PROGETTO EDUCATIVO ANNO 2014-2015 - Trieste...

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PROGETTO

EDUCATIVO ANNO 2014-2015

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Progetto Educativo

VersioneVersioneVersioneVersione:

DataDataDataData RevisioneRevisioneRevisioneRevisione: 30/08/2014

Anno EducativoAnno EducativoAnno EducativoAnno Educativo: 2014 - 2015

Approvato dApprovato dApprovato dApprovato daaaa:

Amministratore Delegato

Ing. Fabio Fioravanti

Firma Data 30/08/14

Coordinatore Pedagogico

Dott.ssa Ilaria Veronese

Firma Data 30/08/14

Responsabile Asilo Nido

Sig.ra Maria Acanfora

Firma Data 30/08/14

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SOMMARIO

Le motivazioni di una scelta ..................................................................................................... 3

1 INTRODUZIONE .................................................................................................................. 5

2 OBIETTIVI ............................................................................................................................ 6

2.1 Obiettivi sezione lattanti: coccinelle ..................................................................................................... 8

2.2 Obiettivi sezione mista semi divezzi e divezzi: bruchi e farfalle ......................................................... 9

3 METODO EDUCATIVO ....................................................................................................... 13

4 INSERIMENTO E ACCOGLIENZA ...................................................................................... 14

5 GESTIONE DELLE ROUTINES .......................................................................................... 16

6 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITA’ ........................................................... 19

6.1 SEZIONE MISTA DEI BRUCHI (12-23 mesi) E DELLE FARFALLE (24-36 mesi): PROGETTO DIDATTICO 2014/ 2015 ................................................................................................................................. 20

6.1.1 PROGETTO: “UN TUFFO NEI COLORI” ....................................................................................... 20

6.2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2014-2015 SEZIONE COCCINELLE (3-12 mesi) .......................... 23

6.2.1 “IL MIO MONDO A COLORI” ....................................................................................................... 23

7 ATTIVITA’ E STRUMENTI DI OSSERVAZIONE E DOCUMENTAZIONE .............................. 34

7.1 Strumenti di verifica e autovalutazione degli interventi educativi .................................................. 35

7.2 La valutazione del servizio reso ........................................................................................................ 36

8 PARTECIPAZIONE ATTIVA DELLE FAMIGLIE ALLA VITA DEL NIDO ................................. 37

9 CARATTERISTICHE AMBIENTALI ..................................................................................... 38

9.1 Organizzazione degli spazi ................................................................................................................. 38

9.1.1 Organizzazione spazi 3-12 mesi ............................................................................................... 39

9.1.2 Organizzazione spazi 13-36 mesi ............................................................................................. 40

9.1.3 Organizzazione spazi comuni .................................................................................................... 41

9.1.4 Altri spazi .................................................................................................................................... 42

10 Le attrezzature gioco ....................................................................................................... 43

11 ALIMENTAZIONE ............................................................................................................... 45

12 LA FORMAZIONE .............................................................................................................. 47

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Le motivazioni di una scelta Le motivazioni di una scelta Le motivazioni di una scelta Le motivazioni di una scelta

La realizzazione del nido aziendale “Generation Baby” nasce dall’intento di agevolare il personale delle aziende Generation Byte srl (www.generationbyte.com) e MEDarchiver srl (www.medarchiver.com), viste le particolari caratteristiche dell’attività lavorativa ed il profilo medio degli addetti.

Le due aziende fanno parte di un gruppo di società attive nel settore delle tecnologie biomediche che operano prevalentemente sul mercato italiano e statunitense, dove sono presenti con prodotti informatici di punta e soluzioni ad elevato contenuto innovativo.

Da sempre la filosofia delle aziende del gruppo è stata caratterizzata dalla scelta di puntare sui giovani. Il personale impiegato è per circa l’80% formato da ingegneri con specializzazione biomedica, elettronica o informatica, quasi tutti selezionati fin dagli ultimi passi del percorso degli studi attraverso stage e lavori di tesi, e successivamente assunti e strutturati nell’azienda attraverso contratti di lavoro a tempo indeterminato.

Le scelte fatte si sono rivelate scelte di successo, come dimostrato dalla continua crescita della quota di mercato detenuta, per quanto riguarda i risultati aziendali, e dal turnover del personale praticamente inesistente.

Il gruppo è costituito da un’azienda controllante (Generation Byte) prevalentemente strutturata per la produzione delle soluzioni informatiche e la ricerca e sviluppo, ed una controllata (MEDarchiver), organizzata per l’erogazione di servizi professionali necessari per la progettazione e l’implementazione delle soluzioni offerte.

Ingegneria

informatica

26%

Ingegneria

biomedica

32%

Ingegneria

elettronica

21%

Altro

16%

Economia

Marketing

5%

Donne

27%

Uomini

73%

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Generation Byte ha sede legale a Trieste, mentre MEDarchiver ha sede legale a Bolzano e possiede un’unità operativa per lo sviluppo a Trieste, una sede commerciale a Milano ed un laboratorio distaccato presso l’università Campus Biomedico di Roma. Il gruppo impiega complessivamente circa 40 dipendenti e collaboratori, di cui 25 presso le sedi di Trieste.

La tipologia di lavoro del personale incaricato presenta diverse peculiarità, che lo rendono nel contempo affascinante e particolarmente invasivo per la sfera privata. Trattandosi infatti di soluzioni di alta tecnologia per la gestione dell’attività clinica negli ospedali, i servizi offerti coniugano tutte le problematiche tipiche del settore informatico (orari di lavoro flessibili, necessità di interventi non pianificati, trasferte) con quelle tipiche del settore medico (rilevanza vitale del servizio reso, funzionalità ininterrotta delle soluzioni e di conseguenza degli interventi, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, reperibilità, ecc.). L’estensione dei servizi offerti a livello globale implica inoltre ulteriori problematiche legate alle differenze di fuso orario. In aggiunta a ciò, il personale delle due aziende, per quanto detto sopra in merito al percorso professionale che prevede l’inserimento in giovane età con posizioni di grande stabilità, e l’inesistenza di turnover, risulta oggi composto da collaboratori di età media intorno ai trent’anni, che giustamente creano nuove famiglie e progetti di vita.

Già da qualche anno, per sostenere il personale nelle difficoltà legate alla gestione dei figli piccoli, è stato riconosciuto a livello di contratto aziendale il diritto al rimborso delle rette per gli asili nido. Tuttavia, questo accorgimento ha risolto solo parzialmente le problematiche del personale, in quanto l’offerta di posti in asili nido è risultata da un lato limitata e piuttosto decentrata rispetto alla sede delle aziende, con le evidenti problematiche di collegamento, e dall’altro spesso non del tutto compatibile con gli orari di lavoro flessibili del personale.

Visto anche l’orientamento regionale in materia di servizi per l’infanzia, che sottolinea la carenza di strutture e di conseguenza incentiva la creazione di nuovi servizi anche a livello privato, le due società hanno ritenuto di cogliere l’opportunità realizzando un asilo nido aziendale all’interno dell’edificio che ospita la sede lavorativa di Trieste.

Ovviamente l’ubicazione risulta strategica per il personale dipendente delle due aziende, ma lo è di fatto anche per un bacino di utenza piuttosto consistente, visto il posizionamento in una zona di servizi di vario tipo oggettivamente poco servita da strutture di asilo nido. Vista la disponibilità spazi adeguati, la soluzione è stata valutata sostenibile e interessante dagli organi direttivi delle aziende.

Va sottolineato che la struttura si pone un obiettivo primario di servizio per i propri dipendenti, e che pertanto è estranea a qualsiasi logica lucrativa, puntando esclusivamente alla qualità del servizio, seppure sempre nei limiti di una rigorosa e logica valutazione dei costi sostenibili.

La situazione di crisi globale, i tassi di disoccupazione e la possibilità di creare peraltro ulteriori posti di lavoro per dei profili professionali che, fin dai primi colloqui per la selezione del personale per il Nido hanno evidenziato una certa abbondanza di persone qualificate di varia età ed esperienza in cerca di occupazione, hanno rappresentato un ulteriore stimolo per gli organi direttivi delle società.

Gli investimenti necessari per la realizzazione del Nido sono stati pertanto affrontati con la serenità di chi è convinto di fare una cosa giusta e utile. Avendo puntato su una scelta di qualità in tutte le fasi di realizzazione del progetto, siamo orgogliosi del risultato e guardiamo fiduciosi al futuro dei nostri bambini e di tutti coloro che vorranno affidarci un ruolo nella cura e nella crescita dei propri figli.

Il presidente del Consiglio di Amministrazione

Ing. Fabio Fioravanti

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1111 INTRODUZIONEINTRODUZIONEINTRODUZIONEINTRODUZIONE

Il nido d’infanzia è un servizio educativo e sociale che accoglie bambini dai 3 ai 36 mesi di età con il duplice obiettivo di corrispondere positivamente alle esigenze di relazione e di gioco dei bambini da un lato, e di rispondere ai bisogni di sostegno e responsabilità dei genitori dall’altro.

L’asilo rivolge, quindi, la propria attenzione sia al bambino che alla famiglia, proponendo ai genitori un’esperienza educativa in un contesto esterno a quello familiare, con il supporto di personale con specifiche competenze professionali.

L’asilo nido è volto a favorire un equilibrato sviluppo psico-fisico che consenta la costruzione dell’identità, dell’autonomia e dell’interazione con altri bambini e adulti.

L’asilo nido garantisce un ambiente adeguato, ricco di stimoli, e personale qualificato che, in base alle conoscenze psico-pedagogiche possedute, finalizza il proprio lavoro con obiettivi programmati e in stretto rapporto con le famiglie e il territorio.

La giornata del Nido viene organizzata tenendo presente i ritmi e i tempi dei bambini ed integra momenti di vita quotidiana legati soprattutto al soddisfacimento di bisogni primari (l’alimentazione, il riposo, la sicurezza, la pulizia) a momenti di gioco libero ed organizzato, con uscite sul territorio, sperimentazioni e la partecipazione dei genitori

Il nido è un luogo dove ogni bambino trova occasioni di gioco, di curiosità e di scoperta, di socializzazione tra coetanei, di esplorazione dell’ambiente circostante in un clima affettivamente sereno e nel rispetto dei propri ritmi evolutivi. Il bambino al nido vive la sua giornata alternando momenti di routine ( il pranzo, il sonno, il cambio) a momenti di gioco individuale e di gruppo, con l’attenzione e la cura delle educatrici, in ambiente e spazi opportunamente strutturati ed arredati. La struttura, gli spazi, gli arredi, gli oggetti ed i materiali sono pensati in modo da favorire una piacevole permanenza del bambino, rispondendo al bisogno di cure, di sicurezza, di protezione, di autonomia, di movimento, di gioco collettivo e di momenti di intimità.

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2222 OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI

L’asilo nido costituisce un contesto educativo fondamentale per lo sviluppo psico-fisico del bambino. I bambini che frequentano il nido si trovano in un periodo di vita in cui gli apprendimenti risultano particolarmente efficaci e duraturi. Il nido offre al bambino situazioni relazionali diverse e più varie rispetto al contesto familiare: rappresenta, in questo senso, un luogo di arricchimento personale. Permette al bambino di raggiungere una progressiva autonomia individuale e sociale rendendo il bambino progressivamente sempre più capace di prendere coscienza della realtà, di intervenire su di essa, di dare un senso alla propria esperienza, favorendo così lo sviluppo delle sue capacità comunicative e cognitive, di socializzazione e di maturazione emotiva. Lo sviluppo psico-fisico del bambino progredisce attraverso determinate fasi che sono caratterizzate dall’acquisizione di nuove capacità. Ad esempio la capacità di spostarsi da solo parte dalla totale dipendenza dall’adulto, passa attraverso il rotolamento, il gattonare, lo spostarsi lateralmente in posizione eretta, per giungere poi al “camminare”. Lo sviluppo del linguaggio, invece, progredisce dal pianto, ai gesti, alle vocalizzazioni, ai balbettii, fino a giungere alle prime parole che poi comporranno le frasi. Le attività proposte, relative ai campi di esperienza consentono al bambino di raggiungere alcune autonomie e di fare alcune esperienze, per questo motivo verranno condotte attività motorie, senso-percettive, cognitive e attività relazionali. Bisogna sottolineare che il gioco libero è l'attività spontanea e istintiva più importante, e per questo le viene concessa un’ampia rilevanza e valore all’interno della giornata dei bambini. Il bambino impara a proporsi liberamente nell'ambiente e con i coetanei, impara giocando (gioco simbolico) ad avvicinarsi al mondo degli adulti, a dare un senso a se stesso e alla realtà e a modificarla;, le educatrici, attraverso il metodo dell’osservazione diretta del comportamento, sono in grado raccogliere informazioni che possono essere utili a conoscere di più e in modo più approfondito i bambini con cui interagiscono tutti i giorni. In particolare i campi di esperienza all’interno dei quali inseriremo le attività riguardano:

x IL CORPO E IL MOVIMENTO: questo campo è utile a favorire la conoscenza della corporeità, i processi di attenzione, l’identificazione sessuale, l’espressione di benessere e malessere, la stima del pericolo, l’attenzione verso gli altri ed il processo di acquisizione dell’autonomia sfinterica e motoria.

