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Progettazione 2017 1 Allegato 1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: CITTÀ DI TORINO 2) Codice di accreditamento: NZ01512 3) Albo e classe di iscrizione: Albo regionale 1^ classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E16 Educazione e promozione culturale – Attività interculturali 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Presentazione dell’ente proponente Il progetto nasce dalla collaborazione e sinergia tra 2 enti proponenti: Centro Interculturale della Città di Torino Associazione di Animazione Interculturale – ASAI i quali collaborano da più anni attraverso una Convenzione, sia per la formazione degli Animatori Interculturali sia per la realizzazione di progetti rivolti ai giovani. CENTRO INTERCULTURALE Il Centro Interculturale della Città di Torino è un Servizio della Città di Torino (Direzione Servizi Culturali e Ammnistrativi – Area Cultura)); nasce nel 1996 come punto di incontro, riconoscimento e valorizzazione delle varie culture presenti in città attraverso le persone che la abitano. E’ luogo di formazione per giovani e adulti, nativi e migranti che consente di realizzare momenti di riflessione comune su temi legati alla cittadinanza e alla convivenza; è uno spazio per laboratori interculturali: artistici, linguistici e di cura di sé (si attinge dalle culture del mondo per proporre percorsi quali musica, danza, fotografia, teatro, yoga, discipline orientali…). Il Centro offre un importante servizio informativo attraverso il sito www.interculturatorino.it che ospita informazioni circa le attività del Centro (corsi di formazione, mostre, convegni, seminari) ma offre anche ampia visibilità agli eventi interculturali che si svolgono a Torino e in Italia. Il Centro occupa uno spazio di circa 3000 mq situati su 4 piani con ampie aule e corridoi dove realizzare sia corsi di aggiornamento sia workshop. Alcune aule sono adibite allo studio della musica e dotate di strumenti musicali, altre dotate di pc e videoproiettore e altre libere per workshop interattivi. Il Centro comprende inoltre una sala conferenze attrezzata da 99 posti e ampi spazi verdi esterni con panchine e attrezzature per le attività estive (tavoli, rete per pallavolo). Per l’attività del Progetto si intende mettere a disposizione tutto il 3° piano comprensivo di: biblioteca e aula studio (entrambe di circa 70 mq l’una dotate di tavoli per studio) più 4 aule. Indicatori di affluenza - settembre 2016-giugno 2017:

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Progettazione 2017

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Allegato 1

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE 1) Ente proponente il progetto:

CITTÀ DI TORINO 2) Codice di accreditamento:

NZ01512 3) Albo e classe di iscrizione:

Albo regionale 1^ classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto:

G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio 5) Settore ed area di intervento del progetto con rela tiva codifica (vedi allegato 3):

E16 Educazione e promozione culturale – Attività interculturali 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rap presentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari d el progetto:

Presentazione dell’ente proponente

Il progetto nasce dalla collaborazione e sinergia tra 2 enti proponenti:

� Centro Interculturale della Città di Torino � Associazione di Animazione Interculturale – ASAI

i quali collaborano da più anni attraverso una Convenzione, sia per la formazione degli Animatori Interculturali sia per la realizzazione di progetti rivolti ai giovani. CENTRO INTERCULTURALE Il Centro Interculturale della Città di Torino è un Servizio della Città di Torino (Direzione Servizi Culturali e Ammnistrativi – Area Cultura)); nasce nel 1996 come punto di incontro, riconoscimento e valorizzazione delle varie culture presenti in città attraverso le persone che la abitano. E’ luogo di formazione per giovani e adulti, nativi e migranti che consente di realizzare momenti di riflessione comune su temi legati alla cittadinanza e alla convivenza; è uno spazio per laboratori interculturali: artistici, linguistici e di cura di sé (si attinge dalle culture del mondo per proporre percorsi quali musica, danza, fotografia, teatro, yoga, discipline orientali…). Il Centro offre un importante servizio informativo attraverso il sito www.interculturatorino.it che ospita informazioni circa le attività del Centro (corsi di formazione, mostre, convegni, seminari) ma offre anche ampia visibilità agli eventi interculturali che si svolgono a Torino e in Italia.

Il Centro occupa uno spazio di circa 3000 mq situati su 4 piani con ampie aule e corridoi dove realizzare sia corsi di aggiornamento sia workshop. Alcune aule sono adibite allo studio della musica e dotate di strumenti musicali, altre dotate di pc e videoproiettore e altre libere per workshop interattivi. Il Centro comprende inoltre una sala conferenze attrezzata da 99 posti e ampi spazi verdi esterni con panchine e attrezzature per le attività estive (tavoli, rete per pallavolo). Per l’attività del Progetto si intende mettere a disposizione tutto il 3° piano comprensivo di: biblioteca e aula studio (entrambe di circa 70 mq l’una dotate di tavoli per studio) più 4 aule.

Indicatori di affluenza - settembre 2016-giugno 2017:

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Formazione: circa 500 persone; Eventi e manifestazioni: circa 14.000 presenze; Laboratori artistici: circa 600 persone; Attività rivolte a giovani ed adolescenti: circa 200 partecipanti di cui 80% di origine straniera anche se molti già nati in Italia (Albania, Bangladesh, Cina, Costa D’Avorio, Ecuador, Egitto, Ghana, Marocco, Moldavia, Nigeria, Perù, Romania, Senegal, Tunisia). I ragazzi sono prioritariamente residenti nella circoscrizione 6^ e la maggioranza frequenta le scuole medie superiori (tecniche e professionali principalmente del territorio ma non solo);

Tipologia partecipanti: Insegnanti, educatori, formatori, studenti, operatori degli enti pubblici e del privato sociale e cittadini nativi e migranti interessati ai temi più significativi in ambito interculturale, quali le culture altre, i diritti umani, la globalizzazione, l'emigrazione e l'immigrazione, l'integrazione sociale; giovani e adolescenti. Il Centro interculturale si rivolge a tutti i cittadini di Torino ma, per quel che riguarda i giovani, coinvolge in modo prioritario i ragazzi della circoscrizione 6, territorio in cui è situato il Centro.

ASAI – ASSOCIAZIONE ANIMAZIONE INTERCULTURALE L’ASAI è un’associazione di volontariato, che opera dal 1995 nel territorio della Città e della Provincia di Torino, con l’obiettivo di promuovere iniziative interculturali sul territorio, coinvolgendo i cittadini in azioni attive e concrete dirette all’integrazione e alla convivenza nel tessuto urbano. È formata da operatori sociali, animatori, educatori, tirocinanti, insegnanti, psicologi e da circa 600 volontari (cittadini, genitori, famiglie, insegnanti in pensione, giovani ed adulti), che studiano e progettano interventi educativi, quali il sostegno scolastico, i corsi di Italiano L2 per stranieri, i laboratori artistici ed espressivi, gli spazi di confronto tra pari, l’orientamento e l’accompagnamento alla formazione professionale e al lavoro, l’educativa di strada e del territorio, l’estate ragazzi e l’estate adolescenti, le occasioni di dialogo e interazione con il mondo degli adulti e delle istituzioni. L’ASAI è oggi presente in cinque circoscrizioni (sulla base del nuovo accorpamento) con due centri aggregativi, uno sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro, diversi progetti realizzati direttamente nelle scuole primarie e secondarie (citiamo per tutti il “Provaci Ancora Sam!” che coinvolge 5 circoli didattici), progetti mirati di doposcuola e attività laboratoriali di quartiere, percorsi formativi per giovani e adulti sui temi dell’educazione, dell’animazione e dell’intercultura. Il centro aggregativo di San Salvario, il CasAdò, dove verrà sviluppato il progetto, è uno spazio direttamente accessibile dal marciapiede, di circa 300 mq con aule polifunzionali utilizzabili sia per attività prettamente scolastiche (doposcuola, formazione, focus group), sia per attività aggregative ed espressive (laboratori, incontri, feste), una sala insonorizzata per attività musicali (prove delle band che frequentano il centro, laboratori musicali e di ballo) e una sala informatica dotata di pc, stampanti, videoproiettore.

Indicatori di affluenza - settembre 2016- giugno 2017: Minori e giovani (allievi della scuola primaria e delle scuole secondarie di I e II grado):

• Sostegno scolastico: circa 1400; • Interventi e progetti nelle scuole: circa 400; • Corsi di Italiano: circa 300; • Percorsi di orientamento e inserimento al lavoro (nuovi inserimenti nel sistema PILA): 106; • Attività artistico - espressive: circa 700; • Attività formative: circa 300; • Estate ragazzi: circa 400; • Estate adolescenti: circa 150.

Adulti: • Corsi di Italiano L2: circa 350 persone; • Orientamento e inserimento al lavoro (nuovi inserimenti nel sistema PILA): circa 212

persone; • Percorsi formativi: circa 200 persone.

Manifestazioni ed eventi: circa 3000 persone (Giochi senza Barriere, Feste conclusive, Festa Centro Interculturale). I minori e i giovani coinvolti risiedono prevalentemente nelle circoscrizioni in cui l’ASAI è presente con l’offerta di servizi e progetti (Circoscrizioni 2, 4, 6, 7, 8), ma, soprattutto per la fascia dei giovani, molti arrivano anche dalle restanti circoscrizioni della Città e, alcuni, anche dai Comuni della prima cintura. La provenienza del pubblico adulto, afferisce invece all’intero territorio cittadino.

