PROGETTO ESECUTIVO DEI LAVORI DI ......5 4.060 m2 ed ha una superficie coperta complessiva di circa...

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    PROGETTO ESECUTIVO DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL

    "C.D. MARIA MONTESSOTI, IN RELAZIONE ALLA SICUREZZA,

    ACCESSIBILITA' ED ATTRATTIVITA' DELL'EDIFICIO, SECONDO

    QUANTO PREVISTO DAL PON ASSE II "QUALITA' DEGLI EDIFICI

    SCOLASTICI"

    RELAZIONE TECNICA GENERALE

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    PREMESSA .........................................................................................................................................3

    INQUADRAMENTO GENERALE............................................................................................................4

    ELENCO DEGLI INTERVENTI PREVISTI NEL PROGETTO DEFINITIVO .....................................................6

    CRITERI UTILIZZATI PER LE SCELTE PROGETTUALI ESECUTIVE, PER I PARTICOLARI COSTRUTTIVI E

    PER IL CONSEGUIMENTO E LA VERIFICA DEI PRESCRITTI LIVELLI DI SICUREZZA E QUALITATIVI .........8

    Sostituzione infissi .......................................................................................................................8

    Rimozione Amianto ...................................................................................................................16

    Prescrizioni dettagliate dei lavori di bonifica ............................................................................19

    Realizzazione di unita’ di decontaminazione.............................................................................20

    Sistema anticaduta linea vita......................................................................................................21

    Passerelle....................................................................................................................................21

    BONIFICA AMIANTO E CONFERIMENTO RIFIUTI..........................................................22

    RESTITUIBILITA’ LOCALI....................................................................................................22

    STESURA E PRESENTAZIONE DEL PIANO DI LAVORO (ex art. 256, D.Lgs. 81/2008).23

    PRESA IN CONSEGNA LOCALI ED ACCANTIERAMENTO ............................................23

    CONFINAMENTO STATICO..................................................................................................23

    CONFINAMENTO DINAMICO: per ogni lotto.......................................................................25

    COLLAUDO STATICO E DINAMICO CANTIERE per ogni lotto........................................25

    Stato di fatto della copertura in cemento amianto......................................................................26

    C2 – Interventi per la Sicurezza e messa a Norma degli Impianti – Compartimentazione del

    Vano Scala .................................................................................................................................28

    C3 – Interventi per l’attrattività degli Edifici.............................................................................29

    C4 – Interventi per l’accessibilità degli Edifici .........................................................................30

    C5 – Interventi su spazi per attività sportive ricreative ed artistiche .........................................32

    APPENDICE I ...................................................................................................................................33

    MODULO DI BASE PER LA COMUNICAZIONE DEL PIANO DI LAVORO PER LA RIMOZIONE DEI

    MATERIALI CONTENENTI AMIANTO IN MATRICE COMPATTA (ART. 34 D. LGS 277/91.......................33

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    PREMESSA

    Gli interventi del PON FESR dell’Asse II Obiettivo C “Qualità degli ambienti scolastici” 2007-

    2013 si inquadrano nell’obiettivo specifico di migliorare la sostenibilità ambientale e l’innovatività

    delle strutture scolastiche per valorizzarne l’offerta formativa mirando, nello specifico, a proseguire

    e completare gli interventi previsti in materia di miglioramento della qualità del sistema scolastico.

    Tali interventi sono inoltre coerenti con le politiche e le strategie complessive che l’UE ha proposto

    per la revisione degli obiettivi di Lisbona (Programma “Istruzione e formazione 2020” (ET 2020).

    Le azioni dell’Asse II risultano anche funzionali alla riduzione degli abbandoni scolastici. Il

    miglioramento delle strutture consente di raggiungere obiettivi quali la partecipazione all’istruzione

    delle persone diversamente abili e la creazione di ambienti aperti per l’apprendimento, per

    contrastare forme di discriminazione sociale e culturale.

    Si tratta di interventi volti ad adeguare le scuole, da un lato, alla funzione specifica cui sono

    finalizzate e, dall’altro, a renderle fruibili in maniera più intensa come servizi culturali e sociali al

    territorio.

