Progetto strategico Ministero della Salute 2000 · parziali, questi dimostrano che gli infortuni...

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1 Progetto strategico Ministero della Salute 2000 “Prevenzione dei rischi per la salute negli ambienti di vita e di lavoro” (SS11) SOTTOPROGETTO “INFORTUNI DOMESTICI E STRADALI” (SS11C) Responsabile scientifico: Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) RELAZIONE SCIENTIFICA FINALE DELLE UNITA’ OPERATIVE: STATISTICA (C.a) - Responsabile scientifico: dott. Patrizio Erba INFORMATICA (C.b) - Responsabile scientifico: dott. Alberto Scarselli COORDINAMENTO STRUTTURE SANITARIE (C.c) Responsabile scientifico: dott Alba Rosa Bianchi

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Progetto strategico Ministero della Salute 2000

“Prevenzione dei rischi per la salute negli ambienti di vita e di lavoro” (SS11)

SOTTOPROGETTO “INFORTUNI DOMESTICI E STRADALI” (SS11C)

Responsabile scientifico: Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) RELAZIONE SCIENTIFICA FINALE DELLE UNITA’ OPERATIVE :

• STATISTICA (C.a) - Responsabile scientifico: dott. Patrizio Erba • INFORMATICA (C.b) - Responsabile scientifico: dott. Alberto Scarselli • COORDINAMENTO STRUTTURE SANITARIE (C.c) – Responsabile

scientifico: dott Alba Rosa Bianchi

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SINTESI

L’obiettivo della ricerca era quello di definire un insieme di strumenti adatti ad analizzare il

fenomeno infortunistico in ambiente domestico e i suoi determinanti più rappresentativi. La

metodologia generale del progetto prevede la ricognizione dello stato dell’arte relativo

all’incidentalità domestica in Italia ed in Europa, la predisposizione di strumenti per una rete

nazionale di rilevazione standardizzata degli infortuni domestici e stradali. I risultati sono il

frutto di una indagine di tipo multicentrico condotta su nove diverse realtà territoriali il cui

obiettivo non è una misura quantitativa della numerosità degli infortuni ma la conoscenza

delle cause determinanti degli infortuni domestici, la dinamica degli stessi ed i principali

fattori di rischio. L’infortunio domestico risulta un infortunio contraddistinto da una

multifattorialità che vede tra loro fortemente correlate alcune caratteristiche demografiche:

essenzialmente sesso e età; sociali: stato civile e condizione di solitudine; sanitarie: patologie

sia in forma acuta che cronica; e non ultime comportamentali. Anche se i dati rilevati sono

parziali, questi dimostrano che gli infortuni domestici costituiscono un importante problema

di salute pubblica e confermano le precedenti stime del fenomeno e che molti infortuni

potrebbero essere efficacemente evitati attuando misure preventive.

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ABSTRACT (in Italiano)

Introduzione: Stime recenti ISPESL considerano che in Italia, su una popolazione di circa

58.000.000, avvengono circa 4.500.000 infortuni domestici per anno ad esito temporaneo o

permanente, mentre le persone infortunate sarebbero intorno ai 3.500.000. I casi mortali sono

circa 8.000, che, stando alle stime dell'Unione Europea, riprese anche dal Censis, potrebbero

risultare addirittura pari a 16.000 casi/ anno. Obiettivi : L’obiettivo finale del sottoprogetto è

l’individuazione e l’approfondimento degli aspetti etiologici e patogenetici degli infortuni

domestici e degli incidenti stradali attraverso l’elaborazione di modelli di analisi e di

registrazione degli eventi infortunistici, la progettazione e l’attivazione di un sistema di

rilevazione nazionale le cui conoscenze acquisite permettano la pianificazione di strategie di

prevenzione e di percorsi formativi. Metodo: La metodologia generale del progetto prevede la

ricognizione dello stato dell’arte relativo all’incidentalità domestica in Italia ed in Europa, la

predisposizione di strumenti per una rete nazionale di rilevazione standardizzata degli

infortuni domestici e stradali, la progettazione del modello di rilevazione dati (questionario)

che comprenda informazioni di particolare specificità e complessità, la progettazione di una

banca dati in grado di rispondere prontamente ed esaustivamente alle esigenze conoscitive di

chi è preposto istituzionalmente allo studio e all'analisi del fenomeno infortunistico, la

costruzione di indicatori di frequenza, gravità ed esposizione, l’analisi statistica multivariata e

i test per la verifica della validità degli indicatori predisposti. Risultati: I risultati sono il

frutto di una indagine di tipo multicentrico condotta su nove diverse realtà territoriali il cui

obiettivo non è una misura quantitativa della numerosità degli infortuni ma la conoscenza

delle cause determinanti degli infortuni domestici, la dinamica degli stessi ed i principali

fattori di rischio. Il dato più significativo è che le fasce di popolazione maggiormente

coinvolte dagli eventi infortunistici sono quelle che trascorrono più tempo in casa (65 %

femmine e 35% maschi) e il 48% degli infortunati ha più di 65 anni. Il 42% risulta coniugata

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e in armonia con l’essere anziano, il 33% è un ritirato dal lavoro (pensionato). Discussione:

E’ bene ricordare che è stato necessario modificare il disegno iniziale, in ragione di alcune

difficoltà presentatesi nel corso dello svolgimento del progetto, e che tale circostanza ha

determinato la necessità di calibrare lo studio con le nuove realtà emergenti. Ciò non ha

impedito di portare a termine lo studio che ha comunque evidenziato come l’infortunio

domestico sia un infortunio contraddistinto da una multifattorialità che vede tra loro

fortemente correlate alcune caratteristiche demografiche, essenzialmente sesso e età; sociali,

stato civile e condizione di solitudine; sanitarie, patologie sia in forma acuta che cronica e non

ultime quelle comportamentali. Anche se i dati rilevati sono parziali, questi dimostrano che

gli infortuni domestici costituiscono un importante problema di salute pubblica e confermano

le precedenti stime del fenomeno e che molti infortuni potrebbero essere efficacemente evitati

attuando misure preventive.

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ABSTRACT (in Inglese)

Introduction: ISPESL recently estimates that in Italy, upon a population of 58.000.000 of

people, about 4.500.000 domestic injuries occurred each year with a temporary or permanent

outcome, while the number of people involved is about 3.500.000.

Fatal domestic injuries are almost 8.000 cases but according to the European Union estimates,

confirmed by Censis, they could arrive up to 16.000 cases per year.

Objectives: Final objective of the project is the identification and the widening of etiologic

and pathogenetic aspects of domestic and road injuries through the elaboration of analysis and

recording models of injuries, the planning and activation of a national detection system,

whose information acquired enables to promote prevention strategies and training paths.

Method: Adopted methods are the following: to make a recognition on the state-of-the-art of

domestic incidentals in Italy and Europe, to arrange models for a national detection network

of domestic and road injuries, to plan a data collection model (questionnaire) including

precise and complex information, to realize a data bank, at the disposal of Institutions in

charge for prevention and safety in households, enabling to answer immediately and

thoroughly to survey needs, to create frequency, gravity and exposure indicators, to carry out

multivariate statistical analysis and statistic test for the significance of above mentioned

indicators.

Results: Results derive from a multicentric survey carried out in nine regions with the aim of

knowing the relevant reasons of a domestic injury, the dynamics and main risk factors.

The most significant result is that the group of people mostly involved in a home injury is the

one spending most of his time at home (65% female, 35% male). 48% is aged more than 65

years, 42% is married and 33% is retired.

Discussion: The aim, as initially proposed, has changed due to difficulties incurred during the

progress of the project . It means that, even if intentions have been revised, the study has been

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equally finalized. Results highlight that home injuries are marked by multiple factors, strongly

related among themselves, such as: demographic data (sex and age), social aspects, civil

status, loneliness and health status, acute, chronic and behaviour pathologies.

In particular, collected data, even if partial, prove that domestic injuries represent an

important problem of public health. Moreover, they confirm previous estimates of the

phenomenon and that many injuries may be avoided with proper preventive measures.

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INTRODUZIONE ED OBIETTIVI

Stime recenti ISPESL considerano che in Italia, su una popolazione di circa 58.000.000,

avvengono circa 4.500.000 infortuni domestici per anno ad esito temporaneo o permanente,

mentre le persone infortunate sarebbero intorno ai 3.500.000. I casi mortali sono circa 8.000,

casi che, stando alle stime dell'Unione Europea, riprese anche dal Censis, potrebbero risultare

addirittura pari a 16.000 casi/ anno.

Dall’indagine Multiscopo dell’ISTAT sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana” (1999),

risulta che in un anno, in Italia, circa 3 milioni di persone hanno un infortunio domestico (con

un incidenza di 53 casi per 1.000 abitanti), oltre il 12% degli infortunati ha subito più di un

incidente. Le categorie più a rischio sono le casalinghe, gli anziani, e i bambini.

Ai suddetti casi si devono aggiungere tutti quei piccoli incidenti, che non emergono dalle

statistiche, per i quali è sufficiente una automedicazione o la consulenza, magari solo

telefonica, del medico di medicina generale.

Occorre, inoltre, considerare che, nell’ambito domestico v’è una inadeguata conoscenza e una

scarsa attenzione ai più comuni principi di tutela.

Tuttavia, l’ambiente e il lavoro domestico si vanno collocando, da qualche tempo, in un’area

alla quale viene dedicata sempre maggiore attenzione e che sta assumendo rilevanza tale da

coinvolgere numerosi Governi (Inghilterra, Danimarca, ecc) ad attuare politiche di

prevenzione per la tutela della salute e della sicurezza, al fine di salvaguardare l’integrità dei

cittadini.

L’OCSE definisce gli infortuni domestici come “accidents provoquès par des produits de

consumation” e l’ISTAT individua l’infortunio negli accadimenti che presentano le seguenti

caratteristiche: a) accidentalità dell’evento, b) localizzazione all’interno di una abitazione o

sua pertinenza, c) compromissione temporanea delle condizioni di salute a causa di ferite,

fratture, contusioni, lussazioni o altro.

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Nell’UE, il sistema di rilevazione EHLASS (European Home and Leisure Accidente

Surveillance System) risalente al 1975 che si fonda su sistemi di monitoraggio differenti tra i

Paesi Membri, se pure con talune riserve (i dati aggregati sono trasmessi alla Commissione

sotto forma di tabelle e grafici), ha fornito una qualche misura del fenomeno degli incidenti

domestici e del tempo libero, sia a livello nazionale che comunitario. La Commissione

Europea, successivamente, ha proposto di rendere più facile l’accesso alle informazioni con la

costituzione di una base di dati integrata nella rete telematica EUPHIN (European Union

Public Health Information Network).

L’OMS nel 2000, aveva individuato l’obiettivo di una riduzione del 20% dei casi di mortalità

derivanti da incidenti domestici e questi erano stati inseriti nel programma “La salute per tutti

nel 2000”.

Anche il Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 aveva tra i propri obiettivi la diminuzione

dell’entità del fenomeno nelle categorie più a rischio, specie tra gli anziani ultra-65enni..

L’Osservatorio epidemiologico nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti

di vita del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’ISPESL, con una propria indagine

multicentrica su nove regioni italiane, ha raccolto informazioni per la individuazione dei

fattori che intervengono nella dinamica infortunistica, al fine di poter suggerire politiche di

prevenzione, di educazione sanitaria e di sicurezza volte a ridurne la dimensione e gli effetti

(condizioni ambientali di riferimento, conseguenze derivanti in termini di inabilità

temporanea, permanente o morte, stima dei costi per la riabilitazione di un campione di

infortunati statisticamente significativo, ecc.). L’analisi dei dati conferma che oltre agli

anziani, le popolazione a maggior rischio sono i bambini e le casalinghe e che l’assenza di

una definizione condivisa di infortunio (ad esito temporaneo, permanente e mortale),

determina un’ampiezza assai rilevante nel range della valutazione quantitativa. Pur nella

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disparità delle definizioni, tra le varie fonti amministrative esiste concordanza nell’individuare

come causa principale di infortunio domestico la caduta da scale e/o pavimenti e/o dislivelli.

Oltre agli innanzi citati agenti materiali, rivestono particolare rilevanza anche i coltelli, il

mobilio, gli attrezzi da lavoro hobbistici, i piccoli elettrodomestici, i forni-fornelli, ecc.

Tuttavia, sia la caduta, che altre cause di infortunio (ustioni, tagli, urti, ecc.), costituiscono un

insieme di eventi che con l’adozione di opportuni accorgimenti potrebbero essere o ridotti nel

numero e/o nella gravità degli esiti (fratture, ferite, ustioni , avvelenamenti, soffocamenti, altri

tipi di lesione). I traumatismi da causa domestica sono stimabili per il 39,5 % come ferite, per

il 17,5% come fratture, per il 21 % come ustioni, per il 21,5 % come altro tipo di lesioni, per

lo 0,5% come avvelenamenti e soffocamenti.

Per quanto riguarda gli 8.000 casi di infortuni mortali, di cui si è fatto cenno innanzi, la

popolazione anziana è quella maggiormente esposta. Anche in questo caso le scale e i

pavimenti rappresentano l’agente materiale più rilevante e la camera da letto, l’ambiente

all’interno del quale vengono a concretizzarsi il maggior numero di infortuni. Per quanto

attiene, poi, alle condizioni sociali, la solitudine è il fattore in corrispondenza del quale il 30%

degli infortuni risultano mortali.

Con l’invecchiamento si manifesta, debolezza muscolare, impedimento nei gesti, ridotta

capacità di conservare l’equilibrio, perdita di elasticità, difficoltà di coordinamento, ecc., con

conseguenze sulla motilità, stabilità, postura. La caduta con considerevoli ricadute in termini

di disabilità e aumento della mortalità, quindi, rappresenta nell’ultra-65enne l’infortunio più

frequente. Infatti, nell’anziano sono stimabili circa 5.500 infortuni mortali da caduta per i

principali agenti materiali quali pavimenti, scale ecc. Accanto agli agenti materiali, tra i fattori

di rischio di caduta nell’anziano occorre ricordare l’inadeguatezza dell’ambiente domestico, la

presenza di barriere architettoniche, l’uso di farmaci (sedativi, diuretici,cardioattivi,ecc.) che

possono influire sulle condizioni psicofisiche.

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La popolazione infantile (con circa 200 casi mortali su 8.000 casi complessivi) nei confronti

dei rischi che determinano l’infortunio può essere suddivisa nelle seguenti fasce: 1) neonato-

lattante (0-5/6 mesi), 2) divezzi (6-36 mesi), 3) fascia da 3-6 anni, 4) fascia da 6-14 anni. Per i

neonati-lattanti l’infortunio più frequente è determinato dall’asfissia da soffocamento contro il

cuscino; per i divezzi, dalla caduta dalla sponda del lettino o dall’intrappolamento della testa

tra le sbarre del lettino medesimo o del box; per la fascia da 3-6 anni dalla caduta dall’alto e,

inoltre, dall’avvelenamento e dall’elettrocuzione; mentre in età da 6 a 14 anni, sono i giochi

violenti a produrre l’infortunio.

Per quanto riguarda le casalinghe, indipendentemente dal fatto se siano occupate o meno,

l’attività domestica svolta si traduce, generalmente, in una maggiore propensione a subire

l’infortunio. Per esse, gli agenti materiali prevalenti sono il coltello, le scale e i fornelli e le

lesioni più comuni sono le ferite e le ustioni.

Alla luce di quanto esposto, nell’ambito del progetto strategico “Prevenzione dei rischi per la

salute negli ambienti di vita e di lavoro” (SS11), il sottoprogetto (S11C) “Gli infortuni

domestici e stradali” si è posto come obiettivo finale l’individuazione e l’approfondimento

degli aspetti etiologici e patogenetici degli infortuni domestici e degli incidenti stradali1

attraverso l’elaborazione di modelli di analisi e di registrazione degli eventi infortunistici, la

progettazione e l’attivazione di un sistema di rilevazione nazionale le cui conoscenze

acquisite permettano la pianificazione di strategie di prevenzione e di percorsi formativi.

Il progetto, dunque, per quanto attiene agli infortuni domestici, è volto alla costituzione di una

rete nazionale permanente di rilevazione dei dati connessi a tali infortuni, a carattere

statistico-epidemiologico, in grado di fornire una conoscenza dettagliata della dinamica

infortunistica , della gravità e dei fattori concausali di rischio associabili.

1 Gli infortuni stradali sono stati esaminati dalla U.O. Ce Gravit, afferente all’Istituto Superiore di Sanità

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Tale sistema intende analizzare le fonti informative (schede di dismissione ospedaliera -

S.D.O.- e registri di pronto soccorso), opportunamente implementate con indagini dirette

presso le famiglie degli infortunati.

Si è previsto anche un follow-up nei soggetti in riabilitazione per valutare l’evoluzione nel

tempo della capacità funzionale residua.

Inoltre, sono stati progettati mirati piani di intervento preventivo nonché la realizzazione di

campagne informative e un apposito sito Internet per la interpretazione dei fattori di rischio e

per l’apprendimento delle principali misure di tutela delle salute per una casa sicura.

Per la realizzazione del sottoprogetto SS11C sono coinvolte le Unità operative di seguito

elencate, ciascuna con propri obiettivi ai fini del contributo finale al sottoprogetto medesimo:

♦ C.a Statistica

♦ C.b Informatica

♦ C.c Coordinamento strutture sanitarie

♦ C.e Gravit

♦ C.f Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n 7 Regione Veneto

♦ C.d Carisal-Sichelgaita

In particolare, per quanto attiene alle tre U.O., interne all’Istituto Superiore per la Prevenzione

e la Sicurezza del Lavoro di cui alla presente relazione e, precisamente, alla U.O. Statistica,

U.O. Informatica e U.O. Coordinamento strutture sanitarie, si specificano di seguito i singoli

obiettivi di contributo allo studio generale.

♦ U.O. Statistica

Realizzazione di un sistema di registrazione che permetta omogeneità nell’approccio,

nell’individuazione e nella valutazione dei fattori che concorrono al verificarsi degli eventi

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infortunistici negli ambienti di vita nonché di una indagine a base campionaria sulle famiglie

degli infortunati, per rilevare le variabili a fronte dei protocolli Ehelass-Euphin in grado di

completare il quadro informativo infortunistico. Studio, definizione e costruzione di una

famiglia di indicatori volti a misurare frequenza e gravità degli infortuni nonché l’esposizione

a campi magnetici, sostanze tossiche, ecc. Costituzione di una banca dati relativa agli

infortuni domestici. Stima dei costi ospedalieri ed eventuali interventi riabilitativi relativi alle

lesioni riportate a seguito di infortunio. Realizzazione di strategie innovative per la

prevenzione tramite modelli di informazione e formazione per la modifica dei comportamenti

a rischio, comprendenti corsi di formazione presso le scuole di 1° e 2° livello. Effettuazione di

una campagna di prevenzione infortunistica attraverso i mass media. Verifica dell’attività di

prevenzione attraverso gli indicatori appositamente costituiti.

♦ U.O. Informatica

Progettazione e costruzione di una banca dati per la gestione delle informazioni connesse agli

infortuni domestici e stradali. Realizzazione di prodotti informatici (software) per la raccolta

ed elaborazione dei dati. Progettazione di un sito Internet per l’effettuazione di ricerche on-

line sulla banca dati: Predisposizione di strumenti interattivi multimediali finalizzati alla

prevenzione dei rischi insiti nell’ambiente domestico e per l’apprendimento delle principali

misure di tutela della salute e di adeguate tecniche di comportamento per un ambiente

domestico sicuro.

♦ U.O. Coordinamento strutture sanitarie

Dopo aver individuato e localizzato le fonti amministrative in ambito nazionale, in funzione

di una rappresentatività campionaria, stipula di apposite convenzioni e accordi di

collaborazione con il Dipartimento della Programmazione Sanitaria del Ministero della

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Sanità, con ASL e Ospedali operanti sul territorio per la realizzazione di un collegamento

telematico e coordinamento delle reti di rilevazione operanti localmente. Collaborazione alla

predisposizione e realizzazione, con particolare riferimento alla L. 675/1996 – legge sulla

privacy - di un corso di formazione per le unità periferiche addette alla rilevazione dei dati.

Predisposizione, nel rispetto della citata legge, degli atti necessari per l’acquisizione dei casi

di infortunio con conseguenze mortali, gravi, medio-gravi, attraverso l’analisi delle schede di

dismissione ospedaliera (SDO) presso la Direzione generale della Programmazione Sanitaria,

provenienti dagli ospedali.

