Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

47
DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 1 Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica RELAZIONE TECNICA Oggetto: Rimodellamento morfologico e recupero dell’area di scavo di una ex cava di calcarenite. Sito: C/da Bosco Piano ora den. Via V. Gassman n.60, nel Comune di Vittoria. Ditta: Di Paola s.a.s – Di Paola Roberto con sede in Via Circonvallazione n.11 in Vittoria. PREMESSA In ordine all’incarico ricevuto dalla ditta in epigrafe, lo scrivente Arch. Giovanni Providenza, libero professionista, con studio in Vittoria Via Senia n° 156, iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Ragusa al n° 277, ha predisposto la relazione tecnica che segue da allegare alla richiesta di autorizzazione esecutiva per il progetto di recupero ambientale, relativa al “Rimodellamento morfologico e recupero dell’area di scavo dell’ex cava di calcarenite dismessa n. 462/A” denominata Bosco Piano – Bordonaro, sita in c/da Bosco Piano lungo la strada den. Via V. Gassman n. 60, nel territorio del Comune di Vittoria (RG). La cava regolarmente autorizzata dal Distretto Minerario di Catania con determina di subingresso n. 17/03 del 09/04/2003 alla ditta Di Paola s.a.s., giusta autorizzazione originaria n. 10/00 del 05/06/2000 a favore della Ditta Bordonaro Benedetto, ha cessato l’attività in data 04/06/2000. La ditta intende procedere alla sistemazione ambientale della cava, assumendone l’intero onere, con la redazione del progetto definitivo delle opere di recupero ambientale della cava e diritto allo svincolo della fideiussione assicurativa per le opere di recupero. L’attività di escavazione dell’ex cava estrattiva negli anni 90 ha prodotto nel tempo una depressione morfologica, con un unico settore di scavo, degradato, che non consente l’uso e la destinazione produttiva originaria del terreno. Al fine di eliminare le difformità, provocate dall’attività di coltivazione della cava e ricondurre il terreno al suo utilizzo naturale, cosi come previsto nel progetto di massima allegato al piano di coltivazione della cava, con il relativo ripristino morfologico nonché alla sistemazione idraulico-agraria e ambientale del sito. E’ quindi previsto il ricolmo, dello scavo prodotto, con materiali idonei e conformi alla normativa di settore, redigendo un progetto definitivo/esecutivo nel rispetto della norma che regolamenta il recupero urbanistico– ambientale delle aree degradate. In progetto sono previste tutte le indicazioni di carattere ambientale e geologico finalizzate alla fattibilità dell’opera e nel rispetto delle condizioni idrogeologico-ambientali dei terreni adiacenti, provvedendo altresì agli aspetti geologico-tecnico e ambientali dell’area interessata dalle opere di recupero in progetto e delle aree circostanti. L’intervento proposto, ha l’obiettivo di riportare il terreno alle origini ante cava, già trasformato dalla ditta proprietaria a causa dell’attività estrattiva, pertanto il recupero ambientale finale produrrà il risanamento delle superfici degradate dall’attività estrattiva da destinare a fini produttivi e funzionali.

Transcript of Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Page 1: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 1

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

RELAZIONE TECNICA

Oggetto: Rimodellamento morfologico e recupero dell’area di scavo di una ex cava di calcarenite.

Sito: C/da Bosco Piano ora den. Via V. Gassman n.60, nel Comune di Vittoria.

Ditta: Di Paola s.a.s – Di Paola Roberto con sede in Via Circonvallazione n.11 in Vittoria.

PREMESSA

In ordine all’incarico ricevuto dalla ditta in epigrafe, lo scrivente Arch. Giovanni Providenza, libero professionista, con studio in Vittoria Via Senia n° 156, iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Ragusa al n° 277, ha predisposto la relazione tecnica che segue da allegare alla richiesta di autorizzazione esecutiva per il progetto di recupero ambientale, relativa al “Rimodellamento morfologico e recupero dell’area di scavo dell’ex cava di calcarenite dismessa n. 462/A” denominata Bosco Piano – Bordonaro, sita in c/da Bosco Piano lungo la strada den. Via V. Gassman n. 60, nel territorio del Comune di Vittoria (RG).

La cava regolarmente autorizzata dal Distretto Minerario di Catania con determina di

subingresso n. 17/03 del 09/04/2003 alla ditta Di Paola s.a.s., giusta autorizzazione originaria n. 10/00 del 05/06/2000 a favore della Ditta Bordonaro Benedetto, ha cessato l’attività in data 04/06/2000. La ditta intende procedere alla sistemazione ambientale della cava, assumendone l’intero onere, con la redazione del progetto definitivo delle opere di recupero ambientale della cava e diritto allo svincolo della fideiussione assicurativa per le opere di recupero.

L’attività di escavazione dell’ex cava estrattiva negli anni 90 ha prodotto nel tempo una

depressione morfologica, con un unico settore di scavo, degradato, che non consente l’uso e la destinazione produttiva originaria del terreno.

Al fine di eliminare le difformità, provocate dall’attività di coltivazione della cava e ricondurre il terreno al suo utilizzo naturale, cosi come previsto nel progetto di massima allegato al piano di coltivazione della cava, con il relativo ripristino morfologico nonché alla sistemazione idraulico-agraria e ambientale del sito. E’ quindi previsto il ricolmo, dello scavo prodotto, con materiali idonei e conformi alla normativa di settore, redigendo un progetto definitivo/esecutivo nel rispetto della norma che regolamenta il recupero urbanistico–ambientale delle aree degradate.

In progetto sono previste tutte le indicazioni di carattere ambientale e geologico

finalizzate alla fattibilità dell’opera e nel rispetto delle condizioni idrogeologico-ambientali dei terreni adiacenti, provvedendo altresì agli aspetti geologico-tecnico e ambientali dell’area interessata dalle opere di recupero in progetto e delle aree circostanti.

L’intervento proposto, ha l’obiettivo di riportare il terreno alle origini ante cava, già

trasformato dalla ditta proprietaria a causa dell’attività estrattiva, pertanto il recupero ambientale finale produrrà il risanamento delle superfici degradate dall’attività estrattiva da destinare a fini produttivi e funzionali.

Page 2: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 2

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

1) QUADRO DI RIFERIMENTO LEGISLATIVO

Il sottoscritto, prima della redazione del progetto di recupero di cui in epigrafe, ha verificato le norme di riferimento nazionale, della Regione Sicilia in materia ambientale, di recupero delle cave, ed ha analizzato le norme di attinenza che di seguito si riassumono:

LEGGE REGIONALE 9 dicembre 1980 n. 127 (Disposizione per la coltivazione dei giacimenti minerari da cava e provvedimenti per il rilascio e lo sviluppo del comparto lapideo di pregio nel territorio della Regione Siciliana).

CIRCOLARE 8 settembre 1997, prot. n. 19986/U (ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE . Recupero ambientale della cava)

DECRETO LEGISLATIVO 5 febbraio 1997 n. 22 (Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggi).

DECRETO MINISTERIALE 5 febbraio 1998 (Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi dell’art. 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22. ALLEGATO 1 – Sub allegato 1)

LEGGE 21 DICEMBRE 2001 n. 443 (Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilascio delle attività produttive).

PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI DELLA REGIONE SICILIA (Adottato con ordinanza Commissariale n. 1116 del 18 dicembre 2002)

DECRETO LEGISLATIVO 13 gennaio 2003 (Attuazione della direttiva 1999/31/CE – Discariche di rifiuti)

DECRETO 22 settembre 2003 (Direttive relative al recupero ambientale di aree degradate di cui all’art. 5 del decreto ministeriale 5 febbraio 1998 n. 72 e s.m.i. -Decreto 27 ottobre 2003 e note di chiarimento del 20 marzo 2004).

DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006 N. 152 (Norme in materia ambientale.)

DECRETO 5 aprile 2006 N. 186 (Regolamento recante modifiche al decreto ministeriale 5 febbraio 1998).

DECRETO LEGISLATIVO 16 gennaio 2008, n. 4 (Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale).

DECRETO ASSESSORIALE del 11 dicembre 2008 (Linee guida sull'utilizzo delle terre e rocce da scavo a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008, dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana).

DECRETO 10 agosto 2012 , n. 161 (Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo). DECRETO Legge 43/2013, convertito dalla L.71/2013. DECRETO Legge 69/2013, convertito dalla L.98/2013. DECRETO Legge 133/2014, convertito dalla L.164/2014.

Page 3: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 3

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

2) PROPONENTE E SINTESI DEL PROGETTO

La Di Paola s.a.s. - Di Paola Roberto è comodataria dell’immobile sito in c/da Bosco

Piano, posto lungo la strada denominata ora Via Gassman n. 60, dove si svolge oltre all’attività di cava (oggetto di recupero), anche l’attività recupero rifiuti speciali non pericolosi, nonché il trasporto degli stessi.

La ditta in area limitrofa alla cava, essendo in possesso di certificazione SOA, svolge attività di costruzione di edifici civili e industriali, impianti per trasformazione/distribuzione energia elettrica e pubblica illuminazione, impianti tecnologici, opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale, opere di ingegneria naturalistica - strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, metropolitane - acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione, opere marittime e lavori di dragaggio, stradale non luminosa, barriere stradali di sicurezza, opere strutturali speciali, impianti di potabilizzazione e depurazione, verde e arredo urbano, pavimenti e sovrastrutture speciali.

L’impresa Di Paola s.a.s. esercita, in impianto attiguo all’area di cava, anche l’attività di recupero rifiuti, giusta A.U.A. rilasciata dalla Direzione Sviluppo Economico Attività Produttive Turismo S.U.A.P. del Comune di Vittoria in data 18.04.2016, ed inoltre utilizza direttamente nei propri cantieri di lavoro parte dei materiali di recupero (MPS) per la costruzione di rilevati e sottofondi stradali e opere connesse per conto della committenza pubblica e privata.

Pertanto la ditta Di Paola s.a.s., risulta: - iscritta nel registro delle imprese della C.C.I.A.A. di Ragusa col numero 01205660887, - in possesso della certificazione di qualità n. KI-083190, rilasciata da: Kiwa Iyalia

S.p.A. scadenza 29.12.2016; - titolare dell’attestazione SOA con codice identificativo 020968320966, numero

39715/10/00, scadenza 18.02.2018; - è iscritta al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sez. Albo

Nazionali Gestori Ambientali, abilitata alla seguenti categorie: 2-bis, 1°, 4°, 5°, 8°, 9°, 10°. Di seguito si evidenziano le certificazioni rilasciate da CERTYCEQ e l’attestato di qualificazione alla esecuzione di lavori pubblici rilasciata dalla CQOP SOA.…..

Page 4: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 4

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Page 5: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 5

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

La sede dell’attività operativa della ditta ubicata in C/da Bosco Piano, disposta limitrofa all’area di cava ha una superficie di mq 68.101,00 con la presenza di infrastrutture e impianti mobili di frantumazione, pesa a bilico, parcheggi e depositi, adeguati per l’attività di recupero rifiuti da R13 di cui all’allegato C del D. Lgs. 22/97 e ss.mm.ii., con diverse tipologie di rifiuti e di CER non pericolosi, che di seguito si elencano.

Detta attività risulta munita di autorizzazione, sia da parte del Comune di Vittoria che del Libero Consorzio Comunale di Ragusa.

Basato sullo schema di trasposizione dai codici CER di cui agli allegati della Decisione 2000/532/Ce, ai codici dell’elenco dei rifiuti di cui alla Decisione 2014/955/UE

Tipologia Allegati 1 e 2 del

D.M. 5/02/98 Allegato C

Modificati dal D.M n° 186 del

05.04.2006

CODICE C.E.R. DESCRIZIONE DEI RIFIUTI

170504

terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03

QUANTITATIVI MASSIMI ANNUI

ATTIVITA’

SVOLTA da R1 a R13

MESSA IN RISERVA

Recupero Riciclo

t/a Capacità

Impianto t/g.

Capacità Annua

t/a

Tipologia 7.31bis: Terre e rocce da scavo

170504 terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03

3.000 20.000 20.000 R13 R10

Tipologia 7.2: Rifiuti di rocce da cave autorizzate

010408 scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 010407

010409 scarti di sabbia e argilla

010410 polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce 010407

010413 rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 010407

1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Tipologia 7.1: Rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali

170101 cemento 170102 mattoni 170103 mattonelle e ceramiche 170107 miscugli di scorie di

cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 170106

170802 materiali da costruzione a base di gesso, diversi da quelli di cui alla voce 170801

170904 rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903

101311 rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci 101309 e 101310

2.500 20.000 20.000 R 13 / R10

Page 6: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 6

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Tipologia 7.4: Sfridi di laterizio cotto ed argilla espansa

101203 polveri e particolato 101206 stampi di scarto 101208 scarti di ceramica, mattoni,

mattonelle e materiali da costruzione

100 500 500 R 13 / R10

Tipologia 7.11: Pietrisco tolto d'opera

170508 pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 170507 3.000 10.000 2.500 R 13 / R10

Tipologia 7.14: Detriti di perforazione

010507 fanghi e rifiuti di perforazione contenenti barite, diversi da quelli delle voci 010505 e 010506 010504 fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci 170504 terra e roccia da scavo

1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Tipologia 7.18: Rifiuti costituiti da pietrisco di vagliatura del calcare

010102 rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi 010308 polveri e residui affini diversi da quelli di cui alla voce 010307 010408 scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 010407 010410 polveri e residui affini, diversi di quelli di cui alla voce 010407 020402 carbonato di calcio fuori specifica 020701 rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima

100 500 500 R 13 / R10

Tipologia 7.30: Sabbia e conchiglie che residuano dalla vagliatura dei rifiuti provenienti dalla pulizia degli arenili

170506 fanghi di dragaggio, diversi da quelli di cui alla voce 170505 200303 residui della pulizia stradale

200 500 500 R 13 / R10

Tipologia 7.31: Terre da coltivo, derivanti da pulizia di materiali vegetali eduli e dalla battitura della lana sucida

020401 terriccio residuo dalle operazioni di pulizia e lavaggio barbabietole 1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Tipologia 12.3: Fanghi e polveri da segaggione e lavorazione pietre, marmi e ardesie

010410 polveri e residui affini, diverse da quelle di cui alla voce 010407 010413 rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diverse da quelle di cui alla voce 010407

1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Page 7: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 7

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Tipologia 12.4: Fanghi e polveri da segaggione, molatura e lavorazione granito

010410 polveri e residui affini, diverse da quelle di cui alla voce 010407 010413 rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diverse da quelle di cui alla voce 010407

500 1.000 1.000 R 13 / R10

Tipologia 12.7: Fanghi costituiti da inerti

010102 rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi 010409 scarti di sabbia e argilla 010410 polveri e residui affini, diverse da quelle di cui alla voce 010407 010412 sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alle voci 010407 e 010411

1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Tipologia 12.9: Fango secco di natura sabbiosa

101103 scarti di materiali in fibra a base di vetro 500 1.000 1.000 R 13 / R10

Tipologia 13.2: Ceneri dalla combustione di biomasse (paglia, vinacce) ed affini, legno, pannelli, fanghi di cartiere

190112 ceneri pesanti e scorie, diverse da quelle di cui alla voce 190111 190114 ceneri leggere, diverse da quelle di cui alla voce 190113 100101 ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce 100104) 100115 ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce 100114 100103 ceneri leggere di torba e di legno non trattato 100117 ceneri leggere prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce 100116

///// ////// 1.000 R10

7.31bis TIPOLOGIA: Terre e rocce di scavo [170504].

