In Premessa: La QuestIone moraLe

In Premessa: La QuestIone moraLe

Il programma elettorale non deve es-sere un libro di sogni, non che si deb-ba smettere di sognare e auspicarsi il meglio, ma in questo preciso mo-mento storico ed economico la for-mula vincente e condivisibile credo sia la concretezza, anche alla luce delle criticità evidenti in cui versiamo.L’attuale crisi nazionale coinvolge an-che i piccoli centri come il nostro, questo ci impone di essere più veloci e organizzati per risollevarci da ques-to momento negativo. L’Italia, dopo le grandi lacerazioni del primo novecen-to, seppe risorgere grazie ai fermenti di un popolo antico e desideroso di ri-appropriarsi della propria dignità, ai sentimenti patriottici capaci di rimar-ginare le nuove e le antiche ferite.Oggi tutto ci sembra compro-messo e perduto nel nulla. Dall’infedeltà all’amore concreto e reale per il proprio paese nasce il metodo del compromesso, dell’inciucio, de-gli accordi spartitori a danno del-la collettività nazionale e locale.“Uomini camaleonti” si mimetizzano per soddisfare le proprie esigenze.Così nasce la corruzione, il malaffare che trasbordano negli apparati politici, nelle istituzioni, nei cuori degli uomini infedeli.Tutto questo è estraneo alla nostra mil-lenaria cultura!Milioni di lavoratori di ogni ordine e grado operano tutti i giorni per se st-essi, i propri cari e la propria comu-nità. Combattono ordinariamente una battaglia per difendere con dignità e onore il significato profondo dell’essere e sentirsi cittadini del proprio paese. Anch’io con loro!Partecipo con questi sentimenti alla presa di coscienza delle necessità fu-

ture della nostra comunità e, come fa il buon padre, programmando il cammino della propria famiglia sec-ondo le disponibilità a disposizione, facendosi guidare da un grande rigo-re morale e da quella spiritualità re-ligiosa e culturale che ci deriva dalla nostra storia e dalle nostre tradizioni. Innanzitutto obiettivi etici e politici ca-paci di stimolare la crescita del senso dello stare “Insieme per il Belsito”.Insieme per ribadire l’impegno contro tutti i nemici e le avversità che pos-sono ledere e ostacolare le libertà democratiche, l’interesse della nazi-one e della nostra comunità locale.L’impegno del mio lavoro quotidiano come uomo e come rappresentante del-le istituzioni, anche e innanzitutto per il nostro “Bel Sito” sarà quello di mante-nere saldo il timone per i nostri giovani che erediteranno la nostra bella terra.In questi anni sono stati portati avanti con grandi difficoltà, ma anche con de-cisione e caparbietà, importanti pro-getti di rinnovamento, obiettivi che ho intenzione di perseguire ulterior-mente se me sarà data l’opportunità. Mi auguro che vi arrivi chiaro il mio mes-saggio di apertura verso una condivisa gestione amministrativa nell’interesse generale della nostra comunità.

San Paolo Bel Sito lì, 02 maggio 2015

Manolo Cafarelli

AmministrAzione trAspArente

Il principio della trasparenza, inteso come «accessibilità totale» alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle pub-bliche amministrazioni, è stato affermato con decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33. Obiettivo della norma è quello di favorire un controllo diffuso da parte del cittadino sull’operato delle istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Nel nostro comune un funzionario addetto all’ amministrazione trasparente” curerà il rapporto con la cittadinanza con apposito ufficio “comunicazione e trasparenza ”al fine del coinvolgimento dei cittadini nella pubblica amministrazione, nel rispetto del principio della “DEMOCRAZIA PARTECIPATA”.

Le poLitiche GiovAniLi

Per affrontare con coerenza e sinteticità la problematica è necessario partire dal “Piano Operativo Nazionale 2007/2013 per la gioventù”. La nostra amministrazione si armonizzerà con le linee strategiche nazionali in coniugando a tal fine tutte le disponibilità reperibili per cercare, nel miglior modo possibile di assicurare ai giovani :- “Diritto al futuro” nel quale il lavoro, la casa, la famiglia sono i temi centrali. -”Protagonismo generazionale” che riguarda gli spazi di aggregazi-one giovanile e i metodi per il coordinamento delle rappresentanza giovanili con le istituzioni nazionali e locali.- “La rivoluzione del merito” che promuove progetti e iniziative (dal prestito d’onore alle iniziative per la promozione dei giovani talenti) affinché i giovani possano raggiungere le proprie aspirazioni e avere uguali opportunità di partenza, indipendentemente dal reddito, età e sesso. -La meglio gioventù” per contrastare i messaggi spesso negativi con cui viene definita la gioventù attuale e diffondere, al contrario, i mod-elli positivi da emulare, favorendo ed ampliando la partecipazione alla vita pubblica ed alla rappresentanza. - Contrastare la disuguaglianza digitale attraverso l’istituzione di cor-si mirati per consentire a tutti un corretto approccio alle tecnologie digitali ed al mondo del WEB che non sia esclusivamente chat e social network;

