PROGRAMMA FUNZIONALE BIBLIOTECONOMICO Preliminare alla progettazione per il Centro Culturale...

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PROGRAMMA FUNZIONALE BIBLIOTECONOMICO PROGRAMMA FUNZIONALE BIBLIOTECONOMICO Preliminare alla progettazione per il Preliminare alla progettazione per il Centro Culturale Polivalente di Centro Culturale Polivalente di Samarate Samarate Presentazione 10.09.2007 Presentazione 10.09.2007 Comune di Samarat e

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PROGRAMMA FUNZIONALE PROGRAMMA FUNZIONALE BIBLIOTECONOMICOBIBLIOTECONOMICO

Preliminare alla progettazione per il Preliminare alla progettazione per il Centro Culturale Polivalente di Centro Culturale Polivalente di

SamarateSamaratePresentazione 10.09.2007 Presentazione 10.09.2007

Comune di

Samarate

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REALIZZARE UNA BIBLIOTECAREALIZZARE UNA BIBLIOTECA

La realizzazione di una biblioteca è il risultato di una sinergia disinergia di competenze e professionalità differenticompetenze e professionalità differenti e si sviluppa in fasi successive.

SottovalutareSottovalutare l’importanza di uno degli attori in gioco o di una delle fasi del processo, improvvisarsi in competenze non pertinenti e porre scarsa cura nella programmazione può facilmente condurre al fallimentofallimento, immediato o differito, con conseguente spreco di denaro e di tempospreco di denaro e di tempo.

Le fasi che si succedono sono di carattere:- AmministrativoAmministrativo - TecnicoTecnico- FinanziarioFinanziario. .

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SETTE PAROLE CHIAVESETTE PAROLE CHIAVE

1. Accessibilità1. Accessibilità, in termini ideologici (parità dei diritti); facilità d’uso (centrata sull’utente); attenzione alle fasce “svantaggiate” (disabili,etc.)

2. Articolazione2. Articolazione, requisiti di varietà e organizzazione; corrispondenza spazi-funzioni; gerarchia di spazi; “ragnatela” di percorsi

3. Evoluzione3. Evoluzione, capacità e disponibilità al mutamento; massimo grado di flessibilità; adattabilità degli spazi a nuovi usi.

4. Visibilità4. Visibilità, riconoscibilità dell’edificio; capacità di colpire l’attenzione; punto di riferimento per la comunità; icona urbana nell’immaginario.

5. Benessere5. Benessere, confortevole sia dal punto di vista psicologico che visivo, acustico, termo-igrometrico.

6. Sostenibilità6. Sostenibilità, sia dal punto di vista ecologico che economico.

7. Molteplicità7. Molteplicità, “ibrida” (non generica, ma generalista), aperta alla multiculturalità e contaminazione.

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LE FASI DEL PROCESSOLE FASI DEL PROCESSO

IL GRUPPO DI LAVOROIL GRUPPO DI LAVORO

La buona composizione del gruppo di lavoro è il presuppostopresupposto fondamentale per il successo del progettosuccesso del progetto. Gli “attori” necessari durante tutto il processo avranno differenti prerogative.

L’amministrazione pubblica.L’amministrazione pubblica. Deve essere presente in varie fasi del processo ma specialmente all’inizio per chiarire:

1. obiettivi da conseguire;

2. Disponibilità finanziaria;

3. Tempi e scadenze da rispettare.

Il responsabile del procedimento.Il responsabile del procedimento. In veste di supervisoresupervisore del lavoro svolto specialmente nella fase di progettazione, il responsabile deve assumere un ruolo attivo di dialogo e ruolo attivo di dialogo e collaborazionecollaborazione con i progettisti e consulenti, spesso estranei al contesto in cui intervengono.

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LE FASI DEL PROCESSOLE FASI DEL PROCESSO

Lo staff bibliotecario.Lo staff bibliotecario. Il personale della biblioteca è una risorsa risorsa insostituibileinsostituibile per la comprensione delle reali necessitàreali necessità, una fonte di dati relativi al contesto socio-culturale, all’utenza reale e al servizio svolto. Rappresenta assieme ai cittadiniassieme ai cittadini la reale reale utenza dell’edificioutenza dell’edificio.

Il consulente biblioteconomico.Il consulente biblioteconomico. Esperto nella programmazione e gestioneprogrammazione e gestione dei servizi bibliotecari, in Italia troppo spesso sottovalutato nello sviluppo dei progetti.

Il consulente per il programma edilizio.Il consulente per il programma edilizio. Deve essere un architettoarchitetto con competenze specifiche nel settore delle biblioteche, un tecnico espertoesperto in grado di comprendere il linguaggio del consulente biblioteconomico e di definire i requisiti spaziali, dimensionali, tecnici e ambientali.