7.31bis.1 Provenienza: attività di scavo.

7.31bis.2 Caratteristiche del rifiuto: materiale inerte vario costituito da terra con la presenza di ciottoli sabbia,

ghiaia, trovanti, anche di origine antropica..

7.31bis.3 Attività di recupero:

b) utilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato all’esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal

quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10]

7.2 TIPOLOGIA: rifiuti di rocce da cave autorizzate [010202] [010401] [010403] [010406].

7.2.1 Provenienza: attività di lavorazione dei materiali lapidei.

7.2.2 Caratteristiche del rifiuto: materiale inerte in pezzatura e forma varia, comprese le polveri.

7.2.3 Attività di recupero:

Page 8: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 8

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

e) utilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato all’esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10]

7.1 TIPOLOGIA: rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali, purché privi di amianto [101311] [170101] [170102] [170103] [170107] [170802] [170904] [200301]

7.1.1 Provenienza: attività di demolizione, frantumazione e costruzione; selezione da RSU e/o RAU: manutenzione reti; attività di produzione di lastre e manufatti in fibrocemento.

7.1.2 Caratteristiche del rifiuto: materiale inerte, laterizio e ceramica cotta anche con presenza di frazioni metalliche, legno, plastica, carta e isolanti escluso amianto.

7.1.3 Attività di recupero:

a) messa in riserva di rifiuti inerti [R13]

b) utilizzo per recuperi ambientali previo trattamento mediante fasi meccaniche e tecnologicamente interconnesse di macinazione, vagliatura, selezione granulometrica e separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate per l'ottenimento di frazione inerti di natura lapidea a granulometria idonea e selezionata (il recupero è subordinato all’esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10].

7.4 Tipologia: sfridi di laterizio cotto ed argilla espansa [101203] [101206] [101208].

7.4.1 Provenienza: attività di produzione di laterizi e di argilla espansa e perlite espansa.

7.4.2 Caratteristiche del rifiuto: frammenti di materiale argilloso cotto, e materiale perlitico.

7.4.3 Attività di recupero: e) recuperi ambientali previo eventuale trattamento di cui al punto c) (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10]

7.11 Tipologia: pietrisco tolto d'opera [170508].

7.11.1 Provenienza: manutenzione delle strutture ferroviarie.

7.11.2 Caratteristiche del rifiuto: pietrisco tolto d'opera costituito da roccia silicea e cristallina o calcare per circa il 70%, con sabbia e argilla per circa il 30%.

7.11.3 Attività di recupero:

e) recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10];

7.14 Tipologia: detriti di perforazione [010507] [010504] [170504].

7.14.1 Provenienza: attività di trivellazione pali di fondazione su terreno vergine; ricerca e coltivazione idrocarburi su terra e in mare; ricerca e coltivazione geotermica; perforazioni per ricerche e coltivazioni minerarie in generale; perforazioni geognostiche di grande profondità; perforazioni per pozzi d'acqua.

7.14.2 Caratteristiche del rifiuto: detriti con presenza di acqua/bentonite, di acqua/bentonite/barite, di olio/organo smectiti/barite, contenenti idrocarburi in concentrazioni inferiori a 1000 mg/Kg sul secco, IPA <10 ppm.

7.14.3 Attività di recupero:

b) utilizzo per recuperi ambientali, previa eventuale desalinizzazione (il recupero è subordinato all'esecuzione

Page 9: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 9

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10].

7.18 Tipologia: scarti da vagliatura latte di calce [060314] [101304] [070199]

7.18.1 Provenienza: industria chimica; industria della calce, industria petrolchimica.

7.18.2 Caratteristiche del rifiuto: miscela di carbonato, ossido e idrossido di calcio (~ 82%) e silice, allumina e ossido di ferro (~ 18%).

7.18.3 Attività di recupero: e) attività di recupero ambientale (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10]

7.31 Tipologia: terre da coltivo, derivanti da pulizia di materiali vegetali eduli e dalla battitura della lana sucida: [020199] [020401]

7.31.1 Provenienza: industria agroalimentare in genere e industria laniera.

7.31.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto costituito da terriccio con eventuali parti vegetali e sostanze organiche; parti di fibra di lana.

7.31.3 Attività di recupero:

b) utilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto ad esclusione del parametro COD) [R10]

12.3 Tipologia: fanghi e polveri da segaggione e lavorazione pietre, marmi e ardesie [010410] [010413] [010410] [010413].

12.3.1 Provenienza: lavorazione materiali lapidei di natura calcarea.

12.3.2 Caratteristiche del rifiuto: fanghi contenenti oltre l'85% di carbonato di calcio sul secco.

12.3.3 Attività di recupero: previa eventuale disidratazione, essiccamento, vagliatura, frantumazione, micronizzazione:

f) attività di recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10]

12.4 Tipologia: fanghi e polveri da segaggione, molatura e lavorazione granito [010410] [010413] [010410] [010413].

12.4.1 Provenienza: lavorazione materiali lapidei di natura silicea.

12.4.2 Caratteristiche del rifiuto: fanghi filtropressati palabili contenenti oltre il 50% di silicati.

12.4.3 Attività di recupero: previa eventuale disidratazione, essiccazione, vagliatura, micronizzazione, compattazione, deferrizzazione:

f) utilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10]

12.7 Tipologia: fanghi costituiti da inerti [010102] [010410] [010409] [010412] [010412].

12.7.1 Provenienza: chiarificazione o decantazione naturale di acque da lavaggio di inerti; attività estrattive.

12.7.2 Caratteristiche del rifiuto: fanghi contenenti limi, argille, terriccio ed eventuali elementi di natura vegetale.

Page 10: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 10

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

12.7.3 Attività di recupero: previa eventuale disidratazione:

c) recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10]

12.9 Tipologia: fango secco di natura sabbiosa [101103].

12.9.1 Provenienza: molatura del vetro.

12.9.2 Caratteristiche del rifiuto: solido palabile di colore grigio con umidità pari al 50%, contenente piombo <60 ppm e rame totale <400 ppm sul secco..

12.9.3 Attività di recupero: a) recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) [R10]

13.2. Tipologia: ceneri dalla combustione di biomasse (paglia, vinacce) ed affini, legno, pannelli, fanghi di cartiere [190112] [190114] [100101] [100115] [100103] [100117].

13.2.1 Provenienza: impianti di recupero energetico di biomasse, legno e fanghi di cartiera.

13.2.2 Caratteristiche del rifiuto: ceneri costituite principalmente da potassio, calcio, sodio e loro composti; PCDD in concentrazione non superiore a 0.1 ppb sul secco, PCB, PCT <5 ppm sul secco.

13.2.3 Attività di recupero:

d) riutilizzo per recuperi ambientali (il recupero è subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) con esclusione delle ceneri derivanti dalla combustione dei rifiuti di cui ai punti 9.5 e 9.6 del presente allegato [R10]

Proprietà degli immobili:

Immobile n.1 ubicato in Via V. Gassman (ex C/da Bosco Piano). Con atto di vendita, rogato in data 10.03.1998 rep. n.28.112 e fascicolo n.6.562, da Dr.

Maria Di Matteo, notaio in Vittoria, il Sig. Di Paola Cesare, ha acquistato nel Comune di Vittoria un distacco di terra;

Immobile n.2 ubicato in Via del Cerasuolo di Vittoria (ex C/da Boscopiano). Con atto di vendita, rogato in data 18.01.2001 rep. n.38.287 e fascicolo n.8.922, da Dr.

Maria Di Matteo, notaio in Vittoria, il Sig. Di Paola Cesare, ha acquistato nel Comune di Vittoria un distacco di terra.

Gli immobili prima descritti, sono condotti in comodato dalla società Di Paola s.a.s. - Di Paola Roberto con sede legale in Via Circonvallazione n.11 con Partita IVA 01205660887, giusto contratto registrato presso l’Agenzia delle Entrate di Vittoria, in data 25/03/2015.

Page 11: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 11

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Individuazione catastale: Immobile n.1, ubicato in Via V. Gassman (ex C/da Bosco Piano), è censito al N.C.T. di

Vittoria, al Foglio n. 68 Particelle 622, 617, 619, 193, 397, 192, 265, 304, 266, 609, 610, 157, 189, 624.

Agenzia del Territorio – Ufficio Provinciale di Ragusa Foglio P.lle Superf. Ha Qualità classe Redd. Dom. Redd.Agr.

68 265 00.74.20 Seminativ.arbore

3 38,32 11,50 266 00.38.40 Seminativ.arbore 3 19,83 5,95 304 00.46.50 Seminativ.arbore 3

10,81 4,32

622 00.01.91 Seminativ.arbore 3

0,99 0,30 617 00.23.72 Seminativ.arbore 4

7,96 2,45

619 00.53.30 Seminativ.arbore 4

17,89 5,51 193 00.00.43 Fabb rurale 192 00.28.70 Agrumeto 2 142,29 37,06 397 00.14.65 Agrumeto 2 72,63 18,92

Page 12: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 12

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

609 00.24.00 Seminativo 3 5,58 2,23 610 00.44.00 Seminativo 3 10,23 4,09 189 00.01.50 Fabb rurale 157 00.33.50 Seminativo 3 33,50 10,05 624 00.00.12 Seminati. arboreo 4 0,04 0,01

03.84.93

Immobile n.2 ubicato in Via del Cerasuolo di Vittoria (ex C/da Bosco Piano). è censito al N.C.T. di Vittoria, Foglio 68 Particelle 152, 184, 302, 143, 144, 147, 148,

195, 722, 399; N.C.E.U. di Vittoria, Foglio 68 mappale 450 sub 1, 2 e 3, mappale 724. Agenzia del Territorio – Ufficio Provinciale di Ragusa Foglio P.lle Superf. Ha Qualità classe Redd. Dom. Redd.Agr.

68 152 00.74.00 Seminativ.arbore

3 38,32 11,50 184 00.40.80 Seminativ.arbore 3 19,83 5,95 302 00.96.70 Seminativ.arbore 3

10,81 4,32

143 00.10.00 Seminativ.arbore 4 3,36 1,03 144 00.09.60 Seminativ.arbore 4 3,22 0,99 147 00.00.59 Fabbricato rurale 148 00.41.34 Agrumeto 2 190,02 53,38 195 00.06.60 Agrumeto 2 32,72 8,52 399 00.16.45

02.96.08

Page 13: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 13

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Gli immobili prima descritti sono stati acquisiti in periodi temporali diversi, risultano, accorpati dalla particella 399, il sito dell’impianto di recupero rifiuti è accessibile da Via del Cerasuolo di Vittoria (ex C.da Bosco Piano), nella cui prossimità, risulta allocata la pesa e “l’Area di Conferimento/Accettazione dei rifiuti”; invece l’ingresso di Via Gassman è stato inibito al transito di automezzi, per cui attualmente viene utilizzato come uscita di sicurezza.

Gli immobili descritti si compongono come di seguito: - Area A1 lato via del Cerasuolo di Vittoria: comprende area di accettazione dei rifiuti e relativa pesatura, costituita da un piazzale

pavimentato in calcestruzzo e sottostante guaina asfaltica per effettuare il recupero della acque di prima pioggia, che ha una superficie di circa mq 4.739,31.

All’interno di tale area è allocata la pesa per la verifica dei quantitativi dei rifiuti in entrata ed uscita dall’impianto, munita di monoblocco prefabbricato da ausilio alla predisposizione ed al controllo della documentazione di accompagnamento rifiuti;

La pesa è stata realizzata sopraelevata rispetto al piano del piazzale di ingresso ed ha le dimensioni di mt. 14,00 x 3,00 e portata di kg. 60.000.

Detta pesa è costituita da una struttura metallica, modulare, con una corsia centrale smontabile per l’ispezione. L'ispezione della zona di alloggiamento delle celle di carico avviene dall’alto tramite la rimozione di piccole piastre collocate direttamente sopra i punti di ricezione dei carichi. Tale accesso consente le periodiche operazione di pulizia, regolazione dell'oscillazione del ponte nonché la eventuale rimozione delle celle di carico.

Dette celle di carico, del tipo a compressione, sono omologate e collegate ad una apparecchiatura elettronica di pesatura dotata di autorizzazione CE in conformità alla Direttiva 384/90 CEE. II terminale elettronico di visualizzazione del peso è installato all’interno del monoblocco prefabbricato dove opera l’addetto alla pesa.

- AREA A2 lato via Gassman: comprende l’area di cava avente una superficie di mq 15.545,00 e l’area di stoccaggio

rifiuti, costituita da un piazzale già pavimentato con guaina asfaltica di circa mq. 4.845,70 e impianto acque di prima pioggia.

Concessione Edilizia ed Autorizzazioni Edilizie rilasciate.

