Progetti chiavi in mano con prestazioni certificate · daassemblare incantiere. Il concept di Arup...

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@ NEL SITO F avorire l’eco-sostenibilità in edilizia garanten- do, al contempo, sostenibilità economica. È questa la sfida con cui dovrà inevitabilmente confrontarsi il mondo della progettazione. Ed è sul concetto di «industrializzazione» che biso- gnerà fare leva per rivoluzionare lo status quo e dare vita a partnership fra industria, società di costruzioni, public utilities e aziende dell’automotive. Ne è convinto l’archi- tetto Gian Carlo Magnoli Bocchi, a capo dei progetti Ue Prisma e SmartEco sull’edilizia sostenibile, responsabi- le ricerca e sviluppo e tecnologie innovative di Kilome- trorosso, co-progettista del prototipo della casa del futu- ro del Mit di Boston, consulente di sviluppo urbano sostenibile per le Nazioni Unite (Eclac) e, last but not least, direttore di McZero, società che realizza progetti esecutivi «chiavi in mano» per opere di architettura soste- nibile con prestazioni certificate. «In un momento drammatico per l’industria delle co- struzioni solo le case prefabbricate stanno vendendo di più di prima, realizzando un +12% nel 2012 – puntualiz- za l’architetto –. Il poco mercato disponibile chiede garan- zie economiche e temporali e prestazioni energetiche imposte da una normativa ormai severa». Secondo Ma- gnoli Bocchi è necessario recuperare funzioni e prestazio- ni. «Bisogna smetterla di speculare sul concetto di moda e apparenza di cui si sono ignorate le conseguenze, anche finanziarie, contribuendo così alla crisi. L’industrializzazione, attraverso la prefabbricazione, sta già sviluppandosi spontaneamente in seno all’edilizia tradizionale e ora bisogna proporla su scala più vasta e sistemica». Sono tre, secondo il progettista, gli ingredien- ti principali del New Deal. Per cominciare bisogna proget- tare in cinque dimensioni, ossia unire alle tre dimensioni spaziali quella temporale attraverso software predittivi «utile per le simulazioni prestazionali dinamiche nell’ar- co delle stagioni», spiega, e quella economica «attraverso business plan certificati e coperti da assicurazione». Se le imprese di costruzioni non adotteranno criteri mirati alla garanzia di risultato – allerta il progettista – aziende alla «Ikea» si imporranno nel mercato producendo una crisi ancor più grave di quella attuale. Determinante la parteci- pazione di tutti gli attori della filiera della green eco- nomy, che dovranno unirsi per proporre soluzioni proget- tuali incentrate sul «servizio». «Basti pensare – continua l’architetto – a quanto accaduto nel mondo della telefonia: oggi il cellulare viene sempre più acquistato attraverso modalità di paga- mento flat insieme al servizio. Le tariffe sono certe e il costo del dispositivo è incluso nella bolletta. L’edilizia dovrà ragionare in questi termini: offrire soluzioni chiavi in mano con spese certe e prestabilite». Di qui l’idea delle partnership con Esco e utilities per vendere servizi integrati post-contatore. «L’utility grazie al contatore digitale conoscerà in tempo reale i veri consumi e potrà proporre soluzioni come cappotto, infissi, impianti, da pagarsi con il risparmio generato in bolletta. A fronte di un contratto pluriennale la bolletta scende e l’involucro migliora». A Milano – annuncia il progettista al nostro giornale – sono stati firmati protocolli con una utility per proporre la vendita di soluzioni quali caldaia a condensazione, serramenti basso-emissivi, involucro opaco e cappotto in modalità di pagamento flat. «In caso di ristrutturazione si potrà ottenere una casa “nuova” a spesa zero, perché i costi saranno inclusi nella bolletta energetica che risulte- rà più bassa a seguito degli interventi migliorativi». Per completare il puzzle serve anche una liaison con il mondo dell’automotive. «Veicoli elettrici ed edifici si alimenteranno a vicenda – spiega Magnoli Bocchi –. La casa superisolata, a bassissimo consumo, genererà più energia di quanta ne consumi con un piccolo impianto fotovoltaico e, come