Lo sport e i GiovAni

Ai Giovani abbiamo il dovere di garantire istruzione e svago perciò un altro importante progetto da realizzare riguarda l’istituzione della POLISPORTIVA COMUNALE, attraverso il recupero e la messa a dis-posizione degli impianti sportivi esistenti e/o da realizzare.Lo sport rappresenta una realtà sana che va coltivata e incentivata in un ottica di aggregazione per lo sviluppo, la crescita e per la salute dei giovani e di tutti i cittadini. A tal proposito valuteremo la possibilità di organizzare corsi di gin-nastica, di tennis, di pallavolo ecc. cercando di reperire le risorse necessarie al fine di consentire la più massiva partecipazione.

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Il tutto nel segno di quanto già fatto come la gara podistica ed altro da incrementare ed incentivare come esperienza positiva già assunta.

Le opere pubbLiche e L’ Assetto urbAnistico

L’amministrazione uscente ha già portato a termine ed avviato impor-tanti interventi quali la rete fognaria in via per Palma, l’adeguamento antisismico dell’istituto scolastico, la strada di Madonna del Porto, l’ampliamento del cimitero.Nello stesso segno ed in continuazione delle positive esperienze mat-urate ci proponiamo ,se avremo il consenso delle urne, di focalizzare l’attenzione su via S. Giacomo e via Madonna della Neve, con soluzi-one definitiva dei problemi che il dilavamento dei pendii della collina di Cicala provoca.Il completamento della villa comunale, con il superamento delle ul-time difficoltà insorte per banali motivazioni di ordine privato è altresì un importante punto di riferimento per quanto andremo prioritari-amente a fare ,con il consenso dei cittadini di San Paolo. Nel segno di quanto già fatto con l’opera di aggiornamento degli strumenti urbanistici, essenziali per uno sviluppo urbano organico e coerente , essendo già adottato il nuovo piano di recupero per Li-vardi, che ha ampliato la possibilità di interventi di ristrutturazione edilizia, adegueremo anche quello del centro storico, fermo ormai al 1981.L’amministrazione uscente ha già adottato un nuovo regolamento edilizio che, oltre a nuove e importanti agevolazioni per l’edilizia pri-vata, facilita il cambiamento della destinazione d’uso, coerentemente alle politiche di sviluppo delineate nel paragrafo precedente. Ciò faciliterà , per le conoscenze acquisite, la redazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) , strumento definitivo per la gestione complessiva del territorio comunale.Ovviamente il tutto in attesa che la legislazione della città metropoli-tana renda note le direttive finali.

iL pAese sostenibiLe

Il paese non può mancare di fornire una efficace risposta alle esigen-ze abitative che vengono dai cittadini ed, in particolare, dai giovani, che sono chiamati a costruire il loro percorso di vita al di fuori delle famiglie di appartenenza. L’obiettivo non può, tuttavia, essere rag-giunto attraverso l’incentivazione della dispersione urbana e l’uso in-discriminato del suolo. La nostra proposta è quella di puntare su un programma di rigenerazione dell’edificato, che rispetti tre necessità: 1) determinare un’offerta abitativa adeguata sia dal punto di vista strutturale che da quello economico, tutelando l’identità storica dei luoghi ed in particolare del centro storico ;2) facilitare la qualità della vita con l’incentivazione del commercio di prossimità per rendere appetibile la residenzialità del paese;3) con queste premesse sorge impellente il bisogno di un parcheggio al centro del paese, al fine di tutelare la vivibilità del centro storico, risolvendo l’atavico problema della sosta selvaggia.

