PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI DI NAZIONALITA’ NON ITALIANA · lingua italiana Test, questionari,...

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1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE 1° CIRCOLO UMBERTIDE ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI DI NAZIONALITA’ NON ITALIANA

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DIREZIONE DIDATTICA STATALE

1° CIRCOLO UMBERTIDE

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI DI NAZIONALITA’ NON ITALIANA

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Situazione alunni di nazionalità non italiana

nelle scuole del Circolo

PROVENIENTI DA

Scuola Primaria

Scuola Infanzia

Umbertide Pierantonio

112 24

Umbertide Pierantonio

96 13

Totale

136 Totale 109

TOTALE 1°CIRCOLO UMBERTIDE

245

SOGGETTI PARTECIPANTI

TUTTE LE INSEGNANTI CURRICULARI DEL CIRCOLO AGENZIE DEL TERRITORIO GENITORI

Albania Algeria Cina Ecuador Gran Bretagna Kossovo

Marocco Nigeria Perù Romania Tunisia Ucraina

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Situazione alunni di nazionalità non italiana nelle scuole primarie del Circolo

Situazione alunni di nazionalità non italiana nelle scuole dell’infanzia del Circolo

15/16 16/17 Umbertide

15/16 16/17 Pierantonio

15/16 16/17 Umbertide

15/16 16/17 Pierantonio

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Situazione alunni di nazionalità non italiana nella scuola primaria del Circolo

Situazione alunni di nazionalità non italiana nella scuola dell’infanzia del Circolo

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DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE La rapida crescita del numero degli studenti di nazionalità non italiana che risiedono regolarmente nel nostro territorio, richiede l'attuazione di iniziative per il riconoscimento e il rispetto delle differenti identità culturali. La nostra scuola si è attivata per realizzare progetti interculturali di ampliamento dell’offerta formativa finalizzati alla valorizzazione delle differenze linguistico-culturali e alla promozione di iniziative in tema di integrazione. Per far fronte agli aspetti organizzativi è nata la necessità di investire maggiori risorse ed energie per realizzare una più efficace inclusione. Il concetto di integrazione comporta il passaggio dal focus sullo stereotipo che riguarda lo svantaggio, allo sguardo capace di incontrare l’altro nella sua complessità, nella rete di possibilità e limiti che gli è propria, per identificare piste utili a ideare e realizzare un itinerario formativo significativo. L’obiettivo del progetto è quello di mettere in atto azioni riguardanti le politiche dell’integrazione, nella prospettiva dell’accoglienza, del riconoscimento e della valorizzazione di ciascuno, del diritto all’apprendimento di tutti gli alunni, soprattutto verso chi ha più bisogno di attenzioni formative e in particolare per gli alunni con disabilità e per chi proviene da altri Paesi. Il progetto contribuirà a potenziare le abilità linguistico-comunicative degli studenti, ad avvicinare gli alunni alla conoscenza di un’altra cultura attraverso il potenziamento delle competenze linguistico-disciplinari, a realizzare un’azione educativa mirata ai principi di cittadinanza.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Laboratorio di italiano L2

Output

Potenziare la comunicazione tra culture diverse Realizzare un clima di benessere nel gruppo classe Migliorare la comunicazione, la comprensione, le strutture lessicali della lingua italiana

Test, questionari, giochi linguistici

Miglioramento della comunicazione in lingua italiana, almeno 80% degli alunni 100% del contesto coinvolto Continuo miglioramento del livello di rendimento medio degli alunni con cittadinanza non italiana.

Outcome

Promuovere e diffondere la comunicazione e collaborazione tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’inclusione.

