Programma Ivo Rossi - Primarie Padova 2014

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IVO SINDACO PADOVA PUÒ PADOVA 2 FEBBRAIO 2014 PRIMARIE PER IL CANDIDATO SINDACO DEL CENTROSINISTRA PROGRAMMA PER LA CITTÀ FUTURA IVO ROSSI SINDACO

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Ivo Rossi presenta le sue ire per la città di Padova.

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IVO SINDACOPADOVA PUÒ

PADOVA 2 FEBBRAIO 2014PRIMARIE PER IL CANDIDATO SINDACO DEL CENTROSINISTRA

PROGRAMMA PER LA CITTÀ FUTURAIVO ROSSI SINDACO

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“Il mondo attorno a noi è cambiato. E’ cambiato il lavoro. E’ cambiata la geografi a economica del pianeta, è cambiato il peso economico dell’Europa e dell’Italia rispetto ad altre aree del globo. In questo scenario le città saranno sempre più i motori della competizione, e attorno ad esse si andranno a collocare saperi, competenze, creatività, innovazione, ovvero gli autentici motori dello sviluppo futuro. Sempre di più le città e i loro amministratori dovranno essere in grado di combinare dinamicamente i nuovi fattori di sviluppo, creare le condizioni per rendere sempre più attrattive le nostre città. Ciò vale in particolare per Padova. Rispetto al passato la città dovrà fare i conti con due fattori decisivi: la complessità dei fattori in gioco e la velocità con cui si è chiamati ad assumere decisioni dentro sistemi sempre più globalizzati.In questo senso saremo chiamati ad un profondo cambiamento: i vecchi strumenti dell’ammini-strazione si rivelano inadeguati.Saremo chiamati a cambiare perché da una parte ci troveremo sempre meno risorse a disposizio-ne, dall’altra avremo una crescente domanda di servizi da parte del cittadino. Quello di cui avremo bisogno non sarà solamente una ristrutturazione amministrativa, ma un nuovo racconto della città, una cornice di riferimento in cui inserire una nuova narrazione, sia personale che collettiva.”

IVO SINDACOPADOVA PUÒ

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IVO SINDACOPADOVA PUÒ

La dimensione emozionale del nostro vivere, delle nostre relazioni all’interno di un tessuto fatto di persone e di opere costruite dagli stessi attori della vita, è uno strumento fondamentale per guidare le nostre scelte, dimensione che ci aiuta a trovare percorsi per le nostre azioni individuali, per iscriverle dentro un sentiero che ha come substrato la città.E’ un terreno nuovo quello che siamo chiamati ad esplorare, un terreno che ha bisogno di un linguag-gio adeguato, di un nuovo vocabolario. Le parole del passato non sono più in grado di esprimere le domande e le indicazioni di futuro. Per questo lo sforzo che saremo chiamati a fare è quello di cam-biare il lessico della città, la grammatica. E’ necessario costruire una nuova sintassi. Il pensiero nuovo ha bisogno di un vocabolario nuovo, da costruire assieme, ricostruendo la trama di un nuovo racconto.E’ già capitato alla nostra città di rimettersi in moto dopo una stagione, talvolta lunga, in cui sembrava non possedere lo sprint necessario. E’ già capitato di aver cambiato passo. Penso ai 13 anni decisivi per la nostra storia, tredici anni che ancora oggi contribuiscono a defi nirci, a pensarci, a immaginarci. Le date fondamentali sono state tre:

1218: viene dato avvio all’opera di costruzione del Palazzo della Ragione1222: nasce l’Università1231: si da avvio alla costruzione della basilica di sant’Antonio

