PROGETTO PINTOSSI a cura della 2A Problemi Insormontabili ... · coraggio di essere umani Prendi la...

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Durante la giornata abbiamo anche ascol- tato la canzone Credo negli esseri umani di Marco Mengoni, di cui riportiamo il testo perché, secondo noi, molto significativo. A cura di Maria Luce Andrello, Davide Co- cis, Giorgia Piraino Illustrazioni a cura di Mattia Racheli, Kevin Sado, Simone Perez, Giuseppe Troiano, Erica Ravagnani Sabato 19 marzo 2016 le Classi Seconde del nostro Istituto, la scuo- la Sec. di I grado Ca- nossi, con i loro inse- gnanti, si sono recate al Palazzetto dello Sport di Gardone VT per partecipare al “Progetto Pintossi”, un’attività pensata per dei ragazzi come noi per provare a svolgere attività quotidiane “indossando i panni dei disabili”. Il progetto, ideato in o- nore del prof. Pintossi, ha tra i suoi intenti quel- lo di mettere in contatto, anche attraverso lo sport, realtà differenti, presenti sul territorio, che si impegnano nello sviluppo del bene co- mune e della persona. La frase chiave del pro- getto è: Problemi Insormontabi- li Non Trovano Ostacoli Se Superati Insieme. Credo negli esseri umani Oggi la gente ti giudica per quale immagine hai vede soltanto le maschere non sa nemmeno chi sei Devi mostrarti invincibile collezionare trofei ma quando piangi in silen- zio scopri davvero chi sei Credo negli esseri umani Credo negli esseri umani Credo negli esseri umani che hanno coraggio coraggio di essere umani Prendi la mano e rialzati tu puoi fidarti di me io sono uno qualunque uno dei tanti uguale a te Ma che splendore che sei nella tua fragilità e ti ricordo che non siamo soli a combattere questa realtà Credo negli esseri umani Credo negli esseri umani Credo negli esseri umani che hanno coraggio coraggio di essere umani L'amore amore amore ha vinto vince e vincerà… Credo negli esseri umani Credo negli esseri umani Credo negli esseri umani che hanno coraggio coraggio di essere umani PROGETTO PINTOSSI Problemi Insormontabili Non Trovano Ostacoli Se Superati Insieme INSERTO SPORTIVO a cura della 2A Maggio/Giugno 2016

Transcript of PROGETTO PINTOSSI a cura della 2A Problemi Insormontabili ... · coraggio di essere umani Prendi la...

Durante la giornata

abbiamo anche ascol-

tato la canzone Credo

negli esseri umani di

Marco Mengoni, di

cui riportiamo il testo

perché, secondo noi,

molto significativo.

A cura di Maria Luce

Andrello, Davide Co-

cis, Giorgia Piraino

Illustrazioni a cura di

Mattia Racheli, Kevin

Sado, Simone Perez,

Giuseppe Troiano,

Erica Ravagnani

Sabato 19 marzo 2016

le Classi Seconde del

nostro Istituto, la scuo-

la Sec. di I grado Ca-

nossi, con i loro inse-

gnanti, si sono recate

al Palazzetto dello

Sport di Gardone VT

per partecipare al

“Progetto Pintossi”,

un’attività pensata per

dei ragazzi come noi

per provare a svolgere

attività quotidiane

“indossando i panni

dei disabili”.

Il progetto, ideato in o-

nore del prof. Pintossi,

ha tra i suoi intenti quel-

lo di mettere in contatto,

anche attraverso lo

sport, realtà differenti,

presenti sul territorio,

che si impegnano nello

sviluppo del bene co-

mune e della persona.

La frase chiave del pro-

getto è:

Problemi Insormontabi-

li Non Trovano Ostacoli

Se Superati Insieme.