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Tipologia partecipanti: Bambini, ragazzi, giovani, genitori, cittadini nativi e migranti, insegnanti, educatori. LA COLLABORAZIONE TRA I DUE ENTI Rispetto alla tipologia del servizio offerto, il Centro Interculturale ed ASAI collaborano da anni in un processo di co-progettazione per garantire un servizio rivolto al sostegno dei giovani e delle loro famiglie, omogeneo e capillare sul territorio: l’offerta proposta dai soggetti istituzionali, non soddisfa l’intero bisogno. Nello specifico anche le attività promosse dal Centro interculturale a favore dei giovani sono rese possibili da una forte sinergia e collaborazione con le realtà del privato sociale del territorio con le quali negli anni si è andata instaurando una relazione educativa proficua a favore delle giovani generazioni. Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio inoltre è in continuità con i precedenti progetti, “PEER-ME”, relativo all’annualità scorsa (scadenza 6 novembre 2017) e con il progetto “MENTOR FOR YOU” di prossimo avvio (dicembre 2017). Nell’anno scolastico 2016-2017 il progetto ha coinvolto oltre 150 giovani i quali complessivamente risultano aver migliorato il loro esito formativo e scolastico, diminuendo il numero di debiti formativi o insufficienze presenti al momento d’ingresso. Inoltre, sono stati realizzati 4 percorsi di cittadinanza attiva e 8 laboratori artistici ed i ragazzi hanno partecipato a 10 eventi culturali nell’anno. Il mentoring è divenuto nel tempo il filo conduttore del progetto, a partire dall’esperienza di peer tutor (“Peer-tutoring, un’esperienza interculturale”), passando alla figura del mentor nel progetto PEER-ME, dove il mentore opera in collaborazione con educatori, volontari e volontari del Servizio Civile per arrivare al progetto MENTOR FOR YOU dove la metodologia del mentoring è stata portata a sistema al fine di offrire ai beneficiari una opportunità diversa e più funzionale per affiancarli nel loro percorso di crescita; al contempo si intende offrire agli operatori e ai Volontari del Servizio Civile una metodologia di lavoro efficace e sperimentabile in contesti differenziati. Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende partire da quanto fino ad ora sperimentato per porre al centro gli adolescenti delle scuole superiori rendendoli oltre che destinatari del mentoring, anche protagonisti diretti divenendo loro stessi mentori di bambini più piccoli (doppio binario di sperimentazione). Inoltre il progetto intende porre un’attenzione particolare ai senior quali ulteriore target dell’azione di welfare di comunità che si vuole porre in essere, attraverso l’attivazione di coloro che vivono il territorio, rendendoli protagonisti di azioni di cittadinanza attiva. La chiave del progetto sarà rappresentata dal mentoring come trait d’union fra le azioni e i beneficiari dell’intervento: mentoring fra adolescenti e bambini, mentoring fra adolescenti e giovani universitari, mentoring fra senior e giovani. La figura del mentor infatti continua a rappresentare di fatto ancora una novità nel panorama italiano in quanto spesso confusa con altre figure di sostegno e supporto ai giovani. Si pensi ad esempio all’esperienza tedesca sperimentata dall’associazione Verikom (DE) che vede la figura del mentor come una figura professionale, riconosciuta anche a livello economico. Essenziale risulta essere infatti il legame di provenienza e/o di contesto, la prossimità di età e la condivisione di aspetti che riguardano non solo l’andamento scolastico e formativo, ma anche di crescita personale. Inoltre rispetto al tema del mentoring, sia il Centro Interculturale che l’ASAI, fanno parte della rete transnazionale SIRIUS che rappresenta un importante luogo di scambio a livello europeo sulle esperienze di peer tutoring e peer mentoring. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Terremondo, da gennaio 2016 a luglio 2017 è stata attivato presso il Centro Interculturale la sperimentazione legata al progetto Erasmus+ Eduqual che prevede per l’appunto la sperimentazione e la definizione di un modello di mentoring condiviso fra i tre paesi coinvolti (Spagna, Italia e Germania). Tenuto conto del legame instauratosi con i partner, si prevede per i Volontari del Servizio Civile occasioni di scambio e di confronto con altre realtà europee (Skype conferences) per favorire la conoscenza e ampliare lo sguardo a livello europeo. La figura del mentor diventa dunque centrale per rafforzare il supporto ai ragazzi nel loro percorso di studi, e al contempo snodo e punto di collegamento fra gli adolescenti e gli educatori e gli adolescenti e i bambini più piccoli. Fondamentale risulterà oltre al legame fra mentor e mentees (nei diversi livelli), la relazione con le famiglie e con il territorio al fine di rafforzare la rete attorno ai beneficiari di progetto (adolescenti e bambini). In particolare il mentor potrà diventare la figura di riferimento per il ragazzo/a seguito/a affiancandolo in particolare nel sostegno scolastico, nel supporto durante la scelta del percorso di studi, o più generalmente per sostenere i più giovani che si trovano in posizioni di vulnerabilità e per aiutarli a perseverare nella vita. Per questo motivo accanto alle attività più didattiche e formative, si prevede

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una forte azione di socializzazione essenziale per favorire le capacità relazionali e promuovere la conoscenza di mondi e modalità diverse. Punto focale sarà la valorizzazione delle competenze, delle capacità e delle positività dei ragazzi coinvolti. I mentori – che spesso hanno la stessa radice etnica e sociale dei loro allievi – svolgono un ruolo di modello, dimostrando che è possibile avere successo anche quando si proviene da una famiglia disagiata o da un quartiere malfamato. Il mentoring incide particolarmente sui giovani che hanno status socio-economico basso e quando ci sono situazioni caratterizzate da un contesto svantaggiato. L’efficacia dei progetti aumenta nelle situazioni e nelle esigenze specifiche di ragazzi che non hanno modelli positivi di riferimento o adulti che li sostengano nella vita quotidiana. Da questa fase recettiva in qualità di beneficiari i ragazzi potranno a loro volta sperimentarsi e cimentarsi come mentori di bambini, promuovendo da un lato una forte azione di sostegno a favore dei più piccoli e al contempo mettendo a frutto quanto ricevuto come mentees. Nel complesso l’azione proposta con il presente progetto rappresenta una risposta concreta ad un bisogno del territorio e dei cittadini, ovvero la gestione, il sostegno e il supporto alla crescita armonica dei giovani (preadolescenti ed adolescenti) del proprio territorio attraverso la creazione di un welfare di comunità che veda coinvolti come protagonisti attivi anche i senior. I volontari del Servizio Civile rappresenterebbero un validissimo supporto soprattutto ai mentor per poter garantire una fluidità dell’intervento, strutturare un vero e proprio team di coordinamento e creare una relazione costante di fiducia e di continuità con l’utenza. Descrizione del contesto locale La popolazione nella Città di Torino al 31.12.2016 è pari a 888.921 abitanti, di cui cittadini stranieri 132.730, pari al 15% circa della popolazione totale. Di questi 29.311 sono minorenni [fonte: Città di torino – Ufficio Statistica Dati 2016]. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 39,7% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (12,9%) e dal Perù (5,7%). Rispetto ai dati scolastici, la presenza degli alunni stranieri nelle scuole della Città metropolitana di Torino confermano sostanzialmente il trend degli ultimi anni e sono nel loro complesso in linea con l’andamento nazionale rispetto alle tipologie di tale segmento della popolazione scolastica. Nell’anno scolastico 2015/2016, il 12,39% della popolazione scolastica piemontese è composta da alunni con cittadinanza non italiana. Nello specifico sono 59.419 gli alunni stranieri e di essi il 39,97% frequenta la scuola primaria, il 24,32% la scuola secondaria di I grado e il 35,70% la scuola secondaria di II grado. Le seconde generazioni rappresentano il 55,90% degli alunni con cittadinanza non italiana [fonte: Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino: rapporto 2015]. Tra le province del Piemonte, la città metropolitana di Torino registra la presenza del 50,59% di alunni con cittadinanza non italiana. I 30.058 alunni stranieri iscritti nella Città metropolitana di Torino, sono distribuiti per il 48,82% nella scuola primaria, per il 24,05% nella scuola secondaria di I grado e per il 30,13% nella scuola secondaria di II grado

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[fonte: Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino: rapporto 2015]. Rispetto alla scelta degli studenti delle superiori, anche nell’anno scolastico 2015/2016, i dati confermano la preferenza degli alunni con cittadinanza non italiana che scelgono di iscriversi ai tecnici e ai professionali a scapito dei licei; diverse sono le scelte degli italiani che preferiscono iscriversi in un liceo. In particolare, per quanto riguarda la città metropolitana di Torino, il 38,38% degli stranieri si sono iscritti in istituti ad indirizzo tecnico, il 31,79%, in istituti professionali e il 29,83 nei licei. Il 38% degli alunni di seconda generazione, si iscrive ai licei scegliendo di non frequentare gli istituti professionali. Il liceo scientifico, i tecnici del settore economico e i professionali del settore servizi sono quelli maggiormente scelti. Infatti, rispettivamente attraggono il 17,78%, il 23,20% e il 20,37% degli alunni con cittadinanza non italiana e il 23,90%, il 20,74% e il 16,67% degli stessi nati in Italia. Alunni, alunni con cittadinanza non italiana per tipologia di Istruzione (a.s. 2015/2016)

[fonte: Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino: rapporto 2015]. Città di Torino: Alunni, alunni con cittadinanza non italiana per tipologia di Istituto (a.s. 2015/2016)

[fonte: Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino: rapporto 2015].

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Un modo per valutare l’integrazione nella scuola degli studenti di origine immigrata è quello di analizzare la regolarità del percorso scolastico, ovvero il ritardo con il quale questi studenti frequentano una determinata classe rispetto a quella che sarebbe teoricamente prevista per la loro età. I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico devono venire iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa. Il ritardo degli studenti stranieri è spesso conseguente a inserimenti in classi inferiori a quelle a cui alla luce della loro età dovrebbero accedere. A ciò si aggiungono lungo il percorso i ritardi dovuti a bocciature e ripetenze. Le informazioni sull’età anagrafica degli studenti stranieri e la classe frequentata permettono di ricostruire un quadro puntale della situazione. Nel 2015/2016 l’80,4% degli studenti stranieri con 10 anni di età frequenta regolarmente la quinta classe di scuola primaria, il 14% ha un anno di ritardo, il 2% ha accumulato due anni e oltre di ritardo. Il ritardo scolastico degli studenti cresce al crescere dell’età. A 14 anni, corrispondenti alla frequenza della prima classe di secondaria superiore, la percentuale degli studenti stranieri con percorso di studio regolare si ferma al 52,0% mentre il 46,0% frequenta ancora una classe di scuola secondaria di I grado; il 34,8% è in ritardo di un anno, il 9,5% di due e l’1,7% di tre anni. All’età di 18 anni la percentuale di studenti regolari è scesa al 30,4% contro il 69,6% in ritardo: si va dal 4,8% dei 18-enni che frequenta il primo anno di secondaria di II grado al 34,0 % che frequenta il quarto anno. Tra gli studenti di secondaria di II grado in ritardo si annoverano, inoltre, più di 35.000 studenti che frequentano i corsi di secondaria di II grado a 19 anni, 20 e oltre. Il 46,5% frequenta il quinto e ultimo anno di secondaria, ma un buon 11,2% si trova ancora al primo o al secondo anno di corso. Alunni con cittadinanza italiana e non italiana in ritardo per ordine scuola (valori percentuali su 100 alunni) – A.S. 2015/2016

[fonte: Miur, Statistica e Studi, "Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano a.s. 2015/2016", Marzo 2017]. Alcuni aspetti particolari riguardano l’andamento dei ritardi nella secondaria di II grado. I dati relativi al 2015/2016 indicano che il primo anno di scuola secondaria superiore è cruciale nella determinare la situazione di ritardo degli studenti. I meccanismi di selezione prima operanti nella scuola secondaria di I grado sembrano col tempo entrare in azione nei primi anni di secondaria di II grado. Il confronto tra studenti italiani e studenti stranieri evidenzia comunque che le distanze rimangono notevoli. A livello nazionale, gli studenti italiani in ritardo nella frequenza scolastica è di circa il 10,5% contro il 32,9% degli studenti stranieri. Nell’ambito della secondaria il ritardo si accumula soprattutto negli istituti professionali e tecnici. La composizione percentuale rispetto ai tre percorsi degli studenti stranieri distinti per età, evidenzia come aumenti la quota degli studenti negli istituti professionali al crescere dell’età. A 14 anni la composizione percentuale è a favore degli iscritti ai licei: su 100 quattordicenni il 38% frequenta i licei, il 39% gli istituti tecnici e il 23% gli istituti professionali. Col crescere dell’età aumenta la quota degli studenti iscritti ai professionali, fino ad arrivare a 19 anni e oltre, età per le quali i frequentanti sono, per definizione, studenti in ritardo.

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Si osserva che la proporzione degli studenti iscritti ai professionali raggiunge il 43,6% all’età di 19 anni per salire a oltre il 50% nelle età successive. Alunni con cittadinanza non italiana settore di scuola Secondaria di II grado e anno di corso (valori percentuali) – A.S. 2015/2016

[fonte: Miur, Statistica e Studi, "Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano a.s. 2015/2016", Marzo 2017]. Risulta quindi chiaro che, se già l’inserimento nella scuola secondaria di secondo grado costituisce un primo scoglio per i ragazzi di origine straniera, il mantenimento della prestazione scolastica e lo stare al passo con i compagni italiani rappresenta un banco di prova importante. Pertanto, la possibilità di usufruire di un sostegno allo studio al fine di concludere con successo il percorso curriculare appare fondamentale per i ragazzi con background migratorio e per le loro famiglie. Accanto all’intervento rivolto ai giovani adolescenti, il progetto prevede una azione specifica sui senior del territorio, certi che l’azione di welfare debba coinvolgere tutte le fasce di età della comunità, affinchè ciascuno possa apportare il proprio contributo. È noto infatti come la popolazione anziana nel complesso sia in costante aumento. Analizzando i dati dal 2005 al 2015 nella Città di Torino1, emerge come a fronte di un aumento della popolazione, parallelamente sia aumentato la percentuale di popolazione anziana.

