Profili religiosi

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“I giusti vivono per sempre,

la loro ricompensa è presso il Signore

e l’Altissimo ha cura di loro.

Per questo riceveranno una magnifica corona regale,

un bel diadema dalla mano del Signore,

perché li proteggerà con la destra,

con il braccio farà loro da scudo.

Sap. 5,15-16

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4

Questo volume e’ stato curato da

e fa parte della serie

“I QUADERULA” (I QUADERNI DI A.D.E.R.U.L.A.)

Esso e’ stato stampato grazie al contributo economico di:

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Antonio Francesco

DELL’AVERSANA BRANCACCIO

PROFILI

RELIGIOSI

(NOTE PER UNA STORIA DEL CLERO SANTARPINESE)

Presentazione di

Don Stanislao CAPONE Parroco Chiesa di S.Elpidio Vescovo

Illustrazioni

di

Silvano BATTIMIELLO

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INDICE

PRESENTAZIONE pag . 13

PREFAZIONE pag. 16

PREMESSA pag. 20

CAPITOLO I

Religiosi e Religiose presenti in S.Arpino

nel secolo XVII pag. 27

Padre MAROTTA Donato pag. 34

CAPITOLO II

Religiosi e Religiose presenti in S.Arpino

nel secolo XVIII pag. 39

Mons. DE SIMONE Marco pag. 68

Madre SANCHEZ DE LUNA Cecilia pag. 76

Padre SANCHEZ DE LUNA Gennaro pag. 79

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CAPITOLO III

Religiosi e Religiose presenti in S.Arpino

nel secolo XIX pag. 87

Abate DE MURO Vincenzo pag. 96

Padre FESTA Antonio pag. 102

Mons. MAGLIOLA Orazio pag. 103

CAPITOLO IV

Religiosi e Religiose presenti in S.Arpino

nel secolo XX pag. 110

Padre D’ANTONIO Felice pag. 117

Padre BOERIO Raffaele pag. 124

Madre BOTTIGLIERO Lucia pag. 128

Padre BOERIO Agostino Maria pag. 130

Padre ZIELLO Pasquale pag. 135

Padre BOERIO Nicola pag. 146

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Madre DEL MONACO Maria Michela pag. 150

Padre BOERIO Antimo pag. 152

CAPITOLO V

Religiosi e Religiose presenti in S.Arpino

nel secolo XXI pag. 163

Padre D’ANTONIO Antonio pag. 166

Madre TANZILLO Natalina pag. 168

Padre PEZZELLA Francesco pag. 171

Madre D’ANNA Gisella pag. 173

Madre ESPOSITO MARROCCELLA Antonia pag. 175

Madre D’ANTONIO Elpidia pag. 177

Padre CAPONE Stanislao pag. 179

Suora TOZZI Anna pag. 181

Padre TOZZI Stanislao pag. 183

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Padre D’ALIA Umberto pag. 185

Padre ARENA Luigi Maria pag. 187

CAPITOLO VI

Parroci Chiesa S.Elpidio Vescovo pag. 191

Parroci Chiesa S.Canione pag. 194

Eremiti Chiesa S.Maria delle Grazie

o S.Canione pag. 195

Frati Minimi del Convento

di S.Maria della Stella pag. 197

Dati statistici sui Religiosi/e santarpinesi

tra i secoli XVII e XXI pag. 200

Dati statistici sui Religiosi/e

suddivisi per Casato pag. 201

CAPITOLO VII

Mons. SANCHEZ DE LUNA Nicola pag. 213

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Mons. SANCHEZ DE LUNA Isidoro pag. 216

APPENDICE DOCUMENTARIA pag. 221

BIBLIOGRAFIA-FONTI ARCHIVISTICHE pag. 244

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PRESENTAZIONE

Nel ringraziare per l’invito rivoltomi a presentare questo lavoro

manifesto anche tutta la mia trepidazione. Non è facile rinchiudere in

una presentazione tutto un trascorso di storia, ma mi rincuorano e mi

danno forza le parole di Teodoreto di Cirro quando nella prefazione a

La storia dei monaci della Siria così si esprime: « dal momento che il

tempo, come reca danno al corpo con la vecchiaia e la morte, così con

la dimenticanza stende un velo sulle azioni degne di lode, nessuno a

buon diritto potrà rimproverarmi di mettere per iscritto la condotta di

uomini innamorati di Dio. Come coloro che hanno il compito di curare

i corpi, preparano medicine, combattono il male, portano aiuto a chi

soffre, così l’impegno nello scrivere rappresenta un farmaco salutare

che combatte la dimenticanza ed alimenta la memoria1». Per

Teodoreto costituisce addirittura un’imperdonabile forma

d’ingiustizia l’indifferenza rispetto al passato. In effetti se è la

memoria che garantisce la propria identità, personale e collettiva,

una perdita di memoria comporta una perdita di identità. Questo

lavoro di storia locale vuole appunto farci riappropriare del passato,

memoria che vuol dire capirsi meglio, che vuol dire allargare gli

ambiti di scelta operando quella catarsi storica che libera dal nostro

inconscio sociologico, ben sapendo che «la conoscenza della causa

passata modifica l’effetto presente2». In questa prospettiva il nostro è

un voler dialogare con chi ci ha preceduto, superando quella falsa

idea che il recente, l’attuale non può aspettarsi risposte da quanto ha

già fatto il suo tempo. Noi siamo il frutto del nostro passato. Non

possiamo dimenticarlo se non a scapito dell’uomo stesso.

Queste righe introduttive intendono richiamare gli aspetti di fondo

formanti il filo rosso connettivo dell’intera raccolta, scritta per

precisare la prospettiva dell’approccio storico locale, senza, però,

voler in nessun modo influire pregiudizialmente sul lettore o

1 TEODORETO, Storia dei monaci della Siria, prefazione

2 H. MARROU, La Conoscenza Storica, trad. dal Francesce, ed.Mulino, Bologna 1969, 279

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presumere di rassodare la capacità persuasiva delle osservazioni

degli autori medesimi.

Innanzitutto questo scritto vuole presentare la (grande) tradizione “di

uomini e donne di Dio” che s’impongono alla nostra attenzione nella

storia locale perché hanno trasmesso una Tradizione ininterrotta di

vita cristiana. I “ricordati” in questo scritto sono coloro che, con la

forza della fede, la profondità e la ricchezza del loro insegnamento

nel corso degli anni l’hanno rigenerata e grandemente incrementata

insegnandola.

Un testo di Ireneo, (seconda metà del II sec.d.C.) recita in maniera

suggestiva e quasi profetica: “questa (la nostra fede) l’abbiamo

ricevuta dalla Chiesa e la custodiamo: essa per opera dello Spirito di

Dio, come un deposito contenuto in un vaso di valore, ringiovanisce

sempre e fa ringiovanire anche il vaso che la contiene”. (Adv. Haer.

3,24)

La ragione e l’obbiettivo del libro emerge dalla convinzione «che

esiste un sentiero privilegiato, una “via regia” che dai giorni degli

Apostoli nel correre dei secoli, attraverso anche i nostri concittadini,

arriva fino a noi». “Sentiero privilegiato” e “via regia” che sono

l’imitabile proposta all’essere umano della sequela di Cristo nel

concreto della storia e del mondo, a servizio di questa storia e di

questo mondo.

Si profila cosi lo spazio coraggioso, con dei limiti sicuramente, degli

autori di indagare la vita concreta ma inscindibile da quella

spirituale (ascetica) che sta appunto nel liberare le forze fondamentali

dalle frustrazioni e limitazioni per impegnarle nel compito positivo di

un primo sviluppo umano nella sequela di Cristo, diventando così la

stella polare che cerca di mostrare e offrire alla consapevolezza

moderna il senso di una tradizione viva e di una viva comunità di

persone che cercano Dio dal profondo del loro essere.

Questo scritto merita di essere indagato con occhio benevolo, perché

cerca di aiutarci a scoprire lentamente coloro che nel passato o nel

presente con il loro intento e intrepido coraggio, possono istruirci e

ammonirci più e meglio di ogni altro sulla nostra condizione: una

condizione così simile alla loro per tanti aspetti che i cambiamenti

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sopravvenuti nel linguaggio e nell’organizzazione sociale potrebbero

in un primo tempo occultare. Teilhard de Chardin, anni or sono,

scriveva in una lettera: «il passato mi ha rivelato la costruzione

dell’avvenire3» la conoscenza del passato quando viene utilizzata per

meglio situarci il presente, può servire a dare una prospettiva. La loro

memoria, insomma non ha per fine di riportarci al passato, bensì di

portare il passato nel presente.

L’approdo di questo scritto per quanto discutibile è, infine, sembra di

proporre come possibile e raggiungibile un equilibrio, spesso

instabile, intrinseco alla vita cristiana: la (problematica), armonia fra

il suo “essere cristiano” e il suo “essere situata”. A proposito può

essere delucidante quanto afferma G. Moioli quando

argomentando teologicamente afferma: «nella storia, il cristiano che

vive i valori propri della sua fede, si presenta come una tipica figura”

di uomo non fuori dello spazio dell’umano; ma dentro “questo spazio:

dove l’umano qui va prendendo e prende i suoi contorni dalla fede in

Gesù Cristo. Si potrebbe dire: nel cristiano incontriamo l’umano, la

realtà e l’esperienza dell’umano ma secondo la fede vissuta in Gesù

Cristo4»

Concludendo, lo scritto vuole farci attivare il contatto con significativi

“uomini e donne di Dio” che nel loro piccolo ministero hanno gridato

al mondo “il Vangelo”: buona novella di “Gesù figlio di Dio”.

Tale accostamento sembra il non piccolo pregio di farci sperimentare

quanto il gesuita J. P. De Caussade così indicava: «com’è il fuoco

che riscalda e non la scienza e la conoscenza di questo fenomeno e

dei suoi effetti, è l’ordine di Dio, è la sua volontà che opera la santità

nelle nostre anime e non la curiosa speculazione di questo principio e

di questo fine.

Quando si ha sete, per dissetarsi bisogna lasciare i libri che spiegano

le cose e bere5»

3 TEILHARD DE CHARDIN, lettres de voyage (1923-1939) paris 1956, 186.

4 G. MOIOLI, la figura del Crsitiano nella storia, in AA.VV. Il Cristiano di ieri, il cristiano

di oggi, il Cristo di sempre, ed Ancora, Milano 1980,67 5 J.P. DE CAUSSADE, l’abbandono della divina provvidenza. Testo critico originale ristabilito e

presentato da M.OLPHE GALLIARD, Ed Paoline, Cinisello balsamo 1986, 71s.

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PREFAZIONE

Da qualche anno a questa parte, grazie soprattutto all’operato di

Associazioni Culturali quali l’ADERULA e l’ARCA, “fervono” in

S.Arpino ricerche intese a riportare alla luce il passato storico del

paese.

Il tema di questo opuscolo, inquadrato nello stesso panorama, risulta

piuttosto inusuale considerato che nessuno storico locale si era mai

interessato a scandagliare in uno dei tanti rivoli, quello religioso, nei

quali si è dispersa, nel tempo, la nostra memoria collettiva.

Eppure S. Arpino, quale diretta discendente dell’antichissima Diocesi

Atellana, che tanto lustro ha dato alla Chiesa Universale fornendo

alla gloria degli altari illustri personaggi, bastino per tutti i Sacerdoti

Elpidio e Canione, ha ereditato un patrimonio religioso che è stato

ingiustamente dimenticato e che andrebbe fortemente rivalutato,

molto al di sopra di quanto abbiamo tentato di fare noi !

Noi speriamo solo di aver messo, come in tante altre occasioni,

un’altra pietra miliare lungo il percorso virtuale della Memoria che

vorremmo divenisse realtà. E ci auguriamo che anche questa pietra

possa diventare un punto di riferimento e d’inizio per coloro che

vorranno continuare a mantenere vivo il ricordo degli avi, unico

collante possibile per tenere ancora unita una Comunità che,

purtroppo, è destinata a scomparire.

Il Clero, nell’accezione più ampia e popolare del termine,

santarpinese non ha mai avuto, finora, la degna attenzione che

meritava. Espresso, quasi nel suo insieme, soprattutto per il ramo

maschile, dal Seminario di Aversa, città erede dei fasti diocesani

atellani e misenati, è stato sempre considerato, dagli Storici, come

una cenerentola di secondo piano nel vasto panorama della cultura

religiosa del Sud.

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Anche il degnissimo tentativo dell’eminente Don Gaetano Capasso di

riesumare qualche figura più importante (i due vescovi e l’abate De

Muro) si è allineato con l’opinione diffusa che i personaggi trattati

fossero delle glorie del clero aversano.

Una attenta analisi, pur se necessariamente succinta a causa della

mancanza di fonti, di circa cinque secoli, ha fatto, invece, emergere

figure, maschili e femminili, onorevoli al punto da far considerare la

Villa di S. Elpidio una vera fucina di “santi ed eletti”, nel significato

più puro del cristianesimo.

Tra di esse molte hanno onorato il Sacerdozio Ministeriale arrivando

a vette finora sconosciute. Tante di esse hanno non solo illustrato il

Cristianesimo ma hanno anche onorato il nome del paese natio in

giro per il mondo.

Pur se apparentemente frammentato, visto che ciascuna scheda

sembra slegata dall’altra per una immaginaria storia comune che il

lettore si aspetta, questo opuscolo ha il merito di aver riportato alla

luce nomi dimenticati, ingiustamente dimenticati.

Noi abbiamo avuto la netta impressione, nel corso delle ricerche, che

ognuno dei personaggi menzionati fosse ancora “vivo” ed ansioso di

essere ricordato. Essi si sono “tirati” l’un l’altro, come le ciliegie!

Impressionante ci è sembrato, ad un certo punto, la “enormità” delle

cifre che venivano fuori in rapporto alla popolazione di determinati

periodi storici.

Così come ci sono sembrate “indescrivibili” le varie “coincidenze”

che ci hanno portato a rinvenimenti inediti.

L’importante raccolta di libri antichi dell’anagrafe religiosa della

Parrocchia di S. Elpidio Vescovo, meritevole già da tempo di migliore

attenzione solo di recente riservatale, ci ha fornito i particolari più

abbondanti. Le ospitali Biblioteche di vari Ordini Religiosi, i cui

archivisti hanno risposto con elogiabile solerzia e caritatevole

sollecitudine, ci hanno aiutato a ricostruire brevi profili di personaggi

ancora sconosciuti alla massa.

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Non abbiamo potuto, ma non era il nostro campo, indagare e

giudicare sulla grandezza spirituale di ciascun religioso. Anche se

solo per accenni, abbiamo voluto additare quelli che ci sono sembrati

i personaggi “maggiori”. Di alcuni, già tratteggiati in passato da

alcuni storici, abbiamo ritrovato particolari nuovi e corretto errori

trascinatisi nel tempo. Dei viventi abbiamo riportato tutti quelli, e

sono la maggioranza, che hanno voluto aderire. Ma non ci

attribuiamo, di certo, la pretesa di essere stati esaustivi. Il materiale

raccolto vuole essere esclusivamente, oltre che un atto di carità verso

compaesani illustri, un contributo per una auspicabile ricostruzione

completa della storia e della cultura religiosa santarpinese

giustamente inquadrata nei vari periodi storici e collegata alle

vicende di una Università della quale nulla ancora conosciamo.

Il lettore accolga il tutto con benevolenza nella considerazione che lo

sforzo da noi prodotto, nell’arco di due anni, ha cozzato contro

l’assoluta mancanza di documenti in una collettività che non ha mai

conservato gli atti del suo passato.

Nella esposizione, inoltre, ci siamo volutamente astenuti

dall’esprimere giudizi, dal condannare o dall’apprezzare determinati

avvenimenti legati a lontani periodi storici. Consci che viviamo in una

epoca “diversa” dalle altre, ci siamo resi conto che agire in quel

senso avrebbe aggiunto ulteriori “danni” a quelli già creati dai

pregiudizi di parte di quegli “intellettuali” che hanno voluto vedere

solo “padroni” e “servi” in ogni epoca dimenticando che la Storia è

fatta di semplici atti quotidiani, individuali e collettivi, sempre uguali

ma giudicabili esclusivamente nel periodo nel quale essi si compiono

ed in relazione alle convenzioni, agli usi ed ai costumi in esso

imperanti.

Ai tanti che hanno fornito notizie, foto ed indicazioni va il nostro

grazie di cuore per averci permesso di ricordare quella che

consideriamo la maggioranza dei Religiosi e delle Religiose

santarpinesi dell’intero periodo indagato. Ai “ dimenticati” rendiamo

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lo stesso onore dei “ritrovati”, consci che la Carità di Dio li ha da

tempo accolti nel Suo grembo.

GLI AUTORI

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PREMESSA

Tutti i santarpinesi moderni, abituati a vivere all’ombra dei due

campanili della Parrocchia di S.Elpidio, hanno sempre avuto

l’impressione che essa sia stata l’unica Chiesa esistente in S.Arpino

da tempo immemorabile e fino alla erezione della Parrocchia di

S.Canione avvenuta nel 1969.

Se così fosse stato, non potremmo spiegarci la presenza in paese del

numeroso clero ritrovato nei secoli indagati ma soprattutto nel secolo

XVIII.

Tra le cause del “proliferare”, in quei tempi, di tanti religiosi non va

sottaciuta l’influenza esercitata , almeno fino al 1800, dall’istituto del

“maggiorasco”, che imponeva, soprattutto nelle Famiglie Nobili e

Gentilizie, di devolvere i privilegi del casato al primogenito mentre i

rimanenti fratelli divenivano per forza preti o soldati.

Non possiamo, però, negare le tante vocazioni spontanee e le risposte

sincere di tantissime umili figure che hanno onorato il Ministero

spegnendosi in odore di santità.

Meri calcoli familiari, intesi ad avviare a “carriere decorose”molti

figli maschi e femmine, uniti ad una cultura religiosa sicuramente

molto più sentita di oggi e che forse “procreava” naturalmente tanti

religiosi, ha fatto sì, dunque, che in S.Arpino, soprattutto tra i secoli

XVII e XIX, ci fossero tanti preti e tante monache.

Di queste molte, indicate come “bizoche”, si inseriscono come

epigoni del fenomeno di pratica cristiana che, a partire dal secolo

XIII, venne definito “beghinaggio” e che identificava non solo

monaci e monache, ma anche laici e laiche che adottavano uno stile

di vita religioso connotato da radicale pauperismo . In effetti esse

vanno considerate come delle “terziarie” di Ordini Religiosi, in

S.Arpino soprattutto i Minimi di S.Francesco di Paola, che

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praticavano la castità dedicandosi alla preghiera ed all’assistenza dei

malati e dei bisognosi.

Ad appannaggio del Clero esisteva, nei tempi andati, un insieme di

benefici e privilegi ecclesiastici legati soprattutto alla celebrazione di

Messe, in suffragio di fedeli morti, in Chiese e su altari “esclusivi” di

ciascun sacerdote.

L’esistenza in S.Arpino di almeno 11 tra Chiese, Cappelle campestri

e private di Famiglie Gentilizie munite di altari, permetteva ai tanti

sacerdoti di poter officiare giornalmente usufruendo dei predetti

benefici spesso perpetui.

Nell’Archivio Diocesano di Aversa esistono ancora i documenti,

relativi alle Sante Visite che i Vescovi effettuano periodicamente, che

testimoniano, descrivendone le strutture interne ed i privilegi

correlati, che in S.Arpino esistevano i seguenti edifici sacri:

CHIESA di S.ELPIDIO Vescovo Situata dapprima dov’è adesso il Palazzo Ducale Sanchez De

Luna, fu ricostruita, nel 1590, nell’attuale posizione. E’ stata

ristrutturata ed ampliata nel 1754 e nel 1884;

CHIESA di S.MARIA DELLA STELLA

Conosciuta anche sotto i titoli di S.Maria di Atella,

S.Francesco di Paola e S.Michele, fu costruita, con l’annesso

Convento, nel 1593 e consegnata ad una Comunità di Frati

Minimi di S.Francesco di Paola che la officiarono fino alla

soppressione operata nel decennio di occupazione francese

(1812). Dal 1844 svolge le funzioni di Cappella del Cimitero di

S.Arpino costruitovi attorno;

CAPPELLA di S.MARIA MADDALENA Costruita lungo l’attuale Via Ten. D’Anna Leone (l’antica

strada per S.Maria di Atella) sostituì, nell’ultimo quarto del

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secolo XVI, analogo edificio abbattuto nel centro del paese per

fare spazio allo slargo creato davanti al palazzo ducale;

CAPPELLA di S.MARIA DELLE GRAZIE o S.CANIONE

Costruita, secondo la tradizione, da S.Elpidio risulta essere un

Romitorio antichissimo ma di incerta datazione. Situata “extra

moenia” dell’abitato di S.Arpino è stata servita da monaci

eremiti fino alla seconda metà del secolo XX. Dal 1969 è stata

affiancata da una Chiesa, eretta in Parrocchia, dal titolo di

S.Canione;

CAPPELLA di S. GIACOMO

Era situata nella omonima via, di fronte all’attuale Piazza

Salvo D’Acquisto;

CAPPELLA di S. PIETRO

Di incerta ubicazione, divenne, durante l’epidemia del 1656, il

“cimitero della peste”;

CAPPELLA di S.LEUCIO

Di incerta ubicazione;

CAPPELLA della SS. TRINITA’ Ubicata nell’attuale Via Ten. Ziello Pasquale, è stata dismessa

nella seconda metà del 1900;

CAPPELLA di S. ANTONIO ABATE Era costruita nelle vicinanze della precedente;

CAPPELLA della IMMACOLATA

Oratorio privato della Famiglia Magliola, era situata vicino

alla Stazione Ferroviaria ed è stata demolita negli anni 80 del

1900;

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CAPPELLA SORECA Oratorio privato ubicato nel Palazzo della medesima Famiglia

nell’attuale Via Ten. D’Anna Leone.

Dai dati statistici apprendiamo che 85 casati presenti in paese, dal

1599 in poi, hanno dato loro appartenenti alla Chiesa. Casati

Gentilizi, notabili ma anche tantissimi di basso lignaggio.

Il primato assoluto è detenuto dalla Famiglia Coscione, sicuramente

molto facoltosa a giudicare dalle tracce che ha lasciato in paese, che,

con i suoi 30 religiosi/e, precede in classifica la Dell’Aversana (22

componenti) e la Magliola (21) seguite a ruota dalle De Simone (13),

Soreca (10) e De Muro (7). Non manca all’appello quella “padrona,”

ma sicuramente “mecenate” per tante altre “satelliti”, dei Sanchez

De Luna con i suoi 5 rampolli accertati e con i due Vescovi riportati

nel capitolo VII che, sebbene nati a Napoli, sono di chiara stirpe

santarpinese, come si evince dalle Insegne da entrambi alzate.

I tempi moderni, con le loro problematiche esistenziali, hanno portato

un vistoso calo delle vocazioni. Il fenomeno, come si vedrà dalle

percentuali ridottissime negli ultimi due secoli in rapporto

all’abnorme crescita demografica del paese, ha colpito anche

S.Arpino. Nell’ultimo decennio, però, si sono notati chiari segni

premonitori che fanno prevedere un’abbondante “messe”

nell’immediato futuro.

Un risveglio religioso legato a tempi “strani” sta man mano

rifiorendo nella nostra Comunità che, a breve, potendo usufruire di

una terza erigenda Parrocchia e di nuovi Ministri del culto,

annovererà certamente, con l’aiuto di Dio, altri “operai”.

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CAPITOLO I

RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S.ARPINO

NEL SECOLO XVII

(1601-1700)

Padre MAROTTA Donato

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RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S. ARPINO NEL SECOLO XVII

(1601-1700)

RELIGIOSI

1. Padre Filippo DA CAPUA

Se ne ha notizia nel 1617 come Vicario Correttore del Convento di

S.Maria della Stella.

2. Rev. D’ANGELO (si ritrova anche come DE ANGELIS) Domenico

Parroco di S. Elpidio dal 1599 al 1618- Morto nel 1618.

3. Padre MAROTTA Donato

VEDERE SCHEDA

4. Sac. DE MURO Carlo

Morto, a 34 anni, di febbre maligna, il 29.8.1652 – Sepolto in S.Elpidio.

5. Rev. DE SIMONE Domenico

Morto, a 56 anni, il 16 giugno 1653- Sepolto in S .Elpidio.

6. Fra’ ZACCARIA

Eremita del Romitorio di S. Canione - Morto il 24.4.1654 - Sepolto in

S. Elpidio.

7. Sac. SCOPPA Giovannantonio

Se ne ha notizia nel 1655 come sostituto del Parroco Sebastiano

MAGLIOLA

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8. Sac. DELL’AVERSANA Agostino

Morto, a 61anni, di peste, il 04.8.1656- Sepolto in S. Elpidio nella

Congrega del SS. Sacramento.

9. Sac. SCAFARIO Giuseppe

Di Castellammare di Stabia – Morto, a 80 anni, il 15.10.1657- Sepolto

in S. Elpidio.

10. Chierico COSCIONE Agostino

Morto, a 26 anni, il 10.10.1659 – Sepolto in S. Elpidio.

11. Rev. MAGLIOLA Sebastiano

Di Giugliano – Parroco di S. Elpidio dal 1618 al 1665 – Morto, a 72

anni, di febbre maligna, il 02.5.1665 – Sepolto in S. Elpidio davanti

all’altare del SS. Rosario – E’ ricordato come Dottore in Legge, socio

e corrispondente dei Bollandisti (Società Scientifica che, dalla metà

del 1600, cura l’edizione critica della documentazione sui Santi:

ANALECTA BOLLANDIANA).

12. Rev. COSCIONE Francesco

Se ne ha notizia nel 1665 come sostituto del Parroco Soreca

Francesco.

13. P. BERARDINO DA NAPOLI

Dell’ordine dei Frati Minimi di S.Francesco di Paola – Dimorante nel

Convento di S.Maria della Stella in S.Arpino – Se ne ha notizia, come

Confessore, nel 1676.

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14. Chierico COSCIONE Angelo

Morto, a 15 anni, il 10.8.1679 – Sepolto in S. Elpidio.

15. Frà DE MICHELE Ignazio

Morto, a 75 anni, il 18.01.1680 - Sepolto in S. Elpidio.

16. Rev. DE MURO Vincenzio

Morto, a 52 anni, il 24.5.1680 - Sepolto in S. Elpidio.

17. Rev. PELLINO Giuseppe

Se ne ha notizia nel 1681 come sostituto del Parroco Soreca

Francesco.

18. Rev. DE SIMONE Tommaso

Morto, a 36 anni, il 26.7.1682 - Sepolto in S. Elpidio.

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RELIGIOSE

1. Suora Bizoca DELL’AVERSANA Angelica

Morta a 60 anni, di febbre maligna, il 04.9.1649 – Sepolta in S.Elpidio.

2. Suora VIRITELLA Tolla

Di Fabrizio – Morta a 27 anni, di peste, il 16.7.1656 – Sepolta in

S.Elpidio.

3. Suora MUSCETTOLA Anna

Di Napoli – Morta, di peste, il 29.7.1656 – Sepolta in S. Elpidio.

4. Suora DELL’AVERSANA Caterina (nata Santella Orsola)

Di Canione e Olimpia SAVOIA –Nata l’1.11.1638- Morta, di peste, il

09.8.1656 – Sepolta nella Chiesa di S. Pietro di Atella.

5. Suora Bizoca SCATTONE Catarina

Morta a 22 anni, di febbre celtica, il 20.8.1660 – Sepolta in S. Elpidio.

6. Suora COSCIONE Grazia

Di Matteo – Morta, a 40 anni, di febbre maligna, il 24.5.1671 – Sepolta

in S. Elpidio.

7. Suora DELL’AVERSANA Arbolina

Morta a 80 anni, il 19.6.1671 –Sepolta in S. Elpidio.

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8. Suora COSCIONE Diana

Di Matteo – Morta ,a 60 anni, il 13.9.1672 - Sepolta in S. Elpidio.

9. Suora COSCIONE Cecilia

Di Giovanni – Morta, a 38 anni, il 31.8.1678 – Sepolta in S. Elpidio.

10. Suora DELLA ROSSA Sandrella

Morta, a 22 anni, il 15.9.1680 – Sepolta in S. Elpidio.

11. Suora CARUSO Anna

Morta, a 45 anni, il 28.11.1685 – Sepolta in S. Elpidio.

12. Suora SALZANO Sebastiana

Di Giuseppe – Morta, a 24 anni, il 29.6.1687 – Sepolta in

S. Elpidio.

13. Suora MAGLIOLA Antonia

Di Agostino – Morta, a 22 anni, il 9.7.1689 – Sepolta in S. Elpidio.

14. Suora CIUONZO Anna

Di Placido e Marina DE VIRGILIO – Morta, a 55 anni, il

26.4.1688- Sepolta in S. Elpidio.

15. Suora PEZONE Antonia

Morta, a 60 anni, il 28.10.1689 – Sepolta in S. Elpidio.

Page 32: Profili religiosi

32

16. Suora MANZO Giovanna

Morta, a 79 anni, il 04.01.1690 – Sepolta in S. Elpidio.

17. Suora MANZO Orsola

Morta, a 78 anni, il 24.10.1690 – Sepolta in S. Elpidio.

18. Suora COSCIONE Dorotea

Morta, a 70 anni, il 30.3.1693 – Sepolta in S. Elpidio.

19. Suora BERGAZZANO Maria

Di Angelo – Morta, a 36 anni, il 07.7.1693 – Sepolta in

S. Elpidio.

20. Suora DE MURO Orsola

Di GiovanniPaolo – Morta, a 56 anni, il 17.9.1693 – Sepolta in

S. Elpidio.

21. Suora DELL’AVERSANA Soprana

Di Filippo e Palladina COSCIONE– Nata il 22.11.1648-Morta,

a 47 anni, il 01.10.1695 – Sepolta in S. Elpidio.

