G. Wilson, Copisti e filologi. La tradizione dei classici dall’antichità ai tempi moderni, Padova, Antenore. - M.L. West, Critica del testo e tecnica dell’edizione, Palermo, L’Epos. - M. Scialuga, Introduzione allo studio della filologia classica, Alessandria, Ed. dell’Orso. - E.G. Turner, Papiri greci, Roma, Carocci.

- Modalità di svolgimento dell’esame. oralePROPOSTA DI COMMISSIONE

RONCALI, MASTROMARCO, TOTARO

INSEGNAMENTO Storia delle istituzioni e della società romanaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51; 52

DOCENTE Elisabetta TodiscoTELEFONO 0805714266DIPARTIMENTO Scienze dell’AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Lun 10-12; Merc. 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso ha come obiettivo fornire il quadro dell’assetto istituzionale di Roma antica, ponendo la struttura e l’articolazione del disegno istituzionale romano in rapporto con gli sviluppi storico istituzionali successivi. La ricostruzione si propone attraverso un approccio problematico ai testi antichi e tenendo presente lo sviluppo e il valore di talune categorie nelle diverse fasi storiche.Contenuti:

153

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Dalla repubblica all’età tardoantica: le istituzioni; le forme del potere; l’amministrazione del territorio; le dinamiche sociali.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): A. Schiavone (a cura di), Storia del diritto romano,

- Torino, Giappichelli 2001

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Todisco Elisabetta, D’Aloja Chiara

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della lingua latinaSEDE BariAREA Linguistico-LetterarioDOCENTE Prof. Domenico LassandroTELEFONO 0805717926DIPARTIMENTO Studi Classici e CristianiPROGRAMMA - -         Obiettivi del corso:Conoscenza dei contenuti e delle

metodologie per l'insegnamento della lingua latina 

- -         Contenuti: Lettura e commento di testi tratti dalle opere di Simmaco e di Sant'Ambrogio in relazione al conflitto tra pagani e cristiani nel IV secolo d. C.

 - -         Testi: Simmaco. Relatio III; Ambrogio, Epistole XVII

e XVIII 

- -         Modalità di svolgimento dell’esame: orale 

- -         Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: 

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Domenico Lassandro, Paolo Fedeli, Elisabetta Todisco

INSEGNAMENTO METODOLOGIA E DIDATTICA DELLA STORIASEDE BARICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43-50; 51 a

DOCENTE Gallotta VitoTELEFONO 080-5714704DIPARTIMENTO Scienze Storiche e GeograficheORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: analisi critica dell’organizzazione

della didattica su temi specifici

- Contenuti: leghe contadine in Puglia; guerra e diritti 154

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umani; strage di Cefalonia

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Vito Gallotta, Al di là delle tradizioni storiografiche, Cacucci, Bari, 1999; Vito Gallotta, Cefalonia: la strage , il processo l’oblio, Atti del convegno sul sessantennio dell’8 settembre, Diabasis, Reggio Emilia, 2005

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Vito Gallotta, presidente, Barbara Doronzo Anna Totaro, componenti

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA ZOOLOGIASEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60 A

DOCENTE GIOVANNI SCILLITANITELEFONO 0805443360DIPARTIMENTO ZOOLOGIAORARIO DI RICEVIMENTO MARTEDI E GIOVEDÌ ORE 10-12PROGRAMMA - -         Obiettivi del corso:

 - -         Contenuti:

 - -         Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto

di testi): 

- -         Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

 - -         Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

 PROPOSTA DI COMMISSIONE

R. CAIZZI, V. CAVALLARO, A.R. DE PALMA, G. SCILLITANI

INSEGNAMENTO Psicologia individuale, dei gruppi e di ComunitàSEDE BariAREA Scienze Motorie CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29 A / 30 A

DOCENTE Prof. Gianpaolo PierriDIPARTIMENTO Scienze Neurologiche e PsichiatricheORARIO DI RICEVIMENTO Martedì e giovedì ore 11-13

155

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PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Basi teoriche della psicologia individuale, di gruppo e relazionale, con riferimento alle grandi teorie psicodinamiche, individuali e gruppali ed alla teoria della comunicazione e della relazione.

- Contenuti: La teoria psicodinamica di Freud, l’orientamento teorico dell’evoluzione dall’individuo al sistema. Il comportamento individuale e in gruppo. La comunicazione interpersonale e l’rganizzazione sociale su base pragmatica.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): * Pierri G.: Compendio di Psichiatria, Ed. Ambrosiana, Milano, 1993* Anolli L., Legrenzi T.: psicologia generale, Il Mulino, Bologna, 2001

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): scritto con eventuale integrazione orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Gianpaolo Pierri – Prof. A. R. Carone

INSEGNAMENTO Psicologia e Psicopatologia dello SportSEDE BariAREA 5° Ciclo III semestreCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29 A / 30 A

DOCENTE Prof. Gianpaolo PierriDIPARTIMENTO Scienze Neurologiche e PsichiatricheORARIO DI RICEVIMENTO Martedì e giovedì ore 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Formazione alla comprensione dei

processi psicologici e psicopatologici nelle discipline sportive

- Contenuti: Psicologia generale, Psicopatologia generale ed applicata, psicologia delle attività sportive e delle prestazioni individuali e di gruppo, psicopatologia della aggressività

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): * Spinelli D.: Psicologia dello sport, Zanichelli, Bologna, 2002* Cei A.: Psicologia dello Sport, Il Mulino, Bologna, 1998

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): scritto con eventuale integrazione orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

156

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PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Gianpaolo Pierri – Prof. Marcello Nardini

INSEGNAMENTO Storia dell’arte 2SEDE BariAREA Dell’arte e del disegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A28A

DOCENTE Rosanna BiancoTELEFONO 080-5714446DIPARTIMENTO Beni Culturali e Scienze del LinguaggioORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 11.00-13.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: attraverso l’analisi del rapporto con

l’antico si intende costruire un percorso tematico all’interno della storia dell’arte moderna (architettura, pittura e scultura). Il tema scelto e il suo sviluppo, costituiscono un esempio di unità didattica realizzabile con mezzi e strumenti di base: manuale di storia dell’arte, diaproiettore e diapositive. Inoltre si intende mettere in grado i futuri docenti di riproporre – anche per altri temi – lo stesso percorso d’indagine.

- Contenuti: Il rapporto con l’antico nell’arte italiana tra XV e XVIII secolo

- Manuale consigliato: P. De Vecchi-E. Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani ed., vol. IIN. Dacos, Arte italiana e arte antica, in Storia dell’arte italiana Einaudi, vol. III, pp. 3-68

- Modalità di svolgimento dell’esame: colloquio orale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Rosanna BiancoPina Belli D’Elia

INSEGNAMENTO Didattica della BiochimicaSEDE BARIAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60A

DOCENTE Annalisa De PalmaTELEFONO 0805442786DIPARTIMENTO Farmaco-biologico, I piano

157

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ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e giovedì ore 11.00/12.00 OBBIETTIVI DEL CORSO Il corso intende fornire indicazioni didattiche per

l’insegnamento delle principali classi di molecole biologiche e delle loro trasformazioni nella dinamica cellulare.

PROGRAMMA La cellula ed i suoi compartimenti. Zuccheri. Lipidi. Nucleotidi. Amminoacidi. Proteine. Enzimi. Il metabolismo. Principali vie cataboliche: glicolisi e fermentazione, ossidazione degli acidi grassi, ciclo di Krebs. Fosforilazione ossidativa. Fotosintesi. Principali vie anaboliche. Acidi nucleici e informazione genetica: DNA e RNA. Trascrizione e traduzione

BIBLIOGRAFIA Sarà consigliata durante il corso in relazione agli argomenti trattati.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

A.De Palma, V.Cavallaro, R. Caizzi

INSEGNAMENTO Didattica della civiltàSEDE BariAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45/46 A

DOCENTE Carmela FerrandesTELEFONO 0805717579 - 0805717437DIPARTIMENTO Lingue e letterature romanze e mediterraneeORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì – venerdì h. 13.30 – 15.30PROGRAMMA - Obiettivi del corso: l’insegnamento della civiltà come

educazione all’interculturalità

- Contenuti: il rapporto civiltà/cultura nella storia della didattica; lingua e civiltà nei manuali di insegnamento

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): documenti autentici e materiali discussi in classe

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

C. Ferrandes – G. Todisco

INSEGNAMENTO Storia della storiografiaSEDE BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Indirizzo linguistico letterario. Filosofia (43A-50A e 37°)

DOCENTE Luigi Masella

158

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TELEFONO 0805714372DIPARTIMENTO Scienze storiche e sociali (lettere)ORARIO DI RICEVIMENTO Lun.martedì e merc. Ore 10-12PROGRAMMA -         Obiettivi del corso: orientamenti storiografici e

metodologici contemporanei 

-         Contenuti: 

-         Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi) ciclostilati a cura dell’ insegmanento

 -         Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

scritto-         Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

 PROPOSTA DI COMMISSIONE

Masella, Gallotta,

INSEGNAMENTO Laboratori didattici di Chimica FisicaSEDE BariAREA Scienze Naturali (Area 2)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13 A

DOCENTE Catucci LuciaTELEFONO 080-5443443DIPARTIMENTO ChimicaORARIO DI RICEVIMENTO 15-16 Lunedì GiovedìPROGRAMMA - Obiettivi del corso: impostazione di esercitazioni di

chimica fisica ed elaborazione dei dati sperimentali

- Contenuti: esercitazioni su argomenti di termodinamica, cinetica e spettroscopia

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Catucci Lucia Caselli Maurizio

INSEGNAMENTO Tecniche di valutazione del comportamento linguisticoSEDE BariAREA Linguistico - letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43 A - 50 A

DOCENTE Maria Rosaria de Fano159

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TELEFONO 080.5714750 DIPARTIMENTO Linguistica, Letteratura e Filologia modernaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì-mercoledì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 presso il

Dipartimento, in via De Rossi 235PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso si propone di fornire indicazioni sulle tecniche di accertamento della competenza linguistica, tenendo presente che l’adozione di approcci valutativi diversi, fondati su rilevazioni ampie e rigorose, contribuisce a stimolare un rinnovamento complessivo dei processi educativi.

