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GLI ETRUSCHI
Prof.ssa Zaira Chiaese
Prof.ssa Zaira CHIAESE
Geografia di un popolo
La fascia costiera che si estende tra la foce del Tevere e il Promontorio di Piombino, fu la regione nella quale svilupparono la loro attività i primi nuclei di popolazione etrusca intorno all’VIII secolo a.C. Intorno al 700 Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Vetulonia erano già piccole e fiorenti città, attive nel traffico marittimo; all’interno Veio e Bisenzio smistavano le merci commerciate per mare verso l’entroterra.Più a nord Populonia, Volterra, Montescudaio, Quercianella e l’Isola d’Elba avevano iniziato lo sfruttamento delle miniere dell’isola e della catena metallifera toscana.
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Nave etrusca recentemente scoperta a Pisa
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Espansione di Etruschi, Greci e Fenicio – punici nel Mediterraneo
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Storia di un popoloA questa grande espansione della potenza, segue l'inevitabile lento
declino, il cui inizio può essere segnalato nel 509, con la cacciata dei Tarquini da Roma, data questa che segna anche il principio della storia di Roma repubblicana: la caduta degli Etruschi inizia già ad essere irrimediabilmente legata all'ascesa di Roma.
Nel 474 il declino incontra un'altra drammatica conferma nella battaglia navale di Cuma, ove la flotta etrusca é annientata da quella Siracusana, che conquista così il controllo del Mediterraneo occidentale.
Nel 358 inizia la guerra tra Roma e gli Etruschi, che si conclude nel 351 con la vittoria di Roma.
L'Etruria diventa romana, così si concludono le vicende della gloriosa civiltà etrusca, che però non muore culturalmente, anzi, riesce a sopravvivere ancora, fino influenzare alcune importanti caratteristiche della vita sociale e pubblica, oltre che artistica, dei Romani conquistatori.Non nella lingua però. Ed è un problema avvolto anch'esso, come le origini, in un'atmosfera di mistero. Una lingua impenetrabile e indecifrabile.L'Etrusco non assomiglia né al latino, né al greco, né a nessun'altra lingua conosciuta..
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Le città degli Etruschi
Attività degli Etruschi
Agricoltura Pastorizia Commercio Navigazione Sfruttamento miniere Lavorazione metalli
Gli etruschi eccellono nelle infrastrutture: strade e canali.In architettura si specializzano nella tecnica dell’arco e della volta a botte. Non si tratta di una loro invenzione, la formula è di origine orientale, ma gli etruschi sono i primi dal V secolo a.C. A farne una componenet peculiare della loro edilizia.
Erano organizzati per città – stato (come le poleis greche)
Governate dal lucumone, capo politico e religioso della città
Il potere effettivo era però nelle mani di chi possedeva la terra e gestiva i commerci
La popolazione lavorava in stato di semi schiavitù
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Le città degli Etruschi Le città erano situate di norma su alture scoscese vicino a corsid’acqua. Tutte quelle costiere, aeccezione di Populonia, erano aduna certa distanza dal mare.Erano circondate da un fossato eda un terrapieno, che ne limitavano e consacravano l’area.
Nel VI secolo nasce nell’Etruria padana Marzabottto., città fondata ex novo dotata di una forma urbana ortogonale definita ritualmente: dal punto più alto dell’acropoli l’augure traccia due assi perpendicolari creando sulla terra uno spazio consacrato (templum) corrispondente allo spazio celeste. All’incrocio dei due assi viene infisso il cippo con decussis (ciottolo fluviale che reca inciso una croce orientata secondo i punti cardinali). Sui due assi principali si imposta una griglia regolare di assi perpendicolari che organizza la città in isolati a forma rettangolare allungata (insulae).
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Le porte della cittàLe mura difensive delle città etrusche erano realizzate con
blocchi di petra o di tufo. L’ingresso avveniva attraverso monumetali porte con un arco a tutto sesto e la volta a botte.
Porta dell’ArcoIII sec. a.C. Volterra
Volta a botte
Realizzata con grossi blocchi di tufo assemblati a secco, e decorata con tre teste scolpite raffiguranti i volti di tre divinità protettrici della città.
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Il cultoQuasi impossibile una rappresentazione sicura ed univoca dell’Olimpo
etrusco delle origini, in quanto vari influssi li hanno modificati in un vero e proprio sincretismo etrusco – greco – italico.
L’iconografia si ispira ai modelli greci, ma li reinterpreta con grande libertà.
Tinia è il re degli dei Uni moglie di Tinia Menerva Turan Fufluns Aplu
Zeus e a Iuppiter Hera e Giunone Athena e Minerva Afrodite e Venere Dioniso e Bacco Apollo
Gli etruschi credevano nella sopravvivenza dell’anima unita in qualche modo alle spoglie mortali pertanto gli spazi dei morti cercano di evocare quelli dei vivi.
Tinia
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La Religione degli Etruschi secondo Tito Livio (Ab urbe cond., V, 1)
Etruschi popolo molto dedito al culto Le regole del rituale etrusco erano contenute in appositi libri Il culto era amministrato dal sommo sacerdote eletto ogni anno
in seno alle famiglie nobili delle città, nell’assemblea federale del Fanum Volumnae
Il sacerdote curava la religione tradizionale e la pratica del rituale divinatorio
Conosce l’arte dell’auruspina e la applica secondo
Il culto
LIBRI HARUSPICINI O TEGETICI LIBRI FULGURALESContengono le norme dell’auruspicina, ossia
l’arte di esaminare le viscere degli animaliInterpretazione dei segni celesti (Come si dovesse interpretare la
caduta di una fologore o prevenirne i danni)
Libri rituales Libri fatales Libri acheruntici
Dettavano le norme relative alla fondazione e
consacrazione delle città, dei templi e
l’interpretazione dei prodigi
Istruivano sulla vita
degli uomini e degli Stati
Svelavano i misteri della
morte e dell’oltretomba indicando i riti
sacrificali
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Per l’area sacra dedicata alal divinità etrusca suprema Tinia viene scelta la posizione più importante: l’estremità del settore nord.tempio era considerato un luogo di preghiera e di culto e non la casa di Dio. A differenza di quello greco aveva la struttura in mattoni mentre il tetto e le colonne, di ordine tuscanico, con fusto liscio e capitello semplice erano in legno.Sorgeva su alto basamento in pietra con scalinata solo sul lato anteriore e aveva un profondo pronao di otto colonne che precedeva la cella che poteva essere unica o affiancata da altre due minori.
I templi
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Il Tempio di Tinia a MarzabottoCostruito all’inizio del V secolo a. C. ha una pianta rettangolare periptera con sei
colonne su lati lunghi, quattro sulla fronte e cinque sul retro per maggiore stabilità
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Le abitazioniI primi villaggi etruschi erano formati da semplici capanne in legno paglia
e argilla dalla pianta rettangolare e sormontate da un tetto a due spioventi, più elaborate erano le abitazioni signorili, come documentato da un modellino di urna funeraria.
Urna cineraria a capannaMetà VII secolo a.C. Roma Museo di Villa Giulia
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Notevole è la varietà di tipologie: le planimetrie non seguono moduli fissi, ma si adattano alle esigenze funzionali dei singoli edifici, ma quase tutte presentano uno schema articolato in tre settori: un corridoio di ingresso immette nel cuore dell’edificio (cortile con pianta a forma di T) sul quale si affacciano tre ambienti.
Le abitazioni