Il progettista.Il progettista. Figura chiaveFigura chiave del processo, che lascia l’impronta più evidente sull’edificio. Spesso un buon programma biblioteconomico può essere inficiato dalla scarsa funzionalità del progetto architettonico. Il progettista può coincidere con l’architetto consulente del programma edilizio.

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LE FASI DEL PROCESSOLE FASI DEL PROCESSOI rappresentanti della comunità locale.I rappresentanti della comunità locale. I rappresentanti di gruppi di interesse particolari, i cosiddetti stakeholdersstakeholders, dovrebbero essere coinvolti nella fase di programmazione e di organizzazione e avviamento della biblioteca. Sono anzitutto i cittadinicittadini, ma anche gruppigruppi, associazioniassociazioni, fondazionifondazioni e enti enti localilocali.

Altri consulenti.Altri consulenti. Può essere utile o indispensabile interpellare altri espertiesperti per eseguire studi più specificispecifici e accurati (indagini urbanistiche e studi viabilistici, consulenze giuridiche, studi di fattibilità elaborazione del piano finanziario, indagini geologiche, etc.).STUDI E ANALISI PRELIMINARISTUDI E ANALISI PRELIMINARI

Questa fase comprende l’analisi dei dati demograficil’analisi dei dati demografici, socio-socio-economicieconomici, urbanisticiurbanistici, biblioteconomici biblioteconomici ed è finalizzata alla comprensione del contesto locale. Analisi finalizzate a programmare e dimensionare spazi e serviziprogrammare e dimensionare spazi e servizi con una previsione di circa venti anniprevisione di circa venti anni e allo stesso modo considerare le trasformazioni del ventennio precedente.

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LE FASI DEL PROCESSOLE FASI DEL PROCESSOPROGRAMMA FINANZIARIOPROGRAMMA FINANZIARIO

Definisce gli investimentiinvestimenti per l’avviamentoavviamento della biblioteca (spese tecniche, costi di realizzazione, acquisizione o aggiornamento del patrimonio documentario) e la sua gestionegestione a regime e individua le possibili fonti di finanziamentofonti di finanziamento. Nell’elaborazione del programma sarà utile analizzare i costi di avviamento e gestione di altre biblioteche simili, mediante sopralluoghi, interviste e valutazioni tecniche.PROGRAMMA BIBLIOTECONOMICOPROGRAMMA BIBLIOTECONOMICO

Definisce profilo e servizi della biblioteca, in particolare:

-Modello biblioteconomico

-Servizi erogati

-Utenza

-Funzionalità degli spazi

-Aree funzionali e loro contenuti

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LE FASI DEL PROCESSOLE FASI DEL PROCESSOPROGRAMMA EDILIZIO PRESTAZIONALEPROGRAMMA EDILIZIO PRESTAZIONALE

Finalizzato alle definizione dei requisiti spaziali, tecnici e requisiti spaziali, tecnici e ambientaliambientali in risposta alle esigenze evidenziate dal programma biblioteconomico; è articolato in:

-descrizione delle unità ambientaliunità ambientali e dei loro requisiti spazialiloro requisiti spaziali;

-dimensionamentodimensionamento delle unità ambientali;

-definizione della distribuzione internadistribuzione interna (anche attraverso organigrammi);

-definizione dei requisiti tecnicirequisiti tecnici delle unità ambientali.DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONEDOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE

Finalizzato all’avvio della progettazioneall’avvio della progettazione, alla verifica del verifica del progetto preliminareprogetto preliminare, e alla validazione del progetto validazione del progetto esecutivoesecutivo. Costituisce parte integrante dei documenti di concorso del progettista.

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LE FASI DEL PROCESSOLE FASI DEL PROCESSOPROGETTO ARCHITETTONICOPROGETTO ARCHITETTONICO

La fase più importantefase più importante che può inficiare le fasi precedenti e successive o determinarne il successo. Si articola in :

-progetto preliminare

-progetto definitivo

-progetto esecutivo

REALIZZAZIONE DEI LAVORI EDILIREALIZZAZIONE DEI LAVORI EDILI

È la fase esecutiva del processofase esecutiva del processo, quella in cui l’edificio viene materialmente costruito.

PROGETTO DEGLI INTERNIPROGETTO DEGLI INTERNI

Correlato al programma funzionaleprogramma funzionale. Dovrebbe essere lasciato all’iniziativa dell’architetto, che dovrebbe elaborarlo in stretta collaborazione con il consulente biblioteconomico e con lo staff della biblioteca.

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LE FASI DEL PROCESSOLE FASI DEL PROCESSO

AVVIAMENTO DELLA BIBLIOTECAAVVIAMENTO DELLA BIBLIOTECA

Fase transitoria in cui nel caso di nuova realizzazione si dovrà prevedere a pianificare una serie di attivitàpianificare una serie di attività:

-elaborazione di un programma di formazione o aggiornamento del personale

-riorganizzazione o creazione del catalogo

-realizzazione della struttura informatica

-riordino e ampliamento delle collezioni

-definizione di un piano strategico di attività di promozione e comunicazione

-pianificazione del trasferimento di materiali e attrezzature.