    Influiscono in questa direzione almeno alcuni aspetti essenziali:

    � Il rinnovamento del sistema scolastico, proposto con la recente riforma, basato su criteri di

    flessibilità e di apprendimento per obiettivi formativi richiede strutture adeguate a questo

    scopo;

    � L’accessibilità della scuola a tutti ed, in particolare, alle fasce deboli, ai diversamente abili,

    agli studenti stranieri, che richiede interventi strutturali per l’adeguamento e la creazione di

    luoghi di apprendimento favorevoli;

    � L’opportunità di rendere la scuola accogliente e sicura per tutti, in grado di essere il luogo

    della crescita, dell’educazione, dello sviluppo delle attività sportive e della legalità;

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    � L’opportunità di intervenire per concorrere nel processo generale di risparmio energetico e

    nell’ecosostenibilità degli edifici, che coinvolge tutte le strutture pubbliche anche ai fini

    della diffusione della consapevolezza ambientale.

    Il presente Progetto, che si inquadra perfettamente in tale ambito, descrive l’Esecutività degli

    interventi previsti nel livello Definitivo.

    INQUADRAMENTO GENERALE

    Il fabbricato, che ospita la sede succursale dell’Istituto Comprensivo “Maria Montessori”, è

    costituito da un unico corpo di fabbrica F.A. La scuola si articola su tre piani fuori terra che

    ospitano aule didattiche, un’aula attività ricreative ed una palestra con annessi i servizi igienici.

    La struttura portante è mista e la copertura è piana. L’immobile ha ingresso principale da Via IV

    Novembre.

    Figura 1 Inquadramento generale Plesso Scolastico

    Il Plesso di via IV Novembre dell’Istituto Comprensivo Maria Montessori occupa un’area di circa

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    4.060 m2 ed ha una superficie coperta complessiva di circa 3.400 m2.

    La sede Succursale, che come detto si sviluppa su un piano rialzato e due elevazioni fuori terra, ha

    una popolazione che risulta distribuita come riportato nella tabella che segue:

    Figura 2 Popolazione Scolastica “Scuola Elementare Maria Montessori – Sede Succursale”

    La struttura della succursale di via IV Novembre dell’Istituto Comprensivo Maria Montessori ha

    una struttura molto particolare, come desumibile dalle piante, con un piano terra (dove è situata la

    palestra), un piano rialzato, un piano primo ed un piano secondo, tutti collegati da una serie di scale

    e passaggi interni.

    Complessivamente la struttura ospita 19 Aule didattiche di dimensioni variabili, una Sala per

    Attività Ricreative, un Laboratorio Musicale, un Laboratorio Espressivo, un Laboratorio di

    Integrazione, un’Aula di Scienze, un’Aula di Informatica, 5 Depositi, un ripostiglio, un Alloggio del

    Custode, i servizi igienici ed una Palestra molto ampia, con copertura però in eternit.

    Nel fabbricato, che come detto si sviluppa su più piani con diversi collegamenti interni, è assente

    ogni forma di collegamento che consenta il libero spostamento agli individui con limitate capacità

    motorie. E’ invece presente una rampa per disabili non deambulanti in diretto collegamento con

    l’atrio 1A al Piano terra, la cui pendenza, tuttavia, è superiore all’8%.

    L’attività didattica in aula è caratterizzata dallo svolgimento di lezioni in materie specifiche svolte

    dal docente che si avvale di strumenti cartacei, tra cui testi, fotocopie e dispense.

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    Nell’aula di informatica gli alunni si esercitano ad usare il computer per realizzare lavori di vario

    genere: testuali, ipertestuali, di grafica, presentazioni multimediali, elaborati tecnici con l’ausilio del

    computer e tutto quello che la creatività suggerisce.

    Nei Laboratori si effettuano attività, finalizzate al potenziamento della creatività individuale e della

    manualità, mirate all’età degli allievi.