Acquisizione dei dati sensibili relativi agli infortuni domestici, rilevati presso le strutture

ospedaliere, i pronto soccorso, le famiglie e archiviazione degli stessi in una banca dati

progettata in modo da mantenere l’anonimato dei soggetti infortunati. Modifica del tracciato

recor delle SDO volta a raccogliere informazioni più dettagliate sull’agente materiale e sulle

eventuali concause associabili all’infortunio.

Tuttavia, dall’atto della presentazione del progetto all’avvio dello stesso, si sono interposte

numerosi elementi per cui, è stato necessario rimodulare il disegno generale dei protocolli e

dei modelli campionari per l’effettuazione della ricerca stessa che tiene anche conto del tempo

trascorso dal progetto iniziale, delle realtà che nel frattempo si sono andate a costituire e delle

risorse messe a disposizione

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METODO

La metodologia generale del progetto prevede la ricognizione dello stato dell’arte relativo

all’incidentalità domestica in Italia ed in Europa, la predisposizione e sperimentazione di

strumenti per una rete nazionale di rilevazione standardizzata degli infortuni domestici e

stradali, la progettazione del modello di rilevazione dati con l’individuazione delle unità di

rilevazione (ASL, Ospedali, Pronto soccorso, famiglie), la preparazione di questionari, la

modifica delle SDO e la formazione dei rilevatori, l’attivazione di indagini epidemiologiche

campionarie mirate a valutare l’incidenza e le cause di infortunio domestico su soggetti

ricoverati per lesioni dovute agli stessi, l’acquisizione e l’elaborazione dei dati raccolti, la

costruzione di indicatori di frequenza, gravità ed esposizione, l’analisi statistica multivariata e

i test per la verifica della validità degli indicatori predisposti.

In considerazione dell’obiettivo generale e dei obiettivi specifici, le Unità Operative interne,

oltre al personale ISPESL dedicato - mesi-uomo - alla realizzazione del programma,

prevedevano una dotazione di risorse esterne da acquisire tramite appositi concorsi.

In particolare, per la realizzazione dell’obiettivo dell’U.O Statistica, erano necessari:

♦ N 5 Statistici;

♦ N 1 Documentalista;

♦ N 2 Amministrativi;

♦ N 2 Unità di Call Center.

Per l’U.O. Informatica venivano chiesti:

♦ N 1 Analista programmatore esperto DB relazionali;

♦ N 1 Programmatore grafico esperto in realizzazione di pagine Web;

♦ N 1 Operatore tecnico.

Per l’U.O. Coordinamento strutture sanitarie il programma prevedeva:

♦ N 1 Medico igienista,

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♦ N 1 Amministrativo.

A fronte di tali richieste, per indeterminabili vicende, il personale per contratto acquisito e

pervenuto al termine della ricerca tra aprile e maggio 2005, è stato:

♦ N 1 documentalista (U.O. Statistica) 2 mesi/uomo,

♦ N 2 Amministrativi, rispettivamente per l’U.O. Statistica 4 mesi/uomo e per l’U.O.

Coordinamento strutture sanitarie 5 mesi/uomo e

E’ appena il caso di ricordare che la scadenza improrogabile del progetto è fissata per il 21

ottobre 2005.

Ciò premesso, come sopra accennato, si è proceduto ad una rimodulazione del disegno

generale originario dello studio che ha preso avvio da una prima definizione di infortunio

domestico, lesione, e “caso”.

Successivamente si è ritenuto indispensabile individuare degli indicatori di base e fornire gli

elementi metodologici necessari al fine di predisporre e realizzare una indagine campionaria.

Tale indagine campionaria, a sua volta, si è proposta tre scopi principali: 1) la predisposizione

degli elementi necessari per la costruzione di una base dati concernente gli incidenti

domestici; 2) lo studio dei fattori di rischio strettamente collegati con il fenomeno in studio;

3) la valutazione dell’incidenza del fenomeno, secondo le diverse tipologie e caratteristiche.

Nell’impossibilità di procedere alla predisposizione della indagine campionaria come

descritta negli obiettivi, il risultato raggiunto è stato realizzato utilizzando le informazioni a

disposizione del Dipartimento di Medicina del Lavoro, acquisite dallo stesso fino ad oggi.

Al riguardo, messa a punto la definizione di infortunio domestico, individuati i criteri di

misura, le fonti amministrative, definiti e costituiti i flussi informativi, redatto il questionario

e stabilite le modalità di somministrazione, l'analisi si è concentrata sullo studio di alcuni

gruppi di popolazione particolarmente a rischio: bambini, anziani, popolazione generale, casi

mortali.

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Per ciascun gruppo, sono stati utilizzati specifici questionari per la rilevazione che è stata

effettuata mediante intervista diretta all'infortunato o ad un suo parente.

Una volta definito il questionario si è proceduto alla realizzazione di un data base relazionale

in grado di contenere le informazioni raccolte.

Individuazione delle fonti amministrative

A livello internazionale varie organizzazioni pubbliche (WHO, EUROSTAT) e private

(OCSE; BAST) forniscono dati sulla salute della popolazione internazionale, inclusi i dati

sugli infortuni, ma questi riguardano esclusivamente gli incidenti sul lavoro o gli incidenti

stradali.

La Comunità europea, già nel 1975, ha avviato un programma per la sorveglianza e il

monitoraggio di infortuni domestici attraverso la sorveglianza dei casi che accedono alle

strutture dell’emergenza Système Européen de Surveillance des Accidents (ELHASS).

In tale progetto comunitario, i Paesi aderenti provvedono al rilevamento ed all'elaborazione

dei dati raccolti, predisponendo poi annualmente una relazione da inviare alla Commissione

delle comunità europee ed agli altri stati partecipanti.

Per l'Italia l'autorità responsabile della gestione del sistema è stata in un primo tempo

individuata nell'allora Ministero dell'Industria, commercio e artigianato, dal 1999 tale

incombenza è passata al Ministero della salute.

La Commissione delle C.E. ha comunque, nel corso degli anni, dovuto rilevare che il

potenziale del sistema EHLASS e l'investimento finanziario della Comunità nella raccolta dei

dati erano, per una serie di ragioni, lontani dal raggiungere i risultati sperati e ha inteso, per

ovviare a tale inconveniente procedere con la costituzione di una base europea di dati

integrata nella rete telematica EUPHIN (European Union Public Health Information

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Network), vale a dire integrando il sistema EHLASS nel programma comunitario di azione

per il monitoraggio sanitario nel campo della sanità pubblica.

Più recentemente con la Decisione n. 372/1999/CE del Parlamento europeo e del Consiglio è

stato adottato un programma di azione per la prevenzione delle lesioni personali vale a dire il

progetto IPP-HLA (Injury Prevention Programme - Home and Leisure Accidents) adottato

per il periodo 1° gennaio 1999 - 31 dicembre 2003, che si propone di contribuire alle attività

di sanità pubblica volte a ridurre l'incidenza degli infortuni, segnatamente di quelli domestici

e del tempo libero, attraverso la promozione della sorveglianza epidemiologica delle lesioni e

l'interscambio di informazioni sull'uso di tali dati.

La notifica delle lesioni avviene nell'ambito della rete telematica EUPHIN, sviluppata nel

quadro del programma IDA (Interchange of Data between Administrations), che funge da

supporto tecnologico di tutti i dati ed informazioni in materia di sanità pubblica condivisi e

scambiati tra le amministrazioni, le organizzazioni internazionali e la Commissione.

Secondo i dati raccolti dal sistema di sorveglianza EHLASS, nel periodo 1998-2000 ci sono

state in Europa quasi 20 milioni di persone vittime di incidente domestico (7% della

popolazione residente), con oltre 5 milioni di ricoverati (0.4% della popolazione residente) e

56 mila decessi.

Inoltre, la fonte citata stima in 24 giorni la durata media di assenza dal lavoro per malattia

conseguente ad infortunio domestico.

Sul fronte nazionale, all’inizio degli anni ’90 l’Istituto Superiore di Sanità, nell’ambito del

progetto SISI (Studio Italiano sugli Incidenti) con una indagine campionaria sui Pronto

Soccorso di tre Regioni (sei nelle Marche, cinque in Molise e quattro in Liguria) ha prodotto

alcune stime sulla numerosità degli incidenti in casa, fornendo una distribuzione differenziale

per età e sesso delle principali lesioni.

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Le stime quantificavano in circa 1.800.000 gli accessi al pronto soccorso ed in circa 200.000 i

ricoveri secondari ad incidente in ambiente domestico.

Nel 2000, la rete italiana della sorveglianza è stata integrata dallo stesso Istituto Superiore di

Sanità nel Sistema Informativo Nazionale sugli Incidenti Domestici (SINIACA), che si

avvale degli accessi ai Pronto Soccorso, delle Schede di Dimissione Ospedaliera, dei dati di

mortalità (schede ISTAT).

Secondo i dati del SINIACA nel 2004 almeno 1.300.000 persone hanno richiesto assistenza in

pronto soccorso ospedaliero a causa di incidente domestico (2% della popolazione residente)

e di questi almeno 130.000 sono stati ricoverati (0,2% della popolazione residente) per un

costo totale di ricovero ospedaliero di 400 milioni di euro all’anno.

In Italia, l’ISTAT ha sviluppato indagini:

♦ sulle famiglie (1987-1991)

♦ sugli stili di vita e condizioni di salute (1998),

♦ sulle cause di morte (1998)

♦ sulla vita quotidiana (1999) da cui emerge che circa 762.000 italiani hanno

dichiarato di essere stati coinvolti in almeno in un incidente domestico negli

ultimi tre mesi del 1999, e tra queste il 12,4% ha riferito di aver subito più di

un incidente (per un totale di 918.000 incidenti domestici).

Le rilevazioni dell’ISTAT, che nascono da esigenze conoscitive di carattere sociale su temi

diversi, tuttavia, non consentono di precisare sia le conseguenze (lesioni permanenti, morte)

derivanti da traumi subiti sia quanta parte dell’incidentalità domestica sia dovuta a difetti di

costruzione o di manutenzione, a fatalità o disattenzione.

Le rilevazioni campionarie condotte nell’ambito dell’indagine “Aspetti della vita quotidiana”

che si riferiscono all’anno 2000, forniscono solo una stima parziale della numerosità degli

infortuni e rilevano un numero ridotto di modalità quali sesso, età, ripartizione geografica.

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L’Istituto Superiore per la Prevenzione e la sicurezza del Lavoro (ISPESL), in un’ottica di

prevenzione e sanità pubblica ha prodotto, nel 2000, una elaborazione condotta sui dati

(pubblicati o non) relativi agli infortuni domestici desunti dall’indagine Multiscopo

dell’ISTAT, con l’obbiettivo di offrire un quadro sintetico e per quanto possibile esauriente

del fenomeno infortunistico in ambito domestico, evidenziando tutta una serie di realtà che

l’Istituto centrale di statistica non aveva inteso mettere in luce.

Infatti, grazie alla elaborazione dell’intero set dei dati ISTAT, l’ISPESL ha potuto studiare le

relazioni che connettono gli infortuni con le patologie (calcolo de rischi relativi), esprimere la

gravità dei traumi connettendo i giorni-letto o di inabilità con le categorie (casalinga,

occupato, ecc.), calcolare le probabilità condizionate e non, per sesso, titolo di studio, agente

materiale, ecc., di incorrere in un infortunio.

L’ISPESL, inoltre, sulla base delle metodologie applicate e dei risultati inizialmente ottenuti

sta allestendo e conducendo indagini epidemiologiche mirate, volte a mettere in relazione la

tipologia dell’evento (natura dell’infortunio, frequenza, gravità) con altre variabili socio-

sanitarie, mai, in precedenza, connesse all’infortunio stesso (stili di vita, farmaci, ecc.).

Anche il CENSIS nel “Primo rapporto annuale sul valore della sicurezza in Italia” (2004)

svolto per conto del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati,

riferisce che gli incidenti domestici sono tuttora la prima causa di incidentalità: se ne

calcolano circa 4 milioni all'anno (a fronte, ad esempio di quelli sul lavoro pari a poco più di 1

milione, e a quelli sulla strada pari a circa 300 mila).

Sempre nell’ambito dell’incidentalità domestica, è opportuno ricordare l’istituzione di una

forma assicurativa contro il rischio infortunistico derivante dal lavoro svolto in ambito

domestico, cioè la legge n 493/1999 “Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e

istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”, che definisce l’ambito

domestico come : “l'insieme degli immobili di civile abitazione e delle relative pertinenze ove

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dimora il nucleo familiare..., qualora l'immobile faccia parte di un condominio, l'ambito

domestico comprende anche le parti comuni condominiali” (art. 6, comma 2, lettera b) e il

lavoro domestico come l’insieme delle attività prestate nell’ambito domestico, senza vincolo

di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente

domestico.

Sulla base dell’art 7 della citata norma 493/1999, l’INAIL gestisce l’assicurazione

obbligatoria per la tutela dal rischio infortunistico per invalidità permanente derivante dal

lavoro svolto in ambito domestico, trasmettendo al sistema informativo dell’Istituto Superiore

di Sanità, i dati raccolti nella gestione dell’assicurazione.

Nei diversi anni, anche i Piani Sanitari Nazionali, hanno puntato l’attenzione sul fenomeno

“infortunio domestico”, a partire da quello 1998-2000 che raccomanda la prevenzione di

eventi evitabili specie a carico degli anziani e dei bambini mentre quello 2001-2003 prevede

la riduzione degli infortuni nelle categorie più a rischio (ultrassessantacinquenni). In quello

2003-2005 si propone l’incentivazione di misure di sicurezza strutturale e impiantistica con la

progettazione degli spazi domestici in relazione alle condizioni di disabilità e da ultimo (piano

Sanitario Nazionale 2005-2007 nel conferire rilevanza alla comunicazione viene proposto il

miglioramento per la raccolta dei dati per lo studio della prevenzione degli infortuni.

Nel 22 novembre 2001, è stato siglato l’accordo Governo, regioni e province autonome di

Trento e Bolzano che, tra le prestazioni sanitarie garantite dai livelli essenziali di assistenza

sanitaria (LEA), prevede la “tutela della collettività e dei singolo rischi sanitari degli ambienti

di vita”.

Una ulteriore fonte è rappresentata dal Titolo VII (protezione da agenti cancerogeni) art 70-

71, Titolo VII (protezione da agenti chimici) art 72-undecies e Titolo VIII (protezione da

agenti biologici) art 88 della legge 626/1994 e successive modifiche, riguardante il

miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro, che prevedono

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modelli e modalità di tenuta dei registri di esposizione e delle cartelle sanitarie e di rischio, da

cui, ove puntualmente compilati, attingere eventuali notizie anche infortunistiche domestiche.

Anche sul fronte regionale, la gran parte dei Piani Sanitari Regionali (Regione Veneto,

Lombardia, Lazio, Provincia Autonoma di Trento, Umbria, ecc) considera rilevanti sia la

valutazione dell’impatto sulla salute umana dei fattori di nocività, pericolosità e di

deterioramento negli ambienti di vita, con l’indicazione di misure idonee alla tutela della

salute umana, la determinazione quali-quantitativa dei fattori di rischio di tipo biologico

presenti negli ambienti di vita, la formulazione di mappe di rischio ambientale, ecc, nonché la

tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza degli edifici in relazione alle diverse

utilizzazioni.

In particolare, nella regione Lazio è attivo dal 1999 il sistema di sorveglianza epidemiologica

(elaborazione e analisi dei dati per l’individuazione dei fattori di rischio, produzione di un

rapporto degli infortuni domestici, ecc.) sulla base dei dati forniti dal Sistema informativo

dell’emergenza sanitaria (SIES), che permette la rilevazione degli accessi alle strutture di

emergenza sanitaria della Regione, descrivendoli in termini di morbosità, di mortalità (ai

deceduti in emergenza ed in regime di ricovero vanno ad aggiungersi i decessi sul luogo

dell’incidente.

Nel 2000, nel Lazio sono state registrate 147 mila accettazioni ospedaliere per infortuni

domestici, cui hanno fatto seguito, 11 mila ricoveri

Allo stato, la L. R. Toscana del 4 febbraio 2005, n 24 detta “norme per la

promozione della salute e della sicurezza negli ambiti domestici” con:

♦ campagne di sensibilizzazione ed informazione sul corretto uso e sulla

sicurezza degli oggetti destinati agli ambienti domestici;

♦ studi, ricerche, sperimentazioni e prototipizzazioni di prodotti che migliorino

le condizioni di salute ed il grado di sicurezza negli ambiti domestici.

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Tuttavia, dall’esame di tali fonti si evince che, per quanto ci si è proposti nel progetto, per

ottenere un panorama più rispondente alla realtà, a tali fonti si devono necessariamente

aggiungere:

♦ Archivi di mortalità il cui esame consente la descrizione delle cause di mortalità e

l'individuazione di anomale aggregazioni di decessi che suggeriscono la possibile

presenza di incrementi di rischi.

♦ Schede di dimissione ospedaliera (SDO) che documentano il ricovero dell’infortunato

♦ Sistema informativo dei Pronto Soccorso, per la rilevazione analitica delle prestazioni

erogate all’ infortunato dal Pronto Soccorso

♦ Cartelle cliniche ospedaliere da cui trarre ulteriori dati (sequele dell’infortunio, ecc).

Infatti, gli archivi di mortalità consentono l’analisi delle cause di decesso, e delle relative

sottocause, permettendo di applicare in modo semplice ed efficiente le analisi statistiche più

consolidate sui dati selezionati e di utilizzare alcuni tipi di analisi statistiche, utilizzando i

codici delle cause di mortalità secondo la classificazione internazionale delle malattie ICD 92.

La Scheda di Dimissione Ospedaliera è definita dal decreto Ministero della Sanità 28

dicembre 1991 (G.U. 17 gennaio 1992) “parte integrante della cartella clinica di cui assume le

medesime valenze di carattere medico legale” e “costituisce una rappresentazione sintetica

della cartella clinica finalizzata a consentire una raccolta coerente, economica e di qualità

controllabile di alcune delle informazioni contenute nella cartella stessa” (D:M 1993-1994).

Le prime regole sulla compilazione, codifica e gestione della SDO, sono state previste a

livello ministeriale nel giugno 1995, con linee guida che riprendono, fra l’altro, i concetti

relativi ai contenuti, alle funzioni e alle caratteristiche proprie. Il Decreto Ministeriale n. 380,

del 27 ottobre 2000, concernente: “Regolamento recante l’aggiornamento della disciplina del

flusso informativo sui dimessi dagli istituti di ricovero pubblici e privati” richiama le

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indicazioni relative alle responsabilità della corretta codifica delle SDO, alla tipologia dei

controlli e alle verifiche da effettuare. Nelle SDO vengono sinteticamente registrati i dati

sanitari relativi al ricovero del paziente - nella fattispecie l’infortunato - sulla base della

classificazione ICD 9. Pertanto, l’accuratezza delle informazioni sanitarie delle SDO risente

del grado di completezza della o delle codifiche adottate.

I servizi di Pronto Soccorso ospedaliero, con la funzione prevista di triage e d'intesa con la

centrale operativa, esercitano un ruolo fondamentale nella catena degli interventi. L’attività

dei pronto soccorso sul paziente viene, in genere, annotata su scheda cartacea in cui sono

presenti le informazioni socio demografiche amministrative, la diagnosi e l’anamnesi, gli

accertamenti, la terapia, l’indicazione dell’invio presso reparti di degenza o al domicilio o al

medico di famiglia. Le schede in questione vengono periodicamente inviate alle Direzioni

Sanitarie degli ospedali per entrare successivamente negli archivi o data base di questi. La

selezione dei pazienti giunti ai Pronto Soccorso, consente di rilevare i casi di infortunio

domestico che hanno comportato necessità di assistenza medica.

La cartella clinica ospedaliera, infine, è il documento relativo al decorso di un degente

ricoverato presso un ente ospedaliero La compilazione scrupolosa della cartella clinica, da

parte dei medici, fornisce all’équipe che si occupa della persona ricoverata in ospedale tutti i

dati aggiornati sul profilo della persona, nonché l’evoluzione del suo status, in rapporto alle

cure prescritte, le patologie concomitanti, le complicazioni, gli interventi chirurgici, ecc. Essa

contenendo tutti gli elementi per una piena valutazione dell'attività svolta durante il ricovero

consente di verificare anche a posteriori le condizioni della persona, cioè le condizioni fisiche

del momento in cui è entrata in ospedale, il decorso della malattia, le condizioni al momento

delle dimissioni e, pertanto, per un esame retrospettivo dei casi di infortunio si rivela come un

documento indispensabile.

