Progetto Mozambico La Cella di Daniell Itis Cardano di Pavia (Italy) Classe 3°AE Anno scolastico...

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Progetto Mozambico Progetto Mozambico La Cella di Daniell La Cella di Daniell Itis Cardano di Pavia (Italy) Classe 3°AE Anno scolastico 2007/08

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Progetto MozambicoProgetto MozambicoLa Cella di DaniellLa Cella di Daniell

Itis Cardano di Pavia (Italy)Classe 3°AEAnno scolastico 2007/08

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•Introduzione dell’esperienza su basi teoriche•Materiali usati•Sequenza di montaggio•Risultati ottenuti•Problemi, soluzioni ed alternative•Riferimenti internet•Gruppo di lavoro

Indice di presentazioneIndice di presentazione

Progetto Mozambico – Classe 3°AE Itis Cardano Pavia

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Nel 1836 il chimico inglese John Fredric Daniell costruì la pila che porta il suo nome e che fu impiegata a metà dell’ottocento per alimentare il telegrafo. Data la sua estrema facilità di costruzione, la pila di Daniell è impiegata ai giorni nostri per uso didattico.

 

Introduzione Introduzione all’esperienza all’esperienza (1/3)(1/3)

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Questa pila è formata da due semicelle realizzate con becker: una contenente la soluzione di nitrato di rame, in cui è immersa la lamina di ramel’altra costituita dalla soluzione di nitrato di zinco in cui è immersa la lamina di zinco.

Introduzione all’esperienza Introduzione all’esperienza

(2/3)(2/3)

Le due semicelle sono collegate da un tubo ad U, riempito con una soluzione di nitrato di potassio.

Gli elementi costruttivi di questa pila sono illustrati nella:figura seguente.

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lamina di rame

lamina di zinco

soluzione 1M di nitrato di rame (Cu(NO3)2)

soluzione 1M di nitrato di zinco (Zn(NO3)2)

ponte salino con sale da cucina (NaCl) o nitrato di potassio(KNO3).

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Il passaggio di corrente è generato dalla differenza di potenziale tra i due elettrodi (costituiti dalle lamine di zinco e di rame).

Perché ciò possa accadere nella cella Zn//Cu si deve verificare una reazione di ossidoriduzione. Lo zinco ha un potere riducente maggiore di quello del rame e per questo tende ad ossidarsi.

La semireazione di ossidazione dello zinco è:

La semireazione di riduzione del rame è:

Unendo le due semireazioni otteniamo la reazione

completa che avviene nella cella Zn//Cu.

Introduzione all’esperienza Introduzione all’esperienza (3/3)(3/3)

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Materiali usati:Materiali usati: Una lamina di rame Una lamina di zinco Un recipiente Tubo di plastica Cotone idrofilo100g di solfato di rame (CuSO4)100g di solfato di zinco (ZnSO4)5g di nitrato di potassio (KNO3)1litro di acqua distillata Un tester ( voltmetro) Ponte salino di vetro Due cavi con morsetti a coccodrillo

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Sequenza di montaggio Sequenza di montaggio (Fase 1)(Fase 1)

Preparate una soluzione abbastanza concentrata di solfato di rame in acqua distillata …

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Sequenza di montaggio Sequenza di montaggio (Fase 2)(Fase 2)

…Inoltre, preparate un'altra soluzione, più o meno della stessa concentrazione, di solfato di zinco in acqua distillata...

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Sequenza di montaggioSequenza di montaggio (Fase 3)(Fase 3)

Per entrambe queste soluzioni, potete sciogliere dai 10 ai 30 grammi di sale ogni 100 cc di acqua distillata.

Nel nostro caso il sale era gia stato sciolto nell’ acqua distillata usata per diluire il solfato di zinco e solfato di rame

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Successivamente, preparate il ponte salino: Prendete il tubo di vetro ad U e riempitelo per circa i suoi 2/3 con la soluzione ottenuta prima tra acqua distillata e sale (H2O + NaCl)

A questo punto, come potete vedere dalla prossima foto, chiudete il tubo con due tappi di cotone idrofilo pressato dopo aver già posizionato il ponte tra i due becker,

Sequenza di montaggio Sequenza di montaggio (Fase 4)(Fase 4)

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Immergete l’elettrodo di rame all’interno della soluzione di CuSO4 collegando la lamina al cavetto attraverso il morsetto a coccodrillo. Stessa operazione per la lamina di zinco che viene immersa nel

becker contenente ZnSO4 .

Collegando il tester, misurerete un’intensita di corrente di circa 0,16 mA.

Sequenza di montaggio Sequenza di montaggio (Fase 5)(Fase 5)

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Problemi, soluzioni ed Problemi, soluzioni ed alternativealternativeLa pila di Daniell, come tutte le pile comunemente usate, è costruita in modo da eliminare il fenomeno della polarizzazione.Questo tipo di cella voltaica presenta un difetto: la fem (forza elettromotrice) diminuisce nel tempo. Proprio per questo motivo sono stati progettati dei dispositivi (batterie) in grado di mantenere la ddp (differenza di potenziale) tra gli elettrodi costante nel tempo.   

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Riferimenti internetRiferimenti internet

http://www.funsci.comhttp://it.wikipedia.org/wiki/Cella_elettrochimicahttp://venus.unive.it/miche/chimrestau/capitoli/08-1re.htmhttp://www.itchiavari.org/chimica/lab/daniell.html

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Gruppo di lavoro:Gruppo di lavoro:

Massone Marco

Pasotti Davide

Negri Michele

Rosa Luca

Lova Marco

ITIS Cardano