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BIOGRAFIA

infrAstrutture e mobiLità urbAnA

La necessità che noi ravvisiamo su questo fronte è quella di coniugare l’obiettivo dell’innalzamento della qualità della vita nel contesto ur-bano, con una significativa riduzione dei carichi di traffico nelle vie cittadine.Sull’argomento ed in sinergia con tutti i comuni del vallo di Lau-ro, la prossima amministrazione dovrà produrre il massimo sforzo per lo sblocco delle due arterie che ,pur programmate e non ancora realizzate, produrrebbero un significativo snellimento del traffico e dell’inquinamento ambientale che ci affligge.La chiusura del centro storico nei giorni festivi già consolidata dal-la precedente amministrazione sarà sempre più facilitata per con-sentire, almeno nei giorni festivi, la piena fruibilità del centro con l’incentivazione del progetto di mobilità leggera attraverso il ricorso al bike sharing.

iL pAese sicuro

Il tema della sicurezza, già al centro delle preoccupazioni dell’amministrazione che ci ha preceduto, in continuità con la stessa, ci vedrà sempre più attenti a sviluppare sistemi di sicurezza attra-verso meccanismi di video sorveglianza e di quant’altro tecnologica-mente possibile per realizzare una migliore vivibilità e serenità dei cittadini di San Paolo che hanno già, purtroppo, vissuto momenti di sconforto per i noti episodi di delinquenza. Garantire la sicurezza dei cittadini nei loro spostamenti, all’interno delle loro abitazioni, nell’ambito delle funzioni ordinarie della loro quotidianità è senza dubbio un dovere di ogni amministrazione. Noi riteniamo che accanto a dispositivi elettronici di rilevazione, si deb-ba ricorrere, in vista del conseguimento di tale risultato ad un mix di strumenti che vanno dalla promozione di solidarietà di vicinato, all’animazione commerciale e culturale. Nella nostra prospettiva, tuttavia, quanto appena determinato non esaurisce il profilo di una “paese sicuro”. Altri aspetti, di ugual peso, devono entrare in gioco attraverso quest’ultima formula. Il riferimen-to corre, in particolare, ai seguenti elementi:un “paese sicuro” rispetto alla capacità di scongiurare il rischio di un inquinamento malavitoso del tessuto economico-sociale attraverso una minuta vigilanza sulle procedure di autorizzazione e di appalto;un “paese sicuro” rispetto alla fruizione dello spazio urbano, che dovrà essere costantemente monitorato e fatto oggetto di interventi di manutenzione e messa in sicurezza; un “paese sicuro” rispetto alle esigenze di mobilità delle persone disabili.Il potenziamento della protezione civile, a cui va il plauso per il lavoro concreto e fattivo fino ad ora svolto, e dei controlli attivi sul territorio ( progetto strade sicure) della polizia urbana e dell’Arma dei carabin-ieri che grazie alla attività dell’amministrazione uscente sarà sempre più presente sul nostro territorio con la realizzazione della nuova caserma; creeranno presupposti oggettivi nel segno della maggiore sicurezza che è parte essenziale del nostro programma futuro.

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Ulteriormente è nelle nostre intenzioni definire anche il monitoraggio severo del territorio, con l’aiuto delle guardie ambientali, in merito allo sversamento dei rifiuti con la previsione di impianti video sorveg-lianza nelle piazze circondariali e nelle aree poderali esterne. Sostenteremo progetti a forte spinta educativa verso i concetti di legalità e cittadinanza attivaSviluppare per i giovani ed i giovanissimi, sia presso i plessi scolas-tici che presso le altre strutture comunali, attività, anche multime-diali, per determinare una migliore conoscenza del territorio in cui vivono con attenzione particolare alle dinamiche sociali, culturali ed economiche. Aderire alla campagna “Braccialetti bianchi e Riparte il futuro” promossa dall’Associazione nazionale “Libera nomi e numeri contro le mafie” per assicurare la cittadinanza che ,fin da ora ci im-pegniamo ad agire con trasparenza e legalità per il nostro territorio.

