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MODELLO B1 Workpackage tipologia 1 Descrizione delle attività REGIONE CAMPANIA PROGETTO CAMPUS CAMPANIA (Rafforzamento delle lauree professionalizzanti di I° livello) UNIVERSITA’ Napoli “Federico II” FACOLTA’ Architettura WORKPACKAGE WP1, 4, 3 CORSO DI LAUREA DI AFFERENZA Urbanistica e Scienze della Pianificazione territoriale e ambientale (classe VII) SEDE OPERATIVA SEDE 1 PERCORSO FORMATIVO Redazione e gestione di programmi integrati e complessi (ReGePIC) NUMERO DI ORE PREVISTE 2275 NUMERO ATTESO DI ALLIEVI 20 ANNUALITA’ DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO I ANNUALITA’ 2004-05 II ANNUALITA’ 2005-06 III ANNUALITA’ 2006-07 BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 1 / 47

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MODELLO B1 Workpackage tipologia 1

Descrizione delle attività

REGIONE CAMPANIA

PROGETTO CAMPUS CAMPANIA (Rafforzamento delle lauree professionalizzanti di I° livello)

UNIVERSITA’ Napoli “Federico II” FACOLTA’ Architettura WORKPACKAGE WP1, 4, 3 CORSO DI LAUREA DI AFFERENZA Urbanistica e Scienze della Pianificazione

territoriale e ambientale (classe VII) SEDE OPERATIVA SEDE 1 PERCORSO FORMATIVO Redazione e gestione di programmi integrati e

complessi (ReGePIC) NUMERO DI ORE PREVISTE 2275 NUMERO ATTESO DI ALLIEVI 20 ANNUALITA’ DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO I ANNUALITA’ 2004-05 II ANNUALITA’ 2005-06 III ANNUALITA’ 2006-07

BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 1 / 47

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PARTE 1: DESCRIZIONE GENERALE DEL CORSO DI LAUREA 1.1 Obbiettivi formativi (conoscenze teoriche e abilità pratiche) Il corso di laurea in Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale punta a formare un tecnico intermedio in grado di comprendere le dinamiche urbane e territoriali e di collaborare alla redazione di piani e politiche per il controllo e la trasformazione del territorio. Per il primo triennio ha proposto una formazione unitaria di tipo generalista con una sola biforcazione, al terzo anno, tra un curriculum che apre più specificamente alle competenze nella progettazione urbanistica e uno diretto a forme di pianificazione strategica. L'offerta formativa standard comprende discipline di base indispensabili per affrontare lo studio dei processi urbani e territoriali; teorie, metodi e tecniche utili per l'analisi delle forme e delle relazioni funzionali che caratterizzano i contesti fisici, insediativi, ambientali, sociali ed economici e i rispettivi processi evolutivi; conoscenze relative alla pianificazione urbanistica, territoriale e ambientale e alla progettazione urbanistica; conoscenze relative alla valutazione degli effetti delle azioni di pianificazione/progettazione sui contesti; attività didattiche tese ad assicurare adeguate capacità comunicative e, in particolare, un uso efficace di almeno una lingua straniera e degli strumenti informatici necessari nell'ambito specifico e per lo scambio di informazioni generali. La sequenza delle attività formative alterna, fino dal primo anno, semestri dedicati prevalentemente agli aspetti teorici (corsi di base progressivamente più specializzati) e semestri incentrati su attività pratiche (“laboratori”, in cui confluiscono più discipline caratterizzanti e in cui ci si misura con compiti pratici). Alla fine del triennio, il laureato deve possedere la capacità professionale di collaborare tecnicamente alla elaborazione di piani, programmi e progetti e alla relativa gestione e valutazione, proponendosi come un operatore in grado di contribuire alla definizione e alla implementazione di strategie di recupero, valorizzazione e trasformazione della città, del territorio e dell'ambiente promosse dalle amministrazioni pubbliche istituzionalmente impegnate in questi campi e dagli attori privati sempre più coinvolti nella governance dei processi territoriali. Ci si propone, così, di intercettare una domanda professionale consistente e in progressivo sviluppo in campo locale, nazionale ed europeo. PARTE 2: PERCORSO FORMATIVO (Classe 3 dei criteri di valutazione di merito)

2.1 Descrizione del percorso formativo Il nuovo percorso formativo proposto – Redazione e gestione di programmi integrati e complessi (ReGePIC) – delinea un più preciso profilo professionale e mira a formare un tecnico intermedio in grado di lavorare per la pubblica amministrazione, per agenzie ad hoc o per soggetti privati, nell'ambito, sempre più vasto e articolato, dei processi innovativi di governo del territorio: dalle politiche di sviluppo e coesione promosse e finanziate dall'Unione europea fino ai programmi urbani complessi. Il piano di studi proposto mira quindi a precisare l'offerta formativa a due livelli: rimodulando insegnamenti di base e caratterizzanti in modo da offrire allo studente nozioni e informazioni che lo mettano in grado di comprendere e controllare pienamente i processi in cui opera nel loro insieme, e incrementando la quota di offerta formativa relativa alle abilità pratiche. Rispetto alla sequenza individuata per l'intero corso di laurea, i moduli tesi ad assicurare questa professionalizzazione più spinta si concentrano al secondo e al terzo anno. In particolare, l'accento è messo sulle capacità pratiche di mettere in opera processi multiattoriali e fortemente interattivi (concertati, contrattati o partecipativi), di collaborare alla redazione di prodotti adeguati a questo tipo di processi (elaborati analitici, cartografie, banche dati, sistemi informativi, bandi e capitolati, rendiconti), di partecipare alle operazioni di implementazione, monitoraggio e valutazione di programmi e strumenti innovativi di governo del territorio.

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La sequenza delle attività formative prevede pertanto, a grandi linee e con riferimento ai semestri: 1. introduzione dello studente al campo della pianificazione e delle politiche urbane e territoriali a partire dallo smontaggio di situazioni reali (progetti, piani o politiche in atto in un preciso contesto, osservabili direttamente sul campo e con il contributo di testimoni privilegiati). 2. un "pacchetto" di discipline relative ai linguaggi e ai metodi per l'analisi, la modellazione e la rappresentazione delle informazioni 3. introduzione alle teorie che esprimono modi di osservare e/o regolare i fenomeni urbani e territoriali 4. acquisizione di abilità professionali di osservazione, analisi e rilievo di contesti urbani, finalizzate alla elaborazione di strumenti innovativi di intervento (programmi integrati europei, programmi integrati di sviluppo locale, programmi di recupero urbano, progetti urbani, contratti di quartiere ...) 5. introduzione agli aspetti teorici e tecnici dei processi innovativi di governo e trasformazione del territorio abitato (studio di politiche territoriali innovative, con riferimento a casi di successo o di insuccesso; metodi e tecniche per il montaggio e il monitoraggio di processi concertati o partecipati; metodi e tecniche di valutazione ex-ante ed ex-post di programmi e progetti; dimensione comunicativa dei processi innovativi) 6. svolgimento di uno stage e di attività di projectwork nell'ambito delle politiche di sviluppo locale o di programmi integrati e complessi.

2.2 OBIETTIVI SPECIFICI ARTICOLATI IN: 2.2.1 Descrizione del “sapere” , del “saper fare” e del “saper essere”. Il percorso formativo proposto si fonda su un'alternanza fra pacchetti relativi al "saper-fare" e relativi al "sapere", entrambi successivamente descritti in maggior dettaglio, e tende a ribaltare la sequenza tradizionale fra “fondamenti” disciplinari e abilità pratiche. La sequenza dei moduli e il peso attribuito alle attività di laboratorio/project work riflette infatti una impostazione basata sull’apprendimento in pratica e dunque sulla creazione di occasioni in cui lo studente abbia un impatto diretto con le pratiche proprie del "mestiere" a cui vengono agganciati in vario modo insegnamenti a più forte contenuto teorico. Lo studente del primo anno viene, quindi, accolto con un primo pacchetto di orientamento, che mira ad accertare i profili di ingresso e comprende una introduzione al campo dell'urbanistica, la verifica e/o la messa a punto delle competenze nell'uso elementare delle tecnologie e nella espressione-comunicazione, nonché una verifica e una prima omogeneizzazione delle conoscenze di tipo matematico. Lo studente viene poi immediatamente immesso in una attività di laboratorio dedicata a una situazione reale complessa, che egli osserva e studia direttamente. I saperi introdotti in questo step (urbanistica, analisi delle politiche, tecniche di rappresentazione) sono rivolti ad aiutare gli studenti nel compito pratico di elaborazione di un primo rudimentale prodotto (una "istruttoria"). L'attività pratica del laboratorio è infatti organizzata come apprendimento a fare: lo studente impara a separare le componenti di un problema complesso, ad analizzarle e a restituirle nelle loro interrelazioni in modo comprensibile a degli interlocutori, e impara a lavorare in gruppo, oltre che individualmente. Fino dal primo momento, inoltre, è invitato a confrontarsi anche praticamente con gli aspetti comunicativi della professione e a tener conto, nella sua esercitazione pratica, del fatto che la maggior parte degli elaborati tecnici che dovrà imparare a redigere è rivolta a pubblici diversi (decisori, attori economici, utenti finali, altri tecnici), che vanno di volta in volta individuati. Il primo anno si completa con l'apprendimento di linguaggi di base (metodi matematici e statistici e fondamenti di informatica) e delle nozioni essenziali di discipline che studiano i fenomeni territoriali (teorie dell'urbanistica, storia della città e del territorio, ecologia e geologia applicate, istituzioni di economia e geografia urbana e regionale). Il secondo anno inverte la sequenza. Il primo semestre è dedicato al sapere (lo studio dello spazio fisico e della società insediata), il secondo a un laboratorio pratico di analisi e descrizione di un contesto urbano. Il sapere è, in questo caso, di due tipi: da un lato discipline relative al costruito e al paesaggio (visti negli aspetti architettonici e ingegneristici), dall'altro discipline relative alla società insediata (sociologia urbana, diritto e cultura storica), proposte con taglio specifico e orientate alla pratica. Queste conoscenze vengono poi immediatamente messe all'opera nel laboratorio, dove lo studente è guidato nell'apprendimento del saper-fare connesso alla redazione di elaborati di tipo analitico del tipo richiesto nell'ambito di programmi integrati e complessi. Infine, i due corsi integrativi, con cui l'anno si completa, approfondiscono il tema del riuso e della riqualificazione di aree, contenitori o quartieri – notoriamente centrale per questo tipo di pianificazione o progettazione – con riferimento a casi interessanti nell'ambito delle pratiche professionali diffuse in

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ambiti nazionali e internazionali. Al terzo anno, il sapere introdotto si riferisce essenzialmente alle politiche urbane e territoriali, anche in questo caso presentate soprattutto attraverso lo studio di casi, e agli aspetti valutativi (valutazione ex-ante ed ex-post di programmi e progetti, ruolo del mercato immobiliare nei processi di riqualificazione, organizzazione del progetto per prestazioni attese in modo da renderlo controllabile e valutabile) e comunicativi (gestione/facilitazione dell'interazione, visioning): si punta sull'apprendimento di nozioni teoriche essenziali e di metodi e tecniche utili per la pratica professionale. Lo step finale è rivolto soprattutto al saper-fare, ovvero all'apprendimento pratico attraverso le attività svolte nello stage (tendenzialmente presso enti locali e agenzie di sviluppo), che vanno restituite nel lavoro finale del laboratorio di sintesi + project work. Infine, il profilo di uscita atteso è quello di un tecnico in grado di comprendere la complessità dei processi in cui è immersa la sua pratica professionale e di "fare-utilizzare-gestire" compiutamente e in modo “intelligente” alcuni dei prodotti e dei "pezzi" del processo stesso. In questo senso, fino dall'ingresso, il percorso formativo attribuisce un posto importante al "saper essere", inteso sia come controllo del laureato su abilità e saperi che gli permettono una successiva auto-formazione continua (lingua, uso del computer, capacità di scrittura professionale di testi verbo-visivi) sia come conoscenza di temi e problemi di sfondo, che lo aiutino a essere e a presentarsi come un tecnico junior responsabile e autonomo. 2.2.2 Descrizione del profilo professionale indicante l’utilizzo del”sapere” e del “saper

fare” e degli eventuali sviluppi Il laureato che segue il percorso ReGePIC – come anticipato al punto precedente – è un tecnico intermedio che collabora alle attività di programmazione e pianificazione integrata e/o di redazione-implementazione-valutazione di programmi urbani complessi svolte da amministrazioni pubbliche, da soggetti misti pubblico-privato (agenzie di sviluppo, agenzie ad hoc, agenzie speciali) o anche da soggetti privati proponenti. Il sapere di cui dispone gli consente di controllare il senso complessivo del processo cui collabora, anche per le parti che non sono di sua specifica competenza e di interloquire con i diversi soggetti che intervengono nel corso del processo. Le conoscenze relative alle discipline di tipo giuridico, sociologico e politologico gli permettono infatti di collaborare attivamente al processo decisionale entro il quale vengono elaborati piani, programmi o progetti specifici, mentre le competenze di tipo architettonico, ingegneristico ed economico gli permettono di interloquire con consulenti ed esperti che fanno parte di èquipe che cooperano nella redazione dei prodotti tecnici. D'altra parte, il tecnico in questione dispone di un suo specifico saper-fare, e può quindi svolgere in modo autonomo alcuni compiti nell'ambito del processo. In particolare, saprà svolgere indagini e analisi quantitative e qualitative sugli aspetti fisici e socio-economici degli ambiti territoriali interessati e organizzarne i risultati in carte tematiche o in sistemi informativi; saprà organizzare momenti di interazione con gli attori coinvolti e/o con i destinatari finali (organizzare e gestire tavoli di concertazione, processi di progettazione partecipata, campagne di informazione o ascolto, organizzazione di attività di sportello, redazione di bandi, etc.) eventualmente elaborando o utilizzando prodotti ad hoc (simulazioni dello stato finale da raggiungere, siti web, sistemi informativi user-friendly, etc.); saprà curare i momenti di monitoraggio e valutazione necessari anche ai fini delle periodiche scadenze di rendicontazione abitualmente previste in questo tipo di programmi; saprà curare la comunicazione pubblica dei programmi stessi, anche fornendo contenuti e/o elaborati ad hoc ad eventuali uffici/soggetti a ciò preposti. Se lo desidera, il laureato potrà inoltre specializzarsi in alcune delle attività di cui sopra, attraverso momenti di auto-formazione o attraverso un nuovo percorso formativo (master o laurea specialistica), per passare dai ruoli di collaboratore previsti per il tecnico junior a ruoli di organizzazione-direzione dei processi

