PROGETTI DI RICERCA-FORMAZIONE 2013-2014 · PDF filepercorso didattico per la Scuola Primaria...

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PROGETTI DI RICERCA-FORMAZIONE 2013-2014 Gruppo di lavoro per il curricolo di Italiano Provincia di Ravenna Rete del distretto faentino per le Indicazioni 2012 Verso la competenza lessicale: esempi di pratiche didattiche in verticale Introduzione generale Con il presente lavoro siamo ad illustrare quanto elaborato dai team docenti di tutti gli ordini di scuola degli Istituti Comprensivi del distretto faentino a seguito degli stimoli raccolti e delle riflessioni scaturite in occasione del progetto di ricerca-formazione sull’insegnamento dell’Italiano, progetto che ha avuto come punto di riferimento imprescindibile le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012. Il modello di formazione ha puntato – come accennato sopra - a coinvolgere tutti gli ordini di scuola in un’ottica verticale e ha previsto l’individuazione di un aspetto disciplinare da approfondire e da rivedere nel testo delle Indicazioni 2012, in vista dei traguardi di competenza. I percorsi didattici qui esplicitati, quindi, verranno sperimentati nei tre diversi livelli scolastici degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto. Per il gruppo di italiano è stata scelta la riflessione sulla lingua come oggetto di ricerca e di aggiornamento, a partire dai Quadri di riferimento delle prove Invalsi e dal testo delle Indicazioni. Tra le molteplici opzioni possibili i docenti hanno individuato “nel lessico” il tema da sviluppare; il lessico e la sua organizzazione, infatti, rientrano negli oggetti della riflessione sulla lingua. Tale scelta non è stata casuale; le Indicazioni 2012, infatti, esortano i docenti di tutto il primo ciclo di istruzione a promuovere la competenza lessicale attraverso attività diversificate e sottolineano la necessità da parte degli allievi di acquisire competenze lessicali adeguate ai diversi contesti. Affermano, inoltre, che lo sviluppo di questa competenza deve rispettare gli stadi cognitivi del bambino e del ragazzo e avvenire in stretto rapporto con l’uso vivo e reale della lingua, non attraverso forme di apprendimento meccanico e mnemonico. 1 1 Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier, Anno LXXXVIII, dicembre 2012, pag. 31 e segg. 1

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PROGETTI DI RICERCA-FORMAZIONE 2013-2014Gruppo di lavoro per il curricolo di Italiano

Provincia di RavennaRete del distretto faentino per le Indicazioni 2012

Verso la competenza lessicale: esempi di pratiche didattichein verticale

Introduzione generale

Con il presente lavoro siamo ad illustrare quanto elaborato dai team docentidi tutti gli ordini di scuola degli Istituti Comprensivi del distretto faentino aseguito degli stimoli raccolti e delle riflessioni scaturite in occasione delprogetto di ricerca-formazione sull’insegnamento dell’Italiano, progetto cheha avuto come punto di riferimento imprescindibile le Indicazioni nazionali peril curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012.Il modello di formazione ha puntato – come accennato sopra - a coinvolgeretutti gli ordini di scuola in un’ottica verticale e ha previsto l’individuazione diun aspetto disciplinare da approfondire e da rivedere nel testo delleIndicazioni 2012, in vista dei traguardi di competenza. I percorsi didattici qui esplicitati, quindi, verranno sperimentati nei trediversi livelli scolastici degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto. Per il gruppo di italiano è stata scelta la riflessione sulla lingua come oggettodi ricerca e di aggiornamento, a partire dai Quadri di riferimento delle proveInvalsi e dal testo delle Indicazioni. Tra le molteplici opzioni possibili i docenti hanno individuato “nel lessico” iltema da sviluppare; il lessico e la sua organizzazione, infatti, rientrano neglioggetti della riflessione sulla lingua. Tale scelta non è stata casuale; leIndicazioni 2012, infatti, esortano i docenti di tutto il primo ciclo di istruzionea promuovere la competenza lessicale attraverso attività diversificate esottolineano la necessità da parte degli allievi di acquisire competenzelessicali adeguate ai diversi contesti. Affermano, inoltre, che lo sviluppo diquesta competenza deve rispettare gli stadi cognitivi del bambino e del ragazzo eavvenire in stretto rapporto con l’uso vivo e reale della lingua, non attraverso formedi apprendimento meccanico e mnemonico. 1

1 Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclodi istruzione, Firenze, Le Monnier, Anno LXXXVIII, dicembre 2012, pag. 31 e segg.