economiA e sviLuppo

Abbiamo consapevole e sensibile cognizione delle criticità in cui versa il nostro centro a causa, anche, della scarsa presenza di attività com-merciali ed è, pertanto, nostra intenzione creare economia e attrat-tività per i residenti, sviluppando uno specifico capitolo progettuale che, nel rispetto delle norme, tenda a concedere agevolazioni fiscali (sgravi fiscali, tassazioni minime ecc.) per chi deciderà d’investire con apertura di nuove attività gastronomiche e non sul territorio ed in particolare nel centro storico.Sempre in questa direzione e al fine di non incrementare la cementi-ficazione, bensì la risistemazione e il diverso utilizzo a cui possono aspirare gli immobili in uso abitativo, prevediamo l’introduzione di agevolazioni fiscali per i proprietari degli immobili che decidessero di cambiare la destinazione d’uso della proprietà. Ciò nell’ottica di far rivivere il paese, creando opportunità anche per i giovani profession-isti incentivandoli ad attivare studi professionali con benefici di costo rispetto a quelli che sosterrebbero in altri luoghi del circondario.Contestualmente a tutto ciò, andremo a creare uno specifico spor-tello di assistenza e supporto alle IMPRESE , per aiutare il rilancio, appunto, dell’economia locale , intercettando i Bandi della cui fruibil-ità potrebbero beneficiare le realtà economiche esistenti o di nuova costituzione, sempre assecondando la primaria esigenza di sbocco occupazionale per i giovani.All’interno degli assi operativi appena specificati, quella che si vuole inaugurare per San Paolo Belsito è una sfida della qualità diffusa, che dovrà necessariamente investire tanto i processi di innovazione nei settori tradizionali di attività economica (commercio, artigianato, servizi, industria) quanto i percorsi di ricerca o consolidamento di nuovi ambiti di impresa (servizi ad alto contenuto tecnologico).

Questa sfida, che segnerà per noi il discrimine tra successo e dec-adenza della città, vogliamo affrontarla attraverso la costituzione di un’alleanza locale per lo sviluppo tra attori privati e pubblici, in cui a quest’ultimi sia, in particolare, affidato l’allocazione e la gestione della cittadella dell’industria e commercio.

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iL pAese deL buon vivere. iL weLfAre

La qualità della vita discende, certamente, da un complesso di as-petti, tra i quali quelli di pertinenza amministrativa, in precedenza citati, giocano un ruolo assolutamente centrale. Risulta, ad esempio, evidente come la qualità della vita dei nostri giovani si leghi, in prima battuta, alla possibilità di non essere costretti a trasferirsi altrove per trovare un lavoro o un alloggio a prezzi accessibili.In questa sezione del nostro documento programmatico si prender-anno, tuttavia, in considerazione, selettivamente, solo gli ulteriori ambiti di intervento pubblico che concorrono anch’essi, in maniera rilevante, al determinarsi di un buon vivere e cioè quelli che vengono affidati alla responsabilità della “rete dei servizi”.Anche in riferimento a questo versante delle politiche pubbliche risulta per noi decisiva una netta ridefinizione del ruolo dell’Amministrazione civica, che non potrà mancare di farsi carico di alcune responsabilità di intervento diretto ma dovrà, altresì, stabilire una stretta interlo-cuzione con il mondo del volontariato e del terzo settore, anche in una prospettiva di sussidiarietà orizzontale.In merito al primo ordine di attività e cioè quello che mette in gioco l’intervento diretto dell’Amministrazione comunale, riteniamo di do-ver, qui, indicare le seguenti priorità:consolidare l’integrazione fra servizi sanitari, socio sanitari e sociali, in maniera tale da garantire l’unitarietà dei percorsi di presa in carico delle situazioni di debolezza e la continuità assistenziale;rafforzare le strutture e gli interventi di contrasto rispetto ai rischi di compromissione della salute fisica e psichica e di marginalità so-ciale a cui sono esposti i giovani, assumendo, peraltro, la necessità di predisporre, anche, spazi qualificati in grado di favorire la libera espressione artistica;

sviluppare le politiche di sostegno ai singoli e alle famiglie badando, in particolare, ad innalzare l’offerta di strutture per l’infanzia, a po-tenziare gli interventi in favore delle persone non autosufficienti e disabili, a determinare le tariffe dei servizi sociali sulla base del rap-porto “reddito/carico familiare”;assumere e/o sostenere iniziative volte a garantire l’invecchiamento attivo della popolazione, così da scongiurare i rischi di emarginazione connessi alla condizione senile e, contemporaneamente, creare nu-ove solidarietà culturali ed emotive tra le generazioni;ampliare il patrimonio di strutture sportive come riscontro di una chiara consapevolezza delle funzioni di benessere individuale e di coesione sociale che lo sport detiene.Il rapporto con il mondo del volontariato e del Terzo Settore rap-presenterà, come già anticipato, uno degli strumenti più solidi su cui punteremo al fine di estendere la protezione sociale. La prospet-tiva sarà, qui, quella di innalzare notevolmente i livelli di responsabi-lizzazione, anche a livello decisionale, delle singole organizzazioni, mentre verrà riservato all’Amministrazione un ruolo di indirizzo e di verifica dei risultati.