Prodotti realizzati dagli alunni

Innalzamento di 2 punti percentuale del numero di alunni che utilizzano la lingua italiana per comunicare

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RILEVAZIONE DEI BISOGNI

nasce

numero di alunni stranieri in continuo aumento, con conseguenti problemi di accoglienza, interazione, alfabetizzazione

problemi di difficoltà di apprendimento, di insuccesso scolastico, di disagio sociale, con conseguenti rischi di demotivazione, dispersione, devianza

si procede

osservazioni individuali e nel gruppo classe

raccolta di informazioni dalla famiglia

segnalazione di difficoltà linguistiche e di inserimento socio-culturale

coinvolgimento dei docenti per organizzare gli interventi

coinvolgimento del mediatore culturale per favorire l'inserimento socio-culturale

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OBIETTIVI Per gli insegnanti:

Attivare momenti di accoglienza nel

lavoro didattico quotidiano e individuare momenti di integrazione all’interno della classe

Conoscere le problematiche educative derivate dall’inserimento di bambini di nazionalità non italiana nella realtà scolastica: accoglienza, apprendimento dell’italiano, mantenimento della cultura di origine

Progettare adeguati percorsi educativi all’interno della propria classe/sezione coinvolgendo tutto il team docente

Acquisire figure esterne per la facilitazione linguistica

Organizzare laboratori a piccoli gruppi gestiti da figure esterne e da docenti interni

Costruire percorsi di apprendimento a partire dai livelli d’ingresso

Strutturare momenti di condivisione e confronto con altre scuole del territorio

Attivare percorsi di formazione sia per l’approccio interculturale, sia per l’aspetto didattico e momenti di coordinamento per comunicare le esperienze e trasferire le competenze acquisite

Per gli alunni:

Riconoscere che anche l’altro è

portatore di culture. Sviluppare il senso di

appartenenza ad un gruppo e ad una comunità.

Esprimere la propria esperienza utilizzando linguaggi diversi.

Favorire lo sviluppo della lingua del comunicare e la lingua dei concetti.

Ricercare sistemi simbolico-culturali nelle diverse etnie.

Comprendere e rispettare le regole della scuola e del contesto sociale.

Acquisire una convivenza produttiva per una consapevole socializzazione

Passare dalla conoscenza dell'altro ad atteggiamenti permanenti di rispetto e di scambio

Riconoscere altri punti di vista e ad acquisire la consapevolezza di avere una concezione del mondo non condivisa da tutti;

Sviluppare conoscenze, atteggiamenti, valori importanti per vivere in una società multietnica e multiculturale

FINALITA’ Acquisire strumenti, conoscenze e competenze

per vivere la “complessità”

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METODOLOGIA Innanzitutto nel laboratorio si realizza una classe ad abilità differenziate, poiché un gruppo eterogeneo di alunni non italofoni, di diversa età, provenienza, competenza linguistica, si riunisce per apprendere la L2. In secondo luogo l’insegnante adotta metodologie finalizzate a mettere il gruppo di studenti e il singolo alunno al centro, come protagonista attivo del processo di costruzione delle conoscenze. I metodi più utilizzati: Ricerca-azione tramite l’individuazione di percorsi operativi centrati sulla comunicazione e sull’apprendimento delle strutture della lingua italiana, in relazione al vissuto dei bambini, nelle situazioni di vita quotidiana della cultura di appartenenza. Conversazione semi-strutturata attuata in un clima di serenità nel quale l’alunno si sente protetto e stimolato al dialogo e all’ascolto e dalla quale scaturiscono la formulazione delle ipotesi, l’esperienza diretta o virtuale, la verifica delle conoscenze. Total physical response una metodologia che rispetta il periodo del silenzio nel quale l’alunno, seppur stia costruendo la sua interlingua, non si sente ancora abbastanza sicuro da produrre degli enunciati per interagire. In questo caso lo studente può rispondere all’insegnante in modo non verbale, spostandosi nell’aula, indicando oggetti e figure o disegnando, a seconda delle informazioni richieste, dimostrando così il suo livello di competenza ricettiva. Cooperative learning spinge gli alunni a portare a termine un compito insieme, mettendo in comune le risorse di ognuno. Questo tipo di attività favorisce la creazione di un clima comunicativo, lo sviluppo delle competenze sociali e linguistiche, la costruzione di un’immagine positiva di sé e delle proprie potenzialità. Peer tutoring è una metodologia finalizzata al passaggio di conoscenze da un alunno ad un altro meno competente dal punto di vista linguistico.

