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PROGRAMMI CORSI SSIS VII CICLO INSEGNAMENTO Docimologia SEDE Bari AREA Scienze dell’Educazione CLASSE/CLASSI (per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) Disciplina trasversale Corso DOCENTE Prof. Vito Antonio Baldassarre TELEFONO 080/5714508 DIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche e didattiche ORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni e per appuntamento OBIETTIVI DEL CORSO A. Obiettivi Il Corso di Docimologia intende 1.focalizzare l’attenzione sugli aspetti epistemologici, storici e di sviluppo del discorso docimologico e , più in generale, valutativo. 2.mettere in condizione i corsisti di far emergere in loro stessi gli aspetti di latenza della valutazione. 3.consentire di stabilire un rapporto diretto tra concetti, paradigmi,criteri, indicatori e pratica didattica. PROGRAMMA B.Contenuti Origini e sviluppo del discorso scientifico sulla valutazione. Forme e caratteristiche della valutazione. La valutazione quantitativa: i prodotti 1

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PROGRAMMI CORSI SSIS

VII CICLO

INSEGNAMENTO DocimologiaSEDE BariAREA Scienze dell’EducazioneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Disciplina trasversale Corso

DOCENTE Prof. Vito Antonio BaldassarreTELEFONO 080/5714508DIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni

e per appuntamentoOBIETTIVI DEL CORSO A. Obiettivi

Il Corso di Docimologia intende 1.focalizzare l’attenzione sugli aspetti epistemologici, storici e di sviluppo del discorso docimologico e , più in generale, valutativo.2.mettere in condizione i corsisti di far emergere in loro stessi gli aspetti di latenza della valutazione.3.consentire di stabilire un rapporto diretto tra concetti, paradigmi,criteri, indicatori e pratica didattica.

PROGRAMMA B.ContenutiOrigini e sviluppo del discorso scientifico sulla

valutazione. Forme e caratteristiche della valutazione. La valutazione quantitativa: i prodotti La valutazione qualitativa: i soggetti L’autovalutazione:processi e contesti.

Testo di studio:Mason Lucia, Valutare a scuola. Prodotti, processi, contesti dell’apprendimento, CLEUP, editrice, Padova.

Testi e fonti di consultazione: Tessaro F.,La valutazione dei processi

formativi, Roma, Armando Editore, 2000 Margiotta U.,(a cura di) Manuale di

valutazione. Come assegnare valore a prodotti e processi nella scuola dell’autonomia, Roma, Armando Editore, 2001

Domenici G., Manuale della valutazione scolastica, Roma-Bari, Gius. Laterza & Figli, 1998.

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Siti Internet: www.cede.it www.far.unito.it www.unive.it (pagina SSIS) www.bdp.it

C. Metodologia di lavoroLa metodologia di lavoro che si propone di

utilizzare tenderà all’attivazione di processi di costruzione di criteri, tecniche, procedure, strumenti di valutazione da parte degli stessi frequentanti.

Si utilizzerà, oltre che la metodologia d’aula anche la metodologia del workshop e del groupware di modo che gli stessi frequentanti possano essere messi in grado di produrre piuttosto che acquisire conoscenze e competenze nel settore.

INSEGNAMENTO DIDATTICA GENERALESEDE LecceAREA Scuola di specializzazione per l’insegnamento secondarioDOCENTE Annamaria ReginaTELEFONO/INDIRIZZO MAIL 080 5491590 / [email protected] DI RICEVIMENTO Ora successiva alla lezione PROGRAMMA La competenza didattica nella professionalità docente

La didattica generale:- campo di indagine, oggetto di studio, metodoDidattica, didatticismo, eclettismo didattico, creatività didatticaDidattica generale e didattiche disciplinariLe didattiche recentiI principi basilari della opertività didatticaIL saper insegnare:- tecniche di motivazione- di facilitazione- di sostegno- di ricorsivitàLa comunicazione. L’ascolto. La comunicazione interpersonale.Il saper apprendere: vari tipi di apprendimentoIl processo apprendimento/insegnamento:ciò che lo favorisce, ciò che lo ostacolaLa strumentalizzazione didattica dei saperiIl successo e l’insuccesso scolasticoIl contratto formativoL’operatività scolastica:situazione di ingresso, percorsi di intervento, situazione di uscitaLa valutazione del lavoro scolasticoLa interattività tra docente/discente nella ricercaLa collegialità nella scuolaLa continuità didatticaL’autonomia scolastica:- autonomia didattica- autonomia organizzativaLa scuola di qualità: l’efficacia e l’efficienza di un progetto

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didattico, dalla valutazione alla autovalutazioneEssere docente oggi: vecchi e nuovi stili; le abilità educanti del docente

BIBLIOGRAFIA “Elementi di Didattica Generale” di Cosimo La Neve (edizione La Scuola)

INSEGNAMENTO Storia della scienza e della tecnica corso ASEDE BariAREA TrasversaleCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

M-Sto/05

DOCENTE Liborio DibattistaTELEFONO 0805714492DIPARTIMENTO Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Martedì-Giovedì 10-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Consentire l’utilizzo a fini didattici

dei contenuti e delle modalità epistemologiche della disciplina.

- Contenuti: Che cos’è la storia della scienza. Analfabetismo scientifico e storia della scienza. La didattica con la storia della scienza nella storia e nella epistemologia. Esperimenti di didattica : la storia della genetica; la storia della matematica antica. Comunicazione scientifica. La didattica della storia della scienza sul web.

- Gruppi di Lavoro (Case History) su: Le rivoluzioni scientifiche Le biografie scientifiche Storia dell’idea di organismo Storia dell’evoluzionismo

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Prova scritta

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: Sono previsti seminari didattici con la collaborazione dei corsisti

BIBLIOGRAFIA Testi di riferimento:L. Dibattista Storia della scienza e didattica delle discipline scientifiche. Armando

Bibliografia minima:P. Rossi La nascita della scienza moderna in Europa LaterzaAA. VV. Storia della scienza moderna e contemporanea a cura di P. Rossi – TEA UtetAA. VV. Storia delle scienze, 5 voll, EinaudiS. Petruccioli ( a cura di) Storia della scienza 8 voll, IEI (Treccani)

PPROPOSTA DI COMMISSIONE

Liborio Dibattista – Mauro Di Giandomenico - Francesco Paolo de Ceglia

INSEGNAMENTO STORIA DELLA SCUOLA E DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE

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SEDE BARIAREA M-PED/02DOCENTE PROF. VITTORIANO CAPORALETELEFONO 080/5714501DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDAGOGICHE E

DIDATTICHE – STANZA N.16 (PALAZZO ATENEO 3° PIANO)

ORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’: ORE 8,30-12,00MERCOLEDI’: 15,00-17,00

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: PROMUOVERE LA COSCIENZA PROFESSIONALE DAL PUNTO DI VISTA STORICO-SCOLASTICO

- Contenuti: - LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA SECONDARIA: DALL’ATTIVISMO PEDAGOGICO E DALLA CONTESTAZIONE DEL ’68 ALLE SCUOLE ALTERNATIVE; - SVILUPPO STORICO DELLA SCUOLA ITALIANA: DALLA RIFORMA GENTILE E DAI DECRETI DELEGATI DEL 1974 ALLA LEGGE SULL’AUTONOMIA DEL 1997, N. 59; - IL DIBATTITO PEDAGOGICO SULLE COMPETENZE PROFESSIONALI NEI PROCESSI FORMATIVI FUNZIONALI ALLA SCUOLA ATTUALE NELLA PROSPETTIVA DELLA EDUCAZIONE PERMANENTE E DELLA SOCIETA’ EDUCANTE; - PEDAGOGISTI ED EDUCATORI DEL PASSATO CHE HANNO ANTICIPATO LA “RIFORMA” DEL SISTEMA SCOLASTICO.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): - V. CAPORALE, Dalla descolarizzazione all’autonomia, Cacucci, Bari, 2005.

- V. CAPORALE, L’educazione dei giovani in Puglia tra la prima e la seconda guerra mondiale, Cacucci, Bari, 2005.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):SCRITTO E ORALE

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

PROF. GIOVANNI MASSARO, MARIA RAFFAELLA SCALIGINA

Programma di laboratorio di scienze dell’educazione (diritto

scolastico)

Sede di Bari

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Prof. Giovanni Luchena

1. Principi costituzionali sull’istruzione.2. L’istruzione come funzione statale e come pubblico servizio.3. Le fonti dell’ordinamento scolastico.4. La legge costituzionale 18 ottobre, 2001, n. 3 e il riparto di

competenze legislative Stato-Regioni.5. Decentramento territoriale e autonomia scolastica.6. Il sistema nazionale di istruzione.7. L’integrazione tra pubblico e privato.

Bibliografia di riferimento

1) G. PITRUZZELLA, Il pluralismo della scuola e nella scuola, in R. BIN, C. PINELLI (a cura di), I soggetti del pluralismo nella giurisprudenza costituzionale, Giappichelli, Torino, 1996, 215 ss.;

2) M. VIGLI, La scuola nella Costituzione italiana, in M. DE NICOLÒ, Costituente, Costituzione, riforme costituzionali, Bologna, Il Mulino, 1998, 107 ss.

3) L. DANIELE, La Pubblica istruzione, II ed., Milano, Giuffrè, 2001;

4) B. ROSSI, L’autonomia delle scuole. Lineamenti normativi, in AA. VV., Studi in onore di Umberto Pototschnig, II, Milano, Giuffrè, 2002, pp. 1227-1268;

5) A. SANDULLI, Il sistema nazionale di istruzione, Bologna, Il Mulino, 2003;

6) C. MARZUOLI (a cura di), Istruzione e servizio pubblico, Bologna, Il Mulino, 2003;

7) P. MILAZZO, Il complesso riparto delle competenze legislative in materia di istruzione dopo la riforma del Titolo V, in P. CARETTI (a cura di), Osservatorio sulle fonti 2002, Giappichelli, Torino, 2003, pp. 331-372;

8) M. GIGANTE, L’istruzione, in S. CASSESE (a cura di), Diritto amministrativo, Diritto amministrativo speciale, II, Milano, Giuffrè, 2003, pp. 779-822;

9) P.G. RINALDI, La scuola come autonomia funzionale, in Diritto pubblico, n. 1, 2004, 61 ss.;

10) L. CASTELLI, Istruzione e regioni: la legislazione regionale dopo il Titolo V, in Giornale di diritto amministrativo, n. 8, 2004, 839 ss.;

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11) A. PAJNO, Costruzione del sistema di istruzione e «primato» delle funzioni amministrative, in Giornale di diritto amministrativo, n. 5, 2004, 529 ss.;

12) R. MORZENTI PELLEGRINI, Alla ricerca di un difficile equilibrio tra norme generali, livelli essenziali uniformi e sussidiarietà in materia di d’istruzione e di diritto allo studio, in Rivista giuridica della scuola, gen-feb 2005, 89 ss.

INSEGNAMENTO Didattica GeneraleSEDE BariAREA TrasversaleCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Corso B

DOCENTE GUIDO Cosimo DamianoORARIO DI RICEVIMENTO Prima e dopo la lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Stimolare l’approccio critico-problematico ai temi della didattica generale.

- Contenuti: Profilo epistemologico della didattica generale. Teorie della didattica. Didattica e metodologia. Le didattiche disciplinari. Le didattiche specifiche (didattica compensativa, didattica del sostegno, didattica laboratoriale, didattica breve, didattica cooperativa, didattica modulare, ecc.). Problemi e aspetti della didattica metacognitiva. Il processo di insegnamento-apprendimento. La didattica operativa (organizzazione e programmazione didattica, la lezione, la continuità didattica, individualiz- zazione e personalizzazione ,ecc.). Didattica e professionalità docente.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

C.GUIDO – G:Mondelli ,Didattica e metacognizione, Ani-cia, Roma, 1999.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): esame scritto (saggio breve).

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Cosimo GUIDO, presidenteRuggiero FRANCAVILLA, commissario

INSEGNAMENTO DOCIMOLOGIASEDE BARI e FOGGIACLASSE/CLASSI Gruppo C (sede di Bari)

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(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Leonardo Di GregorioTELEFONO 080. 5714180DIPARTIMENTO Scienze Pedagogiche e DidatticheORARIO DI RICEVIMENTO

Martedì: h. 10.00 – 11.00; Venerdì: h. 12.00-13.00

PROGRAMMA Obiettivi del corso:L’insegnamento di DOCIMOLOGIA mira a presentare gli strumenti teorici, concettuali e metodologici per la valutazione dei processi educativi nel sistema scuola al fine di stimolare livelli crescenti di una competenza docimologica e valutativa nel docente.

Contenuti:1. Origini e sviluppo del discorso scientifico sulla valutazione:

o la valutazione tradizionale o la valutazione come oggetto di ricercao la nascita della docimologiao orientamenti attuali: dal prodotto al processo, al contesto

2. Atteggiamenti degli insegnanti nei confronti della valutazione scolastica

3. Saperi espliciti e saperi impliciti sulla valutazione: una proposta di lavoro

4. Il processo di valutazione: fasi, attività, operazioni5. Forme e caratteristiche della valutazione:

i. forme della valutazioneii. momenti della valutazione

iii. caratteristiche della valutazioneiv. funzioni della valutazionev. i soggetti della valutazione

vi. gli oggetti della valutazione6. La valutazione quantitativa: i prodotti

i. i test e le prove di profitto strutturateii. i questionari

iii. altri strumenti2. La valutazione qualitativa: i soggetti

i. l’osservazione partecipeii. l’intervista e il colloquio

iii. l’analisi del casoiv. altri strumenti

3. L’autovalutazione: processi e contestii. il portfolio: nuovo strumento di valutazione e

autovalutazioneii. l’autovalutazione degli insegnanti:

1. la professionalità docente2. l’autovalutazione3. l’autoanalisi dell’insegnamento

iii. l’autoanalisi di istitutoiv. valutazione di sistema

Testi per lo studio Un testo a scelta tra:

BENVENUTO GUIDO, Mettere i voti a scuola. Introduzione alla docimologia, Roma, Carocci editore, 2003

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ELIA GIUSEPPE (a cura di), La valutazione nel processo di insegnamento, Milano, Guerini, 2003

MASON LUCIA, Valutare a scuola. Prodotti, processi, contesti dell’apprendimento, Padova, CLEUP editrice, 1996

MELCHIORI R., ADAS. Il laboratorio della valutazione. 1. Aspetti concettuali, Milano, Franco Angeli, 2002

TESSARO F., Metodi e tecniche della valu-tazione, in: http://www.univirtual.it/corsi/IIsemestre/tessaro/default.htm

VERTECCHI B., Manuale della valutazione. Analisi degli apprendimenti e dei contesti, Milano, FrancoAngeli, 2003.

Modalità di svolgimento dell’esame: scritto

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Leonardo Di GregorioProf.ssa Margherita Miele (Corso C – sede di Bari)Prof.ssa Isabella Loiodice (Corso sede di Foggia)

INSEGNAMENTO Laboratorio Scienze Educazione ( Diritto Scolastico)SEDE LECCEAREA Attività di laboratorio- area comuneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Tutte le classi di concorso

DOCENTE Michele ZURLODIPARTIMENTO Docente a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO L’ora successiva alla conclusione delle lezioni, nei giorni fissati

dal calendario per le lezioni di Dir. Scolastico.OBIETTIVI DEL CORSO - Conoscenza dei principi costituzionali regolanti il servizio scol.

- Conoscenza della normativa che disciplina ‘Ordinamento Scol.- Conoscenza della normativa contrattuale di lavoro- Conoscenza del diverso valore gerarchico delle varie fonti

della normativa scolastica: legge costituzionale, legge ordinaria/l. delegata/decreto legislativo, contratto collettivo di lavoro, direttiva minist., decreto minist., ordinanza minist., circolare minist.-

PROGRAMMA - Il servizio scolastico- Il Diritto Scolastico: l’ordinamento, i soggetti, le garanzie- I principi costituzionali: libertà d’insegnamento e parità scol.- I principi costituzionali: diritto e dovere d’istruzione- I principi costituzionali: integralità dell’istruz. Ruolo d. Stato- L’ordinamento: i cicli scolastici- L’ordinamento: l’istruzione non-statale- L’ordinamento: gli scrutini, gli esami, gli esami di Stato- L’ordinamento: l’Amministrazione centrale e periferica- L’ordinamento: gli Istituti Scolastici: l’autonomia- L’ordinamento: gli Istit. Scol.:il dirigente, i docenti, i discenti- Il contratto di lavoro dei docenti: struttura del rapporto- Il contratto di lavoro dei docenti: diritti e doveri- Il contratto di lavoro del dirigente: diritti e doveri- Lo statuto giuridico del discente

BIBLIOGRAFIA - Diritto e Legislazione Scolastica VIII edizione SIMONE 2001- Il contratto collettivo di lavoro (qualsiasi edizione aggiornata)- L’Informatore Scolastico – quindicinale- edit. NU.E.SCO- La Tecnica della Scuola - quindicinale- edit. Tecn. d. Scuola- La professione docente- Carra editore-

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- Istituzioni di Diritto Scolastico- Giuffrè Editore

INSEGNAMENTO PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONESEDE BariAREA Insegnamento trasversaleCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Gruppo C

DOCENTE Anna Maria BOSCOTELEFONO 080-5714859DIPARTIMENTO PsicologiaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì – ore 10-11 c/o Università Studi Bari – Facoltà di

Scienze della Formazione – III piano – stanza n. 2 (studio del prof. Martielli)

PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Riflettere sulla costruzione del ruolo professionale deldocente e sulla relazione insegnanti-alunni adolescenti.

- Contenuti:

1. concezioni di sviluppo psicologico, di educazione e di processo educativo;

2. costruzione del ruolo professionale docente;

3. formazione psicologica dei docenti e competenze essenziali a loro richieste (padronanza dei processi di apprendimento e di istruzione; conoscenza dei processi di comunicazione e di relazione; capacità di condurre un colloquio, di guidare un gruppo e di effettuare osservazioni scientifiche e sistematiche);

4. analisi di alcune problematiche esistenziali degli adolescenti (risonanze psicologiche dello sviluppo fisico; specificità dello sviluppo intellettuale, morale e sociale; costruzione dell’identità personale e sociale; modalità ed effetti dei rapporti amicali e di gruppo; valutazione dell’esperienza scolastica).

- Testi:

Guido PETTER, Psicologia e scuola dell’adolescente. Aspetti psicologici dell’insegnamento secondario, Firenze, Giunti, 1999, pag. 1-120. (Tutti i capitoli della I parte ed il 1° capitolo della II parte).

Giacomo MARTIELLI, Homo moralis. Aspetti psicologici e processi formativi, Roma, Ed. Vivere in, 2004. (Capitoli 1°, 2°, 3°, 5° + lettura del cap. 10°).

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- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

La modalità di svolgimento dell’esame di profitto sarà quella scritta.

Ai corsisti sarà chiesto di rispondere per iscritto a quattro domande.

N.B.: Durante l’ultimo incontro di luglio, ciascun corsista sarà invitato a preparare un elaborato scritto su uno degli argomenti già trattati durante le lezioni e a consegnarlo all’inizio del primo incontro di settembre.

Tale lavoro sarà valutato e concorrerà a definire il voto dell’esame.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

Circa le firme di frequenza, per velocizzarne la raccolta e ridurre al massimo situazioni di confusione e di distrazione, si procederà come segue:

a.all’inizio di ogni incontro, il docente consegnerà una scheda ad ogni corsista presente;

b. ciascun corsista provvederà a compilare subito tale scheda, scrivendo il proprio cognome e nome ed apponendo la propria firma;

c.al termine dell’incontro, ogni corsista riconsegnerà personalmente al docente la scheda compilata e sottoscritta;

d. il docente, per conto suo ed esclusivamente sulla base delle schede ricevute, riporterà sul foglio giornaliero delle presenze le voci PRESENTE o ASSENTE, sottoscriverà tale foglio e conserverà le schede personali raccolte di volta in volta, per gli eventuali controlli.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof. ssa Anna Maria BOSCO Componenti: prof.ssa Maria Antonietta GRISETA

prof. Giacomo MARTIELLI

INSEGNAMENTO PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONESEDE BariAREA Insegnamento trasversaleCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Gruppo A

DOCENTE Maria Antonietta GRISETATELEFONO 080-5714859DIPARTIMENTO PsicologiaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì – ore 10-11 c/o Università Studi Bari – Facoltà di

Scienze della Formazione – III piano – stanza n. 2 (studio del prof. Martielli)

PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Riflettere sulla costruzione del ruolo professionale del10

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docente e sulla relazione insegnanti-alunni adolescenti.

- Contenuti:

1. concezioni di sviluppo psicologico, di educazione e di processo educativo;

2. costruzione del ruolo professionale docente;

3. formazione psicologica dei docenti e competenze essenziali a loro richieste (padronanza dei processi di apprendimento e di istruzione; conoscenza dei processi di comunicazione e di relazione; capacità di condurre un colloquio, di guidare un gruppo e di effettuare osservazioni scientifiche e sistematiche);

4. analisi di alcune problematiche esistenziali degli adolescenti (risonanze psicologiche dello sviluppo fisico; specificità dello sviluppo intellettuale, morale e sociale; costruzione dell’identità personale e sociale; modalità ed effetti dei rapporti amicali e di gruppo; valutazione dell’esperienza scolastica).

- Testi:

Guido PETTER, Psicologia e scuola dell’adolescente. Aspetti psicologici dell’insegnamento secondario, Firenze, Giunti, 1999, pag. 1-120. (Tutti i capitoli della I parte ed il 1° capitolo della II parte).

Giacomo MARTIELLI, Homo moralis. Aspetti psicologici e processi formativi, Roma, Ed. Vivere in, 2004. (Capitoli 1°, 2°, 3°, 5° + lettura del cap. 10°).

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

La modalità di svolgimento dell’esame di profitto sarà quella scritta.

Ai corsisti sarà chiesto di rispondere per iscritto a quattro domande.

N.B.: Durante l’ultimo incontro di luglio, ciascun corsista sarà invitato a preparare un elaborato scritto su uno degli argomenti già trattati durante le lezioni e a consegnarlo all’inizio del primo incontro di settembre.

Tale lavoro sarà valutato e concorrerà a definire il voto dell’esame.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

Circa le firme di frequenza, per velocizzarne la raccolta e ridurre al massimo situazioni di

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confusione e di distrazione, si procederà come segue:

e.all’inizio di ogni incontro, il docente consegnerà una scheda ad ogni corsista presente;

f. ciascun corsista provvederà a compilare subito tale scheda, scrivendo il proprio cognome e nome ed apponendo la propria firma;

g. al termine dell’incontro, ogni corsista riconsegnerà personalmente al docente la scheda compilata e sottoscritta;

h. il docente, per conto suo ed esclusivamente sulla base delle schede ricevute, riporterà sul foglio giornaliero delle presenze le voci PRESENTE o ASSENTE, sottoscriverà tale foglio e conserverà le schede personali raccolte di volta in volta, per gli eventuali controlli.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof.ssa Maria Antonietta GRISETA Componenti: prof. ssa Anna Maria BOSCO prof. Giacomo MARTIELLI

INSEGNAMENTO PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONESEDE BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Insegnamento trasversaleGruppo B

DOCENTE Giacomo MARTIELLITELEFONO 080-5714859DIPARTIMENTO PsicologiaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì – ore 10-11 c/o Università Studi Bari – Facoltà di

Scienze della Formazione – III piano – stanza n. 2 (studio del prof. Martielli)

PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Riflettere sulla costruzione del ruolo professionale deldocente e sulla relazione insegnanti-alunni adolescenti.

- Contenuti:

1. concezioni di sviluppo psicologico, di educazione e di processo educativo;

2. costruzione del ruolo professionale docente;

3. formazione psicologica dei docenti e competenze essenziali a loro richieste (padronanza dei processi di apprendimento e di istruzione; conoscenza dei processi di comunicazione e di relazione; capacità di condurre un colloquio, di guidare un gruppo e di effettuare osservazioni scientifiche e sistematiche);

4. analisi di alcune problematiche esistenziali degli adolescenti (risonanze psicologiche dello sviluppo fisico; specificità dello sviluppo intellettuale, morale e

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sociale; costruzione dell’identità personale e sociale; modalità ed effetti dei rapporti amicali e di gruppo; valutazione dell’esperienza scolastica).

- Testi:

Guido PETTER, Psicologia e scuola dell’adolescente. Aspetti psicologici dell’insegnamento secondario, Firenze, Giunti, 1999, pgg. 1-120. (Tutti i capitoli della I parte ed il 1° capitolo della II parte).

Giacomo MARTIELLI, Homo moralis. Aspetti psicologici e processi formativi, Roma, Ed. Vivere in, 2004. (Capitoli 1°, 2°, 3°, 5° + lettura del cap. 10°).

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

La modalità di svolgimento dell’esame di profitto sarà quella scritta.Ai corsisti sarà chiesto di rispondere per iscritto a quattro domande.

N. B.: Durante l’ultimo incontro di luglio, ciascun corsista sarà invitato a preparare un elaborato scritto su uno degli argomenti già trattati durante le lezioni e a consegnarlo all’inizio del primo incontro di settembre.

Tale lavoro sarà valutato e concorrerà a definire il voto dell’esame.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

Circa le firme di frequenza, per velocizzarne la raccolta e ridurre al massimo situazioni di confusione e di distrazione, si procederà come segue:i. all’inizio di ogni incontro, il docente consegnerà una

scheda ad ogni corsista presente;j. ciascun corsista provvederà a compilare subito tale

scheda, scrivendo il proprio cognome e nome ed apponendo la propria firma;

k. al termine dell’incontro, ogni corsista riconsegnerà personalmente al docente la scheda compilata e sottoscritta;

l. il docente, per conto suo ed esclusivamente sulla base delle schede ricevute, riporterà sul foglio giornaliero delle presenze le voci PRESENTE o ASSENTE, sottoscriverà tale foglio e conserverà le schede personali raccolte di volta in volta, per gli eventuali controlli.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof. Giacomo MARTIELLI Componenti: prof. ssa Anna Maria BOSCO prof.ssa Maria Antonietta GRISETA

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INSEGNAMENTO DOCIMOLOGIASEDE BARI AREA SCIENZE DELL’EDUCAZIONECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

DISCIPLINA TRASVERSALE – CORSO “B”

DOCENTE PROF. MICHELE BALDASSARRETELEFONO 080.5714547DIPARTIMENTO SCIENZE PEDAGOGICHE E DIDATTICHEORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni e per appuntamentoPROGRAMMA Obiettivi del corso:

Il Corso di Docimologia intende focalizzare l’attenzione sugli aspetti epistemologici, storici e di sviluppo del discorso docimologico e , più in generale, valutativo. consentire di stabilire un rapporto diretto tra concetti, paradigmi,criteri, indicatori e pratica didattica.

Il corso affronterà tematiche relative alla natura del dominio docimologico, agli approcci e ai metodi d’intervento al fine di stimolare livelli crescenti di una competenza docimologica e valutativa nel docente. Contenuti:

4. Origini e sviluppo del discorso scientifico sulla valutazione:o la valutazione tradizionale o la valutazione come oggetto di ricercao la nascita della docimologiao orientamenti attuali: dal prodotto al processo, al

contesto5. Atteggiamenti degli insegnanti nei confronti della

valutazione scolastica6. Saperi espliciti e saperi impliciti sulla valutazione: una

proposta di lavoro7. Il processo di valutazione: fasi, attività, operazioni8. Forme e caratteristiche della valutazione:

vii. forme della valutazioneviii. momenti della valutazione

ix. caratteristiche della valutazionex. funzioni della valutazione

xi. i soggetti della valutazionexii. gli oggetti della valutazione

9. La valutazione quantitativa: i prodottii. i test e le prove di profitto strutturate

ii. i questionariiii. altri strumenti

10. La valutazione qualitativa: i soggettii. l’osservazione partecipe

ii. l’intervista e il colloquioiii. l’analisi del casoiv. altri strumenti

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11. L’autovalutazione: processi e contestii. il portfolio: nuovo strumento di

valutazione e autovalutazioneii. l’autovalutazione degli insegnanti:

1. la professionalità docente2. l’autovalutazione3. l’autoanalisi dell’insegnamento

iii. l’autoanalisi di istitutoiv. valutazione di sistema

Testi

BALDASSARRE MICHELE, Dai dati empirici alla valutazione. Come predisporre gli strumenti e applicarli sul campo, Bari, dal sud, 2006

Testi di approfondimento e/o consultazione BALDASSARRE MICHELE, Valutare a scuola - Le

prove strutturate e la matematica, Bari, dal sud, 2002 BENVENUTO GUIDO, Mettere i voti a scuola.

Introduzione alla docimologia, Roma, Carocci editore, 2003

DOMENICI GAETANO, Manuale della valutazione scolastica, Roma-Bari, Gius. Laterza & Figli, 20052.

ELIA GIUSEPPE (a cura di), La valutazione nel processo di insegnamento, Milano, Guerini, 2003

MELCHIORI R., ADAS. Il laboratorio della valutazione. Milano, Franco Angeli, 2002

VERTECCHI B., Manuale della valutazione. Analisi degli apprendimenti e dei contesti, Milano, Franco Angeli, 2003.

Modalità di svolgimento dell’esame:

scritto + eventuale orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Michele BaldassarreProf. Leonardo Di Gregorio

INSEGNAMENTO DOCIMOLOGIASEDE Area 1 – Formazione per la funzione docenteCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

M-PED/04Gruppo:Didattica Generale – Docimologia – Laboratorio di Scienze dell’Educazione

DOCENTE Donato ANCONADIPARTIMENTO Docente a contratto, in servizio presso l’I.I.S.S. di Martano (LE)ORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni

Tutoraggio on-line ( http://anconadonato.interfree.it )PROGRAMMA OBIETTIVI:

Conoscenza e comprensione dei principi fondamentali della valutazione scolastica e della docimologia; analisi delle caratteristiche degli elementi di prova; analisi ed applicazione delle scale di punteggio e delle metodiche per l’attribuzione di voti e giudizi; conoscenza delle modalità di svolgimento degli esami di stato conclusivi del ciclo di scuola secondaria superiore; consapevolezza degli sviluppi più recenti: l’introduzione del portfolio nella documentazione didattica.

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CONTENUTI:1. Valutazione e scuola2. Caratteristiche della valutazione scolastica3. Valutazione e programmazione4. La docimologia; ricerche antiche ed attuali5. I saggi6. Il colloquio orale7. Le prove strutturate8. Punteggi, voti e giudizi9. Gli esami10. Verso una nuova docimologia: il portfolioTESTI:- Dispense del corso, a cura del docente;- G. Domenici, Manuale della Valutazione, Ed. Laterza Bari (consigliato).MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME: Scritto, con prova strutturata

PROPOSTA DI COMMISSIONE i. Docente del corso di Docimologia (effettivo);

ii. docente del corso di Didattica Generale (effettivo);

iii. docente del Laboratorio di Scienze dell’Educazione (suppl.).

INSEGNAMENTO PEDAGOGIA GENERALE SEDE BARIAREA TRASVERSALECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

CORSO A

DOCENTE Giuseppe ELIATELEFONO 0805714504DIPARTIMENTO Scienze pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 15.00-17.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- La dimensione scientifico-formativa della pedagogia- Le teorie educative e formative- I modelli di progettazione all’interno dei contesti

educativi e formativi- Contenuti:- Il sapere pedagogico tra descrittività e prescrittività- Educazione e formazione- Educazione e comunicazione educazione e apprendimento- Educazione e interculturalità- Educazione e globalizzazione - Educazione e amicizia- Educazione e volontariato- Testi :- G. ELIA (a cura di) Le forme dell’educazione, Laterza

Bari 2006Modalità di svolgimento dell’esame: colloquio e discussione

PROPOSTA DI COMMISSIONE Elia Giuseppe – Chionna Angela - Rossini Valeria – Rubini

Antonia16

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INSEGNAMENTO Laboratorio di scienze dell’educazione IISEDE BARICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

GRUPPO B

DOCENTE Dott.ssa Angela MuschitielloDIPARTIMENTO Scienze pedagogiche e didatticheORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 9,30 – 13,00PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Il corso intende promuovere negli specializzandi un approfondimento relativo ai modelli di programmazione più diffusi nell’attività di insegnamento e apprendimento.

Contenuti: Forme e tipologie di progettazione didattica: 1) dal programma alla programmazione, al curricolo.2) - La programmazione per obiettivi - La programmazione per concetti - La programmazione modulare.3) Forme e modalità di valutazione: degli apprendimenti, delle programmazioni,

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):Nessuno

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Lo studente risulterà idoneo se avrà frequentato le attività di laboratorio e se avrà svolto con profitto la prova finale consistente nella realizzazione di una programmazione strutturata.

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INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’InsegnamentoSEDE BariAREA 1DOCENTE Maria CostabileTELEFONO 080 5443300DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 12:00-14:00

OBIETTIVI DEL CORSO

Il corso è orientato a fornire una formazione di base rispetto all’utilizzo di metodologie e tecniche informatiche per lo sviluppo di sistemi didattici ipermediali il cui impiego nel processo di insegnamento/apprendimento consenta di migliorarne la qualità.Il corso prevede una parte di lezioni teoriche in aula e una parte di lezioni pratiche in laboratorio.

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PROGRAMMA

L’istruzione programmata. Tecniche dell’istruzione programmata: tutoriali, simulazione, drill&practice. L’istruzione programmata lineare e ramificata.I sistemi tutoriali intelligenti. La rappresentazione della conoscenza, il modello studente, la componente pedagogica, l’interfaccia studente. Ipertesti e ipermedia. Storia dell’ipertesto. Organizzazione di un ipertesto/ipermedia. Problemi connessi all’uso di ipertsti/ipermedia. Linee guida per la costruzione di un ipertesto. Metodologie di progettazione di ipertesti/ipermedia: HDM (Hypermedia Design Model). Ambienti di sviluppo di ipertesti/ipermedia. Formazione a distanza. Internet e didattica. Insegnare ad apprendere attraverso la rete. On-line education. Apprendimento in rete: learning circles, comunità di apprendimento, classi virtuali. Piattaforme di e-learning e componenti: LMS, LCMS, Tools di comunicazione. LABORATORIO: Esercitazioni relative all’utilizzo di Internet: definizione di rete; funzionalità del browser Internet Explorer; descrizione di un URL; descrizione degli elementi di una pagina web; motori di ricerca; descrizione e utilizzo delle e-mail; creazione di account di posta elettronica. Esercitazioni relative all’ambiente di sviluppo di sistemi ipermediali Asymetrix Toolbook II Instructor 6.1: descrizione dell’interfaccia; apertura di un nuovo book, salvataggio e chiusura; impostazione delle proprietà di pagine e background; creazione di pagina e di background; cancella-zione, copia e spostamento di pagina; inserimento, copia, cancellazione e spostamento di oggetti in una pagina; selezione di più oggetti in una pagina; gruppi di oggetti e loro proprietà; creazione e impostazione di proprietà di un campo di testo; creazione di pulsanti e hotword; creazione dei link.Testi: - Dispense fornite dal docente

PROPOSTA DI COMMISSIONE T. Roselli, M.F. Costabile, P. Plantamura

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIRITTO SCOLASTICOSEDE FOGGIAAREA COMUNEDOCENTE Prof. Francesco NUZZACIORARIO DI RICEVIMENTO

Dopo ogni lezione, ovvero da concordare con i corsisti.

PROGRAMMA - La scuola nella costituzione;- L’autonomia scolastica nel quadro delle riforme della

pubblica amministrazione;- I contenuti dell’autonomia scolastica: il d.p.r. 275/99;- Profili ordinamentali del servizio scolastico;

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- La funzione docente;- Gli organi collegiali della scuola;- Interazione scuola-famiglia-territorio;- Lo statuto delle studentesse e degli studenti (d.p.r. 249/98);- Il personale della scuola: diritti, doveri, responsabilità;- Ricognizione delle tematiche trattate e prova di verifica

finale.OBIETTIVI DEL CORSO In una materia tuttora fluida, quale il diritto scolastico, si tratterà di

assicurare ai corsisti, in un modulo di 30 ore, le necessarie istanze di ordine e di rigore scientifico e nel contempo di evidenziare le implicazioni dei diversi istituti giuridici sulla professionalità docente, chiamata ad agire nel rivoluzionato assetto autonomistico delle istituzioni scolastiche.Pertanto, operata una necessaria e “mirata” selezione dei contenuti, si integrerà la “lezione” con la prospettazione di situazioni d’insegnamento astrattamente ricorrenti, in uno con la problematizzazione di eventuali esperienze nel settore, maturate dai corsisti.

TESTI - Schemi e sunti volta per volta messi a disposizione dei corsisti.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Francesco NUZZACI – assegnatario della materia;Se necessario, docente che si riserva di indicare.

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’InsegnamentoSEDE BariAREA 1DOCENTE Plantamura PaolaTELEFONO 080 5442477DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 12.00 – 14.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso è orientato a fornire una formazione di base rispetto

all’utilizzo di metodologie e tecniche informatiche per lo sviluppo di sistemi didattici ipermediali il cui impiego nel processo di insegnamento/apprendimento consenta di migliorarne la qualità.Il corso prevede una parte di lezioni teoriche in aula e una parte di lezioni pratiche in laboratorio.

PROGRAMMA L’istruzione programmata. Tecniche dell’istruzione programmata: tutoriali, simulazione, drill&practice. L’istruzione programmata lineare e ramificata.I sistemi tutoriali intelligenti. La rappresentazione della conoscenza, il modello studente, la componente pedagogica, l’interfaccia studente. Ipertesti e ipermedia. Storia dell’ipertesto. Organizzazione di un ipertesto/ipermedia. Problemi connessi all’uso di ipertsti/ipermedia. Linee guida per la costruzione di un ipertesto. Metodologie di progettazione di ipertesti/ipermedia: HDM (Hypermedia Design Model). Ambienti di sviluppo di ipertesti/ipermedia. Formazione a distanza. Internet e didattica. Insegnare ad apprendere attraverso la rete. On-line education. Apprendimento in rete: learning circles, comunità di apprendimento, classi virtuali. Piattaforme di e-learning e componenti: LMS, LCMS, Tools

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di comunicazione. LABORATORIO: Esercitazioni relative all’utilizzo di Internet: definizione di rete; funzionalità del browser Internet Explorer; descrizione di un URL; descrizione degli elementi di una pagina web; motori di ricerca; descrizione e utilizzo delle e-mail; creazione di account di posta elettronica. Esercitazioni relative all’ambiente di sviluppo di sistemi ipermediali Asymetrix Toolbook II Instructor 6.1: descrizione dell’interfaccia; apertura di un nuovo book, salvataggio e chiusura; impostazione delle proprietà di pagine e background; creazione di pagina e di background; cancella-zione, copia e spostamento di pagina; inserimento, copia, cancellazione e spostamento di oggetti in una pagina; selezione di più oggetti in una pagina; gruppi di oggetti e loro proprietà; creazione e impostazione di proprietà di un campo di testo; creazione di pulsanti e hotword; creazione dei link.

BIBLIOGRAFIA Dispense fornite dal docente.“Guida a ToolBool II Instructor 6.1”, F. D’Alessi; ed. Tecniche Nuove, 1998.

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’ApprendimentoSEDE BariAREA 1DOCENTE Teresa RoselliTELEFONO 080 5443276DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 8:30-10:30

OBIETTIVI DEL CORSO

Il corso è orientato a fornire una formazione di base rispetto all’utilizzo di strumenti informatici, il cui impiego nel processo d’insegnamento/apprendimento consente di migliorarne la qualità.Il corso prevede una parte di lezioni teoriche in aula e una parte di lezioni pratiche in laboratorio.

PROGRAMMA Introduzione all’Informatica. L’hardware e il software. Il ciclo d’elaborazione dell’informazione. I Sistemi Informativi. Computer e sistemi. I dati.L’architettura del computer. Tipi di elaboratori: i computer multiutente, i personal computer. Il sistema binario. I segnali digitali. La rappresentazione dell’informazione: bit, byte, unità superiori al byte, i codici. L’unità centrale di elaborazione. La memoria: Rom, Ram, la memoria virtuale, la cache, i buffer. Interazione tra CPU e memoria: il ciclo della macchina. Introduzione ai bus di input e di output. Le porte del computer. Le periferiche del computer. Le memorie secondarie.Il software. Evoluzione delle interfacce utente. I programmi applicativi. Introduzione ai programmi per l’elaborazione di testi e ai fogli elettronici.I sistemi operativi. Funzioni principali. Il BIOS. I sistemi multitasking. I sistemi multithreading. I sistemi multiutenti. I sistemi multiprocessori.

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Categorie dei sistemi operativi, con particolare riferimento a sistemi operativi per desktop. La gestione dei file. Le utilità.La programmazione. Il concetto di programma. Il concetto di algoritmo. Le proprietà dell’algoritmo. I diagrammi strutturati per rappresentare gli algoritmi. Fasi di sviluppo di un programma.LABORATORIO: Esercitazioni relative a: sistema operativo Windows, elaborazione di testi con Microsoft Word, realizzazione di presentazioni con Microsoft PowerPoint, gestione di fogli elettronici con Microsoft Excel.

Testi:- “INFORMATICA DI BASE”, D. P. Curtin, K.

Foley, K. Sen, C. Morin; ed. McGraw-Hill, 1999- Dispense fornite dal docente

PROPOSTA DI COMMISSIONE T. Roselli, M. F. Costabile, A. Fanelli

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica per l’InsegnamentoSEDE BariAREA 1DOCENTE Roselli TeresaTELEFONO 080 5443276DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 12.00 – 14.00OBIETTIVI DEL CORSO Il corso è orientato a fornire una formazione di base rispetto

all’utilizzo di metodologie e tecniche informatiche per lo sviluppo di sistemi didattici ipermediali il cui impiego nel processo di insegnamento/apprendimento consenta di migliorarne la qualità.Il corso prevede una parte di lezioni teoriche in aula e una parte di lezioni pratiche in laboratorio.

PROGRAMMA L’istruzione programmata. Tecniche dell’istruzione programmata: tutoriali, simulazione, drill&practice. L’istruzione programmata lineare e ramificata.I sistemi tutoriali intelligenti. La rappresentazione della conoscenza, il modello studente, la componente pedagogica, l’interfaccia studente. Ipertesti e ipermedia. Storia dell’ipertesto. Organizzazione di un ipertesto/ipermedia. Problemi connessi all’uso di ipertsti/ipermedia. Linee guida per la costruzione di un ipertesto. Metodologie di progettazione di ipertesti/ipermedia: HDM (Hypermedia Design Model). Ambienti di sviluppo di ipertesti/ipermedia. Formazione a distanza. Internet e didattica. Insegnare ad apprendere attraverso la rete. On-line education. Apprendimento in rete: learning circles, comunità di apprendimento, classi virtuali. Piattaforme di e-learning e componenti: LMS, LCMS, Tools di comunicazione. LABORATORIO: Esercitazioni relative all’utilizzo di Internet: definizione di rete; funzionalità del browser Internet Explorer; descrizione di un URL; descrizione degli elementi di

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una pagina web; motori di ricerca; descrizione e utilizzo delle e-mail; creazione di account di posta elettronica. Esercitazioni relative all’ambiente di sviluppo di sistemi ipermediali Asymetrix Toolbook II Instructor 6.1: descrizione dell’interfaccia; apertura di un nuovo book, salvataggio e chiusura; impostazione delle proprietà di pagine e background; creazione di pagina e di background; cancella-zione, copia e spostamento di pagina; inserimento, copia, cancellazione e spostamento di oggetti in una pagina; selezione di più oggetti in una pagina; gruppi di oggetti e loro proprietà; creazione e impostazione di proprietà di un campo di testo; creazione di pulsanti e hotword; creazione dei link.

BIBLIOGRAFIA Dispense fornite dal docente.“Guida a ToolBool II Instructor 6.1”, F. D’Alessi; ed. Tecniche Nuove, 1998.

INSEGNAMENTO Fondamenti di Informatica per l’ApprendimentoSEDE LecceDOCENTE Angelo Benedetto CapodieciDIPARTIMENTO Studi GiuridiciORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì dalle 18 alle 20 e Venerdì dalle 10 alle 12 stanza doc. 3°

piano dipartimento studi giuridiciPROGRAMMA - Obiettivi del corso: fornire gli elementi di base sugli

strumenti informatici, partendo da come è fatto e come funziona un computer , si giunge all’utilizzo di base di un Personal Computer e su come si utilizza un editor di testi avanzato.

