Autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo Marisa Trinchero.
Progettare per competenze. Il curricolo verticaleapprende dall'esperienza e cambia le proprie...
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Progettare per competenze. Il
curricolo verticale
Roberto Trinchero
Università degli studi di Torino
Slides disponibili su www.edurete.org
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
2
Cos’è una competenza?
“Competenza” indica la comprovata
capacità di usare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o
di studio e nello sviluppo professionale
e/o personale;
Le competenze sono descritte in termini
di responsabilità e autonomia.
DM 139/07 (Normativa sul nuovo Obbligo di Istruzione): www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdf
EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli): http://ec.europa.eu/education/policies/educ/eqf/eqf08_en.pdf pag. 11
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
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Indicatori dell’agire con
competenza:
Risorse (conoscenze, capacità di base, atteggiamenti, …, dell’allievo) (R)
Strutture di interpretazione (come l’allievo “legge” ed assegna significato alle situazioni) (I)
Strutture di azione (come l’allievo agisce in risposta ad un problema) (Z)
Strutture di autoregolazione (come l’allievo apprende dall'esperienza e cambia le proprie strategie in funzione delle sollecitazioni provenienti dal contesto) (A)
MO
BIL
ITA
ZIO
NE
Trinchero R. (2006), Valutare l’apprendimento nell’e-learning. Dalle abilità alle competenze, Trento, Erickson, pp. 195-229.
Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Problema del cartellino
«La procedura è realmente molto semplice.
Prima si sistemano le cose in gruppi differenti.
Naturalmente un gruppo può essere sufficiente:
dipende da quanto c’è da fare…
E’ importante non eccedere: cioè, è meglio far
subito poco, piuttosto che troppo. Lì per lì
questo non sembra importante, ma nel caso
nascono delle complicazioni, uno sbaglio può
essere costoso. Di primo acchito l’intera
procedura parrà complicata, ma ben presto
diventerà un altro aspetto della vita.» 4
Leggete il seguente brano. Tra due ore vi chiederò di ricordarlo e di spiegarmelo con parole vostre:
Se non vi dico che il titolo del brano è «Fare il bucato» difficilmente ricorderete qualcosa …
Bransford e Johnson (1973), citati da Pazzaglia et al. (2002), Empowerment cognitivo e prevenzione
dell’insuccesso, Trento, Erickson.
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Problema del muratore
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Quanti mattoni mancano nel muro?
Tre modi di interpretare il problema …
Sperimentazione «Competenze nella scuola primaria», D.D. A Gabelli – Torino – Novembre 2011
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Problema del carpentiere (Pisa 2003)
Un carpentiere ha 32 metri di tavole. Quali di questi recinti può realizzare?
Se non interpreto il problema come “devo trasformare le figure A e C nella figura D” non riuscirò mai a risolverlo …
7
Problema del carpentiere
Saper valutare le proprie strategie
confrontandole con gli obiettivi e con i dati a
disposizione.
Strutture di
autoregolazione
Saper ricondurre una figura geometrica non
conosciuta ad una conosciuta
Strutture di azione
Saper cogliere il fatto che la soluzione del
problema non sta nell’applicazione di un
algoritmo, ma in un ripensamento delle figure
Strutture di
interpretazione
Conoscere il concetto di somma e di perimetro
Conoscere le proprietà dei triangoli
Saper effettuare una somma, …
Risorse
8
Allievi «abili» e allievi «competenti»
…
Se la trasformazione non
porta ad una soluzione, cerca
trasformazioni alternative.
Rinuncia a risolvere il
problema (“Non lo
abbiamo trattato a
scuola)
Strutture di
autoregola
zione
Trasforma le figure irregolari
in figure note
Cerca, senza successo,
di applicare una formula
risolutiva nota
Strutture di
azione
Legge il problema come
“Trasformare le figure
irregolari in figure note”
Si chiede “Quando
abbiamo trattato queste
figure a scuola?”
Strutture di
interpretaz
ione
Conosce il concetto di
somma e di perimetro, sa
effettuare somme, …
Conosce il concetto di
somma e di perimetro,
sa effettuare somme, …
Risorse
Allievo “competente” Allievo “abile”
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R-I-Z-A a scuola
Risorse Acquisire informazione, sviluppare capacità di
base e atteggiamenti (disposizioni)
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Strutture di
Interpretazi
one
Insegnare a leggere la realtà e le realtà:
cogliere, interpretare, decostruire
Strutture di
aZione
Fornire strumenti per avere un impatto sulla
realtà: costruire opinioni e artefatti, comunicare,
cambiare il proprio mondo
Strutture di
Autoregolaz
ione
Mettere in grado di riflettere sulle proprie
interpretazioni ed azioni: instillare il dubbio,
mettersi in discussione, cambiare le proprie
strategie, migliorare se stessi
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Strutture di interpretazione
Il soggetto competente:
Ha un ricco repertorio di “modelli del mondo” utili per interpretare i problemi;
Sa inquadrare il problema nella categoria corretta;
Capisce se è il caso di riformularlo o meno;
Capisce qual è la richiesta che gli viene fatta;
Capisce quali sono i dati che gli servono e quelli che non gli servono.