22. Suora SCHINELLI Tarquinia

Di Francesco – Morta, a 54 anni, il 15.4.1697 – Sepolta in

S. Elpidio.

Page 33: Profili religiosi

33

23. Suora Bizoca COSCIONE Sandrella

Di Pasquale – Morta, a 78 anni, l’11.11.1697 – Sepolta in

S. Elpidio.

24. Suora Bizoca LOMBARDO Diana

Morta, a 59 anni, il 09.12.1697 – Sepolta in S. Elpidio.

25. Suora Bizoca COSCIONE Cecilia

Di Pasquale – Morta, a 76 anni, il 04.6.1699 – Sepolta in

S. Elpidio.

26. Suora ZUZARO Santella

Di Domenico – Morta, a 43 anni, il 19.10.1699 – Sepolta in

S. Elpidio.

27. Suora LOMBARDO Eleonora (o Dianora)

Morta, a 72 anni, il 28.02.1700 - Sepolta in S. Elpidio.

NOTA

I dati sono stati desunti dai seguenti registri esistenti nell’ARCHIVIO

Parrocchiale della Chiesa di S. Elpidio Vescovo in S. ARPINO:

LIBRO DEI MORTI 1648-1665;

LIBRO DEI MORTI 1665-1726.

Page 34: Profili religiosi

34

Padre MAROTTA Donato CARMELITANO

INSIGNE CARMELITANO

P. Donato MAROTTA risulta, tuttora, un illustre sconosciuto nel suo

paese natio pur essendo Egli stato uno dei più insigni Religiosi della

Provincia Napoletana dell’Ordine dei Carmelitani.

Nato in S.Arpino l’8 dicembre del 1576, entra nell’Ordine del

Carmelo a 15 anni. Coltiva i suoi studi fino alla laurea in teologia e,

nel 1611, diventa Priore del Carmine Maggiore in Napoli. Nel 1615 è

Provinciale della Provincia Carmelitana di Napoli e Basilicata.

Durante questo periodo egli fonda il Convento di Capodichino in

Napoli dove il Carmine Maggiore stanzierà il noviziato nel 1706.

Page 35: Profili religiosi

35

IL CAMPANILE DEL CARMINE MAGGIORE

IN PIAZZA MERCATO A NAPOLI

Page 36: Profili religiosi

36

Si adopera, inoltre, affinchè venga completata la costruzione del

bellissimo Campanile della Chiesa del Carmine nella famosa Piazza

Mercato, teatro di tanti eccidi perpetrati dalla plebe napoletana nelle

varie rivoluzioni.

L’incarico è affidato al celebre Architetto FRA’ NUVOLO che porta a

termine l’ardita opera con una cuspide rivestita di mattonelle di

Vietri. In cima alla piramide viene inciso il nome di P. Donato a

perenne ricordo.

P. Marotta muore il 19 maggio 1631.

BIBLIOGRAFIA

Fra’ Pier Tommaso M. QUAGLIARELLA

“GUIDA STORICO – ARTISTICA DEL CARMINE MAGGIORE IN

NAPOLI”

RINGRAZIAMENTI

Padre BOAGA Emanuele INSTITUTUM CARMELITANUM ROMA

Padre LOMBARDO Domenico BASILICA SANTUARIO DEL CARMINE

MAGGIORE NAPOLI

Page 37: Profili religiosi

37

CAPITOLO II

RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S.ARPINO

NEL SECOLO XVIII

(1701-1800)

Mons. DE SIMONE Marco

Madre SANCHEZ DE LUNA Cecilia

Padre SANCHEZ DE LUNA Gennaro

Page 38: Profili religiosi

38

Page 39: Profili religiosi

39

RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S. ARPINO NEL SECOLO XVIII

(1701-1800)

RELIGIOSI

1. Frà GIOVANNI

Eremita di nazionalità inglese - Morto, a 84 anni, il 25 2.1703-

Sepolto in S. Elpidio.

2. Rev. SORECA Francesco

Di Giuseppe e Porzia DELLA VOLPE- Parroco di S. Elpidio dal

1665 al 1703 – Morto, a 68 anni, il 26.09.1703- Sepolto in

S. Elpidio.

3. Rev. PEZZELLA Gioacchino Parroco di S.Elpidio dal 1703 al 1705- Morto, a 42, anni il

27.11.1705 - Sepolto nella Chiesa di S. SOSIO in Frattamaggiore.

4. Sac. PELLINO Tommaso

Se ne ha notizia nel 1705.

5. Fra’ MUZZILLO Nicola Bartolomeo

Eremita - Morto, a 95 anni, il 05.12.1705 - Sepolto in S. Elpidio.

Page 40: Profili religiosi

40

6. Rev. DELLO PREITE Silvestro

Se ne ha notizia nel 1705 come Economo (novembre 1705-

aprile 1706) della Parrocchia di S. Elpidio.

7. Rev. SORECA Domenico

Morto, a 60 anni, il 16.03.1707- Sepolto in S. Elpidio vicino

all’Altare Maggiore.

8. Rev. MAGLIOLA Francesco

Morto, a 63 anni, il 21.08.1707- Sepolto in S. Elpidio “a latere

Evangeli” della Cappella del SS. Rosario.

9. Chierico LETTERA Nicola

Morto, a 20 anni, il 21.10.1708- Sepolto in S. Elpidio Cappella

del SS. Sacramento.

10. Frà D'ELIA Bernardo

Se ne ha notizia nel 1708 come Confessore- Appartiene

all’Ordine dei Frati Minimi di S. Francesco di Paola e dimora

nel Monastero di S. Maria di Atella.

11. Rev. MARTUCCIO Antonio

Di Giovanni Carlo - Morto, a 61 anni, il 16.09.1709- Sepolto

in S. Elpidio vicino all’Altare Maggiore.

Page 41: Profili religiosi

41

12. Padre EUGENIO DA SANTA MARIA

Frate Minimo di S. Francesco di Paola - Se ne ha notizia nel

1709 come Confessore.

13. Rev. DELLA ROSSA Giovanni Paolo

Morto, a 60 anni, il 20.03.1710- Sepolto in S. Elpidio.

14. Rev. CERRONE Giovanni

Se ne ha notizia nel 1710.

15. Rev. CINQUEGRANA Carlo

Dimora a "CASTRUM TURRIS", cioè TRIVOLAZZO, di

cui è Economo. Morto, a 70 anni, il 21.03.1710- Sepolto in

S. Elpidio.

16. FRA’ MOCCIA Antonio

Dell’Ordine dei Frati Minimi di S.Francesco di Paola –

Compare il 09.3.1712 come padrino di Francesco SANCHEZ

DE LUNA, terzo figlio di Giovanni, Marchese di Pascarola, e

Laura Maria PISANO.

17. Rev. COSCIONE Bernardino Giovanni

Morto a,77 anni, il 8.07.1716- Sepolto in S. Elpidio nella

Congrega del SS. Sacramento.

Page 42: Profili religiosi

42

18. Rev. DELL'AVERSANA Antonio

Morto, a 82 anni, il 28.11.1716- Sepolto in S. Elpidio nella

Congrega del SS. Sacramento.

19. Rev. COSCIONE Giuseppe

Morto, a 62 anni, il 6.07.1718- Sepolto in S. Elpidio nella

Congrega del SS. Sacramento.

20. Padre MASCECCO Giovanni Battista

Dell’Ordine dei Frati Minimi di S. Francesco di Paola- Se ne

ha notizia, come Confessore, nel 1719.

21. Suddiacono Don VALENTI Mariano

Di Marsala- Dell’Ordine dei Frati Minimi S. Francesco di

Paola- Morto, a 26 anni, il 12.4.1720 nel Monastero di

S. Maria di Atella ove vive insieme al fratello Frà Carlo

VALENTI che lo confessa al momento della morte – Sepolto

in S. Maria di Atella.

22. Fra’ VALENTI Carlo

Di Marsala- Dell’Ordine dei Frati Minimi S. Francesco di

Paola - Se ne ha notizia nel 1720.

23. Padre GERONIMO DA SORA

Dell’Ordine dei Frati Minimi di S.Francesco di Paola- Se ne

ha notizia, come Confessore, nel 1721.

Page 43: Profili religiosi

43

24. Rev. MAGLIOLA Giuseppe

Morto, a 69 anni, il 27.01.1723- Sepolto in S. Elpidio nella

Cappella del SS. Rosario.

25. Frà FRANCESCO DELLA CONCEZIONE

Spagnolo- Eremita di S. Maria della Natività - Morto, a 70

anni, il 12.9.1726- Sepolto in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario.

26. Rev. FERRIGNO Salvatore

Parroco di S.Elpidio dal 1706 al 1726.

27. Rev. PETRELLA Nicandro

Morto, a 70 anni, il 10.11.1729- Sepolto in S. Elpidio nella

Cappella del SS. Sacramento.

28. Frà GROSSO Tommaso

Eremita di S. Maria delle Grazie (S.Canione)- Morto, a 42

anni, il 6.03.1730- Sepolto in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario.

29. Rev. D’ELIA Gregorio

Morto, a 72, anni, il 23.11.1730 – Sepolto “in sepoltura

particolare e distinta posta nella parte posteriore del Coro in cornu Evangeli” in S. Elpidio.

Page 44: Profili religiosi

44

30. Rev. MAGLIOLA Paolo

Se ne ha notizia nel 1730 per una querelle, sorta tra lui ed il

Rev. MAGLIOLA Cesare di Maddaloni, legata ad un

Beneficio sotto il titolo di S.Antonio da Vienna nella

Parrocchia di S.Margherita in Maddaloni.

31. Rev. MAGLIOLA Biagio

Di Tommaso e Cecilia GIANNATTASIO – Morto, a 27

anni, il 10.4.1733.

32. Rev. MAGLIOLA Domenico

Se ne ha notizia nel 1733.

33. Rev. NARDIELLO Domenico

Di Giuseppe e Vittoria DELL’AVERSANA – Morto, a 64

anni, il 03.7.1734- Sepolto in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario.

34. Rev. DE SIMONE Elpidio

Morto nel 1739.

35. Rev. DE LUCA Serafino

Se ne ha notizia nel 1739.

Page 45: Profili religiosi

45

36. Novizio SANCHEZ DE LUNA Antonio

Settimo dei 13 figli di Giovanni Nicola (3° Duca di

S.Arpino) e Laura Francesca Maria PISANO Marchesa di

Pascarola- Nato il 25.6.1716- Nel 1739 lo ritroviamo

Novizio nel Monastero di S. PIETRO e S.CATERINA a

Majella in Napoli.

37. Padre LOMINCELLI Baldassarre

Frate Minimo di S.Francesco di Paola del Monastero di

S.Maria di Atella – Se ne ha notizia nel 1747 come

Confessore.

38. Frà POLVERINO Arcangelo

Se ne ha notizia nel 1749 come Vicario Correttore del

Monastero di S. Maria di Atella.

39. Rev. FRATTOLILLO Carmine

Del Castello d’Orta – Possiede, nel 1749, il Beneficio di

S.Maria la Bruna, eretto nella Chiesa di S.Maria di Atella,

per il quale esige 12 ducati annui.

40. Rev. DI LETTERA Giuseppe

Se ne ha notizia, nel 1749, come Cappellano di Reggimento

in Napoli- Abita alla Strada per Trivolazzo.

Page 46: Profili religiosi

46

41. Chierico ARBOLINO Giuseppe

Di Giulio e Cornelia DE MARTINO – Morto , a 72 anni, il

30.01.1755.

42. Rev. COSCIONE Domenico

Di Massimo e Orsola CIMINO – Morto, a 25 anni, il

18.7.1755 – Sepolto in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

43. Rev. COSCIONE Nunziante

Di Carmine e Maddalena DELLO PIANO – Morto, a 30

anni, il 30.10.1761- Sepolto in S. Elpidio nella Cappella di

S.Elpidio.

44. Rev. DE LUCA Pasquale

Parroco di S.Elpidio dal 1726 al 1762- Morto, a 68 anni,

il 18.2.1762 – Sepolto nel sepolcro della Famiglia

Magliola.

45. Rev. DE SIMONE Francesco

Se ne ha notizia nel 1767.

Page 47: Profili religiosi

47

46. Rev. DE SIMONE Nicola

Di Stefano - Se ne ha notizia nel 1767.

47. Rev. DELLA ROSSA Giovanni Paolo

Morto, a 46 anni, il 09.9.1769 – Sepolto nel sepolcro di

famiglia davanti alla Cappella di S. Anna.

48. Padre ASTOLFI Francesco

Vicario Correttore del Monastero di S.Maria di Atella – Se

ne ha notizia nel 1769.

49. FRA’ BOVINO Filippo

Frate Cappuccino- Se ne ha notizia:

- il 30.8.1771 come padrino di Barbara Sanchez De Luna;

- l’8.8.1774 come padrino di Diana Sanchez De Luna,

entrambe figlie di Giovanni e Teresa DE’ ROSSI.

50. Frà LUCIANO Andrea

Di Domenico e Candida COSCIONE – Eremita del “Sacello

di S.Maria delle Grazie situato extra moenia della Terra di S.Elpidio” – Morto, a 70 anni, il 21.7.1772 – Sepolto

nella Cappella del SS. Sacramento.

51. Padre BONAVENTURA DA S.ARPINO

Frate Minore Cappuccino – Emette la Professione Religiosa

il 27.02.1724- Morto nel 1773.

Page 48: Profili religiosi

48

52. Chierico DE SIMONE Biagio

Morto, a 62 anni, il 09.11.1773 – Sepolto nel sepolcro delle

Famiglie MAGLIOLA e SORECA posto davanti alla

Cappella del SS. Rosario.

53. Rev. PELLINO Vincenzo

Parroco di S.Elpidio dal 1762 al 1776

54. Rev. MAGLIOLA Nicola

Se ne ha notizia nel 1777.

55. Mons. DE SIMONE Marco

VEDERE SCHEDA

56. Padre CINQUEGRANA Nicola

Di Tommaso e Carmosina DE PETRILLO – Morto, a 84

anni, il 16.6.1778- Sepolto in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

57. Rev. COSCIONE Francesco

Se ne ha notizia nel 1778 – Nel 1799 partecipa alla

Rivoluzione Napoletana aderendo alla Repubblica. Per

questo viene arrestato ed esiliato nell’isola di S.Stefano-

Si ignora l’anno di morte.

Page 49: Profili religiosi

49

58. Fra’ CRISTIANO Agostino

Di Giovanni – Spagnolo- Eremita di S.Maria delle Grazie –

Morto il 17.1.1779 – Sepolto in S. Elpidio nella Cappella del

Purgatorio .

59. Rev. COSCIONE Giovanni

Se ne ha notizia nel 1782.

60. Rev. DE LETTERA Vincenzo

Se ne ha notizia nel 1785.

61. Rev. ARBOLINO Agostino

Di Giovanni e Cecilia DE FALCO – Morto, a 70 anni, il

09.9.1788- Sepolto nella Cappella del SS. Sacramento.

62. Rev. FASANO Crescenzo

Se ne ha notizia nel 1789.

63. Rev. DELLA ROSSA Giovanni Giacomo

Di Agnello e Barbara GIAMMETTI- Morto, a 44 anni, il

05.7.1792- Sepolto nel sepolcro delle Famiglie DELLA

ROSSA- DE LUCA .

Page 50: Profili religiosi

50

64. Rev. DELL’AVERSANA Antonio Bernardino Lanzo

Di Elpidio e Beatrice DELLA PUCA – Nato il 20.3.1724 –

Morto il 21.3.1793.

65. Padre AJALA Tommaso

Dell’Ordine dei Frati Minimi di S.Francesco di Paola -Se ne

ha notizia il 15.01.1794 come Vicario Correttore del

Monastero di S.Maria di Atella .

66. Padre GRILLO Andrea

Dell’Ordine dei Frati Minimi di S.Francesco di Paola -Se ne

ha notizia il 15.01.1794 come dimorante nel Monastero di

S.Maria di Atella .

67. Frà SCIATTARELLI Vincenzo

Dell’Ordine dei Frati Minimi di S.Francesco di Paola -Se ne

ha notizia il 15.01.1794 come dimorante nel Monastero di

S.Maria di Atella .

68. Frà FERRAJOLO Giuseppe

Dell’Ordine dei Frati Minimi di S.Francesco di Paola -Se ne

ha notizia il 15.01.1794 come dimorante nel Monastero di

S.Maria di Atella in qualità di speziale.

69. Accolito FIORILLO Ludovico

Di Nicola e Nicoletta CERASUOLO – Morto, a 20 anni, il

02.5.1794- Sepolto nel sepolcro delle Famiglie MAGLIOLA-

SORECA.

Page 51: Profili religiosi

51

70. Padre SANCHEZ DE LUNA Gennaro

VEDERE SCHEDA

71. Fra’ COSCIONE Luigi

Di Gennaro e Santa MOZZILLO – Morto, a 20 anni, il

06.8.1795 – Sepolto nel sepolcro di Famiglia.

72. Rev. DE SIMONE Nicola

Di Domenico e Caterina MAGLIOLA – Morto, a 73 anni, il

21.11.1796- Sepolto nel sepolcro di Famiglia

73. Rev. COSCIONE Carlo

Se ne ha notizia nel 1797.

74. Rev. DELLA ROSSA LUCA

Di Francesco ed Antonia GAUDINO – Morto, a 81 anni, il

22.7.1797- Sepolto nel Sepolcro di Famiglia davanti alla

Cappella di S.Anna.

75. Rev. MAGLIOLA Nicola

Di Giacinto e Angela DE LUCA – Morto, a 54 anni, nel

1799.

Page 52: Profili religiosi

52

76. Rev. COSCIONE Nunziante

Se ne ha notizia durante la Rivoluzione Napoletana del

1799 – Parteggia per la Repubblica ed è arrestato.

77. Padre DE MURO Raffaele

Dell’Ordine dei Frati Minimi di S. Francesco di Paola -Se ne

ha notizia durante la Rivoluzione Napoletana del 1799 –

Parteggia per la Repubblica ed è arrestato come reo di stato.

Page 53: Profili religiosi

53

RELIGIOSE

1. Suora SAVOIA Agnese

Di Giovanni Andrea – Morta, a 28 anni, il 24.8.1703- Sepolta

in S. Elpidio.

2. Suora DI RAGO Tolla

Morta, a 30 anni, il 19.8.1704 - Sepolta in S. Elpidio.

3. Suora MARROCCELLA Diana

Di Elpidio - Morta, a 70 anni, il 20.12.1704 - Sepolta in

S. Elpidio.

4. Suora Bizoca PALUMBO Cesarea

Di Nunzio - Morta, a 40 anni, il 9.8.1707- Sepolta in S.

Elpidio nella Cappella del SS. Rosario.

5. Suora Bizoca SAVOIA Cecilia

Dell’Ordine di S.Francesco di Paola - Morta, a 63 anni, il

10.9.1708-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella delle Anime del

Purgatorio.

6. Suora Bizoca DE SERIO Orsola

Morta, a 80 anni, il 31.10.1710.

Page 54: Profili religiosi

54

7. Suora CAPASSO Diana

Di Francesco - Morta, a 58 anni, il 16.11.1713- Sepolta in

S. Elpidio.

8. Suora Bizoca DE MARTINO Brigida

Morta, a 63 anni, il 31.1.1714 - Sepolta in S. Elpidio.

9. Suora COSCIONE Giovanna

Morta, a 85 anni, il 2.3.1714 - Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella delle Anime del Purgatorio.

10. Suora Bizoca MOZZILLO Caterina (detta NINA)

Dell’Ordine di S.Francesco di Paola - Morta, a 25 anni, il

20.9.1715- Sepolta in S. Elpidio.

11. Suora FALACE Sebastiana

Morta, a 30 anni, il 31.10.1717- Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella di S.Elpidio.

12. Suora Bizoca COSCIONE Maddalena

Dell’Ordine di S.Francesco di Paola - Morta, a 80 anni, il

29.12.1717- Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS.Sacramento.

13. Suora Bizoca ABBATE Fiorentina

Morta, a 95 anni, il 7.12.1718- Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella del SS. Sacramento.

Page 55: Profili religiosi

55

14. Suora CIUONZO Anna (detta Santiluccia)

Morta, a 53 anni, il 21.5.1719- Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella del SS. Sacramento.

15. Suora Bizoca SORECA Agata Agnella

Di Carlo ed Antonia MAGLIOLA- Morta, a 26 anni, il

5.11.1719 - Sepolta in S. Elpidio nel Sepolcro di Famiglia

dietro l’Altare Maggiore.

16. Suora Bizoca COSCIONE Catarina

Di Francesco ed Ippolita CLAVELLI - Morta, a 67 anni, il

15.7.1720 - Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario..

17. Suora Bizoca SCHINELLI Grazia

Morta, a 67 anni, il 06.8.1720 - Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella delle Anime del Purgatorio.

18. Suora Bizoca DELL’AVERSANA Mattia

Morta, a 60 anni, il 09.10.1720- Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella delle Anime del Purgatorio.

19. Suora IACONANGELO Virgilia

Morta, a 60 anni, il 20.3..1721.

20. Suora Bizoca SILVESTRO Candida

Di Gennaro- Morta, a 20 anni, il 28.10.1721- Sepolta in

S. Elpidio nella Cappella del SS. Sacramento.

Page 56: Profili religiosi

56

21. Suora MARTUCCIO Caterina

Di Giovanni Carlo - Morta, a 70 anni, il 12.10.1722 –

Sepolta in S. Elpidio nella Cappella delle Anime del

Purgatorio..

22. Suora FALACE Carmosina

Di Antonio - Morta, a 27 anni, il 27.11.1722.

23. Suora D’ELIA Angela

Morta, a 60 anni, il 07.01.1726.

24. Suora COSCIONE Agnesa

Morta, a 60 anni, nel 1729 – Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella del SS. Rosario.

25. Suora COSCIONE Rosata

Di Marco Antonio e Giovanna CAIAZZA – Morta, a 70 anni,

il 06.10.1732 -Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario.

26. Suora PEZONE Maddalena

Di Andrea e Giovanna LOMBROSO - Morta, a 65 anni, il

26.4.1733- Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario.

27. Suora MARROCCELLA Lucrezia

Morta, a 80 anni, il 19.5.1733- Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella del SS. Rosario.

Page 57: Profili religiosi

57

28. Suora DELL’AVERSANA Sugrana

Di Elpidio e Beatrice DELLA PUCA - Morta, a 24 anni, il

17.12.1734-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario.

29. Suora COSCIONE Palma

Morta, a 50 anni, il 17.5.1735 - Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella del SS. Sacramento.

30. Suora DELL’AVERSANA Orsola Santella

Di Onofrio e Giovanna PEZONE – Nata l’ 11.4.1662 –

Morta il 02.01.1736 –Sepolta in S. Elpidio nella Cappella

del SS. Sacramento.

31. Suora COSCIONE Santa

Di Giovanni e Giovanna DE SIMONE - Morta, a 48 anni, il

02.5.1736-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

32. Suora SALZANO Anna

Morta, a 80 anni, il 02.8.1736 - Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella del SS. Sacramento.

33. Suora CAPASSO Vincenza

Di Francesco e Soprana ZIELLO – Morta, a 80 anni, il

18.12.1936 –Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

Page 58: Profili religiosi

58

34. Suora DE MARTINO Lucia

Di Matteo e Colomba BOCCIA - Morta, a 60 anni, il

17.7.1736-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

35. Suora MORMILE Agnese

Di Francesco ed Annamaria FASANO – Morta il 27.9.1737

– Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del SS. Sacramento.

36. Suora SANCHEZ DE LUNA Antonia Maria

Sesta dei 13 figli di Giovanni Nicola (3° Duca di S.Arpino)

e Laura Francesca Maria PISANO Marchesa di Pascarola-

Nata il 18.5.1715- Entra nel Monastero di S. Patrizia in

Napoli ove, nel mese di novembre del 1736, prende il velo

durante il priorato dell’Abbadessa Cristina Sanchez De

Luna. Successivamente la ritroviamo monaca del Monastero

di S.Chiara in Napoli.

Nell’elogio funebre stilato per il fratello Alonso VII (4°

Duca di S.Arpino) nel 1781, Antonia viene definita

CAMERLENGA (amministratrice) dello stesso Monastero.

37. Suora DELL’AVERSANA Antonia Magnifica

Di Filippo e Palladina COSCIONE – Nata l’8.2.1661- Morta

il 24.8.1738 –Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario.

38. Suora DELL’AVERSANA Feliciana

Di Agnello e Bartolomea PEZONE - Morta, a 70 anni, il

12.9.1738-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

Page 59: Profili religiosi

59

39. Novizia SANCHEZ DE LUNA Agnesa

Quarta dei 13 figli di Giovanni Nicola (3° Duca di

S.Arpino) e Laura Francesca Maria PISANO Marchesa di

Pascarola- Nata il 06.4.1713- Nel 1739 la ritroviamo

Novizia nel Monastero di S. Gaudioso in Napoli.

40. Suora DELLA ROSSA Anna Maria

Di Gennaro e Candida DE SIMONE – Morta, a 30 anni, il

29.10.1740.

40. Suora MARESCA Agnese

Di Antonio e Polise DELLA ROSSA - Morta, a 75 anni, il

29.12.1740 –Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario.

42. Suora MAGLIOLA Maddalena

Di Biagio e Giovanna COSCIONE - Morta, a 70 anni, il

02.9.1742 – Sepolta in S. Elpidio in sepoltura particolare

nella Cappella del SS. Rosario.

43. Suora DELL’AVERSANA Caterina Laura

Di Filippo e Palladina COSCIONE – Nata il 16.6.1655-

Morta il 20.01.1743-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella

del SS. Rosario.

44. Suora DE IORIO Caterina

Di Donato e Tommasa …….. – Morta, a 60 anni, il

26.01.1744 – Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

Page 60: Profili religiosi

60

45. Suora MORMILE Anna

Di Francesco e Marchesia FASANO – Morta, a 85 anni, il

20.02.1744 – Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

46. Suora MAISTO Orsola

Di Domenico e Santa DELL’AVERSANA – Morta, a 60

anni, il 13.9.1745-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

47. Suora DE ANGELIS Lorenza

Di Antonio e Giovanna GAUDINO – Morta, a 72 anni, il

28.4.1745 –Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del SS.

Sacramento.

48. Suora DE IORIO Antonia

Di Antonio e Tommasa DELL’AVERSANA - – Morta, a

70 anni, il 14.9.1745.

49. Suora IACONANGELO Eleonora

Morta l’1.12.1745 - Sepolta in S. Elpidio nella Cappella

del SS. Sacramento.

50. Suora PEZONE Luigia

Di Andrea – Morta il 30.3.1746 - Sepolta in S. Elpidio

nella Cappella del SS. Sacramento.

Page 61: Profili religiosi

61

51. Suora DELL’AVERSANA Rosolina

Di Vincenzo e Letizia MARROCCELLA - Morta, a 60

anni, il 07.5.1747- Sepolta in S. Elpidio nella Cappella

del SS. Sacramento.

52. Suora VITALE Maddalena

Di Agnello e Vittoria RASULO - Morta, a 60 anni, il

23.5.1747- Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

53. Suora DE MURO Lorenza

Di Giuseppe ed Agnese MARTUCCIO- Morta, a 45 anni,

il 19.02.1747 - Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

54. Suora DE SIMONE Maria Anna

Di Domenico e Maddalena LAMPITELLI- Morta, a 50

anni, il 29.8.1747- Sepolta in S. Elpidio nella Cappella

del SS. Sacramento.

55. Suora DE SIMONE Mariangela

Di Domenico e Catarina MAGLIOLA – Se ne ha notizia,

nel 1749, come Monaca nel Monastero di S.Liguoro

(S.Gregorio Armeno) in Napoli .

56. Suora FUSARO Anna

Di Domenico - Morta, a 60 anni, nel 1747- Sepolta in

S. Elpidio nella Cappella del SS. Sacramento.

Page 62: Profili religiosi

62

57. Suora PEZONE Candida

Di Carlo ed Orsola CIRIFO – Morta, a 74 anni, il

15.01.1749-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella delle

Anime del Purgatorio.

58. Suora DELL’AVERSANA Carmosina

Di Francesco e Faustina APICELLA – Morta, a 60 anni,

l’8.02.1750-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

59. Suora DELL’AVERSANA Rosa

Di Giovanni Paolo e Camilla CRISPINO – Morta, a 66

anni, il 21.7.1753-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella

del SS. Sacramento.

60. Suora FASANO Carmina

Di Giorgio ed Apollonia COSCIONE – Morta, a 50 anni,

il 27.11.1754-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

61. Suora CINQUEGRANA Anastasia

Morta, a 75 anni, il 26.12.1754 - Sepolta in S. Elpidio

nella Cappella del SS. Sacramento.

Page 63: Profili religiosi

63

62. Suora D’ELIA Anna

Di Giovanni Antonio e Giovanna COSCIONE – Morta, a

87 anni, nel 1755 – Sepolta in S. Elpidio nel Sepolcro

della Famiglia Coscione.

63. Suora FASANO Antonia

Di Carmine ed Alessia MARROCCELLA – Morta, a 70

anni, il 10.6.1755-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella

delle Anime del Purgatorio.

64. Suora DELL’AVERSANA Domenica Orsola

Di Francesco e Teresa CRISPINO – Nata il 10.7.1695 -

Morta il 09.7.1755- Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella del SS. Sacramento.

65. Suora IACONIANGELO Antonia

Di Lorenzo- Morta, a 80 anni, il 15.7.1756- Sepolta in

S. Elpidio nella Cappella delle Anime del Purgatorio.

66. Suora DELL’AVERSANA Rachela

Di Giuseppe e Cecilia DELLA ROSSA- Morta, a 80 anni, il

09.02.1758- Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

67. Suora CARUOCCIOLO Sebastiana

Di Angelo ed Antonia FALACE – Morta, a 70 anni, il

15.02.1759-Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Sacramento.

Page 64: Profili religiosi

64

68. Suora DE FALCO Rosa

Di Carlo e Catarina SAVOIA – Morta, a 77 anni, il

04.6.1750- Sepolta in S. Elpidio nella Cappella del

SS. Rosario.

.