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Ulteriore elemento qualificante della nostra azione in questo ambito sarà il forte investimento sulla formazione di reti di welfare comuni-tario. A fondamento di questa scelta non vi è, peraltro, solo il riscontro del forte impatto che la costituzione di tali reti esercita sulla crescita della coesione sociale, ma anche il riconoscimento della maggior ef-ficacia che modelli organizzativi di questo ordine detengono rispetto all’intervento su problematiche dai profili estremamente flessibili (ad esempio: conciliazione famiglia – lavoro) o all’interno di quelle che si configurano, oggi, come le “zone grigie” del disagio (nuove povertà, solitudine).Il piano di politica sociale intende affrontare i problemi di più evi-dente impatto individuale e collettivo, coordinando le iniziative in modo organico ed efficiente. A tale scopo l’amministrazione si relazi-onerà con una struttura tecnica di supporto: il nucleo operativo per le politiche sociali e l’educazione. Questo organismo, espressione e rappresentanza delle realtà esistenti sul territorio, sarà integrato dal-le figure professionali operative (medico, psicologo, rappresentanti del corpo docente, genitori, associazioni, ecc.) ed andrà a definire le scelte per favorire i servizi essenziali alle persone, promuovendo anche iniziative di sensibilizzazione sull’argomento della disabilità e delle malattie invalidanti. Dal ‘nucleo operativo’ saranno proposti ad esempio servizi di consulenza e corsi di formazione, in collaborazione con le scuole e con gli enti territoriali preposti, sulle materie di mag-giore interesse per la comunità locale (tossicodipendenza, alcolismo, educazione sanitaria, educazione alla legalità ecc.) come anche le iniziative di prevenzione ed assistenza a favore delle persone anzianeIl Bel Sito per essere considerato tale, deve garantire un contesto salubre e pertanto rappresentare un centro in cui si abbini al “bel-lo il sano “perciò ci impegneremo per l’ultimazione e inaugurazione dell’ambulatorio comunale nella ex scuola elementare, ci impegner-emo per il recupero di VILLA MARIA, affinché possa risorgere e ritro-vare la sua vocazione storica con l’istituzione di un polo di riabilitazi-one sanitaria per la cura delle malattie degenerative.Con il nostro impegno ed il vostro aiuto il 31 maggio 2015 potrà es-sere ricordato come il giorno in cui le idee ricominciano a vivere.

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notA di Approfondimento

Interventi integrativi per l’assistenza ai cittadini Oltre gli interventi di assistenza del programma regionale e di ambito, il nostro obiettivo mira ad istituire:

AGEVOLAZIONI SULLA TASI

Anche nel nostro paese ci sono persone anziane e non autosuffici-enti. Molte di queste hanno invalidità gravi e riconosciute. Il nostro programma prevede di fissare un’aliquota dello 0,2% per le abitazi-oni di disabili riconosciuti gravi, e loro conviventi iscritti nello stato di famiglia. L’agevolazione si applica anche a chi ha un’invalidità ci-vile riconosciuta al 100%, come pure ai ricoverati in lungodegenza per più di otto mesi nel periodo d’imposta e che abbiano ottenuto nello stesso periodo un contributo economico dall’amministrazione comunale.L’aliquota riguarda i nuclei, intesi come unico disabile o come famiglie con disabili e in ogni caso abbiano un reddito inferiore ai 40.000€ lordi.

CAF Il comune provvederà a stipulare convenzioni con i centri di assisten-za fiscale (CAF) per fornire in forma gratuita ogni tipo di assistenza fiscale e previdenziale.Agli stessi Caf potranno essere affidate prat-iche per agevolare eventuali rimborsi o la istruzioni di pratiche per la difesa e tutela del cittadino