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Strutture di interpretazione:
possibili descrittori
Cogliere … (elementi chiave, collegamenti e relazioni, …)
Identificare … (dati e incognite, obiettivi, punti non chiari,
…)
Individuare … (elementi chiave, collegamenti e relazioni,
risorse necessarie, …)
Localizzare … (informazioni, concetti, …)
Riconoscere …(situazioni problematiche, informazioni date
e informazioni mancanti, …)
Scegliere … (le risorse più opportune, …)
Selezionare … (le risorse più opportune, …)
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Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
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Strutture di azione
Il soggetto competente:
Ha un repertorio ricco e flessibile di
strategie, per cui se una si rivela inadeguata
passa ad un’altra;
Affronta il problema con una o più strategie
efficaci;
Affronta il problema con una o più strategie
efficienti;
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Strutture di azione: possibili
descrittori (1/2)
Analizzare … (contenuti, processi, …)
Attribuire … (punti di vista, posizioni di autori differenti, …)
Calcolare … (applicando algoritmi, …)
Classificare … (contenuti, processi, soluzioni, …)
Confrontare … (contenuti, processi, soluzioni, strategie, …)
Costruire … (prodotti, …)
Descrivere … (oggetti, processi, soluzioni, …)
Dimostrare … (soluzioni, …)
Eseguire … (procedure, …)
Formulare … (piani di azione, strategie, soluzioni, …)
Ideare … (soluzioni, strategie, …)
Ipotizzare … (soluzioni, strategie, …)
Organizzare … (contenuti, processi, eventi, …)
Pianificare … (sequenze di azioni, processi, strategie, …) 13
Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
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Strutture di azione: possibili
descrittori (2/2)
Produrre … (prodotti, …)
Progettare … (soluzioni, strategie, …)
Rappresentare graficamente … (contenuti, processi, problemi, soluzioni,
strategie, …)
Realizzare … (prodotti, elaborati, …)
Riassumere … (contenuti, processi, …)
Ricavare … (implicazioni, conclusioni, sintesi, …)
Riformulare … (problemi, soluzioni, strategie, …)
Spiegare … (fenomeni, processi, …)
Tradurre da un formalismo ad un altro … (contenuti, processi, …)
Trovare esempi di … (contenuti, processi, …)
Trovare similarità e differenze in … (contenuti, processi, …)
Utilizzare un modello per … (risolvere un problema, …)
Utilizzare una procedura per … (risolvere un problema, …) 14
Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
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Strutture di autoregolazione
Il soggetto competente:
Capisce quando è il momento di cambiare
modello di interpretazione e/o strategie di azione;
Si rende conto dei punti di forza del suo lavoro,
soprattutto se lo compara con un altro o con un
insieme di criteri di autovalutazione;
Idem per i punti di debolezza;
Sa argomentare per giustificare le proprie scelte
(sa spiegare perché ha fatto così).
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Strutture di autoregolazione:
possibili descrittori Argomentare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate
nella risoluzione di un problema, …)
Chiarificare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate
nella risoluzione di un problema, …)
Criticare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
Difendere … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
Giudicare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
Giustificare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate
nella risoluzione di un problema, …)
Motivare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
Trovare errori … (nelle proprie proposte, nelle proprie soluzioni, nelle strategie
applicate nella risoluzione di un problema, …)
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Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
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Dalle Indicazioni
Nazionali 2012 al
curricolo verticale
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La scuola nel nuovo scenario
[…] In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità
specifiche: offrire agli studenti occasioni di apprendimento
dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli
studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari
per apprendere a selezionare le informazioni; promuovere
negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie
che siano in grado di fare da bussola negli itinerari
personali; favorire l'autonomia di pensiero degli studenti,
orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a
partire da concreti bisogni formativi. […]
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Miur (2012), Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, p. 5
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Dalle Indicazioni al curricolo
[…] Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano
dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente
al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo
sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento
specifici per ogni disciplina.
A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le
esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più
significative, le strategie più idonee, con attenzione
all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile
aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento
dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle
istituzioni scolastiche. 19
Miur (2012), Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, p. 12
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Traguardi per lo sviluppo delle
competenze
[…] Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli
insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e
aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale
dell’allievo.
Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per
la valutazione delle competenze attese e, nella loro
scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le
istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a
garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del
servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di
organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per
consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. 20
Miur (2012), Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, p. 13
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Obiettivi di apprendimento
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere,
conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i
traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle
scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con
attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e
organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione
a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia,
l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della
scuola secondaria di primo grado. […] nella scuola primaria gli
obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda lingua comunitaria,
storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al
termine della terza classe. 21
Miur (2012), Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, p. 13
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Valutazione (1/2)
Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e
la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi
strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali
devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti
dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi
curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle
avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine. Assume una preminente funzione formativa, di
accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo
al miglioramento continuo.
22
Miur (2012), Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, p. 13
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Valutazione (2/2)
Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie
un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui
risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti
del percorso scolastico, promuovendone con costanza la
partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella
distinzione di ruoli e funzioni. […]
23
Miur (2012), Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, p. 13
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Certificazione delle competenze
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle
competenze previste nel profilo dello studente al termine del
primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la
partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta
all'autonomia didattica delle comunità professionali progettare
percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione
delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come
ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse -
conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni - per affrontare
efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente
propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. […] 24
Miur (2012), Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, p. 14
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Livelli di certificazione (scuola
primaria e secondaria di primo grado)
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D –
Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente
guidato/a, svolge compiti semplici in
situazioni note.
Risolve problemi puramente esecutivi (che
richiedono solo di applicare, non di scegliere),
solo se guidato, anche se in situazioni note.
Non
autonomo
Miur (2015), Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione,
http://www.istruzione.it/comunicati/focus170215.html
B –
Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve
problemi in situazioni nuove, compie
scelte consapevoli, mostrando di
saper utilizzare le conoscenze e le
abilità acquisite.
Risolve in modo autonomo problemi che
richiedono di scegliere le risorse da utilizzare
nel bagaglio di quelle possedute, in situazioni
mai viste prima in quella forma nella
didattica.
Competente
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici
anche in situazioni nuove, mostrando
di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare
basilari regole e procedure apprese.
Risolve in modo autonomo problemi
puramente esecutivi (che richiedono solo di
applicare, non di scegliere), anche in situazioni
non perfettamente analoghe a quelle didattiche.