    Nella Palestra della scuola si effettua come attività l’educazione motoria per dare agli allievi una

    preparazione di base necessaria per sviluppare il movimento, la coordinazione e le altre funzione

    utilizzate durante le attività d’aula.

    Nell’area uffici e nell’area amministrativa le attività svolte sono le seguenti: – curare i rapporti con

    l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione

    amministrativa prevista dalla legge;

    – preparare il materiale necessario agli scrutini elettronici per la parte di loro competenza;

    – collaborare con i docenti;

    – curare la documentazione per il processo di qualità dell’Agenzia Formativa della scuola;

    – partecipare con il referente ai viaggi di istruzione;

    – effettuare il monitoraggio dell’assenza degli alunni onde prevenire la dispersione scolastica.

    Nella segreteria scolastica vengono svolti lavori d’ufficio.

    L’attività dei collaboratori scolastici consiste nella pulizia, custodia e sorveglianza dei locali e dei

    servizi generali della scuola, nonché in compiti di accoglienza e sorveglianza nei confronti degli

    alunni e del pubblico.

    ELENCO DEGLI INTERVENTI PREVISTI NEL PROGETTO DEFINITIVO

    Sulla scorta delle risultanze emerse dal Progetto Definitivo e dai sopralluoghi effettuati, sono state

    individuate una serie di azioni necessarie a migliorare la sicurezza e l’accessibilità della succursale

    del circolo didattico oggetto della presente relazione e per accrescere l’attrattività della stessa.

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    Tali lavorazioni sono progettate sulla base dei parametri caratteristici della scuola, quali presenze di

    alunni e personale scolastico, caratteristiche costruttive dell’edificio, piani e volumetrie etc.

    In aderenza a quanto proposto dal Programma Operativo Nazionale 2007-2013 Asse II “Qualità

    degli Ambienti scolastici, Obiettivo C, sono stati individuati i seguenti interventi:

    C1 – Interventi per il risparmio energetico

    � Sostituzione dei serramenti esterni e delle superfici vetri

    � Sostituzione della copertura in Eternit della Palestra, compreso il rifacimento del manto

    impermeabile.

    C2 – Interventi per la Sicurezza e messa a Norma degli Impianti

    � Compartimentazione del vano scala SA tramite fornitura di una porta REI120 a due battenti

    comprensiva di maniglione antipanico

    C3 – Interventi per l’attrattività degli edifici

    � Sistemazione dei locali palestra attraverso il trattamento delle superfici verticali esterne per

    impedire le infiltrazioni d’acqua piovana all’interno

    � Fornitura di arredi e attrezzature per le attività scolastiche

    C4 – Interventi per l’accessibilità degli Edifici

    � Adeguamento della pavimentazione dei corpi scala esterni ed interni.

    C5 – Interventi su spazi per attività sportive ricreative ed artistiche

    � Rifacimento della tracciatura del campo di pallavolo in resina

    � Fornitura di una coppia di pali per pallavolo, comprensivi di rete

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    CRITERI UTILIZZATI PER LE SCELTE PROGETTUALI ESECUTIVE, PER I PARTICOLARI

    COSTRUTTIVI E PER IL CONSEGUIMENTO E LA VERIFICA DEI PRESCRITTI LIVELLI DI

    SICUREZZA E QUALITATIVI

    Sostituzione infissi

    Gli infissi dell’attuale edificio scolastico presentano delle problematiche notevoli sia dal punto di

    vista del contenimento energetico, che da quello funzionale. Sono elementi di vecchia concezione

    privi, del tutto, di guarnizioni di tenuta all’acqua e all’aria e con superfici trasparenti in plastica.

    L’illuminazione all’interno delle aule e dei vari locali risulta del tutto compromessa dalla vetustà

    del materiale plastico trasparente e la resistenza al vento è verosimilmente nulla. Infatti, essendo la

    parte trasparente del tutto deformabile e priva di vincoli di aggancio all’infisso, le azioni provocate

    dal vento generano forti rumori all’interno e in alcune occasioni hanno provocato l’effettivo

    distacco della stessa dall’infisso. Purtroppo l’esiguità delle somme a disposizione impone una

    mediazione forte sul fronte della sostituzione degli infissi che, oltretutto, rivestono una priorità

    inferiore rispetto al punto successivo “rimozione dell’amianto presente sulla copertura della palestra

    e nei locali serbatoi acqua”.

