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2007
Programma di lavoro
PRIMA PARTE: FONDAMENTI TEORICI la scuola dell’autonomia come contesto di promozione della salute e dello sviluppo personale e sociale
SECONDA PARTE: ASPETTI METODOLOGICI E DIDATTICI per una educazione orientata allo sviluppo personale e sociale
TERZA PARTE: LA FASE PROGETTUALE come lavorare sul campo
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perché l’OMS ha deciso di occuparsi dell’educazione? qual è stato il ragionamento di base che l’ha spinta a muoversi in questa direzione?
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I compiti/mandati educativi possono essere di due tipi:
1. FORMALI destinati a consolidare apprendimenti espliciti sui fondamenti dei percorsi intellettuali che si articolano sull’alfabetizzazione(matematica, linguistica e informatica). Le abilità che ci si propone di sviluppare sono dette learning skills
2. INFORMALI fanno riferimento ad abilità non strutturate che si impegnano nella vita quotidiana, dette life skills
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L’OMS ha pian piano compreso che per rendere maggiormente efficaci le campagne sanitarie doveva tenere conto della pluridimensionalità degli atti decisionali e d’altro canto doveva trovare un modo per attrezzare le popolazioni a comprendere questa complessità
Life skills education…
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9Skills for Life Laboratorio Life Skills Education 2007
Per questi motivi l’OMS ha deciso di avviare un nuovo processo, un collegamento tra gli apparati che si occupano di educazione formale e quelli che si occupano di educazione non formale.
La life skill educationrappresenta proprio il tentativo di costruire quest’alleanza.
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Nonostante significativi punti di forza, storicamente i dispositivi progettuali messi in campo dalla scuola per rispondere al mandato legislativo, pur densi di potenzialità innovative, hanno finito con l'evidenziare limiti consistenti su diversi piani essenziali:
• rapporto non lineare tra disposizioni legislative e linee interpretative
• spessore epistemologico della salute e fonti del curricolo
• difficile coniugazione tra trasversalitàeducativa e architettura disciplinare
• contraddizione tra cultura strutturale e cultura progettuale
(Guasti e Plessi, 1996)
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LE LIFE SKILLS
Processi decisionali Problem solving
Pensiero creativoPensiero critico
Comunicazione efficaceCapacità di relazioni interpersonali
Auto-consapevolezzaEmpatia
Gestione delle emozioniGestione dello stress
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Per un’educazione orientata allo sviluppo
personale e sociale
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• STUDENTI• INSEGNANTI• ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA• FAMIGLIA E
COMUNITÀ
COME AGENTI DI CAMBIAMENTO
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1. preparazione al cambiamento1. preparazione al cambiamento
2. identificazione dei bisogni
2. identificazione dei bisogni
3. valutazione delle risorse
3. valutazione delle risorse
4. analisi del rapporto tra bisogni e risorse
4. analisi del rapporto tra bisogni e risorse
5. individuazione di un focus per il cambiamento
5. individuazione di un focus per il cambiamento
6. identificazione dei risultati concreti da raggiungere
6. identificazione dei risultati concreti da raggiungere
7. pianificazione e implementazione7. pianificazione e implementazione
8. verifica8. verifica
9. riprogrammazione9. riprogrammazione9
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Definire lo sviluppopersonale e sociale
attività fondamentale 1
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Lo sviluppo personale e sociale è...1. Fiducia in se stessi, autocritica, imparare dai propri errori,
confronto con gli altri, considerazione rispetto per gli altri.2. Da sviluppo personale a sociale: avere fiducia in se stessi,
imparare dai propri errori, capire come ognuno è causa di cambiamenti positivi e negativi. Fondamentale la comunicazione, rispetto del modo di vivere e delle idee altrui.
3. Un processo di cambiamento che parte dall’origine della natura dei rapporti in famiglia, viene influenzato dai rapporti tra pari, nelle amicizie e sul lavoro, si sviluppa nel rispetto di sé e degli altri. È’ necessaria la fiducia in se stessi e l’autodisciplina data dal riconoscimento dei propri errori per raggiungere un obiettivo di crescita.
4. Trova le sue basi nella comunicazione, attraverso cui si struttura la natura dei rapporti in famiglia, nel gruppo di parie nel lavoro, che contribuisce alla formazione della personalità, crescita umana, consapevolezza dello sviluppo psicologico, emotivo e sociale, delle abilità e dei bisogni di ognuno per arrivare al rispetto del modo di vivere, delle idee, delle opinioni altrui.
5. Crescere nella relazione. Crescita personale e sociale. Relazione come elemento essenziale sia sul piano personale che sociale.