Esecutore
autonomo
A –
Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve
problemi complessi, mostrando
padronanza nell’uso delle conoscenze
e delle abilità; propone e sostiene le
proprie opinioni e assume in modo
responsabile decisioni consapevoli.
Risolve in modo autonomo problemi che
richiedono scelte molteplici e non banali
(=originali, non convenzionali), in situazioni mai
viste prima nella didattica. Sa argomentare
efficacemente e consapevolmente le proprie
scelte ed opinioni.
Competente
con
originalità e
padronanza
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…
26
In pratica?
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Costruzione del curricolo
verticale
Formare gruppi di lavoro «verticali», per aree o discipline (es. italiano, matematica, inglese, scienze);
Declinare gli obiettivi di apprendimento anno per anno (e quadrimestre per quadrimestre), raccordandosi: in verticale: con i colleghi che vengono «prima» e «dopo»;
in orizzontale: con i colleghi «della porta accanto»;
Dare una formulazione operativa degli obiettivi di apprendimento, in modo che possano essere una guida per la didattica e la valutazione per competenze (vedere i descrittori delle Strutture di interpretazione, Strutture di azione, Strutture di autoregolazione);
Definire la corrispondenza tra voti e obiettivi raggiunti (riferimento a criterio) o in via di raggiungimento (riferimento a progresso).
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Esempio di curricolo verticale
(estratto)
PRIMARIA - CLASSE V - MATEMATICA
RICONOSCERE E COSTRUIRE RELAZIONI TRA I NUMERI NATURALI
Al termine della classe V, l’allievo deve: Riconoscere, costruire, rappresentare, leggere numeri con le
decine di migliaia
Operare relazioni tra i numeri naturali utilizzando gli algoritmi di calcolo delle quattro operazioni
Riconoscere multipli, divisori, numeri primi e composti
Calcolare i precedenti e i successivi di un numero dato
Ordinare serie di numeri
Percorrere la linea dei numeri secondo le indicazioni date
…
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Esempio di tabella di corrispondenza
voti-obiettivi raggiunti PRIMARIA - CLASSE V (fine anno) - MATEMATICA
RICONOSCERE E COSTRUIRE RELAZIONI TRA I NUMERI NATURALI
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Trasparenza della valutazione
di fine quadrimestre Obiettivo: Una tabella di corrispondenza voto-obiettivi raggiunti (riferita
a tutti gli obiettivi) per ciascuna materia, per ciascun quadrimestre
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Obiettivi minimi: l’elemento
chiave
Da calibrare accuratamente, in modo da:
Poter portare al loro raggiungimento anche
gli allievi con difficoltà (es. BES);
Dare a tutti quel corpus di
conoscenze/abilità/competenze minimali
per poter muoversi con successo nel
mondo odierno.
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Principi chiave nella
costruzione del curricolo
Distinguere ciò che è obiettivo di apprendimento
da ciò che non lo è;
Distinguere tra obiettivi generali e obiettivi
specifici;
Dare agli obiettivi di apprendimento una
formulazione “operativa”;
Costruire un insieme variegato di obiettivi che
stimoli l’allievo ad utilizzare (e rafforzare) una
pluralità di processi cognitivi → potenziamento
cognitivo «impregnato» alla didattica corrente.
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Obiettivo di apprendimento o
no? Salvaguardare e tutelare
l’ambiente e il patrimonio
boschivo
Suscitare interesse verso
il proprio ambiente
culturale, naturale,
antropologico-linguistico
Sviluppare un raccordo tra
i vari campi di esperienze
e gli ambiti disciplinari
Osservare, studiare,
valorizzare tutti gli aspetti
dell’ambiente sia dal punto di
vista naturalistico sia da
quello della cultura locale
Sviluppare
atteggiamenti di
tipo scientifico Riconoscere ed
analizzare il testo
poetico con contenuto
natalizio
Introdurre al
racconto fantastico
Collegare le
tradizioni del luogo ai
contenuti geografici,
storici e scientifici
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Obiettivo di apprendimento o
no? Regola
Un obiettivo di apprendimento fa
riferimento ad un sapere o ad un saper
fare OSSERVABILE sull’allievo, es.:
Mario sa dire quando è finita la seconda
guerra mondiale
Franco sa risolvere un’equazione di
primo grado
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Obiettivo specifico o no?
Saper fare
inferenze
Saper decodificare una fonte
per trarne informazioni
Saper ascoltare l’interlocutore
Saper ascoltare vari tipi di testo,
distinguendone il genere e
comprendendone il significato
Comprendere
messaggi
Comprendere messaggi con
codice verbale e iconico
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Obiettivo specifico o no?
Regola
Un obiettivo specifico fa riferimento a dei CONTENUTI definiti e ben focalizzati. Il riferimento a contenuti rende possibile dire se l’obiettivo è stato raggiunto o no e in quale misura, es.: Obiettivo generale: Comprendere il significato dei
termini basilari dell’educazione civica.
Obiettivi specifici: Dare una definizione dei termini fondamentali.
Utilizzare i termini più adeguati per costruire un pensiero.
Distinguere tra termini che hanno significato simile.
Gronlund N. E. (2004), Writing instruction objectives for teaching and
assessment (7 ed.), New Jersey: Pearson Education
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Formulazione “operativa” o
no?
Lo studente deve conoscere
le date più importanti del
Risorgimento Italiano
Lo studente deve conoscere
le principali forme
geometriche
Lo studente deve capire quali dati
sono rilevanti e quali non sono
rilevanti per la risoluzione di un
problema
Lo studente deve sapere il
modo migliore per risolvere
un dato problema
Lo studente deve ricordare le
10 date più importanti nel
Risorgimento Italiano
Lo studente deve saper classificare le
figure geometriche che gli vengono
proposte nella categoria esatta
Lo studente deve distinguere tra dati
rilevanti e dati non rilevanti per la
risoluzione di un problema
Lo studente deve giudicare
quale dei metodi proposti è
quello migliore per risolvere
quel dato problema
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Formulazione “operativa” o
no? Regola
Una formulazione operativa consente di dire se l’obiettivo è stato raggiunto o meno, quindi dovrà contenere: La performance che lo studente deve compiere (es.
