Progetto - Lions Clubs International Distretto 108 Ia1 · La diagnosi deve quindi avvenire entro il...

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1 P P P r r r o o o g g g e e e t t t t t t o o o L L L I I I O O O N N N S S S C C C L L L U U U B B B S S S I I I N N N T T T E E E R R R N N N A A A T T T I I I O O O N N N A A A L L L Nel 1917 Melvin Jones, un uomo d’affari di Chicago, disse ai soci del proprio business club locale che avrebbero dovuto guardare oltre i problemi legati al lavoro e dedicarsi al miglioramento della comunità e del mondo. Il gruppo di Jones, il Business Circle di Chicago, sostenne il suo progetto. Gruppi e associazioni simili alla sua si riunirono in un incontro organizzativo il 7 giugno 1917, a Chicago (USA) e costituirono la “Association of Lions Clubs”. Nell’ottobre dello stesso anno si tenne un congresso nazionale a Dallas (USA) nel corso del quale vennero approvati lo statuto, il regolamento, gli scopi e il codice etico. Nell’arco di tre anni i Lions divennero un’organizzazione internazionale. Da allora, Lions Clubs International ha ottenuto i più alti riconoscimenti per l’integrità e la trasparenza. Siamo un’organizzazione ben gestita, con una visione consolidata, una missione precisa e una lunga tradizione di cui siamo orgogliosi. 1 1 1 9 9 9 1 1 1 7 7 7 2 2 2 0 0 0 1 1 1 7 7 7 C C C e e e n n n t t t o o o A A A n n n n n n i i i d d d i i i s s s e e e r r r v v v i i i z z z i i i o o o . . . Lions Clubs International è la più grande organizzazione di club di servizio al mondo. I nostri soci, a oggi 1 milione 350 mila, distribuiti in oltre 46 mila club, operano al servizio delle comunità in oltre 210 Paesi e aree geografiche di tutto il mondo. Sin dal 1917 i Lions club hanno assistito le persone non vedenti e ipovedenti, sostenuto le iniziative a favore dei giovani e rafforzato le comunità locali con attività di intervento diretto e progetti umanitari. Nel corso della 97esima Convention Internazionale svoltasi a Toronto, il Presidente Internazionale di Lions Clubs International, Joe Preston, ha annunciato una nuova iniziativa globale a favore di 100 milioni di persone entro il 2018.

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PPPrrrooogggeeettttttooo   

   

   

   

LLLIIIOOONNNSSS   CCCLLLUUUBBBSSS   IIINNNTTTEEERRRNNNAAATTTIIIOOONNNAAALLL    Nel 1917 Melvin Jones, un uomo d’affari di Chicago, disse ai  soci  del  proprio  business  club  locale  che  avrebbero dovuto guardare oltre i problemi legati al lavoro e dedicarsi al miglioramento della comunità e del mondo. Il gruppo di Jones, il Business Circle di Chicago, sostenne il suo progetto. Gruppi  e  associazioni  simili  alla  sua  si  riunirono  in  un 

incontro organizzativo il 7 giugno 1917, a Chicago (USA) e  costituirono  la  “Association of  Lions Clubs”. Nell’ottobre dello stesso anno si tenne un congresso nazionale a Dallas (USA)  nel  corso  del  quale  vennero  approvati  lo  statuto,  il regolamento, gli scopi e il codice etico. Nell’arco di tre anni i  Lions  divennero  un’organizzazione  internazionale.  Da allora,  Lions  Clubs  International  ha  ottenuto  i  più  alti riconoscimenti  per  l’integrità  e  la  trasparenza.  Siamo un’organizzazione ben gestita, con una visione consolidata, una missione  precisa  e  una  lunga  tradizione  di  cui  siamo orgogliosi.   