- Contenuti: scrivere un testo complesso, usare in modo corretto il file system di Windows.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): ): dispense del docente e Dennis ed altri Informatica di base Mc Graw Hill.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): scritto e orale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: il corso è strutturato in 30 ore, di cui tre lezioni frontali e le rimanenti si svolgono presso il laboratorio di informatica.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Salvatore Madaghiele

INSEGNAMENTO Storia del pensiero economicoSEDE FoggiaAREA Indirizzo Economico giuridicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17/A

DOCENTE Troisi Antonio23

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DIPARTIMENTO Scienze Economiche Matematiche e StatisticheORARIO DI RICEVIMENTO Dopole lezioniPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

:

Accentuazione del carattere

metodologico rispetto al profilo

meramente mnemonico e ripetitivo dei

principali contributi alla storia del

pensiero economico A tal fine il

programma è articolato in maniera da

approfondire gli sviluppi più recenti

della storia del pensiero economico con

il duplice fine di aggiornare i corsisti ed

aiutarli ad impostare un insegnamento ,

contraddistinto da un corretto approccio

metodologico all’ analisi dei fenomeni

economici.

Pertanto il corso non verrà impostato

come una sintesi storica dei principali

contributi del pensiero economico ma

verrà dedicata particolare attenzione ai

caratteri che contraddistinguono

l’approccio scientifico all’economia

politica rispetto alle scienze storiche ed

alle implicazioni che dette specifiche

notazioni determinano in un’analisi

teorica che voglia estrarre le uniformita

teoriche o leggi che governano i

fenomeni .

L’accentuazione del carattere

metodologico rispetto al profilo

meramente mnemonico e ripetitivo dei

concetti generali è condizione

indispensabile per formare diplomati

della scuola superiore in grado di

affrontare i corsi universitari e , nel

contempo orientare correttamente

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l’attività professionale, alla quale

generalmente si indirizzano i diplomati

degli Istituti Tecnici per ragionieri

- Contenuti:Un’analisi capace di interpretare i

fenomeni che contraddistinguono la

società industriale del terzo millennio

comporta la necessità di una precisa

definizione degli strumenti concettuali

degli economisti classici inglesi e della

loro integrazione con riferimento ai

nuovi interrogativi posti in questi ultimi

anni : passaggio dal breve periodo al

medio/lungo periodo ,implicazione della

teoria keynesiana nella saldatura tra

misure congiunturali e misure strutturali,

economia delle istituzioni , integrazione

della dimensione temporale con quella

spaziale,analisi teorica del progresso

tecnico, implicazione della

globalizzazione , la produzione dei beni

pubblici , rapporto tra economia reale ed

economia creditizia , l’economia della

transizione, gli accordi di Maastricth.

Nella seconda parte del corso verranno

illustrate alcune recentissime ricerche *al

fine di offrire ai corsisti alcuni esempi

concreti del legame logico esistente tra

schemi di analisi teorica intesi a spiegare

i fenomeni e strumenti di politica

economica intesi a governare l’economia

- Testi *) 1) Antonio Troisi Le istituzioni fiscali

della transizione:uno schema teorico.

Estratto da Economia,Impresa e Mercati

Finanziari, Rivista quadrimestrale del

centro Studi Economici, bancari

Finanziari ,Assicurativi e 25

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Aziendali ,LUMSA 2004/2, Cacucci,

Bari, 2004

2) Idem ,Introduzione all’economia

civile della finanza pubblica, , , Volume

VII /2004 di Global &Local Economic

Review, Fondazione Caripe/Edizioni

Tracce

3) Idem, Finanza Pubblica e riforme

strutturali nella Federazione Russa e

nella Repubblica Argentina,pubblicato

su Il Risparmio n3 settembre 2005

4 ) Antonio Troisi Migliorare il SII

(servizio idrico integrato )di Puglia,

Basilicata e Campania attraverso

l’autofinanziamento eriducendo i

trasferimenti pubblici a carico del

bilancio dello Stato:mimeo,febbario2006

5 ) Cfr. A.Pedone, Le infrastrutture

europee tra esigenze di crescita e vincoli

di finanziamento , in Economia italiana,

anno 2003, n.3 pag.567/583 )

6) Legge finanziaria 2006-(sintesi degli

articoli piu importanti )

- Modalità di svolgimento dell’esame ( orale):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Troisi Antonio

INSEGNAMENTO Epistemologia delle Discipline Economico-Generali SEDE FoggiaAREA Economico-GiuridicoCLASSE/CLASSI 19ADOCENTE Prof..Antonio Troisi DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Economiche e Matematico-Statistiche –

Università degli Studi di FoggiaORARIO DI RICEVIMENTO Al termine di ogni lezioneOBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di analizzare i fondamenti della teoria delle

scelte nella scienza economica. Viene indagato in particolare il 26

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concetto di scelta razionale negli specifici contesti e nelle differenti interpretazioni della moderna teoria microeconomica, ed i riflessi nella teoria macroeconomica ..con particolare riferimento alla formazione delle decisioni pubbliche in campo finanziario .Detto aspetto verrà completato mediante l’analisi dei meccanismi con cui la collettività decide i diversi interventi esprimendo cosi, di fatto, una valutazione sulla rilevanza delle distorsioni del mercato che intende correggere .

PROGRAMMA Al fine di comprendere la portata prescrittiva del modello di scelta razionale, vengono presi in considerazione i tradizionali paradigmi di scelta del consumatore e dell’imprenditore. Tali modelli vengono successivamente ampliati per accogliere contesti di scelta in condizioni di incertezza e di interazione strategica. verrà poi affrontato il problema della coniugazione delle scelte individuali con quelle collettive attraverso l’esame dei modelli teorici delle scelte collettive, delle inefficienze del meccanismo del voto e dei sistemi politici per le scelte finanziarie , dei metodi per ridurre le discrepanze tra scelte individuali e scelte finanziarie ed i costi della coazione , dei limiti che derivano dalla mancata o inefficiente considerazione dell’incidenza di fatto dei tributi, delle disfunzioni dell’intervento pubblico ,deii cicli economico_politico elettorali ., delle interrelazioni tra riforme strutturali della spesa pubblica, sistema politico e trattati europei .verranno infine esaminati alcune disfunzioni dell’intervento pubblico nel campo del federalismi fiscale, della spesa sanitaria , previdenziale della finanza locale e dell’andamento dell’economia reale .

BIBLIOGRAFIADelbono F., Zamagni S., Microeconomia, Il Mulino, Bologna, 1999; capp. 18, 20, 22O.Blanchard Macroeconomia, Il Mulino 2005,Bologna,pag. 643/654M.Leccisotti/A.Pedone, Istituzioni di Scienza delle Finanze, Giappichelli, Torino,2005F.Reviglio, Istituzioni di Economia Pubblica, Giappichelli Editore, Torino 2005Rapporto sulla Finanza pubblica 2005, il Mulino,2006- Atti dell’Alta Commissione Federalismo , Ministero dell’Economia,Roma 2006-06-08

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Antonio Troisi

INSEGNAMENTO STORIA DEL PENSIERO GIURIDICOSEDE LecceAREA Economico-giuridicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Prof.ssa Rossana MoreaTELEFONO 0832298828DIPARTIMENTO Studi Aziendali Giuridici e Ambientali (Università di Lecce)ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 13-14 Lecce (Facoltà di Economia)

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PROGRAMMA Obiettivi del corso: Conoscere i fondamenti e le metodologie della didattica

del diritto civile. Formazione e sviluppo della scientia iuris Attraverso la lettura diretta di esempi rappresentativi di

diverse tipologie di fonti giuridiche di varia natura, si cercherà di ricostruire la configurazione e l'evoluzione dei diversi istituti del diritto privato.

Contenuti: Normazione, pensiero giuridico ed esperienza sociale. Programmazione didattica della civilistica negli istituti

scolastici superiori e progettazione modulare

Testi consigliati: M. ASCHERI, Introduzione storica al diritto moderno e

contemporaneo : lezioni e documenti, Torino, G. Giappichelli, 2003

P. PERLINGIERI, Scuole tendenze e metodi. Problemi del diritto civile, Napoli, ESI, 1989.

Come lettura di approfondimento si consiglia P. PERLINGIERI, Il diritto civile nella legalità costituzionale, Esi, Napoli, 1991.

Modalità di svolgimento dell’esame: oralePROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.ssa Rossana MoreaProf. Agostino MealeProf. Ernesto Capobianco

INSEGNAMENTO Epistemologia delle discipline ecomico-aziendali AA 2005/06 VII CICLO

SEDE LECCE – Istituto “I.T.C. COSTA” Via Trinchese AREA Economico-aziendaleCLASSE/CLASSI 17 ADOCENTE Prof. Italo Maria ScrocchiaDIPARTIMENTO Studi Aziendali, Giuridici ed Ambientali – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO al termine di ogni lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso si propone di fondare gli istituti su cui poggiano le tecniche degli studi aziendali sotto il profilo storico ed epistemologico in vista dell’approfondimento critico dei relativi contenuti metodologici.Particolare attenzione sarà rivolta all’approfondimento delle nuove tecniche di gestione di recente concezione degli studi tecnico- aziendali.

- Contenuti:

Epistemologia: linguaggio, scienza e conoscenza. - I Problemi epistemologici degli studi aziendali. – I fondamenti storico epistemologici dei paradigmi economico aziendali. Il “nucleo ragionieristico” degli studi aziendali. La fase pre-duale. La fase pre-sistemica. - L’affermazione della cosiddetta “Partita Doppia”; I Sistemi contabili nelle diverse scuole di pensiero. La logica

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patrimoniale di Fabio Besta. Il Sistema reddituale di Gino Zappa. Sulla contrapposizione tra il sistema del patrimonio e il sistema del reddito. La sintesi di Amaduzzi, Cassandro. Le concezioni sistemiche degli studi aziendali. Modelli d’impresa. La finanza di impresa e le nuove tecniche di finanziamento dei progetti complessi. Modelli e strumenti per misurare e migliorare le performance dell’impresa. La valutazione dell’impatto degli investimenti: applicazione e studio alla gestione delle risorse idriche con l’intervento di consorzi di imprese pubbliche e private. Le nuove tecniche di gestione extracontabile. L’affermazione della concezione ingegneristico-gestionale degli studi aziendali. Nuove frontiere degli studi aziendali: il paradigma della complessità e le teorie dinamiche.

- Testi:

Gabrovec Mei Ondina , Il linguaggio contabile. Itinerario storico e metodologico II edizione ed. Giappichelli ’99. Luxhoj - W. Sullivan - E. Wicks,

Economia applicata all'ingegneria Idee e strumenti ed. Education Italia Pearson, ’06.

(consigliato) B. Berenschot, Modelli di Management - Idee e strumenti ed. Education Italia Pearson, ’05.

Italo M. Scrocchia, Bene pubblico locale e gestione del servizio idrico integrato. Rapporti di ricerca, Quaderni del Dipartimento di Scienze Economiche, Matematiche e Statistiche, Università degli studi di Foggia. Quaderno n. 08-2006. (liberamente scaricabile dal sito del dipartimento)

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

INSEGNAMENTO STORIA DELLE ISTITUZIONI E DIDATTICA DEL DIRITTO PUBBLICO

SEDE FOGGIADOCENTE CECILIA PANNACCIULLIORARIO DI RICEVIMENTO Dopo ogni lezione, ovvero da concordare con i corsistiPROGRAMMA - Contenuti:

Ordinamento giuridico – Stato – Istituzione – Elementi costitutivi dello Stato- Deterritorializzazione – Nuove tendenze della sovranità – Forme di Stato e forme di Governo- Le fonti del diritto – La Costituzione italiana – L’organizzazione costituzionale in Italia: genesi, organi costituzionali, Regioni ed autonomie locali – Libertà e diritti inviolabili – Giustizia e garanzie costituzionali – Elementi di didattica del diritto pubblico.

- Testi :29

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Bin – Pitruzzella, Diritto Costituzionale, Giappicchelli, ult. ed. o, in alternativa

Martines, Diritto Costituzionale, Giuffrè, ult. ed. - Modalità di svolgimento dell’esame: prova scritta e orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. ssa Cecilia Pannacciulli, Prof. Gianfranco Longo, Prof.ssa Maria Grazia Nacci

INSEGNAMENTO Did. delle scelte economiche e finanziarieSEDE BariAREA FF II MMCLASSE/CLASSI 48/ADOCENTE Sabrina DiomedeDIPARTIMENTO Di Scienze EconomicheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì, 11.00-13.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Recupero di nozioni inerenti il calcolo differenziale per funzioni di due variabili.Acquisizione di metodologie didattiche ed apprendimentodelle applicazioni del calcolo differenziale alla teoria delle scelte in ambito sia economico che finanziario.

- Contenuti:Cenni alla teoria astratta delle scelte individuali: funzioni di utilità, strutture di scelta.Massimi e minimi relativi liberi e vincolati per funzioni di due variabili.Finalità e metodi della ricerca operativa per la teoria delle scelte.Scelte in condizioni di certezza e (ceni) di incertezza.Scelte con effetti immediati e differitiScelta per funzioni obiettivo di più variabili in condizioni di certezza in assenza di vincoli, con vincoli lineari, conh vincoli espressi da disuguaglianze.Limiti, continuità,

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Conoscere ed applicare la matematica (Gambotto Manzone, Consolini); ed. Tramontana.

Analisi Matematica II (Salsa, Pagani), ed. Zanichelli- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

Elaborato scritto su tematiche trattate integrato, se necessario, da colloquio e discussione dell’elaborato.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

S. DiomedeG. Taglialatela

INSEGNAMENTO STORIA DELLE ISTITUZIONI E DIDATTICA DEL DIRITTO PUBBLICO

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SEDE LECCEAREA Indirizzo Economico-giuridico CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17/A

DOCENTE Prof. Giuseppe CampanelliTELEFONO 0832294617 – Fax 0832294626DIPARTIMENTO Filosofia e Scienze socialiORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni PROGRAMMA - Obiettivi e contenuti del corso:

Il programma verte sull’analisi della storia recente delle istituzioni dell’ordinamento costituzionale italiano vista da due particolari prospettive, l’una rappresentata dallo studio delle ultime riforme costituzionali e legislative intervenute e l’altra relativa alle ipotesi di attuazione o di revisione del testo costituzionale. In particolare, dopo una premessa riguardante le stagioni e la storia delle riforme costituzionali, saranno presi in considerazione, i profili del voto degli italiani all’estero, le problematiche emergenti dopo il referendum del 25 e 26 giugno 2006, la questione della disciplina normativa del diritto dell’informazione e della libertà di manifestazione del pensiero, il profilo della tutela costituzionale delle forme di convivenza familiare diverse dalla famiglia, l’aspetto concernente il nuovo sistema elettorale, il problema del conflitto di interessi, le immunità parlamentari, la riforma dell’ordinamento giudiziario e il connesso nuovo ruolo attribuito alla Corte di cassazione, la Costituzione europea ed, infine, il tema della generazione dei diritti.Il profilo della didattica sarà affrontato attraverso la simulazione di lezioni durante le quali saranno analizzati testi normativi o disegni di legge e commentate sentenze.

- Testi:Per la preparazione dell’esame si consiglia S. Panizza – R. Romboli (a cura di), L’attuazione della Costituzione. Recenti riforme e ipotesi di revisione, III edizione, Edizioni Plus, Pisa, 2006, relativamente ai seguenti saggi (circa 200 pagine) di cui si indica il numero, l’autore e la pagina iniziale:

1. S. Panizza – R- Romboli, L’attuazione della Costituzione tra riforme intervenute e ipotesi di revisione, 11 ss.;

2. F. Caporilli, Il voto degli italiani all’estero, 39 ss.;5. S. Panizza – A. Pertici, Le riforme costituzionali dopo il

referendum del 25 e 26 giugno 2006, 121 ss.;8. E. Stradella, Libertà di manifestazione del pensiero e reati di

opinione, 183 ss.; 9. G. Vaglio, La libertà di manifestazione del pensiero e i suoi

strumenti, 197 ss.; 10. E. Rossi-N. Pignatelli, La tutela di costituzionale delle forme

di convivenza familiare diverse dalla famiglia, 205 ss.;14. A. Pertici, Il sistema elettorale del Senato e della Camera dopo la legge 270 del 2005, 263 ss.;15. A. Pertici, Il conflitto di interessi e la sua disciplina nella legge n. 215 del 2004, 275 ss.;16. P.P. Sabatelli, Le immunità dei parlamentari per i voti dati e le opinioni espresse, 291 ss.;18. F. Dal Canto- T. Giovanetti, La riforma dell’ordinamento

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giudiziario, 311 ss.;19. G. Campanelli, Il ruolo della Corte di cassazione alla luce delle recenti proposte di riforma; 343 ss.;23. P. Passaglia, Verso una costituzione europea?, 399 ss.;

24. A. Pizzorusso, Le “generazioni” dei diritti, 419 ss.

- Modalità di svolgimento dell’esame :L’esame finale consisterà in una prova orale.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Giuseppe Campanelli, Prof. Cosimo Pietro Guarini, Dott. Francesco Calabro (membro supplente)

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCELTE FINANZIARIE APPLICATE.

SEDE B A R IAREA ECONOMICO - GIURIDICA. CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

19 A

DOCENTE Prof. D’URSI NICOLAORARIO DI RICEVIMENTO L’ora antecedente l’inizio della lezione e/o l’ora successiva al suo

termine (da concordare con i corsisti). PROGRAMMA - Obiettivi del corso: 1) Fornire agli aspiranti

all’insegnamento chiare e precise coordinate metodologiche riguardo alla programmazione di unità didattiche e all’articolazione di lezioni sulle scelte finanziarie, che siano idonee alla comprensione dei più importanti fenomeni finanziari della realtà che ci circonda; 2) sollecitare i corsisti ad una adeguata conoscenza degli aspetti più rilevanti delle attività finanziarie dello Stato e degli enti pubblici, sensibilizzando gli stessi ad approfondire con partecipazione le principali tematiche afferenti le scelte finanziarie.

- Contenuti: Presentazione del programma e sua illustrazione. La libertà di insegnamento, il confronto aperto di posizioni culturali e il rispetto della coscienza morale e civile degli alunni. Il docente nella scuola dell’autonomia, con particolare riguardo alle discipline economico-finanziarie. Obiettivi e contenuti delle discipline finanziarie.

- L’attività finanziaria e il problema delle scelte collettive. Le teorie economiche, le teorie politico-sociologiche e le teorie delle scelte pubbliche. Le spese pubbliche: la crescita della spesa pubblica. Le entrate pubbliche. Pressione tributaria e pressione finanziaria. Esercitazione: programmazione di un’unità didattica relativa ai predetti argomenti; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione frontale. Discussione-dibattito.

- Il bilancio dello Stato e le relative scelte finanziarie. Bilancio di competenza o bilancio di cassa ? Il problema del pareggio o del disavanzo del bilancio statale. I bilanci pubblici, con particolare riguardo al bilancio dello Stato.

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Cenni sulla formazione ed approvazione del bilancio dello Stato italiano; l’esercizio provvisorio. Esercitazione: programmazione di un’unità didattica relativa al bilancio dello Stato; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione, con impiego di nuovi strumenti didattici. Discussione-dibattito.

- Prezzi pubblici e tassa. Con quale criterio è determinata la misura della tassa ? Le imposte. Criteri di scelta fra imposte dirette e indirette. Scelte finanziarie relative alle modalità di applicazione delle imposte. Le forme tecniche di progressività. Esercitazione: programmazione di un’unità didattica relativa agli ultimi argomenti sviluppati; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione partecipata, con verifica degli apprendimenti. Discussione-dibattito.

- Il sistema tributario italiano. Principi costituzionali. L’interpretazione e l’interpello. Lo Statuto dei diritti del contribuente. Cenni sulle singole imposte dirette e indirette. Esercitazione: programmazione di un’unità didattica relativa agli ultimi argomenti sviluppati; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione integrata frontale-interattiva, con verifica degli apprendimenti ed individuazione delle carenze per interventi di recupero. Discussione-dibattito.

- La gestione dell’attività finanziaria pubblica affidata allo Stato centrale o all’ente locale ? Scelte di modalità di finanziamento dell’ente locale. La finanza regionale e l’IRAP. La finanza comunale.

- Il contenzioso tributario.- Esercitazione: programmazione di un’unità didattica

relativa alla finanza locale; lavoro di gruppo. Simulazione di una lezione con verifica degli apprendimenti ed individuazione delle carenze per interventi di recupero. Discussione-dibattito.

- I principali strumenti di valutazione delle discipline finanziarie. Attività di recupero e debito formativo. Gli IDEI e il ”tutoring”. Progetti e ”stages” afferenti le discipline finanziarie. Esercitazione:lavoro di gruppo. Simulazione di uno ”stage”.

- Considerazioni conclusive.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica delle discipline economico-aziendaliSEDE LecceAREA Economico-giuridicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli

17/A

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insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Prof. Stefano AdamoTELEFONO 0832/298754 – 0832/298798DIPARTIMENTO Dipartimento di Studi Aziendali, Giuridici ed Ambientali Facoltà

di Economia dell’Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 11,00-13,00Obiettivi del corso Il corso si propone di far acquisire i metodi di comportamento

formativo e le tecniche di utilizzo degli strumenti didattici.Contenuto del programma didattico

- la metodologia didattica- le tecniche di utilizzo degli strumenti didattici- la contestualizzazione della didattica

Modalità svolgimento dell’esame

L’esame consiste nel sostenimento di una prova orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Stefano Adamo (Presidente)Dott.ssa Roberta Fasiello (Dottore di ricerca)

INSEGNAMENTO Didattica dell’Economia Aziendale ISEDE LecceAREA Economico-giuridicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17/A

DOCENTE Prof. Stefano AdamoTELEFONO 0832/298754 – 0832/298798DIPARTIMENTO Dipartimento di Studi Aziendali, Giuridici ed Ambientali Facoltà

di Economia dell’Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 11,00-13,00Obiettivi del corso Il corso si propone di richiamare i fondamentali dell’economia

aziendale in chiave didattica, in particolare quindi il corso intende richiamare lo studio del sistema aziendale e delle sue componenti e della dinamica dei mezzi aziendali.

Contenuto del programma didattico

- finalità ed obiettivi delle aziende- le tipologie aziendali- le componenti del sistema aziendale- funzioni e processi aziendali- il soggetto aziendale- i modelli di governo aziendale- utilità economica e mezzi aziendali-  la dinamica dei mezzi aziendali: struttura del capitale e del

reddito- l’economicità aziendale e condizioni di funzionamento delle

aziende-  l’equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico- il rischio di impresa e la responsabilità sociale

Testo di riferimento Di Cagno N. – Adamo S. – Giaccari F., Lezioni di Economia aziendale, Cacucci, Bari 2006 (distribuito gratuitamente nel corso delle lezioni ai corsisti)

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Bibliografia consigliata - AMADUZZI A., L’azienda nel suo sistema e nell’ordine delle sue rilevazioni, Utet, Torino, 1978.

- CASSANDRO P.E., Trattato di Ragioneria. L’economia delle aziende ed il suo controllo, Cacucci, Bari, 1985.

- ONIDA P., Economia d’azienda, Utet, Torino, 1971. - ZAPPA G., Il reddito d’impresa, Giuffrè, Milano, 1950.

Modalità svolgimento dell’esame

L’esame consiste nel sostenimento di una prova orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Stefano Adamo (Presidente)Dott.ssa Roberta Fasiello (Dottore di ricerca)

INSEGNAMENTO Didattica delle strutture organizzative delle unità complesseSEDE LecceCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17/A

DOCENTE Antonio IazziTELEFONO 0832298828DIPARTIMENTO Studi Aziendali, Giuridici ed AmbientaliORARIO DI RICEVIMENTO giovedì 11.00 – 13.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: conoscenza delle problematiche

organizzative delle unità complesse e delle principali forme di organizzazione

- Contenuti: L’impresa sistema vitale e i modelli di governo Le teorie organizzative Gli attori organizzativi Le forme organizzative L’organizzazione e le unità elementariL’organizzazione nelle imprese di produzione L’organizzazione dei processi delle imprese di servizi Il governo dei processi di cambiamento

- Testi: Costa G., Guitta P., Organizzazione Aziendale, McGraw Hill, 2004

- Modalità di svolgimento dell’esame : orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Antonio Iazzi, Prof. Amedeo Maizza, Prof. Pierfelice Rosato

INSEGNAMENTO Didattica della Finanza d’impresaSEDE LecceDOCENTE Amedeo MaizzaTELEFONO 0832 298742DIPARTIMENTO Di studi aziendali giuridici ed ambientaliORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi dalle 14.00 alle 15.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:Conoscere il ruolo della finanza

aziendale nella gestione d’impresa

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- Contenuti:

Governo e gestione del sistema impresa: modelli di analisi gestionale

Analisi degli scostamenti tra previsione e gestione: gli investimenti in innovazione tecnologica

Stakeholders Theory

L’effetto delle curve d’esperienza sulla finanza d’impresa

Le scelte di dimensionamento: modelli di analisi

L’analisi dei rischi: il rischio di crisi finanziaria

La gestione dei rischi: il parametro rischio/rendimento

Il controllo dell’assetto finanziario

Il controllo degli equilibri gestionali

- Testi : Scicutella M., La gestione d’impresa, Cacucci, 2006

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Amedeo MaizzaProf. Antonio IazziProf. Pierfelice Rosato

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della Finanza d’impresaSEDE LecceDOCENTE Amedeo MaizzaTELEFONO 0832 298742DIPARTIMENTO Di studi aziendali giuridici ed ambientaliORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi dalle 14.00 alle 15.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Applicazioni e verifiche empiriche dei

principi teorici della finanza d’impresa

- Contenuti:

Tecniche di analisi gestionali

Verifica empirica dei modelli di valutazione degli investimenti

Le scelte di dimensionamento: analisi di casi

Valutazione dei rischi finanziari

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Il parametro rischio/rendimento: tecniche di controllo

Il break even finanziario

Il controllo degli equilibri gestionali: tecniche di gestione

- Testi : Scicutella M., La gestione d’impresa, Cacucci, 2006

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Amedeo MaizzaProf. Antonio IazziProf. Pierfelice Rosato

INSEGNAMENTO Didattica dell’Economia Aziendale ISEDE LecceAREA Economico-giuridicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17/A

DOCENTE Prof. Stefano AdamoDIPARTIMENTO Dipartimento di Studi Aziendali, Giuridici ed Ambientali Facoltà

di Economia dell’Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 11,00-13,00Obiettivi del corso Il corso si propone di richiamare i fondamentali dell’economia

aziendale in chiave didattica, in particolare quindi il corso intende richiamare lo studio del sistema aziendale e delle sue componenti e della dinamica dei mezzi aziendali.

Contenuto del programma didattico

- finalità ed obiettivi delle aziende- le tipologie aziendali- le componenti del sistema aziendale- funzioni e processi aziendali- il soggetto aziendale- i modelli di governo aziendale- utilità economica e mezzi aziendali-  la dinamica dei mezzi aziendali: struttura del capitale e del

reddito- l’economicità aziendale e condizioni di funzionamento delle

aziende-  l’equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico- il rischio di impresa e la responsabilità sociale

Testo di riferimento Di Cagno N. – Adamo S. – Giaccari F., Lezioni di Economia aziendale, Cacucci, Bari 2006 (distribuito gratuitamente nel corso delle lezioni ai corsisti)

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Bibliografia consigliata - AMADUZZI A., L’azienda nel suo sistema e nell’ordine delle sue rilevazioni, Utet, Torino, 1978.

- CASSANDRO P.E., Trattato di Ragioneria. L’economia delle aziende ed il suo controllo, Cacucci, Bari, 1985.

- ONIDA P., Economia d’azienda, Utet, Torino, 1971. - ZAPPA G., Il reddito d’impresa, Giuffrè, Milano, 1950.

Modalità svolgimento dell’esame

L’esame consiste nel sostenimento di una prova orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Stefano Adamo (Presidente)Prof. Francesco GiaccariDott.ssa Roberta Fasiello

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica delle discipline economico-aziendaliSEDE LecceAREA Economico-giuridicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

17/A

DOCENTE Prof. Stefano AdamoDIPARTIMENTO Dipartimento di Studi Aziendali, Giuridici ed Ambientali Facoltà

di Economia dell’Università degli Studi di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 11,00-13,00Obiettivi del corso Il corso si propone di far acquisire i metodi di comportamento

formativo e le tecniche di utilizzo degli strumenti didattici.Contenuto del programma didattico

- la metodologia didattica- le tecniche di utilizzo degli strumenti didattici- la contestualizzazione della didattica

Modalità svolgimento dell’esame

L’esame consiste nel sostenimento di una prova orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Stefano Adamo (Presidente)Prof. Francesco GiaccariDott.ssa Roberta Fasiello

INSEGNAMENTO DIDATTICA DI SISTEMI DI ELABORAZIONESEDE BARIAREA 42/ACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Mat., Inf., Fisica

DOCENTE Sebastiano PizzutiloTELEFONO 080 5443284DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Ore 15,00-17,00 del Martedì e Venerdì per l’intera durata del

corsoPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Fornire una panoramica dei contenuti di un corso di Sistemi di Elaborazione, con l’approfondimento dei temi centrali dei sistemi di calcolo automatico, dal punto di vista dei diversi livelli astratti di macchina virtuale con cui è possibile analizzare e progettare un sistema di elaborazione.

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Obiettivo del corso è quello di trattare i fondamenti della organizzazione strutturale e funzionale dei calcolatori, attraverso la descrizione dei principali componenti dei moderni sistemi di elaborazione e il ruolo da essi svolto. Infine è affrontato il tema della evoluzione dei sistemi di calcolo dal punto di vista architetturale e computazionale. - Contenuti: -Livelli di astrazione di un sistema di calcolo, -Rappresentazione dell’informazione e aritmetica dei calcolatori, - Codifiche, codici ASCII, Stringhe di caratteri, sistemi di numerazione, conversioni tra sistemi, operazioni nei diversi sistemi, rappresentazione ed operazioni tra numeri interi, con segno floating point - Il Livello ISA: Tipologia formati istruzioni, tipi istruzioni di base, software di base per sviluppo programmi. - Il Livello di Sistema operativo . - definizioni, struttura dei sistemi operativi, il kernel, il gestore dei processi, la gestione della memoria, la memoria virtuale, i tipi di partizionamento. - Le architetture avanzate ed i sistemi di rete

- Testi consigliati:A.S.Tanenbaum , Architettura dei computer ed. Prentice HallW.Stallings Architettura e organizzazione dei calcolatori , ed. JacksonA.S. Tanenbaum I Moderni Sistemi Operativi ed. Jacson

- Modalità di svolgimento dell’esame :Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Sebastiano Pizzutilo, Filippo.Tangorra, supp. Teresa Roselli

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’Informatica: Storia ed Epistemologia

SEDE BariAREA Fisico-Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42/ A

DOCENTE Vito Leonardo PlantamuraTELEFONO 080 5443260DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Su prenotazione telefonica

OBIETTIVI DEL CORSO Riflessioni sui fondamenti della disciplina informatica

PROGRAMMA L’Informatica come disciplina

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Paradigmi di programmazione Oggetti e simboli La macchina di Turing

Bibliografia “Computing as a discipline”, AA.VV., in

Communications of the ACM, Jan. 1989 vol. 32 n. 1

“Operational Versus Definitional: A perspective on programming paradigms”, AA.VV., in Computer, Sept. 1992.

“Oggetti e Simboli” di Lauro Galzigna, pp. 109-120, in “Epistemologia Informatica”, AA.VV.

Cap. VIII “La macchina di Turing”, Cap. IX “La realizzazione di algoritmi nelle macchine di Turing”, pp. 78-101, in “Algoritmi e Macchine Calcolatrici Automatiche”, B.A. Trakhtenbrot, Progresso Tecnico Editoriale, Milano, 1963.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Vito Leonardo PlantamuraProf.ssa Enrichetta Gentile

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA ISEDE BARIAREA INDIRIZZO FISICO-INFORMATICO-MATEMATICOCLASSI 47A 48A 49°DOCENTE DI COMITE CLAUDIOTELEFONO 0805442698 (Dipartimento) DIPARTIMENTO DI MATEMATICAORARIO DI RICEVIMENTO

LUNEDI’ E VENERDI’ ORE 10-11, MERCOLEDI’ ORE 9-10

OBIETTIVI DEL CORSO

SAPER GUIDARE GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI AD APPRENDERE LA MATEMATICA

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PROGRAMMA Processi educativi: generalità. Gli obiettivi delle unità didattiche: come esprimerli in modo efficace specificando comportamento, condizioni e criterio. La metodologia d’insegnamento per problemi: esempi. Relazioni e funzioni: come far pervenire gli studenti alla padronanza di detti argomenti. Come introdurre le funzioni di proporzionalità. Qualche esempio di proporzionalità in geometria da far scoprire in classe. Come introdurre i numeri figurati (triangolari, quadrati, rettangolari) e come utilizzarli in semplici dimostrazioni di carattere generale. Come guidare gli studenti alla scoperta dei criteri che permettono di ottenere i resti delle divisioni in N senza effettuarle. Loro applicazioni. Come far pervenire gli studenti alla nozione di algoritmo e far acquisire padronanza dell’argomento. Come far comprendere agli studenti cos’è un diagramma di flusso strutturato. L’uso dei polinomi di secondo grado in attività in cui si metta in pratica la metodologia della ricerca. Come organizzare l’attività in classe al fine della scoperta dei coefficienti binomiali. Come ottenere il triangolo dei coefficienti binomiali (triangolo di Tartaglia) e come dedurne alcune uguaglianze. Dimostrazioni di dette uguaglianze anche mediante l’uso di problemi. Come guidare gli studenti al concetto di operazione (legge di composizione) e alla scoperta delle proprietà delle operazioni. Le proprietà delle operazioni massimo comune divisore e minimo comune multiplo. Come far imparare a risolvere le equazioni di primo grado mediante semplici diagrammi. Le equazioni di grado superiore al primo: come avviare gli studenti alla scoperta dei metodi di risoluzione. L’uso della seconda legge delle inverse nelle studio delle equazioni di secondo grado. Le equazioni come variabili proposizionali dipendenti: come introdurre in classe l’argomento e far pervenire gli studenti ai teoremi comunemente noti come principi di equivalenza delle equazioni.

BIBLIOGRAFIA W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Algebra intuitiva Boringhieri.W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Ricerca del metodo, Boringhieri.B. Spotorno, V. Villani, Guida all’insegnamento della matematica nelle scuole secondarie superiori, La Nuova Italia.G. Polya, La scoperta matematica, Boringhieri.R.Mager, Gli obiettivi didattici, Giunti e Lisciani.D. Antiseri, La metodologia della ricerca, La Scuola.G. Prodi, Matematica come scoperta, G. D’Anna.F. Speranza, A. Rossa Dell’Acqua, Il linguaggio della matematica, Zanichelli.L. Lombardo Radice, L. Mancini Proia, Il metodo matematico, Principato. C. Di Comite, P. Ronchi, Pascal e matematica, Ladisa. M. Gardner, Show di magia matematica, Zanichelli.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA II

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SEDE BARIAREA INDIRIZZO FISICO-INFORMATICO-MATEMATICOCLASSI 47A 49°DOCENTE DI COMITE CLAUDIOTELEFONO 0805442698 (Dipartimento) DIPARTIMENTO DI MATEMATICAORARIO DI RICEVIMENTO

LUNEDI’ E VENERDI’ ORE 10-11, MERCOLEDI’ ORE 9-10

OBIETTIVI DEL CORSO

SAPER GUIDARE GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI AD APPRENDERE LA MATEMATICA

La rappresentazione dei numeri naturali in una base qualunque: come presentare l’argomento agli studenti. I numeri reali sotto forma di allineamenti decimali: come organizzare il lavoro a partire dai numeri razionali. Le difficoltà relative all’introduzione dei numeri reali sotto forma di sezioni di Dedekind del campo dei razionali. I numeri reali ( a partire dal classico problema di Achille e la tartaruga) sotto forma di scatole cinesi (G: Prodi: Matematica come scoperta). Come introdurre in classe i termini punto e retta. Le isometrie costruite mediante fogli di carta: come far scoprire empiricamente agli studenti che ogni isometria è necessariamente una simmetria assiale o una glissosimmetria o una traslazione o una rotazione. Come dimostrare (teoricamente) che ogni isometria è necessariamente una simmetria assiale o una glissosimmetria o una traslazione o una rotazione. Come far comprendere agli studenti con un semplice esempio che cos’è un sistema di assiomi (completo, coerente, costituito da assiomi indipendenti). Gli assiomi della geometria euclidea in “G. Prodi: Matematica come scoperta”: quali vantaggi per l’apprendimento? Il concetto di angolo in “G. Prodi: Matematica come scoperta”. La misura angolare introdotta assiomaticamente. Qualche semplice dimostrazione. Le isometrie in “G. Prodi: Matematica come scoperta”. Le rotazioni in “G. Prodi: Matematica come scoperta”. Sull’assioma che serve nel progetto Prodi per dimostrare l’unicità della retta per un punto parallela ad una retta assegnata. L’introduzione dell’area (funzione addittiva d’insieme) nel progetto Prodi. Le nozioni di lunghezza, ampiezza e area secondo la teoria delle grandezze:difficoltà di insegnamento- apprendimento connesse. La congruenza (come termine primitivo) introdotta mediante assiomi. Qualche semplice dimostrazione.

BIBLIOGRAFIA W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Algebra intuitiva Boringhieri.W. W. Sawyer, Guida all’insegnamento della matematica 1. Ricerca del metodo, Boringhieri.B. Spotorno, V. Villani, Guida all’insegnamento della matematica nelle scuole secondarie superiori, La Nuova Italia.G. Polya, La scoperta matematica, Boringhieri.R.Mager, Gli obiettivi didattici, Giunti e Lisciani.D. Antiseri, La metodologia della ricerca, La Scuola.G. Prodi, Matematica come scoperta, G. D’Anna.F. Speranza, A. Rossa Dell’Acqua, Il linguaggio della matematica, Zanichelli.L. Lombardo Radice, L. Mancini Proia, Il metodo matematico, Principato. C. Di Comite, P. Ronchi, Pascal e matematica, Ladisa. M. Gardner, Show di magia matematica, Zanichelli.

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INSEGNAMENTO Didattica di Strutture Dati ed AlgoritmiSEDE Dipartimento di InformaticaAREA Fisico informatico matematicoCLASSI 42/ADOCENTE Giovanni PaniTELEFONO - EMAIL 0805442291DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 12,00 o per appuntamento da fissare via MailOBIETTIVI DEL CORSO Insegnamento dei contenuti relativi alla progettazione ed

implementazione di strutture dati e algoritmiPROGRAMMA PRELIMINARE

Problemi di ricerca, decisione, ottimizzazione.Tecniche algoritmiche, ordinamenti. Criteri di costo uniforme e logaritmico, La notazione asintotica O, Delimitazioni inferiori e superiori , Metodi di analisi , Caso peggiore, caso migliore e caso medio , Analisi della ricerca sequenziale , Un algoritmo più veloce: la ricerca binaria , Analisi di algoritmi ricorsivi ,Metodo dell’iterazione, Metodo della sostituzione, Il teorema fondamentale delle ricorrenze , Una delimitazione inferiore al numero di confronti , Alberi di decisione, La delimitazione inferiore nel caso peggiore , Ordinare in tempo , Ordinamenti incrementali , Ordinamento a bolle,, Mergesort , Quicksort Liste , alberi sia in programmazione funzionale sia in programmazione imperativa. Implementazione delle strutture precedenti.

ESAME Scritto e oraleBIBLIOGRAFIA Demetrescu, Finocchi, Italiani. Algoritmi e strutture dati.

Codoli et al., Fondamenti della progettazione dei programmi.Appunti del corso.

COMMISSIONE ESAME Giovanni PaniEmanuele Covino

INSEGNAMENTO Didattica di Basi di Dati e Sistemi Informativi SEDE BariAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42 A

DOCENTE Filippo TangorraTELEFONO 080-5443281DIPARTIMENTO INFORMATICAORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 11,00-13,00OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si propone di illustrare le tematiche sulle basi di dati

inquadrandole nell’ambito del ciclo di vita dei sistemi informativi. Particolare attenzione è dedicata alla fase di

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progettazione che è affrontata nella classica successione concettuale-logico-fisica. Nello studio delle diverse fasi, sono analizzati i modelli dei dati, i linguaggi per la loro definizione e manipolazione e le metodologie di progettazione, approfondendo in modo critico quelli oggetto di studio nei corsi di formazione della Scuola Superiore come da programmi ministeriali, al fine di fornire gli elementi per una loro corretta programmazione didattica. Saranno infine trattati i sistemi informativi aziendali, esaminandone le problematiche e la tipologia.

PROGRAMMA Storia ed evoluzione dei sistemi informativi. Il ciclo di vita dei sistemi informativi. La fase di progettazione. Uso di modelli concettuali per la progettazione delle basi di dati. Il modello Entità-Relazione (ER): tipi di entità, insiemi di entità, attributi e chiavi; associazioni, tipi di associazione, ruoli e vincoli strutturali, tipi di associazione di grado maggiore di due; tipi di entità debole; diagrammi ER.Modello Entità-Relazione Esteso (EER) e modellazione ad oggetti: sottoclassi, superclassi ed ereditarietà; specializzazione e generalizzazione vincoli caratteristiche di specializzazione e generalizzazione diagrammi EER. Strategie di progettazione concettuale delle basi di dati.

Progettazione logica delle basi di dati. Modelli logici di basi di dati. Modello relazionale. Relazioni. Vincoli d'integrità. Algebra relazionale. Traduzione da schemi ER e EER in schemi relazionali. Normalizzazione degli schemi di basi di dati in BCNF.

Progettazione fisica. Organizzazione logica degli archivi. Indici e tipi di indici.

I sistemi informativi aziendali. Tipologie dei sistemi informativiSistemi di supporto alle decisioni. Data warehousing e OLAP.

BIBLIOGRAFIA P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di Dati. Modelli e linguaggi di interrogazione.(II edizione) McGraw-Hill Italia 2006.

R. Elmasri, S.B. Navathe, Sistemi di basi di dati: fondamenti, A.Wesley 2004, 2a ed. italiana.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof. F Tangorra (Presidente)Prof. E. Lefons (Componente)

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di programmazione elinguaggi di programmazione

SEDE BariAREA Indirizzo fisico informatico matematicoCLASSI 42/ADOCENTE Emanuele CovinoTELEFONO - EMAIL 0805442142 (Dipartimento) DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 10-13

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OBIETTIVI DEL CORSO Insegnamento dei contenuti relativi alla didattica di un linguaggio di programmazione, utilizzato come strumento per l’apprendimento della programmazione.Progettazione di un corso di programmazione e di un corso di linguaggi di programmazione.

PROGRAMMA PRELIMINARE

Paradigma object oriented.Classi ed astrazione dati.Ereditarietà.

IDONEITA’ La valutazione di idoneità sarà effettuata sulla base degli elementi complessivi rilevati durante lo svolgimento dell’attività di laboratorio e sulla base dei progetti presentati dagli studenti.

BIBLIOGRAFIA Deitel & Deitel, C++: fondamenti di programmazione.Codoli et al., Fondamenti della progettazione dei programmi.Appunti del corso.

COMMISSIONE ESAME Emanuele CovinoGiovanni Pani

INSEGNAMENTO Didattica della Statistica per l’Economia e per la FinanzaSEDE BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48/A

DOCENTE Marcello DE GIOSATELEFONO 0805442700DIPARTIMENTO di MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì dalle 15 alle 17 su prenotazione per e.mailPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Trasmettere tecniche di utilizzo di software a supporto dell’insegnamento della matematica.

- Contenuti:procedure di excel per l’analisi di dati

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Orale con prova di utilizzo software

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

M. DE GIOSA – R. MININNI

INSEGNAMENTO Didattica della Statistica per l’Economia e per la FinanzaSEDE BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48/A

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DOCENTE Marcello DE GIOSATELEFONO 0805442700DIPARTIMENTO di MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì dalle 15 alle 17 su prenotazione per e.mailPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Trasmettere metodologie di didattica della statistica a supporto delle principali procedure applicate, con l’ausilio di strumenti informatici di diffuso impiego.