“Produrre un testo descrittivo su un tema assegnato …”).
Le condizioni in cui tale performance è chiamata a svolgersi (es. “… senza l’ausilio del dizionario …).
I criteri di valutazione della stessa (“… di almeno due cartelle, con contenuti coerenti a quanto illustrato sul libro di testo”).
Mager R. F. (1972), Gli obiettivi didattici, Teramo, Eit.
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Una guida per formulare Obiettivi e
Descrittori in modo operativo e per riferirli
ad una pluralità di processi cognitivi
Secondo Anderson & Krathwohl le abilità
espresse dall’allievo sono l’esito
dell’applicazione di determinati processi
cognitivi (capacità di base) a determinati
contenuti (categorie di conoscenza).
Anderson L. W., Krathwohl D. R. et al. (2001), A taxonomy for learning, teaching, and assessing. A
revision of Bloom’s taxonomy of educational objectives, New York, Addison Wesley Longman.
Classificare … (oggetti, concetti, procedure, saperi, …) Processo cognitivo Contenuti
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Processi cognitivi secondo
Anderson e Krathwohl
Ricordare Riconoscere
Rievocare
Comprendere Interpretare
Esemplificare
Classificare
Riassumere
Inferire
Confrontare
Spiegare
Applicare
Eseguire
Implementare
Analizzare Differenziare
Organizzare
Attribuire
Valutare Controllare
Criticare
Creare Generare
Pianificare
Produrre
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Categorie di conoscenza, secondo
Anderson e Krathwohl (2001)
Conoscenza fattuale («Sul tavolo c’è una torta di mele.»)
Conoscenza concettuale («Chiamasi ‘torta di mele’ …»)
Torta di mele
Conoscenza procedurale («La ricetta della torta di mele: …»)
Conoscenza metacognitiva («Dove ho sbagliato nel fare la torta di mele?»)
Anderson L. W., Krathwohl D. R. et al. (2001), A taxonomy for learning, teaching, and assessing. A
revision of Bloom’s taxonomy of educational objectives, New York, Addison Wesley Longman.
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Ricordare
Riconoscere
Rievocare Come si chiama il nostro Presidente della Repubblica?
____________________________________________
Guarda queste due figure.
Chi è il soldato romano?
Chi è il cavaliere medievale?
Da cosa li riconosci?
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Comprendere
Interpretare (descrivere con parole proprie o con un
formalismo diverso)
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Comprendere
Esemplificare (data una classificazione trovare istanze ed esempi)
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
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Comprendere
Esemplificare (data una classificazione trovare istanze ed esempi) su contenuti discipinari
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
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Comprendere - Classificare
Classificare (collocare istanze nella categoria giusta). Dati i seguenti oggetti collocali nelle categorie Mammiferi – Insetti.
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Comprendere
Riassumere (astrarre i concetti principali)
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Comprendere
Inferire (trovare pattern comuni)
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Comprendere - Inferire
49
Quali elementi hanno in comune i seguenti
problemi?
1. Calcolare la
spesa telefonica in
relazione alle
tariffe e ai minuti di
conversazione.
2. Calcolare la
distanza percorsa
in relazione alla
velocità di
un’automobile e
al tempo di
percorrenza.
3. Calcolare la
quantità di acqua
presente in una
vasca in relazione
alla portata del
rubinetto e al
tempo di apertura.
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50
Comprendere
Confrontare (mettere in relazione,
mettere in evidenza differenze,
stabilire corrispondenze)
1. Collegate i seguenti animali al loro habitat naturale:
…
2. In cosa differiscono questi tre personaggi televisivi?
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
51
Comprendere
Spiegare (costruire ed utilizzare
modelli causa-effetto, a partire da una
“teoria” fornita al soggetto)
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52
Comprendere
Leggi la seguente tavola tratta
da una storia a fumetti
intitolata: “Mister x, il
giustiziere”
Secondo te, cosa è appena
successo al personaggio con
il cappello che dice “Potrebbe
andar peggio, grazie”?
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53
Applicare
Eseguire (una procedura standard)
1. Data la seguente serie di voti: 5, 4, 5, 7, 8, 5, 7, 4, 7, 8, 5, qual è la mediana? a. 5 b. tra 5 e 6 c. 6 d. tra 6 e 7 e. 7
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54
Applicare
Implementare (utilizzare una o più teorie
o modelli per costruire un prodotto)
Costruisci un foglio di
calcolo in Excel che tracci
il seguente grafico:
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Analizzare - Differenziare
Leggi il problema
di matematica a
fianco.
Quali sono i dati?
Quali sono le
incognite?
Quali conoscenze
di matematica
bisogna utilizzare
secondo te per
risolverlo? 55
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56
Analizzare - Differenziare Leggi il testo seguente e sottolinea con colori diversi quelli che secondo te sono
i concetti principali e le relazioni che li legano.
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57
Analizzare –
Differenziare
Leggi la seguente tavola
tratta da una storia a fumetti
intitolata “L’ispettore Bart e il
rimbambitore”.