69. Suora DELL’AVERSANA Domenica

Di Antonio – Morta, a 70 anni, il 04.10.1769 - Sepolta in

S. Elpidio nella Cappella del SS. Sacramento.

70. Suora DELLA ROSSA Giuditta

Di Antonio – Morta, a 80 anni, il 04.3.1769 - Sepolta in

S. Elpidio nel Sepolcro di Famiglia davanti alla Cappella di

S. Anna.

.

71. Suora D’ELIA Tommasa

Di Antonio – Morta, a 90 anni, il 27.12.1770 - Sepolta in

S. Elpidio nel Sepolcro della Famiglia Coscione

nella Cappella dell’Addolorata.

72. Suora CASTIELLO Orsola

Morta, a 74 anni, il 05.12.1773 - Sepolta in S. Elpidio

nella Cappella del SS. Sacramento.

73. Suora DELL’AVERSANA Beatrice

Di Francesco – Morta, a 83 anni, il 12.7.1775- Sepolta in

S. Elpidio nella Cappella del SS. Sacramento.

Page 65: Profili religiosi

65

74. Suora COSCIONE Cecilia

Di Decio - Morta, a 70 anni, il 18.12.1776- Sepolta in

S. Elpidio nel Sepolcro di Famiglia.

75. Suora DE SIMONE Rosolina

Di Casimiro – Morta, a 70 anni, il 06.01.1777.

76. Suora COSCIONE Santa

Morta, a 84 anni, il 14.4.1781 - Sepolta in S. Elpidio

nel Sepolcro di Famiglia.

77. Suora DE SIMONE Chiara

Di Casimiro ed Angela PENNACCHIO – Morta, a 73

anni, il 04.01.1787- Sepolta in S. Elpidio nella

Cappella delle Anime del Purgatorio.

78. Suora DE SIMONE Domenica

Di Casimiro ed Angela PENNACCHIO – Morta, a 74

anni, l’ 11.02.1789 –Sepolta in S. Elpidio davanti

all’Altare Maggiore.

79. Madre SANCHEZ DE LUNA Cecilia

VEDERE SCHEDA

80. Suora DELL’AVERSANA Magnifica Santa Carmina

Di Elpidio e Beatrice DELLA PUCA – Nata il

19.4.1718- Morta il 10.8.1792-Sepolta in S. Elpidio

nella Cappella del SS.Sacramento.

Page 66: Profili religiosi

66

81. Suora FASANO Aloysia

Di Domenico e Carmina NARDONE – Morta, a 70

anni, l’11.3.1793 –Sepolta in S. Elpidio davanti

all’Altare Maggiore.

82. Suora GIGLIO Serafina

Morta , a 34 anni, l’8.01.1796 – Sepolta a Grumo nella

Chiesa dei Frati di S.Pietro d’Alcantara.

83. Suora ARBOLINO Carmina

Di Bernardino – Morta, a 60 anni, il 20.9.1796- Sepolta in

S. Elpidio nella Cappella delle Anime del Purgatorio.

84. Suora MORMILE Anna

Di Filippo ed Anna CANTILE – Morta, a 72 anni, il

20.5.1797- Sepolta in S. Elpidio nel Sepolcro di

Famiglia.

85. Suora DELLA ROSSA Caterina

Di Francesco ed Antonia GAUDINO – Morta, a 64 anni,

nel 1799.

Page 67: Profili religiosi

67

NOTA

I dati sono stati desunti dai seguenti registri esistenti

nell’ARCHIVIO Parrocchiale della Chiesa di S. Elpidio

Vescovo in S. ARPINO:

LIBRO DEI MORTI 1776-1778

LIBRO DEI MORTI 1778-1808.

e da:

ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI

PANDETTA DI CONSERVAZIONE PROC.552

RINGRAZIAMENTI

Signor D’ERRICO Bruno STORICO – GRUMO NEVANO

Page 68: Profili religiosi

68

Mons. DE SIMONE Marco VESCOVO di TROIA

INGEGNO PRECOCE

Rampollo di una Famiglia benestante radicata in paese sin dal secolo

XVI, Marco nasce in S.Arpino, presumibilmente nell'attuale Palazzo

Zarrillo sito nella Strada per S. Maria d'Atella, il 17 giugno 1704 da

Gregorio ed Andreana BIANCO.

E' battezzato, due giorni dopo, dal Parroco Gioacchino PEZZELLA

con i nomi di Antonio Marco Agnello. Fa da madrina la levatrice

Maddalena PEZONE.

Giovanissimo, viene avviato alla vita religiosa nel Seminario di

Aversa dove si distingue, sin dai primi studi, per la sua prodigiosa

Page 69: Profili religiosi

69

memoria e l'ingegno precocissimo. Risulta essere molto versato nelle

opere poetiche e nella prosa.

Successivamente inframezza i suoi studi in Filosofia, Matematica,

Teologia, Diritto Canonico, Greco, Ebraico e Francese con

esperimenti nel sociale aprendo una "Scuola per giovani" nel paese

natio.

Nel 1731, già Sacerdote dotto e zelante, si trasferisce in Napoli, ospite

del fratello medico Antonio che ha aperto uno studio in questa città

sin dal 1726, e quì diventa precettore di Francesco CARAFA, dei

Duchi di TRAETTO, futuro Cardinale. Nel 1740, attiratovi

sicuramente da orizzonti più ampi, lo ritroviamo a Roma.

IMPORTANTI INCARICHI - VESCOVO DI TROIA

Nella Città Santa molti lo ammirano per il suo ingegno grazie al

quale diventa membro dell'Accademia dell'Arcadia. Tra il 1740 ed il

1750 la sua Cultura e la sua Dottrina lo pongono all'attenzione della

CURIA romana. Molti sono, infatti, gli incarichi che ricopre.

Designato, dal Cardinale Carafa, Uditore nella Legazione di

Ferrara, svolge talmente bene il compito da venire nominato Vicario

Generale del Cardinale Crescenti Arcivescovo di quella città.

Il Papa BENEDETTO XIV, al quale, probabilmente, lo lega qualche

relazione di parentela in virtù della moglie di suo fratello Antonio

Marianna LAMBERTINI, lo designa a Vescovo di Salerno nel 1750

ma Marco rifiuta. Accetta, invece, due anni dopo, la Mitria della

Diocesi di Troia di cui diventa 58° Vescovo succedendo a Mons.

Giovanni Pietro FACCOLLI.

Nella Bolla di partecipazione, del 17 luglio 1752, al Comune ed alla

Diocesi di Troia della nomina di Mons. DE SIMONE, il PAPA così si

esprime: "…abbiamo provveduto nominando la persona del diletto

figlio Marco de Simone eletto di Troja, accetta a Noi ed ai venerabili

Page 70: Profili religiosi

70

fratelli nostri Cardinali di Santa Romana Chiesa per la rilevanza dei

suoi meriti…sì che possiate rallegrarvi di aver trovato…in lui …un

padre benevolo".

E Marco DE SIMONE , nell'arco dei successivi 25 anni, sarà talmente

un Buon Pastore da essere ricordato perfino oggi come uno dei più

Grandi Prelati che abbiano diretto la Diocesi Troiana.

Il suo zelo ed il suo spirito di carità compiono, infatti, meraviglie

nella città dauna. Lascerà il ricordo di sé nel campo dell'edilizia

religiosa ed in quello dell'amore verso le pecorelle del gregge a Lui

affidato.

Con le rendite che gli derivano dal suo stato di Vescovo Feudatario (è

Barone di S.Lorenzo in Carmignano, località vicino Troia, ed "utile

Signore" dei feudi di Monte Calvello e di S.Nicola) egli abbellisce

Troia sotto l'aspetto architettonico di interesse religioso.

Nell'intero arco della sua attività pastorale costruirà opere splendide,

tra le quali:

- Il Palazzo Vescovile (su probabile progetto del Vanvitelli );

- i saloni, le camerate ed il refettorio del Seminario (ampliamento);

- la balaustra, l'altare ed i frontespizi marmorei della Cappella del

Seminario;

- la Cappella dell'Assunta nella Cattedrale;

- la balaustra con scalinata all'ingresso della Cattedrale;

- il Campanile della Cattedrale;

- la Chiesa di S.Giovanni al Mercato (inizio costruzione).

Dota, inoltre, la Cattedrale di due magnifici Organi che saranno, in

seguito, trasportati altrove.

Per questa sua frenetica ed intensa attività edilizia, Mons. DE

SIMONE viene definito, dai suoi contemporanei, come il Vescovo

affetto dal "mal della pietra".

Page 71: Profili religiosi

71

LA CAPPELLA DELL’ASSUNTA

COSTRUITA DA MONS. DE SIMONE

NELLA CATTEDRALE DI TROIA

Page 72: Profili religiosi

72

Ma Egli è ricordato, soprattutto, per i suoi morigerati costumi, il suo

magnanimo cuore e la vita vissuta santamente.

Le cronache, infatti, raccontano come Egli aborrisca il fasto, la

sontuosità e lo splendore prediligendo, invece, la semplicità e l'umiltà.

Il suo pasto abituale risulta essere molto frugale, a base di legumi o di

pesce di modesta qualità. Le sue ricchezze vengono spese per il

decoro degli edifici religiosi e per il sostegno dei poveri.

La sua sollecitudine pastorale lascia un segno che molti scrittori

definiscono un vero "miracolo" .

Nel 1764, a causa di una grande carestia, Mons. DE SIMONE

distribuisce ai bisognosi ed ai poveri tutto il grano che ha fatto

raccogliere nella sua masseria dello STAFFIO. Ma questo non basta

ed il Vescovo fa una processione di penitenza al termine della quale

riapre i magazzini. Come per incanto questi vengono ritrovati pieni!

La Divina Provvidenza, infatti, moltiplica il pochissimo grano che era

rimasto fino ad arrivare a cinquemila tommoli che vengono

equamente divisi tra tutti i contadini privi di semenza.

Mons. DE SIMONE rivela di essere anche un buon agronomo per la

sua Diocesi. Insegna, infatti, ai coloni a saper sfruttare il concime di

origine organica, dagli stessi fino ad allora ritenuto inutile, per

rendere più fertile il terreno. E i risultati non tardano ad arrivare. Il

raccolto viene quasi triplicato!

MONSIGNOR DE SIMONE E SANT'ARPINO

Pur assente per lunghissimi anni dal suo paese natio, Mons. DE

SIMONE non dimentica Sant'Arpino dove continua a vivere parte del

suo nucleo familiare che annovera, oltre ai genitori, la sorella

Carmina e lo zio sacerdote Elpidio DE SIMONE. I fratelli Antonio,

medico, e Giuseppe, studente di medicina, vivono più a Napoli che a

Sant'Arpino.

Page 73: Profili religiosi

73

Nel 1754 Egli dona alla Chiesa di S.Elpidio Vescovo, in fase di

ristrutturazione, il magnifico altare maggiore in marmo ed in stile

barocco sui lati del quale fa scolpire anche la sua Insegna Vescovile.

Nel contempo Egli consacra pure la Chiesa. A ricordo dell'episodio

viene murata la lapide che riportiamo in appendice e che sarà

rimossa nel 1884 durante la definitiva ristrutturazione dell'edificio

religioso. Il fratello Antonio, nel 1758, regala, a sua volta, la

balaustra in marmo che chiude l'abside. Anch'egli fa scolpire

l'Insegna gentilizia familiare nel marmo della balaustra a perenne

ricordo della sua devozione.

Monsignor Marco DE SIMONE, già affetto da molti anni da malanni

vari e portatore di una protesi oculare, muore all'improvviso in Troia,

colpito da colpo apoplettico, nella notte tra il 19 ed il 20 febbraio

1777, all'età di 73 anni e dopo 25 di governo pastorale in terra

pugliese.

I solenni funerali vengono officiati dall'Arcivescovo di Matera Mons.

Francesco ZUNICA e Mons. DE SIMONE viene seppellito nella

Cappella dell'Assunta. In appendice riportiamo l'elogio lapidario

posto sotto il Cappello Vescovile durante la Cerimonia funebre. Da

esso è stato tratto, riassunto, l'elogio per il suo operato di vescovo

trascritto sul cartiglio dipinto sulla tela che ne riporta la fisionomia e

che è conservata nelle sale dell'Episcopio troiano.

L'Amministrazione Comunale di Sant'Arpino ha voluto ricordare, nel

tempo, alcune volte questo illustre concittadino. In paese gli è stata

dedicata una strada e nel 1997, a 220 anni esatti dalla morte, un

convegno dedicato alla sua memoria è stato svolto, congiuntamente a

rappresentanti dell'Amministrazione di Troia, alla presenza degli

ultimi discendenti del Vescovo ancora viventi, nelle sale del Palazzo

Ducale SANCHEZ DE LUNA .

Page 74: Profili religiosi

74

STEMMA DI MONS. DE SIMONE

SULL’ALTARE MAGGIORE DELLA

CHIESA DI S. ELPIDIO VESCOVO

Page 75: Profili religiosi

75

BIBLIOGRAFIA

Gaetano CAPASSO

"CULTURA E RELIGIOSITÀ AD AVERSA NEI SECOLI XVIII-XIX-XX"

Athena Mediterranea

AA.VV. "BIOGRAFIA DEGLI UOMINI ILLUSTRI DEL

REGNO DI NAPOLI"

Napoli 1822

Rolando MASTRULLI

"ELEMENTI DI ARTE BAROCCA NELLA CATTEDRALE DI TROIA"

Antonio DELL'AVERSANA

Francesco BRANCACCIO

Giuseppe BENINCASO

Angela FALACE

"UN ATELLANO IN DAUNIA" Ed. ADERULA-SANT'ARPINO 1992

Mario DE SANTIS

"LA "CIVITAS TROIANA" E LA SUA CATTEDRALE"

ENCICLOPEDIA DELL'ECCLESIASTICO

Tomo 4° - 1845

Ab. Vincenzo D'AVINO

"CENNI STORICI SULLE CHIESE ARCIVESCOVILI, VESCOVILI E

PRELATIZIE (nullius) DEL REGNO DELLE DUE SICILIE"

1848

Vincenzo STEFANELLI

"MEMORIE STORICHE DELLA CITTA' DI TROIA (Capitanata)" 1879

Francesco Paolo MAISTO

“MEMORIE STORICO-CRITICHE SULLA VITA DI S.ELPIDIO”

Napoli 1884

Page 76: Profili religiosi

76

Madre SANCHEZ DE LUNA Cecilia BADESSA MONACHE CLARISSE

EREDE DELLA REGINA SANCIA

Cecilia, ottava dei tredici figli di Giovanni Nicola (3° duca di

S.Arpino 1694-1763) e di Laura Maria PISANO (Marchesa di

Pascarola 1689), nasce in S.Arpino il 6 aprile 1718. All'atto del

Battesimo, il 10 dello stesso mese nella Chiesa di S.Elpidio ( madrina

l'ostetrica Giovanna CALIFANO), le vengono imposti i nomi di

BRIANNA, CECILIA, ANTONIA e DONATA.

Come di consuetudine nelle nobili Famiglie dell'epoca, anche a lei,

come ad alcuni dei suoi numerosi fratelli (Agnesa-Antonia Maria -

Giorgio-Gennaro) è riservato il destino di diventare Religiosa mentre

al fratello maggiore Alonso (secondogenito dopo Caterina) vanno i

privilegi del Feudo di S. Arpino di cui diventerà 4° Duca (1763-1781).

Page 77: Profili religiosi

77

La ritroviamo, infatti, nel 1739, novizia nel Monastero di S. Chiara in

Napoli. Tra le mura di questo famoso Complesso architettonico,

Cecilia trascorrerà tutta la sua vita di Religiosa divenendo anche

Madre Badessa delle monache Clarisse in esso ospitate sin dal 1321.

A quell'epoca i Reali napoletani, Roberto d'Angiò e Sancia di

Majorca, decisero di aggregare alla Chiesa di S. Chiara, da loro

stessi fatta costruire, due monasteri per i due rami, maschile e

femminile, dell'Ordine del Serafico S. Francesco. Le "figlie" di S.

Chiara (cofondatrice di questo 2° Ordine francescano) arrivarono,

per la prima volta, in numero di 50. Ma il Monastero ne ospiterà, in

seguito, sino a 250.

La loro Regola prevedeva una vita dedita alla contemplazione, in

ambito claustrale. Erano prescritti severi digiuni, un silenzio quasi

continuo, lavori manuali, l'alzarsi di notte per l'Ufficio del Coro.

L'appassionata ricerca di Dio attraverso la preghiera, l'ascolto della

Parola, la contemplazione, l'ascesi diventavano le caratteristiche di

queste monache che vivevano appartate dal mondo.

Pur non avendo documenti che lo testimoniano, essendo stato

distrutto il monastero nel bombardamento aereo dell'agosto del 1943,

reputiamo che, in un tale contesto, Cecilia dia prova del suo

attaccamento all'Ordine ed alla Regola tanto da essere eletta, per

ben due volte, Madre Badessa.

La prima volta è nel 1775 quando, per un triennio, la Suora

santarpinese viene investita anche dell' "autorità regale". Il Re

Roberto, infatti, tra gli altri privilegi devoluti alla Badessa di S.

Chiara aveva concesso l'uso delle Insegne Reali. La Badessa, cioè,

durante le solenni funzioni, poteva utilizzare il suggello, lo scettro, i

paludamenti e la corona della Regina di Napoli, divenendone, in

sostanza, l'alter ego per alcuni periodi di tempo.

Madre Cecilia porta a termine l'incarico per un secondo triennio tra

il 1781 ed il 1784.

Page 78: Profili religiosi

78

Non conosciamo, al momento, la data di morte né il luogo della

sepoltura.

FONTI ARCHIVISTICHE

BIBLIOTECA PROVINCIALE FRANCESCANA

CONVENTO S. CHIARA- NAPOLI

RINGRAZIAMENTI

Padre D’ANDREA Gioacchino BIBLIOTECA PROVINCIALE

FRANCESCANA S. CHIARA –

NAPOLI

Page 79: Profili religiosi

79

Padre SANCHEZ DE LUNA Gennaro COMPAGNIA DI GESU'

DOTTO SACERDOTE

Gennaro nasce in S. Arpino il 17 luglio del 1725, tredicesimo ed

ultimo figlio del Duca Giovanni Nicola e della Duchessa Laura

Maria PISANO.

Viene battezzato cinque giorni dopo in S.Elpidio ed il Parroco

Salvatore FERRIGNO gli impone la lunga sequela di nomi che, oltre

a GENNARO, comprende Carmine, Alessio, Nicola, Pasquale,

Donato, Elpidio. Fa da madrina l'ostetrica napoletana Giovanna

CALIFANO.

Anche a lui "tocca", come d'uso per i cadetti delle Famiglie nobili,

allontanarsi dal mondo divenendo religioso. Appena quattordicenne,

infatti, lo ritroviamo nella Compagnia di Gesu', che lo "ammette", in

Napoli, il 9 gennaio 1739.

Page 80: Profili religiosi

80

La scelta della Congregazione fondata da S.Ignazio di Loyola nel

1540 è sicuramente dettata dal fatto che essa, in virtù del proprio

sistema pedagogico sviluppato sin dalle origini, è specializzata nella

formazione dei ceti nobili e della classe dirigente. I risultati per

Gennaro, infatti, non mancano.

Cresciuto in un ambiente, il Collegio Napoletano della Compagnia,

nel quale si respira un' atmosfera di cultura "alta" ed esigente, il

santarpinese si assoggetta ad un severo tirocinio intellettuale e

spirituale che lo porterà ad esprimersi, soprattutto, e per quanto ne

sappiamo, nel campo dell'insegnamento e della produzione letteraria.

Non sappiamo se egli abbia agito anche nel campo della predicazione

missionaria, altro preminente settore di apostolato della Compagnia.

La grave carenza di documenti, conseguente alla soppressione della

Compagnia nel Regno di Napoli nel 1767, non ci consente di

conoscere, infatti, nè l'esatto curriculum degli studi ecclesiastici di

Gennaro né il suo agire spicciolo e quotidiano.

Lo ritroviamo invece, già sacerdote, ad insegnare a Napoli Retorica,

Lingua Greca e Filosofia.

Tra il 1751 ed il 1766, P. Gennaro produce e dà alle stampe molte

opere tra le quali ricordiamo:

- "GRAECAE LINGUAE INSTITUTIONES APTIORE METHODO ET AUCTIORE

CONCINNATAE A JANUARIO SANCES DE LUNA E SOCIETATE JESU IN SUORUM

AUDITORUM USUM" - NEAPOLI 1751;

- "DISSERTAZIONI SOPRA ERCOLANO E POMPEI, - SULL'ISCRIZIONE POSTA

DAGLI ERCOLANESI NELLA BASE DELLA MARMOREA STATUA EQUESTRE DI

M. NONIO BALBO;- INTORNO UNA MEDAGLIA DI RUGGIERO I RE DI SICILIA;-

SPIEGAZIONE D'UNA MEDAGLIA DI S.GENNARO" in "ACCADEMIA DELLE

SCIENZE" 1753;

- "CATULLUS, TIBULLUS ET PROPERTIUS REPURGATI, ET ILLUSTRATI" -

NEAPOLI 1757;

- "ORAZION PANEGIRICA IN LODE DI S. GAETANO THIENE, FONDATORE DEI

CHIERICI REGOLARI TEATINI, RECITATA NEL DI' SOLENNE DEL SANTO NEL

Page 81: Profili religiosi

81

TEMPIO DI S.PAOLO IN QUEST'ANNO 1764 DA GENNARO SANCHEZ DE LUNA

SACERDOTE DELLA COMPAGNIA DI GESU'". IN NAPOLI 1764;

- "ORAZIONE PANEGIRICA DELLE LODI DI S. CATELLO DETTA IN CASTELLO A

MARE DI STABIA L'ANNO MDCC.LXIV" IN NAPOLI 1764;

- "ASSERTIONES LOGICAE, AC METAPHYSICAE CUM UBERIORIBUS

EXPLICATIONIBUS" PARS PRIMA - NEAPOLI 1765;

- "PIANO DI FISICA SPERIMENTALE COSI' GENERALE, COME PARTICOLARE

DEL P.GENNARO SANCHEZ DE LUNA AD USO DI QUE', CHE VORANNO

APPRENDERLA NEL COLLEGIO NAPOLITANO DEGLI STUDJ DE' PP.GESUITI

NEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO 1765. RIVEDUTO E MIGLIORATO

DALL'AUTORE" IN NAPOLI 1765;

- "PIANO DI NATURAL TEOLOGIA DEL P.GENNARO SANCHEZ DE LUNA AD

USO…SCOLASTICO 1766. LE MATERIE SARAN DIVISE TRA MATTINA E GIORNO. SI

COMINCERA' LA MATTINA 5 NOV. AD ORE 16 E MEZZO A TRATTAR D'IDDIO ESISTENTE,

E CREATORE DI TUTTE LE COSE DOVE A DISTESO SI CONFUTERANNO GLI ERRORI

DEGLI ATEI, DE' SENSISTI, DE' MATERIALISTI, DEGLI SPINOSISTI, DE' RAZIONALISTI,

DE' LIBERI PENSATORI, DEGLI SPIRITI FORTI, ECC. AL DOPO PRANZO ALLE ORE 22 SI

DETTERA' DI DIO, COME CREATORE DELL'HUOMO, A CUI COMMANDA, OSIA DI DIO

LEGISLATORE: DOVE ENTRO TUTTO CIO' CHE S'APPARTIENE AL DIRITTO DI NATURA,

O SIA LEGGE NATURALE, A TUTTI GLI UOMINI COMUNE" - NELLA STAMPERIA DEL

PACI 1766;

- "ORAZIONE DELLE LODI DI S.GREGORIO VESCOVO E MARTIRE DI ARMENIA

COMPOSTA SULLA SUA LEGENDA E RECITATA DA GENNARO SANCHEZ DE

LUNA, DELLA COMPAGNIA DI GESU' A DI' 1 OTTOBRE DI QUEST'ANNO 1766

GIORNO SOLENNE DEL SANTO, NEL MAGNIFICO TEMPIO A SUO ONOR

CONSECRATO" - IN NAPOLI 1766;

- "RISPOSTA ALLA CENSURA FATTA ALLE CANZONETTE MARINESCHE PER LE

FESTIVITA' DI MARIA SANTISSIMA. COSMOPOLI (NAPOLI) - senza data.

Con le sue opere, Gennaro si inserisce, a giusto titolo, nel filone

letterario che caratterizza alcuni Sanchez De Luna santarpinesi del

secolo XVIII. Anche il fratello Alonso VII, 4° Duca di S.Arpino dal

1763 al 1781, nello stesso periodo di tempo in cui scrive Gennaro, dà

alle stampe apprezzatissime, per l'epoca, opere di carattere militare.

Egli, infatti, Tenente Colonnello di Cavalleria al servizio di vari

regnanti napoletani, risulta particolarmente versato nelle materie

militari.

Page 82: Profili religiosi

82

Ma egli, come Gennaro, rimarrà nella memoria collettiva del nostro

paese soprattutto per un altro fatto: la costruzione di un altare

gentilizio nella Chiesa di S. Elpidio Vescovo.

I SANTI PROSPERO E COSTANZO

Del Gesuita Gennaro si perdono le tracce "napoletane" nel 1767

quando anche il Regno di Napoli, seguendo l'esempio di altri Stati

Europei, espelle i Gesuiti da tempo al centro, in tutta Europa, di

crescenti sospetti derivanti dalla forza organizzativa e l'influenza

politica della Societas Jesu che viene accusata, da più parti, di essere

al servizio di un oscuro disegno internazionale. Obtorto collo, il Papa

Clemente XIV la scioglie nel 1773 (Bolla REDEMPTOR NOSTER).

Alcune Comunità, però, sopravvivono in forma clandestina e

tollerata.

P. Gennaro, divenuto sacerdote secolare, probabilmente si allontana

dal Regno recandosi a Roma dove potrebbe avere vissuto, ma le

notizie sono vaghe, molti anni morendo nella città eterna nel 1794.

Di lui ritroviamo tracce "romane" nel 1788 quando egli partecipa

attivamente alla stesura di una collana letteraria, per i tipi della

Rev.Camera Apostolica, per la causa di beatificazione del Servo di

Dio il Vescovo Giovanni di PALAFOX E MENDOZA.

Nel 1780, comunque, egli cura la traslazione, nella Chiesa di

S.Elpidio Vescovo del paese natio, dei corpi dei Santi Prospero e

Costanzo. Non sappiamo da dove egli faccia trasferire le sacre

reliquie né il nome del Vescovo che ne autorizza la traslazione. E'

sicuro, però, che l'operazione serve a ricordare il suo battesimo

avvenuto nello stesso Tempio il 22 luglio 1725. Così recita, infatti, la

lapide lasciata a ricordo dell'evento all'interno della Cappella di

Famiglia ove il fratello Alonzo fa costruire appositamente un altare di

marmo per accogliere le sacre ossa:

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- H.S.S. CORPORA PROSPERI ET CONSTANTII MARTT. SANCTISS. QUAE

IANUARIUS SANCHEZ DE LUNA AB ARAGONIA E DUCIBUS S.ELPIDII

INFERENDA CURAVIT ANNO CHRISTIANO MDCCLXX QUOD HEIC

BAPTISMO LUSTRATUS SIT XII CAL.AUG.MDCCXXV.

Sul paliotto d'altare vengono riprodotte, in duplice esemplare, le

Insegne Gentilizie del IV Duca santarpinese. Anche Alonzo fa

affiggere una lapide ad imperitura memoria:

- PROSPERO ET CONSTANTIO BEATISS.MARTT. ALONSUS VII. SANCHEZ

DE LUNA AB ARAGONIA IV. DUX S.ELPIDII DECURIALIS A CUBICULO

IOSEPH II. AUGUSTI GERMANAM PIETATEM AEMULATUS ARAM FECIT

ANNO MDCCLXXX.

Auspichiamo che in una prossima ricognizione delle reliquie si possa

entrare in possesso di ulteriori notizie storiche leggendo la Bolla di

traslazione sicuramente lasciata insieme alle ossa. E ciò anche al fine

di far riprendere il culto di due Santi che, stranamente, in paese non

hanno mai "tirato".

P. Gennaro Sanchez de Luna muore in Roma il 23 Giugno 1794. Si

ignora il luogo della sepoltura.

FONTI ARCHIVISTICHE E BIBLIOGRAFICHE

BIBLIOTECA DEI GESUITI

CHIESA DEL GESU' NUOVO NAPOLI

Carlos SOMMERVOGEL

"BIBLIOTÈQUE DE LA COMPAGNIE DE JÈSUS"

TOMO VII –1896 TOMO XII –1960

RINGRAZIAMENTI

Padre DE COCK Ioseph S.J DIRETTORE ARSI –ROMA

Padre IAPPELLI Filippo S.J RESIDENZA PP. GESUITI

VIA S.SEBASTIANO NAPOLI

Page 84: Profili religiosi

84

LE LAPIDI DEI SANTI PROSPERO E COSTANZO

Page 85: Profili religiosi

85

CAPITOLO III

RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S.ARPINO

NEL SECOLO XIX

(1801-1900)

Abate DE MURO Vincenzo

Padre FESTA Antonio

Mons. MAGLIOLA Orazio

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RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S. ARPINO NEL SECOLO XIX

(1801-1900)

RELIGIOSI

1. Rev. MORMILE Matteo

Parroco di S. Elpidio dal 1776 al 1801.

2. Rev. DE LUCA Arcangelo

Morto, a 80 anni, il 12.2.1802.

3. Rev. SORECA Carlo

Parroco di S. Elpidio dal 1802 al 1804 – Morto, a 77 anni, il

15.9.1804.

4. Abate DE MURO Vincenzo

VEDERE SCHEDA

5. Rev. MAGLIOLA Giuseppe

Morto, a 26 anni, il 02.02.1811. Abitava al TRIVIO.

6. Padre FESTA Antonio

VEDERE SCHEDA

Page 88: Profili religiosi

88

7. Padre CINQUEGRANA Bonaventura

Padre Maestro dell’Ordine dei Conventuali- Morto, a 85 anni, il 19.9.1811-Abitava alla Strada per S.ANTIMO.

8. Rev. SORECA Pasquale

Morto, a 70 anni, il 27.12.1812- Abitava nella Strada

S.MARIA DI ATELLA.