Non si tratta solo di opere, si tratta di molto di più. Condensano un’idea di città che si trasforma anche dal punto di vista architettonico e urbanistico.Come non leggere nel Palazzo della Ragione un messaggio di affermazione della polis, dei luoghi della vita pubblica, come non cogliere che questa affermazione manifestava un’idea di bellezza della cit-tà, come non vedere che si veniva affermando un’idea di economia della città, fatta di mercati, di luoghi di scambio, dove al piano superiore si esercitava la giustizia, ovvero le regole per il buon vivere dentro la città che in tal modo diventava comunità.Oggi per noi l’Università è una presenza quasi scontata, eppure la scelta fatta nel 1222 indicava la stra-da del sapere, della formazione, della crescita intellettuale, dell’apertura al mondo. Indicava la necessità di investire sui giovani, quei giovani che per tanti secoli sono venuti da tutta l’Europa a studiare e a incidere nel carattere della nostra città.Infi ne, a suggellare lo spirito di quegli anni straordinari che plasmarono la nostra storia e la nostra iden-tità cittadina, la realizzazione della Basilica del Santo, attraverso cui non si manifesta solo la devozione verso quel frate che in pochi anni aveva saputo catturare all’ascolto migliaia di fedeli, si manifesta con forza l’affermazione di una identità emozionale costruita attorno a profondi sentimenti collettivi.Quella straordinaria lezione deve diventare indicazione per il sogno da coltivare per il futuro, indica-zione per costruire lo spirito della città del nostro tempo, quella che ci piacerebbe potesse possedere la stessa forza evocativa di quella realizzata allora.

Un nuovo racconto.

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Quali saranno i caratteri che dovrà possedere la Padova che immaginiamo e che in questi anni abbiamo cominciato a costruire? Sarà una città che farà della sostenibilità ambientale, sociale, economica e relazionale il suo punto di forza. Non partiamo da zero. Pensiamo al lavoro fatto per una mobilità sostenibile. Siamo arrivati ormai a 170 km di piste e itinerari ciclabili, un record che ci è invidiato a livello nazionale, con un balzo di più di 100 chilometri rispetto a 9 anni fa. Penso alla nuova linea tramviaria che ha cambiato il modo di muoversi di migliaia di padovani e alla prospettiva di una nuova linea da Voltabarozzo allo Stadio che abbiamo tenacemente perseguito in questi anni e che ora sembra alla portata di mano gra-zie al lavoro fatto per far inserire il fi nanziamento nella legge di stabilità. Penso al Bike sharing che in pochi mesi ha visto crescere il numero degli utilizzatori ormai vicini alle duemila persone, con migliaia di km percorsi e una quantità immensa di co2 non prodotta. Penso al raddoppio delle aree pedonali e alle nuove zone a traffi co limitato. Per non parlare del City porto, intuizione che ci viene copiata da moltissime altre città. Poche città possono vantare risultati di questa portata. Una direzione di marcia su cui continueremo a lavorare per rendere la nostra città sempre più amica del pedone e dei ciclisti.Pensiamo al lavoro fatto per rendere la città sempre più verde, uno sforzo che ha consentito di passare in nove anni da 244 ettari agli attuali 417, con un più 70 % che racconta un’idea di città in cui la compo-nente ambientale ha un rilievo assoluto.Potrei continuare raccontando quanto fatto in questi anni sul fronte delle sostenibilità energetica con un “Parco” fotovoltaico che oggi garantisce una produzione elettrica pari a circa 152 milioni di KWh/ anno quantità che copre il fabbisogno di 35.457 famiglie equivalenti composte da quattro persone. Non è un caso se l’Unione europea ci ha considerati la città che ha fatto di più nel continente nel 2012.Dovremo lavorare con maggiore energia per rendere tutti i processi della città sempre più intelligenti, in grado di ottimizzare le performance. I caratteri di sostenibilità e intelligenza nei processi, per funzionare avranno sempre più bisogno di una opinione pubblica consapevole, coinvolta in prima persona, un processo di inclusione da cui non si potrà prescindere, proprio perché la complessità avrà sempre più bisogno di conoscenza diffusa, di creatività, di voglia di innova-re. Questi caratteri saranno i caratteri indispensabili del nostro modo di sentirci città, di costruire una realtà in cui valga la pena di vivere, una città opulenta di opportunità, una città attrattiva per giovani e tutti coloro che vogliano costruire impresa. Una città che voglia continuare a generare benessere per i suoi cittadini ha bisogno di attrarre nuovi talenti, possedere qualità e competenze che altri non possie-dono.La città dei prossimi anni avrà bisogno delle intelligenze di tutti i suoi attori: in passato chi era alla guida della città rispondeva a domande molto più semplici. La complessità delle sfi de che abbiamo di fronte per essere vinte hanno bisogno di una grandissima partecipazione dei nostri concittadini.Soltanto una città in cui tutti partecipano, in cui tutti sono consapevoli del percorso che si sta costruendo e in cui ognuno immette dentro quel percorso le sue competenze e le sue speranze, è una città che può tornare a generare e distribuire reddito in maniera importante.