2 2Classificazioni delle malattie, traumatismi e cause di morte", 9° revisione, 1975, Coll. Metodi e Norme, serie C, n.10, Voll.1-2 ISTAT

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Come già ricordato, la legge 493/99 all'art. 4 ha istituito, nel rispetto delle disposizioni della

legge 31 dicembre 1996, n. 675 e successive modificazioni, presso l'Istituto Superiore di

Sanità, un sistema informativo per la raccolta dei dati sugli infortuni negli ambienti di civile

abitazione rilevati dagli osservatori epidemiologici regionali, in collaborazione con le unità

sanitarie locali.

In attuazione di tale normativa è stato costituito un gruppo tecnico di coordinamento delle

attività previste, sempre dall'art. 4, composto dai rappresentanti delle Regioni, delle

Amministrazioni centrali coinvolte nella raccolta dati e dell'ISPESL. Ad opera di tale gruppo,

a cui è stato chiamato a partecipare anche l'ISPESL, è stato avviato il Sistema Informativo

Nazionale sugli Incidenti in Ambiente di Civile Abitazione (SINIACA) il cui scopo è il

monitoraggio degli incidenti domestici ai fini della formulazione dei programmi di

prevenzione.

Tale sistema si dovrebbe avvalere di una rilevazione esaustiva basata sugli arrivi al Pronto

soccorso ospedaliero per incidente domestico estratti dalle Schede di Dimissione Ospedaliera

(SDO) e sui casi di decesso per incidente domestico estratti dai Registri Nazionali di

Mortalità.

Le problematiche connesse alla rilevazione sistematica dei dati di Pronto Soccorso consistono

nella:

• difficoltà di disporre di sistemi informatizzati di tutti i PS;

• natura della fonte informativa a disposizione (SDO e Schede di morte) la cui

completezza non è ancora appropriata per una rilevazione degli infortuni domestici;

• difficoltà di istituire un sistema informativo collegato su rete nazionale;

• standardizzazione dei tracciati record;

• lunghezza dei tempi di attuazione;

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• adesione delle Regioni al sistema centralizzato.

La necessità, comunque, di disporre di dati correnti, aggiornati, sufficientemente esaustivi per

una valutazione del fenomeno infortunistico, su di un piano quali-quantitativo (per una

maggior dettaglio dei fattori infortunistici), ha indotto l'ISPESL ad avviare una indagine

multicentrica su base campionaria, che fornisca, rispetto al modello SINIACA, un migliore

livello di accuratezza nell'analisi delle cause a costi e tempi ridotti.

L'obiettivo di tale indagine è stato quello di monitorare non solo gli incidenti mortali e/o più

gravi, ma anche le diverse tipologie di infortunio e soprattutto individuare i fattori che

intervengono nella dinamica infortunistica.

L’indagine campionaria è stata così articolata:

• predisposizione degli elementi necessari per la costruzione di una base dati

concernente gli incidenti domestici;

• rilevazione dei dati presso le famiglie degli infortunati;

• analisi dei fattori di rischio collegati con il fenomeno in studio;

• costruzione di indicatori utili alla valutazione del fenomeno dell’incidentalità

domestica.

L’orientamento della ricerca è stato anche rivolto alla valutazione dell’incidenza del

fenomeno secondo le diverse tipologie e caratteristiche.

Il sistema di rilevazione prefigurato è essenzialmente mirato alla creazione di una struttura

informativa mediante la quale sia possibile svolgere analisi statistiche a fini descrittivi -

interpretativi che siano di ausilio per la predisposizione di un sistema di azioni preventive per

l’incidentalità in ambiente domestico.

Per la costruzione di una rete di rilevazione degli infortuni domestici così caratterizzata si è

provveduto a:

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• costruire un disegno campionario che permetta di rilevare gli incidenti a livello

nazionale e regionale sia per l'universo famiglie che per quello delle strutture sanitarie;

• definire l'insieme di riferimento su cui rilevare i dati, ovvero l’intera popolazione a

rischio oppure le persone che hanno fatto ricorso al pronto soccorso delle struttura

sanitaria nazionale (ovviamente in questo ultimo caso verranno esaminati soltanto gli

infortuni con un certo livello di gravità);

• definire lo strumento di rilevazione dei dati.

Per una ricostruzione dettagliata della dinamica dell’incidente che comprenda: ambiente,

agente materiale, conseguenze è stato utilizzato un questionario somministrato alle persone

incidentate che hanno fatto ricorso alla struttura ospedaliera pubblica/privata. Inoltre, si è

provveduto ad individuare una "famiglia" di indicatori volta a misurare la rilevanza

dell'infortunio secondo i parametri ritenuti più significativi.

E' stato realizzato un piano di campionamento per l’esecuzione dell’indagine campionaria su

base nazionale per quanto attiene alle famiglie e su base regionale per quanto attiene alle

persone incidentate che hanno fatto ricorso alle strutture di pronto soccorso in caso di

incidente domestico.

Per poter giungere alla stima della frequenza e delle caratteristiche principali degli incidenti

domestici avvenuti in un determinato periodo di tempo è stata definita come unità statistica di

analisi l’evento incidente3 occorso ad un individuo. Per cui i risultati rifletteranno la

descrizione degli incidenti avvenuti in ambiente domestico occorsi a una persona fisica.

L'insieme di riferimento, su cui rilevare i dati, è stato suddiviso in gruppi di popolazione a

rischio, ovvero bambini di età compresa tra 0 e 14 anni, anziani di età superiore a 65 anni, la

3 Per "incidente" generalmente si intende solo l'accadimento dell'evento senza tenere conto delle possibili conseguenze traumatiche che da tale evento ne possono derivare. Nel presente lavoro la dizione "incidente" è stata estesa anche a tali conseguenze, quindi, l'incidente si configura alla stessa stregua dell'infortunio.

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popolazione in generale, e in tipologie di incidente particolarmente rilevante come ad

esempio gli infortuni mortali.

Fra i modelli di rilevazione si è optato per l'utilizzo di un questionario (vedi allegato A) -

somministrato direttamente all'infortunato o ad un suo familiare (nel caso di infortunio

mortale) - in grado di permetterne la raccolta di informazioni di particolare specificità e

complessità.

Il questionario, di tipo chiuso, è stato costruito in modo da poter raccogliere le modalità

necessarie per giungere ad una esauriente descrizione del fenomeno dell’incidentalità

domestica (il tempo di esposizione, il tipo di attività domestica svolta, la percezione del

rischio) ed è strutturato nelle seguenti sezioni:

A. dati generali dell'infortunato (sesso, età, stato civile, condizione professionale,

ecc.);

B. abitazione (tipologia dell'abitazione, titolo di godimento, numero di stanze, tipo di

riscaldamento e combustibile impiegato, ecc. );

C. attività svolta in casa dalla persona incidentata (con questa sezione si possono

valutare i tempi di esposizione al rischio, i luoghi degli incidenti);

D. stile di vita della persona incidentata ( per valutare le abitudini al fumo e

all'alcool );

E. caratteristiche dell’incidente domestico ( luogo , modalità dell’incidente, causa

dell’incidente, agente materiale, sede anatomica, tipo di lesione, ecc.);

F. condizioni di salute ( quadro generale sullo stato di salute );

G. conseguenze dell’infortunio (sezione utilizzata per valutare la gravità dell’evento):

struttura sanitaria a cui si è ricorso, limitazione totale/parziale di attività in giorni,

numero di giorni di permanenza a letto, dettagli in caso di ricovero ospedaliero,

terapie riabilitative effettuate e costo sostenuto;

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H. sicurezza in casa e comportamenti (valutare i grado di sensibilità verso gli

accorgimenti della sicurezza in ambiente domestico):prodotti chimici, piante,

conoscenza delle etichette dei prodotti nocivi, conoscenza della sicurezza degli

impianti del gas ed elettrico.

La struttura del questionario è stata realizzata con il duplice obiettivo di ottenere sia

informazioni dettagliate sull’evento incidente domestico sia informazioni necessarie per la

costruzione degli indicatori volti a misurare la frequenza e la gravità dell'infortunio.

Il piano di campionamento è stato predisposto in modo che sia possibile determinare stime

attendibili delle frequenze di incidente domestico ed analizzare le caratteristiche di tali

incidenti ossia: l’agente che ha causato l’incidente, il tipo di trauma che ne è scaturito, il tipo

di assistenza che ha usufruito l’incidentato, le conseguenze sia economiche che di salute, la

localizzazione, l’ambiente nel quale è avvenuto l’incidente.

Per tali motivi l’espletamento dell' indagine campionaria è stata predisposta su base nazionale

per quanto attiene alle famiglie e su base regionale per quanto attiene alle persone incidentate

che hanno fatto ricorso alle strutture di pronto soccorso.

Nel primo caso, dove l'unità statistica di riferimento è la famiglia, è possibile ottenere una

valutazione, applicando opportuni coefficienti di riporto alla popolazione, della stima del

numero di persone incidentate e del numero di incidenti che si verificano in un determinato

intervallo di tempo a livello regionale e nazionale.

Nel caso in cui la popolazione oggetto di studio è costituita dalle persone residenti in Italia

che hanno fatto ricorso, in un determinato intervallo di tempo, al pronto soccorso di strutture

pubbliche a seguito di un incidente domestico, l'indagine è stata condotta su base regionale

ricorrendo ad un campione a due stadi con stratificazione delle unità di primo stadio (pronto

soccorso) e scelta sistematica delle unità di secondo stadio (persone da intervistare).

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Con questo tipo di campionamento è possibile raccogliere informazioni dettagliate sull’evento

incidente che siano espressione dello scenario dei fattori di rischio e delle conseguenze sia

economiche che relative allo stato di salute dell’infortunato.

Tenendo in considerazione la definizione teorica del modello di rilevazione degli infortuni

domestici si è provveduto ad avviare delle indagini campionarie a livello locale per testare

concretamente la fattibilità e la qualità delle informazioni disponibili sul territorio.

Famiglia di indicatori

Per un efficace campagna di informazione e monitoraggio dell’incidentalità domestica è

necessario utilizzare un buon sistema di indicatori.

In questa circostanza è stata proposta una famiglia di indicatori che oltre alla capacità di

sintesi gode di requisiti di semplicità ed affidabilità. Si tratta di indicatori di tipo

"elementare" in quanto direttamente derivabili dalle variabili di base costituenti il data set

minimale di riferimento e di indicatori "composti" di primo livello e di secondo livello in

quanto in grado di sintetizzare un aspetto dell’incidentalità frutto della combinazione di più

variabili elementari.

Gli indicatori sono stati classificati nel modo seguente:

Indicatori del contesto dello stato di salute della persona intervistata: consente di valutare il

grado di salute goduto dalla persone incidentata prima dell’incidente domestico.

Indicatori del contesto della dinamica dell’incidente basato sull'agente materiale che ha

causato l’incidente, il tipo di trauma, il tipo di assistenza.

Indicatori del contesto della gravità dell’incidente basato di giorni di limitazione dell’attività

abituale, numero di giorni di permanenza a letto, se la limitazione è ancora in atto dopo un

anno, numero di giorni di assenza dal lavoro.

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Indicatori del contesto del costo sociale: basato sul numero di giorni di assenza dal lavoro,

numero di gironi di limitazione dell’attività abituale, costi giornalieri.

Indicatori del contesto abitativo: consente di valutare il grado di sicurezza dell'abitazione

sulla base della struttura di ogni singolo ambiente domestico.

Indicatori dello stile di vita: consente di valutare la tipologia di vita di ciascuna persona

incidentata in ambiente domestico in relazione all’evento incidente, utilizzare, quindi, tale

valutazione per calcolare dei rischi condizionati, individuare un grado di tipologia di vita

condivisa per un evento incidente domestico.

Indicatore di conoscenza delle problematiche sulla sicurezza in ambiente domestico: permette

di valutare il grado di conoscenza dei fattori di rischio degli incidentati verso le problematiche

della sicurezza in ambiente domestico.

Per i dettagli sulla costruzione della famiglia di indicatori si veda l'allegato B.

Indicatore della gravità del trauma: costruito sui dati ospedalieri, si basa su una valutazione

di tipo anatomico del danno (si veda la relazione del U.O. GRAVIT – ISS, allegato C).

Indicatore della capacità residua: costruito per valutare l’invalidità da incidente a seguito di

ospedalizzazione o terapie riabilitative.

Banca Dati

Sulla base delle informazioni rilevate tramite il questionario somministrato nell'indagine

campionaria si è provveduto a costruire un sistema informativo in grado di rispondere

prontamente ed esaustivamente alle esigenze conoscitive di chi è preposto istituzionalmente

allo studio e all'analisi del fenomeno infortunistico. Le entità principali (vedi figura 1)

individuate in fase di analisi sono:

� Dati della persona infortunata: anagrafici, di residenza e occupazionali;

� Dati dell’infortunio: tipologia, accadimento, grado, conseguenze, esiti, ecc.;

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� Informazioni sul livello di percezione dei rischi esistenti in ambiente domestico;

� Stile di vita dell’infortunato e comportamenti della famiglia;

� Notizie sull’abitazione: struttura, disposizione e tipologia di elettrodomestici e

utensili, ecc.;

� Dati sanitari sulla persona infortunata: stato di salute, malattie pregresse, ecc.;

Gli attributi delle singole entità sono definiti in dettaglio con il completamento della versione

definitiva del questionario.

Dalla descrizione dettagliata dei processi e delle azioni attinenti al sistema sono state

individuate una serie di funzionalità da implementare:

� funzionalità elementari per l’inserimento dei dati

• Read

• Insert

• Update

• Delete

Infortunato Infortunio

Stato di Salute

Stile di Vita

Tipologia Abitazione

Figura 1

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� funzionalità di interrogazione semplici (numero infortuni, numero infortunati, ecc.)

e complesse (incrocio dati infortunato con dati sull’infortunio, ecc.) dei dati

analitici.

Per soddisfare queste esigenze il database è stato organizzato in due ambienti funzionali:

• Ambiente operativo

• Ambiente di analisi

L’ambiente operativo è deputato alla gestione “on line” dei dati ed è finalizzato alle funzioni

per l’inserimento dei dati in archivio e per le interrogazioni semplici.

L’ambiente di analisi è finalizzato alle interrogazioni complesse dei dati analitici. Questo

ambiente è strutturato in modo da risultare “off line” per favorire risposte veloci ad

interrogazioni multidimensionali. Per questo ambiente si è ipotizzato la realizzazione di un

“datawarehouse”. Lo schema funzionale del sistema è rappresentato in fig. 2.

Si descrivono, di seguito, le specifiche delle principali tabelle individuate:

Ambiente di analisi (OLAP) Ambiente operativo (OLTP)

ANALISTI TERMINALISTI

DATA BASE CENTRALE

DATA WAREHOUSE estrazione e trasformazione dati

Figura 2

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Tabella I: infortunato

Nome Tipo Dimensione # Id_infortunato Intero lungo 4 data questionario Data/ora 8 persona intervistata Testo 20 nome Testo 50 cognome Testo 50 età Intero lungo 4 sesso Testo 1 * statociv Intero lungo 4 * conchivive Intero lungo 4 comunenascita Testo 50 domicilio Testo 50 telefono Testo 15 cellulare Testo 15 e-mail Testo 50 rifiuta Byte 1 * istruzione Intero lungo 4 * Lavoro Intero lungo 4 Tabella II: infortunio

Nome Tipo Dimensione # Id_Infortunio Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 datainc Data/ora 8 orainc Data/ora 8 solo Byte 1 altrepers Byte 1 * dinamica Intero lungo 4 * luogo Intero lungo 4 * dinamicasiniaca Intero lungo 4 * attività Intero lungo 4 * agente Intero lungo 4 * sedealtre1 Intero lungo 4 * sedealtre2 Intero lungo 4 * sedealtre3 Intero lungo 4 decedutoprima Byte 1 decedutoosp Byte 1 decedutodom Byte 1 decesso Testo 50 diagnosi Testo 50 Tabella III: conseguenze infortunio

Nome Tipo Dimensione # Id_Cons_Inf Intero lungo 4 * Id_Infortunio Intero lungo 4

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* id_Infortunato Intero lungo 4 farmaciprima Byte 1 farmacidescr Testo 100 famamicivic Byte 1 visita Byte 1 ass118 Byte 1 ps Byte 1 strutture Byte 1 altro Byte 1 * props Intero lungo 4 * promedico Intero lungo 4 * promediconon Intero lungo 4 * proamb Intero lungo 4 limdomestiche Byte 1 limlavoro Byte 1 limtempolib Byte 1 limscolast Byte 1 limgiorni Intero lungo 4 limdomestichep Byte 1 limlavorop Byte 1 limtempolibp Byte 1 limscolastp Byte 1 limgiornip Intero lungo 4 letto Byte 1 lettoosp Byte 1 lettocasa Byte 1 ricoverodata Data/ora 8 datadimissione Data/ora 8 degenza Intero lungo 4 interventochir Byte 1 tipointervento Testo 50 prognosi Testo 50 diagnosi Testo 100 terapiedim Byte 1 farmacologiche Testo 50 riabilitative Testo 50 riabilpraticato Byte 1 riabdomgg Intero lungo 4 riabospgg Intero lungo 4 riapprigg Intero lungo 4 spesoriab100 Byte 1 spesoriab100-200 Byte 1 spesoriab200-300 Byte 1 spesoriab300-400 Byte 1 spesoriab>400 Byte 1 speseinf Byte 1 speseinfparz Byte 1 speseinftot Byte 1

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speseasl Byte 1 speseaslparz Byte 1 speseasltot Byte 1 speseinail Byte 1 speseinailparz Byte 1 speseinailtot Byte 1 speseass Byte 1 speseassparz Byte 1 speseasstot Byte 1 spesecom Byte 1 spesecomparz Byte 1 spesecomtot Byte 1 spesealtro Testo 50 limitatancora Byte 1 limitancoraaltro Testo 50 Tabella IV: abitazione

Nome Tipo Dimensione # Id_casa Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 * tipoab Intero lungo 4 spectipo Testo 50 * statoab Intero lungo 4 * titoloab Intero lungo 4 ingresso Byte 1 ingresson Intero lungo 4 cucina Byte 1 cucinan Intero lungo 4 corridoio Byte 1 corridoion Intero lungo 4 bagno Byte 1 bagnon Intero lungo 4 cameralet Byte 1 cameraletn Intero lungo 4 camerapra Byte 1 camerapran Intero lungo 4 soggiorno Byte 1 soggiornon Intero lungo 4 ripostiglio Byte 1 ripostiglion Intero lungo 4 garage Byte 1 garagen Intero lungo 4 cantina Byte 1 cantinan Intero lungo 4 soffitta Byte 1 soffittan Intero lungo 4 giardino Byte 1 giardinon Intero lungo 4

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balcone Byte 1 balconen Intero lungo 4 altroloc Testo 100 * livelliab Intero lungo 4 speclivelli Testo 50 * tiporisc1 Intero lungo 4 * tiporisc2 Intero lungo 4 camini Byte 1 * combustibile Intero lungo 4 speccombust Testo 50 Tabella V: stato di salute

Nome Tipo Dimensione # Id_salute Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 ipertensione Byte 1 diabete Byte 1 cardiopatie Byte 1 esitiictus Byte 1 epatopatiacronica Byte 1 parkinson Byte 1 vertigini Byte 1 disturbivisione Byte 1 disturbiudito Byte 1 artrosigrave Byte 1 osteoporosi Byte 1 demenzesenili Byte 1 althzaimer Byte 1 altro Testo 50 handicapprima Byte 1 handicapdopo Byte 1 fisico Byte 1 fisicot Testo 50 psichico Byte 1 psichicot Testo 50 invaliditàprima Byte 1 invaliditàdopo Byte 1 diagnosiinv Testo 100 grado Intero lungo 4 malattieprima Byte 1 icdx Testo 50 Tabella VI: stili di vita

Nome Tipo Dimensione # Id_stili_vita Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 fumomai Byte 1 fumoora Byte 1

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sigarette Byte 1 signumero Intero lungo 4 Sigari Byte 1 sigarinumero Intero lungo 4 Pipa Byte 1 annismesso Intero lungo 4 Beve Byte 1 Aipast Byte 1 fuoripast Byte 1 Vino Byte 1 Vinon Intero lungo 4 Birra Byte 1 Birran Intero lungo 4 aperitivi Byte 1 Aperitivin Intero lungo 4 Digestivi Byte 1 Digestivin Intero lungo 4 Super Byte 1 Supern Intero lungo 4 animali Byte 1 animalispec Testo 50 Piante Byte 1

