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INDICEINDICEINDICEINDICE

INDICEINDICEINDICEINDICE Relazione Previsionale e Programmatica 201Relazione Previsionale e Programmatica 201Relazione Previsionale e Programmatica 201Relazione Previsionale e Programmatica 2014444 art. 5 DPR 254/2005 pag. 3 art. 5 DPR 254/2005 pag. 3 art. 5 DPR 254/2005 pag. 3 art. 5 DPR 254/2005 pag. 3

- Schema di Preventivo Economico Schema di Preventivo Economico Schema di Preventivo Economico Schema di Preventivo Economico –––– AlAlAlAllegato A, art. 6 DPR 254/2005legato A, art. 6 DPR 254/2005legato A, art. 6 DPR 254/2005legato A, art. 6 DPR 254/2005 pag. 27 pag. 27 pag. 27 pag. 27

- Budget annuale di cui all’allegato 2) al D.M. 27 marzo 2013Budget annuale di cui all’allegato 2) al D.M. 27 marzo 2013Budget annuale di cui all’allegato 2) al D.M. 27 marzo 2013Budget annuale di cui all’allegato 2) al D.M. 27 marzo 2013

- Budget pluriennale di cui all’allegato 1) al D.M. 27 marzo 2013Budget pluriennale di cui all’allegato 1) al D.M. 27 marzo 2013Budget pluriennale di cui all’allegato 1) al D.M. 27 marzo 2013Budget pluriennale di cui all’allegato 1) al D.M. 27 marzo 2013

- Prospetto delle previsioni di spesa per missioni e programmi secondo Prospetto delle previsioni di spesa per missioni e programmi secondo Prospetto delle previsioni di spesa per missioni e programmi secondo Prospetto delle previsioni di spesa per missioni e programmi secondo

l’allegato 3)l’allegato 3)l’allegato 3)l’allegato 3) di cui al D.M. 27 marzo 2013di cui al D.M. 27 marzo 2013di cui al D.M. 27 marzo 2013di cui al D.M. 27 marzo 2013

- Piano degli indicatori e dei risultati attesi di cui al D.P.C.M. del 18 settembre 2012Piano degli indicatori e dei risultati attesi di cui al D.P.C.M. del 18 settembre 2012Piano degli indicatori e dei risultati attesi di cui al D.P.C.M. del 18 settembre 2012Piano degli indicatori e dei risultati attesi di cui al D.P.C.M. del 18 settembre 2012 Relazione della Giunta art. 7 DPR 254/2005 Relazione della Giunta art. 7 DPR 254/2005 Relazione della Giunta art. 7 DPR 254/2005 Relazione della Giunta art. 7 DPR 254/2005 pag. pag. pag. pag. 44445555 Programma delle attività promozionali per l’Programma delle attività promozionali per l’Programma delle attività promozionali per l’Programma delle attività promozionali per l’esercizio 201esercizio 201esercizio 201esercizio 2014444 pag. pag. pag. pag. 66665555 Quadro sintetico degli interventi economici per l’esercizio 201Quadro sintetico degli interventi economici per l’esercizio 201Quadro sintetico degli interventi economici per l’esercizio 201Quadro sintetico degli interventi economici per l’esercizio 2014444 pag. pag. pag. pag. 77771111 Preventivo economico Azienda Speciale Preventivo economico Azienda Speciale Preventivo economico Azienda Speciale Preventivo economico Azienda Speciale AREZZO SVILUPPOAREZZO SVILUPPOAREZZO SVILUPPOAREZZO SVILUPPO pag. pag. pag. pag. 73737373 Relazione del Collegio dei Revisori dei ContiRelazione del Collegio dei Revisori dei ContiRelazione del Collegio dei Revisori dei ContiRelazione del Collegio dei Revisori dei Conti papapapag. g. g. g. 88887777

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Relazione Previsionale Relazione Previsionale Relazione Previsionale Relazione Previsionale e e e e

Programmatica 201Programmatica 201Programmatica 201Programmatica 2015555

art. 5 DPR 254/2005art. 5 DPR 254/2005art. 5 DPR 254/2005art. 5 DPR 254/2005 (ESTRATTO)

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IL QUADRO ECONOMICOIL QUADRO ECONOMICOIL QUADRO ECONOMICOIL QUADRO ECONOMICO

IL CONTESTO INTERNAZIONALEIL CONTESTO INTERNAZIONALEIL CONTESTO INTERNAZIONALEIL CONTESTO INTERNAZIONALE

Dalla metà del 2013 le politiche monetarie internazionali hanno intrapreso percorsi relativamente

divergenti. La politica monetaria Usa ha avviato una fase di graduale rimozione degli stimoli

monetari, mentre nell’area euro la BCE ha intrapreso un percorso di politiche non convenzionali,

che potrebbe eventualmente sfociare in un quantitative easing, sulla scorta dell’esperienza

americana e di altri paesi. L’avvio della fase di normalizzazione della politica monetaria americana

ha indotto una fuoriuscita di capitali dai paesi emergenti, che avevano fortemente beneficiato

durante gli anni precedenti degli afflussi di capitali finanziati dalla liquidità immessa dalla Fed sui

mercati. Molte valute dei paesi emergenti colpiti dalla crisi si sono quindi ampiamente deprezzate.

I capitali in uscita dai paesi emergenti si sono diretti nelle economie avanzate, e in particolare nei

paesi della periferia europea, che erano caratterizzati da rendimenti più attraenti. Questi paesi

beneficiano quindi degli effetti positivi legati al miglioramento delle condizioni finanziarie, ma

vedono un peggioramento relativo delle prospettive.

dell’export, dato il cambio più forte e il rallentamento della domanda nei paesi emergenti. L’area

euro si trova quindi a subire le conseguenze delle svalutazioni da parte di molte economie

emergenti in termini di un possibile rallentamento delle esportazioni e importando spinte di tipo

deflazionistico. D’altra parte, nei mesi scorsi l’euro non si è indebolito rispetto al dollaro nonostante

la divaricazione del quadro macroeconomico europeo rispetto a quello americano. Il timore di un

nuovo rallentamento della congiuntura e i rischi di un abbassamento ulteriore dell’inflazione, hanno

indotto la BCE a seguire una politica monetaria di segno espansivo annunciando anche

recentemente nuove misure. Si è così determinata una diversa prospettiva della politica monetaria

europea rispetto a quella americana. Di ciò inizia ad esservi evidenza nell’andamento dei tassi

d’interesse a lunga nelle due aree, che hanno cominciato a divergere, e in alcuni primi segnali di

flessione del cambio dell’euro sul dollaro.

Il quadro macroeconomico internazionale si sta caratterizzando per la riduzione nel divario di

crescita fra economie avanzate e paesi emergenti. La crescita globale quindi riceve un contributo

inferiore dalle aree rivelatesi maggiormente dinamiche nel recente passato.

Un altro elemento caratteristico è l'ipotesi di una crescita robusta nei paesi anglosassoni a fronte di

un recupero più graduale per l’area dell’euro con possibili divari di crescita fra paesi, soprattutto per

il peggioramento della posizione relativa della Francia.

La divergenza nelle tendenze delle diverse aree, con i segnali di rafforzamento del ciclo Usa,

congiuntamente ai differenziali nei tassi d’inflazione, giustificano l’ipotesi che l’euro si indebolisca

sul dollaro. Tale ipotesi acquisisce una probabilità maggiore soprattutto nel caso in cui la crescita

Usa dovesse mostrare un’accelerazione superiore alle nostre ipotesi.

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L'EUROZONAL'EUROZONAL'EUROZONAL'EUROZONA

La prima parte del 2014 è stata una delusione per l’economia europea e per quella italiana in modo

particolare. Le tendenze che si prospettavano dalla fine dello scorso anno promettevano difatti

certamente qualcosa di meglio.

A fronte di tali premesse, le tendenze dei mesi scorsi si sono rivelate in realtà ben poca cosa. La

crescita dell’area euro difatti è risultata modesta, con un incremento del Pil dello 0,2 per cento nel

corso del primo trimestre dell’anno seguito da una variazione nulla nel secondo.

La debolezza dell’area euro si è accompagnata ad un andamento relativamente più esuberante in

altri paesi. Soprattutto nelle economie anglosassoni, Usa e Regno Unito, la crescita si sta

rafforzando.

Fra i maggiori paesi dell’eurozona, i risultati peggiori sono stati raccolti dall’Italia, che ha registrato

due leggere contrazioni del Pil, e dalla Francia, che ha evidenziato due variazioni nulle in entrambi

i trimestri. In Germania il secondo trimestre ha registrato una flessione del Pil (-0,2 per cento) che

segue però alla sostenuta crescita d’inizio anno (+0,7 per cento). In questo contesto, l’economia

spagnola è andata decisamente bene, con un incremento del Pil dello 0,4 per cento a inizio anno e

dello 0,6 per cento nel secondo trimestre.

Gli indicatori congiunturali nel corso dei mesi estivi si sono deteriorati e il tema dei rischi di

deflazione, è entrato al centro della scenario. Il timore che la ripresa della domanda interna venga

ancora posticipata si è associato alle tensioni geopolitiche internazionali che alimentano

incertezza, scoraggiando gli investitori, e frenano l’evoluzione degli scambi commerciali.

L’evoluzione della crisi ha già provocato una caduta delle esportazioni verso la Russia da parte

delle economie dell’area euro, e nei prossimi mesi l’interscambio con l’area dell’Europa orientale

dovrebbe rallentare ulteriormente per effetto dell’embargo sugli scambi commerciali. La crisi

politica si è aggiunta ad una fase di contrazione delle esportazioni verso i paesi emergenti, dato il

rallentamento della congiuntura e le svalutazioni che hanno caratterizzato diverse economie dal

2013. D’altra parte, queste economie stanno iniziando a guadagnare nuovamente quote di

mercato, grazie ai miglioramenti di competitività conseguiti attraverso le svalutazioni.

Il paese che ha legami maggiori con le economie dell’Europa dell’est è la Germania, ma anche

l’Italia è relativamente esposta agli scambi con l’area orientale. Inoltre, il rallentamento

dell’industria tedesca a sua volta condiziona le performance del resto dell’area euro. L’andamento

delle esportazioni in valore mostra come anche l’Italia stia registrando un marcato arretramento dei

flussi di merci diretti verso i paesi emergenti.

L’inflazione dell’area euro è su livelli appena positivi, decisamente inferiori al target della Bce.

L'ECONOMIA ITALIANAL'ECONOMIA ITALIANAL'ECONOMIA ITALIANAL'ECONOMIA ITALIANA

Oltre a questi elementi che hanno turbato i quadro generale, l’economia italiana ha evidenziato poi

andamenti peculiari. Siamo l’unico paese ad avere registrato due contrazioni consecutive del

prodotto nella prima metà dell’anno. Considerando che quella alle nostre spalle è la fase migliore

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del “mini-ciclo” dell’area avviatosi a metà 2013, ci si interroga su quali possano essere le tendenze

che caratterizzeranno la seconda parte dell’anno.

Queste tendenze preoccupano perché dopo la revisione al ribasso delle stime di crescita per il

2014, potrebbe adesso avviarsi anche un ridimensionamento delle prospettive per il prossimo

anno.

Alla luce del quadro che si sta materializzando, possiamo affermare che il 2014 è un anno

particolarmente deludente, non solo per l’andamento dell’economia, ma soprattutto per le

circostanze entro le quali tali tendenze si stanno materializzando. Difatti, a differenza del biennio

precedente, quando la crisi trova spiegazione in fattori specifici – crisi finanziarie e politica fiscale –

quest’anno avremmo potuto beneficiare non solo della normalizzazione dei fattori che ci avevano

penalizzato durante gli anni scorsi, ma anche del generalizzato miglioramento del clima di fiducia

degli operatori. Il fatto che il recupero abbia stentano a materializzarsi, configura quindi una

tendenza ben diversa da quella osservata gli anni scorsi quando la debolezza dell’economia

rispondeva a shock specifici e ben identificabili. Significativa la distanza cumulata nei confronti

dell’economia spagnola, che invece ha risposto con segnali di crescita vivace al cambiamento

delle condizioni economiche generali.

Le difficoltà che anche quest’anno hanno caratterizzato la nostra economia sembrano riconducibili

anche ad una particolare cautela mostrata da famiglie e imprese al momento nella definizione dei

propri programmi di spesa. Tale prudenza pare coerente con un cambiamento nei comportamenti

di consumo, legato alla percezione di prospettive di medio termine molto incerte. E’ possibile quindi

che sia iniziata una fase di aumento del tasso di risparmio, legata all’incertezza sull’andamento del

reddito futuro.

LA PROVINCIA DI AREZZOLA PROVINCIA DI AREZZOLA PROVINCIA DI AREZZOLA PROVINCIA DI AREZZO

Le ultime stime messe a disposizione da Prometeia relativamente al Valore Aggiunto della

provincia di Arezzo ci permettono di dare delle indicazioni, con tutte le cautele connesse ad una

fase economica fortemente “volatile”, sul probabile andamento dell'economia provinciale nel breve

e medio periodo.

Val. aggiunto a prezzi base (anno riferimento 2005) – provincia Arezzo (variazioni % su anno precedente)

Nel 2014 la variazione attesa è positiva ma molto prossima alla stazionarietà (0,3%) con un

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

-5,2

2,2

0,7

-2,0-1,5

0,3

1,1

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probabile miglioramento nel corso del 2015, anno in cui si dovrebbe assistere ad una crescita

dell'1,1%. In tal senso il condizionale è chiaramente d'obbligo in considerazione dell'estrema

incertezza che sta caratterizzando gli andamenti delle economie di tutto il mondo ed in misura

ancora più accentuata di quella nazionale: i repentini cambiamenti in alcuni degli indicatori utilizzati

per il modello di stima del valore aggiunto possono influenzare in misura sensibile le previsioni

formulate anche per il breve periodo. Del resto nel corso degli ultimi anni non sono state rare le

correzioni anche sensibili alle previsioni pubblicate da parte anche di organismi internazionali.

Nella attuale fase congiunturale, caratterizzata da un contesto nazionale in cui prevale una

profonda crisi sia sul versante dei consumi che su quello degli investimenti, i flussi verso l'estero

rappresentano l'unico possibile contributore alla crescita per cui la particolare propensione

all'export del nostro tessuto produttivo sicuramente costituisce un elemento a favore.

In tal senso vanno comunque tenuti in debita considerazione i già citati segnali di sofferenza

provenienti da mercati importanti per l'export a causa di problemi di natura finanziaria e geo-politica

che potrebbero rappresentare un fattore critico per l'economia aretina.

I metalli preziosi, primo aggregato dell'export aretino, hanno presentato un deciso raffreddamento

della domanda che, soprattutto negli ultimi anni, aveva raggiunto livelli di assoluto rilievo: la

tendenza potrebbe essere dunque orientata ad un assestamento verso livelli di export più bassi,

corroborata anche dalle previsioni ribassiste formulate recentemente riguardo al prezzo dell'oro (in

alcuni casi si parla anche di un ritorno al di sotto dei 1.000 dollari l'oncia).

Per l'oreficeria, secondo aggregato, il discorso dovrebbe essere praticamente opposto, anche se

resta comunque l'incognita del rallentamento del commercio mondiale e delle tensioni geo-politiche

che frenano gli scambi verso alcune aree particolarmente importanti per l'export provinciale di

settore.

Esportazioni ai prezzi base (anno riferimento 2005) – provincia di Arezzo (variazioni % su anno precedente)

Il segno delle variazioni delle esportazioni provinciali dei prossimi anni, sarà comunque

condizionato in maniera sensibile dalla dinamica dei prezzi dei metalli preziosi. Se la previsione di

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

11,8

27,3

38,0

13,3

-20,5 -19,5

7,4

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un probabile arretramento dai livelli massimi toccati nel 2012 troverà conferma, la probabilità che

questo possa portare ad un segno negativo i flussi provinciali non è poi così remota: le previsioni

formulate da Prometeia in tal senso, sembrano confermare questa ipotesi almeno fino al 2014.

La moda, terzo aggregato dell'export provinciale, sta continuando a fornire un contributo quasi

costantemente positivo: in questo contesto è molto dinamica la domanda proveniente dai nuovi

Paesi emergenti, caratterizzata da una sempre più ampia richiesta di beni di lusso (in particolare

del made in Italy) da parte di una platea crescente di “nuovi ricchi”.

Al contrario, per i settori e le realtà aziendali che non hanno come riferimento i mercati esteri, le

previsioni non sono molto promettenti: il mercato interno è ancora alle prese con una crisi profonda

per la quale al momento non si intravedono segnali di svolta.

Le due componenti della domanda interna, gli investimenti ed i consumi finali, sono entrambe

fortemente depresse.

Sul fronte degli investimenti aziendali negli ultimi anni si è assistito ad un sostanziale

congelamento di qualsiasi programma per una serie di ragioni concomitanti che vanno dalla crisi

della domanda, alle incertezze sul futuro anche prossimo, alla scarsa disponibilità di credito. In una

prospettiva di medio periodo, anche ipotizzando una uscita dalla fase più critica, non si intravedono

grossi margini per nuovi investimenti, soprattutto se si considera che a causa della contrazione

repentina dell'attività si sono determinati ampi margini di capacità produttiva inutilizzata.

Per quanto riguarda i consumi finali la prospettiva è similare. Il forte impatto delle politiche di

bilancio messe in atto negli ultimi anni hanno lasciato tracce pesanti sulle disponibilità delle

famiglie e quindi sulla loro capacità di acquisto. L'incertezza, inoltre, aumenta, dove possibile, la

propensione al risparmio come mezzo per fronteggiare eventuali situazioni di crisi che potrebbero

interessare i nuclei familiari.

Occupati totali – provincia di Arezzo (variazioni % su anno precedente)

Sulla base delle stime formulate da Prometeia sugli occupati in provincia si ottengono delle

indicazioni in base alle quali si profilerebbe per gli anni 2013 e 2014 una crescita occupazionale: le

due variazioni positive degli occupati non devono però trarre in inganno: l'incremento infatti può

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

-2,1

1,4

-1,7 -1,6

2,0

1,2

-0,4

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avere luogo anche in virtù di una progressiva precarizzazione e parcellizzazione del lavoro.

Considerato che nell'ambito dell'indagine sulle forze di lavoro, che costituisce la base per le stime

in esame, un soggetto viene considerato occupato se nella settimana precedente all'intervista ha

effettuato almeno un'ora dei lavoro, si può capire che si può verificare un aumento della platea

degli occupati anche in presenza di una congiuntura non favorevole del mercato del lavoro.

Di questo è puntuale testimonianza la costante crescita delle persone in cerca di occupazione che

proprio negli ultimi tre anni ha assunto livelli molto elevati.

Una possibile interpretazione è quindi che al momento il mercato del lavoro offra spesso forme di

occupazione flessibile a basso reddito che non consentono all'occupato di interrompere la ricerca

di un “nuovo lavoro” o di un “ulteriore lavoro” per un miglioramento della propria condizione

economica. La fotografia che ne emerge è quindi tutt'altro che positiva e non fa che corroborare le

perplessità su un possibile miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie e quindi di

una possibile ripresa dei consumi.

Persone in cerca di occupazione – provincia di Arezzo (variazioni % su anno precedente)

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

9,210,1

2,6

20,7

12,4

16,8

-2,5

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LINEE STRATEGICHE 2015LINEE STRATEGICHE 2015LINEE STRATEGICHE 2015LINEE STRATEGICHE 2015

Gli indirizzi per il 2015 costituiscono la declinazione in chiave annuale delle strategie e delle azioni

individuate nel programma pluriennale 2013-2018 e si articolano in aree strategiche di intervento si articolano in aree strategiche di intervento si articolano in aree strategiche di intervento si articolano in aree strategiche di intervento

che hanno ilche hanno ilche hanno ilche hanno il compito di fungere da contenitori per le azioni programmate. compito di fungere da contenitori per le azioni programmate. compito di fungere da contenitori per le azioni programmate. compito di fungere da contenitori per le azioni programmate.

Nel disegnare le linee programmatiche per il 2015, tuttavia, non si può prescindere da una serie di

considerazioni sostanziali che derivano direttamente dalla complessa e difficile fase evolutiva che

l'intero sistema camerale sta attraversando. Considerazioni e valutazioni che sono destinate a

costituire la base delle scelte non facili che attendono la Camera di Commercio pur in una

prospettiva tuttora caratterizzata da una notevole potenzialità d'intervento sul territorio in favore del

sistema delle imprese e dell'occupazione.

Il Decreto Legge n.90/2014 denominato “Pubblica Amministrazione”, poi convertito definitivamente

nella Legge n.114 del giorno 11 agosto 2014 , ha determinato il taglio graduale del Diritto Annuale

dovuto alla Camere di Commercio a carico delle imprese. La Legge n.114/2014 dispone all'art. 28

la progressiva riduzione del DA in chiave triennale: nel 2015 del 35%; nel 2016 del 40%; nel 2017

del 50%. Inoltre, dispone la determinazione di tariffe e diritti (di cui all'art. 18 della L:580/1993 e

succ. mod.) sulla base di costi standard definiti dal Ministero dello Sviluppo economico, sentite la

Società per gli Studi di Settore SpA e l 'Unioncamere sulla base di criteri di efficienza da

conseguire attraverso l'accorpamento degli Enti e degli organismi del sistema camerale e lo

svolgimento di funzioni in forma associata.

Si tratta, con tutta evidenza, di una riforma destinata a impattare fortemente sulle strutture camerali sia

dal lato delle attività programmatiche, sia dal lato della geografia organizzativa, seppure con una

gradualità che può consentire, ad Enti di equilibrata amministrazione quali la Camera di Commercio di

Arezzo, di continuare a svolgere un ruolo significativo, seppure ridotto, in ambito territoriale.

A tale già definito percorso, si affianca il Disegno di Legge delega per il riordino della P.A.,

nell'ambito del quale il Governo mira a “riordinare” l'attuale sistema camerale prevedendo una

serie di condizioni estremamente restrittive: l'art.9 di tale DDL, infatti, punta all'eliminazione del

diritto annuale, a ridefinire il numero delle Camere di Commercio tramite accorpamenti; a ridurne

compiti e funzioni; a trasferire al MISE le competenze relative al Registro Imprese, salvo

individuare modalità di gestione specifiche; a tagliare il numero dei componenti di Consigli, Giunte,

Unioni, Aziende speciali; a definire limiti per il trattamento economico del personale pur

garantendo, in regime transitorio, il mantenimento dei livelli occupazionali. Il DDL, incardinato al

Senato, al momento non ha iniziato il proprio iter per l'approvazione, tuttavia le materie in esso

inserite e l'evidente volontà di incidere profondamente nel sistema camerale non possono che

sollevare perplessità e preoccupazioni condizionando, per certi aspetti, l'operatività degli Enti.

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A tutto ciò deve assommarsi la grave crisi economico-finanziaria che in questi ultimi sette anni ha

interessato l'economia mondiale e che sta ancora producendo conseguenze negative per il

sistema economico italiano e per il nostro territorio caratterizzato da una forte propensione

all'export. Non mancano timidi segnali di ripresa ma è comunque necessario avere presente che

nel breve e forse nel medio periodo permarranno difficoltà in molti settori economici. Anche la

stagnazione di consumi interni si è mostrata in tutta la sua gravità aprendo un altro fronte di difficile

contenimento.

In questa fase complessa il sistema camerale, sia a livello nazionale che a livello regionale, ha

imboccato una fase di “autoriforma”, ispirata alla ricerca di efficienza tramite un percorso che miri a

recuperare risorse finanziarie agendo con tagli mirati (riduzione delle esternalizzazioni, dismissione

partecipate, sospensione di tutti i costi non obbligatori).

A livello di sistema, inoltre, è ormai in fase di avanzata puntualizzazione una serie di interventi

mirati a ridurre le contribuzioni “dalla periferia al centro” (Fondo perequativo, interventi su

Infocamere per revisione politica tariffaria, snellimento di strutture ed organismi di sistema). La

riduzione, dal 2015, del Diritto Annuale porterà comunque ad un ridimensionamento delle attività porterà comunque ad un ridimensionamento delle attività porterà comunque ad un ridimensionamento delle attività porterà comunque ad un ridimensionamento delle attività

promozionali per le quali sarà necessario addivenire ad una selezione in termini qualipromozionali per le quali sarà necessario addivenire ad una selezione in termini qualipromozionali per le quali sarà necessario addivenire ad una selezione in termini qualipromozionali per le quali sarà necessario addivenire ad una selezione in termini qualitativi e, tativi e, tativi e, tativi e,

ovviamente, quantitativi.ovviamente, quantitativi.ovviamente, quantitativi.ovviamente, quantitativi.

A tale riguardo giova sottolineare che circa 30 C.C.I.A.A. avranno già, con il primo taglio del 35%,

seri problemi per il pagamento di stipendi, mentre la maggior parte dichiara di arrivare

all'azzeramento di ogni attività promozionale.

E' necessario quindi avere ben presente lo scenario nel quale l'azione della Camera di Commercio

è chiamata comunque a dispiegarsi nell'obbiettivo di portare avanti quelle linee guida che ne

hanno ispirato da sempre l'azione cioè l'ottimizzazione delle risorse e la razionalizzazione dei

servizi confermando , pur nelle difficoltà, il ruolo che l'Ente camerale ha assunto nel nostro

territorio, quello cioè di “casa dell'economia”.

In questo contesto fortemente evolutivo l’azione della’azione della’azione della’azione della Camera di Commercio per il 2015 sarà Camera di Commercio per il 2015 sarà Camera di Commercio per il 2015 sarà Camera di Commercio per il 2015 sarà

indirizzata, d’intesa con le Categorie economiche, alla realizzazione indirizzata, d’intesa con le Categorie economiche, alla realizzazione indirizzata, d’intesa con le Categorie economiche, alla realizzazione indirizzata, d’intesa con le Categorie economiche, alla realizzazione di selezionati interventidi selezionati interventidi selezionati interventidi selezionati interventi

strategici per continuare a dare risposte strategici per continuare a dare risposte strategici per continuare a dare risposte strategici per continuare a dare risposte concrete al sistema locale delle imprese impegnato nella concrete al sistema locale delle imprese impegnato nella concrete al sistema locale delle imprese impegnato nella concrete al sistema locale delle imprese impegnato nella

problematica e pproblematica e pproblematica e pproblematica e protratta fase di trasformazione strutturale ed assestamento determinata dalla rotratta fase di trasformazione strutturale ed assestamento determinata dalla rotratta fase di trasformazione strutturale ed assestamento determinata dalla rotratta fase di trasformazione strutturale ed assestamento determinata dalla

crisi globale.crisi globale.crisi globale.crisi globale.