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LE FASI DEL PROCESSOLE FASI DEL PROCESSO

GESTIONE E VALUTAZIONE DELLA BIBLIOTECAGESTIONE E VALUTAZIONE DELLA BIBLIOTECA

Dopo un certo periodo dall’avviamento della nuova

sede sarebbe bene procedere a una sua

valutazione funzionalevalutazione funzionale

per correggere gli errori inevitabili e apportare i necessari

miglioramenti all’architettura degli spazi e dei servizimiglioramenti all’architettura degli spazi e dei servizi.

L’attività di valutazione dovrebbe diventare

attività sistematicaattività sistematica

da ripetere a intervalli di tempo.

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LE FASI DEL PROCESSOLE FASI DEL PROCESSO

Indicatori utili a questo tipo di valutazione sono

-indicatori di accessibilitàindicatori di accessibilità per valutare il livello di accessibilità del servizio e l’adeguatezzaadeguatezza e la corrispondenza corrispondenza degli spazi e dei tempidegli spazi e dei tempi dell’offerta bibliotecaria rispetto alle richieste reali e potenziali

-indicatori di efficienzaindicatori di efficienza, per valutare la produttività del produttività del servizioservizio mettendo in rapporto risorse utilizzate con risultati ottenuti

-indicatori di efficaciaindicatori di efficacia, per valutare il grado di conseguimentoconseguimento degli obiettivi di servizioobiettivi di servizio

-indicatori di economiaindicatori di economia, per rapportare le spese ordinariespese ordinarie con alcuni parametri e verificare l’adeguatezza delle risorse l’adeguatezza delle risorse economicheeconomiche di cui essa dispone o l’efficienza dei servizi rispetto al loro costo.

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MISSIONE DELLA BIBLIOTECAMISSIONE DELLA BIBLIOTECAMissione fondamentale e generica

essere un centro di diffusione della conoscenzacentro di diffusione della conoscenza finalizzato a garantire il libero, indiscriminato e democratico accesso alla libero, indiscriminato e democratico accesso alla cultura e all’informazione.cultura e all’informazione.

fungere da centro di socializzazionecentro di socializzazione per la comunità locale.

Definire la propria missione significa

INDIVIDUARE OBIETTIVI CONCRETI PER LA SODDISFAZIONE INDIVIDUARE OBIETTIVI CONCRETI PER LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI SPECIFICI DELLA COMUNITÀ.DEI BISOGNI SPECIFICI DELLA COMUNITÀ.

Obiettivi da raggiungere in un lasso di tempo ragionevole e misurabili dopo quest’arco temporale.

LA MISSIONE NON È DEFINITA UNA VOLTA PER TUTTENON È DEFINITA UNA VOLTA PER TUTTE.

DEVE ESSERE RIMESSA PERIODICAMENTE IN DISCUSSIONEPERIODICAMENTE IN DISCUSSIONE PER VERIFICARNE LA RISPONDENZA AI CAMBIAMENTI AVVENUTI NEL CONTESTO SOCIALE E RIAFFERMARE IL LEGAME TRA BIBLIOTECA E SOCIETÀ.

MA NON MA NON SOLOSOLO

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IL PROGRAMMA FUNZIONALE IL PROGRAMMA FUNZIONALE BIBLIOTECONOMICOBIBLIOTECONOMICOFase chiave del progetto. Ha il fine di evitareevitare che il progetto si

riveli in seguito inefficienteinefficiente, sottodimensionatosottodimensionato o sovradimensionatosovradimensionato, inadeguatoinadeguato a soddisfare le esigenze della comunità da servire.

Articolato in:

1. Modello biblioteconomico1. Modello biblioteconomico

• Definizione del profilo di comunità,

• definizione della missione della biblioteca,

• definizione della fisionomia bibliotecaria e del modello biblioteconomico;

• proposte di localizzazione,

• definizione delle classi di utenza,

• definizione dei servizi offerti;

• valutazione di tempi e modi d’uso dei servizi offerti;

• valutazione dell’utenza potenziale dei servizi offerti.

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IL PROGRAMMA FUNZIONALE IL PROGRAMMA FUNZIONALE BIBLIOTECONOMICOBIBLIOTECONOMICO2.2. Programma delle collezioni (su base almeno ventennale).Programma delle collezioni (su base almeno ventennale).

• Dimensionamento generale del patrimonio documentario;

• dimensionamento e partizione delle sezioni previste;

• definizione di incrementi e scarti;

• definizione del punto di equilibrio previsto.