ESPERIENZE: giochi a contenuto motorio (liberi e strutturati, simbolici, imitativi, con attrezzi e materiali o solamente sperimentando il proprio corpo, giochi individuali o di gruppo), giochi per vivere lo spazio con movimenti e posture diverse (gattonare, rotolare, saltellare, correre, strisciare, lanciare), percorsi e movimenti ritmici.

x IL GESTO, L’IMMAGINE, LA PAROLA: questo campo è utile a favorire l’esplorazione dei

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diversi mezzi espressivi (suoni o gesti atti a richiedere attenzione da parte dell’adulto) sino al conseguimento di una reale capacità di comunicazione (uso corretto delle regole implicite della lingua, ascolto e comprensione dei discorsi degli altri, capacità di descrivere e raccontare eventi personali e situazioni, capacità di formulare richieste).

ESPERIENZE: conversazioni regolate dall’adulto nel piccolo e nel grande gruppo, letture di immagini (dare un nome agli oggetti), letture di storie e fiabe, ascolto e ripetizione di filastrocche e canzoni.

x I PROBLEMI, LE PROVE E LE SOLUZIONI: sono utili per esplorare, scoprire ed

organizzare le prime conoscenze sul mondo, stimolando le capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione. Serve inoltre a sviluppare ed affinare nel bambino l’uso dei sensi, formulare previsioni e ipotesi per risolvere problemi concreti nel corso dei giochi e delle attività esplorative, individuare corrispondenze e rapporti tra oggetti, sviluppare la capacità di progettare e pianificare giochi ed attività rafforzando la fantasia, la creatività e infine a favorire il controllo e la gestione dei moti affettivi ed emotivi.

ESPERIENZE: travasi di materiali, analisi/comparazione/classificazione delle caratteristiche di cose, oggetti, animali attraverso attività di riconoscimento, esplorazione, formulazione di ipotesi (esperimenti con l’acqua, il lavoro delle mani, lavorazione di materiali diversi); acquisizione della dimensione temporale degli eventi e delle esperienze mediante attività (prima fra tutte l’individuazione della ripetitività del ciclo giornaliero al nido).

x LA SOCIETA’ E LA NATURA: è utile a favorire l’integrazione del bambino nel proprio

ambiente di vita fatto di persone, oggetti e luoghi che diventeranno a lui familiari ed a costruire quindi un rapporto con l’esterno attraverso la scoperta e l’esperienza concreta di ciò che accade vicino a sé e da quanto vede e sente intorno a sé. Per quanto riguarda l’ambiente naturale l’attenzione è rivolta all’acquisizione di informazioni legate ai fenomeni e alle leggi dell’ambiente fisico e naturale: oggetti inanimati, piante e animali. La raccolta di informazioni e le esperienze porteranno il bambino a cogliere le regole che governano l’organizzazione dell’ambiente che sta intorno a lui (l’alternanza del giorno e della notte, il susseguirsi delle stagioni, il sole e la pioggia, la crescita dei fiori nel prato, la caduta delle foglie: si tratta di occorrenze caratterizzate da ripetizione).

ESPERIENZE: attività volte a far acquisire al bambino la consapevolezza tra spazio e azione attraverso l’individuazione del proprio punto di vista caratterizzato dalle relazioni fra la propria posizione e quella degli oggetti o degli altri (il davanti/il dietro degli oggetti, l’alto e il basso, l’avvicinarsi e l’allontanarsi da), dei rapporti spaziali esistenti tra gli oggetti (dentro/fuori/intorno, sopra/sotto/tra, il più vicino a/ più lontano da), il riconoscimento di alcune forme e dimensioni degli oggetti (tondo, con la punta, più piccolo di/più grande di). Viene inoltre favorito il gioco della trasposizione (ad esempio il bambino si finge mamma o papà e riproduce alcuni momenti della quotidianità come imboccare un bambolotto, mettere a letto un orsetto, ecc.).

x IL SE’ E L’ALTRO: l'ultimo campo di esperienza è utile a favorire la costruzione della propria

identità, la capacità di instaurare rapporti soddisfacenti con gli altri e di riferirsi a norme di comportamento e di relazione, sviluppare la capacità di riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti, sviluppare il sentimento di appartenenza, il controllo e la canalizzazione dell’aggressività, il rispetto delle regole nei giochi e nella vita comunitaria, il consolidamento della fiducia in sé stessi. Importante educare i bambini a mettersi nei panni degli altri e a cercare di vedere il mondo anche dal loro punto di vista, quello dei compagni e degli adulti, ma anche quello delle piante e degli animali. Così i bambini apprendono che la differenza da rispettare è quella della pluralità delle forme di vita che popolano il nostro universo.

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ESPERIENZE: giochi con regole da comprendere e rispettare, giochi da fare insieme all’altro valorizzando il contatto con gli altri, adottare forme di cooperazione, attenzione e valorizzazione delle regole e delle ritualità nei momenti di vita quotidiana (durante la merenda o il pranzo si sta seduti, a tavola non si portano giochi, si chiede “per piacere”, si rispetta il proprio turno), richiedere e offrire aiuto.

2.12.12.12.1 Obiettivi sezione lattanti: coccinelle Obiettivi sezione lattanti: coccinelle Obiettivi sezione lattanti: coccinelle Obiettivi sezione lattanti: coccinelle

La sezione accoglie i bambini dai 3 ai 12 mesi. Questo è un periodo molto delicato e ricco di nuovi stimoli e traguardi che il bambino mira a raggiungere. La giornata è ricca di scoperte, novità, sensazioni ed emozioni ed ogni cosa attorno a sé è ricca di significato ed utile al raggiungimento della propria autonomia perché prende coscienza di sé e del mondo che lo circonda. Il canale attraverso il quale il bambino può comunicare è quello sensoriale, riesce ad interagire attraverso la vista, il tatto, l’udito, il gusto e l’olfatto soprattutto durante le attività di routine (la pappa, la nanna, il cambio ecc.). A questa età infatti vengono proposte, attraverso il gioco, attività che riguardano esperienze tattili, uditive ed esplorative con l’obiettivo di stimolare e aumentare la curiosità e le capacità percettive. Il progetto educativo è finalizzato allo sviluppo delle potenzialità di ciascun bambino rispettando la sua personalità e le sue attitudini e indirizzandolo alla conquista dell’autonomia e dello sviluppo delle competenze. L’obbiettivo fondamentale e far scoprire al bambino il proprio corpo e ciò che lo circonda. Gli obiettivi generali che ci si prefigge sono:

x favorire un buon inserimento al nido; x promuovere il benessere psico-fisico; x sviluppare un rapporto sereno e di collaborazione tra il nido e la famiglia e tra il bambino e le

educatrici; x suscitare nel bambino la curiosità ed il piacere della scoperta.

Attività percettive e di manipolazione Obiettivi:

x acquisizione della coordinazione manuale; x acquisizione della coordinazione mano-bocca; x acquisizione della coordinazione visivo-motoria; x sviluppo della percezione sensoriale e soddisfacimento dell’esigenza esplorativa e di conoscenza.

I giochi sono liberi e spontanei, semplici e volti a sviluppare l’abilità dell’afferrare, che in particolar modo è propedeutica alla capacità di tenere in mano il biberon o un cucchiaio e portarlo alla bocca per mangiare; il premere, lo schiacciare, il mettere dentro e il tirar fuori (prendere un oggetto da un contenitore e rimetterlo dentro), nascondere e ritrovare, ecc. Esempi di attività: “Il cestino dei tesori”, giochi strutturati e di precisione, il gioco del Cucù, alla scoperta dei libri.

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Attività musicale: La finalità è quella di sviluppare nel bambino una maggior sensibilizzazione per la musica, il piacere di ascoltare e produrre suoni spontaneamente dandogli la possibilità di esprimere le proprie emozioni attraverso di essi. Obiettivi:

x stimolare la percezione uditiva; x favorire la capacità di comunicazione; x dare al bambino la possibilità di esprimersi attraverso i suoni; x creare un clima sereno; x favorire la socializzazione tra i bambini attraverso la condivisione dei suoni.

Le attività proposte prevedono l’ascolto di ninnananne, canzoncine o filastrocche e l’utilizzo della mani, dei piedi e della voce per la produzione di suoni oltre a strumenti musicali semplici, sonagli, bottiglie sonore, giocattoli sonori e musicali. Attività motorie La finalità è di dare al bambino la possibilità di esprimersi attraverso il movimento e il gioco spontaneo, di conoscere la realtà tramite il suo corpo e di creare significative relazioni con l’altro. Obiettivi:

x sviluppare gli aspetti motori, affettivo - relazionali, cognitivi e sociali; x consolidare la scoperta e la conoscenza dell’io corporeo attraverso le varie tappe; x favorire l’interazione tra i bambini e tra bambini e adulto; x favorire la socializzazione.

I bambini sperimentano con il proprio corpo il piacere di rotolare, gattonare, strisciare, arrampicarsi, afferrarsi a dei sostegni e alzarsi, prendere, lasciare, lanciare oggetti e raggiungerli, individuare un ostacolo che si frappone fra il proprio corpo e il gioco desiderato e quindi adottare una strategia di soluzione adeguata per recuperarlo. In questo modo aumentano le proprie capacità sviluppando una maggior sicurezza interiore che si manifesta nella sempre maggiore concentrazione nel gioco e nella capacità di sperimentare allontanandosi dall’adulto di riferimento. I materiali usati sono tappeti, cuscini, piscina con palline, specchio, tunnel, maniglione per deambulare, ecc.

2.22.22.22.2 Obiettivi sezione mista semi divezzi e divezzi: bruchi e farfalleObiettivi sezione mista semi divezzi e divezzi: bruchi e farfalleObiettivi sezione mista semi divezzi e divezzi: bruchi e farfalleObiettivi sezione mista semi divezzi e divezzi: bruchi e farfalle

La sezione accoglie i bambini tra i 13 e i 36 mesi. Il bambino inizia a questa età a consolidare alcune capacità fondamentali dal punto di vista motorio e comunicativo. Conquistata la deambulazione il bambino ha la possibilità di muoversi liberamente con sempre maggior sicurezza ed autonomia, il linguaggio diviene sempre più ricco e articolato, la soglia d’attenzione cresce permettendo così di svolgere attività e proposte più varie come ad esempio di tipico grafico pittorico, di manipolazione, di costruzione, di gioco di finzione proponendo materiali sempre diversi: farine, acqua, impasti, colla, carta da strappare e accartocciare, cartoncini colorati, colori a dita, tempere, matitone, pennarelli, spugne, pennelli, ecc. Il progetto educativo è finalizzato al rispetto della personalità e alle attitudini di ciascun bambino e indirizzato alla conquista dell’autonomia e allo sviluppo delle competenze.

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Il gioco è al centro di ogni attività proposta favorendo così il processo di scoperta ed esplorazione autonoma del mondo circostante. Ai bambini di questa età vengono proposte attività atte ad affinare la manualità, sviluppare il linguaggio, potenziare le capacità cognitive e logiche, conoscere ed utilizzare il proprio corpo. Gli obiettivi generali sono:

x favorire l’evoluzione armonica dello sviluppo del bambino; x sviluppare l’autonomia attraverso i momenti di gioco e routine; x favorire lo sviluppo della propria identità personale; x incrementare le abilità manipolative; x stimolare il perfezionamento psicomotorio; x favorire la socializzazione attraverso l’interazione educatrice-bambino e bambino-bambino; x stimolare la curiosità, l’esplorazione e la voglia di sperimentare; x sviluppare l’uso del linguaggio.

Attività di manipolazione: Manipolare, impastare, costruire, incollare, trasformare, mescolare, travasare sono attività che sviluppano le competenze oculo - manuali e di motricità fine (capacità di manipolare gli oggetti intenzionalmente, saper afferrare e trattenere cose, gestire il movimento della mano), valorizzando l’immaginazione e la creatività dei bambini. I materiali utilizzati per la manipolazione sono vari: pasta di sale, pongo, farina bianca, farina gialla, zucchero, foglie, carta, ecc. Obiettivi:

x sviluppare la sensibilità tattile; x sviluppare la concentrazione; x sviluppare la creatività; x favorire la capacità di modellare forme semplici; x sviluppare il concetto di dentro-fuori, di quantità; x sperimentare la trasformazione del materiale.

Esempi di attività: x Il gioco euristico

x I travasi

x Le costruzioni e gli incastri

x Le mani in pasta

x Gioco dello strappo

x Guardo, tocco, annuso, ascolto, assaggio, impasto e creo.

x Infiliamo la pasta Attività grafico-pittoriche: Questa attività permette ai bambini di lasciare traccia di sé. I primi scarabocchi e segni rappresentano una nuova forma espressiva che permette al bambino di comunicare sensazioni e stati d’animo; inoltre perfeziona la manualità e stimola i concetti topologici di base (sopra- sotto, dentro-fuori, vicino-lontano). Al bambino viene data la possibilità di utilizzare varie tecniche pittoriche (pittura con i piedini e le manine, collage, pittura con i colori naturali (soprattutto per i più piccoli) prodotti frullando pomodoro, gli spinaci o utilizzando il cacao o il curry, ecc.). I materiali che verranno quindi utilizzati durante le attività saranno vari: fogli di varie dimensioni, cartoncini colorati, pennelli e pennellesse, matitoni, colori dita, pennarelli, pastelli a cera, tempere, colori

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naturali, spugne e timbri, rulli, ecc. Obiettivi:

x sviluppare la fantasia; x riconoscere i colori; x sviluppare ed esprimere preferenze.

