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AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA Ufficio Educazione Sanitaria Viale Piave, 28 - 46100 MANTOVA (0376) 334031 - fax (0376) 334034 La sigaretta non mi dona Programma educativo di prevenzione dell'abitudine al fumo per gli studenti della scuola media inferiore GUIDA PER L' INSEGNANTE a cura di Angelo Filippi, Letizia Marchetti, Lorenzo Tartarotti Mantova, 1999

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AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

Ufficio Educazione SanitariaViale Piave, 28 - 46100 MANTOVA

(0376) 334031 - fax (0376) 334034

La sigaretta non mi dona

Programma educativo di prevenzione dell'abitudine al fumo

per gli studenti della scuola media inferiore

GUIDA PER L' INSEGNANTE

a cura di

Angelo Filippi, Letizia Marchetti, Lorenzo Tartarotti

Mantova, 1999

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Indice Presentazione ..................................................................................... 3 «La sigaretta non mi dona»: caratteristiche generali del programma ......................................... 4

Obiettivi ........................................................................................ 4 Articolazione del programma ............................................................ 5 Modalità e strumenti di valutazione.................................................... 7

Unità didattica 1: «Le opinioni sul fumo» ...................................... 9 Unità didattica 2: «Le pressioni sociali» ......................................... 18 Unità didattica 3: «Invece di fumare...» .......................................... 23 Unità didattica 4: «Capire i messaggi» ........................................... 26 Unità didattica 5 (opzionale): «Il fumo e la pubblicità» ................ 30 Questionario finale per gli studenti .................................................. 33 Questionario per l'insegnante ........................................................... 35 Appendice: Il fumo di tabacco: dati e notizie utili ............................................ 41

Un po' di storia .......................................................................................... 41 Il mercato del tabacco ............................................................................... 42 Quanti sono i fumatori? ............................................................................. 43 Guardando dentro il fumo ......................................................................... 45 La salute dei fumatori: qualche dato ......................................................... 46 Quanto costa fumare ................................................................................. 48 La legislazione in materia di fumo ............................................................. 49 Cosa leggere per saperne di più .................................................................. 51

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Presentazione Q uesta guida didattica per l'insegnante raccoglie i materiali di lavoro e le principali

indicazioni metodologiche necessarie per realizzare il programma La sigaretta non mi dona, un breve percorso didattico di prevenzione dell'abitudine al fumo rivolto alle classi seconde della scuola media inferiore. Il progetto trae liberamente spunto dal programma «Keep it clean», talora conosciuto anche come «Progetto Waterloo» perchè elaborato e sperimentato originariamente da alcuni ricercatori canadesi dell'Università di Waterloo (Ontario). Esso non è fondato sulla mera enfatizazzione degli effetti dannosi del fumo sulla salute, bensì cerca di aiutare i ragazzi a sviluppare atteggiamenti e competenze sociali utili a contrastare le pressioni dell'ambiente circostante a favore del fumo. Il primo adattamento italiano di questo programma è stato curato da due esperti della ASL di Milano, Aniello Cusati e Fabio Focarile, i quali, oltre ad averlo utilizzato per primi in Italia, hanno anche condotto uno studio che ne ha dimostrato l'efficacia. In seguito è stato sperimentato con successo in numerose scuole medie inferiori, soprattutto nell'area veneta ed emiliano romagnola, consentendo in tal modo di apportare ulteriori semplificazioni ed adattamenti che ne hanno migliorato via via l'applicabilità nel contesto scolastico italiano. A Mantova l'Ufficio Educazione Sanitaria ed il Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell'ASL, d'intesa con l'Ufficio Educazione alla Salute del Provveditorato agli Studi, ha dato vita ad un apposito gruppo di lavoro che si è occupato di riadattare in via ulteriore i materiali e la guida del programma, assumendo come punto di riferimento iniziale l'adattamento in precedenza sperimentato e pubblicato nel 1991 dalla Regione Veneto. Questa guida ne mantiene inalterate le idee-chiave, riproducendone addirittura integralmente alcune sezioni. Altre parti, invece, sono state ampiamente rielaborate o addirittura introdotte ex novo: è questo il caso, ad esempio, della sezione «Il fumo di tabacco: dati e notizie utili» riportata in appendice e di molta parte delle metodiche e degli strumenti valutativi.

Avvertenza per le scuole ed i docenti interessati L'Ufficio Educazione Sanitaria (Viale Piave, 28 - 46100 Mantova - 0376 334031) costituirà il punto di riferimento per tutti quegli insegnanti che, nelle scuole dell'ambito territoriale dell'ASL della provincia di Mantova, saranno impegnati nella realizzazione del programma. Esso provvederà a fornire i materiali didattici necessari e ad assicurare tutte le indicazioni metodologiche richieste dalle scuole o dai singoli docenti. Lo stesso ufficio, inoltre, si occuperà in seguito di elaborare i dati di verifica sull'efficacia del programma e di restituirli successivamente a ciascuna scuola. Gli operatori dell'Ufficio Educazione Sanitaria a cui rivolgersi direttamente per ogni ulteriore informazione sono gli assistenti sanitari Filippi Angelo e Marchetti Maria Letizia.

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Caratteristiche generali del programma

«LA SIGARETTA NON MI DONA»: caratteristiche generali del programma

I

l fumo è ancora oggi una delle cause principali di malattia e di morte. A differenza di molte altre gravi malattie, tuttavia, le conseguenze sulla salute legate al fumo di tabacco sono relativamente meno difficili da prevenire

attraverso l'educazione sanitaria, proprio perché si tratta di un comportamento individuale. Per questo motivo costituisce una priorità tra le proposte di educazione sanitaria per la scuola. In passato molti programmi di prevenzione erano tradizionalmente centrati sulla descrizione meticolosa dei danni da fumo, confidando sulla convinzione che la paura dovesse scoraggiare la scelta di fumare. In seguito la pratica ha ampiamente dimostrato l'inefficacia di un simile approccio. I giovani che si avvicinano alla sigaretta lo fanno non certo perché ignari dei potenziali pericoli a cui la loro salute sarà esposta in futuro. Né tantomeno il fatto che altri giovani preferiscano invece astenersi dal fumo è dovuto ad una più profonda ed articolata conoscenza dei danni che questa abitudine può arrecare alla propria salute. I ragazzi non sono molto interessati alle cose che succederanno in un lontano futuro. Difficilmente essi interiorizzano comportamenti sani solo perché viene loro detto ciò che fa bene e ciò che fa male, cosa dovrebbero o non dovrebbero fare. I ragazzi imparano più facilmente dall'esperienza (attraverso la partecipazione attiva, la riflessione e la discussione) e dalle persone che essi prendono a modello. Idealmente, tutto ciò che i ragazzi dicono, fanno, illustrano o scrivono dovrebbe derivare dal loro coinvolgimento attivo e non da ciò che gli adulti ritengono giusto per loro. I valori importanti per loro - su cui fare leva - sono l'amicizia, i modelli, il mettere alla prova se stessi, la realizzazione di sé, l'essere sportivi, l'essere "alla moda". Obiettivi Il tema principale dell'intero percorso è rappresentato dalle pressioni sociali in favore del fumo, e non dagli effetti di quest'ultimo sulla salute. Questa guida illustra alcuni modi per insegnare ai ragazzi la capacità di far fronte alle pressioni sociali e di comportarsi da non fumatore anche in situazioni in cui ciò è difficile. Vengono mostrate alcune strategie per rinforzare le difese individuali e il rispetto di sé e delle proprie opinioni. L'obiettivo educativo finale è far sì che i ragazzi si impadroniscano di alcune competenze sociali che li aiutino a saper essere non fumatore. In particolare, gli obiettivi specifici di questo breve percorso didattico (quelli, per intenderci, che costituiscono oggetto di verifica attraverso il questionario che gli

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alunni compileranno al termine dell'ultima unità didattica) riguardano la modificazione delle loro opinioni e dei loro atteggiamenti in direzione di: • una diminuita accettabilità sociale dell'abitudine al fumo a questa età; • una accresciuta percezione di pericolosità del fumo per la propria salute; • una diminuita disponibilità ad accettare offerte di iniziazione al fumo da parte

dei coetanei; • una accresciuta disponibilità a ripensare alla propria futura identità personale

come «non fumatore». Articolazione del programma Un aspetto molto importante dell'intervento educativo qui proposto, dunque, è quello centrato sullo sforzo di valorizzare agli occhi dei ragazzi l'immagine del non fumare, evitando il più possibile comunicazioni negative. Anzichè soffermarsi nel sottolineare le implicazioni negative del fumo, il programma mira piuttosto a presentare il «non essere fumatori» come un attributo desiderabile, brillante, invidiabile, da persona matura, mettendone in evidenza i numerosi aspetti positivi: mantenimento della forma fisica, maggiore rendimento sportivo, fattori estetici e sociali (bellezza, aspetto sano), gradevolezza nelle relazioni con gli altri, libertà (in opposizione alla dipendenza del fumatore), rispetto per gli altri (membri della famiglia, bambini, compagni di viaggio), fattori ecologici (aria aperta, ambiente pulito, inquinamento), fattori economici (risparmio del proprio denaro). Il programma è articolato in quattro unità didattiche (a cui si aggiunge una quinta unità opzionale), per un impegno complessivo che non supera le 15 ore di attività:

unità 1: «Le opinioni sul fumo» (tempo previsto: 4 ore, comprensive della compilazione del questionario d'ingresso da parte degli studenti);

unità 2: «Le pressioni sociali» (tempo previsto: 2 ore); unità 3: «Invece di fumare... » (tempo previsto: 2 ore); unità 4: «Capire i messaggi» (tempo previsto: 2 ore);

unità 5 (opzionale): «Il fumo e la pubblicità» (tempo previsto: 4 ore, comprensive della compilazione del questionario finale. Qualora questa quinta unità opzionale non dovesse essere proposta agli alunni, la somministrazione del questionario finale dovrà essere prevista al termine della quarta unità).

Ciascuna unità didattica viene descritta in modo semplice nel prosieguo di questa guida, insieme ai materiali che gli insegnanti potranno utilizzare con i ragazzi. Qualora lo si ritenga opportuno, la quinta unità opzionale può essere omessa, così come può venire sostituita (o seguita) anche da altre attività didattiche rivolte ad

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Caratteristiche generali del programma

informare gli alunni in modo più specifico riguardo all'argomento fumo. A questo proposito questa guida riporta in appendice un'apposita sezione dal titolo «Il fumo di tabacco: dati e notizie utili» (cfr. pagg. 41 - 53), dove l'insegnante potrà trovare sintetizzate numerose informazioni aggiornate sul problema del fumo dal punto di vista non solo sanitario, ma anche storico, economico, statistico, sociale e legislativo. La lettura di tale sezione può comunque aiutare l'insegnante a rispondere alle eventuali domande o richieste di approfondimento avanzate dagli alunni. Nel caso si rivelasse necessario consultare trattazioni più approfondite sull'argomento, ricordiamo che presso il Centro Servizi e Documentazione in Educazione Sanitaria dell'ASL della provincia di Mantova (Viale Piave, 28 - Mantova - 0376 334031) è conservata una considerevole mole di materiale bibliografico ed audiovisivo su questo tema, a disposizione per eventuali consultazioni e prestiti. Per ottenere un'efficacia ottimale del programma si consiglia di osservare le seguenti indicazioni:

• E' importante utilizzare almeno tutte le quattro unità didattiche principali e completarle in un arco temporale non eccessivamente dilatato, comunque non superiore a due mesi. Con ciò non si intende l'applicazione puntuale e rigida di tutte le istruzioni, bensì che è preferibile trattare tutti gli spunti principali. Evidentemente l'insegnante può dare a ciascuna tematica il peso che ritiene più opportuno, anche in considerazione del più ampio piano curricolare a cui egli ispira la sua attività didattica in classe.