3.3. Programma funzionale. Programma funzionale.

• Descrizione delle funzioni e delle attività;

• dimensionamento dei numeri di posti a sedere,

• dimensionamento delle dotazioni (arredi, attrezzature, etc.),

• definizione delle esigenze del personale,

• descrizione delle unità funzionali e delle esigenze previste a livello di caratteristiche spaziali, tecniche, ambientali e di dotazioni d’arredo;

• Definizione dell’organizzazione funzionale (organigrammi e matrici)

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LA FISIONOMIA DEL LA FISIONOMIA DEL SERVIZIOSERVIZIODeve essere:

•Fortemente orientata all’utenteorientata all’utente

•Promuovere l’uso della biblioteca da parte delle classi di utenza individuate

•Richiamare quegli utenti potenziali che ancora non ne usufruiscono

•“User-friendlyUser-friendly”, cioè amichevole, centrata sull’utente in tutti i suoi aspetti.

Per soddisfare questi requisiti occorre puntare allo sviluppo delle capacità relazionali e di ascolto, attraverso l’utile strumento della

CARTA DEI SERVIZICARTA DEI SERVIZI

In cui vengono esplicitati diritti e doveri degli utentidiritti e doveri degli utenti.

La carta potrebbe anche costituire una dichiarazione d’intentidichiarazione d’intenti della biblioteca stessa.

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ASPETTI RELATIVI ALLA ASPETTI RELATIVI ALLA LOCALIZZAZIONELOCALIZZAZIONELa localizzazione di una biblioteca è uno dei presupposti presupposti fondamentalifondamentali del suo successo, strettamente correlata alla sua localizzazione nel tessuto urbano.

La scelta non dovrà dipendere solo da ragioni di opportunità politica o economica, ma dovrà derivare da:

-considerazioni inerenti le caratteristiche demografichecaratteristiche demografiche del bacino di utenza

-le prospettive di sviluppoprospettive di sviluppo della città

-la morfologia urbanamorfologia urbana

-la geografia e orografiageografia e orografia del territorio

-l’assetto viabilistico e dei trasportiviabilistico e dei trasporti

-le prospettive di pianificazioneprospettive di pianificazione

-la localizzazione di altri servizilocalizzazione di altri servizi sociali, culturali e di svago.

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DEFINIZIONE DEFINIZIONE DELL’UTENZADELL’UTENZALa biblioteca pubblica è biblioteca “per tutti”.“per tutti”.

Il servizio però non potrà mai essere completamente neutro e finirà dunque per privilegiare alcuni utentiprivilegiare alcuni utenti.

È necessario che la scelta sia

consapevole e rispondente a obiettivi precisiconsapevole e rispondente a obiettivi precisi

emersi dagli studi preliminari (demografici, socio-economici e inerenti al sistema bibliotecario esistente) e fondamentali per la

definizione qualitativa e quantitativa dei servizi da offrire.definizione qualitativa e quantitativa dei servizi da offrire.

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DIMENSIONAMENTO DELLA BIBLIOTECADIMENSIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA

Definito bacino e classi di utenza si procede con la stima:

-del patrimonio documentariopatrimonio documentario,

-dei posti a sedereposti a sedere,

-della superficie necessariasuperficie necessaria ad accogliere quanto previsto.

Utilizzo di standardstandard e indiciindici parametrici.

Stima sommaria delle dimensioni della biblioteca in modo da verificare la fattibilità dell’interventofattibilità dell’intervento sulla base delle risorse della committenza.

Queste prime stime dovranno poi essere ripetute e aggiornateripetute e aggiornate in corso d’opera, poiché suscettibili di modifiche significative.

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OBIETTIVI PREVISTI NELLA OBIETTIVI PREVISTI NELLA CONVENZIONE SAMARATE - PANIZZICONVENZIONE SAMARATE - PANIZZI“[..] nella redazione dello studio si prevedono le seguenti principali

attività:1. Attività di raccoltaAttività di raccolta, analisi analisi e comparazionecomparazione dei dati dati

disponibili relativi all'attuale funzionamento della biblioteca;2. Focus groupFocus group con: personale della biblioteca; dirigente del

settore cultura; direttori di tre biblioteche di dimensioni comparabili con Samarate; coordinatore del Consorzio Panizzi; direttore del Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest (Csbno); obiettivi di questi incontri saranno:-descrivere le attività svolte finora dalla biblioteca:-confrontare in maniera libera questa attività con altre esperienze;-cogliere gli aspetti di criticità;-dare una prima indicazione su possibili linee di confronto e di sviluppo.

3. Attività di raccolta dati della Carta delle CollezioniCarta delle Collezioni.

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OBIETTIVI PREVISTI NELLA OBIETTIVI PREVISTI NELLA CONVENZIONE SAMARATE - PANIZZICONVENZIONE SAMARATE - PANIZZI4. Disegno linee del bacino di utenza attuale e potenzialebacino di utenza attuale e potenziale.