Esempi di attività:

x Coloro con tutto il mio corpo

x Il collage Attività motorie: E’ un’attività che permette ai bambini di sfogarsi e divertirsi. I bambini saltano, corrono, salgono e scendono dallo scivolo, rotolano sui materassi, strisciano nei tunnel; fanno giochi che permettono di percepire il proprio sé corporeo e favorire il coordinamento dei movimenti. I bambini avranno a disposizione materassi, cuscini, palle di varie dimensioni, tunnel, cerchi, corde, strutture in legno ed uno spazio attrezzato all’aperto. Esempi di attività:

x Percorso motorio

x Il gioco delle scatoline Attività musicali: La musica accompagna i bambini nella loro giornata al nido; il laboratorio consiste in attività che permettono al bambino di avere un primo approccio con la musica, di scoprire, sperimentare e conoscere i suoni, stimolando nel bambino l’ascolto, la produzione, la capacità di comunicare e di esprimersi attraverso il suono e i materiali più diversi: dalla voce (filastrocche, canzoncine, imitazione del verso degli animali, dei suoni e dei rumori dell’ambiente,…) ai materiali grezzi (carta, plastica, legno, metalli, ecc.), agli oggetti sonori strutturati (tamburelli, maracas, piatti, ecc.) all’ausilio di cd e cassette. La musica favorisce lo sviluppo del senso dell’armonia e dell’equilibrio, se accompagnata al movimento facilita lo sviluppo della coordinazione motoria. La proposta di filastrocche e canzoncine, brevi e semplici, che implicano l’uso delle mani, dei piedi, delle dita e giochi di voce, favorisce l'ascolto, l'apprendimento di nuove parole, la relazione sociale, affettiva ed emotiva, lo sviluppo cognitivo. Inoltre, soprattutto nei momenti di relax, viene proposto ai bambini l’ascolto della musica classica. Obiettivi:

x favorire l’acquisizione dell’interesse verso il fenomeno sonoro; x sviluppare sensibilità uditiva attraverso l’esplorazione, la scoperta e l’uso di materiali sonori; x sviluppare il senso ritmico tramite il movimento e la danza; x concentrare l’attenzione sul suono e sul silenzio; x usare la voce come mezzo di espressione; x saper riprodurre brevi canzoncine mimate.

Esempi di attività: x Le bottiglie sonore e visive

x Il suono della carta

x Gli strumenti musicali

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x La musica, il corpo e il movimento

x Rumore e silenzio

x Produzione di effetti sonori Attività simbolico- espressive: Attraverso il travestimento, le bambole ed i vestiti, lo spazio casetta con la cucina, ecc. i bambini possono ricreare e rappresentare le esperienze di vita quotidiana. Obiettivi:

x sviluppare le capacità simboliche rappresentando esperienze di vita quotidiana; x sviluppare la comunicazione tra bambini; x favorire la capacità osservativa; x esprimere sensazioni ed emozioni.

Esempi di attività:

x Il gioco simbolico

x L’angolo dei travestimenti Attività di lettura: Ogni bambino deve avere la possibilità di accedere liberamente al fantastico mondo dei libri. I libri sono oggetti preziosi per la crescita e lo sviluppo armonico del bambino; con essi può e deve giocare in quanto attraverso le storie può trovare la soluzione ai problemi che nella vita quotidiana si trova ad affrontare. Nel nostro nido le attività legate al libro sono quotidiane e riguardano la lettura per il semplice piacere dell’ascolto o il libro diviene un valido spunto per divertenti attività didattiche. La modalità che noi utilizziamo per leggere le storie ai bambini è quello della lettura animata ossia si cerca di suscitare nel bambino un coinvolgimento emotivo che leghi chi legge a chi ascolta attraverso tecniche di lettura come la gestualità, le pause, il tono di voce, il ritmo, ecc. Obiettivi:

x rispettare il libro come oggetto significativo; x fare in modo che la lettura di un libro divenga un abitudine, un bisogno e un piacere; x saper ascoltare e comprendere una storia; x accrescere la curiosità; x osservare le immagini e cogliere le caratteristiche principali; x conoscere e distinguere i personaggi principali.

Per verificare il raggiungimento di tali obiettivi vengono fatti con i bambini dei cartelloni collettivi, disegni individuali, domandine e piccole rappresentazioni. Esempi di attività:

x Lettura mimata di storie

x Le marionette raccontano

x Il cestino delle figure

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3333 METODOMETODOMETODOMETODO EDUCATIVOEDUCATIVOEDUCATIVOEDUCATIVO

Il nido è un ambiente che favorisce la socializzazione e l’apprendimento ed attiva e stimola le competenze del bambino attraverso “il fare”; invitando e stimolando il bambino ad esplorare il mondo circostante, comprenderlo ed utilizzarlo. Quotidianamente vengono svolte attività didattiche strutturate con particolari obiettivi di apprendimento differenziati per età e relativi campi di esperienza il tutto naturalmente proposto sotto forma di gioco, dato che quest’ultimo rappresenta mezzo elettivo di crescita affettiva, relazionale e cognitiva. L’intervento dell’educatore favorisce e stimola le potenzialità del bambino tramite un intervento mediato che ne rispetta la soggettività. Tutto ciò avviene in modo propositivo, tramite l’utilizzo di rinforzi positivi e del metodo del rispecchiamento. In questo senso l’educatore si impegna in prima persona ad essere un modello di comportamento congruente e coerente.

Per aiutare l'individuo a muoversi nella direzione dell'apertura all'esperienza, si deve assicurargli una relazione in cui egli sia apprezzato come persona autonoma, in cui la sua esperienza attuale sia compresa empaticamente, e in cui gli sia assicurata la libertà di vivere i sentimenti propri e condividere quelli degli altri senza sentirsi minacciato (Carl Rogers).

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4444 INSERIMENTO E ACCOGLIENZAINSERIMENTO E ACCOGLIENZAINSERIMENTO E ACCOGLIENZAINSERIMENTO E ACCOGLIENZA

L’ACCOGLIENZA L’accoglienza all’asilo nido rappresenta una situazione particolare e nuova nella vita del bambino ed un momento estremamente delicato per tutti coloro che di questa esperienza sono protagonisti: il bambino, i genitori, le educatrici. Per il bambino, in particolare, significa entrare a far parte di un sistema sociale allargato, vivendo un esperienza fortemente evolutiva, in grado di produrre veri e propri processi di sviluppo e cambiamento, sia per se stesso che per la propria famiglia. Si tratta infatti di un esperienza ricca di emozioni ed affetti, molto coinvolgente, che comprende una serie di sentimenti contrastanti: desiderio di incontro, attrazione verso gli altri bambini, di oggetti, di spazi accoglienti, ma anche momenti di nostalgia e bisogno. Per il bambino si tratta dunque di sperimentare una relazione nuova, con persone diverse dalla mamma e dalle altre figure familiari, imparando a gestire il disagio del distacco ed il contatto con i nuovi ambienti e nuove figure, dimostrandosi pian piano più disponibile ai nuovi affetti. Per la famiglia l’asilo nido è un esperienza nuova, verso la quale si aprono aspettative, timori, sicurezze. L’affidamento progressivo del bambino alle educatrici non significa soltanto acquisire un nuovo sostegno organizzativo ( avere un luogo e persone sicure a cui lasciare il proprio bambino), ma trovarsi coinvolti in un processo complesso di conoscenza (di persone, esperienze, ambienti) intesa positivamente come fiducia reciproca e capacità di condividere a poco a poco, gli obiettivi e le modalità dell’intervento educativo dell’asilo.

MODALITA’ L’inserimento dei bambini all’asilo nido comporta separazioni parziali e temporanee: il bambino mantiene le proprie abitudini all’interno della famiglia; il passaggio dall’ambiente familiare all’asilo nido è graduale e mediato dalla presenza delle figure familiari. L’inserimento al nido può essere fatto dalla mamma, dal papa’, dai nonni, figure importanti per il bambino; l’ambiente che accoglie il bambino è predisposto con attenzione per il suo benessere ed anche se il bambino e la sua mamma possono mostrare difficoltà nel distacco, si può dire che se questo avviene in maniera graduale, non è insormontabile e ne consegue sicurezza ed entusiasmo per una nuova e progressiva autonomia. Le modalità di ambientamento che possono essere proposte sono diverse, a seconda delle scelte del gruppo delle educatrici, della situazione della singola sezione e del numero dei bambini da inserire. TEMPI La durata dell’inserimento pur fissata in partenza, varia a seconda della reazione del bambino alla nuova situazione ed al tempo che gli occorre per conoscere i nuovi spazi, accettare i nuovi giochi, i compagni ed “attaccarsi” ai nuovi adulti.

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Talvolta può essere necessario anche “ fare un passo indietro” rallentando i tempi previsti, poiché la fretta di concludere l’inserimento e lasciare il bambino per tempi lunghi nell’asilo può compromettere l’accettazione di questa nuova esperienza. Come funziona l’inserimento: di norma l’inserimento si sviluppa su due settimane (vedi all.1); nella prima giornata le educatrici con la mamma del bambino compilano una “scheda di ingresso” (vedi all.2) con la quale si acquisiscono informazioni utili alla conoscenza del bambino e delle sue abitudini ( giochi, cibi, rituali di addormentamento) ,informazioni che verranno poi integrate ,discusse e confrontate durante l’inserimento stesso, man mano che i giorni passano. La presenza del genitore è necessaria almeno per i primi due giorni ed è preferibile che sia sempre la stessa; nei giorni successivi ,il genitore inizia ad allontanarsi, dapprima pochi minuti e poi sempre un po’ di più. In genere nella seconda settimana si allungano i tempi di permanenza del bambino nel nido fino al raggiungimento degli obiettivi (livello di sicurezza, fiducia, esplorazione spontanea dello spazio e dei materiali, relazione con l’altro) in base ai quali le educatrici saranno in grado di indicare al genitore il momento giusto di iniziare il nido in modo regolare. Molto utile per l’inserimento e il momento del distacco è l’oggetto transazionale, un oggetto molto caro al bambino (un peluche, una bambola, il ciuccio, un doudou, o altro) che riveste una forte carica affettiva e che lo rassicura, gli da fiducia e sicurezza nei momenti di nostalgia e di cambiamento aiutandolo ad affrontarli ed accettarli.

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5555 GESTIONE DELLE GESTIONE DELLE GESTIONE DELLE GESTIONE DELLE ROUTINESROUTINESROUTINESROUTINES

La giornata al nido

La giornata del bambino al nido viene scandita dalle routines che costituiscono dei momenti che si ripetono nell’arco della giornata e sono occasioni di socializzazione e interazione, importanti per il suo sviluppo. Gli spazi, i tempi e i gesti che si ripropongono quotidianamente al nido offrono contenimento emotivo e rassicurazione al bambino. Particolare attenzione si pone all’interno del nostro nido verso le attività di cura: il momento dell’accoglienza al mattino, il cambio, il pranzo, il sonno e il ricongiungimento. Questi momenti sono fondamentali per i bambini in quanto consentono loro, attraverso la ripetitività dei momenti, di riuscire a consolidare, valorizzare le esperienze e di prevedere quello che accadrà aiutandoli ad acquistare sicurezza in sé stessi ed autonomia. Il bambino diviene così, con il tempo, consapevole di tali momenti, accettandoli e sentendosi gratificato prima e riconoscendoli ed anticipandoli poi, fino alla capacità di rappresentare tali cure anche nei momenti di gioco simbolico. La giornata è così strutturata: Sezione delle Coccinelle: 8.00-9:00 accoglienza 9:15 merenda 10.00-11:00 gioco libero e attività strutturate/ riposo 11:00-11:30 preparazione al pranzo 11:30 pranzo 12:00 cambio 12:00 13:00 gioco libero 12.45-13.00 prima uscita, ricongiungimento con i genitori 13:15 momento del sonno 15:00 risveglio e cambio 15:15 merenda 15.30-16.00 seconda uscita, ricongiungimento con i genitori

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Sezione dei Bruchi e delle Farfalle: 8.00-9:00 accoglienza 9:15 merenda 10.00-11:30 gioco libero e attività strutturate 11:30-12:00 preparazione al pranzo 12.00 pranzo 12:30 cambio 12.45-13.00 prima uscita, ricongiungimento con i genitori 13:15 momento del sonno 15:00 risveglio e cambio 15:15 merenda 15:30-16.00 seconda uscita, ricongiungimento con i genitori L’ACCOGLIENZA L’accoglienza è il momento più delicato della giornata perché il distacco, sia per il bambino che per il genitore, può essere molto difficile ed impegnativo. L’educatrice cerca quindi di comprendere i bisogni di entrambi e di contenere emozioni e insicurezze con un atteggiamento rassicurante in quanto ogni bambino ha un proprio modo di affrontare la separazione. Il clima sereno permette al genitore di instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con l’educatore e di salutare il proprio bambino con tranquillità. Un’accoglienza affettuosa, qualche coccola ed il bambino è pronto per incominciare la sua giornata al nido.