BENEFICI ECONOMICI

L’Amministrazione comunale interviene mediante la concessione di contributi o sussidi economici al fine di garantire a tutti i cittadini condizioni di vita civili e dignitose e di contrastare l’emarginazione, causata molte volte da insufficienti possibilità economiche. Gli inter-venti di assistenza economica quindi sono indirizzati ai cittadini resi-denti che si trovino in particolare stato di bisogno ed in condizioni di grave disagio economico.In casi eccezionali possono essere concessi sussidi straordinari a fa-vore di quei soggetti che vengono a trovarsi in situazioni di momen-taneo bisogno economico dovuto a circostanze imprevedibili e tali da pregiudicare il soddisfacimento delle più elementari e immediate esigenze di vita quotidiana. I sussidi assistenziali erogati dal Comune saranno disciplinati da un regolamento specifico

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notA di Approfondimento

L’AUTENTIcITà cOmE mOTOrE dI SVILUppO

Il progetto rappresenta un quadro valoriale che va letto come sno-do per la promozione dell’immagine e comunicazione, dello svi-luppo culturale, storico-archelogico, sociale ed economico, turistico, ambientale e politico dell’area, la quale per diversi approcci è già un atelier in fermento e i cui flussi finiranno per convergere sullo stesso cammino. Una piattaforma dove un incontro di tematiche, attività diverse, soggetti strutturalmente e/o organizzativamente diversi , enti e imprese giuridiche dalle mission più disparate ma confluenti sul territorio attorno alla valorizzazione delle risorse presenti e dis-ponibili. Diversamente dalla economia tradizionale, le possibilità di sviluppo possono anche legarsi a gruppi diversi di persone; di interessi di gruppi; a un diverso modo di concepire il territori; un modo nuovo di trasformare in opportunità i nuovi orizzonti che si schiudono; a un modo nuovo partecipativo dei beni culturali e ambientali, dei soggetti dell’economia, del sociale e della politica. L’obiettivo di uno sviluppo sociale urbano – economico e sociocul-turale è quello di bilanciare gli interessi ( economico, sociale, politico, culturale) dei diversi gruppi della popolazione, per mirare ad un el-evato livello di tolleranza( obiettivi sociali), di produttività ( obiettivi economici) e di migliorare l’accesso ai benefici pubblici (servizi socia-li) in uno sviluppo integrato del territorio. Se letto in questa chiave l’evento e le sue proiezioni o trascinamento sul futuro assumono un significato interessante. L’intervento evento pone il problema della “pari opportunità” sollevato dall’associazionismo sociale; solleva il problema del terso settore con l’inserimento lavorativo delle donne e dei minori a rischio. Le donne e le fasce deboli non devono es-sere solo oggetto di assistenza e parcheggio sociale, piuttosto agenti del cambiamento intervenendo direttamente nei processi produttivi. Lo stesso rinomato “Antignano” si pone agente del Cambiamento quando rifluisce nella economia territoriale un bene culturale “come Villa Montesano” altrimenti perso o parcellizzato. Attorno a questo bene recuperato nel suo valore storico ma anche ad una funzione economica può e difatti sviluppa un’attività culturale, pragmatica-mente di spinta economica- sociale. Parimenti gli altri soggetti sa-ranno coinvolti per la maggior parte nell’azione di spinta dell’evento anche per il confluente interesse.

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Il Comune dI San Paolo Bel SIto Come un gran numero dI ComunI del Bel PaeSe, Pur eSSendo rICCo dI Bellez-ze artIStIChe e naturalI è SPeSSo SCon-oSCIuto al PuBBlICo e quIndI Carente dI un vero e ProPrIo fluSSo turIStICo.l’InIzIatIva dI Programma è tale da Permettere la ConServazIone dI un PatrImonIo Culturale SuSCettIBIle dI In-tereSSe turIStICo Per la valorIzzazIone delle Strutture eSIStentI Sul terrItorIo nel PIù vaSto amBIto dell’agro no-lano Con PartIColare rIguardo alla valorIzzazIone delle CaratterIStIChe d’InSIeme, ComPreSe le attIvItà artIgIa-nalI, enogaStronomIChe e Il folklor-IStIChe.

l’IStItuzIone dI un PremIo dI muSICa “domenICo CImaroSa”

Sarà Curato Con Cadenza BIennale dalla aSSoCIazIone “vIlla ClementIna” Per l’aSSegnazIone del

“Pentagramma d’argento”“domenICo CImaroSa”Che SeCondo una tradIzIone StorICa quI, oSPIte della noBIle famIglIa CaPeCelatro, ha rIvISItato la Sua oPera maggIore “Il matrImonIo Segreto” InSerendo tra l’altro la famoSa arIa “deh, SIgnore”. Sarà n feStIval tematICo Che avrà Come tItolo “ColorI e magIe d’autunno a San Paolo Bel SIto” Che Per amBIen-tazIone e PerIodo, SI PenSa al meSe dI SettemBre, è CaPaCe dI SuSCItare PartI-ColarI emozIonI.