Credo negli esseri umani

Oggi la gente ti giudica

per quale immagine hai

vede soltanto le maschere

non sa nemmeno chi sei

Devi mostrarti invincibile

collezionare trofei

ma quando piangi in silen-

zio

scopri davvero chi sei

Credo negli esseri umani

Credo negli esseri umani

Credo negli esseri umani

che hanno coraggio

coraggio di essere umani

Prendi la mano e rialzati

tu puoi fidarti di me

io sono uno qualunque

uno dei tanti uguale a te

Ma che splendore che sei

nella tua fragilità

e ti ricordo che non siamo

soli

a combattere questa realtà

Credo negli esseri umani

Credo negli esseri umani

Credo negli esseri umani

che hanno coraggio

coraggio di essere umani

L'amore amore amore

ha vinto vince e vincerà…

Credo negli esseri umani

Credo negli esseri umani

Credo negli esseri umani

che hanno coraggio

coraggio di essere umani

PROGETTO PINTOSSI

Problemi Insormontabili Non Trovano Ostacoli

Se Superati Insieme

INSERTO SPORTIVO

a cura della 2A

Maggio/Giugno 2016

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I SEI LABORATORI

Partecipare al

progetto Pintossi è

stata un’esperienza

fantastica e anche

strana,

perché non ho mai

provato quelle

sensazioni come

disegnare con la

bocca,

oppure, quando sei

cieco, non capisci

cosa succede ed è

strano.

Kevin Sado

È stato

divertente, ma

allo stesso

momento è stato

doloroso

provare la

sensazione

di essere

disabili, anche

se per qualche

minuto.

Zubair Saad

Mi è piaciuto

molto perché

mi sono

accorta che

tutti hanno il

diritto di fare

sport

Sara Ikhlaq

Quando siamo arrivati al

Palazzetto siamo stati divisi

in gruppi per partecipare a

sei laboratori.

Nel primo laboratorio ci

hanno proposto un percor-

so da completare senza

poter piegare le ginocchia

(abbiamo indossato perciò

dei tutori che ci impediva-

no il movimento). Bisogna-

va salire su un materasso

della palestra con l’aiuto di

un nostro compagno, poi si

saliva sul cavallo e infine si

camminava su un altro ma-

terasso per poi buttarsi

all’indietro.

Nel secondo laboratorio ci

hanno fatto smontare e ri-

montare degli oggetti sen-

za poter usare una mano o

un dito. Sempre in coppia

dovevamo tentare di allac-

ciarci le scarpe, smontare

un telefonino, formare del-

le frasi con delle lettere

disegnate su dei cubi, in-

dossare le ginocchiere,

aprire un a bottiglia…

Nel terzo laboratorio abbiamo seguito un percorso

spinti su una sedia a rotelle grazie all’aiuto del compa-

gno con cui eravamo in coppia; si dovevano scavalca-

re delle corde e salire su un ponticello.

Nel quarto laboratorio ci hanno fatto percorrere

un tragitto privandoci dell’uso della vista; ci gui-

dava un compagno, prendendoci le mani. Se alza-

va il suo braccio destro, dovevamo girare a de-

stra, se il sinistro, svoltavamo a sinistra; se non

alzava nulla, voleva dirci di andare dritto.

Nel quinto labo-

ratorio non pote-

vamo usare la

voce e doveva-

mo mimare dei

titoli di film in

modo che gli

altri indovinas-

sero. Infine,

nell’ultimo labo-

ratorio, doveva-

mo disegnare

senza usare però

le mani! A cura di

Daniele Sciacca e

Mattia Bullegas

Senza la vista si

può vivere lo

stesso

Anche senza gambe si può andare avanti

Senza piegare le gambe si possono su-

perare tutti gli ostacoli

Senza mani si

può comun-

que disegna-

re

Alla fine della mattinata abbiamo

giocato a calcio-mano, uno sport

pensato anche per chi ha qualche

disabilità. Esso consiste nello stare

su una sedia a rotelle e passarsi la

palla terapeutica con le mani, cer-

cando di fare goal. Siamo stati divisi

in due squadre da otto persone cia-

scuna, quattro sedute e quattro alla

guida. Ogni tempo sarebbe durato

dieci minuti. Ne abbiamo giocati

solamente due perché si era fatto

tardi.

Non c’è stata una

squadra vincitrice,

dato che ci siamo

sempre alternati.

La difficoltà mag-

giore stava nel

cercare di prende-

re la palla al volo

(era grande) e non

bisognava farla

cadere perché, se

no, la squadra av-

versaria l’avrebbe

presa e quindi si

poteva rischiare di

subire un goal. Le

porte erano un po’

vaganti, perché i

signori che le te-

nevano, le sposta-

vano per far entra-

re la palla più facil-

mente, in modo da

poter fare più pun-

ti.