LA MERENDA – IL PRANZO

L’ora dei pasti deve essere per i bambini un momento piacevole a cominciare dallo svezzamento (il cibo è scoperta di colori, sapori, odori e consistenze nuove) e l’occasione per relazionarsi con i compagni e le educatrici. Offre inoltre stimolazioni linguistiche in quanto costituisce la situazione giusta per dare un nome agli oggetti e agli alimenti. La relazione con il cibo coinvolge aspetti affettivi, sociali e cognitivi, perciò le modalità con cui questa relazione viene proposta al bambino e si sviluppa, incidono sulla sua qualità . I bambini vengono incoraggiati a mangiare da soli, prima con le mani (in quanto manipolando il cibo possono scoprire, anche attraverso i sensi, le proprietà di quello che stanno per mettere in bocca) e poi, superata la fase importante del “pasticciare”, imparano pian piano ad usare il cucchiaio, la forchetta e il bicchiere conquistando così una sempre maggiore autonomia affermando la propria personalità. I bambini non vengono mai obbligati o forzati a mangiare o a finire tutto quello che viene proposto ed è importantissimo rispettare i loro tempi e i loro ritmi e la loro capacità di autoregolarsi; le educatrici presenti offrono sempre il proprio aiuto ed informano quotidianamente i genitori sull’andamento dei pasti. Il momento dei pasti offre inoltre l’opportunità di trasmettere ai bambino alcune regole dello stare assieme e dello stare a tavola come ad esempio dare il “buon appetito”, chiede “per piacere”, ringraziare, non alzarsi continuamente dalla sedia e stare seduti composti, aspettare che tutti abbiano finito di mangiare, non mettere i piedi sul tavolo e non portare i giochi a tavola. IL CAMBIO E L’IGIENE PERSONALE

Il momento del cambio è considerato un momento di intimità privilegiato che permette al bambino ed all’educatrice, in questo caso, di sviluppare un rapporto di reciprocità. Importanti sono il modo di essere contenuto tra le braccia, toccato ed accudito, il tono della voce, gli sguardi e la dolcezza dei gesti, che esprimono attenzione ed interesse nei confronti del bambino e determinanti per instaurare un clima di fiducia, complicità ed affetto reciproco. Per il bambino più grande il momento dell’igiene personale costituisce l’occasione per l’apprendimento delle norme di pulizia, la conoscenza del proprio corpo e dei suoi bisogni; inoltre vi è uno scambio verbale maggiore con l’educatrice che lo invita a provare e a fare da solo incoraggiandolo verso il raggiungimento

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della propria autonomia .Il momento della cura durante il cambio aiuta il bambino al raggiungimento di una importante tappa di sviluppo: il controllo sfinterico. Il ruolo dell’adulto è quello di sostenere il bambino senza forzare, mediare, e rendere sereno e gratificante il passaggio dal pannolino al waterino dopo il secondo anno di età. È sempre molto importante un lavoro di continuità con la famiglia. IL SONNO

Il momento del sonno è per i bambini molto significativo. Le educatrici accompagnano i bambini nel proprio lettino, cercando di rendere il momento piacevole e tranquillo. Ogni bambino ha strategie, oggetti transizionali, posizioni e abitudini personali che si cerca di rispettare. L’educatrice augura buon riposo ai bambini e rimane accanto a coloro che hanno bisogno di essere rassicurati e coccolati. Ogni bambino ha un suo lettino disposto sempre nello stesso posto, affinchè ognuno lo possa riconoscere in autonomia. L’ordine, la coerenza dello spazio, la condivisione del momento con i compagni, sono tutti elementi che aiutano il bambino ad addormentarsi tranquillamente. Per i bimbi che non vogliono dormire sono predisposte attività rilassanti accanto all’educatrice ( es. lettura di una fiaba). Per i più piccoli la ritualità del sonno segue schemi molto individualizzati, il passaggio dalle braccia dell’educatrice al lettino, avviene in modo graduale e sereno. Il risveglio può avvenire in modo spontaneo oppure agevolato dalle educatrici attraverso movimenti calmi e delicati nel rispetto dei ritmi di ciascun bambino. LE ATTIVITA’ E IL GIOCO

Gli spazi del nido sono ben strutturati e ordinati. Tutti gli oggetti hanno una precisa collocazione a misura di bambino in modo da permettergli di sperimentare liberamente tutto quello che viene messo a disposizione, secondo le sue preferenze. Gran parte della giornata al nido è caratterizzata dal gioco, libero o guidato, nel grande e nel piccolo gruppo. Tutte le attività proposte sono a carattere ludico ed è attraverso di esse che il bambino impara a comunicare i propri stati d’animo e le proprie emozioni, a condividere gli spazi ed i giochi, a relazionarsi con compagni ed educatori sviluppando l’autonomia. Le attività di gioco strutturate sono organizzate in piccoli gruppi e pensate tenendo conto delle capacità e del livello di sviluppo di ciascun bambino. Alcune attività di gioco organizzato fanno riferimento al progetto didattico annuale, e vengono proposte con frequenza settimanale. IL RICONGIUNGIMENTO

Il ricongiungersi con la figura familiare è per i bambini un momento particolarmente delicato e significativo così come il distacco; quindi, prima dell’ora di uscita questo momento viene facilitato creando un’atmosfera di relax con musica e luci soffuse. L’educatrice accompagna poi i bambini dai genitori e li informa riguardo la giornata appena trascorsa ( cibo, sonno e al cambio e attività ) per comunicazioni più specifiche le educatrici sono sempre disponibili per scambiare alcune informazioni.

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6666 PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITA’ANNUALE DELLE ATTIVITA’ANNUALE DELLE ATTIVITA’ANNUALE DELLE ATTIVITA’

PREMESSA

La programmazione didattica annuale è costituita da tutte quelle attività strutturate e non ,che verranno elaborate prima dell’inizio dell’anno scolastico dallo staff educativo, tenendo presente gli obiettivi di sviluppo previsti per le varie fasce di età. Dopo aver conosciuto il gruppo dei bambini e le caratteristiche singole di ognuno, le varie attività verranno calibrate in base alle necessità del singolo e del gruppo. la programmazione verrà quindi applicata in modo flessibile, adattando di volta in volta il programma alle necessità dei bambini e non viceversa. L’osservazione del bambino permette di raccogliere informazioni utili a determinare quali sono i suoi bisogni, le sue aspettative, le sue paure, il suo modo di relazionarsi con l’ambiente e le persone.

Abbiamo quindi deciso di dedicare tutto il mese di settembre all’inserimento dei bambini al nido, un momento delicato e coinvolgente da svolgere serenamente e progressivamente. L’obiettivo è di conoscere i bambini e le loro abitudini cercando di favorire la conoscenza delle nuove figure adulte (educatrici) e dei coetanei, l’accettazione di nuovi tempi e nuovi ritmi e del nuovo spazio con materiali e giocattoli diversi da quelli familiari. Inoltre è un occasione per conoscere anche le famiglie ed il loro modo di relazionarsi con i figli, le loro aspettative ed i loro timori.

Tutte le informazioni emerse dall’osservazione e dal colloquio con i genitori ci daranno modo di organizzare un’azione educativa continuativa a quella familiare. Dal mese di ottobre si avvierà il progetto che proseguirà fino alla fine dell’anno.

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6.16.16.16.1 SEZIONE MISTA DEI BRUCHI (12SEZIONE MISTA DEI BRUCHI (12SEZIONE MISTA DEI BRUCHI (12SEZIONE MISTA DEI BRUCHI (12----23 mesi) E DELLE FARFALLE (2423 mesi) E DELLE FARFALLE (2423 mesi) E DELLE FARFALLE (2423 mesi) E DELLE FARFALLE (24----36363636 mesi)mesi)mesi)mesi): : : : PROGETTO DIDATTICO 2014/ 2015 PROGETTO DIDATTICO 2014/ 2015 PROGETTO DIDATTICO 2014/ 2015 PROGETTO DIDATTICO 2014/ 2015

6.1.16.1.16.1.16.1.1 PROGETTO: “UN TUFFO NEI COLORI” PROGETTO: “UN TUFFO NEI COLORI” PROGETTO: “UN TUFFO NEI COLORI” PROGETTO: “UN TUFFO NEI COLORI”

Il progetto, rivolto a 12 bambini di età compresa tra i 12 ed i 36 mesi di età, è stato pensato e nasce per garantire ai bambini un percorso di crescita globale attraverso uno strumento importante come il colore che è presente in ogni momento della nostra vita e che incontriamo in modo casuale, autonomo e spontaneo sin da piccolissimi. Infatti, una delle prime caratteristiche degli oggetti che attira l’attenzione del bambino è proprio il colore. Colorare è una delle attività predilette dai bambini che, anche se molto piccoli, si divertono a lasciare traccia di sé attraverso gli scarabocchi. Inoltre, i colori sono un grande mezzo espressivo e di comunicazione attraverso i quali i bambini possono trasmettere tutte le proprie emozioni e sensazioni; sono un vero e proprio canale di comunicazione: i bambini posso così utilizzare il linguaggio gestuale, verbale ma anche il linguaggio dei colori. Le esperienze si baseranno sulla scoperta e la sperimentazione dei diversi colori con una attenzione particolare a quelli primari (rosso, giallo e blu) per poi passare a quelli secondari (verde, arancione e viola). Attraverso un percorso narrativo e ludico-sensoriale i bambini, accompagnati da un “personaggio guida”, verranno aiutati, durante le varie attività, a conoscere i colori che li circondano ed avranno l’opportunità di sperimentare la realtà attraverso il contatto diretto con diversi tipi di oggetti, materiali e impasti. Il progetto ha come scopo quello di avvicinare gradualmente i bambini, in modo adeguato all’età, al mondo dei colori partendo dagli spazi di vita quotidiana e dagli oggetti a loro familiari presenti a casa e al nido ed accompagnare i bambini attraverso un percorso ricco di attività grafico-pittoriche e manipolative atte a sviluppare e stimolare la fantasia, l’immaginazione e la creatività. I bambini verranno quindi stimolati all’osservazione e sollecitati ad esplorare, scoprire ed a vivere appieno ogni singola esperienza. L’attività del progetto verrà proposta regolarmente una volta la settimana, mentre durante il resto della stessa verranno svolte attività didattiche libere o guidate.

LA METODOLOGIA

Il bambino impara giocando: è per questo motivo che ogni attività proposta sarà di tipo ludico con un approccio di tipo conoscitivo, tattile, narrativo e sonoro offrendo così la possibilità ai bambini di esprimere liberamente il proprio mondo interiore, di sviluppare la creatività e l’immaginazione dando forma e colore alle esperienze. Verranno quindi proposti giochi di:

x manipolazione e grafico pittorici; x sperimentazione e scoperta;

x esplorazione ed osservazione;

x relazione e socializzazione (in grande o piccolo gruppo);

x imitazione, canto, ascolto ed espressivi;

x movimento (liberi o guidati). OBIETTIVI GENERALI:

x sviluppare la capacità di osservazione dell’ambiente circostante;

x favorire la scoperta del colore;

x sviluppare la creatività e la fantasia;

x favorire l’utilizzo dei diversi colori;

x sviluppare la manualità;

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x sviluppare le capacità espressive, rappresentative, tattili e visive;

x usare spontaneamente e creativamente i colori;

x sperimentare materiali, strumenti, tecniche e modalità pittoriche di vario tipo;

x promuovere la scoperta in maniera attiva e gli apprendimenti attraverso il gioco;

x esprimere le proprie sensazioni attraverso il linguaggio verbale ma anche manipolativo e pittorico;

x favorire la socializzazione attraverso il lavoro di gruppo.

OBIETTIVI SPECIFICI:

x utilizzare diversi colori;

x manipolare in modo creativo i materiali proposti;

x usare in modo adeguato (in base all’età) gli strumenti per colorare;

x usare spontaneamente il colore lasciando traccia di sé con materiali di vario tipo;

x affinare la motricità fine;

x riconoscere, percepire e denominare i colori primari; x riconoscere, percepire e denominare i colori secondari;

x esprimere sentimenti ed emozioni attraverso il colore;

x sviluppare le capacità senso-percettive (capacità tattili, uditive, visive e olfattive);

x ascoltare, comprendere storie e ripetere canzoni e filastrocche;

x stimolare all’esplorazione, all’osservazione e alla sperimentazione;

x sollecitare la naturale predisposizione alla curiosità. CAMPI DI ESPERIENZA

x la percezione e il movimento;

x il gesto, l’immagine e la parola;

x i problemi, le prove e le soluzioni;

x la società e la natura;

x il sé e l’altro. SPAZI Le attività del progetto si svolgeranno nei diversi spazi del nido in base alle esperienze che, di volta in volta, verranno proposte. TEMPI Il progetto verrà svolto durante tutto l’anno a partire dal mese di ottobre fino alla fine dell’anno con scadenza settimanale. FASE OPERATIVA DELLE ESPERIENZE DIDATTICHE Quest’anno i bambini avranno modo di fare un bel tuffo nel mondo dei colori accompagnati da un amico molto speciale: il PESCIOLINO ARCOBALENO. I bambini faranno la sua conoscenza con la lettura dell’albo illustrato: “Arcobaleno, il pesciolino più bello di tutti i mari”.