Differenziare (decomporre un sistema in parti costituenti)
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58
Analisi di un testo mediale
Adesso rispondi alle seguenti domande (se non sai rispondere non ti preoccupare, scrivi
“non so”):
a. Chi è il protagonista della sequenza che hai visto?
b. Da che cosa l’hai capito?
c. Quali sono gli elementi che secondo te caratterizzano il protagonista della sequenza
che hai appena letto? Trova quattro aggettivi
d. Chi è secondo te l’antagonista di questa storia?
e. Da che cosa l’hai capito?
f. Quali sono gli elementi che secondo te caratterizzano l’antagonista della sequenza che
hai appena letto? Trova quattro aggettivi
g. Chi sono gli amici del protagonista di questa storia?
h. Da che cosa l’hai capito?
i. Secondo te cosa è successo al personaggio seduto con il pollice in bocca dell’ultima
vignetta?
l. Secondo te cosa vuol dire all’interno della narrazione che un’investigatore trovi un
personaggio seduto con il pollice in bocca?
m. Cosa indicano i comportamenti dei soggetti coinvolti? (ad esempio paura, stupore,
sorpresa …)
n. Nella vicenda è presente un errore. Quale?
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Analizzare - Organizzare
59
Con i concetti e le relazioni che hai sottolineato nel testo costruisci una
mappa concettuale.
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60
Analizzare
Organizzare (ricomporre le parti differenziate in un nuovo sistema coerente)
1. Cosa potrebbe succedere in questo ecosistema chiuso se,
a causa dell’intervento umano, scomparissero i serpenti?
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61
Analizzare
Leggi la seguente
storia a fumetti:
Attribuire (intenti comunicativi, motivazioni, punti di vista, valori di fondo)
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62
Narrare partendo da un dato
punto di vista
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63
Obiettivi di apprendimento
Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (parafrasare un
racconto, riscrivere apportando cambiamenti di caratteristiche,
sostituzioni di personaggi, punti di vista, riscrivere in funzione di
uno scopo dato…). (Indicazioni 2007, 54)
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
64
Valutare
Controllare (verificare la congruenza
interna di un materiale/sistema)
1. Guarda questa fotografia. Secondo te, cosa c’è di strano?
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65
Valutare
Criticare (verificare la compatibilità del
materiale/sistema con criteri esterni)
1. Ecco un tema scritto da un bambino di quinta elementare dello scorso
anno. Il tema di partenza è “L’Europa”. Date un voto al tema sulla
base di:
a) Errori grammaticali presenti nel testo
b) Correttezza delle informazioni presenti
Per dare il voto partite da 10 e togliete 0,2 punti per ogni errore.
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66
Valutare
1. Esamina attentamente le quattro soluzioni al problema proposto. Secondo te qual è la migliore? Cosa bisognerebbe cambiare secondo te nelle altre? a. Soluzione 1 b. Soluzione 2 c. Soluzione 3 d. Soluzione 4
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Creare - Generare
67
Leggi il testo seguente e trova tutte le possibili domande che potrebbe farti
l’insegnante sul testo.
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68
Costruire «buone domande» da porre al testo
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69
Creare - Generare
Generare
(ipotesi,
modelli
alternativi,
…)
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Creare - Pianificare
Come potrebbe un tuo compagno
rispondere alle domande che hai
inventato? Prova a dargli dei
suggerimenti!
70
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
71
Creare - Pianificare
Pianificare (definire piani, progettare
sequenze di azioni, prevedere)
1. Progetta un prodotto che ritieni innovativo e di cui
secondo te vi è particolare necessità. Disegnalo e
descrivilo dettagliatamente.
2. Supponiamo che Garibaldi non si fosse fermato di
fronte all’ingiunzione di Vittorio Emanuele II di cedere
le armi, ma avesse cercato di proseguire con il suo e-
sercito verso Roma. Spiega cosa sarebbe potuto
succedere in relazione alla situazione politico-militare
dell’epoca.
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Creare - Produrre
Scrivi le risposte che secondo te sono
corrette alle domande che hai
inventato sul testo che hai letto.
72
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
73
Creare - Produrre
Produrre (mettere in atto i piani definiti)
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
…
74
Guide operative
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Formulare obiettivi di curricolo
verticale con A&K (1/4)
75
Cogliere … (elementi chiave, collegamenti e relazioni, …)
Identificare … (dati e incognite, obiettivi, punti non chiari,
…)
Individuare … (elementi chiave, collegamenti e relazioni,
risorse necessarie, …)
Localizzare … (informazioni, concetti, …)
Riconoscere …(situazioni problematiche, informazioni date
e informazioni mancanti, …)
Scegliere … (le risorse più opportune, …)
Selezionare … (le risorse più opportune, …)
Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Formulare obiettivi di curricolo
verticale con A&K (2/4)
76
Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
Analizzare … (contenuti, processi, …)
Attribuire … (punti di vista, posizioni di autori differenti, …)
Calcolare … (applicando algoritmi, …)
Classificare … (contenuti, processi, soluzioni, …)
Confrontare … (contenuti, processi, soluzioni, strategie, …)
Costruire … (prodotti, …)
Descrivere … (oggetti, processi, soluzioni, …)
Dimostrare … (soluzioni, …)
Eseguire … (procedure, …)
Formulare … (piani di azione, strategie, soluzioni, …)
Ideare … (soluzioni, strategie, …)
Ipotizzare … (soluzioni, strategie, …)
Organizzare … (contenuti, processi, eventi, …)
Pianificare … (sequenze di azioni, processi, strategie, …)
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Formulare obiettivi di curricolo
verticale con A&K (3/4)
77
Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
Produrre … (prodotti, …)
Progettare … (soluzioni, strategie, …)
Rappresentare graficamente … (contenuti, processi, problemi, soluzioni,
strategie, …)
Realizzare … (prodotti, elaborati, …)
Riassumere … (contenuti, processi, …)
Ricavare … (implicazioni, conclusioni, sintesi, …)
Riformulare … (problemi, soluzioni, strategie, …)
Spiegare … (fenomeni, processi, …)
Tradurre da un formalismo ad un altro … (contenuti, processi, …)
Trovare esempi di … (contenuti, processi, …)
Trovare similarità e differenze in … (contenuti, processi, …)
Utilizzare un modello per … (risolvere un problema, …)
Utilizzare una procedura per … (risolvere un problema, …)
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Formulare obiettivi di curricolo
verticale con A&K (4/4)
78
Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
Argomentare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate
nella risoluzione di un problema, …)
Chiarificare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate
nella risoluzione di un problema, …)
Criticare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
Difendere … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
Giudicare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
Giustificare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate
nella risoluzione di un problema, …)
Motivare … (le proprie proposte, le proprie soluzioni, le strategie applicate nella
risoluzione di un problema, …)
Trovare errori … (nelle proprie proposte, nelle proprie soluzioni, nelle strategie
applicate nella risoluzione di un problema, …)
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Esercitare le capacità di base
con A&K (1/8)
79
Processi Attività didattiche / Consegne valutative
Rievocare Qual è il nome di questo/a … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema,
immagine, suono, filastrocca/canzone, video, situazione, oggetto)?