• Ovviamente, il percorso didattico qui proposto può avere un impatto ancor più significativo se viene a collocarsi in un contesto scolastico da cui trapela una opzione chiara ed esplicita contro il fumo, resa visibile non solo attraverso la messa in pratica di questo programma rivolto agli alunni, ma anche mediante forme di coinvolgimento dei genitori, oltre che con la proibizione del fumo nei locali della scuola ed il controllo del rispetto di questa norma. Gli insegnanti dovrebbero essere sempre consapevoli del loro ruolo di modelli di comportamento: in particolare, i fumatori dovrebbero evitare di fumare in presenza degli alunni e, magari, cominciare a prendere in considerazione anche la propria salute. E' essenziale, ai fini dell'efficacia dell'intervento, una convinta adesione dell'insegnante al programma, sia in termini di contenuti che di metodologia. Ciò, tuttavia, non implica la necessità che l'insegnante sia non fumatore.

• La ricorrenza del 31 Maggio (che ogni anno l'Organizzazione Mondiale della Sanità dedica alla «Giornata mondiale senza tabacco») può rappresentare, come esperienze condotte in altre scuole ci suggeriscono, la fase conclusiva del programma. Questa ricorrenza consente ai ragazzi di partecipare attivamente (attraverso manifestazioni, mostre di poster o fotografiche,

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Caratteristiche generali del programma

spettacoli, ecc... in favore della lotta al fumo di tabacco) allo scopo di stimolare la collettività a riflettere su un problema di salute così importante.

• I destinatari ottimali di questo programma sono gli alunni di seconda media. In prima media infatti, non sono ancora completamente presenti tutte quelle competenze prerequisite e capacità necessarie per utilizzare appieno gli stimoli previsti dal programma. Ciò dà modo, peraltro, di attuare in terza media una valutazione a medio termine dell'efficacia del programma.

Modalità e strumenti di valutazione La valutazione sull'efficacia del programma, infatti, prevede due distinti livelli di verifica: 1) una verifica a breve termine, condotta attraverso un questionario da compilarsi

al termine dell'ultima unità didattica, e destinata a valutare (attraverso la comparazione con i dati del questionario iniziale) le modificazioni che il programma ha contribuito a produrre nelle opinioni e negli atteggiamenti degli alunni;

2) una valutazione a medio termine, condotta ad un anno circa di distanza (negli ultimi mesi della terza media) e destinata a verificare il grado di stabilità dei mutamenti che il programma ha inteso stimolare negli atteggiamenti degli alunni e le ripercussioni che esso ha effettivamente prodotto sul piano del comportamento;

Per quanto riguarda in particolare la valutazione a breve termine (quella cioé destinata a realizzarsi contestualmente all'intervento didattico), essa si avvale di tre diversi strumenti valutativi:

• Un questionario d'ingresso per gli alunni (riportato in questa Guida alle pagine 10-13), da compilarsi all'inizio della prima unità didattica;

• un questionario finale per gli alunni (riportato alle pagine 33-34 di questa Guida), da somministrarsi al termine dell'ultima unità didattica;

• ed un questionario per l'insegnante (cfr. pagine 35-40), dove andranno trascritti alcuni dati riguardanti la classe in cui è stato applicato il progetto «La sigaretta non mi dona» e dove il docente è invitato ad indicare le proprie personali osservazioni sul programma ed ogni suo eventuale suggerimento in proposito. Se un medesimo docente ha sperimentato il programma in più classi, allora egli dovrà compilare tante copie del questionario per l'insegnante quante sono state le classi coinvolte.

Qualora più docenti avessero collaborato nella realizzazione del programma in una medesima classe, i loro dati e le loro osservazioni dovranno essere raccolte invece in un unico questionario.

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Caratteristiche generali del programma

Qualora la scuola interessata fosse impossibilitata a provvedere direttamente alla riproduzione dei questionari (d'ingresso e finali) in numero sufficiente per tutti gli alunni coinvolti, potrà provvedervi, su richiesta, l'Ufficio Educazione Sanitaria di questa ASL. Al medesimo ufficio dovranno essere fatti pervenire, al termine dell'intervento, tutti i questionari (d'ingresso e finali) compilati dagli alunni ed il questionario per l'insegnante, così da poter procedere allo spoglio ed alla elaborazione di tutti i dati.

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Unità didattica 1

UNITA' DIDATTICA 1 Le opinioni sul fumo

tempo previsto: circa 4 ore (distribuite su due giornate)

L

o scopo di questa prima unità è quello di conoscere le opinioni e le esperienze che i ragazzi hanno maturato nei confronti del fumo e di

sfatare il mito secondo cui la maggioranza delle persone fumano, e quindi gli adolescenti cominciano a fumare "perché tutti fumano". Fase 1: Compilazione del questionario di ingresso La valutazione iniziale serve a conoscere l'opinione degli studenti sul fumo e le loro precedenti esperienze al riguardo. Essa viene realizzata attraverso un apposito Questionario d'ingresso (qui riprodotto alle pagine seguenti) che l'insegnante distribuirà in classe a tutti gli alunni presenti, spiegando loro che il suo scopo principale è quello di conoscere le opinioni della classe riguardo all'abitudine di fumare e le loro personali esperienze in questo ambito. Al termine della compilazione l'insegnante inviterà i ragazzi a verificare di aver risposto a tutte le domande (comprese quelle finali relative ai dati personali) e quindi raccoglierà i questionari. Questi ultimi dovranno essere successivamente consegnati all'Ufficio Educazione Sanitaria ( 0376 334031), il quale, se avvisato con una semplice telefonata, provvederà a venirli a ritirare. I dati raccolti attraverso questo strumento serviranno come base di comparazione per la valutazione finale. I risultati ottenuti non costituiranno oggetto immediato di discussione in classe. Ciononostante, il questionario d'ingresso contribuirà anche ad introdurre gli alunni nell'argomento, focalizzando la loro attenzione sul problema fumo.

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Unità didattica 1

QUESTIONARIO D'INGRESSO PER GLI STUDENTI Questo questionario contiene alcune domande che servono a conoscere le tue opinioni riguardo all'abitudine di fumare. Per rispondere ad ogni domanda basterà fare un segno con la matita (es. ). sul quadrato corrispondente alla risposta che fa al caso tuo. Il questionario verrà riconsegnato all’insegnante in busta chiusa e analizzato da personale sanitario dell'ASL. 1. La tua famiglia è composta da: padre SI NO fratelli SI NO madre SI NO sorelle SI NO 2. Qual è l'attuale o l'ultima professione o lavoro esercitato dai tuoi genitori? padre ________________________ madre________________________ 3. Che tipo di scuola hanno frequentato i tuoi genitori?

PADRE MADRE scuola elementare scuola media inferiore scuola media superiore/ist. professionale università non lo so

4. Nella tua famiglia chi fuma sigarette? nessuno almeno uno dei tuoi fratelli o sorelle la mamma almeno uno dei tuoi nonni il papà 5. Hai mai provato a fumare? No, neppure una boccata Sì, ho provato solo qualche boccata Sì, ho provato a fumare ma ora non fumo Sì, ho provato a fumare ed ora fumo

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Unità didattica 1

6. Se hai già fumato, ti ricordi quando hai fumato la prima sigaretta? Negli ultimi trenta giorni Più di trenta giorni fa Non ho mai fumato in vita mia. 7. Nel mese scorso hai fumato? SI NO 8. Se hai fumato nel mese scorso, quanto hai fumato? Non ho mai fumato Meno di una sigaretta alla settimana Una o due sigarette alla settimana Più di sei sigarette alla settimana, ma non tutti i giorni Tutti i giorni, almeno una sigaretta al giorno

9. Se hai già fumato, ti ricordi che età avevi quando hai fumato la prima sigaretta? 12 anni 11 anni 10 anni meno di 10 anni 10. Se attualmente fumi, hai mai provato a smettere negli ultimi sei mesi? Sì, ma non sono riuscito a smettere No 11. I tuoi genitori sanno che hai provato a fumare? SI NO 12. Prova a pensare ai tuoi cinque migliori amici o amiche. Che tu sappia, quanti di loro fumano sigarette? (una sola risposta) nessuno di loro due quattro uno tre tutti e cinque

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Unità didattica 1

13. Se attualmente stai con un ragazzo o una ragazza: non fuma fumava, ma ora non fuma più fuma solo ogni tanto fuma tutti i giorni 14. Alla tua età quante sigarette si possono fumare? (una sola risposta) fino a 10 al giorno non più di cinque al giorno non più di una al giorno non più di una alla settimana nemmeno una non lo so 15. Ti è mai capitato di rifiutare una sigaretta offerta da amici o da altre persone? (una sola risposta) Sì, l'ho rifiutata almeno una volta No, l'ho sempre accettata Nessuno mi ha mai offerto sigarette 16. Secondo te, fumare sigarette è davvero pericoloso per la salute? (una sola risposta) Sì, anche limitandosi a una o due sigarette al giorno Sì, se si fumano più di 5 sigarette al giorno Sì, se si fuma più di un pacchetto al giorno No, non penso che sia pericoloso per la salute non lo so

17. Quali effetti può avere il fumo di sigaretta? diminuisce la resistenza allo sforzo fisico ingiallisce i denti e le dita impregna i capelli e i vestiti è rilassante fa diminuire l'appetito 18. Per quali organi può essere dannoso "il fumo di sigaretta"? cuore e vasi fegato polmoni

stomaco cervello

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19. In genere, che effetto ti fanno quelli che fumano? (una sola risposta) mi danno fastidio penso che danneggino la loro salute e anche la mia mi sono indifferenti penso che siano più forti e più sicuri di me a volte mi viene voglia di imitarli 20. Se qualcuno dei tuoi amici oggi ti offrisse una sigaretta, tu la fumeresti? (una sola risposta) sicuramente sì probabilmente sì non saprei probabilmente no sicuramente no 21. Quando sarai più grande pensi di fumare? (una sola risposta) sicuramente sì probabilmente sì non saprei probabilmente no sicuramente no

Ora che hai terminato, ti preghiamo di fornirci qualche notizia su di te: La scuola media che stai frequentando si chiama................................... ............................................................................................................. e si trova a:........................................................................................... Attualmente stai frequentando la classe: ......../Sezione...... Sesso: maschio femmina Data di nascita ....../....../...... (giorno-mese-anno) Le lettere iniziali del tuo cognome e del tuo nome sono: ..../.... Prima di riconsegnare il questionario, controlla di aver risposto a tutte le domande.

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Fase 2: Dibattito sulla diffusione dell'abitudine al fumo. Una volta conclusa la raccolta dei questionari compilati, l'insegnante apre la discussione invitando i ragazzi a cercare di rispondere a queste tre domande: • A vostro parere, su 10 alunni che frequentano questa scuola, quanti sono

quelli che fumano? • A vostro parere, su 10 studenti delle scuole superiori, quanti fumano? • Su 10 adulti quanti fumano? E' opportuno che l'insegnante (o qualche allievo da lui incaricato) tenga nota di tutte le risposte via via fornite dalla classe e provveda a calcolare, per ciascuna delle tre domande, la percentuale media espressa dalla classe. Questi risultati vanno confrontati in classe con i dati ufficiali sul fenomeno (cfr. la tabella qui di seguito riportata).