    Figura 3 Vista esterna dell’edificio

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    Figura 4 Particolare infisso vista dall’interno

    Figura 5 Particolare del sistema avvolgibile

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    La sostituzione degli infissi prevede anche la rimozione delle vetuste avvolgibili e la messa in opera

    di nuove con un sistema di manovra a norma.

    Gli infissi esterni sono attualmente realizzati con struttura in ferro, apertura a due ante e possono

    arrecare infortuni agli alunni in quanto privi di spigoli arrotondati e vetri di sicurezza, tant’è che

    sene è caldeggiata la sostituzione sia nel documento di valutazione dei rischi che nel Progetto

    Definitivo.

    Inoltre, i serramenti ed in particolar modo le superfici plastificate trasparenti sono responsabili delle

    maggiori dispersioni di calore.

    Ciò si traduce in una riduzione di comfort ambientale, nell’aumento dell’energia necessaria a

    riscaldare gli edifici interessati e, conseguentemente, nelle emissioni nocive dei prodotti di

    combustione.

    All’interno del presente progetto, quindi, si prevede la sostituzione dei:

    � serramenti

    � dei vetri

    � delle avvolgibili

    Per realizzare il sistema di sostituzione e manutenzione occorrerà anche modificare i controsoffitti

    in cartongesso arretrando gli stessi di 50 cm rispetto al margine delle pareti perimetrali sulle quali

    gli stessi convergono.

    Figura 6 Particolare controsoffitto

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    Tale arretramento sarà poi verticalizzato in maniera tale da rendere accessibile il cassonetto

    dell’avvolgibile.

    Tale operazione fornisce un valido aiuto in termini di riduzione delle dispersioni di calore attraverso

    l’involucro edilizio, poiché appunto si sostituiscono elementi ad elevata trasmittanza termica con

    altri (infissi con vetrocamera) in grado di ridurre la trasmittanza termica degli edifici scolastici per

    contenere i consumi energetici inerenti sia il riscaldamento sia il condizionamento degli ambienti

    atti a garantire un maggior confort microclimatico, nel rispetto del protocollo di Kyoto.

    Le norme di calcolo della trasmittanza termica, riferimento comune sia per la marcatura CE che per

    la legislazione nazionale, sono le seguenti:

    � UNI EN ISO 10077-1 “Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti - Calcolo

    della trasmittanza termica - Parte 1: Generalità”;

    � UNI EN ISO 10077-2 “Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della

    trasmittanza termica - Metodo numerico per i telai”.

    � UNI EN 14351-1 Parte 1 "Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali di finestre e porte

    esterne pedonali senza caratteristiche di resistenza al fuoco e/o di tenuta al fumo"

    � Il decreto 2 aprile 1998 “Modalità di certificazione delle caratteristiche e delle prestazioni

    energetiche degli edifici e degli impianti ad essi connessi”

    � Il decreto legislativo 29 Dicembre, n. 311 “Disposizioni correttive ed integrative al decreto

    legislativo 19 Agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al

    rendimento energetico nell’edilizia”

    � Il DPR 26 agosto 1993 n. 412 fornisce elenco dei Comuni d'Italia e delle zone climatiche

    relative.

    � UNI EN 573-3

    � UNI EN 12206-1 requisiti sulla verniciatura

    � UNI EN 12207 permeabilità all’aria

    � UNI EN 12208 tenuta all’acqua

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    � UNI EN 12210 resistenza al vento

    � D.P.C.M. pubblicato in G.U. del 22/12/97. isolamento acustico

    La norma UNI EN ISO 10077-1 riporta le formule generali da impiegare nel calcolo del serramento

    completo e fornisce, all’appendice D, i valori di trasmittanza termica dei telai da impiegare quando

    non venga svolto il calcolo numerico in accordo alla parte 2 della norma stessa: questo metodo è

    affidabile per i telai in legno ed in alluminio senza taglio termico e fornisce, in sostanza, la

    trasmittanza termica di serramenti aventi un telaio ‘standard’.