Una nuova idea di città.

IVO SINDACOPADOVA PUÒ

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Le vecchie competenze così come sono state immaginate e interpretate nel passato erano fi glie di una logica frammentaria. Oggi dobbiamo immaginare un’amministrazione che si articola in modo diverso.

Ha ancora senso parlare di un assessorato all’urbanistica? Io penso che nei termini tradizionali un assessorato all’urbanistica non sia più attuale: l’assessorato all’urbanistica era un assessorato che organizzava l’occupazione e il consumo del suolo. Sono convinto che nei prossimi anni dovremo dire stop al consumo del suolo. E che dovremmo spingere sempre di più, cosa che abbiamo già fatto, sulla rigenerazione urbana, sul lavoro sul tessuto esistente. Dobbiamo puntare alla bellezza della città.Non ha più senso parlare dell’assessorato all’urbanistica e al verde come due elementi separati. Io penso sia arrivato il momento di un assessorato all’ecosistema urbano. Negli ultimi anni abbiamo praticamente raddoppiato le superfi ci verdi disponibili ai cittadini di Padova. Siamo passati dagli 11,41 metri di verde pubblico pro capite del 2004 ai 20 metri quadri pro-capite di quest’anno. E nuovi parchi arriveranno. Dal 2009 al 2013 sono stati piantati in città 3512 nuovi alberi: quasi 2 al giorno. L’orizzonte verso cui ci siamo mossi è la qualità dell’aria, la qualità della vita dei nostri concittadini, la qualità dei luoghi in cui vivere. Ha ancora senso pensare di avere un assessorato alla polizia locale? Probabilmente ha più senso immaginare un assessorato alle sicurezze ed alle libertà urbane. Che sono le libertà anche dei ragazzi, ma che devono essere coltivate e fatte crescere.

Vogliamo ribadire con forza l’impegno affi nché la nostra città cresca, possa rioffrire lavoro a tutte quelle persone che lo hanno perso e possa offrirlo soprattutto ai tanti giovani che sono costretti ad emigrare. Vogliamo una città che possa immettere i giovani in un processo che genera impresa e con essa il lavo-ro. In questo quadro non ha più senso parlare di assessorato al commercio in senso stretto. Il tema della prossima amministrazione, che stiamo già portando avanti con questi ultimi mesi di guida della città, è quello di mettere al centro l’impresa e il lavoro. Questo sarà il tema di un nuovo assessorato, come sono fi niti i tempi degli Interventi sociali.In un quadro in cui diminuiscono le risorse a disposizione delle amministrazioni pubbliche, dovremo fare pieno uso delle risorse provenienti dal privato sociale, di mettere in relazione pubblico e privato in maniera sempre più utile. Allora da questo punto di vista l’assessorato agli interventi sociali, occorrerà disegnare un assessorato all’inclusione sociale.

Nuove forme per la città futura.