Per gli immobili di cui sopra, sono stati rilasciati i seguenti titoli autorizzativi:

Autorizzazione Edilizia n.220 del 09.09.2008 e rinnovo n.58/2010, (via Gassman);

Concessione Edilizia in Sanatoria n.399/SA del 03.11.2010, (Via del Cerasuolo);

Autorizzazione Edilizia n.130 del 28.07.2015, (Via del Cerasuolo);

Autorizzazione Edilizia n.215 del 12.11.2014, (Via del Cerasuolo);

Autorizzazione Edilizia n.57 del 27.03.2015, (via Gassman);

S.C.I.A. prot. 10453 del 9.12.2015 (Via Gassman e via del Cerasuolo).

Autorizzazioni ambientali.

A.U.A. prot. 2100 del 18.04.2016.

Page 14: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 14

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Sintesi del Progetto La ditta, al fine di ottimizzare, migliorare e integrare l’attività di recupero ai sensi del

D.Lgs. 152/06 e s.m.i, chiede di avvalersi della prerogativa di all’art. 4, comma 2 della L.R. 22/81, ossia di effettuare in proprio i lavori di sistemazione per il recupero ambientale della cava, assumendone sin da ora l’intero onere, producendo il necessario progetto definitivo/esecutivo, allegato alla presente, che prevede l’utilizzo della ricomposizione del sito, con l’uso di rifiuti inerti, sottoprodotti e materie prime seconde provenienti da operazioni di recupero.

Il sito di contrada Bosco Piano, lungo la strada ora den. Via Gassman n. 60, interessato

dalle operazioni di recupero e dall’intervento in progetto (ricolmo ex cava di calcarenite), è di fatto un intervento esecutivo che sviluppa un originario progetto di massima previsto quale opera di recupero ambientale, autorizzato dal Comune di Vittoria con nota n. 9162/42996 del 29.11.1999 per l’area in oggetto.

Il progetto esecutivo è stato subordinato al programma di massima di recupero autorizzato, allo stato finale residuale di sfruttamento coltivazione della cava ed alle esigenze di utilizzazione produttiva del sito. Con il progetto di recupero s'intende creare un assetto geomorfologico, idraulico e vegetazionale finale il più possibile analogo a quello preesistente allo scavo onde ripristinare gli usi e le destinazioni preesistenti.

Il progetto, conformemente agli standard della Regione Siciliana, è stato redatto, ai sensi della vigente legislazione ambientale nazionale di settore, per l’utilizzo dei materiali si scavo (D.M. 10 agosto 2012 n. 161 e decreto del fare) e dei rifiuti inerti (D. Lgs. 152/06 e s.m.i), prevede il rimodellamento morfologico totale dell’ex cava, ricolmando il settore di scavo a fossa della cava, con pendenze adeguata all’uso agricolo e produttivo del sito, utilizzando per i ricolmi materiali inerti idonei, raccordando le nuove superfici generate con il profilo esistente sui margini dello scavo, che per grandi linee riprende la conformazione idrogeomorfologica del sito ante-operam, con quote finali compatibili con la morfologia attuale dei luoghi.

L’insediamento presenta inoltre: - Recinzione dell’area di intervento con schermatura a verde; - Uffici, pesa e area lavorazione ove è possibile manipolare i materiali in entrata con

impianti mobili. - Area per presidi idraulici; - Piste per la viabilità interna.

L’area destinata alla lavorazione dei materiali (area disponibile della ditta), da utilizzare

per il ricolmo morfologico ha una superficie utile di mq. 4.875,00 è utilmente suddivisa in settori per consentire l’eventuale stoccaggio dei materiali da sottoporre a trattamento prima di essere conferiti nella cava.

L’area escavata consentirà il deposito definitivo di circa mc 153.270 di materiali inerti con una previsione costante nell’arco temporale in anni 5, pari a un volume teorico max di conferimento annuale di circa 30.000 mc/anno.

Nel sito possono essere conferiti, terre e rocce da scavo, materiali di recupero, scarti di estrazione di cave, materiali terrosi provenienti dall’attività di lavorazione della società richiedente.

La gestione prevede criteri di conduzione dell’impianto improntata ai principi di responsabilità, di sicurezza e finalizzata ad assicurare una elevata protezione dell’ambiente, con controlli efficaci per la salute dell’uomo (Piano di gestione operativa, gestione post-operativa, sorveglianza e controllo).

Page 15: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 15

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

3) INQUADRAMENTO URBANISTICO-TERRITORIALE E REGIME

VINCOLISTICO DELLA ZONA

Il terreno “de quo” è ubicato in contrada Bosco Piano, lungo la strada den. Via Gassman n. 60 (188,00 mt s.l.m.), alla periferia nord della Città di Vittoria, all'interno dell’area in questione è disposto l’insediamento estrattivo, oggetto di recupero morfologico, il quale ricade secondo la cartografia dell'I.G.M. nella tavoletta "Vittoria " a scala 1:25000, del Foglio 276 RAGUSA e nella sezione: 647030 – Vittoria Nord a scala 1:10000 della Cartografia Tecnica Regionale (cfr. Tav. 01 – INQUADRAMENTO TERRITORIALE AREA DI INTERVENTO).

Oggetto del progetto d’intervento è appunto l’area posta ai margini della periferia di

Vittoria, facente parte della Piana di Vittoria-Acate, per buona parte, interessata da diverse attività produttivo-estrattive, caratterizzata da criticità ambientali.

La Zona dista circa 2,000 Km dalla periferia dell’abitato di Vittoria ed è raggiungibile

dalla variante alla SS 115 Vittoria –Comiso, in cui s’immette la Strada Comunale Bosco Piano-Salmè, ora denominata Via Gassman, da cui dopo aver percorso circa 800 m, si accede al sito.

Urbanisticamente la zona, nelle previsioni del vigente Piano Regolatore Generale,

approvato e reso esecutivo con le modifiche di cui al Decreto ARTA n. 1151 del 16/10/2003, risulta ricadere all’interno della Z.T.O “E” (Zona prevalentemente destinata agli usi agricoli), non gravata da vincoli di tutela e fasce di rispetto e/o limitazioni ostative ai sensi dell’ex art. 7 della L.R. 24/91.

L’area risulta inserita nel piano cave della Regione Sicilia relativo al territorio del Comune di Vittoria e non risulta gravata da vincoli e limitazioni ostative ai sensi dell’art. 134 comma 1, lett. a) e b) Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio approvato con il D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. (cfr Tav. 02 – REGIME VINCOLISTICOE DESTINAZIONE URBANISTICA).

Per quanto riguarda invece gli atti di pianificazione territoriale e d’interesse regionale e

nazionale, l’area individuata non è annoverata ai sensi degli artt. 2 e 3 del D.P.R. 357/97 tra: • le aree e i siti di importanza comunitaria (SIC e/o pSIC) • le zone speciali di conservazione (ZSC) • le zone di protezione speciale (ZPS)

Non interferisce con i Piani di Bacino e con le finalità di cui all’art. 17 della Legge 183/1989 e, non ricade nelle zone di rispetto di cui all’art. 21 del D. Lgs. N° 152/99.

Page 16: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 16

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

L’area ricade nel bacino idrografico del fiume Ippari [1] - codificato al n. 080 del Piano

stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) della Regione Siciliana e non risulta interessata da fenomeni franosi, né di pericolosità e rischio geomorfologico e idraulico, così come emerge rispettivamente, dall’esame della Carta della pericolosità e del rischio geomorfologico e della Carta del rischio idraulico per fenomeni di esondazione del P.A.I.

Per quanto attiene il PFR (Piano Forestale Regionale), l’area non è inclusa nelle zone a

priorità di intervento, anche per l’assenza di vincolo di tutela idrogeologico. Il Piano individua le aree d’intervento caratterizzate da livelli di priorità, definiti in base

alla necessità e all’urgenza di interventi forestali finalizzati alla:

• mitigazione degli effetti del dissesto idrogeologico; • del rischio di desertificazione e alla riduzione della frammentazione delle risorse forestali contribuendo cosi allo sviluppo della rete ecologica siciliana[2].

[1] Cfr. Regione Siciliana, Assessorato Territorio e Ambiente, Dipartimento Territorio e Ambiente – Servizio a “Assetto del territorio e difesa del suolo, Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico – Bacino idrografico del F. Ippari (080) e aree comprese tra il bacino del F. Acate-Dirillo (079) e il bacino del F. Irminio (081) dell’anno 2005.

[2] Cfr. Regione Siciliana, Assessorato Agricoltura e Foreste- Dipartimento Foreste –Dipartimento interventi strutturali-Servizio IX. Piano Forestale Regionale (PFR). Aree a priorità di intervento.

1

2

Page 17: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 17

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Nel Piano Paesistico Regionale la zona ricade in Ambito 16, denominato “Area delle colline di Caltagirone e di Vittoria”, disciplinato dalle norme di salvaguardia del Piano Paesaggistico della provincia di Ragusa adottato con D.A. n. 1767 del 10 agosto 2010.

Tale Ambito 16 individua un paesaggio marcato dalla grande linea di rottura che separa

nettamente le formazioni delle sabbie plioceniche e il calcare miocenico dell’altopiano ibleo.

Il territorio di Vittoria, chiamato “Valle dell’Ippari” segna il paesaggio definendo la vasta e fertile pianura di Vittoria, che caratterizza un paesaggio agrario, serricolo e vario per la presenza di ulivi, agrumi ed estese aree di vigneto, con annessi centri di condizionamento e insediamenti rurali spesso abbandonati.

Ed inoltre il regime normativo previsto nel Piano Paesaggistico della provincia di Ragusa

adottato con D.A. n. 1767/2010, nonché nel successivo aggiornamento del Piano Paesaggistico degli ambiti 15-16-17 ricadenti in Provincia di Ragusa, approvato con D.A. n. 1346 del 05/04/2016, non vengono prescritti livelli di tutela che riguardino la zona in questione.

Dal punto di vista della pianificazione provinciale, nell’ambito delle funzioni di

programmazione territoriale perseguiti con il P.T.P, approvato con Decreto A.R.T.A. 1376 del 24 novembre 2003, la zona non risulta interessata direttamente da opere infrastrutturali e/o impianti collettivi di interesse sovracomunale.

Lo studio di settore “Cave e Miniere” del P.T.P (Sistema Estrattivo), sia pure in un

quadro di concertazione e di indirizzo che di prescrizione, nell’ottica di uno sviluppo controllato e sostenibile del comparto, in armonia con le altre risorse del territorio, soprattutto per quanto riguarda le tematiche ambientali, ha individuato e proposto quali sono gli ambiti che per vocazione, per caratteristiche giacimentologiche e per ricadute economico-occupazionali e posizione strategica rispetto ai potenziali centri di utilizzazione, siano meritevoli di sviluppo dell’attività mineraria, attraverso la delimitazione e l’individuazione di bacini estrattivi.

L’area del Piano Cave Regionale è denominata RG 06.I e segnatamente la zona

intermedia di Contrada Bosco Piano-Salmè, interessata dall’intervento di recupero in progetto, nell’ambito delle revisioni ricognitive del P.T.P, e della redazione definitiva del P.R.E.M.A.C. della Regione Siciliana, approvato con Decreto presidenziale 5 novembre 2010 è stata individuata dalla Provincia Regionale di Ragusa, e dalla Regione Siciliana, come polo estrattivo di interesse sovracomunale (Area di 1° livello) per lo sviluppo e la produzione industriale di inerti.

Page 18: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 18

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

4) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO

L’area dell’intervento rientra interamente nel territorio comunale di Vittoria (RG) ed è situata a Nord del centro abitato in Contrada Bosco Piano, al limite dei rilievi calcarei collinari di Serra S. Bartolo ad W-NW e le balze ed i versanti più acclivi della valle del F. Ippari ad E-SE.

Si tratta di una ex cava estrattiva di calcarenite, di proprietà della ditta DI PAOLA s.a.s. –

Di Paola Roberto di Vittoria, facente parte di un’ampia zona del bacino estrattivo della Piana di Vittoria, all’interno del quale ricade il sito oggetto del progetto di recupero, ove i terreni sono di fatto sfruttati con imponenti cave a cielo aperto, per la produzione del misto granulare e per calcareniti da inerti per le imprese di costruzione del comprensorio Vittoria-Comiso-Acate.

La cava di interesse, di fatto dismessa, è stata caratterizzata dalla presenza di un

giacimento estrattivo secondo un programma spazio-temporale amministrativamente e tecnicamente autorizzato dal Corpo Regionale delle Miniere-Distretto Minerario di Catania, ex Assessorato Regionale all’Industria della Regione Siciliana nell’anno 2000, con vigenza fino al 04/06/2010.

Nel sito di C/da Bosco Piano, interessato dall’intervento in progetto ed in particolare nei terreni limitrofi disponibili della ditta, sono in esercizio:

- Centro di recupero rifiuti inerti, con attività di recupero R13 (messa in riserva), autorizzato dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa (ex Provincia Regionale di Ragusa), rilascio A.U.A. n con prot. 2100 dal S.U.A.P. del Comune di Vittoria e per le infrastrutture e gli impianti la Concessione Edilizia e le autorizzazioni dallo stesso Comune. - AREA A1 lato via del Cerasuolo di Vittoria: comprende area di accettazione dei rifiuti, pesa a ponte, monoblocco prefabbricato e

impianto acque di prima pioggia, zone di stoccaggio che complessivamente risulta con una superficie pavimentata di circa 4.739,31 mq.

- AREA A2 lato via Gassman: comprende l’area di cava (recintata ed esclusa all’area di stoccaggio rifiuti), costituita da

zone di stoccaggio, piazzale e impianto acque di prima pioggia. Che complessivamente escluso l’area di cava ha una superficie pavimentata di circa 4.845,70 mq.

Page 19: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 19

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

4.1) Catasto

Il sito relativo alla ex cava, ubicato in C/da Bosco Piano – Salmè, risulta esteso

complessivamente circa ha 01.59.10, con le specifiche d’uso sotto riportate:

Agenzia del Territorio – Ufficio Provinciale di Ragusa Foglio P.lle Superf. Ha Qualità classe Redd. Dom. Redd.Agr.