Il rafforzamento e l’adeguamento del tessuto economico territoriale alle dinamiche dei mercati ed

alla velocità dell’evoluzione economica continueranno ad essere al centro dell’azione

promozionale e strategica generale dell'Ente camerale che, proprio in ragione delle considerazioni

di cui sopra, dovrà programmare la propria operatività in maniera flessibile per garantire risposte

adeguate alle esigenze delle imprese ed al processo evolutivo in atto.

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In sintesi: In sintesi: In sintesi: In sintesi:

La situazione di equilibrio economico-finanziario della C.C.I.A.A., confermata dal confronto di

benchmarking con le altre realtà camerali omogenee; gli interventi di contenimento della spesa di

funzionamento e la oculata gestione complessiva di questi anni consentiranno alla Camera di

Arezzo di proseguire senza problemi nell'erogazione dei servizi istituzionali obbligatori per legge servizi istituzionali obbligatori per legge servizi istituzionali obbligatori per legge servizi istituzionali obbligatori per legge e

di affiancare a questi ancora alcuni selettivi interventi promozionali.

Le articolate funzioni istituzionali dell'Entefunzioni istituzionali dell'Entefunzioni istituzionali dell'Entefunzioni istituzionali dell'Ente vedranno nel 2015 le seguenti direttrici prioritarie:

� la conferma del ruolo centrale della Camera, nelnelnelnel consolidamento dei processiconsolidamento dei processiconsolidamento dei processiconsolidamento dei processi di di di di

semplificazione amministrativa nei servizi alle imprese a partire danei servizi alle imprese a partire danei servizi alle imprese a partire danei servizi alle imprese a partire dalla gestione del Registro lla gestione del Registro lla gestione del Registro lla gestione del Registro

delle Imprese come punto di riferimento e porta di accesso alle imprese e degli utenti ai delle Imprese come punto di riferimento e porta di accesso alle imprese e degli utenti ai delle Imprese come punto di riferimento e porta di accesso alle imprese e degli utenti ai delle Imprese come punto di riferimento e porta di accesso alle imprese e degli utenti ai

processi improntati alla qualitàprocessi improntati alla qualitàprocessi improntati alla qualitàprocessi improntati alla qualità , anche attraverso la certificazione digitale, servizi innovativi ed anche attraverso la certificazione digitale, servizi innovativi ed anche attraverso la certificazione digitale, servizi innovativi ed anche attraverso la certificazione digitale, servizi innovativi ed

e-governance;

� il consolidamento dei servizi di media-conciliazione;

� il rafforzamento delle competenze ispettive e l’implementazione di un piano controlli anche di

concerto con le altre autorità ispettive locali;

� il monitoraggio costante e sistematico delle varie dinamiche economiche locali e regionali con

il potenziamento del sistema degli Osservatori statistici camerali e con periodica diffusione dei

dati e degli andamenti;

1. il potenziamento del ruolo dell’Ente camerale come authority locale a tutela delle imprese deicome authority locale a tutela delle imprese deicome authority locale a tutela delle imprese deicome authority locale a tutela delle imprese dei

consumatori consumatori consumatori consumatori e quale soggetto di collegamento tra mondo della scuola, mondo della università

e mondo del lavoro con conseguente valorizzazione delle azioni di formazione imprenditoriale

e delle iniziative progettuali di rete;

2. il rafforzamento delle competenze in tema di valorizzazione delle infrastrutture quale volano

della ripresa economico-finanziaria;

3. le attività finalizzate a favorire l'internazionalizzazione delle imprese, il presidio dei principali

mercati esteri e la crescita del sistema anche attraverso il sistematico raccordo con il sistema

regionale e nazionale;

4. le attività finalizzate a favorire un equilibrato rilancio del commercio di vicinato e del terziario,

dei prodotti tipici e delle produzioni di eccellenza agroalimentare.

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LE AREE STRATEGICHE DI INTERVLE AREE STRATEGICHE DI INTERVLE AREE STRATEGICHE DI INTERVLE AREE STRATEGICHE DI INTERVENTOENTOENTOENTO

SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVASEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVASEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVASEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA

a) Semplificazione ed Ea) Semplificazione ed Ea) Semplificazione ed Ea) Semplificazione ed E----GovernmentGovernmentGovernmentGovernment

Continua l'impegno nella diffusione, ma anche nell'utilizzo diretto, delle principali tecnologie di E-

Government, che ormai sono divenute strumenti abituali nello svolgimento delle attività.

Si procederà nel generale processo di informatizzazione dei rapporti tra i cittadini, imprese e

Pubblica Amministrazione e fra le stesse amministrazioni pubbliche del territorio, anche attraverso

la continua diffusione presso gli operatori economici locali di strumenti avanzati quali la firma

digitale, la posta elettronica certificata, la business key ecc.

L'obiettivo, anche per l'anno 2015, è quello di proseguire con determinazione sulla strada della

semplificazione proponendo il sistema camerale, in stretto raccordo con il mondo associativo,

come protagonista dei processi di innovazione per rendere efficaci ed efficienti i rapporti con le

imprese, tramite l’esteso ricorso alla telematica.

In questo filone, rientrano tutte le azioni tese a promuovere ed attuare, a beneficio delle imprese,

percorsi di semplificazione, valorizzando il Registro delle Imprese e le procedure per la

Comunicazione Unica, rafforzando i rapporti con le altre Pubbliche Amministrazioni, le Regioni ed i

Comuni.

Un'ulteriore linea di intervento, rientrante sempre nell'alveo della semplificazione, è quella di

portare i servizi dell'Ente presso gli utenti, semplificando le procedure per l'avvio e lo svolgimento

delle attività economiche.

Su questo versante si inseriscono tutti gli interventi posti in essere dal registro delle Imprese, che

portano ad una velocizzazione dei procedimenti amministrativi, ad attuare una maggiore

trasparenza giuridica/informativa, oltre che ad ottimizzare la qualità dei dati disponibili e la loro

diffusione.

Azioni ed interventi:Azioni ed interventi:Azioni ed interventi:Azioni ed interventi:

� Diffusione sempre più capillare degli strumenti di ICT, multicanalità e servizi online.Diffusione sempre più capillare degli strumenti di ICT, multicanalità e servizi online.Diffusione sempre più capillare degli strumenti di ICT, multicanalità e servizi online.Diffusione sempre più capillare degli strumenti di ICT, multicanalità e servizi online.

Proseguirà per tutto il 2015 l'attività di erogazione dei dispositivi per la firma digitale CNS con

modalità già sperimentate con successo negli ultimi due anni (possibilità di richieste online di

appuntamenti, sportello veloce, fascicolo informatico, ecc.). Verrà incentivato, ove possibile, l'utilizzo

della telematica nei rapporti con l'utenza (es. telematizzazione dei certificati di origine). Si

intensificheranno i servizi online; verrà, inoltre, garantito un aggiornamento del sito sempre più

tempestivo e puntuale.

� Intensificare la Intensificare la Intensificare la Intensificare la sinergiasinergiasinergiasinergia con gli altri enti pubblici del territorio, le associazioni di categoria e gli con gli altri enti pubblici del territorio, le associazioni di categoria e gli con gli altri enti pubblici del territorio, le associazioni di categoria e gli con gli altri enti pubblici del territorio, le associazioni di categoria e gli

ordini professionali.ordini professionali.ordini professionali.ordini professionali.

L'Ente camerale dovrà assumere un ruolo centrale nella promozione della semplificazione

amministrativa a partire, come detto, dal consolidamento della COMUNICA e dall'attuazione

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concreta del fascicolo informatico presso il Registro Imprese/REA in collaborazione con i SUAP.

Il 2015 prevederà l'attuazione del sistema di cooperazione applicativa messo a punto da Regionel'attuazione del sistema di cooperazione applicativa messo a punto da Regionel'attuazione del sistema di cooperazione applicativa messo a punto da Regionel'attuazione del sistema di cooperazione applicativa messo a punto da Regione----

Infocamere per l'invio contestuale ai Suap e al R.I. delle pratiche concernenti l'avvio delle attività. Infocamere per l'invio contestuale ai Suap e al R.I. delle pratiche concernenti l'avvio delle attività. Infocamere per l'invio contestuale ai Suap e al R.I. delle pratiche concernenti l'avvio delle attività. Infocamere per l'invio contestuale ai Suap e al R.I. delle pratiche concernenti l'avvio delle attività. Al

fine di promuovere la semplificazione nell'utilizzo di tale nuovo sistema verranno calendarizzati

appositi incontri con le altre Istituzioni Pubbliche, le associazioni di categoria e gli ordini professionali

e concordate linee di azione comuni.

� Ridurre i tempi e i costi dell'azione Ridurre i tempi e i costi dell'azione Ridurre i tempi e i costi dell'azione Ridurre i tempi e i costi dell'azione amministrativa camerale, promuovendo anche la amministrativa camerale, promuovendo anche la amministrativa camerale, promuovendo anche la amministrativa camerale, promuovendo anche la

decertificazione e la de materializzazione.decertificazione e la de materializzazione.decertificazione e la de materializzazione.decertificazione e la de materializzazione.

La decertificazione e la dematerializzazione sono due leve importanti per consentire un recupero di

efficienza e di economicità nell'azione amministrativa. La La La La Camera di Commercio di Arezzo si è già Camera di Commercio di Arezzo si è già Camera di Commercio di Arezzo si è già Camera di Commercio di Arezzo si è già

attivata per stipulare appositi protocolli di intesa con altri Enti (es. Comune di Arezzo) per attivata per stipulare appositi protocolli di intesa con altri Enti (es. Comune di Arezzo) per attivata per stipulare appositi protocolli di intesa con altri Enti (es. Comune di Arezzo) per attivata per stipulare appositi protocolli di intesa con altri Enti (es. Comune di Arezzo) per

l'effettuazione dei controlli d'ufficio sulle autodichiarazioni.l'effettuazione dei controlli d'ufficio sulle autodichiarazioni.l'effettuazione dei controlli d'ufficio sulle autodichiarazioni.l'effettuazione dei controlli d'ufficio sulle autodichiarazioni. Nel 2015 si dovrà procedere in questa

direzione, sollecitando una più stretta interoperabilità e cooperazione applicativa con le altre

amministrazioni pubbliche. Dovranno proseguire, inoltre, gli interventi volti alla informatizzazione

dei processi interni e all'utilizzo dei canali telematici nei rapporti interni ed esterni. Già dal 2012, la

Camera di Commercio, attraverso Infocamere, in accordo con Unioncamere, ha messo a

disposizione, gratuitamente, un portale unico per tutte le CCIAA che consente alle pubbliche

amministrazioni di verificare direttamente, online, la veridicità delle dichiarazioni sostitutive ricevute

dalle imprese, nonché ottenere elenchi di Pec di imprese.

Sulla scia della completa dematerializzazione dei provvedimenti dirigenziali del Registro delle

Imprese compiuta a partire dal 2014 si intensificherà l'utilizzo degli strumenti di dialogo telematico

con l'utenza. In particolare tramite il Registro Ini-Pec si procederà, ove possibile, tramite PEC, alla

notifica dei verbali di accertamento delle sanzioni amministrative e degli altri provvedimenti

amministrativi.

Un’innovazione che impatterà in modo determinante sui tempi di evasione e sulla semplificazione

delle procedure è rappresentata dalla nuova normativa in materia di ricevimento ed iscrizione di

atti notarili: l'articolo 20 comma 7 bis del D.L. 91/2014 convertito nella legge n. 116/2014 , in vigore

dal 1° settembre 2014, prevede infatti, al fine di semplificare e velocizzare gli adempimenti in

materia di costituzione di nuove imprese, l'iscrizione immediata da parte dell'Ufficio del Registro

delle Imprese degli atti di provenienza notarile, riservando al Notaio l'esclusiva competenza in

materia di controllo delle condizioni richieste dalla legge per l'iscrizione degli stessi (escluse Spa).

Al riguardo si ritiene che il legislatore abbia inteso riferirsi oltre che agli atti notarili anche a tutti gli

atti provenienti da un'autorità pubblica, ad esempio le sentenze.

Tale previsione normativa, pur se soggetta a successive possibili interpretazioni al fine della sua

pratica applicazione, delinea una procedura che rende inarrestabile l'iter di iscrizione (salvo la

verifica dei requisiti di ricevibilità dell'atto); ciò comporterà una velocizzazione nei tempi di

trattazione ed evasione delle pratiche societarie ( in particolare atti costitutivi o modifiche statutarie

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di srl ) rispetto ai precedenti 5 giorni previsti dal DPR 581/1995, prevedendosi di trattare la

pratica, ove possibile, anche nello stesso giorno di arrivo e non prevedendosi inoltre la

possibilità di una sospensione o il rifiuto della stessa da parte dell'Ufficio, salvo unicamente nel

caso di mancanza di Pec....

La norma comunque, ribadendo che resta ferma la cancellazione d'ufficio ai sensi dell'articolo

2191 c.c. e, confermando altresì, in capo al Conservatore , i poteri di controllo in ordine alla

domanda , sembra di poter affermare che l'ufficio del registro, sia pur provvedendo all'”immediata

iscrizione”, debba effettuare, ad iscrizione avvenuta, quindi a posteriori, quei controlli che se

effettuati a priori avrebbero comportato la mancata iscrizione dell'atto

Sul fronte del commercio estero, già da qualche anno, è attivo il progetto Web.Co, con un riscontro

positivo in termini di aziende coinvolte e pratiche evase. Dato pertanto che il servizio sta dando

discreti risultati, vì è l'intenzione di estenderlo ulteriormente ad un numero crescente di aziende,

promuovendo con maggior intensità sul territorio provinciale la trasmissione telematica dei

certificati di origine da parte delle aziende.

� Valorizzazione del patrimonio informativo delle BANCHE DATI CAMERALI a partire dal Valorizzazione del patrimonio informativo delle BANCHE DATI CAMERALI a partire dal Valorizzazione del patrimonio informativo delle BANCHE DATI CAMERALI a partire dal Valorizzazione del patrimonio informativo delle BANCHE DATI CAMERALI a partire dal

REGISTRO DELLE IMPRESE, anche sostenendo progetti specifici in tema di legalitàREGISTRO DELLE IMPRESE, anche sostenendo progetti specifici in tema di legalitàREGISTRO DELLE IMPRESE, anche sostenendo progetti specifici in tema di legalitàREGISTRO DELLE IMPRESE, anche sostenendo progetti specifici in tema di legalità.

Le banche dati camerali rappresentano una fonte primaria di informazione economica,

indispensabile per il corretto funzionamento del mercato (registro imprese, registro protesti, brevetti

e marchi ecc.). La valorizzazione di tali banche dati si pone per gli enti camerali non più solo come

una opportunità, ma anche come una necessità per garantire l'attuazione dell'OPEN DATA.

Saranno promosse iniziative in tal senso, soprattutto sul versante della promozione della legalità

(si pensi alla stipula dell'apposito protocollo con la Prefettura, la Procura e il Tribunale di Arezzo).

Inoltre, al fine di mantenere delle banche dati sempre aggiornate, complete e corrette occorrerà

procedere a garantire - specie con riferimento al Registro delle Imprese - adeguati standard di

qualità nella lavorazione.

La qualità delle notizie contenute nella banca dati del Registro Imprese e la rispondenza delle

stesse alla situazione reale rappresentano, inoltre, un punto essenziale per garantire dati corretti e

velocemente aggiornati, anche ai fini della elaborazione di studi e statistiche.

Particolare attenzione, per questo, verrà dedicata ai procedimenti di cancellazione d'ufficio di

società di capitali e di imprese individuali e società di persone non più operative.

Stima pratiche telematiche Registro Imprese / REA nel 2015 : 25.000Stima pratiche telematiche Registro Imprese / REA nel 2015 : 25.000Stima pratiche telematiche Registro Imprese / REA nel 2015 : 25.000Stima pratiche telematiche Registro Imprese / REA nel 2015 : 25.000

Stima CNS da erogare nel 201Stima CNS da erogare nel 201Stima CNS da erogare nel 201Stima CNS da erogare nel 2015: 5.0005: 5.0005: 5.0005: 5.000

Stima accessi utenza camerale nel 2015: 21.000Stima accessi utenza camerale nel 2015: 21.000Stima accessi utenza camerale nel 2015: 21.000Stima accessi utenza camerale nel 2015: 21.000

b) La Regolazione del Mercatob) La Regolazione del Mercatob) La Regolazione del Mercatob) La Regolazione del Mercato

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Nel corso del 2015 verrà confermata l'attenzione alle funzioni di regolazione del mfunzioni di regolazione del mfunzioni di regolazione del mfunzioni di regolazione del mercatoercatoercatoercato, che

mirano a garantire, con l'apporto delle associazioni di consumatori ed utenti, associazioni di consumatori ed utenti, associazioni di consumatori ed utenti, associazioni di consumatori ed utenti, il corretto

svolgimento dei rapporti economici tra imprese e tra imprese e consumatori-utenti. Inoltre

prosegue l'istituzione di sistemi di giustizia alternativa istituzione di sistemi di giustizia alternativa istituzione di sistemi di giustizia alternativa istituzione di sistemi di giustizia alternativa con particolare riferimento allo sviluppo della con particolare riferimento allo sviluppo della con particolare riferimento allo sviluppo della con particolare riferimento allo sviluppo della

mediazione obbligatoria reintrodotta con il Decreto n.69/2013 convertito in legge n.98/2013.mediazione obbligatoria reintrodotta con il Decreto n.69/2013 convertito in legge n.98/2013.mediazione obbligatoria reintrodotta con il Decreto n.69/2013 convertito in legge n.98/2013.mediazione obbligatoria reintrodotta con il Decreto n.69/2013 convertito in legge n.98/2013.

� Potenziamento della MEDIA CONCILIAZIONEPotenziamento della MEDIA CONCILIAZIONEPotenziamento della MEDIA CONCILIAZIONEPotenziamento della MEDIA CONCILIAZIONE

In quest'ultimo caso siamo di fronte ad una vera e propria forma di semplificazione del

contenzioso giudiziario che si sta consolidando, pur se nel D.Lgs. “Giustizia” del 29 agosto

2014 l'introduzione della negoziazione assistita, fa sorgere qualche perplessità in merito alla

coesistenza paritaria dei due istituti a fronte di condizioni strutturali ed operative diametralmente

opposte.

Il Servizio di Conciliazione e l' Organismo di Mediazione della Camera di Commercio di Arezzo,

iscritto al n. 58 dell'elenco degli organismi tenuto dal Ministero di Giustizia, hanno gestito

complessivamente negli ultimi quattro anni N. 522 procedure . I procedimenti arbitrali, nello

stesso orizzonte temporale, sono stati 34.

� Prosecuzione dei progetti di promozione nell'educazione al consumo e della tutela del Prosecuzione dei progetti di promozione nell'educazione al consumo e della tutela del Prosecuzione dei progetti di promozione nell'educazione al consumo e della tutela del Prosecuzione dei progetti di promozione nell'educazione al consumo e della tutela del

consumatore.consumatore.consumatore.consumatore.

Compatibilmente con la disponibilità di risorse, proseguirà l'attività di formazione e divulgazione

in materia di diritti del consumatore attraverso la ripetizione dell'iniziativa “CONSUMARE AD

OCCHI APERTI”, rivolta agli studenti di scuola media superiore, che potranno usufruire di

seminari in forma modulare tenuti da esperti del settore.

In ogni caso si procederà ad incrementare le pagine Web sul sito camerale dedicate alla tutela

del consumatore.

� Iniziative a tutela della proprietà industriale.Iniziative a tutela della proprietà industriale.Iniziative a tutela della proprietà industriale.Iniziative a tutela della proprietà industriale.

In materia di proprietà industriale, conformemente alle direttive di governo, si proseguirà con le

iniziative formative a beneficio di imprese e professionisti volte alla diffusione della cultura

brevettuale ed allo sviluppo degli strumenti di tutela della proprietà industriale.

Proseguirà l'attività di revisione ed ampliamento delle pagine Web dedicate alla proprietà

industriale per rendere più funzionale l'informazione a disposizione dell'utenza.

� Diffusione dei marchi di garanzia e intensificazione attività della Consulta della RegDiffusione dei marchi di garanzia e intensificazione attività della Consulta della RegDiffusione dei marchi di garanzia e intensificazione attività della Consulta della RegDiffusione dei marchi di garanzia e intensificazione attività della Consulta della Regolazioneolazioneolazioneolazione

del Mercato.del Mercato.del Mercato.del Mercato.

Attraverso la Consulta per la regolazione del mercato, sarà implementato il progetto Marchi di

qualità nei settori auto-moto riparazioni, installazione-manutenzione impianti domestici,

tintolavanderie. Il progetto prevede la realizzazione di un marchio ad hoc, differenziato per

settore, utilizzabile dall'impresa che si impegna ad osservare i codici di condotta in corso di

elaborazione, ove è compreso l'obbligo di ricorrere all'apposita commissione paritetica di

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conciliazione in caso di controversia con il cliente-consumatore.

Oltre ai codici di condotta, è in via di elaborazione la convenzione con le associazioni dei

consumatori e delle imprese ed il regolamento di disciplina della Commissione.

c) Attività di Vigilanzac) Attività di Vigilanzac) Attività di Vigilanzac) Attività di Vigilanza

Nel 2015, relativamente ai compiti di tutela del mercato e dei consumatori nel settore dei metalli

preziosi, della metrologia legale e della conformità prodotti, l'Ente camerale proseguirà l'attuazione

del piano di verifiche concordato con il nuovo “Protocollo d'Intesa tra Unioncamere ed il Ministero

dello Sviluppo Economico per iniziative in materia di controllo, vigilanza e funzioni metriche”, al

quale la Camera di Commercio di Arezzo ha deliberato la propria adesione nel corso del 2013.

Proseguirà inoltre, l'attività di collaborazione con gli organismi di controllo del territorio (Guardia di

Finanza, Procura, ecc.) particolarmente nel settore dei metalli preziosi che, negli ultimi anni, ha

subito un determinante aumento del numero di controlli e dei coinvolgimenti degli uffici ispettivi

dell'Ente e le attività concordate nel Protocollo d’intesa sottoscritto con l’Ufficio delle Dogane di

Arezzo.

Anche per il settore della conformità prodotti l'Ente continuerà a sviluppare le proprie attività di

sorveglianza fornendo, nel contempo, il necessario supporto alle imprese del settore.

Ispezioni compiute:Ispezioni compiute:Ispezioni compiute:Ispezioni compiute:

Anno 2012: Anno 2012: Anno 2012: Anno 2012: n. 883n. 883n. 883n. 883

Anno 2013: Anno 2013: Anno 2013: Anno 2013: n. 647n. 647n. 647n. 647

Anno 2014 (agosto):Anno 2014 (agosto):Anno 2014 (agosto):Anno 2014 (agosto): n. 645n. 645n. 645n. 645

RISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESI

� Ridurre il peso e i costi della burocrazia a carico delle imprese.

� Favorire la diffusione e l'utilizzo dell'informatica e della telematica nei rapporti con

l'amministrazione pubblica.

� Individuare nella Camera di Commercio la cabina di regia della promozione della

semplicazione amministrativa a livello locale.

� Favorire lo sviluppo della giustizia alternativa con particolare riferimento all'attività

dell'Organismo di mediazione e della diffusione dell'arbitrato;

� Specializzazione delle competenze degli Uffici metrici sulle attività di vigilanza e controllo.

MARKETING TERRITORIALEMARKETING TERRITORIALEMARKETING TERRITORIALEMARKETING TERRITORIALE

Una forte attenzione al territorio, promuovendo gli strumenti che possano favorire la sua

competitività complessiva ma anche la sua attrattività, è una pre-condizione per garantire

opportunità di sviluppo alle imprese e al sistema economico locale nel suo complesso.

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DDDDal territorio nascono le istanze dei singoli attori economici, che nello stesso crescono e si al territorio nascono le istanze dei singoli attori economici, che nello stesso crescono e si al territorio nascono le istanze dei singoli attori economici, che nello stesso crescono e si al territorio nascono le istanze dei singoli attori economici, che nello stesso crescono e si

riconoscono. riconoscono. riconoscono. riconoscono.

Occorre quindi raccogliere queste istanze e veicolarle verso forme di sviluppo che in modo

armonico ricomprendano gli elementi propri dei tessuti economici, ambientali e sociali .

La Camera di Commercio pertanto conferma anche per il 2015 la forte vicinanza al sistema La Camera di Commercio pertanto conferma anche per il 2015 la forte vicinanza al sistema La Camera di Commercio pertanto conferma anche per il 2015 la forte vicinanza al sistema La Camera di Commercio pertanto conferma anche per il 2015 la forte vicinanza al sistema

economico territoriale per interpretarne le esigenze e accompagnarne lo sviluppo anche in chiave economico territoriale per interpretarne le esigenze e accompagnarne lo sviluppo anche in chiave economico territoriale per interpretarne le esigenze e accompagnarne lo sviluppo anche in chiave economico territoriale per interpretarne le esigenze e accompagnarne lo sviluppo anche in chiave

sociale, compatibilmente con le risosociale, compatibilmente con le risosociale, compatibilmente con le risosociale, compatibilmente con le risorse disponibili.rse disponibili.rse disponibili.rse disponibili.

Negli anni, progressivamente, l'intervento camerale per il Turismo e lo sviluppo locale è stato

potenziato in ottica integrata, non soltanto valorizzando sinergie progettuali con le associazioni di

categoria ma anche elaborando programmazioni a livello di sistema istituzionale locale e regionale.