111999111777   –––   222000111777      CCCeeennntttooo   AAAnnnnnniii   dddiii   ssseeerrrvvviiizzziiiooo...   Lions Clubs International è la più grande organizzazione di club di servizio al mondo. I nostri soci, a oggi 1 milione 350 mila, distribuiti in oltre 46 mila club, operano al servizio delle comunità in oltre 210 Paesi e aree geografiche di tutto il mondo. Sin dal 1917 i Lions club  hanno  assistito  le  persone  non  vedenti  e  ipovedenti, sostenuto le iniziative a favore dei giovani e rafforzato le comunità locali con attività di intervento diretto e progetti umanitari.   Nel  corso  della  97esima  Convention  Internazionale  svoltasi  a Toronto,  il  Presidente  Internazionale  di  Lions  Clubs  International, Joe Preston, ha annunciato una nuova iniziativa globale a favore di 100 milioni di persone entro il 2018.   

       

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LLLaaa   sssfffiiidddaaa   dddiii   ssseeerrrvvviiiccceee   pppeeerrr   iiilll   CCCeeennnttteeennnaaarrriiiooo...   La sfida di service per il centenario è un’iniziativa umanitaria che riunisce nel service i Lions di tutto il mondo per commemorare il 100° anniversario dell’associazione del 2017. “Questo  è  un  momento  speciale  per  Lions  Clubs  International  e  i  nostri  soci”  ha  dichiarato  il Presidente  Internazionale  Preston.  “Per  quasi  100  anni  i  Lions  club  hanno  svolto  un  servizio  a favore  delle  loro  comunità  e  cambiato  la  vita  di  milioni  di  individui.    La  sfida  di  service  per  il centenario  è  l’opportunità  per  i  Lions  di  festeggiare  il  100°  anniversario,  facendo  quello  che sappiamo fare meglio: servire gli altri”. I  Lions  club  collaboreranno  al  raggiungimento  dell’obiettivo  di  servire  almeno  100  milioni  di persone, attraverso le Campagne mondiali di azione di service dell’associazione a supporto  dei giovani,  dei programmi per la vista,  della lotta alla fame e  dei progetti a favore dell’ambiente in tutto il mondo. 

 “I Lions club sono noti per il  loro impegno a favore della vista, ma facciamo molte altre cose”, ha dichiarato  il  Presidente  Internazionale  Preston.  “La  Sfida  di  service  per  il  centenario  evidenzia l’importante opera umanitaria che svolgiamo e il nostro impatto nelle comunità di tutto il mondo”. 

IIIlll   CCCeeennntttrrrooo   IIItttaaallliiiaaannnooo   LLLiiiooonnnsss   pppeeerrr   lllaaa   VVViiissstttaaa...   Il  Centro  Italiano  Lions  per  la  Vista,  non  è  un  nuovo soggetto  che  appare  sullo  scenario  del  volontariato lionistico  italiano, ma può essere considerato  la nuova frontiera dei Centri di Raccolta e Riciclaggio di Occhiali dei  Lions,  con  l’ambizione di  concentrare e  coordinare tutte  le  attività  a  favore  della  vista  dei  Lions.  Questa evoluzione  fortemente  voluta  dal  past  presidente internazionale  Barry  Palmer  è  diventata  una  realtà anche in Italia. Il  Centro  Lions  per  la  Vista  è  un  nuovo  pensiero  per avvicinare  i  Lions  alle  persone  bisognose  che  sempre 

più frequentemente si possono rintracciare sul nostro territorio. Oggi si presentano necessità dovute a disagi e povertà molto più vicine a noi e quindi più tangibili, per questo motivo la nostra associazione deve rendersi disponibile ad una fattiva collaborazione e quindi ad intervenire con i propri service presso e con tutte le associazioni ed enti assistenziali che sono vicini e si occupano delle emergenti nuove povertà. Quando parliamo di povertà  in genere, parliamo della disuguaglianza e della distanza che separa alcune categorie di persone maggiormente esposte dal resto della società. 

LA NOSTRA SFIDA PER IL CENTENARIO LIONS

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La realizzazione del Centro Lions per la Vista intende aumentare il nostro modo di servire e stabilire una  sede  permanente  per  le  nostre  operazioni  riguardanti  la  vista,  attraverso  l’espansione,  lo sviluppo  e  il  rafforzamento  di  sistemi  sostenibili  che  influiscano  sulla  qualità  della  vita  delle popolazioni a basso reddito. Il Centro Lions per la Vista desidera divenire un punto di riferimento multidistrettuale per tutte le attività riguardanti  la vista e sarà certamente un importante biglietto da visita del nostro servizio all’interno delle comunità in cui viviamo. 