Percentuale di fumatori in Italia per sesso e classe di età

Fasce di età Maschi Femmine Totale

11-14 anni (**) 3% 3% 3%

15-19 anni (*) 30% 18% 24%

20-64 anni (*) 41% 21% 30%

65 anni e più (*) 24% 5% 13%

TOTALE (*) 38% 18% 27%

(*) Elaborazione a partire da dati ISTAT (1991) (**) Stime elaborate a parti verse indagini locali condotte sul territorio re da di nazionale (1989-1993)

A questo scopo può essere utilizzato un lucido (o un cartellone) come quello riportato alla pagina seguente. Scopo di questa discussione è quello di far affiorare la percezione quantitativa degli alunni sul fenomeno. In genere c'è nei ragazzi la tendenza a sovrastimare l'incidenza percentuale dei fumatori, anche perché essi tendono a notare di più coloro che fumano. E' importante discutere con la classe le eventuali discrepanze tra i dati ufficiali e quelli riferiti dai ragazzi, discutendone le possibili ragioni ed evidenziando le conseguenze che una distorta percezione del fenomeno può indurre in termini di pressione ad avvicinarsi al fumo.

Lucido 1

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Unità didattica 1

QUANTI SONO QUELLI CHE FUMANO ?

secondo i

dati ufficiali secondo le

nostre ipotesi

in età da scuola media inferiore

(11-14 anni) 3 %

in età da scuola

secondaria superiore (15-19 anni)

24 %

in età adulta (20-64 anni) 30 %

fra gli anziani (più di 65 anni) 13 %

TOTALE 27 %

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Unità didattica 1

Fase 3: Interviste agli adulti in orario extrascolastico La discussione con la classe si chiude evidenziando il bisogno di saperne di più sul fenomeno ed accordandosi sul compito di realizzare una piccola indagine. In orario extrascolastico gli alunni (singolarmente o in piccoli gruppi) dovranno intervistare persone con più di 18 anni, preferibilmente non genitori e fratelli. A tale scopo viene qui proposta un'ipotesi di traccia dell'intervista, diversificata a seconda che l'intervistato sia un fumatore, un ex fumatore o un non fumatore. Ovviamente, l'elenco delle domande da porre agli intervistati, va discusso con la classe e potrà essere semplificato o reso ancora più articolato.

INTERVISTA A (per i fumatori)

• Perché e come ha

iniziato a fumare?

• Il fumare Le ha portato problemi? Quali?

• Pensa che conti-nuare a fumare Le porterà dei proble-mi? Quali?

• Cosa fa per evitare o limitare gli effetti negativi del fumo?

• Ha mai pensato e/o provato a smet-tere di fumare?

• Se sì, che metodo ha usato o intende usare?

• Perché finora non è riuscito a smet-tere di fumare?

INTERVISTA B

(per gli ex fumatori)

• Perché e come ha iniziato a fumare?

• Pensa che l'abitu-dine al fumo abbia avuto conseguen-ze negative per Lei?

• Come rimedia a queste conseguen-ze negative?

• Cosa apprezzava del fumo?

• Come fa adesso senza quei vantag-gi?

• Perché e come ha smesso di fumare?

INTERVISTA C

(per i non fumatori)

• Ha mai pensato di iniziare a fumare?

• Ha mai trovato de-gli inconvenienti nel non fumare? (es.: situazioni di disagio, derisioni, o altro...)

• Cosa ritiene che i fumatori trovino di positivo nel fumo?

• Cosa fa Lei per ottenere gli stessi effetti positivi?

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Unità didattica 1

Fase 4: Comunicazione in classe delle interviste raccolte Le notizie e le opinioni raccolte nel corso delle interviste con gli adulti vanno raccolte, comunicate e commentate in classe. Ciò non solo per controllare se il lavoro è stato svolto, ma anche e soprattutto per arricchire le conoscenze con lo scambio delle informazioni raccolte Fase 5 (facoltativa) : Creazione di due storie esemplari Per sintetizzare le informazioni raccolte dai ragazzi è possibile anche costruire due storie esemplari, raccogliendo dagli alunni le risposte più significative delle loro interviste. Potrebbe essere un lavoro di espressione scritta - su traccia - meglio se condotta a gruppi. Ecco un esempio di traccia:

Prima storia

Come inizi a fumare?

Esiste una pressione sociale? Perché ti adegui?

Quali vantaggi vedi nel fumo?

Quali inconvenienti vedi nel fumo?

Come porvi rimedio? - fumando meno - usando sigarette leggere - usando filtri speciali - smettendo ogni tanto - ripromettendosi di smettere presto

Seconda storia

Perché non inizi a fumare?

Esiste una pressione sociale in favore del fumo? Perché non ti adegui?

Quali vantaggi vedi nel fumo?

Come ottieni gli stessi vantaggi?

Quali difficoltà ha chi non fuma?

Come affronta queste difficoltà?

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Unità didattica 2

UNITA' DIDATTICA 2

Le pressioni sociali

tempo previsto: circa 2 ore

L

o scopo di questa unità è far riflettere i ragazzi sulle pressioni sociali che spesso agiscono orientando le scelte, apparentemente autonome,

di ciascuno in favore o contro determinati comportamenti. Fase 1: Impiego della scheda di lavoro «Fumare perché?» L'insegnante distribuisce agli alunni la scheda di lavoro «Fumare perché?». Essa va compilata dagli allievi tenendo conto non solo della propria esperienza e delle proprie opinioni, ma anche delle informazioni che essi hanno raccolto attraverso le interviste agli adulti. La scheda può essere distribuita singolarmente a ciascun alunno oppure a piccoli gruppi di allievi, anche a seconda di come la classe si era organizzata nella conduzione delle interviste agli adulti. Nel caso in cui si preveda una compilazione a piccoli gruppi, l'insegnante inviterà ciascun gruppo a designare al proprio interno un componente incaricato di riassumere sulla scheda le considerazioni emerse dal gruppo e di riferirle in seguito all'intera classe durante la successiva discussione plenaria. E' opportuno che l'insegnante spieghi, una ad una, le domande proposte dalla scheda, invitando gli alunni a rispondere brevemente per iscritto in un tempo limitato (es.: 15 minuti).

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Unità didattica 2

scheda di lavoro

FUMARE PERCHÉ ? In base alla tue conoscenze sull'argomento e pensando alle risposte che hai ottenuto dalle persone che hai intervistato, prova ora a rispondere alle domande riportate in questa scheda.

Stando alle informazioni raccolte nel corso delle interviste, ci sono dei motivi che spingono una persona a fumare? Se sì, quali sono?

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Come mai certe volte un ragazzo non riesce a fare a meno di fumare se glielo propongono i compagni o gli amici?

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Quali piaceri o divertimenti perde una persona che fuma?

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Secondo te, cosa pensano i genitori di un loro figlio che fuma?

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Unità didattica 2

matori: se i gese i genitori sono anch'essi fu nitori non sono fumatori:

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Come si fa ad avere più successo fra i propri compagni?

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Quali comportamenti diminuiscono il successo tra i propri compagni?

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Il fumare può aiutare un ragazzo o una ragazza ad avere più successo?

Perché sì? Perché no?

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Unità didattica 2

Fase 2: Discussione in classe Una volta conclusa la compilazione della scheda di lavoro viene avviata una discussione plenaria dove la classe esamina e commenta le diverse risposte offerte a ciascuna domanda presente nella scheda di lavoro. Può essere utile predisporre dei cartelloni alle pareti, ognuno corrispondente ad una delle sette domande che compongono la scheda di lavoro. Sui cartelloni un alunno a turno, durante la discussione, scrive la sintesi offerta dall'insegnante. In questa discussione l'insegnante ha un ruolo importante. Egli deve preoccuparsi che vengano affrontati i principali aspetti del problema e, soprattutto, deve aiutare la classe a cogliere i denominatori comuni che stanno alla base di risposte apparentemente anche assai diverse tra loro. Per ciascuna delle domande presenti nella scheda di lavoro esemplifichiamo qui di seguito alcune delle principali categorie alle quali è possibile ricondurre le diverse risposte:

«Secondo te ci sono dei motivi che spingono una persona a fumare? Se sì, quali sono?»

⇒ per provare (curiosità) ⇒ imitazione di altri (anche pubblicità) ⇒ sentirsi adulti

«Come mai certe volte un ragazzo non riesce a fare a meno di fumare se glielo

propongono i compagni o gli amici?» ⇒ pressione di gruppo (paura di perdere la considerazione dei coetanei) ⇒ autostima (bisogno di dimostrare che non ci si tira indietro) ⇒ fascino di una proposta nuova ⇒ curiosità

«Quali altri piaceri o divertimenti perde una persona che fuma?»

⇒ sentirsi pienamente in forma/resistenza fisica ⇒ aria pulita, senza odore di fumo ⇒ alito fresco ⇒ denti bianchi e puliti ⇒ i rapporti con tutti coloro a cui da fastidio l'odore di fumo

«Secondo te cosa pensano i genitori di un loro figlio che fuma?

se i genitori fumano: se i genitori non fumano: - sarebbe meglio di no - sono decisamente contrari (salutisti) - indifferenza - indifferenza - complicità - sperano che sia una cosa passeggera

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Unità didattica 2

«Come si fa ad avere più successo fra i propri compagni?» ⇒ trasgredendo le regole imposte dagli adulti ⇒ prestazioni sportive ⇒ cura narcisistica del proprio corpo ⇒ fare cose rischiose ⇒ essere alla moda

«Quali comportamenti diminuiscono il successo tra i propri compagni?»

⇒ essere una persona poco intraprendente ⇒ lasciarsi sottomettere dagli altri o dalle circostanze ⇒ essere troppo bravo ("secchione", conformista)

Lo scopo della discussione plenaria è anzitutto quello di rendere consapevoli gli alunni della presenza di fattori di pressione sociale e di individuare i fattori di pressione che i ragazzi percepiscono come fondamentali per indurre a fumare, avendo così la possibilità di scoprire che i fattori di pressione al fumo contengono elementi di falsificazione (non è vero!) e di mistificazione (sembra vero!). Per aiutare i ragazzi a comprendere bene il significato ed il ruolo dei fattori di pressione è consigliabile accogliere le osservazioni e gli esempi proposti dei ragazzi anche quando questi vanno al di là dell'argomento fumo, recependo gli elementi potenzialmente utili per ricondurre successivamente il dibattito sui fattori di pressione che possono indurre a fumare. E' comunque molto importante evitare comunicazioni negative o stigmatizzazioni dirette del fumo (e dei fumatori), preoccupandosi, invece di valorizzare l'immagine del non fumare. Quest'ultimo può essere utilmente presentato come un attributo desiderabile, brillante, invidiabile, distintivo della persona matura. E' fondamentale, quindi, sottolineare i fattori positivi del non-fumare segnalati dai ragazzi nella discussione, perché essi sono il fondamento di un approccio positivo al problema e quindi vanno rinforzate. Essi possono riguardare il mantenimento della forma fisica, il rendimento sportivo, fattori estetici (bellezza, aspetto sano e fresco), stile di vita salutare, libertà, in opposizione alla dipendenza del fumatore), ecc....