9. Rev. MAISTO Saverio

Morto, a 54 anni, il 15.11.1814 – Abitava alla FERRUMMA.

10. Rev. SORECA Ludovico

Domenicano- Morto, a 78, anni il 10.9.1816.

11. Rev. PAGLIAFORA Francesco

Morto, a 45 anni, il 17.6.1817.

12. Rev. COSCIONE Giovanni

Morto, a 78 anni, il 11.8.1819.

13. Frà CINQUEGRANA Arcangelo

Carmelitano – Morto, a 49 anni, il 22.9.1819.

14. Rev. COSCIONE Donato

Morto, a 90 anni, il 27.02.1823.

Page 89: Profili religiosi

89

15. Frà PROFITI Michele

Morto, a 70 anni, il 20.4.1824.

16. Rev. ABBRUZZESE Francesco

Morto, a 66 anni, il 06.4.1824.

17. Mons. MAGLIOLA Orazio

VEDERE SCHEDA

18. Rev. MARROCCELLA Antonio

Morto, a 49 anni, il 06.4.1829 – Sepolto in S.Elpidio nella

Cappella del SS. Sacramento.

19. Rev. COSCIONE Giuseppe

Di Gennaro e Prudenza DI LORENZO- Morto, a 67 anni, il

16.7.1837.

20. Rev. MORRONE Luigi

Parroco di S.Elpidio dal 1805 AL 1838.

21. Rev. LETTERA Raffaele

Di Giuseppe e Gabriella FALCO – Morto il 24.9.1839.

22. Rev. CINQUEGRANA Vincenzo

Di Giovanni ed Angela BAGNO – Morto, a 73 anni, il

04.5.1849.

Page 90: Profili religiosi

90

23. Rev. D’ELIA Francesco

Di Antonio e Fortunata GIACOBBINI – Morto, a 78 anni, il

29.3.1850.

24. Rev. CAPONE Giuseppe

Di Pasquale e Santa CINQUEGRANA – Morto, a 75 anni, il

19.8.1850.

25. Rev. PENNACCHIO Giuseppe

Di Luca e Maria COSCIONE – Morto, a 85 anni, il

15.9.1850.

26. Rev. MAGLIOLA Giacinto

Di Domenico e Gaetana PEPE –Parroco di S. Elpidio dal

1838 al 1854 – Morto, a 49 anni, il 28.9.1854.

27. Rev. GUARINO Francesco

Di Giuseppe e Giovanna PELLINO – Morto, a 46 anni, il

25.12.1864.

28. Padre PAROLISI Carmelo

Al secolo Pasquale – Dell’Ordine di S. Agostino- Maestro di

Teologia e Padre Provinciale del suo Ordine per 9

anni (1856-1859 e 1864-1868) – Morto, a 60 anni, il

08.2.1870 a BISCEGLIE (BARI).

Page 91: Profili religiosi

91

29. Rev. SORECA Carlo

Di Saverio e Marianna DE CRISTOFARO – Morto, a 57

anni, il 14.3.1874.

30. Rev. LETTERA Giovanni Andrea

Di Giuseppe e Gabriella FALCO – Morto, a 61 anni, il

30.5.1879- Durante la sua vita ebbe in cura la Cappella di

S. Maria delle Grazie (detta anche di S.Canione) – E’

ricordato per avere scritto un “COMPENDIO STORICO

DELLA VITA DI S.ELPIDIO VESCOVO DI ATELLA

ANTICA CITTA’ DELLA CAMPANIA”, opera postuma

del 1904.

31. Padre MAGLIOLA Giuseppe

Morto il 31.10.1882.

32. Padre MAGLIOLA Paolo

Morto il 13.5.1883- Sepolto nella Cappella di Famiglia nel

cimitero di S.Arpino.

33. Rev. GUARINO Nunzio

Morto nel 1887 – Sepolto nella cripta della Cappella

Guarino nel Cimitero di S.Arpino.

34. Rev. SAVIANO Giovanni

Parroco di S.Elpidio dal 1855 al 1889.

Page 92: Profili religiosi

92

35. Frà ZIELLO Carmelo

Al secolo Pasquale – 2^ metà del 1800 – Frate Minore

36. Rev. SORECA Francesco Paolo

Morto, a 78 anni, nel 1891- Sepolto nella Cappella di

Famiglia nel cimitero di S.Arpino.

37 . Padre MAGLIOLA Angelo Maria

Nato nel 1812 - Morto nel 1895.

38. Rev. CAPONE LUIGI

E’ ricordato come persona di vasta cultura, molto dotto nelle

lingue classiche, poeta e scrittore. Fu insegnante di

Ortografia e Storia Greca e Romana nel Collegio della

Nunziatella sia nella sede di Napoli che in quella di

Maddaloni. Si ignorano i dati relativi alla nascita ed alla

morte.

Page 93: Profili religiosi

93

RELIGIOSE

1. Suora MAGLIOLA Paola

Morta, a 44 anni, il 17.9.1806.

2. Suora DE MURO Vincenza

Di Vincenzo e Lucrezia DELLA ROSSA- Morta il

04.12.1806.

3. Suora DELL’AVERSANA Carmina

Di Martino – Morta il 07.4.1807.

4. Suora DELLA ROSSA Santa

Di Giovanni Giacomo e Diana DE MURO-Morta, a 80

anni, il 14.7.1809- Abitava alla FERRUMMA.

5. Suora SORECA Maurizia

Di Giuseppe ed Agnese LIGUORO – Morta, a 77 anni, il

26.9.1811- Abitava alla Strada S. MARIA DI ATELLA.

6. Suora FIORILLO Giovanna

Di Nicola- Morta, a 66 anni, l’11.5.1813 – Abitava alla

Strada di S. Antimo.

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7. Suora MAGLIOLA Agnese

Oblata di Suor Orsola Benincasa – Morta, a 42 anni, il

09.5.1836- Sepolta nella Cappella di Famiglia nel cimitero

di S. Arpino.

8. Suora Maria Giovanna DELLA CROCE

Al secolo DELLA ROSSA Rachele- Di Tommaso e

Giovanna CACCAVO- Nata a Napoli- Morta, a 50 anni, il

20.6.1871 nel Monastero di S. Teresa a Massalubrense.

9. Suora MAGLIOLA Chiara

Preposita delle Oblate di Suor Orsola Benincasa- Morta, a 75

anni, il 14.11.1892- Sepolta nella Cappella di Famiglia nel

cimitero di S. Arpino.

10. Suora MAGLIOLA Rosa

Suora della Concezione di Montecalvario-Morta, a 70 anni, il

17.12.1893- Sepolta nella Cappella di Famiglia nel cimitero

di S. Arpino.

Page 95: Profili religiosi

95

NOTA

I dati sono stati desunti dai seguenti registri esistenti

nell’ARCHIVIO Parrocchiale della Chiesa di S. Elpidio

Vescovo in S. ARPINO:

LIBRO DEI MORTI 1778-1808;

LIBRO DEI MORTI 1809-1819;

LIBRO DEI MORTI 1819-1843;

LIBRO DEI MORTI 1844-1889.

RINGRAZIAMENTI

Padre PEZONE Eugenio dei PP. AGOSTINIANI –

PARROCCHIA MARIA SS.

DEL BUON CONSIGLIO –

NAPOLI

Page 96: Profili religiosi

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Abate DE MURO Vincenzo SACERDOTE DIOCESANO

UN VANTO PAESANO

Una lapide marmorea, installata sulla facciata del Palazzo avito sito

nella strada che ne eterna il nome, tende, dal 1884, a ricordare ai

posteri che “in questa casa il di’ 27 aprile 1757 nacque l’Abate

Vincenzo DE MURO storiografo di Atella Archeologo Letterato

Oratore Linguista”

Ma, ancora una volta, il Municipio che, con delibera del 1° ottobre

1884, intende cosi’ rendere onore “all’illustre concittadino”, agisce

con estrema superficialità. Al ritardo di ben 73 anni dalla morte con

cui esso si ricorda di quello che è stato uno degli uomini piu’ insigni

partoriti dal paese si aggiunge anche un errore dell’epigrafista che,

benché banale, stigmatizza, però, la scarsa considerazione in cui DE

MURO e’ stato fino ad ora tenuto. La data del 27 aprile risulta,

infatti, errata.

Page 97: Profili religiosi

97

Colui che sarà, in seguito, considerato uno dei vanti paesani nasce il

17 aprile del 1757 dal notaio Don Giuseppe e dalla Magnifica Donna

Lucrezia DELLA ROSSA.

Il parroco pro tempore della Chiesa di S.Elpidio, Pasquale DE

LUCA, lo battezza il 19 dello stesso mese con i nomi di Vincentius,

Paschalis, Elpidius, Dominicus, Fortunatus alla presenza del padrino

Sebastiano Palmieri e dell’ostetrica probata Lucia Califano.

SACERDOTE E GIACOBINO

A soli 9 anni, non sappiamo se per effettiva chiamata divina oppure

per meri calcoli familiari intesi ad avviarlo ad una brillante carriera

ecclesiastica, entra nel Seminario Vescovile di AVERSA.

Qui si fa ben presto conoscere grazie al suo ingegno perspicace.

Riesce talmente bene negli studi da spingere i superiori ad adibirlo

all’insegnamento addirittura all’età di 16 anni. Sembra, a dire degli

storici che si sono interessati di lui, che sia espertissimo in varie

lingue quali la italiana, la francese, la latina e l’ebraica.

A 20 anni risulta essere professore di lettere sempre nello stesso

Seminario. A 24 anni dà alle stampe una “Relazione de’ funerali, e

delle iscrizioni che furono lette in Sant’Arpino “ in occasione della

morte di Alonzo VII SANCHEZ DE LUNA 4° Duca di S.Arpino.

Nonostante l’appellativo di ABATE rimastogli cucito addosso,

Vincenzo DE MURO non è stato mai a capo di una ABBAZIA od altra

struttura religiosa. L’aggettivo, nel secolo dei lumi, serve

esclusivamente ad identificare quei giovani preti che vestono “alla

moda”, con clergyman ante litteram.

Di idee illuministe, deve lasciare l’insegnamento nel Seminario

trasferendosi a Napoli. Qui, dopo un inizio incerto, lo ritroviamo, nel

1785, ad insegnare Grammatica agli allievi del Convitto Militare

della Nunziatella a Pizzofalcone.

Page 98: Profili religiosi

98

Quando al Convitto viene data nuova forma e nuova denominazione

perché le esigenze del Regno impongono di “rinnovare radicalmente

l’impostazione dell’educazione militare”, a Don Vincenzo DE MURO

viene rinnovato l’incarico, nella nuova Real Accademia Militare, di

insegnare nuove materie.

Nello “Stato de’ Professori della Real Accademia Militare incaricati

di disimpegnare quanto è ordinato per l’Istituto Scientifico pratico

nella ripartizione delle seguenti classi, colla distinzione dei rispettivi

loro averi”, stilato il 14 gennaio 1787, il Sacerdote santarpinese viene

riportato come professore della IV Classe per la quale sono previste

“Arte di ben scrivere in Italiano ed esercizi di lingua latina e

francese, Aritmetica ragionata, Geometria piana, Disegno di

delineazione”. Al DE MURO compete l’insegnamento dell’italiano,

del latino e del francese.

L’Accademia offre una qualificata preparazione scolastica e le

disposizioni prevedono, pertanto, che i libri d’istruzione per le varie

classi e discipline debbano essere compilati ad uso esclusivo

dell’Istituto.

Al DE MURO viene, perciò, affidato l’incarico di redigere testi che

diverranno, poi, fondamentali per molti anni a venire nella istruzione

dei Cadetti.

Egli scrive, così:

- Primi rudimenti della Lingua Italiana per uso dei fanciulli; - Grammatica ragionata della Lingua Italiana;

- L’Arte di scrivere ad uso de’ giovanetti della Regia Accademia

Militare;

- Grammatica ragionata della Lingua Francese per uso de’

giovanetti della Reale Accademia Militare;

- Grammatica Latina;

- Storia dell’Accademia Militare.

L’invasione francese del Regno (1798) crea larghe defezioni e

significativi atti di lealismo nell’ambito accademico della Nunziatella.

Page 99: Profili religiosi

99

Molti Ufficiali (tra cui il Comandante pro tempore Magg. Tommaso

SUSANNA divenuto Ministro della Guerra della Repubblica

Partenopea) e professori aderiscono alla Repubblica Partenopea.

L’Accademia viene soppressa il 23 luglio 1799 pur lasciando 60

allievi ad alloggiare nell’Istituto.

Vincenzo DE MURO aderisce sin dalla prima ora alla Repubblica

spintovi, forse, più che dalle sue idee illuministe, da un ardente

desiderio di “protagonismo” da sempre malcelato.

La rivoluzione gli deve sembrare, infatti, una occasione più unica che

rara per poter realizzare quanto da sempre cova nel suo animo,

soprattutto in materia di “beni ecclesiastici”.

E’ suo, infatti, un “Piano di amministrazione e distribuzione di beni

ecclesiastici diretto al Governo provvisorio” inviato ai Governanti

della neonata Repubblica. In esso il DE MURO chiede che venga

portata a compimento una “democratizzazione del Clero” che, così,

nella sua interezza, possa finalmente disporre di quei beni

ecclesiastici che sono stati, finora, appannaggio soltanto dei vertici

della Chiesa e dei Sovrani.

Ma le turbinose vicende politiche non gli permettono di vedere

realizzato questo suo sogno. La repentina caduta della Repubblica,

infatti, lo vede fuggitivo e ricercato dalle forze borboniche ritornate in

auge. Gli indulti di Ferdinando IV, però, lo sottraggono alle pene

inflitte agli altri “rei di Stato” tra cui altri santarpinesi .

Ritiratosi nel paese natio, vi scrive alcune sue opere rimaste, quasi

tutte, allo stadio di manoscritti.

L’arrivo dei Napoleonidi a Napoli (1806), gli permette di ritornare

nella Capitale ed egli è richiamato ad insegnare alla Nunziatella nella

quale, nel frattempo, sono state istituite Scuole Politecnico-Militari.

Dallo “Stato Militare e Scientifico delle Scuole Militari nella fine

dell’anno scolastico 1810” si rileva che nell’organico dell’Istituto

esiste una Divisione Scientifica nell’ambito della quale “direttore per

le lingue e la filosofia” risulta essere l’Abate Vincenzo DE MURO.

Page 100: Profili religiosi

100

ALLIEVI

DELLA SCUOLA MILITARE NUNZIATELLA

Page 101: Profili religiosi

101

Durante gli anni trascorsi a Napoli collabora, come giornalista, al

periodico “La Gazzetta Napoletana” e rifonda, insieme all’amico

Vincenzo CUOCO, l’Accademia Pontaniana istituita per ricerche

storiche, filosofiche e filologiche e di cui viene eletto Segretario

Generale perpetuo. In alcune “adunanze” dell’Accademia vengono

da lui lette molte delle storie sugli antichi abitatori delle nostre zone

poi raccolte e pubblicate, postume nel 1840, dal fratello avvocato

Domenico, nel suo libro più noto “Ricerche storiche e critiche sulla

origine, le vicende e la rovina di Atella antica città della Campania”.

Muore, a soli 54 anni non ancora compiuti, il 9 gennaio 1811 a

Napoli.

BIBLIOGRAFIA

Gaetano CAPASSO

“CULTURA E RELIGIOSITA’ IN AVERSA”

Athena Mediterranea

Vittorio LESCHI

“GLI ISTITUTI DI EDUCAZIONE E DI FORMAZIONE PER UFFICIALI

NEGLI STATI PREUNITARI” TOMO I Stato Maggiore Esercito –ROMA 1994

AUTORI VARI

“CAMPANIA E NAPOLI” Pubblitaf Edizioni 1994

Page 102: Profili religiosi

102

Padre FESTA Antonio (P. BENEDETTO DA S.ARPINO)

ORDINE FRATI MINORI

Nasce in S. Arpino il 09 giugno 1811 da Giuseppe, bottegaio, e

Carmina FALACE.

Entrato nell’Ordine dei Frati Minori Osservanti, ha la vestizione ed

inizia il noviziato il 10 febbraio 1829. Effettua la professione solenne

il 9 giugno 1832. E’ ordinato sacerdote il 20 settembre 1836.

Le sue tracce si perdono per la distruzione dei documenti conseguente

alla soppressione degli ordini religiosi effettuata da Garibaldi nel

1860.

E’ ricordato, nelle scarne notizie conservate presso la biblioteca

provinciale dell’ordine dei Frati Minori di Napoli (S. Chiara), perché

“molto dedito alla preghiera e predicatore”. Non ricopre alcuna carica amministrativa.

Morto in S. Arpino, Corso Atellano n.7 , il 5 febbraio 1893, è sepolto

nella Cappella del Purgatorio del Cimitero di S. Arpino traslatovi il

10.4.1962. Sulla lapide è scritto “Lettore in Sacra Teologia-Della

Serafica Regola osservantissimo”.

FONTI ARCHIVISTICHE

BIBLIOTECA PROVINCIALE FRANCESCANA

CONVENTO S.CHIARA- NAPOLI

Page 103: Profili religiosi

103

Mons. MAGLIOLA Orazio VESCOVO di ACERRA e S.AGATA DEI GOTI

UN BUON PASTORE

Orazio MAGLIOLA nasce, in S. Arpino, il 04 settembre 1745 dal

Dottor Fisico Giacinto e dalla Magnifica Donna Angela DE LUCA.

E’ battezzato nello stesso giorno dal Parroco Pasquale DE LUCA

anche con i nomi di Antonio, Luigi e Vincenzo. A portarlo al fonte è

l’ostetrica Lucia CALIFANO.

Appartenente ad una delle Famiglie più benestanti dell’epoca e che

ha già dato diversi componenti alla Chiesa, Orazio viene avviato

giovanissimo alla vita religiosa. Studia nel Seminario diocesano di

Aversa ma non risultano, tuttora, noti i dati relativi alla sua

ordinazione. Conosciamo, invece, che nutre un profondo amore per lo

studio, soprattutto delle cose sacre, tanto da essere considerato ben

Page 104: Profili religiosi

104

presto come profondo conoscitore della Giurisprudenza oltre che

dotto Canonista.

Per queste sue doti, accoppiate all’onestà, è chiamato da ben due

Vescovi a ricoprire l’incarico di Vicario Generale delle rispettive

Diocesi. La prima volta è a MURO, con Mons. DE LUCA; la seconda

a CAPUA, sotto l’Arcivescovo Mons. GERVASIO, influente figura di

Prelato, Cappellano Maggiore del Regno e Confessore del Re

Ferdinando IV.

Sarà lo stesso Mons. GERVASIO a “favorire” sia la nomina regia di

Orazio MAGLIOLA a Vescovo di Acerra che il suo ingresso, quale

Membro, nella Giunta dei Vescovi presieduta dallo stesso

Arcivescovo. All’interno di essa al Prelato di S. Arpino verrà chiesto

di risolvere importantissimi affari di Governo.

Orazio MAGLIOLA viene nominato Vescovo della Diocesi Acerrana

dopo una vacanza di governo succeduta alla morte di Frà Leonardo

DE FUSCO. La Bolla papale di nomina di PIO VI porta la data del

19 dicembre 1797. Il regio exequatur, con cui all’epoca veniva

permesso dal Re di prendere possesso della sede vescovile, viene

concesso da Ferdinando IV il 22 dello stesso mese.

Con la carica di Vescovo, il MAGLIOLA cumula anche, come prassi

solita per i vescovi acerrani, il titolo di Consigliere a latere del Re.

In Acerra Mons. MAGLIOLA inizia subito a lavorare. Riprende, a sue

spese, la ricostruzione della Cattedrale iniziata dal suo predecessore

che aveva contratto, per la fabbrica, ventiquattromila ducati di

debito. Fino al 1828 il Vescovo santarpinese spenderà trentaduemila

ducati provenienti dagli introiti delle Masserie di Castelluccio e

Pastiniello i cui benefici sono appannaggio della Mensa Vescovile

acerrana.

Page 105: Profili religiosi

105

ACERRA : Interno Cattedrale

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106

Egli apporta restauri anche al Seminario ed al Palazzo Vescovile sul

cui portale di accesso fa apporre la propria Insegna prelatizia.

Il Governo Pastorale di Orazio MAGLIOLA, benché sviluppatosi in

un periodo di turbolenze politiche (Rivoluzione napoletana del 1799,

regime dei napoleonidi, ripristino del potere borbonico), viene

descritto dagli storici come “molto prudente”. Egli, infatti, non si

schiera apertamente, come qualche suo Confratello, con alcun

regime. Pur rispettando gli ordini emessi dai vari Ministeri del Culto,

che a quei tempi hanno enorme ingerenza in materia ecclesiastica,

agisce sempre con spirito caritatevole mitigando al massimo qualsiasi

drastica decisione da prendere.

Pensando esclusivamente al suo Ministero, riordina la disciplina,

piuttosto evanescente all’epoca, del clero diocesano correggendone i

costumi e dà slancio agli affari diocesani.

VESCOVO “BIVALENTE”

Con il Concordato del 1818 vengono riordinate le circoscrizioni delle

Diocesi ed il 25 ottobre Mons .MAGLIOLA prende possesso anche

della Sede Vescovile di S. Agata dei Goti unita a quella di Acerra.

Durante i dieci anni nei quali Egli governa in quest’altra Cattedra, vi

apporta notevoli migliorie.

Riatta, infatti, l’Episcopio, ritrovato in pessime condizioni,

arredandolo a proprie spese. Si adopera, inoltre, affinché ai Canonici

santagatesi vengano concessi, dalla Santa Sede, privilegi ecclesiastici.

Page 107: Profili religiosi

107

S.ARPINO: Stemma affrescato androne S.ARPINO: Stemma in marmo portale

Palazzo MAGLIOLA Palazzo MAGLIOLA

ACERRA: Stemma su trono vescovile nella ACERRA: Stemma su portale Episcopio

Cattedrale

STEMMA VESCOVILE DI MONS. ORAZIO MAGLIOLA

Page 108: Profili religiosi

108

Nei trentadue anni complessivi nei quali Mons. Orazio MAGLIOLA

governa le due Diocesi, il suo operato viene apprezzato da tutti, clero

e laici.

Egli, già affetto da diversi anni da podagra, muore in S. Arpino il 03

gennaio 1829. Il suo corpo, trasportato in Acerra, viene sepolto nella

Cattedrale.

In S. Arpino, notevole per fattura, rimane il suo Palazzo in cui si

vedono ancora, scolpiti ed affrescati, due esemplari dello Stemma

Vescovile da lui alzato.

BIBLIOGRAFIA E FONTI ARCHIVISTICHE

Gaetano CAPORALE

“RICERCHE ARCHEOLOGICHE, TOPOGRAFICHE E BIOGRAFICHE

SU LA DIOCESI DI ACERRA” Napoli 1893

Gaetano CAPASSO

“CULTURA E RELIGIOSITA’ IN AVERSA” Athena Mediterranea

ARCHIVIO STORICO DIOCESANO DIOCESI ACERRA

RINGRAZIAMENTI

Signor NIOLA Gennaro ARCHIVIO STORICO DIOCESANO ACERRA

Page 109: Profili religiosi

109

CAPITOLO IV

RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S. ARPINO

NEL SECOLO XX

(1901-2000)

Padre D’ANTONIO Felice

Padre BOERIO Raffaele

Madre BOTTIGLIERO Lucia

Padre BOERIO Agostino Maria

Padre ZIELLO Pasquale

Padre BOERIO Nicola

Madre DEL MONACO Maria Michela

Padre BOERIO Antimo

Page 110: Profili religiosi

110

Page 111: Profili religiosi

111

RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S. ARPINO NEL SECOLO XX

(1901-2000)

RELIGIOSI

1. Padre ANGELO DA S.ARPINO

Dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, emette la Professione

Religiosa l’8.3.1853- Nominato DEFINITORE- Morto nel

1907 nel Convento di Piedigrotta.

2. Rev. CAPONE PASQUALE

Morto il 23.02.1914- Sepolto nel Cimitero di S. Arpino .

3. Seminarista ZIELLO Pasquale

Di Alfonso ed Enrichetta AIMONE – Nato il 17.01.1894 –

Chiamato alle armi mentre studia teologia nel Seminario di

Aversa, viene incorporato come Sottotenente di Complemento

nel 91° Reggimento Fanteria- Muore il 15.6.1916 per “ferita da

pallottola di fucile al petto “ durante i combattimenti sul Monte

Cristallo in località Croda dell’Ancona dove viene sepolto.- In

S. Arpino gli è stata dedicata una strada (ex SS. TRINITÀ).

4. Padre PELLINO Francesco Saverio

Di Elpidio e Giuseppa DI FRATTA – Padre Conventuale –

Morto, a 87 anni, il 26.9.1917- Sepolto nel Cimitero di

S. Arpino.

Page 112: Profili religiosi

112

5. Padre ZIELLO Pasquale

Di Giuseppe e Raffaela PAROLISI – Morto, a 78 anni, il

25.02.1923- Sepolto nel Cimitero di S. Arpino.

6. Rev. CARUOCCIOLO Vincenzo

Di Antonio e Vincenza PERROTTA – Morto, a 67 anni, il

10.10.1926- Sepolto in Napoli.

7. Rev. LIMONE Antonio

Di Orlando e Luigia FESTA – Parroco di S. Elpidio dal

1889 al 1929 – Morto, a 74 anni, il 31.01.1929.

8. Padre BOERIO Raffaele

VEDERE SCHEDA

9. Rev. CASABURI Giovanni

Da Grumo Nevano – Parroco di S. Elpidio dal 1930 al

1948- E’ ricordato come uno dei Parroci più attivi a favore

della Parrocchia- A lui si devono le varie ristrutturazioni

eseguite, negli anni trenta del 1900, nella Chiesa da lui retta.

10. Padre D’ANTONIO FELICE (PADRE BERNARDINO

DA S. ARPINO)

VEDERE SCHEDA

Page 113: Profili religiosi

113

11. Rev. LETTERA Francesco Di Giuseppe e Maria Luigia ZIELLO – Morto,a 78 anni, il

27.9.1962 – Abitava alla Via COMPAGNONE 52 – Sepolto

nella Cappella della Congrega del Purgatorio nel Cimitero di

S.Arpino.

12. Rev. BENCIVENGA Eugenio

Da Grumo Nevano – Di Giuseppe e Rachele AVERSANO-

Parroco di S. Elpidio dal 1949 al 1968 – Morto, a 54 anni,

il 17.12.1968.

13. Padre BOERIO Antimo

VEDERE SCHEDA

14. Padre ZIELLO Pasquale

VEDERE SCHEDA

15. Padre BOERIO Nicola

VEDERE SCHEDA

16. Rev. CICALA Giovanni

Nato a Melito il 21.6.1889 – Morto a S. Arpino, a 94 anni, il

23.4.1983- Insignito del titolo di Cavaliere di Vittorio

Veneto – Sepolto nella Cappella di Famiglia nel Cimitero di

S. Arpino – In vita si adoperò per la costruzione

della Cappella della Congrega del Purgatorio dello stesso

Cimitero.

Page 114: Profili religiosi

114

17. Rev. CRISPINO Maurizio

Da Succivo – Parroco di S.Canione dal 1969 al 1990.

18. Padre BOERIO Antimo

VEDERE SCHEDA

Page 115: Profili religiosi

115

RELIGIOSE

1. Suora MAGLIOLA Anna Maria

Nata il 30.01.1852-Morta il 31.7.1938.

2. Suora BOTTIGLIERO Lucia

VEDERE SCHEDA

3. Suora ZIELLO Filomena

Nata nel 1884 – Morta nel 1971.

4. Suora LIMONE Adelina

Dell’Ordine delle Benedettine di S. Gertrude – Nata a S.Arpino

il 18.4.1907- Morta a Napoli il 21.3.1977 – Sepolta nella

Cappella della Congrega del Purgatorio nel Cimitero di

S.Arpino.

5. Suora DEL MONACO Maria Michela

VEDERE SCHEDA

6. Suora CRISPINO Antonietta

Nata il 10.10.1910 - Morta il 2.7.1991 – Sepolta nel Cimitero

di S. Arpino.

Page 116: Profili religiosi

116

7. Suora D’AGOSTINO Rosa

Nata Agostina- Di Agostino – Residente in ITRI – Morta, a

87 anni, il 10.02.2000 – Sepolta nel Cimitero di S.Arpino.

NOTA

I dati sono stati desunti dai seguenti registri esistenti

nell’ARCHIVIO Parrocchiale della Chiesa di S. Elpidio

Vescovo in S. ARPINO:

LIBRO DEI MORTI 1889-1913

LIBRO DEI MORTI 1914-1943;

LIBRO DEI MORTI 1943-1963;

LIBRO DEI MORTI 1964-2003.

e da:

ANALECTA ORDINIS MINORIS CAPUCCINORUM dell’Archivio

Provinciale dei Frati Minori Cappuccini –Chiesa dell’Immacolata a

Fuorigrotta –Napoli.

Page 117: Profili religiosi

117

Padre D’ANTONIO Felice

(P. BERNARDINO da S. ARPINO) ORDINE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI

SEGUACE DI S. FRANCESCO

Felice Giuseppe Francesco Salvatore nasce, in seno all’agiata

famiglia D’ANTONIO, in S. Arpino il 26 marzo 1883. Il padre,

Giuseppe, bottaio, e la madre, Maria Carmela BOTTIGLIERO,

casalinga, abitano alla Strada S. Maria di Atella n.16.

Chiamato da Dio alla vita religiosa, sceglie di trascorrerla tra i

seguaci di S. Francesco d’Assisi entrando nel convento dei Frati

Minori Cappuccini di ARIENZO (Caserta). Qui, quindicenne, inizia il

noviziato sotto la direzione del Maestro P. Agostino da Pietradefusi

ed ivi, il 17 maggio 1898, veste il saio francescano.