- Contenuti:Le funzioni della valutazione e i limiti delle pratiche valutative tradizionali. Gli strumenti e l’interpretazione dei dati valutativi per la misurazione degli apprendimenti linguistici.Il Portfolio come strumento di autovalutazione dell’alunno, ma anche documento ufficiale per la valutazione da parte dei docenti e per l’orientamento.

- Testi:Corda Costa-Visalberghi (a cura di), Misurare e valutare le competenze linguistiche, La Nuova Italia 1995;Gattullo F. (a cura di), La valutazione degli apprendimenti linguistici, La Nuova Italia 2001;Benvenuto G., Mettere i voti a scuola, Carocci 2003;Trovato D., Il Portfolio dello studente nella Scuola Secondaria di 1° grado, Centro Programmazione Editoriale 2004.

- Modalità di svolgimento dell’esame:L’accertamento della preparazione avverrà tramite una prova scritta o un colloquio orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

De Fano Maria RosariaStefanelli RuggieroZaccaro Giovanna

INSEGNAMENTO Psicopatologia ed elementi di igiene mentaleSEDE BariAREA Scienze motorieCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29A- 30A

DOCENTE Marcello NardiniDIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Neurologiche e PsichiatricheORARIO DI RICEVIMENTO 9.00-10.00 lunedì -mercoledìPROGRAMMA - Obbiettivi del corso:

Fornire le basi teoriche atte a comprendere – al fine di agire con soggetti affetti nei vari setting lavorativi - la patologia psichiatrica nel suo sorgere, nel suo svilupparsi temporalmente fino alla definizione degli esiti. Fornire le informazioni e le competenze basiche per la promozione della salute mentale in ottica di psichiatria preventiva.

- Contenuti:160

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Concetti di malattia e disturbo mentale, di “deficit” ed “handicap”; intervento psichiatrico di tipo terapeutico, di tipo di riabilitazione psichiatrica e psicosociale. Definizione delle principali sindromi psichiatriche nelle varie età della vita, con particolare riferimento a quella scolare ed infanto-adolescenziale. Politiche e tecniche di promozione ed educazione della salute.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Materiale didattico fornito durante il corso che copre le tematiche dell’insegnamento

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): Scritto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Marcello Nardini

INSEGNAMENTO Didattica della ChimicaSEDE BariAREA 60/ACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Scienze naturali

DOCENTE Mario CapitelliTELEFONO 080/5442088DIPARTIMENTO ChimicaORARIO DI RICEVIMENTO 8-10PROGRAMMA - Obiettivi del corso: sviluppo di concetti quantitativi e

qualitativi inerenti la termodinamica chimica ed il legame chimico

- Contenuti: i contenuti del corso fanno ampio uso di recenti

concetti riguardanti la direzione di una reazione chimica ed ilcollegamento delle formule di Lewis con concetti piu'

avanzati per lo studio del legame chimico

Introduzione al corso- Fondamenti di Stechiometria-Reazioni complete e di equilibrio-Richiami di termodinamica-La costante di equilibrio vista come il risultato del primo e secondo principio della termodinamica-Energia libera ed elettrochimica-Pile a concentrazione-Reazioni spontanee-Il grado di avanzamento e la minimizzazione dei vari potenziali termodinamici-Aspetti qualitativi e quantitativi dell'euilibrio chimico-Conizioni iniziali e condizioni di equilibrio-Il legame chimico:Lewis e Langmuir e le formule empiriche-Il legame chimico dal punto di vista della meccanica quantitstica-La geometria delle molecole-

- Testi : forniti dal docente161

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- Modalità di svolgimento dell’esame: tesina e discussione orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

M.Capitelli, P.Favia

INSEGNAMENTO Teoria del coloreSEDE BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A – 28A

DOCENTE Prof. Arch. ROCCO Maria GraziaDIPARTIMENTO DisegnoORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 12 - 13PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Contenuti:

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Ing. Francesco De MattiaProf. ARch. Maria Grazia Rocco

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti della matematica III

SEDE lecce

CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47/A

DOCENTE Vincenzo Conserva

TELEFONO 0832 297602

DIPARTIMENTO matematica

ORARIO DI RICEVIMENTO su prenotazione

PROGRAMMA Obiettivi del corso: Acquisizione di competenze per una lettura storica di alcuni argomenti dell'insegnamento della Matematica.

162

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Contenuti:le origini del calcolo infinitesimale

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi)

Modalità di svolgimento dell’esame: scritto

Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Conserva Vincenzo, Rizzo Sebastiano, Pascali Eduardo

INSEGNAMENTO STORIA E FONDAMENTI DELLA FISICA ISEDE LECCEAREA FISICO-MATEMATICA-INFORMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49A

DOCENTE ARCANGELO ROSSITELEFONO 0832-297453DIPARTIMENTO FISICAORARIO DI RICEVIMENTO MERCOLEDI’ 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: formazione di base storico-critica per

l’insegnamento della fisica

- Contenuti: svolte significative nella storia della fisica alla luce del confronto tra diverse concezioni del metodo scientifico

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): A. F. Chalmers, Che cos’e’ questa scienza? La sua natura e i suoi metodi, Milano, Mondatori, 1979.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

ARCANGELO ROSSICLAUDIO GAROLA

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Storia e Fondamenti della FisicaSEDE LecceAREA Fisica - Informatica - MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49 A

DOCENTE Livio RUGGIEROTELEFONO 0832.297 554DIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 10-13 e su appuntamento telefonico.

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OBIETTIVI DEL CORSO Fornire gli elementi di base per affrontare lo studio dello sviluppo di alcune delle idee della fisica attraverso l’analisi di testi ed apparecchi didattici di interesse storico. Suscitare l’interesse per la strumentazione didattica storica, al fine di stimolare l’attenzione alle collezioni eventualmente presenti nelle sedi di lavoro, per promuoverne la conservazione e la utilizzazione.

PROGRAMMA Analisi di testi di Fisica del ‘700 e ‘800.

Analisi di strumentazione storica per la didattica della Fisica:

Meccanica. La macchina di rotazione. L’apparecchio per lo studio degli urti. Apparecchi per lo studio dell’equilibrio. Il tubo di Newton. Il pendolo di Foucault. La bilancia di torsione. Il piano inclinato.

Meccanica dei fluidiI vasi comunicanti. l’Apparecchio di De Haldat. Il Baroscopio. Apparecchi per lo studio della capillarità. Apparecchio di Plateau. La misura della densità. Apparecchio di Hope. Barometri e manometri. Apparecchio di Pascal. Le fontane. Le macchine pneumatiche.

Termologia e termodinamicaDilatoscopi, termoscopi, termometri. Apparecchio di Tyndall. Apparecchio per osservare la convezione nei liquidi. La pentola di Papin. Calorimetri. La macchina a vapore. Specchi per i raggi termici. Il Banco di Melloni. Igroscopi e igrometri.

AcusticaDiapason. Ruota di Savart. Sonometro a corde. Soffieria a mantice. Tubo di Weinhold.

OtticaSpecchi, lenti, prismi. Microscopi, cannocchiale, stereoscopio. Occhio diottrico di Vitali. Spettroscopio.

MagnetismoMagneti. Aghi d’inclinazione e di declinazione.

ElettricitàMacchine elettrostatiche. Pendolini elettrici ed elettroscopi. Elettroforo di Volta. Apparecchi per mostrare il potere delle punte. Apparecchi di Biot, di Mach, di Faraday-Beccaria. Gabbia di Faraday. Apparecchio di Vandervliet. Bottiglia di Leyda. Pile elettriche.

ElettromagnetismoApparecchio di Oersted-Ampère. Banco di Ampère Galvanometri ed elettrometri. Rocchetto di Ruhmkorff. Pendolo di Waltenhofen. Dinamo.