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Unità didattica 3

UNITA' DIDATTICA 3

Invece di fumare...

tempo previsto: circa 2 ore

Q

uesta unità persegue lo scopo di aumentare la consapevolezza dei ragazzi su come vengono costruite e giustificate le scelte personali

riguardanti il fumo, facendo confrontare le opinioni dei fumatori e dei non fumatori, evidenziandone le differenze e chiarendo alcuni modi di reagire ai fattori di pressione positivi o negativi nei confronti del fumo utilizzati dai fumatori e dai non fumatori. Fase 1: Compilazione della scheda di lavoro «Il bello e il brut-

to del fumo» L'insegnante distribuisce agli alunni la scheda di lavoro Il bello e il brutto del fumo. Essa va compilata tenendo conto di quanto realizzato nelle unità didattiche precedenti e delle informazioni che i ragazzi hanno raccolto attraverso le interviste agli adulti. La scheda può essere distribuita agli alunni singolarmente oppure a piccoli gruppi, a seconda di come la classe si era organizzata nella conduzione delle interviste agli adulti. Prima che la scheda venga compilata è opportuno che l'insegnante definisca agli alunni il concetto di «fattore positivo», precisando che può essere designata come tale ogni cosa che - indipendentemente dai reali benefici - i fumatori tendono a considerare piacevole, desiderabile, interessante, in grado di migliorare (o di far apparire migliorata) la propria immagine di sé o le relazioni sociali con gli altri. Agli alunni dovrà essere spiegato che, accanto a ciascun fattore positivo individuato, andranno indicati anche esempi di possibili modalità con cui coloro che non fumano ottengono lo stesso effetto. La stessa logica vale per la parte della scheda riguardante i fattori negativi del fumo, a proposito dei quali gli alunni sono invitati a indicare le modalità adottate dai fumatori per convivervi.

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Unità didattica 3

scheda di lavoro IL BELLO E IL BRUTTO DEL FUMO

In base alla tue conoscenze sull'argomento e pensando alle risposte che hai ottenuto dalle persone che hai intervistato, prova ora a rispondere alle domande riportate in questa scheda.

Secondo te, cosa c'è di positivo nel fumo? E chi non fuma come fa per avere lo stesso effetto positivo?

fattori positivi: cosa fanno invece i non-fumatori?

a) ........................................... ........................................................................

b) ........................................... ........................................................................

c) ........................................... ........................................................................

d) ........................................... ........................................................................

e) ........................................... ........................................................................

Cosa c'è invece di negativo nel fumo? E come fa chi fuma a sop-portare questi aspetti negativi?

come fanno i fumatori a evitarli o fattori negativi: a convincersi che non ci sono?

a) ........................................... ........................................................................

b) ........................................... ........................................................................

c) ........................................... ........................................................................

d) ........................................... ........................................................................

e) ........................................... ........................................................................

Fase 2: Discussione in classe

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Unità didattica 3

Una volta conclusa la compilazione della scheda di lavoro, viene avviata una discussione plenaria dove la classe esamina e commenta i diversi fattori positivi e negativi individuati. Può essere utile predisporre dei cartelloni alle pareti dove un alunno a turno riporta la sintesi offerta dall'insegnante. L'insegnante deve aiutare la classe a cogliere i fattori che stanno alla base di risposte apparentemente anche assai diverse tra loro. Per quanto riguarda ad esempio i fattori positivi, questi possono riguardare il rilassamento, il controllo dell'ansia, la sensazione di riuscire a concentrarsi meglio, il tentativo di offrire (a sé e agli altri) un'immagine più adulta, il bisogno di stimolare la bocca, ecc... I fattori negativi, invece, possono essere ricondotti non solo ai danni alla salute, ma anche alla restrizione della libertà personale (dipendenza), al costo economico, alla minore efficienza fisica e sportiva, alle ripercussioni negative sulle relazioni con gli altri (denti macchiati, alito e vestiti puzzolenti, insofferenza da parte di coloro a cui da fastidio il fumo, impossibilità di frequentare ambienti e luoghi di ritrovo ove è vietato fumare, ecc....).

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Unità didattica 4

UNITA' DIDATTICA 4

Capire i messaggi

tempo previsto: circa 2 ore

L

o scopo principale di questa unità è abituare i ragazzi, attraverso l'analisi di semplici situazioni-tipo, a decodificare i messaggi e forme

di pressione implicite che le persone si scambiano, soprattutto nell'interazione tra coetanei. Attraverso l'analisi di questi messaggi sarà più facile aiutare i ragazzi a trovare risposte adeguate ad essi. Lo svolgimento di questa unità è fondamentale perchè stimola l’acquisizione di capacità cognitive per la soluzione di problemi e di abilità relazionali necessarie per opporsi alla pressione dei pari. Fase 1: Analisi delle situazioni tipo L'insegnante divide la classe in piccoli gruppi ed assegna a ciascuno di essi una situazione-tipo. Le situazioni tipo proposte in questa guida descrivono l'esperienza di giovani protagonisti alle prese con pressioni sociali potenzialmente in grado di sospingerli a sperimentare il fumo. La funzione di queste situazioni-tipo è quella di indurre gli alunni ad immedesimarsi nei protagonisti, a riconoscersi nei sentimenti che essi provano ed a valutare le alternative di comportamento a loro disposizione. Le situazioni proposte non sono da intendersi come vincolanti, bensì solamente orientative. L'insegnante può sostituirle con altre equivalenti, più plausibili o più significative per la classe , ferma restando la necessità che le situazioni narrate consentano agli alunni di immedesimarsi in un personaggio sottoposto ad una pressione sociale a favore del fumo. Ciascun gruppo dovrà leggere la situazione tipo assegnatagli, cercando di immedesimarsi nel protagonista e dovrà suggerire una o più risposte convincenti.

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Unità didattica 4

situazione 1 Giulia in cerca di amici

La famiglia di Giulia si è trasferita in una nuova città appena prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Nei primi giorni di scuola Giulia ha fatto amicizia con Valentina, che conosce molto bene gli altri compagni. Le due ragazze vanno molto d'accordo e un giorno, terminate le lezioni, Valentina invita Giulia ad una festa a casa sua per il sabato successivo, durante la quale potrà fare amicizia con molti altri ragazzi e ragazze. Giulia accetta con entusiasmo l'invito. E' l'occasione per entrare in qualche compagnia in questa nuova città. Mentre Giulia attende con impazienza che giunga il fatidico sabato, Valentina le dice che la festa dovrà svolgersi nella taverna della casa di un amico. Quando Giulia le chiede perché la festa non possa essere organizzata a casa sua, Valentina le risponde «Sai, durante le feste a me ed ai miei amici piace fumare, ma i miei genitori non approvano». Giulia, che non intende fumare, è preoccupata che la sua amicizia con Valentina possa interrompersi.

Perché? ................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................

Cosa può fare Giulia? ........................................................................................................ ....................................................................................................................................................

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situazione 2 Giovanni, il fratello minore

Giovanni ha 14 anni. Suo fratello Marco, che ne ha diciassette, e sua sorella Cinzia, diciottenne, sono entrambi fumatori. I genitori di Giovanni non permettono a Marco e Cinzia di fumare in casa, ma sanno anche che non possono certo controllarli in ogni momento. Giovanni ammira molto i suoi fratelli, perché entrambi hanno molto successo con gli amici. Un giorno mentre Giovanni sta aiutando Marco a lavare la macchina, questi si offre di insegnarli a fumare. Giovanni teme che il fratello lo consideri un lattante se non accetta la proposta.

Cosa può fare Giovanni? ...................................................................................................

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Unità didattica 4

situazione 3 Cristina e la mamma

Cristina arriva da scuola e, dopo aver salutato a voce alta la mamma, sale di corsa le scale ed entra in camera sua. Sua madre le dice di pulire e di riordinare subito la sua camera. Cristina invece è già d'accordo con la sua migliore amica, Katia, di trovarsi subito per andare al cinema. Risponde alla mamma che si occuperà della sua stanza più tardi, non appena sarà di ritorno dal cinema. Ma la mamma non ci sta: vuole che la camera torni in ordine prima che Cristina esca. La ragazza allora telefona a Katia e le comunica che è necessario modificare il programma, ma Katia le risponde che non può assolutamente andare al cinema allo spettacolo successivo. La madre di Cristina rimane ferma nel suo ordine: Cristina deve assolutamente riordinare la camera prima di andare al cinema. A questo punto Katia dice a Cristina che la incontrerà più tardi in piazza. Quando si incontrano Katia dice a Cristina che le insegnerà come far capire a sua madre che non è più una ragazzina e tira fuori un pacchetto di sigarette.

Cosa può fare Cristina? ......................................................................................................

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situazione Luca e Giacomo

Luca e Giacomo stanno discutendo su come organizzarsi per la serata in discoteca. Giacomo dice che ha già invitato Elisa, una ragazza simpaticissima e piuttosto carina. I due ragazzi decidono in quale discoteca andranno e che prima si fermeranno a mangiare una pizza. In pizzeria Elisa tira fuori un pacchetto di sigarette e dice a Giacomo: «Ne vuoi una?». Luca guarda Giacomo per vedere cosa risponderà, dato che Giacomo non fuma.

Cosa dirà Giacomo? ............................................................................................................

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Unità didattica 4

Fase 2: Relazione dei gruppi con discussione Una volta conclusa l'analisi delle situazioni-tipo, ciascun gruppo relaziona alla classe, illustrando le alternative di comportamento possibili individuate dal gruppo. In alternativa, i gruppi possono presentare il proprio lavoro al resto della classe mettendo in scena una piccola drammatizzazione. Durante questa fase l'intera classe può intervenire con osservazioni o commenti, o addirittura suggerendo nuove possibili soluzioni. E' importante che ciascun alunno avverta il consenso e l'apprezzamento della maggioranza dei compagni di classe nei confronti di chi dimostra di saper affrontare in modo positivo le pressioni sociali che spingono a fare ciò che non vorremmo fare (es. fumare). All'interno della discussione non ci si deve preoccupare eccessivamente di porre un limite ad eventuali altri esempi di situazioni di pressione proposti dalla classe, anche quando questi esulano dall'argomento fumo. Anzi, questi esempi, se significativi, possono essere utilmente accolti e valorizzati. Scopo di questa unità didattica, infatti, è anzitutto quello di aiutare i ragazzi a riconoscere ed affrontare le situazioni di pressione sociale presenti nel rapporto con i coetanei: una competenza questa che, se adeguatamente rinforzata, contribuirà comunque a rafforzare le difese dell'alunno nei confronti della pressione al fumo.

Se il programma viene concluso a questo punto... Qualora non si intendesse utilizzare l'unità didattica successiva (che è facoltativa) ed il programma venisse quindi ritenuto completato a questo punto, allora si dovrà prevedere di concludere questa quarta unità con la somministrazione agli alunni del Questionario finale riportato alle pagg. 33-34 di questa Guida.