E' stata portata avanti una strategia complessiva mirante da un lato alla valorizzazione di tutte le

componenti, dall'altro a favorire un'intensa attività promozionale e di sostegno allo sviluppo locale

concretizzatasi in una serie articolata di progetti e iniziative orientati a promuovere lo

sviluppo,potenziando l'offerta locale ed ottimizzando la coesione tra le componenti ambientali,

culturali, produttive e turistiche. Tali azioni potranno trovare continuità anche nel 2015 nell'ottica di

interventi mirati e selezionati.

a)a)a)a) Gli interventi in favore dello sviluppo del terziario ( commercio, turismo e servizi)Gli interventi in favore dello sviluppo del terziario ( commercio, turismo e servizi)Gli interventi in favore dello sviluppo del terziario ( commercio, turismo e servizi)Gli interventi in favore dello sviluppo del terziario ( commercio, turismo e servizi)

Saranno valorizzate, compatibilmente con le risorse disponibili, le attività di animazione ed

attrattività turistico-commerciale , anche con riferimento alla promozione degli esercizi di vicinato,

presidio fondamentale dei nostri Centri Storici, pur se colpiti in profondità dall’attuale crisi dei

consumi.

Si segnala in particolare il progetto diffusione del marchio di qualità ““““Ospitalità italiana” Ospitalità italiana” Ospitalità italiana” Ospitalità italiana” promosso

dalla Camera di Commercio in collaborazione con l'Istituto Nazionale Ricerche Turistiche – ISNART

nell'ambito di iniziative progettuali di sistema: nel 2013 sono state certificate n. 95 strutture

alberghiere/agrituristiche e della ristorazione della nostra provincia.

Inoltre, dovranno essere proseguite le progettualità strategiche mirate nei seguenti asset:

���� Collaborazione mirata per la definizione di una governance territorialegovernance territorialegovernance territorialegovernance territoriale per il settore turismo

insieme alla Regione Toscana ed all'intero sistema camerale, tenuto conto tuttavia della riforma

in atto che posiziona tale competenza presso l’ente Regione.

���� Accanto al processo di ristrutturazione strategica della promozione del turismo a livello

regionale e locale, nel corso del 2015 di dovrà intervenire sul sistema complesso di elementi

(infrastrutturali e relazionali) che definiscono nel loro insieme l'identità territoriale e la sua

accessibilità: efficienza e costo dei trasporti/servizi, efficienza dell'ospitalità e, più in generale,

delle imprese del settore; qualità e fruibilità de patrimonio ambientale e culturale. L'obbiettivo L'obbiettivo L'obbiettivo L'obbiettivo

dovrà essere quello di qualificare e incrementare le presenze in termini qualitativi e non solo dovrà essere quello di qualificare e incrementare le presenze in termini qualitativi e non solo dovrà essere quello di qualificare e incrementare le presenze in termini qualitativi e non solo dovrà essere quello di qualificare e incrementare le presenze in termini qualitativi e non solo

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quantitativi,quantitativi,quantitativi,quantitativi, anche cogliendo le opportunità che potranno scaturire in preparazione di EXPO anche cogliendo le opportunità che potranno scaturire in preparazione di EXPO anche cogliendo le opportunità che potranno scaturire in preparazione di EXPO anche cogliendo le opportunità che potranno scaturire in preparazione di EXPO

2015.2015.2015.2015.

b) Valorizzazione produzioni agricole locali e progetti di filiera cortab) Valorizzazione produzioni agricole locali e progetti di filiera cortab) Valorizzazione produzioni agricole locali e progetti di filiera cortab) Valorizzazione produzioni agricole locali e progetti di filiera corta

Tutelare, valorizzare e promuovere le produzioni locali ed i prodotti tipici agroalimentari costituisce

una delle progettualità trasversali per eccellenza: anche nel 2015 si agirà per lo sviluppo dei

consorzi di tutela, per l'adozione di disciplinari di qualità, per la tracciabilità dei prodotti, per la

valorizzazione della filiera a km zero.

Una strategia di comune interesse tra mondo della produzione, della cooperazione, del terziario e

dell'agricoltura. Si darà continuità all'importante azione del Panel Olio e delle commissioni

assaggio dei vini che svolgono una intensa attività finalizzata alla crescita qualitativa delle

produzioni locali, anche in questo caso in coerenza con l'ottimizzazione delle risorse economiche

ed organizzative.

RISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESI

� realizzazione di nuove azioni per il turismo sostenibile per potenziare la

valorizzazione delle risorse del territorio;

� continuità del ruolo camerale nell'evoluzione delle governance per il turismo;

� potenziamento delle progettualità per la valorizzazione delle produzioni tipiche di

qualità e per la valorizzazione commerciale ed economica della rete dei centri Storici.

INNOVAZIONE INNOVAZIONE INNOVAZIONE INNOVAZIONE ---- FORMAZIONEFORMAZIONEFORMAZIONEFORMAZIONE

Lo scenario sociale ed economico è radicalmente mutato e le imprese sono chiamate ad evolvere

la loro natura ed operatività di pari passo con quelle grandi trasformazioni indotte dalla rivoluzione

tecnologica del digitale che incidono così profondamente sull’intero tessuto produttivo.

Il modello aziendale tradizionale, quello su cui si è basata la crescita per qualche decennio ha

lasciato il passo a paradigmi diversi e costantemente aggiornati: le aziende non possono sottrarsi

all'impegno di adeguarsi, pena l'esclusione dal mercato. Da qui la necessità di acquisire flessibilità,

apertura, e predisposizione alla collaborazione ed alla condivisione delle conoscenze:

l'innovazione si pone allora in stretta connessione con la formazione manageriale e d'impresa in un

autentico binomio di sviluppo.

L’obiettivo della Camera di Commercio, quale istituzione a supporto dell’economia del territorio, è

per il 2015 quello di continuare a facilitare le diverse realtà imprenditoriali nell’acquisizione di un

vantaggio competitivo grazie alla diffusione dei processi di innovazione supportati dalla crescita

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della cultura d'impresa. Coerentemente con questa impostazione potranno trovare sviluppo,

compatibilmente con le risorse disponibili, un numero mirato di progetti per sostenere idee

d’impresa ed anche per accompagnare ed agevolare programmi di investimento di aziende leader

aretine.

� Si propone la conferma degli ormai collaudati incentivi a incentivi a incentivi a incentivi a favore dei sistemi di qualità aziendale favore dei sistemi di qualità aziendale favore dei sistemi di qualità aziendale favore dei sistemi di qualità aziendale

(ISO 9000; ISO 14.000(ISO 9000; ISO 14.000(ISO 9000; ISO 14.000(ISO 9000; ISO 14.000) quelli volti a favorire il rispetto dell’ambiente e l'utilizzo di energie

rinnovabili (per il 2015 si stimano contributi per n. 20 aziende).

� Riguardo l’innovazione saranno valorizzati progetti concreti che coinvolgano le imprese, il

sistema universitario, i centri di ricerca regionali e nazionali. Specifica attenzione dovrà poi

essere riservata al coinvolgimento degli occupati in percorsi di alta specializzazione per

approfondire le competenze e attualizzarle favorendo l'innovazione e lo sviluppo all'interno

delle aziende. Dovranno essere estesi e consolidati i percorsi progettuali per esperienze di

alternanza scuola-lavoro , per i tirocini formativi e quanto verrà valutato utile ed opportuno per

dare un significato stabile ai rapporti tra mondo della produzione e mondo della formazione.

Specifiche azioni saranno poi finalizzate a valorizzare gli Istituti Tecnici Superiori quale “fucina”

importante per profili professionali particolarmente richiesti dalle imprese del territorio, in

quest'ambito valorizzando gli Accordi di Rete avviati nel 2014 per la costituzione di due Poli

formativi (filiera turismo e agrolimentare) nell'ambito di un progetto sostenuto dalla Regione

Toscana.

� Capitolo a parte meCapitolo a parte meCapitolo a parte meCapitolo a parte merita poi l'azione volta a recuperare il ruolo di Arezzo quale sede di corsi rita poi l'azione volta a recuperare il ruolo di Arezzo quale sede di corsi rita poi l'azione volta a recuperare il ruolo di Arezzo quale sede di corsi rita poi l'azione volta a recuperare il ruolo di Arezzo quale sede di corsi

universitari: intervento che sarà mirato a mantenere la centralità strategica dell'Ente camerale . universitari: intervento che sarà mirato a mantenere la centralità strategica dell'Ente camerale . universitari: intervento che sarà mirato a mantenere la centralità strategica dell'Ente camerale . universitari: intervento che sarà mirato a mantenere la centralità strategica dell'Ente camerale .

Il bacino potenziale annuo di diplomati nel territorio provinciale è di circa 2.600 studenti, ma

soltanto il 57% si iscrive all’Università (media nazionale: 66%); in totale sono oltre 8.500 gli

studenti aretini “fuori sede”. La Camera di Commercio si pone l’obiettivo di rilanciare l’attività

universitaria ad Arezzo, anche in modalità teledidattica, offrendo in tal modo a studenti e

famiglie un'opportunità direttamente nel territorio . Ciò sarà possibile in sinergia con l'Ateneo

senese e segnatamente per le facoltà di Economia e Commercio e Scienze bancarie. Nel corso

del 2015 sarà operativo il corso di laurea triennale in Ingegneria Informatica on-line con il

Politecnico di Milano gestito dal Polo Universitario Aretino, anche se appare fondamentale

rilanciare e rinnovare l’operatività dello stesso Polo.

� Sul versante del binomio innovaSul versante del binomio innovaSul versante del binomio innovaSul versante del binomio innovazionezionezionezione----formazione si colloca il consolidamento dell’operatività formazione si colloca il consolidamento dell’operatività formazione si colloca il consolidamento dell’operatività formazione si colloca il consolidamento dell’operatività

dell'Azienda Speciale unica “ dell'Azienda Speciale unica “ dell'Azienda Speciale unica “ dell'Azienda Speciale unica “ Arezzo SviluppoArezzo SviluppoArezzo SviluppoArezzo Sviluppo” per la formazione, innovazione e servizi alla ” per la formazione, innovazione e servizi alla ” per la formazione, innovazione e servizi alla ” per la formazione, innovazione e servizi alla

Camera, nata dalla fusione per incorporazione dell'azienda speciale S.A.G.OR. nell'azienda Camera, nata dalla fusione per incorporazione dell'azienda speciale S.A.G.OR. nell'azienda Camera, nata dalla fusione per incorporazione dell'azienda speciale S.A.G.OR. nell'azienda Camera, nata dalla fusione per incorporazione dell'azienda speciale S.A.G.OR. nell'azienda

speciale speciale speciale speciale FO.AR. FO.AR. FO.AR. FO.AR.

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RISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESI

• accrescimento della sinergia tra Camera di Commercio, Università ed Istituti

Scolastici della Provincia al fine di creare una “governance” della crescita culturale in

grado di orientare positivamente l'incontro tra formazione e professioni avendo per

obbiettivo l'occupazione giovanile;

• ampliamento delle attività finalizzate all'alternanza scuola-lavoro in sinergia con le

istituzioni scolastiche ed il mondo economico;

• sostegno ed incentivazione alle imprese su progetti di innovazione.

SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE, TECNOLOGICHE E DI SERVIZIOSVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE, TECNOLOGICHE E DI SERVIZIOSVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE, TECNOLOGICHE E DI SERVIZIOSVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE, TECNOLOGICHE E DI SERVIZIO

Sviluppare la competitività del territorio si traduce anche nella promozione dei temi infrastrutturali.

Le infrastrutture sono un elemento di rilancio dell'economia sia con le ricadute immediate derivanti

dall'effetto “lavori in corso” sia con i vantaggi competitivi che potranno derivare da un equilibrato

sviluppo complessivo favorito da reti efficienti per il trasporto, la mobilità anche turistica, la rapidità

delle connessioni e l'adeguatezza delle “reti” tecnologiche.

La Camera di Commercio nel corso del 2015, pur non avendo competenze dirette sulla pur non avendo competenze dirette sulla pur non avendo competenze dirette sulla pur non avendo competenze dirette sulla

realizzazione delle opere,realizzazione delle opere,realizzazione delle opere,realizzazione delle opere, intende dare continuità al coordinamento delle azioni mirate alla

promozione di un adeguato sviluppo delle infrastrutture del territorio quale elemento strategico.

Con la consapevolezza delle evidenti condizioni temporali (medio e lungo periodo) è comunque

necessario intervenire per accrescere l'efficacia degli interventi infrastrutturali, misurandone

concretamente la rispondenza alle esigenze di sviluppo del territorio e attuando un'attenta

governance degli investimenti. Questa linea d'intervento si pone l'obbiettivo di:

� contribuire alla crescita della dotazione infrastrutturale eventualmente co-finanziando progetti e

monitorandone l'avanzamento ed il rispetto degli impegni delle amministrazioni locali e nazionali

(E78, E45, viabilità nelle vallate, trasporto ferroviario ecc.E78, E45, viabilità nelle vallate, trasporto ferroviario ecc.E78, E45, viabilità nelle vallate, trasporto ferroviario ecc.E78, E45, viabilità nelle vallate, trasporto ferroviario ecc.) con le altre Camere di Commercio

competenti per territorio;

� richiamare l'attenzione delle istituzioni regionali e nazionali sulle difficoltà legate alle fermate fermate fermate fermate

dei trenidei trenidei trenidei treni che via via sono state sempre più ridotte e sulla mancanza dei collegamenti veloci mancanza dei collegamenti veloci mancanza dei collegamenti veloci mancanza dei collegamenti veloci che

penalizzano sia il traffico pendolare che, aspetto ancora più importante, gli scambi commerciali

su rotaia;

� faaaavorire la diffusione delle ““““infrastrutture” tecnologiche, infrastrutture” tecnologiche, infrastrutture” tecnologiche, infrastrutture” tecnologiche, ed in particolare della banda larga.

Per quanto concerne le infrastrutture di servizio,infrastrutture di servizio,infrastrutture di servizio,infrastrutture di servizio, nel corso del 2015 particolare attenzione dovrà

essere dedicata al polo espositivo di Arezzo Fiere e Congressi srl, per la quale l'Ente camerale ha

finalizzato nel tempo significative risorse finanziari. AFC dovrà essere pertanto posta al centro di

una decisa e profonda azione di consolidamento strutturale mirata soprattutto al contenimento dei

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costi, da verificare con fasi calendarizzate di controllo e verifica, e quindi alla realizzazione di un

piano di attività in grado di conseguire un adeguato posizionamento della struttura in tutte le sue

potenzialità.

� La Camera di Commercio potrà mantenere, a favore di Arezzo Fiere, il proprio impegno in La Camera di Commercio potrà mantenere, a favore di Arezzo Fiere, il proprio impegno in La Camera di Commercio potrà mantenere, a favore di Arezzo Fiere, il proprio impegno in La Camera di Commercio potrà mantenere, a favore di Arezzo Fiere, il proprio impegno in

termini finanziaritermini finanziaritermini finanziaritermini finanziari---- tuttavia circoscritto in termini temporali tuttavia circoscritto in termini temporali tuttavia circoscritto in termini temporali tuttavia circoscritto in termini temporali ---- solo a fronte di un compiuto e solo a fronte di un compiuto e solo a fronte di un compiuto e solo a fronte di un compiuto e

sostenibile Piano industriale che dimostri, attraverso rigorosi taglsostenibile Piano industriale che dimostri, attraverso rigorosi taglsostenibile Piano industriale che dimostri, attraverso rigorosi taglsostenibile Piano industriale che dimostri, attraverso rigorosi tagli di gestione e con l'incremento i di gestione e con l'incremento i di gestione e con l'incremento i di gestione e con l'incremento

dei proventi ,il raggiungimento dell' equilibrio economico dei proventi ,il raggiungimento dell' equilibrio economico dei proventi ,il raggiungimento dell' equilibrio economico dei proventi ,il raggiungimento dell' equilibrio economico –––– finanziario in una concreta prospettiva finanziario in una concreta prospettiva finanziario in una concreta prospettiva finanziario in una concreta prospettiva

di autosufficienza.di autosufficienza.di autosufficienza.di autosufficienza.

Per quanto riguarda le altre partecipate, in linea con le più recenti disposizioni normative, dovrà

proseguire l'operato di razionalizzazione attraverso la prosecuzione del programma di dismissioni l'operato di razionalizzazione attraverso la prosecuzione del programma di dismissioni l'operato di razionalizzazione attraverso la prosecuzione del programma di dismissioni l'operato di razionalizzazione attraverso la prosecuzione del programma di dismissioni

deciso nel 2014deciso nel 2014deciso nel 2014deciso nel 2014 e fino a mantenere unicamente le partecipazioni ritenute essenziali per il

perseguimento della mission dell'Ente.

In particolare, l'Ente camerIn particolare, l'Ente camerIn particolare, l'Ente camerIn particolare, l'Ente camerale dovrà tenere conto della recente introduzione dell'obbligo previsto ale dovrà tenere conto della recente introduzione dell'obbligo previsto ale dovrà tenere conto della recente introduzione dell'obbligo previsto ale dovrà tenere conto della recente introduzione dell'obbligo previsto

dall'art. 1, co. 551 della L. Stabilità 2014 per l'ente pubblico socio di accantonare, a partire dal dall'art. 1, co. 551 della L. Stabilità 2014 per l'ente pubblico socio di accantonare, a partire dal dall'art. 1, co. 551 della L. Stabilità 2014 per l'ente pubblico socio di accantonare, a partire dal dall'art. 1, co. 551 della L. Stabilità 2014 per l'ente pubblico socio di accantonare, a partire dal

prossimo esercizio, in un apposito fondo vincolato del proprio bilancio, una somma prossimo esercizio, in un apposito fondo vincolato del proprio bilancio, una somma prossimo esercizio, in un apposito fondo vincolato del proprio bilancio, una somma prossimo esercizio, in un apposito fondo vincolato del proprio bilancio, una somma pari all'importo pari all'importo pari all'importo pari all'importo

del risultato negativo, non immediatamente ripianato, della società partecipata in perdita, in misura del risultato negativo, non immediatamente ripianato, della società partecipata in perdita, in misura del risultato negativo, non immediatamente ripianato, della società partecipata in perdita, in misura del risultato negativo, non immediatamente ripianato, della società partecipata in perdita, in misura

proporzionale alla propria quota di partecipazione .proporzionale alla propria quota di partecipazione .proporzionale alla propria quota di partecipazione .proporzionale alla propria quota di partecipazione .

RISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESI � Contribuire Contribuire Contribuire Contribuire in termini di impulso e progettualità alla crescita infrastrutturale del territorio.

� Razionalizzare Razionalizzare Razionalizzare Razionalizzare l'assetto organizzativo e gestionale di Arezzo Fiere e Congressi.

� AttuazioneAttuazioneAttuazioneAttuazione del programma di cessione delle partecipazioni non strategiche.

INTERNAZIONALIZAZZIONEINTERNAZIONALIZAZZIONEINTERNAZIONALIZAZZIONEINTERNAZIONALIZAZZIONE

Con la globalizzazione è indubbio che si debba accrescere la consapevolezza di essere impresa

all’interno del mondo: il tema dell’internazionalizzazione diventa così di assoluta rilevanza

strategica, visto che è ormai dimostrato che le imprese che meglio reggono l’impatto della crisi

sono quelle con una forte capacità di operare sui mercati internazionali.

E ciò è tanto più vero per una provincia come quella aretina, con una spiccata propensione E ciò è tanto più vero per una provincia come quella aretina, con una spiccata propensione E ciò è tanto più vero per una provincia come quella aretina, con una spiccata propensione E ciò è tanto più vero per una provincia come quella aretina, con una spiccata propensione

all'export che ha costituito, e continua a costituire, un fattore trainante e di sviluppo.all'export che ha costituito, e continua a costituire, un fattore trainante e di sviluppo.all'export che ha costituito, e continua a costituire, un fattore trainante e di sviluppo.all'export che ha costituito, e continua a costituire, un fattore trainante e di sviluppo.

Per le aziende più strutturate - quelle che i percorsi di internazionalizzazione li hanno già messi in

campo, disegnati e definiti - invece diventa importante poter disporre di un flusso costante di

informazioni selezionate e utili.

� La Camera di Commercio di Arezzo nell'ambito delle azioni progettuali strategiche

realizzate dall'Unione Nazionale con la collaborazione del Ministero per lo Sviluppo

Economico-Istituto Commercio Estero, nel corso del 2015 porrà particolare attenzione a

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quegli eventi (realizzati in chiave nazionale) dirette ad aree paese dinamici ed emergenti,

(Asia, Paesi area ex CSI, BRICS).In tali ambiti, oltre a beneficiare del supporto finanziario

del predetto accordo, potrà essere realizzata la necessaria massa critica, (stato nazionale e

singoli territori), tesa a consentire una presenza strutturata ed incisiva.

� Il rafforzamento della rete operativa “World Pass” costituisce un altro aspetto di sistema la

cui valorizzazione potrà accrescere l'efficacia dell'azione posta in essere dall'Ente per

l'internazionalizzazione.

� Lo sviluppo del piano promozionale per l'anno 2015 sarà caratterizzato anche

dall'individuazione e dalla partecipazione a specifiche iniziative di sistema poste in essere

da Unioncamere Toscana e Toscana Promozione volte alla realizzazione di missioni

economiche/workshop e progetti speciali miranti a favorire la presenza delle nostre imprese

sui mercati internazionali o su determinate aree-paese. Tale metodologia operativa

consentirà di ottimizzare le risorse disponibili in coerenza con la razionalizzazione delle

medesime.

� Oltre alle iniziative concertate e definite a livello nazionale e regionale dovrà essere

dedicata attenzione, compatibilmente con le risorse disponibili, agli eventi di ormai

consolidato interesse da parte del territorio: Hong Kong International Jewellery Show

(marzo) e Gems and Jewellery Fair (settembre), Vinitaly, London Wine and Spirits, Vinexpo

di Bordeaux, Artigiano in Fiera di Milano e Artex di Firenze.

RISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESIRISULTATI ATTESI

� accrescimentoaccrescimentoaccrescimentoaccrescimento del numero delle aziende che operano sui mercati internazionali

attraverso l'ampliamento dell'offerta di opportunità per partecipazioni fieristiche,

missioni, incoming;

� partecipazione dell'Ente ad un numero significativopartecipazione dell'Ente ad un numero significativopartecipazione dell'Ente ad un numero significativopartecipazione dell'Ente ad un numero significativo di eventi/missioni/programmi

integrati di internazionalizzazione offerti dal sistema ragionale e nazionale grazie all'

ottimizzazione delle risorse disponibili;

� sviluppo specialistico sviluppo specialistico sviluppo specialistico sviluppo specialistico dei servizi per l'internazionalizzazione attraverso il consolidamento

delle attività informative, consulenziali e certificative per l'estero con l'ottimale utilizzo

dello sportello World-Pass e delle opportunità offerte dal sistema camerale regionale.

DIRETTRICI DI INTERVENTO PER L'AZIENDA SPECIALE “AREZZO SVILUPPO”DIRETTRICI DI INTERVENTO PER L'AZIENDA SPECIALE “AREZZO SVILUPPO”DIRETTRICI DI INTERVENTO PER L'AZIENDA SPECIALE “AREZZO SVILUPPO”DIRETTRICI DI INTERVENTO PER L'AZIENDA SPECIALE “AREZZO SVILUPPO”

Nel corso del 2015 l’Azienda Speciale Arezzo Sviluppo è chiamata alla conferma della propria

operatività ed alla specificazione dei singoli interventi. Nel nuovo contesto che si profila, anche in

relazione alla riforma complessiva del sistema camerale, dovranno essere privilegiati i programmi

in grado di produrre redditività. Può rientrare in tale strategia l’assunzione di nuove funzioni svolte

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dalla Camera di Commercio che allo stato attuale prevedono oneri di esternalizzazione.

La Camera di Commercio attribuisce ad Arezzo Sviluppo le seguenti direttrici di intervento:

A) Formazione imprenditoriale e professionale: Formazione imprenditoriale e professionale: Formazione imprenditoriale e professionale: Formazione imprenditoriale e professionale:

� formazione specialistica, anche in vista della creazione e sviluppo di nuove piccole e medie

imprese, con particolare attenzione alle competenze proprie dell'imprenditore e dei più stretti

collaboratori, anche avvalendosi di strutture e di esperienze presenti in campo nazionale;

� formazione ed aggiornamento professionale rivolta agli operatori iscritti, o iscrivendi, ai vari

Albi tenuti presso la Camera di Commercio e dalla stessa gestiti direttamente o per conto di altri

Enti; orientamento scolastico e professionale anche in collaborazione con gli Enti istituzionali;

� formazione nell’ambito della mediazione per la conciliazione civile e commerciale, così come

previsto dalla normativa vigente;

� conseguimento delle necessarie abilitazioni finalizzate, previa verifica di fattibilità,

all’organizzazione di corsi rivolti agli ordini professionali (Giornalisti, Amministratori di

Condominio, etc.);

� progettazione di interventi in tema di responsabilità sociale.

B) Servizi Servizi Servizi Servizi innovativi per le filiere distrettuali: innovativi per le filiere distrettuali: innovativi per le filiere distrettuali: innovativi per le filiere distrettuali:

� gestione del laboratorio di analisi chimiche e chimico-fisiche con particolare specializzazione

per i prodotti dell’oreficeria;

� certificazione di qualità, di sistema e di prodotto per l’oreficeria e gli altri settori che

caratterizzano l’economia provinciale;

� erogazione di servizi di assistenza tecnica, di consulenza e di ricerca tecnologica in favore

delle imprese del territorio;

� gestione di convenzioni con laboratori specializzati delle università, verifica di forme di

collaborazione con istituti scientifici di aziende speciali di altre Camere di Commercio allo scopo

di fornire agli operatori prestazioni analitiche di qualità, a condizioni economiche più

convenienti;

� realizzazione di analisi ed attività certificativi per conto dello Stato, di altri enti pubblici e

privati anche ai sensi della normativa riguardante l’oreficeria e le altre filiere produttive e di

accordi internazionali;

� attivazione di processi volti alla stipula di accordi internazionali per il passaggio diretto alla

dogana delle merci certificate dal laboratorio.