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SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA

SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

SOSTEGNO LINGUISTICO

OBIETTIVI

Gli insegnanti, tramite il supporto di esperti, progetteranno azioni mirate all’integrazione e all’inserimento degli immigrati nel tessuto sociale, elaboreranno percorsi per orientare le famiglie degli alunni di nazionalità non italiana al fine di facilitare la comunicazione scuola-famiglia e favorire un approccio interculturale nelle pratiche didattiche.

Interagire con il minore straniero per rilevarne e comprenderne le difficoltà.

Sviluppare la comunicazione scuola-famiglia.

Orientare i genitori dei bambini nella conoscenza delle regole scolastiche.

Facilitare l’inserimento e l’integrazione dei nuclei familiari.

Gli insegnanti ricercheranno strategie e modalità efficaci per leggere e possibilmente soddisfare i bisogni d’interazione e di inclusione che la complessità culturale e linguistica richiede e attiveranno percorsi educativi per favorire lo sviluppo di specifiche competenze finalizzate a promuovere la crescita formativa degli alunni di nazionalità non italiana.

Favorire lo sviluppo della lingua del comunicare e dei concetti.

Far acquisire conoscenze, competenze e strumenti linguistici.

Rafforzare le competenze acquisite. Affrontare la sistemazione delle micro

lingue settoriali delle singole discipline scolastiche.

OBIETTIVI

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RISORSE

Professionali Personale

docente del plesso, scuole in

rete, docenti, studenti

universitari

Mediatori culturali Mediatori (delle

diverse nazionalità) disponibili al

bisogno

Materiali materiale didattico ed interculturale

disponibile presso la scuola

Umane Genitori,

associazioni interculturali del

territorio

Spazi Nelle classi/sezioni e nel laboratorio

strutturato

Tempi Durante tutto

l’anno scolastico

Specialisti esterni

docenti, personale medico, volontari

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REALIZZAZIONE

Per facilitare l’ingresso degli alunni neo-arrivati nel sistema scolastico e sociale nel quale saranno inseriti e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo contesto, in fase preliminare, occorre raccogliere una serie di informazioni di merito sull’alunno, che consentano di adottare decisioni adeguate, sia sulla classe in cui deve essere inserito, sia sui percorsi di facilitazione che dovrebbero essere attivati. In seguito, sentito il parere dei docenti interessati, si valutano tutte le informazioni utili ad individuare non solo in quale situazione l’allievo starà meglio, ma anche quale sarà la classe che, per le sue caratteristiche, potrebbe trarre beneficio da questo inserimento. Saranno presi in considerazione: - presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese; - criteri di rilevazione della complessità delle classi; - ripartizione degli alunni nelle classi. L’alunno verrà iscritto con riserva nella classe prescelta, prevedendo anche l’inserimento in una classe immediatamente inferiore, rispetto a quella di iscrizione, solo nel caso di particolari difficoltà e non solo per la non conoscenza della lingua italiana.

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I docenti effettuano prove d’ingresso per valutare le competenze complessive dell’alunno e rilevano i suoi bisogni socio-affettivi, programmano un percorso di apprendimento, individuando anche modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina, favoriscono lo sviluppo di abilità linguistiche, fonetiche, fonologiche, grafiche, anche per mezzo di software didattici, individuano modalità di apprendimento della lingua italiana attraverso percorsi individualizzati, valorizzano le potenzialità degli alunni con disabilità e dei gruppi-classe che li accolgono, per conseguire il successo scolastico di tutti. La Commissione si attiva per avviare percorsi di Italiano L2, utilizzando specifiche competenze e risorse professionali presenti nella scuola, con organico di potenziamento e in orario aggiuntivo di insegnamento. Dopo un’attenta valutazione vengono organizzati laboratori di Italiano L2, articolandoli nei livelli previsti dal Portfolio europeo: livello 1: alfabetizzazione di base, con l’obiettivo che l’alunno acquisisca una padronanza strumentale della lingua italiana. livello 2: consolidamento delle abilità acquisite per migliorare la capacità espressiva e comunicativa, con l’obiettivo che l’alunno raggiunga una padronanza linguistica utile durante il percorso formativo e scolastico e che gli consenta di esprimersi compiutamente e di inserirsi nel nuovo codice comunicativo. Si rivela poi di fondamentale importanza l’instaurazione di un attento e proficuo rapporto tra la scuola, territorio e le famiglie, eventualmente facilitato dall’intervento di mediatori culturali e di associazioni di volontariato. L'attività si svolgerà da per tutto l’anno scolastico e sarà rivolta a tutti gli alunni di nazionalità non italiana.