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UNITA' DIDATTICA 5 (opzionale)

Il fumo e la pubblicità

tempo previsto: da 3 a 4 ore circa

I

l programma «La sigaretta non mi dona» è strutturato in quattro unità didattiche fondamentali. A queste, tuttavia, possono essere aggiunte una o più unità suppletive, che hanno carattere facoltativo e che sono da ritenersi

per certi versi entità separate dal corpo centrale del programma. A titolo esemplificativo riportiamo qui alcune indicazioni di massima per la realizzazione di una quinta unità didattica opzionale riguardante i rapporti tra pubblicità e fumo. Le indicazioni offerte sono puramente orientative, e quindi l'intera unità può essere adattata o modificata sulla scorta dell'esperienza dell'insegnante. Lo scopo di questa unità supplementare è quello di aiutare gli allievi a divenire consapevoli delle principali strategie che soggiacciono ai messaggi pubblicitari (palesi e nascosti) a favore del fumo così come a favore di qualsiasi altro bene di consumo voluttuario. Com'è noto, la pubblicità diretta del tabacco è proibita in Italia. Tuttavia uno sguardo più attento può consentire di cogliere attorno a noi la presenza di forme di reclamizzazione "nascoste" (o, meglio, "camuffate"), con le quali i grandi produttori di sigarette riescono talora ad aggirare il divieto presente sul nostro territorio nazionale. E' possibile scoprire allora che nomi e marchi di sigarette tornano a comparire sulla stampa ed alla televisione. A volte tali marchi risultano reclamizzati attraverso prodotti di "copertura", che all'apparenza nulla hanno a che vedere con il fumo, come ad esempio viaggi avventurosi (es.: Marlboro, Camel), abbigliamento sportivo (es.: Kim, Merit), motociclette (es.: Lucky Strike), ecc... In altri casi, invece, la comparsa nei mass-media passa attraverso la sponsorizzazione di avvenimenti sportivi, soprattutto motoristici (es.: Marlboro) e velistici (es.: Merit). In tutti questi casi lo sforzo che trapela dal messaggio pubblicitario indiretto è quello di associare in modo implicito il fumo di sigaretta ad eventi, personaggi o prodotti interessanti e fonte di ammirazione non solo perché ristretti alle classi sociali più abbienti o di "maggiore successo", ma anche perché sistematicamente associati all'idea di forza e di avventura. L'attività didattica sul tema del rapporto tra pubblicità e fumo può prendere avvio, ad esempio, invitando gli alunni (singolarmente o in piccoli gruppi) a raccogliere, in orario extrascolastico, materiali pubblicitari che direttamente o

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indirettamente reclamizzano il fumo di sigaretta. Può trattarsi specificatamente di giornali o riprese televisive, ma può riguardare più in generale anche scene di film, protagonisti di storie a fumetti, ecc... Dato che questo genere di "passaggi" pubblicitari sulla stampa ed in televisione non sono particolarmente frequenti e possono richiedere molto tempo ed una discreta quantità di materiale da esaminare, l'insegnante può agevolare il lavoro dei ragazzi invitandoli ad allargare la loro ricerca anche alla pubblicità di altri generi di beni voluttuari ( es.: bevande alcoliche e non, abbigliamento ed attrezzature sportive, viaggi, motociclette, orologi, cosmetici, ecc...). Potranno rivelarsi comunque utili ad evidenziare i principali meccanismi di costruzione del messaggio pubblicitario, proprio a partire dalla constatazione che gran parte di questa pubblicità dedica in realtà uno spazio assai esiguo (spesso addirittura nullo) alla illustrazione delle caratteristiche/proprietà del prodotto reclamizzato, rivolgendo invece tutti gli sforzi verso la creazione di una associazione tra consumo di un certo prodotto ed alcuni bisogni latenti (es.: di seduzione, di indipendenza, di forza, di desiderabilità sociale, di elevazione di status, ecc..) che si ipotizzano presenti nei destinatari. L'esame in classe del materiale raccolto dai ragazzi deve consentire, appunto, di far affiorare questo genere di associazioni, che gli alunni potranno essere invitati in seguito ad evidenziare in tutto il materiale raccolto. Sulla base degli elementi emersi nella discussione in classe è possibile invitare quindi gli alunni, suddivisi in piccoli gruppi, ad ipotizzare possibili messaggi per una campagna antifumo rivolta ai giovani, fondata sull'enfatizzazione degli aspetti positivi e desiderabili del non fumare. Eventuali attività didattiche suppletive Qualora lo si ritenga opportuno, questa quinta unità opzionale può venire omessa, così come può essere sostituita (o fatta seguire) anche da altre attività didattiche rivolte ad informare gli alunni in modo più specifico riguardo all'argomento fumo. A questo proposito questa guida riporta in appendice un'apposita sezione dal titolo «Il fumo di tabacco: dati e notizie utili» (cfr. pagg. 41-53 ), dove l'insegnante potrà trovare sintetizzate numerose informazioni aggiornate su questo tema dal punto di vista non solo sanitario, ma anche storico, economico, statistico, sociale e legislativo. La lettura di tale sezione può comunque aiutare l'insegnante a rispondere alle eventuali domande o richieste di approfondimento avanzate dagli alunni. Nel caso si rivelasse necessario consultare trattazioni più approfondite sull'argomento, ricordiamo che presso il Centro Servizi e Documentazione in Educazione Sanitaria della ASL della provincia di Mantova (Viale Piave, 28 - Mantova - 0376 334031) è conservata una considerevole mole di materiale bibliografico ed audiovisivo su questo tema, a disposizione per eventuali consultazioni e prestiti.

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Anche nel fornire agli alunni informazioni intorno ai diversi aspetti del problema-fumo, tuttavia, va tenuto comunque presente che l'asse portante del programma educativo qui proposto poggia sullo sforzo di valorizzare agli occhi dei ragazzi l'immagine del non fumare, evitando il più possibile comunicazioni negative. Somministrazione del questionario finale per gli studenti Al termine dell'ultima unità didattica va applicato il Questionario finale per gli studenti (qui riprodotto alle pagine seguenti). L'insegnante ne distribuirà in classe una copia a ciascuno degli alunni presenti, spiegando loro che lo scopo principale di questo strumento è quello di conoscere le opinioni della classe riguardo all'abitudine di fumare ed il loro personale giudizio sulle attività svolte in classe. Al termine della compilazione l'insegnante inviterà i ragazzi a verificare di aver risposto a tutte le domande (comprese quelle finali relative ai dati personali) e quindi raccoglierà i questionari. Questi ultimi, insieme ai questionari d'ingresso ed al questionario per l'insegnante, dovranno essere successivamente consegnati all'Ufficio Educazione Sanitaria ( 0376 334031), il quale, se avvisato con una semplice telefonata, provvederà a venirli a ritirare.

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QUESTIONARIO FINALE PER GLI STUDENTI (valutazione a breve termine)

Questo questionario contiene alcune domande che servono a conoscere le tue opinioni riguardo all'abitudine di fumare. Per rispondere ad ogni domanda basterà fare un segno con la matita (es. ). sul quadrato corrispondente alla risposta che fa al caso tuo. Il questionario verrà riconsegnato all’insegnante in busta chiusa e analizzato da personale sanitario dell'ASL. 1. Come ti sono sembrate le attività che sono state svolte in classe sul tema dell’abitudine di fumare? (una sola risposta)

Molto interessanti Abbastanza interessanti Poco interessanti Decisamente noiose Non ricordo di aver partecipato ad attività del genere 2. Hai mai provato a fumare? No, neppure una boccata Sì, ho provato a fumare ma ora non fumo Sì, ho provato solo qualche boccata Sì, ho provato a fumare ed ora fumo 3. Se hai già fumato, ti ricordi quando hai fumato la prima sigaretta? Negli ultimi trenta giorni Più di trenta giorni fa Non ho mai fumato in vita mia. 4. Nel mese scorso hai fumato? SI NO 5. Se hai fumato nel mese scorso, quanto hai fumato?

Non ho mai fumato Meno di una sigaretta alla settimana Una o due sigarette alla settimana Più di sei sigarette alla settimana, ma non tutti i giorni Tutti i giorni, almeno una sigaretta al giorno 6. Se hai già fumato, ti ricordi che età avevi quando hai fumato la prima sigaretta? 12 anni 11 anni 10 anni Meno di 10 anni 7. Se attualmente fumi, hai mai provato a smettere negli ultimi sei mesi? Sì, ma non sono riuscito a smettere No 8. I tuoi genitori sanno che hai provato a fumare? SI NO

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9. Prova a pensare ai tuoi cinque migliori amici o amiche. Che tu sappia, quanti di loro fumano sigarette? (una sola risposta)

nessuno di loro due quattro uno tre tutti e cinque 10. Se attualmente stai con un ragazzo o una ragazza: non fuma fumava, ma ora non fuma più fuma solo ogni tanto fuma tutti i giorni 11. Alla tua età quante sigarette si possono fumare? (una sola risposta) fino a 10 al giorno non più di una alla settimana non più di cinque al giorno nemmeno una non più di una al giorno non lo so 12. Ti è mai capitato di rifiutare una sigaretta offerta da amici o da altre persone? (una sola risposta) Sì, l'ho rifiutata almeno una volta No, l'ho sempre accettata Nessuno mi ha mai offerto sigarette 13. Secondo te, fumare sigarette è davvero pericoloso per la salute? (una sola risposta) Sì, anche limitandosi a una o due sigarette al giorno Sì, se si fumano più di 5 sigarette al giorno Sì, se si fuma più di un pacchetto al giorno No, non penso che sia pericoloso per la salute non lo Ora che hai terminato, ti preghiamo di fornirci qualche notizia su di te: La scuola media che stai frequentando si chiama …………………................................. .....................……………………...................................................................................... e si trova a:.......................................................................................... Attualmente stai frequentando la classe: ......../Sezione...... Sesso: maschio femmina Data di nascita ....../....../...... (giorno-mese-anno) Le lettere iniziali del tuo cognome e del tuo nome sono: ..../....

Prima di riconsegnare il questionario, controlla di aver risposto a tutte le domande.

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AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

Ufficio Educazione SanitariaViale Piave, 28 - 46100 MANTOVA

(0376) 3334031 - fax (0376) 334034

La sigaretta non mi dona Programma educativo di prevenzione dell'abitudine al fumo

per gli studenti della scuola media inferiore

QUESTIONARIO PER L'INSEGNANTE

(da compilarsi a cura dei docenti che hanno applicato il progetto) Gentile Professore,

questo questionario è destinato a raccogliere alcuni dati identificativi riguardanti la classe in cui Lei ha applicato il progetto «La sigaretta non mi dona» ed a raccogliere le Sue personali osservazioni su di esso ed ogni Suo eventuale suggerimento in proposito. Ne faremo tesoro per migliorare l'efficacia e l'applicabilità del programma. Se Lei ha sperimentato il programma in più classi, allora La preghiamo di compilare tante copie del questionario quante sono state le classi coinvolte. Qualora più docenti avessero collaborato nella realizzazione del programma in una medesima classe, i loro dati e le loro osservazioni dovranno essere raccolte invece in un unico questionario.

Una volta compilato, questo questionario dovrà essere fatto pervenire (insieme alle copie del questionario iniziale e finale compilate dagli alunni) a questo Ufficio Educazione Sanitaria, che provvederà allo spoglio ed alla elaborazione di tutti i dati.

Grazie della Sua collaborazione.

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Appendice

1. Informazioni generali La preghiamo anzitutto di fornirci alcune informazioni generali sulla scuola e sulla classe in cui è stato realizzato il programma «La sigaretta non mi dona»

Scuola Media Statale (denominazione) : ...........................................................................