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ARCHITETTURA WP1_4_3 2.3 I CONTENUTI DEL PERCORSO 2.3.1 Elenco dei moduli

n° Modulo (Codice provv. )

Denominazione Tipologia (*)

Anno accademico svolgimento del modulo

Ore Valore in crediti

n° 1 introduzione all'urbanistica C 2004/05 24 2

n° 2 capacità espressiva C 2004/05 10 1

n° 3 uso di mezzi tecnici C 2004 /05 10 1

n° 4 matematica (azzeramento) C 2004 /05 18 2

n° 5

laboratorio di impostazione/moduli di: analisi della città e del territorio, descrizione dei contesti territoriali, politiche urbane e territoriali, tecniche di rappresentazione

C 2004/05 192 16

n° 6 corso integrato di matematica e statistica C 2004/05 80 10

n° 7 inglese/e-learning E 2004 /05 15 3

n° 8 inglese/supporto in aula all'e-learning C 2004 /05 25 1

n° 9 fondamenti di informatica C 2004/05 44 4

n°10 rappresentazione del territorio e dell'ambiente C 2004 /05 32 4

n°11 teorie dell'urbanistica C 2004 /05 32 4

n°12 storia della città e del territorio C 2004/05 32 4

n°13 corso integrato di ecologia e geologia applicate C 2004 /05 40 4

n°14 corso integrato di istituzioni di economia e geografia urbana e regionale M 2004 /05 40 4

n°15 corso integrato di teorie e tecniche della progettazione architettonica e architettura del paesaggio

C 2005/06 100 8

n°16 corso integrato di ingegneria sanitaria, classificazione del suolo e GIS C 2005/06 92 8

n°17 sociologia urbana C 2005/06 32 4

n°18 corso integrato di diritto amministrativo e governo del territorio/modulo diritto amministrativo E 2005/06 10 2

n°19 corso integrato di diritto amministrativo e governo del territorio/modulo governo del territorio M 2005/06 36 3

n°20 Storia della società locale/introduzione M 2005/06 20 2

n°21 Storia della società locale/ricerche E 2005/06 15 3

n°22 Laboratorio di analisi e descrizione dell’ambiente urbano/moduli di urbanistica, ecologia del paesaggio, cartografia tematica

C 2005/06 160 14

n°23 Laboratorio di analisi e descrizione dell’ambiente urbano /modulo Analisi del patrimonio costruito M 2005/06 55 3

n°24 Laboratorio di analisi e descrizione dell’ambiente urbano /modulo Metodi e strumenti della ricerca sociale

M 2005/06 55 3

n° 25 Riuso di aree e contenitori dismessi M 2005/06 60 5

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n° 26 Recupero e riqualificazione urbana M 2005/06 50 4

n° 27 corso integrato di politiche territoriali/ modulo politiche territoriali innovative C 2005/06 36 3

n° 28 corso integrato di politiche territoriali/ modulo introduzione agli studi di caso E 2006/07 10 2

n° 29 corso integrato di politiche territoriali/ modulo studi di caso per le politiche urbane e territoriali M 2006/07 36 3

n° 30 Progettazione prestazionale/ modulo introduttivo C 2006/07 36 3

n° 31 Progettazione prestazionale/ modulo applicativo M 2006/07 50 2

n° 32 Valutazione e monitoraggio dei programmi Integrati e complessi M 2006/07 40 4

n° 33 Mercato immobiliare e politiche di sviluppo A 2006/07 30 2

n° 34 Metodi di ascolto e concertazione A 2006/07 50 4

n° 35 Tecniche di visioning A 2006/07 40 3

n° 36 Sistemi informativi territoriali M 2006/07 48 4

n° 37 Sistemi informativi territoriali/modulo PP-GIS A 2006/07 24 2

n° 38 Gestione della comunicazione istituzionale A 2006/07 36 3

n° 39 Laboratorio di sintesi/moduli ICAR 20. ICAR 21, SPS 10, ICAR 22 C 2006 /07 100 10

n° 40 Laboratorio di sintesi/project work M 2006/07 150 6

n° 41 stage S 2006/07 200 8

n° 42 Stesura elaborato finale C 2006/07 0 2

n° 43 fondamenti di informatica (riallineamento) R 2004/05 50 0

n° 44 matematica (riallineamento) R 2004/05 60 0

Totale 2275 180

(**) Le tipologie di riferimento sono le seguenti:

M (moduli di tipo M, moduli professionalizzanti, di cui al punto 1 del paragrafo 3 del bando);

A (moduli di tipo A, moduli di approfondimento, di cui al punto Azioni di tipologia A3 del paragrafo 4 del bando);

R (moduli di tipo R, moduli di riallineamento, di cui al punto Azioni di tipologia A2 del paragrafo 4 del bando);

S (modulo di stage, obbligatorio);

E (moduli impartiti impiegando tecnologie e-learning, è obbligatoria la copertura di almeno 10 crediti);

C (moduli di completamento del percorso formativo peri quali non si richiede il finanziamento, quali ad es. quelli relativi

agli ambiti disciplinari della formazione di base).

E’ obbligatoria nel percorso l'acquisizione di competenze certificate della lingua inglese e di materie connesse alla ICT.

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2.3.2 Descrizione dei moduli Modulo: introduzione all'urbanistica N° ore 24 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

introdurre lo studente al campo disciplinare degli studi urbani

Competenze attese:

comprensione delle relazioni esistenti fra la realtà percepita e le informazioni contenute negli elaborati propri del campo disciplinare (mappe di vario tipo e scala, carte tematiche, rappresentazioni grafiche o fotografiche del territorio

Programma/contenuti

conoscenza esperienziale/conoscenza tecnica della città, le mappe, le carte tematiche, modi di descrivere la realtà urbana. I temi vengono sviluppati in brevi lezioni e verificati attraverso sopralluoghi guidati dal docente

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

valutazione di un elaborato finale degli studenti di riflessione sui sopralluoghi svolti. Non è previsto voto ma giudizio di idoneità Modulo: capacità espressiva N° ore 10 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

introdurre lo studente alla stesura di testi verbo-visivi

Competenze attese:

Miglioramento delle capacità di organizzazione/redazione di prodotti propri del percorso formativo e, successivamente, professionali (tesina, poster, presentazione, relazione, tavola etc.). Capacità di utilizzare in modo significativo grafici e immagini insieme a testi scritti.

Programma/contenuti

introduzione alla scrittura professionale, tipi di testo, tecniche per prendere appunti, tecniche per strutturare un testo, significati e uso delle convenzioni bibliografiche, ipertesti, testi verbo-visivi in campo urbanistico

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

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Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Valutazione - punto di vista della coerenza e della organizzazione del testo - dell’elaborato finale degli studenti relativo al modulo di introduzione all’urbanistica. Non è previsto voto ma giudizio di idoneità Modulo: uso di mezzi tecnici N° ore 10 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore, aula computer

Obiettivo del modulo:

assicurarsi la capacità dello studente di utilizzare il computer almeno in modo elementare

Competenze attese:

comprensione della struttura di base di un computer, capacità di organizzare la propria stazione di lavoro, composizione di un testo semplice con un word processor e uso elementare di un foglio elettronico, capacità di accedere alle risorse presenti in Internet e di utilizzare la posta elettronica

Programma/contenuti

come è fatto un pc, la gestione del desktop, le principali funzioni di Word e di Excel

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

E' prevista una prova iniziale, per valutare la eventuale abilità pregressa dello studente. In caso di superamento della prova, viene direttamente attribuito il credito corrispondente. La prova si ripete alla fine del corso. Non è previsto voto ma solo giudizio di idoneità. Modulo: matematica (azzeramento) N° ore 18 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Omogeneizzare il grado di preparazione di studenti che provengono da corsi scolastici diversi, per mettere tutti in condizione di frequentare senza difficoltà il corso integrato di matematica e statistica

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Competenze attese:

Comprensione dei concetti base utili per affrontare il corso di matematica e statistica.

Programma/contenuti

Prime nozioni di teoria degli insiemi; relazioni: funzioni, relazioni di equivalenza; relazioni d’ordine, relazioni di preordine

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Svolgimento di esercizi durante il corso. Prova finale senza voto con giudizio di idoneità Modulo: Laboratorio di impostazione N° ore 192 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente alla complessità dei problemi urbani e mostrare la necessità di "costruire" i problemi per poter elaborare soluzioni di successo

Competenze attese:

Capacità di individuare le componenti di un problema e di un contesto urbano/territoriale, capacità di svolgere indagini elementari relative agli aspetti fisici e sociali di un territorio abitato, capacità di strutturare ragionamenti sintetici sulle risorse e i problemi di un ambito territoriale in crisi o in trasformazione, capacità di rappresentare analisi e ragionamenti in modo semplice, capacità di sostenere una discussione intorno al problema con i membri del proprio gruppo e con altri gruppi o interlocutori.

Programma/contenuti

Il Laboratorio fa confluire il contenuto di 4 insegnamenti (analisi della città e del territorio, descrizione dei contesti territoriali, politiche urbane e territoriali e tecniche di rappresentazione) intorno a un caso concreto riguardante un processo relativamente complesso di trasformazione urbana previsto o in corso. L'obiettivo complessivo delle lezioni e del lavoro pratico è la costruzione di un dossier sul caso, e richiede l'apprendimento-in-pratica di approcci e temi generali, nonché di alcune semplici tecniche di analisi e rappresentazione grafica. Le ore di lezione offrono quindi quadri teorici e strumenti tecnici per comprendere e restituire gli aspetti fisici, sociali, economici e politici del caso trattato. Nelle ore di sopralluogo, esercitazione e lavoro in aula i docenti guidano invece gli studenti, prima, nella osservazione diretta del contesto urbano prescelto (luoghi e persone che li abitano o utilizzano, modi in cui vengono utilizzati/non utilizzati elementi costruiti e spazi aperti, problemi che vanno riconosciuti e trattati nel processo di trasformazione, risorse e potenzialità da utilizzare per aumentare le possibilità di successo ...) e del processo decisionale in corso o progettato (individuazione delle sedi di decisione, individuazione degli attori pubblici e privati coinvolti nel processo, individuazione degli strumenti giuridici e tecnici utilizzati e utilizzabili ...) e successivamente nella costruzione di un dossier istruttorio. Il lavoro pratico è svolto dagli studenti in parte in gruppo e in parte individualmente, e comprende la redazione di testi e semplici elaborati grafici, da esporre "in pubblico".

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Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

L'esame è unico e prevede una discussione dell'elaborato finale che restituisce la sintesi individuale del lavoro svolto (sopralluoghi, sviluppo di una indagine tematica, esercitazioni in aula, lavoro di gruppo) eventualmente completata da verifiche (test o discussione orale) per i singoli moduli. Modulo: corso integrato di matematica e statistica N° ore 80 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Dotare lo studente di conoscenze nel campo della matematica e della statistica necessarie per la successiva comprensione e acquisizione di metodi e tecniche di analisi e valutazione.

Competenze attese:

Capacità di affrontare calcoli e manipolare dati.

Programma/contenuti

Numeri reali - Prodotto cartesiano - Coppie e terne di numeri reali come rappresentativi di punti e vettori - Rappresentazioni di dati - Funzioni reali di una variabile reale - Limiti, funzioni continue - Derivata e calcolo differenziale in una variabile - Applicazioni allo studio del grafico di una funzione - Integrazione per funzioni di una variabile reale e semplice calcolo di aree - Rappresentazione della retta e del piano - Matrici, determinanti, sistemi lineari – Rappresentazioni grafiche delle distribuzioni statistiche – Medie – misure di intensità e dispersione – Rappresentazione analitica delle relazioni fra variabili: interpolazione e modello classico di regressione lineare, correlazione lineare.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Il corso prevede esercitazioni in aula e prove scritte intermedie. L’accertamento conclusivo è costituito da prove scritte e orale (esame con voto). Modulo: inglese/e-learning N° ore 15*

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 11 / 47

Supporti alla didattica in uso alla docenza

Obiettivo del modulo:

Assicurare la conoscenza base della lingua e stimolare gli studenti a intraprendere successive forme di auto-formazione

Competenze attese:

Conoscenza certificata dell'inglese di base. Capacità di leggere e comprendere testi di studio; capacità di utilizzare effettivamente Internet e di comunicare in ambito internazionale.

Programma/contenuti

Dopo la somministrazione di un Placement Test, gli studenti saranno indirizzati a seguire il programma adeguato a potenziare le loro competenze linguistiche o a raggiungere il livello elementare necessario per superare prove relative all'inglese di base, secondo le modalità indicate nel WP2 "LinkEng". E' prevista una integrazione con alcune ore di esercitazione off-line (vedi modulo successivo).

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Sono previsti test di valutazione in itinere e finali. Tale valutazione e le relative azioni didattiche consentiranno agli studenti di accedere agli esami di certificazione internazionale riconosciute nel protocollo di intesa del MIUR, spendibile sia per fini accademici che lavorativi. Modulo: inglese/supporto in aula N° ore 25 Supporti alla didattica in uso alla docenza

Obiettivo del modulo:

Integrare il lavoro effettuato attraverso i crediti in e-learning nella direzione di assicurare la conoscenza della lingua almeno a livello di base

Competenze attese:

Capacità di leggere e comprendere testi di studio.

Programma/contenuti

Il modulo in aula integra il tutoraggio on-line e il lavoro personale dello studente condotto a partire dal "pacchetto" on line, offrendo un supporto face to face e completando soprattutto l'offerta relativa al campo professionale specifico dei laureandi (modulistica dei programmi europei, report relativi a programmi europei, fonti e repertori on line dell'UE relativi ai programmi urbani integrati, etc.)

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 12 / 47

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Il modulo contribuisce al superamento dei test somministrati on-line. Modulo: Fondamenti di informatica N° ore 44 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente all'uso professionale del computer

Competenze attese:

Capacità di utilizzare il computer per elaborare testi, effettuare calcoli, presentare elaborazioni, manovrare basi di dati e avvalersi delle tecnologie web. Capacità di sostenere con successo le prove per la patente ECDL core level. Capacità di utilizzare un sistema informativo territoriale.