Tabella VII: altre informazioni

Nome Tipo Dimensione

# Id_informazioni Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 informato Byte 1 * modoinform Intero lungo 4 * fattori1 Intero lungo 4 * fattori2 Intero lungo 4 * fattori3 Intero lungo 4 fumodanni Byte 1 alcolici Byte 1 chimiciconserv Byte 1 farmaci Byte 1 chimiciutilizzo Byte 1 chimicimiscela Byte 1 etichette Byte 1 etichetten Intero lungo 4 piantevel Byte 1 gascomb Byte 1 gascomportamenti Byte 1 impiantinorme Byte 1 manutentorinorme Byte 1 terra Byte 1

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salvavita Byte 1 presesic Byte 1 caldaia Byte 1 vasca Byte 1 campanello Byte 1

Le chiavi primarie di ciascuna tabella sono contrassegnate dal simbolo ”#” mentre le chiavi

esterne da un “*”. A ciascun attributo di tipo “chiave esterna” è collegata una tabella

descrittiva di decodifica. L’elenco delle tabelle di decodifica con i relativi valori di lista sono

appresso elencate:

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Agente

codice descrizione 1 Scale a pioli

2 Scale

3 scale a libro

4 Scivoli e rampe

5 pavimenti in piano

6 oggetti

7 Mobili 8 tappeti

9 animali

10 pavimento incerato

11 altro Attività

codice descrizione 1 attività domestica

2 bricolage e fai da te

3 alzarsi dal letto o dalla poltrona

4 attività quotidiane della persona

5 gioco o attività sportiva

6 altro

Combustibile Abitazione

codice descrizione 1 Metano

2 Gpl

3 Gasolio

4 legna/carbone

5 Altro

Tipologia convivente

codice descrizione 1 da sola/o

2 con il cogniuge

3 con altri familiari

4 con amici

5 badante

6 in casa di riposo

7 Altro

Dinamica

codice descrizione 1 era buio e non ho visto

2 inciampata/o

3 scivolata/o

4 saltato il gradino

5 ceduta la gamba

6 problema legato alla scala

7 Sbilanciata/o dalla scala

8 Vertigine

9 spinta/o

10 non ho avuto coscienza della caduta

11 mi sono risvegliata/o a terra

12 Altro

Tipologia incidente

codice descrizione 1 Caduta

2 corpo estraneo

3 Puntura o penetrazione accidentale

5 agente termico o caustico

6 annegamento

7 soffocamento

8 avvelenamento

9 elettrocuzione

10 Altro

Fattori

codice descrizione 1 Età

2 stato di salute

3 distrazione

4 Errato comportamento della persona nello svolgimento di attività

5 anomalie, usura o mal funzionamento degli oggetti di uso comune

6 anomalie a carico di strutture, impianti ed ambienti di casa

7 tutti in eguale misura

8 Altro

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Istruzione

codice descrizione 1 nessuna

2 licenza elementare

3 licenza media

4 diploma

5 diploma di laurea

6 Laurea

7 Altro Lavoro

codice descrizione 1 casalinga/o

2 operaia/o

3 impiegata/o

4 funzionaria/o

5 dirigente

6 operatore commercio

7 lavoratore autonomo

8 medico

9 operatore sanitario

10 libero professionista

11 insegnante

12 agricoltore

13 altro

Livelli Abitazione

codice descrizione 1 1 piano

2 2 piani

3 Altro

Luogo

codice descrizione 1 Cucina

2 Tinello

3 Salotto

4 camera da letto

5 Bagno

6 Balcone

7 Ingresso 8 Cantina

9 Solaio

10 giardino

11 garage

12 Tetto

13 ascensore

15 altro

14 androne/scale

Modalità informazione

codice descrizione 1 da persone specializzate

2 da letture/ radio-tv

3 Internet

4 Corsi

5 Altro

Scelta

codice descrizione 1 Mai

2 Qualche volta

3 Spesso

4 Sempre

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Sede lesione

codice descrizione 1 Capo

2 occhio

3 Naso

4 orecchio

5 Collo/torace

6 addome

7 arti superiori 8 mano

9 arti inferiori

10 piede

11 Altro

12 schiena

13 bocca

14 Viso

15 multiple

Stato abitazione

codice descrizione 1 Ottimo

2 Buono

3 Mediocre

4 Pessimo

Stato civile

codice descrizione 1 Celibe

2 Nubile

3 coniugata/o

4 separata/o

5 divorziata/o

6 Vedovo/vedova

7 convivente/a 8 Altro

Tipologia abitazione

codice descrizione 1 villa o villetta indipendente

2 villetta a schiera

3 appartamento signorile

4 appartamento civile

5 appartamento economico pop

6 casa rurale

7 Altro

Tipo riscaldamento

codice descrizione 1 Centralizzato

2 Autonomo

3 apparecchi singoli

Titolo abitazione

codice descrizione

1 Affitto

2 proprietà

3 altro titolo

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Le informazioni sulle relazioni tra le tabelle fondamentali e quelle di decodifica sono

schematicamente riportate nel seguente diagramma:

Tipologia convivente

Infortunato --> Istruzione Conseguenze infortunio --> Scelta

Lavoro

Stato civile

Tipologia Abitazione Dinamica

Stato Abitazione Luogo

Titolo Abitazione Tipologia

Abitazione --> Livelli Abitazione Infortunio--> Attività

Tipo Riscaldamento Agente

Combustibile Abitazione Sede Lesione

Altre Informazioni --> Modalità informazione

Fattori

Per completezza, si riporta anche lo schema delle relazioni tra le tabelle fondamentali:

Stile di Vita

Abitazione --> Infortunato --> Infortunio --->> Conseguenze Infortunio

Stato di Salute

Altre Informazioni

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Le informazioni provenienti dalle varie regioni e non contemplate nella struttura generale del

database sono state inserite in un’apposita tabella denominata “Altre Informazioni”.

Tenuta presente la variabilità dei dati raccolti (i questionari, infatti, sono stati specificamente

adattati alle aree tematiche da indagare; anziani, bambini, infortuni mortali, ecc.), sono state

messe a punto procedure automatizzate per importare in modo standard i dati nell’archivio

centralizzato ed integrarli con le informazioni pre-esistenti.

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RISULTATI

I risultati che verranno di seguito presentati sono il frutto di una indagine di tipo multicentrico

condotta su nove diverse realtà territoriali il cui obiettivo non è una misura quantitativa della

numerosità degli infortuni ma la conoscenza delle cause determinanti degli infortuni

domestici, la dinamica degli stessi ed i principali fattori di rischio. Il tutto tramite studi

analitici mirati su piccoli campioni, rappresentativi di gruppi a rischio e tipologie di incidente

particolarmente rilevante.

A tale proposito, sono stati selezionati i seguenti gruppi di esposti: bambini di età compresa

tra 0 e 14 anni, anziani di età superiore a 65 anni, la popolazione in generale e gli infortunati

ad esito mortale.

Le indagini, come già accennato, sono state realizzate in nove realtà territoriali distribuite su

tutto il territorio nazionale, ed in particolare in: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte,

Lazio, Umbria, Toscana, Campania, Sicilia, Puglia.

Le persone infortunate sono state reclutate presso le strutture di Pronto Soccorso scelte

opportunamente per ciascuna regione.

Le informazioni sono state raccolte utilizzando un questionario ( vedi Allegato A ), le cui

domande miravano alla comprensione, mediante una descrizione quanto più dettagliata

possibile, di ogni aspetto dell’infortunio in ambiente domestico prevedendo domande che

spaziavano da quesiti di carattere anagrafico a quesiti riguardanti malattie croniche, dati

dell’abitazione, qualità e stile di vita, ecc.

Oltre al questionario è stata realizzata una scheda di rilevazione dei rischi nelle abitazioni

(vedi Allegato D ) che è stata somministrata dai tecnici della prevenzione nel corso di 500

sopralluoghi nelle abitazioni.

Per ciascuna regione è stato adottato, seppur con alcune varianti in relazione al target di

popolazione da esaminare, il questionario proposto dall'ISPESL (vedi Allegato A ).Vi sono

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stati due casi specifici in cui si è avvertita l’esigenza di sviluppare un modello di questionario

più specifico: per la regione Toscana che si è occupata degli infortuni che hanno comportato

la morte del soggetto e per la regione Veneto che si è occupata in prevalenza degli infortuni

accaduti a bambini.

I risultati di questa indagine hanno portato alla creazione di una base di dati che permette di

comprendere i comportamenti che più di frequente conducono ad un infortunio negli ambienti

di vita, e di identificare i fattori determinanti per poter avviare specifiche campagne di

prevenzione.

Nello specifico le interviste effettuate nelle regioni sono così ripartite nel numero:

Tabella VIII. Numero di interviste per regione di studio

Numero interviste Regione

82 Piemonte

174 Toscana

38 Lazio

150 Friuli Venezia Giulia

199 Umbria

301 Puglia

150 Sicilia

299 Veneto

Le informazioni relative agli infortuni sono state, in una prima fase, raccolte in un database

relativo alla singola regione e, successivamente, aggregate per tutte le 8 regioni. La base dati

della regione Veneto, contenendo informazioni specifiche, mirate allo studio degli infortuni

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nei bambini, è stata lasciata inalterata non integrandola in quella generale, in modo tale da

evitare ogni tipo di alterazione del significato attribuito in origine ai dati stessi.

I dati integrati nella banca dati generale sono stati analizzati ed uniformati nella codifica

utilizzata per descrivere i dettagli dell’infortunio.

Le informazioni riguardanti i dati dell’abitazione quali la tipologia, lo stato e il titolo di

godimento sono state raccolte nella tabella Abitazioni . A ciascun intervista, dunque, è stato

associato un IdAbitazione4 che metta in relazione la o le abitazioni possedute dall’infortunato

con la relativa intervista. Nella tabella citata le informazioni sono sotto forma di id: questo

perché ciascun campo è relazionato alle tabelle di riferimento che per IdTipoAbitazione è

TipoAbitazione, per IdStatoAbitazione è StatoAbitazione, per IdTitoloGodimento è

TitoloGodimento. Altre tabelle riguardanti l’abitazione sono: CombustibileAbitazioni in

relazione con Combustibili , Riscaldamento in relazione con TipoRiscaldamento,

DescrizioneAbitazione, DatiElettrodomesticiCasa.

Per quanto riguarda invece la sezione relativa agli agenti implicati negli infortuni la tabella

AgenteInfortuni pone in relazione l’IdInfortunio associato all’infortunato con l’id

dell’agente causa dell’infortunio.

La tabella Anagrafica costituisce il quadro di insieme, in quanto raccoglie numerosi campi

che fanno riferimento ai dati anagrafici di ciascun intervistato ed inoltre, essendo relazionata

con un gran numero di tabelle, risulta essere la tabella più complessa nel database. In effetti le

chiavi esterne5 contenute in questa tabella sono TipoIntervistato, IdConvivenza, IdStatoCivile,

IdDomicilio, IdScolarità, IdCondizioneProf, IdPosizioneProf, IdRegione. Queste chiavi fanno

riferimento agli stessi campi contenuti nelle tabelle che rispettivamente sono

4 Id = chiave di relazione univoca tra due o più tabelle. 5 Il concetto di chiave esterna è ripreso dal modello relazionale dei database ed indica i campi comuni a due tabelle di uno stesso database che devono rispettare vincoli di integrità referenziale.

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TipoIntervistato, Convivenza, StatoCivile, Domicilio, Scolarità,

CondizioneProfessionale, PosizioneProfessionale, Regioni.

Passando alla descrizione dell’infortunio, si é creata la tabella Infortunio che si relaziona

mediante le opportune chiavi esterne alle tabelle: CausaInfortunio, ModalitàInfortunio,

LuogoInfortunio , AgenteInfortuni, Lesioni, Attività, Anagrafica. A loro volta

CausaInfortunio fa riferimento mediante la chiave IdCausa alla tabella CauseInfortuni,

ModalitàInfortunio mediante la chiave IdModalità alla tabella ModalitàInfortuni, Lesioni

alle tabelle SedeInfortunio e TipoLesioni rispettivamente attraverso le chiavi

IdSedeInfortunio, IdTipoLesione.

Per raccogliere le informazioni riguardanti l’uso di alcolici si è creata la tabella Alcool che si

relaziona con la tabella CollocazioneTemporaleUsoAlcool, mentre per quelle del fumo

Fumo in relazione con TipoFumo, Sigarette/SigariGiorno, PipaGiorno, FumoAltrui,

DurataFumo. Per i dati inerenti la presenza di piante e/o animali in casa si ha la tabella

PresenzaPianteAnimali.

La situazione clinica dell’infortunato è stata fotografata mediante i dati raccolti nelle tabelle:

DatiSanitari che fa riferimento anche alla tabella Invalidità, DisturbiCronici che si rapporta

attraverso l’id IdPatologiaCronica alla tabella PatologieCroniche. I dati del ricovero e delle

eventuali terapie che l’infortunato ha dovuto portare avanti sono conservati nelle tabelle

RicoveroOspedaliero, TerapieRabilitative relazionata a CaricoTerapie, tabella questa che,

com’è ovvio, comprende i dati inerenti le spese sostenute dal paziente. Oltre a ciò si sono

raccolti anche i dati relativi alle conseguenze predisponendo le tabelle

ConseguenzeInfortunio, Aiuto, Limitazioni.

Per comprendere appieno la dinamica dell’infortunio si è anche analizzata la distribuzione

delle attività condotte dall’infortunato ottenendo così la tabella

DistribuzioneAttivitàGiornaliere che raccoglie appunto tali informazioni.

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In ultima analisi si è testato quanto informati fossero gli infortunati sottoponendo loro alcune

domande circa le misure più comuni di sicurezza da tener presenti in casa: le risposte a tali

domande sono state raccolte nelle tabelle ModalitàAcquisizioneInformazioni , Domande ed

Informazione.

Questo dunque è lo schema logico ideato per raccogliere le numerose informazioni afferenti

alla ricerca.

Come già accennato in precedenza i risultati ottenuti non sempre sono risultati uniformi per

quel che concerne la codifica utilizzata. A tale proposito vengono rappresentate le diversità

riscontrate. Diversità che, talvolta, hanno determinato problemi nel trasferimento delle

informazioni nella base di dati generale.

Per quel che riguarda le informazioni rilevate nella regione Lazio si è notato come i campi

C5_2 e C7_14 del loro tracciato record rappresentassero la stessa informazione: pertanto si è

pensato di mappare il primo campo nel secondo poiché questo ultimo riguarda i farmaci

assunti dagli infortunati nelle 24 ore precedenti l'infortunio. Tuttavia non sempre i dati inseriti

in questo campo sono particolarmente estensibili: il "Lasix", per esempio, è un diuretico che,

di norma, non deve essere preso più di 3 volte a settimana, quindi potrebbe anche darsi che il

soggetto in questione non abbia preso il Lasix nelle 24 ore precedenti, anche se ciò è stato

scritto nella base di dati.

Per quanto riguarda la tabella Convivenza nel caso in cui ci siano più risposte si è scelto di

inserire nella banca dati quella più significativa: Figli - Badante -> Badante; Coniuge - Figli -

> Coniuge; Coniuge - Badante -> Badante.

Nel campo che indica quanti fumatori convivano con l'infortunato non c'è il numero ma solo

la tipologia di rapporto, dunque non si è potuto provvedere alla compilazione di tale campo

presente nella banca dati generale.

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Non sono stati riportati i dati relativi alla luminosità della casa, che invece il Lazio ha rilevato,

perchè nel database generale non si fa riferimento a questi dati.

Nel caso in cui l’infortunato risultasse portatore di handicap si è optato per l’inclusione di tale

informazione nel campo della tabella DatiSanitari PortatoreHandicapFisico poiché non è

stata specificata la tipologia di handicap (i.e. se fisico o psichico).

Nella parte relativa al grado di informazione degli infortunati le risposte alla domanda 81 del

questionario (notizie riguardanti eventuali perdite di gas in casa) sono state semplificate

prendendo in considerazione solo quanto presente nel campo C6_4_2 (Si/No) senza ulteriori

specifiche.

Per quanto riguarda le interviste il Piemonte ha inserito i dati sia dei casi che dei controlli.

Tale differenza la si ritrova nel codice adottato dalla regione che divide questi due gruppi

anteponendo le sigle CA per i casi e CO per i controlli.

Per quanto riguarda la tabella conseguenze9 ci sono alcuni campi contenenti i dati relativi al

follow–up (quelli segnati dal 12). Nel caso del database generale non sono stati presi in

considerazione perchè non in tutte le regioni è stata condotto l’inchiesta prendendo in

considerazione i controlli.

Nella tabella incidente5 vi è il campo dinamicasiniaca il cui valore è pari a 1 per tutti i

record: poiché non vi sono dati rilevanti per la nostra ricerca non si è fatto il mapping di

questo campo nel database generale.

Analizzando il database della regione Puglia invece si è riscontrato che non ci sono dati per la

disponibilità ad altre interviste; per quanto riguarda l'IdConvivenza nel caso in cui era

presente il coniuge si è riportato solo l’indice relativo a tale tipologia di convivenza anche se

era segnalata anche la presenza dei figli.

Inoltre, nel database, l'ora dell'infortunio nel caso in cui questa risultava essere pari a 24 non è

stata riportata perchè di default viene posta a 00; nella tabella alcool dove c'è solo si/no per i

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bicchieri delle bevande senza il numero di bicchieri si è codificato con un 1 quando

l’infortunato è solito bere quella bevanda; i campi B050_OreGiornata e

B054_Manutenzione_Anno, non trovano alcuna corrispondenza nel database generale e

pertanto non sono stati mappati.

Ancora, per l'agente infortunio, si è tenuto in considerazione il campo

B012_AgenteMateriale_1; al contempo si è tralasciato il campo B061_CircostanzeAlcol; i dati

relativi al consumo di alcolici, sebbene non si riferiscano alle 12 ore precedenti ma alle 24

precedenti, sono stati mappati nel campo contenente le informazioni circa il consumo di

alcolici consumati nelle 12 ore precedenti l’infortunio.

Nella tabella PresenzaPianteAnimali non si sono considerati i cani e i gatti tenuti fuori casa;

nella tabella Fumo non si è potuta riportare alcuna informazione circa la durata

dell’astensione del fumo da parte dell’infortunato poiché non se ne hanno i dati relativi.

Infine, per la domanda 83, è stato preso in considerazione il campo

B106_RequisitiRiparazioni e la tabella HomeABC3 non è stata integrata nel database

generale perchè i campi risultano essere diversi da quelli richiesti nel questionario ISPESL e

comunque perchè gli stessi campi non riportano alcun dato, eccezion fatta per i campi

n_CUCINA, etc. che prevedono una codifica comprensiva di indici non ben identificati.

Per quanto riguarda i dati acquisiti nella regione Umbria, sono presenti i record 89 e 90

(questi codici fanno riferimento al database dell’Umbria, nel database generale corrispondono

all’indice 659) che riguardano la stessa persona in quanto ha subito due infortuni: nella parte

anagrafica è stata trattata una sola volta, in quella relativa all'infortunio si sono tenuti i due

casi separati, quindi ci sono due record per uno stesso IdIntervista.

Queste, dunque, sono state le anomalie riscontrate in fase di integrazione dei dati. Anomalie

legate soprattutto ad incongruità fra la codifica adottata per mettere a punto il database

generale e le diverse codifiche adottate invece per i dati relativi alle otto regioni. Anomalie

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che sono state comunque superate mediando fra le scelte effettuate nella fase preliminare

dell'indagine e le necessità dettate dai casi specifici in fase di rielaborazione dei dati.

Al termine della fase di integrazione dei dati si è riusciti ad ogni modo ad estrapolare

informazioni degne di nota raccolte in tabelle, qui di seguito riportate. Tali informazioni sono

state estrapolate talvolta prendendo in considerazione solo alcuni campi delle medesime

tabelle, talaltra campi appartenenti a tabelle diverse: in tal caso si è provveduto a rispettare le

relazioni fra i dati in modo tale da evitare che i dati facessero riferimento a diversi oggetti.