Comune in cui ha sede la scuola : .................................................................................

indirizzo (via e numero civico) : .........................................................................................

telefono della scuola: ........................................ Fax : ...................................

Anno scolastico: ........../............

La classe in cui il programma è stato applicato è (indicare classe e sezione) : ..................

Numero di allievi frequentanti la classe : ............... Docente (o docenti) che hanno realizzato le attività previste dal programma: cognome e nome materia di insegnamento e' un fumatore?

........................................................... .................................... SI NO

........................................................... .................................... SI NO

........................................................... .................................... SI NO

........................................................... .................................... SI NO

........................................................... .................................... SI NO 2. Articolazione effettiva del programma realizzato La preghiamo di indicarci quali, tra le unità didattiche proposte dal programma, sono state effettivamente utilizzate in questa classe:

unità 1 («Le opinioni sul fumo»)

unità 2 («Le pressioni sociali »)

unità 3 («Invece di fumare»)

unità 4 («Capire i messaggi»)

unità 5 opzionale («Il fumo e la pubblicità»)

altre eventuali unità o attività aggiuntive (specificare): .....................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

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Appendice

3. Giudizio complessivo sul progetto La preghiamo ora di indicarci il Suo giudizio complessivo su questo programma «La sigaretta non mi dona», attribuendo un voto di soddisfazione da 1 a 10 (1 = molto de-luso ... 10 = molto soddisfatto) per ciascuno dei seguenti aspetti:

ASPETTI DA VALUTARE LIVELLO DI

SODDISFAZIONE (voto da 1 a 10)

Utilità complessiva del programma

Adeguatezza delle attività didattiche suggerite e dei materiali proposti

Facilità di realizzazione

Coinvolgimento ed interesse complessivamente manifestati dagli alunni

Completezza e chiarezza della guida per l'insegnante

Soddisfazione per il supporto fornito dall'Ufficio Educazione Sanitaria

4. Giudizio sulle singole unità didattiche La preghiamo ora di darci qualche notizia sull'andamento delle singole unità didattiche che Lei ha avuto modo di utilizzare in classe, oltre alla Sua personale valutazione su ciascuna di esse (utilizzando anche questa volta un punteggio da 1 a 10). Nell'eventualità che Lei avesse apportato qualche modifica alle attività o ai materiali proposti, o qualora avesse incontrato qualche problema nella loro concreta applicazione, La preghiamo di segnalarcelo negli appositi spazi.

UNITA' DIDATTICA 1 («Le opinioni sul fumo») realizzata in data: ....../...../......... tempo effettivo richiesto : ............ ore

voto da 1 a 10

facilità di realizzazione di questa unità .................................................................................................................................................................................. _________

adeguatezza delle attività didattiche e dei materiali proposti ................................................................................................................................................ _________

livello di interesse manifestato dagli allievi nel corso di questa unità .................................................................................................................................... _________ Indicare qui eventuali modifiche apportate all'unità, eventuali problemi incontrati ed ogni altra osservazione o suggerimento utile riguardante questa unità: ......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

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Appendice

UNITA' DIDATTICA 2 («Le pressioni sociali») realizzata in data: ....../...../......... tempo effettivo richiesto : ............ ore

voto da 1 a 10

facilità di realizzazione di questa unità .................................................................................................................................................................................. _________

adeguatezza delle attività didattiche e dei materiali proposti ................................................................................................................................................ _________

livello di interesse manifestato dagli allievi nel corso di questa unità .................................................................................................................................... _________ Indicare qui eventuali modifiche apportate all'unità, eventuali problemi incontrati ed ogni altra osservazione o suggerimento utile riguardante questa unità:

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

UNITA' DIDATTICA 3 («Invece di fumare...») realizzata in data: ....../...../......... tempo effettivo richiesto : ............ ore

voto da 1 a 10

facilità di realizzazione di questa unità .................................................................................................................................................................................. _________

adeguatezza delle attività didattiche e dei materiali proposti ................................................................................................................................................ _________

livello di interesse manifestato dagli allievi nel corso di questa unità .................................................................................................................................... _________ Indicare qui eventuali modifiche apportate all'unità, eventuali problemi incontrati ed ogni altra osservazione o suggerimento utile riguardante questa unità:

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

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UNITA' DIDATTICA 4 («Capire i messaggi») realizzata in data: ....../...../......... tempo effettivo richiesto : ............ ore

voto da 1 a 10

facilità di realizzazione di questa unità .................................................................................................................................................................................. _________

adeguatezza delle attività didattiche e dei materiali proposti ................................................................................................................................................ _________

livello di interesse manifestato dagli allievi nel corso di questa unità .................................................................................................................................... _________ Indicare qui eventuali modifiche apportate all'unità, eventuali problemi incontrati ed ogni altra osservazione o suggerimento utile riguardante questa unità:

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

UNITA' DIDATTICA OPZIONALE 5 («Il fumo e la pubblicità) realizzata in data: ....../...../......... tempo effettivo richiesto : ............ ore

voto da 1 a 10

facilità di realizzazione di questa unità .................................................................................................................................................................................. _________

adeguatezza delle attività didattiche e dei materiali proposti ................................................................................................................................................ _________

livello di interesse manifestato dagli allievi nel corso di questa unità .................................................................................................................................... _________ Indicare qui eventuali modifiche apportate all'unità, eventuali problemi incontrati ed ogni altra osservazione o suggerimento utile riguardante questa unità:

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

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Appendice

Eventuali altre unita' o attivita' didattiche supplementari realizzate in data: ....../...../......... tempo effettivo richiesto : ............ ore

....../...../......... tempo effettivo richiesto : ............ ore

....../...../......... tempo effettivo richiesto : ............ ore Descrivere qui le eventuali unità (o singole attività didattiche) supplementari effettivamen-te realizzate in aggiunta a quelle suggerite dal programma, indicandone le modalità attuative e segnalando altresì gli eventuali problemi incontrati:

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

......................................................................................................................................................

. Eventuali osservazioni o suggerimenti ulteriori dell'insegnante

e ha qualche altra osservazione o suggerimento da offrire riguardo al programma «La

.................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................

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.................................................................................................................................................................

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APPENDICE

5 Ssigaretta non mi dona» ed alle sue modalità attuative, può utilizzare liberamente questo spazio per darcene notizia:

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Appendice

Il fumo di tabacco: dati e notizie utili

n po' di storia

uardo alla pianta del tabacco risale al 1492, anno della scoperta

nicotina

ne delle sigarette è invece assai più recente. Dall'epoca precolombiana fino al

U

a prima notizia rigLdelle Americhe. Fu proprio Cristoforo Colombo, infatti, ad annotare nel suo diario di viaggio della strana usanza degli indigeni americani di introdurre foglie di pianta arrotolata nel naso aspirandone il fumo. A quell'epoca l'uso del tabacco era diffuso quasi uniformemente in tutto il continente americano, sia come sostanza medicamentosa che come strumento di riti religiosi, anche se conosciuto con nomi assai diversi dalle differenti popolazioni indigene. La parola «tobaco», riportata dai primi esploratori del continente americano, era in realtà un termine impiegato dagli indigeni per indicare non la pianta, bensì tutti gli strumenti usati per fumare. La coltivazione del tabacco è talmente antica da avere una propria storia archeologica: reperti rinvenuti in Perù ed in Messico hanno consentito di accertare che la pianta era già coltivata intorno al 4000 a.C. A partire dalla scoperta dell'America la diffusione del tabacco in Europa fu rapidissima. Il primo esemplare della pianta arrivò nel 1512 in Portogallo, da dove il tabacco iniziò a diffondersi nella seconda metà del '500 anche in Spagna ed in Francia, non solo come abitudine appresa direttamente nelle Indie e diffusa tra marinai e proletari delle città portuali, ma anche come erba medicinale. La denominazione botanica della pianta (Nicotiana Tabacum), così come il nome del principio attivo contenuto nelle sue foglie ( ), devono la propria origine a Jean Nicot, un diplomatico francese che nel 1570 portò in dono foglie di tabacco tritate a Caterina de' Medici (l'allora regina di Francia) come rimedio per la sua emicrania. Per alcuni decenni in tutta Europa vennero attribuite al tabacco presunte proprietà curative per i più svariati generi di disturbi e malattie. Ma la rapidissima diffusione del tabacco in Europa è dovuta, in realtà, al suo uso voluttuario. A Londra ad esempio, dove la pianta arrivò per la prima volta nel 1565, già cinquant'anni dopo si contavano ben 7.000 tabaccai. Se la diffusione del tabacco in Europa oggi può contare già quasi cinque secoli di storia, la diffusiosecolo scorso il tabacco è stato usato sempre e soltanto nelle pipe o in forma di sigari (oltre che come foglia da masticare e come polvere da fiutare). La possibilità di fumare il tabacco avvolto in involucri di carta, sperimentata per la prima volta nel diciottesimo secolo, trova la propria diffusione di massa solo agli inizi del Novecento, anche a causa delle campagne sanitarie avviate in quel periodo negli Stati Uniti contro il tabacco da masticare. Ma la ragione principale dell'imporsi del consumo di tabacco sotto forma di sigarette è senza dubbio di ordine tecnologico: da un lato i sistemi di fabbricazione in serie abbassarono enormemente i costi di produzione e di vendita, dall'altro lato la comparsa sul mercato di tabacchi leggeri e cartine migliori favorirono ben presto la diffusione dell'abitudine al fumo anche in fasce di popolazione, come le donne e gli adolescenti, che fino a quel momento ne erano rimasti indenni.

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Il mercato del tabacco

e contiamo anche le sigarette fatte a mano, il cui uso è ancora molto diffuso in vaste

rreno agricolo coltivata a tabacco

oltre 3 milioni di tonnellate

Europea nel 1993 hanno prodotto complessivamente 373.000

io l'Italia: nel 1993

e più importanti di coltivazione del nostro paese sono la Campania (56% del

he nel 1990 fossero 60.650 le persone che in Italia erano impiegate

Vendita di tabacchi in Italia nell'anno 1993 in quantità e valore (fonte: TJI, 4/1994)

Prodotti nazionali Prodotti Totale

Szone del nostro pianeta, ogni anno nel mondo vengono fumate in totale oltre 6000 miliardi di sigarette. La quantità è tale che, se venissero allineate una dietro l'altra, coprirebbero due volte la distanza tra la terra e il sole. Oggi sul nostro pianeta la superficie complessiva di tegrezzo è di circa 5 milioni di ettari (5.335.000 nel 1993). I principali paesi produttori di tabacco sono la Cina (conall'anno), gli Stati Uniti (circa 650 mila tonnellate), l'India ed il Brasile (entrambi con 500 mila tonnellate). I paesi dell'Unione tonnellate di tabacco, pari al 4,4 % dell'intera produzione mondiale. All'interno della CEE il più importante produttore di tabacco è proprne ha prodotte 145.000 tonnellate (quasi il 40 % dell'intera produzione CEE), di cui oltre 124.000 destinate alla esportazione. La superficie coltivata a tabacco in Italia è passata dai 42.743 ettari del 1970 agli 87.719 ettari del 1990, scendendo a 57.600 nel 1994. Le zontotale), la Puglia (15%) e l'Umbria (13%), seguite a distanza dal Veneto, Toscana, Lazio e Abruzzi. Si stima cdirettamente nel settore della coltivazione e della manifattura del tabacco. Se tuttavia contiamo anche la distribuzione (tabaccai) ed altre attività indotte, divengono in totale circa 400 mila le persone che nel nostro Paese dipendono economicamente dal tabacco. L'Italia dunque è un importante produttore di tabacco ed esporta una parte assairilevante della sua produzione. Ciononostante importiamo grandi quantitativi di sigarette. Sul totale delle sigarette vendute oggi in Italia (all'incirca 12 milioni di pacchetti all'anno), oltre il 40% è rappresentato da sigarette di importazione.