- Contenuti:Statistica descrittiva.Metodi per rappresentazione ed esplorazione di insiemi di dati, concetti di popolazione, campione e procedure di campionamento, distribuzioni sperimentali, misure di tendenza centrale e di dispersione. Probabilità.Definizioni e campi di applicazione, elementi di calcolo combinatorio, regole di calcolo delle probabilità, probabilità a posteriori, relazione di Bayes. Distribuzioni.Variabile causale (discreta e continua), distribuzioni unitarie, principali distribuzioni teoriche richiamate in campo applicativo, parametri caratterizzanti posizione, dispersione, asimmetria, forma. Cenni sui processi di Poisson e teoria delle code, e su distribuzioni congiunte. Inferenza statistica.Distribuzioni campionarie, teorema limite centrale e principali implicazioni, stime puntuali, intervalli e limiti di fiducia per medie, varianze, proporzioni. Test di ipotesi e relative basi logiche, tipi di errori e loro controllo a livello prestabilito, curve operative caratteristiche, test di significatività per medie, varianze, proporzioni. Applicazioni relative a carte di controllo per qualità. Analisi della varianza.Ripartizione somme quadrati e gradi di libertà per fattori singoli, interazioni, errore; classificazione generica, incrociata, mista. Regressione lineare.Associazione tra variabili casuali, correlazione. Accostamento di relazione lineare semplice, stima dei parametri, adattamento, analisi dei residui. Analisi della varianza ed incertezza nelle diverse stime. Estensione alla regressione lineare multipla; cenni su indipendenza tra criteri di raccolta dei dati ed analisi, implicazioni principali in termini di pianificazione degli esperimenti.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Simone Borra - Agostino Di CiaccioSTATISTICA. Metodologie per le scienze economiche e socialiMcGraw-HillSito web: www.ateneonline.it/diciaccio

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Orale con prova di utilizzo software

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- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

M. DE GIOSA – R. MININNI

INSEGNAMENTO Didattica della Matematica per L’Economia e la FinanzaSEDE BariAREA FSICO-INFORMATICO- MATEMATICOCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47/A

DOCENTE Rosa Maria MININNITELEFONO 080-5442700DIPARTIMENTO Matematica – Università dedgli Studi di Bari – Via Orabona, 4 –

70125 Bari PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Suggerire delle metodologie semplici per superare le difficoltà concettuali ed espositive, facilitando così l’apprendimento da parte degli studenti.Evidenziare le applicazioni della Probabilità all’Economia e alla Finanza analizzando problemi decisionali che coinvolgono le probabilità di sopravvivenza.Confrontare in modo critico i vari testi scolastici di più recente pubblicazione consigliandone il più idoneo.

- Contenuti:

Classificazione di un problema di scelta:- Problemi di scelta con effetti immediati e in condizioni

certe;- Problemi di scelta con effetti differiti e in condizioni

certe;- Problemi di scelta in condizioni aleatorie.

Costruire, sulla base delle informazioni disponibili, il modello matematico relativo a un problema di scelta e manipolare il modello per giungere alla soluzione del problema.

Interpretazione delle tavole di sopravvivenza e utilizzo delle informazioni da esse fornite per il calcolo di probabilità di vita e di morte.

Individuare il contenuto aleatorio nelle varie forme di contratti stipulati con compagnie di tipo assicurativo e analizzare problemi di scelta ad essi connessi.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

M. TROVATO: Metodi e Strumenti di Matematica Generale e Applicata IGEA, Vol. 2-3.

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GHISETTI & CORVI Editori, 2002.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE R.M. Mininni - M. De Giosa

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della Matematica per l’Economia e la Finanza

SEDE BariAREA FSICO-INFORMATICO- MATEMATICOCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47/A

DOCENTE Rosa Maria MININNITELEFONO 080-5442700DIPARTIMENTO Matematica – Università dedgli Studi di Bari – Via Orabona, 4 –

70125 Bari ORARIO DI RICEVIMENTOPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Suggerire delle metodologie semplici per superare le difficoltà concettuali ed espositive, facilitando così l’apprendimento da parte degli studenti.Evidenziare le applicazioni della Probabilità all’Economia e alla Finanza analizzando problemi decisionali e che coinvolgono le probabilità di sopravvivenza.Confrontare in modo critico i vari testi scolastici di più recente pubblicazione consigliandone il più idoneo.

- Contenuti:

Verranno esaminati e risolti problemi di tipo finanziario e economico di supporto agli argomenti presentati durante il corso di Didattica della Matematica per l’Economia e la Finanza.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

M. TROVATO: Metodi e Strumenti di Matematica Generale e Applicata IGEA, Vol. 2-3.GHISETTI & CORVI Editori, 2002.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE R.M. Mininni - M. De Giosa

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INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica per l'analisi e la progettazione di strumenti multimediali per l'insegnamento della Matematica

SEDE BARIAREA Fisico-Informatica-MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47/A; 49/A e Ult. Abil.

DOCENTE Francesca MazziaTELEFONO 080 5442702DIPARTIMENTO di MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Martedi dall 10 alle 11:30PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Introdurre i software open-source utilizzabili per l'insegnamento della matematica e fornire le competenze di base per il loro utilizzo nell'ambito didattico.

Contenuti: Introduzione al software open-source. Introduzione al software GeoGebra, software di Geometria Dinamica. Esempi di utilizzo in ambiente didattico. Introduzione al software Maxima: software di Computer Algebra. Esempi di utilizzo in ambiente didattico. Introduzione al software Scilab: software di Calcolo Numerico. Esempi di utilizzo in ambiente didattico. Introduzione al Latex per la scrittura di testi e presentazioni.

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Materiale didattico scaricabile dai siti web relativi al software utilizzato.

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): Prova in itinere

Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

F. Mazzia

INSEGNAMENTO STORIA E FONDAMENTI DELLA FISICA ISEDE LECCEAREA FISICO-MATEMATICA-INFORMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49A

DOCENTE ARCANGELO ROSSITELEFONO 0832-297453DIPARTIMENTO FISICAORARIO DI RICEVIMENTO MERCOLEDI’ 11-13

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PROGRAMMA - Obiettivi del corso: formazione di base storico-critica per l’insegnamento della fisica

- Contenuti: svolte significative nella storia della fisica alla luce del confronto tra diverse concezioni del metodo scientifico

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): A. F. Chalmers, Che cos’e’ questa scienza? La sua natura e i suoi metodi, Milano, Mondatori, 1979.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

ARCANGELO ROSSICLAUDIO GAROLA

INSEGNAMENTO STORIA E FONDAMENTI DELLA FISICA IISEDE LECCEINDIRIZZO FISICO INFORMATICO MATEMATICOCLASSE 49ADOCENTE CLAUDIO GAROLATELEFONO 0832-297438DIPARTIMENTO FISICAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: comprensione dei concetti

fondamentali della Meccanica Quantistica in una forma elementare-intuitiva che possa servire di base per una presentazione didattica a livello di scuola secondaria superiore; acquisizione di una visione critica della Meccanica Quantistica.

- Contenuti: metodi matematici della Meccanica Quantistica da un punto di vista elementare; assiomi e principi della Meccanica Quantistica; problemi metodologici, epistemologici e interpretativi della Meccanica Quantistica

- Testi: D. Albert, Meccanica Quantistica e senso comune, Adelphi, 2000; C. Garola, appunti delle lezioni del corso di Storia e Fondamenti della Fisica II, manoscritto (in distribuzione gratuita).

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

CLAUDIO GAROLAARCANGELO ROSSI

INSEGNAMENTO Did. delle scelte economiche e finanziarieSEDE BariAREA FF II MMCLASSE/CLASSI 48/A

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DOCENTE Sabrina DiomedeDIPARTIMENTO Di Scienze EconomicheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì, 11.00-13.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Recupero di nozioni inerenti il calcolo differenziale per funzioni di due variabili.Acquisizione di metodologie didattiche ed apprendimentodelle applicazioni del calcolo differenziale alla teoria delle scelte in ambito sia economico che finanziario.

- Contenuti:Cenni alla teoria astratta delle scelte individuali: funzioni di utilità, strutture di scelta.Massimi e minimi relativi liberi e vincolati per funzioni di due variabili.Finalità e metodi della ricerca operativa per la teoria delle scelte.Scelte in condizioni di certezza e (ceni) di incertezza.Scelte con effetti immediati e differitiScelta per funzioni obiettivo di più variabili in condizioni di certezza in assenza di vincoli, con vincoli lineari, conh vincoli espressi da disuguaglianze.Limiti, continuità,

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Conoscere ed applicare la matematica (Gambotto Manzone, Consolini); ed. Tramontana.

Analisi Matematica II (Salsa, Pagani), ed. Zanichelli- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

Elaborato scritto su tematiche trattate integrato, se necessario, da colloquio e discussione dell’elaborato.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

S. DiomedeG. Taglialatela

INSEGNAMENTO Did. Della matem. Per l’economiaSEDE BariAREA FF II MMCLASSE/CLASSI 48/ADOCENTE Sabrina DiomedeDIPARTIMENTO Di Sc. EconomicheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì, 11.00-13.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Acquisizione di metodologie didattiche e recupero di nozioni inerenti il calcolo infinitesimale.Analisi delle più comuni applicazioni del calcolo infinitesimale all’economia.

- Contenuti:

Limiti, continuità, derivabilità per funzioni reali di variabile reale; funzioni marginali, elasticità; applicazione a funzioni di domanda e di offerta. Equilibrio.Funzioni reali di due variabili, massimi e minimi relativi,

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derivabilità parziale. Condizioni necessarie e sufficienti per estremanti relativi.Funzioni omogenee, teorema di Eulero, applicazione a funzioni di produzione. Il caso della funzione di Cobb-Douglas.Massimi e minimi vincolati, teorema dei moltiplicatori di Lagrange, applicazione ad un problema di ottimo del consumatore.Le funzioni implicite, teorema del Dini, applicazioni ed esempi: gli isoquanti di produzione per la funzione di C-D.Cenni a teoremi di punto fisso e loro impiego nella teoria dei giochi.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Conoscere ed applicare la matematica (Gambotto Manzone, Consolini); ed. Tramontana.

Analisi Matematica (Salsa, Pagani), ed. Zanichelli- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

Elaborato scritto su tematiche trattate integrato, se necessario, da colloquio e discussione dell’elaborato.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

S. DiomedeG. Taglialatela

INSEGNAMENTO Didattica dell’interazione uomo macchinaSEDE dipartimento di InformaticaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42/A

DOCENTE Berardina De CarolisDIPARTIMENTO dipartimento di informaticaORARIO DI RICEVIMENTO lunedi’ dalle 15.00 alle 17.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Apprendere i principi, i metodi e gli strumenti software che sono alla base della realizzazione di interfacce ‘usabili’, per vecchi e nuovi paradigmi d’interazione.

- Acquisire gli strumenti didattici per erogare gli argomenti appresi con particolare attenzione:

- alla valutazione critica delle interfacce di applicazioni commerciali diffuse;

- alla progettazione e alla realizzazione (per grandi linee) dell’interfaccia di Casi di Studio che considerino applicazioni e tecnologie innovative.

- Contenuti:- Modulo 1: introduzione alle capacità fondamentali dei

due attori del processo di interazione: l’uomo e la macchina

- Modulo 2: interazione uomo macchina- Modelli, Stili e Paradigmi di interazione

- Modulo 3: usabilità- Concetti introduttivi

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- Modulo 4: progettazione di una interfaccia- Analisi e caratterizzazione dell’utenza e dei

compiti svolti Fasi nella progettazione e realizzazione

di una interfaccia Metodi di analisi dell’utenza Metodi di caratterizzazione dell’utenza Task analysis Object analysis

- Modulo 5: principi di usabilità e metodi di valutazione- Modulo 6: interfacce a manipolazione diretta – esempi

di progettazione con focus sull’usabilità- Laboratorio x acquisire gli strumenti di

progettazione e sviluppo (ad esempio VB- Modulo 7: interazione in linguaggio naturale

- Input / Output- Agenti Animati

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

"Interazione uomo-macchina" di Alan Dix e altri (McGraw-Hill).Dispense a cura del Docente

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Berardina De CarolisSebastiano Pizzutilo

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della matematica IISEDE LecceAREA Fisico-Informatico-MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE Albanese AngelaTELEFONO 0832/297426DIPARTIMENTO Di matematica “E. De Giorni”ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì, ore 10.00-12.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso ha lo scopo di completare la

preparazione degli allievi nell’ambito della teoria delle equazioni differenziali ordinarie e delle sue applicazioni alla fisica , alla biologia e ad altre scienze.

- Contenuti: Risultati generali di teoria delle equazioni differenziali ordinarie. I sistemi differenziali lineari: elementi di algebra delle matrici, sistemi omogenei, matrice wroskiana, matrice di transizione, sistemi omogenei a coefficienti costanti, sistemi non autonomi, sistemi non omogenei. Problemi ai limiti per equazioni differenziali del secondo ordine. I sistemi differenziali non lineari: generalità, sistemi bidimensionali. Esempi.

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Stabilità delle soluzioni di sistemi lineari.PROPOSTA DI COMMISSIONE

Albanese Angela, Campiti Michele, Congedo Giuseppe

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Sistemi di Elaborazione e RetiSEDE BariAREA Fisico – informatico - matematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42/A

DOCENTE Corrado MENCARTELEFONO 080 544 2135DIPARTIMENTO Dipartimento di InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 11:00 – 13:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: 1) Progettazione e realizzazione di

semplici programmi in linguaggio assembly per capire l'architettura e l'organizzazione di un microprocessore;2) Uso di socket per la comunicazione in reti di computerIl corso si divide in due parti. La prima parte presenta lecaratteristiche principali del linguaggio assembly. Loscopo sarà quello di fornire gli strumenti per la correttaprogettazione, lo sviluppo e il collaudo di sempliciprogrammi nel linguaggio assembly di unmicroprocessore di riferimento. Verranno presentati,inoltre, semplici ambienti di sviluppo, tracing e debuggingdi programmi a basso livello. La seconda parte introduce ifondamenti per la programmazione in rete e, inparticolare, l’uso dei socket nel linguaggio C. Lo scopo diquesta parte del corso sarà di fornire le basi per losviluppo di programmi di comunicazione tra calcolatori inuna rete aderente al modello ISO/OSI utilizzando latecnologia standard dei socket.

- Contenuti: Il linguaggio assembly; software di base per losviluppo di programmi a basso livello: assembler, linker edebugger; sistemi di sviluppo con cross-assemblatore edemulazione.1. La programmazione Assembly2. Architettura di riferimento3. L'ambiente di programmazione4. Accesso alla memoria e Variabili5. Interrupt e funzioni di libreria6. Istruzioni logico aritmetiche7. Controllo del flusso di programma8. Stack, Procedure e Macro9. Controllo di dispositivi esterni10. Il modello ISO/OSI e la rete internet11. Sviluppo delle applicazioni di rete attraverso lesocket12. Esecuzione remota di comandi

- Testi: Documentazione e tutorial di EMU8086 (scaricabile liberamente dalla rete Internet)

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- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): ORALE

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Corrado MENCAR, Nicola DI MAURO, GiovannaCASTELLANO

INSEGNAMENTO TECNOLOGIE INNOVATIVE PER L’INSEGNAMENTO E L’APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA

SEDE BARIAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47/A

DOCENTE FELICE IAVERNAROTELEFONO 0805442703DIPARTIMENTO Matematica ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi’: ore 10--12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Saper utilizzare, a livello base, i

seguenti software e linguaggi applicativi:HTML (per la creazione di una pagina web)

LATEX (per la scrittura di testi scientifici) SCILAB (software di calcolo scientifico)

I corsisti potranno scrivere e gestire la manutenzione di una propria home page sulla quale pubblicare documenti e programmi di interesse per i loro futuri studenti.

- Contenuti: Il linguaggio HTML. Il word processor LaTex per la creazione di testi con elevato contenuto di formule matematiche; il pacchetto BEAMER per la creazione di presentazioni in ambiente LaTex. Il software SCILAB e la programmazione strutturata. Applicazioni: zeri di funzioni: il metodo delle successive bisezioni ed il metodo di Newton; retta di regressione lineare; algoritmo di eliminazione di Gauss.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): materiale didattico messo a disposizione sulle pagine web: http://www.dm.uniba.it/~iavernaro e http://www.dm.uniba.it/~amodio

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: Felice Iavernaro, Componente: Pierluigi Amodio

INSEGNAMENTO Didattica della Matematica per le AssicurazioniSEDE Bari

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AREA Scienze Naturali (indirizzo Fisico Informatico Matematico)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48/A (corso comune alle 48/A cors. Spec.)

DOCENTE Prof. Mauro BiscegliaDIPARTIMENTO Scienze Economiche area MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Dopo la lezioneOBIETTIVI DEL CORSO Elaborazioni di unità didattiche miranti all’acquisizione ed

all’utilizzazione di concetti fondamentali della matematica attuariale, finalizzata altresì ad una chiara esposizione didattica sia in riferimento all’aspetto matematico che all’aspetto attuariale della materia.

PROGRAMMA Considerazioni introduttive con riferimento all’assicurazione di capitale differito, miranti ad evidenziare i vari aspetti di un contratto di assicurazione.Brevi richiami sulle variabili aleatorie.Funzioni biometriche: durata aleatoria di vita, tassi di mortalità e di sopravvivenza, probabilità differita di morte, tasso istantaneo di mortalità, vita media. Modelli di funzioni biometriche. Tavole di sopravvivenza e/o di mortalità.Le varie voci del premio di tariffa. Il criterio della speranza matematica. Il premio equo. Il caricamento di sicurezza. Il premio unico puro.Il calcolo dei premi puri nei contratti di assicurazione sulla vita. Premio unico puro di un’assicurazione di capitale differito, il fattore di sconto attuariale, i simboli di commutazione. Premio unico puro di una rendita vitalizia.Principio di composizione dei contratti assicurativi.Premio unico puro di un’assicurazione elementare in caso di morte, di una in caso morte differita temporanea, di una caso morte vita intera. Aspetti didattici: confronto di prestazioni diverse dello stesso contratto.Determinazione del premio unico puro di un’assicurazione mista. Un esempio di premio rateizzato.La riserva matematica: formula generale di ricorrenza di Fouret, formula di von Bortkiewicz.

BIBLIOGRAFIA C. de Ferra, L’assicurazione: nozioni, concetti, basi matematiche, Etas Libri;E. Pitocco: Elementi di Matematica Attuariale, Ed Lint;P. Barboncini – E. Fabbri – C. Grassi, Lineamenti di Matematica, modulo E, Ghisetti e Corvi Editore

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Mauro Bisceglia – Pancrazio Amato

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Matematica per le Assicurazioni

SEDE BariAREA Scienze Naturali (indirizzo Fisico Informatico Matematico)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48/A (corso comune alle 48/A cors. Spec.)

DOCENTE Prof. Mauro BiscegliaDIPARTIMENTO Scienze Economiche area Matematica

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ORARIO DI RICEVIMENTO Dopo la lezioneOBIETTIVI DEL CORSO Elaborazioni di unità didattiche miranti ad ottenere

un’adeguata capacità di utilizzazione didattica degli strumenti tecnici per favorire meglio l’apprendimento delle nozioni fondamentali della matematica attuariale.

PROGRAMMA Considerazioni di base sul concetto di assicurazione con applicazioni pratiche sull’assicurazione di capitale differito, con evidenza dei vari aspetti di un contratto di assicurazione.Esempi di variabili aleatorie.Funzioni biometriche: tassi di mortalità e di sopravvivenza, probabilità differita di morte, tasso istantaneo di mortalità, vita media.Il calcolo del premio unico puro nei contratti di assicurazione sulla vita. Determinazione del premio unico puro di una assicurazione di una rendita vitalizia immediata o differita, temporanea o illimitata.Fattore attuariale di sconto. Uso delle tavole di sopravvivenza e di mortalità. Esercitazioni di laboratorio sui calcoli dei premi.Il calcolo del premio unico puro nei contratti caso morte. Determinazione del premio unico puro di un’assicurazione elementare in caso di morte. Determinazione del premio unico puro di un’assicurazione caso morte vita intera, temporanea e differita. Determinazione del premio unico puro di un’assicurazione mista. Determinazione del premio unico puro di un’assicurazione caso morte con pagamento all’atto della morte. Premi rateizzati. Esercitazioni ed aspetti didattici di laboratorio.

BIBLIOGRAFIA C. de Ferra, L’assicurazione: nozioni, concetti, basi matematiche, Etas Libri;P. Barboncini – E. Fabbri – C. Grassi, Lineamenti di Matematica, modulo E, Ghisetti e Corvi Editore

PROPOSTA DI COMMISSIONE Mauro Bisceglia – Pancrazio Amato

INSEGNAMENTO Didattica della probabilità e della statisticaSEDE BariAREA Informatica matematica statisticaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A048

DOCENTE Corrado CrocettaDIPARTIMENTO DSEMS Univ. FoggiaORARIO DI RICEVIMENTO Dopo le lezioniPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Illustrare gli elementi fondamentali di didattica della statistica e della ricerca operativa utili per l’insegnamento nelle scuole superiori

- Contenuti:Elementi di Calcolo combinatorio

- Raggruppamenti tra elementi;- Disposizioni, Permutazioni e Combinazioni;- Problemi di applicazione del calcolo combinatorio alle

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probabilità.

Calcolo delle Probabilità- Varie concezioni di probabilità;- L’impostazione assiomatica;- Probabilità della somma e del prodotto logico di eventi;- Teorema di Bayes;- Cenno alle probabilità nel continuo.

Variabili casuali- V.C. discrete. Principali V.C.;- V.C. continue. Principali V.C.;- Funzioni di ripartizione e valori caratteristici di V.C.;- Speranza matematica e giochi equi.

Ricerca operativa- Scopi e metodi della ricerca empirica;- Problemi di decisione e modelli matematici;- Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati e

differiti;- Scelte in condizioni di incertezza;- Problema delle scorte.

Programmazione lineare- Problemi di P.L. in 2 (o più variabili) variabili: metodo

grafico;- Problemi di P.L. in n variabili: metodo algebrico;- Il metodo del simplesso;- Problemi particolari di P.L.: i problemi di trasporto e di

assegnazione.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Hillier - Lieberman, Ricerca Operativa 8a  edizione McGraw-Hill 2006

Girone Salvemini, Lezioni di statistica Cacucci ed, 2000

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Corrado Crocetta, Ernesto Toma

INSEGNAMENTO Laboratorio di: Didattica di Basi di Dati e Sistemi InformativiSEDE Bari AREA Fisico – Informatico – Matematico CLASSE/CLASSI 42A DOCENTE Ezio Lefons TELEFONO 080 544 3280

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DIPARTIMENTO Informatica – Università di Bari ORARIO DI RICEVIMENTO martedì, mercoledì e sabato: dalle ore 13,30 alle ore 14,30.PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Conoscenza dei linguaggi dei sistemi di

gestione di basi di dati e, in particolare, apprendimento dei linguaggi di algebra relazionale ed SQL standard con esercitazioni pratiche utilizzando MS Access.

- Contenuti: Storia ed evoluzione dei linguaggi per basi di dati; navigazionali, relazionali, ad oggetti.Linguaggi di Basi di dati: linguaggio di definizione, di manipolazione, di interrogazione.Linguaggio di Algebra relazionale: proprietà di chiusura e principali operatori.Linguaggio SQL, storia di SQL, incapsulazione di SQL nei linguaggi di programmazione ospite.Standard SQL: definizione dello schema della base di dati, delle relazioni, dei vincoli di integrità, e politiche di reazione alla violazione dei vincoli di integrità referenziale. Aggiornamento dello schema delle relazioni. Popolamento e modifica delle istanze di relazione. Interrogazione tramite l’istruzione Select-From-Where: selezione, proiezione, prodotto cartesiano. Join interno ed esterno. Ridenominazione. Operatori aggregati e funzioni di raggruppamento. Interrogazioni nidificate.Esercitazioni con il linguaggio SQL di MS Access, e panoramica delle funzionalità grafiche e di report di Access.

- Testi: Dispense fornite dal docente

- Modalità di svolgimento dell’esame: verifica idoneità.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Ezio Lefons (Presidente) Filippo Tangorra (Componente).

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Storia e Fondamenti della FisicaSEDE LecceAREA Fisica - Informatica - MatematicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49 A

DOCENTE Livio RUGGIERODIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO

Giovedì 10-13 e su appuntamento telefonico.OBIETTIVI DEL CORSO Fornire gli elementi di base per affrontare lo studio dello sviluppo

di alcune delle idee della fisica attraverso l’analisi di testi ed apparecchi didattici di interesse storico. Suscitare l’interesse per la strumentazione didattica storica, al fine di stimolare l’attenzione alle collezioni eventualmente presenti nelle sedi di lavoro, per promuoverne la conservazione e la utilizzazione.

PROGRAMMA Analisi di testi di Fisica del ‘700 e ‘800.Analisi di strumentazione storica per la didattica della Fisica:

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Meccanica. La macchina di rotazione. L’apparecchio per lo studio degli urti. Apparecchi per lo studio dell’equilibrio. Il tubo di Newton. Il pendolo di Foucault. La bilancia di torsione. Il piano inclinato.Meccanica dei fluidiI vasi comunicanti. l’Apparecchio di De Haldat. Il Baroscopio. Apparecchi per lo studio della capillarità. Apparecchio di Plateau. La misura della densità. Apparecchio di Hope. Barometri e manometri. Apparecchio di Pascal. Le fontane. Le macchine pneumatiche.Termologia e termodinamicaDilatoscopi, termoscopi, termometri. Apparecchio di Tyndall. Apparecchio per osservare la convezione nei liquidi. La pentola di Papin. Calorimetri. La macchina a vapore. Specchi per i raggi termici. Il Banco di Melloni. Igroscopi e igrometri.AcusticaDiapason. Ruota di Savart. Sonometro a corde. Soffieria a mantice. Tubo di Weinhold.

OtticaSpecchi, lenti, prismi. Microscopi, cannocchiale, stereoscopio. Occhio diottrico di Vitali. Spettroscopio.MagnetismoMagneti. Aghi d’inclinazione e di declinazione.ElettricitàMacchine elettrostatiche. Pendolini elettrici ed elettroscopi. Elettroforo di Volta. Apparecchi per mostrare il potere delle punte. Apparecchi di Biot, di Mach, di Faraday-Beccaria. Gabbia di Faraday. Apparecchio di Vandervliet. Bottiglia di Leyda. Pile elettriche.ElettromagnetismoApparecchio di Oersted-Ampère. Banco di Ampère Galvanometri ed elettrometri. Rocchetto di Ruhmkorff. Pendolo di Waltenhofen. Dinamo.Scariche elettricheL’uovo elettrico. I tubi di Geissler. I tubi a raggi catodici e a raggi canale. I tubi a raggi X.

Storia sintetica delle teorie della visione.Evoluzione storica degli strumenti ottici: lenti, occhiali, microscopi, cannocchiali, telescopi, camera oscura, macchina fotografica.

Al termine del corso la valutazione dell’idoneità verrà effettuata sulla base della compilazione di un breve questionario.

BIBLIOGRAFIA Indicazioni e materiale bibliografico verranno forniti dal Docente.In particolare, per la descrizione di alcuni apparecchi di interesse storico, verranno fornite in uso temporaneo a ciascun partecipante copie dei volumi (non in commercio):A. Rossi & L. Ruggiero (a cura di): Il Gabinetto di Fisica del Collegio Argento. I Gesuiti e l’insegnamento scientifico a Lecce. Lecce 1998A. Rossi & L. Ruggiero (a cura di): Il Gabinetto di Fisica

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dell’Istituto Tecnico “O. G. Costa” a Lecce. Immagini del patrimonio scientifico salentino. Lecce 2000

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA FISICA ISEDE BARIAREA 2CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49 A, 38 A, 34 A

DOCENTE Rosa STELLATELEFONO 080-5443217DIPARTIMENTO INTERATENEO DI FISICAORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 17-18

Venerdì ore 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Fare riflettere i futuri docenti sulle problematiche connesse al processo di insegnamento/apprendimento della Fisica e sui presupposti teorici di riferimento.

Contribuire a sviluppare competenze e capacità professionalizzanti, che consentano un uso flessibile ed efficace di strategie, metodi e strumenti innovativi per la progettazione, gestione e valutazione di percorsi formativi finalizzati ad un apprendimento significativo della Fisica a livello di Scuola Secondaria.

- Contenuti:Conoscenza ed educazione scientifica. Formazione scientifica nella Scuola Secondaria. Il ruolo della fisica.Educazione scientifica e professionalità dei docenti. Conoscenza di senso comune e conoscenza scientifica: analisi dei risultati della ricerca didattica su schemi concettuali alternativi più diffusi. Strategie di insegnamento e cambiamento concettuale: Uso del modello di cambiamento concettuale per superare le difficoltà di apprendimento.Attività sperimentali e nuove tecnologie.Riflessione su problemi concettuali, interpretativi, metodologici emergenti dall’analisi didattica dello studio di un argomento scientifico. Analisi di proposte didattiche di percorsi di apprendimento.

- Testi :Dispense del docenteA. Arons 1992 Guida all'insegnamento della fisica trad. it.

Bologna ZanichelliA. Arons 1997 Teaching introductory Physics John Wiley &

SonsM. Vicentini, M. Mayer (a cura di) 1996 Didattica della Fisica

Firenze La Nuova ItaliaN. Grimellini Tomasini, G. Segrè (a cura di) Conoscenze scientifiche: le rappresentazioni mentali degli studenti 1991

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Firenze: La Nuova ItaliaM. Michelini, R. M. Sperandeo (a cura di) 2002 Proposte didattiche su Forze e movimento Forum Editrice Universitaria Udinese

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

Prova orale con discussione critica di uno o più temi analizzati durante il corso.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE Rosa Stella, Chiara Evangelista

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA FISICA I.SEDE BariAREA Fisico-Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI 49\A (corso comune alla Classe 38\A) e ult. Abil. – II. SemestreDOCENTE Lucio VERNICHDIPARTIMENTO SSIS-Puglia\Sede di Lecce;

Dipartimento Scienza dei Materiali – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Al termine di ogni lezione;

Per appuntamento nelle Sedi indicate;Assistenza via telematica

PROGRAMMA- Obiettivi del corso:

Fornire agli specializzandi un contesto formativo ove acquisire\sperimentare\maturare\metabolizzare metodi e strategie di insegnamento dalla trasmissione alla verifica dei saperi dei principali argomenti di Meccanica e Termologia suddivisi in Moduli articolati in Unità Didattiche mediante attività guidate dal docente.

Verranno trattate e discusse le varie fasi teorica, applicativa e pratica (sperimentale e simulata) dell’attività didattica in diverse situazioni e ambiti di istruzione superiore riguardo in particolare all’uso di libri di testo, all’assegnazione e svolgimento di esercizi, a dimostrazioni sperimentali (esperienze) ed esperimenti in laboratorio\classe\laboratorio multimediale\altri contesti: riguardo all’attività laboratoriale verrà dato risalto alla produzione di relazioni scritte viste anche come strumento di verifica formativa da utilizzare insieme ad altre forme (verifica orale tradizionale singola \di gruppo\collettiva, prova di verifica scritta collettiva sommativa a varie tipologie, verifica interattiva\partecipativa e mediante appareccchiature multimediali.

Ciò consentirà ai corsisti singolarmente\suddivisi in gruppi di progettare e simulare attività didattiche anche mediante schede di lavoro discutendole nell’ambito del Corso per acquisire le necessarie attitudini e competenze oggetto di valutazione finale.

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- Contenuti:

I. modulo:Teoria: Grandezze fisiche, scalari e vettoriali: operazioni con i vettori, misura di una grandezza, teoria degli errori. Esempio dimostrativo: VERIFICA DELLA DISTRIBUZIONE DI GAUSS MEDIANTE IL LANCIO DI DUE DADI MANUALE E SIMULATO.

II. moduloTeoria: Fondamenti di Cinematica e Dinamica; forza peso; cenni di attrito; cenni di Meccanica dei corpi rigidi; Momento.Esempio dimostrativo/applicativo: ANALISI CINEMATICA E DINAMICA DEL MOTO LUNGO UN PIANO INCLINATO con relativi grafici "on-line" (s;t), (v;t), (a;t).

III. moduloTeoria: Lavoro, Energia PotenzaSemplici esercizi ed Esempi dimostrativi/applicativi

IV. modulo Cenni di struttura della materia; meccanica dei fluidi. Semplici esercizi ed Esempi dimostrativi/applicativi

V .moduloMoto circolare uniforme, moto armonico semplice Caratteristiche e principali fenomeni riguardanti le Onde. Semplici esercizi ed Esempi dimostrativi/applicativi

VI. Modulo Cenni di ACUSTICA e OTTICA Semplici Esercizi Esemoio dimostrativo/applicativi: MODELLIZZAZIONE DI UN'ONDA (SONORA) mediante strumentazione "on-line".

VII. moduloTemperatura e Calore; fenomeni relativi. Cenni di Termodinamica.Esempio dimostrativo/applicativo: VERIFICA DELLA LEGGE DI BOYLE (mediante strumentazione "on-line")

- Testi: Appunti del corso

- Modalità di svolgimento dell’esame: svolgimento scritto\orale concernente gli argomenti trattati o comunque riguardanti le tematiche del corso.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:svolgimento in gruppi di esperienze laboratoriali\

applicative \simulate 63

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PROPOSTA DI COMMISSIONE

Docente del corso

INSEGNAMENTO Didattica della Matematica IIISEDE LecceAREA Fisico –Informatico-MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47/A

DOCENTE Congedo GiuseppeDIPARTIMENTO Matematica Università del SalentoORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì ore 15/17PROGRAMMA - Obiettivi del corso: scopo del corso è quello di mettere in

evidenza le difficoltà che si presentano nell’apprendere i vari argomenti trattati e di approntare le strategie necessarie per superare le difficoltà.

- Contenuti: Successioni reali : successioni limitate, monotone, estratte, proprietà verificate definitivamente. Limiti di successione, successioni infinitesime, successioni convergenti e divergenti. Teorema di unicità del limite, teorema di limitatezza di una successione convergente, teoremi di confronto, teorema di convergenza verso lo zero, teorema di esistenza del limite per successioni monotone, teorema di convergenza di Cauchy, massimo e minimo limite.

- Funzioni reali: Limiti di funzione, limite destro e sinistro, teorema di caratterizzazione del limite mediante successioni, teorema di limitatezza locale, teorema di esistenza del limite per funzioni composte, teoreme sul limite delle funzioni operazioni, forme indeterminate, teorema di convergenza verso lo zero, teorema di divergenza per la somma, teorema di divergenza per il prodotto, infinitesimi ed infiniti. Esercizi sui limiti con particolare riferimento alla dimostrazione nei casi in cui il limite non esiste.

- Calcolo integrale per funzioni di una variabile : somme inferiori e superiori, integrale inferiore e superiore, funzioni integrabili., condizione necessaria e sufficiente di integrabilità, integrabilità delle funzioni continue e delle funzioni monotone, somme alla Cauchy, limite di successioni generalizzate, proprietà delle funzioni integrabili, teoremi della media integrale, teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrale indefinito: metodi di integrazione indefinita, teorema di integrazione per parti, teorema di integrazione per sostituzione. Calcolo di integrali definiti. Integrali impropri, criteri di integrabilità impropria e svolgimenti di esercizi notevolmente significativi.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

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- Modalità di svolgimento dell’esame :in forma scritta .

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Congedo Giuseppe – Albanese Angela – Rizzo Sebastiano

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER L’ECONOMIA

SEDE LECCEAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

DOCENTE LUIGI DE CESARETELEFONO 0832 298789DIPARTIMENTO SCIENZE ECONOMICHE, MATEMATICHE E

STATISTICHE UNIVERSITA’ DI FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ ORE 12.00PROGRAMMA Applicazioni economiche dell'algebra lineare.

Una versione semplificata del modello ISLM. Un esempio di mercato competitivo. Due mercati competitivi: prodotti complementari e surrogati. Il modello di Leontief. Impostazione e soluzione di un problema lineare con opportuni software (es. Matlab, Scilab).Applicazioni economiche del calcolo differenziale.Derivate e funzioni marginali. Elasticità. La funzione di Cobb-Douglas. Funzioni di utilità. Massimizzazione del profitto di un impresa: il caso della concorrenza perfetta e il caso del monopolio. Massimo dell'utilità del consumatore con il vincolo di bilancio.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Luigi De Cesare (Presidente)Donato ScolozziLuca AnzilliAlessandra CongedoSebastiano RizzoAntonio De Luca

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA MATEMATICA PER L’ECONOMIASEDE LECCEAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

48A

DOCENTE LUIGI DE CESARETELEFONO 0832 298789DIPARTIMENTO SCIENZE ECONOMICHE, MATEMATICHE E

STATISTICHE UNIVERSITA’ DI FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO LUNEDI’ ORE 12.00PROGRAMMA Algebra lineare.

Definizioni e notazioni per matrici e vettori. Operazioni fra

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matrici e relative proprietà. Prodotto scalare di due vettori. Norma di un vettore. Prodotto righe per colonne. Matrice inversa. Determinante. Teorema di Laplace. Regola di Sarrus. Minori complementari e complementi algebrici. Matrice aggiunta e calcolo della matrice inversa. Lineare indipendenza. Rango. Cenni agli spazi vettoriali. Basi e dimensione.Sistemi lineari.Sistemi lineari in forma matriciale. Sistemi di n equazioni in n incognite. Regola di Cramer. Sistemi di m equazioni in n incognite. Teorema di Rouché-Capelli.Sistemi omogenei. Autovalori e autovettori. Matrici definite.Cenni alle funzioni reali di più variabili reali.Limiti e continuità. Funzioni convesse e concave. Funzioni omogenee. Derivate parziali e differenziale. Formula di Taylor. Funzioni definite implicitamente. Teorema del Dini.Ottimizzazione di funzioni reali di più variabili reali.Estremi assoluti e relativi. Condizioni necessarie per massimi o minini relativi: teorema di Fermat. Matrice Hessiana. Condizioni sufficienti per massimi e minimi relativi. Estremi vincolati. Il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.Guerreggio e Salsa, Metodi matematici per l’economia e le scienze sociali, Giappichelli Editore.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Luigi De Cesare (Presidente)Donato ScolozziLuca AnzilliAlessandra CongedoSebastiano RizzoAntonio De Luca

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica 2SEDE LecceAREA FISICO – INFORMATICO - MATEMATICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49A

DOCENTE Daniela Erminia MANNOTELEFONO tel. 0832 297069 DIPARTIMENTO Scienza dei MaterialiORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 10-12 Venerdì ore 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: il corso di durata 30 ore ha lo scopo di

preparare i docenti all'insegnamento della Fisica attraverso l’organizzazione di un’unità didattica che comprenda anche l’enorme quantita' di materiale didattico per l'insegnamento delle Scienze che si sta accumulando sul Web. L’uso del Web permette tra l’altro la costruzione di un laboratorio virtuale che affianca il laboratorio tradizionale di Fisica ed aiuta lo studente a comprendere ed interpretare i diversi fenomeni

- Contenuti: In questo corso si cerca di dare un'idea concreta di come si sviluppa un tipico ipertesto di rete con simulazioni interattive di esperimenti attraverso una selezione di argomenti:

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- La natura della luce- L’ottica geometrica - L’ottica fisica- La nascita della Fisica Moderna- La struttura dell’atomo - La natura delle particelle elementari: dualismo onda

corpuscolo- Il microscopio elettronico in trasmissione e il suo

utilizzo nelle diverse discipline- La microscopia a sonda- Radiazione elettromagnetica e radiazioni ionizzanti- Cenni di fisica nucleare

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): //

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Daniela Manno, Prof. Antonio Tepore, Prof. Antonio Serra

INSEGNAMENTO Laboratorio Didattico di Fisica IISEDE LecceAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

49/A

DOCENTE Daniele MartelloTELEFONO 0832 297451DIPARTIMENTO Dipartimento di FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Giovedi 11:00 – 13:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Sviluppare capacita’ di realizzare e

illustrare esperienze di ottica fisica e geometrica e di elettromagnetismo in un laboratorio didattico.

- Contenuti: Rudimenti di Ottica Fisica e Geometrica. Rudimenti di elettromagnetismo. Funzionamento e uso di strumenti idonei a implementare esperienze in laboratorio di Ottica ed Elettromagnetismo

- Testi : Dispense fornite dal docente

-- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

Tesina su argomento assegnato e successiva discussione

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Daniele MartelloAntonio D’Innocenzo

67

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INSEGNAMENTO Didattica della Fisica IISEDE LecceCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Indirizzo informatico matematico

DOCENTE Luigi RennaDIPARTIMENTO Fisica - LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì pomeriggio, ore 16-18 o su appuntamentoPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Saper trattare didatticamente i nodi concettuali della fisica. Conoscere differenti strategie d’insegnamento (percorsi concettuali e percorsi didattici, rappresentazioni, modelli, schematizzazioni, teorie). Conoscere gli aspetti generali delle relazioni tra didattica della fisica e tecnologie informatiche. Saper analizzare libri di testo e software preconfezionato. Essere in grado di effettuare ricerche didattiche e auto-aggiornarsi.

- Contenuti:Il problema della didattica: gli operatori d’azione, i contesti e i saperi disciplinari. Il processo di costruzione della conoscenza. Metaconoscenza. Le metodologie scientifiche. La gestione dell’errore. Il metodo delle mappe concettuali. Mappe concettuali come strumento per accertare l’apprendimento in fisica.La didattica breve. Distillazione e ricerca metodologico-disciplinare. Esempi.Dinamica concettuale. Le leggi di Newton. Questionari.Gli errori nelle approssimazioni numeriche e nell’elaborazione dei dati. Analisi delle cause d’errore. Un approccio geometrico al calcolo numerico.L’insegnamento con modelli. Il modello in fisica. Grandezze fisiche. Leggi. Teorie. La modellizzazione newtoniana. Esempi. Didattica della fisica centrata sul processo di costruzione di modelli concettuali della realtà osservata. Modellizzazione alla Hestenes.La risoluzione dei problemi in fisica. Esempi.L’atomo. Il nucleo. Struttura subnucleonica. Radioattività alfa, beta e gamma. Reazioni nucleari: fusione e fissione. Raggi cosmici. Interazioni fondamentali. Cenni sulle simmetrie. Origine degli elementi. Cenni sulle particelle.Reperimento e analisi di materiale didattico in rete.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Vicentini, Mayer - Didattica della fisica (La Nuova Italia, 1996)Bernardini, Tarsitani, Vicentini – Thinking Physics for Teaching (Plenum, 1995)Hestenes, D. "Toward a Modeling Theory of Physics Instruction" 1987, American Journal of Physics, Vol. 55, pp. 440-454.Hestenes, D. " Modeling Game in the Newtonian World",1992, American Journal of Physics, Vol. 60, pp. 732-

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748 U. Amaldi – Corso di Fisica (Zanichelli, 1999)U. Amaldi – Fisica Interattiva (Meccanica, termologia, onde), CD-ROM (Zanichelli)Dispense del corso.Materiale reperibile in rete:http://www.unipa.it/~sperande/IMOFI/IMOFI.htmlhttp://wwwps.lnf.infn.it/particle/adventure.html

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Orale (inclusa la discussione di un elaborato personale)

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Luigi RennaLuigi Martina

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA INGEGNERIA DEL SOFTWARESEDE BARIAREA FISICO-INFORMATICO-MATEMATICOCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

42/A

DOCENTE Maria Teresa BaldassarreTELEFONO 080 5442300DIPARTIMENTO InformaticaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

fornire le capacità per poter progettare corsi di ingegneria del software e stimolare l’analisi critica delle tecnologie e dei processi per lo sviluppo del software

- Contenuti: 0) Presentazione del corso; 1) Concetti Generali della Ingegneria del Software(I.S.): - Generalità, ruolo della I.S e relazione tra I.S. ed altri campi dell’Informatica; - Rapporti tra l’I.S. e le altre discipline; principi dell’I.S. 2) Principi Base della Ingegneria del Software; 3) Esempi di applicazione dei principi della ingegneria del software; 4) Analisi e Progetto di un Sistema Software 5) Verifica e Validazione 6) Approfondimenti sul test black box 7) Processi di produzione del software Alcuni suggerimenti per la costruzione di una unità didattica

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Carlo Ghezzi, Medhi Jazayeri, Dino Mandrioli “Ingegneria del Software, Fondamenti e Principi” Pearson Prentice Hall, 2004

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, 69

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misto):l’esame prevede una prova, scritta e orale, suddivisa in due parti consistente: nella elaborazione di una unità didattica che verte su argomenti di ingegneria del software e nella presentazione della stessa.