Nello stesso convento, il 29 maggio dell’anno dopo, emette la

professione semplice. Tra il 1899 ed il 1904 compie i suoi studi

Page 118: Profili religiosi

118

(ginnasio-liceo) , secondo l’ordinamento del tempo, nel convento di

NOCERA (Salerno) seguendo il corso di Lettere e Filosofia sotto

l’insegnamento del Lettore P. Beniamino da Sarno.

Nel 1904, in ossequio alle leggi dell’epoca, benchè studente religioso,

viene chiamato alle armi per compiervi il servizio militare. Dall’Esito

di Leva n.183 del 21.7.1903, reperito nella Sezione Militare

dell’Archivio di Stato di Napoli, apprendiamo, oltre ai dati anatomici

(altezza m. 1,67 – torace m. 0,83 – capelli neri lisci – occhi castani –

dentatura sana – colorito pallido), che viene dichiarato abile ed

arruolato per la 1^ categoria e destinato, con matricola 34173, alla

10^ Compagnia Sanità.

Al ritorno, nel 1906, riprende gli studi e, ad appena 23 anni, il 27

dicembre dello stesso anno, è ordinato sacerdote nel Convento di

Nocera. Muta anche, come consuetudine negli Ordini monastici, le

proprie generalità secolari scegliendo il nome di P. BERNARDINO

da S. Arpino. Il nome del grande Santo di Siena, sull’agire del quale

egli vuole sicuramente improntare il proprio apostolato, lo

accompagnerà, così, per tutta la vita.

Viene sciolto dagli studi il 16 agosto 1907 e, sotto la stessa data,

ottiene la patente di predicazione previo esame sostenuto davanti ai

Padri Definitori e Lettori della Provincia Monastica delegati dal

Superiore Generale P. Bernardo da Andermatt.

Rimane nel convento di Nocera dove ottiene la patente di confessione

(1908).

Grazie al suo “ottimo ingegno”, dote riconosciutagli dalle cronache

cappuccine, gli vengono affidati vari incarichi amministrativi.

Dal 1909 al 1912 è SEGRETARIO PROVINCIALE della provincia

monastica dell’OFM di Napoli e Terra di Lavoro. Nel 1912 è

nominato 2° CUSTODE GENERALE.

Page 119: Profili religiosi

119

VALOROSO MILITARE

Lo scoppio della 1^ Guerra Mondiale riporta P. Bernardino al

servizio della patria in armi. Incorporato come Cappellano Militare

nel 10° Reggimento Artiglieria da Campagna, ne segue tutte le

vicende belliche tra il Carso, la Carnia e la Bainsizza.

Il nome del monaco santarpinese resterà, per sempre, scolpito

nell’Albo d’Oro dei Religiosi decorati al valore militare che, con

abnegazione, spirito di sacrificio, sangue freddo e sprezzo del

pericolo, offrirono gli anni più vigorosi della loro giovinezza alla

Patria portando aiuto e conforto ai feriti ed impartendo l’estrema

benedizione ai morenti sui campi di battaglia.

P. Bernardino chiamato, il 23 maggio 1915, al difficile ministero

dell’assistenza spirituale ai soldati, si distingue subito per lo zelo

alacre profuso nell’incarico.

Ad un mese esatto dallo scoppio del conflitto, il 24 giugno 1915,

l’episodio che lo pone all’attenzione della Nazione.

Durante una violentissima azione di artiglierie austriache contro le

postazioni del 10° Reggimento Artiglieria, nella zona di TREVISAN,

egli compie atti di puro eroismo nell’assolvimento della propria

missione a favore dei commilitoni combattenti.

Questa la motivazione della Medaglia di Bronzo al Valore Militare

che, con Decreto Luogotenenziale n.9820 del 22 gennaio 1916, gli

verrà concessa:

“INCURANTE DEL PERICOLO, SI RECAVA DA UNA AD ALTRA

BATTERIA PER PRESTARVI L’OPERA SUA, PERCORRENDO

LUNGO TRATTO DI FRONTE SCOPERTO E VIOLENTEMENTE

BATTUTO DA ARTIGLIERIE AVVERSARIE DI MEDIO CALIBRO –

TREVISAN 24 GIUGNO 1915”.

Egli viene anche ricompensato con una medaglia dal Vescovo di

Campo, la massima autorità religiosa dell’Esercito da cui dipendono

tutti i Cappellani Militari.

Page 120: Profili religiosi

120

P. BERNARDINO IN DIVISA DA CAPPELLANO MILITARE

(è ritratto con il fratello Vincenzo, suo commilitone nella 1^ Guerra Mondiale)

Page 121: Profili religiosi

121

P.Bernardino risulta essere l’unico Cappuccino della provincia

monastica di Napoli e Terra di Lavoro decorato al valore nella 1^

Guerra Mondiale.

Dopo aver prestato la sua benefica opera assistenziale anche presso il

121° Ospedaletto da Campo, dislocato sul Fiume Piave, P.

Bernardino viene congedato il 17 marzo 1919.

ROUTINE CONVENTUALE

Ritornato dalla guerra, P. Bernardino riprende la propria attività in

seno alla Famiglia Cappuccina. Svolge le sue mansioni, tra le quali

quelle di Confessore, in diversi conventi tra i quali ricordiamo

Nocera, Napoli, Acerno, Pozzuoli, Nola, Cerreto Sannita, Sorrento.

Vari gli uffici e le cariche ricoperti.

Tra il 1920 ed il 1923 è DEFINITORE PROVINCIALE e

GUARDIANO del Convento dell’Immacolata a Piedigrotta in Napoli.

Nel 1926 è rieletto Definitore Provinciale delle biblioteche

cappuccine della provincia monastica alla quale appartiene. La morte

lo coglie il 1960 nell’Ospedale degli Incurabili in Napoli. E’ sepolto

nel Cimitero di Poggioreale della stessa città.

Page 122: Profili religiosi

122

P. BERNARDINO NEL 50° DI SACERDOZIO

(davanti alla Chiesa di S.Elpidio Vescovo, si riconoscono il Sindaco Ferdinando DI CARLO , il

parroco Eugenio BENCIVENGA ed il fratello VINCENZO)

Page 123: Profili religiosi

123

BIBLIOGRAFIA E FONTI ARCHIVISTICHE

Franco MARCHISIO

“CAPPELLANI MILITARI 1870-1970”

Gaetano CAPASSO

“CULTURA E RELIGIOSITA’ IN AVERSA”

Athena Mediterranea

ARCHIVIO PROVINCIALE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI

DEL CONVENTO DELL’IMMACOLATA A PIEDIGROTTA

Corso Vittorio Emanuele 730 NAPOLI

ARCHIVIO DI STATO – SEZIONE MILITARE

NAPOLI

RINGRAZIAMENTI

Signor D’ANTONIO Felice (Nipote)- S.ARPINO

Padre Clemente DI FRANCESCO

da MESSERCOLA (Caserta)

Segretario Provinciale O.F.M. Napoli

Page 124: Profili religiosi

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Padre BOERIO Raffaele SACERDOTE DIOCESANO

PRIMO DI UNA PROGENIE DI SACERDOTI

Alle ore otto circa del 25 dicembre 1943, giorno natale del Signore,

termina la breve giornata terrena concessa da Dio al "piccolo

parroco". Un brutto male allo stomaco, curato in ritardo, stronca,

infatti, a soli 35 anni e mezzo, la vita di Padre Raffaele BOERIO.

Egli, Parroco di S. Marcellino, è il primo dei tre fratelli BOERIO che

si sono consacrati al Signore. Gli altri due, più giovani, gli

sopravviveranno per molti anni scrivendo ciascuno pagine di Gloria

religiosa.

Raffaele nasce in Sant'Arpino, il 19 giugno 1907, in seno alla

numerosa famiglia (9 figli tra maschi e femmine) creata dal padre

Tiberio e dalla madre Antonietta DE BLASIO. I genitori,

Page 125: Profili religiosi

125

religiosissimi, giocheranno un ruolo molto importante nella scelta sia

di Raffaele che degli altri figli che diventeranno sacerdoti.

Sin da piccolo, Raffaele si distingue tra i compagni per i suoi

atteggiamenti corretti e la sua dolcezza mutuata dalla sana moralità

che respira nella famiglia di origine. A scuola viene additato ad

esempio dalla maestra che, intuendone le doti, lo incoraggia

costantemente a diventare sacerdote.

Ma è soprattutto il Parroco di Sant'Arpino dell'epoca, Don Antonio

LIMONE, che ne riconosce le qualità che lo condurranno all'Altare.

Entusiasta dei comportamenti del piccolo Boerio nei riguardi delle

pratiche religiose, Padre LIMONE ne diventa dapprima Padrino di

Cresima e poi convince i genitori a mettere quel loro gioiellino nella

cassaforte del Signore mandandolo al Seminario di Aversa.

E' lui stesso ad accompagnarlo, nel mese di settembre 1917, a

destinazione dicendo ai Religiosi istitutori del Seminario: "Vi ho

portato un altro fiore per il vostro giardino, egli, certamente vi farà molto bene; sarà, ne son sicuro, un Santo Sacerdote".

Il piccolo ha solo 10 anni e, pur vivendo con la semplicità e la

ingenuità proprie della sua età, dimostra immediatamente di essere

più maturo. Si fa subito amare dai compagni e dai Superiori che, negli

anni successivi, gli affidano incarichi delicati. Egli, infatti,

disimpegna in maniera ottimale gli uffici di Prefetto e di Economo. E'

sempre sereno e sorridente; non si arrende neppure davanti alla più

umile delle mansioni.

Nel 1927, in ossequio alle leggi dell'epoca che coinvolgono anche i

religiosi nella vita militare, si stacca momentaneamente dal

Seminario andando a servire la Patria in armi. Turbato nell'animo

alla partenza, Raffaele ritorna invece, due anni dopo, con la

vocazione rinvigorita.

Ripresi gli studi teologici, sostiene gli esami previsti nel Seminario

Pontificio di Posillipo risultando il primo tra i compagni.

Page 126: Profili religiosi

126

Il 16 luglio 1932, a 25 anni, Raffaele corona il suo sogno divenendo

Sacerdote. E' consacrato, nella Cattedrale di AVERSA, dal Vescovo

Mons. Carmine CESARANO.

Le prove di affetto che gli riservano i santarpinesi al suo arrivo in

paese sono eccezionali.

PARROCO DI S. MARCELLINO

Tra il 1932 ed il 1939, Padre Boerio ricopre varie cariche all'interno

del Seminario. Subito dopo l'ordinazione, Mons. Cesarano lo nomina

Prefetto d'ordine e Maestro di matematica e Religione. Quando i due

Seminari aversani, il piccolo ed il grande, vengono uniti, Don

Raffaele diventa, sotto Mons. TEUTONICO, Sacrista Maggiore della

Cattedrale, Confessore utriusque e partecipante.

La dote che lo contraddistingue, la leva che lo innalza al Cielo, è

l'umiltà. Proprio per questo Mons. Teutonico gli affida la Parrocchia

di S. Marcellino alla morte del parroco Don Raffaele LA GRECA.

Nel luglio del 1939, Padre Boerio diventa così, per concorso, novello

parroco di quella Chiesa.

All'atto del suo ingresso in S. Marcellino riceve un'accoglienza

davvero trionfale. I suoi nuovi compaesani gli rinfacciano, anche se

con affetto, solo la statura di piccole proporzioni! Egli viene subito

conosciuto da tutti come il "piccolo parroco". Ma giganteggerà,

invece ed in barba alle apparenze, in tutto ciò che farà in paese e

nella conquista delle anime nella sua nuova residenza. Sarà, ben

presto, un Grande Buon Pastore per le pecorelle affidategli.

Mettendosi a completa disposizione dei suoi parrocchiani, ne rinsalda

lo zelo per la Religione e per le Funzioni in generale. Nella

predicazione chiede spesso l'aiuto dei Missionari del PIME della

vicina Ducenta, Congregazione alla quale appartiene il fratello

Antimo. Anche i Missionari dei Sacri Cuori di Secondigliano, della

cui Casa è Rettore l'altro fratello sacerdote Nicola, gli danno una

mano tenendo un Corso di Esercizi Spirituali. La sua attenzione è

Page 127: Profili religiosi

127

rivolta soprattutto ai fanciulli che fa partecipare ad ogni funzione

religiosa.

Tra le sue iniziative vanno ricordate l'istituzione dell'Apostolato della

Preghiera e quella dell' Unione Missionaria oltre all'incremento dato

all'Azione Cattolica Femminile.

Pone mano al restauro della Chiesa portandolo a compimento in soli

tre anni. Rifà' tutto, dalla campana alle suppellettili. Acquista anche

una casa canonica per poter stare più vicino alla Chiesa. Chiede soldi

a tutti, al Vaticano, al Governo, alla famiglia impoverendo anche i

propri risparmi al punto che, per operarsi, dovrà farsi prestare

denaro.

Il suo impegno continuo e la gran mole di lavoro gli minano, però, il

fisico. Un lieve disturbo allo stomaco, trascurato, diventa un'affezione

cronica. Deperisce sempre più. Quando si decide ad operarsi, è ormai

troppo tardi! Sentitosi male in Chiesa durante una funzione, muore

assistito da una immensa folla che ne visita il capezzale fino al

momento del ricevimento del SS. Viatico.

I funerali sono un vero trionfo al quale partecipano tutte le

Associazioni Maschili e Femminili santarpinesi, da quelle religiose a

quelle Fasciste e Combattentistiche.

E' sepolto nel cimitero di Sant'Arpino assieme agli altri due fratelli

religiosi.

BIBLIOGRAFIA

Can.D. Raffaele PIZZORUSSO

Penitenziere Maggiore della Cattedrale di Aversa

"ELOGIO FUNEBRE DEL SAC. D. RAFFAELE BOERIO" IN OCCASIONE DEL TRIGESIMO DELLA MORTE

Arti grafiche Michele GALLO e figli

SARNO 1943 –XXI

RINGRAZIAMENTI

Insegnante MAIONE Maria Rosaria – S.ARPINO

Page 128: Profili religiosi

128

Madre BOTTIGLIERO Lucia (SUOR ANNA DEL S.CUORE)

FIGLIE DI S.ANNA

DOCILE ED OBBEDIENTE

Lucia BOTTIGLIERO nasce in S.Arpino, il 24 febbraio 1881, da Luigi

e Carolina DI DONATO. Il Parroco Giovanni SAVIANO la battezza

due giorni dopo alla presenza della madrina Agnese GERMANO.

Ventenne, il 22 luglio 1903, Lucia veste l’abito religioso delle FIGLIE

DI S.ANNA, Congregazione fondata dalla genovese Beata Rosa

GATTORNO e P. G.Battista TORNATORE (dei Preti della Missione

di Piacenza).

Emette la professione religiosa il 26 luglio 1905, assumendo il nome

di SUOR ANNA DEL S.CUORE.

Trascorre la sua vita religiosa in diverse case dell’Istituto delle Figlie

di S. Anna. ALTAMURA, MARTINA, LUCERA ed ORTONA A MARE

sono le prime tappe del suo apostolato.

Nel 1948 diventa Superiora dell’ORFANOTROFIO S. CHIARA in

TARANTO. Nel 1954 la ritroviamo a NAPOLI nella Casa di riposo

Page 129: Profili religiosi

129

delle Consorelle e poi di nuovo ad espletare l’incarico di Superiora

nella Comunità ricovero di GALLIPOLI.

Nel 1956 ritorna a Napoli ove, nel 1958, ricopre l’incarico di Vice

Superiora.

Nelle cronache della sua Congregazione Suor Anna del S.Cuore viene

descritta come “molto amante della preghiera e delle cose spirituali.

Docile ed obbediente alla voce dei Superiori”.

La sua comunione con lo spirito della Fondatrice ha portato la suora

santarpinese a “comunicare”, in senso cristiano, sempre e comunque

con tutte le consorelle alle quali la sua presenza ha sempre e

dovunque giovato.

Suor Anna muore l’11 novembre 1967 ed è sepolta nel cimitero di

Poggioreale in Napoli.

RINGRAZIAMENTI

Signor DEL MONACO Franco (Nipote) – S. ARPINO

ISTITUTO DELLE FIGLIE DI S. ANNA

Page 130: Profili religiosi

130

Padre BOERIO Agostino Maria (nato Antonio)

FRATE MINORE CONVENTUALE

UN CEPPO FAMILIARE BENEDETTO DA DIO

"Stamane alle 5,30 si e' spento all'eta' di anni 55 il M.R.

P. AGOSTINO MARIO BOERIO. I fratelli, le sorelle, i nipoti e

parenti tutti addolorati annunziano. L'esequie muoveranno il 30

agosto alle ore 17 dal Corso Atellano - S.Arpino". Così recita, con prassi solita, affisso sui muri di S. Arpino la mattina

del 29 agosto 1970, il lugubre manifesto funebre che annuncia la

morte del "monaco BOERIO".

Ad appena 55 anni se n'è andato per sempre, piegando "docile la testa

all'avvento di sorella morte" quello che per tanti è diventato l'ideale

del monaco. Sono passati 43 anni da quando Antonio, così al secolo

colui che diventerà in seguito Fra' Agostino Maria, abbandona il

mondo per dedicarsi al Signore.

Page 131: Profili religiosi

131

Egli nasce in S. Arpino, il 17 gennaio 1915, da Giuseppe e Rosa DE

MARTINO. Meraviglia tutti quando appena dodicenne, all'alba del

1927, tralascia, dall'oggi al domani, di inseguire i sogni di

adolescente per seguire le orme dei cugini Raffaele ed Antimo già da

alcuni anni in Seminario. La sua decisione è, inoltre, contemporanea

a quella, identica. presa dal terzo cugino, Nicola, fratello dei primi

due. Entrambi, infatti, vengono chiamati, insieme, da Dio per

servirLo in santità.

E' un felice destino quello che colpisce questo ceppo dei BOERIO!

Colui che tutto domina sembra averlo scelto ad esempio per tanti

altri nuclei familiari!

Il vivace Tonino, da tanti ricordato per la gaiezza con la quale tiene

costantemente desta l'attenzione dei suoi coetanei del vicinato, sceglie

di servire il Signore entrando nel ramo dell'Ordine del Serafico S.

Francesco detto dei Minori Conventuali.

Raccontano che, il giorno prima della sua partenza, egli raccolga tutti

i suoi piccoli amici per regalare ad ognuno un suo giocattolo, di

quelli poveri dell'epoca. E' il suo modo di dire addio alla fanciullezza

raccomandando, nel contempo, ai suoi compagni di mille avventure di

non dimenticare mai il bambino che si nasconde in ciascuno di essi ,

neppure quando cesserà l'età dei giochi ed inizierà quella inevitabile

dei travagli!

E quei Santarpinesi manderanno talmente bene a mente questo invito

ad avere una costante serenità d'animo, da trasformare un giorno

triste come quello dei funerali in una vera apoteosi per quel

compaesano che non si è mai realmente staccato da loro. Pur lontano,

Frà Agostino è rimasto, infatti, sempre presente nei cuori innocenti di

quanti lo conobbero.

Ma è tutta S.Arpino a seguire, in silenzio, la bara nera trasportata da

un mastodontico carro trainato da 6 cavalli.

Page 132: Profili religiosi

132

Tra la folla si riconoscono molti suoi confratelli e figure di religiosi e

religiose compaesani tra cui il cugino P. Antimo BOERIO già

missionario in Cina.

IL MONACO

Il Convento di S. Antonio in S. Anastasia (NA) lo accoglie per primo

vedendolo crescere negli studi. Quello di S. Francesco in Montella

(AV) lo avrà ospite per molti anni prima come studente e poi come

Guardiano. S. Lorenzo Maggiore in Napoli, la Piccola Pompei,

Maddaloni (CE) e Barra (NA) costituiranno le altre sedi ove egli

svolgerà il suo Ministero.

Il 29 maggio 1938, nella Chiesa di S. Lorenzo Maggiore in Napoli,

Casa Madre dei Frati Minori Conventuali della Provincia Monastica

di Terra di Lavoro, Antonio, che aveva già scelto, con la vestizione, il

nome di Frà AGOSTINO MARIA, riceve gli Ordini dell'Ostiariato e

del Lettorato dalle mani del confratello Frà Giuseppe Maria

PALATUCCI Vescovo di Campagna (SA).

Lo stesso Vescovo, l'anno dopo, nella Basilica Cattedrale di

Campagna, lo ordina:

- Diacono il 2 aprile, Domenica delle Palme;

- Sacerdote l'8 aprile, Sabato Santo.

Egli continua a vivere, per alcuni anni ancora, nel Convento di

Montella, sito nella frazione di Folloni, di cui viene eletto

GUARDIANO il 27 settembre 1946 durante il Capitolo Provinciale

presieduto dal Superiore Generale dell'Ordine dei Conventuali Frà

Beda HESS.

Frà Agostino, in tutti i Conventi nei quali opera, dà costanti prove di

pietà, virtù, ingegno, zelo, mettendo il suo brio al servizio di molte

iniziative caritative ed a sfondo sociale. E' anche ricordato come

Page 133: Profili religiosi

133

P. AGOSTINO CON I CUGINI P. NICOLA E P. ANTIMO

Page 134: Profili religiosi

134

grande Artista nella costruzione di Presepi classici ispirati alle forme

settecentesche napoletane.

Il 28 agosto 1970, nel giorno della festività del Santo di cui porta il

nome, Frà Agostino si sente improvvisamente male nel Convento di

S.Antonio in Barra (NA). Ricoverato all'Ospedale Ascalesi della città

partenopea, gli viene riscontrata una brutta emorragia allo stomaco

che lo stronca il giorno dopo.

Il suo corpo giace nel Cimitero di S. Arpino nella Cappella di

Famiglia.

RINGRAZIAMENTI

Signora DEL PRETE Ermenegilda (Cognata) – S. ARPINO

Signora BOERIO Rosa (Nipote)– S. ARPINO

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135

Padre ZIELLO Pasquale

P.I.M.E. (PONTIFICIO ISTITUTO MISSIONI ESTERE)

PREDESTINATO AL SACERDOZIO

Pasquale ZIELLO nasce a S.Arpino il 2 settembre 1901, ultimo di 8

figli, da Salvatore e Maria Consiglia CINQUEGRANA, al Corso

Atellano n.33 (ora Vico ZARRILLO 4). Il padre, noto in paese come

“il carabiniere”, svolge dapprima mansioni di “agente daziario” e

poi di “custode del cimitero”.

A Pasquale viene imposto questo nome in onore dell’omonimo zio,

sacerdote a S.Arpino da circa 30 anni. Si racconta che il piccolo, al

momento del battesimo, venga offerto a Dio dai genitori che

desiderano vederlo sacerdote da adulto.

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136

Il fervore religioso che anima il ceppo familiare degli ZIELLO si è già

manifestato in altre occasioni nelle quali esso ha consacrato al

Signore i seguenti componenti:

- Pasquale ZIELLO (prozio del futuro missionario) divenuto Frate

Minore con il nome di Frà CARMELO;

- Pasquale ZIELLO (zio 1845-1923) sacerdote diocesano;

- Filomena ZIELLO (zia 1884-1971) suora;

- Pasquale ZIELLO (sottotenente di fanteria di complemento caduto

nella Guerra 1915/18) studente di teologia nel Seminario di Aversa.

Pasquale manifesta sin da piccolo la sua predisposizione alla vita

religiosa. A nove anni, mentre frequenta ancora la scuola elementare,

chiede ai genitori di entrare nel Seminario di Aversa. Ma le cattive

condizioni economiche della famiglia frenano i genitori che non

possono pagare la retta del convitto religioso pur desiderando di

accondiscendere alla richiesta del figlio.

L’intervento dello zio sacerdote don Pasquale ottiene, però, una

riduzione sul pagamento ed il piccolo può accedere (1911) al

“seminario piccolo” di Aversa aperto agli aspiranti poveri, al

contrario del “primo seminario” che accoglie i benestanti.

Il “seminario piccolo” è retto dal Canonico Antonio MIGLIACCIO i

cui metodi di insegnamento si ispirano a quelli di S. Giovanni

BOSCO.

Pasquale vi compie gli studi ginnasiali (5 anni) passando, poi, al

“primo seminario” per il liceo.

Nel 1919 è iscritto al Seminario Interregionale Campano, gestito dai

Gesuiti a Posillipo, per studiare teologia.

Tra studi e disciplina molto severi, egli comincia ad entusiasmarsi

per i problemi missionari del tempo, assieme ad altri chierici

provenienti, come lui, del Seminario di Aversa.

L’incontro con Padre Paolo MANNA (di recente beatificato)

Superiore del PIME Ducenta, nel 1922 a Frattamaggiore, fa

Page 137: Profili religiosi

137

sbocciare in lui la vocazione missionaria che darà i suoi frutti

successivamente.

Questa cresce giorno dopo giorno attraverso adorazioni eucaristiche,

piccole mortificazioni e rinunce. Convintosi definitivamente che il

disegno di Dio è quello di volerlo missionario, Pasquale parlerà, poi,

di “tocco mistico” del Signore nei suoi riguardi. In seguito tutta la

sua vita religiosa in terra birmana sarà orientata verso la perfezione

derivante da questo fenomeno spirituale che Dio ha provocato in lui.

Il 22 dicembre 1923 Pasquale viene ordinato sacerdote dal Vescovo

di Aversa Settimio CARACCIOLO seppure non ancora in età

canonica. Nello stesso anno viene adibito all’insegnamento nel

ginnasio del Seminario di Aversa dove diventa anche prefetto di

disciplina. Tra il 1925 ed il 1926, insegnando materie letterarie in IV

ginnasio, si distingue per cultura e saggezza. Fine oratore, viene

ricercato come precettore nelle famiglie bene per la sua pietà e

dolcezza di spirito.

MISSIONARIO

Nel 1926, nonostante le proteste ed i tentativi di dissuassione dei

familiari che sognano per lui una comoda vita sacerdotale, che possa

produrre frutti anche per loro, nel paese natio, Pasquale decide di

partire missionario.

Si iscrive al PIME di Ducenta ed il suo esempio viene seguito da altri

chierici del Seminario di Posillipo tra i quali ricordiamo il frattese

Padre Mario VERGARA che sarà martire in Birmania nel 1950.

Dopo un mese a Ducenta, ove conosce vecchi missionari reduci dalla

Cina e dalla Birmania, parte per Milano dove, secondo le regole

dell’Istituto, benché sacerdote già da 3 anni, svolge un anno di

noviziato. Il 16 agosto 1927 giura fedeltà eterna al PIME e riceve il

mandato della evangelizzazione della missione di TOUNGOO in

Birmania.

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138

Durante la cerimonia di addio, che si tiene nella Chiesa di S. Maria al

Naviglio il 18 agosto, è proprio lui a tenere il discorso di commiato

dopo che i neo missionari hanno ricevuto il CROCIFISSO, simbolo

dei missionari stessi, dalle mani del Cardinale di Milano Mons. TOSI.

Con le sue parole don Pasquale commuove tutti gli astanti.

Il 19 agosto, da Genova, P. ZIELLO si imbarca sul piroscafo

“GENOVA” alla volta dell’Oriente in compagnia di altri 20

confratelli di fede. Dopo una breve sosta nel porto di Napoli dove

abbraccia i parenti, guidati da don Luigi DELL’AVERSANA

ORABONA di Lusciano (futuro Vescovo di Melfi e Rapolla),

Pasquale riparte per il continente asiatico.

L’8 settembre egli ed i suoi compagni sbarcano in INDIA e quelli di

loro destinati alla Birmania vengono trattenuti per 5 mesi nella

missione di HYDERABAD per perfezionarsi nella lingua inglese.

Questo periodo, benché molto duro, serve a P. Pasquale per

acclimatarsi con il nuovo continente. Egli incontra anche P. Paolo

MANNA, suo Superiore, in giro per le sue missioni orientali. Assieme

a lui ed altri 2 nuovi missionari si imbarca, il 14 febbraio 1928, alla

volta della Birmania raggiungendo la Città di RANGOON.

Il 12 marzo è a TOUNGOO, la sua “terra promessa”. Base di un

territorio missionario curato dal PIME sin dal 1867, questa cittadina

serve anche come luogo di rifornimento e di rifugio all’emergenza.

Ma il missionario di S.Arpino viene destinato al villaggio di

LEITHO’, dimora della tribù dei CARIANI BIANCHI, distante 45 Km.

e situato ad 800 m. di altezza.

Nel misero agglomerato di capanne di bambù, abitate da una dozzina

di famiglie, P.Ziello viene presentato così : “Ecco il vostro prete! E’

un giovane, era professore, ha lasciato i genitori vecchi e due sorelle

per venire in mezzo a voi… Vogliategli bene!”. A Leithò, dove impara

la lingua locale ghebà, rimane un anno. Questo sarà l’unico periodo

di “missionario attivo” perché in seguito avrà altri compiti ai quali

attendere.

Page 139: Profili religiosi

139

Tra il 1930 ed il 1934, infatti, è rettore del seminario di TOUNGOO

da cui usciranno molti sacerdoti birmani, due dei quali diventeranno

anche Vescovi (nel 1961 e nel 1984).

Durante il suo rettorato si dà molta cura agli allievi e si risolvono

problemi legati alla costruzione di nuovi fabbricati. Inoltre, egli

approfondisce i suoi studi di teologia, liturgia e diritto ecclesiastico al

punto che, divenuto un grande esperto, viene consultato, per questioni

di Fede, da molti sacerdoti e Vescovi di altre missioni. Diventa

celebre il detto: “L’ha detto P. Ziello? Quindi la questione è chiusa!”

per indicare che i suoi verdetti sono giusti ed inappellabili.

In questo contesto egli emette il voto di perfezione per indicare la sua

risposta al “tocco mistico” dal quale è stato colpito, ad opera di DIO,

e per santificare la sua vita. Molti confratelli ed alcuni Vescovi

ricorrono a lui per la confessione, a testimonianza della stima di cui

gode.

Diventano numerosi anche gli inviti a predicare Ritiri ed Esercizi

Spirituali. In uno famoso del 1939 nella missione di KENGTUNG un

sacerdote esprime così la soddisfazione per quanto appreso da P.

Pasquale: “Dopo tali esercizi, possiamo ben stare due anni senza

farne altri!”.