una micro-centrale elettrica, alimen- ta ed è alimentata dal veicolo elettrico». A Vinci (Fi) è in corso di finalizzazione un progetto di housing sociale che integrerà la mobilità elettrica. «Le auto potranno essere ricaricate all’interno del condo- minio e genereranno energia aggiuntiva quando saranno collegate alle prese di alimentazione trasformandosi in micro-centrali». © RIPRODUZIONE RISERVATA Con i mini appalti on line 3mila progettisti offrono proposte a prezzi bloccati A bitazioni nuove o da ri- strutturare realizzate a co- sti fissi, fornite «chiavi in mano» dai progettisti sulla base delle richieste dei singoli clienti. Il tutto attraverso «gare» bandi- te dai privati cittadini che possono selezionare la proposta più confa- cente alle proprie esigenze – in termini di caratteristiche progettua- li, costi e tempi di cantiere – aggiu- dicando l’appalto al miglior offe- rente. Questa la «mission» alla ba- se di CoContest (www.cocontest. com), la piattaforma di crowdsour- cing on line creata dai due giovani fratelli romani Federico e Filippo Schiano di Pepe (uno laureato in architettura, l’altro in giurispruden- za) e aperta ad architetti e designer per dare spazio anche ai progetti di arredo. Il meccanismo è geniale nella sua semplicità: basta iscriversi al portale, fissare il prezzo che si è disposti a pagare per un determina- to progetto e aspettare che architet- ti e designer si facciano avanti con le proprie proposte. «Ci siamo ispirati ai concorsi di architettura che tipicamente riguar- dano le grandi opere e applichia- mo lo strumento ai piccoli progetti sfruttando la capillarità di Inter- net», spiegano gli ideatori. «Una volta aggiudicato l’appalto si ha la garanzia che costi e tempi siano rispettati». Già oltre 3mila i progettisti che hanno aderito alla «community», non solo italiani: Stati Uniti, Re- gno Unito, Turchia fra i Paesi da cui provengono le richieste attual- mente on line e basta scorrere i contest attivi per farsi un’idea del- la capillarità dell’iniziativa, che ol- tre al residenziale include catego- rie quali musei, interior design, locali commerciali, scuole, uffici, palestre e persino yacht. I fratelli Schiano di Pepe punta- no molto in alto: «Vogliamo dare voce ai 144mila architetti italiani e al mezzo milione di quelli euro- pei», annunciano. Nata all’interno dell’incubatore di start-up EnLabs, CoContest è già un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti. «Prendiamo una fee per ogni contest lanciato e abbiamo una se- rie di pacchetti per gli utenti busi- ness e piani premium per gli archi- tetti». I due fondatori sono in procinto di aprire una sede operativa. «Qua- si sicuramente la sede non sarà in Italia – spiegano – perché la ragio- ne sociale Srl non sempre viene vista di buon grado all’estero. Il nostro obiettivo è affermarci su scala globale e stiamo valutando la possibilità di trasferirci nel Re- gno Unito o in Germania». © RIPRODUZIONE RISERVATA INNOVAZIONE Portogruaro (Ve): zinco titanio per la cantina S. Margherita L’intervento di riqualificazione è firmato dallo studio Westway Architects Design hi-tech in cinque dimensioni, partnership con industria, public utilities e con il settore dell’automotive: è il New Deal delle costruzioni secondo l’architetto Magnoli Bocchi di McZero KLIMAHOUSE A Klimahouse biomateriali e pareti anti inquinamento Progetti chiavi in mano con prestazioni certificate www.progettieconcorsi.ilsole24ore.com L’idea lanciata da CoContest.com II logo della community Web CoContest.com PAGINA A CURA DI MILA FIORDALISI FOTOGALLERY SUL SITO In Inghilterra la casa hi-tech montata in soli sei giorni Parte dai prefabbricati la «rivoluzione industriale» per sopravvivere alla crisi È firmato Arup il progetto dell’edificio di Northtampton (Uk) realizzato in 6 giorni grazie a una tecnologia a base di elementi modulari in cemento armato, pre-cablati, da assemblare in cantiere. Il concept di Arup risale al 1996, il prototipo al 2000 e la prima realizzazione al 2002. L’utilizzo su larga scala è partito nel 2012. 6 PROGETTI E CONCORSI SOLUZIONI 4-9 FEBBRAIO 2013