Si prevede di verificare fin dove arriva l'attrattività dell'attuale struttura della biblioteca rispetto alla popolazione della città. Si simulerà, poi, l'impatto della nuova struttura sul territorio.

5. Analisi bisogni tecnologicibisogni tecnologici.Obiettivo dell'analisi è disegnare i bisogni di tecnologia che una struttura di questo tipo avrà nei prossimi anni. Ciò per prevedere da subito le strutture (cablaggi, impianti, ecc.) che possano consentire alla biblioteca di essere una vetrina dell'innovazione.

6. Incontro con gli stakeholdersIncontro con gli stakeholders della città per rilevare aspettative e attese e per verificare gli orientamenti progettuali dell'opera (circa 8 incontri).

7. Ricerca sui bisogni culturaliRicerca sui bisogni culturali e sulle aspettative dei cittadini di Samarate.

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OBIETTIVI PREVISTI NELLA OBIETTIVI PREVISTI NELLA CONVENZIONE SAMARATE - PANIZZICONVENZIONE SAMARATE - PANIZZI8. Focus goupFocus goup con dirigenti ed amministratori.

Obiettivo del focus è la discussione dei documenti consegnati e

dei risultati della ricerca al fine di predisporre, quindi, un nuovo

documento che accompagnerà la realizzazione del progetto e

potrà costituire la base della progettazione del servizio, della

distribuzione degli spazi, della scelta degli arredi e delle

attrezzature tecnologiche.

9. Redazione piano di distribuzione e sviluppopiano di distribuzione e sviluppo quali -

quantitativo degli spazi e dei servizi.

10. Definizione e disegno di un modello gestionalemodello gestionale capace di

integrare e gestire tutte le indicazioni ed obiettivi del progetto.

11. Redazione del documento architettonicodocumento architettonico da utilizzare come

riferimento per il concorso di progettazione. [..]”

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DOCUMENTI PREVISTI NELLA DOCUMENTI PREVISTI NELLA CONVENZIONE SAMARATE - PANIZZICONVENZIONE SAMARATE - PANIZZILo studio biblioteconomicostudio biblioteconomico sarà costituito dai seguenti principali capitoli:

-La biblioteca pubblicabiblioteca pubblica: inquadramento di un segmento in trasformazione in Italia e in Europa.-Analisi di comunitàAnalisi di comunità: il bacino di utenza e il territorio limitrofo-La biblioteca di Samaratebiblioteca di Samarate: obiettivi e vision-schema distributivoschema distributivo: quali spazi quali funzioni-i bisogni tecnologicii bisogni tecnologici-modello modello gestionale

Allo studio saranno altresì allegati i seguenti documenti:-La carta delle collezionicarta delle collezioni-Risultato dell'indagineindagine sui consumi culturalisui consumi culturali nel comune di Samarate-Il documento tecnico/architettonicodocumento tecnico/architettonico

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ACCORDO CSBNO - PANIZZIACCORDO CSBNO - PANIZZI

??Perché una collaborazione tra CSBNO e

Panizzi??

-aspetti di contiguità territorialecontiguità territoriale: entrambe operano su territori che, oltre essere confinanti, condividono simili caratteristiche evolutive, economiche e sociali.

-condivisione della medesima filosofiafilosofia e ideologiaideologia ispiratrice delle nuove sedi bibliotecarie: mission, obiettivi, struttura dei servizi, modelli di gestione, innovazione e diversificazione dell’offerta culturale.

-esperienze congiunte di benchmarking benchmarking: interesse verso le innovative realtà bibliotecarie europee,i “progetti pilota”, le relative linee strategiche di sviluppo, i piani di comunicazione e marketing (per esempio: IDEA STORE, Londra).

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LA CRISI DELLA BIBLIOTECA(michele)LA CRISI DELLA BIBLIOTECA(michele)

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GOVERNI LOCALI NELLO SPAZIO GOVERNI LOCALI NELLO SPAZIO GLOBALEGLOBALE

Le pressioni del mondo globalepressioni del mondo globale incidono:

Sugli ordini localiordini locali, erodendo la sovranità degli stati e il loro controllo politico sulle dinamiche economiche.

Sulle vite individualivite individuali, vittime o beneficiarie, a seconda della posizione nella nuova stratificazione sociale post-industriale, delle minacce o delle chances offerte dal presente.

In questo scenario extraterritoriale, il territorioterritorio è comunque oggetto, soggetto e luogo di governo, in cui le amministrazione amministrazione localilocali si trovano ad operare come promotoripromotori della qualità della vita dei cittadini.

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GOVERNI LOCALI NELLO SPAZIO GOVERNI LOCALI NELLO SPAZIO GLOBALEGLOBALEI governi locali si trovano ad affrontare contraddizioni e contraddizioni e dualismidualismi di complessità inimmaginabile sino a due decenni fa (in termini di risorse economiche, di margini di decisionalità ma, soprattutto, di impatto reale sul destino dei singoli).