Quando si tratta di raccogliere delle sfide la nostra risposta è semplice: noi serviamo!   

IIIlll   PPPrrrooogggrrraaammmmmmaaa   LLLiiiooonnnsss   SSSiiiggghhhttt   fffooorrr   KKKiiidddsss,,,   nnneeelll   mmmooonnndddooo...   Nel mondo, ogni minuto un bambino perde la vista! Ma la maggior parte di questi casi potrebbe essere  prevenuta  o  curata.  Al  fine  di  prevenire  la  perdita  della  vista  nei  bambini,  nel  2001  la Fondazione  Internazionale  dei  Lions  Clubs  (LCIF)  e  l’Organizzazione Mondiale  della  Sanità  (OMS) hanno  lanciato  la  prima  iniziativa  mondiale  per  combattere  la cecità  infantile.  Grazie  alla  collaborazione  nel  progetto  per l’eliminazione della cecità  infantile prevenibile,  in diversi Paesi del mondo sono stati fondati o potenziati 34 centri oculistici Lions che hanno  come  obiettivo  principale  la  fornitura  di  servizi  oculistici preventivi, terapeutici e di riabilitazione a 121 milioni di bambini. Dal 2002 la nostra Fondazione e Johnson & Johnson Vision Care collaborano per curare milioni di 

bambini nell’ambito del programma Sight for Kids volto a fornire esami della vista, occhiali e altri trattamenti, oltre a programmi educativi sulla vista ai bambini. Da allora i Lions hanno sottoposto a screening per errori di  rifrazione e altri problemi oculistici più di 20 milioni di bambini  in Corea, Thailandia, Cina, Malesia, Hong Kong, India, Vietnam, Sri Lanka, Filippine, Taiwan, Kenya e Turchia. Oltre 125.000 visitati: più di 701.000 bambini da indirizzare al proprio medico curante per ulteriori accertamenti; e di questi, più di 213.000 bambini hanno ricevuto occhiali;  e più di 94.000 bambini sono stati curati per varie patologie oculari.   

CCCooonnntttrrrooolllllliiiaaammmooo   lllaaa   VVViiissstttaaa   dddiii   111000000mmmiiilllaaa   BBBaaammmbbbiiinnniii,,,   iiinnn   IIItttaaallliiiaaa...   In occasione del Centenario di  Lions Clubs  International e nell’ambito della Sfida del Centenario, con particolare  riferimento all’impegno di migliorare  la  vista  a 25 milioni di persone nel mondo, intendiamo  promuovere  su  tutto  il  territorio  nazionale  una  campagna  di  screening  oculistici  a bambini in età prescolare o di scuola primaria. Il progetto, che  intende coinvolgere  il Ministero della Sanità e dell’Istruzione, dirigenti di aziende sanitarie locali, dirigenti scolastici, sponsor partner, professionisti dell’ottica e ospedali, così come Lions club locali e volontari Lions e non, mira a raggiungere e visitare 100mila bambini entro la fine dell’anno 2018, indirizzando i bambini che non superano lo screening al proprio medico di base o a un oculista per un ulteriore esame, per  la diagnosi o  il  trattamento,  il più comune dei quali è un semplice paio di occhiali da vista.   

OOObbbiiieeettttttiiivvvooo...   Appena  nati  i  bambini  sono  già  capaci  di  vedere, ma  affinché  il  sistema  visivo  possa  svilupparsi correttamente,  il  cervello deve  ricevere delle  immagini  nitide da entrambi  gli  occhi. Una  visione non perfetta può infatti compromettere lo sviluppo della funzione visiva. L’obiettivo  del  progetto  è  quello  di  evidenziare  gli  errori  di  rifrazione  che  si  verificano  quando l’occhio è  incapace di  focalizzare correttamente  le  immagini  sulla  retina, provocando una visione 