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@NEL SITO

Favorire l’eco-sostenibilità in edilizia garanten-do, al contempo, sostenibilità economica. Èquesta la sfida con cui dovrà inevitabilmenteconfrontarsi il mondo della progettazione. Edè sul concetto di «industrializzazione» che biso-

gnerà fare leva per rivoluzionare lo status quo e dare vitaa partnership fra industria, società di costruzioni, publicutilities e aziende dell’automotive. Ne è convinto l’archi-tetto Gian Carlo Magnoli Bocchi, a capo dei progetti UePrisma e SmartEco sull’edilizia sostenibile, responsabi-le ricerca e sviluppo e tecnologie innovative di Kilome-trorosso, co-progettista del prototipo della casa del futu-ro del Mit di Boston, consulente di sviluppo urbanosostenibile per le Nazioni Unite (Eclac) e, last but not

least, direttore di McZero, società che realizza progettiesecutivi «chiavi in mano» per opere di architettura soste-nibile con prestazioni certificate.

«In un momento drammatico per l’industria delle co-struzioni solo le case prefabbricate stanno vendendo dipiù di prima, realizzando un +12% nel 2012 – puntualiz-za l’architetto –. Il poco mercato disponibile chiede garan-zie economiche e temporali e prestazioni energeticheimposte da una normativa ormai severa». Secondo Ma-gnoli Bocchi è necessario recuperare funzioni e prestazio-ni. «Bisogna smetterla di speculare sul concetto di modae apparenza di cui si sono ignorate le conseguenze, anchefinanziarie, contribuendo così alla crisi.

L’industrializzazione, attraverso la prefabbricazione,sta già sviluppandosi spontaneamente in seno all’ediliziatradizionale e ora bisogna proporla su scala più vasta esistemica». Sono tre, secondo il progettista, gli ingredien-ti principali del New Deal. Per cominciare bisogna proget-tare in cinque dimensioni, ossia unire alle tre dimensionispaziali quella temporale attraverso software predittivi«utile per le simulazioni prestazionali dinamiche nell’ar-co delle stagioni», spiega, e quella economica «attraversobusiness plan certificati e coperti da assicurazione». Se leimprese di costruzioni non adotteranno criteri mirati allagaranzia di risultato – allerta il progettista – aziende alla

«Ikea» si imporranno nel mercato producendo una crisiancor più grave di quella attuale. Determinante la parteci-pazione di tutti gli attori della filiera della green eco-nomy, che dovranno unirsi per proporre soluzioni proget-tuali incentrate sul «servizio».

«Basti pensare – continua l’architetto – a quantoaccaduto nel mondo della telefonia: oggi il cellulareviene sempre più acquistato attraverso modalità di paga-mento flat insieme al servizio. Le tariffe sono certe e ilcosto del dispositivo è incluso nella bolletta. L’ediliziadovrà ragionare in questi termini: offrire soluzioni chiaviin mano con spese certe e prestabilite». Di qui l’ideadelle partnership con Esco e utilities per vendere serviziintegrati post-contatore. «L’utility grazie al contatoredigitale conoscerà in tempo reale i veri consumi e potràproporre soluzioni come cappotto, infissi, impianti, dapagarsi con il risparmio generato in bolletta. A fronte diun contratto pluriennale la bolletta scende e l’involucromigliora».

A Milano – annuncia il progettista al nostro giornale –sono stati firmati protocolli con una utility per proporrela vendita di soluzioni quali caldaia a condensazione,serramenti basso-emissivi, involucro opaco e cappotto inmodalità di pagamento flat. «In caso di ristrutturazionesi potrà ottenere una casa “nuova” a spesa zero, perché icosti saranno inclusi nella bolletta energetica che risulte-rà più bassa a seguito degli interventi migliorativi».

Per completare il puzzle serve anche una liaison con ilmondo dell’automotive. «Veicoli elettrici ed edifici sialimenteranno a vicenda – spiega Magnoli Bocchi –. Lacasa superisolata, a bassissimo consumo, genererà piùenergia di quanta ne consumi con un piccolo impiantofotovoltaico e, come una micro-centrale elettrica, alimen-ta ed è alimentata dal veicolo elettrico».