L’irrisolta sintesi tra competitività e giustizia pone difatti la società di fronte a nuove questioni socialinuove questioni sociali.

Sulla vita delle persone incide profondamente un senso di senso di vulnerabilitàvulnerabilità dovuta alla destabilizzazione delle condizioni di sicurezza: lavoro, famiglia, comunità.

Nuove forme di conflitto sociale più insidiose perché non colpiscono solo le classi ai margini della scala sociale, ma anche i gruppi sociali gruppi sociali collocati al centrocollocati al centro.

Conflitto che non può più essere letto secondo l’asse “up/down”, bensì secondo quello “in/out”“in/out”, giocato nelle dimensioni lavorative, economiche, socio-relazionali e culturali.

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CULTURA, IDENTITÀ E COESIONECULTURA, IDENTITÀ E COESIONEIn questo contesto i governi locali devono dare nuove risposte a un bisogno forte di

democraziademocrazia e significati condivisi dell’idea di “progresso”“progresso” .

?? In che modo??Attraverso politiche che orientino lo sviluppo verso una

sostenibilità di tipo socialesostenibilità di tipo sociale,

prime tra tutte le politiche culturali urbanepolitiche culturali urbane

come

insieme, integrato e multi-dimensionaleinsieme, integrato e multi-dimensionale di esperienze autentiche e di valori localmente radicati alle sfide lanciate dalle

leadership culturali ed economiche globali.Politiche culturali locali nonnon come oggettocome oggetto di consumo e di

fruizione

““usa e getta”.usa e getta”.

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CULTURA, IDENTITÀ E COESIONECULTURA, IDENTITÀ E COESIONE

Bisogno di

politiche di politiche di rassicurazionerassicurazione

Incoraggiare la partecipazione della gente agli spazi pubblici, veicoli, curati e animati, di un’immagine positiva della città.

l’appropriazione identitaria del territorio diviene così, per mezzo della partecipazione e della trama di relazioni che crea tra le persone,

reazione alla globalizzazione.reazione alla globalizzazione.

““sentirsi parte”sentirsi parte”: importante imperativo anche per i soggetti più periferici (le fasce deboli della popolazione, i nuovi migranti…).

politiche culturali urbanepolitiche culturali urbane come insostituibile catalizzatore catalizzatore di

integrazioneintegrazione e inclusione inclusione sociale,

di riqualificazione territorialeriqualificazione territoriale e di sviluppo localesviluppo locale.

Le città possono promuovere Le città possono promuovere identitàidentità

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CULTURA, IDENTITÀ E COESIONECULTURA, IDENTITÀ E COESIONE

-infrastruttura della conoscenzainfrastruttura della conoscenza e della diffusione dell’informazione

-spazio partecipativo e relazionalespazio partecipativo e relazionale finalizzato alla socializzazione culturale, allo sviluppo della creatività, al dialogo interculturale e intergenerazionale.

un numero significativo di Amministrazioni Comunali lombarde ha deciso di dedicare una mole ingente di risorse economiche alla costruzione di nuove spazi culturali.

Conseguenza di questa necessità

!!

Imperativo!!

Progettare la biblioteca come Progettare la biblioteca come un servizio contro le nuove un servizio contro le nuove esclusioniesclusioni

BIBLIOTECABIBLIOTECA

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UNA NUOVA STRUTTURA PER UNA UNA NUOVA STRUTTURA PER UNA NUOVA IDEA DI CITTÀ NUOVA IDEA DI CITTÀ Anche l’Amministrazione Comunale di Samarate affida alla costruzione del nuovo centro culturale polivalentecentro culturale polivalente il ruolo di

luogo fondamentale della vita associataluogo fondamentale della vita associata.

Le relazioni con la cittadinanza dovranno innescare il circolo virtuoso che, dalla fidelizzazionefidelizzazione, fa discendere

-consensi consensi e legittimità degli investimentiinvestimenti

-standard elevati di qualitàqualità

-coraggio nel produrre innovazioneinnovazione.

-come un’istituzione dinamica e dinamica e avanzataavanzata,

-come un organismo complessoorganismo complesso che integra funzioni finalizzate alla soddisfazione di utenti eterogenei per età, interessi e bisogni.

Nuova bibliotecaNuova biblioteca

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UNA NUOVA IMMAGINE PER NUOVI UNA NUOVA IMMAGINE PER NUOVI UTENTI UTENTI

Luogo “Armonioso”, “Armonioso”, “invitante”“invitante”

““aperto”, “vissuto” aperto”, “vissuto”

Vision del nuovo centro culturale polivalente

ARMONIOSOARMONIOSO     -risultato coerente della dialetticadialettica fra le finalitàfinalità e la filosofia del serviziofilosofia del servizio, il linguaggio dell’architettura dell’edificio, gli ambienti e il lay-out degli spazi.-i dimensionamenti e le proporzioni degli spazi devono favorire quell’insieme complesso di sensazioni riassumibile nell’espressione “sentirsi “sentirsi bene”bene”

INVITANTEINVITANTE-accogliere una comunità itinerante all’interno di spazi fluidi e trasparenti; permanenza permanenza piacevole e rilassatapiacevole e rilassata.