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sfocata. Questi errori sono dovuti a miopia,  ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Quando gli errori  di  rifrazione non  vengono  corretti  o  nel  caso  in  cui  la  correzione  sia  inadeguata,  possono insorgere  gravi  problemi  alla  vista e,  in  casi  estremi,    la  cecità. Vi  sono diverse  ragioni  per  cui  a volte  gli  errori  di  rifrazione  non  vengono  affrontati,  tra  cui  la  disinformazione  o  l’incapacità  da parte della persona o della famiglia di riconoscerli, la disponibilità limitata o il costo troppo alto di servizi oculistici e occhiali, oltre a tradizioni culturali che scoraggiano l’uso di occhiali. Esistono  condizioni,  come  lo  strabismo  o  i  difetti  visivi,  che  possono  interferire  con  la  naturale maturazione  dell’apparato  visivo.  Per  riconoscere  e  curare  al  più  presto  questi  problemi,  è estremamente importante visitare i bambini quando sono molto piccoli, in particolare se i genitori o  il  pediatra  abbiano  riscontrato  anomalie  o  se  vi  siano  in  famiglia malattie  oculari  di  carattere ereditario  (per  esempio:  cataratta  congenita,  retinoblastoma,  glaucoma  congenito,  miopia, astigmatismo,  ipermetropia).  I  difetti  di  vista  non  sono  ereditari, ma  vi  può  essere  una  qualche predisposizione, se entrambi i genitori hanno difetti di vista rilevanti. Quali sono i principali disturbi visivi nei bambini? 

STRABISMO: disallineamento degli occhi che può essere costante e manifesto oppure saltuario e 

nascosto. 

AMBLIOPIA: patologia oculare tipica dell’età infantile (comunemente definita come “occhio pigro”) 

che comporta un deficit monolaterale o bilaterale dell’acuità visiva non correggibile con ausili ottici 

quali gli occhiali e che può diventare irreversibile se non trattata entro i 7‐8 anni di vita. Può essere 

provocata dalla presenza di disturbi visivi che alterano il normale sviluppo della vista. 

DIFETTI REFRATTIVI: 

‐ MIOPIA:  la miopia  si manifesta quando  il bulbo 

oculare è  troppo  lungo oppure quando  la cornea 

è  troppo  curva.  Questo  determina  la  messa  a 

fuoco  delle  immagini  davanti  alla  retina  e,  come 

conseguenza, una visione sfuocata  “da lontano”. 

‐ IPERMETROPIA: l’ipermetropia si verifica quando 

il  bulbo  oculare  è  più  corto  del  normale  oppure 

quando  la  cornea  risulta  più  piatta  del  normale. 

Questo determina  la messa a  fuoco delle  immagini dietro  la  retina.  Il paziente con  ipermetropia 

noterà maggior difficoltà nella visione da vicino e in parte anche da lontano. 

‐ ASTIGMATISMO:  l’astigmatismo  si  verifica quando  la  cornea  (superficie  trasparente dell’occhio) 

ha  una  curvatura  irregolare.  La  cornea  ha  solitamente  una  superficie  sferica  mentre 

nell’astigmatismo  diventa  ellissoidale  e  la  luce,  quindi,  non  potrà mai  focalizzarsi  perfettamente 

sulla  retina  provocando  una  visione  distorta  delle  immagini.  Spesso  si  associa  a  miopia  o 

ipermetropia. 

È  indispensabile  intervenire  precocemente  nel  trattamento  dell’ambliopia  che  può  diventare 

irreversibile  se  non  diagnosticata  in  tempi  utili  al  suo  ripristino  attraverso  misure  terapeutiche 

mirate. La diagnosi deve quindi avvenire entro il 6° anno di vita, periodo in cui  il sistema visivo è 

ancora  plastico  e  suscettibile  di  modificazioni  e  miglioramenti  se  trattato  correttamente.  La 

specificità  di  ogni  test  nel  diagnosticare  lo  strabismo  o  l’ambliopia  non  è  assoluta,  poiché  vi 

possono essere altre condizioni che causano una riduzione dell’acuità visiva. Lo screening non è un 

test  idoneo  per  la  diagnosi  di  strabismo  o  di  ambliopia, ma  può  essere  usato  per  identificare  i 

fattori  di  rischio  che  potrebbero  evolvere  in  disturbi  visivi  importanti.  Lo  screening  non  ha 

un’accuratezza assoluta e non sostituisce comunque una visita medico‐oculistica, necessaria per un 

controllo completo del sistema visivo del bambino. 