C) Servizi ai sensi dell’articolo 2, comma 5, L.580/93. In tale linea operativa la Camera di Servizi ai sensi dell’articolo 2, comma 5, L.580/93. In tale linea operativa la Camera di Servizi ai sensi dell’articolo 2, comma 5, L.580/93. In tale linea operativa la Camera di Servizi ai sensi dell’articolo 2, comma 5, L.580/93. In tale linea operativa la Camera di

Commercio può attribuire all'Azienda Speciale secondo direttive emanate annualmente:Commercio può attribuire all'Azienda Speciale secondo direttive emanate annualmente:Commercio può attribuire all'Azienda Speciale secondo direttive emanate annualmente:Commercio può attribuire all'Azienda Speciale secondo direttive emanate annualmente:

� il compito di realizzare le iniziative funzionali al perseguimento delle proprie finalità

istituzionali e del proprio programma di attività, assegnando alla stessa le risorse finanziarie e

strumentali necessarie;

� l’espletamento di talune fasi relative alle attività amministrative dell’Ente ed il supporto del

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processo di internazionalizzazione delle imprese operanti nel territorio anche attraverso

l’organizzazione di workshops ed eventi promozionali, ovvero la gestione di progetti speciali

attivati anche tramite la partecipazione a bandi comunitari e accordi di programma.

In proposito dovranno essere studiate nuove forme di collaborazione con l’Ente Camerale che

possano agire nei settori dove sono messe in atto forme di esternalizzazione di servizi, al fine di

ridurre tali forniture ottenendo risparmi e consolidando i livelli qualitativi delle prestazioni.

RISORSE FINANZIARIERISORSE FINANZIARIERISORSE FINANZIARIERISORSE FINANZIARIE

Per quanto riguarda la misura delle poste da iscrivere nel bilancio di previsione 2015, il livello dei

dati disponibili e l’aggiornamento delle conoscenze specifiche non consentono al momento una

pianificazione puntuale. Mancano infatti informazioni essenziali per la stima del provento del diritto

annuale e di alcuni rilevanti elementi di costo. I fattori di incertezza vengono amplificati in questa

fase di revisione della misura del diritto annuale che richiede una riconsiderazione dei costi di

gestione di tutto il sistema camerale, delle quote associative e delle forme di contribuzione.

E’ da osservare che a seguito del taglio del 35% operato dal D.L. 90/14 sui proventi del diritto

annuale si delinea il seguente quadro a livello nazionale:

� 30/36 CCIAA evidenziano problemi nel pagamento degli stipendi con connessi rischi

occupazionali che interessano 1200 dipendenti;

� la maggioranza delle Camere di Commercio non ha alcuna disponibilità per interventi di

promozione economica.

Nel 2014 la CCIAA di Arezzo ha previsto Interventi economici del valore di € 2.600.000. Nel 2015

la citata decurtazione del 35% fa venir meno € 2.400.000 a cui si aggiungono oltre € 100.000 in

meno per riduzione di diritti di segreteria: in teoria dovremmo portare al di sotto di in teoria dovremmo portare al di sotto di in teoria dovremmo portare al di sotto di in teoria dovremmo portare al di sotto di € 100.000 gli € 100.000 gli € 100.000 gli € 100.000 gli

interventi economici. interventi economici. interventi economici. interventi economici.

I bilanci consuntivi degli ultimi tre anni attestano la realizzazione di risparmi di € 400.000 nelle € 400.000 nelle € 400.000 nelle € 400.000 nelle

spese di funzionamentospese di funzionamentospese di funzionamentospese di funzionamento e di € 190.000 in quelle di personale€ 190.000 in quelle di personale€ 190.000 in quelle di personale€ 190.000 in quelle di personale che hanno consentito di mantenere

elevati gli interventi di promozione e gli investimenti a favore dell’economia del territorio. Con

ulteriori possibili tagli, da valutare nell’ordine di circa ulteriori possibili tagli, da valutare nell’ordine di circa ulteriori possibili tagli, da valutare nell’ordine di circa ulteriori possibili tagli, da valutare nell’ordine di circa € 400.000€ 400.000€ 400.000€ 400.000 sulle spese di struttura, nel 2015

rispetto al preventivo 2014 si possono teoricamente recuperare circa € 500.000-700.000 da

destinare alla promozione. Tali risorse potrebbero essere finalizzate su progetti, selezionati e

prioritari, di diretto impatto sul sistema economico.

La RPP può dare una chiara linea di indirizzo, ovvero quella di massimizzare l’investimento in

attività promozionali, che diventa sempre più difficile da assicurare, una volta salvaguardata l’entità

della spesa necessaria per mantenere l’efficacia desiderata delle attività istituzionali e della

struttura camerale nel suo complesso. La quantità di risorse rese disponibili dai proventi correnti e

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finanziari può attualmente essere stimata per il 2015, al lordo dell’intero credito del diritto annuale,

in 6,5 milioni di euro. La ripartizione della spesa totale per funzione istituzionale, al fine di

perseguire l’indirizzo strategico dell’Ente, avrà la seguente articolazione di massima:

� Organi istituzionali e Contributi di sistema 19,6%

� Servizi di supporto 31,7%

� Anagrafe e servizi di regolazione del mercato 30,8%

� Studio, formazione e promozione economica 17,9%

Detto questo si possono aggiungere due elementi:

• il valore della spesa promozionale si posizionerà con tutta probabilità, al fine di ottenere il

pareggio di bilancio, attorno al valore di 500.000-700.000;

• può essere individuata una percentuale orientativa, all’interno degli interventi promozionali,

della spesa da dedicare agli obiettivi, e principali sottovoci, individuati dalla RPP.

Il mantenimento dell'equilibrio economico Il mantenimento dell'equilibrio economico Il mantenimento dell'equilibrio economico Il mantenimento dell'equilibrio economico –––– finanziario della CCIAA, inoltre, si baserà su una finanziario della CCIAA, inoltre, si baserà su una finanziario della CCIAA, inoltre, si baserà su una finanziario della CCIAA, inoltre, si baserà su una

rigorosa razionalizzazione del sistema delle partecipaziorigorosa razionalizzazione del sistema delle partecipaziorigorosa razionalizzazione del sistema delle partecipaziorigorosa razionalizzazione del sistema delle partecipazioni societarie camerali, in attuazione ni societarie camerali, in attuazione ni societarie camerali, in attuazione ni societarie camerali, in attuazione

peraltro della revisione strategica effettuata nel 2014. peraltro della revisione strategica effettuata nel 2014. peraltro della revisione strategica effettuata nel 2014. peraltro della revisione strategica effettuata nel 2014.

In particolare, l'Ente camerale dovrà tenere conto della recente introduzione dell'obbligo previsto In particolare, l'Ente camerale dovrà tenere conto della recente introduzione dell'obbligo previsto In particolare, l'Ente camerale dovrà tenere conto della recente introduzione dell'obbligo previsto In particolare, l'Ente camerale dovrà tenere conto della recente introduzione dell'obbligo previsto

dall'art. 1, co. 551 della L. Stabilità 2014 per l'ente pubbdall'art. 1, co. 551 della L. Stabilità 2014 per l'ente pubbdall'art. 1, co. 551 della L. Stabilità 2014 per l'ente pubbdall'art. 1, co. 551 della L. Stabilità 2014 per l'ente pubblico socio di accantonare, a partire dal lico socio di accantonare, a partire dal lico socio di accantonare, a partire dal lico socio di accantonare, a partire dal

prossimo esercizio, in un apposito fondo vincolato del proprio bilancio, una somma pari all'importo prossimo esercizio, in un apposito fondo vincolato del proprio bilancio, una somma pari all'importo prossimo esercizio, in un apposito fondo vincolato del proprio bilancio, una somma pari all'importo prossimo esercizio, in un apposito fondo vincolato del proprio bilancio, una somma pari all'importo

del risultato negativo, non immediatamente ripianato, della società partecipata in perdita, in misura del risultato negativo, non immediatamente ripianato, della società partecipata in perdita, in misura del risultato negativo, non immediatamente ripianato, della società partecipata in perdita, in misura del risultato negativo, non immediatamente ripianato, della società partecipata in perdita, in misura

proporzionaleproporzionaleproporzionaleproporzionale alla propria quota di partecipazionealla propria quota di partecipazionealla propria quota di partecipazionealla propria quota di partecipazione....

Si sottolinea che l’Ente camerale, proseguendo su una linea consolidata di indirizzo politico, non si Si sottolinea che l’Ente camerale, proseguendo su una linea consolidata di indirizzo politico, non si Si sottolinea che l’Ente camerale, proseguendo su una linea consolidata di indirizzo politico, non si Si sottolinea che l’Ente camerale, proseguendo su una linea consolidata di indirizzo politico, non si

avvarrà neanche nel 2015 della facoltà di incremento dell’importo del diritto annuale a carico delle avvarrà neanche nel 2015 della facoltà di incremento dell’importo del diritto annuale a carico delle avvarrà neanche nel 2015 della facoltà di incremento dell’importo del diritto annuale a carico delle avvarrà neanche nel 2015 della facoltà di incremento dell’importo del diritto annuale a carico delle

imprese previimprese previimprese previimprese previsto dall’art. 18 c. 6 della L. 580/93. Si preferisce rafforzare la quota di interventi sto dall’art. 18 c. 6 della L. 580/93. Si preferisce rafforzare la quota di interventi sto dall’art. 18 c. 6 della L. 580/93. Si preferisce rafforzare la quota di interventi sto dall’art. 18 c. 6 della L. 580/93. Si preferisce rafforzare la quota di interventi

promozionali, che già si colloca ad un livello molto significativo rispetto al benchmark del Centro promozionali, che già si colloca ad un livello molto significativo rispetto al benchmark del Centro promozionali, che già si colloca ad un livello molto significativo rispetto al benchmark del Centro promozionali, che già si colloca ad un livello molto significativo rispetto al benchmark del Centro

Nord ed ancor più di quello nazionale, attraverso economie di gestionNord ed ancor più di quello nazionale, attraverso economie di gestionNord ed ancor più di quello nazionale, attraverso economie di gestionNord ed ancor più di quello nazionale, attraverso economie di gestione ed in particolare il e ed in particolare il e ed in particolare il e ed in particolare il

contenimento delle spese di struttura.contenimento delle spese di struttura.contenimento delle spese di struttura.contenimento delle spese di struttura.

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- Schema di Preventivo Economico Schema di Preventivo Economico Schema di Preventivo Economico Schema di Preventivo Economico –––– Allegato A, Allegato A, Allegato A, Allegato A,

art. 6 DPR 254/2005art. 6 DPR 254/2005art. 6 DPR 254/2005art. 6 DPR 254/2005

- Budget annuale di cui all’allegato 2) al D.M. 27 Budget annuale di cui all’allegato 2) al D.M. 27 Budget annuale di cui all’allegato 2) al D.M. 27 Budget annuale di cui all’allegato 2) al D.M. 27

marzo 2013marzo 2013marzo 2013marzo 2013

- Budget pluriennale di cui all’allegato 1) al D.M. Budget pluriennale di cui all’allegato 1) al D.M. Budget pluriennale di cui all’allegato 1) al D.M. Budget pluriennale di cui all’allegato 1) al D.M.

27 m27 m27 m27 marzo 2013arzo 2013arzo 2013arzo 2013

- Prospetto delle previsioni di spesa per missioni Prospetto delle previsioni di spesa per missioni Prospetto delle previsioni di spesa per missioni Prospetto delle previsioni di spesa per missioni

e programmi secondo l’allegato 3) di cui al D.M. e programmi secondo l’allegato 3) di cui al D.M. e programmi secondo l’allegato 3) di cui al D.M. e programmi secondo l’allegato 3) di cui al D.M.

27 marzo 201327 marzo 201327 marzo 201327 marzo 2013

- Piano degli indicatori e dei risultati attesi di cui Piano degli indicatori e dei risultati attesi di cui Piano degli indicatori e dei risultati attesi di cui Piano degli indicatori e dei risultati attesi di cui

al D.P.C.M. del 18 settembre 2012al D.P.C.M. del 18 settembre 2012al D.P.C.M. del 18 settembre 2012al D.P.C.M. del 18 settembre 2012

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Prospetto delle previsioni di spesa per missioniProspetto delle previsioni di spesa per missioniProspetto delle previsioni di spesa per missioniProspetto delle previsioni di spesa per missioni e programmi secondo e programmi secondo e programmi secondo e programmi secondo l’allegato 3) di cui al D.M. 27 marzo 2013l’allegato 3) di cui al D.M. 27 marzo 2013l’allegato 3) di cui al D.M. 27 marzo 2013l’allegato 3) di cui al D.M. 27 marzo 2013

PREVISIONE DI USCITAPREVISIONE DI USCITAPREVISIONE DI USCITAPREVISIONE DI USCITA

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PREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATA

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PREVISIONE DI ENPREVISIONE DI ENPREVISIONE DI ENPREVISIONE DI ENTRATATRATATRATATRATA

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PREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATA

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PREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATA

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PREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATAPREVISIONE DI ENTRATA

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Piano degli indicatori e dei risultati attesi Piano degli indicatori e dei risultati attesi Piano degli indicatori e dei risultati attesi Piano degli indicatori e dei risultati attesi di cui al D.P.C.M. del 18 settembre 2012di cui al D.P.C.M. del 18 settembre 2012di cui al D.P.C.M. del 18 settembre 2012di cui al D.P.C.M. del 18 settembre 2012

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RRRRelazione della Giuntaelazione della Giuntaelazione della Giuntaelazione della Giunta

art. 7 DPR 254/2005art. 7 DPR 254/2005art. 7 DPR 254/2005art. 7 DPR 254/2005

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Con la redazione del Preventivo 2015 si è ormai consolidata l’esperienza di programmazione introdotta dalla nuova normativa. La svolta determinata dal “Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria delle camere di Commercio” (DPR 02/11/2005, n. 254) è diventata patrimonio della prassi ordinaria dell’Ente. Il Regolamento ha rappresentato un importante punto di cambiamento, perché ha sancito l’abbandono definitivo dell’impostazione finanziaria consentendo di conseguenza l’approdo alla logica economica quale principio guida della gestione.

Il Regolamento descrive inoltre un processo di programmazione caratterizzato da una pluralità di attività da svolgere a scadenze prestabilite che coinvolgono i principali attori dell’organizzazione camerale: Giunta, Consiglio, Segretario Generale, Organo di Valutazione Strategica e la struttura deputata al controllo di gestione.

All’interno della Camera di Commercio di Arezzo, il processo di programmazioneil processo di programmazioneil processo di programmazioneil processo di programmazione prende avvio dalla definizione degli obiettivi di medio periodo contenuti all’interno del Programma PluriennaleProgramma PluriennaleProgramma PluriennaleProgramma Pluriennale1, per proseguire con la programmazione annuale attraverso la redazione della Relazione Relazione Relazione Relazione Previsionale e ProgrammaticaPrevisionale e ProgrammaticaPrevisionale e ProgrammaticaPrevisionale e Programmatica2222, del Preventivo annuale e del Budget direzionale, del Preventivo annuale e del Budget direzionale, del Preventivo annuale e del Budget direzionale, del Preventivo annuale e del Budget direzionale.

In particolare, il Preventivo3 a cui è allegata la presente relazione, determina i riflessi economici (e quindi i costi ed i ricavi) che conseguono dalla realizzazione dei programmi e dei progetti definiti all’interno della Relazione Previsionale e Programmatica, secondo una visione per funzioni istituzionali. Si procede infatti all’articolazione delle poste per le funzioni stabilite dal Regolamento: “organi istituzionali e segreteria generale”, “servizi di supporto”, “anagrafe e servizi di regolazione del mercato”, “studio, formazione, informazione e promozione economica”. L’esperienza fin qui maturata nel contesto disegnato dal 254/05 è risultata significativa sotto vari profili:

• lo stile operativo della gestione economica, che tende a legare i tempi di realizzazione delle iniziative con la progettazione delle stesse, è stato sostanzialmente assimilato dalla struttura camerale;

• sono ormai risolte le pendenze pregresse maturate nell’ambito della gestione finanziaria e si è pervenuti ad una definizione della situazione patrimoniale dell’Ente che non sconta variabili di incertezza;

• sono state affinate le metodologie di controllo della spesa e di raccordo con il raggiungimento degli obiettivi che rendono più solido e mirato il processo di programmazione.

La nuova impostazione degli strumenti di bilancio è coincisa con la completa realizzazione di un investimento particolarmente significativo per l’Ente camerale, quello della nuova sede che si integra con l’altro forte impegno profuso e non concluso per l’ampliamento del Polo fieristico posto al servizio del territorio aretino. E’ stato avviato un processo virtuoso, a cui va data continuità, che ha consentito alla Camera di Commercio di portare a termine l’operazione in autofinanziamento. I fattori chiave di questo successo sono rappresentati dalla capacità congiunta di realizzare i crediti pregressi, in gran parte relativi al diritto annuale, in misura superiore alle aspettative e di conseguire risparmi significativi nella spesa corrente non destinata agli interventi economici. 1. Il Programma Pluriennale attualmente in vigore è relativo al periodo 2013-2018 ed è stato deliberato dal Consiglio camerale in data 22/10/2013. 2. La Relazione Previsionale e Programmatica per il 2015 fa parte integrante del presente documento di bilancio.

3. Il Preventivo è disciplinato agli artt. 6, 7, 9, 12 del Regolamento.

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL PREVENTIVO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 2015AL PREVENTIVO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 2015AL PREVENTIVO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 2015AL PREVENTIVO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 2015

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Le riserve accumulate nel tempo dall’Ente si sono tuttavia ridotte e pertanto occorre mantenere uno stile prudente di gestione, tale da fronteggiare le situazioni impreviste che possono presentarsi e da garantire tutti gli investimenti necessari al mantenimento ed all’innovazione della struttura senza ricorrere all’indebitamento. Tutto questo anche allo scopo di destinare un flusso significativo e stabile di risorse alle iniziative ed ai progetti che hanno per finalità lo sviluppo dell’economia, in un contesto che presenta prospettive di contrazione dei proventi camerali.

Tali considerazioni hanno avuto particolare rilievo in una fase nella quale le entrate correnti dell’Ente risentono dei riflessi della crisi economica in atto. Dal 2010 tende infatti a ridursi la Dal 2010 tende infatti a ridursi la Dal 2010 tende infatti a ridursi la Dal 2010 tende infatti a ridursi la principale voce dei proventi, il diritto annualeprincipale voce dei proventi, il diritto annualeprincipale voce dei proventi, il diritto annualeprincipale voce dei proventi, il diritto annuale, mentre la seconda, rappresentata dai diritti di segreteria, non appare in grado di riportarsi ai livelli raggiunti nel 2008. Una ulteriore variabile che matura nello stesso periodo e condiziona fortemente la programmazione della Camera è data dalla quota crescente di risorse che vari provvedimenti legislativi hanno fatto obbligo di versare al fatto obbligo di versare al fatto obbligo di versare al fatto obbligo di versare al bilancio dello Statobilancio dello Statobilancio dello Statobilancio dello Stato. Nel 2014 il fenomeno ha subito una nuova accelerazione e, considerando anche l’IMU in precedenza non dovuta, il versamento 2015 si stabilizza su una somma di € € € € 292929290.0000.0000.0000.000. Negli ultimi mesi si è tuttavia imposto un nuovo fattore di condizionamento il cui impatto supera in larga misura tutti gli altri. Il D.l. 90/14 ha infatti previsto un percorso di riduzione progressiva dell’importo del diritto annuale, principale fonte di finanziamento dell’Ente Camerale che da una decurtazione del 35% per il 2015 passa al 40% l’anno successivo per stabilizzarsi al 50% nel 2017. Prendendo a base i valori del consuntivo 2013, ciò significa il venir meno di risorse pari ad € 2.498.075,00 per il prossimo anno, fino a giungere alla somma di € 3.568.679,00 nel 2017. Si tratta di un completo stravolgimento del contesto della programmazione, che rende molto più difficile reperire i mezzi per l’espletamento di un compito essenziale dell’Ente quale quello rappresentato dalla promozione dell’economia del territorio. Il panorama nazionale evidenzia la situazione di molte Camere di Commercio che nel nuovo assetto normativo non arrivano a coprire le spese di struttura e di un nutrito gruppo che, al fine di conservare una quota di interventi economici, deve presentare un bilancio di previsione in perdita. Nel caso di Arezzo, grazie alla gestione prudente attuata nel corso degli anni ed al rigoroso controllo che è stato effettuato sulle spese di struttura, si riesce a configurare un bilancio in pareggio che attribuisce un notevole spazio agli interventi economici. L’impresa non è stata semplice ed ha richiesto ulteriori misure di risparmio: al taglio del diritto annuale si è infatti aggiunta una sensibile flessione dei diritti di segreteria, di cui si è dovuto tener conto in fase di programmazione, e, come imprevisto finale, la proposta di legge di stabilità per il 2015 contiene l’istituzione della Tesoreria Unica. Tale misura sottrae ulteriori proventi alla Camera di Commercio, azzerando in prospettiva l’utile della gestione finanziaria, che permane in dimensioni ridotte nel 2015 grazie alla possibilità di detenere fino al 30/06 investimenti finanziari. Sulla base del prSulla base del prSulla base del prSulla base del presente Preventivo sarà redatto il Budget direzionaleesente Preventivo sarà redatto il Budget direzionaleesente Preventivo sarà redatto il Budget direzionaleesente Preventivo sarà redatto il Budget direzionale4444 che a differenza del che a differenza del che a differenza del che a differenza del Preventivo attribuisce la responsabilità dell’uso delle risorse non alle funzioni ma alle “aree Preventivo attribuisce la responsabilità dell’uso delle risorse non alle funzioni ma alle “aree Preventivo attribuisce la responsabilità dell’uso delle risorse non alle funzioni ma alle “aree Preventivo attribuisce la responsabilità dell’uso delle risorse non alle funzioni ma alle “aree organizzative”organizzative”organizzative”organizzative” (i centri di responsabilità) individuate all’interno di ciascuna funzione prestabilita. Il budget direzionale, inoltre, richiede la definizione degli obiettivi da assegnare alle aree organizzative e la previsione degli oneri e degli investimenti in funzione delle previste esigenze funzionali e non sulla base della spesa storica.

Il quadro definito dal Regolamento, inoltre, richiede l’adozione e lo sviluppo di sistemi di rendicontazione in grado di rilevare a posteriori il grado di raggiungimento degli obiettivi e gli effetti economici delle azioni intraprese, al fine di analizzare lo scostamento con quanto programmato a preventivo. A tal proposito impone la presenza di un sistema di contabilità analitica in grado di imputare le singole voci di costo e di ricavo a centri di costo che possono essere il centro di responsabilità individuato in fase di programmazione, un ufficio, un programma, un progetto, un servizio erogato, etc.. e l’impostazione di un sistema di monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi e dei progetti. 4. Il Budget direzionale è disciplinato agli artt. 8, 9, 10, 12, 13 del Regolamento.

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In merito a quest’ultimo aspetto rileviamo che la Camera di Commercio di Arezzo è stata una delle prime realtà camerali ad implementare al proprio interno un sistema di controllo di gestione in grado di rilevare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità delle proprie attivitàgrado di rilevare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità delle proprie attivitàgrado di rilevare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità delle proprie attivitàgrado di rilevare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità delle proprie attività5555 e ciò ha consentito di e ciò ha consentito di e ciò ha consentito di e ciò ha consentito di accoglieaccoglieaccoglieaccogliere le novità introdotte dal Regolamento con minore difficoltàre le novità introdotte dal Regolamento con minore difficoltàre le novità introdotte dal Regolamento con minore difficoltàre le novità introdotte dal Regolamento con minore difficoltà. Il Preventivo economico 2015 comprende i modelli introdotti dal Decreto MEF in data 27/03/2013 recante “Criteri e modalità di predisposizione del budget economico delle Amministrazioni Pubbliche in contabilità civilistica”. Tale disposizione ha l’obiettivo di istituire un raccordo con i documenti previsionali delle Amministrazioni che adottano la contabilità finanziaria ed integra la procedura, già strutturata e complessa, della redazione degli strumenti di bilancio dell’Ente Camerale. In aggiunta all’allegato A di cui al D.P.R. 254/05, il presente bilancio preventivo per il 2015 contiene pertanto i seguenti documenti:

1- il Budget economico pluriennale redatto secondo un piano dei conti non coincidente con quello utilizzato dal sistema camerale, che è stato opportunamente raccordato;

2- il Budget economico annuale redatto secondo lo stesso piano dei conti di cui al punto 1; 3- il prospetto delle previsioni di entrata e di spesa che segue un’impostazione finanziaria ed

un’articolazione per missioni e programmi individuata dal MISE in armonia con le indicazioni del DPCM in data 12/12/12;

4- il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio redatto ai sensi dell’art. 19 del D.lgs 91/2011 e secondo le linee guida definite con DPCM in data 18/09/12.

ANALISI DELLE VOCI DI PREVENTIVO ANALISI DELLE VOCI DI PREVENTIVO ANALISI DELLE VOCI DI PREVENTIVO ANALISI DELLE VOCI DI PREVENTIVO Il Preventivo economico si articola in proventi (ricavi) ed oneri (costi). L’ammontare dei proventiproventiproventiproventi della gestione ordinaria e finanziaria per l’esercizio 2015 è pari ad € 6.424.700,00. L’ammontare dei proventi proventi proventi proventi della gestione corrente gestione corrente gestione corrente gestione corrente per l’esercizio 2015 è pari ad € 6.389.700,00. La principale voce di ricavo (71,02%) proviene dal diritto annuale (€ 4.538.515,00). La previsione è così costruita, sulla base dei dati forniti da Infocamere, in data 13/10/2014, in attuazione della circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3622 del 05/02/09, recante i principi contabili per le Camere di commercio:

• € 4.127.937,42 diritto di competenza come risultante dall’importo stimato in prospettiva 2015 da Infocamere e ridotto del 35% secondo le disposizioni dell’art.28 del D.l. 90/14 che viene:

a) incrementato della differenza tra la valutazione delle imprese prudenzialmente iscritte nel 2015 (n. 1450 ditte individuali e n. 750 società) ed il saldo stimato nel quarto trimestre 2014 (-400), pari ad € 128.440,00;

b) mantenuto costante in considerazione di una stabilità dei fatturati stimata per l’anno di riferimento (2014);

• € 279.079,48 per sanzioni ed € 5.307,98 per interessi di competenza secondo le indicazioni di Infocamere, con diminuzione in seguito a stima dei pagamenti tardivi effettuati in ravvedimento.