-promuovere varietà di percorsivarietà di percorsi individuali per innescare circoli virtuosi di fruizione in tipologie di utenti diversi per approccio all’edificio, alla lettura, alla relazione con il personale.

-avere “appeal”“appeal” e attrarre il non-utente; sollecitare curiosità e spingere verso un’autonomia via via maggiore nell’uso degli spazi e dei servizi.

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UNA NUOVA IMMAGINE PER NUOVI UNA NUOVA IMMAGINE PER NUOVI UTENTI UTENTI APERTOAPERTO -“learning organizationlearning organization”, muta in funzione dei propri “users”; capace di intercettarne bisogni inespressi e domande inascoltate.

-“carnet delle opzioni”“carnet delle opzioni”, dimensione normativa e regolatrice dei comportamenti al livello minimo dell’indispensabile.

-liberolibero, accessibilità senza discriminazioni ai servizi e alle risorse su più piani - spaziale, culturale, linguistico, tecnologico – e sotto il profilo delle possibilità economiche e degli orari di vita.

-plurale e tolleranteplurale e tollerante, luogo di mediazione delle differenze (diversità delle opinioni insita nelle collezioni)

VISSUTOVISSUTO-c’è relazione relazione con se stessise stessi (“qui mi appago e mi diverto”).

-c’è relazione con la comunitàcomunità (“qui trovo ciò che accade intorno a me, nella mia città).

-c’è relazione con il mondomondo (“qui trovo ciò che si pensa, si scrive, si suona nel mondo).-le persone soddisfano il loro bisogno di socialitàbisogno di socialità, si sentono bene, si sentono a casa.

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DEFINIZIONE DEL PROFILO DI DEFINIZIONE DEL PROFILO DI COMUNITA’COMUNITA’Analisi dei dati demograficidemografici: fornisce indicazioni significative per il tipo di servizi e di spazi da prevedere nel medio e nel lungo periodo.

Comprensione del contesto locale e delle istanze di tipo sociale, istanze di tipo sociale, culturale, economico e ambientaleculturale, economico e ambientale.

Definire e calcolare l’utenza potenziale e attendibile; programmare e dimensionare spazi e servizi, ipotizzare il ruolo della ipotizzare il ruolo della biblioteca pubblicabiblioteca pubblica.

Analisi dei dati socio-economicisocio-economici: consente l’individuazione dei fattori sociali, culturali ed economici caratterizzanti il contesto locale. Su di essi sarà possibile individuare potenzialità e criticità rilevanti ai fini del progetto.

Analisi degli aspetti urbanisticiurbanistici e ambientaliambientali: mette in luce tutti i dati e le future linee di sviluppo territoriali che influiranno direttamente sul progetto. Su di esse è possibile ragionare considerando i futuri effetti indotti che il progetto potrà apportare.

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Attraverso il profilo di comunità il territorio può interpretare se territorio può interpretare se stesso.stesso.

Punti di forzaPunti di forza e punti di debolezzapunti di debolezza interni al sistema

+OpportunitàOpportunità e minacceminacce derivanti dal contesto esterno.

Valori guidaValori guida per•Verificare la corrispondenza tra fabbisogni e obiettivi;•Raggiungere un consenso sulle strategie;•Orientare le strategie di sviluppo territoriali;•Apportare valore aggiunto territoriale.

Ipotesi di futuri scenari progettualifuturi scenari progettuali

SWOT ANALYSISSWOT ANALYSIS

DEFINIZIONE DEL PROFILO DI DEFINIZIONE DEL PROFILO DI COMUNITA’COMUNITA’

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ANALISI SWOTANALISI SWOTPUNTI DI FORZAPUNTI DI FORZA-Presenza Agusta Westland/ museo e Garda s.p.a.-Buona dotazione infrastrutture sportive-Fervido associazionismo -Politiche ambientali sovracomunali (A21L)-Sensibilità per le tematiche della mobilità sostenibile (PTO)

PUNTI DI DEBOLEZZAPUNTI DI DEBOLEZZA-Sistema dei trasporti locale-Verde pubblico (villa Montevecchia)-Invecchiamento della popolazione-Carenza di spazi pubblici per le attività culturali e i momenti di ritrovo-Difficoltà a definire e trovare una specifica identità

OPPORTUNITA’OPPORTUNITA’-Aeroporto Malpensa 2000-Parco Regionale del Ticino

MINACCEMINACCE-Traffico, rete infrastrutturale sottodimensionata-Forte attrazione costituita da Busto Arsizio e Gallarate

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PUNTI DI FORZAPUNTI DI FORZA

-Collaborazione attivaCollaborazione attiva con le realtà industrialirealtà industriali (Augusta Westland/museo; Garda s.p.a.) di valenza internazionale presenti sul territorio. Possibilità di un coinvolgimento degli stessi all’interno delle strategie progettuali.