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I  dati  sperimentali  confermano  che  la  diagnosi  precoce  ed  il  trattamento  dell’ambliopia  e  dello 

strabismo nei lattanti e nei bambini giovani migliora la prognosi per lo sviluppo oculare normale. 

La mancata evidenza dell’eventuale problema e la conseguente mancanza di cure può affliggere i bambini con gravi problemi alla vista e di sviluppo e renderli persino ciechi, da uno o due occhi! Gli errori di rifrazione non corretti sono responsabili del 43% dei problemi alla vista mondiali, con 5 milioni  di  persone  diventate  non  vedenti.  La  metà  dei  casi  di  errore  di  rifrazione  non  viene individuata e corretta. La mancanza di cure rende gli errori di rifrazione non corretti  la principale causa di cecità tra i bambini e gli adolescenti e gli oltre 12 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e  i  15  anni  che  hanno  problemi  alla  vista  soffrono  anche  di  gravi  ritardi  nello  sviluppo,  poiché spesso l’apprendimento è basato su informazioni visive.  

EEEssspppeeerrriiieeennnzzzaaa   sssuuulll   cccaaammmpppooo...   Molte sono state, negli ultimi anni, le occasioni in cui i Lions Clubs in modo autonomo sul proprio territorio di competenza hanno svolto screening a favore di bambini. I risultati di tutti questi eventi consigliano un intervento importante, capillare e nazionale per un controllo della vista dei bambini. Nel  corso  dei  progetti  conclusi  è  stato  evidenziato  che  circa  il  12,80%  dei  bambini  sottoposti  a screening sono sono risultati positivi e quindi inviati ad eseguire un controllo di secondo livello. I principali criteri di positività sono stati: 

visus inferiore a 8/10 di uno o entrambi gli occhi 

differenza di acuità visiva di almeno 2 righe dell’ottotipo tra un occhio e l’altro 

positività per strabismo al cover test e al test di Hirschberg 

disturbi della motilità oculare estrinseca o delle vergenze 

negatività al test della stereopsi 

casi dubbi o bambini non collaboranti   

LLL’’’iiimmmpppeeegggnnnooo   dddeeeiii   LLLiiiooonnnsss   CCCllluuubbb...   Da sempre i controlli della vista hanno rappresentato una parte importante della missione di Lions Clubs  International.  Nel  1962  il  Lions  club  di  Lowell  in Massachusetts  allestì  dei  chioschi  per  la vendita di cibo nel corso di un evento di moda.  I fondi raccolti avrebbero  finanziato dei controlli della vista per la diagnosi dell’ambliopia, o occhio pigro. Spesso non individuata, col tempo questa condizione  può  condurre  alla  perdita  della  vista.  Però,  se  diagnosticata  nel  suo  stato  iniziale, l’ambliopia    può  essere  trattata  con  maggiore  possibilità  di  successo.  L’impegno  dei  Lions  Club italiani è quello di promuovere, organizzare e coordinare  le visite preventive alla vista di 100mila bambini,  ciascuno nella propria comunità di  intervento. Considerando che a partire dalla nascita fino a circa 6 anni  la vista si sviluppa solo se non vi sono gravi difetti, altrimenti si “impoverisce” per sempre e il bambino che ha tale difetto, anche con gli occhiali, non vedrà mai più bene. I difetti visivi, nei bambini, non sono evidenti neppure ai propri genitori, eppure 1 bambino su 3 ha un difetto di vista; 1 bambino su 5 ha bisogno di occhiali; 1 bambino su 33, se non viene corretto entro i 5 anni, potrà avere un danno permanente alla vista. Se non vengono prescritti,  ai  bambini,    occhiali  o altri medicamenti  al momento opportuno  la vista  non  si  sviluppa  e  si  stabilizza  ad  un  valore  molto  basso,  non  più  modificabile  in  futuro nemmeno con gli occhiali.  Il  Centro  Italiano  Lions  per  la  Vista  coordinerà  l’intervento  nei  singoli  centri,  formando  Lions volontari  e  personale  specialistico  e  fornendo  l’attrezzatura  necessaria  per  gli  screening.  E  si occuperà di raccogliere i dati degli interventi nel numero, nelle immagini e nella qualità del servizio. Poiché la capacità del sistema visivo umano di recuperare dall’ambliopia si esaurisce intorno all’età di  6‐7  anni,  e  poiché  i  bambini  riescono  a  collaborare  dai  3‐4  anni  in  poi  ai  test  di  base  per 