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Questo simpatico personaggio regalerà ai suoi amici bambini, uno alla volta, i colori delle sue scaglie: GIALLO, ROSSO e BLU; successivamente insegnerà loro delle piccole “magie” per scoprire come, mescolando i tre colori principali, possono nascere altri colori: VERDE, VIOLA e ARANCIONE. Il pesciolino accompagnerà i bambini in ogni loro esperienza durante tutto il percorso alla scoperta del colore. I bambini avranno inoltre l’occasione di ripercorrere il viaggio di una piccola macchia rossa attraverso la storia tratta dall’albo illustrato “La piccola macchia rossa” di Mahringer e Battut ed ognuno di loro creerà con l’utilizzo di varie tecniche, un libretto illustrato che riassumerà questo importante viaggio. Anche la lettura di altri albi illustrati come "Cappuccetto rosso, verde, giallo, blu e bianco" di Bruno Munari, “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni, “Giallo, rosso, blu e se mi arrabbio grigio” di Alessandro Sanna e di altri sullo stesso tema, unitamente all’ascolto di canzoni e filastrocche, li aiuteranno nella conoscenza e nella ricerca del colore negli oggetti che li circondano. Il colore verrà vissuto dai bambini con tutto il corpo, lo strumento indispensabile di conoscenza. Una vera e propria esperienza che coinvolgerà tutti i loro sensi perché, oltre ad ascoltare ed osservare attraverso i libri, avranno modo di scoprire il colore, il sapore e l’odore di alcuni alimenti ma, soprattutto, avranno la possibilità di manipolare materiali diversi per colore, forma e consistenza. Durante il percorso e le diverse attività verranno messi a disposizione dei bambini diversi tipi di oggetti e diversi tipi di strumenti (pennelli, spugnette, tappi, rulli, piatti,…) ma anche diversi tipi di colore spaziando dai classici colori a tempera, a cera, a pastello, a dita, fino a quelli naturali ottenuti con prodotti alimentari (caffè, curcuma, cioccolata, farina gialla,…) ed impasti di verdura e frutta perché si può giocare con i colori anche senza le matite ed i pennelli! Le attività proposte saranno realizzate in spazi organizzati ed in piccolo gruppo in base all’età, alle capacità, alle abilità e nel rispetto dei tempi di ciascun bambino. In alcuni momenti del percorso verranno comunque organizzate anche delle attività a grande gruppo per dare l’opportunità a tutti i bambini di condividere sensazioni ed emozioni emerse dalle esperienze proposte. VERIFICA E VALUTAZIONE Ad intervalli di tempo prestabiliti, vengono svolte attività di verifica e consolidamento dei risultati raggiunti, in modo da valutare le esperienze del singolo e del gruppo e l’eventuale necessità di modifiche od interventi particolari sul progetto didattico. Uno degli strumenti di verifica più utilizzati è senz’altro l’osservazione: osservazione in itinere, osservazione degli elaborati (produzioni varie: disegni, cartelloni), osservazione diretta dei comportamenti e dei progressi avvenuti nei bambini che ci permette di ottenere tutte le informazioni necessarie alla realizzazione dei progetti didattici e di verificare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Inoltre risulta molto importante il confronto diretto con i bambini attraverso il dialogo. DOCUMENTAZIONE Il compito delle educatrici è quello di raccogliere e custodire le tracce del lavoro progettato conservando memoria dell’esperienze svolte. La raccolta degli elaborati dei bambini e delle fotografie scattate durante le attività sono strumenti essenziali per rileggere i percorsi fatti con i bambini in un’ ottica di flessibilità e miglioramento continuo. o dai bambini con tutto il corpo, lo strumento indispensabile di conoscenza!

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6.26.26.26.2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2014PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2014PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2014PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2014----2015201520152015 SEZIONE COCCINELLE SEZIONE COCCINELLE SEZIONE COCCINELLE SEZIONE COCCINELLE (3(3(3(3----12 mesi)12 mesi)12 mesi)12 mesi)

6.2.16.2.16.2.16.2.1 “IL MIO MONDO A COLORI”“IL MIO MONDO A COLORI”“IL MIO MONDO A COLORI”“IL MIO MONDO A COLORI”

PREMESSA

La sezione delle coccinelle è composta da 5 bambini di età compresa tra i 3 e i 12 mesi.

Il primo anno di vita di un bambino è un periodo ricco e intenso: è il periodo della vita in cui si avvicendano rapidamente molti cambiamenti, è il periodo in cui un bimbo, una bimba costruiscono i nuclei fondamentali del loro sé, della loro persona, il loro essere “proprio io”.

Un periodo cruciale, in cui un piccolo essere che sin dalla nascita manifesta caratteristiche particolari che lo distinguono da qualsiasi altro neonato, costruisce la sua personalità, il suo modo di entrare in relazione con gli altri e con il mondo, il suo modo di amare, di conoscere, di provare gioia, dolore, fiducia, sfiducia, attraverso le relazioni con le persone e con l’ambiente che lo circonda.

La psicologia dello sviluppo ha sempre sostenuto l’importanza fondamentale della relazione privilegiata con la madre nel primo anno di vita, come condizione necessaria per una crescita armonica, per lo sviluppo di legami di attaccamento sicuri, per il benessere, presente e futuro, del bambino, così come ha messo in luce quanto i fallimenti relazionali che possono accadere in questo periodo siano la causa di disagi a breve e a lungo termine.

In questo senso, compito fondamentale dell’Asilo Nido è quello di creare le condizioni affinché bambini così piccoli possano crescere nella sicurezza affettiva e nel benessere nonostante si trovino in un ambiente diverso da quello di casa, con persone diverse dai genitori.

Tenendo conto di tutto questo, la programmazione didattica dev’essere costruita intorno al bambino, inteso come individuo sociale, competente e protagonista della propria esperienza.

La programmazione consiste nell’elaborazione degli interventi in funzione delle esigenze di ciascun bambino e nella predisposizione delle condizioni più adeguate ad uno sviluppo armonico di tutte le dimensioni della personalità, dall’intelligenza all’affettività, dalla socializzazione alla motricità.

Nel Nido la programmazione non può assolutamente essere rigida né procedere per schemi, ma deve essere improntata ad una notevole elasticità, sia perché ogni bambino ha un ritmo di sviluppo che può essere diverso da quello degli altri, sia perché in ogni bambino possono insorgere bisogni imprevisti, per cui è necessario, di volta in volta, adattare il programma al bambino e non viceversa.

Una volta stabiliti gli obiettivi generali, la programmazione didattica prende in considerazione gli obiettivi specifici per ogni area dello sviluppo e pianifica le attività che verranno proposte ai bambini pensando a tempi, spazi, materiali e mezzi ausiliari necessari.

PROGETTO

Per sua natura, l’essere umano è predisposto a costruire se stesso attraverso gli organi di senso.

La proposta educativa di quest’anno sarà quella di accompagnare i bambini nella scoperta dei colori collegandoli al loro mondo e alla loro esperienza di vita.

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Verrà, quindi, preso in esame l’organo della vista (vedere, osservare, assimilare, ordinare) e, in particolare, la scoperta del mondo dei colori avverrà attraverso ciò che fa parte dell’esperienza concreta di ogni bambino e cioè, l’alimentazione.

E’ importante, prima di tutto, chiedersi: “I neonati discernono i colori?”

E’ noto che la funzione visiva non è innata nel bambino, ma si forma, matura e si sviluppa man mano nei primi anni di vita. Fino a qualche anno fa si pensava che alla nascita, i bambini non potessero vedere niente e che percepissero solo la luce e il buio.

Oggi si sa che il neonato riesce a mettere a fuoco una distanza di circa 20-25 cm. E’ giusto la distanza tra lui e il seno della mamma quando lo nutre e stabilisce con lui il suo primo importantissimo rapporto d’amore.

Nel primo mese di vita, se guarda lontano tutto è confuso: i suoi occhi non hanno ancora la capacità di focalizzare un oggetto a grande distanza.

A due- tre mesi, la capacità visiva aumenta molto rapidamente e il suo campo visivo si estende a 30-40 cm anche per una migliore mobilità della testa. Esplora con gli occhi lo spazio che lo circonda, sia persone che cose in movimento, è attratto dalle tinte forti come i rosso, il blu, il verde e dalle luci intense.

A quattro-sei mesi, gli occhi del bambino sono a metà del loro sviluppo. La visione dei colori è simile a quella dell’adulto e riesce a vedere bene nel raggio di parecchi metri intorno a sé. Migliorano le sue capacità di coordinare vista e movimento, riesce a seguire con gli occhi gli oggetti in movimento, inizia ad afferrare gli oggetti e passa molto tempo ad osservarli tra le mani.

A sette mesi-un anno, il bambino acquisisce la padronanza dei movimenti oculari e per questo analizza sempre più da vicino gli oggetti, esplorandoli con attenzione nei dettagli. Il passaggio dalla posizione sdraiata a quella seduta, dal muoversi strisciando sul ventre al gattonare e, infine, al raggiungimento della posizione eretta, gli consentono di migliorare le sue capacità di apprendimento grazie proprio alle aumentate competenze visive.

A un anno, le immagini gli appaiono con i contorni ben delineati e i colori ben definiti.

Dobbiamo, ora, farci un’altra domanda: “Come mai i bambini sono più attratti da certi colori?”

Ogni colore, preso singolarmente, trasmette una sensazione. Fin dall’infanzia, l’essere umano tende ad associare ai colori sensazioni ed emozioni diverse. Queste sensazioni rimangono costanti in noi fino all’età adulta e influenzano il nostro modo di percepire i colori.

E’ possibile individuare alcune caratteristiche generali che possono essere attribuite ai colori. Cominciamo dal rosso, visto che è il primo colore che i neonati imparano a riconoscere: la scelta del rosso corrisponde ad uno stato di attivazione, ad uno slancio diretto verso la conquista, ad un desiderio in espansione. Il rosso rappresenta la mobilitazione di tutte le energie, cui corrisponde la sicurezza di sé, la fiducia nelle proprie forze e capacità. Il rosso si associa con la circolazione, scalda il corpo e stimola la produzione di sangue.

Consideriamo, ora, il blu: è il colore dell’acqua ed è, quindi, immediato, il suo riferimento al cielo e al mare. Induce alla calma e a una profonda soddisfazione. Fissando a lungo questo colore si produce un effetto di quiete e di armonia. In una stanza blu, i battiti cardiaci diminuiscono e la sensibilità al freddo aumenta, mentre gli oggetti sembrano più piccoli e leggeri.

Pensiamo, ora, al verde: è il colore della natura. E’ il simbolo della speranza e al verde corrispondono sensazioni di solidità, stabilità, equilibrio, forza e costanza. Talvolta, però, il verde è anche associato a una simbologia negativa e diventa il colore della rabbia, della putrefazione, del veleno e dell’invidia.

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Il giallo: è il colore del sole. Trasmette energia, forza e vitalità perché le sue vibrazioni sono simili a quelle dei raggi solari. Utilizzarlo stimola la razionalità e la parte sinistra del cervello, migliora le funzioni gastriche e tonifica il sistema linfatico. E’ sinonimo di vivacità, leggerezza, crescita e cambiamento. Stimola l’attenzione e l’apprendimento, la mente e la concentrazione.

L’arancione: il passaggio del giallo al rosso attraverso l’arancione, indica un progressivo aumento di energia e calore che il bambino tira fuori attraverso l’uso che ne fa. La presenza dell’arancione nei disegni dei bambini esprime, di solito, una buona capacità di vivere le proprie scelte.

Il viola: è uno dei colori che emerge più frequentemente nei disegni liberi dei bambini. Rappresenta la necessità di esprimersi. Il suo apparire di frequente è in relazione a quella situazione ambientale che non consente al bambino di muoversi liberamente per le regole di comportamento che gli vengono imposte.

Il grigio: rappresenta uno stato di tensione. E’ indice di situazioni particolari che il bambino vive. Si tratta di una tensione conflittuale che crea angoscia e ansia.

Il nero: è il simbolo dell’inattività. Rappresenta lo stato di sonno di una o più dinamiche interiori che il bambino vive in quel momento. Non è un colore, è il buio, l’assenza di luce e di colore.

Il rosa: è il desiderio di perfezione insito in ogni essere umano e maggiormente in un bambino che vive in misura minore i limiti imposti dai condizionamenti.

Il marrone: è il colore della gioia di vivere. Esprime il desiderio di vivere in modo gioioso un’esperienza che si sta facendo o che si vorrebbe fare.

Il bianco: compare nei disegni come parte non disegnata. Il suo significato non è valido come simbolo del colore bianco, ma come separazione tra le diverse forme e colori.

METODOLOGIA

Il gioco è lo strumento fondamentale attraverso cui i bambini scoprono se stessi e il mondo che li circonda. L’attività didattica prevede il gioco in tutte le sue forme, quale risorsa privilegiata per veicolare le esperienze definite dalla programmazione.

La programmazione didattica ha come scopo quello di non far si che il gioco risulti come un’attività improduttiva, ma di rendere l’attività ludica sempre nuova, stimolante e finalizzata all’apprendimento di specifiche competenze, conoscenze e capacità (tenendo sempre conto delle esigenze di ogni singolo bambino).

L’attività didattica toccherà differenti aree di sviluppo, offrendo stimoli sempre adeguati all’età e ai bisogni dei bambini: area grafico-pittorica, area manipolativa, area linguistica, area percettivo-cognitiva e area psicomotoria.

OBIETTIVI GENERALI

x Favorire un buon inserimento al Nido x Accettare il Nido come luogo di vita, di relazioni e di apprendimenti

x Promuovere il benessere psico-fisico x Sviluppare un rapporto di collaborazione tra Nido e famiglia

x Instaurare un clima sereno tra i bambini e con le educartici

x Suscitare nel bambino la curiosità e il piacere della scoperta

OBIETTIVI SPECIFICI

x Favorire lo sviluppo della motricità fine, la deambulazione e una buona tonicità muscolare

x Stimolare le capacità percettive e i codici sensoriali

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x Favorire la manipolazione

x Stimolare i linguaggi verbali e non verbali

x Stimolare al gioco favorendo l’interazione sociale con gli altri bambini x Dimostrare attenzione alle tradizioni, valorizzando i sentimenti attraverso la manipolazione, la

drammatizzazione e il gioco

CAMPI DI ESPERIENZA

Tenendo conto delle caratteristiche psico-fisiche di ogni bambino, verranno proposte attività adeguate inerenti alla tematica proposta ( i colori), volte a stimolare differenti aree di sviluppo.

Area grafico-pittorica

Obiettivi principali:

x stimolare la scoperta del colore; x dare lo spazio ai bambini affinchè attraverso l’uso dei vari colori possano lasciare traccia di sé,

esprimendosi in totale libertà; x poter gustare a pieno la scoperta e l’esperienza del fare praticamente;

x coordinazione oculo-manuale;

x prendere confidenza con i vari materiali; x presa di coscienza del colore;

x stimolare la fantasia e la creatività; x stimolare l’uso dei diversi colori;

x sperimentare diverse modalità pittoriche.