Serie storica dei residenti iscritti in anagrafe al 31-12 di ogni anno, dal 2005 al 2015

Anno Totale residenti 2005 900.748

2006 900.736

2007 908.129

2008 909.345

2009 910.504

2010 908.568

2011 906.874

2012 911.823

2013 905.014

2014 898.714 2015 892.276

1 Archivio Anagrafico della Città di Torino. Servizio Statistica e Toponomastica della Città. Elaborazione a cura dell'Ufficio Pubblicazioni e Analisi statistiche http://www.comune.torino.it/statistica/osservatorio/annuario/2015/

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Serie storica delle percentuali di anziani su totale popolazione dal 2005 al 2015

Anno % Anziani/popolazione

2005 23,5

2006 23,7

2007 23,7

2008 23,8

2009 23,9

2010 24

2011 24,3

2012 24,5

2013 24,.9

2014 25,2

2015 25,4

Percentuale di residenti di età superiore a 65 anni dal 2005 al 2015 Interessante notare gli indici di vecchiaia rispetto agli indici relativi ai giovani che evidenziano una netta differenza in termini percentuali. Risulta dunque evidente la necessità di intervenire e coinvolgere il target dei senior in progettualità di promozione del welfare sociale.

Indicatori strutturali della popolazione – Anno 2015 Indice di vecchiaia

205,5

Indice dipendenza anziani

40,8

Indice dipendenza giovani

19,9

Sulla base di questo trend, si evidenzia inoltre un innalzamento dell’età media

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Anno 1°

gennaio 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale

residenti Età media

2002 95.302 574.553 194.816 864.671 44,7

2003 96.831 565.819 198.994 861.644 45,0

2004 99.937 565.611 202.309 867.857 45,0

2005 104.242 585.615 212.398 902.255 45,0

2006 103.376 585.811 211.421 900.608 45,0

2007 104.624 582.146 213.799 900.569 45,1

2008 106.853 586.460 214.950 908.263 45,0

2009 108.293 584.679 215.853 908.825 45,1

2010 109.861 582.722 216.955 909.538 45,1

2011 110.892 579.431 217.240 907.563 45,3

2012 107.309 546.151 215.852 869.312 45,7

2013 109.571 546.471 216.049 872.091 45,7

2014 112.399 565.431 224.307 902.137 45,7

2015 111.804 559.262 225.707 896.773 45,9

2016 110.325 554.192 226.012 890.529 46,1

2017 108.911 551.738 226.188 886.837 46,3

Facendo una proiezione sui numeri degli over 60 per i prossimi 20 anni emerge un considerevole aumento della popolazione anziana in Piemonte.

[fonte: previsioni della popolazione anni 2016-2036, dati www.anizani.stat.it]. Ciò premesso, il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende promuovere una forte azione di supporto e di sostegno scolastico per gli adolescenti legata e connessa con attività che vedano i senior protagonisti attivi degli interventi a favore della giovane cittadinanza così come del proprio territorio. I quartieri nei quali si intende sviluppare l’intervento (Circoscrizione 6, 7, e 8), sui quali operano il Centro Interculturale e l’ASAI, sono territori nei quali, la percentuale di presenza straniera è particolarmente elevata (Circ VI 24.345, Circ 7 18.035, circ VIII 17.647 – fonte Statistica Città di Torino 31/12/2016) e quindi risulta fondamentale prevedere interventi specifici di integrazione e socializzazione per creare dei contesti positivi e favorevoli a una convivenza civile. Descrizione dei servizi analoghi Entrambi i soggetti operano in quartieri in cui è presente una struttura di casa del quartiere che offre opportunità culturali e aggregative, prevalentemente, però, rivolte alla popolazione adulta. In particolare a San Salvario è presente la Casa del Quartiere che offre attività e servizi di informazione, formazione, percorsi e attività aggregative, momenti di socializzazione; inoltre sono presenti sul territorio anche gli oratori San Luigi e della Parrocchia Santi Pietro e Paolo che svolgono

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numerose attività aggregative rivolte a giovani italiani e stranieri, nonché il Centro Lombroso 16 dove ha sede una biblioteca e spazi dedicati ad attività aggregative. Nel quartiere di Barriera di Milano/Regio Parco operano la struttura Bagni Pubblici di via Agliè che offre servizi di informazione e orientamento nonché attività culturali, e le biblioteche del territorio che offrono svariate attività legate al mondo della lettura. Inoltre è attivo un servizio di sostegno scolastico per adolescenti presso la struttura di Via Baltea 3, gestito dall’ASAI in collaborazione con il Comitato S-Nodi di Caritas che nell’A/S 2016-2017 ha coinvolto oltre 60 giovani. Il centro di Via Baltea riesce a rispondere solamente ad una parte dell’utenza complessiva richiedente tenuto conto dei numeri di capienza massima del servizio. Inoltre, trattandosi di una circoscrizione (la VI) particolarmente ampia e con caratteristiche differenziate per quartiere il territorio di riferimento del Centro interculturale va ad agire in un’area completamente diversa, offrendo in questo modo un servizio più completo e funzionale alle richieste. Inoltre nel corso dell’a/s 2016-2017, proprio per favorire la mobilità dei giovani, sono stati realizzati momenti di scambio e di collaborazione con i ragazzi di Via Baltea che hanno portato a risultati particolarmente significativi. Entrambi i territori, dunque, rimarcano la necessità di servizi di sostegno allo studio, in particolare per ragazzi che frequentano la scuola secondaria di secondo grado, in quanto anche nelle aree in cui sono già previste alcune iniziative, queste non risultano sufficienti ad esaurire la domanda (ad esempio in Barriera di Milano, dove si rileva la maggior presenza di cittadini stranieri). Quindi, risultano essenziali e necessarie le proposte strutturate per questa fascia di età offerte dal Centro Interculturale e dall’Asai. Il partner Terremondo collabora sui territori di riferimento del progetto per la realizzazione delle attività, mettendo a disposizione gli educatori per il sostegno scolastico e le attività di animazione. Parallelamente risulta particolarmente interessante interconnettere le azioni promosse a favore dei giovani con attività rivolte ai senior quali target e al contempo protagonisti attivi degli interventi proposti per renderli partecipi della vita cittadina in un’ottica di reciprocità. Destinatari e beneficiari Destinatari Destinatari dell’intervento sono circa 150 adolescenti e giovani, italiani e stranieri, della fascia d’età 11-20 anni, che già frequentano il Centro Interculturale e l’Associazione ASAI e sono coinvolti in attività sia di accompagnamento scolastico sia di fruizione e/o produzione di eventi culturali; inoltre il progetto intende rivolgersi anche ad altri ragazzi/e attraverso attività di promozione e sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi informali di incontro, con l’obiettivo di ampliare l’utenza per arrivare ad almeno 200 partecipanti. Per quanto riguarda il numero dei destinatari, si specifica che questo rimane invariato rispetto al progetto precedente, tenuto conto degli spazi disponibili nei locali degli enti coinvolti. Destinatari del progetto sono inoltre circa 50 senior che verranno coinvolti in azioni di comunità mettendo a disposizione le proprie competenze e le proprie esperienze a favore dei giovani, beneficiando al contempo di azioni ed interventi promosse dai giovani per il territorio (scambio reciproco). Beneficiari Si considerano beneficiari del presente progetto:

• Famiglie • istituzioni scolastiche • circoscrizioni e quartieri • comunità locale

Possiamo indicare in modo sintetico la ricaduta di alcuni benefici sui soggetti sopra evidenziati. Le attività di aggregazione, di promozione interculturale e di peer education contribuiscono in modo significativo al consolidamento degli obiettivi di socializzazione e di apprendimento propri della funzione didattico-pedagogica dell’ente locale e favoriscono il superamento di quei conflitti che spesso degenerano tra i ragazzi in atti di violenza e bullismo e contribuiscono all’emarginazione delle fasce più deboli. Le attività di accompagnamento scolastico (doposcuola) consentono di migliorare la riuscita scolastica e permettono alle famiglie di sentirsi sostenute nel loro importante obiettivo di successo scolastico dei figli. Le iniziative di produzione culturale sviluppano l’autostima di chi le realizza ma generano anche occasioni di benessere nell’ambito della convivenza tra le diverse comunità presenti nella realtà locale e danno l’occasione di creare dei momenti aggregativi rivolti anche alle famiglie per renderle partecipi del percorso svolto dai figli e per dar loro, al contempo, opportunità di socializzazione.

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Lo sviluppo di spazi di aggregazione che favoriscono la comunicazione tra soggetti con riferimenti culturali diversi costituisce un elemento di integrazione per le famiglie e per i ragazzi. Inoltre, aver a disposizione dei luoghi in cui indirizzare i propri figli per lo sviluppo di attività creative e didattiche, con la presenza di educatori esperti e figure adulte positive di riferimento, favorisce per le famiglie la conciliazione tra le esigenze lavorative e impegni familiari. Il coinvolgimento dei senior avrà un impatto anche sui minori, beneficiari del progetto, nonchè sulla collettività nel suo complesso tenuto conto delle ricadute positive che questo potrà avere in termini di welfare di comunità (scambio reciproco, attivazione della popolazione anziana, protagonismo attivo, etc..). L’efficacia e l’efficienza del progetto verranno monitorate nel corso del progetto attraverso la predisposizione di un set di strumenti di monitoraggio per valutare i progressi, l’efficacia e l’efficienza dell’intervento, l’impatto sul territorio. In particolare i volontari potranno essere supportati dagli OLP e dalle figure di coordinamento dei servizi in modo tale da garantire uniformità ed omogeneità in termini di formazione (per i volontari) e di attività/servizi erogati (per i beneficiari). Analisi del problema In merito al fenomeno della dispersione scolastica, si segnala un netto miglioramento del fenomeno nella nostra Regione nella quale in due anni siamo passati dal 12,7 dei ragazzi che non arrivano alla maturità, e nemmeno seguono percorsi professionalizzanti, al 10,2. Il fenomeno peraltro è molto differenziato in quanto in alcune Regioni di Italia la percentuale di dispersione è oltre il 23%. Se la lotta alla dispersione scolastica ha fatto passi in avanti, notizie meno buone vengono dagli altri indicatori che misurano i fattori più importanti per un sistema d’istruzione di qualità in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. I progressi per quanto riguarda la percentuale di completamento degli studi secondari e terziari sono stati lievi e insufficienti , di questo passo l’Italia nel 2030 avrà raggiunto soltanto il livello a cui si assesta oggi la media dei paesi europei. Fra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, sottoscritta dall’Italia e da 192 paesi, un’istruzione di qualità per tutti occupa una posizione centrale, costituendo in un certo senso una precondizione per la realizzazione degli altri obiettivi2. Occorre dunque lavorare ancora per garantire parità di accesso a tutti ad un sistema educativo e formativo di qualità. Il legame con il tessuto socio economico di provenienza dei giovani risulta essenziale per porre in evidenza alcuni fenomeni di dispersione scolastica: spesso quest’ultima infatti si associa a situazioni di difficoltà o disagio socio economico con conseguenze inevitabili anche sul percorso scolastico e formativo dei ragazzi. Scuola ed extrascuola devono dunque trovare sempre più punti di interconnessione e coesione per garantire interventi efficaci e di impatto e per far sì che il numero dei “dispersi” si riduca sempre più. Senza contare che il fenomeno di dispersione scolastica spesso si accompagna a problemi di devianza e/o di dipendenze. Tali problemi investono la popolazione nella sua totalità e sono ulteriormente rafforzati nelle famiglie immigrate a causa di fragilità specifiche:

• difficoltà di integrazione; • isolamento sociale e carenza di riferimenti tra pari per avviare processi d’identificazione

positiva; • carenza di reti informative; • difficoltà nell’orientamento e l’accompagnamento alla scelta della scuola superiore e alla

fruizione di opportunità culturali cittadine; • scarse occasioni di confronto in lingua italiana (eccetto nelle ore scolastiche); • mancanza di adulti di riferimento autorevoli e/o integrati dal punto di vista culturale e

sociale. I giovani riflettono dunque le difficoltà dei contesti familiari e sociali complessi in cui vivono e necessitano sempre più di spazi di confronto, supporto e condivisione per migliorare la propria conoscenza del contesto che li circonda e poter conseguentemente divenire adulti consapevoli nel prossimo futuro. Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende dunque dare una risposta concreta e misurabile nel tempo offrendo attività di supporto per i giovani e per le famiglie, rafforzando i legami con il territorio, coinvolgendo tutti i soggetti del territorio (senior inclusi) per 2 Andrea Gavosto - Fondazione Agnelli, campus Luigi Einaudi, presso la sede del convegno sull’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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favorire una condivisione di competenze e conoscenze, di messa in rete degli interventi e di welfare di comunità. Inoltre la valorizzazione delle competenze acquisite nelle fasi di sostegno allo studio e grazie ai propri mentor, potrà essere messa a frutto dai giovani direttamente con dei bambini più piccoli favorendo così al benessere sociale della collettività e al contempo acquisendo competenze specifiche di gestione e responsabilizzazione essenziali per il loro futuro. Il circuito virtuoso messo in atto attraverso il mentoring coinvolgerà altresì i senior, anch’essi destinatari dell’intervento. Come sopra evidenziato, la popolazione anziana è in forte crescita e la prospettiva nei prossimi anni è quella di un ulteriore aumento. Dal 2005 al 2015, la percentuale della popolazione anziana su Torino ha avuto un aumento del 1,9% (dal 23,5% del 2005 al 25,4% del 2015), l’indice di vecchiaia è pari al 205,5 e, sulla base di una previsione dal 2016 al 2036 si evidenzia un aumento della popolazione anziana pari a circa il 16% (media fra la crescita ipotetica di alcune fasce di età sopra descritte). L’ampliamento demografico della popolazione anziana non comporta di per sé aumento della socializzazione, ovvero alla crescita quantitativa non corrisponde una facilitazione dei processi socializzanti. Alcuni fenomeni sociali riguardanti la famiglia (famiglia nucleare) e il mondo del lavoro (mobilità lavorativa), hanno reso più grave la condizione dell’anziano, condannandolo ad un isolamento sociale, privandolo spesso dei legami affettivi. Solitudine e isolamento per le persone anziane è un fenomeno in crescita che va affrontato attraverso la realizzazione di politiche sociali di risocializzazione. Sviluppare e stimolare processi di socializzazione risulta dunque molto importante per differenti motivi:

• il confronto con gli altri riduce l’incertezza e aumenta l’autostima; • è fonte di stimoli positivi; • consente di ottenere approvazione e attenzione; • fornisce un sostegno emozionale.

Occorre dunque agire sul benessere collettivo, non tanto in termini quantitativi ed economici, ma andando ad agire su fattori qualitativi quali il miglioramento dei rapporti familiari e interpersonali, la capacità di interagire con altre persone, la partecipazione attiva alle iniziative della comunità, favorendo al contempo il miglioramento dell’ambiente e del contesto sociale di riferimento. Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende promuovere una forte azione di coinvolgimento attivo dei senior attraverso l’attivazione di una azione di reciprocità grazie alla quale i senior potranno mettere a disposizione dei giovani le proprie esperienze e competenze ricevendo al contempo opportunità di socializzazione attraverso attività intergenerazionali ed interculturali efficaci per garantire l’interazione fra “modi diversi o paralleli”. Tenuto conto della conformazione della popolazione del nostro territorio, si intende infatti porre particolare attenzione al coinvolgimento di senior italiani e stranieri, nonché all’interazione di questi con i giovani di diverse provenienze. Considerando, altresì, che molti giovani di origine straniera non hanno in Italia delle figure di riferimento (nonni/nonne), costoro potrebbero avvalersi del supporto di figure analoghe che allo stesso tempo beneficerebbero del valore del proprio tempo (volontariato per gli altri) avendo la possibilità di migliorare la propria situazione personale (solitudine, isolamento, etc..). 7) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generali del progetto Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende promuovere l’integrazione dei giovani italiani e stranieri, della fascia d’età 11-20 anni, attraverso una forte azione di contrasto alla dispersione scolastica e sociale utilizzando la metodologia del mentoring. Parallelamente il progetto intende agire con una forte azione di welfare di comunità che veda come protagonisti i senior dei territori coinvolti al fine di renderli protagonisti attivi degli interventi proposti a favore dei giovani del Centro Interculturale e di ASAI e affiche possano beneficiare di attività e azioni promosse a favore del protagonismo attivo (volontariato, partecipazione attiva alle proposte per il territorio, etc..). Obiettivi specifici del progetto

OBIETTIVI SPECIFICI INDICATORE SITUAZIONE DI PARTENZA

RISULTATO ATTESO

Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la

Percentuale di persone con debiti formativi o insufficienze

L’80% dei partecipanti alle attività previste dal progetto ha uno o più

Recupero di almeno un debito formativo

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Progettazione 2017

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metodologia del mentoring in una logica di reciprocità

debiti formativi o insufficienze

Favorire la partecipazione attiva e consapevole dei ragazzi alla vita cittadina: - attività di mentoring rivolto a bambini/e - partecipazione ad eventi culturali, percorsi specifici e focus group sulla cittadinanza, conoscenza del territorio, utilizzando anche i social media

numero di bambini/e seguiti nel percorso di mentoring Numero di eventi a cui partecipa ogni singolo ragazzo come risultanti dai fogli firma

0 bambini/ e In media 10 eventi all’anno

30 bambini/e In media 11 eventi all’anno

Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

Numero annuale di laboratori attivati

8 8

Promuovere azioni di reciprocità fra senior e giovani (mentor senior- giovani) per migliorare il welfare di comunità

Numero di azioni di reciprocità attivati in un anno

0 2

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervent o che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare rife rimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vis ta sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiu ngimento degli obiettivi

Per agevolare l’esposizione delle attività progettuali necessarie al raggiungimento degli obiettivi, l’impiego delle risorse e le specifiche attività dei volontari, riportiamo per ciascun obiettivo specifico il dettaglio delle attività svolte per la realizzazione del progetto.

MACROAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO ATTIVITÀ

SUCCESSO SCOLASTICO

Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocità

a. Raccolta dati - attraverso una scheda personale dei ragazzi, in cui vengono segnate le carenze curriculari per predisporre un accompagnamento individualizzato.

b. Stipula del patto formativo – ai ragazzi e alle famiglie verrà richiesto di sottoscrivere un documento che specifichi l’impegno di entrambe le parti rispetto al percorso di sostegno scolastico.

c. Attivazione del percorso: sostegno scolastico - i ragazzi vengono affiancati nelle singole materie da volontari e mentori (metodologia del mentoring), competenti sia nella materia sia nella relazione educativa. L’attività di sostegno scolastico si strutturerà in modo differenziato nelle due sedi, sulla base delle esigenze organizzative delle medesime. Indicativamente le attività si struttureranno in due pomeriggi settimanali (della durata variabile da 3 a 5 ore). Il sostegno scolastico non consiste semplicemente in un aiuto all’esecuzione dei compiti ma, partendo dall’accoglienza del ragazzo, dei sui vissuti e dei suoi bisogni, intende creare una relazione di fiducia attraverso l’attuazione di un approccio il più possibile funzionale alle esigenze

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Progettazione 2017

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dei ragazzi stessi. Le attività verranno gestite utilizzando metodologie innovative per l’apprendimento delle materie più tradizionali: in particolare utilizzando ad es. La musica per imparare la matematica e la letteratura attraverso la danza.

d. Valutazione e monitoraggio dello stato di avanzamento: valutazione delle competenze acquisite dai ragazzi coinvolti attraverso il confronto e le verifica periodica (eventualmente anche con gli insegnanti di riferimento) dell’andamento scolastico ed extrascolastico, predisposizione di un set di strumenti di monitoraggio per valutare i progressi, l’efficacia e l’efficienza dell’intervento, l’impatto sul territorio (ad esempio schede di valutazione e monitoraggio, diario di bordo, incontri di verifica…).

PARTECIPAZIONE ATTIVA

Favorire la partecipazione attiva e consapevole dei ragazzi alla vita cittadina: - attività di mentoring rivolto a bambini/e - partecipazione ad eventi culturali, percorsi specifici e focus group sulla cittadinanza, conoscenza del territorio, utilizzando anche i social media

e. I percorsi di cittadinanza saranno finalizzati al rafforzamento delle competenze dei giovani con l’obiettivo di farli contribuire al welfare di comunità.

f. Incontri coordinati dagli educatori che coinvolgano i ragazzi, i mentori e i volontari del Servizio Civile per la definizione dei percorsi di cittadinanza e per il relativo monitoraggio in itinere.

g. Definizione dei percorsi e programmazione indicativamente di 10 incontri.

h. Predisposizione di materiale informativo e distribuzione nei gruppi di ragazzi.

i. Promozione dei singoli eventi, attraverso i vari canali di comunicazione: web, facebook, twitter, sms, whatsapp, etc: invio messaggi tramite sms e whatsapp per informative e appuntamenti; updating di una pagina facebook dedicata.

j. Realizzazione delle attività concrete e/o partecipazione ad eventi culturali di particolare rilevanza individuati nel corso degli incontri di programmazione (tra cui la Rassegna Cinematografica Mondi Lontani Mondi Vicini, realizzata in collaborazione con il Museo del Cinema) supportati dalla presenza degli educatori e dei mentori; organizzazione di eventi/momenti di conoscenza del proprio territorio; organizzazione di focus specifici su temi di attualità e di interesse per i giovani.

k. programmazione e formazione degli adolescenti per le attività di mentoring con bambini/e.

l. Realizzazione di percorsi di mentoring con bambini e bambine per promuovere responsabilizzazione e cittadinanza attiva.

AGGREGAZIONE

Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

m. Incontri con i ragazzi per individuare, sulla base di una metodologia cooperativa, i temi e le modalità artistiche da sviluppare.

n. Organizzazione e realizzazione dei diversi laboratori artistici (ad esempio: laboratori musicali, laboratori teatrali, attività ricreativo sportive – es. giocoleria, capoeira, etc...).

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Progettazione 2017

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o. Prosecuzione e ampliamento delle attività aggregative durante i mesi estivi: campi estivi, attività ricreative, attività ludiche e sportive, feste e merende tematiche, momenti di confronto.