PROPOSTA DI COMMISSIONE MARIA TERESA BALDASSARRE

DANILO CAIVANO

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Storia e Fondamenti della Matematica

SEDE LECCEAREA Fisico Informatico MatematicoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47A 49A

DOCENTE Michele CampitiDIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 11.30-13.30PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso si propone di ripercorrere

diversi capitoli della matematica partendo dall’introduzione dei relativi concetti, dalla loro evoluzione ed arrivando all’illustrazione delle tecniche attuali mediante i programmi “Mathematica” e/o “Matlab”.

- Contenuti: Fondamenti del linguaggio matematico, relazioni e strutture matematiche, tecniche di calcolo e risoluzione di problemi numerici, analitici e differenziali, con l’utilizzo dei programmi “Mathematica” e “Matlab”.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): S. Wolfram, Mathematica, Cambridge University Press.

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): prova di laboratorio

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Michele CampitiProf.ssa Angela Albanese

INSEGNAMENTO Storia e Fondamenti della Matematica IIISEDE LecceCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47/A

DOCENTE Vincenzo ConservaTELEFONO 0832/297602DIPARTIMENTO MatematicaORARIO DI RICEVIMENTO Su prenotazione

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PROGRAMMA Obiettivi del corso: Acquisizione di competenze per una lettura storica di alcuni argomenti di Matematica

Contenuti: Le origini del calcolo infinitesimale

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Modalità di svolgimento dell’esame : scritto

Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Conserva Vincenzo - Rizzo Sebastiano- Pascali Eduardo

INSEGNAMENTO Lab. di didattica per l'analisi e la progettazione di strumenti multimediali per l'insegnamento della matematica

SEDE LecceCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

47A, 49A

DOCENTE Raffaele VitoloDIPARTIMENTO Matematica (Univ. del Salento)ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedi' 9.30-10.30 o su appuntamento per emailPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Utilizzo di programmi professionali di calcolo numerico e simbolico come supporto alla didattica degli ultimi anni di scuola superiore.

- Contenuti:Introduzione a LaTeX, al linguaggio Matlab tramite Octave, al calcolo simbolico con Maxima.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Tutto il materiale e' reperibile presso la pagina web del corsohttp://poincare.unile.it/vitolo/SSIS.shtml

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):verifica individuale diretta in laboratorio.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:nessuna.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

R. Vitolo, S. Rizzo, S. Conserva.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica IVSEDE Dip. Biochimica Medica, Biologia Medica e Fisica Medica –Bari; Dip. Interateneo di Fisica – Bari.AREA Fisica-Informatica-MatematicaCLASSE/CLASSI 38/ADOCENTE Prof. Raffaele TommasiTELEFONO 080 5448561; 080 5443236DIPARTIMENTO Biochimica Medica, Biologia Medica e Fisica Medica – BariORARIO DI RICEVIMENTO Dopo le lezioniOBIETTIVI DEL CORSO Il corso mira a fornire agli specializzandi strumenti avanzati perl’utilizzo di software didattici come supporto all’insegnamentodella Fisica.PROGRAMMA Saranno utilizzate simulazioni al computer di esperimenti di

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Fisica per la realizzazione di unità didattiche. Le unità sarannobasate sia su materiale commerciale disponibile su CD-ROM siasu materiale disponibile in rete. Sarà inoltre introdotto l’uso dellapiattaforma open-source Moodle, per la gestione di corsiinterattivi on-line da parte del docente.Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): misto.BIBLIOGRAFIA Il corso è basato su materiale multimediale disponibile su CDROM[Physica – Parts 1&2; Pheasycs (Applidea)] e su web (sitiinternet indicati dal docente).PROPOSTA DICOMMISSIONEProf. Raffaele Tommasi

INSEGNAMENTO Tecnologie glottodidatticheSEDE BariAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45A; 46A

DOCENTE Prof.ssa Patrizia MazzottaTELEFONO univ. 080.5717408DIPARTIMENTO Dip. di Pratiche linguistiche e analisi di testiORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì: ore 10,30 – 11,30 oppure, se necessario, in altro giorno

da concordare con i corsisti.OBIETTIVI DEL CORSO Acquisizione da parte dei corsisti delle competenze relative al

rapporto tra le tecnologie glottodidattiche e gli approcci metodologici e delle abilità di uso delle glottotecnologie in funzione di un insegnamento più efficace delle lingue straniere.

PROGRAMMA Si affronteranno i seguenti nuclei tematici: evoluzione delle tecnologie glottodidattiche e loro caratteristiche strutturali e funzionali; comunicazione e glottotecnologie; adattabilità, flessibilità, interattività delle tecnologie multimediali; l'ipertestualità e la "navigazione" in Internet; simulazione di contesti e processi interpretativi; il ruolo delle tecnologie glottodidattiche nell'apprendimento delle lingue; le glottotecnologie in un approccio didattico di tipo integrato; il software per l'insegnamento delle lingue e i criteri di valutazione del software glottodidattico; tecnologie glottodidattiche e nuove forme di apprendimento; il testing multimediale; tecnologie glottodidattiche e formazione dell'insegnante di lingue.

BIBLIOGRAFIA G. Porcelli, R. Dolci, Multimedialità e insegnamenti linguistici, Torino, UTET Libreria, 1999.A. Calvani, M. Rotta, Progettare multimedia: linee guida per insegnare con gli ipertesti, Roma, Garamond, 2000.Ulteriore materiale di approfondimento sarà fornito nel corso delle lezioni.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Prof.ssa Patrizia Mazzotta (Presidente)Prof. Mario Cardona (Componente effettivo)Prof. Giuseppe Mazzotta (Componente supplente)

INSEGNAMENTO Tecnologie glottodidattiche

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SEDE LecceAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI 45A; 46ADOCENTE Prof.ssa Annalisa CicirielloORARIO DI RICEVIMENTO

Da concordare con i corsisti.

OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si pone come riflessione scientifica sul rapporto tradizionalmente considerato antitetico tra insegnamento della lingua e l’ausilio delle più moderne tecnologie glottodidattiche. Sarà analizzata la posizione del docente di lingue straniere rispetto alle nuove esigenze multimediali, rilevandone la sua insostituibilità. Il corso sarà strutturato in tre fasi. Durante la prima fase del corso, si analizzeranno i principi e metodologie glottodidattiche dalle origini alle ultime teorie sull’apprendimento/insegnamento. Iin seguito saranno prese in considerazione le varie tipologie tecnologiche, dai mezzi audio visivi all’utilizzo di courseware multimediali. Particolare attenzione sarà dedicata, all’utilizzo di word, data base e Internet per la preparazione del materiale didattico e per il testing. Un’ultima riflessione sarà fatta sull’importanza delle tecnologie ipermediali come sussidio didattico e come elemento motivante l’apprendimento della lingua straniera.

PROGRAMMA Fase Introduttiva: Glottodidattica e Interdisciplinareità Modello Integrato apprendimento/Insegnamento L2: Approcci. Metodi e Tecniche. Le Abilità Linguistiche Di Base Teaching Planning e Creazione Del Syllabus Common European Framework e Portafoglio Linguistico Europeo Rapporto Apprendente/L2 (Classi 45/A E 46/A)Fase Specifica:

Glottotecnologie Tradizionali e Glottotecnologie Moderne Utilizzo del: Video, Cinema,Laboratori Linguistici, Multimediali Fasi storiche del ICT. Computer e Didattica. Software Glottodidattici (CALL), Sistemi Autore e Data Base Testing multimediale Valutazione del software Internet e Multimedialità L’insegnante di lingue e Internet Ipermedialità Distant- and Self-Learning Blended learning

Fase Pratica: Utilizzo Del Computer: Creazione di Materiale Didattico Ricerca di Fonti per L’insegnante E Per L’alunno Visione e Pratica su Video, Film, e Software Didattici

BIBLIOGRAFIA G. Porcelli, R. Dolci, Multimedialità e insegnamenti linguistici, Torino, UTET Libreria, 1999.P. Desideri (a cura di) 1999Multimedialità e Didattica delle Lingue, I Quaderni della Mediateca delle Marche, Ancona.A. Fiore, A. A. Santarsenio 2003Modularità e Multimedialità nella Didattica delle Lingue straniere,

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Salerno, Edisud.Ulteriore bibliografia di approfondimento sarà fornita nel corso delle lezioni.

INSEGNAMENTO Principi di glottodidatticaSEDE LECCEAREA Lingue straniereCLASSE/CLASSI 45A – 46ADOCENTE Maria MaggioDIPARTIMENTO Filologia, Linguistica e Letteratura (Palazzo Codacci-Pisanelli) ORARIO DI RICEVIMENTO venerdì: ore 12.45-13.45 (studio n. 16)PROGRAMMA Obiettivi del corso

- Presentare i fondamenti teorici e metodologici della glottodidattica

- Guidare la riflessione sui meccanismi di acquisizione/ap-prendimento di una lingua straniera e sull’interazione in classe

- Proporre una chiave di lettura del Quadro comune europeo in riferimento agli orientamenti e alla terminologia della glotto-didattica italiana

- Fornire indicazioni operative per l’attività didattica

Contenuti- Processi di acquisizione delle lingue- Modelli teorici e metodologici per la didattica delle lingue- La centralità dell’apprendente- La competenza comunicativa- Le abilità linguistiche- Il lessico- Grammatica “pedagogica” e riflessione metalinguistica- Strategie e tecniche glottodidattiche- Sillabo, curricolo, unità didattica, modulo, unità di apprendimento- Verifica e valutazione

Testi P. E. Balboni, Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle

società complesse, Utet, 2002. Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento

per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, trad. it. di F. Quartapelle e D. Bertocchi, La Nuova Italia Oxford, 2002.

Altre indicazioni bibliografiche potranno essere fornite nel corso delle lezioni.

Modalità di svolgimento dell’esame: oralePROPOSTA DI COMMISSIONE

Maria MaggioImmacolata Tempesta

INSEGNAMENTO Elementi di Linguistica applicataSEDE LecceAREA Lingue StraniereCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45/46 A

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DOCENTE Annarita MigliettaDIPARTIMENTO Filologia Linguistica e LetteraturaORARIO DI RICEVIMENTO 9-10 ogni venerdì, presso lo studio n. 18 di Palazzo AteneoPROGRAMMA Obiettivi del corso:

Il corso partirà dalla definizione della disciplina e si soffermerà sulle applicazioni della linguistica in ambito pedagogico, in particolare sull’insegnamento di L2. Ci si soffermerà quindi sullo studio di diversi livelli di analisi della lingua: fonologia, morfologia, lessico e semantica e sui riflessi che questi hanno nella didattica. Inoltre, si farà riferimento ai fenomeni che accelerano e ostacolano i processi di apprendimento della lingua straniera (prestigio, pregiudizio, stereotipi), non trascurando i processi cognitivi e i meccanismi mentali che sono alla base dell’acquisizione di L2, per orientare i futuri insegnati alle scelte del materiale didattico e dei metodi d’insegnamento in base alle capacità che i singoli studenti hanno, per elaborare concetti nuovi e risolvere nuovi problemi. Si farà anche riferimento all’importanza che hanno le regole di pragmatica che consentono lo studio e l’apprendimento della lingua straniera in situazione comunicativa reale. Si insisterà sulle nuove tecniche di insegnamento della L2, non solo sotto il profilo della correttezza grammaticale, ma anche, e soprattutto, sotto l’aspetto comunicativo reale e funzionale.

- Contenuti: - Elementi di linguistica generale- Studio del rapporto tra lingua e variabili extralinguistiche- Acquisizione di L2 e processi cognitivi- Elementi di pragmatica

- Testi: - Gaetano Berruto, Corso elementare di Linguistica

generale, UTET Università, Torino

- Liliana Landolfi, Dagli studi sulla lingua alla didattica, Liguori editore, Napoli, 2000

- Modalità di svolgimento dell’esame: scritto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Annarita MigliettaAlberto Sobrero (ordinario di Linguistica Italiana presso l’Università di Lecce)

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA CIVILTA’SEDE LECCECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45/46A

DOCENTE Diego SíminiTELEFONO 0832 294434DIPARTIMENTO Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere, via Taranto 35,

73100 LecceORARIO DI RICEVIMENTO martedì 9-10

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PROGRAMMA - Obiettivi del corso: approfondire le modalità didattiche dell’insegnamento della civiltà nelle sue diverse forme

- Contenuti: mediante l’esame di aspetti provenienti dalle civiltà implicate (inglese e francese), si affronteranno le questioni relative alle questioni relative al dialogo tra civiltà e alle loro applicazioni in ambito scolastico

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): non è previsto l’uso di testi specifici; saranno presentati diversi brani durante il corso

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): esame orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Diego Símini, Barbara Gili Fivela

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA LETTERATURASEDE LECCECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45/46A

DOCENTE Diego SíminiTELEFONO 0832 294434DIPARTIMENTO Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere, via Taranto 35,

73100 LecceORARIO DI RICEVIMENTO martedì 9-10PROGRAMMA - Obiettivi del corso: approfondire le potenzialità didattiche

dell’insegnamento della letteratura nelle sue diverse forme

- Contenuti: mediante la lettura e l’esame di testi provenienti dalle letterature implicate (inglese e francese), si affronteranno le questioni relative ai generi letterari e alle loro applicazioni in ambito scolastico

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Cesare Segre, Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einaudi. La 1a parte (“L’analisi del testo letterario”)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): esame orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Diego Símini, Barbara Gili Fivela

INSEGNAMENTO Comprensione e produzione orale e scrittaSEDE BariAREA Lingue straniere

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CLASSE/CLASSI Classi 45/A, 46/ADOCENTE Prof.ssa Patrizia MazzottaTELEFONO (univ.) 080.5717408DIPARTIMENTO Pratiche linguistiche e analisi di testiORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì dalle h. 11.00 alle h.12.00 presso il Dip. di Pratiche

linguistiche e analisi di testi, Facoltà di Lingue e lett. straniere, IV piano. Eventuali modifiche dell’orario di ricevimento saranno concordate con i corsisti.

PROGRAMMA Obiettivi del corsoAcquisizione da parte dei corsisti dei modelli teorici e delle procedure didattiche più appropriate allo sviluppo delle abilità di comprensione e produzione orale e scritta, in funzione di un insegnamento più efficace delle lingue straniere

ContenutiIl processo di ascolto. Modelli della comprensione orale e scritta. Variabili della comprensione. La lettura strategica. Criteri di leggibilità del testo scritto e strategie di semplificazione. La produzione del parlato. Il lessico e la grammatica. I requisiti del testo. Generi e tipi testuali. La pianificazione del testo scritto. Tecniche glottodidattiche per lo sviluppo delle abilità di comprensione e produzione

TestiC. Bettoni, Imparare un’altra lingua, Roma-Bari, Laterza, 2001

PROPOSTA DI COMMISSIONE Presidente: Prof.ssa Patrizia Mazzotta; Componente: Prof. Mario Cardona

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica: comprensione e produzione orale e scritta

SEDE Facoltà di Lingue, Via Garruba n. 6, 70121 BariCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45/46 A

DOCENTE LEOPIZZI MARCELLADIPARTIMENTO Lingue e Letterature Romanze e MediterraneeORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00

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PROGRAMMA Obiettivi del corso: Applicazione dei modelli teorici di base necessari per comprendere e produrre un testo orale e scritto, in funzione di un insegnamento più efficace delle lingue straniereContenuti: la comprensione del testo; l’interpretazione del testo; l’apprendimento del testo; le difficoltà del comprendere testi parlati e scritti; rendere accessibili testi complessi; processualità della comprensione linguistica; la guida dei processi inferenziali; la comprensione come caso di problem solving; tecniche di lettura e scrittura; valutare la comprensione.

Testi:

Lerida Cisotto, Didattica del testo. Processi e competenze, Roma, Carocci, 2006.Roberta Monaco, Grazia Zagariello, Percorsi oper-attivi di glottodidattica, Bari, Levante, 2006.David Pratesi, Didattica della testualità, Roma, Armando editore, 2000.

- Modalità di svolgimento dell’esame : ORALE

- Eventuali ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio Didattica della letteraturaSEDE LecceAREA 2CLASSE/CLASSI A045/46 Lingue straniereDOCENTE Prof. MARIALUISA D’ASCENZOORARIO DI RICEVIMENTO Da definireOBIETTIVI DEL CORSO Al termine del percorso formativo gli specializzandi dovranno

essere in grado, a partire da un qualunque testo letterario, di elaborare e di attuare in situazione di simulazione, un mini-percorso di analisi del testo, motivante e metodologicamente fondato, che presenti concrete possibilità di trasposizione metodologica in un curricolo scolastico concreto e di raccordo trasversale con altre discipline.

PROGRAMA Contenuti: Principi, mezzi, tecniche dell’analisi di un testo letterario (nuclei fondanti): la didattica dell’analisi del testo: come motivare gli apprendenti, come attivare le strategie di apprendimento tenendo conto degli stili cognitivi, come promuovere le attività di problem reading, brain-storming, di prise de note, di contrazione, schematizzazione, di information gap;come elaborare una mappa concettualeMezzi: brani scelti di opere letterarieTempi: 30 ore Strategie: cognitive, metacognitive, socio-affettiveMetodologia di conduzione

:non direttiva; format didattico a caratterizazione cognitiva e meta-cognitiva: si attiverà una riflessione sulle dinamiche nell’ambito stesso della esperienza in atto

Costruzione collaborativa della conoscenza in piccoli gruppi

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Simulazione di situazioniValutazione

Produzione di materiali in situazioni-stimolo Follow-up finale, al termine del percorso formativo

BIBLIOGRAFIA Sarà proposta nel corso del 1 incontroPROPOSTA DI COMISSIONE

INSEGNAMENTO METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO LETTERARIO ISEDE LECCEAREA LINGUE STRANIERECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45-46/A

DOCENTE PROF.SSA BARBARA WOJCIECHOWSKATELEFONO 0832/294411DIPARTIMENTO LINGUE E LETTERATURE STRANIEREORARIO DI RICEVIMENTO GIOVEDI’ ORE 15.00-19.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Insegnare la lettura del testo e la

lettura della vita emotiva personale e sociale che va studiata come riflesso di tutti gli aspetti personali, sociali e politici sotto il profilo diacronico e sincronico.

- Contenuti: Testi antologici riguardanti il tema della guerra e la condizione della donna dal XV al XXI secolo.

- Testi : materiale didattico a cura del docente-- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale misto):

scritto e orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.ssa ROSALBA GUERINI

INSEGNAMENTO METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO LETTERARIO IISEDE LECCEAREA LINGUE STRANIERECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

45-46/A

DOCENTE PROF.SSA BARBARA WOJCIECHOWSKATELEFONO 0832/294411DIPARTIMENTO LINGUE E LETTERATURE STRANIEREORARIO DI RICEVIMENTO GIOVEDI’ ORE 15.00-19.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso privilegia l’aspetto

tematologico della letteratura. Il lavoro viene svolto in gruppi in cui si elaborano i moduli letterari.

- Contenuti: Insegnare la letteratura come risultato della vita sociale e politica, con particolare attenzione alla dimensione emotiva rispetto a quella del pensiero nella

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vita e nella letteratura.

- Testi: materiale didattico a cura del docente e materiale reperito dagli studenti nelle ricerche di gruppo.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale): scritto ed orale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE PROF.SSA ROSALBA GUERINI

INSEGNAMENTO Lingua materna e lingua straniera: analisi contrastiva

SEDE Lecce

AREA Lingue Straniere

CLASSE/CLASSI 45A-46A

DOCENTE Barbara Gili Fivela

DIPARTIMENTO Lingue e Letterature Straniere

ORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì: 9-11

PROGRAMMA OBIETTIVI DEL CORSO: Il corso fornirà una panoramica degli studi effettuati nell'ambito della linguistica contrastiva, discutendone gli aspetti problematici. Particolare attenzione sarà dedicata ai fenomeni di 'transfer'. L'influenza della lingua materna nelle produzioni degli apprendenti sarà dapprima discussa sulla base di esempi tratti dai testi di riferimento, e poi individuata nelle produzioni in francese/inglese di parlanti italofoni.

CONTENUTI: - Presupposti per lo sviluppo della linguistica contrastiva - Il ruolo della lingua materna ed il concetto di 'transfert'

- I diversi approcci all'analisi contrastiva - L'analisi degli errori - L'interlingua - Il 'Language Acquisition Device' e la lingua straniera - Ridefinizione del concetto di 'transfer' - La tipologia linguistica: il comportamento degli apprendenti - Variabilità sistematica e asistematica nell'interlingua - Cenni di pragmatica interculturale e transculturale - Analisi contrastiva di produzioni di parlanti italofoni: l'inglese ed il francese come lingue straniere TESTI DI RIFERIMENTO:

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- Pallotti G. (2000) La seconda lingua. RCS, Strumenti Bompiani, Milano - Gass S.M., Selinker L. (2001) Second language acquisition: An introductory corse. Lawrence Erlbaum Associates Inc. - Giacalone Ramat A. (1994) Il ruolo della tipologia linguistica nell'acquisizione delle lingue seconde. In Atti del XXVI Convengo della Società di Linguistica Italiana "Italiano lingua straniere/lingua seconda"

MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELL'ESAME: scritto e orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.ssa Rosalba Guerini Prof.ssa Maria Maggio

INSEGNAMENTO Fondamenti storico-epistemologici della lingua italianaSEDE LecceAREA linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43/50; 51; 52A

DOCENTE Carlo MarzanoDIPARTIMENTO Dip. di Filologia, Linguistica e LetteraturaORARIO DI RICEVIMENTO martedì, h. 18-19PROGRAMMA - Obiettivi del corso: formare una competenza nella corretta

percezione della lingua italiana nel tempo, in riferimento ai vari livelli di analisi linguistica.

- Contenuti: si presenterà l'italiano di oggi e di ieri, analizzandolo nei suoi diversi livelli, dalla fonetica e fonologia alla morfologia flessiva e lessicale, dalla sintassi al lessico, compreso il settore dell'onomastica. Si affronteranno tra l'altro alcuni aspetti di carattere variazionale particolarmente significativi, con lezioni dedicate al parlato, allo scritto, al "trasmesso" e approfondimenti sul linguaggio giovanile, sulle varietà regionali e sulla lingua dei semicolti. Saranno messi in rilievo tanto gli aspetti strutturali quanto le linee di tendenza.

- Testi: P. D'Achille, L'italiano contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2003.

Altre letture e testi saranno utilizzati durante le lezioni.

- Modalità di svolgimento dell’esame: scritto.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Marcello Aprile; dott. Carlo Marzano

INSEGNAMENTO Fondamenti storico epistemologici della Lingua italiana81

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SEDE FoggiaAREA LinguisticaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43-50 A51 A52 A

DOCENTE Prof. VINCENZO ROMANOORARIO DI RICEVIMENTO Prima e dopo la lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso:

formare una competenza nella corretta percezione della lingua italiana nel tempo, in riferimento ai vari livelli di analisi linguistica.

- Contenuti:si presenterà l'italiano di oggi e di ieri, analizzandolo nei suoi diversi livelli, dalla fonetica e fonologia alla morfologia flessiva e lessicale, dalla sintassi al lessico, compreso il settore dell'onomastica. Si affronteranno temi significativi, con lezioni dedicate al parlato, allo scritto, al "trasmesso" e approfondimenti sul linguaggio giovanile. Saranno messi in rilievo tanto gli aspetti strutturali quanto le linee di tendenza.-

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

L. Serianni, P. Trifone, Storia della lingua italiana, Vol. II, Torino 1994.Serianni L., Italiano (Grammatica, Sintassi, Dubbi), Milano 1997(altri testi saranno suggeriti nel corso delle lezioni)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):orale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della lingua greca (30 ore) A.A. 2006/2007 - III Semestre

SEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Matteo PellegrinoDIPARTIMENTO Tradizione e Fortuna dell’Antico – via Arpi 176 - Università

degli Studi di FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, venerdì: ore 11.30-12.00 (III SEMESTRE)PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Ci si propone di sperimentare attività

di laboratorio specifiche per la didattica della lingua greca, con particolare riferimento allo studio delle peculiarità dello ionico, dell’eolico e dell’attico.

- Contenuti: Lettura, traduzione e commento linguistico-grammaticale di testi tratti dai poemi omerici, dall’elegia e dal giambo, dalla lirica monodica e dalla commedia attica

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antica.

- Testi: materiale in xerocopie fonrito all’inizio del corso.

- Modalità di svolgimento dell’esame: discussione di una tesina scritta alla fine del corso.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Matteo Pellegrino

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della letteratura greca (30 ore) A.A. 2006/2007 - IV Semestre

SEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Matteo PellegrinoTELEFONO 0881/750322.DIPARTIMENTO Tradizione e Fortuna dell’Antico – via Arpi 176 - Università

degli Studi di FOGGIAORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì, venerdì: ore 11.30-12.00 (IV SEMESTRE)PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Ci si propone di fornire ai corsisti una

prospettiva di studio dei motivi fondanti del teatro attico, utile ad acquisire una più matura consapevolezza critica nell’offerta didattica di un fondamentale capitolo della storia letteraria greca.

- Contenuti: Lettura, traduzione e commento storico-letterario di un’antologia di testi comici e tragici.

- Testi: materiale in xerocopie fornito all’inizio del corso.

- Modalità di svolgimento dell’esame: discussione di una tesina scritta alla fine del corso.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Matteo Pellegrino

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Lingua LatinaSEDE LECCEAREA Linguistico letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51 - 52

DOCENTE LAUDIZI GIOVANNITELEFONO O832 / 294634DIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze FilosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, martedì ore 9-10; mercoledì ore 9-10; 11-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- sviluppare le abilità di traduzione; - consolidare le capacità di riconoscere le strutture

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linguistiche fondamentali; - potenziare le competenze di analisi morfo-sintattico-

lessicale: - acquisire le nozioni fondamentali circa l’evoluzione

storica della lingua latina; - aggiornare sulle nuove metodologie di insegnamento della

lingua latina.

- Contenuti:

- teoria e prassi della traduzione:

- esame anche comparativo di traduzioni ed esegesi dei testi; inquadramento linguistico-letterario; riflessioni sul lessico;

- esame diacronico e sincronico delle strutture linguistiche del latino

- Eventuale bibliografia di riferimento sarà indicata durante lo svolgimento delle lezioni

- Modalità di svolgimento dell’esame: verifica scritta

PROPOSTA DI COMMISSIONE

LAUDIZI GIOVANNI; VOX ONOFRIO

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Letteratura LatinaSEDE LECCEAREA Linguistico-LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51 - 52

DOCENTE Laudizi GiovanniTELEFONO O832 / 294634DIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze FilosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, martedì ore 9-10; mercoledì ore 9-10; 11-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Conoscenza dei principali problemi critici;- Metodi di analisi e inquadramento del patrimonio

letterario latino in ampia prospettiva diacronica (generi letterari, temi, personaggi, topoi

- Contenuti:

- Scelta, lettura, traduzione e commento di testi latini;

- Conoscenza e uso didattico di Storie della Letteratura latina, strumenti di consultazione;

- Esame comparativo di traduzioni ed esegesi dei testi e loro inquadramento storico-letterario;

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- Riflessioni sul lessico, intertestualità e tecnica allusiva;

- Eventuale bibliografia di riferimento sarà indicata durante lo svolgimento delle lezioni

- Modalità di svolgimento dell’esame: verifica scritta

PROPOSTA DI COMMISSSIONE

LAUDIZI GIOVANNI ; ONOFRIO VOX

INSEGNAMENTO LABORATORIO di didattica della LINGUA LATINASEDE BARIAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI 51/A – 52/ADOCENTE Prof. Matteo MASSAROTELEFONO 0805717925 / -7902 (uff.) / -7918 (fax uff.) DIPARTIMENTO STUDI CLASSICI E CRISTIANIORARIO DI RICEVIMENTO MA 10-12 – ME 9.30 -11, o previo appuntamentoPROGRAMMA - Obiettivi del corso : Sperimentare un progetto didattico

concreto per guidare validamente alla interpretazione linguistica e alla traduzione dei testi latini nell’ effettivo contesto scolastico attuale, e alla luce della riforma della scuola media superiore e dei nuovi programmi ministeriali

- Contenuti : Organizzazione di una ‘didattica breve’, ma essenziale, della lingua latina (sul piano lessicale, morfosintattico, stilistico, metrico).

- Esercitazioni didattiche all’uso del vocabolario.- Esercitazioni di illustrazione didattica degli aspetti

linguistici di testi latini.- Esame e valutazione di testi scolastici (grammatiche e

raccolte di brani da tradurre, vocabolari).- Revisione e valutazione di prove scritte di traduzione dal

latino.

- Testi : grammatica e vocabolario di latino in uso personale.

- Modalità di svolgimento dell’esame : esercitazioni durante il corso e prova scritta finale, eventualmente integrata da un colloquio orale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso : nella prima lezione sarà chiesto di indicare grammatiche latine, antologie di autori, repertori di temi di versione e vocabolari (già) usati dai corsisti.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Matteo MASSARO

INSEGNAMENTO Fondamenti dell’educazione letteraria e linguisticaSEDE LecceAREA Area 2 (linguistico-letteraria)

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CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43 505152

DOCENTE prof. Giuseppe A. CamerinoTELEFONO 0832-296467DIPARTIMENTO Filologia, Linguistica e Letteratura (Università di Lecce)ORARIO DI RICEVIMENTO mercoledì e giovedì dalle 10:00 alle 12:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire agli studenti gli strumenti

teorici e metodologici necessarî all’analisi del testo letterario.

- Contenuti: Il corso verte sul seguente argomento: Aspetti tecnici e aspetti analitico-semantici del testo letterario nel primo Novecento italiano.

(a) Aspetti tecnici della letteratura in versi e in prosa: nozioni di prosodia e metrica; nozioni di retorica; cenni sul rapporto tra storia della lingua e comunicazione letteraria; i canoni e i generi letterarî; elementi di narratologia; elementi di analisi dei testi poetici (con esempî da Dante, Petrarca, Alfieri, Pascoli e altri); la letteratura come sistema.

(b) Poesia senza frontiere: modelli europei ed evoluzione del linguaggio poetico nella poesia italiana dei primi trent’anni del Novecento: d’Annunzio, Campana, Sbarbaro, Saba, Ungaretti, Montale, Quasimodo e altri.

(c) Prosa senza frontiere: Commento e analisi di: SCIPIO SLATAPER, Il mio Carso, [qualsiasi edizione economica].

- Testi: Per il punto (a) sarà a disposizione un’apposita dispensa o, in mancanza, saranno a disposizione dei corsi dei fogli da fotocopiare per conto proprio e da studiare per intero. Per il punto (b) il testo da studiare per intero è il seguente: GIUSEPPE A. CAMERINO, Poesia senza frontiere e poeti italiani del Novecento, Milano, Mursia editore. Per il punto (c) il testo da studiare per intero è il seguente: GIUSEPPE A. CAMERINO, La persuasione e i simboli. Michelstaedter e Slataper, Milano, I.P.L. (reperibile solo e soltanto presso la libreria Adriatica di Lecce (p.zza Arco di Trionfo, 7-7A)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): scritto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Giuseppe A.Camerino (presidente), Beatrice Stasi, Marcello Aprile

INSEGNAMENTO FONDAMENTI DI FILOLOGIA CLASSICASEDE LECCEAREA LINGUISTICO-LETTERARIOCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52/A

DOCENTE ONOFRIO VOX86

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TELEFONO 0832.294688DIPARTIMENTO Dip. Filologia classica e scienze filosofiche, Univ. di LecceORARIO DI RICEVIMENTO martedì, ore 9-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso si propone di fornire i princìpi e

la terminologia di base della tecnica filologica, in particolare della critica testuale, necessaria per il restauro e l'interpretazione dei testi antichi greci e latini; nonché di delineare i percorsi della tradizione, diretta e indiretta, dei testi dall'antichità all’età moderna e contemporanea.- Contenuti: a. Definizione di Filologia classica; cenni di storia della tradizione dei testi greci e latini, di critica del testo e tecnica editoriale; lettura di apparati critici; principali mezzi di studio (opere di consultazione, riviste, repertori bibliografici, collezioni di testi, lessici). b. Storia della tradizione e della ricezione, critica del testo, esegesi di testi scelti relativi al mito di Meleagro (Omero, Bacchilide, Euripide, Pausania, Diodoro Siculo, Ovidio, Seneca, Igino, Ps.-Apollodoro).- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): i testi antichi analizzati saranno forniti in xerocopia; inoltre letture specifiche verranno consigliate durante il corso.- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale (con eventuale discussione di un elaborato scritto)- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: --

PROPOSTA DI COMMISSIONE

O. Vox, R. Sardiello, P. Giannini

INSEGNAMENTO Tradizione cristiana e culture europeeSEDE LecceAREA Linguistico - letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51 / A

DOCENTE Valerio UGENTITELEFONO 0832294689 DIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze Filosofiche – LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 8,15 alle 10,30;

inoltre subito prima e subito dopo le lezioniPROGRAMMA - Obiettivi del corso: Far acquisire ai corsisti la

consapevolezza critica che la cultura europea si fonda su due pilastri: humanitas classica e messaggio cristiano; o meglio: reinterpretazione cristiana della humanitas classica.

- Contenuti: a) profilo storico della evoluzione del cristianesimo antico e medievale

b) la polemica sul fato

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): a) appunti dalle lezioni

b) Gregorio di Nissa. Contro il fato, introduzione, traduzione e commento a cura di M. Bandini, EDB, Bologna 2003 (Biblioteca Patristica 41)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): 87

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scritto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Valerio UGENTI, Pietro GIANNINI, Rosanna SARDIELLO

INSEGNAMENTO STORIA DEL PENSIERO GRECOSEDE LECCEAREA 2 LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI 52/ADOCENTE Prof. Loris STURLESETELEFONO 0832 3 294674DIPARTIMENTO Filologia classica e scienze filosofiche, Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO lunedì 11-12, martedì 11-12, mercoledì 11-12 e dopo le lezioniOBIETTIVI DEL CORSO La Repubblica di Platone

Il corso sarà dedicato all’inquadramento storico, alla lettura e all’analisi della Repubblica di Platone come monumento del pensiero morale e della cultura greca classica.

PROGRAMMA Platone, Repubblica, in una edizione con testo originale completo ed eventualmente traduzione italiana a fronte. I partecipanti sono pregati di munirsi sollecitamente del testo. Le lezioni si svolgeranno in forma seminariale.

BIBLIOGRAFIA Testo originale: ed. Burnet, Oxford 1901, e succ. ristampe (Oxford classical texts)Commentario: Platone, La repubblica, cur. M. Vegetti, Napoli, Bibliopolis, 1998-2005, 7 voll. (disponibile presso la biblioteca del Dipartimento di filologia classica e scienze filosofiche)

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DI LETTERATURA ITALIANA

SEDE FOGGIAAREA LINGUISTICO - LETTERARIODOCENTE ROMANO VINCENZOORARIO DI RICEVIMENTO Prima e dopo la lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Modelli di didattica del testo poetico. Il corso si propone di verificare e mettere a punto la strumentazione retorica, metrica, formale per l’analisi e la didattica del testo poetico, dalle forme della tradizione letteraria italiana ed europea alla «invention de la liberté» nella poesia europea tra Ottocento e Novecento; particolare attenzione verrà data alle modalità di analisi e alle tipologie didattiche della poesia del XX secolo.

- Contenuti:1. Didattica delle forme metriche della tradizione:· tipologie del verso e forme metriche italiane;· analizzare e comporre un endecasillabo;· analizzare e comporre un sonetto.2. Norma e libertà del verso:· analizzare e comporre un “verso libero”.3. Testo e “macrotesto”. La raccolta di poesia e le sue forme.

4. Forma e senso. Per un modello di analisi e lettura delle forme del testo poetico.5. Scelta dell’argomento e preparazione dell’Unità didattica.

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- Tipologie testuali : caratteristiche e fruibilità didattica- Tipi testuali, schemi cognitivi e processi di comprensione dei testi. - Testi espositivi: matrice cognitiva, struttura , criteri ed esempi di analisi

6. Applicazioni didattiche

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

oraleL’esame consisterà in una prova orale, in cui avrà spazio privilegiato l'analisi e il commento di un testo poetico

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:In itinere esercitazioni e verifiche scritte su testi poetici

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Lingua ItalianaSEDE FoggiaAREA linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43/A+50/A

DOCENTE Emanuele d’AngeloORARIO DI RICEVIMENTO dopo la lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso:

introdurre gli studenti alle questioni dell'italiano contemporaneo, fornendo loro gli strumenti per una sua corretta osservazione e descrizione;sviluppare conoscenze sui processi di apprendimento della lettura-comprensione e della produzione di testi;sviluppare competenze professionali relative all'insegnamento della lingua italiana.

- Contenuti:la questione della lingua, la riflessione linguistica, il testo letterario e l’apprendimento della lingua, strategie didattiche per la scuola secondaria, sperimentazione di percorsi didattici.

- Modalità di svolgimento della prova finale (scritta, orale, mista):

mista.

INSEGNAMENTO Tecniche dell’espressione letterariaSEDE FoggiaAREA Linguistico-LetterariaCLASSE/CLASSI 43A – 50ADOCENTE Gargano TrifoneDIPARTIMENTO Docente a contrattoORARIO DI RICEVIMENTO un'ora prima delle lezioniOBIETTIVI DEL CORSO - Conoscere gli Obiettivi Specifici di Apprendimento (scuola

secondaria di I grado)- Conoscere gli Obiettivi formativi dei Programmi di

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Insegnamento/Apprendimento (Secondaria di II Grado)- Analizzare la specificità del testo letterario- Saper riconoscere le tecniche dell'espressione letteraria adottate dagli scrittori (nelle diverse età)- Conoscere le metodologie critico-didattiche prevalenti di lettura, analisi e interpretazione del testo letterario- Conoscere la strategia modulare (di produzione e di fruizione del testo letterario)- Conoscere e saper praticare le principali tecniche di riscrittura dei testi letterari, con finalità didattiche- Conoscere il linguaggio dei comics

PROGRAMMA 1. Indicazioni e Programmi ministeriali di Italiano (scuola secondaria di I grado e di II grado)2. Istituzioni letterarie3. Indirizzi della critica letteraria4. Studiare (e insegnare) la letteratura per moduli5. Tecniche di riscrittura:

- la trans-codifica testuale- i giochi linguistici- i libri paralleli- il fumetto- la scrittura digitale (ipertesti, e-book, blog)

BIBLIOGRAFIA F. Tateo – T. Gargano, Didattica della scrittura. Costellazioni italiane, Edizioni B. A. Graphis, Bari 2005

PROPOSTA DI COMMISSIONE Trifone Gargano – Sebastiano Valerio

FONDAMENTI DI FILOLOGIA E DIDATTICA

DELLA LETTERATURA ITALIANA

PFOR. CANFORA

SSIS PUGLIA – SEDE DI BARI

a.a. 2006/2007, IV SEMESTRE

Programma d’esame

Storia e fortuna di classici italiani

- LUDOVICO ARIOSTO, Orlando Furioso (edizione a scelta)

- appunti dalle lezioni

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Lingua GrecaSEDE LecceAREA Linguistico-LetterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli

52 A

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insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Rosanna GUIDOTELEFONO 0832/294602 UniversitàDIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze FilosoficheORARIO DI RICEVIMENTO lunedì - martedì - mercoledì ore 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- accertare le conoscenze e le competenze linguistiche di base- potenziare l’attitudine all’analisi morfo-sintattico-lessicale - sviluppare le abilità di traduzione- esercitare alla traduzione all’impronta- abituare alla traduzione in funzione didattica- individuare percorsi tematici che raccordino l’esercizio di traduzione con la storia letteraria- potenziare le capacità di contestualizzazione e di raccordo interdisciplinare - acquisire le nozioni fondamentali circa l’evoluzione storica della lingua greca- avvezzare alla progettazione di una U.D. di lingua greca - aggiornare sulle nuove metodologie di insegnamento della lingua greca.

- ContenutiLavoro di traduzione (come indagine) su passi di autori di diffi-coltà graduale con l’ausilio delle seguenti metodologie:- analisi testuale (elementi notevoli di morfologia e di sintassi della proposizione, nessi subordinativi espliciti ed impliciti, les- sico, etimologie, parole-chiave, campi semantici, figure reto- riche, elementi stilistici e metrici)- analisi della struttura della frase (ordo verborum) e del periodo- correlazione del brano con altre parti dell’opera dello stesso au- tore (intratestualità)- connessione del brano con opere di altri autori, sulla base della comune tematica (intertestualità)- relazione fra testo e sistema storico-culturale (extratestualità)- connessione passato-presente, con individuazione di percorsi verticali che mostrino riprese o rielaborazioni del testo nel corso del tempo, o la continuità nel tempo di problematiche filosofi- che, sociali, politiche, di tematiche culturali, etiche e comporta- mentali. - Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): i più recenti contributi scientifici on line tratti, fra le altre, dalle riviste:- Gnomon (www.gnomon.ku-eichstaett.de)

- Rassegna degli Studi Informatici per lo Studio dell’Antichità Classica (a cura di A. Cristofori www.unibo.it)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): oralmente o per iscritto, al termine delle attività di laboratorio

INSEGNAMENTO    Storia delle Istituzioni e della Società GrecaSEDE     Bari

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AREA    Linguistico letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell¹area 1 indicare ilgruppo)     52ADOCENTE    Domenica Paola ORSITELEFONO    080 5714409DIPARTIMENTO    Scienze dell¹antichitàORARIO DI RICEVIMENTO    Prima e dopo la lezionePROGRAMMA    - Obiettivi del corso: Il corso mira a fornire una conoscenzadi base degli sviluppi istituzionali e sociali dall¹età micenea allaconquista romana con approfondimenti specifici di tematiche particolarmenterilevanti ai fini dell¹insegnamento.

- Contenuti: Sviluppi istituzionali in Grecia dall¹età micenea all¹etàellenistica. Dinamiche sociali e conseguente affermazione di ceti emergentiin età arcaica e classica.

- Testi (i laboratori non devono comportare l¹acquisto di testi): 1.Bettalli M. et alii, Storia Greca, Carocci, Roma 2006; 2. G. Poma, Leistituzioni politiche della Grecia in età classica, Il Mulino, Bologna 2003;3. F: Gschnitzer, Storia sociale dell¹antica Grecia, Il Mulino, Bologna1988.

- Modalità di svolgimento dell¹esame (scritto, orale, misto):l¹esame finaleprevede una prova orale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: le ultime tre oredel corso saranno dedicate ad una verifica scritta che servirà come punto dipartenza per l¹esame orale.

PROPOSTA DI COMMISSIONE    D.P. ORSI, F.FERRANDINI

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della letteratura italianaSEDE LecceAREA Area 2 (linguistico-letteraria)CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43A (sede Lecce)50A (sede Lecce)51A (sede Lecce)52A (sede Lecce)

DOCENTE Prof. Giuseppe A. CamerinoTELEFONO 0832 296467DIPARTIMENTO Filologia, linguistica e letteraturaORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e venerdì dalle 9 alle 11PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire ai corsisti gli strumenti

teorici e metodologici necessarî allo studio della letteratura italiana.

- Contenuti: Il corso verte su aspetti bibliografici e critico-metodologici nello studio della letteratura italiana. Si articola nei seguenti punti: a) 1. Strumenti di studio e di ricerca letteraria; 2. Generi letterari in Italia; 3. Panorama delle maggiori metodologie critiche; 4. Filologia e critica del testo; b) Le maggiori fasi inventive del Leopardi dei Canti; c) Manzoni e la transizione italiana al romanticismo.

- Testi: per il punto a) sarà a disposizione dei corsisti del 92

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materiale da fotocopiare per conto proprio e da studiare per intero. Per il punto b) il testo da studiare per intero è il seguente: Giuseppe A. Camerino, L’invenzione poetica in Leopardi. Percorsi e forme, Napoli, Liguori, 1998 e lettura e commento dei Canti di Leopardi (qualsiasi edizione economica purchè commentata: per esempio M. Fubini-E. Bigi, Loescher; U. Dotti, Feltrinelli; F. Gavazzeni, Bur Rizzoli, ecc.). Per il punto c): lettura del volume Giuseppe A. Camerino, Momenti e autori dell’età romantica. “Il Conciliatore” Manzoni Leopardi De Sanctis, Lecce, Libreria Adriatica, 2006.