IVO SINDACOPADOVA PUÒ

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Padova può.Per fare tutto ciò occorre crescere tutti insieme, con la consapevolezza che le vecchie strade percorse sino a poco fa non sono più percorribili, non ci portano più nella direzione giusta. Dobbiamo tornare a studiare, dobbiamo dare un messaggio nuovo alla città che le dia speranza. Andare sul solco di cose già fatte è facile, è anche banale, e non comunica nulla. Proprio perché viviamo in un momento diffi cile, di transizione, proprio perché siamo obbligati al cambiamento dobbiamo sco-prire, indagare, vie nuove, e farlo tutti insieme è la condizione perché nasca una nuova intelligenza collettiva nella gestione della cosa pubblica.Padova non è ferma: abbiamo la fortuna e il privilegio, anche grazie al contributo che l’amministrazione comunale ha dato in questi ultimi anni, di vivere in una città in movimento, che deve ritrovare nuove traiettorie, e costruirle insieme è la condizione per dare non solo grandi soddisfazioni, ma soprattutto un appeal nuovo alla nostra città. Ce lo chiedono tutti coloro, e sono tantissimi purtroppo, che ogni giorno sono disperatamente alla ricerca di un posto di lavoro. Un impegno serio e intelligente al servizio di Padova lo dobbiamo a loro ed ai tantissimi ragazzi che avranno il destino di vivere nella nostra città nei prossimi anni.

Nuove opportunità per creare fi ducia.

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IDEE PER LA CITTÀ FUTURA

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La sostenibilità ambientale della nostra città vive di fatti e azioni concrete.Continuiamo sulla strada imboccata in questi anni aumentando ancora di più i risultati già ottenuti. Nello specifi co:

Aumento dei mq destinati a verde pubblico

3000 nuovi alberi entro il 2014 piantando “un albero ogni nuovo nato”

Incrementiamo ancora di più la nostra dotazione di piste ciclabili

Aumento delle zone pedonali ed estensione della zona a traffi co limitato con piùbici e meno auto, per rendere il centro storico e i quartieri ancora piùbelli

Portiamo il bike sharing in ogni quartiere (ad oggi siamo a 226.805 km pedalati dai padovani con il bike sharing in funzione da luglio)

Continuiamo ad investire sul fotovoltaico (6,6 milioni di kWh all’anno prodotti dagli impianti fotovoltaici installati su edifi ci comunali, primi in Italia)

Diamo la precedenza alle rinnovabili (i numeri degli ultimi nove anni parlano già di 152 milioni di kWh anno pari al consumo di 141827 persone di energie rinnovabili prodotte sul territorio (fotovoltaico, cogenerazione, biogas, turboespansione, ecc.).

La città verde.

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Padova ha bisogno di nuove energie e i giovani sono la sua linfa vitale, il futuro. Serve la loro vivacità, serve dar loro opportunità:

Rigenerazione di spazi urbani in comodato gratuito per nuovi luoghi di aggregazione

Un nuovo grande ostello per favorire l’arrivo di giovani da tutta Europa

Concerti, festival estivi e nuove rassegne invernali per valorizzare piazze, parchi e quartieri con un’offerta artistica e culturale di alto livello

Consulta permanente tra Sindaco, associazioni giovanili e rappresentanti degli studenti per condivi-dere le scelte della città giovane

Estensione entro l’estate del Wifi libero in tutto il centro storico e in tutte le piazze dei quartieri

Patto tra la città e i locali notturni per rendere più vivo il centro storico legando gli orari di apertu-ra alla responsabilità, al decoro e all’equilibrio urbano

Centro San Gaetano come spazio aperto (laboratorio e vetrina per i giovani talenti)

Nuove sale prove e spazi per concerti live

Sostegno alle attività teatrali e alle produzioni cinematografi che indipendenti

Carta Giovani per godere la città con sconti e facilitazioni

Sportello unico per organizzazione eventi culturali

Bando annuale per il fi nanziamento di progetti culturali e aggregativi promossi dai giovani.

La città felice.

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Di lavoro se ne parla molto, il problema è trovare i modi – concreti – per fare in modo che nasca.Le nostre proposte sono:

1 milione e 600mila euro per fi nanziare 400 “buoni lavoro” per padovani che hanno perso il loro impiego, nel 2013. Perché nessuno dev’essere lasciato solo.

Sostegno all’attività di ricerca, dell’università e dei suoi spin-off per creare impresa.