RECIPROCITA’

Promuovere azioni di reciprocità fra senior e giovani (mentor senior- giovani) per migliorare il welfare di comunità

p. Promozione del progetto e raccolta adesioni. q. Organizzazione di incontri mirati rivolti ai senior al

fine di definire le modalità di coinvolgimento, le fasi di monitoraggio e i relativi strumenti.

r. Organizzazione di eventi di socializzazione rivolti ai senior attraverso il coinvolgimento dei giovani;

s. Azioni di reciprocità attraverso le quali i senior potranno mettere a disposizione il proprio tempo, competenze ed esperienze (attività di volontariato, partecipazione ad iniziative, seminari, incontri) a favore dei giovani e al contempo potranno beneficiare di attività di socializzazione o eventi organizzati dai giovani dei centri.

Inoltre, con l’obiettivo di favorire il conseguimento delle finalità proprie del Servizio Civile (esperienza che deve contribuire alla “formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani”), il progetto si sviluppa anche secondo le seguenti 5 macro-azioni (di sistema e trasversali): • FORMAZIONE DEI VOLONTARI Nel rispetto della normativa vigente, nei primi mesi di attuazione del progetto si prevede la realizzazione del percorso di Formazione Generale (vedi descrizione punti 29-34) e Specifica (punti 35-41) • PATTO DI SERVIZIO In virtù delle specificità e delle caratteristiche proprie dell’esperienza, che individua nel giovane in Servizio Civile l’elemento centrale dell’intero progetto, nel corso del primi due mesi di attività vengono dedicati spazi specifici di riflessione (almeno 2 incontri tra il singolo volontario e l'Operatore Locale di riferimento) per la stesura del “Patto di servizio”. Questo strumento favorisce il coinvolgimento del giovane volontario nella programmazione delle attività, fa emergere la soggettività dell’individuo avviando un percorso di autonomia e di assunzione (in prima persona) di responsabilità e impegni precisi. • TUTORAGGIO Al fine di garantire il buon livello di soddisfazione dei volontari per la partecipazione all’esperienza di Servizio Civile Nazionale, nonché supportare i volontari nella realizzazione del progetto (così come previsto dalla D.G.R. 87-3825 / 2016 della Regione Piemonte), la Città di Torino realizza lungo tutto l’arco dell’anno specifici percorsi di tutoraggio dell’esperienza (vedi “Piano di Tutoraggio e Monitoraggio” allegato) • MONITORAGGIO Nel corso dei dodici mesi di realizzazione del progetto, l’ente proponente e la sede di attuazione, al fine di raccogliere elementi utili alla eventuale riprogettazione in itinere dell’esperienza, predispongono e realizzano specifici interventi di monitoraggio (vedi “Piano di Tutoraggio e Monitoraggio” allegato), aventi per focus il progetto realizzato.Tra le attività previste: incontri di monitoraggio rivolti agli OLP gestiti dall'Ufficio Servizio Civile della Città di Torino; somministrazione di specifici questionari di valutazione; realizzazione di incontri di “monitoraggio di prossimità” presso la singola sede di attuazione, alla presenza di OLP e volontari. • BILANCIO DELL’ESPERIENZA Considerati i principi legislativi che prevedono che il Servizio Civile debba essere finalizzato ad una crescita “civica, sociale, culturale e professionale” dei volontari, nel corso dell’anno i giovani partecipano ad un percorso finalizzato alla attestazione da parte dell'Ente di Formazione Cooperativa O.R.So. delle competenze acquisite nel corso dell’esperienza (vedi descrizione punto 28). Il percorso prevede un incontro individuale tra il volontario e l’OLP e 2 appuntamenti di gruppo gestiti da un orientatore dell'ente certificatore. In virtù di quanto sopra indicato, ipotizzando l’avvio del servizio nel corso del mese di settembre 2018, le attività previste nell’ambito delle diverse obiettivi/attività si svilupperanno secondo il seguente cronoprogramma di massima:

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Progettazione 2017

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MESE MACROAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

FORMAZIONE X X X X X X PATTO DI SERVIZIO X X SUCCESSO SCOLASTICO X X X X X X X X X X X X PARTECIPAZIONE ATTIVA X X X X X X X X X X X X AGGREGAZIONE X X X X X X X X X X X X RECIPROCITA’ X X X X TUTORAGGIO X X X X MONITORAGGIO X X X X X X X X BILANCIO DELL’ESPERIENZA X X X X 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espl etamento delle attività previste, con la

specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Oltre alle risorse previste dalla vigente normativa in materia di Servizio Civile (Operatore Locale di Progetto, Formatori, Operatori del monitoraggio), per la realizzazione delle attività previste nell’ambito del progetto, ciascun volontario interagirà attivamente con le seguenti altre figure:

N° RUOLO PRECEDENTI ESPERIENZE

ATTIVITÀ IN CUI VIENE COINVOLTO

1 Tutor (dipendente e/o a contratto dell’ente Città di Torino)

Gestione di gruppi di volontari in servizio civile

Gestione del percorso di tutoraggio (4 incontri)

1 Orientatore (dipendente Ente di Formazione Cooperativa ORSo)

Esperto di orientamento e attività con i giovani

Gestione del percorso di Bilancio dell’esperienza

1 Dipendente del Centro Interculturale

Esperienza di gestione di gruppi di volontari in servizio civile

Monitoraggio e supervisione di tutte le attività previste dal punto a) al punto r)

1 Esperto di comunicazione Esperienza di gestione web site e social network

Punto h) e p): Promozione dei singoli eventi, attraverso i vari canali di comunicazione: web, facebook, twitter, sms, whatsapp, etc: invio messaggi tramite sms e whatsapp per informative e appuntamenti; updating di una pagina facebook dedicata;

5 Educatori TerreMondo Esperienza di gestione attività educativa e formativa con i giovani sia a livello individuale sia di gruppo

Tutte le attività previste dal punto a) al punto r)

80 Volontari e mentori Esperienza di insegnamento e gestione gruppo classe

Attività ai punti c) Attivazione del percorso di sostegno scolastico e) Incontri coordinati dagli educatori che coinvolgano i ragazzi, i mentori e i volontari del Servizio Civile per la definizione dei percorsi di cittadinanza e per il relativo monitoraggio in itinere; i) Realizzazione delle attività concrete e/o partecipazione ad eventi culturali di particolare rilevanza individuati nel corso degli incontri di programmazione, j) Realizzazione di percorsi di mentoring con bambini e bambine per promuovere

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responsabilizzazione e cittadinanza attiva. q) Realizzazione di eventi aggregativi rivolti specificatamente ai senior e ai ragazzi per favorire i processi di integrazione, r) Attività di supporto nella realizzazione di azioni di reciprocità fra senior e giovani

4 Esperti laboratori artistici Esperienza nella realizzazione di laboratori artistici e creativi

Supportano gli educatori in tutte le attività di cui ai punti l), m) n)

1 esperto organizzazione eventi Esperienza nell’organizzazione eventi

supporto per le attività di cui al punto q)

2 responsabili della didattica del MAO (Museo Arte Orientale di Torino)

Esperienza di progettazione e realizzazione percorsi didattici museali

Organizzazione di visite e percorsi didattici volti ad avvicinare adolescenti, bambini, famiglie e senior all’arte orientale e alla fruizione del patrimonio museale presente in città Obiettivo 2, azioni e) e i)

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ’ambito del progetto

MACROAZIONE RUOLO E COMPITI DEL VOLONTARIO FORMAZIONE DEI VOLONTARI

Partecipazione al percorso di Formazione generale Partecipazione al percorso di Formazione Specifica

PATTO DI SERVIZIO Partecipazione attiva agli incontri tra il singolo volontario e l'Operatore Locale di riferimento. Definizione e stesura del Patto di Servizio.

SUCCESSO SCOLASTICO

a. Raccolta dati – supportare gli educatori nella raccolta delle informazioni dalle famiglie e dalle scuole di provenienza dei ragazzi.

b. Stipula del patto formativo – assistere gli educatori durante il momento di stipula del patto.

c. Attivazione e gestione del percorso di sostegno scolastico – svolgono, insieme a volontari e tutor, attività pratica di sostegno allo studio e supportano l’attività dei mentor: supporto nella gestione dei compiti, attività lessicali, attività laboratoriali; sperimentazione di metodologie didattiche innovative. Supporto alle attività di monitoraggio rispetto ai beneficiari del progetto.

d. valutazione e monitoraggio dello stato di avanzamento: valutazione delle competenze acquisite dai ragazzi coinvolti attraverso il confronto e le verifica periodica (eventualmente anche con gli insegnanti di riferimento) dell’andamento scolastico ed extrascolastico, predisposizione di un set di strumenti di monitoraggio per valutare i progressi, l’efficacia e l’efficienza dell’intervento, l’impatto sul territorio (ad esempio schede di valutazione e monitoraggio, diario di bordo, incontri di verifica…).

PARTECIPAZIONE ATTIVA

e. Incontri di discussione: partecipazione per la definizione dei percorsi di cittadinanza;

f. Incontri di programmazione: partecipazione per la programmazione di indicativamente 10 incontri;

g. Materiale informativo: collaborazione alla predisposizione e distribuzione dei materiali informativi nei gruppi di ragazzi;

h. Promozione dei singoli eventi: gestione e aggiornamento siti web e social media;

i. Attività concrete: partecipazione ad eventi culturali (ad es. Rassegna Cinematografica Mondi Lontani Mondi Vicini, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema) e supporto alla

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realizzazione dei percorsi di cittadinanza, collaborando con gli educatori e i mentori. Partecipazione agli incontri di verifica e valutazione dell’andamento del progetto.

j. programmazione e formazione adolescenti per la realizzazione di attività di mentoring con bambini/e

k. Realizzazione di percorsi di mentoring con bambini/e (azione di responsabilizzazione e cittadinanza attiva)

AGGREGAZIONE

l. Incontri di discussione: partecipazione agli incontri con i ragazzi per individuare, sulla base di una metodologia cooperativa, i temi e le modalità artistiche da sviluppare;

m. Laboratori artistici: collaborazione con gli educatori e i mentori per la realizzazione delle attività artistico-espressive e partecipazione ai relativi incontri di verifica delle attività svolte;

n. Attività aggregative durante i mesi estivi: partecipazione a campi estivi, attività ricreative, attività ludiche e sportive, feste e merende tematiche, momenti di confronto.

RECIPROCITA’

o. Promozione: affiancamento agli educatori nella preparazione e distribuzione del materiale informativo

p. Raccolta adesioni q. Incontri con i senior: affiancamento agli educatori e mentori per la

realizzazione e partecipazione a incontri con i senior; r. Organizzazione di eventi di socializzazione rivolti a senior

coinvolgendo i giovani nelle iniziative; s. Azioni di Reciprocità: affiancamento agli educatori e mentori per la

realizzazione di attività di reciprocità per i senior e i giovani (volontariato, workshop, incontri, seminari)

TUTORAGGIO Partecipazione agli incontri di tutoraggio.

MONITORAGGIO

Compilazione dei questionari di valutazione dei percorsi formativi. Partecipazione agli incontri di “monitoraggio di prossimità” presso la sede di attuazione. Compilazione di specifici questionari di valutazione dell’esperienza.