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Tanto le Indicazioni quanto il Qdr Invalsi presentano un’ idea di riflessionesulla lingua come percorso di scoperta e di presa di consapevolezza dellagrammatica implicita che gli alunni possiedono senza esserne coscienti.Per questa ragione nel progettare gli itinerari didattici ci si è sforzati diadottare metodi capaci di attivare pienamente le energie, le potenzialità e ilcoinvolgimento di ogni bambino e ragazzo. La scelta metodologica è quindicaduta su un approccio di tipo laboratoriale, imperniato sul fare, sul gioco,sulla scoperta, in cui fossero gli alunni stessi, non il docente, i protagonistidella costruzione dei saperi e delle competenze, coerentemente con unapratica didattica non-trasmissiva. 2

La riflessione sulla formazione delle parole, il tema prescelto, è stata pensatain un’ottica induttiva, senza introdurre troppo precocemente la terminologiaspecifica, proprio per favorire lo sviluppo della curiosità verso la lingua e perpotenziare la riflessione sul lessico in modo ludico. I docenti si sono inoltre sforzati di promuovere attività significative, nellequali gli strumenti e i metodi caratteristici delle diverse discipline si potesserointrecciare fra loro. Le Indicazioni sottolineano, infatti, la necessità diricercarne nella pratica didattica le occasioni di interconnessione, nell’otticadi un rafforzamento della trasversalità che assicura unitarietà al processo diapprendimento. 3

E, per concludere, alcune precisazioni sulla scelta del tema approfondito,quello della Formazione delle parole. Anche l’argomento prescelto, a differenzadi altri possibili (l’uso del dizionario, l’approfondimento delle diversecategorie lessicali), ha reso possibile una progettazione “in verticale” essendocoerente con i prerequisiti e con gli stadi cognitivi di tutti discenti dei diversiordini di scuola coinvolti nel progetto. Come ha recentemente avuto occasione di sottolineare anche FrancescoSabatini in occasione di una serie di conferenze tenutesi nel nostro distretto,la scuola ha una funzione fondamentale nell’arricchire gli alunni di concettinuovi e nel potenziare il linguaggio; il pieno possesso di questa facoltà è unpatrimonio personale che permette all’individuo di interagire con la realtà inmodo attivo ed efficace. 4

Di seguito si esplicitano i percorsi didattici declinati per i diversi ordini discuola precisando che, data la scelta del tema e considerati i diversi livelli dimaturazione cognitiva degli studenti, si è ritenuto indispensabile articolare il

2 Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali, cit. pag. 32

3 Ibidem, pag. 17-18

4 Francesco Sabatini, “Modelli e metodi di insegnamento dell’italiano” e “I giovani, oggi, e la lingua italiana”,interventi tenuti presso l’Istituto Comprensivo di Brisighella (RA) in occasione della 2^ festa dell’Istitutodedicata al tema “Dimmi come parli…” , 22-23 settembre 2014

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percorso didattico per la Scuola Primaria in due distinti itinerari, uno rivoltoalle classi 1 e 2^, l’altro alle classi 3^- 4^ e 5^.

1. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

L’albero magico

Introduzione

Nel campo d’esperienza I discorsi e le parole delle Indicazioni Nazionaliper il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione –2012, si evidenzia: “Per i bambini la lingua, in tutte le sue forme, è unostrumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere chiaro il propriopensiero, per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. Ibambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguisticosignificativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservatee valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppanonuove capacità, quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni,confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividonoconoscenze, giocano con la lingua che usano e si cimentano con l’esplorazionedella lingua scritta.Il percorso scelto è mirato all’arricchimento lessicale tramite lavalorizzazione delle parole già conosciute, la scoperta a partire da esse dinuovi vocaboli e l’alterazione di alcuni di essi, avendo cura di crearecontesti in cui i bambini possano esprimersi e comunicare utilizzando lalingua in tutte le sue forme e funzioni.L’esperienza che vivranno i bambini, si è scelto di farla partire dal mondodella natura, in quanto con la sua varietà e ricchezza, li affascina e listimola, sollecitando la curiosità e la voglia di porre domande e formulareipotesi.

SCHEDA TECNICA

Destinatari

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Il progetto è rivolto principalmente alle sezioni seconde e terze dellaScuola dell’Infanzia degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto.

Tempi Ore previste : 10Periodo: da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014 Sette interventi di circa 1,30 h ciascuno.

Prerequisiti Buone capacità motorie, percettive, comunicative, mnemoniche e attentive.

Metodi• attività e conversazioni di gruppo• attività grafo-pittoriche, manipolative• osservazione• giochi motori.