La sintesi dei dati raccolti viene rappresentata nella lista di alcune tabelle che di seguito

vengono riportate e che sono state suddivise in:

• informazioni generali dell'infortunato;

• caratteristiche dell'abitazione in cui è avvenuto l'infortunio;

• attività svolte in circostanza dell'infortunio;

• modalità e caratteristiche dell'infortunio;

• dati sanitari del soggetto infortunato e conseguenze dell'infortunio.

Successivamente, sono state riportate le sintesi di combinazioni di variabili reputate

interessanti nell'analisi del fenomeno ed infine tabelle mirate ai gruppi di infortunati nelle

classi di età 0-5 anni e maggiori di 60 anni.

INFORMAZIONI GENERALI

Si conferma la prevalenza di donne infortunate (65%) nella fascia di età superiore ai 65 anni,

coniugata o vedova. Gli infortunati, essendo soprattutto anziani, rientrano generalmente nella

categoria del ritirato dal lavoro,. Particolare interesse riveste la percentuale della casalinga/o

(29%) e dell'occupato (23%) in quanto non si differenziano molto l'un l'altro.

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Tabella IX: Infortuni domestici per sesso Sesso Numero Percentuale Maschi 382 34,92 Femmine 712 65,08 Totale 1094 100 Tabella X: Infortuni domestici per classe di età Classe di età Numero Percentuale Meno di 25 anni 79 7,22 25 - 34 anni 54 4,94 35 - 44 anni 71 6,49 45- -54 anni 105 9,60 55 - 64 anni 99 9,05 65 e oltre 524 47,90 Non sa 162 14,81 Totale 1094 100 Tabella XI: Infortuni domestici per Stato Civile Stato Civile Numero Percentuale Nubile 181 16,54 Coniugata di fatto 119 10,88 Coniugata legalmente 464 42,41 Divorziata 10 0,91 Separata 7 0,64 Vedova 299 27,33 Non sa 14 1,28 Totale 1094 100,00 Tabella XII: Numero di infortuni domestici per condizione professionale Condizione professionale Numero Percentuale Occupato 255 23,31 In cerca di occupazione 10 0,91 In servizio di leva 0 0,00 Studente 14 1,28 Casalingo/a 319 29,16 Inabile al lavoro 5 0,46 Ritirato/a dal lavoro 359 32,82 Altra condizione 46 4,20 Non risponde 86 7,86 Totale 1094 100,00

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CARATTERISTICHE DELL'ABITAZIONE

L'abitazione, che rappresenta la sede materiale dove avvengono gli infortuni, risulta essere di

medie dimensioni: soggiorno (56%), due stanze da letto (49%) , un bagno(55%), due bagni

(36%).

Tabella XIII: Descrizione dell'abitazione della persona infortunata - Valori assoluti

Numero di stanze Ambienti Nessuna 1 2 3 o più Totale Ingresso 156 742 16 1 915 Cucina 16 889 9 1 915 Corridoio 313 532 54 16 915 Bagno 27 506 330 52 915 Camera da letto 17 183 448 267 915 Camera da pranzo 422 484 8 1 915 Soggiorno 366 542 7 0 915 Ripostiglio 438 399 74 4 915 Cantina 656 259 0 0 915 Soffitta 831 82 2 0 915 Giardino 744 169 2 0 915 Balcone/Terrazza 249 259 252 155 915 Tabella XIV: Descrizione dell'abitazione della persona infortunata - Valori percentuali

Numero di stanze Ambienti Nessuna 1 2 3 o più Totale Ingresso 17,05 81,09 1,75 0,11 100,00 Cucina 1,75 97,16 0,98 0,11 100,00 Corridoio 34,21 58,14 5,90 1,75 100,00 Bagno 2,95 55,30 36,07 5,68 100,00 Camera da letto 1,86 20,00 48,96 29,18 100,00 Camera da pranzo 46,12 52,90 0,87 0,11 100,00 Soggiorno 40,00 59,23 0,77 0,00 100,00 Ripostiglio 47,87 43,61 8,09 0,44 100,00 Cantina 71,69 28,31 0,00 0,00 100,00 Soffitta 90,82 8,96 0,22 0,00 100,00 Giardino 81,31 18,47 0,22 0,00 100,00 Balcone/Terrazza 27,21 28,31 27,54 16,94 100,00

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Tabella XV - Tipo di abitazione Tipo N % Villa o villetta indipendente 115 10,5 Villetta a schiera 70 6,4 Appartamento signorile 138 12,6 Appartamento civile 575 52,7 Appartamento economico popolare 146 13,4 Casa rurale 33 3,0 Altro 5 0,5 Non definito 10 0,9 Totale 1.092 100,0 Tabella XVI - Titolo di godimento Titolo di godimento N. % Affitto 216 19,9 Proprietà 811 74,8 Altro titolo 47 4,3 Non definito 10 0,9 Totale 1.084 100,0 ATTIVITA' SVOLTE IN CIRCOSTANZA DELL'INFORTUNIO

Si è voluto analizzare le abitudini domestiche al fine di stabilire, dove possibile, un legame

con gli infortuni.

Le attività svolte sono prevalentemente di tipo domestico (33%) oppure di tipo fisiologico

(27%), segue hobby, tempo libero (9%) e cura ed igiene personale (8%).

Tabella XVII: Attività svolta al momento dell'infor tunio Attività svolta Numero Percentuale Attività domestica 356 32,81 Piccole riparazioni 41 3,78 Riparazioni/manutenzioni maggiori 12 1,10 Attivita’ quotidiane fisiologiche 296 27,28 Attivita’ hobbistica e di tempo libero 95 8,75 Attivita’ legate alla cura dell’igiene personale 86 7,93 Attivita’ ludico-sportive 32 2,95 Assistenza a bambini, anziani o disabili 12 1,10 Altra 95 8,75 Non risponde 60 5,53 Totale 1085 100,0

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MODALITA' E CARATTERISTICHE DELL'INFORTUNIO

Rispetto alle cause che hanno provocato l'infortunio, gli infortunati hanno dichiarato che si è

trattato prevalentemente di distrazione (44%); il 23% ammette di aver avuto un

comportamento improprio; il 14% attribuisce l'accadimento ad un malessere improvviso.

Il 30% dichiara di trovarsi in cucina, il 18% in camera da letto ed il 16% in soggiorno o

camera da pranzo.

L'evento accidentale si verifica in ugual misura nella mattina e nel pomeriggio (32%). Inoltre

gli infortuni pomeridiani corrispondono a persone infortunate che trascorrono più di 4 ore in

casa, mentre l'infortunio serale si verifica per coloro che trascorrono mediamente in casa non

più di 3 ore.

Per quanto riguarda le modalità l'infortunio è avvenuto per caduta (60%), urto (15%) e taglio

(13%).

L'agente materiale maggiormente coinvolto negli infortuni domestici risulta essere: elementi

strutturali della casa, ovvero, pavimenti (34%), scale (14%) e mobili (17%).

Il tipo di lesione principale è la contusione o trauma superficiale (40%) seguita da fratture

(23%) e come seconda lesione la ferita. Le sedi anatomiche interessate sono: la mano (24%),

il capo (20%) e gli arti inferiori (14%) e superiori (12%).

Tabella XVIII: Cause dell'infortunio - Valori assol uti Cause dell'infortunio No Si Totale Distrazione/disattenzione 612 482 1094 Comportamento improprio dell'infortunato 843 251 1094 Comportamento improprio altre persone e/o animali 1055 39 1094 Malessere improvviso 945 149 1094 Fattori strutturali/funzionali agente coinvolto 1020 74 1094 Altro 1050 44 1094

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Tabella XIX : Cause dell'infortunio - Valori percentuali Cause dell'infortunio No Si Totale Distrazione/disattenzione 55,94 44,06 100,00 Comportamento improprio dell'infortunato 77,06 22,9 4 100,00 Comportamento improprio altre persone e/o animali 9 6,44 3,56 100,00 Malessere improvviso 86,38 13,62 100,00 Fattori strutturali/funzionali agente coinvolto 93, 24 6,76 100,00 Altro 95,98 4,02 100,00 Tabella XX: Luogo di accadimento Luogo di accadimento Numero Percentuale Cucina 323 29,77 Bagno 97 8,94 Camera da letto 201 18,53 Soggiorno/camera da pranzo/ingresso 174 16,04 Garage/aree di parcheggio 15 1,38 Cantina/soffitta/ripostiglio 19 1,75 Giardino 52 4,79 Balcone 33 3,04 Terrazzo/Solaio 5 0,46 Scale 77 7,10 Ascensore 2 0,18 Aree gioco ad uso pubblico/privato 3 0,28 Aree sportive ad uso pubblico/privato 2 0,18 Scuola 0 0,00 Altro luogo 47 4,33 Non risponde 35 3,23 Totale 1085 100,00 Tabella XXI: Numero di infortuni domestici per ora di accadimento Ora infortunio Numero Percentuale Mattina 352 32,44 Pomeriggio 352 32,44 Sera 174 16,04 Notte 57 5,25 Non risponde 150 13,82 Totale 1085 100,00

Tabella XXII Ore trascorse a casa nel corso della giornata - Valori assoluti

Periodo della giornata Numero di ore Mattina Pomeriggio Sera Niente 65 57 62 Da 1 a 3 ore 390 343 392 Più di 4 ore 295 369 319 Non sa 102 83 79 Totale 852 852 852

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Tabella XXIII: Ore trascorse a casa nel corso della giornata - Valori Percentuali

Periodo della giornata Numero di ore Mattina Pomeriggio Sera Niente 7,63 6,69 7,28 Da 1 a 3 ore 45,77 40,26 46,01 Più di 4 ore 34,62 43,31 37,44 Non sa 11,97 9,74 9,27 Totale 100,00 100,00 100,00 Tabella XXIV: Modalità dell'infortunio Modalità dell'infortunio Numero Percentuale Caduta 636 60,06 Urto o schiacciamento accidentale 161 15,20 Taglio 136 12,84 Puntura 10 0,94 Soffocamento 2 0,19 Penetrazione accidentale orifizi naturali 11 1,04 Immersione/sommersione 0 0,00 Avvelenamento/intossicazione 14 1,32 Ustione termica/chimica 60 5,67 Contatto diretto cutaneo/mucoso 9 0,85 Elettrocuzione 1 0,09 Altro 19 1,79 Totale 1059 100,00 . Tabella XXV: Agente Materiale Agente Materiale Numero Percentuale Coltello 61 5,28 Affettatrice 4 0,35 Forbici 3 0,26 Forchetta 0 0,00 Apriscatole 7 0,61 Altro utensile da cucina 17 1,47 Fornelli 10 0,87 Accendini/Fiammiferi 1 0,09 Pentole a pressione 4 0,35 Altre pentole 14 1,21 Braciere/Barbecue accesi 4 0,35 Camini accesi 0 0,00 Scala fissa 92 7,96 Scala a pioli 16 1,38 Scala a libretto/forbice 36 3,11 Pavimento 395 34,17 Tappeto/Tappezzeria 16 1,38 Mobilio 56 4,84

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Sedia 50 4,33 Sgabello 2 0,17 Seggiolone 1 0,09 Doccia 9 0,78 Vasca da bagno 16 1,38 Piscina 1 0,09 Vetri e specchi 14 1,21 Infissi (porte/finestre) 33 2,85 Serranda 4 0,35 Cancello 5 0,43 Altra struttura edile 6 0,52 Macchina da cucire 0 0,00 Martello 4 0,35 Saldatore 0 0,00 Sega elettrica 3 0,26 Sega non elettrica 1 0,09 Trapano elettrico 3 0,26 Trapano manuale 0 0,00 Altro attrezzo da lavoro 5 0,43 Aspirapolvere/Battitappeto 3 0,26 Frigorifero 1 0,09 Lavatrice 4 0,35 Lavastoviglie 1 0,09 Forno 7 0,61 Televisione 2 0,17 Radio 0 0,00 Personal Computer 0 0,00 Consolle per videogiochi 0 0,00 Frullatore 2 0,17 Macchina caffè 1 0,09 Ferro da stiro 3 0,26 Asciugacapelli 0 0,00 Tostapane 1 0,09 Altro piccolo elettrodomestico 2 0,17 Altro elettrodomestico 0 0,00 Presa elettrica 0 0,00 Impianto elettrico 1 0,09 Caldaia a gas 7 0,61 Gas 4 0,35 Caldaia a legna 13 1,12 Caldaia elettrica 0 0,00 Scaldabagno elettrico 1 0,09 Scaldabagno a gas 0 0,00 Stufa da riscaldamento 6 0,52 Culla 3 0,26 Fasciatoio 1 0,09 Passeggino/Carrozzina 1 0,09 Alimenti 3 0,26 Alimenti avariati 1 0,09 Insetticida 1 0,09 Antiparassitari 1 0,09 Piante 7 0,61 Cosmetici 5 0,43 Detersivi/Detergenti 3 0,26

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Farmaci 10 0,87 Sostanze liquide corrosive (acidi,alcali) 4 0,35 Altre sostanze o prodotti chimici 1 0,09 Animali 3 0,26 Sacchetto di plastica 4 0,35 Altro 70 6,06 Giocattoli 3 0,26 Giocattoli elettrici 0 0,00 Strutture ludiche (scivoli,altalene,ecc.) 0 0,00 Strutture/Attrezzi sportivi 5 0,43 Abiti/Indumenti 1 0,09 Coperte 2 0,17 Cuscini 0 0,00 Letto 28 2,42 Acqua bollente 10 0,87 Alimenti bollenti 14 1,21 Alcolici 0 0,00 Sigaretta/Sigaro/Pipa 7 0,61 Scale 13 1,12 Oggetti in genere 3 0,26 Totale 1156 100,00 Tabella XXVI : Agente Materiale per gruppi Agente Materiale Numero Percentuale

Coltello 61 5,28 Utensili 31 2,68 Pentole 18 1,56 Forni 22 1,90 Scale 157 13,58 Pavimenti 395 34,17 Impianto elettrico 1 0,09 Attrezzi lavoro 16 1,38 Elettrodomestici 9 0,78 Piccoli elettrodomestici 11 0,95 Impianto Riscaldamento 31 2,68 Vetri/specchi 14 1,21 Mobili / abitazione 198 17,13 Mobili bambini(seggiolone, culla, fasciatoio, passeggino/carrozzina) 6 0,52

Alimenti bollenti 24 2,08 Sostanze ingerite 36 3,11 Coperte / abiti 31 2,68 Altro 95 8,22 Totale 1156 100,00

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Tabella XXVII: Sede anatomica della persona infortunata - Valori assoluti

Lesione Sede anatomica 1° lesione 2° lesione 3° lesione Capo 194 4 2 Occhio 26 4 1 Naso 4 1 0 Orecchio 1 1 1 Bocca/Denti 15 0 0 Viso 5 6 0 Collo 9 7 1 Torace 47 24 2 Schiena 25 14 2 Addome 16 2 2 Bacino 30 7 0 Uro-Genitale 1 0 0 Arti Superiori 114 26 5 Mano 233 12 2 Arti Inferiori 136 28 7 Piede 84 4 1 Multiple 5 2 0 Spalla 16 2 2 Altra sede 6 121 144 Non risponde 16 53 12 Totale 983 318 184 Tabella XXVIII: Sede anatomica della persona infortunata - Valori percentuali

Lesione Sede anatomica 1° lesione 2° lesione 3° lesione Capo 19,74 1,26 1,09 Occhio 2,64 1,26 0,54 Naso 0,41 0,31 0,00 Orecchio 0,10 0,31 0,54 Bocca/Denti 1,53 0,00 0,00 Viso 0,51 1,89 0,00 Collo 0,92 2,20 0,54 Torace 4,78 7,55 1,09 Schiena 2,54 4,40 1,09 Addome 1,63 0,63 1,09 Bacino 3,05 2,20 0,00 Uro-Genitale 0,10 0,00 0,00 Arti Superiori 11,60 8,18 2,72 Mano 23,70 3,77 1,09 Arti Inferiori 13,84 8,81 3,80 Piede 8,55 1,26 0,54 Multiple 0,51 0,63 0,00 Spalla 1,63 0,63 1,09 Altra sede 0,61 38,05 78,26 Non risponde 1,63 16,67 6,52 Totale 100,00 100,00 100,00

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Tabella XXIX: Tipo di lesione - Valori assoluti

Lesione Tipo di lesione 1° lesione 2° lesione 3° lesione

Contusione/Traumi superficiali 397 41 3 Strappi/Stiramenti muscolari 10 6 0 Fratture 224 13 2 Lussazioni/Distorsioni 53 4 2 Lesioni organi interni 9 33 5 Lesioni vasi sanguigni 15 34 10 Lesioni di nervi/tessuto nervoso 1 1 0 Amputazione 2 0 0 Schiacciamento 15 0 0 Ustione 67 4 1 Avvelenamento 7 0 0 Soffocamento 5 0 0 Elettrocuzioni 2 1 0 Lesioni da corpi estranei 33 0 0 Non specificato 7 1 1 Ferita 95 124 147 Non risponde 41 56 13 Totale 983 318 184 Tabella XXX: Tipo di lesione - Valori percentuali

Lesione Tipo di lesione 1° lesione 2° lesione 3° lesione

Contusione/Traumi superficiali 40,39 12,89 1,63 Strappi/Stiramenti muscolari 1,02 1,89 0,00 Fratture 22,79 4,09 1,09 Lussazioni/Distorsioni 5,39 1,26 1,09 Lesioni organi interni 0,92 10,38 2,72 Lesioni vasi sanguigni 1,53 10,69 5,43 Lesioni di nervi/tessuto nervoso 0,10 0,31 0,00 Amputazione 0,20 0,00 0,00 Schiacciamento 1,53 0,00 0,00 Ustione 6,82 1,26 0,54 Avvelenamento 0,71 0,00 0,00 Soffocamento 0,51 0,00 0,00 Elettrocuzioni 0,20 0,31 0,00 Lesioni da corpi estranei 3,36 0,00 0,00 Non specificato 0,71 0,31 0,54 Ferita 9,66 38,99 79,89 Non risponde 4,17 17,61 7,07 Totale 100,00 100,00 100,00

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DATI SANITARI

Il 30% degli infortunati dichiara di soffrire di ipertensione, il 20% di cardiopatie, seguono i

disturbi della visione (17%), l'osteoporosi (17%), l'artrosi grave (16%).

Interessante il dato delle conseguenze dell'infortunio: quasi il 50% degli infortunati ha dovuto

ricorrere al pronto soccorso, il 40% invece ha ricevuto assistenza da familiari o amici o vicini.

Tale dato mette in evidenza un discreto livello di gravità confermato anche dal numero di

giorni di prognosi espressi: il 16% va da 2 a 7 giorni, il 15% da 8 a15 giorni. Inoltre il 6% è

rimasto a letto per più di 8 giorni.