L’importo della previsione va considerato al netto della somma di € 2.250,00 per l’eventuale restituzione di importi non dovuti. Tra gli accantonamenti è stata prevista al fondo svalutazione crediti la somma di € 954.000,00 pari all’importo del diritto annuale che si prevede di non riscuotere. Secondo gli indirizzi dei principi contabili, si sono applicate percentuali diversificate agli importi del diritto in senso stretto, delle sanzioni e degli interessi che si desumono dalle riscossioni effettuate relativamente ai ruoli 2009 e 2010. Si è altresì tenuto conto delle riscossioni che, secondo un andamento ormai consolidato, avvengono tardivamente ma precedono comunque l’emissione del ruolo, per calcolare il fondo svalutazione sull’importo stimato del ruolo. 5. Il 2004 è stato il primo anno di impostazione del sistema e di definizione della metodologia.

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I diritti di segreteria (25,66% pari ad € 1.639.485,00) comprendono i diritti camerali sugli atti e sui certificati, diritti sui marchi e brevetti, diritti dell’ufficio metrico, diritti rilascio CNS, sanzioni amministrative ed un residuo di diritti MUD. La previsione è stata calcolata sulla base delle prestazioni relative ad atti, certificati e adempimenti che le aziende richiedono, secondo le tendenze degli ultimi anni. Si ipotizza una stabilizzazione rispetto al 2014, che ha visto la flessione più consistente degli ultimi anni legata non soltanto al rallentamento delle CNS ma anche ad un complessivo ridimensionamento del numero delle pratiche. La previsione va considerata al netto della somma di € 500,00 per le restituzioni di diritti non dovuti. La voce di provento contributi trasferimenti ed altre entrate, (2,35 % pari ad € 150.000,00) sconta la diminuita disponibilità finanziaria dei partner storici dell’Ente Camerale che ha portato: alla riduzione e poi all’annullamento del rimborso da parte della Regione Toscana delle spese relative alla tenuta dell’Albo delle imprese artigiane, al venir meno dei contributi congiunti della Provincia e del Comune di Arezzo per il finanziamento dell’Accordo di Programma per l’attuazione del Patto provinciale per la promozione e lo sviluppo, all’interruzione del sostegno degli stessi Enti agli interventi sul credito. Le difficoltà si sono estese in misura crescente al fondo di perequazione di Unioncamere Nazionale per il finanziamento di progetti di rete e di sistema che scende ad € 28.100,00. Si mettono in evidenza € 81.400,00 per rimborsi diversi tra i quali figura il recupero delle spese per il personale distaccato insieme ai versamenti residuali tramite ccp, ed il contributo da parte dell’Istituto cassiere Banca Etruria pari ad € 37.500,00 previsto dalla Convenzione di affidamento del servizio. Si prevede un lieve incremento della voce proventi da gestione di beni e servizi (0,97% pari ad € 61.700,00) rispetto al dato di preconsuntivo 2014 (€ 55.000,00). Tali ricavi presentano previsioni di stabilità per le verifiche metriche (€ 14.000,00) ed evidenziano incrementi sia della vendita di carnet (€ 25.000,00), dovuti all’introduzione di nuovi modelli, sia del servizio della conciliazione (€ 10.000,00). Le previsioni triennali, sulla base degli elementi ad oggi disponibili, evidenziano un ridimensionamento dei proventi. L’intensità della riduzione complessiva è sensibile: -14,7% nel 2017, ovvero circa € 930.000,00. L’andamento negativo riguarda due voci di provento: quella principale del diritto annuale, in adeguamento alle previsioni normative, ed i contributi e trasferimenti. Per quanto riguarda gli oneri deloneri deloneri deloneri della gestione correntela gestione correntela gestione correntela gestione corrente presunti per l’esercizio 2015, si evidenzia che gli stessi ammontano complessivamente ad € 6.674.700,00 e pertanto il risultato della gestione risultato della gestione risultato della gestione risultato della gestione correntecorrentecorrentecorrente è negativo per un importo pari ad € 285.000,00. In particolare gli oneri del personale (rientrano in questa tipologia di costo le competenze al personale, gli oneri sociali, l’accantonamento T.F.R. nonché gli altri costi del Personale), per l’esercizio 2015, sono previsti pari ad € 2.305.000,00 (34,53%) per riequilibrio del contingente in servizio. La previsione tiene conto di tutte le nuove assunzioni ed i pensionamenti previsti nel piano occupazionale del 2015. La normativa vigente (D.L. 78/2010 convertito in L. 122/2010) non prevede rinnovi contrattuali.

Rispetto alla dotazione organica fissata in n. 66 unità compresa la Dirigenza ed escluso il

Segretario Generale (deliberazione della Giunta n. 44 del 06/10/2008), il personale di ruolo in servizio al 30/11/2014 è pari a n. 49 unità. La tabella riporta la situazione per le diverse categorie:

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Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore degli enti locali. La voce di onere relativa al funzionamento (31,11 % pari ad € 2.076.700,00) contempla i seguenti costi: prestazioni di servizi (€ 790.855,00), oneri diversi di gestione (€ 554.845,00), Organi istituzionali (€ 181.000,00). Le prestazioni di servizi includono gli oneri tipici relativi all’operatività della struttura: energia, telefono, pulizie, automazione di servizi, spese postali, manutenzioni, oneri per la riscossione di entrate. La previsione di spesa è stata ridotta di un ulteriore 12,3% rispetto al 2014.

Inoltre negli oneri di funzionamento vanno considerate anche le quote associative del sistema camerale pari ad pari ad pari ad pari ad € € € € 550550550550....000000,00.00,00.00,00.00,00. La complessiva revisione in atto neLa complessiva revisione in atto neLa complessiva revisione in atto neLa complessiva revisione in atto nell’ambito delle Camere ll’ambito delle Camere ll’ambito delle Camere ll’ambito delle Camere di Commercio e degli organismi collegati ha portato ad una profonda rdi Commercio e degli organismi collegati ha portato ad una profonda rdi Commercio e degli organismi collegati ha portato ad una profonda rdi Commercio e degli organismi collegati ha portato ad una profonda rimodulazioneimodulazioneimodulazioneimodulazione dell’aggregato dell’aggregato dell’aggregato dell’aggregato che che che che risulta così suddiviso: Quota associativa Unioncamere nazionale € 125.000,00; Quota associativa Unione regionale € 180.000,00 a seguito dell’adeguamento dei criteri di contribuzione al nuovo quadro di finanziamento del sistema; quota di partecipazione al fondo di perequazione € 205.000,00. Con Deliberazione n. 118 in data 24/10/14 la Giunta ha poi stabilito la fuoriuscita dell’Ente Camerale dalla compagine di una serie di società ed associazioni riconducibili al sistema camerale, tra cui la totalità delle Camere di Commercio estere.

La Dirigenza è autorizzata a corrispondere quote associative riferite ad Infocamere ed

Unionfiliere nella misura significativamente ridotta per il 2015 insieme ad UNI ed UTC Immobiliare. Potranno essere erogate altre eventuali quote che si rendesse necessario versare per assicurare il rispetto dei tempi di preavviso previsti dai singoli statuti per il recesso. La previsione prudente delle quote iscritte a bilancio può consentire il sostenimento di tali oneri aggiuntivi, di importo modesto e limitato al 2015. In applicazione del D.L. 112/08, del D.L. 78/10 e del D.L. 95/12 alla luce di quanto previsto dal D.L. 66/14 sono state appostate risorse all’interno delle spese di funzionamento con iscrizione agli oneri oneri oneri oneri diversi di gestionediversi di gestionediversi di gestionediversi di gestione a seguito dell’obbligo posto da dette disposizioni di versare al Bilancio dello Stato i risparmi conseguiti in alcune tipologie di spesa, tra le quali diventa preminente quella ampia dei consumi intermedi. Nello stesso conto sono altresì inserite le risorse necessarie ad adempiere al versamento dell’80% della spesa effettuata nel biennio 2010-2011 per l’acquisto di mobili e arredi, disposto dalla L. 228/12. L’onere complessivo di tali versamenti raggiunge la somma di € 228.000,00. L’ammontare delle risorse camerali destinate agli interventi economici per l’esercizio 2015 è pari ad € 1.000.000,00. Gli interventi economici rappresentano il Gli interventi economici rappresentano il Gli interventi economici rappresentano il Gli interventi economici rappresentano il 14141414,,,,98989898% degli oneri correnti ed % degli oneri correnti ed % degli oneri correnti ed % degli oneri correnti ed impiegano una quota superiore (impiegano una quota superiore (impiegano una quota superiore (impiegano una quota superiore (15151515,,,,65656565%) dei proven%) dei proven%) dei proven%) dei proventi della gestione corrente.ti della gestione corrente.ti della gestione corrente.ti della gestione corrente. Se alla voce Interventi economici sommiamo le Quote associative del sistema camerale (€ 550.000,00) si raggiunge la cifra complessiva di € 1.550.000,00 che rappresenta il 23,22% degli oneri correnti ed il 24,26% dell’impiego dei proventi della gestione corrente. Nel nuovo contesto normativo sono da ritenere valori particolarmente significativi. La somma di € 1.000.000,00 destinata agli interventi di promozione economica rappresenta pertanto un impegno notevole da parte dell’Ente Camerale nell’intento di continuare a sostenere quelle iniziative che si sono dimostrate più efficaci per l’economia locale. Il raggiungimento dell’importo di € 1.000.000,00 destinato agli interventi economici 2015 è stato ottenuto cercando di contrarre al massimo le spese di struttura dell’Ente. Nel contempo si presidia l’attività di gestione delle entrate, tenuto conto della particolare situazione in cui versa la realtà economica locale, ma puntando a garantire un flusso continuo di risorse relative ai crediti

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pregressi. E’ inoltre da considerare che gli oneri per interventi economici imputati a questa voce sono soltanto quelli relativi a spese dirette; è evidente che altri oneri della CCIAA sono indirettamente imputabili a tale finalità, si pensi al personale addetto alla promozione economica ed a tutti i costi di funzionamento relativi. Le spese dirette per iniziative di promozione economica possono essere così ricondotte alle linee strategiche di intervento camerale:

1. Semplificazione amministrativa € 72.000,00 2. Marketing territoriale € 185.000,00 3. Innovazione e formazione € 78.500,00 4. Sviluppo delle infrastrutture € 450.000,00 5. Internazionalizzazione € 170.260,00 6. Interventi trasversali € 44.240,00

TOTALE € 1.000.000,00

Gli interventi individuati, che riguardo al marketing territoriale non si spingono per scelta programmatica ad un puntuale dettaglio, intendono rispettare le priorità indicate da Unioncamere nell’apertura dei mercati, la semplificazione amministrativa ed il lavoro. Per quanto concerne la voce ammortamenti e accantonamenti la previsione 2015 ammonta ad € 1.293.000,00. In tale categoria è compreso l’accantonamento di € 954.000,00 al fondo svalutazione crediti a seguito della stima dei crediti per diritto annuale non esigibili, tenendo conto dei criteri indicati dalla circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3622/C del 05/02/09. L’importo evidenzia una flessione a causa della diminuzione del relativo provento disposta dalla recente normativa, ma si è tenuto conto della riduzione della quota di diritto annuale riscossa nell’anno di competenza che determina un incremento del credito e del risultato cedente degli ultimi ruoli emessi che porta all’innalzamento della percentuale del fondo di svalutazione. Sono poi compresi ammortamenti per € 339.000,00, in conseguenza della mutata struttura dell’attivo patrimoniale determinatasi con il cambio di sede, considerando altresì la realizzazione del piano di investimenti 2015. Si precisa che gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base della durata utile del cespite e della residua possibilità di utilizzazione del bene da ammortizzare e che le quote d’ammortamento sono calcolate applicando i seguenti coefficienti, ridotti della metà per i beni acquisiti in corso d’anno:

Fabbricati 3% Impianti speciali di comunicazione 25% Impianti di allarme 30% Arredi 15% Macchinari, Apparecchiatura e Attrezzatura Varia 15% Macchine ordinarie d’ufficio 12% Macchine d’ufficio elettromeccaniche ed elettroniche e calcolatrici 20% Autoveicoli 25%

Le immobilizzazioni immateriali sono ammortizzate direttamente in conto (senza cioè creazione del fondo ammortamento) con un’aliquota del 33,00% per il software. Il Budget pluriennale al 2017 presenta una riduzione dei costi di notevole entità (- 18,3%), allo scopo di mantenere l’equilibrio di bilancio. Ne sono necessariamente penalizzati gli interventi economici, che rappresentano gli unici oneri direttamente comprimibili, ma al contempo si realizza una nuova significativa contrazione delle spese di struttura: personale e funzionamento.

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Si precisa che il dato relativo alla quantificazione delle variazioni delle rimanenze sarà determinato in sede di consuntivo, ma rappresenta un’entità di valore modesto. In sede di consuntivo 2014 dovrà essere definito il passaggio delle scorte di fascette per vini D.O.C. e D.O.C.G. al nuovo soggetto competente. La gestione finanziariagestione finanziariagestione finanziariagestione finanziaria presenta un risultato positivo di € 35.000,00, fortemente ridotto rispetto al recente passato ed alle potenzialità dell’Ente. Ciò è dovuto alla prevista istituzione della Tesoreria Unica. Sono considerate le seguenti voci: interessi su investimenti finanziari al 30/06/15 € 29.200,00; incasso di dividendi su partecipazioni € 1.550,00; interessi sui prestiti al personale € 4.250,00. La gestione straordinariagestione straordinariagestione straordinariagestione straordinaria prevede movimenti di rilievo nel 2015, che concorrono in misura significativa all’equilibrio di bilancio nell’importo di € 250.000,00. Sono infatti previste rilevanti insussistenze del passivo da accertare attraverso la puntuale revisione dei debiti pregressi, in particolare per iniziative non completate, ed incrementi dell’attivo in seguito al recupero dei crediti. In definitiva se si confrontano i proventi correnti (€ 6.389.700,00) e gli oneri correnti (€ 6.674.000,00) la gestione chiude con un disavanzo di € 285.000,00 che viene portato in pareggio dal risultato positivo della componente finanziaria pari ad € 35.000,00 insieme a quello della gestione straordinaria pari ad € 250.000,00. L’utilizzo degli avanzi patrimonializzati degli esercizi precedenti come previsto dall’art. 2, c. 2, del DPR 254/2005, si rende necessario per la copertura degli investimenti programmati. In sede di esercizio 2013, la consistenza patrimoniale dell’Ente ha evidenziato una disponibilità di € 3.495.725,74 che è stata ad oggi utilizzata per circa € 1.000.000,00 a copertura del piano degli investimenti 2014. Tale somma è calcolata con criterio restrittivo e sconta la copertura del debito a lungo termine con la liquidità immediata e differita. La stima della situazione al 31/12/2014 che verrà esposta più avanti evidenzia la revisione di tale disponibilità, che è confermata ampiamente sufficiente a finanziare il piano di investimenti per il 2015, nell’ammontare di € 50.000,00.

ANALISI DEL PIANO DEGLI INVESTIMENTI ANALISI DEL PIANO DEGLI INVESTIMENTI ANALISI DEL PIANO DEGLI INVESTIMENTI ANALISI DEL PIANO DEGLI INVESTIMENTI –––– FONTI DI COPERTURAFONTI DI COPERTURAFONTI DI COPERTURAFONTI DI COPERTURA Il piano degli investimenti di cui all’allegato A del bilancio preventivo considera anzitutto la componente materiale. La previsione si limita all’adeguamento degli impianti, delle attrezzature informatiche e non, degli arredi e mobili per un ammontare limitato dalle disposizioni vigenti (L.228/12). Gli eventuali acquisti saranno determinati da sostituzioni necessarie. La previsione delle immobilizzazioni mateimmobilizzazioni mateimmobilizzazioni mateimmobilizzazioni materialirialirialiriali ammonta complessivamente ad € 45.000,00 ed è riferibile ai seguenti interventi nell’esercizio 2015:

1. Fabbricati € 5.000,00; 2. Impianti € 10.000,00; 3. Arredi e Mobili € 5.000,00; 4. Macchine apparecchiature e attrezzatura varia € 5.000,00; 5. Macchine d’ufficio elettromeccaniche elettroniche e calcolatrici € 20.000,00;

Inoltre, la previsione delle immobilizzazioni immaterialiimmobilizzazioni immaterialiimmobilizzazioni immaterialiimmobilizzazioni immateriali per l’esercizio 2015 è pari ad € 5.000,00 per eventuale acquisto software. Il valore complessivo del piano degli investimenti 2015 ammonta ad € 50.000,00 e trova copertura nelle disponibilità generate dagli avanzi patrimonializzati al 31/12/2013.

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ANALISI DEL BILANCIO PER FUNZIONIANALISI DEL BILANCIO PER FUNZIONIANALISI DEL BILANCIO PER FUNZIONIANALISI DEL BILANCIO PER FUNZIONI I dati del preventivo economico sopra illustrati vengono distribuiti nelle quattro Funzioni istituzionali previste dal Regolamento di contabilità:

A. Organi Istituzionali e Segreteria Generale, B. Servizi di supporto, C. Anagrafe e Servizi di Regolazione del Mercato, D. Studio, Formazione, Informazione e Promozione economica.

Le Funzioni sopra elencate hanno valenza solo ai fini dell’attribuzione delle risorse secondo il criterio delle attività e non coincidono necessariamente con l’organizzazione formale della Camera. Le quattro Funzioni istituzionali sono state individuate come raggruppamenti di attività omogenee a cui attribuire le voci direttamente ed indirettamente connesse alle attività ed ai progetti loro assegnati, in base all’effettivo consumo di risorse all’interno di ciascuna funzione. Sarà poi in sede di assegnazione di budget direzionale che le risorse troveranno precisa correlazione con i Centri di Responsabilità. Si è provveduto, quindi, ad imputare direttamente a ciascuna funzione gli oneri ed i proventi diretti ed i costi comuni in base ai criteri individuati e utilizzati fin dall’esercizio 2004 dall’Ufficio Controllo di gestione. Gli investimenti, invece, sono stati imputati alla responsabilità dell’area economico-finanziaria, funzione istituzionale Servizi di supporto.

La tabella che segue illustra i criteri di allocazione dei costi comuni alle quattro funzioni istituzionali sopra elencate.

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La tabella di seguito riportata elenca i costi comuni che sono stati ripartiti tra le quattro funzioni istituzionali sopra indicate, specificando il criterio di ripartizione utilizzato per ciascun tipo di onere.

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AAAANALISI DELLA SOLIDITA’ PATRIMONIALENALISI DELLA SOLIDITA’ PATRIMONIALENALISI DELLA SOLIDITA’ PATRIMONIALENALISI DELLA SOLIDITA’ PATRIMONIALE

L’art. 7 del D.P.R. n. 254/2005 prevede che le scelte riguardanti gli investimenti siano supportate da opportune valutazioni in merito alla capacità della Camera di Commercio di garantirne la copertura tramite l’utilizzo di fonti interne ovvero ricorrendo al mercato del credito. Si illustra in dettaglio l’analisi di bilancio, effettuata sullo Stato Patrimoniale presunto al 31 dicembre 2014 della Camera di Commercio. Si precisa che sono stati analizzati in particolare gli aspetti relativi alla solidità patrimoniale della Camera, con l’obiettivo di dimostrare la possibilità di finanziare l’investimento utilizzando fonti non impiegate, e alla liquidità, al fine di evidenziare l’opportunità di sostenere l’investimento con i flussi di cassa che la stessa Camera è in grado di generare. L’analisi di solidità patrimoniale ha lo scopo di evidenziare, tramite l’esame delle voci delle Stato Patrimoniale, la composizione e quindi il grado di solidità del patrimonio della Camera. Un indice importante nella definizione della solidità patrimoniale è il Margine di StrutturaMargine di StrutturaMargine di StrutturaMargine di Struttura, che è dato dalla differenza tra Patrimonio Netto più Passivo Consolidato e Attivo Fissodifferenza tra Patrimonio Netto più Passivo Consolidato e Attivo Fissodifferenza tra Patrimonio Netto più Passivo Consolidato e Attivo Fissodifferenza tra Patrimonio Netto più Passivo Consolidato e Attivo Fisso. Un margine di struttura positivo indica una situazione strutturale ottima dal punto di vista del rapporto (superiore a 1) tra Attivo Corrente e Passivo Corrente che garantisce la copertura degli investimenti. Al fine di mostrare l’andamento della situazione patrimoniale e finanziaria della Camera di Commercio si espone qui di seguito la composizione dello Stato Patrimoniale nel triennio 2012 – 2014 (dati preconsuntivo).

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DIMOSTRAZIONE DEL MARGINE DI STRUTTURADIMOSTRAZIONE DEL MARGINE DI STRUTTURADIMOSTRAZIONE DEL MARGINE DI STRUTTURADIMOSTRAZIONE DEL MARGINE DI STRUTTURA

L’osservazione del margine di struttura della Camera di Commercio rileva, nel triennio 2012 – 2014 (dati preconsuntivo), un andamento caratterizzato dalla permanenza di un trend positivo. L’avanzamento dell’indice è proseguito anche dopo la fase dell’investimento relativo all’acquisto della nuova sede camerale per accusare poi una flessione nel 2013 a causa dell’espansione degli investimenti finanziari. Con il 2014 il margine di struttura compie un nuovo passo in avanti in virtù della sensibile crescita del patrimonio netto. Rispetto agli anni precedenti la situazione della disponibilità effettiva sconta tuttavia la riduzione dei crediti oltre il breve termine, a causa del completamento del recupero delle somme depositate presso Banca d’Italia e di buona parte del credito relativo al diritto annuale pregresso. Ne deriva che, oltre agli investimenti che restano da effettuare, anche la parte preponderante del debito a lungo termine grava sul margine di struttura.

2012 2013 2014

Patrimonio Netto 19.434.810,37 20.596.070,37 22.019.710,49

Passività consolidate 3.048.607,13 3.041.814,47 2.686.906,00

Attivo Immobilizzato 15.882.720,87 17.798.683,52 17.825.893,28

MARGINE DI STRUTTURA 6.600.696,63 5.839.201,32 6.880.723,21

Il margine di struttura distinto per esercizio del triennio 2012/2014 può essere rappresentato

con gli schemi sotto riportati.

ANNO 2012ANNO 2012ANNO 2012ANNO 2012

Attivo Immobilizzato =Attivo Immobilizzato =Attivo Immobilizzato =Attivo Immobilizzato = 15.882.720,8715.882.720,8715.882.720,8715.882.720,87

Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Passivo Consolidato =Passivo Consolidato =Passivo Consolidato =Passivo Consolidato =

22.483.417,5022.483.417,5022.483.417,5022.483.417,50

Attivo corrente =Attivo corrente =Attivo corrente =Attivo corrente = 9.831.201,02 9.831.201,02 9.831.201,02 9.831.201,02

Di cui:Di cui:Di cui:Di cui: Margine di struttura =Margine di struttura =Margine di struttura =Margine di struttura =

6.600.696,636.600.696,636.600.696,636.600.696,63

Passivo Corrente =Passivo Corrente =Passivo Corrente =Passivo Corrente = 3.230.504,393.230.504,393.230.504,393.230.504,39

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ANNO 2013ANNO 2013ANNO 2013ANNO 2013

Attivo Immobilizzato = Attivo Immobilizzato = Attivo Immobilizzato = Attivo Immobilizzato = 17.798.683,5217.798.683,5217.798.683,5217.798.683,52

Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Passivo Consolidato = Passivo Consolidato = Passivo Consolidato = Passivo Consolidato =

23.637.884,8423.637.884,8423.637.884,8423.637.884,84

Attivo corrente = Attivo corrente = Attivo corrente = Attivo corrente = 9.246.752,419.246.752,419.246.752,419.246.752,41

Di cuiDi cuiDi cuiDi cui Margine di Margine di Margine di Margine di struttura = struttura = struttura = struttura =

5.839.201,325.839.201,325.839.201,325.839.201,32

Passivo Corrente =Passivo Corrente =Passivo Corrente =Passivo Corrente = 3.407.551,093.407.551,093.407.551,093.407.551,09

ANNO 2014ANNO 2014ANNO 2014ANNO 2014

Attivo Immobilizzato = Attivo Immobilizzato = Attivo Immobilizzato = Attivo Immobilizzato = 17.825.893,28 17.825.893,28 17.825.893,28 17.825.893,28

Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Passivo Consolidato = Passivo Consolidato = Passivo Consolidato = Passivo Consolidato =

24.706.616,4924.706.616,4924.706.616,4924.706.616,49

Attivo corrente = Attivo corrente = Attivo corrente = Attivo corrente = 9.591.523,29.591.523,29.591.523,29.591.523,21111

Di cuiDi cuiDi cuiDi cui Margine di struttura = Margine di struttura = Margine di struttura = Margine di struttura =

6.880.723,216.880.723,216.880.723,216.880.723,21

Passivo Corrente =Passivo Corrente =Passivo Corrente =Passivo Corrente = 2.710.800,002.710.800,002.710.800,002.710.800,00

Possiamo rappresentare la medesima situazione patrimoniale anche mediante il Quoziente Quoziente Quoziente Quoziente

di strutturadi strutturadi strutturadi struttura, che è dato dal rapporto tra Patrimonio Netto più Passività consolidate erapporto tra Patrimonio Netto più Passività consolidate erapporto tra Patrimonio Netto più Passività consolidate erapporto tra Patrimonio Netto più Passività consolidate e Attivo Attivo Attivo Attivo ImmobilizzatoImmobilizzatoImmobilizzatoImmobilizzato. Un valore del quoziente maggiore di uno è da preferirsi ad un valore minore di uno, in quanto implica la capacità di autofinanziamento. In altri termini, il quoziente previsto per il 2014 indica uno scarto del 39% tra le risorse impiegate dall’Ente e la parte di esse che è stata “congelata” in immobilizzazioni materiali e finanziarie (partecipazioni e crediti a lungo termine). Detto margine va a costituire le disponibilità immediate dell’Ente. Dall’analisi del Quoziente di Struttura elaborato per il triennio 2012-2014 (dati preconsuntivo) si evince un posizionamento dello stesso largamente superiore all’unità, con un valore sostanzialmente stabile. Ci siamo tuttavia soffermati in precedenza sui mutamenti dell’assetto patrimoniale intervenuti nel periodo.