BILANCIO DELL’ESPERIENZA

Partecipazione al primo incontro di gruppo Preparazione e partecipazione attiva al colloquio individuale con il proprio OLP di riferimento Partecipazione al secondo incontro di gruppo

Al fine di realizzare le diverse attività sopra citate, i volontari in Servizio Civile eserciteranno costantemente le seguenti capacità e competenze, la cui acquisizione sarà certificata al termine del progetto dall’Ente di Formazione Cooperativa O.R.So.:

CAPACITÀ E COMPETENZE SOCIALI BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA

Ascolto attivo Capacità di ascoltare, comprendendo il senso del messaggio, accogliendo il punto di vista dell’altro

Cooperazione Inclinazione a collaborare e sostenere con il proprio contributo il lavoro del gruppo

Flessibilità Carattere privo di rigidità, versatile che sa occuparsi con abilità e competenza di cose differenti

CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA

Pensiero analitico Capacità di ponderare attraverso una attenta analisi problemi e situazioni

Ricerca informazioni Propensione ad investigare, indagare, approfondire la raccolta di informazioni

Organizzazione Inclinazione alla impostazione, preparazione, regia e coordinamento delle attività

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Progettazione 2017

19

CAPACITÀ E CONOSCENZE TECNICHE BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA

Conoscenze tecniche di animazione di gruppo

Essere in grado di gestire gruppi attraverso attività d’animazione con particolare attenzione al coinvolgimento di ogni membro del gruppo

Utilizzo di applicativi informatici per aggiornamento del sito, raccolta dati e promozione tramite social media

Essere in grado di utilizzare software applicativi per la videoscrittura, la gestione di fogli di calcolo, di database, di presentazione elettroniche, della posta elettronica, navigazione in internet e utilizzo social media

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

6 (sei) di cui:

Sede di attuazione del progetto Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per sede

Comune di Torino, Direzione servizi culturali e amministrativi - Centro Interculturale

Corso Taranto 160 7860 2

Associazione ASAI Via Sant’Anselmo 27/E 8403 4 10) Numero posti con vitto e alloggio:

0 (zero) 11) Numero posti senza vitto e alloggio:

6 (sei)

Sede di attuazione del progetto Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per sede

Comune di Torino, Direzione servizi culturali e amministrativi - Centro Interculturale

Corso Taranto 160 7860 2

Associazione ASAI Via Sant’Anselmo 27/E 8403 4 12) Numero posti con solo vitto:

0 (zero) 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, o vvero monte ore annuo:

Monte ore annuo di 1400 ore, con un minimo di 12 ore settimanali 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minim o 5, massimo 6) :

5 (cinque) 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durant e il periodo di servizio:

Flessibilità oraria (per orario serale o festivo per specifiche iniziative); Disponibilità a brevi trasferte in occasione dei campi estivi fuori sede, per un massimo di 30 giorni annui, come previsto da vigente normativa; Rispetto della normativa sulla privacy.

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CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accredit ato:

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

N. Sede di attuazione del

progetto

Comune Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per

sede Cognome e nome

Data di nascita

C.F. Cognome e nome

Data di nascita

C.F.

1

Comune di Torino, Direzione servizi culturali e amministrativi - Centro Interculturale

Torino Corso Taranto 160 7860 2 Turra Alice Padovano

Gianfranco

2 Associazione ASAI

Torino Via Sant’Anselmo 27/E 8403 4 D’Agostino Riccardo

Padovano Gianfranco

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazion e del servizio civile nazionale:

La Città di Torino, attraverso il proprio Ufficio Servizio Civile, in occasione dell’apertura dei bandi per la selezione dei volontari, organizza in collaborazione con gli enti partner alcuni appuntamenti finalizzati, oltre che a informare sulle caratteristiche del bando e sui progetti disponibili, a promuovere una cultura del Servizio Civile, valorizzando le esperienze positive realizzate nei diversi progetti e coinvolgendo in modo trasversale i soggetti del territorio. A titolo di esempio: • organizza, in collaborazione con InformaGiovani, una/due edizioni di un incontro informativo, al

quale partecipano gli Enti partner e sono invitati gli altri Enti accreditati autonomamente del territorio torinese, per promuovere tra i giovani il Servizio Civile e fare conoscere tutte le diverse realtà in cui è possibile fare questa esperienza. Il seminario è strutturato in due momenti, uno frontale in cui si presenta il Servizio Civile, il suo significato e le finalità, le caratteristiche del bando e le modalità di partecipazione; nella seconda parte invece gli Enti incontrano direttamente i giovani per un confronto individuale al fine di orientarli nella scelta e rispondere ai quesiti e alle richieste di chiarimenti sui singoli progetti.

• partecipa (su richiesta degli enti aderenti al Protocollo) agli incontri informativi organizzati dagli Enti partner, sul territorio di Torino e dell’area metropolitana (Rivalta, Venaria Reale, Settimo Torinese, Moncalieri, ecc.) e dalla rete dei Centri per il Protagonismo Giovanile e delle Case del Quartiere. Referenti dell’Ufficio Servizio Civile della Città di Torino partecipano annualmente ad almeno 5 appuntamenti di 3 ore ciascuno, per un impegno non inferiore a 15 ore annue.

L’Ufficio garantisce inoltre la promozione e sensibilizzazione sul Servizio Civile anche attraverso internet e la sua rete di socialnetwork. In particolare le pagine web del portale TorinoGiovani dedicate al servizio civile (http://www.comune.torino.it/torinogiovani/volontariato/servizio-civile) danno visibilità alla rassegna di tutti gli appuntamenti di promozione durante l’apertura del bando sul territorio torinese e dell’area metropolitana. Le novità sono promosse attraverso la newsletter inviata dal TorinoGiovani a circa 18.000 contatti, promosse sulla pagina Facebook di TorinoGiovani che ad oggi conta 55.000 “Mi piace”, e attraverso articoli pubblicati su Magazine Online www.digi.to.it. In occasione di ciascun bando promosso dall’Ufficio Nazionale, l’Ufficio Servizio Civile realizza la seguente campagna promozionale: • Pubblicazione dei progetti sul sito internet

(http://www.comune.torino.it/torinogiovani/volontariato/servizio-civile) • Attivazione di uno sportello informativo e orientativo (presso l’InformaGiovani di Torino e durante

l’orario di apertura al pubblico dell’Ufficio Servizio Civile) rivolto ai giovani interessati a partecipare al bando, per un impegno degli operatori non inferiore a 30 ore (nel 2017 sono stati realizzati circa 80 colloqui di orientamento).

• Elaborazione e diffusione attraverso la rete regionale degli InformaGiovani, i Centri Informa della città e la rete degli Uffici Pace dell’area metropolitana (per un totale pari a circa un centinaio di contatti), di un quaderno (in formato digitale) di raccolta delle schede sintetiche dei progetti promossi dalla rete di partner della Città di Torino.

• Pubblicazione di articoli promozionali su periodici locali e sul quindicinale “InformaLavoro” distribuito gratuitamente su scala provinciale.

• Organizzazione di un seminario di formazione/aggiornamento rivolto agli Enti aderenti al protocollo, finalizzato a condividere le peculiarità del bando, le modalità di partecipazione e di raccolta delle candidature, oltre a fornire indicazioni metodologiche su come orientare i giovani nella scelta del progetto più aderente alle proprie caratteristiche/ aspettative, al fine di migliorare l’attività di promozione/ sensibilizzazione realizzata direttamente dai singoli Enti

Complessivamente l’impegno annuo degli operatori dell’Ufficio Servizio Civile coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio civile Nazionale è non inferiore a 90 ore (45 di front office e 45 per attività di back). Per quanto concerne infine le iniziative di promozione del presente progetto di Servizio Civile, le sedi di attuazione realizzano le attività di seguito elencate, dedicando non meno di 22 ore:

ATTIVITA’ NUMERO DI ORE Promozione attraverso il proprio sito internet, social network e news letter

10

Incontri individuali con i giovani che richiedono informazioni

12

Totale Totale 22

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Complessivamente, il monte ore annuo dedicato alla promozione e sensibilizzazione del servizio civile sarà pari a 112ore. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Criteri autonomi di selezione verificati nell’accreditamento. Si rinvia al Sistema di Reclutamento e Selezione presentato e verificato dal competente Ufficio Regionale in sede di accreditamento. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede d i accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione de ll’andamento delle attività del progetto:

Si rinvia al Sistema di Monitoraggio presentato e verificato dal competente ufficio regionale in sede di accreditamento e si allega specifico “Piano di Tutoraggio e Monitoraggio” elaborato ai sensi della D.G.R. 87-3825 / 2016 della Regione Piemonte. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sed e di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stat o acquisito il servizio):

SI 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la p artecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Requisiti curriculari obbligatori (da possedere all’atto della presentazione della domanda) considerati necessari per una positiva partecipazione al progetto:

REQUISITO MOTIVAZIONE Istruzione e formazione Diploma di scuola media

superiore Le attività richiedono competenze sociali, conoscenze e capacità tecniche di buon livello, essendo orientate verso la realizzazione di obiettivi e attività di tipo interculturale

Come previsto dalla normativa, il mancato possesso dei requisiti sopra indicati pregiudica la possibilità di partecipare al progetto. Requisiti preferenziali valutati in fase di selezione: Istruzione e formazione Laurea in materie umanistiche Esperienze Gestione di gruppi e attività di animazione Competenze linguistiche Inglese, francese, spagnolo e arabo Competenze informatiche Pacchetto office, social media, audiovideo Conoscenze tecniche Tecniche d’animazione Patenti B 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Per il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione delle attività previste dal progetto (vedi punto 8.1) saranno destinate le seguenti risorse finanziarie:

MACROAZIONI DESCRIZIONE RISORSE

ECONOMICHE DESTINATE

TUTORAGGIO Costi a copertura del personale coinvolto € 1.200,00

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BILANCIO DELL’ESPERIENZA

Costi a copertura del personale coinvolto € 500,00

TUTTE Costo docenza 72 ore a euro 41,32 oraria € 2.975,04 PARTECIPAZIONE ATTIVA

Realizzazione di materiale promozionale € 500,00

SUCCESSO SCOLASTICO

Materiale didattico per attività di doposcuola € 1.500,00

AGGREGAZIONE Acquisto di materiali per attività laboratoriali € 1.500,00 AGGREGAZIONE Rimborso trasporto civilisti per campi estivi € 1.200,00 PARTECIPAZIONE ATTIVA

Ingresso a musei e mostre e spese per gli spostamenti

€ 1.500,00

RECIPROCITA’ Organizzazione degli incontri e degli eventi di reciprocità per i senior (mentoring fra senior e giovani)

€ 2.500,00

Totale risorse economiche destinate € 13.375,04 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners)::

Collaborano alla realizzazione del progetto i seguenti enti partner e/o copromotori (vedi lettere allegate):

ENTE ATTIVITA’ IN CUI COLLABORA RISORSE INVESTITE

TerreMondo

Messa a disposizione degli educatori per la realizzazione delle attività di sostegno scolastico (attività a-d); aggregazione e protagonismo giovanile (l-n); percorsi di cittadinanza attiva (e-i); attività di socializzazione e coinvolgimento dei senior (o-q)

5 Educatori per circa 7 ore al mese cad

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’att uazione del progetto:

Per la realizzazione delle attività previste (vedi punto 8.1), saranno utilizzate le seguenti risorse tecniche e strumentali: Locali DESCRIZIONE ATTIVITÀ

Biblioteca del Centro Interculturale della città di Torino

Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocità

Aula studio del Centro Interculturale della città di Torino

Favorire la partecipazione attiva e consapevole dei ragazzi alla vita cittadina: - attività di mentoring rivolto a bambini/e - partecipazione ad eventi culturali, percorsi specifici e focus group sulla cittadinanza, conoscenza del territorio, utilizzando anche i social media

n. 4 aule del Centro Interculturale della città di Torino

Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

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n. 1 sala conferenze del Centro Interculturale della città di Torino