Programma/contenuti

La parte rivolta al conseguimento della patente europea fornisce i contenuti necessari previsti dal Syllabus per il livello di base (Concetti teorici di base - Uso del computer e gestione dei file - Elaborazione testi - Foglio elettronico - Basi di dati - Strumenti di presentazione - Reti informatiche). Al fine di mettere gli studenti in condizione di seguire con profitto anche gli altri corsi e laboratori che prevedono un lavoro su dati, verrà dedicata particolare attenzione all'uso dei fogli di calcolo. Il modulo introduce inoltre il tema dei sistemi GIS come strumento di pianificazione e di analisi di problematiche territoriali, chiarificando le differenze tra GIS e CAD e presentando il tool GIS ESRI Arcview.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Laboratori informatici della Facoltà di Architettura

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Il corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni pratiche e si conclude con un esame finale orale e pratico. Modulo: Rappresentazione del territorio e dell’ambiente N° ore 32 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 13 / 47

Introdurre i principi teorici della rappresentazione del territorio nei suoi aspetti fisico-geografici, qualitativi, quantitativi e relazionali. Introdurre alla lettura e alla elaborazione dei documenti verbo-visivi-numerici abitualmente in uso nella rappresentazione territoriale.

Competenze attese:

Comprensione dei problemi e dei metodi relativi alla costruzione di cartografie territoriali in uso. Capacità di utilizzare strumenti rappresentativi cartografici e sistemi informativi. Capacità di rilevare ed elaborare rappresentazioni semplici di un ambito territoriale indagato.

Programma/contenuti

Problemi teorici sottesi alla elaborazione di cartografie territoriali tradizionali e digitali (rilievi aereofotogrammetrici, carte di analisi, carte tematiche …). Elementi tecnici per la produzione di elaborati rappresentativi. Pratiche di rappresentazione del territorio attraverso sistemi informativi. Esposizione esemplificativa di prodotti cartografici e digitali.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Prove intermedie relative alle tematiche generali e ai compiti pratici. L’esito finale (esame con voto) tiene conto dei risultati intermedi e della capacità di sintesi/maturazione dimostrata con l’elaborato finale e nella sua discusssione. Modulo: Teorie dell’Urbanistica N° ore 32 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare le principali “famiglie di teorie” presenti nel campo disciplinare dell’urbanistica

Competenze attese:

Capacità dello studente di orientarsi fra approcci diversi all’urbanistica, intesa come disciplina che studia fenomeni urbani e territoriali e/o come disciplina tesa a regolarli e intervenire su di essi

Programma/contenuti

Teorie che considerano il suolo come un bene economico/Urbanistica come tecnica di regolazione del suo valore. Teorie della città come spazio vitale/Urbanistica come “cura”. Teorie della città come spazio di significati / Urbanistica come linguaggio. Teorie del territorio come sistema /Urbanistica e pianificazione come meccanismo complesso di regolazione. Le teorie in questione vengono illustrate attraverso biografie-ritratto di autori, esempi di prodotti e parole chiave cruciali per ciascuno degli approcci.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 14 / 47

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Elaborazione di brevi relazioni intermedie durante il corso. Discussione finale dei contenuti del corso (esame con voto) Modulo: Storia della città e del territorio N° ore 32 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente alle relazioni fra strutture insediative, forme dell’organizzazione sociale e produttiva, forme di organizzazione ed esercizio del potere.

Competenze attese:

Capacità di orientarsi nel dibattito attuale sulle evoluzione della città e del territorio

Programma/contenuti

Excursus fra i principali “modelli” di città che hanno storicamente caratterizzato la civiltà europea: dalla polis alla città comunale. I problemi dell’età moderna (centralizzazione dello Stato e riduzione delle funzioni della città). La città europea dell’età industriale. La città post-fordista.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Esercizi intermedi di lettura di testi. Discussione finale (esame con voto). Modulo: Corso integrato di ecologia e geologia applicate N° ore 40 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare allo studente i problemi conoscitivi e gestionali del territorio inteso come supporto “naturale” all’insediamento umano.

Competenze attese:

Capacità di affrontare gli aspetti ambientali dei processi di controllo e trasformazione della città e del territorio.

Programma/contenuti

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 15 / 47

Il corso introduce concetti di base di ecologia e di geologia con riferimento al profilo professionale dei futuri laureati. In particolare, vengono esplicitate le interrelazioni e le interazioni fra le diverse componenti dei sistemi ambientali, con riferimento a fenomeni e processi che interferiscono con lo sviluppo urbano e territoriale. I contenuti sono sviluppati attraverso lezioni frontali, lettura di testi ed esercizi di lettura di carte tematiche.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Esame finale orale, preceduto da prove intermedie (questionari a risposte chiuse e aperte). Modulo: Corso integrato di Istituzioni di Economia e Geografia urbana e regionale N° ore 40 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Il modulo si pone come obiettivo il trasferimento di conoscenze teoriche e competenze applicative in merito all’analisi delle configurazioni urbano-territoriali con particolare riguardo per le dinamiche economiche che ne regolano i processi evolutivi e le relazioni con le reti globali. Sotto il profilo più direttamente applicativo, obiettivo prioritario è il trasferimento di capacità metodologico-procedurali relativamente all’analisi dei sistemi produttivi locali con particolare riguardo per le valutazioni di ordine economico-competitivo

Competenze attese:

Il modulo fonde in un percorso formativo integrato conoscenze teoriche (sapere) relative ai fondamenti di economia urbana e regionale e geografia urbana e regionale, Le competenze (saper fare) che gli allievi potranno conseguire su un piano più squisitamente applicativo possono essere così di seguito sintetizzate: – capacità di analisi sincronica dei contesti urbani utilizzando modelli comparativi che si ispirino ai principi del benchmarking territoriale e finalizzando l’analisi all’individuazione dei gap competitivi e degli interventi di adeguamento delle performance territoriali – capacità di analisi diacronica dei contesti urbani finalizzata all’individuazione delle traiettorie evolutive della componente economico-produttiva e socio-demografica del territorio di riferimento – capacità di valutazione dei livelli di competitività di un sistema produttivo locale a scala urbana e/o regionale – capacità di elaborazione di prodotti relativi a piani di marketing territoriale

Programma/contenuti

Il modulo, relativamente alla parte teorica, è dedicato ai fondamenti delle due discipline con approfondimenti relativi ai seguenti argomenti: Funzioni urbane e assetti territoriali - Forme e processi di urbanizzazione e controurbanizzazione - Le teorie localizzative - L'organizzazione degli spazi urbani e regionali - Modelli e dinamiche dello sviluppo locale – Specializzazioni produttive ed economie territoriali – Economia dello sviluppo locale. Per quel che attiene la parte applicativa, gli argomenti qui di seguito elencati verranno proposti facendo ricorso a metodologie didattiche di tipo interattivo con frequenti richiami ad esperienze concrete (case history): L'analisi territoriale (principi e metodi dell'approccio geografico) – L’analisi competitiva dei sistemi locali territoriali - Competizione territoriale e Marketing – Analisi spaziale e territoriale

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 16 / 47

Development game. Gli allievi, suddivisi in gruppi di lavoro, verranno posti dinanzi ad un problema di sviluppo locale e attraverso un percorso guidato, organizzato su più step intermedi, dovranno elaborare con l’ausilio del PC delle soluzioni idonee a risolvere le problematiche che di volta in volta si presenteranno loro. Role playing. Verrà simulato un tavolo di programmazione e ad ogni allievo verrà assegnato un ruolo; ciascun allievo in considerazione del ruolo assegnatogli dovrà elaborare con l’ausilio del PC un report a supporto del proprio ruolo politico-istituzionale. Analisi competitive. Ad ogni gruppo di lavoro verrà assegnata l’analisi competitiva di un sistema produttivo locale secondo uno schema di reporting già strutturato su PC

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

1. Volume su “Strategie innovative per lo sviluppo locale” 2. Dispensa sulle metodologie dell’analisi territoriale 3. Dispensa sulle configurazioni economico-territoriali di tipo distrettuale 4. Dispensa sul marketing territoriale 5. Casi di studio sulla competitività urbana

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Il controllo dell’apprendimento avverrà in itinere attraverso la predisposizione di strumenti di autovalutazione (questionari a risposta chiusa) e, non di meno, utilizzando gli elaborati prodotti dagli allievi nell’ambito delle esercitazioni precedentemente descritte (v. metodologie didattiche) in quanto queste ultime consentiranno di cogliere le capacità applicative degli allievi e misurare le competenze acquisite dagli stessi. Per quel che attiene, invece, l’accertamento del profitto questo avverrà attraverso la predisposizione di una prova di fine corso che tenderà ad integrare tutte le prove precedentemente sostenute dagli allievi nell’ambito dell’attività d’aula e di laboratorio. Modulo: Corso integrato di Teorie e tecniche della progettazione architettonica e Architettura del paesaggio N° ore 100 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, diaproiettore, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Fornire elementi di sfondo e criteri interpretativi relativi alla progettazione di manufatti e spazi aperti.

Competenze attese:

Conoscenza di tendenze e realizzazioni recenti nel campo della progettazione architettonica e del paesaggio. Capacità di accedere a repertori di esempi. Capacità di leggere un progetto e individuarne le componenti.

Programma/contenuti

- Dall’architettura dell’800 alla modernità. Il movimento moderno. La nuova modernità tra decostruttivismo e minimalismo (Lezioni ed esemplificazioni progettuali che esplicitino tematiche distributive, funzionali e spaziali) - Il progetto di architettura del paesaggio: contenuti della disciplina e sua evoluzione. Dal progetto di paesaggio pre-novecentesco al primo 900. Il parco del 900. Dal parco della Villette a oggi.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 17 / 47

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Il corso comprende momenti di lavoro in aula (decostruzione di progetti) e l’elaborazione di prodotti intermedi validi per la valutazione finale. L’esame (con voto) comprende una discussione dei temi delle lezioni e di una tesina. Modulo: Corso integrato di Classificazione e cartografia del suolo, GIS, Ingegneria sanitaria e ambientale N° ore 92 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore, aula computer

Obiettivo del modulo:

Introduzione ai concetti base della geografia dei suoli e ai principali ambiti applicativi nel campo della pianificazione territoriale ed ambientale. Introduzione ai sistemi informativi geografici. Criteri e metodi per strategie di protezione e risanamento ambientale

Competenze attese:

Capacità di comprendere e valutare i risvolti ambientali di programmi e progetti di trasformazione del territorio. Capacità di utilizzare un software GIS per creare, editare, visualizzare, interrogare ed analizzare dati geografici e tabellari nonché generare mappe e grafici.

Programma/contenuti

- Elementi di geografia dei suoli. I suoli come componenti dei sistemi ambientali: terre, ecosistemi, paesaggi. Come si rilevano e cartografano suoli e terre. Il territorio rurale e le sue risorse. Principi di gestione sostenibile e conservazione delle terre. - Introduzione ai GIS: definizioni e caratteristiche. Modello concettuale dei data base relazionali geografici. Modelli di analisi spaziale e applicazioni. Presentazione del software ArcView 3.2 - Strumenti normativi per la protezione e il risanamento ambientale. Temi tecnici rilevanti riguardanti fonti e fattori di inquinamento. L’approvvigionamento idrico potabile. Raccolta e trattamento delle acque pluviali e di rifiuto. Recupero dei reflui. Inquinanti atmosferici. Inquinanti del suolo e del sottosuolo. Lo smaltimento dei rifiuti in discarica. L’articolazione didattica prevede lezioni frontali, casi studio, esercitazioni in laboratorio e visite tecniche.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Esame preceduto da prove intermedie per la parte suolo-GIS Modulo: Sociologia urbana N° ore 32 Supporti alla didattica in uso alla docenza

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 18 / 47

lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare temi e concetti principali per i diversi approcci della sociologia del territorio e tecniche per l’analisi e la ricerca sociale utili in campo territoriale.

Competenze attese:

Conoscenza della “mappa” dei riferimenti (testi e autori) utili per l’analisi del territorio. Capacità di individuare eventuali percorsi di approfondimento successivo della materia.

Programma/contenuti

Le principali tradizioni disciplinari di analisi sociale del territorio: paradigmi e concetti teorici principali in uso nello studio del territorio - Problematiche connesse all’analisi dei processi di trasformazione urbana - Prospettive teoriche della governance territoriale – Condizioni per la “costruzione” di politiche di sviluppo per il territorio. Illustrazione e analisi di ricerche svolte su processi di trasformazione urbana (in forma di esercitazione che metta a fuoco fonti e metodi di ricerca utilizzati nonché indicazioni ricavabili dalla ricerca).

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Esame consistente in una prova scritta e in un colloquio orale Modulo: Corso integrato di diritto amministrativo e governo del territorio/modulo diritto amministrativo N° ore 10* Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Il corso integrato è teso a presentare le innovazioni di tipo giuridico-legislativo nel campo riguardante il governo e la trasformazione della città e del territorio, con riferimento ai temi più generali della riforma dello stato e del funzionamento degli enti locali. Il modulo di diritto amministrativo – erogato in e-learning – mira in particolare a presentare conoscenze essenziali relative al funzionamento dello Stato e degli enti locali, con particolare riferimento alle più recenti innovazioni istituzionali.

Competenze attese:

Comprensione del senso dei processi di riforma avviati dagli anni ’90. Capacità di individuare - con riferimento alle impostazioni e alle procedure storicamente consolidate nel nostro paese e a quelle introdotte da processi di riforma - i punti critici e le potenzialità innovative dei processi cui si partecipa.

Programma/contenuti

Il modulo di diritto amministrativo impartito in e-learning è complementare al modulo tradizionale diretto a mettere a fuoco strumenti innovativi di governo del territorio e deve pertanto offrire allo studente il quadro di sfondo contro il quale collocare leggi e strumenti relativi alla regolazione e alla trasformazione della città e del territorio introdotti negli ultimi anni.