Materiali:

x matite colorare;

x pennarelli; x pastelli a cera;

x gessetti; x colori a dita;

x cartoncini e fogli colorati;

x carta velina; x carta crepe;

x spugnette; x panno-spugna;

x tappi di sughero;

x posters sui vari alimenti da colorare e decorare; x disegni e lavoretti creativi sui vari alimenti e i loro colori da dipingere e “trasformare”;

x sottofondo musicale.

Area manipolativa

Obiettivi principali:

x sollecitare esperienze manuali offrendo materiali differenti nel colore, nella forma e nella consistenza;

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x creare un luogo ricco di materiali, di colori e di stimoli in modo da poter liberamente usufruire degli oggetti a disposizione;

x sviluppo della percezione sensoriale; x soddisfare l’esigenza esplorativa e di conoscenza;

x sviluppo della motricità fine; x coordinazione oculo-manuale;

x familiarizzare con diversi materiali.

Materiali:

x matite colorate;

x pennarelli; x pastelli a cera;

x colori a dita;

x didò; x pasta di pane;

x crepla; x feltro;

x stoffe; x spugnette;

x ovatta;

x carta velina; x carta crepe;

x alimenti di diverso materiale, colore e dimensione (veri e giocattolo); x libri tattili raffiguranti gli alimenti e i corrispettivi colori;

x pupazzi e peluche; x sagome raffiguranti gli alimenti;

x adesivi di gomma colorata con alimenti;

x burattini; x sottofondo musicale.

Area linguistica

Obiettivi principali:

x dare al bambino la possibilità di esprimersi attraverso suoni e parole;

x far si che il bambino inizi ad elaborare verbalmente ciò che ha fatto praticamente; x favorire la socializzazione tra bambini e tra bambini ed educatrici, attraverso la condivisione dei

suoni; x stimolare la capacità percettiva;

x ascolto derivante da qualsiasi percorso sonoro; x rafforzare l’intelligenza emotiva, aiutando il bambino ad esprimere le proprie emozioni.

Materiali:

x libri audio-visivi sugli alimenti e i corrispettivi colori; x racconti e storie aventi come protagonisti i colori;

x canzoni e filastrocche;

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x ninne nanne;

x bottiglie sonore;

x oggetti sonori; x strumenti musicali (cembalo, legnetti, maracas, xilofono…);

x sottofondo musicale.

Area percettivo-cognitiva

Obiettivi principali:

x stimolare e sviluppare la capacità percettiva; x stimolare l’osservazione della realtà esterna.

Materiali:

x libri audio-visivi sugli alimenti e i corrispettivi colori;

x immagini, foto e disegni sugli alimenti e i loro colori;

x pupazzi e peluche; x burattini;

x incastri; x costruzioni;

x carte/gioco con immagini e foto raffiguranti i tanti alimenti e i loro colori;

x foto; x posters;

x cartelloni; x alimenti di diverso materiale, colore e dimensione (veri e giocattolo);

x sottofondo musicale.

Area psicomotoria

Obiettivi principali:

x rafforzare la relazione e la comunicazione attraverso giochi di manipolazione corporea con l’adulto;

x favorire la conoscenza della corporeità in una dimensione ludica; x possibilità di esprimersi attraverso il movimento,

x favorire lo sviluppo del linguaggio non verbale;

x conoscere la realtà attraverso il proprio corpo; x aiutare l’integrazione armonica degli aspetti motori, affettivo-relazionali, cognitivi e sociali;

x consolidamento della scoperta e della conoscenza dell’io corporeo; x coordinazione delle diverse parti del corpo;

x sviluppo delle capacità motorie; x favorire la socializzazione e l’autonomia.

Materiali:

x tappeti sensoriali; x cuscini di varie forme e dimensioni;

x percorsi motori liberi e guidati;

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x giochi con i palloni.

Olfatto

Obiettivi principali:

x proporre al bambino un ambiente che lo stimoli attraverso vari tipi di odori (carne, pesce, uova…).

Materiali:

x alimenti di vario genere;

x fiori e piante con profumazioni diverse; x materiali di uso quotidiano.

Gusto

Obiettivi principali:

x integrare l’alimentazione naturale e specifica per l’età con altri alimenti (latte, carne, uova, formaggi…);

x stimolare il gusto attraverso numerose proposte alimentari affinchè si possano distinguere i sapori e le consistenze dei cibi.

Materiali:

x alimenti di vario genere.

SPAZI

L’ambiente fisico di un Asilo Nido rappresenta un luogo di aggregazione sociale di adulti e bambini all’interno del quale è di fondamentale importanza il benessere di tutti coloro che lo abitano: i suoi spazi e le sue attrezzature ludiche e didattiche rappresentano opportunità di stimoli ambientali e di sviluppo e di sviluppo dell’esplorazione.

Lo spazio sociale costituito dalle persone e dalle loro relazioni, oltre a quello fisico degli spazi e dei materiali, si caratterizza nell’offrire all’utenza e agli stessi operatori, un luogo “familiare”, adatto alle diverse esigenze e con una connotazione pedagogico-educativa.

L’assunzione di consapevolezza rispetto al ruolo dello spazio in cui il bambino vive, in relazione alla formazione della sua identità e allo sviluppo delle sue potenzialità, induce a prestare attenzione agli oggetti messi a disposizione e agli spazi in cui questi sono resi fruibili.

L’organizzazione degli spazi e dei materiali dev’essere intesa come un sistema aperto e modificabile dagli adulti e dai bambini che in esso si muovono e s’incontrano.

I materiali sono disposti ipotizzando l’uso che i bambini possono farne, tenendo conto che l’esperienza quotidiana non si ripete mai allo stesso modo, ma si ricompone in nuove modalità, valorizzando attività e risorse prima non notate.

Sono i bambini stessi a riorganizzare il loro ambiente di vita lavorandoci sopra, giocandosi e trasformandolo soddisfando due loro fondamentali bisogni: quello di stabilirvi dei punti di riferimento familiari, rassicuranti e quello di esplorarne le possibili novità secondo nuovi scenari che spingono sempre di più all’avventura.

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Ogni sezione del Nido, in base al livello di sviluppo dei bambini che lo frequentano, è caratterizzata da arredi e materiali che rendono immediatamente riconoscibili ai bambini le loro funzioni, evocando in modo simbolico le azioni che è possibile compiervi.

I momenti ludici si realizzano attraverso l’uso di luoghi pensati e attrezzati per favorire le attività più adeguate allo sviluppo graduale di specifiche competenze (motorie, cognitive, emotive, sociali).

La sezione delle coccinelle è suddivisa, quindi, in diversi “angoli” che si adattano agli interessi e alle necessità dei bambini:

x angolo morbido ( ha la funzione di accogliere i bambini e offrire loro uno spazio che evochi la morbidezza del corpo materno, il calore della casa e il relax del loro lettino. E’ costituito da tappetoni morbidi, cuscini di diversa forma e dimensione, tappeti sensoriali, peluche, pupazzetti e giocattoli morbidi, un grande specchio per il riconoscimento del sé. Qui, i bambini possono essere stimolati nei primi movimenti, raccogliersi per giocare tranquillamente, sdraiarsi, accoccolarsi, guardare libri illustrati e ascoltare fiabe e canzoni);

x angolo della psicomotricità (ha come funzione quella di creare uno spazio ludico in cui i bambini possono trovare il materiale didattico utile allo sviluppo delle loro capacità psico-motorie. E’ costituito da grandi cuscini di diversa forma, grandezza e consistenza, tappeti morbidi e da un grande specchio per il riconoscimento del sé dotato di un maniglione per favorire la deambulazione);

x angolo delle attività strutturate (ha la funzione di stimolare i bambini nell’uso di diverse modalità pittoriche e nella manipolazione di diversi materiali. E’ costituito da un grande tavolo con 5 sedie-seggiolone per i bambini di pochi mesi e da un tavolo più piccolo con le sedioline per i bambini più grandi);

x angolo del cambio (il momento del cambio, al Nido, ha la funzione di richiamo di quelle attenzioni e premure proprie della mamma. E’, quindi, un momento di forte legame tra l’educatrice e il bambino. Questo angolo, è dotato di fasciatoio, lavandino, vasca e di tutto il materiale necessario per la cura e l’igiene del bambino);

x angolo della pappa (quello della pappa, risulta un momento molto delicato per il rapporto tra il bambino e l’educatrice che tende ad assumere tratti materni e teneri, al fine di renderlo il più sereno possibile. Questo angolo è costituito da un tavolo-seggiolone circolare a 5 posti, in cui la figura dell’educatrice è posta in maniera centrale e ha così modo di seguire ogni bambino nel migliore dei modi, facendo sì che nessuno si senta trascurato);

x angolo della nanna (la nanna è un momento imprescindibile della vita dei bambini molto piccoli, sia come esigenza fisiologica che come momento significativo della giornata. Questo angolo, consiste in una vera e propria stanza dedicata al riposo dei bambini. E’ dotato di 5 lettini, corredini tutti coordinati e carillones, il tutto per dare un maggiore senso di relax e poche distrazioni visive).

TEMPI

Il mese di settembre, viene interamente dedicato all’accoglienza e alla conoscenza dei bambini, in modo che le attività didattiche siano ponderate in base alle loro esigenze specifiche.

In tal senso, il progetto “Il mio mondo a colori”, verrà realizzato durante tutto l’anno e durante tutta la settimana (valorizzando, a seconda della giornata, maggiormente un’area di sviluppo rispetto alle altre) a partire dal mese di ottobre.

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FASE OPERATIVE DELLE ESPERIENZE DIDATTICHE

La programmazione didattica dell’anno 2014-2015 ha scelto come tema “ i colori”. E’ un argomento vasto che si presta a mille interpretazioni e per questo le educatrici della sezione lattanti Mariella ed Elisabetta hanno volutamente scelto di orientarsi verso l’alimentazione, come punto di forza della programmazione ,già condizionati dallo svezzamento, che di per sé è argomento interessante e complesso allo stesso tempo. Verso il 6° mese il bambino inizia a staccarsi da una alimentazione liquida, per avvicinarsi pian piano ad una alimentazione solida; ma ciò non basta, gli alimenti devono essere sani e ben equilibrati, dare il giusto apporto di calorie, vitamine, energie. E allora perché non “ giocare” anche con i colori! Nella scelta di un cibo i sensi giocano un ruolo fondamentale: il gusto, l’odore, la forma ,il colore. Vorremmo soffermarci su uno di questi sensi, quello visivo. Spesso non ci si sofferma abbastanza sul colore di un alimento, ritenendo erroneamente di scarsa importanza questo elemento. Studi moderni compiuti, hanno dimostrato l’importanza che la pigmentazione ( i fitonutrienti ) di un cibo ha non solo da un punto di vista visivo, ma anche si producono effetti benefici sul nostro organismo e sulla nostra salute. Accenneremo in breve le caratteristiche principali di alcuni colori e l’azione derivante dai cibi che lo contengono: ROSSO: pomodori, peperoni, fragole, ciliege, angurie, lamponi ribes, rafforzano il cuore ,la memoria e proteggono le vie urinarie; GIALLO-ARANCIO : albicocche, pesche carote, peperoni, melone, ananas, arance, zucche, ecc. rinforzano gli occhi, il cuore e tutto il sistema immunitario; VERDE: insalate, zucchine, asparagi, piselli rucola, basilico, mele verdi, broccoli, cavoli, favoriscono lo sviluppo delle ossa dei denti e degli occhi; BIANCO : cipolle, aglio, scalogno, cavolfiori, finocchi, pesche bianche favoriscono una corretta assimilazione dei grassi VIOLETTO: melanzane, fichi, uva ,prugne, more e mirtilli proteggono le vie urinarie, sono antinvecchiamento, prevengono alcuni tumori, e aiutano nella perdita di memoria. Ancora una volta è la scienza medica a confermare quello che la natura ci suggerisce da tempo: è nella frutta e nella verdura che troviamo insospettabili virtù preventive per la salute. IL LIBRO DEI COLORI E DEI SAPORI

Fatta questa premessa è ora opportuno adattare ad una sezione per lattanti una programmazione idonea, e allora la soluzione sarà quella di “creare” un libro per ogni bambino, dove attraverso un percorso didattico che inizierà già ad ottobre, dopo i primi inserimenti ed il consolidamento delle ruotine quotidiane dei bambini, inizieremo ad associare i vari cibi con i colori, con le immagini, con il frutto o la verdura al naturale e poi cotta . Osserveremo in un percorso alimentare relazionato al passare dei mesi, quali sono i cibi che i bambini preferiranno rispetto ad un altro, fermeremo l’immagine ogni volta che un preferenza sarà confermata nel tempo. Costruiremo una pagina del libro, del suo libro, di quel bambino, creato sulle sue sensazioni, sulle sue scelte, sulle sue emozioni, sulla sua evoluzione. L’educatrice avrà solo il compito di proporre e poi costruire intorno al bambino il suo mondo di colori.

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PROGETTI CONSOLIDATIPROGETTI CONSOLIDATIPROGETTI CONSOLIDATIPROGETTI CONSOLIDATI

Come ogni anno, in prossimità delle maggiori festività si predispongono dei progetti da fare insieme ai bambini:

Festa di San Nicolò

Ogni anno l’asilo organizza una festicciola per San Nicolò, generalmente solo con i bambini. Si raccolgono dei fondi esclusivamente volontari, con i quali si aderisce a varie iniziative sociali e solidali. Generalmente si inviano soldi ad associazioni che acquistano kit per vaccinazioni, latte in polvere, materiale scolastico e quant’altro.