Strumenti • oggetti raccolti durante l’esplorazione dell’ambiente naturale (legni,

foglie, pigne, corteccia …)• immagini di alberi di autori vari• tessere contenenti le immagini supportate dalla parola, per attività di

associazione, riconoscimento, composizione e scomposizione dellaparola

• materiale di vario genere per la realizzazione di elaborati anchetridimensionali.

Finalità generali del processo formativo• acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive• corretta pronuncia di suoni, parole e frasi• incrementare le diverse modalità di interazione verbale• sviluppare il pensiero logico e creativo• sviluppare l’attività di nominazione• allargare il lessico dei contesti d’uso.

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Traguardi di competenza• ascoltare e comprendere narrazioni, inventare storie, sperimentare

rime, filastrocche, drammatizzazioni • inventare nuove parole, arricchire il proprio lessico, riconoscere e

sperimentare la pluralità di linguaggi.

Obiettivi specifici di apprendimento• capacità di esprimersi in modo corretto• analisi e commento di figure di complessità crescente• saper descrivere una situazione• saper raccontare un episodio del proprio vissuto.

Collegamenti ai campi di esperienzaIl sé e l’altro, il corpo e il movimento, immagini – colori e suoni, laconoscenza del mondo.

Verifica • Importante, sia all’inizio che in itinere, saper utilizzare le

osservazioni e i prodotti, le conversazioni dei bambini, per verificarel’andamento delle proposte e l’efficacia delle strategie impiegate.

• Verifica finale in gruppo: realizzazione di una poesia in rimainventata dai bambini, avendo come protagonista l’albero.

• Verifica individuale: realizzazione di un elaborato riguardantel’albero magico “inventato” nella poesia.

ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO

FASE 1 - Conosciamo l’albero magico

Organizziamo a sorpresa una merenda in giardino, sotto ad un alberoscelto dai bambini e l’insegnante li induce ad osservarlo nella forma,struttura, dimensioni, colori … In seguito inviteremo loro a rappresentarecon il proprio corpo l’albero magico, a descriverlo verbalmente;osservando l’ambiente circostante noteranno altri alberi evidenziando le

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differenze che notano. Oltre alla vista verranno stimolati il tatto, l’olfatto,l’udito facendo loro “toccare, annusare e ascoltare” le varie componentidell’albero (corteccia, foglie, rami …)In questo modo i bambini si esprimeranno con termini nuovi, ancheinventati o alterati ( fogliolina, fogliolona, alberello, alberone …) el’insegnante verbalizzerà tutto ciò che dicono.In seguito verrà rappresentato graficamente, con varie tecniche e materiali,l’albero magico.

FASE 2 - Osservazione di un’immagine di albero di artista famoso

Le attività artistiche sono un’esperienza significativa per i bambini, perchéinsegnano a liberare le capacità espressive di ciascuno, a dare ascolto alleemozioni suscitate da ciò che li circonda.Invitiamo i bambini a “leggere” l’opera d’arte proposta; ognunodescriverà la parte che lo colpisce maggiormente, con parole proprie. Inquesta fase verrà arricchito ulteriormente il bagaglio lessicale di ognuno.L’insegnante verbalizzerà sempre ciò che viene detto dai bambini. Inoltrealle fascia dei quattro anni verrà data una scheda con l’immaginedell’albero da colorare, mentre i più grandi, nell’ottica del pregrafismo,saranno invitati a disegnarlo.

FASE 3 - Inventiamo una poesia in rima

Per sviluppare ulteriormente la conoscenza e l’acquisizione di parolenuove e le loro alterazioni, in un’attività di gruppo si invitano i bambini adinventare una breve poesia sull’albero, in rima. In tal modo viene data atutti la possibilità di parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandie i coetanei, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità diespressione e comunicazione.In seguito ognuno produrrà un elaborato tridimensionale rappresentantel’albero “inventato” nella poesia.

Durante questi lavori, e nelle attività successive, l’insegnante cercherà difavorire il riuso, da parte dei bambini, delle nuove parole che essi hannoscoperto e che ha precedentemente annotato.

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2 a. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA PRIMARIA

CLASSI PRIMA E SECONDA

Qual è la parola giusta???