68 265 00.74.20 Seminativ.arbore

3 38,32 11,50 266 00.38.40 Seminativ.arbore 3 19,83 5,95 304 00.46.50 Seminativ.arbore 3

10,81 4,32

01.59.10

Page 20: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 20

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

I confini delle particelle sopra menzionate riportate nel N.C.T. del Comune di Vittoria,

sono netti e ben marcati da, paletti in cemento (c.a.p.) portanti una rete metallica lungo tutti i confini di proprietà. L’accesso all’area di cava avviene attraverso un varco carrabile posto sulla Via Gassman al civ. 60 e ricadente nella part. 610, prima specificata.

4.2) Descrizione dell’ex cava

Le particelle catastali sopra menzionate, costituiscono nella realtà un unico

appezzamento rettangolare, confinante per tre lati con terreni di proprietà della stessa ditta e per il quarto lato con terreno di proprietà del Sig. Bertone, di cui la ditta Di Paola detiene l’uso a mezzo di comodato del 25.03.2015, dove risulta posto il cancello di ingresso carrabile (Via Gassman), attraverso il quale si accede nell’area di cava.

(cfr. Planimetria catastale generale in Tav. 01-Inquadramento territoriale area di intervento).

L'insediamento estrattivo ha forma regolare ed è costituito da un unico corpo di forma

rettangolare, con quote topografiche medie comprese tra 188,00 m s.l.m. e 186,00 m s.l.m. in direzione Sud-Est, con una pendenza trasversale di raccordo della cava con il versante di C/da Salmè non superiore al 4%.

La cava, per l’esercizio dell’attività estrattiva disponeva come già evidenziato di fatto di

un piazzale operativo posto a ridosso del passo carraio di accesso (particella 609-610), a quota media di 185,00 m s.l.m., utilizzato dalla società esercente e proprietaria della cava, per i servizi di cava (Uffici e parcheggio mezzi), direttamente collegato con i fronti estrattivi della cava e con l’area disponibile (lato Sud) tramite una pista a fondo naturale che si sviluppa per tutta l’intera lunghezza della cava. Nel piazzale sono presenti, su base in CLS, un modulo prefabbricato per uffici, wc chimico e una pesa con terminale digitale (ora dismessa). Nel citato piazzale è anche presente un sistema di abbattimento polveri con irrigatori idrodinamici.

Esistono inoltre ampie fasce di rispetto degli scavi dai confini di proprietà, soprattutto

lungo il confine N-E, N-O e N che insieme al piazzale e alla l’area occupata dalla stradella di servizio lungo il confine N-O occupano complessivamente oltre un ettaro.

La ditta intende procedere alla sistemazione ambientale della cava, assumendone l’intero

onere, con la redazione del progetto definitivo delle opere di recupero ambientale della cava e diritto allo svincolo della fideiussione assicurativa per le opere di recupero.

Il piano di coltivazione autorizzato prevedeva lo scavo della cava prevalentemente a

fossa. Il progetto relativo alle modalità di coltivazione è stato presentato al Distretto Minerario di Catania che lo ha approvato in conformità della L.R. n.127/80, con determina di subingresso n. 17/03 del 09/04/2003 rilasciato alla ditta Di Paola s.a.s., giusta autorizzazione originaria n. 10/00 del 05/06/2000 a favore della ex Ditta Bordonaro Benedetto.

La cava autorizzata interessava originariamente una superficie di coltivazione pari a mq 14.065,00 con un programma di utilizzazione del giacimento che prevedeva lo sviluppo dell’attività estrattiva in fossa senza gradoni di ribasso, con fronti di scavo in arretramento.

Page 21: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 21

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Complessivamente l’attività estrattiva ha interessato i lavori di estrazione della cava con

sviluppo longitudinale lungo il confine Nord-Est, la quale con i lavori estrattivi degli anni passati, ha assunto la conformazione attuale.

Nell'insieme la cava, con le specifiche sopra riportate, ha una morfologia a fossa, da cui

sono stati estratti circa mc 153.270, di materiale calcarenitico. Con i lavori di estrazione della calcarenite è stata progressivamente scavata, fino ad una profondità massima di mt 17,00 articolata in direzione longitudinale, formando un’unica scarpata di scavo senza gradoni di ribasso. Lungo il margine Sud-orientale è presente una pista realizzata con materiali di riporto che permette il collegamento dell’area posta a sud (piazzale), con la viabilità principale del sito.

Il piazzale operativo, sistemato in piano con quota media di 186,00 m s.l.m., provvisto di recinzione, canalette alla francese e sistema drenante, è ubicato a ridosso del confine sudorientale della cava, serve per favorire la raccolta, il deflusso e lo smaltimento delle acque piovane e risulta direttamente collegato tramite le canalette “de quo”, con i presidi depurativi e la viabilità pubblica.

Il piazzale corrispondente alle particelle 609 e 610, si presenta con una morfologia piana e pavimentazione in c.l.s.. In atto tale area destinata al deposito dei materiali in R13 è parte del sistema produttivo del centro di recupero rifiuti della ditta autorizzato con AUA n. 31/2016, adottata con Determina Dirigenziale n. 786/2016 del 06.04.2016 dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa ex Prov. Reg.le di Ragusa.

Quanto detto sopra, trova riscontro anche nella planimetria topografica e rilievo fotografico stato di fatto, allegata al progetto (Tav.03 – PLANIMETRIA TOPOGRAFICA E STATO DI FATTO FOTOGRAFICO).

La planimetria dell’area è stata ricavata da un rilievo topografico di dettaglio a scala

1:500, successivamente restituito nelle varie scale di progetto, eseguito nei mesi di ottobre 2015 con modalità GPS, georeferenziato con la carta tecnica regionale a scala 1.10000.

Detta planimetria è stata integrata da un rilievo fotografico riportante lo stato di fatto della cava (Tav.03 – PLANIMETRIA TOPOGRAFICA E STATO DI FATTO FOTOGRAFICO).

Per quanto riguarda i dettagli catastali e plano altimetrici della cava, si rimanda agli

elaborati di progetto, i quali riassumono la situazione morfologica, riscontrata in situ.

Page 22: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 22

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

5) INQUADRAMENTO GEOLOGICO

L’area interessata dall’intervento in progetto, si colloca nei versanti collinari di C.da Bosco Piano (188 mt s.l.m.). Si tratta in particolare di una piccola emergenza collinare allungata in direzione N-S, che si individua tra i rilievi calcarei di Serra S. Bartolo ad W-NW e le balze ed i versanti più acclivi della valle del F. Ippari ad E-SE.

Oggetto di studio è la zona ubicata nell’immediata periferia Nord della città di Vittoria,

posta all'estremità occidentale dell’Avampaese Ibleo e precisamente in prossimità del margine sud-occidentale del plateau s.s. laddove questi viene ribassato da un sistema di faglie (Comiso –Chiaramonte Gulfi), con direzione NE-SW, al di sotto delle successioni plio-pleistoceniche, dando origine alla “Piana di Vittoria” (zona di transizione).

Le formazioni geologiche interessate dalla cava oggetto di recupero sono rappresentate

da marne, calcareniti, sabbie e dai depositi continentali dulcicoli, di età Pliocenica e Quaternaria, diffusamente affioranti in tutta la Piana di Vittoria dal F. Dirillo, fino a al limite delle faglie bordiere in direzione prevalente NE-SW che separano la Pianura con l'Altipiano Ibleo, ove invece vi affiorano terreni terziari in "facies iblea" della successione occidentale del plateau ibleo.

Si tratta di una successione che presenta una alternanza di strati calcarenitici, sabbie e calciruditi, su un substrato di argille e marne Mio-plioceniche; verso Est le formazioni Quaternarie passano lateralmente prima a depositi continentali dulcicoli e poi ad estese conoidi detritico-alluvionali che bordano tutto il contesto pedemontano dell'imponente discontinuità morfologica e strutturale nota come "Faglia di Comiso".

Page 23: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 23

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

In dettaglio la locale successione litologica riscontrata nell'area e nella zona immediatamente circostante all'insediamento riportata nella allegata carta geologica schematica, dal basso verso l’alto è la seguente:

SCHEDA STRATIGRAFICA

1 Alternanza calcarenitico-marnosa e marne grigio- azzurre (F.ne Ragusa- F.ne Tellaro) Si tratta di una successione che presenta una regolare alternanza di strati carbonatici duri e teneri, riferibile alla Formazione in facie iblea, diffusamente affiorante nell’arltopiano di Ragusa, prevalentemente calcarei-calcarenitici verso il basso(F.ne Ragusa), fino a marnoso- calcarenitico in alto. Tale successione affiora a NE della Città di Vittoria è più estesamente nei pressi di S.S.Bartolo dove è dislocata da un sistema di faglie in direzione NE-SW (Horst) e nel sottosuolo della zona di interesse(marne grigio-azzurre)

Età Miocene medio

3 -Marne calcaree e calcari marnosi (Trubi) - Affiorano in limitati lembi principalmente, nel sito oggetto di recupero in discordanza sull'unità prima descritta nel sito di interesse. Estesamente affiorante lungo la vallata del F. Ippari, in questa zona i "Trubi" sono costituiti da calcari marnosi e marne calcaree tenere di colore bianco-giallastre intensamente fratturate a stratificazione poco evidente.

Età Pliocene Inferiore

4 - Calcareniti bianco-giallastre - Stratigraficamente è l'unità più rappresentata in affioramento, e la si rinviene sia sulle marne grigio-azzurre e sia sui trubi. Si tratta di un'unità, costituita da calcareniti grossolane biancastre, e areniti duri gialle, alternate irregolarmente con livelli di argille e sabbie, spesso nella serie si intercalano anche ghiaie e conglomerati in liste e lenti. Verso Est tale formazione nell'area di stretto interesse passa per eteropia laterale alle calcareniti, silts e travertini continentali. Affiora estesamente nell’area d’interesse, con potenza media di 45- 50m ed è ben esposta lungo la S.S. 115 e nella valle del F.Ippari, ove è stata nel tempo oggetto di intenso sfruttamento per misto con grandi cave a cielo aperto.

Età Pleistocene inf-medio

5 - Calcareniti e sabbie giallo-rossastre (terrazzi) E' l'unità più rappresentata in superficie e la si rinviene trasgressiva principalmente sulle calcareniti bianco-giallastre e sui depositi continentali. Si tratta in dettaglio di calcareniti e soprattutto sabbie a stratificazione parallela o incrociata, passanti verso il basso a sabbie grossolane e conglomerati. Questi sedimenti, fisicamente legati ai depositi marini che bordano l'altipiano ibleo sono riconducibili fondamentalmente alla fase regressiva che anche determinato l'attuale conformazione morfologica di ampie superfici piatte (terrazzi).

Età Pleistocene medio-Superiore

6 - Depositi palustri Si tratta di argille e silts biancastri, la cui potenza in affioramento non supera 1,5m. occupano estese aree ad Ovest dell'Insediamento in progetto (Fondo Monaca) e in limitati lembi a SW del sito nell'immediata periferia della città di Vittoria, che colmano depressioni morfologiche e strutturali

Età Olocene- Attuale

Page 24: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 24

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Dal punto di vista tettonico si possono distinguere principalmente nell'area due direttrici: la prima in direzione prevalente NE-SW, che interessa tutti i termini della locale successione e che rappresenta la direzione del sistema di faglie bordiere dell'altipiano ibleo che hanno determinato la vistosa discontinuità strutturale di Comiso e la gradinata minore con "horst e graben" fino a Serra San Bartolo dove affiora la Formazione Ragusa e la seconda in direzione NW-SE fino a subequatoriale in direzione del tratto intermedio tra Comiso e Vittoria del F. Ippari a cui sono anche associato nell’area studiata le faglie che interessano l'abitato di Vittoria.

Associate a queste strutture si osservano anche blande pieghe ad ampio raggio di curvatura, in direzione prevalente NW-SE, che interessano i termini pliocenici, spesso con fratture aperte in corrispondenza della cerniera e piccole faglie inverse.

Le giaciture variano dai 2 ai 5° fino alle pendenze disarticolate e contorte lungo le principali dislocazione della zona, a cui sono generalmente associate, un elevato grado di fessurazione e fratturazione delle rocce.

Nel complesso le unità litostratigrafiche affioranti presentano una certa rigidità e una certa competenza per cui è evidente come nell’area esaminata non si riscontrano strutture a pieghe a piccolo raggio.

Tali evidenze tettoniche rispecchiano lo stile strutturale del bordo occidentale dell'altipiano Ibleo della Sicilia SE e sono in relazione con più fasi tettoniche postmioceniche, pleistoceniche fino all'attuale.

Si tratta di fasi tettoniche associate a modesti deformazioni a carattere plicativo e riferibile in prevalenza ad una tettonica distensiva Miopliocenica, che nel Quaternario (neotettonica) si sono manifestati con una tettonica attiva prevalentemente a carattere transtensivo ed in parte anche transpressivo che si è manifestata in tutta l’area iblea con intensi fenomeni di sollevamento e abbassamenti verticali e movimenti orizzontali che hanno determinato l’evoluzione della scarpata del margine orientale dell’altipiano Ibleo, la conformazione morfologica attuale della costa ragusana e l’intenza attività simica della zona.

Le evidenze di importanti eventi deformativi sembrano trovare adeguata collocazione nell’ambito di modelli cinematici caratteristici, recentemente connessi alla localizzazione delle sorgenti sismogentiche responsabili dei principali terremoti che hanno interessato l’entroterra ibleo (Zonazione sismogenetica ZS9).

Page 25: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 25

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

6) ANALISI GEOMORFOLOGICA E AMBIENTALE

L’area ove insiste l’ex cava di Contrada Bosco Piano, a (188 m s.l.m.), fa parte di un modesto versante collinare ubicato nell’immediata periferia della città di Vittoria, il contesto geomorfologico ha una scarsa e/o assente alterazione delle rocce affioranti, l’andamento morfologico rispecchia la situazione strutturale della zona con una marcata corrispondenza tra elementi litologici (competenza delle formazioni) e gli elementi morfologici (salti morfologici).

L'idrografia, superficiale è dominata da leggere depressioni su substrato marnoso che

complessivamente raccolgono le acque delle colline circostanti, la zona posta a quota media di 188,00 m s.l.m., presenta una morfologia delicata in accordo con la natura litoide delle rocce affioranti ed è caratterizzata da un’ampia ed aperta valle a debole pendenza allungata in direzione sud, marcata dalla presenza di una modesta depressione morfologica converge verso un alveo locale del naturale deflusso delle acque superficiale.