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evidenziare l’ambliopia, le campagne di screening del Progetto 100mila Bambini per il Centenario 

saranno eseguite  nelle scuole materne sulla popolazione  infantile nel 4° anno di età.  I  Lions  Clubs  Italiani,  singolarmente  o  uniti  nel  servizio,  individueranno  le  scuole  e  le  aree  di intervento nelle quali rintracciare i 100 mila bambini da sottoporre a screening visivo nella misura di  intervento  proporzionale  al  numero  dei  soci  del  proprio  Lions  Club  o  della  propria  Zona  o Distretto. Il rapporto tra numero soci Lions e numero di bambini da visitare sarà di 1 a 2,5. Ovvero il Club individuerà un numero di bambini pari a due volte e mezza il numero dei propri soci.  

    

          

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Tabella 1: Numero di bambini da visitare in ogni regione italiana.

Tabella 2: Numero di bambini da visitare in ogni Distretto Lions.

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Sarà compito dei circa 1.300 Lions club italiani di: 

Censire le scuole materne presenti sul proprio territorio; 

Ottenere la collaborazione professionale dell’Azienda Sanitaria Locale; 

Selezionare  i  professionisti  volontari  presenti  nei  Clubs  o  rivolgersi  ai  professionisti  di riferimento; 

Contattate le scuole materne del territorio e presentare il progetto ai dirigenti scolastici e agli insegnanti; 

Ottenere l’adesione della scuola al progetto; 

Preparare  e  inviare  ai  giornali  locali,  alle  radio  e  a  tutti  i  media  il  comunicato  stampa riguardante il progetto; 

Rilevare il numero di bambini di 4 anni iscritti alla scuola; 

Inviare alle famiglie, con il tramite della scuola, una lettera esplicativa del progetto; 

Ottenere il consenso della famiglia all’effettuazione delle visite e le dichiarazioni liberatorie come prescritto dalle leggi vigenti; 

Comunicare ai professionisti il numero dei plessi scolastici e il numero di bambini coinvolti; 

Concordare con i professionisti e i plessi scolastici il calendario di intervento; 

Partecipare con propri soci, identificabili con gilet gialli, alle giornate di visita nelle scuole; 

Comunicare alle singole famiglie i risultati delle visite segnalando le eventuali positività e la necessità di approfondimento; 

Segnala  sul  modulo  “rapporto  mensile  delle  attività”  l’avvenuta  effettuazione  dello screening  con  evidenza  delle  ore  di  intervento  dei  soci  Lions  e  del  numero  dei  bambini visitati; 

Raccogliere i risultati dello screening in modo anonimo 

Comunicare  il  numero  dei  plessi  scolastici  e  dei  bambini  coinvolti  al  Coordinamento Nazionale (Centro Lions per la Vista); 

Preparare  e  inviare  ai  giornali  locali,  alle  radio  e  a  tutti  i  media  il  comunicato  stampa segnalando i risultati anonimi dello screening; 

Inviare  i  rapporti dei  risultati delle visite su tutto  il  territorio al Coordinamento Nazionale per l’elaborazione multidistrettuale dei risultati. 