Introduzione

Le recenti indagini sui livelli di apprendimento degli studenti italianimostrano sempre di più come uno dei punti deboli sia costituito dallacapacità di leggere, comprendere interpretare un testo scritto di vario genere. Se non si conosce il lessico di base di una lingua , se non si conoscono imeccanismi che ne regolano la struttura e l'uso , diventa sempre più difficilecomprendere un testo in generale .Il seguente percorso si pone l'obiettivo di migliorare la competenza lessicale,in particolare nel campo della formazione delle parole, ricorrendo ad unametodologia di tipo ludico interattivo e laboratoriale che, valorizzando lecompetenze implicite dei bambini, ne faciliti il coinvolgimento e lapartecipazione, e insieme faccia crescere in loro la consapevolezza delrapporto esistente nelle parole fra forma e significato.

SCHEDA TECNICA

Destinatari

Il progetto didattico è stato pensato per gli alunni delle classi 1^ e/o 2^ dellaScuola primaria degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto.

Tempi

• Ore previste : 8 ( 4 ore + 4 ore per il rinforzo e il consolidamentodella competenza )

• Da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014.

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Il percorso didattico verrà realizzato nell’arco di quattro settimane (verificacompresa); le attività saranno svolte per 2 ore alla settimana in modo dalasciare tempo alla riflessione ed alla interiorizzazione personale deglistimoli forniti con attività di rinforzo .

Prerequisiti

Gli alunni devono:

• saper ascoltare• saper interagire• saper osservare le immagini egli oggetti proposti

Metodi

• didattica laboratoriale• didattica ludica e “di scoperta”• metodo induttivo• lavoro in gruppo• elaborazione di semplici disegni• lettura, analisi e conseguente riflessione lessicale a partire dalle

immagini “stimolo”, dal testo di semplici canzoncine

Strumenti

• testi di canzoni• flash cards di varie dimensioni• strumenti multimediali: LIM• fotocopie.

Finalità generali del processo formativo

• sviluppare la curiosità verso la lingua• migliorare le capacità di relazione e di dialogo (in particolare

attraverso i lavori di gruppo e le attività laboratoriali)

Traguardi di competenza

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• acquisire la consapevolezza che le parole hanno un uso puntuale enon casuale

• migliorare le competenze linguistiche e comunicative sia nellaricezione sia nella produzione attraverso la riflessione sullaformazione delle parole

• potenziare la riflessione sul lessico

Obiettivi specifici di apprendimento

• ampliare il patrimonio lessicale• comprendere il meccanismo di formazione delle parole• sperimentare l'uso dell'alterazione• capire parole non note all’interno di un testo• diventare consapevoli della modificazione del significato e della

forma

Collegamenti interdisciplinari

• musica• arte e immagine• educazione motoria

Verifica

• verifica finale con due attività ludiche orali

Sopra sono stati riassunti schematicamente gli aspetti essenziali del lavoroprogettato; di seguito verrà illustrata l’articolazione delle diverse fasi delpercorso senza tralasciare le specifiche attività relative ad ognuna.

ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO

FASE 1 (2 ORE) - Oggetti, immagini, parole ATTIVITA’11.A

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- Presentazione ai bambini di un oggetto normale e nelle sue alterazioni(esempio: foglio, foglione, fogliettino, fogliaccio, oppure libro, librone, librino,libraccio) chiedendo agli alunni di nominarli. ( OSSERVARE, CONVERSARE,CONFRONTARE, RIFLETTERE )

- Presentazione di immagini di quattro oggetti: scarpa, scarpina (quella di unneonato),scarpetta (quella di Cenerentola), scarpona (quella del clown),scarpaccia (quella del pescatore sfortunato o della strega) o casa, casona,casina, casetta, casaccia. Chiedere agli alunni di nominarle.( OSSERVARE,CONVERSARE, CONFRONTARE, RIFLETTERE )- Abbinare aggettivi agli oggetti nominati e ricercare sinonimi

1.B ( RINFORZO)- Far disegnare 5 case diverse evidenziandone le differenze ( mostrare icartoncini dell'incontro precedente )

FASE 2 ( 2 ORE) Modifichiamo le parole..???? Cosa succede se….?????...

ATTIVITA' 22A

-Canto filastrocca del Cow boy di nome Piero accompagnata dalle immaginisu fogli A4 di: CASA, BOSCO, PIERO, CAVALLA, STALLA appese allalavagna

2B-Presentazione delle stesse cinque immagini ridotte rispetto alle primesempre su fogli A4creare il problema .....per far scoprire i DIMINUTIVI.( OSSERVARE,CONVERSARE, CONFRONTARE, RIFLETTERE )

- RIFARE IL TESTO INSIEME

Canto nel “mondo piccolo” con i diminutivi In una casina laggiùnel boschetto neroc’era un cowboy che

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si chiamava PierinoE la sua cavallina dormivanella stalletta2C- Presentazione delle stesse cinque immagini ingrandite per recitare lafilastrocca del cowboy Piero nel “mondo dei grandi” con gli alteratiaccrescitiviIn una casona laggiùnel boscone neroc’era un cowboy che si chiamava PieroneE la sua cavallonadormiva nella stallona

2D ( RINFORZO)

Modificare INSIEME ai bambini la canzone del cowboy Pieromantenendone la struttura, creandone una nuova....