e su licenza importati

tità valo(in Kg.)

di Lire) (in Kg.)

di Lire) (in Kg.)

di Lire)

1.29

Tabacco da pipa 1 1 44 5 6 776.610 6.290 9.425 5.747 26.035 2.037

Sigari 574.503 1 725.135 77.058 12.797 651.561 76.696

Cigarillos 127.455 2.945 99.777 25.625 227.232 28.570

Sigarette 52.5 6.93 36 6.6 88 13.547.520 5.866 .121.793 05.893 .669.313 41.759

Totale 53.354.900 7.081.274 36.855.441 6.705.354 90.210.341 13.786.628

quan re (in milioni

quantità valore (in milioni

quantità valore (in milioni

Tabacco da fiuto 28.811 1.037 7.387 1 36.198 2.328

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Q sono i fum

situazione del tabagismo nel mondo, l'Organizzazione ondiale della Sanità ha calcolato che nel mondo intero coloro che fumano

ivo decremento: se nell'immediato

rso degli anni ottanta vede ridursi di oltre 20 punti la percentuale

ne italiane.

ne anch'essa uno dei

Percentuali di fumatori in Italia nelle indagini dal 1949 al 1994 _____________________________________________________________

anno

_____

11

_____________________________________________________________

regresso che l'abitudine al fumo ha registrato nel nostro paese, così come negli altri aesi dell'area occidentale, oggi si riflette anche sulla popolazione giovanile. Non solo

uno status adulto ora sta lentamente cambiando. Da una sorta di rito

uanti atori?

Nel suo ultimo rapporto sullaMregolarmente oggi assommano a 1,1 miliardi di persone, pari a più di un terzo della popolazione mondiale di età superiore ai 15 anni. Così come in larga parte dei paesi dell'occidente industrializzato, anche in Italia la diffusione del fumo sta registrando un progressdopoguerra i fumatori costituivano ben il 40% della popolazione italiana, nel 1994 essi erano scesi al 25%. A ben vedere, tuttavia, questo decremento si basa in larga misura sulla popolazione maschile, che nel codei fumatori (dal 54,3% del 1980 al 34,1% del 1994). Diverso è invece il quadro relativo alla popolazione femminile: fino agli anni '60 le fumatrici costituivano una esigua minoranza delle donE' negli anni settanta, invece, che il fumo si diffonde nella popolazione femminile soprattutto nelle fasce di età più giovani, dove la sigaretta diviesimboli dell'emancipazione di quegli anni.

maschi femmine Totale % % %

________________________________________________________ 1949 (Doxa) 71,4 9,7 40,0 1957 (Doxa) 65,0 6,2 35,6 1965 (Doxa) 60,0 7,7 32,9 1975 (Doxa) 53,2 6,3 34,0 1980 (Istat) 54,3 6,7 34,9 1983 (Istat) 45,6 17,7 31,1 1986 (Istat) 40,8 17,3 29,1 1991 (Istat) 37,8 17,8 27,4 1993 (Istat) 35,1 16,4 25,4 1994 (Istat) 34,1 16,7 25,1

Ilpdiminuiscono i giovani fumatori, ma si contrae anche l'incidenza di chi inizia a fumare per la prima volta. Il quadro culturale generale che in passato assegnava al fumo il significato simbolico dell'acquisizione di

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di iniziazione che dava modo all'adolescente di confermare a se stesso ed agli altri il conseguimento della propria autostima ed emancipazione, l'abitudine al fumo viene progressivamente trasformandosi in un segnale di debolezza. Ciò è legato anche ad un clima culturale complessivo che conferisce al fumo un livello sempre minore di accettabilità sociale: l'informazione sulla pericolosità del fumo si è fatta sempre più capillare, è venuta meno la possibilità reclamizzare le sigarette, diventano ogni giorno più numerosi gli spazi pubblici nei quali è fatto divieto di fumare, ecc... .

Il fumo tra i giovani europei (11-15 anni) nel 1990

Paesi europei mato almeno

una volta meno una

sigaretta al-

o me-no di una

sigaretta al-

non fumano più

hanno fu- fumano al-fuman

% la settimana

%

la settimana %

%

5 2 19

Fonte: Bollettino dell'associa e L'Europa contro il Cancro, Bruxelles, 1991) Si tratta p Africa ed

ceania il mercato del tabacco sta invece ritrovando i clienti perduti in occidente, ed

i fumatori anche molto giovani,

zion

Belgio 26

Danimarca 49 6 2 41

Francia 29 6 2 21

Germania 31 6 4 21

Gran Bretagna 30 5 2 23

Grecia 17 3 1 13

Irlanda 29 4 2 23

Italia 16 3 1 12

Lussemburgo 24 5 2 17

Paesi Bassi 27 6 2 19

Portogallo 23 4 2 17

Spagna 32 6 4 20

erò di un fenomeno limitato ai paesi più industrializzati. In Asia, Oanche molti di più. Il mercato asiatico, che è in costante espansione, oggi sta assorbendo la metà di tutto ciò che viene fumato nel mondo. Si tratta di un fenomeno recente, poiché solo quindici anni fa le sigarette fumate in quella zona del mondo erano appena un terzo di quelle attuali. Nella sola Cina circa 300 milioni di fumatori oggi consumano il 30% delle sigarette di tutto il mondo; ed il mercato cinese è in continua espansione, con sei milioni di nuovi fumatori all'anno. Complessivamente nei paesi in via di sviluppo dell'Asia e dell'Africa il consumo di sigarette aumenta ogni anno del 2%. Si tratta spesso dche vedono nella sigaretta un segno di modernità, quasi uno status symbol che li fa sentire più vicini ai loro coetanei occidentali (che però nel frattempo hanno cambiato gusti).

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Guardando dentro il fumo Il tabacco è un prodotto vegetale che deriva dalla foglia di una pianta il cui nome

ra le numerose varietà coltivate quella di gran lunga iù diffusa è la flue cured, un tabacco chiaro particolarmente adatto per le sigarette con

utilizzata, della presenza o meno del filtro.

sse.

composti allo stato gassoso composti allo stato corpuscolare

botanico è Nicotiana Tabacum. Tpfiltro. Le foglie del tabacco vengono essiccate, fatte fermentare e quindi trattate con additivi che rendono più gradevole il fumo. La combustione dei prodotti di tabacco produce due tipi di fumo, quello cosiddetto «primario», che viene aspirato dal fumatore, e quello «secondario» (detto anche «fumo passivo») che viene disperso nell'ambiente. Per ciò che concerne la composizione chimica del fumo, essa varia a seconda della varietà di tabacco utilizzata, dell'ambiente in cui la pianta è maturata, delle modalità di essiccamento e manifattura, del tipo di carta Quando entra nell'organismo il fumo è una specie di aerosol concentrato, una miscela di circa 5000 sostanze diverse, alcune allo stato gassoso, altre sotto forma di microscopici corpuscoli in sospensione. Nonostante gli sforzi fino ad oggi profusi dalla ricerca per valutare il grado di nocività di tutte queste sostanze, a tutt'oggi gli studi di tossicità e di cancerogenicità si fermano solamente ad una parte di e

Alcuni dei principali composti presenti nel fumo di sigaretta

sostanze effetti riconosciuti sostanze effetti riconosciuti

Ossido di igena-zione dei tessuti

Idrocarpoliciclici

carbonio diminuisce l'oss buri aromatici cancerogeni

ganglionare

citotossico e irrita «Catrame»

Acroleina citotossico e irritante Fenolo cancerogeno e irritante

Ammoniaca citotossico e irritante Cresolo cancerogeno e irritante

Formaldeide mina citotossico e irritante β-naftila cancerogeno

Ossidi di azoto nornicotina citotossici e irritanti N-nitroso cancerogeno

Nitrosamine cancerogeno Benzopirene cancerogeno

Idrazina cancerogeno Indolo acceleratore tumorale

Cloruro di vinile morale cancerogeno Carbazolo acceleratore tu

Catecolo cocancerogeno

Metalli in trnickel, arse

acce (es.: nico, 0) polonio 21

cancerogeni

Una delle sostanze più conosciute ed impo prese rte gassosa del fumo è senz'altro l'ossido di carbonio, contenuto in misura compresa tra 2 e 20 mg

rtanti tra quelle nti nella pa

Acido idrocianidrico citotossico e irritante Nicotina stimolatore/inibitore

Acetaldeide nte cancerogeno

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per sigaretta. Proprio per la sua nota capacità di legarsi con l'emoglobina (quella

rbita attraverso i polmoni e le mucose della bocca e della trachea, passa

a nervoso che provoca, tra l'altro, un aumento

ad esempio il

a statistica dice che fumare accorcia la vita: il principale effetto del fumo di tabacco la riduzione della durata media della vita.

ari studi sull'argomento hanno dimostrato che un uomo di 30 anni che fuma due

prematuramente alla morte? La mortalità per danni

altre malattie dell'apparato respiratorio ed alle malattie

hio si moltiplica ulteriormente se il fumatore è contemporaneamente affetto

erando che in Italia i decessi per questa causa sono annualmente circa 120 mila,

proteina che dà il colore rosso al sangue e che serve per trasportare l'ossigeno dai polmoni a tutto il resto del corpo), l'ossido di carbonio tende a prendere il posto dell'ossigeno nel sangue, diminuendo così il grado di ossigenazione di tutte le cellule dell'organismo. Tra le sostanze presenti nel fumo in forma corpuscolare, invece, ne vanno anzitutto ricordate due: la nicotina ed il catrame. La nicotina, assosubito nel sangue ed arriva nel cervello dopo appena 7-10 secondi dall'inalazione del fumo, scatenando una reazione nel sistemdella pressione arteriosa e del battito cardiaco. Ovviamente, la dose di nicotina assorbita dipende dalla quantità e dal tipo di sigarette fumate, oltre che dalla modalità di aspirazione del fumo (numero di boccate e profondità di aspirazione). L'altra grande componente corpuscolata del fumo è ciò che comunemente viene chiamato catrame o «condensato». Si tratta in realtà di una miscela di numerose sostanze, tra cui alcuni idrocarburi aromatici policiclici (comebenzopirene ed il dibenzantracene), oltre ad alcune amine aromatiche ed altre sostanze cancerogene. Oltre alla capacità di indurre i tumori, le sostanze contenute nel catrame sono anche responsabili di effetti tossici ed irritanti sull'apparato respiratorio. La salute dei fumatori: qualche dato Lsulla salute umana, infatti, è rappresentato dalVpacchetti di sigarette al giorno ha una speranza di vita ridotta di circa otto anni rispetto ad un suo coetaneo che non fuma. E' però confortante sapere che chi smette di fumare recupera gradualmente tutta la propria speranza di vita. In che modo il fumo può condurre da fumo è riconducibile principalmente ai tumori (in particolar modo a quelli broncopolmonari), ad cardiovascolari. La frequenza e la gravità per tutti questi tre ordini di malattie aumenta con la precocità di inizio dell'abitudine al fumo e con il numero giornaliero di sigarette fumate. Per quanto riguarda ad esempio le malattie cardiovascolari, per i fumatori il rischio di ammalarsi è tre volte più elevato rispetto a quanto accade per coloro che non fumano. Tale riscanche da altri disturbi, come l'ipertensione arteriosa e l'elevato tasso di colesterolo nel sangue. Per questo tipo di malattie, però, basta smettere di fumare perché il rischio di morire decresca in un arco di tempo relativamente breve che va da alcuni mesi a pochi anni. Studi condotti da due epidemiologi inglesi (Doll e Peto) dimostrano che circa il trenta per cento delle morti per tumore è riconducibile al fumo di tabacco. Quindi, consid