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 19 / 47

Il programma comprende quindi aspetti storico–descrittivi – che a mirano a dare rapidamente conto delle linee organizzative generali dello stato, con riferimento alle origini storiche e ai processi di riforma più recenti – e argomenti più strettamente legati al percorso professionale degli studenti. Verranno descritti i principali istituti del diritto amministrativo autoritativo e consensuale, ivi compresi quelli del diritto urbanistico, e fornite nozioni fondamentali relative al sistema organizzativo e alle funzioni degli enti locali. Inoltre, con riferimento al graduale passaggio a un sistema di finanza autonoma, si introdurrà il tema dei metodi di programmazione e gestione contabile dell’ente locale, e in particolare delle modalità di finanziamento delle opere pubbliche e di elaborazione del piano economico-finanziario, con cenni a strumenti finanziari alternativi (finanza innovativa e project financing).

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Il modulo propone allo studente momenti di “lezione” e approfondimento (guida alle fonti e ai repertori di risorse pertinenti, ma anche interviste a professionisti che operano come consulenti di pubbliche amministrazioni) nonché possibilità di interazione e di esercitazione attraverso il tutoraggio on line.

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Materiali necessari per il montaggio del modulo

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Test di controllo dell'apprendimento e di valutazione finale, che contribuiscono alla valutazione finale relativa all'intero corso integrato. Modulo: Corso integrato di diritto amministrativo e governo del territorio /modulo governo del territorio N° ore 36 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare le innovazioni di tipo giuridico-legislativo nel campo riguardante la regolazione e la trasformazione della città e del territorio – e le implicazioni per la pratica professionale che queste comportano.

Competenze attese:

Conoscenza degli strumenti legislativi e delle procedure innovative introdotte dagli anni ’90. Capacità di individuare gli strumenti più idonei a trattare specifici problemi urbani e territoriali e di controllare i rispettivi caratteri e meccanismi.

Programma/contenuti

Il modulo presenta le principali innovazioni che fanno da riferimento giuridico a processi e pratiche professionali entro i quali il tecnico ReGePIC è chiamato a operare. Il racconto/ragionamento partirà dunque dalla crisi della legislazione urbanistica tradizionale (L.1150/1942) e dalle innovazioni avviate con la L.142/90, per presentare con il necessario dettaglio le forme attuali di “urbanistica consensuale” e le relative procedure. Verranno inoltre presentati strumenti di pianificazione e/o di intervento di matrice non strettamente urbanistica e che hanno invece rapporti stretti con le logiche e le dinamiche delle varie forme di programmazione negoziata. Particolare attenzione sarà rivolta infine agli strumenti introdotti da normative europee e alle innovazioni nella macchina amministrativa italiana che essi hanno introdotto o richiedono.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 20 / 47

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

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Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Dispense e repertori di fonti

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

L'esame finale si riferisce all'intero corso integrato e consisterà nella discussione orale di una tesina relativa al modulo tradizionale e dei risultati dei test on line. Modulo: Storia della società locale/introduzione N° ore 20 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente agli aspetti della ricerca storica che permettono anche a chi studia specificamente e pragmaticamente il territorio di approfondire la conoscenza dei contesti, intesi in modo dinamico.

Competenze attese:

Comprensione dei caratteri del lavoro proprio dello storico e capacità di utilizzare i risultati della ricerca storica nelle descrizioni interpretative richieste dalle pratiche professionali.

Programma/contenuti

Il modulo costituisce la parte impartita in modo tradizionale di un corso blended. Il docente presenterà rapidamente problemi e metodi della ricerca storica e introdurrà i risultati più interessanti di ricerche relative alle trasformazioni del territorio e della città nell’Europa contemporanea (processi di urbanizzazione e costruzione della città pubblica, problemi urbani e politiche di trasformazione degli usi del territorio, aspetti particolari del caso italiano). Una parte delle ore sarà invece dedicata alla discussione con il docente dei temi sollevati dal modulo in e-learning.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Verranno prodotte dispense e schede che aiutino gli studenti a orientarsi nel campo e a trovare le relazioni fra i vari aspetti trattati.

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

L'esame finale si riferisce anche alle parti in e-learning (vedi modulo successivo) e comprende la produzione di un elaborato da parte dello studente e la relativa discussione. Modulo: Storia della società locale/ricerche N° ore 15* Supporti alla didattica in uso alla docenza

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 21 / 47

Obiettivo del modulo:

Presentare allo studente prodotti di ricerca storica (o di storici e altri esperti, in collaborazione), che illustrino il modo in cui si formano – e cambiano – le identità locali e il ruolo di specifici gruppi sociali e dei relativi interessi. che possono influenzare significativamente l’assetto e lo sviluppo del territorio con i propri movimenti di ascesa e declino.

Competenze attese:

Capacità di reperire prodotti di ricerca utili per la pratica professionale. Capacità di utilizzare i risultati della ricerca storica nelle descrizioni interpretative richieste dalle pratiche professionali.

Programma/contenuti

Attraverso “lezioni” su concetti chiave e presentazione dei risultati di ricerche e “inchieste”, vengono approfonditi alcuni aspetti specifici della storia locale del Mezzogiorno e della Campania (il paesaggio, il lavoro, le opere pubbliche, l’organizzazione sociale, le reti sociali, il ruolo della famiglia … ). I materiali proposti on line suggeriscono possibilità di approfondimento e offrono "esercizi" utili per mettere a fuoco temi e problemi, che vengono discussi anche in aula, nel corso delle ore "tradizionali".

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Modulo in e-learning integrato al modulo frontale (vedi scheda precedente)

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Verranno prodotti i materiali necessari per il montaggio del modulo (rielaborazione dei risultati di ricerche e inchieste, acquisizione elettronica di documenti di archivio, cartografie, fotografie e filmati ... )

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Il modulo prevede momenti di verifica dell'apprendimento on-line. La verifica finale è demandata all'esame relativo all'intero corso. Modulo: Laboratorio di analisi e descrizione dell’ambiente /moduli di Urbanistica, Ecologia del paesaggio, Cartografia tematica N° ore 160 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare temi e strumenti tecnici per la pratica propria della attività urbanistica, intesa come processo di governo degli usi e delle trasformazioni del territorio in riferimento a principi di equità e di sostenibilità, anche con riferimento agli strumenti attuativi innovativi introdotti negli ultimi anni.

Competenze attese:

Capacità di utilizzare in modo integrato metodi e tecniche di indagine in parte già acquisiti, in parte illustrati e praticati in altri moduli Laboratorio stesso. Capacità di individuare il tipo di descrizione appropriato allo strumento da elaborare. Capacità di organizzare i materiali della descrizione e di comunicare i risultati del lavoro di indagine.

Programma/contenuti

Nel corso del Laboratorio, in riferimento ad uno specifico ambito territoriale di studio, gli allievi dovranno acquisire in modo sperimentale le abilità professionali di osservazione, rilevamento e analisi degli spazi fisici e misurarsi in termini essenziali con impegni di valutazione ed interpretazione del loro rapporto con l’articolazione specifica della società insediata e con le istanze dei diversi soggetti.

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 22 / 47

Il “prodotto finale” del lavoro degli allievi è concepito come descrizione dell’ambito studiato, comprendente testi, dati elaborati e rappresentazioni cartografiche, da cui far emergere espliciti giudizi valutativi dello stato di fatto e opportune proiezioni nel futuro: individuazione e pre-esplorazione di potenzialità, tendenze, direttrici di azione, famiglie di esiti progettuali ecc. In particolare: - l’insegnamento di Urbanistica offre gli elementi teorici per comprendere e affrontare processi condivisi di pianificazione (intesa come attività di progettazione dei piani, programmazione di interventi, costruzione di politiche, messa in opera di forme di gestione di piani e politiche relativi alla città e al territorio); - l’insegnamento di Ecologia del paesaggio presenta temi e concetti di landscape ecology e di ecologia urbana e tecniche utili per l’analisi, la valutazione e la progettazione del paesaggio urbano, inteso come insieme di esiti sensorialmente percepibili dei cicli ambientali; - l’insegnamento di Cartografia tematica riprende e sviluppa i temi della rappresentazione del territorio già introdotti nei corsi precedenti, approfondendo gli aspetti di lettura interpretativa dei contesti e offrendo un contributo tecnico alla elaborazione dei prodotti previsti.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Nel corso del Laboratorio gli studenti producono semi-lavorati che contribuiscono alla valutazione complessiva (vedi anche moduli successivi). L’esame finale (unico) di Laboratorio consiste in una discussione dell’elaborato di sintesi prodotto, comprendente testi scritti, cartografie ed elaborazione di dati. Modulo: Laboratorio di analisi e descrizione dell’ambiente /modulo Analisi del patrimonio costruito N° ore 55 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente ai concetti e agli strumenti basilari per un’analisi del patrimonio costruito (tipologie, tecnologie, dotazioni) utile a valutarne le prestazioni attuali e potenziali e il tipo di interventi a tali fini necessario.

Competenze attese:

Capacità di utilizzare metodi di analisi e valutazione del patrimonio costruito in vista della progettazione/programmazione di attività manutentive e/o di interventi di riqualificazione e riuso.

Programma/contenuti

Criteri e metodi per valutare le prestazioni funzionali del patrimonio costruito in riferimento alle tipologie edilizie per categoria di destinazione, alle tecnologie costruttive, alle dotazioni impiantistiche, al titolo d’uso e alle modalità gestionali. Illustrazione di casi di studio utili per la comprensione dei criteri con cui si individuano e si valutano le possibilità di reidoneizzazione del patrimonio costruito, per usi identici (manutenzione, risanamento ecc.) o diversi, dei metodi per l’individuazione dei problemi (tecnici, economici, sociali, gestionali) che simili processi comportano e delle metodiche di base per risolverli.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 23 / 47

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Gli studenti svolgeranno esercizi e produrranno elaborati applicativi su un caso elementare appartenente all’ambito territoriale oggetto del Laboratorio. L’attività pratica svolta nel modulo confluirà inoltre negli elaborati finali di sintesi e contribuirà alla valutazione finale complessiva del Laboratorio. Modulo: Laboratorio di analisi e descrizione dell’ambiente /modulo Metodi e strumenti della ricerca sociale N° ore 55 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente a metodi e di strumenti di ricerca empirica in uso nel campo delle politiche di sviluppo locale e dei programmi urbani integrati e complessi e agevolarne il passaggio dalle conoscenze teoriche a pratiche operative di tipo professionale relative alla costruzione di documentazioni ordinate e comunicabili circa i caratteri, le dinamiche e le propensioni delle comunità insediate.

Competenze attese:

Capacità di selezionare e applicare tecniche di indagine diretta (interviste, inchieste, rilevazioni ecc.) per la descrizione del profilo economico e sociale di un contesto oggetto di intervento. Comprensione dei criteri di scelta e predisposizione degli strumenti di lavoro e di conduzione delle indagini. Capacità di mettere in relazione risultati di indagini dirette e dati ricavabili da fonti e documentazioni indirette.

Programma/contenuti

Il docente presenterà, anche con l’ausilio dell’illustrazione di casi studio, concetti, cautele e procedure per la conduzione di indagini dirette su contesti interessati da politiche di sviluppo e.programmi integrati e complessi. Verranno presentati metodi e tecniche di indagine e costruiti protocolli di inchiesta coerenti con il tema più generale della regolazione concertata delle economie territoriali. L’analisi degli sviluppi della concertazione, intesa come pratica consensuale utilizzata per raggiungere obiettivi di contenimento della spesa pubblica e per la riduzione delle disparità sociali, richiede l’apprendimento di nuovi strumenti operativi, che tengano conto della complessità dei territori e delle nuove politiche pubbliche. Agli studenti saranno quindi prospettate tecniche di analisi qualitative e quantitative, mettendone in luce vantaggi e criticità. Verranno in particolare illustrati gli strumenti (questionari aperti/chiusi, interviste a testimoni privilegiati, …), le procedure (selezione del campione, modalità della somministrazione e della compilazione dei questionari. …) e i metodi di valutazione e utilizzazione dei risultati, anche in rapporto a documentazioni indirette disponibili. L’attività pratica di Laboratorio riguarderà, da parte di gruppi di studenti, la predisposizione di indicatori, questionari e tracce di interviste in profondità utili ad analizzare i territori di particolari politiche concertate.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 24 / 47

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Gli studenti svolgeranno esercizi e produrranno elaborati applicativi su aspetti relativi al tema trattato nel Laboratorio. L’attività pratica svolta nel modulo confluirà inoltre negli elaborati finali di sintesi e contribuirà alla valutazione finale complessiva del Laboratorio. Modulo: Riuso di aree e contenitori dismessi N° ore 60 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare i diversi aspetti di esperienze di successo nel campo del riuso di spazi e manufatti dismessi, con riferimento alle tematiche del rilancio culturale ed economico di aree urbane e territori in crisi o in declino.

Competenze attese:

Capacità di svolgere una istruttoria elementare sulle possibilità di riuso di aree e contenitori dismessi, mettendo a fuoco gli aspetti culturali, progettuali, tecnici, economici e procedurali propri di questo tipo di operazioni.

Programma/contenuti

Le lezioni e le esercitazioni pratiche degli studenti riguarderanno casi di riuso realizzati o progettati (opportunamente selezionati per tipologia di spazi/manufatti e con riferimento a una varietà di contesti spaziali, economici, sociali e normativi) che permettano di evidenziare le caratteristiche e il ruolo di programmi innovativi promossi da soggetti pubblici e privati anche in partenariato, che integrano politiche culturali e di sostegno allo sviluppo, progettazione architettonica e/o urbana di qualità e forme innovative di intervento artistico da parte di singoli operatori o di soggetti collettivi (landscape art, public art, ecc.), a volte con accenti sugli aspetti di marketing urbano, altre volte privilegiando il coinvolgimento di attori e abitanti locali. La panoramica tratterà le esperienze europee più avanzate – a cominciare da casi celeberrimi come quello dell’area ex-industriale della Ruhr o della Tate Gallery – e casi italiani degli ultimi venti anni. L’attenzione è posta sia sui prodotti che sui processi innescati, in modo da mettere in luce gli agganci fra il racconto delle esperienze, i temi teorici e i problemi tecnico-gestionali, al fine di fare emergere pratiche e tecniche in uso relative alla valutazione degli stati di fatto, alla redazione di studi di fattibilità, alla relazione con i quadri normativi, alla valutazione degli effetti urbanistici ed ambientali di interventi di valorizzazione.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Dispensa su casi interessanti europei e italiani

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Alle ore di lezione si alternano ore di esercitazione pratica, in cui gli studenti schedano in profondità singoli aspetti dei casi o elaborano piccole istruttorie relative ad aree/manufatti dismessi del territorio regionale. L’esame finale consiste in una discussione sui temi trattati e sugli elaborati prodotti. Modulo: Recupero e riqualificazione urbana N° ore 50

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 25 / 47

Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre ai concetti base di riferimento e ai criteri basilari di elaborazione di programmi di recupero e riqualificazione urbana e di programmi urbani integrati.