Scariche elettricheL’uovo elettrico. I tubi di Geissler. I tubi a raggi catodici e a raggi canale. I tubi a raggi X.

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BIBLIOGRAFIA Indicazioni e materiale bibliografico verranno forniti dal Docente.In particolare, per la descrizione delle apparecchiature di interesse storico, verranno fornite, a ciascun partecipante e in uso temporaneo, copie dei volumi (non in commercio):A. Rossi & L. Ruggiero (a cura di): Il Gabinetto di Fisica del Collegio Argento. I Gesuiti e l’insegnamento scientifico a Lecce. Lecce 1998A. Rossi & L. Ruggiero (a cura di): Il Gabinetto di Fisica dell’Istituto Tecnico “O. G. Costa” a Lecce. Immagini del patrimonio scientifico salentino. Lecce 2000

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica delle Scienze- Settore Biologico II-SEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE Costantino PaciollaTELEFONO 0805443470DIPARTIMENTO Biologia e Patologia Vegetale- Sez. Biologia vegetale - Campus

Universitario, via E. Orabona 4, BariORARIO DI RICEVIMENTO Martedì e giovedì ore 13,45-14,45 PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Dare indicazioni per la proposizione,

pianificazione e realizzazione di protocolli sperimentali per facilitare l’apprendimento delle principali tematiche della disciplina.

- Contenuti: Cellula vegetale e tessuti vegetali. La mitosi. Semi e germinazione. Interazioni tra le piante e l’ambiente in cui esse vivono. Osmosi e plasmolisi. Pigmenti e sostanze di riserva.Fotosintesi e respirazione.

- Testi : (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Paciolla C, de Pinto MC.

INSEGNAMENTO Didattica delle Scienze-Settore Biologico II-SEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE Costantino PaciollaTELEFONO 0805443470DIPARTIMENTO Biologia e Patologia Vegetale- Sez. Biologia vegetale - Campus

Universitario, via E. Orabona 4, BariORARIO DI RICEVIMENTO Martedì e giovedì ore 13,45-14,45

165

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PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Acquisizione dei concetti chiave della Biologia vegetale mediante percorsi didattici opportuni

- Contenuti: Come insegnare la biologia vegetale? La biologia vegetale: una scienza i cui saperi partono dallo studio della NaturaStrutture e funzioni della cellula e dei tessuti vegetaliRadice, Fusto e Foglia: le tre parti del corpo della piantaGerminazione e sviluppo del semeI processi di fotosintesi e respirazione Classificazione e percorso evolutivo delle piante Piante ed ambientePiante come alimenti funzionaliPiante e Medicina Una sguardo alle biotecnologie vegetali.

Testi : Appunti del corsoMateriale didattico fornito dal docente

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Paciolla C, de Pinto MC.

INSEGNAMENTO Didattica delle Scienze (settore abiologico)SEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Prof. Sergio NegriTELEFONO 0832297563DIPARTIMENTO Scienza dei Materiali - Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 10-11 e su appuntamento telefonico/e-mailOBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di richiamare i concetti base dei diversi

settori delle scienze della terra e di suggerire modalità di insegnamento di tipo deduttivo

PROGRAMMA Lo studio della Terra solida: metodi geologici, petrologici, geochimici, geofisici. I terremoti, l’interno della Terra e le placche. La deriva dei continenti. Il moto della Terra nell’ambito del sistema solare. Campo gravitazionale e magnetico della Terra. La tettonica globale. Le deformazioni della crosta terrestre. Elementi della Terra fluida: il mare, l’atmosfera, il clima. Caratteristiche geologiche, geofisiche ed idrogeologiche del Salento.

BIBLIOGRAFIA A. Bosellini, Le Scienze della Terra, Italo Bovolenta editore, 1986;F. Press, R. Siever, Introduzione alle Scienze della Terra, Zanichelli, 1994;

166

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P. Kearey, F. j. Vine, Tettonica Globale, Zanichelli, 1998;P. Gasparini, M. S.M. Mantovani, Fisica della Terra, Liguori editore, 1981;dispense fornite dal docente

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. S. Negri, Prof. A. Varola

INSEGNAMENTO Tecniche di valutazione del comportamento linguisticoSEDE LecceCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43/A, 50/A

DOCENTE Marcello AprileDIPARTIMENTO Filologia, Linguistica e LetteraturaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, 11.30-14.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Si punta a mettere in condizioni gli specializzandi di conoscere e valutare le competenze degli studenti in un settore cruciale per l’insegnamento dell’italiano come il lessico e la sua classificazione.

- Contenuti:Saranno approfonditi i punti seguenti: parole, lessemi e varianti; il significato delle parole; il lessico e la società; il latino come matrice: la trafila ereditaria e quella dotta; i prestiti; il peso delle tradizioni regionali; la formazione delle parole; i dizionari monovolume, storici, etimologici.

- Testi:Marcello Aprile, Parole e dizionari, Bologna, Il Mulino, 2005.

- Modalità di svolgimento dell’esame: scritto

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Marcello Aprile (presidente), Delia Corchia (componente), Rosario Coluccia (componente supplente)

INSEGNAMENTO Didattica della statisticaSEDE FoggiaDOCENTE Corrado CrocettaDIPARTIMENTO DSEMS FoggiaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 10-11PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Acquisire le competenze necessarie per un corso di statistica descrittive ed inferenziale

- Contenuti:Statistica descrittivaElementi di inferenza statistica

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Girone G. Salvemini T. Lezioni di statistica, Cacucci Editore Bari 2000.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):167

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Orale- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Corrado Crocetta, Massimo Russo, Barbara Cafarelli

INSEGNAMENTO Storia ed Epistemologia della ChimicaSEDE LECCEAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Francesco Paolo FANIZZITELEFONO 0832 298 867DIPARTIMENTO Dip. Scienze e Tecnologie Biologiche ed AmbientaliORARIO DI RICEVIMENTO lunedì martedì mercoledì giovedì 16-18PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il Corso intende fornire un quadro

completo storico ed epistemologico dell’evoluzione dellla Chimica partendo dalle culture mesopotamiche ed egiziane, per arrivare alle più recenti teorie atomiche e di classificazione degli elementi e della loro reattività.

- Contenuti: Albori della Chimica. Periodo prealchimistico. La chimica prealchimistica nelle civiltà orientali. Purificazione di rame ed argento. Estrazione dei metalli. Fusione del bronzo. Preparazione del vetro. Periodo alchimistico antico. Strumenti degli alchimisti. Preparazione della potassa. Alchimia greco egiziana araba ed occidentale. Preparazione dell’asem. La Crisopea. La scuola Alessandrina. I simboli astrali. Il linguaggio ermetico. la coppellazione. I principi naturali. la generazione dei metalli. la pietra filosofale. I principali alchimisti. Il periodo dell’unificazione. La iatrochimica, Paracelso. Influenza degli iatrochimici sullo sviluppo della chimica applicata. La tintura e la distillazione. La chimica pneumatica, Boyle. La teoria del flogisto. Il periodo delle leggi quantitative. Lavoisier e la chimica del XVIII secolo. La lotta contro il sistema flogistico. I corpi semplici. La nuova scuola e la nomenclatura chimica. Lo sviluppodell’analisi. La chimica del XIX secolo. La simbologia chimica. Elementi e composti. Berzelius e Dalton. L’ipotesi atomica. La legge di Avogadro. La riforma atomica di Cannizzaro. Classificazione degli elementi. La tavola di Mendeleew. Teorie atomiche moderne. Individuazione e caratterizzazione delle principali particelle subatomiche elettroni, protoni e neutroni. Limiti della meccanica classica nella descrzione dell’atomo. Sviluppo delle teorie quantomeccaniche da orbite ad orbitali. Configurazioni elettroniche. Sistema periodico degli elementi.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): H.M. Leicester “Storia della Chimica” ISEDI

168

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Milano 1978. Appunti di Lezione.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: -PROPOSTA DI COMMISSIONE

Francesco Paolo FANIZZI, Antonella CICCARESE

INSEGNAMENTO Fondamenti di Filologia e Didattica della Letteratura ItalianaSEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI 51/A – 52/ADOCENTE Sebastiano VALERIODIPARTIMENTO Scienze Umane – via Arpi 155 FoggiaORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: guidare nella programmazione di

moduli, unità didattiche e di apprendimento relative all’educazione letteraria nei Licei (come leggere i testi letterari in classe,:metodi di analisi testuale, approccio filologico ai testi)

- Contenuti: la storia delle collane dei classici, delle antologie, delle storie letterarie; il canone nei programmi scolastici e nella programmazione. Fondamenti di Filologia italiana.