Nel 1934 a TOUNGOO viene inviato anche P. Mario VERGARA da

Frattamaggiore, che è stato ex alunno di P. Ziello nel Seminario di

AVERSA. Questo sacerdote, che poi svolgerà il suo mandato

missionario nel Distretto di SHADOW, sarà martirizzato dai soldati

battisti cariani nel 1950.

Nel 1934 P. Ziello è nominato anche Procuratore della missione di

TOUNGOO ed in tale veste attende alla gestione economica della

missione, ai bisogni di tutti i missionari e missionarie sparsi nel

territorio, alla corrispondenza ed alle richieste di aiuto all’estero.

Viene riconfermato in questo incarico anche negli anni a venire per la

sua competenza ed il senso di responsabilità che dimostra.

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140

Nel 1937 P. Pasquale perde entrambi i genitori che muoiono tra i

mesi di gennaio (il padre) e giugno (la madre).

Il 2° Conflitto Mondiale (1940-1945) arreca ingentissimi danni alla

Missione di TOUNGOO. Quasi tutti gli edifici vengono distrutti ed i

missionari vengono in gran parte dispersi. Molti sono trasferiti in

campi di concentramento in India, altri trovano rifugio sui monti per

sfuggire alle uccisioni. Padre Ziello è tra questi ed alla fine della

guerra, grazie agli aiuti giunti dall’India, dall’Italia e dal

Governatorato Inglese della Birmania, può rimettere in sesto la

missione della quale è Vicario Generale e Procuratore.

Nel 1948 la Birmania ottiene l’indipendenza dagli inglesi ma con essa

inizia un periodo di lotte fratricide tra i diversi gruppi etnici che la

compongono. Di ciò fanno le spese i missionari il cui sangue macchia

la terra del loro apostolato.

Nello stesso anno P. Ziello festeggia il 25° anniversario di

Sacerdozio.

Pubblicamente viene fatto oggetto di grande attenzione dalle Autorità

e dal popolo che cura ormai da 20 anni. Il Vescovo di TOUNGOO,

Alfredo LANFRANCONI, lo ringrazia per : “… il lavoro che lei è

venuto compiendo ormai da 15 anni con zelo e singolare diligenza a

beneficio di noi tutti e nel quale ha prodigato i notevoli doni di mente

e di cuore che il Signore le ha elargito, gli Uffici voglio dire che ha

occupato, di Procuratore e Vicario della missione”.

Tra il 1950 ed il 1953, 4 missionari italiani perdono la vita assieme

ad un catechista per l’odio tribale e di religione fomentato soprattutto

dai ribelli di fede protestante battista che hanno sempre avversato

l’opera dei sacerdoti cattolici.

P.Ziello, pur scosso nell’animo degli avvenimenti, continua il suo

Ministero provvedendo alla ricostruzione graduale delle opere della

missione di TOUNGOO. Anzi, ottiene una conversione inaspettata e

molto singolare: quella del Colonnello buddista birmano U MAUNG

MAUNG.

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141

I LUOGHI DELL’APOSTOLATO

DI P. PASQUALE ZIELLO

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142

Quest’Ufficiale dell’Esercito Birmano, caduto prigioniero dei ribelli

cariani, riesce a fuggire. Una sera, presentatosi da P. Ziello , gli

manifesta l’intenzione di essere battezzato. E’ sicuro, dice, che la sua

fuga è da attribuire ad un intervento divino non potendosi altrimenti

spiegare come i cariani, mortali nemici dei birmani, non l’abbiano

ucciso. Rivela al sacerdote che i libri di carattere religioso da P.

Pasquale inviatigli durante il periodo di prigionia gli sono stati di

grande aiuto morale nelle sofferenze patite.

Riconosce, soprattutto, alla luce di quanto letto, che la Religione

Cristiana è l’unica vera.

Il battesimo del colonnello, divenuto in seguito eminente figura

dell’Esercito, ha una risonanza nazionale ed apporta a P. Ziello

notorietà e, in diverse occasioni, l’operato dei missionari viene

favorito dal Governo Birmano.

IL COLONNELLO

U MAUNG MAUNG

Page 143: Profili religiosi

143

RIMPATRIO DOPO 30 ANNI

TEMPO DI PERSECUZIONI

Nel 1957 P. Ziello rientra in Italia che non vede da 30 anni.

L’occasione è data dalla V Assemblea Generale del PIME durante la

quale deve essere eletto il nuovo Superiore Generale. P. Pasquale

viene scelto come delegato anche per consentirgli di riposarsi in

Patria dopo tanti anni di assenza.

Dei familiari, a S.Arpino, ritrova solo le tre sorelle. Il paese, con a

capo il Parroco D. Eugenio Bencivenga, lo accoglie in festa.

Durante la celebrazione eucaristica nella Chiesa di S. Elpidio,

racconta ai presenti le sue esperienze missionarie incantando tutti.

La sua permanenza in Italia dura 8 mesi al termine dei quali, il 21

dicembre 1957, con la motonave “NEPTUNIA”, riparte per la

Birmania.

IL RITORNO DI P. ZIELLO A S .ARPINO NEL 1957

Page 144: Profili religiosi

144

Agli inizi del 1958, sfruttando le offerte raccolte in Italia, P. Ziello

pone mano alla costruzione di un ospizio per incurabili a TOUNGOO

al quale viene dato il nome di “piccolo Cottolengo”. Qui, ad

imitazione dell’analogo istituto esistente a Torino, egli intende

accogliere quegli infermi rifiutati da altri ospizi.

Nel 1959, alla morte di Mons. LANFRANCONI, Vescovo di

TOUNGOO, P. Pasquale è chiamato a sostituirlo come Vicario

Capitolare. Governa, con questa carica, la Diocesi per 17 mesi con

competenza e rara diligenza. Alla nomina del nuovo Vescovo, la

Diocesi viene suddivisa in due: TOUNGOO e TAUNGGYI. P. Ziello

potrebbe sicuramente essere uno dei due nuovi Vescovi ma,

presumibilmente, non vuole. Viene, invece, nominato Procuratore e

Cancelliere della nuova Curia di TAUNGYI, dopo 30 anni di

ininterrotto ministero a TOUNGOO.

Tra il 1962 ed il 1964 inizia un periodo molto duro per la Chiesa

Cattolica in Birmania. Il Governo socialista, nato da un colpo di

stato, nazionalizza tutte le scuole, cattoliche e delle altre religioni

intendendo dare alla gioventù birmana una educazione materialistica

ed atea. Poi requisisce gli ospedali e gli orfanotrofi al fine di fare

tabula rasa dell’operato dei missionari e per convincerli a lasciare il

Paese.

Nel 1965 moltissimi missionari, i più giovani, vengono espulsi dalla

Birmania ed ai più anziani vengono imposte limitazioni negli

spostamenti interni. Nonostante tutto P. Ziello continua a svolgere il

suo apostolato con grande spirito di sacrificio.

P. ZIELLO SCRITTORE

I Missionari, in Birmania, si servono della stampa come mezzo di

apostolato. P. Ziello, dotato in campo letterario e teologico, sfrutta la

sua abilità per dare alle stampe numerosi lavori editi dall’attrezzata

tipografia del PIME di TOUNGOO ma anche India ed in Italia..

Page 145: Profili religiosi

145

Tra il 1952 ed il 1972 egli pubblica 15 libri e numerosi fascicoli ed

articoli, molti dei quali in lingua birmana. Tra i più famosi:

- “DIRETTORIO AD USO DEI SACERDOTI DEL VICARIATO

APOSTOLICO DI TOUNGOO” 1952;

- “DA BUDDA A CRISTO” (storia della Birmania e della

conversione del Col. U MAUNG MAUNG) 1965;

- “UN’ESIGENZA DELL’AMORE” (studio sul significato del voto

di perfezione) 1972.

Il primo, molto elogiato, è un vademecum del missionario, un mezzo

per “poter divenire, o meglio mantenersi sempre missionario

modello”.

Nel 1973 (26 novembre) P. Ziello, per motivi di salute, viene

rimpatriato, nonostante egli abbia manifestata l’intenzione di morire

in terra birmana.

Nello stesso anno cade il suo 50° di sacerdozio ed egli lo festeggia, il

16 dicembre, nella Chiesa di S.Elpidio davanti ad una folla

strabocchevole, L’incontro con i fedeli, organizzato dal Parroco

Pezzella, è caldeggiato da P. Antimo Boerio, l’altro compaesano

missionario e Segretario Generale del PIME.

Nel 1974 si ritira nella casa di riposo del PIME a Rancio di Lecco

(Como), dove muore santamente, così come è vissuto, il 21 maggio

1976. E’ sepolto in Calco (Como) nel Cimitero PIME di Villa

Grugnana. L’annuncio della sua morte viene diffuso in Birmania dal

quotidiano GUARDIAN. La reazione unanime è: “morto un santo!”.

BIBLIOGRAFIA

P. Ferdinando GERMANI – P.I.M.E.

“P. Pasquale ZIELLO – Missionario apostolico

del P.I.M.E. in Birmania”

Edizioni P.I.M.E. 1985

P. Pasquale ZIELLO

“DA BUDDA A CRISTO”

Edizioni P.I.M.E.

Page 146: Profili religiosi

146

Padre BOERIO Nicola MISSIONARIO DEI SACRI CUORI

UNA FAMIGLIA PIENA DI VOCAZIONI

Il futuro Superiore Generale dei Missionari dei Sacri Cuori nasce in

S.Arpino, il 24 agosto1914, anch’egli figlio, come Antimo e Raffaele

al pari di lui destinati al sacerdozio, di Tiberio ed Antonietta DE

BLASIO. Riceve il battesimo 5 giorni dopo nella Chiesa di S.Elpidio

patrono del paese ed ivi è anche cresimato, dal vescovo di Acerra

Mons. Nicola CAPASSO, il 5 maggio 1923.

La sua vocazione religiosa viene sicuramente, “aiutata” dall’esempio

dei due fratelli maggiori, già seminaristi, ed “alimentata” dalla

profonda fede cristiana nutrita dalla sua numerosa famiglia d’origine.

Ma è, soprattutto, la devozione della mamma per la Madonna

Immacolata, patrona dell’Istituto dei Missionari dei Sacri Cuori, ad

“orientarlo”, nella scelta di questa Congregazione come futuro

campo del proprio apostolato.

Appena tredicenne, il 10 ottobre 1927, Ninì, come viene familiarmente

appellato, varca la soglia del Convento dei Missionari dei Sacri Cuori

di Secondigliano (NA), per essere ammesso all’alunnato.

Page 147: Profili religiosi

147

Vispo di carattere e dotato di buona intelligenza, riesce bene negli

studi mostrando anche una naturale attitudine alla vita pratica. Per

queste sue doti il padre Tiberio vorrebbe fargli seguire le sue orme

avviandolo al commercio.

Tenta, infatti, di riprenderselo dal convento ma il ragazzino resiste.

Raccontano che egli si nasconda per non farsi portare via.

Nicola si fa notare perché diligente nei doveri, sempre obbediente ai

Superiori, molto buono verso i compagni. Indossa l’abito religioso ed

è ammesso al noviziato a 16 anni, il 29 ottobre 1930. Il 1° novembre

dell’anno dopo gli viene concesso di emettere la professione religiosa

per “avere dimostrato grande attaccamento alla vocazione ed

all’Istituto”.

INTENSO LAVORO PER L’ISTITUTO DI SECONDIGLIANO

Fino al 1934 resta nello Studentato di Secondigliano dove prosegue

gli studi letterari e filosofici. Trasferito, poi, presso la Casa dei

Missionari in Roma, frequenta Teologia all’Università Pontificia di

Propaganda Fide.

Emette la professione perpetua il 15 settembre 1935 ed il 18 settembre

1937 viene ordinato Sacerdote dalle mani di S.E. Mons. TRAGLIA,

viceregente di Roma, nella Chiesa di S. Marcello in Roma.

Ritrasferito, nel 1938, nella Casa di Secondigliano, mette a frutto lo

spirito organizzativo ed il suo entusiasmo dedicandosi alla educazione

dei fanciulli nell’Oratorio dedicato al Fondatore della Congregazione

P. Gaetano Errico.

Quattro anni dopo è nominato Rettore della Casa e, nello stesso anno,

organizza, in alcune stanze dell’edificio, una Scuola che accoglie i

ragazzi che non possono recarsi a Napoli a studiare. Successivamente

si adopera per l’acquisto di un fatiscente edificio, sito in Via Dante,

da ristrutturare per adibirlo alle esigenze dei numerosi alunni.

Seguono anni di duro sacrificio e di difficoltà che P. Nicola ed i

confratelli superano grazie alla Fede ed il ricorso alla Provvidenza.

In suo aiuto vengono generosi benefattori che contribuiscono alla

Page 148: Profili religiosi

148

realizzazione delle opere dell’Istituto di Secondigliano. Fra di essi

vanno ricordati i Signori SOLIGNO Domenico e BARBATO Ortensia.

Nel 1956, stremato da duro lavoro per la conduzione temporanea

dell’Istituto “P. Gaetano ERRICO” e della Casa Madre dei

Missionari, chiede un periodo di riposo durante il quale si dedica alla

predicazione.

Nel 1960 gli viene di nuovo affidato il compito di reggere la Casa

Madre di Secondigliano. Egli si adopera affinchè la Congregazione

abbia una Parrocchia in Secondigliano.

I suoi sforzi sono ricompensati dal Cardinale di Napoli Mons. URSI

che, il 18 agosto del 1967, erige canonicamente la Parrocchia dei

Sacri Cuori in Corso Italia 127. P. Nicola è nominato primo parroco.

SUPERIORE GENERALE DEI MISSIONARI DEI SACRI CUORI

Il 25 febbraio del 1969, dopo avere ricoperto le cariche di Consultore

e Vicario Generale sin dal 1946, P. Boerio viene eletto SUPERIORE

GENERALE della Congregazione dei Missionari del Sacri Cuori

(l’ottavo dopo il Fondatore, il Beato P. Gaetano ERRICO)

succedendo al P. Leonardo CARRIERI.

Il suo Governo è caratterizzato dalla praticità e dal dinamismo che lo

hanno sempre identificato. Si adopera in favore di tutte le Comunità

che compongono la Congregazione ma è per Secondigliano che il suo

impegno si esplicita in maniera incredibile. Riscatta dal Comune di

Napoli, che lo usa come scuola elementare, parte del fabbricato della

Casa Madre ed avvia la costruzione della Scuola Apostolica.

Gli sforzi sostenuti lo minano nel fisico ed inizia per lui il calvario che

lo porterà progressivamente alla completa inattività. Oscuramenti di

memoria e di orientamento sostituiscono in lui la personalità forte,

energica e volitiva che lo hanno fatto conoscere a tutti. Il suo moto

perpetuo diventa inattività e perde persino la parola. Cessa

dall’incarico di Superiore Generale, per causa di forza maggiore, il

27 agosto 1974.

Page 149: Profili religiosi

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Muore in Secondigliano il 15 febbraio 1980 compianto da una

immensa folla che lo saluta come amico, sacerdote, missionario e

benefattore,

Riposa nella Cappella di Famiglia, nel Cimitero di S. Arpino, assieme

ai due fratelli sacerdoti Antimo e Raffaele.

BIBLIOGRAFIA

DA UNA SCHEDA DI P. LUIGI TOSCANO

RINGRAZIAMENTI

P. Luigi TOSCANO

SUPERIORE GENERALE MISSIONARI DEI SACRI CUORI

SECONDIGLIANO-NAPOLI

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Madre DEL MONACO Maria Michela (SUOR ANNA ENEDINA)

FIGLIE DI S.ANNA

DONAZIONE AL PROSSIMO

Maria Michela DEL MONACO nasce in S. Arpino, il 03 marzo 1895,

da Francesco e Luigia BOTTIGLIERO. Viene battezzata, nella Chiesa

di S. Elpidio, dal Parroco Antonio LIMONE. Madrina è Maria

LEGNANTE.

Nel 1925, il 19 maggio, entra nell’Istituto delle FIGLIE DI S. ANNA

in ROMA. La scelta di questa Congregazione è sicuramente

influenzata dall’appartenenza alla stessa della zia Suor Anna del

S.Cuore, al secolo Lucia BOTTIGLIERO.

Il 18 luglio 1925 veste l’abito religioso e l’8 dicembre 1927 emette la

professione assumendo il nome di Suor ANNA ENEDINA.

Suor Anna Enedina, durante la sua lunga ed operosa vita religiosa,

assolve diverse mansioni in alcune case dell’Istituto al quale

appartiene mettendo il suo apostolato al servizio del prossimo a:

Page 151: Profili religiosi

151

MATERA – Ospedale Civile;

POLLENATROCCHIA – Orfanotrofio;

S. MARIA CAPUA VETERE;

BAGNOLI;

SALERNO – Carceri femminili.

Anziana, si ritira nella Casa di riposo in Napoli dove muore il 13

aprile 1989. E’ sepolta nel cimitero di Poggioreale della stessa città.

RINGRAZIAMENTI

Signor DEL MONACO Franco (Nipote) – S. ARPINO

ISTITUTO DELLE FIGLIE DI S. ANNA

Page 152: Profili religiosi

152

Padre BOERIO Antimo

P.I.M.E. (PONTIFICIO ISTITUTO MISSIONI ESTERE)

LA VOCAZIONE RELIGIOSA

Ottavo di nove figli, di cui sette maschi e due femmine, Antimo

BOERIO nasce a S. Arpino, il 16 ottobre 1911, da Tiberio ed

Antonietta DE BLASIO.

Altri due suoi fratelli sceglieranno, come lui, la vita religiosa:

- Raffaele, proveniente dal Seminario Vescovile di Aversa, sarà

Parroco di S. Marcellino (CE);

- Nicola, appartenente alla Congregazione dei Missionari dei Sacri

Cuori in Secondigliano (NA), diventerà Superiore Generale degli

stessi.

Antimo, rispondendo alla chiamata divina, il 16 novembre 1923,

appena dodicenne, accompagnato dal compaesano P. Pasquale

Page 153: Profili religiosi

153

ZIELLO, entra nel Seminario del PIME (Pontificio Istituto Missioni

Estere) di recente aperto a Ducenta, nella Diocesi di Aversa, e vi

compie gli studi ginnasiali.

Continua gli studi dapprima a MONZA (liceo – 1928) e poi a

MILANO (teologia – 1930).

In quest’ultima città diventa sacerdote il 22 settembre 1934, ordinato

dal Card. SCHUSTER.

MISSIONARIO IN CINA

Il 10 agosto 1935, imbarcato sul piroscafo italiano “CONTE

ROSSO”, è inviato missionario in Cina, Paese che lascerà solo 15

anni dopo.

Prima di iniziare il suo apostolato nella provincia dello HENAN,

territorio affidato alla cura dei religiosi del PIME, egli studia per un

anno la lingua cinese nella Casa Regionale della sua Congregazione

sita nella città di KAIFENG.

Qui, secondo il costume dell’epoca ed in osservanza alle leggi cinesi,

gli impongono il nome di I-HUA-TUNG che significa “COLUI CHE

CONVERTE L’ORIENTE”.

Nel mese di giugno 1936 viene trasferito alla residenza vescovile di

JINGANG ed alla fine dello stesso anno è destinato al distretto

religioso (l’equivalente di una nostra parrocchia ma esteso centinaia

di Km. quadrati) di NANCHAO con base nel villaggio di LYKYAWAN.

L’anno successivo passa al distretto di TANGHIEN ove, nella zona

sud incentrata sull’antichissima comunità cristiana di SIAO-KOAN-

TCHOANG ed altre 10 più recenti, si distingue per lo zelo che effonde

nella cura delle anime e per gli sforzi compiuti per la conversione dei

pagani alla religione cristiana.

Debilitato nel fisico, lascia, nel febbraio del 1940, Tanghien e ritorna

a Jingang, assumendo l’incarico di assistente – economo della Scuola

Media “SIMAN” ove insegna inglese, storia europea e religione.

Page 154: Profili religiosi

154

P. ANTIMO IN PARTENZA PER LA CINA

(ha, sul petto, il Crocifisso simbolo del Missionario)

Page 155: Profili religiosi

155

A due anni di distanza, causa la guerra cino – giapponese iniziata nel

1937, è rinchiuso assieme ai suoi confratelli nel campo di

concentramento di NEISHIANG all’interno del quale vengono ristretti

dal governo comunista cinese, per motivi di sicurezza, tutti i religiosi

di origine italiana e tedesca.

Nel campo, luogo di raccolta dei sacerdoti appartenenti alle nazioni

alleate del Giappone, si lascia ai Padri ampia libertà di azione ed essi

vivono senza restrizioni di alcun genere pur subendo i disagi del

conflitto. Il sistema, scelto dai comunisti per controllare meglio gli

stranieri, possibili fomentatori di rivolte, serve, in effetti, anche a

proteggerli. Nei tre lunghi anni di prigionia Padre Boerio scrive, in

cinese, un libro di apologetica stampato poi, nel 1949, dalla

CATHOLIC TRUTH SOCIETY di HONG KONG. In esso (dal titolo

“ON RELIGIOUS ORDERS”), che incontrerà un lusinghiero

successo in molte parti della Cina, il missionario santarpinese riporta

una visione generale delle attività degli ordini religiosi missionari

maschili e femminili operanti in Cina, con speciale riferimento alle

loro origini storiche ed ai luoghi ed opere del loro apostolato.

A causa degli eventi bellici e politici che portano le truppe comuniste

ad occupare totalmente l’immenso territorio cinese, molti ordini

religiosi decidono, nel 1948, di trasferire sacerdoti e suore ad Hong

Kong, territorio inglese.

Qui P. Antimo giunge il 15 novembre rammaricandosi di dover

lasciare il gregge a lui affidato. Nel momento del distacco il suo

pensiero è rivolto, come ricorda nelle sue “MEMORIE”, ai “13 anni

vissuti tra un povero popolo contadino, tra povertà e difficoltà di ogni

genere, in mezzo a pericoli di briganti, tra le angherie di truppe

sbandate di soldati cinesi nazionalisti e comunisti in guerra tra di

loro; ai 3 anni di campo di concentramento durante la grande guerra,

sotto ai bombardamenti degli aerei giapponesi”.

Ad Hong Kong svolge il proprio lavoro presso il CATHOLIC

CENTRE interessandosi alla stampa di libri di valore apologetico e

storico per il popolo della Cina continentale.

Page 156: Profili religiosi

156

Nel 1950 ritorna per la prima volta in Italia e nel suo paese natale

viene fatto oggetto di festeggiamenti da parte dei concittadini.

I LUOGHI DELL’APOSTOLATO DI

P. ANTIMO BOERIO

Page 157: Profili religiosi

157

NEGLI U.S.A.

Durante la permanenza in Italia, durata due anni, muore (nel 1952) la

mamma Antonietta.

Nello stesso anno il PIME decide di inviarlo missionario negli Stati

Uniti.

Negli U.S.A. egli apporta il suo contributo alla fondazione della

Congregazione in terra americana. Giunge a DETROIT e qui, tra gli

altri incarichi, viene impiegato nell’Ufficio Stampa e Propaganda

dove cura il STS PETER AND PAUL MISSION BULLETTIN.

Il suo compito principale è quello di tenere il contatto epistolare con

tutti i Padri delle missioni per sollecitare articoli e foto della loro vita

missionaria da pubblicare sul bollettino. Diventa, anche, vice rettore

della casa regionale e rettore della casa dei fratelli laici del PIME.

Dal 1955 al 1957 è parroco della Chiesa di St. JOHN BAPTIST di

COLUMBUS (OHIO).

Con la sua bontà di carattere riesce a formare lo spirito di famiglia

tra i nostri immigrati. Aumenta le visite agli ammalati di origine

italiana nei vari ospedali della città portando loro l’aiuto spirituale

ed una parola di conforto.

Durante i suoi spostamenti entra in contatto anche con la grossa

comunità di santarpinesi presente nella metropoli di NEW YORK. In

questa città gli oriundi di S. Arpino si riuniscono nella CHIESA DI S.

ANNA dove custodiscono una statua, in marmo di Carrara, di

S.Elpidio protettore del loro paese di origine. La venerazione per il

Santo li spinge ad organizzare nella nuova patria la Sua festa il 24

maggio così come avviene in Italia. Quasi tutti, poi, appartengono

all’Associazione “SURGE ET AMBULA” che prende il nome dal

miracolo operato da S .ELPIDIO nelle campagne di ATELLA.

Page 158: Profili religiosi

158

P. ANTIMO

DURANTE LA SUA ATTIVITA’ DI PARROCO NEGLI U.S.A.

Page 159: Profili religiosi

159

RIENTRO IN ITALIA

Nell’agosto del 1957 Padre Antimo ritorna in Italia come

rappresentante dei suoi Confratelli al Capitolo Generale del PIME e

rimane definitivamente nel nostro Paese perché eletto tra gli assistenti

generali. Fino al 1965 è anche Segretario Generale della nuova

Direzione dell’Istituto.

Tra il 1965 ed il 1972, a Roma, alla carica di Segretario Generale

affianca quella di Rettore della Casa Generalizia del PIME. Ne

diventerà, poi, anche Economo.

Rimarrà in questa Casa fino al 1997, anno in cui si ritira a RANCIO

DI LECCO (COMO), nella casa di riposo per i sacerdoti del PIME.

Qui muore il 29.02.1998.

E’ sepolto nel paese natale dove riposa nella Cappella di Famiglia

del nipote Gaspare, assieme ai suoi due fratelli sacerdoti Raffaele e

Nicola.

Nel 1995 scrive “MEMORIE”, il libro sulle sue esperienze

missionarie.

BIBLIOGRAFIA

P. Antimo BOERIO

“MEMORIE” Casa Generalizia PIME – Roma 1995

RINGRAZIAMENTI

Signor BOERIO Nicola (Nipote) – S. ARPINO

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160

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CAPITOLO V

RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S. ARPINO

NEL SECOLO XXI

(2001-2003)

Padre D’ANTONIO Antonio

Madre TANZILLO Natalina

Padre PEZZELLA Francesco

Madre D’ANNA Gisella

Madre ESPOSITO MARROCCELLA Antonia

Madre D’ANTONIO Elpidia

Padre CAPONE Stanislao

Suora TOZZI Anna

Padre TOZZI Stanislao

Padre D’ALIA Umberto

Padre ARENA Luigi Maria

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Page 163: Profili religiosi

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RELIGIOSI E RELIGIOSE

PRESENTI IN S. ARPINO NEL SECOLO XXI

(2001-2002)

RELIGIOSI

1. Padre D’ANTONIO Antonio

VEDERE SCHEDA

2. Padre PEZZELLA Francesco

VEDERE SCHEDA

3. Padre MOCCIA Elpidio

Nasce in Atella di Napoli (S.Arpino) il 10.5.1940, da Raffaele e

Carmela Pezzella. Il 02 giugno dello stesso anno viene

battezzato, dal Parroco Giovanni Casaburi, nella Chiesa di

S.Elpidio Vescovo ove, il 24 maggio del 1950, è cresimato dal

Vescovo di Aversa TEUTONICO. Entrato in Seminario, è

ordinato sacerdote, dalle mani dell’Ecc. ORSI, in Napoli il 24

luglio 1966. Celebra la 1^ Messa solenne in Arzano, dove

emigra con la famiglia nel 1953 e dove vive tuttora, il 31 luglio

1966.

4. Padre CAPONE Stanislao

VEDERE SCHEDA

5. Padre TOZZI Stanislao

VEDERE SCHEDA

Page 164: Profili religiosi

164

6. Padre D’ALIA Umberto

VEDERE SCHEDA

7. Padre ARENA Luigi

VEDERE SCHEDA

8. Padre PUCA Mario Da S.Antimo –Nato il 07.8.1956 – Ordinato Sacerdote il

08.12.1988 -Parroco di S.Canione dal 1990.

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RELIGIOSE

1. Madre DE ROSA Evelina

Al secolo Maria Luigia – Nata a Mugnano – Morta, a 100 anni,

a S.Arpino in Via Ten. D’Anna Leone il 18.5.2001 – Sepolta

nel Cimitero di S.Arpino.

2. Madre PETITO Maria

Vive in Pomigliano D’Arco

3. Madre D’ANNA Gisella

VEDERE SCHEDA

4. Madre ESPOSITO MARROCCELLA Antonia

VEDERE SCHEDA

5. Madre TANZILLO Natalina

VEDERE SCHEDA

6. Madre D’ANTONIO Elpidia

VEDERE SCHEDA

7. Suora TOZZI Anna

VEDERE SCHEDA

Page 166: Profili religiosi

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Padre D’ANTONIO Antonio SACERDOTE DIOCESANO

SANTARPINESE IN AMERICA

Sono giusti 53 anni che la “Grande Mela”, nome con il quale viene

simpaticamente e simbolicamente identificata in tutto il mondo la

megalopoli di New York, ospita, tra tanti altri compaesani, un

sacerdote di sangue santarpinese. Antonio D’ANTONIO vi approda il

26 giugno del 1949 inviatovi, con 18 confratelli, dalla Diocesi

Aversana dietro esplicita richiesta del Cardinale Francis

SPELLMAN.

Antonio nasce in S. Arpino il 06 agosto 1915, terzo dei sette figli, 5

maschi e 2 femmine, del commerciante di vino ed oli Vincenzo e della

casalinga Filomena ARBOLINO. .

Terminata la Scuola Elementare nel paese natio, entra, nel 1927, nel

Seminario Vescovile di Aversa per gli studi filosofici. Non sappiamo

quanto possa avere influito sulla vocazione del dodicenne Antonio la

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167

figura dello zio paterno Felice divenuto P. Bernardino da S. Arpino

nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini.

Nel 1935 lo ritroviamo, per gli studi di Teologia, a Salerno nel

Seminario Pontificio “PIO XI”. Il 9 luglio 1939 Mons. Antonio

TEUTONICO gli impone le mani, consacrandolo sacerdote, nella

Cattedrale di Aversa.

I santarpinesi lo vedono celebrare la prima Messa una settimana

dopo, il 16 luglio, insieme al Parroco di S. Elpidio Giovanni

CASABURI.