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2012 2013 2014

Patrimonio NettoPatrimonio NettoPatrimonio NettoPatrimonio Netto 19.434.810,37 20.596.070,37 22.019.710,49

Passività consolidatePassività consolidatePassività consolidatePassività consolidate 3.048.607,13 3.041.814,47 2.686.906,00

Attivo ImmobilizzatoAttivo ImmobilizzatoAttivo ImmobilizzatoAttivo Immobilizzato 15.882.720,87 17.798.683,52 17.825.893,28

QUOZIENTE DI STRUTTURA 1,42 1,33 1,39

Un altro indice significativo è il Margine di Tesoreria, Margine di Tesoreria, Margine di Tesoreria, Margine di Tesoreria, che riguarda la correlazione tra attivo

corrente e le sue fonti di finanziamento ed è dato dalla differenza tra Liquidità immediata più differenza tra Liquidità immediata più differenza tra Liquidità immediata più differenza tra Liquidità immediata più Liquidità differita meno Passività CorrentiLiquidità differita meno Passività CorrentiLiquidità differita meno Passività CorrentiLiquidità differita meno Passività Correnti. Un margine di tesoreria positivo indica che le liquidità superano le passività. Come si evince dalla tabella sotto riportata le liquidità dell’Ente coprono le passività correnti con un margine notevole. Ciò non da’ comunque una garanzia costante di liquidità dell’Ente Camerale a causa della possibile asincronia tra le scadenze dei debiti e dei crediti.

2012 2013 2014

Liquidità immediataLiquidità immediataLiquidità immediataLiquidità immediata 8.832.685,53 8.386.245,55 8.907.523,21

Liquidità differitaLiquidità differitaLiquidità differitaLiquidità differita 966.088,43 826.847,02 662.000,00

Passività correntiPassività correntiPassività correntiPassività correnti 3.230.504,39 3.407.551,09 2.710.800,00

MARGINE DI TESORERIA 6.568.269,57 5.805.541,48 6.858.723,21

I prospetti sotto riportati ripropongono il margine di tesoreria di € 6.858.723,21 per l’anno 2014, a conferma delle disponibilità liquide per la copertura delle passività correnti.

ANNO 2012ANNO 2012ANNO 2012ANNO 2012

Attivo Immobilizzato = 15.882.720,8715.882.720,8715.882.720,8715.882.720,87

Patrimonio Netto + Passivo Consolidato =

22.483.417,50

Liquidità differite = 966.088,43

Margine di tesoreria = 6.568.269,57

Passivo corrente = 3.230.504,39

Liquidità immediate = 8.832.685,53

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ANNO 2013ANNO 2013ANNO 2013ANNO 2013

Attivo Immobilizzato = 17.798.683,52

Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Passivo Consolidato =Passivo Consolidato =Passivo Consolidato =Passivo Consolidato =

23.23.23.23.637637637637.884,84.884,84.884,84.884,84

Liquidità differite = 826.847,02

Margine di tesoreria =Margine di tesoreria =Margine di tesoreria =Margine di tesoreria = 5.85.85.85.805050505.541,48.541,48.541,48.541,48

Passivo corrente =Passivo corrente =Passivo corrente =Passivo corrente = 3.4073.4073.4073.407.551,09.551,09.551,09.551,09

Liquidità immediate = 8.386.245,55

ANNO 201ANNO 201ANNO 201ANNO 2014444

Attivo Immobilizzato = 17.825.893,28

Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Patrimonio Netto + Passivo Consolidato =Passivo Consolidato =Passivo Consolidato =Passivo Consolidato =

24.706.616,4924.706.616,4924.706.616,4924.706.616,49

Liquidità differite = 662.000,00

Margine di tesoreria =Margine di tesoreria =Margine di tesoreria =Margine di tesoreria = 6.858.723,216.858.723,216.858.723,216.858.723,21

Liquidità immediate = 8.907.523,21

Passivo corrente =Passivo corrente =Passivo corrente =Passivo corrente =

2.710.800,002.710.800,002.710.800,002.710.800,00

Quanto sopra esposto in merito al risultato del margine di tesoreria deve essere integrato,

per una migliore analisi della liquidità, con l’elaborazione di ulteriori due quozienti: 1) il Quoziente primario di tesoQuoziente primario di tesoQuoziente primario di tesoQuoziente primario di tesoreriareriareriareria dato dal rapporto tra Liquidità immediata e Passività rapporto tra Liquidità immediata e Passività rapporto tra Liquidità immediata e Passività rapporto tra Liquidità immediata e Passività

correnticorrenticorrenticorrenti, che esprime la capacità immediata dell’Ente di far fronte a passività correnti; 2) il Quoziente secondario di tesoreriaQuoziente secondario di tesoreriaQuoziente secondario di tesoreriaQuoziente secondario di tesoreria dato dal rapporto tra Liquidità immediata più Liquidità rapporto tra Liquidità immediata più Liquidità rapporto tra Liquidità immediata più Liquidità rapporto tra Liquidità immediata più Liquidità

differita e Pdifferita e Pdifferita e Pdifferita e Passivitàassivitàassivitàassività, che esprime la capacità dell’Ente di far fronte alle passività correnti con la liquidità disponibile.

Si evidenzia che anche in questo caso un quoziente maggiore di uno è comunque

preferibile, ma non assicura necessariamente la liquidità di breve termine a meno che non ci sia sincronia temporale tra entrate e uscite.

La tabella sotto riportata illustra le risultanze del quoziente primario di tesoreria per il

triennio 2012-2014 (dati preconsuntivo). Il quoziente dell’annualità 2014 è pari a 3,29. In virtù della flessione delle passività a cui l’indice è molto sensibile, si rafforza l’ampia copertura delle liquidità immediate sulle passività correnti.

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2012 2013 2014

Liquidità immediataLiquidità immediataLiquidità immediataLiquidità immediata 8.832.685,53 8.386.245,558.386.245,558.386.245,558.386.245,55 8.907.523,218.907.523,218.907.523,218.907.523,21

Passività correntPassività correntPassività correntPassività correntiiii 3.230.504,39 3.407.551,093.407.551,093.407.551,093.407.551,09 2.710.800,002.710.800,002.710.800,002.710.800,00

REAL TIME RATIO 2,73 2,46 3,29

Dopo la momentanea contrazione del quoziente secondario di Tesoreria avvenuta nel 2013, c’è un significativo recupero nel 2014, che posiziona l’indice su livelli di assoluta garanzia

2012 2013 2014

Liquidità immediataLiquidità immediataLiquidità immediataLiquidità immediata 8.832.685,53 8.386245,55 8.907.523,21

Liquidità differitaLiquidità differitaLiquidità differitaLiquidità differita 966.088,43 826.847,02 662.000,00

Passività correntiPassività correntiPassività correntiPassività correnti 3.230.504,39 3.407.551,09 2.710.800,00

QUICK RATIO 3,03 2,70 3,53

In sintesi il 2014 dovrebbe suggellare il mantenimento della qualità dello stato patrimoniale dell’Ente Camerale, che ha assorbito senza conseguenze negative gli effetti dell’investimento relativo alla nuova sede. La gestione particolarmente accorta messa in atto negli ultimi anni consente di affrontare altresì il completamento dell’investimento nell’aumento di capitale nella società collegata Arezzo Fiere e Congressi srl che è stato programmato ed in parte realizzato nell’anno corrente.

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FLUSSI FINANZIARI DEFLUSSI FINANZIARI DEFLUSSI FINANZIARI DEFLUSSI FINANZIARI DELL’ESERCIZIO 201LL’ESERCIZIO 201LL’ESERCIZIO 201LL’ESERCIZIO 2015555

CASSA ALL’1.1.2015 4.902.3 23,21

+ Proventi correnti gennaio, febbraio e marzo 459.0 00,00

+ Riscossione Crediti 80.0 00,00

+ Gestione Finanziaria 1.0 70,00

+ Partite di giro 131.0 00,00

- Oneri correnti gennaio, febbraio e marzo 1.150.0 00,00

- Pagamento Debiti 500.0 00,00

- Investimenti 1.550.0 00,00

- Partite di giro 159.7 00,00

CASSA AL 31.0 3.2015 2.213.6 93,21

+ Proventi correnti aprile, maggio e giugno 1.322.0 00,00

+ Riscossione Crediti 140.0 00,00

+ Rientro investimenti finanziari 6.000.0 00,00

+ Gestione Finanziaria 22.0 70,00

+ Partite di giro 561.0 00,00

- Oneri correnti aprile, maggio e giugno 1.100.0 00,00

- Pagamento Debiti 1.000.0 00,00

- Investimenti 10.0 00,00

- Partite di giro 481.4 00,00

CASSA AL 30.0 6.2015 7.667.3 63,21

+ Proventi correnti luglio , agosto e settembre 2.757.0 00,00

+ Riscossione Crediti 70.0 00,00

+ Gestione Finanziaria 1.0 70,00

+ Partite di giro 366.0 00,00

- Oneri correnti luglio, agosto e settembre 1.250.0 00,00

- Pagamento Debiti 250.0 00,00

- Investimenti 10.0 00,00

- Partite di giro 265.7 00,00

CASSA AL 30.0 9.2015 9.085.7 33,21

+ Proventi ottobre, novembre e dicembre 422.0 00,00

+ Riscossione Crediti 170.0 00,00

+ Gestione Finanziaria 1.5 70,00

+ Partite di giro 150.0 00,00

- Oneri correnti ottobre, novembre e dicembre 1.500.0 00,00

- Pagamento Debiti 50.0 00,00

- Investimenti 10.0 00,00

- Partite di giro 301.2 00,00

CASSA AL 31.1 2.2015 7.968.1 03,21

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Programma Programma Programma Programma

delle attività promozionalidelle attività promozionalidelle attività promozionalidelle attività promozionali

per l’esercizio 201per l’esercizio 201per l’esercizio 201per l’esercizio 2015555

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1.1.1.1. QUADRO DI RIFERIMENTOQUADRO DI RIFERIMENTOQUADRO DI RIFERIMENTOQUADRO DI RIFERIMENTO

Lo scenario determinato dai recenti provvedimenti normativi farà sì che, nel 2015, i proventi della Camera di Commercio subiscano pesanti riduzioni valutabili nell’ordine di € 2.670.000,00: - € 2.430.000,00 derivanti dal taglio del diritto annuale; - € 130.000,00 di minor introiti da diritti di segreteria secondo la tendenza emersa nel 2014; - € 110.000,00 da minori proventi finanziari a seguito della probabile istituzione della Tesoreria Unica. Tale situazione avrebbe la conseguenza di azzerare completamente gli interventi economici che raggiungevano nel 2014 il valore di € 2.600.000,00. Attraverso un’articolata manovra di contenimento dei costi (€ 820.000,00), di annullamento di debiti pregressi (€ 250.000,00) si riesce a mettere in campo un complesso di “Interventi economici” pari ad € 1.000.000,00. Inoltre, nel settore della formazione e delle infrastrutture troveranno prosecuzione e conclusione alcuni progetti già avviati. La destinazione di tale somma dovrà rispettare le seguenti linee di indirizzo:

• iniziative istituzionali obbligatorie per legge o previste da convenzioni;

• interventi selezionati (come indicato dal Ministero dello Sviluppo Economico) aventi diretta ricaduta su imprese (con taglio medio del 45%);

• ricorso allo strumento del bando per l’individuazione dei beneficiari privati.

2.2.2.2. LE PRIORITA’ INDIVIDUATE DA UNIONCAMERELE PRIORITA’ INDIVIDUATE DA UNIONCAMERELE PRIORITA’ INDIVIDUATE DA UNIONCAMERELE PRIORITA’ INDIVIDUATE DA UNIONCAMERE

Il bilancio preventivo 2015, che attua la programmazione dell’Ente, nell’allocazione delle risorse considera e rispetta le priorità individuate dal sistema camerale al livello nazionale, che dovranno sempre più caratterizzare l’attività sul territorio:

• semplificazione;

• lavoro;

• apertura dei mercati. La semplificazione amministrativasemplificazione amministrativasemplificazione amministrativasemplificazione amministrativa, oltre ad essere un riferimento essenziale dell’attività ordinaria dell’Ente, trova specifico spazio nel primo degli obiettivi nei quali si articolano gli interventi promozionali. Il lavoro lavoro lavoro lavoro è alla base di tutta l’attività formativa e di orientamento, di sostegno alla creazione d’impresa e di alternanza all’interno dei percorsi scolastici ed universitari, che assorbe una quota significativa di risorse. Infine l’apertura dei mercatil’apertura dei mercatil’apertura dei mercatil’apertura dei mercati vede il sostegno a progetti mirati a favorire l’internazionalizzazione dell’economia locale. Si tratta di missioni tese ad individuare e consolidare nuovi spazi per l’imprenditoria aretina nei principali settori produttivi, di presenza collettiva e strutturata alle manifestazioni internazionali di maggior rilievo rispetto alle specializzazioni territoriali, dell’organizzazione di workshop con operatori esteri, del sostegno diretto alle imprese per la partecipazione a fiere significative. Questi assi portanti, lungo i quali si sviluppa l’impegno dell’Ente, risultano decisivi per orientare lo svolgimento delle funzioni amministrative e determinare l’efficacia dell’azione promozionale nel contesto economico e sociale di riferimento.

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OBIETTIVI STRATEGICI PER L'ANNO 2015OBIETTIVI STRATEGICI PER L'ANNO 2015OBIETTIVI STRATEGICI PER L'ANNO 2015OBIETTIVI STRATEGICI PER L'ANNO 2015

SEMPLIFICAZIONE AMMNISTRATIVA SEMPLIFICAZIONE AMMNISTRATIVA SEMPLIFICAZIONE AMMNISTRATIVA SEMPLIFICAZIONE AMMNISTRATIVA € € € € 72727272....000000000000,00,00,00,00

A) Digitalizzazione della P.A.A) Digitalizzazione della P.A.A) Digitalizzazione della P.A.A) Digitalizzazione della P.A.

• Rapporto telematico con ImpreseRapporto telematico con ImpreseRapporto telematico con ImpreseRapporto telematico con Imprese €€€€ 40.00040.00040.00040.000,00,00,00,00

B)B)B)B) PPPPianoianoianoiano didididi comunicazionecomunicazionecomunicazionecomunicazione istituzionaleistituzionaleistituzionaleistituzionale € € € € 20202020....000000000,000,000,000,00

C)C)C)C) Regolazione del Regolazione del Regolazione del Regolazione del mercato mercato mercato mercato

Camera arbitrale e di conciliazione Camera arbitrale e di conciliazione Camera arbitrale e di conciliazione Camera arbitrale e di conciliazione € 1€ 1€ 1€ 12222.000,00.000,00.000,00.000,00

MARKETING TERRITORIALE MARKETING TERRITORIALE MARKETING TERRITORIALE MARKETING TERRITORIALE € 1€ 1€ 1€ 185858585....000000,0000,0000,0000,00

A) A) A) A) ValorizzazioneValorizzazioneValorizzazioneValorizzazione dell'artigianato dell'artigianato dell'artigianato dell'artigianato € € € € 56565656....222200,0000,0000,0000,00 B) B) B) B) PromoziPromoziPromoziPromozione economica e culturale del territorio one economica e culturale del territorio one economica e culturale del territorio one economica e culturale del territorio € € € € 33333333....777700,0000,0000,0000,00 C) C) C) C) Valorizzazione dei centri storici e turismoValorizzazione dei centri storici e turismoValorizzazione dei centri storici e turismoValorizzazione dei centri storici e turismo € 65.100,00€ 65.100,00€ 65.100,00€ 65.100,00 D) Valorizzazione settore agroalimentare D) Valorizzazione settore agroalimentare D) Valorizzazione settore agroalimentare D) Valorizzazione settore agroalimentare €€€€ 33330000.000,00.000,00.000,00.000,00 Di cui:Di cui:Di cui:Di cui: qqqqualità nel settore vitivinicolo e olivicolo (Panel ualità nel settore vitivinicolo e olivicolo (Panel ualità nel settore vitivinicolo e olivicolo (Panel ualità nel settore vitivinicolo e olivicolo (Panel –––– degustazione OLIO e VINO) degustazione OLIO e VINO) degustazione OLIO e VINO) degustazione OLIO e VINO) € 10.000,00€ 10.000,00€ 10.000,00€ 10.000,00

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INNOVAINNOVAINNOVAINNOVAZIONE E FORMAZIONE ZIONE E FORMAZIONE ZIONE E FORMAZIONE ZIONE E FORMAZIONE € 78.500,00€ 78.500,00€ 78.500,00€ 78.500,00

A)A)A)A) Servizi Istituzionali per l’innovazioneServizi Istituzionali per l’innovazioneServizi Istituzionali per l’innovazioneServizi Istituzionali per l’innovazione

• Sportelli crea impresa, internazionalizzazione, energia Sportelli crea impresa, internazionalizzazione, energia Sportelli crea impresa, internazionalizzazione, energia Sportelli crea impresa, internazionalizzazione, energia € € € € 8888....000000000000,00,00,00,00

• BANDOBANDOBANDOBANDO per Ricerca, innovazione, designper Ricerca, innovazione, designper Ricerca, innovazione, designper Ricerca, innovazione, design € 12.000,00€ 12.000,00€ 12.000,00€ 12.000,00

• BANDO per certificazione di QualitàBANDO per certificazione di QualitàBANDO per certificazione di QualitàBANDO per certificazione di Qualità € 3€ 3€ 3€ 30.000,000.000,000.000,000.000,00 € 15.000,00€ 15.000,00€ 15.000,00€ 15.000,00 • BANDO per certificazione aggiuntivaBANDO per certificazione aggiuntivaBANDO per certificazione aggiuntivaBANDO per certificazione aggiuntiva B) Economia della conoscenza B) Economia della conoscenza B) Economia della conoscenza B) Economia della conoscenza

• Progetto istituzioProgetto istituzioProgetto istituzioProgetto istituzionale Alternanza Scuolanale Alternanza Scuolanale Alternanza Scuolanale Alternanza Scuola----Lavoro, XXIII edizione Lavoro, XXIII edizione Lavoro, XXIII edizione Lavoro, XXIII edizione € 6.000,00 € 6.000,00 € 6.000,00 € 6.000,00

• Comitato Imprenditoria Femminile (IFEComitato Imprenditoria Femminile (IFEComitato Imprenditoria Femminile (IFEComitato Imprenditoria Femminile (IFE )))) € 2.500,00 € 2.500,00 € 2.500,00 € 2.500,00

• Formazione: Formazione: Formazione: Formazione: UniversitàUniversitàUniversitàUniversità e PPFe PPFe PPFe PPF prosecuzione progettprosecuzione progettprosecuzione progettprosecuzione progetti i i i €€€€ 100.000,00100.000,00100.000,00100.000,00

C) Studi e ricerche statistiche istituzionaliC) Studi e ricerche statistiche istituzionaliC) Studi e ricerche statistiche istituzionaliC) Studi e ricerche statistiche istituzionali

• Indagini e rilevazioni statisticheIndagini e rilevazioni statisticheIndagini e rilevazioni statisticheIndagini e rilevazioni statistiche : osservatori economici: osservatori economici: osservatori economici: osservatori economici €€€€ 5.000,005.000,005.000,005.000,00

SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURESVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURESVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURESVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE

LOGISTICHE, TECNOLOGICHE E DI SERVIZIO LOGISTICHE, TECNOLOGICHE E DI SERVIZIO LOGISTICHE, TECNOLOGICHE E DI SERVIZIO LOGISTICHE, TECNOLOGICHE E DI SERVIZIO € 450.000,00€ 450.000,00€ 450.000,00€ 450.000,00

• InfrastrutInfrastrutInfrastrutInfrastrutture di trasporto e assetto del territorio ture di trasporto e assetto del territorio ture di trasporto e assetto del territorio ture di trasporto e assetto del territorio prosecuzione progetti prosecuzione progetti prosecuzione progetti prosecuzione progetti € 10.000€ 10.000€ 10.000€ 10.000,00,00,00,00

• Infrastrutture di servizio per le imprese aretine: Arezzo Sviluppo Infrastrutture di servizio per le imprese aretine: Arezzo Sviluppo Infrastrutture di servizio per le imprese aretine: Arezzo Sviluppo Infrastrutture di servizio per le imprese aretine: Arezzo Sviluppo € 450.000,00€ 450.000,00€ 450.000,00€ 450.000,00

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70

INTERNAZINTERNAZINTERNAZINTERNAZIONALIZZAZIONE IONALIZZAZIONE IONALIZZAZIONE IONALIZZAZIONE € 1€ 1€ 1€ 177770.260,000.260,000.260,000.260,00

A) Bandi per Export A) Bandi per Export A) Bandi per Export A) Bandi per Export • FIERE INTERNAZIONALI IN COLLABORAZIONE CON ICE E TOSCANA PROMOZIONE FIERE INTERNAZIONALI IN COLLABORAZIONE CON ICE E TOSCANA PROMOZIONE FIERE INTERNAZIONALI IN COLLABORAZIONE CON ICE E TOSCANA PROMOZIONE FIERE INTERNAZIONALI IN COLLABORAZIONE CON ICE E TOSCANA PROMOZIONE € 90.260,00€ 90.260,00€ 90.260,00€ 90.260,00

Hong Kong Jewellery Show – 5/9 marzo €€€€ 37.000,0037.000,0037.000,0037.000,00

Vinitaly – Verona, 6/9 aprile €€€€ 30.000,0030.000,0030.000,0030.000,00

Vinexpo Bordeaux - giugno €€€€ 8888.000,00.000,00.000,00.000,00

Mostra Internazionale dell'Artigianato di Firenze – 24 aprile/1 maggio €€€€ 1.710,001.710,001.710,001.710,00

Artigianato in Fiera Milano – 6/14 dicembre € 8.550,00€ 8.550,00€ 8.550,00€ 8.550,00

Iniziative in corso di definizione con Toscana Promozione e Sistema Camerale € 5.000,00€ 5.000,00€ 5.000,00€ 5.000,00

• BANDO per contributi partecipazione a fiere estereBANDO per contributi partecipazione a fiere estereBANDO per contributi partecipazione a fiere estereBANDO per contributi partecipazione a fiere estere € 70.000,€ 70.000,€ 70.000,€ 70.000,00000000

BBBB) EXPO' 2015 ) EXPO' 2015 ) EXPO' 2015 ) EXPO' 2015 € 10.000,00€ 10.000,00€ 10.000,00€ 10.000,00

INTERVENTI TRASVERSALI INTERVENTI TRASVERSALI INTERVENTI TRASVERSALI INTERVENTI TRASVERSALI € 44€ 44€ 44€ 44....242424240,000,000,000,00

• Iniziative varieIniziative varieIniziative varieIniziative varie € 43.24€ 43.24€ 43.24€ 43.240,000,000,000,00

€ 1.000,00€ 1.000,00€ 1.000,00€ 1.000,00

• Progetti a valere sul Fondo di Perequazione Progetti a valere sul Fondo di Perequazione Progetti a valere sul Fondo di Perequazione Progetti a valere sul Fondo di Perequazione

TOTALE PREVISIONE PER L’ANNO 2015 TOTALE PREVISIONE PER L’ANNO 2015 TOTALE PREVISIONE PER L’ANNO 2015 TOTALE PREVISIONE PER L’ANNO 2015 € 1.000.0€ 1.000.0€ 1.000.0€ 1.000.000,0000,0000,0000,00

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71

Quadro sintetico degliQuadro sintetico degliQuadro sintetico degliQuadro sintetico degli

interventi economiciinterventi economiciinterventi economiciinterventi economici

per l’esercizio 201per l’esercizio 201per l’esercizio 201per l’esercizio 2015555

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72

CONTO DESCRIZIONE INTERVENTO - PRODOTTI PROGETTO PREVISIONE 2015

330030 PROMOZIONE - EXPORT - INTERVENTI DI SETTORE E PROGETTI INNOVATIVI - FORMAZIONE - QUALITA'

417.900,00

a) Iniziative promozionali e manifestazioni varie 139.440,00

- Valorizzazione artigianato 56.200,00

- iniziative promozionali per il settore agricolo 20.000,00

- iniziative promozionali di comunicazione 20.000,00

- iniziative varie 43.240,00

b) Export 170.260,00

- contributi ad imprese per fiere estere 70.000,00

- partecipazione diretta a fiere nazionali ed internazionali 90.260,00

- Expo' 2015 10.000,00

c) Interventi di settore e progetti innovativi 107.200,00

- promozione economica e culturale del territorio 33.700,00

- alternanza scuola lavoro 6.000,00

- iniziative giovani e donne: attività formativa IFE 2.500,00

- sportelli crea impresa, internazionalizzazione, energia 8.000,00

- ricerca, innovazione, design 12.000,00

- contributi per certificazione di qualità 30.000,00

- contributi per iniziative di risparmio energetico, tutela ambientale, certificazione aggiuntiva

15.000,00

e) Progetti a valere sul fondo nazionale di perequazione 1.000,00

330034 ISTITUZIONALE 15.000,00

- Indagini e rilevazioni statistiche 5.000,00

- Qualità nel settore vitivinicolo DOC E DOCG 10.000,00

330036 TURISMO E VALORIZZAZIONE CENTRI STORICI 65.100,00

330045 DIGITALIZZAZIONE DELLA P.A. 40.000,00

Rapporto telematico con piccole imprese 40.000,00

330048 AREZZO SVILUPPO 450.000,00

330050 CAMERA ARBITRALE E DI CONCILIAZIONE 12.000,00

TOTALE INTERVENTI ECONOMICI 1.000.000,00

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Preventivo economico

Azienda Speciale

AREZZO SVILUPPO

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RELAZIONE PROGRAMMATICA PER L’ANNO 2015RELAZIONE PROGRAMMATICA PER L’ANNO 2015RELAZIONE PROGRAMMATICA PER L’ANNO 2015RELAZIONE PROGRAMMATICA PER L’ANNO 2015 SCENARI E CONTESTO DI RIFERIMENTOSCENARI E CONTESTO DI RIFERIMENTOSCENARI E CONTESTO DI RIFERIMENTOSCENARI E CONTESTO DI RIFERIMENTO La riforma del sistema camerale Le Aziende Speciali delle Camera di Commercio risentono dell’attuale fase di revisione del sistema

camerale sotto un duplice profilo. In primo luogo, la diminuita disponibilità di risorse impone di

accelerare il processo di rafforzamento dell’economicità di gestione, che deve tradursi in una

minore quantità di risorse richieste all’Ente Camerale ed in un più ampio apporto di servizi che si

traduce in risparmio per lo stesso Ente. Inoltre, dovranno essere ricercate collaborazioni ed

integrazioni con analoghe strutture su scala territoriale. Arezzo Sviluppo si presenta

all’appuntamento della riforma delle Camere di Commercio in posizione di vantaggio, avendo già

portato a regime il proprio iter di fusione.