- Testi: A. Stussi, Breve avviamento alla filologia italiana, Bologna 2002; R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Manduria 2002 oppure Letteratura italiana. Esempi di metodologia e didattica, vol. I, Bari 2002

- Modalità di svolgimento dell’esame: oraleEventuali ulteriori indicazioni verranno fornite nel corso delle lezioni (venerdì ore 15.00-17.15 c/o Facoltà di Lettere, Foggia)

PROPOSTA DI COMMISSIONE

S. Valerio – T. Gargano

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della lingua latinaSEDE FoggiaAREA Linguistico LetterarioCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A; 52/A

DOCENTE Prof. Giovanni CiprianiDIPARTIMENTO Tradizione e fortuna dell’AnticoORARIO DI RICEVIMENTO Martedì dalle ore 10.00 alle ore 11.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Conoscenza delle metodologie per l’insegnamento della lingua latina. Apprendimento del lessico e padronanza del vocabolario frequenziale. I modelli grammaticali e i vocaboli tecnici. Comprensione del nesso fra lingua e civiltà. Fonetica e morfologia. Aspetti dell’operazione del tradurre; la versione ‘contestualizzata’.

- Contenuti: 169

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Il vocabolario latino: problemi di civiltà.Il vocabolario latino: problemi di produzione della lingua antica e delle lingue neolatine.Il vocabolario latino e la gestione dei lessicografi latini: Festo, Varrone, Isidoro.Il vocabolario latino e il modello di grammatica descrittiva.Il vocabolario latino e la grammatica valenziale.Il vocabolario latino: i problemi della memorizzazione.I vocaboli latini e le mappe concettuali nella civiltà romana.I vocaboli tecnici dell’area latina: il linguaggio del sacro.I vocaboli tecnici nell’area latina: il linguaggio castrense.I vocaboli tecnici nell’area latina: il linguaggio giuridico.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Fotocopie distribuite durante il corso.- G. Cipriani, Lo sguardo dell’esule, “Latina Didaxis”

XVII, Atti del Congresso a cura di S. Rocca, Genova – Bogliasco, 5-6 Aprile 2002;

- G. Cipriani, Esercizi d’amore, “Latina Didaxis” XVI, Atti del Congresso a cura di S. Rocca, Genova – Bogliasco, 6-7 Aprile 2001;

- G. Cipriani, Gli enigmi del latino, “Latina Didaxis”XV, Atti del Congresso a cura di S. Rocca, Genova – Bogliasco, 14-15-16 Aprile 2000;

- G. Cipriani, Commentare i ‘Commentarii’: dai silenzi di Cesare ai silenzi su Cesare, “Latina Didaxis” XIII, Atti del Congresso a cura di S. Rocca, Genova – Bogliasco, 4-5 Aprile 1998;

- G. Cipriani, Sallustio, Servio e i fondamenti del latino, Atti del V Convegno Nazionale Sallustiano, L’Aquila, 28-29 Settembre 2001;

- G. Cipriani, Il rischio stupendo della similitudine, in N. Pice, La similitudine nel poema epico, Bari, 2003.

- G. Cipriani, La fine di Vercingetorige e la fine dei Commentari cesariani: retorica della parola e retorica delle immagini in AAVV, L’ultimo Cesare. Scritti riforme progetti poteri e congiure, Atti del Convegno Internazionale, Cividale del Friuli, 16-18 Settembre 1999, Fondazione Nicolò Canusio, Roma, 2000.

- G. Cipriani, Non dir così (istruzioni per l’uso del latino), premessa a A. Piva, Il sistema latino. Ricerca didattica e formazione degli insegnanti, Roma, 2004.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

G. Cipriani; Giorgio Paolo Maselli.

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INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della letteratura latinaSEDE FoggiaAREA Linguistico LetterarioCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A; 52/A

DOCENTE Prof. Giovanni CiprianiDIPARTIMENTO Tradizione e fortuna dell’AnticoORARIO DI RICEVIMENTO Martedì dalle ore 10.00 alle ore 11.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso :

- Conoscenza dei metodi di insegnamento della letteratura latina nei contesti scolastici attuali.

- La didattica della letteratura: alcune proposte per lo studio della storia della letteratura e lettura degli autori: lo schema tradizionale diacronico, l’inquadramento storico culturale, l’esame dei generi letterari. Approccio didattico per tematiche. La qualità metodologica della scelta modulare. La strada feconda della fortuna dei classici: la scoperta della modernità dei testi antichi e della loro importanza nello svolgimento della cultura occidentale anche contemporanea..

- Contenuti :- La letteratura e le forme di produzione.- Letteratura e retorica: dalla frase al concetto. Il caso dei

Commentarii cesariani.- Letteratura e riuso: il caso di Annibale, di Polibio e Silio

Italico.- La topica dell’amore: autori e generi letterari a confronto.- La topica del creatore: exegi monumentum e la sua fortuna

nella letteratura- Letteratura latina e letteratura europea: il caso del Ratto

delle Sabine (da Livio a Picasso).- La topica dell’esilio: immagini e moduli espressivi da

Cicerone a Foscolo.- La letteratura e la tradizione iconografica: forme di

sopravvivenza dell’antico.- La letteratura e la produzione musicale: forme di

sopravvivenza dell’antico.- La letteratura e la produzione cinematografica: il caso di

Cleopatra

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Fotocopie distribuite durante il corso.- G. Cipriani, Lo sguardo dell’esule, “Latina Didaxis”

XVII, Atti del Congresso a cura di S. Rocca, Genova – Bogliasco, 5-6 Aprile 2002;

- G. Cipriani, Esercizi d’amore, “Latina Didaxis” XVI, Atti del Congresso a cura di S. Rocca, Genova – Bogliasco, 6-7 Aprile 2001;

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- G. Cipriani, Gli enigmi del latino, “Latina Didaxis”XV, Atti del Congresso a cura di S. Rocca, Genova – Bogliasco, 14-15-16 Aprile 2000;

- G. Cipriani, Commentare i ‘Commentarii’: dai silenzi di Cesare ai silenzi su Cesare, “Latina Didaxis” XIII, Atti del Congresso a cura di S. Rocca, Genova – Bogliasco, 4-5 Aprile 1998;

- G. Cipriani, Sallustio, Servio e i fondamenti del latino, Atti del V Convegno Nazionale Sallustiano, L’Aquila, 28-29 Settembre 2001;

- G. Cipriani, Il rischio stupendo della similitudine, in N. Pice, La similitudine nel poema epico, Bari, 2003.

- G. Cipriani, La fine di Vercingetorige e la fine dei Commentari cesariani: retorica della parola e retorica delle immagini in AAVV, L’ultimo Cesare. Scritti riforme progetti poteri e congiure, Atti del Convegno Internazionale, Cividale del Friuli, 16-18 Settembre 1999, Fondazione Nicolò Canusio, Roma, 2000.

- G. Cipriani, Non dir così (istruzioni per l’uso del latino), premessa a A. Piva, Il sistema latino. Ricerca didattica e formazione degli insegnanti, Roma, 2004.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

G. Cipriani; Giorgio Paolo Maselli.

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della storiaSEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43-50a ; 51 a

DOCENTE Prof. Saverio RussoDIPARTIMENTO Scienze Umane ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 10.30-12.30PROGRAMMA - obiettivi del corso: Fornire ai corsisti una buona

informazione sulle questioni più rilevati della ricerca storica, sui programmi di storia nella scuola secondaria, sulle questioni di base della didattica della storia.

- Contenuti: “ Il mestiere di storico”: L’insegnamento della storia dai collegi dei Gesuiti alla scuola del 2005; Moduli ed unità didattiche; esempi di programmazione.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

P. Prodi, Introduzione allo studio della storia moderna, Bologna 1999, cap. I e III; dispense sui programmi di storia.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

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- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Russo, Prof. Robles;

INSEGNAMENTO Storia del pensiero grecoSEDE BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52/A

DOCENTE D’Alessandro AntoniettaDIPARTIMENTO Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì-Marted’ ore 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: comprensione dei problemi e delle

acquisizioni filosofiche del pensiero greco

- Contenuti: Correnti naturalistiche; Eleatismo, i Pluralisti, Socrate e la Sofistica, Platone e Aristotele; ; le filosofie ellenistiche

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): manuale a scelta dello studente ; raccolta di documenti e testimonianze

- Modalità di svolgun imento dell’esame (scritto, orale, misto): prova orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Orsi, prof. Ferrandini, prof. D’Alessandro

INSEGNAMENTO Didattica della ChimicaSEDE LECCEAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Antonella CiccareseTELEFONO 0832 298 607DIPARTIMENTO Dip. Scienze e Tecnologie Biologiche ed AmbientaliORARIO DI RICEVIMENTO Dal unedì al venerdì, previo appuntamentoPROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il Corso intende fornire percorsi

didattici e metodologie di lavoro centrati sull’apprendimento significativo e non sull’insegnamento, con un costante riferimento alla realtà quotidiana sperimentata e vissuta dall’allievo. Nei diversi ambiti della Chimica sono analizzati gli ostacoli epistemologici alla comprensione di alcuni concetti scientifici complessi, indicando come questi possono essere didatticamente costruiti

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gradatamente, ed evidenziando definizioni ambigue che causano l’instaurarsi di concezioni difformi.. Sono proposte semplici esperienze didattiche che possano stimolare la curiosità da parte degli studenti e rendere più efficace e stabile l’apprendimento di alcuni concetti, visualizzandoli e concretizzandoli tramite l’attività di laboratorio.