Nel 1944, dopo aver conseguito il Dottorato in Diritto Canonico

presso la Sede Vescovile in Largo Donnaregina in Napoli, ricopre

l’incarico di Insegnante nella Scuola Elementare Statale di S. Arpino.

Lo stesso compito viene da lui assolto, tra il 1945 ed il 1949, nella

Scuola Elementare di Arzano.

Poi la definitiva partenza per gli Stati Uniti e l’inizio della sua vita da

“americano”.

Il 16 giugno 1955 P. Antonio entra a far parte stabile

dell’Archidiocesi di NEW YORK servendo, in successione di tempo,

nelle seguenti parrocchie:

Nostra Signora di Loreto, a Manhattan;

S.Michele e Santa Benedetta, entrambi a Staten Island;

S.Chiara e Nostra Signora del Monte Carmelo, nel Bronx.

In tutti gli incarichi il prete santarpinese mette il suo zelo a

disposizione soprattutto della numerosa Comunità Italo-americana.

La sua opera pastorale viene talmente apprezzata che il 9 maggio

1989, in prossimità della Celebrazione del 50° anniversario di

sacerdozio, egli viene fatto oggetto di attenzione nel Governo degli

Stati Uniti.

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168

Un intervento parlamentare dell’Onorevole Eliot L. Engel, infatti,

descrive la vita di P.Antonio e la sua dedizione al popolo americano

rendendogli onore alla Camera dei Rappresentanti.

Il 9 luglio dello stesso anno P.Antonio celebra in S.Arpino il 50° di

sacerdozio alla presenza di Mons. Giovanni GAZZA, Vescovo di

Aversa, di alcuni confratelli e numerosa folla di parenti ed amici.

Nonostante la veneranda età di 88 anni non gli permetta di vivere

ancora un apostolato “attivo”, P. D’antonio continua ad assicurare,

tuttora, la sua presenza in seno alla comunità di compaesani presente

nella sua seconda patria ritornando periodicamente nel suo paese

natio che ritrova sempre più cresciuto, a dismisura, dal tempo della

sua prima partenza per il “nuovo mondo”.

RINGRAZIAMENTI

Signora D’ANTONIO Maria Alfonsa (Sorella)- S. ARPINO

Signor D’ANTONIO Felice (Fratello) – S. ARPINO

Signor LANZARA Elpidio (Nipote) – S. ARPINO

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Madre TANZILLO Natalina

(nata Giuseppina) SUORE FRANCESCANE ALCANTARINE

“VENGO A DIRTI GRAZIE”

Il 22 dicembre 2001, proprio in prossimità del giorno natale di Gesù

Cristo che ricorda anche il nome da lei assunto in seno alla

Congregazione di appartenenza, Madre Natalina TANZILLO ha

voluto ringraziare il Signore per averle concesso di raggiungere il 65°

anniversario della sua dedizione alla Chiesa Universale.

Mentre le parole del TE DEUM risuonano in tutta solennità, la

decana delle Religiose santarpinesi, a 84 anni compiuti, raggiunge un

primato difficilmente eguagliabile in ambito religioso santarpinese. A

festeggiarla la Fraternità di S.Giuseppe in Napoli dove attualmente

vive.

Nata come Giuseppina (familiarmente Giosina), il 17 dicembre 1917

in S.Arpino, dal Brigadiere dei Carabinieri Antonio e dalla casalinga

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Carolina GINALDI, ella è la seconda di 7 fratelli di cui 2 maschi e 5

femmine.

Compiuti gli studi elementari nel paese natio, Giosina risponde alla

chiamata divina entrando nell’Istituto delle Suore Francescane

Alcantarine attiratavi dal Carisma della spiritualità francescana. Il

suo intento è quello di mettersi al servizio dei più poveri.

Diciannovenne, dopo aver conseguito in Convento il diploma di

Maestra di Scuola Materna, Giuseppina emette, il 18 dicembre 1936

in Roma, la prima Professione assumendo il nome di Natalina.

L’anno successivo viene inviata a CARAMANICO TERME (Pescara)

ove, nell’arco di 23 anni, assolve gli incarichi di insegnante di scuola

materna e di catechista disimpegnando anche svariati compiti

parrocchiali.

Nel 1960 è eletta Superiora della stessa Comunità permanendo nella

carica fino al 1977 quando, trasferita a MANZIANA (Roma) ,vi va a

svolgere le mansioni di Economa e Vicaria della Casa Provinciale.

Tra il 1980 ed il 1983 la ritroviamo in provincia di Siena, a

CHIANCIANO TERME, dove ritorna ad insegnare nella scuola

materna.

La comunità alcantarina di CICCIANO (Napoli) la vede Superiora e

Direttrice della scuola materna tra il 1983 ed il 1989.

Da quell’anno è a Napoli come addetta all’accoglienza del

pensionato per studentesse universitarie.

Suor Natalina, conscia di essere all’epilogo del suo Apostolato, ama

ripetere di aver ben speso la sua vita per il Signore e per il Suo Regno

dichiarandosi contenta e gioiosa sia per la “chiamata” che per la sua

personale risposta.

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Padre PEZZELLA Francesco SACERDOTE DIOCESANO

UN PARROCO LONGEVO

A fine 1998, per raggiunti limiti di età imposti dal Diritto Canonico, a

75 anni quello che per tutti i santarpinesi è ormai divenuto,

familiarmente, solo “Don Ciccio” lascia la carica attiva di Parroco

della Chiesa di S.Elpidio Vescovo pur conservandone il titolo

onorifico di Parroco Emerito.

Sono passati 6 lustri da quando, nel giugno del 1968, una Bolla del

Vescovo di Aversa Mons. Antonio CECE lo destina alla cura dei

parrocchiani del paese natio e ben 63 anni dal momento in cui decide

di dedicarsi alla vita religiosa.

Nato il 13 marzo 1923 in S. Arpino da Biagio, operaio, ed Annunziata

D’ALIA, casalinga, Francesco PEZZELLA, compiuti gli studi

elementari nel suo paese, entra nel Seminario Diocesano di Aversa

(1935).

Page 172: Profili religiosi

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Fino al 1940 vi compie il Ginnasio passando, poi, al Seminario

Pontificio Regionale in Salerno dove continua gli studi liceali

arrivando al IV anno di Teologia nel 1947.

Nel giugno dello stesso anno riceve l’Ordinazione Sacerdotale, in

Aversa, dalle mani di S.E. Mons. Antonio TEUTONICO. Celebra la

sua prima Messa in S.Arpino il 29 giugno 1947.

Per un biennio, fino al 1949, ricopre l’incarico di Animatore nel

Seminario Vescovile di Aversa. Conseguito, da privatista, nello stesso

anno l’Abilitazione Magistrale in Napoli all’Istituto Pimentel

Fonseca, si dedica all’insegnamento, dal 1950 al 1953, nel Circolo

Didattico della vicina Succivo.

Viene, nel frattempo, nominato (1950) collaboratore (Vice Parroco)

di Don Eugenio BENCIVENGA che sarà suo predecessore, come

Parroco, fino al 1967.

Nel 1954 lo ritroviamo nella Scuola di Avviamento Professionale in

S.Arpino quale Professore di Religione. Protrae l’incarico fino al

1988 quando riceve la pensione statale. Nel 1997 festeggia il 50° di

Sacerdozio.

E’ stato uno dei Parroci più “longevi” della lunga lista che, partendo

dal 1599, lo annovera al 17° posto tra i Sacerdoti che si sono

avvicendati nell’Amministrazione dell’antica Parrocchia di S.Elpidio

Vescovo costruita ex novo da Alonzo III Sanchez De Luna, utile

Signore di S.Arpino, nel 1590.

Page 173: Profili religiosi

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Madre D’ANNA Gisella (nata Immacolata)

SUORE RIPARATRICI DEL SACRO CUORE

UNA VITA IN VENEZUELA

Immacolata D’Anna nasce nell’antica via Ferrumma, ormai già

Compagnone, da Amedeo ed Elena PLAZZA agli albori del 1934, il

10 gennaio.

Compiuti gli studi elementari nella vecchia scuola comunale, sita

anch’essa al termine della stessa strada, viene iscritta all’Istituto di

Avviamento Professionale, noto all’epoca per essere uno dei pochi

della Campania, nello storico Palazzo Ducale Sanchez De Luna in

Piazza Umberto I. A 14 anni è licenziata ed a 16 anni appena

compiuti, chiamata da Dio al Magistero religioso, il 9 marzo 1950

varca la soglia della Casa Madre della Congregazione delle Suore

Riparatrici del Sacro Cuore sita al Corso Vittorio Emanuele n.494 in

Napoli. La sua scelta per questa Congregazione è dettata dalla

simpatia che le suorine della medesima, che vivono in una Casa della

vicina Succivo, le ispirano.

Page 174: Profili religiosi

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Emette la professione, assumendo il nome di Suor Gisella, l’ 11

settembre 1951.

Trasferita, nel 1952, al Corso Tanucci 64 Caserta, ove si trova

un’altra sede delle Suore Riparatrici, viene immediatamente adibita

all’insegnamento nelle Scuole Elementari condotte dalle Consorelle.

L’incarico le viene affidato per 6 anni fino al 27.10.1958, data della

sua partenza per il Venezuela. A Caracas, nell’Istituto

“MEJORAMENTO PROFESSIONAL DE VENEZUELA”, completa

gli studi occorrenti per il Diploma di maestra nella terra della sua

missione. Nel frattempo, e fino al 1968, insegna nuovamente alle

elementari della Casa di Caracas.

Attiva, dinamica, le è affidata, nel 1968, per le sue capacità, la carica

di Madre Superiora della “ESCUELA HAGAR SAGRADO

CORAZON DE JESUS”.

Mantiene la carica fino al 1993 quando è destinata ad altro incarico

nella Casa della Congregazione di S. Antonio, a 50 Km. da Caracas.

Qui rimane fino al 1994.

Periodicamente rientra in Italia per un periodo di riposo ma anche

per partecipare alle attività della Casa Generalizia di Roma.

E’ rieletta, nel 1999, Superiora della Casa del Sacro Cuore ed anche

Delegata della Congregazione per l’America Latina dove esistono 7

Case (5 in Venezuela-1 in Colombia-1 in Argentina) delle Suore

Riparatrici del Sacro Cuore.

Nel 2001 festeggia il 50° Anniversario della professione in terra

venezuelana.

Page 175: Profili religiosi

175

Madre ESPOSITO MARROCCELLA Antonia (Suor TERESITA)

SUORE RIPARATRICI DEL SACRO CUORE

PER IL CARISMA DELLA RIPARAZIONE

Antonia, primogenita dei 4 figli (2 fratelli ed 1 sorella) di Francesco,

impiegato nella fabbrica della nota Birra PERONI, e di Anna

MAISTO, casalinga, nasce in Atella di Napoli il 12.11.1934.

Terminata la Scuola elementare, entra tra le Suore Riparatrici del

Sacro Cuore, la Congregazione fondata dalla Serva di Dio Isabella

DE ROSIS (1842-1911).

Nell’Istituto prosegue gli studi conseguendo l’abilitazione Magistrale.

Emette la prima professione religiosa il 09.9.1955 e quella perpetua il

09.9.1960 assumendo il nome di Suor Teresita e coronando il suo

sogno di concorrere al disegno della fondatrice della Congregazione

alla quale ha deciso di appartenere.

Page 176: Profili religiosi

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E’ il carisma della riparazione verso Gesù Sacramentato, sul quale

la Fondatrice aveva imperniato l’intero suo apostolato, infatti, ad

“attirare” Antonia nella scelta della sua futura vita religiosa.

Suor Teresita espleta diversi incarichi tra i quali quello di Superiora

della Casa dell’Istituto sita in Succivo, dal 1975 al 1981.

Al momento è docente di Scuola Elementare nell’Istituto “Sacro

Cuore” gestito dalle sue consorelle in Matera.

Page 177: Profili religiosi

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Madre D'ANTONIO Elpidia SUORE FRANCESCANE ALCANTARINE

SEMPLICITA' FRANCESCANA

"Il mio "libro" viene scritto giorno dopo giorno con tutto quello che il

buon Dio mi dona". Questa la disarmante risposta all'invito ad

"esibire" l'eventuale produzione letteraria atta ad arricchire le sue

note biografiche.

E, quasi a scusarsi dell'assenza di scritti personali, Suor Elpidia ci

dice che ha sempre inteso vivere in uno stato di semplicità secondo lo

spirito della Congregazione alla quale appartiene.

Terza dei 5 figli (dei quali tre maschi) di Francesco, imbianchino, e

Antonietta DI SANTO , casalinga, Elpidia D'ANTONIO nasce in

S.Arpino il 27 giugno 1949.

Page 178: Profili religiosi

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In paese compie esclusivamente gli studi elementari. Gli altri titoli li

cumulerà successivamente all'entrata in Convento. Ottiene, infatti, il

Diploma Magistrale, il Baccalaureato in Teologia ed il titolo di

Educatrice.

La sua vocazione religiosa viene sicuramente "favorita" da una triste

vicenda della sua vita. La PROVVIDENZA, infatti, approfitta di una

sua grave malattia per metterla in contatto con alcune religiose che

rispolverano la sua FEDE in CRISTO.

L'incontro risulta talmente proficuo che Elpidia decide di donarsi

completamente a Dio entrando in Convento ed iniziando, così, la sua

Missione disegnatale dal Destino affinchè possa "servire gli altri nella

totalità".

La sua scelta è orientata verso la Congregazione delle Suore

Francescane Alcantarine nella Casa delle quali, in Castellamare di

Stabia, il 19 ottobre 1974, lei ormai venticinquenne, emette la

professione religiosa sentendosi rigenerata a nuova vita.

Non muta, però, come spesso di consuetudine in alcuni Ordini

Religiosi, il proprio nome. Preferisce continuare ad usare quello di

battesimo che le ricorda il paese natale, al quale si onora di

appartenere, ed il Santo Protettore dello stesso al quale lei, da

bambina, è stata dedicata.

Suor Elpidia ricopre diversi incarichi in seno alla Congregazione

svolgendoli in diverse Case di questa. A BARLETTA ed a MANZIANA

(Roma) risulta essere stata, tra il 1986 ed il 1995, responsabile di

Comunità.

Dapprima Economa Provinciale, al momento è Economa della Casa

Generalizia in ROMA. Questo gravoso impegno, assolto con molta

capacità, l'assorbe completamente.

Ha partecipato a diverse Missioni al popolo in territorio nazionale.

Page 179: Profili religiosi

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Padre CAPONE Stanislao SACERDOTE DIOCESANO

NOVELLO PARROCO

Stanislao CAPONE nasce il 28 giugno 1967 da Giuseppe, operaio, ed

Angela SPAVENTA, casalinga. E’ il primogenito di una famiglia che

comprende altri 2 fratelli ed una sorella. Risponde alla chiamata di

Dio, che lo vuole eletto al Sacerdozio Ministeriale, giovanissimo.

Studente di 3^ media, infatti, abbandona ogni altro suo disegno per

partecipare al Piano Divino di Salvezza. In seguito amerà ripetere

spesso che il suo operato serve “AD MAIOREM DEI GLORIAM”.

Entra nel SEMINARIO VESCOVILE di AVERSA, vera fucina di

ottimi Sacerdoti molti dei quali, nel tempo, in odore di santità, nel

1980.

Nel 1986 passa a continuare gli studi nel PONTIFICIO SEMINARIO

INTERREGIONALE CAMPANO in NAPOLI ove rimane per un

biennio.

Page 180: Profili religiosi

180

Tra il 1988 ed il 1992 lo ritroviamo all’ALMO COLLEGIO di

CAPRANICA (Roma).

Consegue la Laurea in FILOSOFIA-TEOLOGIA presso la

PONTIFICIA UNIVERSITA’ GREGORIANA ove ottiene la licenza in

TEOLOGIA PATRISTICA.

Viene ordinato Sacerdote, in AVERSA, da Sua Eccellenza Mons.

Giovanni GAZZA il 7 maggio 1992. Tre giorni dopo celebra la sua

prima Messa nel paese natio alla presenza di Mons. Paolo DE

NICOLO, Vice Regente della Casa Pontificia.

Tra il 1993 ed il 1999 ricopre l’incarico di Vice Rettore-Animatore

presso il Pontificio Seminario Interregionale Campano.

Dal 1999 è Amministratore Parrocchiale della Chiesa di S. Elpidio

Vescovo in S. Arpino per la quale sta promuovendo diverse azioni tese

al recupero architettonico.

E’ anche Segretario del Consiglio Presbiterale della Diocesi di

Aversa.

Page 181: Profili religiosi

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Suora TOZZI Anna (SUOR ELISA DI GESU' CROCIFISSO)

SUORE VITTIME ESPIATRICI DI GESU' SACRAMENTATO

"LA MIA VITA E' PER IL SIGNORE"

E' rivolgendo queste parole ad un coetaneo suo "pretendente", che

Anna si rende definitivamente conto della "consistenza" della sua

vocazione. Ha già 14 anni e la sua vita abituale si svolge tra la Schola

Cantorum, brevi viaggi e festicciole tra amiche.

Quel giorno, però, quel "senso d'inquietudine" che da tempo la

pervade, si mostra, finalmente, nel suo vero significato: è la chiamata

di Dio!

La predilezione Divina nei suoi riguardi le infonde, così, una gioia

infinita nel cuore pur non sapendo ancora Ella quale sarà il suo

futuro.

Nata in Sant'Arpino il 26.5.1966, è la quinta figlia di una famiglia

numerosa (5 femmine e 2 maschi) procreata dal padre Francesco,

Guardia giurata, e dalla madre Filomena TESSITORE, casalinga.

Page 182: Profili religiosi

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La sua famiglia di origine darà alla Chiesa un altro componente, il

fratello Stanislao, divenuto Missionario Passionista.

Tra il 1972 ed il 1980 Anna frequenta, nel paese natio, le Scuole

Elementari e quelle Medie. Al termine è la Provvidenza a darle una

mano nella persona di Suor Immacolata, amica di famiglia, che,

curandone la vocazione, la predispone alla scelta definitiva della

Congregazione nella quale Anna entrerà: le Suore Vittime Espiatrici

di Gesu' Sacramentato.

E' così che Anna, il 16 settembre 1980, accompagnata da numerosa

compagnia comprendente la famiglia, gli amici della Schola

Cantorum con il Maestro Vito Compagnone ed il Parroco pro

tempore D. Francesco PEZZELLA, varca la soglia dell'Istituto

Brando di Casoria.

Qui, tra il 1980 ed il 1985, frequenta l'Istituto Magistrale. Nel 1983 è

Novizia ed il 4 ottobre 1984 emette i Voti Semplici.

Nel 1992, anno in cui si laurea in materie letterarie presso l'Istituto

Universitario SUOR ORSOLA BENINCASA in Napoli, Anna emette (8

maggio) la Professione Perpetua divenendo Suor Elisa di Gesù

Crocifisso.

Dal 1985 insegna agli alunni delle Scuole Elementari in Casoria ed

espleta il servizio di Catechista nell'Istituto in cui vive e nella

Parrocchia di appartenenza.

Page 183: Profili religiosi

183

Padre TOZZI Stanislao (P. STANISLAO DEL SS. SACRAMENTO)

PASSIONISTA

MISSIONARIO

Il sabato 18 aprile 1998 rimarrà per sempre impresso nella mente di

Stanislao TOZZI. E’ il giorno in cui egli, ormai trentenne, corona la

sua scalata al Sacerdozio rispondendo alla chiamata di Dio. Da oggi

sarà P.Stanislao del SS. Sacramento nella Congregazione dei

PP.Passionisti.

La sua vocazione aveva dato i primi segni già a 15 anni ma Stanislao

l’asseconda attorno ai 17 quando entra (1985) nel Convento di

PALIANO (Frosinone).

Sesto dei 7 figli (5 sorelle ed 1 fratello) di Francesco e Filomena

TESSITORE , nasce il 09 ottobre 1968. Terminati gli studi elementari

e medi inferiori, compie il Magistrale ad ANAGNI e poi diventa

Ragioniere a BENEVENTO. Giovane attivo lavora, nel frattempo,

come elettricista e si dedica allo Sport.

Al momento del suo ingresso in Convento gli mancano, infatti, pochi

esami per diventare Maestro di Karatè.

Il suo cammino religioso, iniziato nella Congregazione dei Passionisti

per dedicarsi completamente alla vita contemplativa e destinare la

Page 184: Profili religiosi

184

sua esistenza al servizio dei piu’ poveri e bisognosi, prosegue con il

Noviziato a MORROVALLE (Macerata) (1988) e con l’emissione

della professione religiosa a MORICONE (Roma) (1989). Nel 1994

emette la sua professione perpetua in S.Arpino alla presenza di un

confratello brasiliano poi divenuto Vescovo nel 2000.

Laureato in TEOLOGIA, con specializzazione in TEOLOGIA

SPIRITUALE, in Roma, viene ordinato Sacerdote dal Vescovo Mons.

Angelo CELLA in FALVATERRA (Frosinone).

Il sabato successivo, 26 aprile 1998, la Comunità religiosa di

S.Arpino ha la gioia di ascoltare la sua prima Messa in paese.

Un lungo corteo, capeggiato dalle Autorità civili e religiose, lo

accompagna dalla sua abitazione di Via Amendola alla Chiesa di

S.Elpidio Vescovo dove egli concelebra attorniato da confratelli

Passionisti di varie province religiose, da Don Francesco PEZZELLA

e Don Stanislao CAPONE.

Nel 1998 ricopre l’incarico di Vice Superiore ed Economo di una

Comunità di Passionisti. Ha al suo attivo una Missione nella città di

PESCARA.

P. TOZZI CON IL PAPA GIOVANNI PAOLO II

RINGRAZIAMENTI

Signor MIGLIACCIO Antonio – S. ARPINO

Page 185: Profili religiosi

185

Padre D'ALIA Umberto SACERDOTE DIOCESANO

VICINO A S. ELPIDIO

Il 30 giugno 1996 è un altro giorno radioso per Sant'arpino. La locale

Comunità Ecclesiale gioisce, infatti, per la "grazia" che Dio le ha

concesso. A 24 anni da poco compiuti un altro dei suoi figli, "o' figlio

e' Oreste d'o' bbar", sale l'Altare celebrando la sua prima Messa nel

paese natio.

Don Umberto è stato ordinato Sacerdote il giorno prima in Aversa,

dalle mani del Vescovo Mons. Lorenzo CHIARINELLI.

Secondo dei tre figli di Oreste e Bianca Aurora FINELLI, egli nasce il

16 febbraio 1972. Il padre, commerciante, è molto conosciuto in

paese perché gestisce un bar "storico" nella centralissima Piazza

Umberto I, quasi a fianco della Chiesa Parrocchiale di S. Elpidio

Vescovo. Forse è proprio questa "vicinanza" del Santo Patrono ad

"influenzare", in qualche modo, la scelta del piccolo Umberto che ad

undici anni, appena finita la scuola elementare, inizia a frequentare il

Page 186: Profili religiosi

186

Seminario di Aversa. Lo lascerà nel 1990, dopo avervi conseguito la

Maturità Classica.

Il biennio successivo lo trascorre nel PONTIFICIO SEMINARIO

INTERREGIONALE CAMPANO di Posillipo in Napoli ove riceve il

Diploma in Filosofia. Nel 1998 esce dall'ALMO COLLEGIO in

CAPRANICA (Roma), dove ha vissuto per sei anni, licenziato in

Teologia Morale.

Negli ultimi anni è stato Vice Parroco della Parrocchia di

S.Massimiliano KOLBE in Giugliano (NA).

Al momento, dopo aver conseguito (2001) il Diploma di Bioetica, è

Educatore presso il Pontificio Seminario Interregionale Campano in

Napoli.

Page 187: Profili religiosi

187

Padre ARENA Luigi Maria MISSIONARIO DEI SACRI CUORI

“DAL PANE DELLA MENSA AL PANE EUCARISTICO”

P. Luigi ARENA è l'ultima Grazia, in ordine di tempo, che la Divina

Provvidenza ha voluto concedere alla Comunità Cristiana

Santarpinese. E' il quarto, infatti, dei giovani santarpinesi che,

nell'ultimo ventennio, hanno deciso di dedicarsi al Sacerdozio. Ma è il

primo di essi, e forse lo è anche storicamente in assoluto, ad essere

stato ordinato Sacerdote nella Parrocchia di S.Elpidio Vescovo nel

paese natio. Sabato 19 settembre 1998, l'Arcivescovo Mario

MILANO, Vescovo di Aversa, gli impone le mani nel Tempio dedicato

al Santo Patrono.

E' l'ultimo atto di un viaggio che lo ha condotto "dal pane della

mensa al Pane Eucaristico", come lui stesso ama ricordare.

Nato in S.Arpino il 29 marzo 1970, da Raffaele e Maria CAMMISA,

appena quindicenne, fornaretto nel panificio di una zia a Casandrino,

paese in cui consegue la licenza elementare, Luigi risponde alla

chiamata di Dio entrando nella Scuola Apostolica dei Sacri Cuori di

Gesù e Maria, nel quartiere Secondigliano di Napoli, ove seguirà le

Page 188: Profili religiosi

188

orme del compaesano P. Nicola BOERIO che degli stessi missionari è

stato Superiore Generale.

Nell'Istituto di Secondigliano Luigi rimane dal 11 gennaio 1985 al

1990. Consegue la licenza Media nella Scuola PASCOLI II di Napoli

e quella liceale al liceo classico "DOMENICO CIRILLO" in Aversa.

Tra il 1990 ed il 1998 è a Roma, presso lo Studentato Internazionale

dei Missionari dei Sacri Cuori ove riporta i seguenti titoli conseguiti

nella Università Pontificia Gregoriana :

- BACCELIERATO in FILOSOFIA (dal 1991 al 1993);

- BACCELIERATO in TEOLOGIA (dal 1993 al 1996);

- LAUREA in DIRITTO CANONICO (dal 1996 al 1998).

Il 14 dicembre 1997 è ordinato Diacono in Casandrino da Mons.

Luigi DILIGENZA, Arcivescovo emerito di CAPUA.

Dopo l'ordinazione Sacerdotale in Sant'Arpino P. Luigi che, come per

consuetudine nella sua Congregazione, aggiunge al nome di

battesimo quello di MARIA, celebra la sua prima messa in paese

insieme a D. Stanislao CAPONE, D. Francesco PEZZELLA e P.

Vincenzo D'ANTICO, il 20 settembre 1998.

Per un anno è Promotore Vocazionale nel Santuario del Sacro Cuore

in Afragola. Dal 1999 è Vicario Parrocchiale della Parrocchia dei

Sacri Cuori di Gesù e Maria in Secondigliano.

RINGRAZIAMENTI

Signora ARENA Teresa (Sorella) – S. ARPINO

Signor DI SERIO Salvatore – S. ARPINO

Page 189: Profili religiosi

189

CAPITOLO VI

PARROCI CHIESA S. ELPIDIO VESCOVO

PARROCI CHIESA S. CANIONE

EREMITI CHIESA S. MARIA DELLE GRAZIE

O S. CANIONE

FRATI MINIMI DEL CONVENTO

DI S. MARIA DELLA STELLA

DATI STATISTICI SUI RELIGIOSI/E

SANTARPINESI

TRA I SECOLI XVII E XXI

DATI STATISTICI SUI RELIGIOSI/E

SANTARPINESI

SUDDIVISI PER CASATO

Page 190: Profili religiosi

190

Page 191: Profili religiosi

191

PARROCI

CHIESA S. ELPIDIO VESCOVO

1. Rev. D’ANGELO (DE ANGELIS) Domenico

Parroco dal 1599 al 1618.

2. Rev. MAGLIOLA Sebastiano

Parroco dal 1618 al 1665.

3. Rev. SORECA Francesco

Parroco dal 1665 al 1703.

4. Rev. PEZZELLA Gioacchino

Parroco dal 1703 al 1705.

5. Rev. DELLO PREITE Silvestro

Economo dal novembre 1705 all’aprile 1706.

6. Rev. FERRIGNO Salvatore

Parroco dal 1706 al 1726.

Page 192: Profili religiosi

192

7. Rev. DE LUCA Pasquale

Parroco dal 1726 al 1762.

8. Rev. PELLINO Vincenzo

Parroco dal 1762 al 1776.

9. Rev. MORMILE Matteo

Parroco dal 1776 al 1801.

10. Rev. SORECA Carlo

Parroco dal 1802 al 1804.

11. Rev. MORRONE Luigi

Parroco dal 1805 al 1838.

12. Rev. MAGLIOLA Giacinto

Parroco dal 1838 al 1854.

13. Rev. SAVIANO Giovanni

Parroco dal 1855 al 1889.

Page 193: Profili religiosi

193

14. Rev. LIMONE Antonio

Parroco dal 1889 al 1929.

15. Rev. CASABURI Giovanni

Parroco dal 1930 al 1948.

16. Rev. BENCIVENGA Eugenio

Parroco dal 1949 al 1968.

17. Rev. PEZZELLA Francesco

Parroco dal 1969 al 1999.

18. Rev. CAPONE Stanislao

Parroco dal 1999.

Page 194: Profili religiosi

194

PARROCI

CHIESA S. CANIONE

1. Rev. CRISPINO Maurizio

Da Succivo - Parroco dal 1969 al 1990.

2. Rev. PUCA Mario

Da S. Antimo – Parroco dal 1990.

Page 195: Profili religiosi

195

EREMITI

DI S. MARIA DELLE GRAZIE O S. CANIONE

1. Fra’ ZACCARIA

Morto il 24.4.1654 - Sepolto in S. Elpidio.

2. Frà GIOVANNI

Di nazionalità inglese - Morto, a 84 anni, il 25 2.1703-

Sepolto in S. Elpidio.

3. Fra’ MUZZILLO Nicola Bartolomeo

Morto, a 95 anni, il 05.12.1705 - Sepolto in S. Elpidio.

4. Frà FRANCESCO DELLA CONCEZIONE

Spagnolo- Morto, a 70 anni, il 12.9.1726- Sepolto in

S. Elpidio nella Cappella del SS. Rosario.

5. Frà GROSSO Tommaso

Morto, a 42 anni, il 6.03.1730-

Sepolto in S. Elpidio nella Cappella del SS. Rosario.