Si acquistano poi dei piccoli giochi per i bambini del nostro asilo, si prepara la merenda per San Nicolò, si predispone l’ambiente all’arrivo del santo, che puntualmente arriva con il suo grande saccone e distribuisce i doni ai bimbi esterrefatti.

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Festa di Natale

Durante il periodo natalizio, le attività all’interno del nido si intensificano, anche per i più piccolini; si predispone un “lavoretto” che le educatrici svilupperanno sulla base di fogli “sporcati” di colore dai bimbi, con le varie tecniche : pennarelli ,tempere, pastelli , timbrini. Allo stesso tempo le educatrici abbelliranno la sezione con lavoretti di natale, alberi, palline, omini di neve, scatoline regalo, angioletti, spesso ricavati dai fogli dipinti dai bambini. Quest’anno potremmo costruire un grande albero fatto di manine colorate. Festa di Carnevale Durante il Carnevale, si organizza una festicciola in maschera all’interno dell’asilo, dove ognuno è libero di esprimere le proprie preferenze. Quest’anno in particolare, cercheremo di fare una nuova esperienza, allargando la festa di carnevale anche ai genitori, e laddove sia possibile partecipare tutti insieme alle sfilate cittadine dei carri carnevaleschi. Festa di Pasqua Pasqua che bello, spesso è in piena primavera,ed allora per educatrici e bambini è un tripudio di colori, fiori, animaletti ,coccinelle uova di pasqua ,da disegnare da colorare, da ritagliare.

Festa del Papà, della Mamma ,dei Nonni

Ogni occasione è bella per festeggiare insieme ai bambini ed ai genitori. Per ogni festa si faranno dei lavori a tema, impegnando i bimbi in piccoli lavoretti ,raccontando loro le storie, leggendo libretti di poesie e filastrocche, costruendo per loro immagini familiari che li rendano il più possibile partecipi alla festività.

Laboratori con le famiglie Anche quest’anno, come negli anni precedenti, si svolgeranno dei laboratori pomeridiani con i bambini e i loro genitori. In genere si riescono a strutturare un paio di laboratori durante il periodo primaverile, in concomitanza con il periodo pasquale. Le educatrici preparano un “ tema” che i genitori svilupperanno insieme ai loro bimbi. Spesso almeno uno dei laboratori si basa su attività grafico-pittoriche, si mettono sul pavimento dei grandi fogli di carta bianca da impacco, si distribuiscono sul foglio una serie di colori, gessetti, pennarelli atossici, matite colorate, tempere, insieme a spugnette, rulli, timbrini fatti con i tappi di sughero o con le spugnette da cucina ,e si inventano disegni, forme, oggetti familiari e tante altre cose. Quest’anno sperimenteremo i “ timbrini” fatti con i vegetali ( patate, foglie di verza ecc.).

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7777 ATTIVITA’ E STRUMENTIATTIVITA’ E STRUMENTIATTIVITA’ E STRUMENTIATTIVITA’ E STRUMENTI DI OSSERVAZIONE E DOCUMENTAZIONEDI OSSERVAZIONE E DOCUMENTAZIONEDI OSSERVAZIONE E DOCUMENTAZIONEDI OSSERVAZIONE E DOCUMENTAZIONE

L'influenza che l'ambiente educativo extrafamiliare può esercitare nel facilitare il normale conseguimento delle varie tappe di sviluppo, nel compensare eventuali svantaggi dell'ambiente di provenienza e nell'identificare precocemente aree di sviluppo deficitarie, è sicuramente insostituibile. Tale influenza può essere esercitata solo sulla base di una approfondita conoscenza di quale sia il livello di sviluppo del bambino in quella specifica area e in quel momento; di quali siano i processi evolutivi già in atto e quali invece debbano essere stimolati; di quale sia la strategia educativa che risulta più efficacie per quel bambino e alla quale al contrario sia necessario apportare delle modifiche. Il metodo che permette di mettersi in ascolto e porre al centro dell’attenzione il bambino e la sua famiglia è basato sull'osservazione diretta quotidiana del normale comportamento del bambino nel contesto educativo; bisogna essere in grado di interrogarsi continuamente, prestare attenzione ai diversi segnali che arrivano dal bambino, i comportamenti ma anche le emozioni e gli stati d’animo per riuscire a capire ciò che il bambino cerca di trasmettere. A tal proposito, se vi è la necessità, vengono utilizzate delle “schede di osservazione” che permettono all’educatrice di raccogliere gli elementi più rilevanti di una data situazione o di un dato comportamento e focalizzare e monitorare il percorso evolutivo del bambino (vedi all.3). La documentazione ha un importanza fondamentale per gli educatori, i bambini e le loro famiglie in quanto permette di custodire le tracce di un lavoro e di conservare memoria delle esperienze svolte. In particolare consente agli educatori che compongono il gruppo di lavoro di valorizzare il loro operato, di imparare dal gruppo e in gruppo, di fare una riflessione critica sul proprio lavoro e di produrre un sapere che verrà a costruire la memoria storica della struttura. Inoltre gli educatori ricevono un feedbeck utile a valutare se i programmi, i metodi e la didattica accordati siano stati efficaci. Questo dà al progetto educativo un carattere di flessibilità in relazione ai molteplici bisogni dei bambini e delle loro famiglie. Per i bambini la documentazione delle esperienze li aiuta a ricordare, rivivere e “rileggere” le esperienze individuali e di gruppo che sono state svolte durante l’anno. Documentare per le famiglie significa rendere partecipi i genitori alla vita del nido; attraverso il materiale documentato le educatrici raccontano alle famiglie il loro metodo di lavoro e mettono in evidenza la centralità che riveste il ruolo del bambino all’interno del nido. Per riuscire ad instaurare un buon rapporto di collaborazione con le famiglie è necessario presentare documentazione del progetto educativo del servizio, del progetto didattico annuale e di tute quelle attività quotidiane che raccontano lo svolgimento della vita del nido vissuta dai bambini. La famiglia viene così coinvolta e chiamata a partecipare alle esperienze del nido sentendosi così rassicurata e più disponibile al confronto.

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Vi sono diversi tipi di documentazione, quella del personale del nido e quella rivolta alle famiglie e comprende:

- il progetto educativo che racchiude le scelte, le linee operative ed ogni aspetto della vita dei bambini al nido;

- il regolamento del nido che definisce le norme di buon funzionamento del nido;

- la programmazione didattica che riguarda tutte quelle attività ed esperienze strutturate e non che verranno svolte durante l’anno;

- la scheda d’ingresso all’interno della quale ci sono tutte le informazioni utili alla conoscenza del bambino e delle sue abitudini;

- la bacheca nell’atrio in cui sono affisse tutte le comunicazioni alle famiglie;

- i disegni e gli elaborati dei bambini che vengono esposti nell’atrio nel corso dell’anno e che poi verranno poi raccolti alla fine dell’anno in un “libro didattico” delle esperienze e consegnati ai genitori. Tale libro diventerà uno strumento di documentazione delle attività e dei progressi fatti dal bambino;

- i video e le fotografie per far vedere ai genitori come i bambini trascorrono la giornata al nido e a far rivivere al bambino le esperienze vissute (vedi all.4);

- la scheda bambino che ha come obiettivo quello di raccontare,di norma con cadenza trimestrale, le competenze, lo sviluppo, le emozioni, gli interessi, le relazioni del bambino nel corso dell’anno (vedi all.5);

- le griglie di osservazione che permettono di monitorare il percorso evolutivo del bambino;

- la carta dei servizi nella quale sono indicati i principi, i valori, gli indicatori di qualitàe l’organizzazione dell’asilo nido;

- i verbali delle riunioni del personale del nido e quelli delle assemblee con le famiglie;

- i questionari di valutazione del servizio per la rilevazione del grado di soddisfazione delle famiglie nei confronti del servizio reso.

7.17.17.17.1 Strumenti di verifica e autovalutazione degli interventi educativiStrumenti di verifica e autovalutazione degli interventi educativiStrumenti di verifica e autovalutazione degli interventi educativiStrumenti di verifica e autovalutazione degli interventi educativi

Per l’intero gruppo di lavoro degli educatori del nido la verifica costante è molto importante perché permette di valutare la validità del proprio intervento ed eventualmente di rivedere obiettivi, contenuti e modalità del progetto educativo. Uno degli strumenti di verifica più utilizzati è, come già detto, l’osservazione in itinere del comportamento e dello sviluppo globale dei bambini (interazione, socializzazione, comunicazione gestuale e verbale, motricità, autonomia,…). Inoltre, anche attraverso gli elaborati prodotti durante il corso dell’anno (disegni, collage, cartelloni,…), le educatrici hanno modo di verificare gli apprendimenti ed i progressi del singolo e del gruppo tenendo conto della situazione di partenza di ciascun bambino.

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7.27.27.27.2 La valutazione del servizio reLa valutazione del servizio reLa valutazione del servizio reLa valutazione del servizio resosososo

Con l’intento di rispondere in modo sempre più mirato ai bisogni e alle esigenze delle famiglie, alla fine dell’anno scolastico per valutare il servizio reso e per conoscere i giudizi ed eventuali proposte da parte dei genitori dei bambini frequentanti il nido, viene somministrato un questionario sul grado di soddisfazione degli utenti. (vedi all.6).

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8888 PARTECIPAZIONE ATTIVAPARTECIPAZIONE ATTIVAPARTECIPAZIONE ATTIVAPARTECIPAZIONE ATTIVA DELLE FAMIGLIE ALLA VITA DEL NIDODELLE FAMIGLIE ALLA VITA DEL NIDODELLE FAMIGLIE ALLA VITA DEL NIDODELLE FAMIGLIE ALLA VITA DEL NIDO

Il nido è un’esperienza educativa che coinvolge nello stesso modo i bambini, i genitori e le educatrici. Quando si accoglie un bambino, si accoglie anche la sua famiglia. Il nido è uno spazio di ascolto e di confronto in cui potersi incontrare al fine di sostenere la famiglia nel suo compito educativo. E’ necessario instaurare un rapporto di collaborazione e fiducia reciproca tra genitori ed educatrici al fine di creare un’alleanza educativa ed una continuità che porti alla costruzione di un progetto condiviso. Per le famiglie partecipare alla vita del nido è un’occasione significativa perché permette di conoscere e condividere con gli educatori, gli altri genitori e con i propri bambini esperienze educative che lo stesso bambino vive quotidianamente al nido e nel contesto famigliare. La partecipazione della famiglia all’interno del nido si concretizza nel corso dell’anno attraverso varie occasioni di incontro che vengono gestite ed organizzate in base ad obiettivi e contenuti diversi:

- Primo colloquio che è il primo momento di incontro in cui i genitori forniscono alle educatrici le prime informazioni utili riguardo il bambino;

- Assemblea generale che ha lo scopo di informare le famiglie sull’organizzazione e funzionamento del nido;

- Scambio di informazioni quotidiane nei momenti di entrata ed uscita;

- Colloqui individuali che avvengono almeno due volte durante il corso dell’anno, come occasione

di confronto con lo scopo di parlare, se possibile con entrambi i genitori, dello sviluppo del bambino in maniera più approfondita. Inoltre, per i genitori che avessero la necessità, le educatrici sono sempre disponibili per eventuali altri incontri ;

- Comitato di gestione a cui partecipano i rappresentanti dei genitori e del personale del nido e in

cui si discute in merito ad eventuali proposte o problematiche relative al servizio;

- Feste e laboratori che sono un occasione per rendere partecipi i genitori alla vita del nido.

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9999 CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE AMBIENTALIAMBIENTALIAMBIENTALIAMBIENTALI

Il Nido d’infanzia “Generation Baby” ha sede in via San Francesco 22 al primo piano.

9.19.19.19.1 OOOOrganizzazione degli spazirganizzazione degli spazirganizzazione degli spazirganizzazione degli spazi

Gli spazi, gli arredi, le proposte di gioco sono strutturati nei modi più favorevoli allo sviluppo della relazione, della comunicazione e degli apprendimenti.

L’organizzazione degli spazi costituisce un requisito di fondamentale importanza per il corretto svolgimento dell’esperienza educativa. E’ stata pertanto prevista la possibilità di ricavare anche spazi personali di modo da valorizzarne la dimensione individuale.

Nella metodologia pedagogica del Nido è molto importante poter lavorare con gruppi piccoli (sottogruppi) di bambini di pari età ed è altrettanto importante che ciascuno di questi sottogruppi possa avere uno spazio di riferimento nel quale venir accolto, riconoscersi, stabilire rapporti costanti e lasciare la propria traccia.

E’ prevista pertanto una suddivisione del gruppo totale di bambini nei seguenti sottogruppi: piccoli, medi, grandi.

Ogni sezione è organizzata in relazione ai bambini che accoglie, alla loro età e agli interessi che si modificano durante l’anno.

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9.1.19.1.19.1.19.1.1 OOOOrganizzaziorganizzaziorganizzaziorganizzazione spazi 3ne spazi 3ne spazi 3ne spazi 3----12 mesi12 mesi12 mesi12 mesi

La sezione comprende due ambienti ed un servizio igienico.

x stanza di riposo-relax dotata di lettini per la nanna;

x stanza attività formative attrezzate con un angolo morbido, i tavoli per mangiare e giocare, angolo della psicomotricità, specchi per riconoscersi, pannelli tattili e musicali, pannelli per la psicomotricità fine, tunnel e tane per i giochi di movimento, corrimani per le attività posturali, giochi morbidi e rigidi.

x servizio igienico con vaschetta, tazza e fasciatoio.