Contenuti: Il decalogo didattico di Alex Jonstone (Editoriale CNS, La Chimica nella Scuola, Gennaio-Febbraio 1998). “Non ingolfare le menti” (Edit. CNS, Maggio-Giugno 1996). Criteri di scelta nell’adozione di un buon testo di Chimica. Le Unità Didattiche. Le Unità di Apprendimento. Obiettivi specifici di apprendimento per le classi prima e seconda (primo biennio) e terza della Scuola Secondaria di primo grado. L’attività “Problem Solving”. Sperimentazione del Progetto ChemCom per l’insegnamento della Chimica (CNS, Novembre-Dicembre 1999): l’apprendimento delle conoscenze di base attraverso la trattazione di problemi inerenti la realtà quotidiana.

Sistemi e Sostanze. Definizione di fase. Le proprietà fisiche della materia ed unità di misura: prerequisiti, obiettivi, metodologia, attività pratiche, problem solving, verifiche. Determinazione della densità di un solido e di un liquido Uso del picnometro. Miscugli omogenei ed eterogenei. Le separazioni e le trasformazioni della materia. Metodi fisici di separazione: filtrazione, centrifugazione, cromatografia, distillazione, estrazione. Attività pratica: estrazione e separazione cromatografica TLC di pigmenti vegetali. Le interazioni Energia-Materia. Le diverse forme di Energia. Differenza tra Temperatura e Calore.Attività di modellizzazione nell'ambito della chimica di base (CNS Gennaio-Febbraio 2001): strategia "costruttivista" per la costruzione di un modello particellare; il laboratorio nella nuova strategia didattica. Attività pratiche: studio della fusione e solidificazione del tiosolfato di sodio. Novak, le mappe concettuali e l'insegnamento scientifico (CNS Marzo-Aprile 1998).Contrastare in classe le concezioni difformi: un’iniziativa della Royal Society of Chemistry (CNS, Gennaio-Febbraio 2001). Sulla correttezza di alcuni libri di testo di chimica. (CNS Maggio-Giugno 1997). Gli stati fisici della materia: problemi relativi alla Didattica a livello di istruzione obbligatoria (CNS, Maggio-Giugno 1996): gli stati fisici della materia, definizioni e limiti di

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applicabilità dei termini; cambiamenti di stato fisico: problemi didattici e loro risoluzione attraverso esperienze realizzabili in sede scolastica. Collegamenti con il modello particellare. “La definizione di ebollizione, una proposta didattica”: considerazioni sulla definizione di concetti chimici; costruzione del concetto di ebollizione. Percorso didattico per la definizione dell'ebollizione dell'acqua (CNS Gennaio-Febbraio 1998).Ipotesi per il Curricolo di Chimica (CNS Novembre-Dicembre 2000): le leggi macroscopiche della Chimica e la concettualizzazione della fenomenologia chimica nella scuola di base e nella secondaria superiore. Riflessioni su alcuni concetti fondamentali della chimica: il concetto di sostanza; il concetto di composto; il concetto di elemento. I gas.La Composizione della materia: dalle Leggi ponderali al primo modello di atomo. Problem solving: Verifica sperimentale della Legge di Lavoisier. Principio di Avogadro ed introduzione del concetto di "molecola". Le formule molecolari. Attività pratiche: determinazione della massa atomica e della massa molecolare delle sostanze gassose attraverso la misura della densità dei gas.Lo stato disordinato della materia: i gas. Le Leggi dei Gas. Unità di misura della pressione. Attività pratiche (conduzione di dimostrazioni sulle leggi dei gas): Dipendenza del Volume di un gas dalla Pressione, in condizioni di massa e temperatura costanti. Verifica sperimentale della legge di Boyle con manometro ad U a tubo aperto. Determinazione della massa molare di un gas in base alla velocità di diffusione (Legge di Graham).Struttura atomica e sistema periodico. Attività pratiche di laboratorio: proprietà fisico-chimiche dei metalli alcalini. Conduzione di saggi alla fiamma. Proprietà ossidanti degli alogeni. Solubilità e miscibilità di liquidi. Proprietà chimiche della materia. Le Reazioni Chimiche. Considerazioni sul concetto di reazione chimica (CNS, Marzo-Aprile 1998). Attività pratiche: reazione di dissoluzione del marmo. Sintesi di CuSO4.5H2O e cristallizzazione del sale; sintesi di BaSO4 e separazione

meccanica di un solido da un liquido. Sistemi di filtrazione. Pompa da vuoto ad acqua. L'Equilibrio Chimico. Spostamento di equilibrio al variare della temperatura. Spostamento di equilibrio al variare delle concentrazioni. Le Formule e la Nomenclatura chimica: i composti. Attività pratiche: formazione di ossido e di idrossido di magnesio a partire dal metallo; formazione di

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idrossido di calcio a partire dal metallo; formazione dell'idrossido di sodio a partire dal metallo. Le Equazioni chimiche. Le Soluzioni. Acidi e Basi. "Quale concetto di acido e base nella parte terminale dell'obbligo scolastico?" ( CNS Maggio-Giugno 2001). Problem solving: come diluire un acido (CNS Novembre-Dicembre 1996). Il Laboratorio di chimica in classe: una proposta per esaltare l’efficacia delle lezioni di chimica (CNS Maggio-Giugno 1998). La Sicurezza in laboratorio. Le schede internazionali di Sicurezza Chimica. Cinetica Chimica. Studio della velocità di reazione del permanganato con acido ossalico. Influenza dello sviluppo della superficie di contatto sulla velocità di reazione. Le marmitte catalitiche. Profilo di una reazione con e senza catalizzatore.Trasferimento di elettroni e reazioni di ossido-riduzione. Elettrochimica. Celle galvaniche. “La pila di Volta, la pila “al limone” e…la pila “ad acqua” (CNS Marzo-Aprile 2003). Pile a secco. Pile e ambiente. Elettrolisi di soluzioni acquose. Elettrodeposizione di metalli (galvanotecnica). Corrosione, passivazione e protezione di metalli. Attività pratica di laboratorio: Costruzione di una pila Daniell. Chimica ed Educazione Ambientale: “Non solo puzza, ovvero come rivelare qualcosa che non si vede!” (CNS Maggio-Giugno 2004).

- Rivista “CNS- La Chimica nella Scuola” (il Giornale di didattica della Società Chimica Italiana)

-- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: -PROPOSTA DI COMMISSIONE

Francesco Paolo FANIZZI, Antonella CICCARESE

INSEGNAMENTO FONDAMENTI DI FILOLOGIA CLASSICASEDE FOGGIAAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A 52/A

DOCENTE Giuseppe SolaroDIPARTIMENTO Tradizione e Fortuna dell’AnticoORARIO DI RICEVIMENTO Dopo la lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso: acquisizione di capacità di

orientamento nella lettura e nell’interpretazione degli 176

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apparati di un’edizione critica; consapevolezza della problematicità della tradizione dei testi antichi

- Contenuti: Lettura, traduzione e commento critico del Somnium Scipionis di Cicerone

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): materiali in fotocopia da R. Caldini Montanari, edizione critica del Somnium Scipionis (Firenze, SISMEL, 2002).

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: NESSUNA

PROPOSTA DI COMMISSIONE

G. Solaro (Presidente), Stefania Montecalvo (ricercatrice di Filologia Classica Università di Foggia)

INSEGNAMENTO Metodologia dell’insegnamento della letteraturaSEDE LecceAREA Lingue e Letterature StraniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

245/A - 246/A345/A - 346/A

DOCENTE Barbara WOJCIECHOWSKATELEFONO 0832/294411DIPARTIMENTO Lingue e Letterature StraniereORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì ore 16.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso ha l’obiettivo di fornire delle metodologie critiche di approccio al testo letterario, insistendo in particolare sulla psico-critica. Le metodologie dell’insegnamento verranno poi applicate nell’analisi del testo letterario. Verrà presa in esame la storia dei generi letterari e della stilistica.

- Testi (saranno forniti dal docente durante le lezioni

- Modalità di svolgimento dell’esame (orale)

INSEGNAMENTO TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO

SEDE FOGGIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43/A – 50/A

DOCENTE LECCESE DAVIDE ANTONIOTELEFONO 0881/742876 ORARIO DI RICEVIMENTO Ogni martedì, dalle 16,15 alle 17,15OBIETTIVI DEL CORSO Fornire consapevolezza professionale e competenza

formativa nelle Tecniche di valutazione del comportamento linguistico

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1. Gli specializzanti saranno guidati nel problema generale della valutazione scolastica, con specifico approdo a quella della comunicazione e del comportamento linguistico (nella trasversalità della funzione formativa e didattica)

2. La centralità della comunicazione, nella relazione insegnamento/apprendimento, sarà analizzata nei suoi aspetti teorico-pratici, prima che valutativi e nel superamento della unicità dei messaggi e dei contenuti disciplinari. Particolare risalto verrà dato ai linguaggi settoriali, ai codici disciplinari e alla interazione tra i linguaggi dichiarativi e quelli esplicativi della persona/alunno. Si farà riferimento – sia pur incidentale – alle teorie e agli aspetti psicologici della comunicazione.