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si può stimare che ben 35.000 italiani ogni anno muoiono per tumori causati del fumo. I più ricorrenti sono senza dubbio i tumori che colpiscono i polmoni, la faringe, la laringe, l'esofago. Su 100 casi di morte per tumore al polmone, ben 85 sono conseguenza del fumo. Detto altrimenti, per un fumatore il rischio di morire a causa di un tumore al polmone è circa undici volte più alto che per un non fumatore. E comunque i fumatori hanno il doppio di probabilità rispetto ai non fumatori di ammalarsi di un qualsiasi tipo di tumore. Anche in questo caso smettere di fumare riduce il rischio di ammalarsi di tumore: però il tempo necessario per "disintossicare" i polmoni dal fumo è molto più lungo di quello che occorre per far tornare in salute il cuore e le arterie. Occorre infatti che trascorrano

o risulta essere, anche in questo

a provincia di Mantova (anno 1992) REGIONE PROVINCIA DI

NTOVA

circa 5-10 anni da quando si è smesso di fumare per dimezzare il rischio di ammalarsi di tumore al polmone. E comunque complessivamente ne debbono trascorrere all'incirca 20 perché un ex fumatore torni ad avere una probabilità di ammalarsi più o meno uguale a quella di una qualsiasi altra persona che non fuma. I polmoni, però, non si ammalano solo di tumore. Ogni anno in Italia muoiono oltre trentamila persone per altre malattie dell'apparato respiratorio non tumorali (es.: bronchite cronica ed enfisema polmonari) ed il fumcaso, il fattore di rischio principale.

Numero stimato di decessi riconducibili a danni da fumo in Lombardia e nell

LOMBARDIA MA

cause di morte tuale di decessi

attribuibili

numetotale

morti1992

di at-

le al fumo

numtota

morti n1992

t-bile

al fumo

percen-

al fumo (*)

ro di

numeromorti

nel tribuibi

(**)

ero le di

el

numero di morti atribui

(**)

85% .537 4.706 274 233

tutti gli altri tumori 15% 21.453 3.218 969 145

enfisema polmonar 75% 2.466 1.850 105 79

l'encefalo, infarto del miocardio ed altr 30% 1.474 6.442 65

Totale morti attribuibili al fumo: 16.216 922

(**) dati ISTAT, 1992

tumori broncopolmonari 5

bronchite cronica ed e

disturbi circolatori del-

e patologie ischemiche

2 1.549 4

fonti: (*) U.S. Department of Health and Human Service, 1983

oi di patologie:

La m rtalità per danni da fumo, come abbiamo già accennato, è riconducibile principalmente a tre ordin

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• le malattie cardiovascolari (il 30% delle morti per queste malattie è attribuibile al fumo);

• i tumori (al fumo sono attribuibili l'85% delle morti per tumori broncopolmonari ed il 15% di quelle per tutti gli altri tumori);

div e con buona approssimazione il numero assoluto di

causato nell'anno 1992 la morte di quasi mille

io» o «passivo», cioè il fumo che si isperde nell'ambiente, provoca anch'esso danni alla salute.

nalità respiratoria di questi

vari fattori: dalla sistematicità o occasionalità della

uanto costa fumare

mo solamente del denaro sborsato personalmente da chi si ca dal tabaccaio ad acquistare sigarette, ma anche dei costi economici che gravano

i

• le malattie dell'apparato respiratorio non tumorali (il 75% delle morti per queste malattie è attribuibile al fumo).

Conoscendo il numero totale di persone decedute per ciascuna di queste malattie, iene quindi possibile determinar

morti attribuibili al fumo di tabacco. La tabella riportata alla pagina precedente, ad esempio, mostra come nella sola provincia di Mantova il fumo abbiapersone (più di 16.000 nell'intera Lombardia). Come termine di paragone ricordiamo che nello stesso anno in provincia di Mantova sono state in tutto 99 le persone decedute a causa di incidenti stradali e 20 i morti per AIDS. Vari studi hanno dimostrato che il fumo «secondardTra gli adulti esposti a fumo passivo gli effetti più comuni sono irritazione agli occhi, mal di testa, sintomi nasali e tosse. Ma anche l'intera funziofumatori involontari è messa in pericolo: una persona che non fuma, se è esposta quotidianamente al fumo di un familiare, vede anch'essa aumentato il proprio rischio di sviluppare un tumore al polmone. Nei bambini poi è stata accertata una stretta correlazione tra la prevalenza di malattie respiratorie infantili (bronchite e polmonite) e le abitudini fumatorie dei genitori. E' logico che il grado di assorbimento delle sostanze tossiche da parte dei non fumatori esposti al fumo passivo dipende dapermanenza in ambienti ricchi di fumo, dalle dimensioni e dalla ventilazione di tali ambienti, oltre che, ovviamente, dalla concentrazione e dal tipo di fumo presente nell'aria, cioè dalla quantità e dal tipo di sigarette fumate da chi ci circonda. Q Fumare costa. Non parliaresull'intera collettività. Basti pensare, ad esempio, ai costi che il sistema sanitario nazionale sostiene ogni giorno per porre rimedio ai danni alla salute prodotti dal fumo. Un'apposita ricerca condotta in Italia nel 1983 si è occupata di determinare la dimensione del divario presente tra fumatori e non fumatori in termini di ricorso aservizi sanitari (visite mediche generiche e specialistiche, esami diagnostici, ricoveri ospedalieri, medicinali, ecc...).1 I dati ottenuti hanno consentito ai ricercatori di stabilire che la spesa per interventi sanitari sui danni da fumo ha inciso nella misura del

1 cfr. DELL'ORCO V. e FIGÀ-TALAMANCA I., «Stima dei costi sanitari ed economici del fumo di sigaretta in Italia», Educazione Sanitaria e Promozione della Salute, n.4, 1989

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3,5% sui 33 mila miliardi spesi complessivamente nel 1983 per la sanità. In altre parole, quell'anno il fumo è costato agli italiani 1163 miliardi di sole prestazioni sanitarie. Ma i costi sanitari sono solo una piccola parte del costi sociali complessivi legati ai

le conseguenze del fumo sui costi non sanitari è stata stimata per il 1983

esa sanitaria e sociale attribuibile al fumo in Italia ha toccato nel

a legislazione in materia di fumo

Italia la pubblicità dei prodotti del tabacco è vietata dal 1962 (legge 10 aprile 1962

l'Italia si è adeguata alle direttive europee in materia di etichettatura dei

contenuto massimo ammissibile di catrame (o «condensato») presente nelle

34 il «testo unico delle leggi sulla protezione ed assistenza

danni da fumo. Questi comprendono anche la perdita di produttività delle persone malate o morte prematuramente, i costi previdenziali, quelli per l'invalidità e la riabilitazione. L'incidenza delin circa 21 mila miliardi di lire (una cifra diciotto volte più grande di quella legata alle prestazioni sanitarie). In totale, dunque, la sp1983 una cifra che si aggira intorno ai 22.500 miliardi (all'incirca 400 mila lire per abitante). L'incasso dello Stato dovuto alle entrate fiscali del Monopolio dei Tabacchi nello stesso anno è stato invece di 5 mila miliardi di lire circa. L Inn.165). Per chi non rispetta questo divieto è prevista una multa da 5 a 50 milioni di Lire (legge 22 febbraio 1983 n. 52). Più recentemente il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni ha recepito le direttive europee in materia di pubblicità televisiva (decreto ministeriale 30 novembre 1991 n. 425), disponendo il divieto della propaganda televisiva del tabacco per quanto riguarda non solo le forme di pubblicità diretta, ma anche quelle di pubblicità indiretta, come ad esempio la reclamizzazione di marchi di sigarette attraverso la propaganda di altri generi di prodotti e servizi (es.: viaggi Marlboro, orologi Camel, abbigliamento Kim, ecc...). Tale divieto vale anche per le sponsorizzazioni di programmi televisivi e radiofonici (decreto ministeriale 4 luglio 1991 n. 439). Per quanto riguarda invece la reclamizzazione a mezzo stampa, a tutt'oggi in Italia è vietata la pubblicità diretta dei prodotti del tabacco, ma non quella indiretta.

Dal 1991 prodotti da fumo, obbligando le case produttrici a stampare in modo ben visibile su ogni confezione l'avvertenza generale «Nuoce gravemente alla salute» (decreti interministeriali dei Ministeri delle Finanze e della Sanità 31 luglio 1990 e 11 novembre 1991). Anche ilsigarette commercializzate in Italia è stato adeguato alle direttive europee, le quali prevedono che il contenuto di catrame non potrà superare i 15 mg per sigaretta fino al 1997 ed i 12 mg dal 1998.

E' ancora in vigore dal 19della maternità ed infanzia» che vieta ai minori di sedici anni di fumare nei luoghi pubblici (regio decreto 24 dicembre 1934 n. 2316). Il Codice Penale (art. 730) prevede inoltre una multa fino a duecentomila lire per chi vende o fornisce tabacco a persone di età inferiore a 14 anni.

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Già dal 1975 in Italia è in vigore una legge che vieta di fumare in numerosi ambienti pubblici (legge 11 novembre 1975 n. 584), ed in particolare: • nelle corsie degli ospedali; • nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado; • nei mezzi di trasporto pubblico (con la sola esclusione dei posti riservati ai fumatori); • nelle sale d'attesa delle stazioni ferroviarie e filo-tranviarie, degli aeroporti, delle

metropolitane, dei porti; • e comunque nei locali chiusi adibiti a riunioni ed attività pubbliche (cinema, teatri,

sale da ballo, musei, biblioteche, gallerie d'arte), salvo i casi in cui questi locali siano dotati di idonei impianti ventilazione dell'aria conformi ai requisiti prescritti dal Ministero della Sanità (decreto ministeriale 18 maggio 1976).

Nel 1995 questo divieto di fumare è stato esteso a tutti i locali delle pubbliche amministrazioni aperti all'accesso diretto del pubblico (direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 dicembre 1995).

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Per saperne di più......... Per coloro che intendessero approfondire ulteriormente l'argomento del fumo nei suoi vari aspetti (sanitari, sociali, antropologici, storici, preventivi, educativi, ecc...) vengono offerti qui di seguito alcuni riferimenti bibliografici. Tutte le opere elencate sono disponibili per eventuali consultazioni e prestiti presso il Centro Servizi e Documentazione in Educazione Sanitaria dell'ASL della provincia di Mantova (Viale Piave, 28 - Mantova 0376 334031). LIBRI E DISPENSE AUTORI VARI, Fumo di tabacco e cancro del polmone. Lega Italiana per la Lotta Contro i

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