Competenze attese:

Capacità di padroneggiare contenuti, articolazioni progettuali e modalità attuativo-gestionali dei programmi urbani integrati di derivazione europea e dei programmi complessi di recupero e riqualificazione urbana previsti dalla legislazione nazionale e regionale con particolare riferimento alla Regione Campania.

Programma/contenuti

Il corso comprenderà: - una parte di ricognizione generale dei contenuti tecnici e dei problemi attuativo-gestionali di programmi integrati e programmi complessi utilizzabili; - una presentazione di casi studio, con preferenza per quelli su cui la docenza – direttamente o attraverso seminari con progettisti/amministratori – possegga elementi significativi di esperienza diretta.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Dispensa relativa a casi di studio italiani e best practice in campo europeo.

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

L’esame comprende un colloquio orale e la discussione di una tesina di sintesi di un caso illustrato. Modulo: Corso integrato di politiche territoriali/ modulo politiche territoriali innovative N° ore 36 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Offrire allo studente una panoramica delle più recenti esperienze e tendenze nel campo delle politiche pubbliche territoriali promosse dall’Unione europea, dal governo italiano, da regioni o enti locali

Competenze attese:

Capacità di individuare strumenti e processi – o combinazioni degli stessi – appropriati, per trattare problemi individuati in specifici contesti e tempi.

Programma/contenuti

Il modulo è diretto a fornire la base conoscitiva del corso integrato e dunque presenta concetti teorici e una panoramica degli strumenti innovativi sperimentati in Europa e in Italia a partire dagli anni ‘90, mettendone in luce i caratteri e i rapporti con le forme tradizionali di pianificazione urbanistica e territoriale. Particolare attenzione è rivolta alle politiche integrate di sviluppo e coesione di matrice europea (con particolare attenzione a programmi come Leader, Urban, etc.) o specificamente italiane (Contratti di quartiere, Agenda 21, Programmi integrati territoriali), e alle diverse famiglie di intervento complesso in ambiti urbani.

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Una limitata serie di approfondimenti teorici aiuterà invece gli studenti a inquadrare lo sviluppo di questa “generazione” di politiche nel dibattito più generale, illustrando temi generali e parole chiave (per es. efficacia, governance multilivello, partenariato, ecc.) ed esplicitando relazioni (e differenze) fra pratiche e approcci al trattamento di problemi urbani e territoriali (per es. politiche urbane/politiche urbanistiche, pianificazione regolativa/strategica, approccio prescrittivo/consensuale, ecc.).

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Il corso integrato prevede una verifica finale unica, basata sulla discussione orale di un elaborato relativo a un caso di studio (vedi moduli successivi). Modulo: Corso integrato di politiche territoriali/ modulo Introduzione agli studi di caso N° ore 10* Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare il senso e la metodologia degli studi di caso per l'analisi delle politiche pubbliche territoriali

Competenze attese:

Comprensione delle dimensioni indagate attraverso gli studi di caso relativi a politiche pubbliche territoriali e urbane. Capacità di utilizzare i risultati di studi di caso svolti da altri nella valutazione di politiche o nell’ambito di consulenze di processo per politiche in corso.

Programma/contenuti

Il modulo (in e-learning) si integra con il precedente modulo "frontale" e con un modulo dedicato alla presentazione in aula di studi di caso (vedi descrizione modulo successivo). Le "lezioni" presentano metodologie dello studio di caso in uso nel campo dell’analisi delle politiche pubbliche e concetti-chiave per lo svolgimento di uno studio di caso (attore, arena, network, esiti, posta in gioco, …) , rinviando a “casi d’autore” particolarmente significativi.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

modulo in e-learning blended

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Materiali necessari per il montaggio del modulo (testi e immagini originali, acquisizione digitale di materiali cartacei, costruzione di un repertorio di risorse presenti in rete).

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Esercizi e test a risposte chiuse per verificare l’apprendimento delle metodologie e la comprensione dei punti salienti dei casi presentati.

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 27 / 47

Modulo: Corso integrato di politiche territoriali/ modulo Studi di caso per le politiche urbane e territoriali N° ore 36 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare le ragioni di successo/insuccesso di politiche e programmi urbani e territoriali innovativi.

Competenze attese:

Capacità di svolgere un semplice studio di caso e di utilizzare risultati di studi svolti da altri nella valutazione di politiche o nell’ambito di consulenze di processo per politiche in corso.

Programma/contenuti

Il modulo presenta casi di politiche territoriali significative per esiti soddisfacenti o negativi con l'obiettivo di esemplificare la materia presentata nel modulo tradizionale e di mostrare praticamente l'uso e i prodotti delle metodologie introdotte nel modulo in e-learning. Gli esempi si avvalgono dei contributi di ricercatori professionali e/o di professionisti-consulenti, che illustrano prodotti di ricerca o esperienze di pratica professionale in modo “riflessivo”.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Dispensa su metodologia dello studio di caso Schede e documentazione sui casi illustrati

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

E’ prevista la redazione di un semplice studio di caso, nel quale utilizzare praticamente i contenuti delle lezioni frontali e i concetti teorici introdotti nella parte in e-learning. L’elaborato permette l’accesso alla verifica finale, unica per l’intero corso integrato. Modulo: Progettazione prestazionale (modulo introduttivo) N° ore 36 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente a forme di progettazione “flessibili” e “verificabili” – di oggetti e di politiche – e all’uso del concetto di prestazione in ambito urbano e territoriale

Competenze attese:

Comprensione del concetto di prestazione e capacità di ragionare in termini di prestazioni attese.

Programma/contenuti

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 28 / 47

Il concetto di prestazione – Il passaggio del concetto di prestazione dal campo della progettazione di prodotti industriali a quelli della progettazione architettonica, dell’urban desing e della progettazione di politiche - Liste di indicatori e check list per il controllo della qualità in termini prestazionali: analogie e differenze – Guida alla progettazione di normative prestazionali.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Le lezioni di questo modulo sono intervallate con quelle del modulo applicativo, che prevedono esercitazioni pratiche (vedi modulo successivo). E’ previsto un unico esame finale. Modulo: Progettazione prestazionale (modulo applicativo) N° ore 50 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Facilitare la comprensione dei temi generali introdotti nel modulo introduttivo attraverso esemplificazioni pratiche.

Competenze attese:

Capacità di scomporre prodotti esito di processi progettuali (in senso stretto e in senso lato) in liste di prestazioni attese. Capacità di elaborare check list di controllo della qualità in termini prestazionali.

Programma/contenuti

Presentazione di esempi di processi di progettazione che utilizzano un approccio prestazionale, da parte di professionisti impegnati sul versante progettuale e/o su quello del controllo. Esercitazione pratica di tipo progettuale.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Nelle ore di esercitazione pratica, gli studenti elaboreranno piccoli progetti che richiedono di interpretare e applicare i concetti di prestazione/requisito prestazionale/dimensione prestazionale. Modulo: Valutazione e monitoraggio dei programmi integrati e complessi N° ore 40

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 29 / 47

Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare concetti e tecniche per la valutazione delle soluzioni progettuali e gestionali di programmi integrati e programmi complessi sia ex ante che in fase di attuazione

Competenze attese:

Comprensione dei fondamenti teorici della valutazione di programmi di intervento urbani e capacità di utilizzare le tecniche essenziali per comparare, in fase progettuale, soluzioni tecniche e gestionali alternative e per selezionare gli indicatori da monitorare in fase di attuazione.

Programma/contenuti

Il corso fornirà i concetti basilari della valutazione multicriteri e – soprattutto attraverso l’illustrazione di esperienze concrete – introdurrà a metodi e tecniche per - tipizzare le soluzioni progettuali e attuativo-gestionali di programmi integrati e/o complessi su cui condurre comparativamente valutazioni ex-ante e - individuare gli aspetti (e i corrispondenti indicatori) da monitorare in fase di attuazione, - effettuare il monitoraggio relativo agli aspetti selezionati.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

L’esame prevede un colloquio orale comprendente la discussione di una tesina di illustrazione sintetica di un caso studio Modulo: Mercato immobiliare e politiche di sviluppo N° ore 30 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Presentare aspetti teorici e impostazioni tecniche per la valutazione delle dinamiche del mercato immobiliare e delle reciproche interazioni con le politiche di riqualificazione e valorizzazione urbana

Competenze attese:

Comprensione dei fattori incidenti sulle dinamiche del mercato immobiliare, in relazione ai contesti territoriali ed ai quadri normativi, e delle probabili forme di relazione fra i caratteri e i meccanismi del mercato immobiliare e le politiche di intervento sulla città

Programma/contenuti

Il docente presenterà i riferimenti teorici e le metodiche e le tecniche per conoscere il funzionamento del mercato immobiliare e dei suoi segmenti differenziati per caratteri tipologico-tecnologici, titoli d’uso, contesti fisici, quadri normativi, con specifica attenzione alle dinamiche connesse con politiche generali o con specifici programmi di riqualificazione e valorizzazione di parti di città.

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 30 / 47

Attraverso l’illustrazione di esperienze concrete e casi studio, verranno inoltre considerati i condizionamenti e le opportunità derivanti dai meccanismi di specifici segmenti del mercato immobiliare che condizionano o suggeriscono soluzioni progettuali e gestionali di programmi integrati e complessi.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

L’esame consisterà in un colloquio orale comprendente la discussione di una tesina di illustrazione sintetica di un caso studio Modulo: Metodi di ascolto e concertazione N° ore 50 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente agli aspetti metodologici e operativi connessi alle pratiche interattive che caratterizzano programmi complessi e politiche territoriali integrate innovative

Competenze attese:

Capacità di progettare momenti di survey volti a “costruire” problemi e soluzioni in modo consensuale e condiviso, attraverso l’ascolto di attori locali o abitanti. Capacità di progettare/gestire strutture e momenti destinati all’ascolto dei soggetti coinvolti o coinvolgibili in programmi e politiche (focus group, sportello, forum, urban center, sito web interattivo…). Capacità di progettare/facilitare/condurre momenti di concertazione istituzionale o informale.

Programma/contenuti

Il corso illustra sinteticamente concetti teorici e parole chiave emergenti da campi disciplinari diversi e confluiti nelle pratiche professionali recenti (efficacia/efficienza, sindrome NIMBY, framing-reframing, consensus building … ) e approfondisce metodi e “tecniche” in uso nel campo delle politiche territoriali e della progettazione urbanistica complessa, con riferimento a casi e buone pratiche.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

- Dispensa su tecniche di ascolto e partecipazione; - Dispensa su forme di concertazione, contrattazione, negoziazione

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

L’esame finale prevede un colloquio orale su una relazione dello studente che sintetizza i risultati di piccoli esercizi di “progettazione” e simulazioni in aula, che si svolgono durante il corso, mettendoli in relazione con le tematiche di sfondo.

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 31 / 47

Modulo: Tecniche di visioning N° ore 40 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente al ragionamento in termini di scenari e all’uso di tecniche di simulazione dei risultati (anche fisici) di programmi e politiche

Competenze attese:

Capacità di individuare il contributo che scenari e simulazione dei prodotti finali possono dare a tipi/fasi di processi di governo del territorio. Capacità di dialogare con specialisti nel campo.

Programma/contenuti

Il modulo alterna lezioni teoriche e presentazione di esempi, illustrando il ruolo che scenari e visioning hanno nell’ambito di approcci strategici alla pianificazione e presentando esemplificazioni di prodotti realizzati.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Dispensa contenente repertorio dei prodotti di visioning da piani strategici Schede tecniche di visualizzazione di scenari

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Esame finale comprendente un elaborato pre-progettuale e un colloquio. Modulo: Sistemi informativi territoriali N° ore 48 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore, aula computer

Obiettivo del modulo:

Illustrare il ciclo di vita, le potenzialità e i problemi di “progettazione” di un sistema informativo territoriale. Permettere allo studente di acquisire competenze ed esperienza sul funzionamento di strumenti commerciali per la gestione di SIT e sulla progettazione e realizzazione di SIT.

Competenze attese:

Capacità di utilizzare strumenti di raccolta, archiviazione, gestione, analisi e rappresentazione di dati spazialmente georeferenziati. Capacità di collaborare alla progettazione di sistemi informativi territoriali finalizzati a supportare politiche e piani territoriali integrati, piani e programmi urbanistici attuativi, procedure di valutazione di piani, programmi e progetti.

Programma/contenuti

In linea di massima, le lezioni presenteranno in modo essenziale i seguenti argomenti.

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 32 / 47

Ciclo di vita di un Sistema Informativo Territoriale - Progettazione concettuale e logica di un SIT - Definizioni, componenti e funzionalità - Elementi costituivi di un Sit: Hardware, Software, Dati, Persone, Metodologie - Modelli, strutture e formati di dati geografici - Proiezioni geografiche e sistemi di riferimento - Dal progetto alla realizzazione di un SIT - Gestione del territorio e dei relativi servizi - Dati di base: rappresentazione, disponibilità e qualità -Acquisizione, trattamento e pre-elaborazione dei dati - Conversione ed integrazione di dati provenienti da fonti diverse - Progetto e pianificazione di un SIT - Implementazione e organizzazione - Relazioni topologiche - Operazioni di editing – Georeferenziazione - La base dei dati - Funzioni di analisi sui dati vettoriali e sui dati raster - Integrazione tecnologica – Aggiornamento – Accesso - L’utilizzo e la fruizione delle informazioni - Applicazioni dei SIT - Panoramica degli strumenti SIT più diffusi, discussione sulla struttura e organizzazione di un sistema SIT, cenni sui costi delle varie componenti (hardware, software di base, software applicativo, personale, formazione, manutenzione, impianti fissi ecc.) in termini di investimento e di costi di gestione. Soluzioni applicative sviluppate per la P.A. I concetti generali verranno presentati nelle lezioni dal punto di vista teorico e metodologico e saranno sperimentati praticamente in ore di esercitazione, destinate alla realizzazione di un Sistema Informativo Territoriale elementare mirato all’analisi e all’intervento su un’area di test, scelta in accordo con i docenti di altri corsi.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Dispense a cura del docente – Repertori di fonti utili tradizionali e in rete.