Tuttavia il deflusso delle acque superficiali non assorbite, avviene verso Sud seguendo l’andamento orografico della zona e trova facile via di recapito in corrispondenza della depressione a sud.

Altimetricamente l'area risulta compresa tra i 188,00 e 186,00 mt s.l.m., ed inserita in una vasta zona degradante costantemente verso Sud con valori di circa 4% senza tuttavia raggiungere valori di acclività rilevanti.

Sotto l'aspetto geomorfologico la cava in esame si colloca in un ambiente dove sono presenti diverse cave dismesse, pertanto con una conformazione morfologica artificializzata dall’andamento degli scavi e dai piani di coltivazione autorizzati nel tempo dalla Regione.

Tuttavia si può evidenziare che durante l’attività di cava e di escavazioni in generale si possono presentare fasi lavorative intrinsecamente ad alto livello di imprevedibilità, dovute fondamentalmente a luoghi di lavoro in continua evoluzione morfologica e geotecnica temporale, nel nostro caso si rileva che l’area di cava si colloca in un ambiente di tutta tranquillità; come si è notato durante la ricognizione suoi luoghi che ha permesso di accertare la completa inesistenza di fenomeni di instabilità in atto per un vasto raggio attorno all'area dismessa.

Area di scavo (Cava) Piazzale

VIA GASSMAN

Page 26: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 26

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

La stabilità complessiva del sito è determinata dalle caratteristiche geotecniche dei materiali ivi affioranti e dalla geometria degli scavi e dei fronti di abbattimento residuali, confermate dalla classificazione dell’area secondo il Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto idrogeologico (P.A.I. Sicilia).

In riferimento al suddetto Piano il sito in oggetto ricade nell’area denominata Bacino idrografico del F. Ippari (080) e aree comprese tra il bacino del F. Acate-Dirillo (079) e il bacino del F. Irminio (081).

Tale area d’interesse ricade nel foglio 647030 “Vittoria Nord” della Carta tecnica Regionale a scala 1.10.000, non è interessata da fenomeni di pericolosità e rischio geomorfologico.

Dal punto di vista idrologico nell'area non esistono linee di ruscellamento superficiale, ove si esclude i locali fenomeni di erosione concentrata (lavinari) con dilavamento areale, soprattutto dove più consistente si presenta la coltre superficiale arabile e soprattutto lungo i versanti che immettono nelle area depresse.

Pertanto, si può affermare che la rete idrografica superficiale; dove le acque in parte si disperdono nel pianoro ed in parte per lo sviluppo delle depressione in direzione Sud, vengono drenate dal massiccio calcareo di c/da Bosco Piano, senza raggiungere la rete idrografica esistente di scolo della zona.

Inoltre si è in presenza di terreni calcarenitici con buona permeabilità che evitano impluvi e ruscellamento anche presenza di eventi metereologici intensi. L’idrodinamica sotterranea della zona oggetto del presente studio (v. Schema idrogeologico a seguire riportato) è riconducibile sostanzialmente a un acquifero freatico superficiale delle calcareniti, sede di falda.

Di fatto lo strato sabbioso-calcarenitico, presenta prevalentemente livelli permeabili e in linea generale costituisce una struttura acquifera monostratificata; essa comprende, a partire dai livelli superiori, sabbie debolmente cementate passanti a sabbie più fini e calcareniti organogene. La circolazione delle acque sotterranee avviene prevalentemente in funzione della buona porosità delle formazioni fratturazione e in minor misura, alle soluzioni di continuità rappresentate da fratture e da piani di stratificazione (permeabilità in grande), con

Page 27: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 27

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

permeabilità media compresa tra 10E-2 e 10E-3 cm/sec. La direzione di deflusso della falda concorda con quella dei corpi idrici superficiali e ciò

è probabilmente giustificato dall’andamento delle faglie principali della zona. Nell’area di stretto interesse, dall’analisi del pozzo esistente all’interno del sito e di alcuni

pozzi sparsi della zona, la falda si rinviene infatti a circa 100,00 metri dal piano campagna così come si evince anche dall’analisi della “CARTA DELLA VULNERABILITA’ DELLE FALDE IDRICHE – Settore Sud-occidentale Ibleo (SICILIA S.E.), dell’Istituto di Geologia e Geofisica dell’Università di Catania. Si tratta nello specifico di pozzi con discrete portate utilizzate per le coltivazioni semintensive della zona.

Pertanto non esistono nell’intorno dell’insediamento produttivo per un raggio di oltre 1,000 - 1,500 Km, pozzi di acque sotterranee per approvvigionamento idropotabile di interesse collettivo.

Dal punto di vista botanico, l’area di cava ricade nella zona climatico-forestale dell’Oleo-Ceratonion – sottozona calda”, caratterizzata nel passato da una macchia mediterranea spontanea a carrubo, ulivo e palma nana, con sporadiche formazioni arbustive ed elementi endemici. Oggi la zona risulta coltivata da aziende ad indirizzo prevalentemente agrumicolo e vitivinicolo.

L’area interessata negli anni è stata modificata (modificando anche l’ecosistema) dalle intense attività industriali (coltivazione di cave di calcarenite), serricole ed agricole che hanno portato via via alla scomparsa della macchia mediterranea con scavi e modifiche della conformazione dei terreni.

Pertanto anche la fauna è stata modificata, dalle indagini effettuate non sono state individuate specie d’interesse tutelativo ad eccezione dei rettili, gechi, roditori di campagna e una avifauna costituita da cardellini, gufi etc.

Da punto di vista paesaggistico la ex cava è ubicata in un’area per buona parte abbandonata, senza particolari valori da tutelare. Gli elementi che caratterizzano il paesaggio sono rappresentati da estese plaghe di terreno, delimitate da recinzioni di paletti, adatte all’uso dei mezzi agricoli, associate a superficie di pieno campo, serre e vigneti.

A queste specie produttive si aggiungono rare associazioni vegetali costituite da specie autoctone isolate di “mirtillo, bagolaro, olivastro” e specie cespugliose tipiche dei terreni incolti, quali rovi, carogna giungo pungente etc., per lo più localizzate nei fondovalli delle zone umide.

Tale area dal punto di vista climatico fa parte di quella fascia delle medie latitudini, caratterizzate da un sistema morfoclimatico con estati calde e asciutte e inverni miti e poco piovosi, con piogge spesso concentrate in particolari periodi dell'anno con elevate intensità orarie e giornaliera, noto come "sistema morfoclimatico mediterraneo".

Un aspetto dominante del clima, come in quasi tutta la Piana di Vittoria, è dato dall’azione dei venti di ponente, che spirano continuamente per tutto l’anno, condizionando spesso anche lo sviluppo vegetativo delle specie arboree.

I suoli tipici dell’area pedemontana iblea, presentano una struttura geopedologica di tipo “alluvionale”, con profilo indifferenziato (A- B-C). Seguendo la classificazione Soil Taxonomy, il suolo in oggetto è definibile come Alfiosuoli.

Detti suoli si presentano generalmente con una buona fertilità di tipo fisico, caratterizzata da tessitura superficiale media o moderatamente grossolana e buone condizioni strutturali, in particolare negli orizzonti profondi; queste caratteristiche comportano aerazione del profilo e favorevoli condizioni di drenaggio, permeabilità e ritenzione idrica.

Di contro, a causa della forte evoluzione e delle poche piogge risultano poveri in elementi di fertilità.

Per il Piano di Assetto idrogeologico della Sicilia (P.A.I) l’area di Contrada Bosco Piano è classificata come: “Seminativi semplici”, contornata da attività caratterizzate da mosaici colturali di varia produttività, come si evince nella Carta d’uso del suolo.

Page 28: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 28

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Figura 1 - P.A.I. Carta d'uso del suolo (in rosso il sito interessato dalle opere in progetto).

Nel contesto paesaggistico del bordo Nord-orientale della Piana di Vittoria, la zona di

C.da Bosco Piano ed in particolare la zona interessata dalla ex cava e dall’attività di recupero non è visibile da un intorno geomorfologico significativo, soprattutto per la distanza dai punti di maggiore intervisibilità e poi anche per la presenza di ampie fasce seminative e/o allo stato naturale che catalizza l’attenzione del sito filtrando, anche per la presenza di nicchie arboree, di fatto l’area destinata alle opere in progetto (cfr. foto in TAV. 02 – REGIME VINCOLISTICO E DESTINAZIONE URBANISTICA).

Page 29: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 29

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

7) ANALISI IDROCLIMATOLOGICA E DEFLUSSI

Le caratteristiche climatiche della zona rispecchiano i caratteri generali del clima mediterraneo.

I fattori che concorrono alla definizione del clima sono molteplici: precipitazioni, temperatura, venti, pressione atmosferica, altri di minore importanza.

Questi esercitano un’influenza determinante nell'evoluzione del paesaggio mediante processi erosivi, influenzano il regime idrogeologico attraverso il deflusso idrico superficiale e l'infiltrazione nel sottosuolo.

7.1) Precipitazioni e temperature

In accordo con l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, secondo cui “il clima è costituito dall’insieme delle osservazioni meteorologiche relative a un trentennio”, è stato preso in considerazione il trentennio disponibile a noi più vicino, che va dal 1965 al 1994, sulla base dei dati già pubblicati dal Servizio Idrografico.

Le caratteristiche climatiche della zona rispecchiano i caratteri generali del clima mediterraneo. I parametri climatici fondamentali (precipitazioni e temperature), tratti dai dati ufficiali del Min. LL.PP. Cons. Sup. Serv. Idrografico e dai dati relativi alla vicina stazione termopluviometrica di Vittoria (168 m s.l.m.), nel periodo 1965-1994, indicano una fascia di precipitazioni media di 450 mm, ed una temperatura media compresa tra 17° e 18° con valore max di 30-32°C (Luglio-Agosto) e minima di 6-8°C (Gennaio-Febbraio).

Dall’analisi degli eventi estremi, si evince che le precipitazioni di massima intensità oraria sono pari a 112 mm, mentre nell’arco delle 24 ore sono stati registrati eventi eccezionali di 190 mm, per eventi persistenti come media annuale.

Secondo la classificazione di De Martonne, l’area in esame è identificabile con clima da “temperato-caldo” a “semiarido”, con temperatura media annuale di 18° e indice di aridità Ia ≤ 25.

Tale area dal punto di vista climatico va riferita al “Mesomediterraneo semiarido” [3], caratterizzate da un sistema morfoclimatico con estati calde e asciutte e inverni miti e poco piovosi, con piogge spesso concentrate in particolari periodi dell'anno con elevate intensità orarie e giornaliera.

Le precipitazioni sono concentrate nelle stagioni autunnale e invernale.

[3] Cfr. Regione Siciliana, Assessorato Agricoltura e Foreste – Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano, Atlante climatologico della Sicilia – seconda edizione.

Page 30: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 30

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Recupero ambientale ex cava di calcarenite

n.462/A

Stazione

1 ora 24 ore ANDAMENTO

max med mese max med mese Cfr. Regione Siciliana, Assessorato Agricoltura e Foreste, Gruppo IV –

Servizi allo sviluppo, Unità di Agrometeorologia, Climatologia della Sicilia

Vittoria 112 31 10 190 53 10

Gli elementi climatici esaminati influiscono direttamente sul regime delle acque sotterranee e, essendo le piogge concentrate in pochi mesi, assumono particolare interesse i fenomeni di ruscellamento superficiale, di infiltrazione e di evaporazione. L’evaporazione, che è sempre modesta nei mesi freddi e nelle zone di affioramento dei termini litoidi di natura calcareo-calcareo marnosa, lo è anche nei mesi caldi, a causa dell’elevata permeabilità di tali litotipi (per fessurazione e/o per porosità nella coltre d’alterazione), che favorisce notevolmente l’infiltrazione delle acque ruscellanti.

Si evince, dunque, che la ricarica degli acquiferi dell’area in esame avviene sostanzialmente nel periodo piovoso e che, pur non mancando saltuari eventi piovosi negli altri mesi dell’anno, durante l’estate, caratterizzata generalmente da lunghi periodi di siccità ed elevate temperature, si possono verificare condizioni di deficit di umidità negli strati più superficiali del terreno per la mancanza di risalita di acqua per capillarità.

7.2) Bilancio idrologico

Nella stima del bilancio idrologico sono stati presi come riferimento i dati relativi ai bilanci del bacino idrografico dei Fiumi Ippari e Acate/Dirillo, connessi all’analisi meteo climatica, che ricomprende l’area di interesse (Piana di Vittoria-Acate), con un volume medio annuo di afflusso meteorico efficace di 150÷250 mm/anno, secondo la distribuzione riportata nella figura a seguire:

Page 31: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 31

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Figura 2 - Afflusso meteorico efficace medio annuo (deflussi superficiali + infiltrazione efficace) per zone omogenee

I parametri idrologici che determinano l’afflusso idrico annuale sono l’estensione del bacino di scolo, le precipitazioni e l’evaporazione reale del suolo e della vegetazione.

Per la zona in esame, l’evapotraspirazione reale effettiva, da studi effettuati dall’Università di Catania (COLTRO et al, AURELI) e di Palermo (Istituto di idraulica e di idraulica agraria) si attesta con valori medi di 350-400 mm, con valori più bassi in corrispondenza della fascia costiera ed i valori più elevati verso l’entroterra.

Assumendo ragionevolmente un valore medio di Er = 380 mm/anno, la differenza tra l’afflusso meteorico annuo (P= 450 mm/anno) e il valore medio di evapotraspirazione effettiva (Er) da l’eccedenza idrica media annua:

D = P-Er = 450mm/a – 380mm/a = 70mm/anno (D+I) Che corrisponde al volume idrico che da luogo a:

- (R) deflussi che scorrono per ruscellamento superficiale alimentando i corsi d’acqua della zona ed impegnando gli impluvi e le valli esistenti;

- (Ie) acqua di infiltrazione che alimenta la falda idrica sotterranea della zona. Per differenziare le aliquote dei deflussi (D) dalle acque di infiltrazione efficace (I) è

possibile utilizzare il coefficiente di deflusso (Cd), calcolato con il metodo Kennessey, inteso come il rapporto fra il deflusso annuale di un corso d'acqua, riferito ad una determinata sezione di chiusura, e il volume delle precipitazioni cadute durante lo stesso periodo all'interno del suo bacino imbrifero.