Il reCuPero, dI vIlla ClementIna, Pat-rImonIo Comunale, SI CandIda Come forza emBlematICa deglI oBIettIvI e delle fInalItà del Progetto dI SvIluPPo turIStICo-Culturale del Programma. un luogo Come PoSto dI StudIo e dI ConServazIone doCumentale; dI Pro-PoSta Culturale, anImazIone e Proget-tualItà; dI Sede del PremIo CImaroSa da IStItuIre vISSuto, al dI la della va-lenza Culturale, Come leva StrategICa dI PromozIone e SvIluPPo deI BenI Cul-tualI:nelle reSIdenze d’ePoCa;neI BenI arCheologICI, I CuI reCentI rItrovamentI Sono notI In tutto Il mondo;nella CIttadella SaCra; nel ParCo deglI ulIvI dI CaStel CICala

“L’autenticità come motore di sviluppo”

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iL pAese deLLA cuLturA

Poiché crediamo fortemente che lo sviluppo di un paese e le poten-zialità del territorio , viaggino di pari passo allo sviluppo Culturale, prevediamo l’ istituzione di uno sportello di INFO - CULTURA per indirizzare l’utenza, sensibilizzandola alla scoperta delle bellezze ar-cheologiche radicate sul territorio.Il circuito Avellano, Nolano, Cimitilese, San Paolese e Lauretano, esprime importantissimi reperti che devono essere valorizzati con il massimo sforzo, creando percorsi culturali variabili da offrire sia in Itala che all’estero.La storia che con l’archeologia, ci consacra a sito di importantissima qualità deve essere valorizzata e sponsorizzata a tutti i livelli per creare occupazione attraverso un turismi indotto e mirato allo svi-luppo del territorio e di quant’altro sopra riportato.La presenza del parco archeologico fortemente voluto e formalmente definito non ha senso se non viene sfruttato nel segno di quanto so-pra.Ciò ci impegnerà come futura amministrazione, deputata a tanto dalla competenza territoriale ,di farsi carico e coinvolgere gli organi sovra-comunali (sovrintendenza, regione e governo) e quanti altri deputati a far sì che il PARCO ARCHELOGICO non resti semplice indicazione logistica ma diventi coacervo di turismo e vero sviluppo del territorio creando posti di lavoro per i giovani.Ci occuperemo, altresì, del rilancio di tutta la filiera artistica, dei talenti nostrani , utilizzando la Biblioteca Comunale ed eleggendola presidio e palcoscenico per rappresentazioni, impianti di mostre ed eventi culturali di spessore, concedendola in uso alle associazioni locali e a chi chieda all’amministrazione il consenso di usufruirne per scopi artistico letterari. Il sistema delle istituzioni scolastiche e il tessuto delle associazioni culturali costituiscono, da sempre, punti di forza della nostra società. Rilevante è, anche, il patrimonio di beni culturali di cui il paese dis-pone.Puntiamo ad attivare moduli innovativi di animazione culturale gestiti dalla Scuola e dalle associazioni culturali.La prospettiva per il rilancio delle attività culturali sarà manifesta ed evidente e si qualificherà, soprattutto, con la volontà di accrescere le disponibilità esistenti e di curare la loro cooperazione. Tale attenzione si esprimerà, in particolare, nella promozione di un organismo di rappresentanza (Consulta delle Associazioni), che avrà come compito il supporto a tutti i soggetti culturali impegnati nella realizzazioni di progetti di immediato impatto pubblico.

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notA di Approfondimento

UNA pIccOLA fONOTEcA, UN AUdITOrIUm dA 80 pOSTI. LA bANdA mUSIcALE dI GIOVANI.