A cura di Giulia

Ghizzardi, Ana-

stasia Bertussi e

Mattia Racheli

Abdul e Sergio

La partita a calcio-mano

ripromette di far studiare i

figli, diversamente da lui

che non ne ha avuto la pos-

sibilità. Dopo vari imprevi-

sti scolastici, Abdul riesce

ad iscriversi all’Università,

contribuendo a pagare la

retta lavorando.

Riesce poi a laurearsi e a

diventare avvocato, il pri-

mo e unico (per ora) avvo-

cato di colore di tutta Italia,

un traguardo davvero for-

midabile!

Sergio, un uomo che vive a

Marcheno, ci ha raccontato

di uno spiacevole episodio

che gli è capitato qualche

anno fa: un incidente stra-

dale in seguito al quale la

sua vita è cambiata comple-

tamente.

Infatti prima aveva una fami-

glia, una casa e persone che

gli volevano bene.

Poi, risvegliatosi dal coma

causato dall’incidente, capì

di aver perso l’uso delle

gambe e rimase sulla sedia a

rotelle. Inoltre si trovò solo

in un momento di forte biso-

gno. Ma ebbe lo stesso la

forza di reagire.

Ora Sergio si sta ricostruen-

do pian piano una nuova

vita, con l’aiuto di alcuni

amici che gli sono rimasti

vicini.

A cura di Erica Ravagnani,

Khady Gueye, Valentina

Bertussi

Abdul è molto devoto a

suo padre, lo considera un

eroe.

Quando era piccolo vive-

va con lui, sua sorella e la

madre in Senegal. Un

giorno il padre decise di

abbandonare tutto e parti-

re per cercare lavoro in

Europa. Grazie al consi-

glio di un amico, arriva in

Italia, vicino a Bergamo, e

gli vengono proposti vari

lavori, tra i quali la vendita

degli accendini. Sceglie

proprio questo lavoro,

portando a casa circa due

euro al giorno.

Dopo tante sofferenze,

riesce a far arrivare in

Italia anche la famiglia e si

INSERTO SPORTIVO Pagina 3

Ho capito cosa si prova

ad avere difficoltà

nel compiere azioni

che abitualmente si

svolgono con facilità.

Ho trovato facile il

percorso sulla sedia a

rotelle, mentre mi è

sembrato

difficile quello ad

occhi bendati.

Vittoria Tanfoglio

Abbiamo provato a

fare dei giochi senza

usare il pollice

o a camminare sui

materassi con le

gambe rigide.

Io ho fatto molta fatica

in alcuni giochi e non

pensavo potesse

essere così difficile.

Simone Perez

Ho capito che, pur

avendo delle

difficoltà, puoi vivere

normalmente,

grazie ad altre

persone che ti aiutano,

così da non

sentirti diverso dagli

altri.

Safiya Gasmi

Puoi superare tutto, se

le persone che hai più

vicino ti stanno

accanto.

Simone Gatta

Sempre durante la giornata abbiamo conosciuto Abdul e Sergio che ci

hanno raccontato le loro storie. Eccole!

Mi ha colpito l’attività

del disegnare senza

mani; è un’azione

normale, eppure

alcune persone, da

sole, possono trovare

delle difficoltà.

Invece insieme

è possibile superare

ogni ostacolo.

Davide Perillo

Sabato 19 marzo 2016, noi di II A, insieme alle altre

seconde della nostra scuola, ci siamo recati

nel Palazzetto dello Sport, a Gardone VT, per parte-

cipare al Progetto Pintossi.

Ci sono stati proposti dei giochi che ci hanno per-

messo di comprendere come le persone con disabi-

lità fisiche (in carrozzina, senza vista o con problemi

agli arti per esempio) riescano lo stesso ad essere

autonomi e abbiamo capito che tutti, anche se han-

no dei problemi, possono praticare lo sport che più

piace a loro.

Iris Usai

Fumetto realizzato da Federico Civini e Tommaso Garzetti

Problemi Insormontabili

Non Trovano Ostacoli Se Superati Insieme