Tabella XXXI: Patologie di cui soffre - Valori assoluti Patologia No Si Totale Ipertensione 762 332 1094 Ipotensione 1077 17 1094 Diabete 964 130 1094 Cardiopatie 878 216 1094 Esiti di ictus 1043 51 1094 Patologie respiratorie 988 106 1094

Epatopatia cronica 1045 49 1094 Parkinson 1067 27 1094 Vertigini 1020 74 1094 Disturbi della visione 907 187 1094 Disturbi dell’udito 986 108 1094 Artrosi grave 920 174 1094 Osteoporosi 910 184 1094 Demenze senili 1057 37 1094 Morbo di Althzaimer 1075 19 1094 Altro 967 127 1094 Tabella XXXII: Patologie di cui soffre - Valori percentuali Patologia No Si Totale Ipertensione 69,65 30,35 100,00 Ipotensione 98,45 1,55 100,00 Diabete 88,12 11,88 100,00 Cardiopatie 80,26 19,74 100,00 Esiti di ictus 95,34 4,66 100,00 Patologie respiratorie 90,31 9,69 100,00

Epatopatia cronica 95,52 4,48 100,00 Parkinson 97,53 2,47 100,00 Vertigini 93,24 6,76 100,00

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Disturbi della visione 82,91 17,09 100,00 Disturbi dell’udito 90,13 9,87 100,00 Artrosi grave 84,10 15,90 100,00 Osteoporosi 83,18 16,82 100,00 Demenze senili 96,62 3,38 100,00 Morbo di Althzaimer 98,26 1,74 100,00 Altro 88,39 11,61 100,00 Tabella XXXIII: Tipo di assistenza Conseguenze Si Percentuale Assistenza familiari/amici/vicini 435 39,76 Visita medica presso strutture sanitarie pubbliche/private 49 4,48

Assistenza medica tramite 118 105 9,60 Pronto soccorso in strutture ospedaliere 520 47,53 Ricovero in strutture sanitarie pubbliche/private 65 5,94 Altro 12 1,10 Non risponde 54 4,94 Totale 1240 113,35 Tabella XXXIV Numero giorni di prognosi N° giorni di prognosi

N %

1-10 299 31,84 11-20 69 7,35 21-30 75 7,99 31-40 39 4,15 41-50 9 0,96 51+ 14 1,49 Non DEF. 434 46,22 Totale 939 100,00 Tabella XXXV Numero giorni di permanenza a letto N° giorni di permanenza a letto

N %

1-10 157 16,29 11-20 32 3,32 21-30 18 1,87 31-40 8 0,83 41-50 4 0,41 51+ 6 0,62 Non DEF. 739 76,66 Totale 964 100,00

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Tabella XXXVI: Gravità dell'infortunio per numero d i giorni di prognosi espressi - Valori assoluti

Ente Giorni

Pronto soccorso

Medico convenzionato di medicina generale

Medico non convenzionato

1 giorno 0 0 0 Da 2 a 7 giorni 175 2 0 Da 8 a 15 giorni 168 1 1 Da 20 e più giorni 147 5 4 Tabella XXXVII: Gravità dell'infortunio per numero di giorni di prognosi espressi - Valori percentuali

Ente Giorni

Pronto soccorso

Medico convenzionato di medicina generale

Medico non convenzionato

1 giorno 0,00 0,00 0,00 Da 2 a 7 giorni 16,00 0,18 0,00 Da 8 a 15 giorni 15,36 0,09 0,09 Da 20 e più giorni 13,44 0,46 0,37 Tabella XXXVIII: Gravità dell'infortunio per giorni di permanenza a letto - Valori assoluti Numero di giorni Si, in

ospedale Si, in casa

Da 1 a 3 giorni 49 28 Da 4 a 7 giorni 36 19 Da 8 e più giorni 66 40 Tabella XXXIX: Gravità dell'infortunio per giorni d i permanenza a letto - Valori percentuali Numero di giorni Si, in

ospedale Si, in casa

Da 1 a 3 giorni 4,48 2,56 Da 4 a 7 giorni 3,29 1,74 Da 8 e più giorni 6,03 3,66 Gli aspetti legati agli stili di vita sono riassunti nelle tabelle XXXX e XXXXI e la quota di

non fumatori è di gran lunga superiore (64%) ai fumatori (34%) attuali o passati. L'alcol è una

bevanda utilizzata dalla quasi totalità degli intervistati (96%).

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65

Tabella XXXX: Numero di fumatori Periodo Numero Percentuale Non ho mai fumato 683 62,89 Fumavo in passato 174 16,02 Si 196 18,05 Non risponde 33 3,04 Totale 1086 100,00 Tabella XXXXI: Numero di persone che bevono alcolici Numero Percentuale No 17 3,14 Si 525 96,86 Non risponde 0 0,00 Totale 542 100,00 L'analisi della relazione tra alcune variabili, quali quelle presentate di seguito, può fornire una

descrizione più dettagliata sulla dinamica dell'incidente.

Esaminando le variabili luogo ed ora di accadimento, si vede che la gran parte degli infortuni

si verifica nella mattina e nel pomeriggio. Gli infortuni della mattina accadono pressoché

nella stessa misura in cucina e in camera da letto; quelli pomeridiani invece si concentrano in

cucina, ed in entrambi i casi l'attività domestica è quella prevalente.

Le fasce d'età interessate nei diversi momenti della giornata sono sempre quelle più elevate

ovvero dai 65 anni in su.

Tabella XXXXII: Numero di infortuni per luogo ed or a di accadimento - Valori assoluti

Periodo della giornata Luogo di accadimento Mattina Pomeriggio Sera Notte Non

risponde

Totale

Cucina 84 112 70 5 52 323 Bagno 40 23 14 5 15 97 Camera da letto 74 44 29 25 29 201 Soggiorno/camera da pranzo/ingresso

53 66 23 7 25 174

Balcone 10 14 2 2 5 33 Scale 32 21 12 6 6 77 Ascensore 1 1 0 0 0 2 Altro luogo 13 17 10 5 2 47 Totale 307 298 160 55 134 954

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Tabella XXXXIII: Numero di infortuni per luogo ed o ra di accadimento - Valori percentuali

Periodo della giornata Luogo di accadimento Mattina Pomeriggio Sera Notte Non

risponde Cucina 7,68 10,24 6,40 0,46 4,75 Bagno 3,66 2,10 1,28 0,46 1,37 Camera da letto 6,76 4,02 2,65 2,29 2,65 Soggiorno/camera da pranzo/ingresso

4,84 6,03 2,10 0,64 2,29

Balcone 0,91 1,28 0,18 0,18 0,46 Scale 2,93 1,92 1,10 0,55 0,55 Ascensore 0,09 0,09 0,00 0,00 0,00 Altro luogo 1,19 1,55 0,91 0,46 0,18 Tabella XXXXIV: Numero di infortuni secondo l'attiv ità svolta e l'ora al momento dell'infortunio - Valori assoluti

Periodo della giornata Totale Attività svolta al momento dell'infortunio Mattina Pomeriggio Sera Notte Non

risponde

Attività domestica 125 120 48 5 58 356 Piccole riparazioni 10 9 6 1 15 41 Riparazioni/manutenzioni maggiori

7 3 1 0 1 12

Attivita’ quotidiane fisiologiche

93 77 55 41 30 296

Attivita’ hobbistica e di tempo libero

27 40 12 3 13 95

Attivita’ legate alla cura dell’igiene personale

26 24 21 3 12 86

Attivita’ ludico-sportive 9 16 6 0 1 32 Assistenza a bambini, anziani o disabili

4 7 1 0 0 12

Altra 32 32 13 3 15 95 Non risponde 13 14 8 0 25 60 Totale 346 342 171 56 170 1085

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Tabella XXXXVs: Attività Numero di infortuni second o l'attività svolta e l'ora al momento dell'infortunio - Valori percentuali

Periodo della giornata Attività svolta al momento dell'infortunio

Mattina Pomeriggio Sera Notte Non risponde

Attività domestica 11,43 10,97 4,39 0,46 5,30 Piccole riparazioni 0,91 0,82 0,55 0,09 1,37 Riparazioni/manutenzioni maggiori 0,64 0,27 0,09 0,00 0,09 Attivita’ quotidiane fisiologiche 8,50 7,04 5,03 3,75 2,74 Attivita’ hobbistica e di tempo libero 2,47 3,66 1,10 0,27 1,19

Attivita’ legate alla cura dell’igiene personale

2,38 2,19 1,92 0,27 1,10

Attivita’ ludico-sportive 0,82 1,46 0,55 0,00 0,09 Assistenza a bambini, anziani o disabili 0,37 0,64 0,09 0,00 0,00

Altra 2,93 2,93 1,19 0,27 1,37 Non risponde 1,19 1,28 0,73 0,00 2,29 Tabella XXXXVI: Numero degli infortuni per classe di età dell'infortunato e ora in cui è avvenuto l'incidente- Valori assoluti

Periodo della giornata Totale Classe di età

Mattina Pomeriggio Sera Notte Non risponde

Meno di 25 anni 21 31 22 1 4 79 25 - 34 anni 16 17 14 2 5 54 35 - 44 anni 29 25 10 2 5 71 45- -54 anni 29 36 18 5 17 105 55 - 64 anni 37 27 13 4 18 99 65 e oltre 169 165 62 32 96 524 Non sa 51 51 35 11 14 162 Totale 352 352 174 57 159 1094 Tabella XXXXVII: Numero degli infortuni per classe di età dell'infortunato e ora in cui è avvenuto l'incidente- - Valori percentuali

Periodo della giornata Classe di età

Mattina Pomeriggio Sera Notte Non risponde

Totale

Meno di 25 anni 1,92 2,83 2,01 0,09 0,37 7,22 25 - 34 anni 1,46 1,55 1,28 0,18 0,46 4,94 35 - 44 anni 2,65 2,29 0,91 0,18 0,46 6,49 45- -54 anni 2,65 3,29 1,65 0,46 1,55 9,60 55 - 64 anni 3,38 2,47 1,19 0,37 1,65 9,05 65 e oltre 15,45 15,08 5,67 2,93 8,78 47,90 Non sa 4,66 4,66 3,20 1,01 1,28 14,81 Totale 32,18 32,18 15,90 5,21 14,53 100,00

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Nell'esame della variabile modalità dell'infortunio, si nota che la caduta è la tipologia di

infortunio che si verifica più spesso ed interessa in netta misura la fascia di età tra i 55 ed i 64

anni.

Le cadute si verificano soprattutto in camera da letto (12%), seguono in cucina ed in

soggiorno (10%). Le cadute avvengono per distrazione o disattenzione nel 26% dei casi, per

malessere improvviso o comportamento improprio nel 12%. Solo il 7% degli infortuni è

attribuibile a fattori strutturali dell'agente coinvolto mentre la quasi totalità è da imputare a

fattori legati al comportamento.

L'agente materiale che provoca cadute più frequentemente nei casi di distrazione è il

pavimento, mentre per comportamento improprio oltre al pavimento assume particolare

significatività l'uso di scale sia fisse che portatili.

Tabella XXXXVIII: Numero di infortuni per classe di età e modalità dell'infortunio - Valori assoluti

Età Modalità dell'infortunio

Meno di 22 anni

Da 23 a 34 anni

Da 35 a 44 anni

Da 45 a 54 anni

Da 55 a 64 anni

Da 65 anni

Caduta 92 29 24 42 51 397 Urto o schiacciamento accidentale

17 7 11 21 19 86

Taglio 14 18 24 24 16 39 Puntura 0 1 2 2 1 4 Soffocamento 0 0 1 0 0 1 Penetrazione accidentale orifizi naturali

0 2 0 3 2 4

Immersione/sommersione 0 0 0 0 0 0 Avvelenamento/intossicazione 2 1 2 0 0 8 Ustione termica/chimica 9 7 4 11 8 21 Contatto diretto cutaneo/mucoso 1 1 1 1 1 1 Elettrocuzione 0 0 0 0 1 0 Altro 5 3 2 2 1 11

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Tabella XXXXIX: Numero di infortuni per classe di età e modalità dell'infortunio - Valori percentuali

Età Modalità dell'infortunio

Meno di 22 anni

Da 23 a 34 anni

Da 35 a 44 anni

Da 45 a 54 anni

Da 55 a 64 anni

Da 65 anni

Caduta 8,41 2,65 2,19 3,84 4,66 36,29 Urto o schiacciamento accidentale 1,55 0,64 1,01 1,92 1,74 7,86 Taglio 1,28 1,65 2,19 2,19 1,46 3,56 Puntura 0,00 0,09 0,18 0,18 0,09 0,37 Soffocamento 0,00 0,00 0,09 0,00 0,00 0,09 Penetrazione accidentale orifizi naturali 0,00 0,18 0,00 0,27 0,18 0,37 Immersione/sommersione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Avvelenamento/intossicazione

0,18 0,09 0,18 0,00 0,00 0,73 Ustione termica/chimica 0,82 0,64 0,37 1,01 0,73 1,92 Contatto diretto cutaneo/mucoso 0,09 0,09 0,09 0,09 0,09 0,09 Elettrocuzione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 0,00 Altro 0,46 0,27 0,18 0,18 0,09 1,01

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Tabella L:Numero di infortuni per modalità e luogo dell'infortunio - Valori assoluti

Luogo dell’infortunio Modalità dell'infortunio

Cucina Bagno Camera da letto

Soggiorno/camera da pranzo/ ingresso

Balcone Scale Ascensore Altro luogo

Totale

Caduta 112 76 135 110 18 69 1 37 558 Urto o schiacciamento accidentale

31 13 29 27 5 11 1 11 128

Taglio 88 8 7 14 3 0 0 1 121 Puntura 7 0 0 0 1 0 0 0 8 Soffocamento 0 0 1 0 0 0 0 1 2 Penetrazione accidentale orifizi naturali

5 0 2 2 2 0 0 0 11

Immersione/sommersione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Avvelenamento/intossicazione 5 0 3 2 1 0 0 2 13 Ustione termica/chimica 50 0 5 1 2 0 0 0 58 Contatto diretto cutaneo/mucoso

7 1 1 0 0 0 0 0 9

Elettrocuzione 1 0 0 0 0 0 0 0 1 Altro 10 1 1 1 1 1 0 3 18 Totale 316 99 184 157 33 81 2 55 927

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Tabella LI:Numero di infortuni per modalità e luogo dell'infortunio - Valori percentuali

Luogo dell’infortunio Modalità dell'infortunio

Cucina Bagno Camera da letto

Soggiorno/camera da pranzo/ ingresso

Balcone Scale Ascensore Altro luogo

Totale

Caduta 10,24 6,95 12,34 10,05 1,65 6,31 0,09 3,38 51,01 Urto o schiacciamento accidentale

2,83 1,19 2,65 2,47 0,46 1,01 0,09 1,01 11,70

Taglio 8,04 0,73 0,64 1,28 0,27 0,00 0,00 0,09 11,06 Puntura 0,64 0,00 0,00 0,00 0,09 0,00 0,00 0,00 0,73 Soffocamento 0,00 0,00 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 0,18 Penetrazione accidentale orifizi naturali

0,46 0,00 0,18 0,18 0,18 0,00 0,00 0,00 1,01

Immersione/sommersione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Avvelenamento/intossicazione 0,46 0,00 0,27 0,18 0,09 0,00 0,00 0,18 1,19 Ustione termica/chimica 4,57 0,00 0,46 0,09 0,18 0,00 0,00 0,00 5,30 Contatto diretto cutaneo/mucoso

0,64 0,09 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,82

Elettrocuzione 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 Altro 0,91 0,09 0,09 0,09 0,09 0,09 0,00 0,27 1,65 Totale 28,88 9,05 16,82 14,35 3,02 7,40 0,18 5,03 84,73

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Tabella LII:Numero di infortuni per modalità e causa dell'infortunio - Valori assoluti

Causa dell’infortunio Modalità dell'infortunio

Distrazione/disattenzione

Comportamento improprio dell'infortunato

Comportamento improprio altre persone e/o animali

Malessere improvviso

Fattori strutturali/ funzionali agente coinvolto

Altro

Totale

Caduta 286 133 19 133 39 40 650 Urto o schiacciamento accidentale

77 45 10 16 11 10 169

Taglio 82 39 3 6 7 0 137 Puntura 4 3 0 0 3 1 11 Soffocamento 0 1 0 0 1 0 2 Penetrazione accidentale orifizi naturali

9 2 0 0 2 0 13

Immersione/sommersione 0 0 0 0 0 0 0 Avvelenamento/intossicazione 5 6 2 1 3 0 17 Ustione termica/chimica 28 24 5 4 3 1 65 Contatto diretto cutaneo/mucoso

5 3 0 1 3 1 13

Elettrocuzione 1 1 0 0 0 0 2 Altro 6 6 3 4 3 0 22 Totale 503 263 42 165 75 53 1101

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Tabella LIII:Numero di infortuni per modalità e cau sa dell'infortunio - Valori percentuali

Causa dell’infortunio Modalità dell'infortunio

Distrazione/disattenzione

Comportamento improprio dell'infortunato

Comportamento improprio altre persone e/o animali

Malessere improvviso

Fattori strutturali/ funzionali agente coinvolto

Altro

Totale

Caduta 26,14 12,16 1,74 12,16 3,56 3,66 59,41 Urto o schiacciamento accidentale

7,04 4,11 0,91 1,46 1,01 0,91 15,45

Taglio 7,50 3,56 0,27 0,55 0,64 0,00 12,52 Puntura 0,37 0,27 0,00 0,00 0,27 0,09 1,01 Soffocamento 0,00 0,09 0,00 0,00 0,09 0,00 0,18 Penetrazione accidentale orifizi naturali

0,82 0,18 0,00 0,00 0,18 0,00 1,19

Immersione/sommersione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Avvelenamento/intossicazione 0,46 0,55 0,18 0,09 0,27 0,00 1,55 Ustione termica/chimica 2,56 2,19 0,46 0,37 0,27 0,09 5,94 Contatto diretto cutaneo/mucoso

0,46 0,27 0,00 0,09 0,27 0,09 1,19

Elettrocuzione 0,09 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,18 Altro 0,55 0,55 0,27 0,37 0,27 0,00 2,01 Totale 45,98 24,04 3,84 15,08 6,86 4,84 100,64

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Tabella LIV: Numero di infortuni per agente materiale e causa dell'infortunio - Valori assoluti

Causa dell’infortunio Agente materiale

Distrazione/ disattenzione

Comportamento improprio dell'infortunato

Comportamento improprio altre persone e/o animali

Malessere improvviso

Fattori strutturali/ funzionali agente coinvolto

Altro

Totale

Coltello 36 20 2 1 2 0 61 Apriscatole 3 2 0 0 1 0 6 Altro utensile da cucina 11 1 0 1 3 1 17 Fornelli 5 4 0 0 1 0 10 Altre pentole 9 3 0 1 1 1 15 Scala fissa 47 12 3 20 6 4 92 Scala a pioli 7 3 0 4 1 0 15 Scala a libretto/forbice 11 18 3 1 7 0 40 Pavimento 148 66 9 76 19 22 340 Mobilio 20 16 1 10 4 4 55 Sedia 19 19 0 7 4 2 51 Sgabello 0 2 0 0 0 0 2 Doccia 5 1 0 1 2 0 9 Vasca da bagno 8 5 0 5 1 0 19 Vetri e specchi 8 2 0 2 0 1 13 Infissi (porte/finestre) 18 7 2 1 1 1 30 Aspirapolvere/Battitappeto 2 2 0 0 1 0 5 Lavastoviglie 0 1 0 0 0 0 1 Forno 4 2 0 0 1 0 7 Ferro da stiro 2 1 0 0 0 0 3 Altro piccolo elettrodomestico

2 0 0 0 0 0 2

Impianto elettrico 1 0 0 0 0 0 1 Gas 0 0 1 0 3 0 4 Alimenti 0 2 0 1 0 0 3 Detersivi/Detergenti 1 0 0 0 2 0 3 Sostanze liquide corrosive (acidi,alcali)

1 2 1 1 0 0 5

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Abiti/Indumenti 0 0 0 0 1 0 1 Letto 9 9 0 6 2 2 28 Acqua bollente 5 4 1 0 0 0 10 Alimenti bollenti 5 4 3 0 1 1 14 Altro 31 18 2 8 7 3 69 Totale 418 226 28 146 71 42 931 Tabella LV: Numero di infortuni per agente materiale e causa dell'infortunio - Valori percentuali

Causa dell’infortunio Agente materiale

Distrazione/ disattenzione

Comportamento improprio dell'infortunato

Comportamento improprio altre persone e/o animali

Malessere improvviso

Fattori strutturali/ funzionali agente coinvolto

Altro

Totale

Coltello 3,29 1,83 0,18 0,09 0,18 0,00 5,58 Apriscatole 0,27 0,18 0,00 0,00 0,09 0,00 0,55 Altro utensile da cucina 1,01 0,09 0,00 0,09 0,27 0,09 1,55 Fornelli 0,46 0,37 0,00 0,00 0,09 0,00 0,91 Altre pentole 0,82 0,27 0,00 0,09 0,09 0,09 1,37 Scala fissa 4,30 1,10 0,27 1,83 0,55 0,37 8,41 Scala a pioli 0,64 0,27 0,00 0,37 0,09 0,00 1,37 Scala a libretto/forbice 1,01 1,65 0,27 0,09 0,64 0,00 3,66 Pavimento 13,53 6,03 0,82 6,95 1,74 2,01 31,08 Mobilio 1,83 1,46 0,09 0,91 0,37 0,37 5,03 Sedia 1,74 1,74 0,00 0,64 0,37 0,18 4,66 Sgabello 0,00 0,18 0,00 0,00 0,00 0,00 0,18 Doccia 0,46 0,09 0,00 0,09 0,18 0,00 0,82 Vasca da bagno 0,73 0,46 0,00 0,46 0,09 0,00 1,74 Vetri e specchi 0,73 0,18 0,00 0,18 0,00 0,09 1,19 Infissi (porte/finestre) 1,65 0,64 0,18 0,09 0,09 0,09 2,74 Aspirapolvere/Battitappeto 0,18 0,18 0,00 0,00 0,09 0,00 0,46 Lavastoviglie 0,00 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 Forno 0,37 0,18 0,00 0,00 0,09 0,00 0,64 Ferro da stiro 0,18 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,27