L’attività formativaL’attività formativaL’attività formativaL’attività formativa

Il perdurare della difficile situazione economica che interessa il nostro Paese ha inevitabili

ripercussioni su tutte le attività economiche, in particolar modo sulla formazione che risulta per

numerose imprese una voce di spesa residuale rispetto alle altre presenti in bilancio.

E' inoltre opportuno ricordare che ormai da anni le risorse finanziarie messe a disposizione

della Formazione Professionale si sono quasi azzerate perché spostate sugli ammortizzatori sociali

(Cassa Integrazione ordinaria ed in deroga). Peraltro, i pochi fondi rimasti hanno comunque la

condizione che non possono essere usufruiti dalla formazione cosiddetta “dovuta per legge”.

E’ poi da sottolineare che la Provincia di Arezzo (Formazione Professionale) con Decreto

Dirigenziale n. 142 del 2.3.2012 ha ridotto il numero massimo di partecipanti alle attività

riconosciute da 30 unità a 25da 30 unità a 25da 30 unità a 25da 30 unità a 25. Successivamente la Regione Toscana con Delibera n. 984 del

12.11.2012 e D.D. N.5384 del 20.11.2012 ha approvato il nuovo profilo del percorso formativo

“Formazione obbligatoria per il Commercio e la Somministrazione di Alimenti e Bevande”

specificando che lo stesso deve prevedere la presenza di un numero di discenti non superiore a

20, determinando una contrazione strutturale degli introiti dell’Azienda e pertanto un

condizionamento negativo dell’efficienza dell’attività.

Malgrado ciò nel 2014 l'attività formativa dell'azienda ha generato, al momento della

stesura del presente documento, un aumento del fatturato rispetto all'anno precedente.

Inoltre, in risposta alle difficoltà descritte, l’Azienda Speciale ha deciso di ampliare e

diversificare l’offerta formativa, valorizzando il settore della mediazione civile e commerciale e

quello della formazione specialistica rivolta ad imprenditori e professionisti.

Come per l'anno in corso, l’Azienda Speciale nell’anno 2015 intende implementare il già

articolato programma in tema di Giustizia alternativa ed arbitrato, con possibile estensione alla

responsabilità sociale, per imprese ed Enti.

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Nel 2015 l'Azienda intende inoltre continuare ad organizzare corsi di formazione

specialistica in collaborazione con importanti aziende operanti nel settore, quali Change e Brogi &

Pittalis. Gli stessi corsi potranno essere organizzati anche “su misura” sulla base delle specifiche

esigenze manifestate dalle imprese. Tali percorsi necessiteranno di una buona promozione per

essere recepiti dalle imprese, data anche la complessità degli argomenti trattati. Le iniziative si

svolgeranno soltanto se saranno in grado di generare valore aggiunto per l’Azienda.

Nell'anno venturo proseguirà il coordinamento dell’Associazione Temporanea di Scopo che

gestisce i percorsi per i nuovi apprendisti promossi dalla Regione Toscana.

L’Azienda ha assunto un ruolo di primo piano ed in qualità di Capofila sta gestendo nel

territorio Aretino il progetto che ha preso avvio nello scorso mese di luglio con la partenza degli

incontri di orientamento e troverà manifestazione di bilancio nel prossimo esercizio.

C’è poi da considerare che la Consulta delle Professioni, recentemente costituita presso la

Camera di Commercio ai sensi dell’art. 10 della L. 580/93, ha espresso l’intendimento di valutare

eventuali forme di collaborazione con Arezzo Sviluppo. Si è quindi sviluppato un coinvolgimento

dell’Azienda nei programmi formativi di aggiornamento degli Ordini professionali che ne hanno

fatto richiesta per i propri iscritti. Tale filone di attività verrà ulteriormente incrementato nel corso

dell’anno 2015, compreso quello per l’ordine dei Giornalisti, con il quale potrà essere avviata la

proposta di percorsi formativi in grado di generare buone economie per l'Azienda.

Il Laboratorio di analisi ed i servizi alle filiereIl Laboratorio di analisi ed i servizi alle filiereIl Laboratorio di analisi ed i servizi alle filiereIl Laboratorio di analisi ed i servizi alle filiere

La previsione per il 2015 si avvale delle indicazioni del pre-consuntivo dell’anno in corso

che si trova ad uno stadio significativo di definizione. L’esercizio 2014 conferma sostanzialmente i

risultati dell’anno precedente, che ha mostrato qualche spunto positivo arrestando la tendenza alla

diminuzione del fatturato. Sulla spinta dell’andamento congiunturale l’attività tipica del laboratorio

S.A.G.OR., ovvero l’analisi e certificazione del prodotto orafo ed argentiero, ha evidenziato un

modesto rafforzamento. Nonostante una fase di ripresa che ha interessato alcuni trimestri a cavallo

del 2013 ed inizio 2014, i problemi strutturali del settore permangono con l’aggravante della

quotazione dei metalli preziosi che continua a presentare caratteri di instabilità e complica una

situazione che sconta la riduzione dei volumi di acquisto e l’inasprimento della concorrenza

internazionale. La tendenza all’utilizzo di materiali comuni in luogo dei metalli preziosi da parte

delle imprese restringe gli spazi di mercato del laboratorio. La forte selettività del mercato porta poi

allo scoperto difficoltà strutturali irrisolte, con imprese costrette ad abbandonare il mercato o a

conclamare stati di insolvenza. Tale situazione non risparmia la clientela del laboratorio e si

traduce, nel migliore dei casi, in una diffusa tendenza a tagliare i costi che coinvolge i servizi di

analisi e certificazione. Nell’esercizio 2014 si è registrato un ritorno ai servizi tradizionali di verifica

del titolo dei metalli preziosi, in particolare oro, mentre le sperimentazioni dello scorso anno non

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hanno trovato sviluppi significativi. Prenderà il via nell’ultimo scorcio del 2014 un’attività che

proseguirà nel 2015: la collaborazione con Unionfiliere in qualità di struttura di certificazione

nell’ambito del progetto TFashion che interessa i settori dell’oreficeria e della moda. In

conseguenza di quanto osservato, le previsioni per il 2015 si conformano ad una realistica

prudenza allineandosi ai valori dell’anno in corso.

La gestione 2014 conferma il contenimento dello stock dei crediti vantati per servizi

pregressi, con connessa risoluzione di alcune pendenze e stabilizzazione del ciclo di riscossione.

Fa parte di tale processo la registrazione di alcune perdite sui crediti nei casi in cui le imprese

accusano situazioni di difficoltà finanziaria. Tali diminuzioni dell’attivo sono peraltro coperte dai

fondi di garanzia accumulati nel tempo dall’Azienda. Tuttavia, per quanto riguarda i tempi di

pagamento si è dovuto tener conto di alcune richieste che riflettono le problematiche di mercato.

Nell’esercizio 2015 sarà mantenuto il controllo incrociato tra ufficio amministrativo e laboratorio,

individuando le modalità di pagamento più idonee per ciascuna impresa. L’allocazione delle risorse

viene ordinata al perseguimento degli obiettivi che la Camera di Commercio di Arezzo assegna

all’Azienda. Tali indicazioni possono riassumersi nella valorizzazione della qualità della produzione

orafa locale che comporta il presidio delle quote di mercato del laboratorio, lo studio di accordi

internazionali che facilitino il passaggio doganale delle merci garantite dal laboratorio ed il deciso

inserimento nel filone dello sviluppo di certificazione di prodotto e della tracciabilità. Il rinvio sine

die dell’ingresso, che pareva imminente, dell’Italia all’interno della Convenzione di Vienna per il

Marchio Comune di Controllo rappresenta un ostacolo significativo. Tale adesione permetterebbe

infatti la libera circolazione dei prodotti certificati dai laboratori accreditati all’interno dei mercati

interessati dall’accordo ed il laboratorio S.A.G.OR. è stato individuato dal Ministero dello Sviluppo

Economico come una delle tre strutture italiane sulle quali farà perno l’operazione, superando il

vaglio della Commissione Tecnica che presiede all’attuazione dell’accordo. Nel nuovo scenario

strategico l’Azienda potrebbe agire con un apparato tecnologico rafforzato dall’acquisto di uno

spettrometro e di un marcatore laser che ne amplia la potenzialità operativa.

Oltre alle attività che saranno illustrate più avanti tenendo conto del nuovo contesto che si

profila, l’Azienda è chiamata nel 2015 a rinnovare il proprio impegno in questo settore per

consolidare l’efficienza organizzativa in una situazione di mercato critica che richiede un utilizzo

particolarmente attento delle risorse ed un controllo dei costi nella linea dei risparmi di spesa

ottenuti negli ultimi anni.

I Servizi per la Camera di Commercio.I Servizi per la Camera di Commercio.I Servizi per la Camera di Commercio.I Servizi per la Camera di Commercio.

Due fattori agiscono nella direzione di un rafforzamento di questo filone di attività. Da un

lato cresce lo spazio operativo che l’Ente Camerale è chiamato a coprire nel contesto territoriale

attraverso lo sviluppo di nuovi servizi e l’implementazione di quelli esistenti, sul versante opposto si

registrano persistenti difficoltà nei mercati che le Aziende Speciali dell’Ente, prima della loro

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unificazione, hanno presidiato nell’ambiente locale.

Se si tiene conto anche delle limitazioni che la recente normativa ha posto all’Ente

Camerale in relazione alle spese per il personale ed al contingentamento dello stesso attraverso la

forte limitazione del turn-over a cui fanno riscontro le possibilità di ottimizzazione organizzativa

delle precedenti Aziende Speciali che derivano dal completamento del processo di unificazione,

emergono ampie possibilità di valorizzazione del sistema camerale aretino. L’Ente potrà pertanto

intensificare le relazioni con la propria Azienda Speciale ed incrementare il volume di attività

proprie da far realizzare alla stessa.

Tale indirizzo programmatico è rafforzato dal contesto di riduzione delle risorse a

disposizione della Camera di Commercio che deriva dalla riforma del settore e dall’applicazione

della L. 114/2014. Diventa infatti prioritario sviluppare le attività che sono in grado di determinare

risparmi di sistema.

Destinazione programmatica delle risorseDestinazione programmatica delle risorseDestinazione programmatica delle risorseDestinazione programmatica delle risorse

La presente relazione si conforma alle linee di indirizzo fissate per l’Azienda speciale AREZZO

SVILUPPO dalla relazione previsionale e programmatica per il 2015 approvata dal Consiglio

Camerale con deliberazione n. 19 del 10/11/2014, come previsto all’articolo 67 comma 3 del

D.P.R. 254/05. Gli obiettivi assegnati ad AREZZO SVILUPPO fanno riferimento alle seguenti

direttrici di intervento:

1. Formazione imprenditoriale e professionale

2. Servizi innovativi per le filiere distrettuali.

3. Servizi per la Camera di Commercio ai sensi dell’articolo 2, comma 5, L.580/93.

1.1.1.1.Formazione prFormazione prFormazione prFormazione professionale e di aggiornamentoofessionale e di aggiornamentoofessionale e di aggiornamentoofessionale e di aggiornamento

1a) Attività istituzionale e apprendistato

AREZZO SVILUPPO continuerà, anche nel 2015 come Agenzia Formativa Accreditata

dalla Regione Toscana ad erogare, con rinnovato impegno, l’attività istituzionale formativa rivolta ai

futuri commercianti ed ausiliari del commercio con la formazione obbligatoria per Agenti e

Rappresentanti, Agenti di Affari in Mediazione ramo beni immobili, Somministrazione di Alimenti e

Bevande ed il corso per il rilascio del patentino necessario all’acquisto ed all’utilizzo dei fitofarmaci

in agricoltura. Riguardo a quest'ultima iniziativa, la Regione Toscana ha emanato recentemente

una nuova normativa che comporta l'obbligatorietà di aggiornamento professionale quinquennale

attraverso corsi della durata di 12 ore che potrebbero essere organizzati dall'Azienda Speciale.

Tutti i percorsi sono riconosciuti dalla Provincia di Arezzo su delega della Regione Toscana

e continuano a ricevere un alto gradimento da parte degli utenti. Sono previsti sei corsi con una

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media di 15/16 partecipanti in aula.

Nel 2015 è prevista la conclusione, salvo eventuali proroghe, delle azioni previste dal

progetto “ New European Apprendice”, percorsi per i nuovi apprendisti coordinati da Arezzo

Sviluppo, in materia di apprendistato professionalizzante e contratto di mestiere.

L’attività è partita nel 2014 con gli incontri di Orientamento, mentre i corsi veri e propri, a

cura delle Agenzie formative partner, si svolgeranno nel 2015.

Il progetto ha pertanto interessato due annualità ma troverà manifestazione economica, con

la rilevante dimensione di € 730.000,00, soltanto nel 2015. Come accennato, qualora la

rendicontazione del progetto non venisse completata nel corso dell’anno, una parte dell’attività

potrebbe interessare anche l’annualità 2016. La previsione dell’importo totale è prudenziale e

potrebbe variare in funzione dell’attività effettivamente svolta.

1b) Formazione Professionale e di Aggiornamento

Arezzo Sviluppo, Ente di formazione dei mediatori in materia di conciliazione accreditato

presso il Ministero di Giustizia, ha previsto nove azioni, dalla formazione di base, a quella di

aggiornamento per mediatori nelle conciliazioni civili e commerciali, oltre ad attività formative per

arbitri e sulla responsabilità sociale e contrattualistica di impresa. Sono stati altresì attivati e

programmati corsi base e di aggiornamento per amministratori di condominio i quali

necessiteranno di un minimo di 15 ore di aggiornamento annuale, come previsto dalla legge

vigente, mentre l’Azienda è in attesa di un ulteriore ’accreditamento per poter svolgere i corsi di

formazione obbligatoria per i giornalisti.

Ulteriori ed eventuali corsi professionalizzanti potranno essere programmati e attivati

durante l’anno in funzione delle richieste pervenute in questo ambito, soprattutto da parte degli

Ordini Professionali.

1c) Formazione Specialistica

Con particolare attenzione alle competenze dell’Imprenditore e dei più stretti collaboratori,

anche in partenariato con strutture di respiro nazionale, potranno essere strutturati percorsi

formativi di alto livello sia consolidati che “su misura”.

Ulteriori percorsi formativi potranno essere organizzati sulla base delle esigenze

manifestate dal tessuto economico locale.

Con criterio prudenziale sono previste due attività formative.

Inoltre l'Azienda Speciale negli ultimi anni ha erogato formazione, in collaborazione con

Toscana Promozione , attraverso seminari rivolti ad imprenditori e professionisti che avevano

come filo conduttore l'internazionalizzazione, coinvolgendo un numero considerevole di

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partecipanti, anche perché fonte di crediti formativi per gli stessi. Tali percorsi erano finanzianti

dalla Regione.

E' probabile che questa collaborazione , per motivi economici, non possa proseguire nel

sostegno delle iniziative suddette, pertanto Arezzo Sviluppo intende continuare ad organizzare

seminari accreditati presso gli Ordini contro pagamento di una quota contenuta di partecipazione

che assicuri la copertura dei costi ed un congruo margine per l’Azienda.

2222.... Servizi innovativi per le filiere distrettualServizi innovativi per le filiere distrettualServizi innovativi per le filiere distrettualServizi innovativi per le filiere distrettualiiii

2a) Attività di esecuzione analisi a favore del settore orafo-argentiero

Si tratta dell’insieme dei servizi analitici effettuati per conto degli operatori del settore, sia

produttori che distributori.

L’esercizio 2014 ha visto il fatturato relativo a questa branca di attività segnalare una lieve

crescita, dopo un periodo di crisi determinato dalla recessione del settore di riferimento che ha

portato a numerose chiusure e ristrutturazioni. Occorre pertanto proseguire sulla strada del

consolidamento della qualità dei servizi senza tralasciare la ricerca di una maggiore efficienza

facendo in modo che i risparmi ottenuti sui costi contrastino le perdite registrate sul fronte dei

proventi su base storica, e dell’ampliamento della gamma.

Per l’anno prossimo, come accennato, le previsioni non confermano il perdurare di una fase

di ripresa. In via prudenziale, pertanto, il preventivo 2015 si collocherà poco al di sotto del livello

del pre-consuntivo ad oggi valutabile, con circa 6.000 analisi

2b) Attività di Certificazione

E’ l’insieme dei servizi effettuati in favore dei produttori del settore orafo-argentiero che si

sono avvalsi di Certificati di analisi sui metalli preziosi, Certificazione di lotto, Certificazione

mediante Saggio Facoltativo (art 13 D.lgs 251/99) e Certificazione Aggiuntiva (art.19 D.lgs 251/99).

Questo tipo di attività prevista per legge ed assolutamente peculiare per il Laboratorio

S.A.G.OR. ha risentito in passato della crisi del settore. Nel 2014 è attesa, secondo i dati

disponibili, la tenuta del numero di aziende in certificazione aggiuntiva e la conseguente stabilità

dei relativi proventi, che si ritiene di mantenere nel 2015. Le imprese associate dovrebbero

conseguire invece nel 2014 un calo dei ricavi vicino al 20%, posizionandosi anche nel 2015 sui

livelli raggiunti. Il gruppo dei clienti fidelizzati si sta restringendo a quelli che usufruiscono dei

maggiori servizi. L’attività di certificazione di pacchi evidenzia ulteriori perdite che la portano a

valori assoluti trascurabili. Tale settore potrebbe essere rilanciato attraverso la sottoscrizione di

accordi che interessano le dogane di mercati significativi di sbocco del prodotto aretino. E’ previsto

il rafforzamento dell’intervento del laboratorio nelle attività di attestazione della tracciabilità di

prodotto che Unionfiliere ha intrapreso a favore delle imprese del settore orafo-argentiero e della

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moda. Potrebbe poi trovare utilizzo, attraverso un’opera di sensibilizzazione delle imprese nella

quale hanno un peso determinante le associazioni di categoria, il marchio che identifica l’origine

del prodotto.

2c) Analisi Servizio metrico D.L. vo 251/99

Tale attività si riferisce all’insieme dei servizi analitici e certificativi a supporto degli Uffici

Metrici nel novero delle convenzioni stabilite dal Laboratorio all’interno delle azioni di controllo del

mercato e tutela del consumatore ai sensi del D.lgs 251/99.

E’ un elemento che può concorrere al sostegno della domanda dell’Azienda nell’ambito del

potenziamento delle attività di vigilanza e controllo del mercato, in quanto operano apposite

convenzioni con le Camere di Commercio della Toscana, dell’Umbria, della Liguria, dell’Emilia,

della Romagna, della Valle d’Aosta e di Alessandria.

Da queste Camere di Commercio vengono inviati al laboratorio S.A.G.OR. i campioni sui

quali determinare le analisi e stilare le conseguenti relazioni di conformità.

Nel 2014 si sono riscontrati alcuni miglioramenti che tuttavia non diminuiscono la necessità

di progetti più ambiziosi e diffusi sulla materia.

3.3.3.3. Servizi per la Camera di CommercioServizi per la Camera di CommercioServizi per la Camera di CommercioServizi per la Camera di Commercio

In questo ambito è prevista l’organizzazione di seminari in materia di

internazionalizzazione, con particolare riguardo agli aspetti doganali, fiscali e strategici in

collaborazione con Toscana Promozione. Il personale dell’Azienda collaborerà con gli uffici

camerali preposti per l’organizzazione di workshop, dell’ incoming di operatori stranieri e della

partecipazione collettiva delle imprese locali a fiere di respiro internazionale, oltre ad attività

promozionali di sistema.

Inoltre, sempre ai sensi dell’articolo 2, comma 5, L.580/93 il personale di Arezzo Sviluppo

collaborerà con l’Ente Camerale per garantire la continuità, e la massima fruizione, dei servizi

istituzionali di back office quali rilascio di CNS (Carte Nazionale Servzi), inserimento dati ed

archiviazione ottica, gestione del protocollo digitale, supporto all’ufficio personale ed eventuali

altre attività che saranno indicate dalla Camera di Commercio nel documento programmatico di

dettaglio ad inizio 2015.

E’ un settore di attività suscettibile di espansione, anche in rapporto alla nuova

regolamentazione del sistema camerale.

4444.... Funzionamento internoFunzionamento internoFunzionamento internoFunzionamento interno

La voce di dettaglio è finalizzata a stimare i costi relativi al puro mantenimento in efficienza

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ed esercizio della struttura di Arezzo Sviluppo.

Nella costruzione del preventivo economico si è tenuto infatti conto delle indicazioni

contenute nella circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n.3612 del 26/7/2007. In

particolare, sono state fornite alcune precisazioni sul dettato dell’articolo 65 comma 2 del D.P.R.

254/05 secondo il quale le Aziende speciali perseguono l’obiettivo di assicurare la copertura dei

costi strutturali con acquisizione di risorse proprie. La circolare citata chiarisce che i costi di

struttura, da pareggiare con le risorse ottenute dall’esterno, non coincidono tout-court con gli oneri

relativi al personale, al funzionamento, agli ammortamenti. Parte non indifferente di tali spese può

infatti essere impiegata nella realizzazione di progetti ed iniziative e come tale rientrare nei costi di

tipo istituzionale. E’ stata pertanto operata una stima che ha isolato i costi relativi al mero

funzionamento interno di Arezzo Sviluppo, in modo da evidenziarli accanto alle altre aree di attività

nel quadro di destinazione programmatica delle risorse.

Diventa così agevole riscontrare il requisito della copertura degli effettivi costi di struttura

con le risorse raccolte dall’esterno. Nel caso specifico i costi di funzionamento ammontano ad €

65.704,25 a fronte di risorse proprie pari ad € 889.200,00.

Passando ad un’analisi delle voci di bilancio del preventivo economico si rileva che i ricavi

previsti ammontano ad € 1.339.200,00.

In dettaglio risultano così costituiti:

� i proventi dagli utilizzatori dei corsi gestiti direttamente e dalle prestazioni di laboratorio,

sono previsti in € 143.600,00 classificati come “Proventi da servizi”;

� gli “altri proventi e rimborsi” ammontano ad € 740.600,00 e risultano così articolati:

- proventi derivanti dal progetto “New European Apprentice” promosso dalla Regione Toscana

nella misura di € 730.900,00;

- proventi derivanti dalla gestione del progetto “Busy-Ness Women” in collaborazione

con Unioncamere Toscana e dalla concessione in utilizzo delle aule di formazione, che

ammontano ad € 7.100,00;

- quote associative laboratorio, rimborsi oneri bancari per € 6.100,00;

- interessi attivi su depositi bancari per € 1.500,00;

� il contributo della Camera di Commercio in conto esercizio è previsto in € 450.000,00.

A titolo prudenziale non sono stati inseriti proventi derivanti da nuove attività in fase di avvio

(cooperazione con Israele, ulteriori corsi in collaborazione con gli Ordini professionali) che

potrebbero, se attivati tempestivamente, portare marginalità finanziaria per l’esercizio 2015.

Gli oneri altresì previsti dal preventivo economico ammontano ad € 1.339.200,00 e in dettaglio

risultano così costituiti:

� i costi per gli Organi istituzionali sono previsti in € 25.600,00;

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� i costi relativi al personale in servizio sono stati previsti in € 393.108,31;

� i costi di funzionamento sono stati previsti in € 170.891,69;

� gli ammortamenti relativi alle attrezzature sono stati previsti in € 15.000,00;

� i costi per iniziative istituzionali, relativi in prevalenza all’attività di formazione nel suo

complesso sono previsti in € 734.600,00 e sono classificati come “Spese per progetti e

iniziative”.

Relativamente al piano degli investimenti è stata preventivata una somma di € 5.000,00 da

destinare all’acquisto di arredi di ufficio e di attrezzature informatiche. A tali oneri si farà fronte

attraverso i flussi di cassa generati dall’esercizio.

Il Preventivo Economico, relativo all’esercizio 2015 dell’Azienda speciale Arezzo Sviluppo, chiude

in pareggio nell’importo previsto di € 1.339.200,00.

Arezzo, 1 Dicembre 2014 IL PRESIDENTE (Ferrer Vannetti)

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RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI AL PREVENTIAL PREVENTIAL PREVENTIAL PREVENTIVO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 2015VO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 2015VO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 2015VO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 2015

L’anno 2014, il giorno 1 del mese di dicembre, alle ore 10,00 in Arezzo, presso la Camera

di Commercio, si è riunito il Collegio dei revisori dei conti dell'Azienda Speciale Arezzo Sviluppo, per l'esame del preventivo economico 2015.

Sono presenti i Signori:

- Dott.ssa Sandra G. Bleve - Presidente

- Sig.ra Luigina Maurizi – Componente

- Rag. Vittorino Carloni - Componente

Partecipa alla riunione il Dott. Giorgio Seri, Capo Ragioniere dell'Ente camerale.

Il Collegio, dopo aver preso visione del bilancio preventivo dell’esercizio 2015 e preso atto

della relazione del Presidente che accompagna il preventivo economico per il 2015, predispone la

relazione che segue.

Il preventivo economico per l’esercizio 2015 è stato redatto, ai sensi dell’art.1 del D.P.R. 254/2005,

in base ai principi generali della contabilità economica e patrimoniale e risponde ai requisiti della

veridicità, universalità, continuità, prudenza e chiarezza.