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LABORATORI

I bambini useranno il laboratorio per acquisire nuove competenze, esprimere e consolidare quelle esistenti, acquisire la padronanza della lingua italiana e produrre materiali multietnici. Il laboratorio sarà strutturato tenendo conto delle attività riferite al PTOF e alle problematiche linguistiche degli alunni che saranno suddivisi per gruppi di livello. Verrà utilizzato durante l’anno scolastico, permettendo full immersion specifiche di approccio e sostegno linguistico. Verrà organizzato e gestito dalle insegnanti di plesso che aderiranno al progetto sia in orario scolastico che extra, coadiuvate al bisogno dalle risorse offerte dal territorio.

ATTIVITA’ CURRICOLARI

Attività di laboratorio Attività di interventi di mediazione Percorsi individualizzati Preparazione materiale di facilitazione Selezione e acquisto di testi per imparare l’italiano L2 Affiancamento dei docenti ai facilitatori linguistici durante

le ore di lezione con gli alunni Raccolta e catalogazione delle immagini Lettura e decodificazione delle immagini Giochi linguistici Produzione di testi di vario genere: acrostici, mesostici,

catene di parole, rime, filastrocche, poesie, proverbi, canzoni, modi di dire

Attività ludiche, motorie e grafico-pittoriche

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COINVOLGIMENTO FAMILIARE

Oltre a prevedere momenti didattici, che favoriscono l’approccio allo studio della lingua italiana, il progetto vuole offrire attività di supporto alle famiglie, tramite mediatore o personale messo a disposizione dagli organismi che operano a vario titolo nel territorio, per facilitare la collaborazione e per un confronto positivo e produttivo tra le diverse culture. Si attiveranno incontri che consentiranno la conoscenza delle regole del sistema scolastico, dell’educazione alimentare, delle norme igieniche e sanitarie. Il progetto prevede confronti con personale della scuola e medico-sanitario esperto del settore.

TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PERCORSO

DOCUMENTAZIONE

Prodotti multimediali e cartacei. Allestimento di uno spazio dove catalogare i materiali

prodotti. Relazione in itinere e finale per documentare le attività

svolte.

Durata del progetto settembre 2016 - giugno 2017

Tempi di realizzazione 4 laboratori (uno per ogni plesso)

Orario Orario scolastico ed extra scolastico per gli insegnanti

Orario scolastico ed extra scolastico per gli alunni

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MONITORAGGIO, RIESAME E MIGLIORAMENTO

Tutto il percorso sarà monitorato per rilevare i progressi e/o per modificare percorsi se non rispondenti alle aspettative. La didattica laboratoriale, la peer-education, il cooperative learning, saranno supportate da strumenti ludici, linguistici, informatici. Saranno monitorati e valutati il miglioramento della comunicazione, il potenziamento delle abilità linguistiche, il consolidamento dell’autonomia operativa, l’accrescimento dell’autostima e della sicurezza nella relazione sia con il gruppo dei pari sia con gli adulti, il livello di collaborazione tra scuola, territorio e famiglia. Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari, essi saranno opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili e semplificati in modo da permettere, almeno, il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Saranno previsti incontri periodici del gruppo di miglioramento finalizzati, oltre che all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle singole attività del progetto, anche all’eventuale ritaratura degli obiettivi, della tempistica e dell’approccio complessivo, in ragione di circostanze, fatti, evidenze che dovessero renderne necessaria la revisione, tenendo in ogni caso presente l’obiettivo di raggiungimento finale del progetto. Al termine del corrente anno scolastico si procederà al monitoraggio delle attività realizzate mediante la somministrazione di questionari volti a misurare la funzionalità, il gradimento, la rispondenza alle aspettative, i punti di forza e le criticità del progetto.