Recita la filastrocca/canzone (che hai già imparato) dal nome …
Ricostruisci la situazione (che hai vissuto) …
Dimmi la definizione (che hai già incontrato) di …
Trova un sinonimo per …
Riconoscere Guarda questa figura. Dove si trova questo/a … (testo, immagine, situazione, oggetto)?
Da quali elementi l’hai riconosciuto?
Quale tra questi nomi … è quello corretto per questo/a … (testo, problema, formula,
procedura, sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, situazione,
oggetto)?
Interpretare Descrivi con parole tue questo/a … (testo, problema, formula, procedura, sequenza,
schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale,
situazione, oggetto).
Trasforma questo/a … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema,
immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione,
oggetto) in un/una … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema, immagine,
suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto).
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Esercitare le capacità di base
con A&K (2/8)
80
Processi Attività didattiche / Consegne valutative
Esemplificare Trova gli esempi possibili di … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema,
immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione,
oggetto) che rientrano nella seguente categoria: …
Classificare Dato il/la seguente … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema, immagine,
suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto)
classificalo nella categoria corretta tra quelle proposte.
Riassumere Riassumi con una sola parola il/la seguente … (testo, problema, formula, procedura,
sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione
teatrale, situazione, oggetto).
Trova un titolo per il/la seguente … (testo, problema, formula, procedura, sequenza,
schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale,
situazione, oggetto).
Inferire Trova gli elementi comuni tra questo/a … (testo, problema, formula, procedura, sequenza,
schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale,
situazione, oggetto) e questo/a … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema,
immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione,
oggetto).
Trova il/la concetto/principio/caratteristica/regola che accomuna questi/e tre … (testi,
problemi, formule, procedure, sequenze, schemi, immagini, suoni, filastrocche/canzoni,
video, recite/rappresentazioni teatrali, situazioni, oggetti).
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Esercitare le capacità di base
con A&K (3/8)
81
Processi Attività didattiche / Consegne valutative
Confrontare Trova tutte le differenze tra questo/a … (testo, problema, formula, procedura, sequenza,
schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale,
situazione, oggetto) e questo/a… (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema,
immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione,
oggetto).
Identifica le corrispondenze tra questi/e … (testi, problemi, formule, procedure, sequenze,
schemi, immagini, suoni, filastrocche/canzoni, video, recite, situazioni, oggetti).
Identifica le analogie (es. coltello-forchetta) tra questi/e … (testi, problemi, formule,
procedure, sequenze, schemi, immagini, suoni, filastrocche/canzoni, video, recite, situazioni,
oggetti).
Spiegare Identifica i nessi causa-effetto presenti in questo/a … (testo, problema, procedura, sequenza,
schema, immagine, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione).
Spiega perché è successo l’evento … in questo/a … (testo, problema, procedura, sequenza,
schema, immagine, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione).
Eseguire Esegui la seguente … (procedura, sequenza, filastrocca/canzone, recita/rappresentazione
teatrale).
Applica il/la seguente … (formula, procedura, sequenza, schema) sui dati che ti vengono
forniti.
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Esercitare le capacità di base
con A&K (4/8)
82
Processi Attività didattiche / Consegne valutative
Implementare Costruisci un/una … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema,
immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale,
situazione, oggetto) sulla base degli elementi che ti vengono forniti.
Differenziare Identifica gli elementi principali e quelli secondari in questo/a … (testo, problema,
formula, procedura, sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video,
recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto).
Trova ciò che manca in questo/a … (testo, problema, formula, procedura, sequenza,
schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale,
situazione, oggetto).
Elenca quello che ti serve per costruire un/una … (testo, problema, formula, procedura,
sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video,
recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto) che rispetti le seguenti
caratteristiche: …
Esamina il seguente testo … e distingui i fatti dalle opinioni.
Identifica i dati utili e non utili per risolvere questo problema …
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Esercitare le capacità di base
con A&K (5/8)
83
Processi Attività didattiche / Consegne valutative
Organizzare Riorganizza gli elementi principali presenti in questo/a … (testo, problema, formula,
procedura, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione
teatrale, situazione, oggetto) e costruisci un/una … (procedura, sequenza, schema, mappa
concettuale, filastrocca/canzone, video).
Costruisci un/una … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema, immagine,
suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto) a
partire dai seguenti elementi dati: …
Usa questo modello per costruire un/una … (testo, problema, formula, procedura,
sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione
teatrale, situazione, oggetto).
Costruisci un sistema di categorie (classificazione mono e bidimensionale, tassonomia)
per classificare questi/e … (testi, problemi, formule, procedure, sequenze, schemi,
immagini, suoni, filastrocche/canzoni, video, recite/rappresentazioni teatrali, situazioni,
oggetti).
Spiega a cosa serve questo elemento … all’interno di questo/a … (testo, problema,
formula, procedura, sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video,
recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto).