Questo metodo passa attraverso la stima di tre indici parziali, legati rispettivamente − all’acclività media del bacino, − alla permeabilità delle rocce affioranti,

alla sua copertura vegetale, che sono, insieme a quelli climatici, i principali fattori influenzanti i volumi del deflusso superficiale, secondo le classi della tabella riportata:

Progetto di recupero ambientale, ex cava di calcarenite di Contrada

“BOSCO PIANO”

Page 32: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 32

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

INDICE DI ARIDITA' Ia < 25

COEFFICIENTE

VALORE COEFF.

TABELL

INCIDENZ

COEFF. CALCO

COEFF. ADOTTAT

Ca - acclività > 35 % 0,22 05,00% 0,011

0,040

10 - 35 0,12 20,00% 0,024 3,5 - 10 0,01 45,00% 0,005

< 3,5 0,00 30,00% 0,000 100,00%

COEFFICIENTE

VALORE COEFF.

TABELL

INCIDENZ

COEFF. CALCO

COEFF. ADOTTAT

Cp - permeabilità molto bassa 0,21 5,00% 0,011

0,066

mediocre 0,12 10,00% 0,012 buona 0,06 60,00% 0,036 elevata 0,03 25,00% 0,008

100,00%

COEFFICIENTE

VALORE COEFF.

TABELL

INCIDENZ

COEFF. CALCO

COEFF. ADOTTAT

Cv - vegetazione roccia 0,26 10,00% 0,0260

0,112

pascolo 0,17 25,00% 0,043 coltivo 0,07 60,00% 0,042 bosco 0,03 05,00% 0,002

100,00%

RISULTATI Cd Ca Cv Cp 0,218

Il calcolo, considerando la buona capacità di infiltrazione delle formazioni calcarenitiche (permeabilità) unitamente a opportuni valori dei coefficienti di acclività e vegetazione, applicando il Coefficiente di deflusso, come calcolato, si ricava un deflusso superficiale R pari a:

(R) = D * Cd = 15.26 mm/a

e, per differenza con il deflusso globale D, un valore di infiltrazione efficace Ie pari a (Ie)= D – R = 54,74 mm/a.

7.3) Bacino imbrifero

Considerando il bacino imbrifero che comprende l’area immediatamente sottesa dal

piccolo spartiacque locale, corrispondente all’emergenza collinare di Contrada Boscopiano-Piano Guastella, esteso circa 0,4 Kmq e perimetrato nello Schema Idrologico riportato nella figura a seguire e che interessa strettamente l’area interessata dai lavori di rimodellamento morfologico dell’ex cava in progetto.

Page 33: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 33

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Per le verifiche di compatibilità delle opere idrauliche in progetto con il carico del bacino

sotteso cointeressato, sono stati valutati i seguenti elementi.

Afflusso idrico annuale, Portata di massimo deflusso,

7.3.1) Afflusso idrico.

Considerando il bacino di scolo che interessa strettamente l’area oggetto delle opere in progetto, si prevede un afflusso idrico medio annuo, valutato attraverso la relazione:

Q(mc) = 10 (Cd *P*S) ≈ 4905 mc/anno (afflusso idrico annuale) In cui Cd = Coefficiente di deflusso medio della zona = 0.218 P = = Altezza media precipitazioni (mm) = 450 S = Superficie del bacino (Ha) = 5,0 Ha

Il dato ricavato modestissimo, conferma l’andamento generale della zona che si presenta con un incipiente reticolo idrografico, che solo raramente convogliano acque nei locali impluvi, con assenza di dissesti e di turbative della tutela idrogeomorfologica.

7.3.2) Portata di max deflusso e/o di colmo.

Considerato la notevole importanza del ruolo esercitato dalle acque piovane intercettate dal sito e che si riversano nell’area di scavo è stata calcolata la portata di max deflusso (Qmax), del bacino e della rete di scolo interessata e ciò per la verifica di compatibilità della sezioni libera delle opere di drenaggio delle acque nei punti di smaltimento (trincea lineare).

La portata di piena va considerata come una variabile casuale, la quale, conseguentemente,

Page 34: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 34

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

dovrà essere stimata relativamente a un livello di probabilità che essa ha di non essere superata o, meglio ancora, relativamente ad un periodo di tempo (detto tempo di ritorno) che intercorre, in media, tra due eventi in cui il valore di tale portata viene superato.

Gli elementi che determinano l’entità della portata di massima piena sono l’intensità della pioggia critica, cioè l’altezza di pioggia più intensa dell’ultimo trentennio, registrata della durata del tempo di corrivazione, cioè a dire del tempo che impiega la particella di acqua ad arrivare dal punto più distante alla sezione del calcolo delle opere di smaltimento.

Il tempo di corrivazione dipendente dalla forma, dal dislivello e dalla lunghezza del bacino sotteso è stato calcolato con la formula di “Giandotti” con i dati riportati nello schema idrologico:

Tc = 4√S + 1,5 L /08 √∆ = 0.47h Dove:

Tc = Tempo di corrivazione (ore) S = Superficie del bacino in Kmq. L = lunghezza massima del bacino dal punto più distale del sito (Km) ∆ = dislivello medio del bacino (m)

Dall’analisi degli eventi estremi, si evince che le precipitazioni di massima intensità (Ph) oraria sono pari a circa 112mm, nell’arco di una giornata, con un tempo di ritorno stimato di 30 anni, cui deriva un valore dell’intensità della pioggia critica Pc = Ph * ³√ Tc/24 = 30,2 mm/h.

La portata di massima piena applicando la formula di “Turazza” valida per piccoli bacini e considerando il coefficiente di deflusso istantaneo, pari al doppio del valore adottato per l’area in esame Cdd = 0,218*2 = 0,436 sara:

Qmax = Cdd* S * Pc / 3,6 Tc = 0,39 mc/sec. Il valore ricavato sarà utilizzato per il dimensionamento delle opere idrauliche in progetto.

8) PROGETTO RECUPERO AMBIENTALE

In esecuzione alle disposizioni contenute nella lett. “d” dell’art. 12 della L.R. 127/80 e successive modifiche, il piano di coltivazione dell’ex cava è dotato del “Progetto di massima delle opere di recupero ambientale”.

Il progetto allegato al piano di coltivazione originario è stato approvato dal Comune di

Vittoria, unitamente all’autorizzazione rilasciata dal Corpo Regionale Miniere, Distretto Minerario n.10/2000 del 05/06/2000, con le specifiche riportate nella Tav. 04 – PROGETTO DI MASSIMA OPERE DI RECUPERO AMBIENTALE (Autorizzazione ex art. 10 L.R. 09.12.1980 n.127). Il progetto di recupero proposto è stato redatto sulla base delle indicazioni già formulate nel progetto di massima e sulla piattaforma dello stato finale residuale della cava, alla data della sua cessazione di attività.

9) DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROGETTUALE PROPOSTO

Il programma di recupero proposto, è diretto al recupero urbanistico/ambientale della

zona, con la restituzione del sito all’uso produttivo, ricolmando il settore di scavo altimetricamente depresso rispetto al contesto geomorfologico dell’area circostante, spianando e sistemando i settori non modificati della cava, regimentando e controllando i deflussi, ricostituendo i suoli, substrati pedogenetici e microambienti naturali adeguati a ripristinare e sviluppare associazioni vegetali autoctone ed attività produttive (arboricoltura da

Page 35: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 35

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

frutto e piazzale per attività e lavorazione inerti), compatibili con la vocazione produttiva della zona (zona agricola e mineraria).

Per il ricolmamento dello scavo è previsto innanzitutto l’utilizzo di terre e rocce da scavo, materiali di recupero, scarti di estrazione di cave, materiali terrosi provenienti dall’attività di frantumazione, lavorazione e manipolazione della società richiedente.

Il riempimento dei vuoti e delle volumetrie prodotti dall'attività di scavo può essere effettuato anche utilizzando rifiuti ceramici e inerti, idonei e compatibili con la caratterizzazione del sito e con attività di recupero R10.

Con il completamento del riempimento della cavità dello scavo, avrà inizio poi la fase di ripristino del sito con le opere di sistemazione funzionale e con lo sviluppo del soprassuolo vegetativo per ricostituire i caratteri naturalistici del paesaggio circostante.

Il progetto di recupero, adottato per il sito in esame, con le specifiche degli allegati grafici di progetto, comprende, opere di fase iniziale e opere di recupero ambientale finale.

In particolare sono previste i seguenti interventi progettuali di fattibilità:

• Rimodellamento morfologico del settore di scavo, livellamento superficiale, sistemazione e regolarizzazione delle pendenze per consentire il naturale deflusso delle acque meteoriche;

• Ricostruzione suolo vegetale con sottostante strato di inerti, con spessore non inferiore a 0,60m, per tutta l’area di cava e con un ulteriore strato di cm40 di ghiaia;

• Formazione di quinte vegetative frangivento lungo i limiti del sito; • Recupero produttivo con colture locali fruttifere.

9.1) Tipologia dell’intervento

Con il progetto di recupero s'intende creare un assetto geomorfologico, idraulico e

vegetazionale finale il più possibile analogo a quello preesistente allo scavo, onde ripristinare gli usi e le destinazioni ante-cava.

La valutazione del raccordo morfologico previsto in progetto ha tenuto conto delle quote

attuali sul limite di cava e della topografia dell’area prima della presenza dell’attività estrattiva, come desunta dai rilievi topografici del progetto e dei piani di coltivazione autorizzati, dello stato di fatto allegato al presente progetto e dall’analisi morfologica della Carta Tecnica Regionale e del PRG del Comune di Vittoria in scala 1:10.000.

L’attività di ripristino morfologico è prevista temporalmente ed è strettamente correlata

con le fasi di conferimento dei materiali di provenienza esterna “On-Side”, preliminare per la sistemazione definitiva del sito.

I lavori di abbancamento con materiali depositati nel settore dedicato, avverrà fino al totale riempimento della cavità e prevede inoltre il raccordo delle nuove superfici generate con il profilo esistente ai margini della cava, in modo da ricreare l’originale assetto topografico, anche in rapporto alla conformazione morfologica della zona, non interessata da attività di scavo della cava nonché dal successivo ricolmamento.

Pertanto, alla fine dei lavori, il sito avrà la conformazione riportata negli elaborati di progetto.

A completamento della fase precedente, avrà inizio la fase di ripristino del sito con le opere di sistemazione, di recupero morfologico-funzionale, con la formazione del suolo agrario. Per ultimo si realizzeranno le opere del soprassuolo vegetativo e si ricostituiranno i

Page 36: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 36

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

caratteri naturalistici del paesaggio circostante. Inoltre per quest’ultima fase sono previsti una serie di interventi con l’apporto di

materiale esterno (On-side), materiale interno (In-Side) e di materiale vegetale per gli interventi e le opere a verde della cava.

9.2) Caratterizzazione ambientale del sito e dei materiali “On-Side” e “In-Side”

Nella ex cava, come già evidenziato con le procedure ammnistrative previste, possono

essere conferiti anche i rifiuti indicati nell’allegato1, suballegato 1 del D.M. 186/2006, che sottoposti ai test di caratterizzazione, soddisfano i requisiti e i criteri di ammissibilità del Decreto 13 marzo 2003, art. 3 per i rifiuti non pericolosi (RSN), che prescinde dalla caratterizzazione chimico-ambientale del sito.

Per quanto riguarda invece i sottoprodotti (terre, rocce da scavo, etc.), gestiti in ambito ex art. 186 D. Lgs. 152/06 e s.m.i, e quelle escluse dai rifiuti, verranno eseguite analisi di caratterizzazione ambientale, per accertare che i materiali di produzione “On-Side” non siano contaminati, in rapporto anche alla destinazione dell’utilizzo del presente progetto (ricolmo).

Nel sito per il ripristino morfologico ed il recupero del settore di scavo a fossa, possono essere conferiti i materiali On-Side che residuano dall’attività di recupero prodotti negli impianti della ditta, dai lavori di scavo delle cave in esercizio della zona e dei materiali prodotti dai lavori di scavo, di demolizione e di costruzione del comparto edile, agricolo ed industriale, sia pubblico che privato della provincia Iblea e non riutilizzati in loco (In- side), nel rispetto della compatibilità ambientale e della normativa nazionale di settore vigente.

Le caratteristiche chimiche e geotecniche dei residui di lavorazione degli impianti frantumazione, della coltivazione di cave, dei cantieri di movimento terra degli impianti di recupero rifiuti, sono strettamente correlati con le tecnologie adottate (frantumazione e coltivazione di cave) e le sostanze chimiche eventualmente utilizzate nei processi scavo e di lavorazione, legate al ciclo di recupero e di inertizzazione dei rifiuti (MPS) e soprattutto alle proprietà petrografiche dei materiali lapidei di provenienza.

Le rocce da scavo, di norma, presentano un contenuto di sostanze che rispecchia quasi sempre le caratteristiche geolitologiche dell’area di provenienza.

Il rispetto dei requisiti di qualità ambientale di cui all'art. 184 bis, comma 1, lettera d), del decreto legislativo n. 152/ 2006 e s.m.i. per l'utilizzo dei suddetti materiali come sottoprodotti, è garantito quando il contenuto di sostanze inquinanti sia inferiore alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC), di cui alle colonne A e B Tabella 1 allegato 5, al Titolo V - parte IV del decreto legislativo n. 152/2006, con riferimento alla specifica destinazione d'uso urbanistica del sito produttivo interessato.

Pertanto, per tutti i suddetti materiali, prima di essere conferiti nel sito in progetto, si dovranno eseguire le analisi di caratterizzazione chimica, attraverso le procedure previste dall’allegato 1(Caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo) di cui al Decreto 10 agosto 2012 n. 161 – Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo.