A Vinci (Fi) è in corso di finalizzazione un progettodi housing sociale che integrerà la mobilità elettrica.«Le auto potranno essere ricaricate all’interno del condo-minio e genereranno energia aggiuntiva quando sarannocollegate alle prese di alimentazione trasformandosi inmicro-centrali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Con i mini appalti on line3mila progettisti offronoproposte a prezzi bloccati

Abitazioni nuove o da ri-strutturare realizzate a co-sti fissi, fornite «chiavi in

mano» dai progettisti sulla basedelle richieste dei singoli clienti.

Il tutto attraverso «gare» bandi-te dai privati cittadini che possonoselezionare la proposta più confa-cente alle proprie esigenze – intermini di caratteristiche progettua-li, costi e tempi di cantiere – aggiu-dicando l’appalto al miglior offe-rente. Questa la «mission» alla ba-se di CoContest (www.cocontest.com), la piattaforma di crowdsour-cing on line creata dai due giovanifratelli romani Federico e FilippoSchiano di Pepe (uno laureato inarchitettura, l’altro in giurispruden-za) e aperta ad architetti e designerper dare spazio anche ai progettidi arredo.

Il meccanismo è geniale nellasua semplicità: basta iscriversi alportale, fissare il prezzo che si è

disposti a pagare per un determina-to progetto e aspettare che architet-ti e designer si facciano avanti conle proprie proposte.

«Ci siamo ispirati ai concorsi diarchitettura che tipicamente riguar-dano le grandi opere e applichia-mo lo strumento ai piccoli progettisfruttando la capillarità di Inter-net», spiegano gli ideatori. «Unavolta aggiudicato l’appalto si ha lagaranzia che costi e tempi sianorispettati».

Già oltre 3mila i progettisti chehanno aderito alla «community»,non solo italiani: Stati Uniti, Re-gno Unito, Turchia fra i Paesi dacui provengono le richieste attual-mente on line e basta scorrere icontest attivi per farsi un’idea del-la capillarità dell’iniziativa, che ol-tre al residenziale include catego-rie quali musei, interior design,locali commerciali, scuole, uffici,palestre e persino yacht.

I fratelli Schiano di Pepe punta-no molto in alto: «Vogliamo darevoce ai 144mila architetti italiani eal mezzo milione di quelli euro-pei», annunciano.

Nata all’interno dell’incubatoredi start-up EnLabs, CoContest ègià un’attività imprenditoriale atutti gli effetti.

«Prendiamo una fee per ognicontest lanciato e abbiamo una se-rie di pacchetti per gli utenti busi-ness e piani premium per gli archi-tetti».

I due fondatori sono in procintodi aprire una sede operativa. «Qua-si sicuramente la sede non sarà inItalia – spiegano – perché la ragio-ne sociale Srl non sempre vienevista di buon grado all’estero. Ilnostro obiettivo è affermarci suscala globale e stiamo valutandola possibilità di trasferirci nel Re-gno Unito o in Germania».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

INNOVAZIONEPortogruaro (Ve): zinco titanioper la cantina S. MargheritaL’intervento di riqualificazione è firmatodallo studio Westway Architects

Design hi-tech in cinque dimensioni, partnership con industria, public utilities e con il settoredell’automotive: è il New Deal delle costruzioni secondo l’architetto Magnoli Bocchi di McZero

KLIMAHOUSEA Klimahouse biomaterialie pareti anti inquinamento

Progetti chiavi in manocon prestazioni certificate

www.progettieconcorsi.ilsole24ore.com

L’idea lanciata da CoContest.com

■ II logo della community Web CoContest.com

PAGINA A CURA DI MILA FIORDALISI

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In Inghilterra la casa hi-tech montata in soli sei giorni

Parte dai prefabbricati la «rivoluzione industriale» per sopravvivere alla crisi

■ È firmato Arup il progetto dell’edificio di Northtampton(Uk) realizzato in 6 giorni grazie a una tecnologia a basedi elementi modulari in cemento armato, pre-cablati,da assemblare in cantiere. Il concept di Arup risale al 1996,il prototipo al 2000 e la prima realizzazione al 2002. L’utilizzosu larga scala è partito nel 2012.

6 PROGETTI E CONCORSI SOLUZIONI 4-9 FEBBRAIO 2013