- Modalità di svolgimento dell’esame: scrittoPROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Giuseppe A. Camerino (presidente), Beatrice Stasi, Marcello Aprile

Tecniche di valutazione del comportamento linguistico – Marcello Aprile

Programma per gli studenti SSIS del 2006/07

M. Aprile, Dalle parole ai dizionari, Bologna, Il Mulino, 2005

Del testo gli studenti interessati NON PORTERANNO all’esame le seguenti parti: cap. 1: paragrafi 4 (Il lessico mentale) e 5 (Rapporti paradigmatici…) cap. 2: paragrafi 9 (La definizione degli oggetti mentali), 10 (Nomi astratti…) e 11 (La

definizione…) cap. 3: del paragrafo 1 fare solo la prima pagina, tutto il resto no; il resto del capitolo va

invece fatto cap. 4: non fare i Quadri; il resto del capitolo va invece fatto cap. 5: paragrafo 4 (Gli allotropi) cap. 6: paragrafo 9 e tutti i sottoparagrafi relativi cap. 7: paragrafi 4-7 cap. 9: Quadro 9.4 (La teoria delle valenze) cap. 10: 1.3 (Il Glossario…), 1.4 (Il Tesoro…), 2.1 (Il Dizionario Etim. Italiano), 2.3 (Il

Lessico Etim. Italiano)

NB: in conformità con le leggi vigenti, le fotocopie, totalmente illegali, sono fortemente sconsigliate. È invece incoraggiata, per chi non volesse acquistare il testo, la civilissima istituzione del prestito dalle biblioteche universitarie.

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della Letteratura grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Giuseppe MASTROMARCO

TELEFONO 080-5714404

DIPARTIMENTO Scienze dell’Antichità

ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 15.30-18.30

93

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OBIETTIVI DEL CORSO Ci si propone di sperimentare metodologie specifiche per la didattica della letteratura greca, a partire dalla lettura critica di pagine esemplari dell'epica omerica.

PROGRAMMA L'epica omerica: temi, personaggi, fortuna.

BIBLIOGRAFIA Antologia di testi letterari greci (xerocopie).Si richiede la conoscenza dei seguenti generi e autori della letteratura greca:La poesia epica e didascalica (Omero, Esiodo). La poesia giambica (Archiloco, Semonide, Ipponatte). La poesia elegiaca (Tirteo, Mimnermo, Solone, Teognide). La poesia lirica monodica (Saffo, Alceo, Anacreonte). La poesia lirica corale (Alcmane, Stesicoro, Ibico, Simonide, Pindaro, Bacchilide). La tragedia (Eschilo, Sofocle, Euripide). La commedia (Aristofane, Menandro). La storiografia (Erodoto, Tucidide, Senofonte, Polibio). L’oratoria (Lisia, Isocrate, Demostene). I filosofi (Platone, Aristotele). La poesia alessandrina (Callimaco, Apollonio Rodio, Teocrito, Eronda). Il romanzo (Caritone, Senofonte Efesio, Achille Tazio, Eliodoro, Longo Sofista). Plutarco. Luciano di Samosata. Giuliano. L’Antologia Palatina.Manuali consigliati: Canfora (Laterza), Del Corno (Principato), Rossi (Le Monnier)Ulteriori riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.

INSEGNAMENTO STORIA DELLE ISTITUZIONI E DELLA SOCIETA’ GRECASEDE FOGGIAAREA LINGUISTICO-LETTERARIACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Menico CAROLITELEFONO 0881/750323DIPARTIMENTO Tradizione e fortuna dell’anticoORARIO DI RICEVIMENTO Martedì e mercoledì dalle 9.00 alle 13.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso : illustrare le origini e l’evoluzione

delle principali istituzioni della società greca con l’ausilio delle fonti letterarie.

- Contenuti: istituzioni e vita quotidiana in Grecia.

- Testi :- Robert Flaceliere, La Grecia nel secolo di Pericle,

edizioni BUR;- Gabriella Poma, Le istituzioni politiche della Grecia in età

classica, edizioni IL MULINO.- Modalità di svolgimento dell’esame : orale.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Menico CAROLI; Francesco DE MARTINO.

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA LETTERATURA GRECA

SEDE BARIAREA LINGUISTICO-LETTTERARIA

94

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CLASSE/CLASSI 52/ADOCENTE OLIMPIA IMPERIODIPARTIMENTO 0805714354ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 15-17, Mercoledì ore 15-17PROGRAMMA - Obiettivi del corso: il corso, dal titolo L’autore e il suo

pubblico, si propone di analizzare l’evoluzione del rapporto autore-pubblico nella civiltà letteraria dell’antica Grecia

- Contenuti: analisi di autori, forme, generi e testi rappresentativi della letteratura greca di età arcaica, classica ed ellenistica

- Testi: Un manuale di letteratura greca, a scelta tra quelli comunemente in uso nei licei classici, di cui sia già in possesso il corsista

- Modalità di svolgimento dell’esame: verifica orale, consistente nella presentazione critico-letteraria di autori, forme e generi analizzati durante il corso, e nella traduzione ed esegesi dei relativi testi. Potranno essere effettuate in itinere prove di verifica individuali e collettive sui temi trattati durante il corso.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: un’antologia di passi greci verrà fornita in xerocopie durante le lezioni.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

IMPERIO

INSEGNAMENTO Metodologia e Didattica della Lingua Greca

SEDE Università di LecceAREA Classica. Indirizzo linguistico-letterarioCLASSE 52/A

DOCENTE Prof.ssa Rosanna SARDIELLOTELEFONO 0832 294605 ufficio

DIPARTIMENTO Filologia Classica e Scienze FilosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Martedì e Venerdì : h. 11,00-13,00

Sede: Palazzo Parlangeli, piano IV, stanza 41D

INIZIO DELLE LEZIONI 17 gennaio 2007PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Fornire le conoscenze di base e gli strumenti indispensabili per una corretta ed efficace didattica della lingua greca

- Contenuti: Il ruolo dell’insegnamento della lingua greca nella scuola secondaria.Strumenti di base e strategie d’insegnamento.Strumenti elettronici per la didattica del greco.Analisi testuale fondata sull’esame diacronico e sincronico della

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struttura linguistica.Riflessioni sul lessico.Intertestualità e tecnica allusiva.Approfondimenti bibliografici.Lettura didattica di testi funzionali all’insegnamento della lingua greca di base.Lettura didattica di testi funzionali ad un successivo approfondimento della lingua greca.

- Programma d’esame:Conoscenza degli argomenti svolti durante il corso.Conoscenza dello sviluppo della lingua greca nelle sue diverse articolazioni.

- Modalità di svolgimento dell’esame (orale):Impostazione di una lezione su di un testo letterario, scelto in funzione del livello scolastico al quale è destinato. Lettura didattica del brano, con particolare riguardo agli aspetti lessicali, morfo-sintattici, retorico-stilistici e, ove sia possibile, intertestuali.

- Testi consigliati:B.M.TRENTIN, Greco. Grammatica, Milano, Alpha Test, 2002B.GUARINI, La didattica del greco e del latino, a c. di L.Piacente, Bari, Edipuglia, 2002A.ALONI, La lingua dei Greci, Roma, Carocci, 2003G.Alvoni, Scienze dell’antichità per via informatica, Bologna, CLUEB, 2002

Commissione d’esame R.SARDIELLO, R.GUIDO, O.VOX, P.GIANNINI

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della lingua grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Piero TotaroTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell'AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO lunedì, 11.00-12.45; 14.15-15.00

mercoledì, 10.30-11.15; 14.15-15.00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti una prospettiva di studio, metodologicamente

fondata, dei complessi fenomeni linguistici e della bibliografia riguardanti le varie parlate greche di età storica, prospettiva utile ad acquisire rigorosa consapevolezza nell'offerta didattica della lingua greca.

PROGRAMMA Illustrazione dei principali strumenti di studio riguardanti:la storia della lingua greca, la mecenologia e la dialettologia greca; lessici generali e speciali; dizionari etimologici; trattazioni generali di grammatica della lingua greca, ad uso e specialistico e scolastico; studi specifici sulla fonetica, sulla morfologia e sulla sintassi del greco; strumenti sussidiari per lo studio del greco.

BIBLIOGRAFIA Xerocopie e testi messi a disposizione durante il corso.

96

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PROPOSTA DI COMMISSIONE Proff. Piero Totaro (presidente), Giuseppe Mastromarco, Olimpia Imperio

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della lingua grecaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52A

DOCENTE Piero TotaroTELEFONO 080-5714404DIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze dell'AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO lunedì, 11.00-12.45; 14.15-15.00

mercoledì, 10.30-11.15; 14.15-15.00OBIETTIVI DEL CORSO Fornire ai corsisti una prospettiva di studio, metodologicamente

fondata, dei complessi fenomeni linguistici riguardanti le varie parlate greche di età storica, utile ad acquisire un metodo rigoroso nell'offerta didattica della lingua greca.

PROGRAMMA Lettura, traduzione e puntuale analisi linguistica dei passi forniti in xerocopia durante il corso: da Erodoto, Platone, Isocrate e Arriano. Si consiglia di approfondire, in particolare, i seguenti argomenti di grammatica: prima, seconda e terza declinazione; gradi di comparazione; i pronomi (compresa la frase relativa); caratteristiche e flessione, uso e valore del presente, imperfetto, futuro, aoristo e perfetto; uso e valore dei modi infinito e participio. Testi di riferimento consigliati e materiale didattico:xerocopie fornite durante il corso; i corsisti possono inoltre avvalersi di un qualunque testo di grammatica greca, tra quelli in uso nei licei.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Proff. Piero Totaro (presidente), Giuseppe Mastromarco, Olimpia Imperio

INSEGNAMENTO La tradizione medievale e umanisticaSEDE LecceAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51

DOCENTE Sabina TuzzoDIPARTIMENTO Studi storici dal Medioevo all'età contemporaneaORARIO DI RICEVIMENTO Mart.: ore 10.00-11.00; giov.: ore 11.00-12.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: La sopravvivenza degli autori classici

nella letteratura medievale e umanistica.

- Contenuti: Conoscenza dei principali problemi critici; trasmissione dei testi e tradizione manoscritta; scelta, lettura, traduzione e commento dei testi medievali.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Indicazioni bibliografiche e fotocopie dei testi saranno fornite durante il corso delle lezioni.

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- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Tuzzo, Ugenti

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della storiaSEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43-50-51a

DOCENTE Saverio RussoDIPARTIMENTO Scienze UmaneORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 9-12.30PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire ai corsisti una rapida

informazione sulla metodologia della ricerca storica, sul ruolo della storia nei processi formativi e su forme e pratiche della didattica della disciplina.

- Contenuti: Attraverso l’analisi del testo di riferimento e l’illustrazione di schemi di programmazione modulare, i corsisti sono messi in grado di acquisire i concetti base della disciplina e le modalità operative per la didattica, perfezionate poi nelle successive attività laboratoriali.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):W. Panciera-A. Zannini, Didattica della storia, Le Monnier, Firenze 2006, pp. 1-8; 29-83; 106-150.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Russo Saverio, Robles Vincenzo, Caffio Maria. Angela (supplente)

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica: uso e valutazione della prova scrittaSEDE Facoltà di Lettere – Foggia – Via ArpiCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

43/A50/A51/A

DOCENTE Giovangualberto CarducciDIPARTIMENTO Linguistico-letterarioORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 14-15PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Al termine dell’attività di laboratorio gli specializzandi dovranno essere in grado di

classificare le prove di profitto in rapporto

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alle caratteristiche dello stimolo offerto e della risposta richiesta

definire i concetti di “validità” e “attendibilità” di una prova scritta

conoscere le molteplici tipologie di prova scritta previste negli esami finali di Stato della Scuola secondaria di secondo grado

conoscere la tipologia dei quesiti che strutturano una prova oggettiva di profitto

ideare e costruire una prova scritta in funzione degli obiettivi

elaborare griglie di valutazione passare dalla misurazione alla valutazione

della prova scritta

- Contenuti:Nozioni fondamentali di docimologia: significato e funzione della valutazione; validità ed attendibilità delle prove di verifica; classificazione delle prove di verifica; i metodi di valutazione; analisi e interpretazione dei dati valutativi; le prove semistrutturate; le prove oggettive di profitto; descrittori dell’apprendimento e griglie di valutazione.Aspetti normativi dei nuovi esami finali di Stato.

Esercitazioni per la costruzione e la valutazione delle diverse tipologie della prima prova scritta degli esami finali di Stato della scuola secondaria di secondo grado:

Il tema (storico e di ordine generale) Il saggio breve L’articolo giornalistico L’analisi del testo

Esercitazioni per la costruzione e la valutazione delle diverse tipologie della terza prova scritta dei nuovi esami finali di Stato della scuola secondaria superiore

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): G. DOMENICI, Manuale della valutazione

scolastica, Bari-Roma, Editori Laterza, 2001 L. CALONGHI, Strumenti di valutazione. I

saggi, Teramo, Lisciani & Giunti, 1992 L. CALONGHI, Valutazione delle

composizioni scritte, Roma, Armando Editore, 19964 E. DEGL’INNOCENTI, Il manuale della

scrittura. Modelli, procedure, laboratorio, Torino, Paravia, 2002

A. GIAMBÒ, La valutazione negli Esami di Stato. Criteri e Procedure, Napoli, Tecnodid, 2002

P. FRIGNANI, V. BONAZZA, Le prove oggettive di profitto. Strumenti docimologici per l’insegnante, Roma, Carocci, 2003

L. CALONGHI, L. BONCORI, Guida per la

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correzione dei temi, Roma, LAS, 2006

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): Prova scritta

INSEGNAMENTO Metodologia e didattica della letteratura grecaSEDE LecceAREA Linguistica-letterariaDOCENTE Pietro GianniniTELEFONO 0832/294604DIPARTIMENTO Dipartimento di Filologia classica e di Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì, ore 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso si propone di:

- consolidare le conoscenze storico-letterarie;

- sviluppare le capacità di verifica critica dei testi;

- sollecitare l'attenzione al rapporto tra testo originario e traduzione;

- potenziare la capacità di mettere i testi in relazione con il contesto culturale e storico-politico in cui furono prodotti, sviluppando così il senso storico;

- sviluppare la capacità di analisi dei testi in quanto prodotti letterari.

- Contenuti:Il corso:

- fornirà sui vari periodi e sui vari generi letterari notizie che consentano un approccio critico ai vari argomenti;

- procederà all'analisi di alcuni testi significativi (appartenenti ai diversi momenti della storia letteraria greca) secondo un modello che ne metta in rilievo, da una parte, gli aspetti culturali ed antropologici e, dall'altra, le qualità letterarie.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Saranno indicati nel corso delle lezioni

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Pietro GianniniRosanna Guido

INSEGNAMENTO Fondamenti di Filologia classica100

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SEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52 A

DOCENTE Renata RoncaliTELEFONO 080-5714226DIPARTIMENTO Scienze dell’AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì-venerdì ore 10-11OBIETTIVI DEL CORSO Insegnamento dei Fondamenti di Filologia classica. Teoria e

prassi.PROGRAMMA Argomenti di studio: Storia della tradizione del testo: Seneca –

Tradizione diretta e tradizione indiretta a confronto – L’interpolazione – Vari tipi di errori e modifiche nella tradizione manoscritta – Dagli strumenti tradizionali ai nuovi strumenti informatici per l’analisi dei testi classici.

BIBLIOGRAFIA M.L. West, Critica del testo e tecnica dell’edizione, Palermo, Ed. L’Epos.M. Scialuga, Introduzione allo studio della filologia classica, Alessandria, Ed. dell’Orso.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

R. Roncali, G. Mastromarco, P. Totaro

INSEGNAMENTO Storia delle istituzioni e della società romanaSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51A/52A

DOCENTE Elisabetta TodiscoTELEFONO 0805714266DIPARTIMENTO Scienze dell’AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 10-12; mercoledì 10-12PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso si propone di tracciare un

profilo della fisionomia istituzionale di Roma antica colta nelle sue dinamiche interne e nel suo sviluppo. Particolare attenzione si presterà alla definizione della società e al rapporto tra organizzazione sociale e struttura politico-istituzionale. L’intero percorso si poggerà sulla lettura diretta delle fonti antiche, sia letterarie, sia epigrafiche, sia giuridiche.

- Testi: M. Pani, E. Todisco, Società e istituzioni di Roma antica, Carocci 2005.

L’esame consisterà in un colloquio orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

E. Todisco; M. Pani, C. Roscino

INSEGNAMENTO Tecniche di valutazione del comportamento linguistico

101

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SEDE LecceDOCENTE Marcello AprileDIPARTIMENTO 0832.296315ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 11-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Mettere gli specializzandi in condizione di riflettere sulla natura, formazione, stratificazione e classificazione delle parole, strumento fondamentale per l’insegnamento (non solo delle materie umanistiche)

- Contenuti:Prima parte: Le parole e la loro natura. Il significato. La fraseologia. Gli usi sociali. La stratigrafia delle parole. I prestiti da altre lingue. I prestiti dai dialetti. La formazione delle parole: suffissazione, prefissazione, composizione. Seconda parte: le parole e la loro classificazione. Compiti e natura dei vocabolari. I dizionari dell’uso. I dizionari storici ed etimologici.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

M.Aprile, Dalle parole ai dizionari, Bologna, Il Mulino, 2005.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Aprile, Marcello; Camericno, Giuseppe; Marzano, Carlo

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Letteratura italianaSEDE LecceAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A51, A43 e A50

DOCENTE Prof. Emilio FilieriDIPARTIMENTO SSIS Puglia - Italianistica BariORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e giovedì, ore 11.00-12.30, presso istituto Letteratura

italiana (già G.Rizzo)- Pal.Ateneo di Lecce.PROGRAMMA -0 Obiettivi del corso: saper individuare e proporre aspetti

letterari, etico-civili e storico-critici nel e del testo; saper programmare e svolgere interventi didattico-formativi di Letteratura italiana; saper utilizzare metodologie e strategie fra unità didattiche e moduli; saper utilizzare differenti edizioni di manuali e storie-antologie; saper sviluppare inferenze e stili dell'insegnamento/apprendimento.

-1 Contenuti: esempi di didattica, oltre la pedagogia; i processi e gli esiti dell'azione di insegnamento; la centralità del testo letto:esemplari. Dalle Unità Diddattiche ai Moduli, fra G. Domenici e Bertocchi-Quartapelle. Mappe concettuali e uso di manuali.Elementi, fattori, snodi della Programmazione.

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Tipologie modulari e metodologie. Dal Modulo al Curricolo."Topos", tema e motivo; gli archetipi. Disciplinarità e multi-, pluri-, interdisciplinarità. Implementazione tra macro- e mesolivello.

-2 Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): consigliabile la lettura di E. FILIERI, Letteratura e scienza tra Salento e Napoli., Galatina, Congedo, 2002

-3 Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): produzione scritta individuale di un modulo e/o unità di programmazione didattica di letteratura italiana.

-4 Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: materiali, testi, articoli e ulteriori elementi sono forniti dalla cattedra.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Emilio Filieri

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di Letteratura GrecaSEDE LecceAREA 2 Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52AL

DOCENTE Adele filippoDIPARTIMENTO filologia classica e scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO

Dopo la lazione

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: costruzione di un percorso formativo che guidi alla scelta degli strumenti idonei alla comprensione dei fatti letterari

- Contenuti: criteri riguardanti la scelta dei libri di testo di letteratura, antologia , critica letteraria. Analisi dei programmi scolastici. Elaborazione di unità didattiche e di mappe concettuali su argomenti di letteratura greca

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): discussione degli elaborati prodotti nel corso del laboratorio

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della lingua italianaSEDE LecceCLASSE/CLASSI 43/50 A

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(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Pietro SistoTELEFONO 0805714558DIPARTIMENTO ItalianisticaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 17.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: La parte introduttiva del corso

intende fornire gli strumenti bibliografici essenziali allo studio della lingua e della letteratura italiana con particolare riferimento al rapporto scuola – territorio: saranno pertanto oggetto di approfondimento i repertori bio-bibliografici, i volumi ed alcuni saggi che si occupano della storia linguistica e letteraria della Puglia. Il corso intende soprattutto offrire alcuni esempi di didattica della lingua e della letteratura italiana con particolare riferimento alla lettura e all’analisi di alcuni classici (Boccaccio, Ariosto, Manzoni ecc. ).

- Contenuti: Partendo dalla lettura della novella di Federigo degli Alberghi del Decameron, verranno forniti suggerimenti nel campo della didattica della lingua e della letteratura italiana, che tengono conto delle più recenti acquisizioni sia sul piano normativo che pedagogico. In particolare verrà proposta la riscrittura dei classici con esemplificazioni didattiche di scomposizione/ricomposizione del testo, trans-codifica testuale, libro parallelo, grammatica del fumetto.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): P. Sisto, Bibliografia e letteratura, in Letteratura italiana: esempi di metodologia e didattica, a cura di F. Tateo, 1, Graphis, Bari 2002, pp. 119-34; F. Tateo, T. Gargano, Didattica della scrittura, Graphis, Bari 2005, pp. 143-93; antologia di testi.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): l’esame consiste in una serie di esemplificazioni didattiche e di prove scritte in itinere da svolgersi immediatamente dopo i moduli “teorici”.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Pietro Sisto – Trifone Gargano

INSEGNAMENTO Storia delle Istituzioni e della Società GrecaSEDE LecceAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

52/A

DOCENTE Prof.Salvatore ALESSANDRÍDIPARTIMENTO Beni Culturali – Università del Salento

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ORARIO DI RICEVIMENTO Ogni venerdì , h 12-13PROGRAMMA - Argomento del corso: La nomothesia attica tra V e IV sec. a.C.

- Obiettivi: sono, sul piano culturale, avvio di una riflessione sulle procedure legislative operanti nello stato ateniese e sulla relativa evoluzione in rapporto ai mutamenti costituzionali (le due esperienze oligarchiche del 411 e del 403 a.C., e le susseguenti restaurazioni della democrazia, rispettivamente, nel 410 e nel 403 a.C.), nonché, sul piano più strettamente didattico, l’abitudine ad utilizzare ragionamenti documentati (a tal fine, si procederà alla lettura in aula di documenti letterari ed epigrafici)

- Contenuti: Atene dalla nascita della repubblica aristocratica di VII sec. a.C. all’età di Alessandro. Il codice di Draconte; la nomothesia di Solone; la riforma di Clistere; le leggi di Efialte e di Archestrato.

-Testi: fonti in fotocopia- G.Poma, Le Istituzioni politiche della Grecia in età

classica, Il Mulino Bologna- H.Bengtson, L’antica Grecia, Il Mulino Bologna

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

S.AlessandrìP.GianniniC.Marangio

INSEGNAMENTO Lab. Didattica: Uso e valutazione della prova scrittaSEDE LecceAREACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

Classe 43/50 A

DOCENTE Dott.ssa Rosanna BAGNARDIORARIO DI RICEVIMENTO Dalle ore 17.00 alle ore 18.00 nei giorni di lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso: Acquisire competenza linguistica

attraverso la scrittura. Strategie metacognitive

- Contenuti: Descrittori cognitivo – testuali. Testo regolativi – espositivo – narrativo – descrittivo – argomentativi – ecc.. Valutare la competenza linguistica – comunicativa in italiano.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Riferimenti bibliografici – fotocopie.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

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INSEGNAMENTO Tradizione cristiana e culture europeeSEDE BariAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI 51/ADOCENTE Ada CampioneTELEFONO 080.5717935DIPARTIMENTO Studi classici e cristiani (Bari)ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì e giovedì, ore 10.00-12.30PROGRAMMA Obiettivi del corso:

- Sulla base delle risultanze critiche più recenti focalizzare l’attenzione sulle radici culturali e spirituali dell’Europa, in una prospettiva di indagine che trascenda i principi razionali astratti e la dimensione delle leggi giuridiche ed economiche.

- Si può sostenere che “senza il cristianesimo” l’Europa non sarebbe nata e per certi aspetti non sarebbe neppure pensabile?

- Focalizzare alcuni aspetti del confronto/scontro tra la tradizione cristiana e altre tradizioni che hanno contribuito a formare l’Europa, in particolare quelle ebraica e quella islamica.

- Illustrare il senso dell’affermazione di Croce secondo cui gli Occidentali “non possono non dirsi cristiani”.

Contenuti: - Definizione dei caratteri identitari del cristianesimo e

dell’ebraismo; rapporti tra cristianesimo ed ebraismo; formazione dell’identità cristiana ed evoluzione del cristianesimo antico; concetto di “tradizione” cristiana; Islam: sua comparsa e sue principali caratteristiche; compresenza delle tre religioni monoteistiche nel Mediterraneo, in Europa e in Puglia; religioni e secolarizzazione: religione e società; l’insegnamento delle religioni in prospettiva europea; il curriculum religioso nelle scuole: storia delle religioni e apertura al diverso; questione delle immigrazioni in Europa negli ultimi decenni: multiculturalismo e interculturalità; dibattito recente sul richiamo alle radici cristiane o giudaico-cristiane nella Carta costituzionale dell’Unione Europea.

- Testi: - G. Otranto, L’insegnamento delle religioni in prospettiva

europea, in AA.VV., L’insegnamento delle religioni oggi, Bari 1998, pp. 1-10;

- G. Otranto, Le ragioni di un incontro, in AA.VV., Mediterraneo-Europa. Dalla multiculturalità alla interculturalità, Bari 1997, pp. 13-24;

- G. Otranto, Le tre religioni monoteistiche in Puglia, cerniera tra Mediterraneo ed Europa, pp. 87-100;

- B. Croce, Perché non possiamo non dirci cristiani, Bari, 1959.

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale e/o scritta

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:106

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PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Ada CampioneAssociata di Storia della Chiesa antica, Università di BariDott. Immacolata Aulisa Ricercatore di Storia del cristianesimo antico – Università di BariDott. Laura CarnevaleRicercatore di Storia del cristianesimo antico – Università di Bari

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della lingua latinaSEDE FoggiaAREA Linguistico-letterariaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

51/A ; 52/A

DOCENTE Giorgio MaselliTELEFONO 080.5717517 080.5714422DIPARTIMENTO Scienze dell’Antichità ORARIO DI RICEVIMENTO Nelle ore immediatamente precedenti e susseguenti quelle di

lezione (Foggia) ed inoltre venerdì ore 10,30 –12,30 (Facoltà di Lingue- Università degli Studi di Bari)

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Approfondimento delle principali coordinate di analisi linguistica di testi latini: nozioni di storia della lingua, semantica, etimologia, metrica, esiti romanzi. Approfondimento di questioni morfologiche, frastiche e stilistiche, nonché dei rapporti fra microtesti e macrotesti. Elaborazione di tipi di traduzione secondo i testi di partenza e i destinatari.

- Contenuti: Esposizione degli strumenti di decodifica testuale. Exempla di brani didatticamente significativi.

- Testi: Discussione di brani prosastici e poetici strettamente connessi con gli obiettivi del corso e presentati volta per volta ai frequentanti.

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

G. Maselli; G. Cipriani

INSEGNAMENTO FONDAMENTI DI FILOLOGIA CLASSICASEDE UNIVERSITA’ DI FOGGIAAREA LINGUISTICO-LETTERARIADOCENTE Prof. Giuseppe SolaroDIPARTIMENTO Tradizione e Fortuna dell’AnticoORARIO DI RICEVIMENTO Nei giorni di lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso: conoscenza delle questioni

fondamentali relative alla tradizione dei testi classici

- Contenuti: conservazione e perdita di testi antichi

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di

107

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testi): Il Liber sui generali stranieri di Cornelio Nepote

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: a lezione saranno distribuiti materiali di lavoro in fotocopia

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Giuseppe Solaro, Dott. Stefania Montecalvo (ricercatore di Filologia Classica presso l’Università di Foggia)

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della ComposizioneSEDE LecceAREA Musica e SpettacoloCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

31 A – 32 A

DOCENTE Alfredo Luigi CornacchiaDIPARTIMENTO Insegnante a contratto esternoORARIO DI RICEVIMENTO Dopo le lezioniPROGRAMMA Obiettivi: Un percorso possibile, volto a:

a) Fornire gli strumenti metodologico-didattici volti a stimolare l’interesse, la fantasia e la creatività degli alunni, con particolare attenzione alla interrelazione esistente tra testo e musica.b) Acquisire le competenze necessarie per programmare e realizzare attività didattiche che consentano agli alunni un uso personale e creativo delle conoscenze acquisite, della voce, degli strumenti musicali, degli oggetti, dei gesti suono e delle apparecchiature sonore (radio, registratore, ecc.).c) Simulare ed analizzare le attività progettate al fine di coglierne gli aspetti di particolare interesse metodologico-didattico.Contenuti: Comporre il ritmo: invenzione di brani ritmici ad una o più parti; la variazione ritmica; accompagnamenti ritmici liberi ed ostinati; imitazione e canone ritmico; improvvisazione ritmica libera e controllata, individuale e di gruppo.Comporre la melodia: invenzione di melodie; la variazione melodica; il pedale e il bordone; invenzione di ostinati melodici e controcanti; l’imitazione; accompagnamento armonico; improvvisazione melodica libera e controllata, individuale e di gruppo.Comporre le idee, i progetti: Fiabe e racconti, poesie e filastrocche diventano spunti per l’elaborazione e l’improvvisazione. Movimenti, immagini, oggetti, situazioni e personaggi reali e fantastici stimolano la creatività e l’espressività favorendo l’integrazione dei linguaggi.Libri consigliati: G.PIAZZA, Orff-Schulwerk. Musica per bambini. Manuale. Edizione italiana elaborata sulla base dell’opera didattica di C.ORFF e G.KEETMAN, Milano, Suvini Zerboni 1983.G.PIAZZA, Orff-Schulwerk. Musica per bambini. Esercitazioni pratiche. Edizione italiana elaborata sulla base dell’opera didattica di C.ORFF e G. KEETMAN, Milano, Suvini Zerboni 1983.

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C.DELFRATI, I colori della musica. Corso di educazione musicale. Capire la musica, Milano, Principato 2003, pp.155-167; 291-328.R.S. BRINDLE, La composizione musicale – Orientamenti didattici. Milano, Ricordi, 1992. B. PORENA, Breviario di composizione: il corso di nuova didattica della composizione (da Esperienze didattico-musicali), Roma, Pro musica studium, 1977.Inoltre, elenco bibliografico generale sulla didattica in:http://rsb.provincia.brescia.it/ddmanerbio/alef/suoni/testo8.html

Altri riferimenti bibliografici saranno forniti durante il laboratoriowww.dienneti.it/risorse/musica/index.htmwww.siem-online.it/docu/muscrif/ciclobas.htmwww.arpnet.it/animus/didattica/mce.htmwww.oradimusica.it/sitopub/lezioni/lezioni.htmwww.retestresa.it/links/links/unita_apprendimento.aspwww.edscuola.it/archivio/comprensivi/uda.htmwww.mediaalfieri.it/didattica/programmazionemusicale.htm

MODALITA’DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

Misto: due elaborati scritti da illustrare. Gli studenti si suddivideranno e lavoreranno in gruppi.

INDICAZIONI ORGANIZZATIVE DEL CORSO

Gli studenti, dovendo produrre elaborati scritti da commentare, sono invitati a servirsi di computer per l’ascolto e la verifica dei lavori fatti in itinere.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica dell'Educazione MusicaleSEDE LecceAREA Musica e SpettacoloCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

31-32/A

DOCENTE Francesco GattaPROGRAMMA - Obiettivi del corso: Padronanza metodologica (fruitivo-

critica e manipolativa) di alcuni mezzi e dispositivi didattici, in particolare relativa all'utilizzo di musica abbinata ad immagini e testo verbale (notamente colonne sonore cinematografiche e jingles pubblicitari) in contesti educativi (scuola media).

- Contenuti: Dispositivi e mezzi didattici vicini al vissuto dello studente. La colonna sonora cinematografica (dalle origini ad oggi) ed il jingle pubblicitario (da Carosello ad oggi): funzioni, strutture, significati, utilizzo didattico. Esperienze di destrutturazione-analisi e di manipolazione creativa.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi).

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:109

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INSEGNAMENTO Didattica della composizioneSEDE LecceAREA Musica e SpettacoloCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

A031 A032

DOCENTE Franco Antonio MirenziORARIO DI RICEVIMENTO Un’ora prima e /oun’ora dopo ogni lezione come da calendarioPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

padronanza di utilizzo in chiave educativa delle tecniche di composizione

- Contenuti:come da argomenti delle lezioni indicati sul registro del corso

- Testi: 1.F.A. Mirenzi: dispense e appunti sulla didattica della composizione2.A.Schoenberg:Elementi di composizione

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Scritto

-PROPOSTA DI COMMISSIONE

Mirenzi, Besutti, Giuliani

INSEGNAMENTO STORIA ED EVOLUZIONE DELLA MUSICA ALTERNATIVA

SEDE LecceAREA Musica e SpettacoloCLASSE/CLASSI

31°; 32°

DOCENTE Vincenzo MARTORELLADIPARTIMENTO Docente esternoORARIO DI RICEVIMENTO Al termine di ciascuna lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Fornire ai corsisti una prospettiva di studio, metodologicamente fondata, dei complessi fenomeni espressivi, estetici, funzionali e culturali che agiscono nella c.d. musica alternativa. Attraverso una lettura diacronica, ma anche sincronica, di periodi storici, generi e stili, il fine è quello di attivare processi didattici e formativi in grado di promuovere competenze per affrontare criticamente la popular music.

- Contenuti:Il programma del corso si sviluppa attraverso cinque unità didattiche nelle quali verranno analizzati, metodologicamente, alcuni aspetti decisivi riguardanti la storia e l’evoluzione delle musiche alternative, con particolare riferimento al jazz e al rock. Il titolo del corso è:

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1945-1965 Da Charlie Parker ai Beach Boys. Cronache musicali di un ventennio formidabile.

1. Charlie Parker e il Bebop. (6 ore)

2. Country, Rhythm’n’Blues, Pop: la nascita del Rock and Roll (6 ore)

3. Dall’Hard-bop al Free: estetiche di una rivoluzione annunciata (6 ore)

4. Il Rock and Roll muore e risorge. (3 ore)

5. Beatles vs Beach Boys. (9 ore)

- Testi:a) Dispense, con cd allegati, a cura del docente

b) Orientamento storico generale:Polillo, Jazz, Oscar MondadoriAA.VV La grande storia del rock di Rolling Stone, ArcanaV. Martorella, Art Blakey. Stampa AlternativaG. Salvatore, Charlie Parker, nuova ed., Stampa Alternativa

c) Approccio musicologico alla musica alternativa:R. Middleton, Studiare la popular music, Feltrinelli

d) Materiali per l’approfondimento:A. Moore, “Come si ascolta la popular music”, in Enciclopedia della Musica vol 1, Einaudi, pp. 701-718

e) Prospettive didattiche:L. Marconi (a cura di), “Popular Music a scuola: fra piacere musicale e attività didattica”, in Musica Domani, n. 116, 2000, pp. 28-34

Altre e più specifiche indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

L’esame avrà svolgimento scritto.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Mirenzi, Cornacchia

INSEGNAMENTO INFORMATICA MUSICALE

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SEDE LECCEAREA MUSICA E SPETTACOLOCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

31/A – 32/A

DOCENTE COLAFELICE FULVIO GIACOMODIPARTIMENTO Ins. Contr. EsternoORARIO DI RICEVIMENTO Al termine di ciascuna lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Acquisire la capacità di adoperare i più diffusi software per la notazione musicale e per la produzione audio/midi

- Contenuti:Elementi di acustica1.1 Cos'è il suono. 1.2 La propagazione del suono nell'aria. 1.3 Le proprietà del suono. 1.4 Combinazioni di sinusoidi pure. 1.5 Rappresentazione Ampiezza-Frequenza. 1.6 Contenuto armonico di una forma d'onda. 1.7 Le forme d'onda. 1.8 Inviluppo del suono. 1.9 Comportamento del suono.

Il microfono2.1 Cos’è il microfono2.2 Caratteristiche dei microfoni2.3 Microfoni dinamici2.4 Microfoni a condensatore

Il Mixer3.1 Cos’è il mixer3.2 Com’è fatto3.3 Modulo d’ingresso3.4 Modulo master o d’uscita3.5 Schema a blocchi3.6 Connettori

Sistemi di numerazione4.1 Il sistema decimale4.2 Il sistema binario4.3 Valori rappresentabili e valori massimi4.4 Il sistema esadecimale

Audio Digitale5.1 Segnali digitali e segnali analogici5.2 Campionamento e quantizzazione5.3 Foldover5.4 Codifica digitale PCM5.5 Codifica mp3

Il MIDI6.1 La storia.

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6.2 L'interfaccia hardware. 6.3 Esempi di reti MIDI. 6.4 Il protocollo e la sintassi. 6.5 I messaggi MIDI. 6.6 I canali MIDI. 6.7 Struttura dei messaggi MIDI. 6.8 Channel messages: Note on, Note off, After touch, Pitch bend, Program change. 6.9 System Messages. 6.10 MIDI Files. 6.11 Il General MIDI GM. 6.12 m-LAN.

Il decibel 7.1 Il concetto di decibel. 7.2 I decibel nel mondo dell'audio. 7.3 Legge della distanza inversa. 7.4 Combinazioni di sorgenti sonore. 7.5 Grandezze elettriche espresse in decibel. 7.6 Standard Operating Level. 7.7 Dynamic Range. 7.8 Misuratori di decibel.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Bianchini, Riccardo - Cipriani, Alessandro IL SUONO VIRTUALEEdizioni ConTempoNet

Lombardo, Vincenzo - Valle AndreaAUDIO E MULTIMEDIAEditore: Apogeo

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):misto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Colafelice FulvioProf. Cornacchia Alfredo

INSEGNAMENTO Teoria dell’apprendimento motorioSEDE BariAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29-30 A

DOCENTE Savino LisoDIPARTIMENTO Scienze BiomedicheORARIO DI RICEVIMENTO Al temine delle lezioniPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

. I fondamenti epistemologici del movimento umano;

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. I fondamenti epistemologici delle scienze motorie e sportive nella scuola;

. I processi mentali di elaborazione dell’informazione per l’esecuzione, il controllo e l’apprendimento motorio;

. Le principali teorie dell’apprendimento; . Le fasi del processo di apprendimento motorio; . Le relazioni tra apprendimento ed insegnamento motorio: metodologie; . Acquisire competenze inerenti ai diversi approcci metodologici

all'insegnamento-apprendimento dell'educazione fisica e sportiva nella scuola secondaria.- Contenuti:

. I Fondamenti epistemologici del movimento umano e delle attività motorie;

. Corporeità, apprendimento e processo educativo della persona

. I quadri di riferimento psicopedagogico e bio-fisiologico: le principali teorie inerenti il rapporto tra attività motorie e processo educativo

. Le modalità di realizzazione del movimento; I processi mentali dell’apprendimento motorio

. I modelli dell’apprendimento motorio: comportamentismo e cognitivismo

. I presupposti dell’apprendimento motorio (condizioni esterne ed interne)

. Le fasi del processo di apprendimento motorio secondo la scuola cognitivista

. Metodologie per l’insegnamento-apprendimento motorio.

. Il gioco e l’apprendimento.- Testi:Schmidt, R., A., Wrisberg, C. A., Apprendimento motorio e prestazione, tr. it., SSS, Roma, 2000;Hotz, A., L’apprendimento qualitativo dei movimenti, tr.it., SSS, Roma 1996.Meinel K., Schnabel G., Teoria del movimento, SSS, Roma Ia ed. 1984.Bragagnolo W., Cesari P., Facci G., Olivato P., Apprendimento e ridimensionamento motorio, SSS, Roma 1993.- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Savino Liso - Prof. Paolo Spilotros

INSEGNAMENTO Didattica delle Attività Motorie ScolasticheSEDE BARIAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI 29-30/ADOCENTE Colella DarioOBIETTIVI DEL CORSO· Individuare i Fondamenti epistemologici delle scienze motorie esportive nella scuola;· Definire gli Obiettivi formativi e le Competenze motorie· Distinguere i modelli della programmazione didattica;· Individuare le relazioni tra gli obiettivi formativi, i contenutidisciplinari, gli stili d’insegnamento ed i modelli dellavalutazione;· Distinguere i metodi di Valutazione delle abilità motorie delleconoscenze e dei comportamenti socioaffettiviPROGRAMMA1. L’analisi disciplinare ed i nuclei essenziali delle Scienze motoriee sportive2. I Modelli della programmazione nelle Scienze Motorie e Sportive3. Le Indicazioni Nazionali per i piani di studio individualizzati

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(obiettivi specifici di apprendimento, obiettivi formativi, lecompetenze motorie): conoscenza, analisi, rapporti e relazioni4. Stili d’insegnamento e Competenze motorie5. I Modelli della valutazione didattica nelle scienze motorie esportive6. Misurazione e Valutazione nelle attività motorie scolastiche: lescale di misura, la raccolta dati, l’elaborazione dei dati,l’interpretazione dei dati7. L’analisi dell’insegnamentoBIBLIOGRAFIA1. AA.VV. (Carraro A., Lanza M. cur.), Insegnare apprendere ineducazione fisica, Armando, Roma 2004.2. Colella, D. (2004), Didattica delle attività motorie per l’età evolutiva.Percorsi didattici, PensaMultimedia, Lecce 2004; Rivista “Scuola eDidattica” – Ed. La Scuola, Brescia, n. 1 (annate: 2004-2005; 2005-2006)

INSEGNAMENTO Laboratorio Didattico di Metodologia dell’apprendimento motorio

SEDE BARIAREA Scienze MotorieCLASSE/CLASSI 29-30/ADOCENTE Colella DarioOBIETTIVI DEL CORSOAnalizzare i Fondamenti epistemologici delle scienze motorie esportive nella scuola; individuare le differenze tra i programmi ele Indicazioni nazionaliIndividuare gli obiettivi formativi dagli Obiettivi specifici diapprendimentoProgettare Unità di apprendimento per la scuola secondaria diprimo gradoDefinire un sistema di valutazione delle abilità e delle conoscenzein educazione fisica e sportiva e Definire liste di descrittoridell’apprendimento motorioPROGRAMMALo sfondo pedagogico ed istituzionale delle Indicazioni nazionali(2003)Dalle Scienze motorie all’educazione fisicaDai programmi alle indicazioni nazionaliDall’unità didattica all’unità di apprendimentoGli obiettivi formativi e gli OSA (obiettivi specifici diapprendimento)La progettazione formativaLa valutazione formativa ed il portfolioBIBLIOGRAFIAAA.VV. (cur. G. Bertagna), Scuola in movimento, F. Angeli, Milano2004; Rivista Scuola e Didattica ed. La Scuola, Brescia, annate2005-2006 (in particolare il n.1 annata 2004-2005; 2005-2006; 2006-2007).Documenti: Indicazioni nazionali; PECUP (MIUR).

INSEGNAMENTO PSICOLOGIA DELL’HANDICAP E DELLA SALUTESEDE BARIAREA SCIENZE MOTORIECLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali

29A; 30A

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dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Prof.ssa Antonietta CURCITELEFONO 080/5714716DIPARTIMENTO PSICOLOGIAORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, 15.30-17.30

Venerdì, 11.00-12.00PROGRAMMA Obiettivi del corso: Delineare i principali modelli teorici in tema

di psicologia della salute e dell’handicap. Fornire strumenti per l’analisi critica dei processi psicologici e psicosociali connessi a comportamenti che hanno implicazioni per la salute e per il trattamento della disabilità.

Contenuti:Aree di intervento e ricerca in psicologia della saluteSenso comune vs. spiegazioni scientifiche in tema di saluteProcessi psicologici e psicosociali rilevanti per la saluteRelazione medico-pazienteLa sindrome del burn-outMenomazione, disabilità e handicapModelli di diagnosi Handicap e famigliaIntegrazione scolastica

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Zani, B. e Cicognani, E. (2000). Psicologia della salute.

Bologna: Il Mulino. Zanobini, M. e Usai, M. C. (1999). Psicologia dell’handicap

e della riabilitazione. Milano: Franco Angeli.

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): Orale

INSEGNAMENTO TEORIE E TECNICHE DEL CONTROLLO DELLO STRESS SEDE BariAREA M-PSI/08; MED/25CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29/A-30/A

DOCENTE Prof Antonello BellomoDIPARTIMENTO Dip. di Scienze Mediche e del Lavoro, UNIFGORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì e giovedì ore 12-14PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire una ampia descrizione dei

principali meccanismi etiopatogenetici dello stress; identificare le principali patologie indotte dallo stress; fornire una descrizione delle principali tecniche di trattamento dei disturbi indotti dallo stress.