 

CCCooommmeee...   Lo  screening  visivo  consiste  nell’esame  dell’acuità  visiva  per  lontano  e  per  vicino  unito  ad  altri esami  prettamente  ortottici,  al  fine  di  indagare  lo  sviluppo  sensoriale  (Visione  Binoculare, Stereopsi o Senso della Profondità, Fusione delle Immagini) e lo sviluppo motorio (funzionalità dei Muscoli Oculari, predisposizione o tendenza allo Strabismo). L’esame del visus è un test psicofisico, poiché necessita di risposte soggettive da parte del paziente, 

attraverso cui si deve misurare la quantità visiva per lontano (distanza paragonabile all’infinito). Si 

invita  il  bambino  a  leggere  una  tavola  ottotipica  che  presenta  dei  simboli  via  via  di  dimensioni 

decrescenti,  attraverso  una  montatura  di  prova  (indispensabile  per  occludere  un  occhio  ed 

eseguire il test in monoculare, schermando prima un occhio e poi l’altro). Il paziente deve leggere 

partendo dai caratteri di dimensioni maggiori fino ad arrivare a quelli di dimensioni minori. 

La E di Albini viene data al bambino (cartoncino)   il quale deve posizionarla nello stesso modo in 

cui l’ortottista o l’oculista la mostra a distanza sull’ottotipo. 

Il bambino deve  semplicemente  riconoscere  l’orientamento delle E  (in alto,  in basso, a destra, a 

sinistra) iniziando da quelle più grandi, procedendo verso il basso fino alla riga in cui non si è più in 

grado di valutare l’orientamento di almeno metà dei caratteri. 

I  Lions  si  sono  impegnati  all’acquisto  di  autorefrattometri  pediatrici  portatili  Plusoptix  A12  appositamente  predisposti  per  effettuare  lo  screening  dei  difetti  visivi  in  età  preverbale  e  in 

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soggetti poco collaboranti. Consente di effettuare le misurazioni a distanza di un metro dal bimbo (quindi è assolutamente una metodica non a contatto) ed effettua una misurazione binoculare di entrambi gli occhi contemporaneamente (in modo da consentire l’individuazione di una eventuale ambliopia = “occhio pigro”). Una serie di luci e suoni attirano l’attenzione del bimbo e in pochi istanti si riesce a determinare il difetto  refrattivo,  il  diametro  pupillare,  la  presenza  e “centratura”  dei  riflessi  corneali  (utile  per  stabilire  la presenza  di  uno  strabismo),  la  presenza  e  simmetria del  riflesso  rosso  del  fondo  (utile  per  sospettare  la presenza  di  anomalie  retiniche:  retinoblastoma, retinopatia del pretermine, ecc.). Il  referto  stampabile  sintetizza,  in  un  formato facilmente consultabile, tutte queste informazioni ed è di fondamentale ausilio all’Oculista e all’Ortottista per una corretta diagnosi precoce ed eventuale trattamento di difetti refrattivi e di sviluppo dell’apparato visivo. Studio dei movimenti oculari 

Esame della motilità oculare; esame delle duzioni (movimenti monoculari) ed esame delle versioni 

(studio  dei  movimenti  coniugati  dei  due  occhi)  nelle  9  posizioni  di  sguardo.  Si  esegue  ad  una 

distanza  di  circa  50  cm,  il  paziente  tenendo  la  testa  dritta  deve  osservare  un  oggetto  o  mira 

luminosa che viene spostata dall’ortottista nelle 9 posizioni diagnostiche di sguardo. 

Esame della convergenza muscolare: il bambino sarà invitato a fissare un oggetto in avvicinamento 

da una distanza di circa 30 cm. con entrambi gli occhi. Osservare il movimento oculare coniugato 

degli occhi. 

Esame del cover test (CT) sarà impiegato per rilevare l’eventuale presenza di strabismi manifesti o 

latenti. Per eseguire  il  cover  test  si possono utilizzare  la mano o meglio una paletta occlusore.  Il 

paziente deve fissare un oggetto mentre l’ortottista occlude alternativamente gli occhi. 

Test di Hirschberg (utile soprattutto in pazienti poco collaboranti). 

Si pone una mira  luminosa  frontalmente all’esaminato e si  chiede di  fissarla binocularmente e si 

osserva  la  posizione dei  riflessi  corneali  del  soggetto  e  si  valuta  la  loro posizione  in  relazione  al 

centro della pupilla. 