Servizi, innovazione e infrastrutture per attrarre nuovi investitori e favorire lo sviluppo di azien-de del terziario avanzato.

Sviluppo del turismo “business” e dei grandi eventi nelle nuove strutture congressuali.

Co-working a servizio dei giovani professionisti e del nuovo lavoro autonomo e collaborativo.

Rafforzamento e valorizzazione del tessuto commerciale e artigianale del centro e dei quartieri.

La città vincente.

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Legalità e sicurezza sono un problema che riguarda tutti, dal centro alle periferie. In particolare dobbiamo tutelare i più deboli: i pensionati, chi vive nelle case popolari, chi ha di meno. E’ proprio chi ha meno strumenti a trovarsi più esposto alla criminalità.Una tipica questione di redistribuzione, non del reddito, ma della qualità della vita che va garantita in ogni quartiere. Per cui:

Più vigili urbani in bici, a piedi e dotati di unità cinofi le perché la sicurezza sia diffusa in ogni quartiere

Potenziamento dell’illuminazione pubblica a LED con sostituzione di 17.000 punti luce entro due anni

Sviluppo ulteriore del sistema di videosorveglianza e delle nuove tecnologie a servizio della sicurezza

Penalizzazione e chiusura dei locali che non rispettano le regole e diventano fonte di insicurezza e degrado

Lotta dura al mercato della contraffazione che penalizza le nostre attività commerciali (già 36.500 prodotti contraffatti sequestrati nel 2013)

Ulteriore rafforzamento dell’attività coordinata di tutte le forze dell’ordine

Salvaguardia dei quartieri dalla prostituzione e dalla tratta, rafforzando la collaborazione con le associazioni che si battono contro lo sfruttamento

Valorizzazione del commercio di prossimità come ulteriore presidio del territorio.

La città sicura.

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La città futura è competitiva se continuerà ad attrarre studenti e docenti dal resto del mondo, se saprà accogliere e stimolare i giovani talenti offrendo loro un ambiente innovativo e crea-tivo, ricco di opportunità, di libertà di pensiero e di ricerca. Per questo tutta la città è un campus universitario che guarda al futuro.

Valorizzazione delle eccellenze della ricerca accademica e dei risultati ottenuti dai talenti che ope-rano all’interno dei dipartimenti, incrementando le occasioni di divulgazione scientifi ca offerte alla città

Promozione del nuovo orto botanico, per attrarre studiosi e turisti

Nuovo centro congressi come asset strategico per la convegnistica accademica, luogo di ela-borazione e discussione per la comunità scientifi ca internazionale.

Promozione della cultura scientifi ca nelle scuole coinvolgendo i giovani ricercatori

Premiazione, ogni anno, di tesi e ricerche che hanno come campo di studio e sperimentazione il conte-sto urbano, il tessuto cittadino, l’economia della città

Eccellenza medica, una tradizione della città e un’opportunità di sviluppo nel mercato unico europeo della salute. Con strutture adeguate l’assistenza sanitaria sarà bene comune e grande impresa a servizio della città

Coinvolgimento attivo degli studenti Erasmus, e creazione di eventi ad hoc, perché siano gli ambasciatori di Padova nell’Europa e nel mondo.

Collaborazione con la consulta permanente degli studenti universitari, lotta agli affi tti in nero, accordo con l’Ateneo per potenziare le aperture delle aule studio e delle biblioteche a servizio degli studenti.

La città coraggiosa.

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Padova ha la necessità di riscoprire, comunicare e promuovere la propria identità che è fatta di un patri-monio che racconta la storia della scienza e dell’umanesimo. Non solo: oggi si può e si deve andare oltre, superando la cultura intesa solo come gestione del tempo libero o museifi cazione dei beni e dei saperi. Padova ha le qualità per essere città di cooltura e creative economy in grado di produrre reddito e be-nessere parlando al mondo con il suo patrimonio storico e con la valorizzazione dei talenti di oggi.Costruiamo su questi obiettivi una nuova visione strategica della città:

Governance pubblico-privata per la realizzazione di grandi mostre e grandi eventi culturali di respiro internazionale

Condivisione e gestione integrata dei patrimoni museali del Comune, dell’Università e della Diocesi per promuovere il nostro straordinario patrimonio artistico e “sburocratizzare” la bellezza born in Padova.