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

La valutazione finale sarà relativa agli esiti di un colloquio e alla valutazione assegnata a piccoli elaborati intermedi relativi alle ore di esercitazione pratica. Modulo: Sistemi informativi /modulo PP-GIS N° ore 24 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore, aula computer

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente a uno sviluppo recente delle potenzialità dei sistemi informativi, particolarmente appropriato a processi che prevedono momenti di interazione o di partecipazione rivolti a un pubblico non-esperto (attori locali, abitanti, utenti, beneficiari finali …)

Competenze attese:

Capacità di individuare tipi/fasi di processi che possono avvalersi della tecnologia e dell'approccio PP-GIS. Capacità di gestire l’interazione fra utenti, consulenti, decisori e progettisti di sistemi informativi, individuando potenzialità e requisiti di eventuali sistemi informativi per la partecipazione degli utenti.

Programma/contenuti

Il corso introduce al dibattito recente sulle caratteristiche di sistemi informativi user-friendly, rivolti in particolare a utenti non esperti, di cui si vuole sollecitare la partecipazione, e mostra i risultati di sperimentazioni in atto, con riferimenti agli aspetti tecnici e di contenuto. In particolare, verrà presentata la realizzazione di siti web basati su SIT, illustrando le relazioni fra SIT e Web e presentando alcuni tools SIT-Web.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

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BURC n. 45 del 20 settembre 2004 – Decreto Dirigenziale n. 16 del 13 settembre 2004 33 / 47

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Dispensa e schede su tecniche e casi di sperimentazione relativi allo sviluppo di sistemi informativi per la partecipazione e web gis.

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

In relazione agli esempi presentati, lo studente produrrà un breve elaborato di “schedatura” delle/di alcune esperienze presentate. La valutazione finale si basa sull’elaborato e su un colloquio, Modulo: Gestione della comunicazione istituzionale N° ore 36 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente al tema della comunicazione, sempre più presente nel campo dei programmi integrati e delle politiche territoriali innovative, e più in generale nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione.

Competenze attese:

Capacità di organizzare/gestire processi che incorporino gli aspetti comunicativi connessi alle politiche innovative. Capacità di interagire con uffici e/o consulenti della PA addetti alla comunicazione istituzionale. Capacità di tradurre elaborati tecnici in prodotti comunicabili al pubblico largo dei cittadini.

Programma/contenuti

Le trasformazioni indotte nella routine delle PA italiane dal concetto di - e dalle norme sulla - trasparenza. I prodotti comunicativi delle amministrazioni pubbliche. Le potenzialità delle ITC nell’ambito della pubblica amministrazione. Il significato della comunicazione istituzionale nell’ambito delle politiche territoriali. Strumenti per la comunicazione istituzionale di politiche territoriali. I temi saranno sviluppati dal punto di vista teorico e illustrati attraverso esemplificazioni pratiche a cura di esperti.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Repertori di materiali e fonti web.

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

La valutazione finale si fonda sul lavoro pratico eseguito durante il corso (schedatura degli esempi illustrati/trovati con riferimento ai temi teorici, “traduzione” di un proprio elaborato tecnico in un testo destinato al pubblico, …). Modulo: Laboratorio di sintesi / Introduzione alla progettazione (moduli ICAR 20, ICAR 21, SPS 10, ICAR 22) N° ore 100 Supporti alla didattica in uso alla docenza

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lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente agli aspetti operativi della progettazione di programmi e politiche e offrire uno sfondo all’attività di projectwork.

Competenze attese:

Capacità di applicare operativamente metodi e strumenti introdotti nei corsi e nei laboratori precedenti. Capacità di inquadrare il lavoro pratico sviluppato durante lo stage e nelle ore di project work.

Programma/contenuti

I settori disciplinari coinvolti si riferiscono all’Urbanistica, alla Pianificazione territoriale, alla Sociologia e alla Valutazione. I docenti concorderanno – anche in relazione agli stage – un programma di dettaglio che aiuti gli studenti a sintetizzare le esperienze affrontate e a misurarsi operativamente e dai vari punti di vista con il problema della “progettazione” e della “implementazione/gestione” di strumenti complessi o integrati fattibili e potenzialmente di successo. In linea di massima, il programma punterà a fare utilizzare in modo congiunto metodi, strumenti e abilità pratiche introdotte o acquisite nei corsi e nei Laboratori precedentemente descritti. In una prima fase, l’attività di progettazione richiederà di integrare le conoscenze e le competenze già acquisite in funzione di un obiettivo comune: l’analisi delle complessità territoriale e la necessità di un approccio multidisciplinare. Sarà cioè impostato un lavoro di progettazione di programmi/ politiche, in cui fare interloquire i diversi approcci disciplinari, con il fine di costruire un modello di progetto coerente e adeguato in tutte le sue componenti. Nella seconda fase, attraverso la rilevazione di dati sui soggetti, sui contesti di azione e sulle logiche di scambio connessi alle pratiche concertative delle nuove politiche pubbliche, ai gruppi di studenti sarà richiesto di “andare sul campo”, anche utilizzando l'esperienza di stage, per imparare in concreto le difficoltà e le opportunità di un metodo di lavoro che si “impara facendo”. Nella terza fase, gli studenti apprenderanno ad analizzare i dati rilevati e a compilare report in cui si evidenzino i risultati delle attività di ricerca svolta.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

La valutazione finale è relativa a un colloquio e al prodotto delle ore di project work (vedi modulo successivo) Modulo: Laboratorio di sintesi / project work N° ore 150 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore

Obiettivo del modulo:

Assistere lo studente nella produzione di un prodotto di tipo “progettuale”.

Competenze attese:

Capacità di collaborare con altri componenti di una equipe professionale nella organizzazione di un processo e/o nella redazione di un prodotto

Programma/contenuti

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In relazione agli stage svolti, gli studenti si eserciteranno – in gruppo o individualmente e assistiti dai docenti e da tutor – nella produzione di elaborati scritti e/o disegnati relativi alla progettazione di parti di una politica integrata territoriale o di un programma urbano complesso.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Dossier sintetico con elaborati finali dei gruppi di lavoro

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Valutazione dell’elaborato prodotto, che confluisce nell’esame finale di Laboratorio (vedi modulo precedente) Modulo: stage N° ore 200 Supporti alla didattica in uso alla docenza

Obiettivo del modulo:

Introdurre lo studente all'ambiente e ai compiti propri dell'attività pratica connessa al suo profilo professionale

Competenze attese:

Miglioramento delle capacità pratiche acquisite con i moduli professionalizzanti. Capacità di "applicare" conoscenze e competenze apprese nei vari moduli del percorso formativo.

Programma/contenuti

I contenuti dello stage verranno progettati in dettaglio nel corso della implementazione del progetto. In linea di massima, si prevedono stage presso pubbliche amministrazioni, agenzie di sviluppo locale, aziende speciali, nonché imprese private e del terzo settore che operino nel campo delle politiche urbane e territoriali.

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Gli studenti verranno seguiti per gruppi da appositi tutor lungo tutto il percorso lavorativo e saranno tenuti a elaborare un "diario" della loro esperienza pratica, da discutere con tutor e docenti. Modulo: Stesura elaborato finale N° ore 0 Supporti alla didattica in uso alla docenza

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Obiettivo del modulo:

Abituare il laureando alla redazione di un prodotto professionale sintetico

Competenze attese:

Capacità di sintetizzare esperienze, conoscenze e competenze. Capacità di presentare in pubblico i risultati di un lavoro.

Programma/contenuti

Dipendenti dallo stage svolto

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Discussione finale per il conseguimento del titolo di studio Modulo: Fondamenti di informatica (riallineamento) N° ore 50 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore, aula computer

Obiettivo del modulo:

Permettere a tutti gli studenti di seguire con successo i moduli del II e del III anno che presuppongono la dimestichezza con il computer e con i principali "pacchetti" commerciali.

Competenze attese:

Capacità di utilizzare il computer per elaborare testi, effettuare calcoli, presentare elaborazioni, manovrare basi di dati e avvalersi delle tecnologie web. Capacità di sostenere con successo le prove per la patente ECDL core level.

Programma/contenuti

(vedi parte IV. Punto 4.1)

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Verifiche intermedie e finali.

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Modulo: Matematica (riallineamento) N° ore 60 Supporti alla didattica in uso alla docenza lavagna luminosa, computer e video-proiettore, aula computer

Obiettivo del modulo:

Permettere a tutti gli studenti di seguire con successo i moduli che presuppongono conoscenze matematiche di base.

Competenze attese:

Capacità di superare con successo le prove dei corsi che prevedono l'utilizzo di conoscenze matematiche. Capacità di individuare e superare i motivi di eventuali "blocchi" nell'avvicinamento al linguaggio della matematica.

Programma/contenuti

(vedi parte IV. Punto 4.1)

Strumenti didattici (Attrezzature e materiali utilizzati dagli allievi nei laboratori. Indicare anche il rapporto allievi/strumenti):

Eventuali metodologie didattiche innovative attraverso l'uso di sistemi informatici

Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto

Controllo dell’apprendimento e forme dell'accertamento di profitto

Verifiche intermedie e finali. * Per i crediti in e-learning si è considerato un rapporto convenzionale tra crediti (comprensivi delle ore di studio individuale) e ore di lezione erogata di 1/5.

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2.4 Stage Durata N° ore 200

Sì No

Progettato in collaborazione con le aziende X □

Monitorato in azienda da parte dei docenti X □

Verifica/discussione in aula X □

Verifica finale dell’attività svolta X □ 2.5 DATI RIASSUNTIVI Sì No

Orientamento in ingresso e/o riorientamento X □

Test attitudinale □ □

Test selettivo X □

Percorsi rallentati di riallineamento X □

Percorsi di approfondimento X □

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PARTE 3: CARATTERISTICHE SPECIFICHE DEL PERCORSO FORMATIVO

3.1 Rispondenza del percorso formativo alle priorita’ strategiche della regione (Classe 1 dei criteri di valutazione di merito) Il percorso risponde all'area tematica indicata dalla Regione come “Innovazioni istituzionali giuridiche e amministrative”. Dagli anni ’90, infatti, le pratiche di pianificazione territoriale e urbanistica e la messa in opera di politiche pubbliche territoriali sono oggetto di forti trasformazioni legate alle innovazioni e alle riforme nel campo della pubblica amministrazione. Le attività tecniche legate alla redazione di strumenti di governo del territorio introdotti da numerose leggi italiane – o commessi alle politiche di sostegno promosse dall’Unione europea – e la gestione dei corrispondenti processi di decisione e implementazione richiedono infatti competenze che non vengono offerte dalla formazione tradizionale dell’architetto-urbanista, e che attualmente sono (semmai) possedute da singoli professionisti “autodidatti” di varia provenienza. Il percorso proposto, pertanto, mira a sviluppare l’impegno già intrapreso con la creazione nell’Ateneo di un corso di laurea triennale in Urbanistica e Scienze della pianificazione territoriale (classe VII delle lauree triennali), e individua con dettaglio abilità pratiche e saperi che possono contribuire alla formazione di un tecnico intermedio in grado di operare in modo adeguato all’attuale quadro giuridico, amministrativo e istituzionale, all’interno della pubblica amministrazione o nell’ambito di agenzie di sviluppo, agenzie speciali e altri soggetti generati dalla sempre più diffusa cooperazione fra attori pubblici e privati. La Campania, peraltro, è stata ed è uno dei laboratori più interessanti per le pratiche di concertazione locale, al punto che l’osservatore esterno che stendesse una mappa degli strumenti della programmazione negoziata non potrebbe non essere colpito dalla loro rilevanza numerica e dal grado di copertura territoriale raggiunto nella regione. Altrettanto significativa è l’esperienza dei numerosi Progetti Integrati Territoriali avviati, che sono il segnale dell’interesse suscitato di recente da questo nuovo strumento per la programmazione regionale dello sviluppo locale. Anche tenendo conto soltanto della diffusione degli strumenti negoziali, si può sostenere che essi hanno assunto un ruolo centrale nei percorsi di sviluppo innescati nella nostra regione e un ruolo altrettanto centrale nella ricerca, tuttora in corso, di una ridefinizione dell’intervento statale. Insieme con questo tipo di strumenti innovativi vanno peraltro considerati numerosi altri tipi di programmi, pure fondati sul concetto di integrazione e/o di partenariato fra operatori pubblici e privati (o del privato sociale), che stanno modificando il modo di operare delle amministrazioni nel campo delle opere pubbliche e dell’urbanistica. Basta pensare agli strumenti urbanistici attuativi dell’ultima generazione (programmi integrati, programmi di recupero urbano, programmi di riqualificazione urbana, progetti urbani) e agli strumenti operativi non strettamente urbanistici, che mutuano obiettivi e procedure di stampo europeo (contratti di quartiere, programma Urban Italia etc.). 3.2 Ruoli e compiti del Comitato di indirizzamento del corso di studio (Classe 2-1 dei criteri di valutazione di merito) Entro l'anno accademico corrente, verrà formalizzato nelle forme previste dal bando un Comitato di indirizzo composto da docenti del CdL, da un membro designato per l’attività di Autovalutazione, da rappresentanze del mondo professionale e imprenditoriale e delle istituzioni (a cominciare dai soggetti sottoscrittori delle lettere di interesse allegate) e da un rappresentante degli studenti. Il Comitato avrà compiti relativi ai seguenti argomenti: - raccordo tra la progettazione e la erogazione della didattica e le richieste provenienti dal mondo del lavoro - esplicitazione delle esigenze delle parti interessate (famiglie, studenti, aziende ed istituzioni) - continua precisazione e articolazione del profilo professionale di uscita del corso di laurea, - valutazione dell’attività formativa, - individuazione di contributi esterni e professionalizzanti alla didattica. - individuazione dei bacini di occupabilità della figura professionale formata

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- lavoro di revisione da svolgere per l’analisi ed il miglioramento delle attività del corso di laurea (con specifico riferimento all’andamento e all’assorbimento nel mercato del lavoro della figura professionale formata).