3. Saranno analizzati gli aspetti specifici e professionalizzanti delle teorie della Linguistica, sia con sviluppo storico, che sociale e didattico.

PROGRAMMA 1. Presentazione del Corso2. La valutazione scolastica : Teorie, tecniche,

sistemi applicativi, laboratorio esemplificativo.3. La comunicazione: Teorie, tecniche, sistemi

applicativi, Laboratorio esemplificativo4. La Linguistica : Teorie, tecniche, sistemi didattici

applicativi, laboratorio esemplificativo.BIBLIOGRAFIA Si forniscono i testi suddivisi in tre ambiti; i corsisti

sono tenuti a scegliere almeno un testo per ambito.LINGUISTICA:

1. R. SIMONE – Fondamenti di Linguistica – Manuali Laterza, Bari, 2001

2. R. SIMONE – La Terza Fase – Editori Laterza, Bari, 2002, Euro 6,50

3. M. BERRETTA – Linguistica ed educazione linguistica. Guida all’insegnamento dell’italiano – Piccola Biblioteca Einaudi, 1977.

4. G. C. VINCENZI – Le forme delle parole – pp. 168, CLUEB

5. POSTMAN NEIL – WIENGARTNER CHARLES – La linguistica. Una rivoluzione nell’insegnamento – pp.272, Armando, 1982

6. R. CACCIATORI – Il discorso narrativo. Proposta di modello ed esercitazioni – pp.244, F. Angeli

7. M. DELLA CASA - La comprensione dei testi. Modelli e proposte per l’insegnamento – pp. 312 – F. Angeli.

COMUNICAZIONE1. CAPRETTINI G. PAOLO – La comunicazione

– Appiano Ave – pp, 240, Vallardi a.2. PONZIO AUGUSTO – La comunicazione – £.

15.000, 1999, Graphis (Ba)3. ROSSI L. – Comunicazione didattica e

tecnologie dell’istruzione - £. 15.000,

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Paravia/Scriptorium4. SANTO ANNAMARIA – Comunicazione

didattica fra programmazione e tecnologie – Pensa Multimedia, 1999, £. 28.000

5. DI RAIMONDO GIANI GABRIELLA – Comunicazione e linguaggi – 1979, Le Monnier

6. PORCHEDDU A. – Insegnamento e comunicazione – 1984, Giunti & Lisciani

7. SCHODER HARTWIG – Comunicazione, informazione, istruzione – Armando

VALUTAZIONE1. L. GUASTI – Valutazione degli apprendimenti e

didattica.Tre modelli a confronto – pp.160 – F. Angeli, £. 24.000

2. MARTIGNON F. – La valutazione come formazione orientata – pp. 160, UCIIM, Roma

3. L. CALONGHI – Valutazione delle composizioni scritte. Indicazioni docimologiche e psicometriche pratiche – pp. 272, Armando

4. Altro testo sui sistemi di valutazione, a scelta del corsista

INSEGNAMENTO Didattica della CiviltàSEDE LecceAREA Lingue StraniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45-46/A

DOCENTE Prof. David LuckingDIPARTIMENTO Lingue e Letterature StraniereORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 9-10

Venerdi 11-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Riflessione sui presupposti teorici, le funzioni, e le metodologie dell’insegnamento della civiltà nella scuola, con particolare riferimento alle culture anglosassoni

- Contenuti:-civiltà e culture-approccio strumentale versus quello integrativo all’apprendimento della lingua straniera-funzioni dell’insegnamento della civilità-rapporto fra civiltà e lingua-implicazioni teoriche e pedagogiche dell’ipotesi Sapir-Whorf-definizioni di civiltà-aspetti della civiltà-strategie per l’insegnamento della civiltà-preparazione di unità didattiche vertenti sulla civiltà

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

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- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

Esame orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

Il corso si svolgerà prevalentemente in lingua inglese.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Diego Simini, Barbara Wojciecowska

INSEGNAMENTO Storia della StoriografiaSEDE FoggiaAREA Linguistico - LetterarioCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43° - 50 A - 51° - 53A

DOCENTE Robles VincenzoDIPARTIMENTO Scienze UmaneORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 12-13; giovedì ore 12-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Rispondere alle esigenze di ricerca, di

analisi e di didattica sia per i docenti della scuola dell’obbligo sia per i docenti delle scuole superiori.

- Contenuti: 1. Lo storico da testimone a ricercatore; 2. Tra storia e filosofia; 3. I problemi della ricerca: dottrina e critica delle fonti; 4. La storiografia da Erodono a Weber; 5. La storiografia contemporanea: verso una nuova storia; 6. Le nuove storie: Bloch e Febvre; 7. Il Novecento storiografico in Italia; 8. Il mestiere dello storico: dalla memoria alla storia; 9. Uso pubblico e uso politico della storia.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): A. D’Orsi, Piccolo manuale di storiografia, Bruno Mondatori, Milano 2002.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale e relazioni scritte su di un determinato argomento.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Robles Vincenzo e prof. Russo Saverio

INSEGNAMENTO ALTERAZIONI POSTURALI CONGENITE ED ACQUISITE IN ETA’ SCOLARE

SEDE FOGGIADOCENTE Prof. Prisco PETTIORARIO DI RICEVIMENTO Il lunedì dopo le lezioni previstePROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire le conoscenze relative alle

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alterazioni posturali dell’età scolare e le relative tecniche terapeutiche.

- Contenuti: Organizzazione anatomo-funzionale dell’apparato locomotore; schema corporeo e postura; Para e dimorfismi; Tecniche e didattiche posturali.

- Testi :V. Pirola “ Il movimento umano applicato alla

rieducazione e alle attività sportive “ Edi Ermes

- Modalità di svolgimento dell’esame : scrittoPROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. PETTI - COLELLA

INSEGNAMENTO TECNOLOGIE INNOVATIVE PER L'INSEGNAMENTO EL'APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA

SEDE LECCEDOCENTE LUCA ANZILLIDIPARTIMENTO Dip. Scienze Economiche e Matematico-Statistiche – Facoltà di

Economia – Università di LeccePROGRAMMA Il Corso ha come obiettivo la presentazione e l’utilizzo di

strumenti innovativi per l’insegnamento della matematica. In particolare si utilizzeranno i software Cabri, Visual Basic per Excel e Derive per costruire nuovi percorsi di apprendimento in relazione alle unità didattiche previste dai corsi di studio.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Proff. Donato Scolozzi, Antonio De Luca, Sebastiano Rizzo, Maria Alessandra Congedo, Luigi De Cesare

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER LE ASSICURAZIONI

SEDE LECCEDOCENTE LUCA ANZILLIDIPARTIMENTO Dip. Scienze Economiche e Matematico-Statistiche – Facoltà di

Economia – Università di LeccePROGRAMMA PROGRAMMA DEL CORSO

Assicurazioni sulla vita.Generalità sul contratto di assicurazione sulla vita. Descrizione di una polizza. Antidurata. Scadenzario.

Tavole demografiche e funzioni biometriche.Tavole demografiche. Probabilità di vita e di morte. Funzioni biometriche. Vita media incompleta. Vita media completa. Vita probabile.

Valutazione di premi e riserve.Flusso aleatorio delle prestazioni. Flusso aleatorio dei premi. Valori attuariali. Basi tecniche. Calcolo del premio unico puro e dei premi periodici per le seguenti forme assicurative: Assicurazioni in caso di vita: Assicurazione di capitale

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differito. Assicurazioni di rendite vitalizie. Assicurazioni in caso di morte: Assicurazione temporanea

caso morte. Assicurazione caso morte a vita intera. Assicurazioni miste: Assicurazione mista semplice.

Assicurazione mista doppia. Assicurazione mista a capitale raddoppiato.

Relazione tra premio e tasso tecnico.Riserva matematica prospettiva.Calcolo della riserva matematica con il metodo ricorrente. Equazione di Kanner-Fouret.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Donato Scolozzi, Antonio De Luca, Sebastiano Rizzo, Maria Alessandra Congedo, Luigi De Cesare

INSEGNAMENTO Didattica della Fisica IISEDE LecceAREA Indirizzo informatico matematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49A

DOCENTE Luigi RennaTELEFONO 0832 297436DIPARTIMENTO Fisica - LecceORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì pomeriggio, ore 16-18 o su appuntamentoPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Saper trattare didatticamente i nodi concettuali della fisica. Conoscere differenti strategie d’insegnamento (percorsi concettuali e percorsi didattici, rappresentazioni, modelli, schematizzazioni, teorie). Conoscere gli aspetti generali delle relazioni tra didattica della fisica e tecnologie informatiche. Saper analizzare libri di testo e software preconfezionato. Essere in grado di effettuare ricerche didattiche e auto-aggiornarsi.