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Esercitare le capacità di base
con A&K (6/8)
84
Processi Attività didattiche / Consegne valutative
Attribuire Descrivi il punto di vista del … (personaggio, autore) a partire dal/dalla seguente … (testo,
procedura, sequenza, schema, immagine, filastrocca/canzone, video,
recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto).
Spiega cosa ci vuol dire, secondo te, l’autore del/della seguente … (testo, procedura,
schema, sequenza, immagine, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione
teatrale, situazione, oggetto).
Controllare Trova gli errori e le incongruenze nel/nella seguente … (testo, problema, formula,
procedura, sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video,
recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto).
Spiega se secondo te il/la seguente … (testo, formula, procedura, sequenza, schema,
immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, oggetto) è
adeguato per questi scopi: …
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Esercitare le capacità di base
con A&K (7/8)
85
Processi Attività didattiche / Consegne valutative
Criticare Assegna un punteggio da 0 a 5 al/alla seguente … (testo, problema, formula, procedura,
sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione
teatrale, situazione, oggetto) sulla base di questo sistema di criteri: …
Stabilisci quale tra queste soluzioni … è la migliore per questo problema … e spiega il
perché.
Stabilisci una priorità nelle seguenti cose da fare … quando devi …
Trova tra questi/e … (testi, problemi, formule, procedure, sequenze, schemi, immagini,
suoni, filastrocche/canzoni, video, recite/rappresentazioni teatrali, situazioni, oggetti) quello
che soddisfa tutti questi criteri: …
Dopo aver visto i risultati ottenuti dall’applicazione del/della seguente … (formula,
procedura, sequenza, schema, strumento), stabilisci se i seguenti scopi sono stati
raggiunti: …
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
Esercitare le capacità di base
con A&K (8/8)
86
Processi Attività didattiche / Consegne valutative
Generare Costruisci un’immagine mentale per poter ricordare il/la seguente … (testo, problema,
formula, procedura, sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video,
recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto).
Costruisci un/a … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema, immagine,
suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto) che
dia il seguente messaggio: …
Osserva il/la seguente … (testo, problema, formula, procedura, sequenza, schema,
immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione,
oggetto) ed inventane uno migliore che soddisfi gli stessi scopi.
Inventa dei possibili campi di applicazione per il/la seguente … (testo, formula, procedura,
sequenza, schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione
teatrale, oggetto).
Formula un’ipotesi per spiegare il seguente … (evento, situazione).
Pianificare Scrivi un progetto per costruire un/a … (testo, problema, formula, procedura, sequenza,
schema, immagine, suono, filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale,
situazione, oggetto).
Spiega come potrebbe evolvere, secondo te, la seguente situazione …
Produrre Costruisci un/una … (testo, formula, procedura, sequenza, schema, immagine, suono,
filastrocca/canzone, video, recita/rappresentazione teatrale, situazione, oggetto) per risolvere
il seguente problema … (che non hai mai affrontato prima).
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
…
87
Riassumendo …
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
10 passi per costruire il curricolo verticale
88
Passo Esempio Chi fa cosa e come
1. Prendere visione del
Profilo dello studente al
termine del primo ciclo
di istruzione e
riconoscerne le
implicazioni sull’offerta
formativa di Istituto
[…] Dimostra una padronanza della lingua
italiana tale da consentirgli di comprendere
enunciati e testi di una certa complessità, di
esprimere le proprie idee, di adottare un
registro linguistico appropriato alle diverse
situazioni. […]
Il Profilo, i Traguardi e gli
Obiettivi generali di
apprendimento sono
esplicitati dalle
Indicazioni nazionali. I
Dipartimenti scolastici (o
gruppi di lavoro
«verticali» appositamente
costituiti) devono definire
i Traguardi e gli Obiettivi
che intendono
perseguire, adeguati alla
specifica realtà della
scuola. Tale definizione
deve tenere conto di
scelte relative ai nuclei
fondanti delle discipline.
2. Definire i Traguardi
per lo sviluppo delle
competenze da inserire
nel Curricolo
L’allievo partecipa a scambi comunicativi
(conversazione, discussione di classe o di
gruppo) con compagni e insegnanti
rispettando il turno e formulando messaggi
chiari e pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
3. Definire gli Obiettivi
(generali) di
apprendimento
collegati ai Traguardi
Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
10 passi per costruire il curricolo verticale
89
Passo Esempio Chi fa cosa e come
4. Trasformare
gli Obiettivi
generali di
apprendimento
in Obiettivi
specifici di
apprendimento
collegandoli a
dei contenuti ben definiti
Comprendere le
esposizioni
dell’insegnante
relative ai grandi
cambiamenti del
Neolitico
attraverso
l’ascolto, la lettura
di testi, la visione di documentari.
I Dipartimenti
scolastici devono
sostanziare gli
Obiettivi generali
definiti collegandoli
a dei contenuti
definiti e ben focalizzati.
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
10 passi per costruire il curricolo verticale
90
Passo Esempio Chi fa cosa e come 5.
Formulare
operativam
ente gli
obiettivi
specifici di
apprendimento
L’allievo è in grado di:
Riformulare (ripetere con parole
proprie) quanto esposto
dall’insegnante relativamente ai
grandi cambiamenti del Neolitico.
Trovare esempi di cambiamenti
avvenuti nel Neolitico.
Classificare i cambiamenti che gli
vengono proposti nelle categorie
“Cambiamenti avvenuti nel
Paleolitico” e “Cambiamenti avvenuti
nel Neolitico”.
Riassumere (estrapolare le idee
principali) da un testo descrittivo sui
cambiamenti avvenuti nel Neolitico.
Trovare similarità e differenze tra
diverse descrizioni della vita
quotidiana del Neolitico.