Promuovere azioni di reciprocità fra senior e giovani (mentor senior- giovani) per migliorare il welfare di comunità

n. 3 aule dell’associazione ASAI

Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

Sala computer dell’associazione ASAI

Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocità

Sale attrezzate messe a disposizione dall’Ufficio Servizio Civile della Città di Torino e dalla sede per la gestione delle attività formative e di tutoring

Formazione dei volontari Tutoraggio Bilancio dell’esperienza

Attrezzature

DESCRIZIONE ATTIVITÀ

n. 2 scrivanie attrezzate con telefono, pc, stampante e connessione internet Tutte

n. 1 PC portatile Tutte

n. 2 videoproiettori

Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

n. 3 lavagne a fogli mobili

Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocità

n. 2 scrivanie attrezzate con telefono, pc, stampante e connessione internet

Tutte

PC e videoproiettore per la gestione delle attività formative e di tutoring Formazione dei volontari Tutoraggio Bilancio dell’esperienza

Lavagna a fogli mobili per la gestione delle attività formative e di tutoring Formazione dei volontari Tutoraggio Bilancio dell’esperienza

Materiali

DESCRIZIONE ATTIVITÀ

Libri (vocabolari, testi, narrativa) Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocità

Cancelleria (biro, matite, risme di carta, quaderni) Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocità

Materiali per laboratori artistici - espressivi Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

CD – DVD riscrivibili Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

Abiti di scena e materiali per le scenografie Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

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Dispense dei copioni teatrali, musiche e testi Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

Materiali per attività sportive Promuovere l’aggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attività artistico-espressive

Questionari e schede di monitoraggio / valutazione predisposte dall’Ufficio Servizio Civile della Città di Torino

Monitoraggio

Dispense e materiale didattico Formazione dei volontari

Tracce di lavoro, schede di rilevazione delle competenze acquisite, Catalogo delle Competenze

Bilancio dell’esperienza

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Nessuno 27) Eventuali tirocini riconosciuti :

Nessuno 28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazion e alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curri culum vitae:

CERTIFICAZIONE Nell’ambito del presente progetto, è previsto il rilascio delle seguenti dichiarazioni valide ai fini del curriculum vitae:

• Attestato di partecipazione al progetto di Servizio Civile rilasciato dall’ente proponente Città di Torino

• Attestato di frequenza con verifica dell’apprendime nto corso di formazione ex art. 37 comma 2 del D.LGS 81/2008 e S.M.I. (Formazione generale e specifica sulla sicurezza, 4 h, sui principali rischi negli uffici)

• Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite rilasciato dall’ente Cooperativa Sociale O.R.So. (ente terzo certificatore , accreditato presso la regione Piemonte per i servizi formativi ed orientativi) a seguito della partecipazione dei volontari al percorso di “Bilancio dell’esperienza”. Nello specifico, con riferimento a quanto indicato al punto 8.3 “Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto”, la dichiarazione riguarderà le seguenti capacità e competenze sociali, organizzative e tecniche acquisite e/o sviluppate dai volontari attraverso la partecipazione al progetto:

CAPACITÀ E COMPETENZE

SOCIALI BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA

Ascolto attivo Capacità di ascoltare, comprendendo il senso del messaggio, accogliendo il punto di vista dell’altro

Cooperazione Inclinazione a collaborare e sostenere con il proprio contributo il lavoro del gruppo

Flessibilità Carattere privo di rigidità, versatile che sa occuparsi con abilità e competenza di cose differenti

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA

Pensiero analitico Capacità di ponderare attraverso una attenta analisi problemi e situazioni

Ricerca informazioni Propensione ad investigare, indagare, approfondire la raccolta di informazioni

Organizzazione Inclinazione alla impostazione, preparazione, regia e coordinamento delle attività

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CAPACITÀ E CONOSCENZE TECNICHE BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA

Conoscenze tecniche di animazione di gruppo

Essere in grado di gestire gruppi attraverso attività d’animazione con particolare attenzione al coinvolgimento di ogni membro del gruppo

Utilizzo di applicativi informatici per aggiornamento del sito, raccolta dati e promozione tramite social media

Essere in grado di utilizzare software applicativi per la videoscrittura, la gestione di fogli di calcolo, di database, di presentazione elettroniche, della posta elettronica, navigazione in internet e utilizzo social media

RICONOSCIMENTO: La partecipazione al presente progetto e le capacità e competenze acquisite sono riconosciute valide ai fini curriculari in virtù del Protocollo d‘Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE”. Nell’ambito dell’accordo, l’ente promotore Cooperativa O.R.So. si impegna a:

• favorire l'incontro degli interessi, delle disponibilità e delle competenze acquisite dai giovani con le opportunità lavorative e/o di volontariato offerte dagli enti sottoscrittori dell’accordo. A tal fine la Cooperativa predispone, realizza ed implementa uno specifico database, offrendo agli enti aderenti un servizio di preselezione dei potenziali candidati in funzione dei profili ricercati;

Sottoscrivendo il Protocollo, gli enti aderenti si impegnano invece a: • coinvolgere attivamente i giovani nella propria organizzazione e nei propri progetti attraverso

prestazioni di carattere lavorativo e/o volontaristico; • riconoscere, nell'ambito del proprio percorso di ricerca/selezione del personale, la validità di

quanto rilevato dalla Cooperativa Sociale O.R.So. attraverso il percorso di “Bilancio dell’esperienza”.

Si allega al progetto dichiarazione dell’ente Cooperativa Sociale O.R.So. con:

• impegno a gestire il percorso finalizzato al rilascio a tutti i volontari coinvolti nel progetto della “Dichiarazione delle capacità e competenze acquisite”

• elenco degli enti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE” • copia del Protocollo d’Intesa “GIOVANI PER IL SOCIALE” promosso dall’ente Cooperativa

Sociale O.R.So. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione:

Comune di Torino c/o aule di formazione a disposizione dell’ente. 30) Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente. Inoltre, per lo svolgimento di alcuni moduli formativi, l’ente si avvarrà della collaborazione di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile” (Decreto 160/2013). Nel caso di utilizzo di esperti si garantisce comunque la compresenza in aula dei formatori di formazione generale, come previsto dalla normativa di riferimento. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stat o acquisito il servizio:

SI 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

In continuità con l’esperienza finora realizzata, il percorso prevede la realizzazione di moduli formativi rivolti ad aule di volontari non superiori alle 25 unità; solo nel caso di alcune lezioni frontali si prevede di aumentare il numero di partecipanti fino alle 28 unità.

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La formazione è condotta da formatori accreditati, in alcuni casi con la compresenza di esperti delle metodologie o delle tematiche trattate; inoltre è previsto che i percorsi siano accompagnati dalla figura di un tutor d'aula, che è presente nella maggior parte delle giornate di formazione e che si occupa di favorire il clima di scambio e di apprendimento e di aiutare la rielaborazione dei contenuti trattati. Dal punto di vista metodologico-didattico, gli argomenti sono trattati utilizzando:

• momenti di lezione frontale, per presentare contenuti complessi e per aiutare la sistematizzazione delle tematiche affrontate;

• dinamiche non formali: nella maggior parte dei moduli formativi verranno usate prevalentemente metodologie didattiche partecipative, con ampio ricorso al lavoro di gruppo, esercitazioni, role play, ma anche lo studio e l'analisi di casi. Si farà ricorso alla lettura e all'utilizzo di testi e documenti, e verranno proposte tecniche per facilitare la discussione in gruppo.

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale consiste in un percorso comune a tutti i giovani avviati al Servizio Civile nello stesso bando. Si pone come obiettivo l’elaborare e il contestualizzare il significato dell'esperienza di Servizio Civile e l'identità civile del volontario, sia in relazione ai principi normativi, sia in relazione ai progetti da realizzare. In linea con le tematiche indicate nel documento “Linee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civile” (Decreto 160/2013), il percorso formativo prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi:

• l’identità del gruppo in formazione : motivazioni, aspettative, obiettivi individuali. Confronto ed elaborazione sui significati dell’esperienza di servizio civile a partire dalle parole che usiamo;

• dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazi onale : come si è arrivati all’obiezione di coscienza, e poi dall’obiezione di coscienza al servizio civile volontario;

• il dovere di difesa della Patria : il concetto di Patria e di difesa civile della Patria, partendo dai principi costituzionali di solidarietà, uguaglianza, promozione della cultura e del patrimonio storico, artistico e promozione della pace tra i popoli;

• il dovere di difesa della Patria - la difesa civile non armata e non violenta : cenni storici sulla difesa popolare e forme attuali di difesa alternativa, anche in merito ai movimenti e alla società civile. Cenni alla tutela dei diritti umani e alla gestione non violenta dei conflitti.

• la normativa vigente e la carta d’impegno etico : il quadro di riferimento normativo e culturale all’interno del quale si sviluppa il servizio civile nazionale, i principi che lo ispirano.

• la formazione civica: dall’educazione civica alla “ cittadinanza attiva”. Come collegare i principi teorici (principi, valori, regole che costituiscono la base della convivenza civile; funzione e ruolo degli organi costituzionali) alle azioni pratiche.

• forme di cittadinanza : forme concrete di partecipazione individuali e collettive in un’ottica di cittadinanza attiva. Volontariato, cooperazione sociale, promozione sociale, impegno civile.

• la protezione civile : la difesa della Patria intesa come difesa dell’ambiente e del territorio, nonché elemento di educazione e crescita di cittadinanza attiva. Prevenzione dei rischi, emergenze, ricostruzioni. Dalla prevenzione e tutela ambientale alla legalità.

• la rappresentanza dei volontari in servizio civile : le elezioni dei rappresentanti come possibilità concreta di partecipare attivamente e assumere un comportamento responsabile.

• presentazione dell’ente : cosa significa inserirsi in una organizzazione; caratteristiche, modalità organizzative e operative dell’ente in cui si presta servizio civile.

• il lavoro per progetti : quali elementi caratterizzano un progetto, cosa significa lavorare per progetti, l’importanza del lavoro di squadra.

• l’organizzazione del servizio civile e le sue figur e: come funziona il servizio civile, ruoli e figure del sistema SCN (enti, UNSC, regioni, olp, rlea, altri volontari, ente accreditato e ente sede di progetto, il Protocollo della Città di Torino).

• disciplina dei rapporti tra enti e volontari del se rvizio civile nazionale, diritti e doveri del volontario: presentazione del “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale” - informazioni pratiche sulla gestione e sullo svolgimento del servizio, diritti e doveri dei volontari.

• comunicazione interpersonale e gestione dei conflit ti : la comunicazione come elemento essenziale dell’esperienza quotidiana; elementi costitutivi della comunicazione; la comunicazione nel gruppo; conflitti e soluzioni.

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• definizione degli obiettivi personali e formativi: cosa ci si aspetta di ottenere da questo anno di servizio civile, quali competenze si vorrebbero consolidare e ampliare.

34) Durata:

La durata della formazione generale, complessivamente, sarà di 42 ore . Tutte le ore di formazione dichiarate saranno erogate entro il 180° giorno dall'avvio del progetto. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione:

I diversi moduli formativi saranno svolti presso: • le singole sedi di attuazione previste dal progetto • aule di formazione messe a disposizione dell’ente proponente

36) Modalità di attuazione:

La formazione è effettuata: • in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente; • affidata ad altri soggetti terzi.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

COGNOME / NOME LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA

Zarrelli Rodolfo Turra Alice Durando Sergio D’Agostino Riccardo Chiesa Domenico Cereda Paola Remotti Francesco Tarducci Nicoletta Giorda Mariachiara Vietti Francesco Gargano Paola 38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

COGNOME /

NOME TITOLO MODULO/I

GESTITO/I TITOLO DI

STUDIO COMPETENZE / TITOLI /

ESPERIENZE

Zarrelli Rodolfo

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile

Diploma di Geometra; Laurea in Ingegneria Civile Sezione Trasporti; Esame di Stato presso il Politecnico di Torino

Coordinatore per la sicurezza in progettazione e esecuzione lavori; R.S.P.P.; formatore in materia di sicurezza e salute dei lavoratori; redattore piani di gestione delle emergenza degli edifici della Città (uffici, scuole, nidi d’infanzia, biblioteche, Polizia Municipale, etc.