Il preventivo economico riporta i risultati del pre-consuntivo 2014 ed espone una situazione di

pareggio, presentando un valore complessivo di ricavi e di costi di € 1.339.200,00. Il pareggio si

consegue con un contributo camerale di € 450.000,00.-

Esso è redatto nella forma indicata nell’allegato G del D.P.R. 254/2005, e si compendia delle

seguenti voci e valori:

Voci di costo / ricavo Voci di costo / ricavo Voci di costo / ricavo Voci di costo / ricavo

Precons. anno 2014 Preven. anno 2015 Precons. anno 2014 Preven. anno 2015 Precons. anno 2014 Preven. anno 2015 Precons. anno 2014 Preven. anno 2015

A) Ricavi ordinari € 684.471,88 € 1.339.200,00 B) Costi di struttura € 601.901,02 € 604.600,00

C) Costi istituzionali € 82.570,86 € 734.600,00

Totale costi (B+C)Totale costi (B+C)Totale costi (B+C)Totale costi (B+C) € 684.471,88€ 684.471,88€ 684.471,88€ 684.471,88 € 1.339.200,00 € 1.339.200,00 € 1.339.200,00 € 1.339.200,00 PIANO DEGLI INVESTIMENTI

D) Immobilizzazioni immateriali € 442,50 € 0,00

E) Immobilizzazioni materiali € 985,00 € 5.000,00

F) Immobilizzazioni finanziarie € 0,00 € 0,00

Totale degli investimentiTotale degli investimentiTotale degli investimentiTotale degli investimenti € 1.427,50€ 1.427,50€ 1.427,50€ 1.427,50 € 5.000,00€ 5.000,00€ 5.000,00€ 5.000,00

I valori indicati in bilancio rispondono a previsioni di ricavi e di costi calcolati sulla base del

programma dei corsi, dei servizi forniti dal laboratorio di analisi e delle altre attività elaborate per il

2015, come riportati nella relazione del Presidente.

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In particolare, i ricavi previsti per il 2015, compreso il contributo camerale, riguardano le

seguenti aree tematiche e le relative assegnazioni di risorse:

Totale risorseTotale risorseTotale risorseTotale risorse FORMAZIONE IMPRENDITORIALE E PROFESSIONALE € 928.926,83

SERVIZI INNOVATIVI PER LE FILIERE DISTRETTUALI € 166.903,81

SERVIZI PER LA CAMERA DI COMMERCIO € 177.665,11

FUNZIONAMENTO INTERNO € 65.704,25

TotaleTotaleTotaleTotale € € € € 1.339.200,00 1.339.200,00 1.339.200,00 1.339.200,00

Le voci di ricavo sono le seguenti:

Preconsuntivo 2014 Preventivo 2015Preconsuntivo 2014 Preventivo 2015Preconsuntivo 2014 Preventivo 2015Preconsuntivo 2014 Preventivo 2015

.- Proventi da servizi ……………… € 132.882,06 € 143.600,00

- Altri proventi o rimborsi ………… … € 91.636,45 € 745.600,00

- Contributo della Camera di commercio € 459.953,37 € 450.000,00

TotaleTotaleTotaleTotale € 684.471,88€ 684.471,88€ 684.471,88€ 684.471,88 € 1.339.200,00€ 1.339.200,00€ 1.339.200,00€ 1.339.200,00

Il Collegio rileva il cospicuo incremento degli “Altri proventi e rimborsi” rispetto al preconsuntivo

2014 connesso al progetto “New European Apprentice” che, come emerge dalla relazione

presidenziale “ha interessato due annualità (2014-2015) ma troverà manifestazione economica,

con la rilevante dimensione di € 730.000,00, soltanto nel 2015”. Fra i ricavi risulta inoltre iscritto il

contributo della Camera di Commercio nell’importo di € 450.000,00 che permette di ottenere il

prescritto pareggio del preventivo economico dell’esercizio 2015.

In particolare, i costi previsti per il 2015 raffrontati con il pre-consuntivo 2014, risultano i seguenti:

Preconsuntivo 2014 Preventivo 2015Preconsuntivo 2014 Preventivo 2015Preconsuntivo 2014 Preventivo 2015Preconsuntivo 2014 Preventivo 2015 Costi di strutturaCosti di strutturaCosti di strutturaCosti di struttura

- Organi istituzionali ………………….. € 28.423,40 € 25.600,00

- Personale ………………..…………… € 389.420,57 € 393.108,31

- Funzionamento ……………………… € 168.554,05 € 170.891,69

- Ammortamenti e accantonamenti …… € 15.503,00 € 15.000,00

TotaleTotaleTotaleTotale € 601.901,02€ 601.901,02€ 601.901,02€ 601.901,02 € 604.600,00€ 604.600,00€ 604.600,00€ 604.600,00

Costi istituzionaliCosti istituzionaliCosti istituzionaliCosti istituzionali

- Spese per progetti e iniziative ……….. € 82.570,86 € 734.600,00

========== =========

Totale costiTotale costiTotale costiTotale costi € 684.471,88€ 684.471,88€ 684.471,88€ 684.471,88 € 1.339.200,0€ 1.339.200,0€ 1.339.200,0€ 1.339.200,00000

Il Collegio rileva che l’Azienda ha mantenuto in via prudenziale il costo degli organi

istituzionali in prossimità del livello del 2014.

Per quanto attiene agli investimentiPer quanto attiene agli investimentiPer quanto attiene agli investimentiPer quanto attiene agli investimenti, si prende atto che è stata preventivata una somma di

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€ 5.000,00 da destinare all’acquisto di arredi per ufficio ed attrezzature informatiche.

Si precisa che la relazione del Presidente, nel disporre il piano degli investimenti, evidenzia la

seguente fonte di copertura:

PIANO DEGLI INVESTIMENTI FONTI DI COPERTURA

E) Immobilizzazioni immateriali € 0,00 Cash Flow operativo € 5.000,00

F) Immobilizzazioni materiali € 5.000,00 Disinvestimenti € 0,00

G) Immobilizzazioni finanziarie € 0,00 Mutui € 0,00

Totale degli investimentiTotale degli investimentiTotale degli investimentiTotale degli investimenti € 5.€ 5.€ 5.€ 5.000,00000,00000,00000,00 Totale Fonti di Copertura Totale Fonti di Copertura Totale Fonti di Copertura Totale Fonti di Copertura € 5.000,00€ 5.000,00€ 5.000,00€ 5.000,00

Il Collegio prende atto che l’art. 65 del D.P.R. 254/2005 prevede che il preventivo annuale

sia redatto secondo il principio del pareggio, che per l’Azienda Speciale Arezzo Sviluppo è

raggiunto tramite il contributo camerale come sopra riportato. L’esposizione dei conti mette in

evidenza la copertura dei costi di struttura, come specificati dalla circolare del Ministero dello

Sviluppo Economico n. 3612/C del 26/07/07, attraverso le risorse proprie.

Tutto ciò premesso e considerato e nel presupposto che i programmi operativi previsti

dall’Azienda speciale Arezzo Sviluppo ed i connessi ricavi trovino effettiva realizzazione, questo

Collegio esprime parere favorevole all’approvazione del preventivo economico dell’esercizio 2015.

La riunione ha termine alle ore 11.50.

IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

Dott.ssa Sandra G. Bleve Presidente

Sig.ra Luigina Maurizi Componente

Rag. Vittorino Carloni Componente

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Relazione del Collegio

dei Revisori dei Contidei Revisori dei Contidei Revisori dei Contidei Revisori dei Conti

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VERBALE N. 53

L’anno 2014, il giorno 3 del mese di dicembre, alle ore 11:00, presso la sede della

Camera di Commercio, il Collegio dei revisori dei conti, nella medesima composizione

della riunione del giorno precedente, si è riunito per continuare l'esame del preventivo

economico per l’esercizio 2015, la cui proposta è stata approvata dalla Giunta camerale in

data odierna.

Assiste alla riunione il responsabile del Servizio Ragioneria, Dott. Giorgio Seri.

Il Collegio, alla luce della bozza di documentazione esaminata nel verbale della seduta

del giorno precedente, nonché dei chiarimenti forniti in sede di riunione di Giunta camerale

odierna, procede alla redazione della relazione accompagnatoria al preventivo economico

per l'esercizio 2015 che viene allegata al presente verbale quale parte integrante dello

stesso.

Il presente verbale, chiuso alle ore 12:30, viene letto e sottoscritto.-

- Dott.ssa Paola Picciariello

- Dott.ssa Daniela Paradisi

- Rag. Valter Rossi

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RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI AL RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI AL RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI AL RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI AL PREVENTIVO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 201PREVENTIVO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 201PREVENTIVO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 201PREVENTIVO ECONOMICO PER L’ESERCIZIO 2015555

Il Collegio dei revisori ha proceduto all'esame della documentazione di seguito

elencata:

- Relazione Previsionale e programmatica anno 2015 – art. 5 DPR 254/2005;

- Schema di Preventivo economico – allegato A - art. 6 DPR 254/2005;

- Modelli di cui al Decreto del MEF in data 27/03/2013;

- Relazione della Giunta – art. 7 DPR 254/2005;

- Sviluppo dettagliato per conto delle voci di preventivo economico 2015;

- Programma delle attività promozionali dell’esercizio 2015;

- Quadro sintetico degli interventi economici per l’esercizio 2015;

- Preventivo economico dell’Azienda speciale Arezzo Sviluppo.

Il Collegio dei revisori dei conti, in adempimento a quanto disposto dall’art. 6, secondo

comma, e dall’art. 30, secondo comma, del vigente regolamento per la disciplina della

gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio di cui al DPR 254/2005,

esamina il preventivo dell’esercizio 2015, corredato dei documenti sopraelencati, tenuto

conto anche dei risultati consolidati riferiti al precedente esercizio 2013.

Il Collegio ricorda che la redazione della proposta del preventivo annuale è stata

predisposta dalla Giunta ai sensi dell'articolo 14, comma 5, della legge 29 dicembre 1993,

n. 580, e dell’art. 7 del DPR 254/2005 ed approvata nella riunione del 03/12/2014. Tale

proposta è stata consegnata in pari data a questo Collegio.

La redazione del preventivo annuale è conforme al disposto di cui all’art. 1 del DPR

254/2005 ai principi generali della contabilità economica e patrimoniale e risponde ai

requisiti della universalità, continuità, prudenza e chiarezza.

Il preventivo annuale è compilato in coerenza con la Relazione Previsionale e

Programmatica di cui all’art. 5 del DPR 254/2005 il cui estratto è allegato al documento di

bilancio e rappresenta l’applicazione al 2015 del programma pluriennale di attività 2013-

2018 approvato con provvedimento n. 13 del Consiglio camerale in data 22/10/2013 e

tiene conto dei risultati del pre-consuntivo e della conseguente analisi gestionale rispetto al

preventivo precedente.

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Esso è redatto nella forma indicata nell’allegato “A” al DPR 254/2005 e si compendia

dei seguenti valori:

Voci di oneri, proventi e investimentiVoci di oneri, proventi e investimentiVoci di oneri, proventi e investimentiVoci di oneri, proventi e investimenti Precons. anno 2014Precons. anno 2014Precons. anno 2014Precons. anno 2014

Prevent.anno 2015Prevent.anno 2015Prevent.anno 2015Prevent.anno 2015

A) Proventi correnti € 8.919.000,00 € 6.389.700,00

B) Oneri correnti € 8.224.000,00 € 6.674.700,00

Risultato della gestione corrente(A-B) € 695.000,00 € - 285.000,00

C) Gestione finanziaria € 100.000,00 € 35.000,00

D) Gestione straordinaria € 980.000,00 € 250.000,00

AvanzoAvanzoAvanzoAvanzo economico d’esercizioeconomico d’esercizioeconomico d’esercizioeconomico d’esercizio €€€€ 1.775.000,001.775.000,001.775.000,001.775.000,00 € 0,00€ 0,00€ 0,00€ 0,00

PIANO DEGLI INVESTIMENTI

E) Immobilizzazioni Immateriali € 10.000,00 € 5.000,00

F) Immobilizzazioni Materiali € 70.000,00 € 45.000,00

G) Immobilizzazioni Finanziarie € 2.720.000,00 € 0,00

Totale degli investimentiTotale degli investimentiTotale degli investimentiTotale degli investimenti € 2.800.000,00€ 2.800.000,00€ 2.800.000,00€ 2.800.000,00 € 50.000,00€ 50.000,00€ 50.000,00€ 50.000,00

La relazione al preventivo, redatta dalla Giunta ai sensi dell’art.7 del DPR 254/2005,

reca informazioni sugli importi riferiti alle voci di proventi, di oneri e del piano degli

investimenti di cui all'allegato “A”, nonchè sui criteri di ripartizione delle somme tra le

funzioni istituzionali individuate nello stesso schema.

La relazione al preventivo, inoltre, determina le assegnazioni delle risorse complessive

ai programmi individuati in sede di relazione previsionale e programmatica ed in relazione

ai risultati che si intendono raggiungere.

In particolare le iniziative di promozione economica possono essere ricondotte alle

seguenti linee strategiche di intervento camerale:

Semplificazione Amministrativa, Marketing Territoriale, Innovazione e Formazione;

Sviluppo delle Infrastrutture Logistiche, Tecnologiche e di servizio; Internazionalizzazione;

Interventi trasversali per l'importo complessivo € 1.000.000,00.

Il bilancio di previsione riporta alla voce “gestione straordinaria” un importo di €

250.000,00 riferito a proventi straordinari relativi a previste insussistenze del passivo e/o

incrementi dell'attivo nel recupero dei crediti. Tale voce influisce sugli interventi

programmati suindicati previsti per € 1.000.000,00. A tale riguardo, il collegio evidenzia

che il pareggio di bilancio è raggiunto grazie a detta entrata straordinaria. Il Collegio,

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pertanto, raccomanda di subordinare la completa attuazione degli interventi comprimibili

alla effettiva realizzazione di tali entrate straordinarie.

La relazione al preventivo, infine, evidenzia le fonti di copertura del piano degli

investimenti di cui all'allegato “A”.

Passando all’analisi delle voci che compongono il preventivo 201, per quanto attiene i

proventi, il collegio ha verificato l’attendibilità e la prudenzialità dei valori iscritti nei vari

conti sulla base della documentazione e degli elementi conoscitivi forniti dalla Camera.

In particolare, i proventi previsti riguardano:

PREVENTIVO ECONOMICO 201PREVENTIVO ECONOMICO 201PREVENTIVO ECONOMICO 201PREVENTIVO ECONOMICO 2015555

ImportiImportiImportiImporti PercentualePercentualePercentualePercentuale Percentuale Percentuale Percentuale Percentuale

cumulatacumulatacumulatacumulata

DIRITTO ANNUALE 4.538.515,00 71,02% 71,02%

DIRITTI DI SEGRETERIA 1.639.485,00 25.66% 96,68%

CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI 150.000,00 2,35% 99,03%

PROVENTI DA GESTIONE DI SERVIZI 61.700,00 0,97% 100%

TOTALE PROVENTI CORRENTITOTALE PROVENTI CORRENTITOTALE PROVENTI CORRENTITOTALE PROVENTI CORRENTI 6.389.700,006.389.700,006.389.700,006.389.700,00 100%100%100%100%

Per quanto riguarda il Diritto annuale, costituente la principale voce di ricavo (71,02%)

la previsione di € 4.538.515,00, risultante dalla relazione illustrativa al preventivo 2015

redatta dalla Giunta camerale, è stata così calcolata:

- € 4.127.937,42, diritto di competenza come risultante dall’importo stimato per il 2015

da Infocamere, fornito in data 13/10/2014 e ridotto del 35% sulla scorta delle disposizioni

dell'art. 28 del D. L. n. 90/2014 convertito dalla L. n. 114/2014, che viene:

� incrementato della differenza tra la valutazione delle nuove imprese che

prudenzialmente si stimano per il 2015 (n. 1450 ditte individuali e n. 750 società) ed

il saldo stimato nel quarto trimestre 2014 (-400) pari ad € 128.440,00;

� mantenuto costante in considerazione di una stabilità dei fatturati stimata per l’anno

di riferimento (2014);

� incrementato di € 279.079,48 per sanzioni, diminuite in seguito a stima dei

pagamenti tardivi effettuati in ravvedimento, e di € 5.307,98 per interessi di

competenza secondo le stime Infocamere.

L’importo della previsione è al netto di € 2.250,00 per l’eventuale restituzione di importi

non dovuti.

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Il Collegio prende atto che tra gli accantonamenti è stata prevista al fondo svalutazione

crediti la somma di € 954.000,00 pari all’importo del diritto annuale che si prevede di non

riscuotere.

La previsione dei diritti di segreteria, pari ad € 1.639.485,00, è stata calcolata sulla

base delle prestazioni relative ad atti, certificati e adempimenti che le imprese richiedono

secondo la tendenza del 2014 che ha presentato una significativa flessione ( -8%) dopo la

tenuta dell’anno precedente. La previsione è al netto della somma di € 500,00 per

eventuale restituzione di diritti non dovuti.

Ai sensi dell’art. 9 del DPR 254/2005, i proventi di cui all'allegato A, imputati alle singole

funzioni, sono i proventi direttamente riferibili all'espletamento delle attività e dei progetti a

loro connessi.-

Per quanto riguarda la voce contributi e trasferimenti, previsti in € 150.000,00, gli

importi più significativi sono rappresentati dai rimborsi e recuperi diversi in primo luogo

derivanti da distacchi di personale e dal contributo collegato al Servizio di Tesoreria svolto

da BancaEtruria.

I proventi per gestione di servizi quantificati in € 61.700,00, in lieve incremento rispetto

al dato di preventivo aggiornato 2014, sono da riferirsi alla vendita di carnet, alle verifiche

metriche secondo il dettato del D.M. 07/12/06, alla gestione della Borsa Merci ed

all’arbitrato e conciliazione. La stima di queste entrate appare coerente con la

programmazione effettuata dagli uffici interessati sulla base della tendenza espressa dagli

ultimi mesi di attività e dei fattori che potranno influire sull’andamento 2015.

Per quanto attiene gli oneri della gestione corrente, il Collegio, dopo averli valutati

sulla base del preconsuntivo dell’anno in corso, ha verificato l’attendibilità dei valori iscritti

nei vari conti sulla base della documentazione e degli elementi conoscitivi forniti dalla

Camera.

In particolare, il Collegio rileva che il totale degli oneri correnti previsti ammonta ad €

6.674.700,00. Tra gli oneri correnti quelli relativi al personale evidenziano una lieve

flessione rispetto al dato del preconsuntivo dell’anno in corso, in considerazione della

riorganizzazione interna.

I costi di funzionamento presentano anch'essi una riduzione rispetto al preconsuntivo

2014, pur scontando la previsione di significativi versamenti al Bilancio dello Stato stabiliti

dalla normativa.

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Per quanto attiene gli interventi economici, il Collegio rileva che la previsione 2015 ha

individuato in € 1.000.000,00 l’importo da iscrivere a bilancio per iniziative volte a favorire

lo sviluppo economico che rispondono alla necessità di sostenere l’economia locale in una

fase di grave crisi.

Nell'appostazione delle voci previsionali del bilancio 2015, il Collegio, ha altresì

accertato il rispetto dei vincoli derivanti dalla legge finanziaria 2006 (L. 266/2005), dal

decreto Bersani (D.L. 223/2006 e L. 248/2006), dalla legge finanziaria 2008 (L. 244/2007),

dal D.L. 112/08 convertito con modificazioni dalla legge 133/08, dal D.L. n.78 del

31/05/2010 convertito in L. 122 del 30/07/2010, dal D.L. 95 del 06/07/2012 convertito in L.

135 del 07/08/12 ed infine dalla L. 228 del 24/12/2012. Si è

altresì tenuto conto del D.L. 29/10/2012, n. 185 che, al fine di dare attuazione alla

sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 2012 che ha dichiarato l’illegittimità

costituzionale dell’art. 12 c. 10 del D. L.

78/2010, ha disposto l’applicazione della normativa previgente e pertanto il ripristino

dell’indennità di fine rapporto per i dipendenti che ne usufruivano.

In particolare sono risultate osservate le disposizioni di cui al D.L. n. 78/2010

convertito, con modificazioni, in L. 122 del 30/07/2010 e segnatamente:

� Art. 6, c. 3, Art. 6, cc. 7-8, Art. 6, c. 9, Art. 6, cc. 12-13, Art. 6, c. 14;

� Art. 6, c. 21:

è prevista una voce di uscita nell'apposito conto per il versamento al bilancio

dello Stato dei risparmi conseguiti ai sensi dei commi precedentemente citati, per

un importo stimato in € 39.000,00 circa.

� Art. 8, c. 2, Art. 9.

Si è dato altresì applicazione all’Art. 4, comma 102, L. 183/2011 che ha esteso

alla Camera di Commercio gli obblighi in materia di riduzione al ricorso al lavoro a tempo

determinato ed alla somministrazione di lavoro previsti dall’art. 9 c. 28 del D.L. 78/2010.

Il preventivo si uniforma poi al dettato del D.L. 95/2012 ed in particolare alle

seguenti disposizioni:

� Art. 3 inerente le locazioni passive;

� Art. 5 c. 2 che prevede l’ulteriore riduzione della spesa per automezzi;

� Art. 5 c. 7 che stabilisce la riduzione dei buoni pasto in favore dei dipendenti ad €

7,00;

� Art. 8 c. 3 che prevede il versamento al Bilancio dello Stato di una somma calcolata

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sul 10% dei consumi intermedi sostenuti dall’Ente nel 2010 che viene quantificata in

€ 105.548,10;

� Art. 14 che disciplina la riduzione per le spese per il personale.

Il bilancio 2015 tiene conto dell'art. 1 cc. 141 e 142 della Legge di stabilità per il

2013, n. 228 del 24/12/12, che prevede l'obbligo di versamento al Bilancio dello Stato di

una somma corrispondente all'80% degli oneri sostenuti negli anni 2010 e 2011 per mobili

e arredi.

Il Collegio rileva che l'applicazione di quanto previsto dai commi 551 e 552

dell'art. 1 della legge di stabilità 2014 n. 147 del 27/12/2013, in materia di accantonamenti

a partire dal 2015 a fronte delle perdite registrate dalle società partecipate, possa essere

garantito dal cospicuo fondo rischi dell'Ente che alla data del 30/09/2014 ammontava ad €

1.335.234,85.

Il bilancio 2015 si uniforma, altresì, alla disposizione dell'art. 50 c. 3 del D.L. n. 66

del 26/04/2014, che prevede un ulteriore incremento del 5% dei risparmi sui consumi

intermedi ai sensi del D.L. 95/2012 e con versamento al Bilancio dello Stato del relativo

importo.

Il bilancio, infine, risulta tener conto delle riduzioni previste dall'art. 28 del D.L.

90/2014 convertito dalla L. 114/2014.

Ai sensi dell’art. 9 del DPR 254/2005, gli oneri della gestione corrente di cui

all'allegato A, attribuiti alle singole funzioni, sono gli oneri direttamente riferibili

all'espletamento delle attività e dei

progetti a loro connessi, mentre gli oneri comuni a più funzioni, sono stati ripartiti sulla

base di criteri illustrati nella Relazione della Giunta al preventivo economico 2015.

Per quanto attiene gli investimenti, il collegio ha verificato l’attendibilità dei valori iscritti

nei vari conti sulla base della documentazione e degli elementi conoscitivi forniti dalla

Camera. Il piano 2015 prevede spese di € 50.000,00 che riguardano l’acquisto di software,

sostituzione di apparecchiature informatiche e di mobili e arredi che si rendessero

necessarie nel corso dell'esercizio, eventuali imprevisti da fronteggiare per quanto

riguarda impianti ed attrezzature. Tali oneri possono essere sostenuti facendo ricorso agli

avanzi patrimonializzati già accertati e disponibili con il bilancio consuntivo dell'anno 2013.

I documenti di bilancio forniscono ulteriori informazioni circa la situazione patrimoniale

dell’Ente stimata al 31/12/14, che consente di finanziare agevolmente il piano degli

investimenti 2015.

Ai sensi dell’art. 9 c. 3 del DPR 254/2005, gli investimenti iscritti nel piano di cui all'allegato

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A, sono stati imputati alla funzione «servizi di supporto».

Si precisa che la relazione della Giunta, nel disporre il piano degli investimenti,

evidenzia le seguenti fonti di copertura:

PIANO DEGLI INVESTIMENTI FONTI DI COPERTURA

E) Immobilizzazioni Immateriali € 5.000,00 Utilizzo Avanzi patrimonializzati

F) Immobilizzazioni Materiali € 45.000,00

G) Immobilizzazioni Finanziarie € 0,00 Totale FontiTotale FontiTotale FontiTotale Fonti

Totale degli investimentiTotale degli investimentiTotale degli investimentiTotale degli investimenti € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00 CoperturaCoperturaCoperturaCopertura € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00

Il risultato economico dell’esercizio risulta così composto:

GESTIONE CORRENTEGESTIONE CORRENTEGESTIONE CORRENTEGESTIONE CORRENTE

Totale proventi correnti € 6.389.700,00

Totale oneri correnti € 6.674.700,00

Risultato della gestione corrente € - 285.000,00285.000,00285.000,00285.000,00

GESTIONE FINANZIARIAGESTIONE FINANZIARIAGESTIONE FINANZIARIAGESTIONE FINANZIARIA

Proventi finanziari € 35.000,00

Oneri finanziari € 0

Risultato della gestione finanziaria € 35.000,0035.000,0035.000,0035.000,00

GESTIONE STRAORDINARIAGESTIONE STRAORDINARIAGESTIONE STRAORDINARIAGESTIONE STRAORDINARIA

Proventi straordinari € 250.000,00

Oneri straordinari € 0

Risultato della gestione straordinaria € 250.000,00250.000,00250.000,00250.000,00

Risultato economico dell’esercizioRisultato economico dell’esercizioRisultato economico dell’esercizioRisultato economico dell’esercizio € 0 € 0 € 0 € 0

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Il Collegio rileva che ai sensi dell’art. 2, c. 2, del DPR 254/2005 il preventivo 2015

dell’Ente camerale consegue il pareggio del risultato economico mediante compensazione

tra i risultati della gestione corrente, di quelli della gestione finanziaria e della gestione

straordinaria che prevede i movimenti sopra evidenziati.

Tutto ciò premesso e considerato, il Collegio esprime parere favorevole sul preventivo

economico dell’esercizio 2015 dell’Ente Camerale.

- Dott.ssa Paola Picciariello

- Dott.ssa Daniela Paradisi

- Rag. Valter Rossi