- Contenuti:Reazioni psicologiche e comportamentali alle malattie organiche.La psicosomaticaIl burnout

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Bellomo A: Psicologia Medica ed Abilità Relazionali; 116

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Minerva Medica, Torino, 2004- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

scritto (test a scela multipla)- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Pror Antonello Bellomo; Prof.ssa Annarita Carone

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di guida e gestione dei gruppi e delle attività gruppali

SEDE BariAREA Scienze motorieCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29A-30A

DOCENTE Carone Anna RitaDIPARTIMENTO Scienze Neurologiche e psichiatricheORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 12-13OBIETTIVI DEL CORSO Obiettivi del corso: Il laboratorio intende introdurre gli studenti

alle dinamiche socio-psicologiche dei gruppi sociali partendo dalla definizione di gruppo ed illustrando le varie teorie della personalità e psicoterapia ed alcuni esempi pratici di terapie di gruppo.

PROGRAMMA- Contenuti: Teoria della personalità e psicoterapia (Teorie

analitiche-introspettive; Teorie cognitive-comportamentali, teorie relazionali-sistemiche);

Terapie di gruppo (Il trattamento in gruppo, Terapie collettive, psicoterapie comunitarie)

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Psicologia Generale e Clinica, Anna Rita Carone, Vito Martino (cap 8 e 9)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- L’esame prevede la consegna di una tesina elaborata dallo studente sugli argomenti trattati a lezione.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Carone Anna Rita; Bellomo Antonello.

INSEGNAMENTO Psicologia e Psicopatologia dello SportSEDE BariAREA Area Scienze MotorieCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29 A-30 A

DOCENTE Anna Rita CaroneDIPARTIMENTO Medicina e chirurgia, Scienze Neurologiche e psichiatricheORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 12- 13

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OBIETTIVI DEL CORSO - Obiettivi del corso: L’obiettivo principale del corso è la formazione-sensibilizzazione alla psicologia che riveste un requisito fondamentale per evitare gravi errori sul piano organizzativo, pedagogico e sociale.

PROGRAMMA - Contenuti: Psicologia evolutiva (lo sviluppo psico-fisico; lo sviluppo psicologico; lo sviluppo emotivo; lo sviluppo psico-sociale); Psicometria (Fondamenti psicometrici, strumenti psicometrici maggiormente utilizzati; scale per la valutazione di aree specifiche della psicopatologia; scale per la valutazione della disabilità e del funzionamento globale.).

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): Psicologia Generale e Clinica A.R. Carone e V. Martino (Piccin)

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- L’esame prevede l’elaborazione di una tesina su un argomento a piacere scelto dallo studente.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Carone Anna Rita; Bellomo Antonello.

INSEGNAMENTO Psicopatologia ed elementi di igiene mentaleSEDE BariAREA Scienze motorieCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

29A- 30A

DOCENTE Marcello NardiniDIPARTIMENTO Dipartimento di Scienze Neurologiche e PsichiatricheORARIO DI RICEVIMENTO 9.00-10.00 lunedì -mercoledìPROGRAMMA - Obbiettivi del corso:

Fornire le basi teoriche atte a comprendere – al fine di agire con soggetti affetti nei vari setting lavorativi - la patologia psichiatrica nel suo sorgere, nel suo svilupparsi temporalmente fino alla definizione degli esiti. Fornire le informazioni e le competenze basiche per la promozione della salute mentale in ottica di psichiatria preventiva.

- Contenuti:Concetti di malattia e disturbo mentale, di “deficit” ed “handicap”; intervento psichiatrico di tipo terapeutico, di tipo di riabilitazione psichiatrica e psicosociale. Definizione delle principali sindromi psichiatriche nelle varie età della vita, con particolare riferimento a quella scolare ed infanto-adolescenziale. Politiche e tecniche di promozione ed educazione della salute.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

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Materiale didattico fornito durante il corso che copre le tematiche dell’insegnamento

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): Scritto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Marcello Nardini; Fischetti Francesco

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA GEOGRAFIASEDE LecceAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60/A

DOCENTE prof. Antonio SPAGNOLOORARIO DI RICEVIMENTO - Subito prima e subito dopo le lezioni

- Per appuntamentoPROGRAMMA

Obiettivi del corso:1. Stimolare le capacità di osservazione, interpretazione e descrizione della realtà territoriale al fine di sviluppare una mentalità scientifica di studio e di lavoro.2. Potenziare le conoscenze specifiche della Geografia Fisica e della Geomorfologia nonchè le competenze didattiche, relazio- nali ed organizzative. 3. Analizzare gli elementi ed i processi relativi alla dinamica esogena della superficie terrestre, alla geomorfologia ed alle problematiche ambientali.

Contenuti:La scelta degli argomenti tiene conto delle norme generali e dei livelli essenziali di cui alla Riforma del Secondo Ciclo (Decreto Legislativo 226/2005).- Il pianeta Terra. Il reticolato geografico e le coordinate geogra- fiche. Le zone astronomiche. La Legge di Ferrel. La misura del tempo. I fusi orari. Le carte geografiche. Le scale numeri- che. Isoipse ed isobate.- I minerali. Le rocce e loro classificazione. Le caratteristiche

più importanti delle rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche. Composizione chimica dei magmi e forme degli edifici vulca- nici. I terremoti e loro distribuzione geografica. - Dinamica della litosfera. Isostasia. La Teoria della Deriva dei continenti. La Teoria della Tettonica a zolle. Orogenesi. Le dorsali oceaniche. Subduzione. Concetti di faglia e piega. I deserti. Le fosse tettoniche.- Geomorfologia. Il modellamento della superficie terrestre. Degradazione meteorica, erosione, trasporto e sedimentazione.

Alterazioni chimiche. Subsidenza. Il paesaggio carsico. I calan- chi. I meandri. Valli fluviali. I laghi e loro classificazione in base alla loro origine. Ghiacciai e loro azione geomorfologica. Depositi morenici. Valli glaciali e fiordi.

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Testi:1. I. Neviani – C. P. Feyles “Geografia Generale” III Edizione – SEI – Torino2. E. L. Palmieri – M. Parotto “La Terra nello spazio e

nel tempo” – Ed. Zanichelli

Modalità di svolgimento dell’esame:Una prova scritta con test a risposta multipla sui contenuti didattici di tutto il corso.

INSEGNAMENTO Didattica della FisicaSEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59.AScienze Matematiche, Chimiche, Fisiche, Naturali nella Scuola Media

DOCENTE Livio RUGGIERODIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 10-13 e su appuntamento telefonico.OBIETTIVI DEL CORSO Affrontare il problema dell’insegnamento interdisciplinare delle

problematiche scientifiche poste dall’osservazione della Natura, con particolare riguardo ai fenomeni che si verificano nella vita quotidiana, con speciale attenzione a quelli oggetto di dibattito sui media.Proporre agli aspiranti insegnanti di operare in modo che i ragazzi acquistino capacità di osservazione critica di quanto accade intorno a loro e si approprino, in misura compatibile con l’età, delle modalità di reperimento e di analisi delle informazioni, non solo scientifiche, per avviarsi a maturare quell’indipendenza di giudizio che è fondamento essenziale della libertà culturale.

PROGRAMMA Gli argomenti che verranno presi in considerazione, con approfondimenti compatibili con il tempo a disposizione, saranno:La forma dei corpi. Solidi, liquidi, gas.Il moto. Spazio, tempo, velocità, accelerazione.Le forze. Il peso, la massa e la gravitazione universale.Energia cinetica e potenziale. Lavoro. Conservazione dell’energia.Forze e pressione. La pressione atmosferica e i fenomeni connessi.Statica e dinamica dei liquidi. Vasi comunicanti e capillarità. Spinta idrostatica e sue applicazioni.Calore e temperatura. La dilatazione dei corpi.Calore e lavoro meccanico. Le macchine termiche e i principi della termodinamica.Onde meccaniche e onde elettromagnetiche. Il suono e la luce.L’ottica geometrica. L’occhio, i colori e la visione. Cenni di ottica fisica.Fenomeni elettrici e magnetici. Cariche elettriche e correnti elettriche. Elettricità e magnetismo naturali. Temporali e bussole. Elettromagnetismo.Misura delle grandezze, unità di misura e strumenti. Incertezze ed errori.Matematica, Fisica, Chimica e Scienze Naturali: uno strumento

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unico per capire la Natura.

Verranno mostrati e discussi esempi di unità di apprendimento e di realizzazione di semplici esperimenti.

BIBLIOGRAFIA M. Laeng, Insegnare Scienze. Editrice La ScuolaA. Cavadi Gerardini, Didattica delle scienze chimiche, fisiche, naturali. Editrice La Scuola.A. Frova, Perché accade ciò che accade. BUR

INSEGNAMENTO Didattica della LitologiaSEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60 A

DOCENTE Angelo VarolaTELEFONO 0832/298850 DIPARTIMENTO Scienza dei MaterialiORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 11.00-12.00 Giovedì 11.00-12.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Potenziare le conoscenze specifiche

della disciplina. Richiamare i concetti di base attraverso esperienza didattiche in laboratorio in modo da stimolare le capacità di osservazione e descrizione dei candidati.

- Programma: Le Scienza della Terra, Introduzione alla dinamica crostale e storia della terra, minerali e loro classificazione. Le rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie. Ciclo di Hutton, calore interno, vulcani, plutoni. Espansione dei fondi oceanici, deformazione della crosta terrestre, tettonica delle placche, processi sedimentari. Degradazione atmosferica, fossili, evoluzione e stratigrafia. Decadimento radioattivo, gradazioni assolute e relative. Ere geologiche. Riconoscimento delle rocce.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: Angelo Varola Sergio Negri

INSEGNAMENTO Didattica della PaleontologiaSEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60 A

DOCENTE Angelo VarolaTELEFONO 0832/298850 DIPARTIMENTO Scienza dei MaterialiORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 11.00-12.00 Giovedì 11.00-12.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso fornisce gli strumenti

conoscitivi basilari per la realizzazione di esperienze didattiche per l’apprendimento della Paleontologia, in

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particolare verranno illustrati i materiali e i metodi per la determinazione di esemplari fossili e tematiche per l’organizzazione di escursioni didattiche a carattere paleontologico sul campo.

- Programma: Storia della paleontologia; paleontologia e folklore; processi di fossilizzazione; significato cronologico dei fossili; scala dei tempi geologici; cronologia assoluta e relativa; i fossili: scavi, preparazione, esposizione; ere geologiche; prime forme di vita attraverso i fossili; era archeozoica-paleozoica-mesozoica-cenozoica-subera quaternaria, fossili caratteristici di tali ere; schema del percorso della programmazione didattica modulare di paleontologia per la costruzione di relazioni funzionali agli obiettivi; riconoscimento pratico dei fossili e loro collocazione sistematica; visita alle collezioni del Museo dell’Ambiente dell’Università di Lecce ed approccio visivo; percorsi didattici per l’insegnamento della paleontologia.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: Angelo Varola Sergio Negri

DIDATTICA DELL’ ECOLOGIADocente: Dr Maurizio Pinna

PROGRAMMA DEL CORSO

Introduzione allo studio dell’ecologia; tipi di approccio, livelli di organizzazione e limiti - Concetti fondamentali sull’energia; sistemi termodinamici d’interesse per l’ecologia; processi di organicazione, decomposizione e riciclizzazione; tassi ed efficienze dei trasferimenti energetici - Cicli biogeochimici, tipi di cicli, modello, casi particolari (acqua, azoto, carbonio, fosforo, zolfo - L’ecosistema, componenti dell’ecosistema, tipi di ecosistema; la struttura trofica; catene e reti alimentari; le successioni ecologiche – La comunità biotica; ricchezza in specie e diversità; modelli di variazione della diversità; modelli di relazione tra n° di specie, n° di individui, dimensioni individuali ed area disponibile; interazioni tra specie: predazione, competizione, parassitismo, mutualismo; teoria della nicchia – Popolazioni; demografia ed accrescimento di popolazione; k ed r strategia – Stabilità e disturbo; tipi di stabilità; relazioni stabilità-produttività, stabilità-diversità; stabilità e disturbo; concetto di perturbazione e tipi di perturbazioni; teoria del disturbo intermedio.

Testi di riferimento:

FONDAMENTI DI ECOLOGIA Cunningham, Cunningham & Saigo - 2004ECOLOGIA PER IL NOSTRO AMBIENTE MINACCIATO Odum; ed. Piccin - 2003ECOLOGIA: UN PONTE TRA SCIENZA E SOCIETÀOdum E.P.; ed. Piccin – 2001 L’ESSENZIALE DI ECOLOGIATownsend, C.R., Harper, J.L., Begon, M.; ed. Zanichelli – 2001

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ECOLOGIADodson, S.I., Allen , TFH, Carpenter, SR, Ives, AR, Jeanne, RL, Kitchell, JF, Langstone, NE, Turner, MG.; ed. Zanichelli – 2000

Orario di ricevimento:Martedì 12-15Mercoledì 12-15

Dr Maurizio PinnaUniversità degli Studi di Lecce, DiSTeBA – Lab. Di EcologiaVia Monteroni, 73100 LECCETel: 0832298604

INSEGNAMENTO Storia ed Epistemologia della Chimica ISEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13A

DOCENTE Mario CapitelliTELEFONO 0805442088DIPARTIMENTO ChimicaORARIO DI RICEVIMENTO

Tutti i giorni del corso prima e dopo la(e) lezione(i)

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: portare l’allievo a comprendere lo sviluppo della chimica moderna facendo uso di metodologie storiche ed epistemologiche

Contenuti:

Paracelso e la nascita della FarmacologiaBecher, Stahl e Priestley: il flogismo e suo valore epistemologicoCavendish e Lavoisier: nascita della chimica quantitativaDalton, Prout ed Avogadro: atomi e molecoleWoehler e Liebig: nascita della chimica organicaIl sistema periodico : Mendeleyeff e MoseleyOstwald, Arrhenius e vant’Hoff : la nascita della physical chemistryMarie Curie, Thompson e Rurherford: il nucleoBohr, Langmuir e Lewis: la chimica moderna

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Born, Heisenberg e Schrodinger: la meccanica quantistica ed ondulatoria

- Testi : - B.Jaffe “ Crucibles:the Story of Chemistry”

Dover Publications New York- Appunti di lezione

- Modalità di svolgimento dell’esame : tesina + esame orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

M.Capitelli, P.Giannoccaro

INSEGNAMENTO Storia ed Epistemologia della Chimica IISEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13A

DOCENTE Mario CapitelliTELEFONO 0805442088DIPARTIMENTO ChimicaORARIO DI RICEVIMENTO

Tutti i giorni del corso prima e dopo la(e) lezione(i)

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: portare l’allievo a comprendere lo sviluppo della chimica moderna facendo uso di metodologie storiche ed epistemologiche

Contenuti:

Concetti generali di epistemologia modernaL’epistemologia chimica del XVIII secoloRealismo e metafisica: Kekule’Neopositivismo e circolo di ViennaConvenzinalismo e riduzionismoOswald, Duhem e l’energeticaCarnap ed il problema della base empiricaPopper ed il falsificazionismoIl dibattito tra la scuola di Copenhagen e quella di Vienna: i paradossiLa nascita della chimica quantistica: Lewis e Pauli

- Testi : 124

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- M.Jo Nye “ From Chemical Phylosopy to Theoretical Chemistry” University of California press 1993

- Appunti di lezione

- Modalità di svolgimento dell’esame : tesina + esame orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

M.Capitelli, P.Giannoccaro

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA ANTROPOLOGIASEDE LECCEAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60/A

DOCENTE EMANUEL PATRIZIATELEFONO 080 5443362DIPARTIMENTO ZOOLOGIA- Laboratorio di Antropologia (BA)ORARIO DI RICEVIMENTO Martedì dalle ore 10:00 alle ore 12:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire un quadro esaustivo

sull’evoluzione umana ponendo maggior attenzione alle tematiche legate alla didattica

- Contenuti: Il concetto di evoluzione e di specie: da Aristotele a Darwin. I metodi di datazione assoluta e relativa. La classificazione evolutiva dei primati. L’orologio biomolecolare. L’anatomia comparata degli Hominoidea. La transizione al bipedismo. La fisiologia umana dal punto di vista evolutivo. Le testimonianze fossili: le specie australopitecine; le specie del genere Homo. Le migrazioni: teoria dell’out of Africa. L’arte delle caverne. L’industria litica.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):”Dalla Natura alla Cultura”. Principi di Antropologia Biologica e Culturale. A cura di Brunetto Chiarelli

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Test a risposta multipla

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Emanuel PatriziaScattarella Vito

Programma del corso“Didattica della Chimica Analitica”

-30 ore, classe 13/A-

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docente: Nicola Cioffi

Informazioni generali sul corso Introduzione:

-Il ruolo della Chimica Analitica nelle Scienze;-Trasversalità, nuovi orientamenti, nuove frontiere;-Finalità ed obiettivi dell’insegnamento della Chimica Analitica. -Definizioni di analisi qualitativa e quantitativa;-Chimica Analitica “classica” e Chimica Analitica Strumentale;

Concetti basilari e strumenti di discussione Approfondimenti ed aspetti didattici di alcune fasi dell’analisi

quantitativa: -campionamento,-preparazione e conservazione del campione,-misura,-trattamento e presentazione dei dati.

Gli errori nell’analisi chimica Chimica delle soluzioni acquose e fondamenti dell’equilibrio chimico Le determinazioni quantitative maggiormente ricorrenti in ambito

didattico: Metodi gravimetrici

- Aspetti generali- Condizioni ottimali ed inconvenienti nella formazione di

precipitati- Trattamento del precipitato

Metodi titrimetrici -Aspetti generali;-Soluzioni standard;-Calcoli volumetrici;-Curve di titolazione;-Indicatori;

Teoria generalizzata delle titolazioni:-Approccio convenzionale e criteri di approssimazione;-Espressioni generalizzate –in forma esplicita- della curva di titolazione

(secondo R. de Levie) per:-titolazioni acido/base di sistemi binari e miscele, ivi inclusa la

contaminazione da carbonati;-titolazioni complessometriche secondo stechiometria 1:1 e

secondo processi consecutivi;-titolazioni redox simmetriche ed asimmetriche;-titolazioni di precipitazione

-Peculiarità e vantaggi didattici dell’impiego di equazioni esplicite Regressione lineare, metodo dell’aggiunta standard e valutazione

dell’errore associato all’estrapolazione di dati quantitativi in esperienze di laboratorio

Applicazione dei test d’ipotesi a diversi casi di interesse per la valutazione su base statistica dell’operato di uno o più studenti nell’esecuzione di analisi quantitative

Breve discussione di aspetti didattici relativi ad altri metodi di analisi quantitativa: metodi elettrochimici, cromatografici, spettroscopici

Introduzione all’uso di software didattico ed ipertesti (attività coordinata con il corso di “Laboratorio Didattico di Chimica Analitica”)

Come programmare, preparare e tenere una lezione di Chimica Analitica: si affronteranno alcuni esempi, concordati con i corsisti

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Testi, articoli e materiale di riferimento:

Chimica Analitica. Una introduzione Skoog, West, Holler - EdiSES 3a EdChimica Analitica. Equilibri ionici e fondamenti di Analisi Chimica Quantitativa Desimoni - CLUEBChimica analitica strumentale K.A. Rubinson, J.F. Rubinson, - ZanichelliR. de Levie, Journal of Chemical Education vol. 70, 1993, 209 R. de Levie, J. Electroanal. Chem. 1992, 323, 347Dispense e diapositive del corso

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della ChimicaSEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60/A

DOCENTE Dr.ssa Maria Rachele GuascitoTELEFONO 0832 297075DIPARTIMENTO Scienza dei MaterialiORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 11-12 Giovedì: 11-12PROGRAMMA

- Obiettivi del corso: Approfondimento, mediante esempi pratici, dei temi propri della didattica della chimica, con particolare attenzione allo sviluppo di percorsi didattici rivolti all’insegnamento della disciplina e alla scelta di strumenti didattici idonei.

- Contenuti: Aspetti fondamentali della programmazione per una corretta impostazione della didattica della chimica di base che tenga conto degli aspetti specifici della disciplina. Importanza, per il processo di trasmissione dei contenuti disciplinari, del possesso dei prerequisiti dello studente: illustrazione e discussione di test su argomenti specifici ritenuti prerequisiti nello sviluppo del curriculum chimico secondo Piaget. Richiami sulle mappe concettuali. Utilizzo delle mappe concettuali nello sviluppo di unità didattiche per la chimica con esempi ed applicazioni. Discussione sui criteri di scelta degli strumenti didattici di supporto per l’insegnamento della chimica quali: 1) scelta dei libri di testo attraverso l’esame di alcuni testi più recenti; 2) selezione e impostazione di alcune esperienze pratiche di laboratorio come supporto alle unità didattiche da sviluppare; 3) utilizzo di materiale informatico: alcuni esempi di utilizzo di fogli elettronici per la risoluzione di problemi semplici, programmi di simulazione di esperimenti chimici.

- Testi: i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi

- La valutazione sarà espressa sulla base degli elementi complessivi rilevati durante lo svolgimento delle attività di laboratorio.

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- Materiale bibliografico usato nel corso:

R. Cervellati, D. Perugini, Guida alla Didattica della Chimica nella Scuola Secondaria Superiore, Zanichelli (1991).Articoli da “La Chimica nella Scuola”- SCI-RomaSiti Internet di interesse per la Didattica della Chimica

INSEGNAMENTO Didattica delle scienze:settore biologico ISEDE LecceAREA Scienze naturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE LUCIANA DINITELEFONO 0832298614DIPARTIMENTO DISTEBAORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi’ 11-13,00PROGRAMMA Obiettivi del corso:

condurre gli studenti all’acquisizione di competenze professionali che- consentano di affrontare le problematiche relative al controllo della salute.Fornire agli alunni un ulteriore strumento di formazione per- affrontare con maggiore consapevolezza una tematica che fa parte integrante del loro bagaglio professionale

Contenuti: Scuola e salute- Aspetti cellulari e molecolari di base- Apoptosi e proliferazione- L’ambiente e l’insorgenza dei tumori e delle

allergie- Patologia, epidemiologia ed altri aspetti del

cancro- Analisi e monitoraggio dell’ambiente per una

migliore qualità di vita - Educazione alla prevenzione- Educare gli alunni alla tutela della loro integrità

fisica e psicologica

- Testi: dispense fornite a lezione

- Modalità di svolgimento dell’esame: scritto (test a scelta multipla)

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Luciana Dini, Giovanni Zurlini

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Chimica Organica (classe 13A)

SEDE BariDOCENTE Prof. Cosimo Cardellicchio

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ORARIO DI RICEVIMENTO

Tutti giorni 9-10 e 16-17. Dipartimento di Chimica, via Orabona 4, Bari. E’ possibile fissare un appuntamento (E-mail [email protected], oppure tel. 080-5442077).

OBIETTIVI DEL CORSO Preparazione di lezioni ed esperimenti di chimica organica aventi particolare rilevanza ai fini didattici.

PROGRAMMA Nuove metodologie didattiche in chimica organica. Metodologie computazionali, discussioni sulla selettività e nuove metodologie sintetiche. Potenzialità didattiche dell'esperimento applicato a composti di uso quotidiano. Sintesi organiche di prodotti di uso comune, come ad esempio farmaci, aromi, detergenti, coloranti. Trattazione di miscugli complessi di origine naturale.

BIBLIOGRAFIA Clayden, Greeves, Warren, Wothers, "Organic Chemistry", Oxford University Press, 2001.

Pavia, Lampman, Kriz, "Il laboratorio di Chimica Organica", Sorbona, 1994.

Hehre, Shusterman, Huang "A Laboratory Book of Computational Organic Chemistry", Wavefunction, 1996.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: Cosimo CardellicchioCommissario: Gianluca Maria Farinola

INSEGNAMENTO EDUCAZIONE ALLA SALUTESEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE PROF.SSA DE VITO DANILATELEFONO 0805448584DIPARTIMENTO ODONTOSTOMATOLOGIA FACOLTA’ DI MEDICINA E

CHIRURGIA. BARIORARIO DI RICEVIMENTO MERCOLEDI ORE 10.00 – 11.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso si propone di fornire allo studente conoscenze e competenze relative all’organizzazione sanitaria, all’epidemiologia e prevenzione delle patologie infettive con particolare riguardo a quelle trasmissibili con gli alimenti, e a quelle associabili ai problemi sanitari delle collettività scolastiche.Si intende avviare lo studente alla conoscenza dei determinanti di malattia e dei sistemi di sorveglianza sanitaria; alla compresione dei meccanismi di insorgenza e delle modalità di diffusione delle malattie. All’apprendimento delle strategie di medicina preventiva e di promozione della salute.

- Contenuti:Storia, significato e scopi dell’igiene.

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La legge di riforma sanitaria (592/92, 517/93), organizzazione della ASLI servizi sanitari; l’ospedale.

Epidemiologia e profilassi delle malattie infettive.Classificazione e caratteristiche degli agenti eziologici. Fonti di infezione; vie di penetrazione e di eliminazione; modalità di comparsa delle malattie.Notifica; contumacia; chemio-antibiotico profilassi.Profilassi immunitaria: vaccinazioni obbligatorie, vaccinazioni facoltative e loro calendario. Sieroprofilassi: sieri eterologhi, sieri omologhi, gammaglobuline.Problemi sanitari delle collettività scolastiche: malattie infettive a trasmissione respiratoria, malattie infettive a trasmissione oro-fecale, mallattie cronico degenerative. Il consenso informato alle pratiche sanitarie obbligatorie.

Igiene dell’ambiente fisico: rapporti tra termoregolazione corporea e parametri fisici microclimatici (temperatura, velocità dell’aria, umidità, irraggiamento e strumenti per la loro rilevazione).

Igiene degli alimenti: fabbisogno qualitativo e quantitativo della dieta; tossinfezioni alimentari ( da stafilococco enterotossico, da salmonella, da bacillo botulinico).

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Barbuti, Belelli,Fara, Giammanco: Igiene. Edizioni Monduzzi, Bologna, 2002

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):Orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Pof.ssa Danila De Vito, Prof.ssa Maria Franca Coscia, Dott.ssa Donatella Rizzi

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA ZOOLOGIASEDE LECCEAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

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DOCENTE ADRIANA GIANGRANDETELEFONO 0832/298659DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOLOGICHE E

AMBIENTALI (UNIVERSITA’DEL SALENTO)ORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì dalle 11 alle 12PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

LE LEZIONI NON AVRANNO COME FINE IL SOLO RIPASSO DEI CONCETTI, PIUTTOSTO IL MODO DI PROPORRE GLI ARGOMENTI A GLI STUDENTI

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- Contenuti:METODI DI INSEGNAMENTO DELLA ZOOLOGIA. ESEMPI DI MODULI DIDATTICI:

UNICELLULARITA’ E MULTICELLULARITA’, LIMITI DIMESIONALI

L’EVOLUZIONE E LE TEORIE EVOLUZIONISTICHE.LE CATEGORIE TASSONOMICHE , DAI REGNI ALLE SPECIE, CRITERI DI CALSSIFICAZIONEANALOGIA ED OMOLOGIA

LA BIODIVERSITA’: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA CONSERVAZIONE

LE FUNZIONI NEGLI ANIMALI: ALIMENTAZIONE, ASSIMILAZIONE E RESPIRAZIONME; ESCREZIONE; MOVIMENTO; RACCOLTA ED ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI.

RIPRODUZIONE E SVILUPPO

ORAGNISMI FILTRATORI E PROBLEMI SANITARI

CLONAZIONE, PROBLEMI ETICI E IMPLICAZIONI BIOLOGICHE

ALCUNI PHYLA RAPPRESENTATIVI

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

DIVERSITA’ ANIMALE Hickman, C.P., Roberts L.S. Larson A. Mc Graw-Hill

ZOOLOGIA Miller-Haelwy Idelson-Gnocchi

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

ORALE

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

GIANGRANDE ADRIAN, TERLIZZI ANTONIO, PIERRI CATALDO

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica delle scienze (settore biologico)SEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali

59/A

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dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Prof. Giovanni ZurliniTELEFONO 0832 298886DIPARTIMENTO DISTeBA – Ecotekne, LecceORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì ore 15-16PROGRAMMA

Il Laboratorio di Didattica si soffermerà su esempi didattici concreti, per mostrare come operativamente la didattica delle scienze per il settore biologico possa essere effettuata partendo dalle esperienze di vita comuni degli studenti. Il Laboratorio offrirà numerosi esempi di didattica delle scienze nel settore biologico costruendo opportunità didattiche che potranno essere opportunamente sfruttate. L’obiettivo del corso è quello di mettere in condizione gli studenti di presentare delle schede didattiche compilate sui temi in oggetto. Tali schede saranno discusse e oggetto di esame finale.Temi:

- Livelli di organizzazione del mondo vivente-- La nozione moderna di ecosistema e di comunità-- I processi stabilizzanti e destabilizzanti-- I fattori ambientali, le driving forces, le pressioni, lo

schema DPSIR-- L’ecologia del paesaggio; ecologia, cultura, valori

storico culturali- L’analisi dei sistemi socio-ecologici-- Le driving forces: turismo e pressioni

- La gestione adattativa

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Giovanni Zurlini, Dott. Nicola Zaccarelli, Dott. Irene Petrosillo

INSEGNAMENTO Storia ed epistemologia della fisicaSEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Mario CastellanaTELEFONO 0832-296537DIPARTIMENTO Scienze sociali e della comunicazioneORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì dalle ore 10,00 alle 12,00 Palazzo Guagnano, stanza 33PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Dare i fondamenti storico-

epistemologici della fisica in rapporto al dibattito filosofico e scientifico del Novecento, con relative implicazioni didattiche.

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- Contenuti:Temi e problemi della prima rivoluzione scientifica; temi e problemi della seconda rivoluzione scientifica; temi e problemi della fisica del Novecento; rapporti tra matematica e fisica e i rapporti tra fisica e scienze naturali; cenni di epistemologia della biologia.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): M. Castellana, Razionalismi senza dogmi. Per una epistemologia della fisica-matematica, Rubbettino ed., Soveria Mannelli 2004

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

M. Castellana, L. Ruggiero, D. Ria

INSEGNAMENTO LABORATORI DIDATTICI DI CHIMICASEDE LECCEAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60A

DOCENTE PROF. COSIMINO MALITESTATELEFONO 0832297096DIPARTIMENTO SCIENZA DEI MATERIALI – Università del SalentoORARIO DI RICEVIMENTO Per appuntamentoPROGRAMMA ESERCITAZIONI DI LABORATORIO per la scuola

secondaria di secondo grado: l’uso delle titolazioni. Richiami di analisi volumetrica e esecuzione di titolazioni in laboratorio. Ruolo delle simulazioni di esperimenti e software didattico.

Bibliografia: Documentazione distribuita dal docente. Software e siti INTERNET di interesse segnalati dal docente

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Cosimino Malitesta, Dott.Maria Rachele Guascito

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA CHIMICA ANALITICA

SEDE BARIAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli

13A

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insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE PROF. COSIMINO MALITESTATELEFONO 0832297096DIPARTIMENTO SCIENZA DEI MATERIALI – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Per appuntamento presso Dipartimento di Chimica (Bari)PROGRAMMA APPROFONDIMENTO DI TEMI PROPRI DELLA

DIDATTICA DELLA CHIMICA ANALITICA MEDIANTE L’USO DI APPLICAZIONI: uso di fogli elettronici nella teoria generalizzata delle titolazioni. Esercitazioni. Richiami sulle mappe concettuali. Uso delle mappe concettuali nello sviluppo di unità didattiche. Esame di mappe concettuali, preparate preventivamente dagli studenti o disegnate durante la lezione, riguardanti argomenti da proporre ad allievi della Secondaria. Risorse didattiche disponibili nella Rete. Ruolo delle simulazioni di esperimenti.Bibliografia: Articoli da "La Chimica nella Scuola", SCI-Roma e da “Journal of Chemical Education” –ACS. Siti INTERNET di interesse segnalati dal docente

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Cosimino Malitesta (valutazione in itinere)

INSEGNAMENTO Lab. di Didattica delle Scienze (settore abiologico) IISEDE LECCEAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Prof. Francesca MichelettiTELEFONO 080-5442609DIPARTIMENTO Dip. Geomineralogico - Università degli Studi di BariORARIO DI RICEVIMENTO Su appuntamento telefonico/e-mailPROGRAMMA - Obiettivi del corso: Potenziare le conoscenze specifiche delle

discipline geo/1…geo11. Richiamare i concetti di base attraverso esperienze didattiche in laboratorio in modo da stimolare le capacità di osservazione e di descrizione degli allievi.- Contenuti: Nascita del Sistema Solare - Accrezione e differenziazione della Terra – Le meteoriti; Faglie e terremoti – Il sismografo – Onde sismiche – Localizzazione di epicentro ed ipocentro – Teoria del rimbalzo elastico - Tipi di faglie – Tsunami – Intensità e magnitudo di un sisma – Distribuzione dei terremoti - Sismologia e interno della Terra; Deriva dei continenti – Tettonica delle placche – Limiti di placca; Le rocce ed i minerali costituenti – I processi petrogenetici (sedimentario, magmatico, metamorfico) – Il ciclo litogenetico; Il processo sedimentario – Le rocce sedimentarie – Erosione (attacco fisico e chimico, accenni al fenomeno carsico), trasporto, deposizione, diagenesi – Strutture sedimentarie –Osservazione e riconoscimento di campioni di rocce sedimentarie;

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Il processo magmatico - Le rocce ignee intrusive ed effusive – Tessiture – Composizione chimica – Giacitura delle rocce ignee – Osservazione e riconoscimento di campioni di rocce ignee;Il processo metamorfico – Le rocce metamorfiche - Tipi di metamorfismo (regionale, di contatto, cataclastico, idrotermale, di seppellimento) – Tessiture – Osservazione e riconoscimento di campioni di rocce metamorfiche.Visione e dibattito sui contenuti delle videocassette didattiche “Continenti alla deriva” e “I vulcani” di “Le scienze”, edizione italiana di Scientific America, Mondadori video- Testi: Appunti delle lezioni; “Introduzione allo studio delle rocce” di D’Argenio, Innocenti, Sassi, UTET- Modalità di svolgimento dell’esame: la valutazione verrà espressa sulla base degli elementi complessivi rilevati durante lo svolgimento di tutte le attività di laboratorio

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della chimicaSEDE LECCEAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

  59 A

DOCENTE PROF. PAOLO BRUNOTELEFONO 0805442023DIPARTIMENTO CHIMICA-CAMPUS Universitario Via Orabona 4 BARIORARIO DI RICEVIMENTO Prima e dopo la lezionePROGRAMMA - -        Obiettivi del corso:

- -        APPROFONDIMENTO DEI PRINCIPI DELLA CHIMICA CON ESEMPI PRATICI DI ESERCITAZIONI.

 - -        Contenuti:

USO DEI PIU’ COMUNI STRUMENTI DI LABORATORIO. CAMPIONAMENTO E PREPARAZIONE DI CAMPIONI PER L’ANALISI

- -        APPLICAZIONE DELLA PRATICA DELLA PRECIPITAZIONE.SOLUBILITA’ IN FUNZIONE DEI VARI PARAMETRI CHE LA CONDIZIONANO.CONCETTO DI PRECIPITAZIONE QUANTITATIVA E FRAZIONATA .ESERCITAZIONI CHE CONTEMPLANO I PRINCIPI DELL’ANFOTERISMO , DELLA COMPLESSAZIONEE DELLE REAZIONI REDOX.

- -        Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):SARANNO FORNITI APPUNTI

 - -        Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale,

misto): ORALE

- -        Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:SARANNO CONCORDATE CON GLI ALLIEVI DURANTE IL CORSO.

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PROPOSTA DI COMMISSIONE

PAOLO BRUNO - MAURIZIO CASELLI -GIANLUIGI DE GENNARO

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica della Fisica

SEDE Lecce

AREA Scienze Naturali

CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Antonio Serra

TELEFONO 0832 297069

DIPARTIMENTO Scienza dei Materiali – Universita’ del Salento

ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedi’ 10.30-12.30Martedi’ 10.30-12.30Giovedi’ 10.30-12.30

PROGRAMMA Il corso di Laboratorio di Didattica della Fisica intende fornire agli specializzandi una metodologia di approccio e di insegnamento delle principali leggi della Fisica Classica soprattutto in relazione con il settore scientifico disciplinare di appartenenza. Nel Corso di Laboratorio di Didattica della Fisica (Cl. 59) verranno affrontati i percorsi educativi con i quali illustrare le principali leggi della Fisica classica. Particolare attenzione sara’ rivolta alla metodologia di insegnamento dei vari argomenti, articolandoli in precise unita’ didattiche. Partendo dall’osservazione sperimentale, saranno trattati criticamente i seguenti argomenti: Massa, peso e densita’ media di un corpo Dinamica dei fluidi (Spinta di Archimede e Legge di Stevino,

Principio dei vasi comunicanti, Legge di Pascal, Comportamento di un gas)

Leggi della Dinamica Equilibrio di un corpo rigido (Leve) Acustica (Le onde sonore, propagazione e fenomeni di

interferenza e risonanza) Ottica geometrica (Lenti sottili, Fenomeni di riflessione e

rifrazione) I principali fenomeni dell’elettrostatica e

dell’elettromagnetismo.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Antonio Serra, Prof.ssa Daniela Manno, Prof. Antonio Tepore, Prof. Livio Ruggiero.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLE SCIENZE: SETTORE BIOLOGICO IISEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI 59A

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(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) DOCENTE Maria concetta de PintoTELEFONO 080/5443552 DIPARTIMENTO Biologia e Patologia VegetaleORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì-Venerdì 10:00-12:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: Acquisizione dei concetti chiave della

Biologia vegetale mediante percorsi didattici opportuni

- Contenuti:La biologia vegetale: una scienza i cui saperi partono dallo studio della NaturaStrutture e funzioni della cellula e dei tessuti vegetaliClassificazione e percorso evolutivo delle piante:Alghe, briofite e tracheofite.Radice, Fusto e Foglia: anatomia, morfologia e funzioniLa fotosintesiFiori e frutti: Riproduzione e disseminazioneIl seme e la germinazioneUna sguardo alle biotecnologie vegetali.

Testi : Appunti del corsoMateriale didattico fornito dal docente

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

M C de Pinto, C. Paciolla

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCIENZE: SETTORE BIOLOGICO II

SEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59A

DOCENTE Maria Concetta de PinboE-MAIL [email protected] 080/5443552 DIPARTIMENTO Biologia e Patologia VegetaleORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì-Venerdì 10:00-12:00PROGRAMMA

- Obiettivi del corso: Dare indicazioni per la proposizione, pianificazione e realizzazione di protocolli sperimentali per facilitare l’apprendimento delle principali tematiche della disciplina.

- Contenuti: Il microscopio: osservazioni di cellule vegetaliOsmosi e Plasmolisi: il ruolo del vacuolo e della parete

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cellulareOsservazione di amido primario in foglie e amido secondario in tessuti di riserva e farine.Rilevazione di pigmenti vegetali mediante cromatografia su cartaLa mitosi: osservazione in apici radicali e costruzione di un modello statico.Estrazione del DNA dalla fruttaImbibizione e germinazione del seme

- Testi : (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): misto

PROPOSTA DI COMMISSIONE

MC de Pinto

INSEGNAMENTO Storia ed Epistemologia della ChimicaSEDE LecceAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A 60/A

TELEFONO 0832 298867DIPARTIMENTO DiSTeBAORARIO DI RICEVIMENTO lunedì-venerdì 16-18PROGRAMMA - Obiettivi del corso: fornire le necessarie conoscenze

storiche ed epistemiologiche utili a comprendere le dinamiche che hanno portato alla Chimica intesa come disciplina scientifica specifica nell’ambito delle Scienze Naturali.

- Contenuti: Albori della Chimica. Periodo prealchimistico. la chimica prealchimistica nelle civiltà orientali. Purificazione di rame ed argento. Estrazione dei Metalli. Fusione del bronzo. Preparazione del vetro. Periodo alchimistico antico, Strumenti degli alchimisti. Preparazione della potassa. Alchimia greco-egiziana araba ed occidentale. Preparazione dell’asem. La Crisopea. La scuola alessandrina. I simboli astrali. Il linguaggio ermetico. La coppellazione. I principi naturali. La generazione dei metalli. La pietra filosofale. I principali alchimisti. Il periodo dell’unificazione. La Iatrochimica e Paracelso. Influenza degli iatrochimici sullo sviluppo della chimica applicata. La tintura e la distillazione. La chimica pneumatica, Boyle. La teoria del flogisto. Il periodo delle leggi quantitative. Lavoisier e la chimica del XVIII secolo. La lotta contro il sistema flogistico. I corpi semplici. La nuova scuola e la nomenclatura chimica. Lo sviluppo dell’analisi. La chimica del XIX secolo. La simbologia chimica. Elementi e composti. Berzelius e

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Dalton. L’ipotesi atomica. La legge di Avogadro. La riforma atomica di Cannizzaro. Classificazione degli elementi. La tavola di Mendeleev. Teorie atomiche moderne. Individuazione e caratterizzazione delle principali particelle subatomiche elettroni, protoni e neutroni. Limiti della meccanica classica nella descrizione dell’atomo. Sviluppo delle teorie quantomeccaniche da orbite a orbitali, Configurazioni Elettroniche. Sistema eriodico degli elementi.

- Testi: Appunti di Lezione, Dall’alchimia alla chimica – F. Ghisotti – Fenice 2000, Trent’anni che sconvolsero la Fisica – G. Gamow – Zanichelli.

- Modalità di svolgimento dell’esame : scrittoPROPOSTA DI COMMISSIONE

Fanizzi, Ciccarese, Benedetti

INSEGNAMENTO Laboratorio Didattica delle Scienze (settore abiologico) IISEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI 59/ADOCENTE A. FornelliTELEFONO 080-5442661DIPARTIMENTO GeomineralogicoORARIO DI RICEVIMENTO 11-13 Mercoledi, VenerdiPROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire criteri per descrivere i

caratteri geologici del territorio, di un campione di roccia, di un fossile, ecc. Connessioni tra attività pratica e teoria.

- Contenuti: Osservazione di campioni macroscopici di rocce magmatiche intrusive ed effusive: caratteri tessiturali e riconoscimento di minerali. Osservazione di campioni di rocce metamorfiche. Museologia scientifica, i pigmenti naturali. Filmati sulle modalità di effusioni magmatiche (magmi silicatici e carbonatitici), sui terremoti, illustrazione scala Mercalli e scala Richter. Pietre ornamentali nei beni culturali. Recupero dei beni culturali. Ilustrazione delle pietre ornamentali pugliesi. Cave. Carsismo. Il sistema solare, i pianeti, la Luna. Osservazioni di sezioni sottili di rocce al microscopio ottico.

- Testi: appunti delle lezioni, file power point.

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

A. Fornelli, L. Sabato

INSEGNAMENTO Didattica delle scienze (settore abiologico)

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SEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Annamaria FornelliTELEFONO 080-5442661DIPARTIMENTO GeomineralogicoORARIO DI RICEVIMENTO 11-13 mercoledi e venerdiPROGRAMMA - Obiettivi del corso: Fornire i contenuti minimi per un

adeguato insegnamento delle Scienze della Terra nella scuola media. Proporre strumenti audiovisivi idonei per illustrare concetti complessi e di non immediata percezione da parte degli allievi.

- Contenuti: Introduzione alle scienze della terra, Geologia, geofisica, geomorfologia (ambiente), mineralogia, petrografia, vulcanologia. Studio del pianeta Terra nelle sue diverse parti (nucleo, crosta, mantello). Litosfera-astenosfera, Dinamica delle placche. Terremoti e vulcani. Margini convergenti, divergenti e trasformi, relazioni tra magmatismo, metamorfismo e tettonica. Criteri di classificazione delle rocce magmatiche, delle rocce metamorfiche e sedimentarie. Il ciclo delle rocce, connessioni con la dinamica litosferica, evoluzione di un orogene, catene alpine e appenniniche, Avampaese, piattaforme carbonatiche. Distribuzione del vulcanismo e dei terremoti. Principi di stratigrafia, principio dell’uniformitarismo, le faglie, i fossili. Scala dei tempi geologici

- Testi : Appunti delle lezioni, file Power point. D’Argenio, Innocenti, Sassi - Introduzione allo studio delle rocce - Utet - Modalità di svolgimento dell’esame: scritto

PROPOSTA DI COMMISSIONE

A. Fornelli, L. Sabato

INSEGNAMENTO Educazione alla saluteSEDE LecceCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

59/A

DOCENTE Antonella MuscellaTELEFONO 0832 298869DIPARTIMENTO BiologiaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì-Giovedì 10,30-17,30PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Promuovere nei giovani stili di vita sani. Diffondere la cultura della prevenzione delle malattie soprattutto di quelle legate all’inquinamento, al fumo di sigaretta, ad errori alimentari, all’uso di alcoolo e droghe.Formare nei ragazzi la capacità di resistere alle pressioni psico-sociali di modelli comportamentali a favore del fumo e delle droghe.