    La parte 2 della norma definisce invece il metodo per il calcolo numerico della trasmittanza termica

    dei telai, che si effettua su disegni CAD, in scala, del telaio reale, opportunamente trattati per

    ottemperare alle prescrizioni della norma: questo tipo di calcolo è sensibile alle modifiche

    progettuali e consente (tramite l’esame delle isoterme e delle linee di flusso) di individuare

    eventuali punti critici (dal punto di vista termico) del telaio.

    Alla trasmittanza termica del telaio va aggiunto il contributo della trasmittanza termica lineare sopra

    citato, che può essere valutato impiegando i valori riportati all’appendice E della norma UNI EN

    ISO 10077-1 (per distanziatori metallici e non) oppure valutando il parametro Yg per il telaio, la

    vetrata ed il distanziatore reali con il metodo della norma UNI EN ISO 10077-2.

    Una volta che si hanno a disposizione le trasmittanze termiche di tutti i componenti (inclusa quella

    della vetrata fornita dal produttore), si procede al calcolo della trasmittanza del serramento

    completo, secondo le formule riportate nella norma UNI EN ISO 10077-1. Per esempio per una

    finestra o porta finestra la formula da applicare è la seguente:

    Dove

    � Ug, Uf trasmittanza termica rispettivamente della vetrata e del telaio, espresse in W/(m² K);

    � Yg trasmittanza termica lineare del giunto tra telaio e vetrata, espressa in W/(m K)

    � Ag: area visibile delle parti vetrate, espressa in m²;

    � Af: superficie del telaio, calcolata facendo riferimento alla sua larghezza moltiplicata per la

    lunghezza del telaio lungo il perimetro del serramento, espressa in m²;

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    � lg: lunghezza del telaio, valutata lungo il perimetro dell’elemento vetrato, espressa in m.

    Figura 7 Zone da considerare nel calcolo della finestra a due ante

    L’utilizzo del vetrocamera porta al passaggio di calore tra due strati di vetro, che singolarmente

    avrebbero scarse caratteristiche di isolamento termico, attraverso un intercapedine, solitamente aria,

    che funge da strato resistenziale supplementare a bassa conducibilità. Questo valore è ulteriormente

    migliorabile con l’utilizzo di gas più prestanti.

    Oltre uno spessore d’intercapedine di 16 mm l’entrata in gioco di movimenti convettivi interni

    all’intercapedine non permette più miglioramenti prestazionali.

    E’ quindi necessario far leva su altri parametri, come ad esempio l’emissività del vetro, ovvero

    ridurre la radiazione ad onde lunghe scambiata tra le lastre, tramite l’utilizzo di lastre rivestite a

    bassa emissività (Low E).

    Infine, si verifica la cessione di calore dalla superficie esterna del vetro con le stesse modalità che si

    avevano ingresso.

    Valori standard di U [W/(m2K)] per vetrocamere commerciali risultano le seguenti:

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    L’altro componente fondamentale alla prestazione del serramento finito è naturalmente il profilo,

    avendo un’incidenza in termini di superficie esposta anche del 30% del totale. Il meccanismo di

    trasmissione del calore per i profili è del tutto assimilabile a quello definito per il vetro. Il valore di

    trasmittanza termica più restrittivo richiesto dal DLGS 311/2006 è di Uw = 2,0 W/m2K in zona

    climatica F. Nelle tabelle che seguono, vengono riportati i valori limite della trasmittanza termica

    delle chiusure trasparenti comprensive degli infissi.