Page 76: Progetto strategico Ministero della Salute 2000 · parziali, questi dimostrano che gli infortuni domestici costituiscono un importante problema ... Stime recenti ISPESL considerano

76

Altro piccolo elettrodomestico

0,18 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,18

Impianto elettrico 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 Gas 0,00 0,00 0,09 0,00 0,27 0,00 0,37 Alimenti 0,00 0,18 0,00 0,09 0,00 0,00 0,27 Detersivi/Detergenti 0,09 0,00 0,00 0,00 0,18 0,00 0,27 Sostanze liquide corrosive (acidi,alcali)

0,09 0,18 0,09 0,09 0,00 0,00 0,46

Abiti/Indumenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 0,00 0,09 Letto 0,82 0,82 0,00 0,55 0,18 0,18 2,56 Acqua bollente 0,46 0,37 0,09 0,00 0,00 0,00 0,91 Alimenti bollenti 0,46 0,37 0,27 0,00 0,09 0,09 1,28 Altro 2,83 1,65 0,18 0,73 0,64 0,27 6,31 Totale 38,21 20,66 2,56 13,35 6,49 3,84 85,10

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Tabella LVI: Numero di infortuni per agente materiale e sesso nei bambini da 0 a 5 anni

Sesso Agente Materiale Maschio Femmina

Coltello 2 4 Altro utensile da cucina 1 2 Scala fissa 3 3 Scala a pioli 1 0 Scala a libretto/forbice 1 3 Pavimento 16 64 Tappeto/Tappezzeria 1 5 Mobilio 2 5 Sedia 4 2 Seggiolone 1 0 Vasca da bagno 1 1 Piscina 0 1 Infissi (porte/finestre) 1 1 Altra struttura edile 1 0 Sega elettrica 1 0 Lavatrice 0 2 Ferro da stiro 0 2 Caldaia a gas 1 2 Caldaia a legna 4 9 Culla 0 2 Fasciatoio 1 0 Insetticida 0 1 Antiparassitari 0 1 Farmaci 0 2 Sacchetto di plastica 1 1 Altro 4 7 Letto 3 1 Acqua bollente 0 2 Alimenti bollenti 1 0 Sigaretta/Sigaro/Pipa 3 2 Scale 0 3 Oggetti in genere 0 3 Totale 54 131 Tabella LVII: Numero di infortuni per tipo lesione per sesso nei bambini da 0 a 5 anni - Valori assoluti

Sesso Tipo di lesione Maschio Femmina Contusione/Traumi superficiali 14 15 Fratture 3 6 Lussazioni/Distorsioni 1 7 Lesioni organi interni 0 1 Lesioni vasi sanguigni 0 2 Ustione 2 4 Avvelenamento 0 1 Lesioni da corpi estranei 0 1 Non specificato 0 1 Ferita 12 15 Totale 32 53

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Tabella LVIII: Numero di infortuni per tipo lesione per sesso nei bambini da 0 a 5 anni - Valori percentuali

Sesso Tipo di lesione Maschio Femmina Contusione/Traumi superficiali 28,57 10,79 Fratture 6,12 4,32 Lussazioni/Distorsioni 2,04 5,04 Lesioni organi interni 0,00 0,72 Lesioni vasi sanguigni 0,00 1,44 Ustione 4,08 2,88 Avvelenamento 0,00 0,72 Lesioni da corpi estranei 0,00 0,72 Non specificato 0,00 0,72 Ferita 24,49 10,79 Totale 65,31 38,13 Tabella LIX: Numero di infortuni per agente materiale e sesso negli anziani di età superiore a 60 anni

60 - 70 anni > 70 anni Agente Materiale Maschio Femmina Maschio Femmina Coltello 5 3 3 3 Affettatrice 0 1 0 0 Forbici 0 0 0 1 Apriscatole 0 1 0 1 Altro utensile da cucina 0 2 4 3 Fornelli 0 3 1 3 Accendini/Fiammiferi 0 0 0 1 Pentole a pressione 0 0 0 2 Altre pentole 0 6 2 1 Braciere/Barbecue accesi 1 0 0 1 Scala fissa 4 10 10 35 Scala a pioli 2 0 4 5 Scala a libretto/forbice 3 1 6 2 Pavimento 14 40 61 133 Tappeto/Tappezzeria 0 0 3 6 Mobilio 2 3 8 14 Sedia 0 7 7 20 Sgabello 0 0 0 1 Doccia 1 1 0 3 Vasca da bagno 1 0 2 7 Vetri e specchi 2 3 3 1 Infissi (porte/finestre) 0 1 6 8 Serranda 0 0 1 1 Cancello 0 1 1 2 Altra struttura edile 2 0 1 0 Martello 2 0 1 0 Sega elettrica 1 0 0 0 Trapano elettrico 3 0 0 0 Altro attrezzo da lavoro 1 1 2 0

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Frigorifero 0 0 0 1 Lavatrice 0 0 0 2 Forno 1 0 0 0 Televisione 1 0 0 0 Frullatore 0 0 1 0 Macchina caffé 0 1 0 0 Altro piccolo elettrodomestico 0 1 0 0

Impianto elettrico 0 0 0 1 Caldaia a gas 0 0 1 1 Gas 0 0 3 1 Stufa da riscaldamento 0 0 1 3 Alimenti 0 0 0 2 Alimenti avariati 0 0 1 0 Piante 1 0 1 3 Cosmetici 0 0 2 1 Detersivi/Detergenti 1 0 0 0 Farmaci 0 0 2 5 Sostanze liquide corrosive (acidi, alcali) 0 1 1 1 Altro 2 3 10 16 Giocattoli 0 1 1 1 Strutture/Attrezzi sportivi 0 0 2 0 Coperte 0 1 0 1 Letto 0 1 5 10 Acqua bollente 0 0 0 2 Sigaretta/Sigaro/Pipa 0 0 1 0 Oggetti in genere 0 0 0 0 Totale 52 95 160 309 Tabella LX Numero di infortuni per tipo lesione e sesso negli anziani di età superiore a 60 anni - Valori assoluti

60 - 70 anni > 70 anni Tipo di lesione Maschio Femmina Maschio Femmina Contusione/Traumi superficiali 32 37 67 144 Strappi/Stiramenti muscolari 3 3 4 0 Fratture 3 26 49 103 Lussazioni/Distorsioni 2 12 3 5 Lesioni organi interni 3 4 18 21 Lesioni vasi sanguigni 5 2 14 28 Lesioni di nervi/tessuto nervoso 0 0 0 0 Amputazione 0 0 0 0 Schiacciamento 2 0 3 4 Ustione 3 7 5 15 Avvelenamento 0 0 3 1 Soffocamento 0 0 1 3 Elettrocuzioni 3 0 0 0 Lesioni da corpi estranei 1 2 3 6 Non specificato 0 0 1 0 Ferita 16 48 29 53 Totale 73 141 200 383

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Tabella LXI: Numero di infortuni per tipo lesione e sesso negli anziani di età superiore a 60 anni - Valori percentuali

60 - 70 anni > 70 anni Tipo di lesione Maschio Femmina Maschio Femmina Contusione/Traumi superficiali 58,18 41,11 29,13 33,49 Strappi/Stiramenti muscolari 5,45 3,33 1,74 0,00 Fratture 5,45 28,89 21,30 23,95 Lussazioni/Distorsioni 3,64 13,33 1,30 1,16 Lesioni organi interni 5,45 4,44 7,83 4,88 Lesioni vasi sanguigni 9,09 2,22 6,09 6,51 Lesioni di nervi/tessuto nervoso 0,00 0,00 0,00 0,00 Amputazione 0,00 0,00 0,00 0,00 Schiacciamento 3,64 0,00 1,30 0,93 Ustione 5,45 7,78 2,17 3,49 Avvelenamento 0,00 0,00 1,30 0,23 Soffocamento 0,00 0,00 0,43 0,70 Elettrocuzioni 5,45 0,00 0,00 0,00 Lesioni da corpi estranei 1,82 2,22 1,30 1,40 Non specificato 0,00 0,00 0,43 0,00 Ferita 29,09 53,33 12,61 12,33 Totale 132,73 156,67 86,96 89,07 Tabella LXII: Animali presenti in casa Tipo animale Numero Percentuale Nessuno 724 78,70 Cane 79 8,59 Gatto 85 9,24 Altri animali 32 3,48 Totale 920 100,00 Tabella LXIII: Piante ornamentali presenti in casa Presenza piante Numero Percentuale No 340 36,96 Si 580 63,04 Totale 920 100,00

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Studio Legge 675/1994 per l’utilizzazione dei dati sensibili sanitari

La rilevazione dei dati sugli infortuni domestici comporta l’acquisizione di dati sensibili,

argomento che ricade nel capo IV della legge 675/1994, intitolato "Trattamento di dati

particolari", il quale è composto di cinque articoli che hanno ad oggetto alcuni degli aspetti

più delicati dell'intera materia della tutela della riservatezza dell'individuo.

I "dati sensibili", individuati e tutelati nelle varie normative sui dati personali in modo

abbastanza uniforme, sono quelle informazioni che hanno una particolare capacità di incidere

sulla riservatezza dei singoli individui e di determinare discriminazioni sociali

particolarmente rilevanti.

In genere, infatti, seguendo un'autorevole dottrina, le informazioni possono essere distinte in:

a) informazioni obiettivamente neutre, la cui conoscenza non può in alcun modo arrecare

pregiudizio alla persona; b) informazioni che l'interessato potrebbe voler tenere riservate, ma

la cui divulgazione è resa opportuna da finalità sociali; c) informazioni la cui diffusione non è

desiderata dall'interessato e non è socialmente necessaria (come quelle sulle opinioni politiche

o religiose, sulla vita sessuale, ...). Queste ultime costituiscono i dati di maggiore sensibilità o,

come si esprimono alcuni autori, il "nucleo duro della riservatezza", e vengono espressamente

previste e disciplinate nell'art. 22 e seguenti della legge.

In tale articolo viene stabilito che, per il trattamento dei dati sensibili, è necessario il consenso

scritto dell'interessato e la preventiva autorizzazione del Garante.

La categoria più importante di dati sensibili è costituita dai dati sanitari, dato personale idoneo

a rivelare lo stato di salute cioè dalle informazioni relative alla salute pregressa, attuale e

futura, fisica o mentale, di un individuo, nonché le informazioni amministrative e sociali

associate (quali domicilio, professione, stato di famiglia, fattori psicologici, ecc.).

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Il paziente, secondo quanto previsto dalla norma deve anzitutto essere reso consapevole del

fatto che si raccolgono suoi dati per determinati fini e specifici usi.

Sul piano della raccolta la disciplina è molto differenziata se destinatario dei dati è un

soggetto privato, un sanitario privato (anche se operante nell'ambito del servizio sanitario), un

soggetto pubblico.

Tralasciando le altre evenienze per i dati raccolti nell’ambito del progetto ci si dovrebbe

trovare nell’ambito del terzo caso: soggetti pubblici, per i quali il conferimento e

l'utilizzazione dei dati sanitari non sembra prevedere la necessità di consensi degli interessati

(non stiamo parlando del "consenso informato" ai trattamenti sanitari, ma del mero

conferimento da parte del paziente dei suoi dati sanitari che siano necessari).

Tuttavia, poiché ancora le applicazioni della normativa appaiono confuse e difformi, si è

ritenuto utile, per le finalità prefissate di approfondire l’argomento producendo al riguardo lo

studio che si allega (cfr. allegato F)

Stipula convenzione e accordi di collaborazione con il Dipartimento della

Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute per il collegamento telematico e

stipula della convenzione con ASL

Il disegno originario del progetto prevedeva un collegamento telematico con il Dipartimento

della Programmazione Sanitaria del Ministero della Sanità e la stipula di apposite convenzioni

con le ASL territorialmente competenti e gli Ospedali interessati.

In proposito, con l’intento di presentare brevemente l’Istituto Superiore per la Prevenzione e

la Sicurezza del Lavoro, le motivazioni che legittimano la raccolta delle informazioni e le

garanzie offerte in tale ambito sono stati studiati appositi schemi di lettere per la richiesta

della stipula di convenzione.

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In particolare, sono state predisposte le lettere in allegato:

♦ per il Dipartimento della Programmazione Sanitaria del Ministero della Sanità

(cfr. all. G)

♦ per la Direzione generale della ASL territorialmente competente. (cfr. all. G)

Tali lettere, a firma del legale rappresentante del progetto, per le modifiche dovute alle più

volte rappresentate difficoltà di totale esecuzione del progetto, sono rimaste nell’ambito dello

studio.

Schema Lettere alla Direzione generale della ASL, alla Direzione Sanitaria Ospedaliera

e alle Famiglie

Il disegno originario del progetto prevedeva l’acquisizione dei dati dalle cartelle cliniche e da

altra documentazione sanitaria (registri di Pronto Soccorso, cartelle ambulatoriali, ecc.) presso

le Direzioni sanitarie degli Ospedali.

Inoltre, era stata prevista la possibilità di far contattare direttamente, tramite intervistatori

all’uopo adeguatamente preparati, l’infortunato e/o la sua famiglia per poter circostanziare

sempre meglio l’episodio infortunistico.

In proposito, con l’intento di presentare brevemente l’Istituto Superiore per la Prevenzione e

la Sicurezza del Lavoro, le motivazioni che legittimano la raccolta delle informazioni e le

garanzie offerte in tale ambito sono stati studiati schemi di lettere da inviare presso gli

interessati.

In particolare, sono state predisposte le lettere in allegato:

♦ per la Direzione generale della ASL (cfr. all. H)

♦ per la Direzione sanitaria della struttura ospedaliera (cfr. all. H)

♦ per l’infortunato e/o la sua famiglia (cfr. all. H)

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Tali lettere, a firma del legale rappresentante del progetto, per le modifiche dovute alle più

volte rappresentate difficoltà di totale esecuzione del progetto, sono rimaste nell’ambito dello

studio.

Software applicativo per la valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici in

ambiente domestico

Nell’ambito dei risultati conseguiti dal progetto di ricerca va menzionata la realizzazione del

software multimediale per il calcolo dell’esposizione ai campi elettromagnetici in ambiente

domestici secondo l’algoritmo messo a punto da Mader e Peralta nel 1992 (Messa a punto di

un algoritmo per la valutazione dell’esposizione personale complessiva a campi

elettromagnetici a 50 Hz in ambiente domestico – Monografico Ispesl, Roma, 2000). Sono

state individuate le principali funzionalità del programma ed effettuata la suddivisione in

moduli applicativi.

Le funzioni principali possono essere riassunte in:

� Categoria professionali

� Ambiente domestico

� Elettrodotto

� Utilizzatore portatile

� Tempi Medi di Permanenza

La prima funzione permette di selezionare la categoria professionale di appartenenza

dell’utente (casalinga, studente,..). Nella seconda vengono inserite le informazioni relative

alla disposizione e al numero degli elettrodomestici presenti in casa. La terza permette di

inserire i dati sul tipo di elettrodotto eventualmente presente nelle vicinanze dell’abitazione.

La penultima tiene conto dell’impiego di piccoli elettrodomestici (asciugacapelli, ferro da

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stiro) che spesso vengono utilizzati a distanze molto ravvicinate ad alcuni parti del corpo, e

l’ultima permette la personalizzazione dei tempi medi di permanenza all’interno di ciascun

vano abitativo.

Si riporta la rappresentazione tramite schema “ad albero” (livello generale) in fig. 3.

Per poter effettuare il calcolo in modo automatizzato si è reso necessario catalogare alcuni dei

più comuni elettrodomestici utilizzati abitualmente in casa (tabella LXIV) e alcune tipologie

standard di elettrodotto (tabella LXV).

Tabella LXIV Tabella LXV

Utilizzatore Elettrico Tipo di Elettrodotto

Apriscatole 380 kV (singola terna)

Ferro da stiro 380 kV (doppia terna)

Fornello 220 kV (singola terna)

Forno 220 kV (doppia terna)

Forno a microonde (alimentazione 50Hz) 132 kV (singola terna)

Frigorifero 132 kV (doppia terna)

Frullatore 15 kV (singola terna)

Lavastoviglie 15 kV (doppia terna)

CategoriaProfessionale

Tempi Medidi Permanenza

AmbienteDomestico

Elettrodotto UtilizzatorePortatile

Indicatore Campi EM

Figura 3

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Lavatrice

Macchina del caffè

Miscelatore

Tostapane

Aspirapolvere

Sega

Televisore

Trapano

Lampada a fluorescenza da tavolo

Lampada a fluorescenza fissa

Scaldino portatile

Ventilatore portatile

Asciugacapelli

Rasoio

Le caratteristiche principali di questo software sono l’intuitività e la semplicità del suo

utilizzo. Nella progettazione è stato seguito un approccio di tipo “bottom-up” e nella

realizzazione del programma sono stati tenuti in considerazione i principi di modularità e

scalabilità. Per le modalità di utilizzo del software si veda l'allegato E dove è riportato un

esempio pratico.

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DISCUSSIONE E CONCLUSIONI

L’obiettivo della ricerca era quello di definire un insieme di strumenti adatti ad analizzare il

fenomeno infortunistico in ambiente domestico e i suoi determinanti più rappresentativi.

In proposito, come innanzi accennato, è stato necessario modificare il disegno iniziale, in

ragione di alcune difficoltà presentatesi prima e nel corso dello studio.

È appena il caso di accennare che dalla data di progettazione dell’indagine e l’inizio della

stessa è intercorso un congruo periodo di tempo- due anni- e che tale circostanza ha

determinato la necessità di calibrare lo studio con le nuove realtà emergenti.

Altre difficoltà sono insorte in funzione della contrazione degli stanziamenti previsti, della

laboriosità legata al reperimento del personale richiesto e all’assegnazione dello stesso

avvenuta nella fase terminale dei lavori.

La contrazione degli stanziamenti ha fatto sì che, nella prima fase, sia stata necessaria una

rimodulazione del personale individuato per l’espletamento del disegno iniziale, personale

che ha subito, successivamente, una ulteriore riduzione, tant’è che l’assunzione di un medico

da assegnare all’unità operativa “Coordinamento delle strutture sanitarie”, che doveva iniziare

ad operare nel settembre 2005, non è mai arrivata a compimento.

Inoltre, i concorsi di assunzione hanno riguardato per lo più personale di supporto tecnico

amministrativo (un documentalista e due amministrativi) e non, come richiesto, a vocazione

scientifica (statistici, informatici, ingegneri, ecc.) e, in ogni caso, le successive assegnazioni

alle unità operative sono avvenute dal maggio 2005, pressoché in concomitanza con la

conclusione del progetto stabilita, improrogabilmente, per 21 ottobre 2005.

Da ultimo non va dimenticato che alcuni partecipanti al progetto, nelle more del tempo

trascorso, sono stati collocati in quiescenza, determinando un ulteriore depauperamento delle

già scarse risorse umane.

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Per quanto concerne la rimodulazione del disegno iniziale, come già detto, si è ritenuto

opportuno tener conto delle realtà che nel frattempo si erano andate a costituire

sovrapponendosi allo stesso, anche se parzialmente.

Ci si riferisce, in particolare, al Sistema Informativo Nazionale sulla Sicurezza in Ambienti di

Civile Abitazione (SINIACA), istituito presso l'Istituto Superiore di Sanità ai sensi della legge

28 dicembre 1999 n 493 di “Tutela della salute nelle abitazioni e l’istituzione

dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”, attivato per la raccolta dei dati sugli

infortuni domestici, rilevati dagli Osservatori epidemiologici regionali, in collaborazione con

le Unità sanitarie locali, cui partecipano ricercatori dell’ISPESL.

Per quanto concerne i problemi metodologici connessi con la definizione di infortunio e agli

indicatori statistici è bene ricordare che le fonti amministrative (ISTAT, OCSE, Unione

Europea - EHLASS, EUPHIN, ecc.) che, allo stato dei fatti, si sono occupate delle

problematiche connesse con l’infortunio domestico, definiscono quest’ultimo in maniera non

omogenea, sulla base delle rispettive aree di interesse.

Pertanto, alla luce degli elementi esaminati, si deve sostanzialmente ribadire la necessità di

una definizione condivisa.