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9Skills for Life Laboratorio Life Skills Education 2007
“... lo sviluppo personale e sociale degli alunni è solo un modo per descrivere l’obiettivo principale dell’educazione”
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Lo sviluppo personale e sociale si riferisce agli aspetti culturali, di pianificazione, di insegnamento e organizzativi della scuola destinati esplicitamente a promuovere lo sviluppo personale e sociale degli alunni
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Ogni singola scuola può sviluppare il proprio concetto di sviluppo personale e sociale e pianificare quindi un coerente approccio per l’intera scuola cominciando con la piramide dei bisogni e passando attraverso le diverse fasi del modello di sviluppo delle competenze
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SVILUPPO PERSONALE E SOCIALEobiettivi scolastici:
• pensare criticamente• esprimere opinioni con sicurezza• essere motivato• essere auto-disciplinato• assumersi responsabilità• avere valori e atteggiamenti
chiari• saper cooperare con gli altri• instaurare e mantenere buone
relazioni• avere uno stile di vita sano
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• consapevolezza di punti di forza e debolezza
• consapevolezza delle aspettative
• stabilire obiettivi a breve termine che siano misurabili
• realizzare strategie per assicurare l’apprendimento
• riconoscere i propri risultati
• valutare il proprio apprendimento personale e professionale
sviluppo personale e sociale e apprendimento
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Identificazione dei bisogni degli agenti di cambiamento
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Bisogni degli studenti
• Preparazione e formazione• Partecipazione attiva• Formazione personale• Molteplicità dell’offerta• Clima• Professionalità dei docenti• Apprendimento e conoscenza
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Bisogni del territorio
• Appoggio/sostegno• Riconscimento• Maggiori possibilità• Comunicazione/interazione• Riscontro pratico della formazione• Competenza delle strutture
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Bisogni dei docenti
• Rispetto del ruolo• Trasmissione di conoscenze• Strumenti/ambiente favorevole
all’apprendimento• Autorealizzazione
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Bisogni dell’organizzazione
• Gestione pratica• Collaborazione• Interazione/supporto• Gestione ruoli/competenze
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STUDENTIPreparazione e formazionePartecipazione attivaFormazione personaleMolteplicità dell’offertaClimaProfessionalità dei docentiApprendimento e conoscenza
BISOGNI DEGLI AGENTI DI CAMBIAMENTO
TERRITORIOAppoggio/sostegnoRiconscimentoMaggiori possibilitàComunicazione/interazioneRiscontro pratico della formazioneCompetenza delle strutture
DOCENTIRispetto del ruoloTrasmissione di conoscenzeStrumenti/ambiente favorevole all’apprendimentoAutorealizzazionePartecipazione
ORGANIZZAZIONEGestione praticaCollaborazioneInterazione/supportoGestione ruoli/competenze
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Come rispondono gli agenti di cambiamento ai biogni dello studente?
• Impegno e messa in gioco del docente• Capacità d’ascolto• Esperienze personali del docente• Strumenti-dispositivi (organizzazione)• Capacità d’insegnamento (saper trasmettere la
passione per la disciplina)• Opportunità di lavoro (territorio)• Occasioni formative• Interdisciplinarità• Sostegno economico (finanziamenti da parte del
territorio)• Volontà, impegno dello studente• Tolleranza• Motivazione interna• Appoggio economico della famiglia• Bagaglio culturale (studente)• Mezzi di trasporto
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La progettazione di un intervento psico-sociale(linee guida per l’elaborazione della tesina finale)
1. Identificare un contesto di intervento concreto
2. Identificare la domanda di intervento che emerge dal contesto individuato
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Analisi della domanda(preparazione al cambiamento)
CONSULENTE
COMMITTENTE CLIENTE
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Analisi della domanda(preparazione al cambiamento)
Analisi del rapporto consulente/committenza/cliente.
Analisi delle attese del consulente.
Individuazione della componente simbolicapresente nella domanda del cliente della consulenza.
Individuazione della componente simbolicapresente nella domanda dell'organizzazione committente.
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I livelli della cultura
ARTEFATTI
ASSUNTI TACITICONDIVISI
VALORI DICHIARATI
STRUTTURE E PROCESSI ORGANIZZATIVI VISIBILI (difficile da decifrare)
STRATEGIE, OBIETTIVI, FILOSOFIE (giustificazioni dichiarate)
CONVINZIONI INCONSCE E DATE PER SCONTATE, PERCEZIONI, PENSIERI DI BASE, SENTIMENTI (fonte di valori e azioni)
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La progettazione di un intervento psico-sociale(linee guida per l’elaborazione della tesina finale)
1. Identificare un contesto di intervento concreto2. Identificare la domanda di intervento (con individuazione
di committente e cliente) che emerge dal contesto individuato e riformularla alla luce del modello SFL
3. Identificare gli agenti di cambiamento presenti nel contesto, che si ritiene possibile coinvolgere nell’intervento
4. Identificare e analizzare i bisogni e le risorse degli agenti di cambiamento (ed il loro divario)
5. Identificare un focus di cambiamento6. Identificare dei risultati attesi (prefigurarsi modalità di
rilevazione dei risultati)7. Pianificare una sequenza di azioni secondo i criteri dello
SMART (azioni specifiche- misurabili- attuabili-realistiche- temporalmente definite)
8. Identificare strategie di verifica e ipotizzare possibili vie di riprogrammazione (che poi verranno confrontate con i dati emersi nella fase di verifica)
Ogni passaggio va giustificato e dettagliatamente descritto facendo attenzione alle dimensioni processuali