    Tabella 1 Valori limite della trasmittanza termica Uw delle chiusure trasparenti comprensive degli infissi in

    W/m2K

    Tabella 2 Valori limite della trasmittanza termica Ug delle dei vetri espressa in W/m2K

    Il comune di Catania si trova in zona climatica B, quindi gli infissi da utilizzare devono contenere i

    valori della trasmittanza termica ai valori evidenziati in giallo, nelle tabelle sopra riportate.

    Si prevede l’utilizzo di serramenti in alluminio a taglio termico con vetrate isolanti dello spessore

    complessivo di 27,8 mm, così composte:

    � Vetro 1 Stratificato basso-emissivo dello spessore di 6,4 mm (3,0+0,38PVB+3,0).

    � Intercapedine Aria dello spessore di 15mm.

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    � Vetro 2 Stratificato basso-emissivo dello spessore di 6,4 mm (3,0+0,38PVB+3,0).

    � Per gli infissi utilizzati in progetto si prevede un valore limite di Ug = 1,7 W/m2K.

    La scelta dei serramenti da sostituire è stata fatta in base all’occupazione delle aule cercando di

    rispettare la spesa prevista nel finanziamento. Dalle valutazioni effettuate saranno oggetto di

    intervento solo le aule di seguito riportate:

    4,90*1,90 9,310 m2

    6,00*1,90 11,400 m2

    6,00*1,90 11,400 m2

    (4,90+4,90)*1,90 18,620 m2

    6,10*1,90 11,590 m2

    6,10*1,90 11,590 m2

    (4,90+4,90)*1,90 18,620

    4,90*1,90 9,310 m2

    6,00*1,90 11,400 m2

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    6,00*1,90 11,400 m2

    4,90*1,90+2,45*1,90 13,965 m2

    6,30*1,90 11,970 m2

    4,90*1,90 9,310 m2

    4,90*1,90 9,310 m2

    La superficie totale vetrata su cui si interviene, come detto, è quella relativa al secondo piano fuori

    terra ed è di circa 169 m2.

    L’intervento in oggetto prevede, quindi, la sostituzione dei serramenti esistenti, con trasmittanza di

    circa 6 W/m2K (in alluminio non a taglio termico), con serramenti in grado di rispettare i minimi

    previsti dal DM 311/2006 (calcolati secondo EN 10077-01:2007 - Allegato F).

    Rimozione Amianto

    Norme inerenti la rimozione – il trattamento-la manipolazione dell’amianto:

    � Legge 27.03.1992 n. 257 Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto

    � Circolare 17.02.93 Censimento imprese

    � Legge 04.08.93 n.271 Disposizioni urgenti per i lavoratori settore amianto

    � DPR 13.04.94 n.336 -Regolamento recante le nuove tabelle delle malattie professionali

    nell’industria e nell’agricoltura

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    � DPR 08.08.94 Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di

    Trento e Bolzano per l’adozione di piani di protezione , di decontaminazione, di

    smaltimento e di bonifica dell’ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti

    dall’amianto

    � D.M. 06.09.94 - Normative e metodologie tecniche di applicazione dell’art. 6, comma 3 e

    dell’art, 12 comma 2 della legge 27-3-92, n. 257, relativa alla cessazione dell’impiego

    dell’amianto

    � Circolare Min. Sanità 12.04.95 n. 7 Circolare esplicativa del d.m. 6-9-94

    � D.M. 28.03.95 n.202 Regolamento recante modalità e termini per la presentazione delle

    domande di finanziamento a valere sul fondo speciale per la riconversione delle produzioni

    di amianto, previsto dalla legge 27-3- 92 n. 257, concernente norme relative alla dismissione

    dell’amianto

    � D.L.vo 17.03.95 n.114 - Attuazione della direttiva 87/217/cee in materia di prevenzione e

    riduzione dell’inquinamento dell’ambiente causato dall’amianto

    � D.M. 26.10.95 - Normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, il

    controllo, la manutenzione e la bonifica dei materiali contenenti amianto presenti nei mezzi

    rotabili

    � DPCM 16.11.95 - Ex art. 16 contributi alle regioni per piani regionali fondo 1994 -

    Normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, il controllo e la bonifica di

    siti industriali-dismessi. Criteri per la manutenzione e l’uso di unita’ prefabbricate

    contenenti amianto

    � D.M. 14.05.96 - Criteri per la manutenzione e l’uso di tubazioni e cassoni di cemento

    amianto destinati al trasporto e/o al deposito di acqua potabile e non Criteri relativi alla

    classificazione e all’utilizzo delle pietre verdi in funzione del loro contenuto di amianto.