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Evitare l’esposizione al fumo passivo, i rischi legati a errati comportamenti sessuali. Diffondere una corretta educazione stradale.

- Contenuti: o Alimentazione e disturbi collegati. La contaminazione degli alimenti da parte di microrganismi o loro prodotti.o Le malattie del sistema respiratorio e cardiocircolatorio. L’incidenza del fumo attivo e passivo. o Sistema nervoso ed effetti di psicofarmaci. Sostanze stupefacenti o eccitanti: il problema della droga, dell’alcool, dell’abuso di farmaci ecc. o Conoscenze scientifiche fondamentali per affrontare situazioni di pericolo ambientale. o Educazione alla sessualità.o Educazione Stradale

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):Appunti delle lezioni

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): ORALE

INSEGNAMENTO LABORATORIO DI DIDATTICA DELLE SCIENZESEDE LecceAREA SCIENZE NATURALICLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

60/A

DOCENTE Prof. Daniela PINTOTELEFONO 080-5442609DIPARTIMENTO Dip. Geomineralogico, Università degli Studi di Bari.ORARIO DI RICEVIMENTO - Subito prima e subito dopo le lezioni

- Per appuntamentoPROGRAMMA Il corso si propone di richiamare alcuni concetti base relativi ai

diversi settori delle Scienze della Terra e di illustrare esperienze pratiche a supporto della didattica delle Scienze della Terra.

Contenuti:- Lo stato cristallino solido della materia: reticolo cristallino,

simmetria nei cristalli, strutture cristalline e morfologia dei minerali; classi di simmetria. Esperienze pratiche per la descrizione, individuazione e rappresentazione degli elementi di simmetria nei cristalli.

- Minerali: genesi, classificazione e proprietà fisiche dei minerali. Aspetti applicativi. Esperienze pratiche per la descrizione ed il riconoscimento dei minerali.

- Rocce: processi petrogenetici e classificazione. Processi di degradazione delle rocce: degradazione meteorica, erosione, trasporto, sedimentazione. Alterazioni chimiche. Le rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie: aspetti macroscopici per il riconoscimento e modalità di descrizione. Esperienze pratiche per la descrizione ed il riconoscimento delle rocce.

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- Dinamica crostale. Origine e storia della Terra. Calore interno. Espansione dei fondi oceanici, Tettonica delle Placche. Orogenesi. Le dorsali oceaniche. Subduzione. Le fosse tettoniche. Vulcanesimo.

Testi:- Appunti delle lezioni.- E. L. Palmieri – M. Parotto “La Terra nello spazio e nel tempo” (Ed. Zanichelli).

Modalità di svolgimento dell’esame: orale.PROPOSTA DI COMMISSIONE

Pinto Daniela

INSEGNAMENTO Laboratori Didattici di Chimica AnaliticaSEDE BariAREA Scienze NaturaliCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

13A

DOCENTE Nicola CioffiTELEFONO 0805442019DIPARTIMENTO Chimica – Università di BariORARIO DI RICEVIMENTO tutti i pomeriggi dalle 15 alle 20; di mattina: previa appuntamento

telefonico o via email.OBIETTIVI DEL CORSO Introdurre i corsisti alla progettazione di esperienze di

laboratorio di Chimica Analitica. Verificare le possibilità di utilizzo degli strumenti statistici introdotti nel corso di Didattica della Chimica AnaliticaApplicare la teoria didattica di de Levie ad un caso realeMettere a punto un’esperienza didattica - sull’analisi quantitativa- scelta dai corsisti.

PROGRAMMA 1 Introduzione al corso e informazioni generali2 Saggi alla fiamma3 Analisi di anioni4 Analisi di miscela di cationi. 5 Separazione di due metalli mediante aggiunta di un terzo metallo in polvere. Identificazione del metallo sulla base di una tabella dei potenziali di Nernst. Reazione di conferma del metallo6 Analisi quantitativa volumetrica. Determinazione approssimata delle percentuali relative in una miscela CO3

=/HCO3-

7 Applicazione della teoria di de Levie alla titolazione potenziometrica della dietilammina in presenza di interferenza da carbonati disciolti. 8 Analisi spettrofotometrica. Determinazione delle proteine totali nelle urine secondo Bradford. 9 Messa a punto di un’esperienza spettrofotometrica quantitativa proposta dai corsisti. 10 Discussione dei risultati conseguiti, applicazione del metodo dei minimi quadrati e trattamento rigoroso dell’errore associato alle quantificazioni.

BIBLIOGRAFIA dispense del corso ed articoli da riviste a diffusione internazionaleCOMMISSIONE Cioffi N. Catucci L. Centonze D.

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA BIOCHJMICA142

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SEDE LECCEAREA SCIENZE NATURALIDOCENTE Prof.ssa MARIA GIUSEPPE PALAZZOORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledi’ ore 11,30-13,30PROGRAMMA - Obiettivi del corso: il corso intende fornire indicazioni

didattiche per l’insegnamento di molecole biologiche e delle loro trasformazioni nella dinamica cellulare

- Contenuti:la logca molecolare della vita. La cellula e i suoi compartimenti.Amminoacidi e peptidi, proteine, enzimi ,zuccheri,lipidi,nucleotidi .Il metabolismo. Principali viecataboliche:glicolisi e fermentazione,ossidazione degli acidi grassi, ciclo di Krebs. Fosforilazione ossidativi. Fotosintesi. Principali vie anaboliche. Acidi nucleici e informazione genetica: DNA e RNA. Trascrizione e traduzione.

- Testi :Nelson - Cox “I principi di biochimica di Lehninger” Ed. Zanichelli

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

-PROPOSTA DI COMMISSIONE

M. G. Palazzo – F. P.Fanizzi

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti della filosofia IISEDE BariAREA Scienze umaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37 A

DOCENTE Prof. Costantino ESPOSITOTELEFONO 080-5714039DIPARTIMENTO Dip. Di Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Su appuntamento telefonico o via mailPROGRAMMA - Obiettivi del corso: Elaborazione di un percorso tematico,

attraverso alcuni momenti salienti della storia della filosofia, che permetta di mettere a fuoco un metodo di approccio e di trasmissione delle questioni fondamentali del pensiero filosofico, adeguato all’insegnamento liceale.

- Contenuti: Il problema dell’errore e la ricerca del vero: una questione conoscitiva

- Testi C. Esposito e altri, Errare è umano, Edizioni di Pagina, Bari 2005, accompagnato dalla lettura di uno dei classici citati nel testo tra Parmenide, Gorgia, Platone, Aristotele, Agostino, Erasmo, Lutero, Bacone, Descartes, Heidegger, Popper, Arendt, Kuhn

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(il testo scelto verrà concordato in precedenza con il docente)

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Costantino Esposito, Ferruccio De Natale, Paolo Ponzio

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della filosofia I SEDE BariAREA 2CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37A

DOCENTE Francesca RECCHIA LUCIANITELEFONO 080 5714164DIPARTIMENTO Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, Martedì ore 10-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: esplorare e sperimentare strategie

didattiche alternative e complementari alla lezione frontale per l’insegnamento della filosofia nella scuola superiore, puntando in particolare sull’interconnessione tra il testo filosofico e altre forme testuali, come il cinema, il teatro e l’arte contemporanea.

- Contenuti: verranno proposte ed elaborate collegialmente nuove esperienze didattiche la cui finalità è di consentire ai futuri docenti di rendere i propri discenti protagonisti attivi dell’insegnamento e dell’apprendimento della filosofia. Il modello perseguito è quello del “laboratorio filosofico”, accentuando la mediazione di didattiche alternative.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): testi e materiali di riferimento verranno indicati ed eventualmente distribuiti dalla docente nel corso delle lezioni.

- Modalità di svolgimento dell’esame: oltre a verifiche in itinere, l’esame si svolgerà in maniera laboratoriale nelle ultime tre ore del corso.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Francesca RECCHIA LUCIANI, Francesco FISTETTI, Ferruccio DE NATALE

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLA FILOSOFIASEDE BARIAREA 11CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37/A

DOCENTE PROF. FERRUCCIO DE NATALETELEFONO 080 5714374DIPARTIMENTO SCIENZE FILOSOFICHE

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ORARIO DI RICEVIMENTO MARTEDI 10-12,30PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Evidenziare il nesso tra modelli teoretici e modelli didattici in filosofia, con particolare riferimento all’egemonia dello storicismo nella cultura italiana;

- Analizzare la validità e i limiti dei nuovi obiettivi formativi previsti nell’attuale normativa e nel dibattito sulla didattica della filosofia;

- Considerare la fecondità della lettura diretta dei testi filosofici nell’insegnamento della filosofia a scuola

- Contenuti:

In stretta aderenza agli obiettivi indicati, il corso sarà articolato in tre parti: ciascuna di esse, della durata di dieci ore, affronterà uno dei temi su elencati, con riferimento ad un testo base, che sarà integrato da altri testi specificati all’inizio di ciascuna parte del corso.

- Testi:1. G.F.W. HEGEL, Introduzione alla storia della filosofia, tr. it.

di A.Plebe, Roma-Bari, Laterza.2. Aa.Vv., L’insegnamento della filosofia oggi, a cura di F.De

Natale, Bari 2004, Stilo.3. Aa.Vv., Forme di scrittura filosofica. Elementi di teoria e

didattica, a cura di F.De Natale, Milano 2001, F.Angeli

- Modalità di svolgimento dell’esame:- L’esame consisterà in un colloquio che mirerà ad

accertare la preparazione sugli argomenti effettivamente svolti nel corso.

PROPOSTA DI COMMISSIONE F. De Natale; A. Caputo.

INSEGNAMENTO Storia e fondamenti della filosofia IISEDE LecceAREA Scienze umaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37 A

DOCENTE Prof. Giulia BelgioiosoTELEFONO 0823-294715DIPARTIMENTO Dip. Filosofia e scienze socialiORARIO DI RICEVIMENTO Su appuntamento telefonico o via mailPROGRAMMA - Obiettivi del corso: Definizione di un percorso didattico e

di ricerca funzionale all’insegnamento della filosofia nelle scuole superiori

- Contenuti: Il problema della conoscenza nella filosofia moderna

- Testi 145

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Verranno definiti a lezione

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Giulia Belgioioso, Fabio Sulpizio, Massimiliano Savini

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della filosofia I SEDE LecceAREA Scienze umaneCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37A

DOCENTE Fabio SulpizioTELEFONO 080 5714164DIPARTIMENTO Scienze filosoficheORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, Martedì ore 10-13PROGRAMMA - Obiettivi del corso: elaborare un progetto di corso,

strutturando il percorso didattico in collaborazione con le altre materie ponendo particolare attenzione alle problematiche epistemologiche riguardanti l’insegnamento della filosofia

- Contenuti: Filosofia, scienza, religione in età moderna

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): testi e materiali di riferimento verranno indicati ed eventualmente distribuiti dalla docente nel corso delle lezioni.

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Proff. Giulia Belgioioso, Fabio Sulpizio, Massimiliano Savini

INSEGNAMENTO Istituzioni di storia moderna SEDE BariAREA Trasversale CLASSE 37\A. Indirizzo Scienze umaneDOCENTE Prof. Angelantonio SpagnolettiORARIO DI RICEVIMENTO

Lunedì, ore 9-12Martedì ore 9-12 presso il Dipartimento di Scienze storiche e sociali (Palazzo Ateneo), stanza n.5; tel. 080\5714407;

OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone, nella sua prima fase, di ricostruire attraverso un excursus storico-giuridico i momenti che hanno portato alla formazioni di istituzioni politiche e amministrative nell'Europa tra XVI e XVIII secolo, a partire dalla disgregazione dei poteri universalistici e alla diffusione del particolarismo fino alla creazione degli Stati nazionali e al loro articolarsi entro solide strutture di governo. Largo spazio sarà dedicato, successivamente, all’esame di temi e di questioni che attengono alla storia moderna esaminate sul versante, religioso, culturale, economico, spaziale e sociale.

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Non mancheranno riferimenti alle fonti a stampa e manoscritte e alle modalità del loro impiego.

PROGRAMMA Il concetto di “istituzione”; il tempo e lo spazio; l’idea di Europa; patria e nazione in età moderna; monarchie e repubbliche; le città; i Parlamenti; lo Stato moderno, le monarchie composite, uffici e ufficiali, l'assolutismo, la Riforma, la Controriforma e il disciplinamento; la famiglia; i gruppi sociali; le istituzioni educative, le riforme settecentesche, le rivoluzioni dell'Occidente;, gli archivi e le biblioteche.Modalità di svolgimento dell’esame: orale

TESTI R. Bizzochi., Guida allo studio della Storia moderna, Il Mulino, Bologna.; un manuale recente e aggiornato a scelta di Storia moderna

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof.Angelantonio SpagnolettiProf. Elena PapagnaProf. Vincenzo Pepe

Programma diISTITUZIONI DI

STORIA MEDIEVALE(Classe 37/A) – sede di Bari

a.a. 2006-2007Prof.ssa Caterina LAVARRA

Obiettivi del corso:II corso verterà sull’esame dei caratteri originali dell’Europa medievale di tradizione latino-germanica evidenziando la sperimentalità delle sue forme politico-sociali.

Contenuti (nuclei tematici):1. Il tardo impero romano: un’età di trasformazioni.2. Il processo di lunga durata di penetrazione dei germani nel mondo romano.. 3. Originalità e carattere sperimentale dei regni latino-germanici.4. La nascita del movimento monastico cristiano: una fondamentale novità istituzionale. Il monachesimo benedettino.5. Le strutture produttive dell’Alto Medioevo: l’economia curtense.6. L’ascesa dei “maggiordomi di palazzo” di Austrasia. La nascita dei rapporti beneficiario-vassallatici sul piano militare. La cavalleria franca.7. L’impero carolingio e l’allargamento del campo di applicazione dei rapporti beneficiario-vassallatici.8. La crisi dell’ordinamento carolingio e dell’ordinamento ecclesiastico. L’ordine cluniacense.9. Incursioni ungare, vichinghe e saracene. Incastellamento. La signoria territoriale o di banno.10. Incremento demografico e progressi dell’agricoltura nei secoli XI-XIII. L’ordine cistercense.11. Lo sviluppo dei centri urbani. Nascita ed evoluzione dell’istituto comunale in Italia.12. La nascita delle università e il nuovo metodo d’insegnamento, detto scolastico.13. Eresie popolari. Ordini mendicanti. 14. Le crociate.

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15. I normanni in Italia meridionale e la nascita del regnum Siciliae.16. Federico II di Svevia e la restaurazione del potere regio nell’Italia meridionale.

Bibliografia essenziale:Le conoscenze di base sull’età medievale vanno desunte dal seguentemanuale: C. AZZARA, Le civiltà del Medioevo, il Mulino, Bologna 2004. Orario di ricevimento: Lunedì, ore 10-12Modalità di svolgimento dell’esame: oraleProposta di commissione: Caterina Lavarra, Pasquale Corsi.

INSEGNAMENTO Storia MedievaleSEDE LecceAREA ACLASSE 37/ADOCENTE Francesco GaudiosoTELEFONO 0832/296824DIPARTIMENTO Studi Storici dal Medioevo all’Età contemporaneaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì e martedì (ore 12-13). Monastero Olivetani, st. n. 22PROGRAMMA Obiettivi del corso: Fornire un quadro storico generale delle

principali questioni di Storia Medievale, con riferimenti ad aspetti delle realtà storico-culturali locali.

Contenuti: Il concetto di Medioevo; l’Impero bizantino; l’Italia longobarda; nascita ed espansione dell’Islam; l’Impero carolingio; le mentalità medievali; le grandi istituzioni politiche medievali (Impero, Papato, monarchie feudali); l’età dei Comuni e delle Signorie; la rinascita dell’Occidente; Cristianità e mondo; lotta tra Chiesa e Impero; le monarchie nazionali; crisi del Trecento; l’equilibrio italiano; Umanesimo e Rinascimento.

Testi: Le indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

Modalità di svolgimento dell’esame: orale.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Francesco Gaudioso, dott. Salvatore Barbagallo, dott. Giuseppe Patisso.

INSEGNAMENTO Storia ModernaSEDE LecceAREA ACLASSE 37/ADOCENTE Francesco GaudiosoTELEFONO 0832.296824DIPARTIMENTO Studi Storici dal Medioevo all’Età contemporaneaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì e martedì (ore 12-13). Monastero Olivetani, st. n. 22PROGRAMMA Obiettivi del corso: Fornire un quadro storico generale delle

principali questioni di Storia Moderna, con riferimenti ad aspetti delle realtà storico-culturali locali.

Contenuti: Il concetto di età moderna; lo Stato moderno in Europa; le prime scoperte geografiche; l’Italia nelle guerre per il predominio europeo; Riforma protestante e Controriforma;

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l’Italia spagnola; la crisi del XVII secolo; Inghilterra e Olanda nel Seicento; assolutismo e antico regime; le guerre nell’Europa del Settecento; Settecento riformatore; la rivoluzione industriale; la Rivoluzione americana; la Rivoluzione francese; l’Europa napoleonica.

Testi : Le indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

Modalità di svolgimento dell’esame : orale.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Francesco Gaudioso, dott. Salvatore Barbagallo, dott. Giuseppe Patisso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della storiaSEDE BariAREA 11CLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

37/A

DOCENTE Giuseppe PoliTELEFONO 080 5714721DIPARTIMENTO Dipartimento di scienze storiche e geograficheORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 9,00-12,00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: fornire indicazioni sulle modalità di

costruzione della storia.

- Contenuti: analisi di alcuni documenti per lo studio di problemi e temi di storia sociale.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): documenti d’archivio in fotocopie o supporto digitale.

- Per ulteriori approfondimenti si veda. W. Panciera- A. Zannini, Didattica della storia. Manuale per la formazione degli insegnanti. Le Monnier, Firenze 2006.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- L’esame consisterà in un colloquio orale su un percorso didattico a scelta dello studente.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

- Nessuna

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Giuseppe Poli

INSEGNAMENTO Percezione e Comunicazione visivaSEDE Bari

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AREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI 61 ADOCENTE Arch. Vincenzo de SimoneDIPARTIMENTO Scienze dell’Ingegneria civile e ArchitetturaORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 15:30 - 17:30PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Conseguire le competenze in merito alla descrizione dellerelazioni esistenti tra percezione visiva e rappresentazione

delleforme oggettuali, attraverso l’indagine della percezione comefenomeno fisico, fisiologico e psicologico, attraverso lo studiodei metodi di rappresentazione quali codici di descrizione e dicomunicazione delle proprietà geometriche degli oggetti eattraverso l’esame critico delle tecniche fondamentali dellaScienza della Rappresentazione nei principali campi dellacomunicazione visiva.

- Contenuti:LA PERCEZIONE COME FENOMENO FISICO, FISIOLOGICO E PSICOLOGICO

Natura della luce e modalità di propagazione. Gli organi dellapercezione: occhio e cervello. Teorie sulla percezione visiva.

Lapercezione della forma, del colore, del movimento. La

psicologiadella Gestalt e la percezione visiva. Le leggi della Percezionesecondo la teoria della Gestalt. Illusioni percettive.

COMUNICAZIONE VISIVA• La Rappresentazione, ovvero il codice di comunicazione

dellequalità geometriche di una forma. Metodi di

rappresentazione.Cenni sulla storia della Prospettiva, della rappresentazione inpianta e in alzato, dell’assonometria.• Applicazione delle forme di comunicazione

ideogrammatichenella segnaletica, nella cartografia, nella produzione

industriale.• La caricatura e il fumetto: distorsione, enfatizzazione,astrazione.• Rappresentazione di sequenze: codici di comunicazione

nelladanza, nella cinematografia.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquistodi testi):PERCEZIONE VISIVAPaola Bressan, La Percezione visiva, CLEUP, Padova, 1992Purghé, Stucchi, Oliviero, La Percezione visiva, UTET, Torino,1999Ruggero Pierantoni, L’Occhio e l’Idea. Fisiologia e Storia dellaVisione, Bollati Boringhieri, Milano, 1981TEORIA E STORIA DEI METODI DELLA RAPPRESENTAZIONEMartin Kemp, La Scienza dell’Arte, Giunti, Firenze, 2005James Ackerman, Architettura e disegno. La rappresentazione daVitruvio a Gehry, Electa, Milano, 2004James Ackerman, Punti di Distanza, Electa, Milano, 2004

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Christof Thoenes, Sostegno e adornamento, Electa, Milano, 1998Massimo Scolari, Il Disegno obliquo, Marsilio, Venezia, 2005- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale,misto): OralePROPOSTA DI COMMISSIONEPresidente: Arch. Vincenzo de SimoneCommissario: Prof. Arch. Maria Grazia Rocco

TEORIA del COLORE Prof.Arch. M.Grazia Rocco

A.A. 2005/2006Classe 61A: STORIA dell’ARTEObiettivi formativi: Il corso si propone di illustrare l’evoluzione delle teorie del colore relazionandone gli apporti culturali e scientifici con gli omologhi scenari storico-artistici nell’ottica di comparare tali apporti nell’ambito delle realtà del mondo occidentale ed orientale.Esami: La verifica dell’apprendimento avviene attraverso una lezione tenuta dai discenti su un tema a loro scelta concordato con il docente.Ricevimento corsisti: Il docente è a disposizione per domande e chiarimenti su argomenti inerenti al programma d’esame, secondo il seguente calendario, valido per tutto il periodo di durata del corso:

presso il D.DIS. – Bari: mercoledì h.11.00-12 ; mercoledì h.19,30-20,15

PROGRAMMA DEL CORSO

Teorie filosofico-estetiche dominanti l’Antichità Greca sulla natura e origine del Colore. Riflessioni e progressi operati dalla cultura Ellenistica e dal Tardo-antico; l’esperienza mistica dei visionari cristiani.

Le annotazioni condotte sull’espressione del colore da Leon Battista Alberti nel”De Pictura”. Principali influssi della cultura del Rinascimento sull’esperienza cromatica.

Teorie del Colore nella Fisica e nella Fisiologia dal XVII secolo al XIX secolo. Significato ed importanza del colore nella ricerca Astrofisica.

J.Wolfgang Goethe e “La teoria dei colori“: la polemica con lo sperimentalismo di I.Newton.

Il quesito della Luce e del Colore in relazione alla nascita delle Scienze psicologiche. R.Arnheim e la teoria della Gestald; la didattica della teoria del colore attraverso i “maestri” del Bahuaus di Weimar.

Il Colore nel dialogo con le culture Primitive ed Orientali: I colori e la loro espressione nella tradizione e nella mistica Ebraica. Realismo e simbolismo dei colori nella cosmologia Sciita. Simbolismo cromatico nell’Africa. L’eliminazione del colore nell’arte e nella filosofia dell’Estremo Oriente.

Riferimenti bibliografici Luzzatto L.-Pompas, Il significato dei colori nelle civiltà antiche, Milano 1988. Itten Y., L’arte del colore, Milano 1986. Goethe J.W., La teoria dei colori , Milano 1979.

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Platone, Timeo, in Le opere, vol.VI, Bari 1976. Kandisky W., Lo spirituale nell’arte, Milano 1974. Pastoreau M., L’uomo e il colore, Firenze 1972. Klee P., Teoria della forma e della figurazione, Milano 1959.

Proposta di commissione d’esame : Prof.Arch.M.Grazia Rocco (presidente) Dott.Arch. Vincenzo P. de Simone (componente)

INSEGNAMENTO Didattica della Storia dell’arte medievaleSEDE BariAREA Dell’arte e del disegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

61/A

DOCENTE Rosanna BiancoTELEFONO 080-5714446DIPARTIMENTO Beni Culturali e Scienze del LinguaggioORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, ore 11.00-13.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso: attraverso l’analisi dei manuali di

Storia dell’arte utilizzati nei licei, si intende costruire un percorso tematico all’interno della storia dell’arte medievale (architettura, pittura e scultura). I temi individuati saranno sviluppati in unità didattiche realizzabili con mezzi e strumenti di base: manuale di storia dell’arte, diaproiettore e diapositive. Inoltre si intende mettere in grado i futuri docenti di riproporre – anche per altri temi – lo stesso percorso d’indagine.

- Contenuti: a. l’antico nell’arte carolingia e nell’arte ottoniana; b. romanico: omogeneità e complessità; c. la presenza bizantina; d. la scultura in Italia fra XI e XIII secolo; e. tra Francia e Italia: il gotico fra XII e XIV secolo; f. Giotto e il recupero della realtà

Manuale consigliato: P. De Vecchi-E. Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani ed., vol. IR. Coroneo, Errori duri a morire. Appunti sulla didattica della storia dell’arte medioevale per mezzo dei manuali, in “Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari”, N.S., XVII (LV), 2000, pp. 365-390

- Modalità di svolgimento dell’esame: colloquio orale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

INSEGNAMENTO Didattica di storia dell’arte antica

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SEDE BARIAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

61A

DOCENTE Custode, Silvio FIORIELLOTELEFONO 080.5714414DIPARTIMENTO Scienze dell’AntichitàORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, 13:30-15:30PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Attraverso la lettura approfondita di alcuni monumenti di arte greca e romana si intende costruire un percorso coeso e articolato di approccio globale (storico, culturale, formale, stilistico) alla comprensione del fenomeno artistico nel mondo classico, che consenta di cogliere, sviluppare e consolidare la capacità di intus legere e di riproporre il contesto sociale generale ed il momento creativo individuale funzionali alla formalizzazione artistica.

- Contenuti:Archeologia classica e storia dell’arte antica: esperienza formale originaria e dinamiche diagnostiche originali – L’arte greca e romana: tra antico e moderno, tra interpretazione e ‘insegnamento’ – Per un approccio didattico ed educativo alle forme artistiche classiche: contenuti e modalità.

- Testi:Obbligatorî:

- R. Bianchi Bandinelli, Introduzione all’archeologia, Roma-Bari 19938;- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo. Dalla Preistoria alla Tarda

Antichià I.1, Milano 1994;- E. Puricelli, La riforma e gli standard di apprendimento, in Nuova

secondaria 10, XXIII, 2006, 9-11.

Consigliati:- D. Manacorda, Prima lezione di archeologia, Roma-Bari 2004, 18-32;- M. Taddei, L’approccio archeologico allo studio della storia dell’arte, in Annali dell’Istituto Orientale di Napoli n.s. 6, 1999, 9-12.

- Modalità di svolgimento dell’esame: colloquio oralePROPOSTA DI COMMISSIONE

C. Silvio FIORIELLO – Rosanna BIANCO

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica della Storia dell’arte antica e archeologica

SEDE BariAREA Dell’arte e del disegnoCLASSE/CLASSI 61/ADOCENTE Maria CoralloORARIO DI RICEVIMENTO dopo le lezioniPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Attraverso l’analisi della situazione attuale della didattica in generale e della didattica della storia dell'arte in particolare, si vuole delineare un metodo operativo per la realizzazione di unità/moduli didattici e per interventi interdisciplinari.

- Contenuti: 1. progettare per moduli2. costruire un laboratorio3. casi ed esempi dall'arte antica e dall'archeologia

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Si utilizzerà anche una metodologia per cui, oltre ad acquisire conoscenze e competenze specifiche, gli stessi frequentanti possano essere messi in grado di produrre del materiale da utilizzare nel loro futuro lavoro di insegnamento.

- Letture (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):1. Brusa A., Didattica scolastica e didattica museale, in

AA.VV. Atti del convegno “Teoria della didattica museale”, Foggia 28-31 Marzo 1990

2. De Socio P., Piva C., Il museo come scuola. Didattica e patrimonio culturale, Carocci Faber, Roma 2005

3. Sepe V., L'archeologia risorsa per la storia. Il caso di Saturo, studio di caso pubblicato on line e disponibile in INDIRE (Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa) URL: http://puntoedu.indire.it/

- Modalità di svolgimento dell’esame: colloquio orale

N.B.: Ciascun corsista sarà invitato a preparare un elaborato su uno degli argomenti già trattati durante le lezioni (modulo/ unità didattica o itinerario interdisciplinare o altro) e a consegnarlo 5 giorni prima della data dell'esame.Tale lavoro sarà valutato e concorrerà a definire il voto dell’esame.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Corallo Maria; Triggiano Anna Maria.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica di Storia dell’Arte MedievaleSEDE BARIAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

61A

DOCENTE Disantarosa GiacomoTELEFONO 0805717922DIPARTIMENTO Studi classici e cristianiORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì, 11:30-13:30PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Il laboratorio si propone di fornire gli strumenti culturali, metodologici e tecnici per analizzare alcuni ‘oggetti artistici’ del periodo medievale, presenti nel contesto territoriale pugliese, attraverso il messaggio visivo, inteso come fruizione, interpretazione e riproduzione, e la struttura del linguaggio visivo, come tecnica e produzione artistica.

Contenuti:1. Educazione al vedere e l’insieme del

visivo oggettuale2. Analisi storico-artistica del ‘costruire nel

Medioevo’: tecniche, artisti, artigiani, committenti

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3. Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico

4. Realizzazione di percorsi didattici

Bibliografia consigliata:- V. Ascani, Cantiere, in Enciclopedia dell’Arte Medievale,

Vol. IV, Roma 1993, pp. 159-169.- X. Barral I Altet, Artigianato, in Enciclopedia dell’Arte

Medievale, Vol. II, Roma 1991, pp. 534-539.- P.C. Claussen, Artista, in Enciclopedia dell’Arte

Medievale, Vol. II, Roma 1991, pp. 546-451.- G. Belli D’Elia, Per una educazione al vedere, in V.A.

Baldassarre (a cura di), Media Significati Metodi nella Formazione, Quaderni della Cattedra di Pedagogia Sperimentale – Università degli Studi di Bari, 1, 1993, pp. 161-175.

- G. Belli D’Elia, I grandi cantieri laici ed ecclesiastici, in G. Musca (a cura di), Centri di produzione e della cultura nel Mezzogiorno normanno-svevo, Atti delle dodicesime giornate normanno-sveve (Bari, 17-20 ottobre 1995), Bari 1997, pp. 299-326.

- E. Castelnuovo, «Artifex bonus»: il mondo dell’artista medievale. Introduzione, in E. Castelnuovo (a cura di), «Artifex bonus»: il mondo dell’artista medievale, Bari 2004.

- D. Kimpel, L’attività costruttiva nel Medioevo: strutture e trasformazioni, in R. Cassanelli (a cura di), Cantieri medievali, Milano 1995, pp. 11-50.

- Modalità di svolgimento dell’esame: colloquio orale

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di storia dell’arte contemporaneaSEDE Preziosissimo SangueDOCENTE Massimo GuastellaTELEFONO 0832 296 777DIPARTIMENTO Beni delle Arti e della Storia UNILEORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì 19,30- 20,30PROGRAMMA - Obiettivi del corso: fornire metodologie per

l’organizzazione di un percorso didattico tematico individuando argomenti da sviluppare in unità didattiche realizzabili con mezzi e strumenti di base: manuale di storia dell’arte, letture di approfondimento, strumenti d’ausilio didattico.

- Contenuti:- le vicende artistiche, le produzioni, gli artisti della

contemporaneità; contestualizzazione e costruzione delle sequenze didattiche modulari;

- Letture dell’oggetto artistico contemporaneo;- Sussidi didattici d'integrazione al manuale:

approfondimenti specialistici, riviste, diapositive, videocd, cd-rom, internet

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- testi : precisazioni ulteriori sulle letture consigliate saranno suggerite durante lo svolgimento del corso e fornite ai corsisti

- Modalità di svolgimento dell’esame (orale):

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: è fortemente consigliata la presentazione dell’unità didattica prescelta, esposta durante le esercitazioni in aula o autonomamente svolta, in formato cartaceo e/o digitale (Presentazioni power point; Ipertesto)

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Guastella , Prof. Lucio Galante UNILE

INSEGNAMENTO didattica di storia dell’arte contemporaneaSEDE Istituto Preziosissimo SangueDOCENTE Massimo GuastellaTELEFONO 0832 296 777DIPARTIMENTO Beni delle Arti e della Storia UNILEORARIO DI RICEVIMENTO Venerdì 19,30- 20,30PROGRAMMA - Obiettivi del corso: attraverso l’analisi del manuale e dei

sussidi didattici Storia dell’arte utilizzati nelle scuole superiori i licei, si percorrono le linee tematiche della disciplina in conformità ai programmi ministeriali

- Contenuti: - Periodizzazione della Storia dell'Arte Contemporanea: da

Canova alle ultime biennali veneziane: personalità, movimenti, correnti, tendenze;

- Programmi ministeriali e specificità delle differenti finalità formative

- Il manuale come principale strumento didattico: analisi della tipologia e organizzazione del manuale relativamente agli argomenti dell’età contemporanea

- Testi G. C. Sciolla, Insegnare l'arte. Proposte didattiche per la lettura degli oggetti artistici. La Nuova Italia Firenze 1989, pp. 171-178.E. Crispolti, Come studiare l’arte contemporanea, Donzelli Roma 2000

Uno a scelta tra i seguenti manuali: P. ADORNO, L’arte italiana, G. D’Anna, Messina-Firenze, 1994, vol. III, I e II tomo; P. DE VECCHI - E. CERCHIARI, L’arte nel tempo, Bompiani, Milano, 1991, vol. III;G. DORFLES-A.VETTESE, Arti visive.Protagonisti e movimenti, Atlas, Bergamo, 2002, Voll.2°e 3°;R. SCRIMIERI, a cura di, Arte e storia dell’arte, Minerva Italica, 2002, vol. III 3°-3B..

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Precisazioni ulteriori sulle letture consigliate saranno suggerite durante lo svolgimento del corso

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:PROPOSTA DI COMMISSIONE

Guastella –prof. Lucio Galante unile

INSEGNAMENTO Didattica di Storia dellArchitetturaAREA Arte e disegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

61/A

DOCENTE Paolo PerfidoDIPARTIMENTO Scienze.dell’Ingegneria Civile e dell’ArchitetturaORARIO DI RICEVIMENTOPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

- Fornire agli studenti una capacità di lettura critica dell’organismo architettonico nelle sue molteplici articolazioni spaziali, strutturali e storiche.

- Contenuti:- Temi e problemi di storiografia - Introduzione ai metodi di rappresentazione

dell’architettura.- Dallo schizzo al progetto. Analisi di alcune opere.- La fotografia di architettura- Esercitazioni pratiche di ridisegno di edifici di particolare

interesse- Testi:- Una bibliografia di riferimento sui temi trattati durante il

corso sarà fornita agli studenti alla fine di ogni lezione.- Modalità di svolgimento dell’esame:- misto- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative saranno

fornite durante il corso.

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di storia dell'arte modernaSEDE BariAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

61/A

DOCENTE Prof. Saverio PansiniORARIO DI RICEVIMENTO Alla fine delle lezioniPROGRAMMA - Obiettivi del corso:

il laboratorio si prefigge, attraverso contenuti afferenti alla disciplina di storia dell’arte moderna, di formare competenze in merito alla stesura della programmazione didattica, alla ideazione di moduli e alla realizzazione di vari tipi di

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interventi didattici (lezione frontale, partecipata, laboratori, utilizzazione di presentazioni, lavoro per piccoli gruppi), nonché alla conduzione delle verifiche.

- Contenuti:- Storia dell’Arte Moderna:

Analisi dei principali autori selezionati in base ai percorsi didattici ideati per i vari tipi di scuola;

- La programmazione didattica: Formulazione di programmazioni

didattiche relative ai vari tipi di scuola in cui si insegna la disciplina;

- Didattica Modulare: Formulazione di moduli e percorsi

completi riguardanti le varie fasi della programmazione didattica;

- La lezione in classe: Simulazione e discussione delle varie

tipologie di intervento in classe;- La verifica e la valutazione:

Simulazione e discussione delle varie tipologie di verifica in classe;

- La visita al Museo e il viaggio di istruzione Come programmarla (azioni, contenuti e

tempi di visita relativi alle capacità d’apprendimento)

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Manuali di storia dell’arte Moderna (si utilizzeranno quelli adottati con più frequenza negli istituti superiori)

- Testi consigliati: S. PANSINI, Il museo che non c’è.

Percorsi didattici possibili nell’area dell’arte e del disegno, B.A. Graphis, 2005

Riviste e testi relativi agli artisti che verranno selezionati nei percorsi didattici elaborati.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

- Ogni discente, nel corso delle attività di laboratorio, preparerà una programmazione ed un modulo afferente alla storia dell’arte moderna e lo discuterà con il docente.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:- Si invita ogni partecipante al corso ad intervenire

portando un manuale di storia dell’arte moderna

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INSEGNAMENTO Storia dell’Arte di PugliaSEDE BariAREA Storia dell’arte

DOCENTE Luisa DerosaTELEFONO 080.5717921DIPARTIMENTO Studi Classici e CristianiORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì ore 9-13PROGRAMMA Obiettivi del corso: Il corso si propone di fornire una conoscenza

di base dei principali temi della storia dell’arte della Puglia: Particolare attenzione sarà dedicata ai rapporti tra le diverse realtà regionali e il contesto storico nazionale e internazionale, attraverso l’analisi delle testimonianze storico-artistiche presenti sul territorio, allo scopo di approfondire la conoscenza dei contenuti disciplinari con particolare riferimento al Medioevo.

Contenuti: Il corso si articola in una prima parte dedicata a: problemi di carattere generale e al quadro storico geografico della regione, alla storia degli studi, a partire dai contributi di viaggiatori ed eruditi dell’800 e ‘900; una seconda parte dedicata all’analisi di alcuni significativi esempi di architettura, scultura, pittura, arti applicate a partire dall’Altomedioevo fino al secolo XV.

Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):Civiltà e culture in Puglia:2. La Puglia tra Bisanzio e Occidente, Milano 1980; P. BELLI D’ELIA, Patrimonio artistico italiano. Puglia Romanica. Milano 2003; G. BERTELLI, Puglia preromanica, Milano 2004; Castelli e Cattedrali di Puglia a cent’anni dall’Esposizione Nazionale di Torino, a cura di C. Gelao e G. M. Iacobitti, Catalogo della mostra (Bari, Castello Svevo, 13 luglio-31 ottobre 1999) Dal Giglio all’Orso. I principi d’Angiò e Orsini del Balzo nel Salento, a cura di A. CASSIANO e B. VETERE, Galatina 2006

Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): colloquio orale

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Docente di modulo

INSEGNAMENTO Didattica di Storia dell’Arte modernaSEDE BariAREA Arte e DisegnoCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo) A 061DOCENTE Prof.ssa Rita MavelliORARIO DI RICEVIMENTO Al termine delle lezioni

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PROGRAMMA - Obiettivi del corso:l’insegnamento si propone di affrontare strategie di svolgimento dei principali nodi tematici della cultura figurativa fra i secoli XV e XVIII, in funzione della trasmissione di conoscenze e della formazione di competenze nei principali curricola formativi della scuola media superiorei.

- Contenuti:-- Specificità delle arti figurative: valenza visivo-oggettuale,

comunicativa ed estetica dell’opera;-- La costruzione dello spazio tra XV e XVII secolo: la

prospettiva centrale e le sue applicazioni;-- La tecnica dell’affresco nella trattatistica d’arte e nelle

moderne indagini mineralogiche;-- Svolgimento di un tema:

Mantova sede della corte dei Gonzaga;Roma tra Rinascimento e Barocco,

Studio di un autore:

formazione e specificità del linguaggio figurativo, lettura delle opere significative, confronto con artisti contemporanei, fortuna presso i posteri.Michelangelo Merisi da Caravaggio

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

Articoli forniti durante le lezioni, strumenti multimediali,cataloghi di recenti mostre.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):

Discussione orale di un modulo afferente la storia dell’arte moderna di cui verranno particolarmente evidenziati tempi e strategie di svolgimento, attraverso esplicitazione dei contenuti e delle opere.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:- Verranno fornite in itinere

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente prof.ssa Rita Mavelli Commissario prof. Paolo Perfido

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica di storia dell’architettura

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SEDE BariAREA 61/ADOCENTE Giuseppina PetruzzelliDIPARTIMENTO Storia dell’arte – Accademia di Belle Arti di Bari ORARIO DI RICEVIMENTO Dopo ogni lezionePROGRAMMA - Obiettivi del corso: Il corso si propone d’illustrare e far

praticare ai corsisti un metodo per l’insegnamento della storia dell’architettura nella Scuola Secondaria di II grado, favorendo sia la complementarietà fra l’architettura e le altre arti sia la specificità della scienza architettonica, nel suo lessico disciplinare e nelle sue fonti.

- Contenuti: Fatti salvi i contenuti di tipo metodologico a cui si è fatto cenno negli “Obiettivi”, e poiché la storia dell’architettura contemporanea fra tutti i periodi della storia dell’architettura è la meno conosciuta dai corsisti, si focalizza l’attenzione su circa venti grandi architetti del Novecento, dei quali alcuni viventi.

- Testi: i testi sono messi a disposizione dalla docente, che fornisce anche una bibliografia disciplinare per gli approfondimenti che i corsisti potranno affrontare nel loro futuro di insegnanti. Favorito è pure il reperimento degli scritti autografi degli architetti e delle fonti on-line, testuali ed iconografiche.

- Modalità di svolgimento dell’esame: ad ogni corsista viene assegnato un architetto contemporaneo, che è stato scelto, in pieno accordo con lui, sulla base della funzionalità per la didattica e del gusto del corsista stesso. Sull’opera complessiva dell’architetto prescelto e sulla relazione fra l’architettura e le altre arti visive il corsista organizza una lezione sotto forma di unità didattica in formato digitale.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: Il laboratorio si giova delle tecniche multimediali, secondo un approccio attuale e fruttuoso alla didattica dell’arte

INSEGNAMENTO Didattica di Geometria descrittivaSEDE BariAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI 71 ADOCENTE Arch. Vincenzo de SimoneDIPARTIMENTO Scienze dell’Ingegneria civile e dell’ArchitetturaORARIO DI RICEVIMENTO giovedì ore 15:00- 18:30

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PROGRAMMA - Obiettivi del corso:L’ampissima diffusione dei programmi di modellazione tridimensionale impone una revisione degli argomenti che costituiscono il fondamento e nei quali si articola un corso di Geometria descrittiva. Tale denominazione è tradizionalmente riservata alla disciplina che si fonda su alcune nozioni di Geometria Proiettiva e ha il fine di disciplinare la rappresentazione delle forme geometriche dello spazio a tre dimensioni su un supporto bidimensionale; sono tuttavia poche le forme alle quali è facile applicare i tradizionali procedimenti della Geometria descrittiva avvalendosi esclusivamente degli strumenti tradizionali del disegno.I mezzi informatici consentono invece di rappresentare una più ampia gamma di superfici e di indagarne più intimamente le relative proprietà geometriche. Se l’applicazione dei metodi della geometria descrittiva al disegno eseguito con gli strumenti tradizionali non poteva interessare forme più complesse delle quadriche e indagare niente di più delle semplici relazioni dell’appartenenza, del parallelismo e della perpendicolarità, gli strumenti informatici consentono oggi di generare e rappresentare correttamente le forme geometriche di qualsiasi grado e di valutare relazioni più complesse quali la tangenza, la curvatura, la torsione delle linee spaziali, la continuità e la curvatura delle superfici.Il corso di Didattica di Geometria descrittiva si propone di istruire i docenti nell’uso dei programmi di modellazione tridimensionale con il fine di un uso più consapevole di tali strumenti nella generazione di forme tridimensionali complesse e nello studio delle relative proprietà geometriche.

- Contenuti:Elementi di Geometria Proiettiva grafica;Principali curve piane, proprietà e generazione in modalità informatica:Curve di Bézier e curve NURBS;Curve nello spazio, proprietà e generazione in modalità informatica;Principali forme geometriche tridimensionali;Superfici, proprietà e generazione in modalità informatica;Classificazione dei programmi informatici per la modellazione tridimensionale;I metodi di rappresentazione nei programmi di modellazione tridimensionale con particolare riguardo alla generazione di rappresentazioni assonometriche e prospettiche;Effetti della luce nei programmi di modellazione tridimensionale;Camera matching o fotomontaggio.