-La buona dotazione di infrastrutture sportiveinfrastrutture sportive potrebbe essere una risorsa importante per la creazione di eventi in reteeventi in rete con il futuro centro polivalente.

-Il fervido associazionismo culturaleassociazionismo culturale attualmente responsabile di un corposo calendario di eventi. Possibilità di sviluppare positive sinergie cooperative per il pieno e totale funzionamento dell’auditorium e degli spazi modulari della biblioteca.

-La sensibilità per le politiche della mobilità sostenibilemobilità sostenibile (PTO) e le politiche ambientalipolitiche ambientali possono attivare delle virtuose reti virtuose reti territorialiterritoriali in grado di “allargare” sino a “dissolvere” i confini amministrativi. Possibilità di rilanciare il locale nel globalerilanciare il locale nel globale.

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PUNTI DI DEBOLEZZAPUNTI DI DEBOLEZZA

-Il sistema dei trasporti localesistema dei trasporti locale non è al momento in grado di soddisfare le reali esigenze di mobilità. Il PTO potrebbe essere il giusto strumento per attrarre l’attenzione e innescare degli effetti indotti virtuosi. Importante per il fattore di attrazionefattore di attrazione che costituirà il centro culturalecentro culturale polivalente.

-Il parco di Villa Montevecchio è attualmente l’unico parco pubblico presente. La progettazioneprogettazione di uno spazio verdespazio verde annesso al centro culturale dovrà costituire un altro importante luogo di recupero del benessere e del contatto “uomo-natura”.

-I dati statistici mostrano un indice di vecchiaiaindice di vecchiaia costantemente in in crescitacrescita negli ultimi anni, contrapposto a un trend di riduzione della popolazione compresa tra 0 e 13 anni. Durante la fase di progettazione del centro occorrerà tenere presente questo dato e i fabbisogni da soddisfarefabbisogni da soddisfare ad esso annessi.

-La mancanza di spazi pubblicimancanza di spazi pubblici per le attività culturali e i momenti di ritrovo implica l’obbligo di strategie progettualistrategie progettuali rivolte a soddisfare questa importante carenza, affinché gli eventi non siano più “meteo-dipendenti”.“meteo-dipendenti”.

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OPPORTUNITA’/MINACCEOPPORTUNITA’/MINACCE

-Il territorio di Samarate confina con l’aeroporto Malpensa 2000l’aeroporto Malpensa 2000. Una sfida per l’amministrazione dovrebbe essere quella di reinterpretarereinterpretare a proprio vantaggio la presenza di questa “ingombrante” infrastruttura, quindi trasformare questo elemento di rottura in opportunità per la città: l’aeroporto come Porta della Porta della CittàCittà, dal e verso il mondo.

-Il territorio comunale ricade all’interno del Parco Regionale del Parco Regionale del TicinoTicino. Se l’amministrazione sarà in grado di implementare le proprie infrastrutture ambientali sarà possibile ricreare dei percorsi verdi all’interno di una reale “rete ecologica”.“rete ecologica”.

-Busto A. e GallarateBusto A. e Gallarate esercitano una forte attrazione sui comuni che attorno ad esso gravitano. Samarate attualmente subisce in maniera passiva la presenza di questi due centri. Una sfida futura sarà quella di trasformare questa minaccia in opportunitàtrasformare questa minaccia in opportunità: sia offrendo servizi di qualità sul proprio territorio, sia aprendo i propri confini e creando delle fervide reti di relazioni all’esterno. Samarate dovrà puntare sulle proprie identità localiidentità locali, proponendo nuove eccellenzeeccellenze e vocazioni territorialivocazioni territoriali.

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POSSIBILI SCENARI PROGETTUALI(tutti POSSIBILI SCENARI PROGETTUALI(tutti insieme)insieme)

1.Ritorno al futuro (il progetto architettonico)

2.Librarsi verso il futuro

3.Recupero del benessere (recupero della dimensione umana)

4.La città dell’accoglienza (Malpensa opportunità?)

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LA STRUTTURA DEI SERVIZI(michele)LA STRUTTURA DEI SERVIZI(michele)

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LA GESTIONE DELLA LA GESTIONE DELLA STRUTTURASTRUTTURAMINIMO SFORZO MASSIMO MINIMO SFORZO MASSIMO RENDIMENTORENDIMENTO

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L’IMMAGINE DEL NUOVO L’IMMAGINE DEL NUOVO CENTRO(michele)CENTRO(michele)

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IL TEAM DI PROGETTOIL TEAM DI PROGETTO