In una barca laggiùnel lago azzurroc’era un pescatore chesi chiamava MarioE il suo gattodormiva nel suo letto

2E-Far disegnare i 4 elementi normali, grandi, piccoli su fogli A4

FASE 3 (2 ORE) - Le scatole magiche delle parole

ATTIVITA' 33A- Preparare due scatole grandi e attaccare all'esterno le immagini dell'attività 1, scrivere all’esterno delle scatole i suffissi relativi agli alterati che siintendono far uscire da ogni scatola.Le grandi in una le piccole nell'altra .

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I bambini prendono oggetti e li depongono nelle scatole pronunciando illoro nomeSi chiudono le scatole e si fa una " magia"... Suscitare il problema ... Come sichiameranno ora ?? Si apre la scatola e si proverà ad inventare il nuovo nomemodificato

3B ( RINFORZO) - Rifare il gioco- Preparare altre due scatole e stessa attività per creare il vezzeggiativo ed ildispregiativo dei nomi degli oggetti inseriti ( fuori attaccare smile)

FASE 4 (2 ORE) - La sfida finale???

ATTIVITA' 4

4AVerificare se i bambini sanno applicare i suffissi e hanno acquisito lacompetenza lessicale dell'alterazione Preparare una tabella con immagini variate nei 4 modi dell'alterazione daproiettare sulla LIM . L'insegnante sceglie un oggetto e il bambino devenominarlo correttamente dopo averne osservato le caratteristiche edelencato le qualità (OSSERVARE , ANALIZZARE , RIFLETTERE,NOMINARE) es. Borsina, borsona, borsaccia , borsetta

4B- Gioco del vero/ falso ( RIFLESSIONE LOGICO-LINGUISTICA )

L'insegnante pronuncia delle frasi e i bambini devono decidere sono vere ofalse es.Ho indossato una graziosa magliaccia FALSAHai mangiato un gelatone! Com'era piccolo!

- oppure completare le frasi: es Ho coccolato un piccolo ............. GATTINO Hai mangiato un gelatone! Com'era piccolo!

BIBLIOGRAFIA

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Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo dellascuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier, AnnoLXXXVIII, dicembre 2012

2 b. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA PRIMARIA:CLASSI QUARTA E QUINTA

Paroliamo nell'autunno

Introduzione

Il presente lavoro intende esplorare l’ambito della formazione delle parole persviluppare la comprensione dei principali meccanismi quali la derivazione,l’alterazione e la composizione.

SCHEDA TECNICA

Destinatari

Il progetto didattico è stato pensato per gli studenti delle classi 4^ e/o 5^della Scuola Primaria degli Istituti Comprensivi aderenti al progetto.

Tempi

• Ore previste : 8 (comprensive di 1 ora per la verifica finale e di 1 perla restituzione della stessa)

• Da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014.

Il percorso didattico verrà realizzato nell’arco di quattro settimane (verificacompresa); le attività verranno portate avanti in modo intensivo in blocchisettimanali di due ore.

Metodi• didattica laboratoriale• didattica ludica e “di scoperta”

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• metodo induttivo• cooperative learning: lavoro a coppie e in micro-gruppo• elaborazione di disegni• lettura, analisi e conseguente riflessione lessicale a partire da testi

proposti dall'insegnante• invenzione di frasi, storielle, limerick, acrostici, mesostici, calligrammi...

Strumenti

• immagini • strumenti multimediali: LIM e pc• fotocopie• cartoncini e materiali costruiti dall'insegnante

Finalità generali del processo formativo

• sviluppare la curiosità verso la lingua • migliorare le capacità di relazione e di dialogo (in particolare

attraverso i lavori di gruppo e le attività di laboratorio)

Traguardi di competenza

• partecipare a scambi comunicativi con compagni e insegnanti,formulando messaggi chiari e pertinenti

• riflette sui testi propri e altrui per cogliere caratteristiche del lessico

Obiettivi specifici di apprendimento

• ampliare il patrimonio lessicale• comprendere i principali meccanismi di formazione delle

parole (derivazione, alterazione) per capire parole non noteall’interno di un testo

Collegamenti interdisciplinari

• arte e immagine

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Verifica

• verifica attraverso l'invenzione di frasi, storielle e limerickche comprendano nomi alterati e derivati utilizzandoli inmodo appropriato

• verifica finale sommativa individuale.