Turra Alice

“Attività interculturali”: presentazione del Centro Interculturale, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.

Laurea in Antropologia Culturale ed

Etnologia

Responsabile del Centro Interculturale della città di Torino dal 2015 – precedentemente dal 2010 funzionario del Centro Interculturale.

Durando Sergio

“Attività interculturali”: presentazione dell’ASAI,

Diploma di perito agrario

Formatore in ambito interculturale, Presidente Associazione ASAI,

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della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.

direttore UPM (Ufficio Pastorale Migranti) Torino

D’Agostino Riccardo

“L’extra scuola in contesti multiculturali: sviluppo di spazi d’interazione-integrazione: l’animazione e le dinamiche di gruppo. Percorsi di socializzazione sul territorio”

Laurea in Scienze Politiche

Educatore in contesti multiculturali da 15 anni, specializzato in interventi con gli adolescenti

Chiesa Domenico

“La scuola in contesti multiculturali: la dimensione allievo maestro nelle relazioni educative”

Laurea in Pedagogia

Docente di Psicologia nella scuola secondaria superiore per oltre 30 anni, già presidente del Cidi di Torino. Ha fatto parte di Commissioni nazionali di studio istituite per la redazione di Programmi per la scuola secondaria superiore (Brocca) sin dal 1988

Cereda Paola “L’esperienza artistica e gli adolescenti”

Laurea in Psicologia

Coordinamento e gestione di attività artistiche e teatrali con giovani immigrati e italiani; coordinamento e gestione della compagnia teatrale AssaiAsai composta da oltre 50 attori fra cui persone con disabilità psichiche e fisiche; formatrice in ambito artistico e sociale da 12 anni.

Remotti Francesco

“Convivenza. Tecniche e rischi di un’arte difficile”

Laurea in Antropologia

Culturale

Docente Ordinario di Antropologia Culturale ed Enologia dell’Università di Torino dal 1970

Tarducci Nicoletta

“Comunicare attraverso la rete”

Laurea in Scienze

dell’Informazione

Formatrice in corsi di alfabetizzazione informatica per stranieri e di sostegno scolastico per ragazzi stranieri di scuola media superiore da 35 anni

Giorda Mariachiara

“Religioni e radicalizzazione”

Laurea in Lettere Classiche

Docente di Storia delle Religioni presso l’Università degli Studi di Torino, Fondazione Benvenuti in Italia dal 2002

Vietti Francesco

“Giovani protagonisti della città”

Laurea in Antropologia

Culturale

Dottorato in “Migrazioni e processi interculturali” presso l’Università di Genova, membro del Comitato Scientifico del Centro Interculturale, autore di numerosi libri ed esperto nello studio di tematiche legate ai flussi migratori e alle problematiche delle seconde generazioni. dal 2005

Gargano Paola “Progettare nel sociale: esperienze europee di mentoring educativo”

Laurea in Giurisprudenza

Coordinamento e gestione di progettualità a livello europeo, nazionale e locale; esperta di progettualità a livello educativo (nazionali ed europee) da 15 anni

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione specifica dei volontari in Servizio Civile Nazionale si articola in: • un percorso formativo svolto nei primi mesi di servizio; • una fase di addestramento al servizio.

Con l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva dei volontari all’attività didattica, saranno utilizzate nella realizzazione dei diversi moduli formativi metodologie didattiche quali:

• Lezioni d’aula • Tecniche proprie delle dinamiche non formali quali ad esempio:

o il metodo dei casi;

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o i giochi di ruolo; o le esercitazioni; o le tecniche di apprendimento riconducibili alla formazione alle relazioni in gruppo e di

gruppo. • Visite guidate • Analisi di testi e discussione • Formazione a distanza

Nel corso dell’anno di servizio i volontari saranno inoltre attivamente coinvolti in tutte le attività di coordinamento e formazione dell’ente e verrà promossa la loro partecipazione a convegni e seminari sulle tematiche specifiche del progetto. 40) Contenuti della formazione:

La formazione specifica consiste in un percorso finalizzato a fornire ai volontari il bagaglio di conoscenze, competenze e capacità necessarie per la realizzazione delle specifiche attività previste dal progetto e descritte al punto 8.3. Nello specifico si prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi:

OBIETTIVO ATTIVITÀ

TITOLO DEL MODULO CONTENUTI AFFRONTATI

Fornire ai volontari in servizio informazioni di base relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile

Il percorso tratterà l’informativa sui rischi connessi all’impiego dei volontari nel progetto di servizio civile; la formazione sarà erogata secondo quanto disposto dal D.Lgs. 81/2008, prevedendo una prima parte di carattere generale – della durata di 4 ore, col rilascio al termine di un attestato che costituisce credito formativo permanente con rilascio di un ulteriore attestato Il modulo prevede i seguenti contenuti. • Concetto di rischio, danno, prevenzione, protezione • Organizzazione della prevenzione aziendale • Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali • Organi di vigilanza, controllo e assistenza

Fornire ai volontari in servizio informazioni di base relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (moduli integrativi)

Modulo II: • Rischio chimico e rischio biologico • Rischio incendio e segnaletica di sicurezza • Videoterminale ed ergonomia della postazione di lavoro • Divieto di fumo, rischio amianto e sostanze cancerogene Modulo III • Luoghi di lavoro • Principali attrezzature di lavoro e rischio elettrico • Stress lavoro correlato • Gestione del conflitto e rischio aggressione

Trasversale a tutte le attività progettuali

“Attività interculturali”: presentazione del Centro Interculturale, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.

• Presentazione delle attività del Centro Interculturale, progetti e servizi in atto, rete delle collaborazioni, obiettivi e finalità di ogni singola azione

Trasversale a tutte le attività progettuali

“Attività interculturali”: presentazione dell’ASAI, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.

• Presentazione delle attività dell’ASAI, progetti e servizi in atto, rete delle collaborazioni, obiettivi e finalità di ogni singola azione

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PARTECIPAZIONE ATTIVA RECIPROCITA’

“L’extra scuola in contesti multiculturali: sviluppo di spazi d’interazione-integrazione: l’animazione e le dinamiche di gruppo. Percorsi di socializzazione sul territorio”

• L’educazione extra scolastica • L’ascolto attivo • La relazione educativa • Le dinamiche di gruppo • Tecniche d’animazione interculturale • Dinamiche d’integrazione per le famiglie e senior

SUCCESSO SCOLASTICO

“La scuola in contesti multiculturali: la dimensione allievo maestro nelle relazioni educative”

• Il ruolo maestro – allievo • L’educazione scolastica • Il ruolo del tutor nel sostegno scolastico

PARTECIPAZIONE ATTIVA AGGREGAZIONE

“L’esperienza artistica e gli adolescenti”

• Come sviluppare spazi di protagonismo e utilizzare l’arte come strumento di promozione sociale

PARTECIPAZIONE ATTIVA

“Convivenza. Tecniche e rischi di un’arte difficile”

• Nozione d’identità e cultura • Noi e l’altro • Coesistenza-convivenza

PARTECIPAZIONE ATTIVA AGGREGAZIONE

“Comunicare attraverso la rete”

• Realizzazione e gestione siti web • Tecniche per la redazione e il caricamento di contenuti (testi,

immagini, video) • Realizzazione newsletter e mailing list • gestione data base

PARTECIPAZIONE ATTIVA

“Religioni e radicalizzazione”

• Approfondimenti storico-culturali sulle tematiche legate alle relazioni tra fondamentalismi e religioni

• Presentazione delle varie comunità religiose presenti sul territorio torinese

PARTECIPAZIONE ATTIVA RECIPROCITA’

“Giovani protagonisti della città”

• Costruire percorsi di cittadinanza attiva • Esempi di progettazione interculturale sul tema della

partecipazione dei giovani ad eventi culturali cittadini

SUCCESSO SCOLASTICO PARTECIPAZIONE ATTIVA

“Progettare nel sociale: esperienze europee di mentoring educativo”

• Modalità e tecniche di progettazione e monitoraggio • La figura del mentore ed esperienze a confronto con altre

realtà europee (conference call) • I modelli di riferimento

In relazione a quanto previsto dalla D.G.R. 87-3825 / 2016 della Regione Piemonte, si specifica che il Modulo “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile” verrà realizzato in comune tra tutti i progetti pre sentati dall’Ente Città di Torino . I volontari verranno convocati negli stessi gruppi della formazione generale.

TITOLO DEL MODULO ORE FORMATORE - DOCENTE Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile

4 Zarrelli Rodolfo

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile (moduli integrativi)

8 Zarrelli Rodolfo

“Attività interculturali”: presentazione del Centro 8 Alice Turra

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Interculturale, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati. “Attività interculturali”: presentazione dell’ASAI, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.

6 Sergio Durando

“L’extra scuola in contesti multiculturali: sviluppo di spazi d’interazione-integrazione: l’animazione e le dinamiche di gruppo. Percorsi di socializzazione sul territorio”

6 Riccardo D’Agostino

“La scuola in contesti multiculturali: la dimensione allievo maestro nelle relazioni educative”

8 Domenico Chiesa

“L’esperienza artistica e gli adolescenti” 8 Paola Cereda “Convivenza. Tecniche e rischi di un’arte difficile” 3 Francesco Remotti “Comunicare attraverso la rete” 6 Nicoletta Tarducci “Religioni e radicalizzazione” 8 Maria Chiara Giorda “Giovani protagonisti della città” 3 Francesco Vietti “Progettare nel sociale: esperienze europee di mentoring educativo”

4 Paola Gargano

41) Durata:

La durata totale della formazione specifica sarà di 72 ore , così come dettagliato nella tabella riportata al punto 40. La formazione specifica sarà erogata come di seguito descritto, in conformità con quanto previsto dalle “Linee guida per la formazione dei giovani in servizio civile” (Decreto 160/2013):

• il 70% delle ore entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto; in questa parte rientra obbligatoriamente il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile”;

• il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. Si precisa che la richiesta di utilizzare questa tempistica per l'erogazione della formazione specifica, deriva dal fatto che:

• si ritiene utile ed indispensabile offrire ai volontari nell'arco dei primi 3 mesi dall'avvio del progetto la maggior parte delle informazioni tecniche e dei contenuti specifici necessari allo svolgimento delle attività stesse e alla conoscenze dello specifico contesto di riferimento;

• si ritiene altresì utile e necessario mantenere la possibilità di approfondire alcuni temi e contenuti della formazione specifica anche dopo il primo trimestre; ciò consente – dopo la fase di inserimento e di avvio delle attività – di riprendere alcuni aspetti alla luce dei bisogni formativi manifestati dai volontari, a seguito dell'avvio del progetto e di una maggior conoscenza del servizio e dei destinatari.

Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (g enerale e specifica) predisposto:

Si rinvia al Sistema di Monitoraggio presentato e verificato dal competente ufficio regionale in sede di accreditamento

Data La Responsabile legale dell’ente

28/11/2017 Mariangela Depiano