- Contenuti:Il problema della didattica: gli operatori d’azione, i contesti e i saperi disciplinari. Il processo di costruzione della conoscenza. Metaconoscenza. Le metodologie scientifiche. La gestione dell’errore. Il metodo delle mappe concettuali. Mappe concettuali come strumento per accertare l’apprendimento in fisica.La didattica breve. Distillazione e ricerca metodologico-disciplinare. Esempi.Dinamica concettuale. Le leggi di Newton. Questionari.Gli errori nelle approssimazioni numeriche e nell’elaborazione dei dati. Analisi delle cause d’errore. Un approccio geometrico al calcolo numerico.L’insegnamento con modelli. Il modello in fisica. Grandezze fisiche. Leggi. Teorie. La modellizzazione newtoniana. Esempi. Didattica della fisica centrata sul processo di costruzione di modelli concettuali della realtà osservata. Modellizzazione alla Hestenes.La risoluzione dei problemi in fisica. Esempi.

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L’atomo. Il nucleo. Struttura subnucleonica. Radioattività alfa, beta e gamma. Reazioni nucleari: fusione e fissione. Raggi cosmici. Interazioni fondamentali. Cenni sulle simmetrie. Origine degli elementi. Cenni sulle particelle elementari. Reperimento e analisi di materiale didattico in rete.- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di

testi):Vicentini, Mayer - Didattica della fisica (La Nuova Italia, 1996)Bernardini, Tarsitani, Vicentini – Thinking Physics for Teaching (Plenum, 1995)Hestenes, D. "Toward a Modeling Theory of Physics Instruction" 1987, American Journal of Physics, Vol. 55, pp. 440-454.Hestenes, D. " Modeling Game in the Newtonian World",1992, American Journal of Physics, Vol. 60, pp. 732-748 U. Amaldi – Corso di Fisica (Zanichelli, 1999)U. Amaldi – Fisica Interattiva (Meccanica, termologia, onde), CD-ROM (Zanichelli)Dispense del corso.Materiale reperibile in rete:http://www.unipa.it/~sperande/IMOFI/IMOFI.htmlhttp://wwwps.lnf.infn.it/particle/adventure.html

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Luigi Renna e Luigi Martina, suppl. Antonio D’Innocenzo

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica IISEDE Dip. Biochimica Medica, Biologia Medica e Fisica Medica –

Bari; Dip. Interateneo di Fisica – Bari.AREA Fisica-Informatica-MatematicaCLASSE/CLASSI 38/A e 49/ADOCENTE Prof. Raffaele TommasiTELEFONO 080 5443236DIPARTIMENTO Biochimica Medica, Biologia Medica e Fisica Medica – BariORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 16:00-18:00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso mira a fornire agli specializzandi strumenti per un

approfondimento sull’utilizzo di software didattici come supporto alle lezioni di fisica.

PROGRAMMA Utilizzo di simulazioni al computer riguardanti i seguenti argomenti:

Meccanica : Somma di vettori; Moto relativo; Moto di un proiettile; Moto circolare; Momento di inerzia; Moto su un piano inclinato; Urti elastici ed anelatici; Equazione di Bernoulli; Moto con accelerazione costante; Peso e peso apparente.

Termodinamica e Fisica Molecolare : Modello cinetico di un gas ideale; Diffusione di un gas; Membrana semipermeabile;

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Distribuzione di Maxwell; Moto browniano; Processi isobaro, isocoro, isotermo ed adiabatico; Calore specifico di un gas; Ciclo di Carnet; Evaporazione e condensazione; Isoterme di un gas reale; Cicli termodinamici; Lavoro di un gas.

Oscillazioni Meccaniche e Onde : Onde meccaniche; Onde trasversali e longitudinali; Oscillazioni in una corda; battimenti; Effetto Doppler; Oscillazioni libere; Oscillazioni forzate.

Elettricità e Magnetismo : Campo elettrico di cariche puntiformi; Elettrostatica; Condensatori, campo elettrico e potenziali; Circuiti in corrente continua; Campo magnetico prodotto da: un conduttore rettilineo, una spira circolare, un solenoide; Forza magnetica su un conduttore percorso da corrente; Forza elettromotrice indotta; Moto di una particella carica in un campo elettrico ed in un campo magnetico; Spettrometro di massa; Esperimenti di Faraday; Induzione elettromagnetica; Coppia su una spira percorsa da corrente; Circuiti R-C, R-L, R-L-C; Correnti alternate nel circuito R-L-C in serie.

Ottica : Riflessione e rifrazione; Lo specchio sferico; Le lenti; Sistema di due lenti; L'occhio umano; Il telescopio; Il microscopio; Anelli di Newton; Esperimento di Young con la doppia fenditura; Diffrazione; Zone di Fresnel; Il reticolo di diffrazione; Aperture circolari e potere risolutore; Polarizzazione della luce; Polarizzatori.

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale.BIBLIOGRAFIA Il corso è basato su materiale multimediale disponibile su CD-

ROM [Physica – Parts 1&2; Pheasycs (Applidea)] e su web (siti internet indicati dal docente).

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Raffaele Tommasi

INSEGNAMENTO Lingua materna e lingua straniera: analisi contrastivaSEDE LecceAREA Lingue StraniereCLASSE/CLASSI 45A-46ADOCENTE Barbara Gili FivelaDIPARTIMENTO Lingue e Letterature StraniereORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì: 14-16PROGRAMMA OBIETTIVI DEL CORSO:

Il corso fornirà una panoramica degli studi effettuati nell'ambito della linguistica contrastiva, discutendone gli aspetti problematici. Particolare attenzione sarà dedicata ai fenomeni di 'transfer'. L'influenza della lingua materna nelle produzioni degli apprendenti sarà dapprima discussa sulla base di esempi tratti dai testi di riferimento, e poi individuata nelle produzioni in francese/inglese di parlanti italofoni.

CONTENUTI: - Presupposti per lo sviluppo della linguistica contrastiva - Il ruolo della lingua materna ed il concetto di 'transfert'

- - I diversi approcci all'analisi contrastiva- - L'analisi degli errori- - L'interlingua- - Il 'Language Acquisition Device' e la lingua straniera- - Ridefinizione del concetto di 'transfer'

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- - La tipologia linguistica: il comportamento degli apprendenti

- - Variabilità sistematica e asistematica nell'interlingua- - Cenni di pragmatica interculturale e transculturale- - Analisi contrastiva di produzioni di parlanti italofoni:

l'inglese ed il francese come lingue straniere TESTI DI RIFERIMENTO: - Pallotti G. (2000) La seconda lingua. RCS, Strumenti Bompiani, Milano - Gass S.M., Selinker L. (2001) Second language acquisition: An introductory corse.Lawrence Erlbaum Associates Inc. - Giacalone Ramat A. (1994) Il ruolo della tipologia linguistica nell'acquisizione delle lingue seconde. In Atti del XXVI Convengo della Società di Linguistica Italiana "Italiano lingua straniere/lingua seconda"

MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELL'ESAME: scritto e orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.ssa Rosalba Guerini Prof.ssa Maria Maggio

INSEGNAMENTO Laboratorio didattico di Fisica IISEDE BARIAREA FISICO – INFORMATICO - MATEMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49A , 38A

DOCENTE Vincenzo AugelliTELEFONO 0805442368DIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 17-19PROGRAMMA - Obiettivi del corso: realizzazione di esperimenti di fisica

di base con strumentazione ‘povera’ , verifica di leggi fondamentali e analisi dei dati acquisiti.

- Contenuti: verifica di leggi fondamentali di calorimetria, elettromagnetismo ed ottica.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): foglio di lavoro.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Augelli, Fiore.

INSEGNAMENTO STORIA E FONDAMENTI DELLA FISICA II (Fis/08)SEDE LECCEAREA FISICO-MATEMATICA-INFORMATICACLASSE 49A

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DOCENTE CLAUDIO GAROLATELEFONO 0832-297438DIPARTIMENTO FISICAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: comprensione dei concetti

fondamentali della Meccanica Quantistica in una forma elementare-intuitiva che possa servire di base per una presentazione didattica a livello di scuola secondaria superiore; acquisizione di una visione critica della Meccanica Quantistica.

- Contenuti: metodi matematici della Meccanica Quantistica da un punto di vista elementare; assiomi e principi della Meccanica Quantistica; problemi metodologici, epistemologici e interpretativi della Meccanica Quantistica

- Testi: D. Albert, Meccanica Quantistica e senso comune, Adelphi, 2000; C. Garola, appunti delle lezioni del corso di Storia e Fondamenti della Fisica II, manoscritto (in distribuzione gratuita).