Sopra sono stati riassunti schematicamente gli aspetti essenziali del lavoroprogettato; di seguito verrà illustrata l’articolazione delle diverse fasi delpercorso senza tralasciare le specifiche attività relative ad ognuna.

ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO

FASE 1

Scoprire come un prefisso può cambiare sostanzialmente una parolatrasformandola in qualcosa di diverso

Presentare due elenchi (disegni e cartelli):

PREFISSI: maxi – bis – s - tri - micro - superNOMI: uva – pera – foglia – peperone – zucca – patata

Invitare gli alunni a comporre nuove parole “deformate” (superuva, trizucca,microfoglia....)Inventare situazioni, frasi pazze, brevi storie e illustrarle.

FASE 2

I falsi alterati (scopriamo che non tutte le parole che finiscono con alcunedesinenze associabili alle alterazioni, sono realmente nomi alterati)

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Si propone agli alunni la parola PEPERONE (in collegamento con l'attivitàprecedente)Si mostra il dipinto “Canestra di frutta” del Caravaggio (natura morta) e inseguito si propone una “natura morta” composta da alterati: carotaccia,perina, patatona, fogliolina...Realizzazione del relativo disegno a coppie."Peperone" vorrebbe inserirsi in questa composizione, ma viene escluso:perchè? Cos'ha di diverso?Insieme agli alunni si fanno ipotesi sulla sua esclusione e per consolare ilpovero peperone si propone un LIMERICK (fornendo ai bambini anche laregola per costruirlo):

“C'era un maturo Peperonedi stazza assai possente e del color del limoneche voleva giocare nella canestrae per entrarvi si tuffò dalla finestraquel profumato e grosso Peperone”

Al termine del gioco e delle ipotesi, scoperto che Peperone è un falso alterato,sipropone ai bambini di trovare dei compagni di gioco per lui, che abbiano qualcosa in comune, cioè altri falsi alterati (torrone, zucchina...).In seguito si propone la costruzione, a gruppi, di altri limerick ispirati ai falsi alterati proposti.

FASE 3

I derivati (scopriamo che le parole derivate cambiano sostanzialmente di significato, rispetto alla parola primitiva da cui hanno origine)

Proponiamo la parola CASTAGNA (disegno e calligramma)

Giochiamo con acrostici e/o mesostici in tema

Cerchiamo i possibili derivati (preparando preventivamente anche immagini:castagneto, castagnaro, castagnaccio, castagnata, castagnola, …

Confrontiamo le immagini per renderci conto delle differenze provocate dalladerivazione e costruiamo delle frasi con le parole trovate.

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Inventiamo uno scioglilingua con “castagna” e i suoi derivati.

BIBLIOGRAFIA

- Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo dellascuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier,Anno LXXXVIII, dicembre 2012

- Ersilia Zamponi I draghi locopei , Torino, Einaudi, 1982

3. – PERCORSO DIDATTICO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI IGRADO

La parola fatta a pezzi, la struttura della parola

Introduzione

Lo sviluppo della competenza lessicale gioca un ruolo fondamentalenell’apprendimento linguistico. Il presente itinerario didattico intende esplorare l’ambito della formazionedelle parole per far conoscere agli studenti i principali meccanismi quali laderivazione, l’alterazione e la composizione.Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) afferma chela competenza lessicale “consiste nella conoscenza e nella capacità di usare illessico di una lingua”. 5

E’ importante, perciò, che gli alunni conoscano i meccanismi dellaformazione delle parole. Nella progettazione del percorso ci si è sforzati di

5 Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento,valutazione, La Nuova Italia-Oxford, 2002, p.55 e segg.