Tant’è che l’ISPESL, con l’istituzione dell’Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle

condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita, e sulla base delle competenze

istituzionali derivanti dal DPR 303/20026 ha avviato un processo volto alla standardizzazione

delle metodiche, delle procedure e dei protocolli per la tutela della salute e sicurezza negli

ambienti di vita, con particolare riferimento proprio alla definizione di infortunio.

È stato rilevato come sia nell’uso comune, ma anche in una certa letteratura scientifica, venga

indiscriminatamente utilizzata la parola “incidente” come sinonimo di “infortunio”, laddove,

anche solo letteralmente, per incidente si dovrebbe intendere un avvenimento che interviene

6 Regolamento di organizzazione dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro - ISPESL, a norma

dell'articolo 9 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419.

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improvvisamente a interrompere lo svolgimento di una azione, senza conseguenze

traumatiche mentre, per infortunio, si deve intendere un evento “non fortunato”, più o meno

grave, che provoca una conseguenza o danno psico-fisico, indipendentemente dalla volontà

del soggetto stesso.

Sempre dalle escussioni delle fonti presenti in letteratura è stato evidenziato come non sia

possibile cogliere informazioni inerenti alla frequenza degli infortuni che tengano conto del

tempo di esposizione delle singole categorie dei soggetti a rischio e i termini di inabilità

indotta dall’incidente (invalidità temporanee, invalidità permanente o decesso). Inoltre, non è

stato possibile precisare la quota di incidentalità domestica dovuta a difetti di costruzione o di

manutenzione o a disattenzione.

Presentate, sia pure in maniera estremamente sintetica e parziale, le problematiche che lo

studio ha dovuto affrontare e risolvere è possibile accennare alle risposte scaturite dal lavoro

effettuato e al contributo che, per quanto concerne la conoscenza delle dinamiche e dei fattori

infortunistici, ne è derivato.

Rimodulazione dell’indagine

Per quanto riguarda la rimodulazione dell’indagine sul campo che, in prima istanza, era stata

concepita su base campionaria e con la realizzazione di una rete informatica che interessava le

varie strutture sanitarie - essenzialmente i pronti soccorsi - e il recepimento, attraverso il

Ministero della Salute, delle SDO, sempre su base campionaria, questa, vista la

formalizzazione del SINIACA, è stata sostituita da una indagine multicentrica di tipo

retrospettivo articolata su due anni ed effettuata presso nove realtà territoriali regionali.

In proposito si evidenziano alcune puntualizzazioni:

� l’indagine ha interessato circa 2.700 persone infortunate;

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� l’indagine differisce dall’indagine campionaria multiscopo dell’ISTAT, in quanto non

è riferita ad un campione di popolazione generale e, quindi, a condizione che siano

state rispettate le caratteristiche proprie delle metodiche campionarie, in grado di

avviare processi inferenziali rispetto alla popolazione in senso lato, ma alla sola

popolazione infortunata7. La diversa scelta campionaria determina, senz’altro, una

distorsione rispetto alla popolazione generale, ma consente, viste le finalità

dell’indagine ISPESL, un maggiore e puntuale approfondimento dei fattori correlati

agli infortuni.

� l’indagine ha sviluppato, con particolare interesse, quattro diverse tematiche:

infortunio nella popolazione in generale, infortuni nei bambini, infortuni negli anziani

e infortuni ad esito mortale;

� le indagini sono state condotte sui rispettivi territori di assegnazione o dalle ASL

(ASL 1 di Torino - Dipartimento di Prevenzione, Azienda ULSS 16 Padova -

Dipartimento di Prevenzione, ASS 1 Trieste - Dipartimento di Prevenzione) coinvolte

nel disegno o da strutture di sicura qualificazione scientifica (Centro per lo studio e la

prevenzione Oncologica – Istituto Scientifico della Regione Toscana – U. O.

Epidemiologia Ambientale-Occupazionale (CSPO), EURISPES, Istituto Italiano di

Medicina Sociale (IMS), Fondazione LABOS, nonché dall’Agenzia di Sanità Pubblica

della Regione Lazio e dall’ Università degli studi di Bari – Dipartimento di Medicina

Interna e Medicina Pubblica – Sezione di Medicina del Lavoro;

� l’acquisizione dei dati è avvenuta tramite somministrazione di questionari alle persone

direttamente interessate dall’accadimento infortunistico e/o a familiari, nel caso in cui

l’infortunio avesse comportato il decesso del soggetto coinvolto;

7 A titolo di esempio si ricorda che l’indagine multiscopo dell’ISTAT è strutturata su un campione di 25.000 famiglie circa, per un totale oscillante intorno ai 75.000 soggetti, di cui 2.500 infortunati. Le informazioni relative a tali indagini, per quanto riguarda gli infortuni domestici, sono numericamente rilevanti, ma qualitativamente poco significative.

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� la struttura del questionario è stata studiata in maniera da raccogliere il più

esaustivamente possibile tutti quegli elementi che, per quanto concerne l’infortunio,

hanno avuto un ruolo sia diretto che indiretto. Vengono citati a titolo esemplificativo

le seguenti tipologie:

1) informazioni generali (sesso, età, stato civile, condizione professionale);

2) abitazione (struttura abitativa, numero vani, ambienti, titolo di

utilizzazione, riscaldamento);

3) attività (domestiche, fisiologiche, ludico sportive);

4) caratteristiche (cause, luogo di accadimento, ora accadimento, ore

trascorse in casa, modalità, agente materiale, sede anatomica, tipo

lesione gravità infortunio per giorni di prognosi, permanenza a letto);

5) dati sanitari (patologie sofferte, assistenza, sili di vita).

Infortuni e lesioni connesse : definizione

Per quanto attiene alle conseguenze dell’infortunio e quindi alla entità della lesione che da

questo è derivata, nel corso della ricerca, è stata adottata la distinzione derivante dalla

giurisprudenza corrente:

� lievissima: comportante un periodo di malattia non superiore ai 20 giorni;

� lieve: malattia non superiore ai 40 giorni;

� grave: malattia superiore ai 40 giorni, ovvero incapacità di attendere alle ordinarie

occupazioni di durata superiore ai 40 giorni, pericolo di vita o indebolimento

permanente di senso o di organo;

� gravissima: malattia certamente o probabilmente insanabile ovvero perdita di un

senso, perdita di un organo, perdita di un arto o una mutilazione che renda l’arto

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inservibile, perdita della capacità di procreare, permanente e grave difficoltà della

favella, deformazione o sfregio permanente del viso.

Nell’ambito dello studio, dopo aver formalizzato i criteri volti a differenziare la gravità

dell’infortunio e tenuto conto che questi, in ogni caso, non permettono una rappresentazione

sintetica e significativa dello stesso, si è proceduto alla formalizzazione di una serie di

indicatori statistici che, tenute presenti le varie modalità che ruotano intorno all’accadimento-

infortunio, ne permettano una sintesi esplicativa di facile comprensione.

Vengono citati alcuni indicatori individuati secondo quattro diversi contesti di interesse:

• stato di salute della persona intervistata in relazione con l’incidente

domestico. Tale aspetto viene valutato da due variabili proxi: la presenza di

ferite/fratture e di forme morbose contratte dalla persona incidentata il mese

precedente l’incidente domestico;

• dinamica dell’incidente: oggetto che ha causato l’incidente, il tipo di trauma, il

tipo di assistenza;

• gravità dell’incidente: numero di giorni di limitazione dell’attività abituale,

numero di giorni di permanenza a letto, se la limitazione è ancora in atto dopo un

anno, numero di giorni di assenza dal lavoro;

• costo sociale: numero di giorni di assenza dal lavoro, numero di giorni di

limitazione dell’attività abituale, costi giornalieri.

Per ciascun contesto sono stati definiti indicatori relativamente al singolo incidente,

all’insieme degli incidenti (per confronti spaziali e /o temporali) e, inoltre, tassi di incidenza

che possono essere usati come indicatori di sintesi per la tipologia di incidente.

Premesso quanto sopra, a seguito del completamento dell’indagine si può affermare quanto

segue:

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♦ le fasce di popolazione maggiormente coinvolte dagli eventi infortunistici sono

quelle che trascorrono più tempo in casa (65 % femmine e 35% maschi);

♦ il 48% degli infortunati ha più di 65 anni. Il 42% risulta coniugata e in armonia

con l’essere anziano il 33% è un ritirato dal lavoro (pensionato);

♦ la categoria abitativa in corrispondenza della quale si riscontrano più infortuni

è quella relativa alla civile abitazione;

♦ per quanto concerne l’attività svolta al momento dell’infortunio, c’è da rilevare

come siano le attività domestiche quelle prevalenti (33%), seguite dalle attività

quotidiane fisiologiche;

♦ come causa dell’infortunio, è stata riscontrato che sia la

distrazione/disattenzione la motivazione più importante e il luogo di

accadimento sia la cucina, con circa il 30% e la camera da letto con il 19%;

♦ gli infortuni si equidistribuiscono tra mattina e pomeriggio (32%), meritevole

di attenzione rimane, comunque, il dato relativo alle ore notturne che vede ben

il 5% degli infortuni;

♦ la modalità dell’infortunio più frequente è quella della caduta (60%), in età

compresa tra 55 e 64 anni, e il pavimento costituisce l’agente materiale in

corrispondenza del quale si verificano più infortuni (34%);

♦ la lesione che accompagna l’infortunio è generalmente una contusione o un

trauma superficiale (40%,), seguito dalle fratture (23%);

♦ la maggior parte degli infortunati dichiara di soffrire di ipertensione (30%);

♦ il tipo di assistenza ricevuta a seguito di infortunio è quella prestata dal pronto

soccorso (48%);

♦ circa la gravità dell’infortunio, questo comporta una permanenza in ospedale di

8 o più giorni;

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♦ la caduta in camera da letto risulta, comunque, l’evento più frequente(12%) e

la distrazione risulta essere la causa più frequente dell’infortunio che ha come

conseguenza la caduta (26%);

♦ la caduta da pavimento è legata alla distrazione nel 14% dei casi;

♦ per i bambini (0- 5 anni) l’agente materiale più importante risulta il pavimento

e le lesione sono la contusione e i traumi superficiali;

♦ negli anziani sopra i 70 anni, oltre alle contusioni, le fratture risultano essere

una conseguenza importante dell’infortunio

A conclusione di quanto sopra esposto è possibile affermare come l’infortunio domestico sia

un infortunio contraddistinto da una multifattorialità che vede tra loro fortemente correlate

alcune caratteristiche demografiche, essenzialmente sesso e età, sociali, stato civile e

condizione di solitudine, sanitarie, patologie sia in firma acuta che cronica e non ultime

comportamentali

In particolare, anche se i dati rilevati sono parziali, questi dimostrano che gli infortuni

domestici costituiscono un importante problema di salute pubblica e confermano le precedenti

stime del fenomeno e che molti infortuni potrebbero essere efficacemente evitati attuando

misure preventive.

Infatti, una intensa e seria attività di prevenzione ed educazione sanitaria rivolta alle persone

che sono più colpite (donne e anziani), ai genitori, ma anche ai bambini e ai ragazzi nelle

scuole rende questa popolazione più consapevole dei potenziali pericoli nascosti nelle

abitazioni e nei luoghi dove si soggiorna.

La conoscenza del fenomeno è ancora scarsa e poco diffusa, ma, tuttavia, permette di riflettere

sulle cause scatenanti che si riconoscono generalmente in una genesi sfaccettata, in cui le

modalità relative alla persona colpita, dell’ambiente e dell’agente materiale hanno tutte un

proprio ruolo e una rilevanza che indubbiamente varia tra i singoli episodi.

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Ogni attività, quindi, che tenda ad aumentare conoscenze e sensibilità individuale e collettiva

al problema sia da considerare di grande utilità.

Perseverando nell’analisi e nella conoscenza dei fattori che intervengono nella dinamica

infortunistica si può arrivare ad organizzare una corretta politica prevenzionistica che vada

dalla pianificazione ambientale ad una corretta ed ergonomia realizzazione degli agenti

materiali.

La vigilanza e l’indicazione precauzionale costituiscono dovere di tutti (famiglia, educatori,

professionisti della sicurezza , medici, istituzioni, ecc) ognuno , per propria parte deve,

quindi, prendere coscienza e sviluppare idonee azioni di prevenzione.

È opportuno, in sostanza, stando alle risultanze dell’indagine effettuata per una corretta

politica sanitaria volta alla prevenzione agire secondo le seguenti distinte direttrici.

La prima, volta al mondo della scuola per formare le nuove generazioni alla consapevolezza

dei rischi presenti negli ambienti extrascolastici con particolare riferimento agli ambienti

abitativi.

La seconda, quella che interessa gli adulti già formati, deve essere intesa a produrre

informazioni più puntuali sempre sui rischi presenti in casa, mettendo in allerta per quanto

riguarda la concatenazione tra stato fisico, uso abuso di farmaci, autosomministrazioni degli

stessi e possibilità di incorrere nell’infortunio (corsi di formazione e informazione).

Di rilevanza è risultata altresì, la necessita di mantenere, nell’anziano, un giusto tono

muscolare con attività di ginnastica al fine di conservare quanto possibile l’equilibrio ottimale

e evitare le cadute.

Le terza e non ultima per importanza, è la considerazione che riguarda essenzialmente gli

ultra65enni è lo stato di solitudine. La constatazione che circa il 30-40% degli infortuni

mortali è stata condizionata da tale condizione non può che indurre chi ha la facoltà ad

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attivare sistemi di supporto sociale allo scopo di ovviare o quanto meno di ridurre l’incidenza

di tale fenomenologia.

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TRASFERIBILITA’ AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

È stato realizzato il previsto osservatorio epidemiologico sulla salute e la sicurezza negli

ambienti di vita il cui scopo è quello di migliorare le condizioni di tali ambienti tramite studi,

di partecipare a progetti internazionali e nazionali, di formalizzare gli strumenti di misura

degli infortuni, ecc.. Le informazioni acquisite dallo stesso si riferiscono alle caratteristiche

socio-demografiche dell'infortunato, ai fattori di rischio, al luogo di accadimento, alle

modalità dell’infortunio, alla sede e al tipo di lesione, all'agente materiale ma soprattutto e

questo è l'aspetto più interessante ed innovativo, alla percezione del rischio, all'attività svolta

al momento dell'infortunio, al tempo di permanenza in casa, agli stili di vita (uso di farmaci,

alcol, fumo) alle patologie pregresse dell’infortunato, alle caratteristiche tecniche/strutturali

del luogo in cui si è verificato l'infortunio.

È stato attivato un sistema di monitoraggio del fenomeno infortunistico nel tempo e sul

territorio (indagine multicentrica “9 Regioni”), con modalità conformi anche al sistema della

rete europea Ehlass-Euphin. Le informazioni raccolte potranno essere utilizzate per fornire

una stima dei costi ospedalieri relativi alle lesioni provocate da infortuni domestici o stradali

nonché di quelli connessi con eventuali interventi riabilitativi, sia presso centri convenzionati

sia presso le famiglie. I risultati dell’indagine sul campo e delle risultanze della ricerca

relativa al progetto finalizzato sono state divulgate tramite appositi convegni e seminari

(Roma novembre 2003-febbraio 2004, Trieste 24/9/2004, Padova 15/10/2005, Pompei

30/09/2005) con particolare riferimento alla categoria delle casalinghe che risulta essere

quella più esposta ai rischi domestici. Inoltre, sono stati realizzati dei test per la verifica sia

dell’apprendimento che dell’efficacia dello strumento proposto.

Sono state fornite indicazioni al competente Ministero della Salute per la realizzazione delle

linee guida regionali sul fenomeno infortunistico, fornendo anche delle possibili soluzioni per

il contenimento dello stesso come, ad esempio:

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− la rottamazione dei piani cottura (già avviata nella regione Veneto);

− la proposta integrativa della norma della Legge n. 493/99 sull’assicurazione delle

casalinghe;

− la produzione di vari quaderni divulgativi sul tema della salute e sicurezza di alcuni

ambienti di vita (scale e sgabelli, detersivi, biocidi, parco giochi, piscine, ecc.);

− la realizzazione di una famiglia di indicatori statistici per la misura quali-quantitativa

degli infortuni domestici nonché per una valutazione del rapporto costi/benefici in

ambito ospedaliero e per una stima delle risorse necessarie.

Sempre nell’ambito della trasferibilità dei risultati, sembra particolarmente opportuno

segnalare alcune iniziative in collaborazione con alcuni Comuni nell’area di competenza della

ULSS 7 di Pieve di Soligo, fra le quali:

− una campagna informativa del Comune per sensibilizzare la popolazione all’adozione di

strisce antiscivolo sulle scale scivolose;

− un accordo tra Pronto Soccorso dell’ULSS e Dipartimento di prevenzione dell’ULSS 7

per un controllo immediato, nell’ambito dell’istituto della reperibilità dei tecnici di

prevenzione, mediante l’utilizzo di analizzatori ambientali di CO, delle abitazioni di

soggetti che ricorrono al Pronto Soccorso per intossicazione da CO, e successiva

proposta di ordinanza del Sindaco per correggere le eventuali anomalie impiantistiche

riscontrate;

− un accordo tra ULSS 7 e ASCO PIAVE, SpA partecipata dai Comuni della zona che

distribuisce il gas, perché agli utenti che posseggono abitazioni riscontrate ai

sopralluoghi prive di fori di aerazione in cucina si offra la possibilità di scalare dalla

successiva bolletta del gas l’importo corrispondente all’intervento di apertura dei fori,

fino ad un massimo di 70€.

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ELENCO PUBBLICAZIONI, COMUNICAZIONI A CONVEGNI E CO NGRESSI

1. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: i detergenti. ISPESL, 2003

2. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: i biocidi. ISPESL, 2003

3. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: scale e sgabelli. ISPESL, 2003

4. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: La violenza domestica: un ossimoro da

svelare. ISPESL, dicembre 2005

5. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: Le Piscine. ISPESL, dicembre 2005

6. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: I servizi per l’infanzia da 0 a tre anni.

ISPESL, dicembre 2005

7. Seminario “Educare alla Sicurezza”- Pompei, 30 settembre 2005

8. Seminario “ La prevenzione in casa: istruzioni per l’uso Lezioni di prevenzione” - Padova

15 ottobre 2005

9. 1° Convegno del gruppo di studio multicentrico nazionale afferente al progetto di ricerca

ISPESL B5/MDL/02 “Infortuni domestici: individuazione dei fattori che intervengono

nella dinamica infortunistica e nelle condizioni di salute. Analisi delle relative

conseguenze” Trieste 24 settembre 2004

10. Seminario informativo per le casalinghe “Salute e sicurezza in ambiente domestico

novembre 2003- febbraio 2004“

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4. ISPESL: “Quaderni per la salute e la sicurezza: i detergenti” 2003

5. ISPESL: “Quaderni per la salute e la sicurezza: i biocidi” 2003

6. ISPESL: “Quaderni per la salute e la sicurezza: scale e sgabelli” 2003

7. ISPESL: “La casa e i suoi pericoli: interventi di primo soccorso negli ambienti

domestici” 2002

8. ISPESL: “Quaderni per la salute e la sicurezza: La violenza domestica: un ossimoro

da svelare” dicembre 2005

9. ISPESL: “Quaderni per la salute e la sicurezza: Le Piscine” dicembre 2005

10. ISPESL:” Quaderni per la salute e la sicurezza: I servizi per l’infanzia da 0 a tre anni”

dicembre 2005

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15. DPR 4 dicembre 2002, n. 303 “Regolamento di organizzazione dell’Istituto superiore

per la prevenzione e la sicurezza del lavoro – ISPESL, a norma dell’articolo 9 del

decreto legislativo 29 ottobre 1999, n.419”

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Hill libri Italia, 2000.

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Mondadori editore 1999

44. ISPESL – Dip. Medicina del Lavoro: “Le piante ornamentali pericolo misconosciuto

per la salute: schede illustrative”. - Rocchino Fotoincisione, 1999.

45. ISPESL – INAIL: “Casa dolce casa. Come vivere la tua casa in sicurezza”.- Calderoni

(BO)

46. ISPESL: “La casa: istruzioni per l’uso . Come abitare in sicurezza e benessere” 1999

47. ISPESL – Roma TRE Università degli Studi:“Io mi proteggo da solo – Tre percorsi

didattici per l’autotutela della salute” CD-ROM 1999

48. ISPESL – IRSAD “Occhiali per vederci”, Videotape Pixel Film SrL 1998

49. Azienda Sanitaria Locale NA 5 Castellammare di Stabia – Patrocinio ISPESL “I

consigli di Prudenza” Longobardi N. Editore 2005