- Modalità di svolgimento dell’esame: oralePROPOSTA DI COMMISSIONE

CLAUDIO GAROLAARCANGELO ROSSI

INSEGNAMENTO Lettura del territorio - CartografiaSEDE BariAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

25A – 28A

DOCENTE Prof. Ing. Francesco Paolo DE MATTIADIPARTIMENTO DisegnoORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 12 - 13PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Contenuti:

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Ing. Francesco De MattiaProf. ARch. Maria Grazia Rocco

INSEGNAMENTO Filologia ed esegesi musicaleSEDE LecceAREA Musica e spettacolo

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

31 A, 32 A

DOCENTE Paola BesuttiTELEFONO 0832-296791DIPARTIMENTO Delle arti e della storiaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, ore 10PROGRAMMA - Obiettivi del corso: autonoma e consapevole conoscenza

del repertorio musicale nelle sue forme di trasmissione testuale.

- Contenuti: conoscenza delle tecniche di edizione dei testi musicali nelle diverse epoche.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): dispensa fornita dall'insegnante.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): misto (elaborato scritto, discussione orale)

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Paola Besutti, Pierfranco Moliterni.

INSEGNAMENTO Didattica musicale multimedialeSEDE LecceAREA Musica e spettacoloCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

31 A 32 A

DOCENTE Giuliani RobertoDIPARTIMENTO Dipartimento dei Beni delle arti e della storia, Facoltà BBCC

LecceORARIO DI RICEVIMENTO 17-20PROGRAMMA - Obiettivi del corso: acquisizione di competenze e abilità

relative alla valutazione, uso, progettazione di supporti musicali multimediali

- Contenuti: semiologia generale e dei mass media, repertori, analisi dei prodotti sonori e audiovisivi in commercio, utilizzo scolare, problemi di produzione e progettazione dei supporti

- Testi: Giuliani, Le fonti sonore e audiovisive; Maragliano, Manuale di didattica multimediale; Miceli, La musica per film; Simeon, Per un pugno di note

- Modalità di svolgimento dell’esame: scrittoPROPOSTA DI COMMISSIONE

Giuliani, Moliterni, Besutti

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER L’ECONOMIASEDE FOGGIAAREA Fisico Informatico Matematico

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48 A

DOCENTE BARBARA CAFARELLIDIPARTIMENTO SCIENZE ECONOMICHE MATEMATICHE E STATISTICHEORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì dalle 15 alle 17 PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Elaborazione di unità didattiche consistenti nella presentazione ed utilizzazione dei concetti di base della Matematica applicata all’Economia.

- Contenuti:FUNZIONI ECONOMICHE Modelli matematici applicati all’economia; Funzione della domanda, Elasticità della domanda Funzione dell’offerta Equilibrio fra domanda e offerta Funzione costi di produzione Funzione ricavo Funzione guadagno o profitto

PROBLEMI DI SCELTA Problemi di scelta in condizioni di certezza e con effetti immediati Problemi di scelta in condizioni di certezza e con effetti differiti Problemi di scelta in condizioni di incertezza Problemi di scelta in condizioni di incertezza e con effetti immediati Problemi di scelta in condizioni di incertezza e con effetti differiti

FUNZIONI REALI DI DUE O PIÙ VARIABILI Funzioni di una variabile reale Funzioni di due variabili reali Rappresentazione grafica delle funzioni di due variabili Equazioni del piano nello spazio

MASSIMI E MINIMI DI FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI Definizioni Ricerca degli estremi liberi di una funzione di due variabili Ricerca degli estremi vincolati di due variabili Elementi di analisi infinitesimale

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

L. Peccati, S. Salsa e A. Squellati, Matematica per l’Economia e l’Azienda, EGEA, Milano, 1999.Dispense del docente

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):MISTO

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

LUCIA MADDALENA ANDREA DI LIDDOLUCA GRILLI

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLE SCELTE ECONOMICHE E FINANZIARIE

SEDE FOGGIAAREA Fisico Informatico Matematico

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48 A

DOCENTE BARBARA CAFARELLIDIPARTIMENTO SCIENZE ECONOMICHE MATEMATICHE E STATISTICHEORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì dalle 15 alle 17 PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Elaborazione di unità didattiche consistenti nella presentazione ed utilizzazione dei concetti di relativi alle scelte economiche e finanziarie.

- Contenuti:- Problemi di scelta Costruzione dell’unità didattica evidenziando gli obiettivi, i prerequisiti, le schede di valutazione Utilizzo di Excel per la risoluzione dei problemi di scelta in condizioni di certezza e di incertezza

- Problemi relativi alla gestione delle scorteCasi in cui la domanda è nota.

- Problemi relativi al rinnovamento e alla sostituzione dei fattori produttivi.

- Programmazione lineareMetodo grafico; problemi di assegnazione e problema del trasporto.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Dispense del docente

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):MISTO

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

LUCIA MADDALENA ANDREA DI LIDDOLUCA GRILLI

INSEGNAMENTO FONDAMENTI DI FILOLOGIA E DIDATTICA DELLA LETTERATURA

SEDE LECCEAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE ETTORE CATALANODIPARTIMENTO LINGUISTICA UNIV. BARIORARIO DI RICEVIMENTO PRIMA E DOPO L’ORARIO DELLE LEZIONIPROGRAMMA - Obiettivi del corso:Fornire i fondamenti filologici della

disciplina letteraria e le abilità didattiche per insegnarla

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- Contenuti: La consistenza del testo,le differenti metodologie critiche,i problemi della lettura e dell’interpretazione in classe

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): R.LUPERINI, L’intellettuale (Manni); G.ZACCARIA-C.BENUSSI,Per studiare la letteratura italiana (Bruno Mondadori)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Misto orale e scritto(Quiz)

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

ETTORE CATALANO,CARLO ALBERTO AUGIERI

INSEGNAMENTO Storia della storiografiaSEDE LecceDOCENTE Antonio FinoTELEFONO 0832/295429DIPARTIMENTO Studi storici dal M.E. all’età contemporaneaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì-Venerdì, ore 9-14PROGRAMMA - -         Obiettivi del corso: fornire una panoramica della

storiografia su alcuni temi fondamentali sella storia contemporanea.

 - -         Contenuti: Legittimità della storia contemporanea;

Problemi di periodizzazione della storia contemporanea; La storiografia sul fascismo; Temi e problemi storiografici sull’Italia repubblicana.

 - -         Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto

di testi): vengono fornite fotocopie di pagine di volumi diversi.

 - -         Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale,

misto):esame scritto: i corsisti per iscritto rispondono a tre domande relative ai contenuti delle lezioni

- -         Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Antonio Fino – G. C. Donno

 INSEGNAMENTO Fondamenti dell’educazione letteraria e linguisticaSEDE LecceAREA Area 2 (linguistico-letteraria)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A (sede Lecce)50A (sede Lecce)51A (sede Lecce)52A (sede Lecce)

DOCENTE prof. Giuseppe A. CamerinoTELEFONO 0832-296467DIPARTIMENTO Filologia, Linguistica e Letteratura (Università di Lecce)ORARIO DI RICEVIMENTO mercoledì e giovedì dalle 10:00 alle 12:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire agli studenti gli strumenti

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teorici e metodologici necessarî all’analisi del testo letterario.

- Contenuti: Il corso verte sul seguente argomento: Aspetti tecnici e aspetti analitico-semantici del testo letterario nel primo Novecento italiano.

(a) Aspetti tecnici della letteratura in versi e in prosa: nozioni di prosodia e metrica; nozioni di retorica; cenni sul rapporto tra storia della lingua e comunicazione letteraria; i canoni e i generi letterarî; elementi di narratologia; elementi di analisi dei testi poetici (con esempî da Dante, Petrarca, Alfieri, Pascoli e altri); la letteratura come sistema.

(b) Poesia senza frontiere: modelli europei ed evoluzione del linguaggio poetico nella poesia italiana dei primi trent’anni del Novecento: d’Annunzio, Campana, Sbarbaro, Saba, Ungaretti, Montale, Quasimodo e altri.

(c) Prosa senza frontiere: Commento e analisi di: SCIPIO SLATAPER, Il mio Carso, [qualsiasi edizione economica].

- Testi: Per il punto (a) sarà a disposizione un’apposita dispensa o, in mancanza, saranno a disposizione dei corsi dei fogli da fotocopiare per conto proprio e da studiare per intero. Per il punto (b) il testo da studiare per intero è il seguente: GIUSEPPE A. CAMERINO, Poesia senza frontiere e poeti italiani del Novecento, Milano, Mursia editore. Per il punto (c) il testo da studiare per intero è il seguente: GIUSEPPE A. CAMERINO, La persuasione e i simboli. Michelstaedter e Slataper, Milano, I.P.L. (reperibile solo e soltanto presso la libreria Adriatica di Lecce (p.zza Arco di Trionfo, 7-7A)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): scritto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Giuseppe A.Camerino (presidente), Beatrice Stasi, Marcello Aprile

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