9.2.1) Protocollo e analisi chimiche materiali On-Side

Le modalità di gestione dei sottoprodotti sono quelle disposte dalla attuale normativa nazionale secondo le disposizioni e le line guida del decreto ARTA del 11/12/2008. La caratterizzazione del materiale tal quale, da destinare a smaltimento/recupero o sottoprodotto, viene effettuata con le modalità previste dal Titolo V, parte IV del D. Lgs. 152/06 relativo alle bonifiche (comma 6).

Page 37: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 37

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

I risultati delle analisi verranno posti a confronto con la Tab. di cui all’allegato 3 del D.M. 186/06 e s.m.i. e con i valori delle concentrazioni di soglia di contaminazione (CSC), di cui alla colonna A (siti uso verde agricolo o residenziale) o B (siti uso industriale e artigianale) di cui alla tab. 1 allegato 5, Titolo V della parte IV del D. Lgs. 152/06 e con i limiti di accettabilità previsti dall’ex D.M. 479/1999.

Per i casi previsti, oltre alle analisi chimiche di caratterizzazione, va applicata nei casi di utilizzazione produttiva e rinterri, ove compatibile, anche la norma UNI 10802 o la norma UNI 10006 (analisi geotecniche).

Le risultanze delle due comparazione analitiche, indicheranno la compatibilità con

interventi di utilizzo e di ricomposizione agricolo-ambientale.

I parametri analitici di base dovranno essere ricomprese nei settori della: - Chimica : As, Cd, CR totale, NI, Pb, CU, ZN, Cloruri e Solfati. Idrocarburi IPA e

Policlorobifenilio PCB; - Geotecnica: Peso specifico, carico di rottura, porosità, limiti di Attemberg, Coesione.

Se dall’esito delle analisi i residui di lavorazione non risultano compatibili con quanto

previsto dall’art. 186 comma 1f) del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., potranno essere avviate alle operazioni di recupero, presso il centro della ditta.

In questo caso oltre alla caratterizzazione analitica effettuata sul materiale tal quale

verranno eseguite anche i test di cessione sull’eluato previsti dal D.M. 186/06 per l’ammissibilità definiti (Criteri per la determinazione del test di cessione).

Per la determinazione del test di cessione si applicherà la metodica prevista dalla norma UNI EN 12457-2.

9.2.2) Protocollo ed Analisi chimiche dei terreni interessati dal ripristino

Per confrontare le caratteristiche chimiche dei materiali conferibili con le CSC della zona, prima dell’inizio dei lavori di conferimento dovranno essere eseguite anche apposite analisi chimiche per la caratterizzazione ambientale del sito.

Le procedure di caratteristiche chimiche del sito saranno eseguite in conformità all’allegato 4 del Decreto 10 agosto 2012 n. 161 - Procedure di caratterizzazione chimico-fisiche e accertamento della qualità ambientale.

I parametri analitici di base da evidenziare dovranno essere ricomprese nei settori della chimica:

Arsenico, metalli pesanti, mercurio, idrocarburi C≥12, cromo, amianto e IPA.

9.3) Tipologia materiali On-Side Ai fini del presente progetto per i sottoprodotti si applicano le definizioni di cui all’art.

183 comma 1, del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. Si definiscono terre e rocce da scavo i materiali residuati di un insieme di lavori di

costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro, manutenzione ed in particolare il suolo o sottosuolo, con eventuali presenze di riporto, derivanti dalla realizzazione di un’opera quali, a titolo esemplificativo:

• scavi in genere (sbancamento, fondazioni, trincee, ecc.);

Page 38: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 38

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

• perforazione, trivellazione, palificazione, consolidamento,ecc.;

• opere infrastrutturali in generale (galleria, diga, strada,ecc.);

• rimozione e livellamento di opere in terra;

• materiali litoidi in genere e comunque tutte le altre plausibili frazioni granulometriche provenienti da escavazioni effettuate negli alvei, sia dei corpi idrici superficiali, in zone golenali dei corsi d'acqua, spiagge, fondali lacustri e marini;

• residui di lavorazione di materiali lapidei (marmi, graniti, pietre, ecc.) anche non connessi alla realizzazione di un'opera e non contenenti sostanze pericolose (quali ad esempio flocculanti con acrilamide o poliacrilamide).

I materiali da scavo possono contenere, sempreché la composizione media dell’intera

massa non presenti concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti massimi previsti dal D.Lgs. 152/06, anche i seguenti materiali: calcestruzzo, bentonite, polivinilcloruro (PVC), vetroresina, miscele cementizie e additivi per scavo meccanizzato.

Per il recupero ambientale, oltre ai sottoprodotti possono essere utilizzati anche i rifiuti non pericolosi con le tipologia di cui al D. M. 72 del 5/2/98 e D. M. 186 del 5/4/2006 allegato 4, sub-allegato 1, con attività di recupero R10 (Recupero ambientale), con le modalità in esso previste e con le linee guida del Piano Stralcio per il Settore dei Rifiuti Inerti, parte integrante del Piano Regionale di gestione dei rifiuti, approvato con Ordinanza Commissariale n. 1116, del 18/12/2002 e le direttive dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana di cui al Decreto 22 settembre 2003 e s.m.i.

Inoltre si potranno utilizzare, sia i rifiuti prodotti nei propri impianti di lavorazione che quelli dell’attività di movimento terra per edilizia della ditta (tipologie 7= rifiuti inerti e 12= fanghi di lavorazione palabili), nonché i rifiuti provenienti dai lavori di costruzione, di demolizione e di scavo del comparto edile, agricolo ed industriale, sia pubblico che privato.

Nella cava possono essere conferiti i rifiuti indicati nell’ALLEGATO 1, sub-allegato 1 del D. M. 186/2006, che sottoposti ai test di caratterizzazione, soddisfano i requisiti e i criteri di ammissibilità del Decreto 13 marzo 2003, art. 3 per i rifiuti non pericolosi (RSN).

In particolare, potranno essere conferite le seguenti categorie di rifiuti non pericolosi e relativi codici CER, conformi ai test di cessione che documenti il rispetto dei valori limiti di cui all’allegato 3 del D.M. 186/2006, cosi come disciplinati dalla parte IV del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.:

Page 39: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 39

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Basato sullo schema di trasposizione dai codici CER di cui agli allegati della Decisione 2000/532/Ce, ai codici dell’elenco dei

rifiuti di cui alla Decisione 2014/955/UE Tipologia

Allegati 1 e 2 del D.M. 5/02/98

Allegato C Modificati dal D.M

n° 186 del 05.04.2006

CODICE C.E.R. DESCRIZIONE DEI RIFIUTI

170504

terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03

QUANTITATIVI MASSIMI ANNUI

ATTIVITA’

SVOLTA da R1 a R13

MESSA IN RISERVA Recupero Riciclo

t/a

Capacità

Impianto

t/g.

Capacità Annua

t/a

Tipologia 7.31bis: Terre e rocce da scavo

170504 terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03

3.000 20.000 20.000 R13 R10

Tipologia 7.2: Rifiuti di rocce da cave autorizzate

010408 scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 010407

010409 scarti di sabbia e argilla

010410 polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce 010407

010413 rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 010407

1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Tipologia 7.1: Rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali

170101 cemento 170102 mattoni 170103 mattonelle e ceramiche 170107 miscugli di scorie di

cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 170106

170802 materiali da costruzione a base di gesso, diversi da quelli di cui alla voce 170801

170904 rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903

101311 rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento, diversi da quelli di cui alle voci 101309 e 101310

2.500 20.000 20.000 R 13 / R10

Tipologia 7.4: Sfridi di laterizio cotto ed argilla espansa

101203 polveri e particolato 101206 stampi di scarto 101208 scarti di ceramica, mattoni,

mattonelle e materiali da costruzione

100 500 500 R 13 / R10

Tipologia 7.11: Pietrisco tolto d'opera

170508 pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce 170507 3.000 10.000 2.500 R 13 / R10

Tipologia 7.14: Detriti di perforazione

010507 fanghi e rifiuti di perforazione contenenti barite, diversi da quelli delle voci 010505 e 010506 010504 fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci 170504 terra e roccia da scavo

1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Page 40: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 40

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

Tipologia 7.18: Rifiuti costituiti da pietrisco di vagliatura del calcare

010102 rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi 010308 polveri e residui affini diversi da quelli di cui alla voce 010307 010408 scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 010407 010410 polveri e residui affini, diversi di quelli di cui alla voce 010407 020402 carbonato di calcio fuori specifica 020701 rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima

100 500 500 R 13 / R10

Tipologia 7.30: Sabbia e conchiglie che residuano dalla vagliatura dei rifiuti provenienti dalla pulizia degli arenili

170506 fanghi di dragaggio, diversi da quelli di cui alla voce 170505 200303 residui della pulizia stradale

200 500 500 R 13 / R10

Tipologia 7.31: Terre da coltivo, derivanti da pulizia di materiali vegetali eduli e dalla battitura della lana sucida

020401 terriccio residuo dalle operazioni di pulizia e lavaggio barbabietole 1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Tipologia 12.3: Fanghi e polveri da segaggione e lavorazione pietre, marmi e ardesie

010410 polveri e residui affini, diverse da quelle di cui alla voce 010407 010413 rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diverse da quelle di cui alla voce 010407

1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Tipologia 12.4: Fanghi e polveri da segaggione, molatura e lavorazione granito

010410 polveri e residui affini, diverse da quelle di cui alla voce 010407 010413 rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diverse da quelle di cui alla voce 010407

500 1.000 1.000 R 13 / R10

Tipologia 12.7: Fanghi costituiti da inerti

010102 rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi 010409 scarti di sabbia e argilla 010410 polveri e residui affini, diverse da quelle di cui alla voce 010407 010412 sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alle voci 010407 e 010411

1.000 2.000 2.000 R 13 / R10

Tipologia 12.9: Fango secco di natura sabbiosa

101103 scarti di materiali in fibra a base di vetro 500 1.000 1.000 R 13 / R10

Tipologia 13.2: Ceneri dalla combustione di biomasse (paglia, vinacce) ed affini, legno, pannelli, fanghi di cartiere

190112 ceneri pesanti e scorie, diverse da quelle di cui alla voce 190111 190114 ceneri leggere, diverse da quelle di cui alla voce 190113 100101 ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce 100104) 100115 ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce 100114 100103 ceneri leggere di torba e di legno non trattato 100117 ceneri leggere prodotte dal coincenerimento, diverse da quelle di cui alla voce 100116

///// ////// 1.000 R10

Page 41: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 41

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

9.4) Tipologia interventi a verde

La sistemazione finale dell’area prevede il rinverdimento della cava, per la rinaturalizzazione del tratto di pianoro interessato dall'attività estrattiva, prediligendo un tipo di sistemazione atta a garantire la riuscita dell’impianto, grazie all'uso di colture vegetali proprie del luogo, in grado di auto mantenersi e svilupparsi nel tempo.

In dettaglio per lo sviluppo del soprassuolo vegetativo, sono previsti:

- interventi agronomici preliminari comprendenti, semine di miscuglio di leguminose e graminacee, concimazioni minerali di fondo e arature meccaniche stagionali;

- intervento di messa a dimora di alberature lungo i confini di proprietà e nell’area di cava.

10) MODALITÀ E FASI DI INTERVENTO

I lavori di recupero ambientale della cava, così come rappresentato nella tavola 10 sono previsti in quattro (n.4) fasi d’intervento, preceduti dai necessari lavori di preparazione, logistica della cava per le infrastrutture e sistemazione della area (cava) per l’accesso in sicurezza dei mezzi di trasporto dei materiali.

In dettaglio sono previste le seguenti fasi operative di intervento.

FASE I: Sistemazione ed infrastrutturazione operativa della cava.

I lavori e le opere iniziali e di infrastrutturazione in progetto, prevedono:

− Manutenzione e rifacimento recinzione e carraio di accesso area di scavo, − Sistemazione piste di accesso e di servizio per la viabilità in cava, − Impianto idrico e di abbattimento polveri, − Adeguamento al Decreto n° 81/08 e installazione cartellonistica e segnaletica di

sicurezza. Opere esistenti, già funzionali all’attività della ditta pertanto si raccomanda di

attenzionare prima della cantierizzazione e fondamentalmente prima dell’avvio dei lavori di recupero ambientale con le specifiche di cui alla fase II.

FASE II: Abbancamento e recupero morfologico settore di scavo a fossa della cava. In tale fase saranno avviati i lavori di riempimento per i quali si è scelto di adottare i

ricolmi del tipo “tradizionale” con scarico e stesura meccanica dei materiali. Il materiale abbancato, con le specifiche riportate nel ciclo di lavorazione che caratterizza l’attività di recupero della cava, verrà ridistribuito ogni strato di circa mt 0,80 a mt 1,50, con superiore strato di ghiaia al fine di regolare l’intera superficie e le relative pendenze.

I materiali che verranno conferiti da recupero di rifiuti inerti, con attività di R10 e utilizzo di terre e rocce da scavo, così distinti:

a) materiali inerti (produzione di scarti IN-SIDE); b) materiali di provenienza esterna inerti (produzione di scarti ON-SIDE); c) strato di chiusura con materiali a bassa permeabilità.

Page 42: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 42

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

FASE III: Sistemazione finale e recupero morfologico dell’area. Nella sistemazione finale della cava, i lavori da realizzare per la di riformazione del

suolo agrario si riassumono come di seguito: 1) lavori di sistemazione idraulica e realizzazione di trincea drenante; 2) formazione di orizzonte podologico e ridistribuzione suolo vegetale; 3) spianamento e interventi agronomici; 4) ripristino di copertura vegetale mediante transemina di miscuglio di leguminose,

granacee, ecc. comprese concimazione e lavorazione di copertura semi; 5) impianto e formazione di specie arboree, frangivento lungo i confini della cava,

realizzate con specie locali endemiche a rapido accrescimento. FASE IV: Opere di sistemazione a verde e recupero agricolo. A completamento delle fasi precedenti avrà inizio la fase di messa in sicurezza e

ripristino del sito con lo sviluppo del soprassuolo vegetativo. I lavori comprenderanno il livellamento e sistemazione a pendenza costante del piano di campagna, esteso circa mq. 15.545,00, formazione suolo agrario, interventi agronomici e vegetativi.