Un nuovo evento annuale che richiami in città i padovani che hanno ottenuto riconoscimenti e successi culturali nel mondo

Live in Padova. Il centro storico come un salotto che ospita eventi, concerti, rassegne e incontri. Le piazze e i quartieri come palcoscenici sul mondo

Il San Gaetano oltre sé stesso, perché sia luogo dell’innovazione culturale di Padova, della valorizzazione dei talenti e sviluppi attività continuative e programmate nel lungo periodo

Recupero e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e promozione del turismo esperienziale: restauro del Prato della Valle con la realizzazione della nuova sinfonia di luci e musica già in primavera.

La città attraente.

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Padova è una città dove lo sport per tutti è una realtà raccontata dai fatti. Costruire Sport signifi ca offrire condizioni e occasioni per un tempo libero attivo e positivo dei padovani, migliorarne la qualità della vita e la salute. Con strutture all’avanguardia e il coinvolgimento delle associazioni il nostro impegno continua:

Un piano straordinario per ammodernare gli impianti sportivi dei nostri quartieri

Energia prodotta dai pannelli solari e dal solare termico negli impianti sportivi per abbattere costi

Promozione di grandi eventi sportivi a Padova valorizzando al massimo impianti come Euganeo, Palaindoor e Palaghiaccio

Promozione del marchio Padova Capitale del Running e delle iniziative come Corri per Padova, anche per attrarre turismo sportivo

Realizzazione di percorsi georeferenziati e sicuri attraverso i nostri quartieri per la pratica del running di prossimità su piazze, argini e aree verdi.

Massima attenzione a tutte le discipline sportive, sapendo valorizzare il variegato tessuto di associazioni della Città che promuovono lo sport di base

Completamento del recupero dello Stadio Appiani e tutela dell’identità dell’area, inclusa la presenza dello storico velodromo Monti

La città in movimento.

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Sport significa supportarlo.

5.000 BAMBINI COINVOLTI nel progetto Primo Sport a Scuola

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Padova è un luogo accogliente per le persone e le famiglie e mantiene una elevata coesione sociale anche grazie ai servizi e l’attenzione che il Comune dedica loro.La nostra città dovrà impegnarsi per far sentire ogni cittadino come componente di un’unica co-munità che garantisce diritti e non lascia nessuno indietro:

Promozione della vita attiva e solidale con le associazioni che si occupano di terza età, contatti e telefo-nata amica a tutti gli anziani soli della città.

Miglioramento continuo dell’accessibilità per disabili e supporto all’integrazione scolastica e lavorativa secondo il principio “nulla su di noi senza di noi”.

Pari opportunità garantite e servizi del comune per la conciliazione tempi vita-lavoro favorendo inseri-mento dei fi gli nei nidi comunali

Aiuto alle famiglie in diffi coltà nel pagamento di utenze accompagnata da formazione dedi-cata per il risparmio energetico.

Welfare generativo per rispondere alla povertà offrendo opportunità di lavoro di pubblica utilità ai disoccupati.

Incremento dei doposcuola in collaborazione con le associazioni formative, culturali, sportive e di volontariato perché il tempo libero sia per i ragazzi uno spazio di crescita e socialità

Campagne del comune contro tutte le discriminazioni: omofobia, sessismo e razzismo non devono avere cittadinanza nella nostra città.

Coordinamento e sostegno a tutte le realtà impegnate nel combattere e prevenire qualsiasi forma di abuso, sfruttamento e prevaricazione.

La città giusta.

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Famiglia significa aiutarla.

1900 famiglie in difficoltà aiutate dal Comune nel 2013

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SEMPRE PIÙ BELLA, PIÙ GIUSTA,PIÙ CORAGGIOSA.

QUESTA È LA NOSTRA CITTÀ.