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abbandonare il tradizionale insegnamento di tipo quasi esclusivamentestrutturale-sintattico e si è cercato di sollecitare gli studenti ad osservare illessico per arrivare alla deduzione delle regole formali: si propongono testiin cui individuare parole, poi si analizza come sono fatte. Si alternano, in talmodo, momenti di analisi che partono da proposte di lavoro, a momenti di"formalizzazione" delle scoperte, attraverso la collaborazione ed il confrontoall'interno del gruppo-classe.Il percorso proposto intende portare gli studenti ad osservare come nellanostra lingua il lessico si colori di particolari sfumature attraverso l'utilizzodei suffissi alterativi e come, con le dovute eccezioni, gli alterati mantenganoin genere le stesse caratteristiche grammaticali della base.In particolare, attraverso le diverse attività, gli studenti vengono invitati ascoprire le particolarità dell'alterazione nel nome: alcuni sostantivi sono soloapparentemente alterati, mentre alcuni alterati, attraverso l'evoluzione dellalingua, si sono lessicalizzati, divenendo unità lessicali autonome dotate di unloro significato preciso. Anche l’utilizzo di prefissi e suffissi costituisce un procedimento moltoproduttivo; particolare importanza hanno anche i suffissi e i prefissi diorigine greca e latina: i prefissoidi e i suffissoidi, definiti tali in quantoderivano da parole che nella lingua greca e nella lingua latina avevano unsignificato autonomo. Entrambi questi temi vengono esplorati dagli alunnidurante il percorso.La consapevolezza dei meccanismi di formazione delle parole può, in talmodo, consolidare negli alunni lo sviluppo della capacità di comprensionedi termini sconosciuti all’interno di un testo e favorire un miglioramentodelle competenze linguistiche e comunicative, sia nella ricezione che nellaproduzione.

SCHEDA TECNICA

Destinatari

Il progetto didattico è stato pensato per gli studenti delle classi 1^ e/o 2^della Scuola Secondaria di I° grado degli Istituti Comprensivi aderenti alprogetto.

Tempi

• Ore previste : 7 (6 ore + 1 ora per la verifica finale e la restituzionedella stessa)

• Da metà ottobre 2014 a metà novembre 2014.

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Il percorso didattico verrà realizzato nell’arco di tre settimane (verificacompresa); le attività verranno portate avanti in modo intensivo in blocchisettimanali di tre ore per favorire negli studenti una più proficua riflessionesugli stimoli forniti.

Prerequisiti

Oltre a quelli essenziali per frequentare la Scuola Secondaria di I Grado glialunni devono:

• distinguere fra parole semplici e parole complesse• conoscere i concetti di radice e di desinenza• conoscere i principali prefissi e suffissi

Metodi

• didattica laboratoriale• didattica ludica e “di scoperta”• metodo induttivo• cooperative learning: lavoro a coppie e in micro-gruppo• elaborazione di semplici disegni 6

• ascolto, lettura, analisi e conseguente riflessione lessicale a partire dasemplici testi di canzoni o filastrocche

Strumenti

• testi di canzoni• testi espositivi di tipo geografico• strumenti multimediali: LIM e pc• file audio-video (introduzione Alessandro Bergonzoni) 7

• fotocopie

Finalità generali del processo formativo

• sviluppare la curiosità verso la lingua

6 Si precisa che i ragazzi verranno supportati durante questa attività dai docenti di arte e immagine.

7 Si precisa che la visione del file-video di Alessandro Bergonzoni è un’attività opzionale per coloro chedispongono in aula di una LIM.

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• migliorare le capacità di relazione e di dialogo (in particolareattraverso i lavori di gruppo e le attività di laboratorio)

Traguardi di competenza

• migliorare le competenze linguistiche e comunicative sia nellaricezione sia nella produzione attraverso la riflessione sullaformazione delle parole

• potenziare la comprensione di enunciati e di testi di una certacomplessità

• acquisire la consapevolezza che le parole hanno un uso puntuale enon casuale

• saper adottare un registro linguistico adeguato alla situazionecomunicativa

• potenziare la riflessione sul lessico della lingua italiana epromuoverne un uso consapevole

• sviluppare, attraverso la riflessione sulla lingua, le modalità generalidel pensiero

Obiettivi specifici di apprendimento

• ampliare il proprio patrimonio lessicale sulla base dell’ascolto e dellalettura di testi di vario tipo e forma

• conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole(derivazione, alterazione, composizione) per capire parole non noteall’interno di un testo

• comprendere il meccanismo della formazione delle parole alterate,distinguere e classificare le diverse forme di alterazione nella nostra lingua e riconoscerne le “sfumature” del significato

• riconoscere i falsi alterati• riconoscere le parole derivate• riconoscere le parole composte formate da prefissoidi e suffissoidi• consultare il dizionario per ricavare informazioni sul significato delle

parole• potenziare un uso creativo del lessico• scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti

visivi seguendo una precisa finalità operativa• conoscere, descrivere e interpretare brani musicali

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Collegamenti interdisciplinari

• musica• arte e immagine

Verifica

• verifica finale sommativa individuale

Sopra sono stati riassunti schematicamente gli aspetti essenziali del lavoroprogettato; di seguito verrà illustrata l’articolazione delle diverse fasi delpercorso senza tralasciare le specifiche attività relative ad ognuna.

ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO

Attività preliminari

a) Alessandro Bergonzoni: in funzione di ice-breaker si propone la visione diun file-video di uno spettacolo del celebre comico per stimolare la curiositàdei ragazzi in quanto l’autore propone un uso originale del lessico8 .

b) verifica dei prerequisiti: saper distinguere radice e desinenza e riconoscerei più comuni prefissi e suffissi

FASE 1 (2 ORE) - Alla scoperta delle parole alterate Ascolto della canzone “Buonanotte fiorellino” di Francesco De Gregori. Apartire dall’ascolto, dalla lettura e dalla comprensione del testo 9 si invitanogli studenti ad individuare e a riflettere sulla forma della parola fiorellino e aricercarne di simili all’interno del testo analizzato. Si sollecitano poi i ragazzia far emergere le somiglianze fra le parole individuate e a riconoscere la

8 Attività facoltativa realizzabile in presenza di LIM in aula.

9 Si anticipa ai ragazzi che seguirà una riflessione interdisciplinare sul rapporto tra il contenuto e il tipo dimusica curata dall’insegnante di educazione musicale.

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differenza fra parole semplici e parole complesse indirizzandoli nella ricercadella porzione di parola indicante la sfumatura di significato.Si guidano poi i ragazzi alla scoperta di altre possibili alterazioni dello stessotermine. A conclusione di questo segmento di percorso viene assegnata unatabella nella quale i ragazzi dovranno indicare nomi primitivi, alterati esuffissi alterativi. Inoltre, dopo la lettura della filastrocca “La botte non è unbottone”, si richiede agli alunni di segnalare se le parole evidenziate in rossosiano effettivamente alterati accrescitivi e perché.Attraverso la riflessione prima individuale, poi di gruppo, si intende cosìsmascherare i falsi alterati.

FASE 2 ( 2 ORE) - I derivati

Ascolto della canzone “Siamo chi siamo” di Luciano Ligabue. A partiredall’ascolto, dalla lettura e dalla comprensione del testo si invitano gli alunnia riflettere sul termine insolazione. A coppie i ragazzi ne ricercano il significatosul dizionario e attraverso un’attività di brainstorming l’insegnate li guida allascoperta del meccanismo della derivazione mediante l’aggiunta di prefissi edi suffissi. I ragazzi poi dovranno autonomamente ricercare altre parolederivate all’interno dei testi analizzati.

FASE 3 (2 ORE) - Smontiamo le parole

Attraverso il procedimento utilizzato nelle attività delle parti 1 e 2, e dopol’ascolto e la lettura del testo della canzone “Serenata rap” di LorenzoJovanotti, ci si prefigge l’obiettivo di indagare e scoprire la natura delleparole composte. L’insegnante proietta sulla LIM le consegne e gli alunni,individualmente, ricercano nei testi delle canzoni fornite loro altre paroledello stesso tipo. Seguono l’osservazione individuale, il dibattito e lariflessione collettiva. Il docente fornisce poi agli alunni un elenco di paroleanaloghe che i ragazzi, a coppie, “smontano”, rilevandone anchesomiglianze e differenze; cercano, inoltre, di individuarne la categoriamorfologica. Solo alla fine delle attività viene introdotta la terminologiaspecialistica e la relativa spiegazione. Di seguito si propongono attivitàanaloghe che abbiano come oggetto di riflessione prefissoidi e suffissoidi.Il percorso si conclude con un’attività di scrittura creativa che prende lemosse da una serie di parole inventate, create con prefissoidi/suffissoidi e

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parole piene, attività pensata sulla base delle indicazioni tratte da Il prefissoarbitrario tratto da Grammatica della fantasia di Gianni Rodari.10

A conclusione del percorso seguirà l’attività di verifica individuale (1 ora) cheverrà poi restituita agli alunni e discussa collettivamente.

BIBLIOGRAFIA

- Annali della Pubblica Istruzione, Indicazioni nazionali per il curricolo dellascuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Firenze, Le Monnier,Anno LXXXVIII, dicembre 2012

- Causarano Tiziana, Un passato pieno di futuro, in Indire, Proposte per laformazione continua dei docenti (PON 2007-2013)

- Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue:apprendimento, insegnamento, valutazione, La Nuova Italia-Oxford, 2002

- Rodari Gianni, Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie, Torino, Einaudi, 1973

- Zamponi Ersilia, I draghi locopei, Torino, Einaudi, 1982

SITOGRAFIA

- www.anastasis.it

- www.angolotesti.it

- www.indire.it

- www.paoline.it

10 Gianni Rodari, Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie, Torino, Einaudi, 1973

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