Esame della stereopsi (senso della profondità) 

Il  metodo  più  utilizzato  prevede  la  presentazione  al  paziente  dello  Stereotest  di  Lang  I  o  II.  La 

cartolina rigida deve essere posta a 40 cm di distanza e il soggetto deve percepire tutte le figure in 

rilievo. 

 

PPPrrrooofffeeessssssiiiooonnniiissstttiii...   

Tutte le visite saranno effettuate da professionisti del settore (ortottista o oculista) che saranno individuati  in collaborazione con le associazioni di categoria. Considerando che ogni singolo professionista possa effettuare circa di 30 visite  ogni  mattina,  ne  risulta  che  le  giornate  necessarie  per  lo svolgimento  dell’intero  progetto  siano  1.742,  ovvero  3.483  mattinate distribuite sul territorio italiano secondo la seguente tabella: 

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LLL’’’iiinnnttteeerrrvvveeennntttooo   dddeeelll   CCCeeennntttrrrooo   IIItttaaallliiiaaannnooo   LLLiiiooonnnsss   pppeeerrr   lllaaa   RRRaaaccccccooollltttaaa   dddeeegggllliii   OOOcccccchhhiiiaaallliii   UUUsssaaatttiii...    

Il Centro Italiano Lions per la Raccolta degli Occhiali Usati onlus è uno dei 19 Centri di riciclaggio occhiali Lions (Lions Eyeglasses Recycling Centers L.E.R.C.)  presenti  nel  mondo.  Opera  in  Italia  dal  2003  ed  è  una ripartizione della Fondazione Internazionale dei Lions Clubs. Il Programma Lions di Raccolta e Riciclaggio di Occhiali da Vista è stato adottato quale  attività ufficiale di  servizio del  Lions Clubs  International nell’ottobre  1994,  ma  per  quasi  80  anni,  singoli  club  e  distretti  Lions hanno  raccolto  occhiali  usati  al  fine  di  distribuirli  a  persone  in  stato di bisogno nei Paesi in via di sviluppo. Questo servizio è stato e continua ad essere gratuito. In Italia ha iniziato dal 2003 la propria attività di promozione di raccolta e di riciclaggio il Centro Italiano Lions per la Raccolta degli Occhiali Usati.  

I  bambini  che  parteciperanno  al  Progetto  “100mila  Bambini  per  il  Centenario”  che  non supereranno  lo  screening  saranno  indirizzati  al  proprio  medico  di  base  o  a  un  oculista  per  un ulteriore  esame,  per  la  diagnosi  o  il  trattamento,  il  più  comune  dei  quali  è  un  semplice  paio  di occhiali da vista. Nel  caso  in  cui  gli  specialisti  ritenessero  che  i  bambini  hanno  bisogno  di  un  paio  di  occhiali,  il Centro Italiano Lions Raccolta Occhiali Usati si impegna a consegnarli gratuitamente a chi non può permettersene l’acquisto. Gli  occhiali  da  donare  saranno  reperiti  tra  quelli  usati  raccolti  dai  Lions  italiani  o  preparati appositamente secondo il nuovo progetto di Lions Clubs International all’interno di Sight First. In effetti  la nostra Fondazione è pronta a supportare lo sviluppo delle capacità e di sistemi per la produzione e  la distribuzione di nuovi occhiali, avendo come obiettivo  i bambini bisognosi  in età scolare. Le priorità per i progetti relativi agli errori di rifrazione non corretti sono: 

Concentrarsi sullo sviluppo delle capacità e di sistemi per la produzione e la distribuzione di nuovi occhiali piuttosto che sulla fornitura di occhiali a singoli. 

Avere come obiettivo i bambini in età scolare e altri gruppi bisognosi. 

Mantenere la flessibilità di approccio per adattarsi a tutti gli ambienti. 

Contribuire allo sviluppo di sistemi oculistici completi e sostenibili. 

Utilizzare e/o raccogliere dati per identificare e valutare i progetti. 

Fornire servizi oculistici di alta qualità.  

   

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DOVE C’È BISOGNO, LÌ C’È UN   LION Per maggiori informazioni: Centro Lions per la Vista Centro Italiano Lions per la Raccolta degli Occhiali Usati Località Baraggino – 10034 Chivasso [email protected] 

tel. 346.888.6016