E’ previsto un eventuale ripristino della copertura vegetale e concimazione di base, ed infine l’acquisto e messa a dimora delle piante produttive autoctone. Inoltre saranno realizzati interventi di manutenzione in progress, con l’attività di recupero e di post-chiusura.

Per mantenere gli impianti, le alberature e i sistemi di protezione idrogeologica e la prevenzione incendi della cava, sono previsti sia durante l’attività di ripristino e sia dopo la conclusione delle opere di recupero, i seguenti interventi:

• Cure colturali, consistenti in irrigazioni di soccorso periodiche, ripristino delle buche e il rincalzo delle piante, interventi di potatura di formazione, sfalci, diserbi e sarchiature stagionali (inverno e primavera), controllo paletti tutori per l’allevamento e risarcimento eventuali fallanze, eventuale difesa fitosanitaria;

• Manutenzione canali di drenaggio e punti di accumulo dell’acqua, con periodiche pulizie, soprattutto prima dei periodo autunnale e poi con frequenza mensile durante l’inverno fino alla primavera;

• Manutenzione tenuta in perfetta efficienza delle piste interne sia per permettere il facile accesso all’area di cava in progetto e sia per consentire ai mezzi di intervenire per eventuali per eventuali incendi della compagine arborea.

10.1) Tempistica

Per quanto attiene i tempi previsti è da considerare la fase che comporta tempi di

realizzazione più lunghi è sicuramente l’attività di abbancamento e di ritombamento della cava e le successive fasi di sistemazione e recupero morfologico del sito con attività di movimento terra e di manipolazione e paleggiamento dei materiali.

Tempi che sono collegati ai conferimenti dei materiali On-Side e il recupero dei rifiuti inerti del centro in esercizio della ditta, attività strettamente correlate con il comparto produttivo dell’edilizia che in base all’attuale crisi del settore è ragionevolmente prevedibile entro un arco temporale di circa 5 anni.

In dettaglio le varie fasi di recupero, i costi ed i tempi di esecuzione sono analiticamente riportati nell’allegato COMPUTO METRICO LAVORI, dove sono anche indicate la progressione delle fasi di lavori, come descritte nei paragrafi precedenti.

Page 43: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 43

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

11) PIANO DI GESTIONE, SICUREZZA E CONTROLLI

Per quanto attiene la gestione dell’impianto e la realizzazione del programma dell’attività di recupero, questa deve essere condotta con modalità e mezzi tali da evitare pericoli per l’ambiente e per il personale addetto, nel rispetto e tutela del paesaggio e della difesa del suolo nonché delle disposizioni specifiche contenute nel D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.

Considerato che il programma fin qui descritto prevede un arco temporale che comprende un periodo di attività non inferiore a 5 anni, la ditta si dovrà impegnare nel mettere in atto tutte le norme di sicurezza vigenti in materia che disciplinano l’attività di manipolazione dei materiali.

Il centro di recupero presenta una struttura organizzativa cosi distinta:

Direzione tecnica; Responsabile cantiere e sicurezza; Sorveglianza sanitaria; Addetti attività di recupero del sito.

11.1) Modalità di gestione operativa

Per la gestione del recupero ambientale si assicurerà la direzione dei lavori di un

professionista iscritto all’Ordine professionale. Il lavoro si svolgerà con un turno di otto ore intervallate da una pausa della durata di una ora.

L’orario sarà il seguente: 7:30-12:00, pausa pranzo, 13:00-16:30, tutti igiorni feriali escluso il sabato.

La gestione amministrativa e il servizio di prevenzione e protezione, sarà effettuata dal

responsabile alla sicurezza al fine di attuare una politica di prevenzione degli incidenti ed adottare un sistema di gestione della sicurezza, tali da garantire che i rischi per la salute umana e l’ambiente siano eliminati o, ove ciò non sia praticabile, ridotti ad un minimo accettabile e adeguatamente tenuti sotto controllo.

La struttura deve essere gestita e sottoposta a manutenzione, in maniera adeguata per

garantirne la stabilità fisica e per prevenire l'inquinamento o la contaminazione del suolo, dell'aria, delle acque sotterranee o di superficie, nelle prospettive a breve e lungo termine nonché per ridurre al minimo, per quanto possibile, i danni al paesaggio.

Inoltre come innanzi evidenziato, i materiali utilizzati e/o impiegati nelle operazioni di

ritombamento della cava, saranno conferiti a condizione che soddisfino i test di caratterizzazione ambientale con assenza di sostanze inquinanti in conformità a quanto previsto nel D. Lgs. 152/076, garantendo che la loro pericolosità sarà pressoché, nulla.

Page 44: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 44

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

11.2) Verifiche ambientali

Le attività e i metodi di recupero saranno condotti in maniera tale da non costituire un

pericolo per la salute dell’uomo e recare pregiudizio all’ambiente.

L’area di cava e l’attività di recupero, si trova in una zona sufficientemente isolata e defilata, in rapporto di esposizione rispetto ai maggiori nuclei abitati della zona, ma direttamente interfacciata con la viabilità principale del territorio e quindi anche con molte delle attività di utilizzazione dei materiali prodotti del settore edile e della confezione dei calcestruzzi.

Pertanto, sarà posta particolare attenzione alla salvaguardia delle matrici ambientali,

potenzialmente interessate dall’attività di recupero della cava che da quella di recupero rifiuti, avendo cura delle seguenti problematiche ambientali:

• Aspetti paesaggistici e impatto visivo; • Inquinamento atmosferico e rumore; • Acque superficiali e sotterranee e monitoraggio falda idrica con piezometri; • Acque reflue e scarichi fognari; • Ecosistema, flora, fauna e microclima; • Rischio di inquinamento e di incidenti; • Aspetti organizzativi e impatto sul territorio.

11.2.1) Aspetti paesaggistici e impatto visivo

La ex area di cava oggetto di recupero, certamente compromette l’aspetto paesaggistico locale e il paesaggio rurale locale, tuttavia va rilevato che la “rottura della struttura paesaggistica inevitabile” è stata attenuata attraverso un progetto di sistemazione ambientale, il quale riprende per grandi linee la destinazione urbanistico-produttiva della zona.

Pertanto l’impatto visivo in tale contesto morfologico risulta assente o minimale, atteso

che, il progetto prevede la realizzazione di ampie fasce vegetative, con l’uso di specie arboree e di essenze locali, le quali sono altresì previste anche all’interno delle aree funzionali destinate a piazzale operativo. I lavori di rimodellamento contribuiranno ad armonizzare, ulteriormente il sito al contesto geomorfologico e paesaggistico circostante.

11.2.2) Inquinamento atmosferico e rumore

L'attività che la ditta intende svolgere nel sito, consiste nella attività di recupero morfologico e vegetativo dell’area sito-specifica, nel rispetto delle norme in materia di sicurezza e di tutela ambientale.

L'attività si svilupperà in fasi successive, ad iniziare dai lavori di sistemazione primaria di

abbancamento dei materiali, dei depositi, ecc. e continuerà con le opere di impianto vegetativo. Detti interventi sono per buona parte previsti, in progress con l’attività di recupero rifiuti del centro autorizzato, utilizzando pertanto gli stessi mezzi operativi della ditta, previsti per i lavori di movimento terra.

11.2.3) Emissioni di rumore. Le sorgenti di rumore saranno costituite dagli autocarri,

Page 45: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 45

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

utilizzati per il trasporto e lo scarico dei materiali in situ, dalle pale caricatrice, utilizzata per il carico dei materiali sugli autocarri e degli escavatori per l’attività di recupero.

Gli autocarri utilizzati per i trasporti dei materiali, presentano di norma una emissione di

rumore (LeqA) non superiore a 80 dB e si può considerare irrilevante ai fini dell'inquinamento acustico e compatibile con i livelli di rumore residuo tipici delle zone agricole antropizzate (mezzi di trasporto in transito e macchine agricole in lavoro nelle vicinanze):

Le emissioni di rumore dei suddetti mezzi possono essere definite di tipo "aleatorio" (rumori di durata e intensità variabile, tipici del rumore da traffico veicolare).

In ogni caso è esclusa l’emissione di rumori nel periodo notturno (20:00 - 07:00). In

vicinanza del sito non sono presenti costruzioni adibite ad abitazione.

Al fine di garantire e mantenere i livelli delle emissioni di rumore entro i limiti stabiliti dalla normativa vigente, la ditta provvederà a:

• Utilizzare macchine e attrezzature destinate a funzionare all'aperto conformi al D.Lgs. 262/2002, recante specifiche disposizioni in materia di emissioni di rumore derivanti appunto da macchine e attrezzature destinate a funzionare all'aperto;

• Effettuare la corretta e costante manutenzione delle macchine e delle attrezzature, al fine di evitare nel tempo il possibile peggioramento della rumorosità a causa di usura e/o anomalie.

• Verificare i livelli di pressione sonora (dB) con apposte rilevazioni e controlli periodici (relazione fonometrica).

11.2.4) Emissione di polveri. In relazione allo sviluppo di polveri che potrebbero

originarsi dal transito dei mezzi sulle stradelle interne sterrate e nelle operazioni di movimentazione e di carico dei materiali da lavorare, con la pala caricatrice, la ditta ha previsto apposito impianto di abbattimento polveri.

Prima e durante le operazioni di scarico e movimentazione dei materiali inerti, la ditta

provvederà ad effettuare la bagnature delle superfici, delle vie di transito e delle aree di lavoro, al fine di impedire la ri-sospensione delle polveri.

11.2.5) Acque superficiali, sotterranee e monitoraggio falda idrica

L’indagine geomorfologica condotta nell’area di sfruttamento e in quelle circostanti, ha appurato, unitamente alle pendenze del sito, la presenza di una morfogenesi dipendente dalla natura calcarea dei terreni affioranti.

Si rileva pertanto, l’impossibilità di ristagni d’acqua nell’area interessata dalle opere in progetto, sia per la buona permeabilità, connessa alla porosità intrinseca delle formazioni calcarenitico-sabbiose affioranti e sia per la presenza di un efficiente sistema di captazione e smaltimento delle acque di pioggia.

Tuttavia nell’area “de quo” le condizioni per lo smaltimento e il recapito naturale delle

acque piovane del sito (corpo ricettore) in ordine preferenziale sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo, avverranno nel rispetto dei limiti della tabella 4, dell’Allegato 5 alla parte terza del D. Lgs. 152/06, tramite trincea drenante.

Page 46: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 46

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

11.2.6)Ecosistema, flora, fauna e microclima

Come già evidenziato in premessa, nella zona si riscontra una flora prevalentemente rappresentata da specie relitte della macchia mediterranea riferibile all’Oleo-Ceratonion.

Si tratta di una vegetazione prevalentemente costituita da un’associazione di olivo e carrubo e nelle zone umide da specie alofite ed idrofite (fuori zona) e, raramente da macchia ad arbustete, legata ai processi di degradazione delle boscaglie e prateria arbustete con frequenti aree a vegetazione sinantropica, caratterizzata da coltivi con vegetazione infestante.

La componente faunistica, richiamata nel sito e fondamentalmente di tipo stanziale con anfibi, rettili e di una variegata entomofauna.

Va rilevato tuttavia che dalle indagini esperite non è stata riscontrata alcuna specie di interesse tutelativo che può essere potenzialmente disturbata dalle attività del ciclo produttivo previsto in progetto.

E’ indubbio che l’attività dell’insediamento produttivo in generale, crea dei disturbi all’area sensibile del sito ed all’ecosistema della zona, che con la realizzazione di ampie fasce arboreo-vegetative ambientali dovrebbero mitigarsi.

Per quanto riguarda le caratteristiche climatiche, la cava non dovrebbe arrecare variazioni al regime delle temperature e alla velocità dei venti locali e quindi anche alle variazioni del microclima locale e dell’evapotraspirazione in particolare che rappresenta la causa delle precipitazioni locali.

11.2.7)Rischi di inquinamento e di incidenti

Esaminando il ciclo produttivo e i principali fattori di rischio dell’attività si desumono complessivamente impatti minimali o nulli relativamente ai principali indicatori ambientali della zona, pertanto sono da escludere incidenti e rischi che possano coinvolgere le zone esterne, considerato anche la posizione del sito risulta defilato rispetto alla viabilità principale.

11.2.8)Aspetti organizzativi e impatto sul territorio

L’impresa Di Paola s.a.s., con l’attività di recupero ambientale e le attività collaterali di recupero rifiuti consentiranno la verticalizzazione dell’azienda, che già segue il processo della filiera produttiva con i servizi che fornisce alle imprese della provincia di Ragusa.

Per quanto attiene l’impatto sul territorio si ribadisce che l’attività svolta e da svolgere non comporterà impatto sul territorio circostante, considerato l’uso agricolo e la destinazione produttiva del sito, atteso che, il traffico veicolare pesante è stimato in pochi viaggi al giorno, pertanto si può affermare di effetti ambientali limitati che non alterano le condizioni di fruizione della zona.

12.) Monitoraggio

Il recupero morfologico della ex cava anche con l’utilizzo di materiali On-Side, comporta

lo studio, il controllo e la verifiche del sistema naturalistico in cui insiste il sito. Tuttavia alla fine dei lavori di recupero morfologico, coerentemente con il sistema di

gestione, si attiverà un piano di monitoraggio ambientale, attraverso azioni specifiche, che hanno lo scopo di assicurare il raggiungimento degli obiettivi di tutela del territorio.

Pertanto dal monitoraggio saranno identificati degli “indicatori” in grado di descrivere compiutamente i singoli fenomeni in atto e potenziali, prodotti dalla realizzazione del progetto, ed inoltre per ciascun indicatore ambientale, saranno definiti precisi livelli di soglia, evitando

Page 47: Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

DI PAOLA s.a.s. RIMODELLAMENTO MORFOLOGICO E RECUPERO DELL’AREA DI SCAVO DELL’EX CAVA N. 462/A. CONTRADA BOSCO PIANO, VITTORIA 47

Progetto esecutivo di recupero ambientale Relazione tecnica

di superare i limiti previsti dalla normativa vigente.

Per quanto non contemplato, nella relazione che precede, si rimanda alle tavole grafiche di progetto allegate.

Vittoria, 30 Maggio 2016

Il Professionista