Il corso di laurea ha del resto promosso, fino dal primo anno di vita, un “club” che ne supportasse l’attività formativa, invitando a farne parte le principali amministrazioni interessate alle attività di programmazione e pianificazione (Comune e Provincia di Napoli, Regione Campania) associazioni che rappresentano attori economici e sociali coinvolti nei processi di governo e di sviluppo del territorio (Unione Industriali di Napoli, Associazione dei Costruttori, Agenzie di sviluppo, Sindacati) e rappresentanti di associazioni professionali (Ordine degli Architetti, SIU-Società Italiana degli Urbanisti, INU-Istituto Nazionale di urbanistica). 3.3 Coinvolgimento di componenti rappresentativi del sistema economico-produttivo e delle rappresentanze sociali in tutte le fasi del progetto (Classe 2-2 dei criteri di valutazione di merito) Il Comitato di indirizzo – per la composizione e i compiti previsti – può assicurare e facilitare il coinvolgimento di rappresentanze della società e del mondo del lavoro nelle fasi di progettazione esecutiva del percorso professionalizzante, nella sua realizzazione e nelle attività di orientamento in uscita. Nonostante l’assenza di formalizzazione del “club del corso di laurea”, l’insieme di soggetti aderenti all’iniziativa ha del resto già organizzato occasioni di confronto sui “nuovi mestieri” dell’urbanistica e "prodotto" forme di collaborazione di professionisti e funzionari delle pubbliche amministrazioni all’attività didattica (moduli a contratto e seminari svolti negli anni accademici 2002-03 e 2003-2004 e attivati per l'a.a. 2004-05). Il progetto prevede dunque, in primo luogo, di proseguire lungo questa strada e contempla pertanto l’affidamento di almeno 10 crediti direttamente a professionisti ed esponenti del mondo del lavoro, nella forma di corsi o seminari a contratto. In particolare, questo tipo di intervento diretto nella didattica è previsto nell’ambito dei moduli M e A dedicati alla presentazione di casi, tecniche, best practices ed esperienze in corso o realizzate. Attualmente, è anche già in atto l’organizzazione di mini-stages (2 crediti) destinati agli studenti iscritti per il 2004-05 al 3° anno del CdL, che nel percorso formativo proposto vengono portati a 8 crediti, delineando la possibilità di vere esperienze di lavoro pratico. L’esperienza svolta permetterà anche di individuare criticità e opportunità di sviluppo e sarà il punto di partenza per il lavoro del nuovo comitato di indirizzo. La presenza di rapporti con associazioni professionali nazionali (in particolare SIU e INU) permette inoltre di sviluppare un altro tipo di lavoro, anch’esso già presente fino dall’avvio del corso di laurea, relativo alla riflessione sui mestieri innovativi nel campo della pianificazione territoriale e alla possibilità di arrivare a forme di certificazione del titolo di studio e di intesa fra atenei, con l’obiettivo di favorire lo scambio di esperienze e la circolazione degli studenti in ambito nazionale e possibilmente internazionale. In questa direzione, si proseguirà il lavoro avviato nelle occasioni di confronto promosse in passato in collaborazione con la SIU, l’INU e il coordinamento nazionale dei corsi di laurea in Urbanistica, anche verificando la possibilità di integrazione con le azioni di sistema contenute nel WP2 “Diploma supplement”. 3.4 Impatto occupazionale (Classe 2-3 dei criteri di valutazione di merito) Il progetto dell’intero corso di studi in urbanistica e scienze della pianificazione territoriale è stato elaborato con riferimento ai risultati di inchieste e incontri con esponenti del mondo professionale, istituzionale ed economico, condotti fino dalla fine degli anni ‘90 a livello nazionale e locale, che hanno messo a fuoco la necessità di nuove figure e competenze. E si fonda sulla consapevolezza che le lauree triennali possono formare alcune di queste figure e dotarle delle competenze richieste. In particolare, il percorso formativo proposto assume come riferimento figure e competenze estratte da una lista più complessa e comprendente anche ruoli di coordinamento, che com’è noto richiedono invece un percorso formativo più lungo e complesso che si concluda con la laurea specialistica (vedi lista riportata sotto).

Figure professionali richieste in relazione ai nuovi strumenti formabili con la laurea triennale - animatori/facilitatori del processo di decisione e implementazione - funzionari interni agli enti di gestione di piani e politiche territoriali - valutatori di progetti - analisti del territorio - promotori/progettisti dello sviluppo locale Caratteristiche delle prestazioni professionali richieste - capacità di gestione operativa - expertise analitica di base - capacità di pubblicizzazione e divulgazione delle informazioni Campi delle competenze (saperi esperti e conoscenze) richieste - pianificazione e progettazione urbanistica

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- protezione dell’ambiente e sviluppo sostenibile - gestione dei processi decisionali - valutazione e gestione economico-finanziaria - analisi dei contesti locali - aspetti giuridico-formali di base - analisi e programmazione settoriale - progettualità strategica - varie p.es. attitudine a flessibilità e lavoro di équipe,

conoscenza delle lingue, competenze di tipo management e comunicazione

------------------- *Rielaborazione da Dossier “Come cambiano i mestieri dell’urbanista in Italia”, Territorio 7,1998)

Con riferimento al contesto locale, va inoltre sottolineato come anche i primi studi riferiti specificamente alla Campania, segnalino una diffusione ampia di strumenti integrati e di programmi complessi, come già ricordato al punto 3.1. Con riferimento al 2002, per esempio, i primi censimenti segnalavano la presenza di proposte per 47 Prusst (di cui 3 finanziati) e l’approvazione da parte della Regione di 66 Pru/Pi. Mentre le mappe riportate nella figura sotto indicano la già citata ampia diffusione di strumenti innovativi (programmi integrati territoriali) riferita alla prima implementazione del POR Campania.

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E’ dunque evidente che il percorso formativo proposto potrà offrire alcune delle figure e competenze non solo utili ma addirittura indispensabili per una più efficace progettazione e gestione dei processi già avviati e di processi simili che sono già allo studio o prevedibili nel nostro territorio regionale. La progettazione del nuovo percorso e la successiva erogazione dell’offerta didattica del CdL si riferiscono, quindi, ai ragionamenti e ai dati disponibili rapidamente schizzati sopra e alla necessità di rispondere alle richieste provenienti dalla popolazione studentesca, che aspira a una formazione più adeguata a un veloce e soddisfacente inserimento nel mondo del lavoro. In relazione all’esperienza già effettuata nei primi due anni di vita, il Cdl intende dunque intensificare il rapporto con le rappresentanze del mondo del lavoro, coinvolgendo in questa attività il Comitato di indirizzo, anche attraverso consultazioni periodiche e un’attività di raccolta ed elaborazione di dati in report che aggiornino continuamente il quadro della domanda e dell’offerta di formazione e di figure professionali articolate richieste nei differenti ambiti, pubblici e privati, coinvolti nei processi di innovazione del governo del territorio (politiche di sviluppo e coesione, politiche urbane, politiche di valorizzazione dei beni culturali e ambientali, urbanistica “attuativa”, offerta di servizi innovativi, ecc). Una ulteriore leva che s’intende adottare riguarda inoltre la promozione della figura professionale formata attraverso le attività di tirocinio e stage, che saranno formalizzate con apposite convenzioni con gli enti ospitanti. Per il primo triennio di attività, sono già in cantiere circa 15 convenzioni – per studenti che giungono quest’anno alla laurea – e si è programmato di stipularne almeno il 50% in più in rapporto al percorso formativo professionalizzante proposto. 3.5 Misure adottate per migliorare l’apprendimento e ridurre gli abbandoni (Classe 4-1 ei criteri di valutazione di merito) d

Il Regolamento e la pratica del Corso di laurea prevedono una serie di misure nella direzione indicata, e in particolare: - organizzazione interna per semestri, con responsabili di semestre incaricati di coordinare i contenuti e

l’organizzazione dei corsi del singolo semestre, controllando carichi didattici ed evitando eventuali ripetizioni o sovrapposizioni di argomenti

- organizzazione di forme di tutoraggio - ta.unina.itpredisposizione e implementazione di un sito web del corso di laurea (www.up ) per facilitare la

diffusione delle informazioni e le comunicazioni rapide fra docenti e studenti. Nei primi due anni di attività sono, inoltre, stati messi a punto materiali didattici tradizionali (dispense, sintesi delle lezioni) per facilitare l’attività di studio degli allievi e si è incentivato l’uso del web-docenti di Ateneo da parte dei docenti del CdL. Il progetto proposto proseguirà in questa direzione e si potrà inoltre giovare anche dei provvedimenti già intrapresi per quanto riguarda l’organizzazione dei calendari dei corsi (compattazione dei periodi di erogazione della didattica in sei mesi effettivi, distribuiti nell’arco di due cosiddetti semestri; divieto di svolgere sedute di esame durante i periodi di corso), la gradualità nell’erogazione del carico didattico (più contenuto all’inizio della carriera, per favorire il superamento, da parte degli studenti, del primo impatto con gli studi universitari); l’organizzazione consequenziale degli insegnamenti. Infine, per tutti i corsi che comprendono una quota di attività pratica e per i “laboratori” si prevede di sviluppare ulteriormente l’abitudine all’attività in aula – assistita direttamente da docenti o collaboratori – puntando così a limitare il consumo di tempo da parte degli studenti per il reperimento di testi, documenti, fonti e dati, o ad escluderlo del tutto. Il numero ridotto di studenti (50, per la programmazione di Facoltà 2002-03, 2003-04 e 2004-05) ha poi permesso, fino ad oggi, di trovare soluzioni ad hoc per gli studenti-lavoratori che utilizzano il contratto standard (tempo pieno) – che riescono così ad avvalersi delle ore garantite per lo studio dal datore di lavoro per seguire nella misura richiesta i corsi a frequenza obbligatoria – e per gli studenti che hanno optato per contratti a tempo parziale. Un ulteriore miglioramento della situazione potrà evidentemente essere conseguito con le attività di riallineamento e l’introduzione dei moduli in e-learning, previste nel progetto presentato, oltre che con le funzioni di management didattico (cfr. punto 3.6). 3.6 Presenza e funzioni del manager didattico (Classe 4-2 dei criteri di valutazione di merito)

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Si prevede l'utilizzo del Manager didattico presente in Facoltà di Architettura, eventualmente affiancato da collaboratori esterni o part-time addetti specificamente al percorso professionalizzante ReGePIC, con funzioni di aiuto e assistenza ai docenti del corso di laurea nella gestione operativa di: - obblighi derivanti dal contratto formativo proprio del percorso professionalizzante; - organizzazione delle attività formative con particolare riguardo a quelle esterne (stage, eventuali tirocini post-

laurea, job placement, etc.); - organizzazione delle attività di tutoraggio; - monitoraggio delle carriere degli studenti, anche con l’uso dei WP2 di sistema relativi al “cruscotto” al “verbale

digitale” e al “diploma supplement” - attività di valutazione in itinere e finali del Progetto nel suo insieme - comunicazione e diffusione dei risultati 3-7 Impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella didattica. (Classe 4-3 dei criteri di valutazione di merito) La proposta contempla l’utilizzo di tecnologie per l’informazione e la comunicazione a fini didattici e punta inoltre a formare persone in grado a loro volta di utilizzarle. Il percorso formativo in progetto prevede infatti 4 corsi che utilizzano e-learning, per un totale di 10 crediti, in modalità blended . In particolare, la sperimentazione prevede l’impiego di moduli in e-learning di: - inglese (3 crediti su 4 complessivi) - diritto e governo del territorio (2 crediti su 5 complessivi) - storia della società locale (3 crediti su 5 complessivi) - politiche territoriali innovative (2 crediti su 8 complessivi) La realizzazione del progetto si avvarrà, per questo aspetto,anche delle azioni di sistema rivolte fornire un supporto redazionale per la realizzazione dei moduli (WP2 “Idea”) e all’apprendimento della lingua ( WP2 "LinkEng" ). Un ulteriore aiuto allo sviluppo di supporti tecnologici alla didattica può provenire dal WP2 “Informatizzazione leggera”, che dovrebbe permettere un uso più intensivo e generalizzato di supporti didattici multimediali e una più forte integrazione fra momenti individuali e collettivi di e-learning. Come già indicato al punto 3.5, si prevede inoltre l’uso di canali di comunicazione web-based – e in particolare del sito web del corso di laurea, già oggi concepito in integrazione con il web di ateneo – per la gestione dei corsi da parte dei docenti e a supporto della comunicazione studente-docente (utilizzo di siti multifunzionali per i docenti per la distribuzione di materiale didattico, organizzazione dei gruppi di lavoro, comunicazione attraverso bacheca elettronica, mailing list, prenotazione degli esami, informazioni sul corso e i suoi contenuti e sui materiali didattici). Per questo aspetto, si fa riferimento al possibile sviluppo del sito www.upta.unina.it e al WP2 di sistema relativo a “Comunicazione e coordinamento”. In riferimento alla formazione di capacità relative all’uso delle ITC, particolare cura è riservata - nell’intero percorso formativo - a corsi e moduli tesi a fornire agli studenti la capacità di utilizzare strumenti e tecniche ad esse relative. La “filiera” organizzata in questa direzione prevede la seguente sequenza di moduli, per un totale di 13 crediti: - Corso introduttivo di Uso dei mezzi tecnici (1 cfu) - Corso Fondamenti di informatica (4 cfu) (I anno) - Modulo GIS in corso integrato (2 cfu) (II anno) - Corso di Sistemi informativi territoriali (4 cfu) (III anno) - Modulo professionalizzante di Sistemi informativi territoriali/PP-GIS (2 cfu) (III anno) Alle ITC si riferisce, inoltre, parte dei contenuti dei corsi di - Capacità espressiva (corso di ingresso, I anno) - Rappresentazione del territorio e dell’ambiente (I anno) - Cartografia tematica (II anno) - Comunicazione istituzionale (III anno) Poiché l’esperienza dei primi due anni di attività ha segnalato che non tutti gli studenti hanno dimestichezza con il computer, è inoltre stato progettato un modulo di riallineamento (Fondamenti di Informatica), al fine di portare tutti gli studenti che seguono il percorso ad un effettiva capacità di utilizzare le tecnologie informative. 3.8 Meccanismi di coordinamento e di gestione del progetto (Classe 4-4 dei criteri di

valutazione di merito)

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La gestione del progetto prevede la costituzione di un gruppo di coordinamento composto da docenti del corso di laurea, dal manager didattico e da un collaboratore a contratto che curi in particolare gli aspetti relativi alla registrazione delle attività e alla rendicontazione. Il gruppo avrà il compito di facilitare e controllare l’attuazione delle azioni previste, verificando la disponibilità di luoghi e attrezzature, organizzando l’attività didattica, predisponendo meccanismi di verifica in itinere del progetto stesso e, in generale, le attività di autovalutazione del CdL (anche in relazione con le attività previste dai WP2 di sistema “autovalutazione Campus Crui” e “Comunicazione e coordinamento”) e produrrà relazioni almeno annuali sullo stato di avanzamento del progetto.