La fonoteca e la biblioteca rappresentano la base di partenza del pro-getto perché si vuole mettere a disposizione di tutti gli operatori del materiale, difficile da reperire, che costituisce il magma formativo delle giovani generazioni che difficilmente si avvicinerebbero a questo tipo -di materia così poco fruibile e cosi difficile da reperire. In altre parole mentre viene mantenuta la funzione classica della biblioteca come luogo. deputato alla memoria e alla conservazione, si propone anche un’ottica dinamica, dove la biblioteca e la fonoteca diventano organi propulsori di un dibattito culturale che deve rivolgersi a tutti e non solo agli addetti ai lavori. In questa ottica saranno certamente utili le organizzazioni di seminari specifici non necessariamente legati ad un luogo fisico bensì connessi ad una ipotizzabile rete dove la dis-tanza tra centro e periferia tenderà ad annullarsi. La direzione della fonoteca e della biblioteca sarà affidata a docenti di antropologia cul-turale e/o maestri di Musica-La predisposizione nella Villa Clementina di un piccolo auditorium è indispensabile per la formazione ed i corsi relativi alle discipline musicali, verrebbe oltretutto sfruttato per le conferenze e gli incontri sia essi di carattere musicale che sociale e, infine per dare spazio a quelli che frequentano i corsi di potersi esibire ed avere uno spazio per mettere in scena le proprie idea.Nasce dal desiderio di proporre, produrre e vivere musica di altissimo livello in ogni genere. Pur essendo infatti una scuola di tipo tradizio-nale, essa dovrà essere particolarmente attenta nella scelta dei do-centi, tutti professionisti e concertisti che dallo studio e dall’esperienza concertistica traggono spunto per l’insegnamento; impiega inoltre, per i corsi più avanzati dei vari strumenti, docenti di conservatorio che possano preparare adeguatamente gli allievi che desiderino af-frontare gli esami.Particolarmente attivo dovrà essere il corso propedeutico per bambini dai 3 ai 6 anni finalizzato a sviluppare l’interesse per la musica e ad individuare la loro attitudine per uno strumento in particolare. Con la convinzione che ogni musicista debba avere una cultura che vada oltre il semplice apprendimento del proprio strumento, ogni corso individuale è complementare ad una serie di iniziative ugualmente importanti dal punto di vista didattico.La costituzione di una “La San Paolo giovani In Concerto” è un sicuro mezzo di inclusione sociale, un punto di orgoglio e di vanto sociale.

notA di Approfondimento

VILLA cLEmENTINA IL cENTrO dELLE ATTIVITà cULTUrALI La location delle attività culturali sarà VILLA CLEMENTINA, un tempo foresteria del complesso di “villa Bellosguardo” antica proprietà della potente famiglia napoletana dei Capecelatro. Tutto ciò come mo-mento di rivitalizzazione delle radici non solo, ma anche come stru-mento di approfondimento delle risorse suscettibili di un impatto o ricaduta mirata allo sviluppo lavorativo con forme di attività singole o associate e dirette all’animazione socio-economico del territorio oggetto del progetto con gli strumenti proprio del terziario. Inizia-tiva di promozione da svolgere con particolare riguardo alla valo-rizzazione del contesto con la messa in evidenza dei valori storici caratteristici, del profilo artistico- ambientale delle attività artigia-nali, della tradizione enogastronomia , della tradizione contadina e le sue espressioni etc tale da permettere la conservazione di un patrimonio culturale suscettibile di interesse turistico per il lancio e la valorizzazione delle strutture esistenti sul territorio. Il recupero di Villa Clementina, patrimonio comunale, si candida con grande forza emblematica come luogo di studio e di conservazione documentale; di proposta culturale, animazione e progettualità; di sede del premio Cimarosa vissuto ,al di la della valenza culturale, come leva stra-tegica di promozione e sviluppo dei beni cultuali di San Paolo (ville d’epoca), beni archeologici, parco degli ulivi di Castel Cicala (beni ambientali) . Tale progetto sul lungo periodo, con il coinvolgimento degli enti locali interessati, persegue l’ambizioso l’obiettivo di creare un itinerario che valorizzi i beni archeologici, i beni artisti e ambien-tali, l’attività artigianale tradizionale con lo scopo ultimo di promuo-vere correnti di utenza di alta e bassa stagione e collaterale ai grandi movimenti che si rivolgono alla vicina Pompei, Napoli e costiera. Lo scopo ultimo è quello di favorire lo sviluppo del turismo anche in questa area di antica bellezza e pregnante di storia ricercando, anche attraverso il contributo settoriale, il riequilibrio economico e sociale, reso possibile da un coinvolgimento di un numero sempre maggiore di addetti. L’itinerario non esaurisce il suo contesto storico ambien-tale nella circoscrizione di San Paolo Bel Sito ma si imbatte in valori, tradizioni, beni culturali della terra del Clanio.

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