    Requisiti minimi dei laboratori pubblici e privati che intendono effettuare attivita’ analitiche

    sull’Amianto.

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    � D.M. 12.02.97 Criteri per l’omologazione dei materiali sostitutivi dell’amianto

    � D.M.0 7.07.97 - Approvazione della scheda di partecipazione al programma di controllo di

    qualita’ per l’idoneita’ dei laboratori di analisi che operano nel settore “amianto” Art. 5/1

    lettera c della L. 257/92 Disciplinari tecnici sulle modalità per il trasporto e il deposito dei

    rifiuti di amianto nonchè sul trattamento l’imballaggio la ricopertura dei rifiuti medesimi

    nelle discariche autorizzate ai sensi del dpr 10/9/82 n. 915 e successive modificazioni e

    integrazioni

    � D.M. 26.03.98 - Elenco contenente i nomi delle imprese e dei materiali sostitutivi

    dell’amianto che hanno ottenuto l’omologazione

    � Legge 09.12.98 n. 426 Nuovi interventi in campo ambientale

    � D.M. 20.08.99 - Normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, il

    controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto presenti a bordo di

    navi o unita’ equiparate. Prodotti incapsulanti per la bonifica di manufatti in cemento-

    amianto requisiti di efficacia tecnica e specifiche di impiego Criteri di scelta dei dispositivi

    di protezione individuali per le vie respiratorie

    � Legge.23.03.01 n.93 - Disposizioni in campo ambientale Art. 20 “Censimento dell’amianto

    e interventi di bonifica”

    � D.M. 25.07.01 Rettifica al decreto 20 agosto 1999

    � D.M. 18.09.01

    Regolamento recante: “programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale”

    Il presente punto ha per oggetto:

    � la bonifica della copertura in amianto presente nella palestra del Plesso Scolastico di Via 4

    Novembre denominata “Scuola Elementare Montessori “

    � la sostituzione delle stesse lastre con TERMOCOPERTURA.

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    � La dismissione e la conseguente sostituzione delle vasche serbatoio acqua nei locali

    interrati.

    Tali operazione dovranno essere precedute dall’inoltro della pratica (Piano di Lavoro) agli organi

    competenti e dal ricevimento del nullaosta obbligatorio per l’inizio dei lavori.

    Dovranno inoltre essere seguite tutte le cautele (predisposizione del cantiere in sicurezza,

    installazione ponteggi, l’impiego di andatoie) al fine di non danneggiare le lastre in eternit durante

    la rimozione.

    Durante questa prima fase si procederà con una ispezione visiva sullo stato di conservazione dei

    supporti per il nuovo tetto e dove necessario verranno sostituiti i supporti ammalorati e/o

    predisposti dei nuovi sostegni per la nuova struttura coprente scelta.

    Prescrizioni dettagliate dei lavori di bonifica

    Gli operatori dovranno, ad inizio delle attività di cantiere, creare una zona recintata per lo scarico

    del materiale inerente al tipo di lavorazione, compreso un box completo di wc, doccia e spogliatoio.

    Una volta messo in sicurezza il cantiere, si procederà con la fase di trattamento del lato superiore

    delle lastre.

    Successivamente gli operatori, opportunamente dotati dei DPI di seguito elencati, procederanno

    alla rimozione dell'amianto. I DPI saranno costituiti da:

    � elmetto protettivo;

    � occhiali protettivi;

    � tuta da lavoro monouso in Tyvek idonea per l'amianto;

    � calzature antinfortunistiche;

    � maschere respiratorie con filtri in classe P3;

    � guanti;

    � cinture di sicurezza con fune di ancoraggio.