3.9 Misure per la trasferibilità dei risultati all’intera struttura formativa dell’Ateneo (Classe 4-5 dei criteri di valutazione di merito) Nella direzione della trasferibilità è prevista: a. la produzione di “format” e di materiali didattici innovativi utilizzabili anche da altri corsi di laurea o utilizzabili

come prototipi per ulteriori progetti e prodotti b. la produzione di “mostre” dei risultati delle attività didattiche e di momenti di riflessione pubblica sulle esperienze

condotte, con particolare riferimento alla didattica basata sull’apprendimento in pratica c. la formazione e l’auto-formazione, nell’ambito del progetto, di personale docente e tecnico-amministrativo in grado

di operare con successo nella progettazione e nella messa a punto di lauree triennali, contribuendo alla riduzione degli abbandoni e al miglioramento dell’apprendimento (dal punto di vista delle “tecniche didattiche”).

Le azioni saranno coordinate con le attività generali promosse nell’ambito del WP2 “Comunicazione e coordinamento”. 3.9 Modalità di attuazione del sistema qualità Campus One, con particolare riferimento

all’impiego di risorse umane (Classe 5-1 dei criteri di valutazione di merito) Il sistema di qualità Campus One sarà implementato in relazione alle attività previste con la relativa azione di sistema (WP2 “autovalutazione Campus Crui) e in particolare tenendo conto: - del rapporto tra gli obiettivi formativi e le risorse necessarie per conseguirle; - dei curricula e degli insegnamenti che sono stati attivati nell’anno accademico; - delle modalità di svolgimento di tutte le attività didattiche; - della data di inizio e di fine delle singole attività didattiche; - delle modalità di copertura degli insegnamenti e di tutte le altre attività didattiche; - delle norme che regolano la sostituzione di insegnamenti e/o moduli di insegnamento impartiti negli anni

precedenti in caso di soppressione; - della definizione e del controllo dei processi amministrativi Più nello specifico, i punti precedenti saranno monitorati e controllati attraverso: - riesame e aggiornamento dei programmi di insegnamento, in modo da favorire il coordinamento e consentire la

maggior coerenza e completezza possibile del percorso formativo - valutazione della disponibilità del personale tecnico docente ed amministrativo - valutazione della disponibilità di materiali, risorse e infrastrutture in termini di aule, laboratori, strutture didattiche

e di ricerca - rapporti periodici su necessità e modalità di implementazione e incremento delle strutture, dei materiali e delle

infrastrutture. Per una valutazione efficace dell’intervento intrapreso, si procederà a valutazioni periodiche del rapporto tra esigenze delle parti interessate, politiche ed obiettivi di apprendimento, risorse e processo di erogazione della didattica, risultati conseguiti. A tal fine si predisporranno analisi e rapporti tecnici nonché interviste mirate agli studenti, ai docenti e al personale.

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PARTE 4: PERCORSO RALLENTATO DI RIALLINEAMENTO

4.1 Descrizione, finalità ed obbiettivi Il percorso comprende due moduli di riallineamento, dedicati alla Matematica e ai Fondamenti di informatica. L’esperienza dei primi due anni di attività del CdL ha infatti già mostrato che i contenuti dei due insegnamenti – previsti anche nel percorso standard – possono costituire rispettivamente un elemento di freno per la carriera dello studente o di riduzione della efficacia del percorso formativo. Il riallineamento persegue dunque obiettivi diversi nei due casi. — Per quanto riguarda la matematica, nonostante il CdL proponga un corso integrato specificamente rivolto al profilo

professionale (matematica e statistica) – e pertanto abbastanza “semplificato” rispetto alla tradizione delle facoltà di Architettura – e nonostante gli accorgimenti introdotti nel progetto specifico del CdL e nella relativa implementazione (previsione di un corso di azzeramento e, successivamente, separazione dei due moduli del corso integrato con collocazione di ciascuno in un semestre del primo anno, moltiplicazione delle esercitazioni, prove intermedie), si continua a riscontrare una forte difficoltà degli studenti ad acquisire i crediti nei tempi previsti. Questo comporta un certo rischio per quanto riguarda il passaggio dello studente all’anno successivo, ma soprattutto diminuisce notevolmente la capacità degli studenti di “sfruttare” pienamente l’offerta didattica di corsi collocati “a valle”, che richiedono una certa competenza matematica o statistica. Molti studenti, peraltro, ascoltati e invitati a esplicitare difficoltà, lamentano una incomprensione “generale” del linguaggio della matematica, in parte indipendente dagli studi precedenti e che costituisce una sorta di “blocco”. Il percorso si propone pertanto di affrontare specificamente e radicalmente il problema, attraverso forme di didattica “rallentate” e il più possibile personalizzate, che permettano non tanto di “ripetere” programmi e argomenti, ma di comprendere tecnicamente in che cosa consistano le difficoltà e di lavorare per superarle.

— In riferimento al modulo di Informatica, il problema che ci si propone di affrontare con i percorso rallentato è diverso e riguarda la possibilità degli studenti di acquisire “davvero”, e non solo formalmente, le abilità nell’uso del computer previste dalla certificazione ECDL. Come anticipato al punto 3.7, il CdL attribuisce infatti notevole importanza all’uso delle tecnologie, e prevede pertanto una vera e propria filiera di momenti formativi connessi all’uso del computer. Inoltre alcuni dei possibili sviluppi del profilo approfondiscono e utilizzano questo tipo di abilità. Appare dunque necessario offrire un supporto integrativo rispetto alle ore normalmente previste essenzialmente a tre tipologie di studenti: (i) studenti che entrano nel percorso formativo completamente privi di competenze in questo campo; (ii) studenti che – per diversi motivi, compresi motivi di reddito – posseggono un qualche “sapere” sull’uso del computer, ma non riescono pienamente a tradurlo in un reale “saper fare”, talvolta semplicemente per mancanza di allenamento; (iii) studenti che non riescono a frequentare con profitto il corso ordinario. Il percorso rallentato è dunque teso a offrire un “di più” di ore, dedicate essenzialmente alla pratica, in modo che gli studenti arrivano a maneggiare con reale disinvoltura almeno tutte le applicazioni previste dalla “patente”.

PARTE 5: AZIONI DI SISTEMA ALL’INTERNO DEL WORKPACKAGE

5. Descrizione, finalità ed obbiettivi Come anticipato ai precedenti punti 3.6, 3.7, 3.9 e 3.10 il progetto incorpora le azioni dei seguenti WP2: — WP 2,4,1 “Comunicazione e Coordinamento” e WP 2,4,3 “Radio Federico II” Come anticipato al paragrafo 3.7, il presente WP intende attuare un’azione di trasferimento di processi, risultati ed

attività utilizzando il supporto di sistema messo a disposizione dai WP 2,4,1 e 2,4,3. Attraverso il primo, in particolare, si intende veicolare sia all’interno dell’Ateneo che al contesto socio-territoriale i risultati, ma anche le motivazioni e l’andamento del processo di professionalizzazione delle figure previste dal percorso. Mediante il secondo, invece, s’intende attuare una forte opera di sensibilizzazione alle nuove figure professionali e di condivisione dei punti di forza/debolezza del percorso attuato, soprattutto con il target studentesco. Il fine è quello proprio del progetto radio di ateneo, ossia l’orientamento in entrata e, soprattutto, in uscita.

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La prima azione, dunque, si pone obiettivi di natura maggiormente organizzativa ed istituzionale, con una strategia definibile come corporate. Il secondo, invece, tende a raggiungere obiettivi prevalentemente operativi e di compartecipazione al processo didattico e dei suoi risultati con il principale target di riferimento: gli studenti.

— WP 2,4,2 “Cruscotto integrato per il monitoraggio della didattica”

Il workpackage promette un consistente aiuto alle attività di monitoraggio svolte “professionalmente” dal manager didattico, ma contemporaneamente apre ai docenti una finestra sullo sviluppo delle carriere, consentendo l’individuazione di punti di difficoltà e anche della propria personale “produttività”.

— WP 2,4,4 “Diffusione del modello di valutazione Campus CRUI”

In termini generali, l’adesione del CdL al sistema di valutazione Campus CRUI è finalizzata a: (i) favorire la comprensione dell’incidenza che il contesto esterno e i suoi cambiamenti impongono

all’organizzazione e alle strategie del CdL; (ii) sviluppare la capacità dei singoli relativamente al rapporto tra missione, strategie, organizzazione e risorse

universitarie implicate nella struttura del CdL; (iii) sviluppare la capacità dei singoli verso una visione integrata dei problemi del CdL; (iv) favorire lo sviluppo nei singoli delle capacità relazionali e tecniche richieste dal processo di crescita e

trasformazione dell’organizzazione. In questo senso, il coinvolgimento nel progetto contribuisce ad impostare e/o sviluppare ulteriormente metodi di

pianificazione, programmazione e valutazione della didattica, tecniche di autovalutazione organizzative (posizioni, prestazioni e potenziale), nuove strutture a supporto della didattica. La comprensione da parte di docenti, parti interessate e personale amministrativo del valore dell’autovalutazione faciliterà, inoltre, una efficace diffusione delle informazioni tanto a livello del corso di laurea (target: docenti, studenti) che al suo esterno (target: imprese, organizzazioni, istituzioni). Infine, considerato il peso che nel percorso di autovalutazione si attribuisce al rapporto fra formazione e lavoro, il suo utilizzo potrà contribuire a rendere più stabili i collegamenti fra il CdL e il mondo del lavoro, attraverso forme di ricognizione sistematica su organizzazioni ed enti potenzialmente interessati al programma (in termini operativi: contatti da attivare e creazione della relativa banca dati: soggetti, aree di attività, skills, ecc.) e attraverso forme di diffusione e pubblicizzazione dell'iniziativa tramite canali formali ed informali. Si potrà così mirare alla costituzione di un nucleo più stabile di enti, imprese e organizzazioni con cui instaurare un rapporto continuativo, anche ai fini della promozione di opportunità di collocazione dei neolaureati.

— WP 2, 4, 5 “Verbale digitale” e WP 2, 4, 6 “Diploma supplement” Le azioni e gli obiettivi previsti dal WP 2,4,5 e dal WP 2,4,6 si integrano con la necessità del presente WP di

tipologia 1 di supportare le attività e le funzioni dei manager didattici di cui al paragrafo 3.6. In particolar modo l’azione di supporto sia dei nuovi servizi tecnologicamente avanzati previsti dal WP 2,4,5, sia delle attività del WP 2,4,6 orientate ad un processo della didattica visto come catena del valore, saranno in grado di facilitare e di rendere maggiormente strategica la gestione dei percorsi formativi e dei servizi erogati. Ciò significherà aumentare da parte di studenti e contesto socio-economico-territoriale, la qualità percepita dell’Ateneo e, di conseguenza, dei profili professionali in uscita.

— WP 2,4,7 “Idea” La struttura redazionale a supporto dello sviluppo di E-learning verrà utilizzata al fine di realizzare i moduli

previsti nel progetto, relativi agli insegnamenti di diritto, storia locale, introduzione allo studio di caso. La scelta di produrre i moduli in questione è tesa a proporre agli studenti punti di vista più articolati di quelli

consentiti dalle ore “frontali” del docente tradizionale, senza appesantire oltre misura il carico didattico (per es. con letture a volte complesse e non sempre davvero utili) e la necessità di presenza in aula. Il recupero di tempo, che lo studente potrà gestire in autonomia, consentirà inoltre di riservare le ore di aula complementari all’e-learning alla presentazione di esempi e casi, ad esercitazioni pratiche, alla produzione guidata di elaborati e, in generale, a forme di didattica che permettono una partecipazione più attiva degli studenti.

— WP 2,4,8 “BasinfCampania” Così come previsto dalla Direttiva Regionale, ed in raccordo con quanto già riportato nel paragrafo 3.7, il presente

WP necessita del supporto del WP 2,4,8 per meglio raggiungere gli obiettivi di impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella didattica, ma anche di professionalizzazione dei profili in uscita rispetto alle competenze ed alle conoscenze in materia di informatica. La strategia che sottende a tale raccordo mira ad utilizzare i servizi appositamente creati ed offerti dal workpackage di sistema 2,4,8, che si fonda su competenze ed esperienze già sperimentate con CampusOne e valutate a più livelli quali best practice.

— WP 2,4,9 “LinkEng” Analogo ragionamento vale per il corso di inglese di base, che viene utilizzato per l’insegnamento di inglese del

primo anno, con il supporto di poche ore di docenza tradizionale.

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In particolare il supporto del WP di sistema denominato “LinkEng” si inserisce in un’ottica di professionalizzazione dei profili in uscita, in grado di giungere a dei livelli di competenza linguistica spendibili e atti a favorire una mobilità degli studenti sia di natura accademica, sia di ricerca, sia soprattutto lavorativa.

— WP 2, 4, 10 “Informatizzazione leggera” Il presente percorso professionalizzante intende avvalersi dell’azione di sistema prevista dal WP 2,4,10 al fine di

elevare ulteriormente gli standard di qualità nel processo di erogazione della didattica. In questo senso l’Ateneo ha attivato un processo di informatizzazione dei servizi che incide fortemente sull’attivazione di nuovi servizi avanzati per gli studenti, attraverso la creazione di servizi didattici e scientifici nel campo delle biblioteche e della teledidattica.

In questo senso anche per il percorso di studi qui previsto, l’intervento previsto dal WP 2,4,10 consente di migliorare i servizi didattici agli studenti attraverso la dotazione di strutture di informatizzazione leggera delle quali ci si avvarrà durante il percorso previsto. Responsabile Compilazione Prof. Daniela Lepore

n° telefono 081 2538633/632 fax 081 2538601 e-mail [email protected]

________________________________ IL RAPPRESENTANTE LEGALE ( timbro e firma)