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9.1.29.1.29.1.29.1.2 OOOOrgargargarganizzazione spazi 13nizzazione spazi 13nizzazione spazi 13nizzazione spazi 13----36 mesi36 mesi36 mesi36 mesi

Le sezioni comprendono due ambienti, che verranno usati in maniera multifunzionale ed un servizio igienico.

x stanza di riposo-relax dove in un apposito mobile con ripiani individuali sono riposti i

materassini con le lenzuola. Questa stanza potrà essere usufruita durante la giornata per attività didattiche effettuabili negli angoli morbidi e di lettura: a tale scopo sono presenti materassini e cuscinoni adeguati, oltre che dei contenitori per i libri e piccoli adatti a questo periodo di crescita; all’ora della nanna la configurazione dell’ambiente viene modificata e predisposta, in seguito alla pulizia dell’ambiente, con il posizionamento dei lettini.

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x stanza attività formative, estese a due sottogruppi di bambini di differente età: 12 – 24 mesi e 24 – 36 mesi. Angolo morbido con tappeto, zona pranzo e attività da tavolo, attrezzature adeguate per i giochi di movimento e angoli per il gioco simbolico; le aree sono attrezzate con appositi arredi che ne consentono l’utilizzo disgiunto, ma contemporaneo ed organizzato, da parte di diversi gruppi di bambini

x servizi igienici con lavandini e tazze a misura di bambino, ed una grande vaschetta con diverse profondità adatta per trasformare anche l’esperienza del bagnetto in un momento di gioco formativo.

L’aver previsto una multifunzionalità delle stanze garantisce la possibilità di essere molto flessibili per qualsiasi modificazione anche laddove si dovesse prevedere l’inserimento di bambini diversamente abili.

9.1.39.1.39.1.39.1.3 OOOOrganizzazione spazi comunirganizzazione spazi comunirganizzazione spazi comunirganizzazione spazi comuni

x spogliatoio dotato di armadietti dove i genitori possono riporre le cose dei bambini e di un fasciatoio dove poterli comodamente cambiare prima di accompagnarli nella stanza gioco;

x bagno disabili;

x cucina attrezzata con ingressi, attrezzature e piani di lavoro separati, rispettivamente per la sezione lattanti e quella dei semidivezzi-divezzi.

x area esterna ombreggiata. Tutti i bambini del Nido accedono a tale area per un totale di massimo 6 bambini alla volta. L’uscita per accedere a tale area è ubicata nelle sezioni medi/grandi, ed è attrezzata al passaggio dei disabili attraverso appositi dispositivi per il superamento delle barriere architettoniche. Lo spazio esterno è attrezzato di appositi giochi, come panchette, sabbiere, casette, ecc. ed è pavimentato con apposite soluzioni anti-urto a norma di legge.

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x

x

9.1.49.1.49.1.49.1.4 Altri spazi Altri spazi Altri spazi Altri spazi

Oltre gli ambienti elencati il personale ha a disposizione uno spogliatoio ed i servizi igienici necessari. Sono inoltre disponibili le aree di segreteria generale dell’azienda, e la sala riunioni che viene utilizzata sia per le attività di coordinamento del personale educativo, sia per le riunioni con i genitori e tutte le altre iniziative previste dal regolamento del Nido.

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10101010 LLLLe attrezzature giocoe attrezzature giocoe attrezzature giocoe attrezzature gioco

L’area gioco fornisce tutti gli elementi indispensabili per stimolare lo sviluppo del bambino:

x senso dell’equilibrio

x senso tattile

x senso visivo

x socializzazione

I giochi prettamente legati all’attività ludico-didattica interna che quotidianamente viene svolta nella struttura sono diversificati in base alle diverse età dei bambini.

I bambini della sezione dei piccoli (3-12 mesi) hanno a disposizione un’area gioco attrezzata con:

x moduli didattici che stimolano le attività tattili, musicali, visive;

x angolo morbido;

x capanna;

x tunnel;

x specchiera con mancorrente per stimolare il riconoscimento di sé e degli altri, il senso dell’equilibrio e la posizione eretta;

x zona di psicomotricità attrezzata con elementi adatti a tale attività (piattaforme, scalette, scivoli).

La sezione medi-grandi (12-36 mesi), invece, dispone di:

x grande gioco;

x angolo musicale, carrello musicale con strumenti anche realizzati insieme ai bambini;

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x angolo per il gioco libero e simbolico, “la casa” dotata di cucina, baule dei travestimenti, banco del falegname/meccanico, negozio, specchio;

x angolo per il gioco da tavolo, per le fiabe e per gli spettacoli del teatrino, attrezzato con tavolino, pouf, cuscinetti

x teatrino;

x area lettura composta da un morbido materasso, una “tana”, e un mobile libreria.

A seconda dell’età, inoltre, le attività ludiche proposte ai bambini prevedono l’utilizzo di macchinine, primi lego, bambole, giochi sonori, peluches, libri, animali di stoffa e di plastica, pentoline, puzzles, tondolotti, casa degli orsetti, cesta dei tesori (92 oggetti quali pigne, conchiglie, pietre pomice, sugheri, cestini, spazzolini, pennelli di diversa grandezza e tipologia di setole, ciotole, portauovo, portatovagliolo, cucchiai, chiavi, imbuti, catenelle, tappi da lavandino, campanelli, borsette di pelle, borsellini, cilindri di carta, ecc.).

Gli arredi comprendono le attrezzature fisse che organizzano gli spazi interni ed esterni e consentono di svolgere al meglio la cura e l’assistenza dei bambini garantendo un’ampia gamma di attività di gioco e apprendimento

La scelta e l’allestimento di questi arredi è stata fatta in base a precisi criteri di funzionalità, sicurezza, igiene e pulizia, facile accessibilità per piccoli e grandi, disposizione idonea nella diverse zone. Gli arredi a disposizione delle varie sezioni sono costituiti da: tavolini con angoli smussati, seggioline adeguate all’età, armadietti facilmente accessibili ai piccoli per contenere effetti personali, giochi e materiale didattico, mobili alti per oggetti da tenere fuori portata, culle e lettini, fasciatoi.

I materiali didattici e i giochi, disposti in modo accessibile, soddisfano tutti i criteri di igiene e sicurezza.

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In generale Per il bambino il pasto è fin dai primi momenti di vita collegato a una dinamica di relazione, l’adulto risponde alla sua fondamentale esigenza di nutrimento e nel contempo partecipa a una comunicazione intensa, reciproca, fatta di contatti, di sguardi, di sorrisi, di parole. Il desiderio di alimentarsi assume allora un significato complesso: è fame oltre che di cibo, di sguardi, attenzioni, riconoscimenti, affetti ed è anche fame di conoscenza, di esperienza e padronanza della realtà. La madre, il padre, l’educatrice del nido entrano in una relazione forte e personale con il lattante, rispondendo al suo bisogno di nutrirsi, permettendogli di sentirsi appagato, soddisfatto e nello stesso tempo attivo, partecipe nel succhiare, toccare, prendere, avvicinare e respingere. Quando il bambino, con lo svezzamento, assume il cibo in modo più autonomo, la relazione con l’adulto resta molto importante e segna in qualche modo il rapporto che egli instaura con gli alimenti. Al nido, grazie anche alla presenza di altri coetanei, si facilita l’incontro graduale con i nuovi cibi; guardare mangiare i più grandi apre la possibilità di provare a propria volta. Il momento del pasto è un tempo particolare, dedicato al piacere di stare insieme, un tempo di attesa, di condivisione di azioni e sensazioni, dove la fretta non trova posto. Sezione lattanti ( 3-12 mesi) Particolare attenzione si pone al proseguimento dell’allattamento materno all’interno del nido, che rassicura la mamma e serve a tranquillizzare il bambino ,oltre ad essere fondamentale per l’alimentazione stessa. Grazie ad un attento esame da parte degli organismi europei sull’alimentazione ,è stato stabilito un protocollo( vedi all .7.) per la conservazione e la somministrazione del latte materno all’interno dell’asilo nido, di cui riportiamo in breve una tabella: Il personale incaricato dell’asilo nido prende in consegna il latte materno contenuto in un biberon, a cui applica un’etichetta adesiva con il nome del bambino, firmata dalla madre e posta a cavallo in parte sul coperchio e in parte sul biberon, in modo da sigillarlo.

1. Il latte materno, trasportato in borsa termica assicurando il trasporto a non più di 4°C e consegnato per la somministrazione, deve essere latte raccolto fresco o congelato ( procedura a parte).

2. Il contenitore con il latte viene immediatamente riposto in apposito frigorifero alla temperatura di 4°C e lì conservato fino al momento dell’utilizzo, che deve essere comunque in giornata; per maggior precauzione introdurre il contenitore in apposito recipiente protetto,( uno per bambino).

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3. Al momento dell’utilizzo del biberon di latte, l’operatore incaricato, dopo accurato lavaggio delle

mani, deve verificare che l’etichetta attaccata al coperchio e al biberon risulti integra, come era al momento della consegna. Se fossero presenti rotture ingiustificate, strappi o comunque segni di manomissione: non si deve somministrare il latte al bimbo.

4. Se l’etichetta risulta integra, svitare il coperchio del biberon ed al suo posto si avvita la tettarella sterile allegata, facendo attenzione a non contaminare i bordi del biberon stesso e della tettarella.

5. Il biberon deve essere agitato dolcemente e poi posto sotto acqua corrente calda per alcuni minuti o in scaldabiberon adeguatamente termostatato a 37°C: non vanno utilizzati acqua riscaldata su fornello o forno microonde o fiamma diretta.

6. Al termine della poppata il biberon e la tettarella vengono lavati con detergente per stoviglie e così riconsegnati alla madre.

Per le mamme che non possono o non vogliono allattare al seno, il nido d’infanzia garantisce l’alimentazione a base di alimenti per lattanti (formule per lattanti - come definiti dal Decreto Ministeriale del 9 aprile 2009, n.82 relativo al “Regolamento concernente l’attuazione della direttiva 2006/141/CE per la parte riguardante gli alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento destinati alla Comunità europea ed all’esportazione presso paesi terzi. (09G0093)” - che devono essere ricostituiti e/o conservati seguendo un protocollo di riferimento). (vedi all.8). Il bambino passa poi da un’alimentazione lattea e quindi esclusivamente liquida ad un’altra in cui il latte cessa di essere l’alimento esclusivo della dieta, venendo gradualmente sostituito da cibi diversi, dapprima semisolidi e poi solidi. Attualmente si tende a considerare l’epoca più adatta per iniziare lo svezzamento non prima del 6° mese di vita del bambino (tra i 150-180 giorni di vita); tale scelta è motivata dalla necessità di far fronte alle sue esigenze nutritive e nel contempo offrirgli l’opportunità di nuove esperienze sensoriali. La varietà degli alimenti e le modalità differenti di somministrazione dei pasti costituiscono una fonte di conoscenza per il bambino che gli assicura una crescita ottimale ed un benessere psicologico non solo presente ma anche futuro. Nella dieta vengono quindi introdotti nuovi alimenti quali i cereali sotto forma di farine, le verdure, la frutta, la carne, il pesce e l’olio. I cibi vengono introdotti gradualmente e una per volta, in modo da verificare eventuali intolleranze alimentari e abituare il bambino ai nuovi sapori. Ogni bambino ha un suo modo personale di adattarsi: alcuni amano subito i cibi solidi, i più accettano con difficoltà le prime pappe e vogliono tornare al punto di partenza. I pasti vengono preparati all’interno del nido. Sezione Medi-Grandi ( 12-36 mesi)

Dopo il primo anno di vita, il bambino si interessa sempre di più al mondo che lo circonda, che gli propone continue novità e che egli sa di potere esplorare sempre più agevolmente poiché ha cominciato a camminare, manipola bene gli oggetti, comunica grazie al linguaggio. Una dieta bilanciata con frutta e verdura ( di cui si terrà particolarmente cura della stagionalità delle materie prime ) in abbondanza abbinata di preferenza a carni bianche, pesce ,formaggi, uova, oltre a pasta, riso, cereali, favorirà nel tempo un buon equilibrio alimentare, che una volta acquisito ,resterà per tutta la vita. Il menù approvato dall’Azienda per i servizi sanitari ( dipartimento di prevenzione-Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione), nel rispetto delle normative, risponde ai bisogni nutrizionali ed energetici dei bambini. E’ prevista inoltre , una dieta differenziata per i bambini con intolleranze, celiachia, o per bimbi di religioni diverse dove è prevista una dieta diversa, o ancora per bambini vegetariani, sempre con prescrizione del medico di base che a seconda dei vari casi ne stabilirà le modalità e la durata.

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12121212 LA FORMAZIONELA FORMAZIONELA FORMAZIONELA FORMAZIONE

Il personale del nido partecipa annualmente a corsi di formazione e aggiornamento atti a favorire percorsi di ricerca per migliorare la qualità del servizio proposto. La formazione è un punto essenziale del lavoro educativo ed un momento indispensabile e fondamentale che permette di accrescere le proprie competenze, confrontarle e condividerle. Gli educatori partecipano a percorsi proposti dall’Area Educazione, da enti privati finanziati dalla Regione, da altri centri di formazione cittadini, regionali e nazionali. A questi si affiancano la preparazione e l’esperienza di ciascuno che si arricchisce anche grazie allo studio personale e autonomo continuo di testi e riviste di settore.