Spiegare (ricostruire la catena
causale di eventi) il processo che ha
portato ai grandi cambiamenti del Neolitico.
I Dipartimenti scolastici devono dare
una formulazione operativa agli obiettivi
specifici. Tale formulazione sarà quella
che verrà inserita nel Curricolo
d’Istituto.
Una formulazione è operativa se
consente di dire se l’obiettivo è stato
raggiunto o meno, quindi deve
contenere un riferimento preciso ai
processi cognitivi che l’allievo dovrà
attivare nel perseguire l’obiettivo.
Nell’esempio a fianco gli obiettivi fanno
riferimento ai processi: interpretare,
esemplificare, categorizzare,
riassumere, inferire, confrontare,
spiegare
Essendo riferiti a competenze, gli
obiettivi operazionalizzati
corrispondenti ad un Traguardo devono
comprendere descrittori corrispondenti
a Strutture di interpretazione, Strutture di azione, Strutture di autoregolazione).
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
10 passi per costruire il curricolo verticale
91
Passo Esempio Chi fa cosa e come
6. Definire
una
scansione
temporale
per il
raggiungime
nto degli
obiettivi
operazionalizzati
Gli obiettivi
elencati
precedentemente
verranno
perseguiti nel
primo
quadrimestre
della classe terza, scuola primaria.
I Dipartimenti
scolastici
definiscono la
scansione degli
obiettivi
operazionalizzati
anno per anno e
quadrimestre per quadrimestre.
Roberto Trinchero – Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione – Università degli studi di Torino
10 passi per costruire il curricolo verticale
92
Passo Esempio Chi fa cosa e come 7. Definire le
attività
formative
collegate al
raggiungime
nto di
ciascun obiettivo
Ascolta l’esposizione
dell’insegnante, leggiamo insieme
il testo …., guardiamo insieme il
documentario …. Durante queste
attività annota sul quaderno quelli
che secondo te sono i concetti (es.
l’agricoltura) e le affermazioni
principali che sono state fatte sui
concetti (es. “Nel Neolitico si sono
affermate le società agricole”).
Apriremo poi una discussione in
classe dove ciascuno di voi
esporrà i concetti e le affermazioni che ha annotato sul quaderno.
I Dipartimenti scolastici
definiscono linee guida ed
attività di esempio da
svolgere in classe per il
perseguimento
dell’obiettivo. Nel far questo
delineano sinergie tra
discipline (strategie di
integrazione, aggregazione
in aree) attività
interdisciplinari ed attività a
classi aperte.
Le attività vengono
formalizzate in apposite
Unità di Apprendimento (UdA).
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10 passi per costruire il curricolo verticale
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Passo Esempio Chi fa cosa e come 8. Definire
le
consegne
valutative
per
controllar
e il
raggiungi
mento di
ciascun obiettivo
Nella prima fase della prova, componi
una mappa concettuale che
rappresenti al meglio le condizioni di
vita nel Neolitico. I concetti sulla
mappa devono essere corredati da
semplici disegni illustrativi (anche
schematici). La mappa deve contenere
almeno 10 concetti ed essere
strutturata in forma gerarchica
(concetto principale in alto, concetti di
primo livello, concetti di secondo
livello, ecc.). Nel farla non puoi aiutarti
con il libro di testo o con il quaderno.
Nella seconda fase della prova illustra
oralmente le condizioni di vita nel
Neolitico servendoti della mappa che
hai costruito e giustificando le scelte che hai fatto per costruirla.
I Dipartimenti scolastici
definiscono le consegne
valutative, specificando:
a) la performance che lo
studente deve compiere
(es. “Produrre un testo
descrittivo su un tema
assegnato …”); b) le
condizioni in cui tale
performance è chiamata a
svolgersi (es. “… senza
l’ausilio del dizionario …);
c) i criteri di valutazione
della stessa (“… di
almeno due cartelle, con
contenuti coerenti a
quanto illustrato sul libro di testo”).
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10 passi per costruire il curricolo verticale
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Passo Esempio Chi fa cosa e come 9. Definire i profili di
competenza e/o le
rubriche valutative
utili per stabilire il
livello di
raggiungimento di
ciascun obiettivo e
collegare il
raggiungimento
dell’obiettivo a
quello che dovrà
essere il giudizio
sulla Scheda finale
di certificazione delle competenze
Vedere slides successive.
I Dipartimenti scolastici
definiscono i profili di
competenza in cui gli obiettivi
formulati operativamente al
punto 5 vengono declinati per i
livelli iniziale, base, intermedio,
avanzato.
Se a questi profili vengono
allegati esempi di prestazioni e
regole di assegnazione di
punteggi, i profili diventano
rubriche valutative.
Le consegne valutative e le
rubriche relative vengono
formalizzate in apposite Prove
Comuni (PC).
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10 passi per costruire il curricolo verticale
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Passo Esempio Chi fa cosa e come 10. Messa a
regime del
Curricolo e
suo monitoraggio
Condivisione di obiettivi,
attività didattiche
(espresse dalle UdA) e
valutative (espresse dalle
PC).
Formazione dei colleghi
all’utilizzo delle UdA e PC
prodotte dall’attività del
Dipartimento, ad esempio
con la strategia del peer
tutoring (un collega più
esperto nell’applicazione di
una data UdA ne guida un altro alle prime armi).
Il Dipartimento opera per far sì
che il Curricolo sia
effettivamente applicato
nell’attività corrente dei suoi
membri, ossia che gli obiettivi
perseguiti siano quelli
concordati, che le UdA e le PC
siano effettivamente utilizzate
da tutti i suoi membri.
Il Dipartimento organizza azioni
di monitoraggio per individuare
criticità nell’applicazione del
Curricolo e definire strategie per
superarle (es. diari di bordo,
riunioni periodiche con
resoconti di attività ed esiti degli allievi, interosservazione).
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Fine
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