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4. Testi:David Hilbert, Stefan Cohn-Vossen, Geometria Intuitiva, Bollati-Boringhieri, Torino, 2001Kelly Dempski, Curves and Surfaces, Premier Press, Cincinnati, 2003Daniele Nale, Francesco Caraccia, Rhinoceros e la Modellazione Nurbs, Imago, Bagni di Tivoli, 2003Riccardo Migliari, Geometria dei Modelli, Kappa, Roma, 2003.

5. Modalità di svolgimento dell’esame:Esecuzione di una esercitazione nelle ore di attività extra moenia, esame e discussione sugli elaborati realizzati per l’esercitazione, esame orale sugli argomenti indicati nel programma.

6. Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:Benché le lezioni si svolgano prevalentemente in un laboratorio dotato di numerose postazioni informatiche, si consiglia di seguire il corso con il portatile personale sul quale è opportuno installare le versioni demo più recenti dei seguenti programmi:RhinoCabri II PlusCabri 3D

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof. Arch. Luigi MongielloCommissario: Arch. Vincenzo de Simone

INSEGNAMENTO STORIA E FONDAMENTI DELL’ELETTROTECNICASEDE Bari

AREA Indirizzo Tecnologico

CLASSE 35/A

DOCENTE Prof. Donato Cafagna

DIPARTIMENTO Dipartimento Ingegneria Innovazione – Università di Lecce

ORARIO DI RICEVIMENTO Lunedi 17.30 – 18.30, Mercoledi 17.30 – 18.30PROGRAMMA Obiettivi del corso:

Il corso di “Storia e Fondamenti dell’Elettrotecnica” si pone l’obiettivo di fornire agli studenti della scuola SSIS la conoscenza degli aspetti fondamentali della storia dell’Ingegneria Elettrica e della sue attuali applicazioni. L’Elettrotecnica è inquadrata come effettiva risposta alle esigenze provenienti dall’industria, dal mondo del lavoro e della vita quotidiana. A tal scopo, dopo la presentazione di ciascun argomento, lo studente sarà sollecitato a portare a termine un progetto basato sui concetti relativi all’argomento studiato, dimostrando come l’analisi ed il progetto dei circuiti elettrici siano legati alla capacità di progettare un sistema elettronico, un calcolatore, un sistema di controllo, un impianto di telecomunicazione o un impianto elettrico di potenza.

Contenuti:1. Le grandezze elettriche:

I primordi delle scienze elettriche;Progetto proposto: il regolatore di flusso.

2. I componenti circuitali:Thomas A. Edison – Il primo ingegnere elettrico;

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Progetto proposto: il sensore di temperatura.3. Circuiti resistivi:

Storiche applicazioni dei circuiti elettrici;Progetto proposto: generatore di tensione regolabile.

4. Metodi di analisi di circuiti resistivi:Circuiti elettrici per le telcomunicazioni;Progetto proposto: Indicatore d’angolo di un potenziometro.

5. Teoremi relativi ai circuiti:L’energia elettrica per uso urbano;Progetto proposto: ponte estensimetrico.

6. L’amplificatore operazionale:L’elettronica;Progetto proposto: circuito di interfaccia per un trasduttore.

7. Componenti dinamici:Dispositivi in grado di immagazzinare energia;Progetto proposto: integratore ed interruttore.

8. Circuiti dinamici del primo ordine:Segnali e comunicazioni;Progetto proposto: computer e stampante.

9. Circuiti dinamici del secondo ordine:Telecomunicazioni e sistemi di potenza;Progetto proposto: dispositivo di accensione per l’airbag dell’automobile.

10. Analisi in regime sinusoidale:La corrente alternata diventa uno standard;Progetto proposto: circuito con amplificatore operazionale.

11. Potenza in regime sinusoidale:Potenza elettrica;Progetto proposto: massimo trasferimento di potenza.

12. Circuiti trifase:Tesla ed i circuiti polifase;Progetto proposto: rifasamento.

Testi:1. R.Dorf, J.Svoboda, “Introduction to Electric Circuits”,

Wiley;2. G.Rizzoni, “Principle and Application of Electrical

engineering”, McGraw-Hill;3. De Carlo, Lin, “Linear Circuit Analysis”, Oxford Press;4. T.Rosa, “The analysis and Design of Linear Circuits”, Wiley;5. C.Alexander, M.Sadiku, “Circuiti Elettrici”, McGraw Hill;6. J.D.Irwin, “Basic Engineering Circuit Analysis”, Wiley;7. Boylestad, “Introductory Circuit Analysis”, Prentice Hall;8. Hambley, “Electrical Engineering: Principles and

Applications”, Prentice Hall.

Modalità di svolgimento dell’esame:Orale con presentazione progetto in Power Point.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Donato Cafagna – Docente dell’Università di LecceProf. Gregorio Andria – Docente del Politecnico di BariProf. Maria Dicorato – Docente del Politecnico di Bari

INSEGNAMENTO n. 105: Laboratorio di didattica dell’elettronica164

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SEDE BariAREA Area TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34A

DOCENTE prof. ing. Anna Maria Lucia LanzollaTELEFONO Uff.: 080.596.3318- 099.4733268

Fax: 080.596-3584DIPARTIMENTO Ingegneria dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile

(DIASS) – Politecnico di Bari, viale del Turismo n.8, 74100 Taranto

ORARIO DI RICEVIMENTO In concomitanza delle lezioni, in funzione dell’orario e della disponibilità degli studenti.

OBIETTIVI DEL CORSO Questo corso ha lo scopo di dare indicazioni per la pianificazione, la realizzazione e la gestione di un laboratorio didattico; di consentire unaconoscenza approfondita, da parte del docente, delle caratteristiche della strumentazione di base ed avanzata di uso comune in un laboratorio; di illustrare i principi fondamentali per giungere all’allestimento di prove didattiche modulari e a difficoltà crescente da proporre agli studenti, partendo da una scelta guidata della strumentazione di misura e dei componenti di base.

PROGRAMMA Caratterizzazione di un sistema di misura Il concetto di errore di misura. Errori casuali e sistematici e loro funzioni di distribuzione. Il concetto di incertezza. Componenti di incertezza nella strumentazione analogica e digitale. Incertezza nelle misure dirette ed indirette. Specifiche strumentali. Esempi di interpretazione delle specifiche negli strumenti di uso comune.

Evoluzione della strumentazione di misuraStrumentazione da laboratorio di tipo analogico e digitale (a logica cablata e programmata). Pregi e difetti. Strumentazione virtuale: caratteristiche e software di implementazione. Introduzione all’uso di LabVIEW: caratteristiche, pannello frontale e diagramma blocchi, strutture dati, controlli ed indicatori, modalità di cablaggio, tecniche di debug, visualizzazione dati, acquisizione dati, esempi di realizzazione di strumentazione virtuali. Organizzazione delle esercitazioniProgetto del percorso formativo. Suddivisione del percorso in moduli di apprendimento a difficoltà crescente con verifiche intermedie dell’apprendimento.

Esercitazioni proposteRealizzare un di uno strumento virtuale che simula l’acquisizione di un segnale da un sensore di temperatura mediante una scheda di acquisizione dati e memorizza i su un file. Realizzazione di un strum. virtuale che disegni le figure di Lissajous al variare della frequenza e della fase di due segnali sinusoidali. Implementazione di un generatore di rumore (gaussiana ed uniforme). Implementazione di un generatore di segnale. Implementazione di uno strumento virtuale che esegue misure statistiche in modo automatico. Implementazione oscilloscopio digitale in grado di calcolare l’incertezza di misura

BIBLIOGRAFIA - Gorini, S. Sartori: “Il laboratorio didattico”, gennaio 1984.- Robert A. Witte, “Electronic Test Instruments – Analog and Digital

Measurements”, 2nd Ed., Prentice Hall, ISBN 0130668303165

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- Tektronix Inc., “The XYZs of Oscilloscopes”, Tektronix Primer Series, 2001, http://www.tek.com

- Tektronix Inc., “The ABCs of Probes”, Tektronix Primer Series, 2001, http://www.tek.com

- Tektronix Inc., “The XYZs of Logic Analyzers”, Tektronix Primer Series, 2001, http://www.tek.com

- National Instruments, Application Notes and Technical Support, http://www.ni.com

- Materiale didattico distribuito durante il corso, PROPOSTA DI COMMISSIONE prof. ing. Gregorio Andria, Dipartimento di Ingegneria

dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile– Politecnico di Bari

INSEGNAMENTO Didattica delle macchine elettricheSEDE Bari - PolitecnicoAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

35/A

DOCENTE Stasi SilvioTELEFONO 080 5963637DIPARTIMENTO Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di BariORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 17.00-19.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso ha l'obiettivo di insegnare agli allievi le moderne metodologie didattiche nel settore delle macchine elettriche con particolare riferimento a trasformatori, generatori e motori elettrici per applicazioni industriali. Al termine del corso, lo studente dovrebbe essere in grado di organizzare le sue lezioni ed esercitazioni in aula, supportandole con trasparenti e videoproiettore, e di effettuare un’efficace azione di tutoraggio in forma di assistenza individuale. Lo studente dovrebbe inoltre saper effettuare un continuo controllo dell’apprendimento dei principi di funzionamento delle macchine elettriche da utilizzare soprattutto come strumento per migliorare le sue attività didattiche.

- Contenuti:Analisi di un circuito monofase RL in coordinate . Circuito equivalente complesso. Diagramma vettoriale in un sistema di riferimento stazionario. Diagramma fasoriale in un sistema di riferimento rotante di coordinate d-q. Analisi di un circuito trifase simmetrico in coordinate . Autoinduttanza apparente. Rappresentazione di un sistema trifase mediante un vettore rotante. Trasformazioni di coordinate.Trasformatore monofase: coefficienti di autoinduzione, di mutua induzione, induttanze di dispersione e magnetizzante. Circuito equivalente complesso. Trasformatore trifase.Avvolgimento trifase di una macchina sincrona. Campi magnetici rotanti secondo gli assi d e q. Diagramma fasoriale di un generatore sincrono. Coppie di riluttanza e di mutua induttanza. Motori asincroni trifasi. Forze elettromotrici indotte nell’avvolgimento di rotore e loro frequenza. Relazione coppia-scorrimento. Circuito equivalente complesso. Rotori avvolti e rotori a gabbia di scoiattolo. Avviamento e frenatura, controllo di velocità. Motori asincroni alimentati a tensione e frequenza variabile.

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Macchine a corrente continua: avvolgimenti di armatura, avvolgimento di eccitazione, reazione di armatura. Poli ausiliari, avvolgimento compensatore. Macchine ad eccitazione separata, macchine con eccitazione in derivazione, macchine con eccitazione serie, macchine con eccitazione compound. Caratteristiche esterne dei generatori. Caratteristiche coppia velocità dei motori. Avviamento e frenatura dei motori, regolazione della velocità.

- Testi:A.E. Fitzgerald, C. Kingsley, and S. D. Umans: Electric Machinery, New York: McGraw-Hill Book Company, 2003.

- Modalità di svolgimento dell’esame: orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof. Silvio Stasi.Componenti: prof. Antonio Dell’Aquila, prof. Francesco CupertinoSupplenti: prof. Marco Liserre.

INSEGNAMENTO Laboratorio di Didattica delle Macchine ElettricheSEDE BariAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

35/A

DOCENTE Stasi SilvioTELEFONO 0805963637DIPARTIMENTO Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica - Politecnico di Bari

via E. Orabona n. 4, 70125 BariORARIO DI RICEVIMENTO Giovedì 17.00-19.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Scopo fondamentale del laboratorio di Didattica delle Macchine Elettriche è la verifica sperimentale degli argomenti trattati nel corrispondente corso teorico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di organizzare le esercitazioni di laboratorio, curando altresì gli aspetti relativi alla legislazione tecnica, alla normativa ed alla sicurezza, in modo da consentire ai suoi futuri allievi di raggiungere una soddisfacente preparazione sia teorica che pratica.

- Contenuti: Misura in corrente continua della

resistenza degli avvolgimenti di un trasformatore. Modalità di esecuzione delle prove a vuoto e in corto circuito e relativi circuiti di misura. Criteri di scelta delle apparecchiature di misura. Tracciamento delle curve caratteristiche e determinazione dei parametri del circuito equivalente di macchina tramite opportuni software per l’elaborazione dei dati di misura (6 ore).

Modalità di esecuzione delle prove a vuoto, in corto circuito, in sovreccitazione a fattore di potenza nullo di una macchina sincrona trifase e relativi circuiti di misura. Criteri di scelta delle apparecchiature di misura. Tracciamento delle curve caratteristiche e

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determinazione dei parametri del circuito equivalente di macchina tramite opportuni software per l’elaborazione dei dati di misura (9 ore).

Modalità di esecuzione delle prove a vuoto, a rotore bloccato e a carico di una macchina asincrona trifase e relativi circuiti di misura. Criteri di scelta delle apparecchiature di misura. Tracciamento delle curve caratteristiche e determinazione dei parametri del circuito equivalente di macchina tramite opportuni software per l’elaborazione dei dati di misura (9 ore).

Modalità di esecuzione delle prove per il rilievo della caratteristica a vuoto, della caratteristica esterna e della caratteristica di regolazione di una macchina a corrente continua. Criteri di scelta delle apparecchiature di misura. Tracciamento delle curve caratteristiche tramite opportuni software per l’elaborazione dei dati di misura (6 ore).

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):La valutazione sarà espressa sulla base dell’attività complessiva svolta da ciascuno studente e rilevata durante lo svolgimento delle esercitazioni di laboratorio.

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof. Silvio StasiComponenti: prof. Antonio Dell’Aquila, prof. Francesco CupertinoSupplenti: prof. Marco Liserre

INSEGNAMENTO Didattica degli Azionamenti ElettriciSEDE Bari - PolitecnicoAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

35A

DOCENTE Francesco CupertinoTELEFONO 080 5963769DIPARTIMENTO Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di BariORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì 12.00-14.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

L’insegnamento ha l'obiettivo di fornire le moderne metodologie didattiche nel settore degli azionamenti elettrici, con particolare riferimento agli azionamenti con motori a corrente continua, asincroni e sincroni a magneti permanenti, ed agli aspetti riguardanti la legislazione tecnica, la normativa e la sicurezza. Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di elaborare una metodologia didattica tale da permettere agli allievi di raggiungere una soddisfacente preparazione e consapevolezza e di stimolare l’apprendimento anche attraverso l’impiego di

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esperienze pratiche, grafiche, di calcolo e multimediali.

- Contenuti:

Introduzione (3 ore)Introduzione agli azionamenti elettrici. Struttura di un azionamento elettrico e sua definizione secondo le norme CEI. Tecniche di controllo del moto. Caratteristiche delle principali tipologie di azionamento elettrico.

Azionamenti con motore a corrente continua (9 ore)Equazioni di un motore a corrente continua. Controllo di coppia, velocità e posizione di un motore a corrente continua. Scelta dei parametri del sistema di controllo. Fenomeno del wind-up. Tecniche di inseguimento di traiettoria.

Controllo digitale di azionamenti elettrici (3 ore)Principio di funzionamento di un convertitore dc-dc. Principio di funzionamento di un inverter trifase. Influenza dei convertitori elettronici di potenza e delle conversioni A/D e D/A nel progetto del sistema di controllo.

Azionamenti con motori asincroni. (9 ore)Controllo scalare. Principio del controllo vettoriale degli azionamenti con motori asincroni: comando delle componenti di coppia e di flusso rotorico della corrente di statore. Controllo in cascata di coppia, velocità e posizione, controllo in cascata della componente di corrente generante il flusso di rotore e del flusso stesso. Funzionamento alle alte velocità, indebolimento del campo.

Azionamenti con motori brushless sinusoidali e trapezoidali. (6 ore)Controllo vettoriale di una macchina sincrona a magneti permanenti. Controllo delle componenti d-q della corrente di statore. Controllo in cascata di coppia, velocità e posizione.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

H. Grob, J. Hamann, G. Wiegartner: “Azionamenti elettrici di avanzamento nell’automazione industriale”, Tecniche Nuove, 2002.G. Legnani, M. Tiboni, R. Adamini: “Meccanica degli azionamenti”, Editrice Esculapio, 2002.R. Krishnan: “Electric Motor Drives: Modeling, Analysis, and Control”, Prentice Hall, 2001.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof. Francesco CupertinoComponenti: prof. Luigi Salvatore, prof. Silvio StasiSupplenti: prof. Antonio Dell’Aquila, prof. Marco Liserre

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INSEGNAMENTO n.259 DIDATTICA DEI SISTEMI AUTOMATICISEDE BARI - POLITECNICOAREA TECNOLOGICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34 A

DOCENTE Prof. David NasoTELEFONO 080 5963649 DIPARTIMENTO Elettrotecnica ed ElettronicaORARIO DI RICEVIMENTO lunedì ore 10,00 - 13,00OBIETTIVI DEL CORSO Il Corso si propone di esaminare i fondamenti dei sistemi di controllo automatico

illustrando, con esempi intuitivi, semplici e ben rappresentativi, le varie possibilità di presentazione degli argomenti al fine di una loro più immediata ed efficace comprensione da parte degli studenti.

PROGRAMMA Concetti introduttivi e nomenclatura. Storia dell'Automatica. Sistemi di controllo. Modelli matematici. Ingressi, disturbi, stati ed uscite. Controllo in anello aperto ed in anello chiuso. Controllo automatico e manuale. Costituzione e componenti di un anello di controllo. Problematiche fondamentali del controllo automatico. Nomenclatura.

Analisi nel dominio della variabile complessa. La funzione di trasferimento (f.d.t.): forme canoniche della f.d.t., poli e zeri, costanti di tempo. Legame tra la mappa dei poli e zeri e l'andamento della risposta all'impulso. Modi di evoluzione. Risposte ai segnali canonici (impulso gradino e rampa).

Analisi nel dominio della frequenza. Funzione di risposta armonica: definizione e legami con la risposta all'impulso e con la f.d.t. Diagramma di Bode e di Nyquist.

Proprietà dei sistemi in retroazione. Errori a regime, reiezione dei disturbi, sensibilità alle variazioni parametriche. Stabilità dei sistemi in retroazione. Luogo delle radici. Margini di stabilità nel dominio della frequenza.

Metodi di progetto dei controllori. Specifiche progettuali e loro compatibilità. Tecniche nel dominio della variabile complessa e nel dominio della frequenza. Esempi di progettazione.

BIBLIOGRAFIA Giovanni Marro –Controlli Automatici - ZanichelliP. Bolzern, R. Scattolini e N. Schiavoni, Fondamenti di controlli automatici, McGraw-Hill.

PROPOSTA DI COMMISSIONE Proff. David Naso, Biagio Turchiano. (supplenti proff. Luigi Salvatore, Francesco Cupertino)

INSEGNAMENTO DIDATTICA DELLE TECNOLOGIE E DEI SISTEMI DI LAVORAZIONE

SEDE BARIAREA TECNOLOGICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

71A

DOCENTE GIUSEPPE CASALINOTELEFONO 080/5962753DIPARTIMENTO DIMeGORARIO DI RICEVIMENTO Mercoledì 10:00 – 13:00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso ha come obiettivo lo studio delle tecnologie e dei

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sistemi di lavorazione attraverso l’analisi dei concetti teorici e pratici alla base del loro funzionamento, della loro gestione e controllo.Dopo avere fatto i necessari richiami di disegno tecnico industriale e di tecnologia generale dei materiali si passerà allo studio delle tecnologie e dei sistemi di lavorazione tradizionali. Tra di esse si ricordano i trattamenti termici, la fonderia, la deformazione plastica, l’asportazione di truciolo, le tecniche di giunzione.In seguito si affronteranno i temi delle tecnologie innovative con particolare riferimento all’automazione dei sistemi di lavorazione, all’evoluzione delle macchine utensili, alla produzione assistita da calcolatore.Al termine del corso si faranno brevi cenni alla problematica della gestione industriale della qualità.In questo modo si intende impartire conoscenze necessarie per chi si occuperà della formazione di base di personale destinato alla progettazione, alla gestione, al controllo di processi produttivi basati su tecnologie efficaci ed efficienti.

- Contenuti:- Richiami di disegno tecnico industriale (meccanico)- Richiami di tecnologia generale dei materiali- Le tecnologie tradizionali (i trattamenti termici, la

fonderia, la deformazione plastica, l’asportazione di truciolo, le tecniche di giunzione).

- Le tecnologie innovative (automazione dei sistemi di lavorazione, evoluzione delle macchine utensili, produzione assistita da calcolatore, tecnologie non convenzionali).

- Cenni di gestione industriale della qualità.

- Testi (suggeriti per approfondimenti):- Bugini, Giardini, Pacagnella, Restelli. Tecnologia

Meccanica Vol. I e II. CittàStudiEdizioni, Torino.- Andrisano, Grilli. Esercitazioni di Macchine Utensili.

Pitagora Editrice , Bologna.- Grimaldi. Macchine Utensili a Controllo Numerico.

Hoepli, milano.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):scritto

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:Saranno messe a disposizione dei discenti le slide delle lezione.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof. Giuseppe CasalinoCommissari. Ing. Sabina Campanelli, Ing. Anna Rotondo, Ing. Rosanna Giannoccaro.

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INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica degli Azionamenti ElettriciSEDE Bari - PolitecnicoAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

35A

DOCENTE Marco LiserreTELEFONO 080 5963912 DIPARTIMENTO Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di BariORARIO DI RICEVIMENTO Martedì 12.00-14.00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il laboratorio di didattica degli Azionamenti Elettrici ha l’obiettivo di guidare gli specializzandi alla determinazione degli obiettivi didattici, alla valutazione dei risultati dell’apprendimento e alla autovalutazione dell’efficacia dell’insegnamento degli azionamenti elettrici. L’obiettivo del laboratorio sarà di individuare le possibili connessioni interdisciplinari (soprattutto con i corsi di macchine elettriche ed elettronica di potenza) e di creare un raccordo tra le metodologie didattiche acquisite nell’area comune. Alla fine del corso lo specializzando dovrebbe essere in grado di delineare un percorso didattico in grado di integrare le nozioni presentate tramite le lezioni e le esercitazioni numeriche, simulative e di laboratorio.

- Contenuti:Introduzione (3 ore) Presentazione di una lezione tipo, coordinamento tra lezioni, esercitazioni al calcolatore e laboratorio per la comprensione degli azionamenti elettrici. Integrazione delle nozioni derivanti dai corsi di macchine elettriche e di elettronica di potenza negli azionamenti elettrici.

Preparazione di una lezione tipo sugli azionamenti elettrici (9 ore)Preparazione di una lezione frontale nel campo del controllo degli azionamenti elettrici per macchine in corrente continua e in corrente alternata. Individuazione dei principali fenomeni fisici coinvolti nel controllo dei motori e delle principali strutture di controllo ottimali.

Preparazione di esercitazioni numeriche e al calcolatore sugli azionamenti elettrici (9 ore)Costruzione di un semplice esercizio numerico nel campo degli azionamenti elettrici (scelta delle costanti di trasduzione e dei parametri dei regolatori). Studio dei principali software per la realizzazione di simulazioni nel campo degli azionamenti elettrici.

Preparazione di una prova di laboratorio sugli azionamenti elettrici (9 ore)Modalità di esecuzione delle prove e relativi circuiti di misura. Criteri di scelta delle apparecchiature di misura. Come delineare

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le finalità della prova e preparare il relativo materiale di supporto didattico per gli studenti.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):oraleLa valutazione sarà espressa sulla base dell’attività complessiva svolta da ciascun specializzando e rilevata durante lo svolgimento del laboratorio.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof. Marco LiserreComponenti: prof. Antonio Dell’Aquila, prof. Francesco CupertinoSupplenti: prof. Luigi Salvatore, prof. Silvio Stasi

INSEGNAMENTO Fondamenti di Microelettronica e NanoelettronicaSEDE BariAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34/A

DOCENTE Ing. Visconti PaoloDIPARTIMENTO Dip. di Ingegneria dell’Innovazione – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giorni di lezione prima o dopo la lezione stessa. Il docente

è comunque sempre disponibile per qualunque chiarimento mediante posta elettronica.

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: acquisire conoscenze nell’ambito della microelettronica, dei processi di fabbricazione dei circuiti integrati e della nanoelettronica.

- Contenuti: Storia e fondamenti della microelettronica. Introduzione sui materiali semiconduttori. Processi tecnologici fondamentali coinvolti nella realizzazione di un circuito integrato su silicio. Esempi di componenti e dispositivi elettronici integrabili su silicio. Processo tecnologico per la fabbricazione di un resistore e di un transistore bipolare NPN integrato. Processo tecnologico CMOS per la fabbricazione di transistor MOSFET n-channel e p-channel integrati. Scaling tecnologico: implicazioni e vantaggi. Layout di un circuito elettronico. Storia e fondamenti della nanoelettronica. Processi tecnologici su scala nanometrica: le nanotecnologie. Dispositivi elettronici avanzati su scala nanometrica: il nanotransistor. Esempi di dispositivi e circuiti logici integrati su silicio.

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): dispense del docente.

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): interrogazione orale.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Visconti, Prof. Minafra

INSEGNAMENTO DIDATTICA dell'ELETTRONICA ANALOGICA con CAD173

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SEDE BariAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34/A

DOCENTE Ing. Visconti PaoloTELEFONO 0832-297352DIPARTIMENTO Dip. di Ingegneria dell’Innovazione – Università di LecceORARIO DI RICEVIMENTO Tutti i giorni di lezione prima o dopo la lezione stessa. Il docente è

comunque sempre disponibile per qualunque chiarimento mediante posta elettronica.

PROGRAMMA - Obiettivi del corso: acquisire conoscenze nell’ambito della simulazione con strumenti dedicati (software Spice) di circuiti elettronici analogici di base ed avanzati.

- Contenuti: Introduzione alla simulazione circuitale, vantaggi nell’uso di un simulatore circuitale. Introduzione a Spice. L’amplificatore operazionale ideale e reale. Circuiti per la misura delle caratteristiche di un A.O. Analisi e verifica delle caratteristiche dell’A.O. con il simulatore circuitale. Circuiti amplificatori con l’A.O. reazionato negativamente: l’amplificatore invertente, non invertente, il circuito sommatore, l’amplificatore differenziale. Lo stadio integratore e derivatore con l’A.O. reazionato. Simulazione con Spice dei circuiti reazionati con A.O. Progetto di circuiti amplificatori con transistor bipolare (BJT). Analisi e simulazione dei circuiti progettati con il simulatore Spice. Filtri analogici, risposta in frequenza di un filtro analogico. Progetto e simulazione con Spice di un filtro passa-basso del II-ordine di Butterworth. Generatore di funzioni (onda quadra, rettangolare, triangolare) con l’A.O.: progetto e simulazione con Spice.

- Testi : dispense fornite dal docente.- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): progetto circuitale e interrogazione orale.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Visconti, Prof. Minafra

INSEGNAMENTO n. 252: GESTIONE E SICUREZZA DEI LABORATORI DIDATTICI

SEDE BariAREA AREA TECNOLOGICACLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34A

DOCENTE prof. ing. Giuseppe CavoneTELEFONO Uff.: 0805963303,

Fax: 0805963410DIPARTIMENTO Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di

Bari, via E. Orabona n.4, 70125 BariORARIO DI RICEVIMENTO In concomitanza delle lezioni, in funzione dell’orario e della

disponibilità degli studenti.

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PROGRAMMA:Obiettivi del corso

L’organizzazione e la gestione di un laboratorio sperimentale dedicato alle attività didattiche richiedono scelte e revisioni che necessitano e contemporaneamente costruiscono un grande bagaglio di esperienze. Lavorare in un ambiente sicuro è diritto di ogni lavoratore, contribuire a renderlo sicuro è un dovere nei confronti di se stessi e del prossimo. L'applicazione di questo principio richiede la conoscenza da parte di ognuno delle norme di sicurezza che riguardano il proprio ambiente di lavoro ed il D.Lgs. 626/94 afferma la necessità di una adeguata formazione del personale.Questo corso ha lo scopo di dare indicazioni per la pianificazione, la realizzazione e la gestione di un laboratorio didattico nonché illustrare sia i principi fondamentali della sicurezza degli ambienti di lavoro (ed in particolare dei laboratori didattici), sia i rischi trasversali che si incontrano in ogni ambiente.

PROGRAMMA:Contenuti

L’organizzazione del laboratorio didatticoI problemi del laboratorio sperimentale didattico, le variabili strutturali, didattiche e personali. La struttura del laboratorio, la sicurezza del laboratorio, gli aspetti didattici e la verifica dell’apprendimento. Le attrezzature e le esercitazioni, i requisiti di sicurezza degli strumenti di misura, la manutenzione.Caratteristiche degli ambienti destinati a laboratori Caratteristiche comuni a tutti i tipi di laboratorio, laboratorio di meccanica, laboratorio di fisica, laboratorio di chimica.Gli aspetti legislativi e normativiLa legislazione riguardante la sicurezza e la sicurezza elettrica, Enti di normazione, normativa tecnica e regola d’arte, Direttive comunitarie per il materiale elettrico e le macchine, la marcatura CE, la certificazione e l’autocertificazione di prodotto, le imprese abilitate. Aspetti di carattere generale: definizioni, sicurezza e rischio; affidabilità e sicurezza, rischio indebito e fattore umano.Sicurezza elettricaEffetti della corrente elettrica sul corpo umano:Elettrofisiologia, la soglia di sensibilità, tetanizzazione, arresto della respirazione, fibrillazione ventricolare, ustioni, limiti di pericolosità, pericolosità della corrente in funzione di: tempo, frequenza, forma d’onda, il corpo umano come conduttore, pericolosità della corrente elettrica con il percorso, la curva di sicurezza.Il terreno conduttore elettricoDefinizioni, il terreno conduttore elettrico, resistenza verso terra di una persona, tensione totale di terra, tensioni di passo e di contatto, l’impianto di terra.Contatti diretti ed indirettiDefinizioni, misure di protezione contro i contatti diretti, classificazione dei sistemi elettrici sulla base della tensione, classificazione dei sistemi elettrici sulla base della messa a terra del neutro, protezione dai contatti indiretti nei sistemi TT, protezione dai contatti indiretti nei sistemi TN, protezione dai contatti indiretti nei sistemi IT.L’impianto elettrico nel laboratorioQualificazione del personale, impianto di distribuzione, banchi di prova elettrificati, protezioni.Il rischio incendioIntroduzione, informazioni preliminari, situazioni a rischio, prevenzione, mezzi estinguenti, tipo di incendio, procedure di emergenza, riferimenti normativi.

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Esposizione a raggio laserIntroduzione e definizioni, classificazione degli apparecchi laser, requisiti di sicurezza, rischi associati alla radiazione laser, effetti sugli occhi e sulla pelle, sistemi di protezione e norme di utilizzo.Radiazioni non ionizzantiIntroduzione e classificazione, interazione con i tessuti biologici, misure di prevenzione.Il rischio chimicoCaratteristiche del rischio chimicoInfiammabilità, reattività, tossicità, vie di penetrazione nell’organismo, livelli di esposizione, effetti combinati, fonti di pericolo.Caratteristiche delle sostanzeSostanze pericolose, identificazione ed etichettatura, esplosivi, sostanze comburenti e infiammabili, sostanze tossiche, sostanze nocive, corrosive, irritanti, sensibilizzanti. Agenti cancerogeni.Gestione del rischio chimicoInventario, stoccaggio, ventilazione, uso e manipolazione, agenti cancerogeni, emergenza, sorveglianza medica, frasi di rischio e consigli di prudenza.Schema della scheda di sicurezzaIl rischio biologicoBatteri, virus, funghi, parassiti, il rischio biologico e la sua gestione, adempimenti legislativi.RumoreL’apparato uditivo, pericoli connessi all’esposizione al rumore, la difesa acustica, misurazioni.Movimentazione manuale carichiEffetti sulla salute, fattori di rischio, Sollevamento corretto.VideoterminaliQualità e limiti del vedere, l’attenzione, la visione, leggibilità di testi. Protezione degli addetti al videoterminale (D. Lgs. 626/94), posto di lavoro al videoterminale, l’ambiente di lavoro.Edilizia scolastica e sicurezza nella scuola: lo stato degli adempimentiLo stato delle strutture, la manutenzione e l’età delle strutture scolastiche, le risorse finanziarie. Salute e sicurezza nelle scuole: lo stato di applicazione del D.Lgs. 626/94

TESTI Dispensa delle lezioniTESTI: Bibliografia - Gorini, S. Sartori: “Il laboratorio didattico”, gennaio 1984

- V. Carrescia: “Fondamenti di sicurezza elettrica”, Edizioni TNE- SAFELAB, La sicurezza nei laboratori: “Multimedia di

formazione alla sicurezza nei laboratori” Istituto Nazionale per la Fisica della Materia, INFMedia Laboratori, 1999

- UNI 10380:1994/A1:Illuminotecnica - Illuminazione di interni con luce artificiale, 1999

- Norma UNI EN 12464:2004: “Illuminazione di interni con luce artificiale”

- UNI 10840:2000 : Locali scolastici - criteri generali per l’illuminazione artificiale e naturale

- CEI 64-52:2005: Edilizia ad uso residenziale e terziario – Guida per l’integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione degli impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici: criteri particolari per gli edifici scolastici

- Impianti a norme CEI - verifiche, Edizioni TNE, 2004;- R. Vitale: “Scuola in sicurezza”, EPC Libri s.r.l., Roma 2002.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI

Scritto ed orale

PROPOSTA DI COMMISSIONE prof. ing. Nicola Giaquinto Dipartimento di Elettrotecnica ed 176

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Elettronica – Politecnico di Bari

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica degli Impianti ElettriciSEDE Bari - PolitecnicoAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

35/A

DOCENTE Enrico De TuglieTELEFONO 080 5963760DIPARTIMENTO Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di BariORARIO DI RICEVIMENTO Martedì ore 12,00-14,00PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso ha l'obiettivo di fornire agli specializzandi gli strumenti operativi per progettare un corso di impianti elettrici negli obiettivi, e quindi nei programmi, nella tempistica necessaria allo svolgimento delle lezioni, delle esercitazioni, delle fasi di verifica dell’apprendimento e dei metodi di autovalutaizone dell’efficacia dell’insegnamento. Ulteriore obiettivo del laboratorio è di individuare le possibili connessioni interdisciplinari e di creare un raccordo tra le metodologie didattiche acquisite nell’area comune. Al termine del corso, l’allievo dovrebbe essere in grado di organizzare le sue lezioni ed esercitazioni in aula e di effettuare un’efficace azione di tutoraggio in forma di assistenza individuale.

- Contenuti:Introduzione al corso.Organizzazione di un corso di Impianti Elettrici. Progettazione di un corso di Impianti Elettrici: gli obiettivi formativi, la definizione dei prerequisiti, il programma didattico.La definizione delle conoscenze, delle competenze e delle capacità. La definizione delle attività integrative. L’integrazione dei prerequisiti.La tempistica per lo svolgimento del programma: le lezioni, le esercitazioni e la valutazione.La definizione degli strumenti necessari. Le esercitazioni al calcolatore ed in laboratorioPresentazione di una lezione tipo Presentazione di una lezione tipo sugli impianti elettrici.Presentazione di una esercitazione tipo sugli impianti elettrici.Preparazione di una lezione frontale sugli impianti elettrici.Preparazione di una esercitazione al calcolatore sugli impianti elettrici.Preparazione di una esercitazione in laboratorio sugli impianti elettrici.Progettazione di una visita di istruzione ad una centrale per la produzione di energia elettrica.

- Testi: nessuno

- Modalità di svolgimento dell’esame: oraleLa valutazione sarà espresso sulla base dell’attività complessiva

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svolta da ciascun specializzando e rilevata durante lo svolgimento del laboratorio.

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Presidente: prof. Enrico De Tuglie. Componenti: ing. M Dicorato, prof. Pasquale PuglieseSupplenti: prof. Francesco Torelli, prof. Marco Bronzini.

INSEGNAMENTO Didattica degli Impianti ElettriciSEDE BariAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

35/A

DOCENTE Maria DicoratoTELEFONO 080/5963516DIPARTIMENTO Elettrotecnica ed ElettronicaORARIO DI RICEVIMENTO Lunedì dalle ore 10 alle ore 12PROGRAMMA - Obiettivi del corso:

Il corso di “Didattica degli Impianti Elettrici” si pone l’obiettivo di fornire agli studenti della scuola SSIS la conoscenza degli aspetti fondamentali degli impianti elettrici e della sue attuali applicazioni. La conoscenza degli Impianti Elettrici è inquadrata come effettiva risposta alle esigenze provenienti dall’industria, dal mondo del lavoro e della vita quotidiana. A questo scopo, gli allievi della SSIS devono essere in grado di fornire ai loro futuri studenti gli strumenti per:- Analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di

generazione, conversione, trasporto ed utilizzazione dell’energia elettrica;

- Partecipare al collaudo, alla gestione ed al controllo dei sistemi elettrici sovrintendendo alla manutenzione degli stessi;

- Progettare sistemi elettrici semplici ma completi valutandone anche l’aspetto economico.

Per questa ragione dopo la presentazione di ciascun argomento, lo studente SSIS sarà sollecitato a portare a termine un progetto basato sui concetti relativi all’argomento studiato.

- Contenuti:- Definizione e descrizione degli aspetti fondamentali

dell’insegnamento degli Impianti Elettrici.- Finalità del corso di Impianti Elettrici- Obiettivi di apprendimento- Contenuti - Prerequisiti - Criteri espositivi- Possibile organizzazione di una lezione tipo e del corso di

Impianti elettrici- Tipologie e finalità di esercizi e progetti- Verifica dei risultati- Definizioni di modulo didattico e unità didattica- Argomenti introduttivi degli Impianti Elettrici - Definizione di impianto elettrico e descrizione dei principali

elementi costituitivi- Funzioni essenziali per l’esercizio degli impianti- Il percorso dell’energia elettrica: produzione, trasporto,

trasformazione ed utilizzazione dell’energia elettrica- Dispositivi di manovra e di protezione

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- Caratteristiche degli impianti elettrici - Classificazione in base a tensione nominale, tipo di

alimentazione e condizione di neutro- Cause di guasto e protezioni relative- Prevenzione negli impianti civili- Normativa nel settore elettrico - Enti preposti e conformità alle norme vigenti- Tariffe e sistema tariffario in presenza di mercato libero e

mercato vincolato dell’energia elettrica- Voci componenti le varie forme tariffarie- Cenni sul mercato elettrico

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi):

M. Giannoni, P. Guidi, “Impianti elettrici”, Loescher editore, 2005 – vol. 1 e 2G. Conte, “Impianti Elettrici”, Hoepli editore, 4a edizione 2002 – vol. 1 e 2

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto):ORALE

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso:

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Prof. Maria Dicorato, docente I Facoltà di Ingegneria del Politecnico di BariProf. Enrico De Tuglie, docente II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari Prof. Francesco Cupertino, docente I Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari

INSEGNAMENTO n. 115: Laboratorio di didattica delle misure elettricheSEDE BariAREA Area TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

35A

DOCENTE prof. ing. Filippo AttivissimoTELEFONO Uff.: 080.596.3584

Fax: 080.596-3584DIPARTIMENTO Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di

Bari, via E. Orabona n.4, 70125 BariORARIO DI RICEVIMENTO In concomitanza delle lezioni, in funzione dell’orario e della

disponibilità degli studenti.OBIETTIVI DEL CORSO Scopo fondamentale di un laboratorio dedicato alle attività

didattiche è di certo la verifica sperimentale degli argomenti teorici trattati a lezione. Un ambiente sicuro e confortevole, rispondente alle norme di sicurezza vigente, nonché una adeguata formazione del personale tecnico, sono il punto di partenza per una sua buona organizzazione e gestione. Un secondo punto fondamentale è il suo adeguato attrezzamento che richiede una conoscenza approfondita, da parte del docente,

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delle caratteristiche della strumentazione di base ed avanzata di uso comune in un laboratorio, specialmente quando le risorse disponibili sono molto limitate. Questo corso ha lo scopo di dare indicazioni per la pianificazione, la realizzazione e la gestione di un laboratorio didattico nonché, partendo da una scelta guidata della strumentazione di misura e dei componenti di base, di illustrare i principi fondamentali per giungere all’allestimento di prove didattiche modulari e a difficoltà crescente da proporre agli studenti.

PROGRAMMA Organizzazione del laboratorio didatticoI problemi del laboratorio sperimentale didattico, le variabili strutturali, didattiche e personali. La struttura del laboratorio, la sicurezza del laboratorio, gli aspetti didattici e la verifica dell’apprendimento. Le attrezzature e le esercitazioni, i requisiti di sicurezza degli strumenti di misura, la manutenzione.

Aspetti legislativi e normativiLa legislazione riguardante la sicurezza e la sicurezza elettrica, Enti di normazione, normativa tecnica e regola d’arte, Direttive comunitarie per il materiale elettrico e le macchine, la marcatura CE, la certificazione e l’autocertificazione di prodotto, le imprese abilitate. Aspetti di carattere generale: definizioni, sicurezza e rischio; affidabilità e sicurezza, rischio indebito e fattore umano.

Allestimento del laboratorioScelta della strumentazione e degli accessori di base. Scelta della strumentazione avanzata; cenni agli standard industriali di connettività per gli strumenti di misura. Scelta dei componenti utili alle esercitazioni di base ed avanzate. Scelta di un ambiente di lavoro per la simulazione dei circuiti e degli strumenti di misura. Interpretazione delle specifiche degli strumenti e guida a una migliore scelta dal punto di vista costo/prestazioni. Uso di LabVIEW per la simulazione del comportamento di convertitori analogico-digitali, di strumenti di misura; Uso di LabVIEW per l’acquisizione dati da dispositivi DAQ plug-in per PC e per misure con sensori industriali.

Organizzazione delle esercitazioniProgetto del percorso formativo. Suddivisione del percorso in moduli di apprendimento a difficoltà crescente con verifiche intermedie dell’apprendimento. Realizzazione del materiale didattico per i singoli moduli.

Esercitazioni propostePorte logiche elementari e simulazione del loro funzionamento nell’ambiente prescelto. Conversione analogico/digitale (A/D): principali tipologie di convertitori; scelta di convertitori A/D da utilizzare per esercitazioni di laboratorio. Convertitori A/D con driver di display integrati per la realizzazione di semplici strumenti di misura di grandezze fisiche. Utilizzo di dispositivi DAQ plug-in per PC. Scelta e utilizzazione di componenti di base per la realizzazione di esercitazioni sui sensori.

BIBLIOGRAFIA - Gorini, S. Sartori: “Il laboratorio didattico”, gennaio 1984.- Robert A. Witte, “Electronic Test Instruments – Analog and Digital

Measurements”, 2nd Ed., Prentice Hall, ISBN 0130668303- V. Carrescia: “Fondamenti di sicurezza elettrica”, Edizioni TNE, 1998.- Impianti a norme CEI – verifiche, Edizioni TNE, 2001.- Tektronix Inc., “The XYZs of Oscilloscopes”, Tektronix Primer Series,

2001, http://www.tek.com- Tektronix Inc., “The ABCs of Probes”, Tektronix Primer Series, 2001,

http://www.tek.com 180

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- Tektronix Inc., “The XYZs of Logic Analyzers”, Tektronix Primer Series, 2001, http://www.tek.com

- National Instruments, Application Notes and Technical Support, http://www.ni.com

- Materiale didattico distribuito durante il corso, ftp://ssis:[email protected]

PROPOSTA DI COMMISSIONE prof. ing. Gregorio Andria, Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica – Politecnico di Bari

INSEGNAMENTO Laboratorio di didattica dell’elettronicaSEDE BariAREA TecnologicaCLASSE/CLASSI(per i docenti degli insegnamenti trasversali dell’area 1 indicare il gruppo)

34A

DOCENTE Bartolomeo MarangelliTELEFONO 0805442328 DIPARTIMENTO FisicaORARIO DI RICEVIMENTO Lun Merc dalle 10 alle 11PROGRAMMA - Obiettivi del corso: stabilire un percorso didattico

organico ed unitario per la sperimentazione, sia al banco che in simulazione, di alcune reti elettroniche di interesse per le applicazioni, focalizzando gli aspetti teorici oggetto di verifica

- Contenuti: amplificatori, convertitori AD e DA, PLL, oscillatori, VCO

- Testi (i laboratori non devono comportare l’acquisto di testi): materiale didattico fornito direttamente dal docente

- Modalità di svolgimento dell’esame (scritto, orale, misto): prova pratica con relazione

- Eventuali ulteriori indicazioni organizzative del corso: il corso avrà luogo presso il Dipartimento di Fisica, nel laboratorio didattico del prof. Marangelli (piano interrato)

PROPOSTA DI COMMISSIONE

Marangelli, Scamarcio

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