Page 196: Profili religiosi

196

6. Frà LUCIANO Andrea

Di Domenico e Candida COSCIONE – Morto, a 70

anni, il 21.7.1772 – Sepolto in S.Elpidio nella Cappella

del SS. Sacramento.

7. Fra’ CRISTIANO Agostino

Di Giovanni – Spagnolo-– Morto il 17.1.1779 –

Sepolto in S. Elpidio nella Cappella del Purgatorio .

Page 197: Profili religiosi

197

FRATI MINIMI

DELL’ORDINE DI S. FRANCESCO DI PAOLA

DIMORANTI NEL CONVENTO DI S.MARIA DELLA STELLA

(o S. MARIA DI ATELLA o S.FRANCESCO DI PAOLA)

TRA I SECOLI XVII e XVIII

1. Padre FILIPPO DA CAPUA

Se ne ha notizia nel 1617 come Vicario Correttore del

Convento.

2. Padre BERARDINO DA NAPOLI

Se ne ha notizia nel 1676 come Confessore.

3. Frà D'ELIA Bernardo

Se ne ha notizia nel 1708 come Confessore.

4. Padre EUGENIO DA SANTA MARIA

Se ne ha notizia nel 1709 come Confessore.

5. Fra’ MOCCIA Antonio

Compare il 09.3.1712 come padrino di Francesco

SANCHEZ DE LUNA, terzo figlio di Giovanni,

Marchese di Pascarola, e Laura Maria PISANO.

6. Padre MASCECCO Giovanni Battista

Se ne ha notizia nel 1719 come Confessore.

Page 198: Profili religiosi

198

7. Suddiacono Don VALENTI Mariano

Di Marsala- - Morto, a 26 anni, il 12.4.1720 nel

Convento ed ivi sepolto.

8. Fra’ VALENTI Carlo

Di Marsala- Se ne ha notizia nel 1720.

9. Padre GERONIMO DA SORA

Se ne ha notizia nel 1721 come Confessore.

10. Padre LOMINCELLI Baldassarre

Se ne ha notizia nel 1747 come Confessore.

11. Frà POLVERINO Arcangelo

Se ne ha notizia nel 1749 come Vicario Correttore del

Convento.

12. Padre ASTOLFI Francesco

Se ne ha notizia nel 1769 come Vicario Correttore del

Convento..

13. Padre AJALA Tommaso

Se ne ha notizia il 15.01.1794 come Vicario Correttore del

Convento.

Page 199: Profili religiosi

199

14. Padre GRILLO Andrea

Se ne ha notizia il 15.01.1794 .

15. Frà SCIATTARELLI Vincenzo

Se ne ha notizia il 15.01.1794.

16. Frà FERRAJOLO Giuseppe

Se ne ha notizia il 15.01.1794 come dimorante nel

Convento in qualità di speziale.

17. Padre DE MURO Raffaele

Se ne ha notizia durante la Rivoluzione Napoletana del

1799 – Parteggia per la Repubblica ed è arrestato come

reo di stato.

Page 200: Profili religiosi

200

DATI STATISTICI

SUI RELIGIOSI SANTARPINESI

TRA I SECOLI XVII E XXI

SECOLO NUMERO RELIGIOSI

MASCHI FEMMINE

POPOLAZIONE

DI S.ARPINO

PERCENTUALE

RELIGIOSI/POPOLAZIONE

XVII

(1601-1700)

18 27

584

(al 1669)

7%

XVIII

(1701-1800)

77 85

732

(al 1732)

22%

XIX

(1801-1900)

38 10

2.170

(al 1871)

2,16%

XX

(1901-2000)

18 7

8.666

(al 1980)

0,26%

XXI

(2001-2003)

8 7

13.740

(al 2000)

0,09%

TOTALI 159 136

Page 201: Profili religiosi

201

DATI STATISTICI SUI RELIGIOSI SUDDIVISI PER CASATO

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

ABBATE

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

ABBRUZZESE

=

=

=

=

1

=

=

=

=

=

ARBOLINO

=

=

2

1

=

=

=

=

=

=

ARENA

=

=

=

=

=

=

=

=

1

=

BERGAZZANO

=

1

=

=

=

=

=

=

=

=

BOERIO

=

=

=

=

=

=

=

=

=

=

BOTTIGLIERO

=

=

=

=

=

=

=

1

=

=

CAPASSO

=

=

=

2

=

1

=

=

=

=

CAPONE

=

=

=

=

2

=

1

=

1

=

CARUOCCIOLO

=

=

=

1

=

=

1

=

=

=

Page 202: Profili religiosi

202

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

CARUSO

=

1

=

=

=

=

=

=

=

=

CASTIELLO

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

CERRONE

=

=

1

=

=

=

=

=

=

=

CINQUEGRANA

=

=

2

1

3

=

=

=

=

=

CIUONZO

=

1

=

1

=

=

=

=

=

=

COSCIONE

3

6

9

9

3

=

=

=

=

=

CRISPINO

=

=

=

=

=

=

=

1

=

=

D’AGOSTINO

=

=

=

=

=

=

=

1

=

=

D’ALIA

=

=

=

=

=

=

=

=

1

=

Page 203: Profili religiosi

203

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE D’ANGELO o DE

ANGELIS

1

=

=

1

=

=

=

=

=

=

D’ANNA

=

=

=

=

=

=

=

=

=

1

D’ANTONIO

=

=

=

=

=

=

1

=

1

1

DE FALCO

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

DE IORIO

=

=

=

2

=

=

=

=

=

=

D’ELIA

=

=

2

3

1

=

=

=

=

=

DELLA ROSSA

=

1

4

3

=

2

=

=

=

=

DELL’AVERSANA

1

4

2

14

=

1

=

=

=

=

DELLO PREITE

=

=

1

=

=

=

=

=

=

=

Page 204: Profili religiosi

204

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

DE LUCA

=

=

2

=

1

=

=

=

=

=

DEL MONACO = = = = = = = 1 = =

DE MARTINO

=

=

=

2

=

=

=

=

=

=

DE MICHELE

1

=

=

=

=

=

=

=

=

=

DE MURO

2

1

1

1

1

1

=

=

=

=

DE SERIO

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

DE SIMONE

2

=

6

5

=

=

=

=

=

=

DI RAGO

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

ESPOSITO

MARROCCELLA

=

=

=

=

=

=

=

=

=

1

FALACE

=

=

=

2

=

=

=

=

=

=

Page 205: Profili religiosi

205

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

FASANO

=

=

1

3

=

=

=

=

=

=

FERRIGNO

=

=

1

=

=

=

=

=

=

=

FESTA

=

=

=

=

1

=

=

=

=

=

FIORILLO

=

=

1

=

=

1

=

=

=

=

FUSARO

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

GIGLIO

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

GUARINO

=

=

=

=

2

=

=

=

=

=

IACONANGELO

o

IACONIANGELO

=

=

=

3

=

=

=

=

=

=

LETTERA o

DE LETTERA o

DI LETTERA

=

=

4

=

2

=

1

=

=

=

Page 206: Profili religiosi

206

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

LIMONE

=

=

=

=

=

=

1

1

=

=

LOMBARDO

=

2

=

=

=

=

=

=

=

=

LUCIANO

=

=

1

=

=

=

=

=

=

=

MAGLIOLA

1

1

7

1

6

4

=

1

=

=

MAISTO

=

=

=

1

1

=

=

=

=

=

MANZO

=

2

=

=

=

=

=

=

=

=

MARESCA

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

MAROTTA

1

=

=

=

=

=

=

=

=

=

MARROCCELLA

=

=

=

2

1

=

=

=

=

=

Page 207: Profili religiosi

207

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

MARTUCCIO

=

=

1

1

=

=

=

=

=

=

MOCCIA

=

=

=

=

=

=

=

=

1

=

MORMILE

=

=

=

3

1

=

=

=

=

=

MORRONE

=

=

=

=

1

=

=

=

=

=

MOZZILLO o

MUZZILLO

=

=

1

1

=

=

=

=

=

=

MUSCETTOLA

=

1

=

=

=

=

=

=

=

=

NARDIELLO

=

=

1

=

=

=

=

=

=

=

PAGLIAFORA

=

=

=

=

1

=

=

=

=

=

PALUMBO

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

PAROLISI

=

=

=

=

1

=

=

=

=

=

Page 208: Profili religiosi

208

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

PELLINO

1

=

2

=

=

=

1

=

=

=

PENNACCHIO

=

=

=

=

1

=

=

=

=

=

PETITO

=

=

=

=

=

=

=

=

=

1

PETRELLA

=

=

1

=

=

=

=

=

=

=

PEZONE

=

1

=

3

=

=

=

=

=

=

PEZZELLA

=

=

1

=

=

=

=

=

1

=

PROFITI

=

=

=

=

1

=

=

=

=

=

SALZANO

=

1

=

1

=

=

=

=

=

=

SANCHEZ

DE LUNA

=

=

2

3

=

=

=

=

=

=

Page 209: Profili religiosi

209

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

SAVIANO

=

=

=

=

1

=

=

=

=

=

SAVOIA

=

=

=

2

=

=

=

=

=

=

SCATTONE

=

1

=

=

=

=

=

=

=

=

SCHINELLI

=

1

=

1

=

=

=

=

=

=

SCOPPA

1

=

=

=

=

=

=

=

=

=

SILVESTRO

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

SORECA

=

=

2

1

5

1

=

=

=

=

TANZILLO

=

=

=

=

=

=

=

=

=

1

TOZZI

=

=

=

=

=

=

=

=

1

1

Page 210: Profili religiosi

210

CASATO 1600-1700 1701-1800 1801-1900 1901-2000 2001-2003

MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE MASCHI FEMMINE

VIRITELLA

=

1

=

=

=

=

=

=

=

=

VITALE

=

=

=

1

=

=

=

=

=

=

ZIELLO

=

=

=

=

1

=

3

1

=

=

ZUZARO

=

1

=

=

=

=

=

=

=

=

VARI

FORESTIERI

4

=

19

=

=

=

4

=

1

1

DI CASATO

SCONOSCIUTO

=

=

=

=

=

=

1

=

=

=

TOTALI

18

27

77

85

38

10

18

7

8

7

Page 211: Profili religiosi

211

CAPITOLO VII

VESCOVI DI STIRPE SANTARPINESE:

Mons. SANCHEZ DE LUNA Nicola

Mons. SANCHEZ DE LUNA Isidoro

Page 212: Profili religiosi

212

Page 213: Profili religiosi

213

Mons. SANCHEZ DE LUNA Nicola ARCIVESCOVO DI CHIETI-VESCOVO DI NOLA

UN VESCOVO “TRANQUILLO”

Nicola SANCHEZ DE LUNA nasce a Napoli il 9 agosto 1715. Non

conosciamo, al momento, i nomi dei genitori.

Dedicatosi alla vita religiosa, lo ritroviamo Suddiacono il 22

dicembre 1736 ed esattamente un anno dopo, il 21 dicembre 1737,

Diacono.

Appena ventitreenne,il 20 settembre 1738, viene ordinato sacerdote.

Nel 1749 espleta l’incarico di Canonico della Chiesa Metropolitana

di Napoli nominatovi dal Card. Giuseppe SPINELLI Arcivescovo di

Napoli.

Dallo stesso Cardinale Nicola è consacrato Vescovo, in Roma, il 25

luglio 1755 andando a prendere, nello stesso anno, il possesso della

Diocesi di Chieti di cui diventa Arcivescovo.

Page 214: Profili religiosi

214

Nove anni dopo, il 9 aprile 1764, è trasferito a capo della Diocesi di

Nola e vi fa ingresso il 13 maggio successivo. Dopo un breve Governo

Pastorale durato 4 anni, durante i quali espleta anche una Visita

Pastorale, Mons. Sanchez De Luna, il cui operato è definito dagli

storici “tranquillo, senza infamia e senza lode”, muore il 23 aprile

1768 dopo aver donato molti paramenti sacri al Capitolo Cattedrale

nolano.

STEMMA VESCOVILE

DI MONS. NICOLA SANCHEZ DE LUNA

Page 215: Profili religiosi

215

BIBLIOGRAFIA

Filippo Renato DE LUCA

“VESCOVI DI NOLA NEI MEDAGLIONI DELLA CATTEDRALE”

I.G.E.I.

Napoli 2000

Filippo Renato DE LUCA

“I VESCOVI E I VICARI CAPITOLARI NOLANI”

Marigliano 1985

Franco STRAZZULLO

“SETTECENTO NAPOLETANO (documenti)”

Liguori Editore

HYERARCHIA CATHOLICA

RINGRAZIAMENTI

Prof. Filippo Renato DE LUCA DIRETTORE ARCHIVIO STORICO

DIOCESANO NOLA

Giovanni QUARANTA STORICO - GROTTOLE (MT)

Page 216: Profili religiosi

216

Mons. SANCHEZ DE LUNA Isidoro CAPPELLANO MAGGIORE REGNO DI NAPOLI

DI STIRPE SANTARPINESE

Consideriamo anche questo, che è stato uno dei più grandi

Arcivescovi del Sud, un santarpinese purosangue pur non essendo

Egli nato nel nostro paese.

Vede, infatti, i natali in Napoli, altra residenza, principale in alcuni

secoli, dei feudatari di S.Arpino, perché il padre, Gabriele è ivi Regio

Consigliere.

Gabriele è fratello cadetto di Alonso VI 2° Duca di S.Arpino (1672-

1694). Lo stesso Gabriele terrà a battesimo, il 16 marzo del 1704,

Alonso, che sarà il 4° Duca e che è il nipote di questo Monsignore che

tanta influenza avrà anche sulle opere di S.Alfonso Maria De' Liguori.

Antonio Sanchez De Luna nasce in Napoli il 16 novembre 1705 da

Gabriele e Beatrice D'ANNA. Il giorno dopo, all'atto del battesimo

nella parrocchia dei Santi Matteo e Francesco, gli vengono imposti

anche i nomi di Nicola Donato Baldassarre Giuseppe Michele

Page 217: Profili religiosi

217

Tommaso. Sono i classici nomi che, more solito, vengono dati ai

rampolli della Famiglia che detiene il titolo di S.Arpino.

Non ancora quindicenne, Antonio entra nella Congregazione

Cassinese di S. Benedetto. Ottiene la vestizione, assumendo il nome di

ISIDORO, il 24 giugno 1720 nell'Abbazia dei SS. Severino e Sossio in

Napoli.

Otto anni dopo, il 17 ottobre, è già sacerdote. Le cronache lo

dipingono come ottimo religioso, di mente aperta perché di vasta

cultura. Svolge per molti anni l’incarico di Vicario della Sagrestia e

poi Decano della sua Congregazione.

Dopo essere stato Lettore di Etica all’Università di Napoli, Cattedra

che nel 1746 verrà concessa ad Antonio GENOVESI, Isidoro occupa

la Cattedra di Teologia Primaria per la quale percepisce 120 ducati

all’anno. Ma le sue lezioni sono poco seguite visto lo scarsissimo

numero degli studenti della Facoltà. Nonostante tutto, il suo sapere

attira Alfonso Maria De’ Liguori. Il futuro Dottore della Chiesa,

infatti, inserirà alla lettera molte affermazioni del Benedettino Isidoro

nella sua opera “VERITA’ DELLA FEDE” del 1767.

Appena quarantatreenne, il 2 aprile del 1748, è designato Vescovo di

Ariano (poi Irpino) dal Re di Napoli. Il Papa Benedetto XIV lo

nomina l’8 maggio ed il 12 dello stesso mese Isidoro è ordinato

Vescovo, dal Cardinale Portocaniero, nella Chiesa romana dei Padri

Teatini di S.Silvestro a Montecavallo.

Regge la Diocesi di Ariano per 6 anni durante i quali il suo operato di

Pastore lascia una ottima impressione. Caritatevole verso tutti ma

anche zelante nel governo vescovile, indirizza la sua cura soprattutto

al Clero per la cui formazione si impegna molto. Nella cura delle

anime, specialmente dei centri rurali, si avvale molto dell’opera della

più importante delle Congregazioni missionarie dell’epoca, quella dei

Pii Operai di Napoli, alla quale si rivolge spesso.

Page 218: Profili religiosi

218

La sua visita pastorale tocca tutte le Parrocchie della Diocesi.

Contribuisce, con 400 ducati, all’ingrandimento dell’Organo della

Cattedrale e restaura il Conservatorio di S.Francesco Saverio (ora

Convento delle Oblate) in rovina. A ricordo viene posta una lapide

all’ingresso dell’edificio.

ARCIVESCOVO COLTO E CARITATEVOLE

Il 18 marzo 1754 Benedetto XIV, su nomina regia del 7 marzo, elegge

Isidoro Arcivescovo di Taranto promuovendolo, il 2 maggio,

Assistente al Soglio Pontificio.

Anche a Taranto, ove permane per un quinquennio, Isidoro lascia

ottima traccia di sé venendo ben considerato, da clero e popolo, per

la sua “bontà, pietà e saggezza”.

Il 14 gennaio 1759 il Re lo vuole Arcivescovo di Salerno ed il Papa

Clemente XIII lo nomina il 24 maggio. Egli prende possesso della

nuova Diocesi dapprima per procura, il 17 giugno, e poi il 28 con un

ingresso solenne.

Mons. Isidoro si dà subito da fare per curare il Seminario

adeguandolo alle esigenze della Diocesi e dei tempi. Limita le

esagerate libertà concesse ai Chierici dell’epoca al fine di

correggerne i costumi. Egli desidera che gli aspiranti al Sacerdozio

entrino a far parte di un clero ben preparato, cosciente della propria

vocazione,istruito in maniera tale da essere un faro per il popolo.

Rinnova, così, l’ordinamento scolastico con materie e professori

adatti a formare coscienze rette e pensieri illuminati. Nell’arco di

qualche anno il Seminario salernitano diventa uno dei migliori centri

di studio e formazione del Sud.

Mons. Isidoro combatte ogni abuso perpetrato dal clero locale

correggendone le deviazioni con fermezza unita al senso di paternità

del Pastore.

Page 219: Profili religiosi

219

Effettua dieci visite pastorali emanando decreti ed editti tendenti ad

incrementare la dignità ecclesiastica della Diocesi da lui retta.

Egli, inoltre, ricostruisce in gran parte la Cattedrale arricchendola

anche di suppellettili e di vasi sacri d’oro e d’argento.

L’Arcivescovo prende anche parte attiva in gravi sciagure occorse

nella Diocesi durante il suo episcopato. La sua carità a favore della

Città di Salerno rifulge splendida soprattutto durante la terribile

carestia del 1763-64. Il Presule interviene con grossi prestiti gratuiti

all’Amministrazione cittadina al fine di permetterle di comprare

grano per sfamare la popolazione. Fa arrivare, in diverse occasioni,

navi cariche di grano da Napoli, Livorno, Marsiglia tramite

l’interessamento di potenti amici.

Egli verrà riconosciuto come il “Vescovo della Carità” per le sue

frequenti elemosine a tutti i poveri ed i suoi interventi in favore di

membri di Famiglie nobili decadute per avversa fortuna.

Il 12 luglio 1771 Mons. Sanchez De Luna fa erigere, ancora vivente, il

suo sepolcro nella Cattedrale di Salerno apponendovi la sua effigie in

marmo. Il destino, invece, lo vuole a Napoli.

Il 12 aprile 1782, infatti, il Re Ferdinando IV lo designa Cappellano

Maggiore del Regno ed egli si trasferisce nella Capitale per svolgere

l’incarico di Confessore dei Reali. Il suo operato influenzerà molti

editti del Re.

Il 17 febbraio 1783, con atto notarile, rinunzia alla Diocesi di

Salerno. Viene nominato, dal Papa, Arcivescovo titolare di Tarso.

Isidoro Sanchez De Luna muore il 17 ottobre 1786. Dopo solenni

funerali celebrati nella Chiesa di Croce di Palazzo, il suo corpo viene

tumulato nella Chiesa dei SS. Severino e Sossio in Napoli.

Page 220: Profili religiosi

BIBLIOGRAFIA E FONTI ARCHIVISTICHE

Generoso CRISCI

“IL CAMMINO DELLA CHIESA SALERNITANA

NELL’OPERA DEI SUOI VESCOVI”

Volume II

Libreria Editrice Redenzione Napoli-Roma 1977

D. Luigi D’ANDRIA

“ORAZIONE NEI FUNERALI DI MONS. ISIDORO

SANCHEZ DE LUNA”

Napoli 1786 – Stamperia di Vincenzo Manfredi

MUSEO BASILICA POMPEI

RINGRAZIAMENTI

Mons. MINELLI Donato UFFICIO BENI CULTURALI-

CURIA VESCOVILE

ARIANO IRPINO

Dott. NATELLA Pasquale BIBLIOTECA PROVINCIALE

SALERNO

Signor POCOBELLO Ciro CASTELLAMMARE DI STABIA

Page 221: Profili religiosi

221

APPENDICE

DOCUMENTARIA

Page 222: Profili religiosi

222

Page 223: Profili religiosi

223

ATTO DI BATTESIMO DI MARCO DE SIMONE

(ARCHIVIO PARROCCHIALE CHIESA S.ELPIDIO VESCOVO

LIBRO III DEI BATTEZZATI 1663-1726)

REGISTRO DELLE ORDINAZIONI SACERDOTALI

DI MONS. MARCO DE SIMONE

(ARCHIVIO DIOCESANO DI TROIA)

Page 224: Profili religiosi

224

INSEGNA GENTILIZIA ALZATA DAL VESCOVO MARCO DE SIMONE

DESCRIZIONE ARALDICA

“Troncato: nel 1° di nero alla stella d’oro bottonata di rosso; nel 2° d’argento al

giglio d’oro fasciato di rosso; sul tutto una fascia di rosso caricata di tre gigli

d’oro fasciati di rosso.”

Page 225: Profili religiosi

225

DIVO ELPIDIO

ATELLARUM OLIM ANTISTITI

PATRONO NUNC PRAESENTISSIMO

PATENTIORI THECA RECONDITO

ALTARIQ. MARMOREO OPERE

SUB MAIORI APSIDE

PROPRIO AERE CONSTRUCTO

TEMPLUM HOC

N. SPINELLIO AVERSANO PRAESULE

INDULGENTE

MARCUS DE SIMONE EPISCOPUS TROJANUS

DEDICAVIT

III JDUS OCTOBRES ANN: MDCCLIV

TESTO DELLA LAPIDE

FATTA AFFIGGERE NELLA CHIESA DI S.ELPIDIO VESCOVO

IN OCCASIONE DELLA CONSACRAZIONE

FATTA DA MONS. MARCO DE SIMONE NEL 1754.

LA LAPIDE FU RIMOSSA NEL 1884 IN OCCASIONE

DELLA DEFINITIVA RISTRUTTURAZIONE

DELLA CHIESA.

Page 226: Profili religiosi

226

ELOGIO FUNEBRE DI MONS. MARCO DE SIMONE

POSTO SOTTO IL CAPPELLO VESCOVILE IN OCCASIONE DEI SUOI FUNERALI IN

TROIA

Page 227: Profili religiosi

227

DEDICA DI UN LIBRO A

MADRE CECILIA SANCHEZ DE LUNA

(BIBLIOTECA ARCIVESCOVILE MATERA)

Page 228: Profili religiosi

228

FRONTESPIZIO DI UN’OPERA DI P. GENNARO SANCHEZ DE LUNA

(BIBLIOTECA SOCIETA’ NAPOLETANA DI STORIA PATRIA)

Page 229: Profili religiosi

229

UNA DELLE ISCRIZIONI COMPOSTE DALL’ABATE VINCENZO DE MURO, A 24

ANNI, IN OCCASIONE DEI FUNERALI DEL DUCA ALONZO VII SANCHEZ DE LUNA

NEL 1781

(TRATTA DA “FUNERALI PER D.ALONSO SANCHEZ DE LUNA D’ARAGONA…”

BIBLIOTECA NAZIONALE NAPOLI)

Page 230: Profili religiosi

230

LA LAPIDE INSTALLATA, NEL 1884, SULLA CASA NATALE

DELL’ABATE VINCENZO DE MURO

Page 231: Profili religiosi

231

ATTO DI BATTESIMO DI ORAZIO MAGLIOLA

(ARCHIVIO PARROCCHIALE CHIESA S.ELPIDIO VESCOVO

LIBRO IV DEI BATTEZZATI 1726-1756)

Page 232: Profili religiosi

232

BOLLA DI NOMINA DI MONS. ORAZIO MAGLIOLA

A VESCOVO DI ACERRA

(ARCHIVIO STORICO DIOCESANO ACERRA)

Page 233: Profili religiosi

233

EDITTO DI MONS. ORAZIO MAGLIOLA

IN OCCASIONE DELLA PASQUA 1802

(ARCHIVIO STORICO DIOCESANO ACERRA)

Page 234: Profili religiosi

234

DOCUMENTO DI NOMINA A DIACONO DI AGOSTINO MARIA BOERIO

(ARCHIVIO PRIVATO PARENTI SANTARPINESI)

Page 235: Profili religiosi

235

DOCUMENTO DI NOMINA DI P.AGOSTINO MARIA BOERIO

A GUARDIANO DEL CONVENTO DI S.FRANCESCO

IN MONTELLA (AV)

(ARCHIVIO PRIVATO PARENTI SANTARPINESI)

Page 236: Profili religiosi

236

COPERTINA DEL LIBRO DI P. PASQUALE ZIELLO

“DA BUDDA A CRISTO”

IN CUI SI NARRA DELLA CONVERSIONE DEL

COLONNELLO BIRMANO U MAUNG MAUNG

Page 237: Profili religiosi

237

LAPIDE RICORDO DI P. PASQUALE ZIELLO

INSTALLATA NELLA CHIESA PARROCCHIALE

DI S.CANIONE

Page 238: Profili religiosi

238

DOCUMENTO DELLA CAMERA DEI RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO

DEGLI STATI UNITI

IN CUI, SOTTO LA DATA DEL 9 MAGGIO 1989, SI ELOGIA

L’IMPEGNO PASTORALE DI P. D’ANTONIO ANTONIO

Page 239: Profili religiosi

239

UNO SCRITTO DI P. LUIGI MARIA ARENA

Page 240: Profili religiosi

240

ALBO DEI PROFESSORI DELLA UNIVERSITA’ DI NAPOLI

TRA I QUALI COMPARE ISIDORO SANCHEZ DE LUNA

Page 241: Profili religiosi

241

BOLLA DI MONS. ISIDORO SANCHEZ DE LUNA

PER LA TRASLAZIONE DI UNA RELIQUIA DI

S. DEODATA (1770)

(MUSEO BASILICA DI POMPEI)

Page 242: Profili religiosi

242

INSEGNA VESCOVILE

ALZATA DA MONS. ISIDORO SANCHEZ DE LUNA

Page 243: Profili religiosi

243

MAUSOLEO FUNEBRE

DI MONS. ISIDORO SANCHEZ DE LUNA

NELLA CATTEDRALE DI SALERNO

Page 244: Profili religiosi

244

BIBLIOGRAFIA

- FRA’ PIER TOMMASO QUAGLIARELLA

“GUIDA STORICO-ARTISTICA DEL CARMINE MAGGIORE

IN NAPOLI”.

- GAETANO CAPASSO

“CULTURA E RELIGIOSITA’ IN AVERSA”- Athena Mediterranea;

- AUTORI VARI

“BIOGRAFIA DEGLI UOMINI PIU’ ILLUSTRI DEL REGNO DI

NAPOLI” – NAPOLI 1822;

- ROLANDO MASTRULLI

“ELEMENTI DI ARTE BAROCCA NELLA CATTEDRALE DI

TROIA”;

- ANTONIO DELL’AVERSANA-FRANCESCO BRANCACCIO

GIUSEPPE BENINCASO- ANGELA FALACE

“UN ATELLANO IN DAUNIA- PROFILO STORICO DI MONS.

MARCO DE SIMONE” – ED. ADERULA 1992;

- MARIO DE SANTIS

“LA “CIVITAS TROIANA E LA SUA CATTEDRALE”

- ENCICLOPEDIA DELL’ECCLESIASTICO – TOMO 4° - 1845

- ABATE VINCENZO D’AVINO

“CENNI STORICI SULLE CHIESE ARCIVESCOVILI. VESCOVILI

E PRELATIZIE (nullius) DEL REGNO DELLE DUE SICILIE” –

1848;

Page 245: Profili religiosi

245

- VINCENZO STEFANELLI

“MEMORIE STORICHE DELLA CITTA’ DI TROIA (CAPITANATA)”

–1879;

- FRANCESCO PAOLO MAISTO

“MEMORIE STORICO-CRITICHE SULLA VITA DI S.ELPIDIO” –

NAPOLI 1884;

- CARLOS SOMMERVOGEL

“BIBLIOTEQUE DE LA COMPAGNIE DE JESUS” –

TOMO VII 1896 – TOMO XII 1960;

- VITTORIO LESCHI

“GLI ISTITUTI DI EDUCAZIONE E DI FORMAZIONE PER

UFFICIALI NEGLI STATI PREUNITARI” TOMO I – STATO MAGGIORE ESERCITO - ROMA 1994;

- AUTORI VARI

“CAMPANIA E NAPOLI” – Pubblitaf Edizioni 1994;

- GAETANO CAPORALE

“RICERCHE ARCHEOLOGICHE, TOPOGRAFICHE E

BIOGRAFICHE SU LA DIOCESI DI ACERRA” – NAPOLI 1893;

- FRANCO MARCHISIO

“CAPPELLANI MILITARI 1870-1970”;

- CAN. D. RAFFAELE PIZZORUSSO

“ELOGIO FUNEBRE DEL SAC. D. RAFFAELE BOERIO-

IN OCCASIONE DEL TRIGESIMO DELLA MORTE

Arti Grafiche Gallo – Sarno 1943-XXI;

Page 246: Profili religiosi

246

- P. FERDINANDO GERMANI – PIME

“ P. PASQUALE ZIELLO – MISSIONARIO APOSTOLICO DEL

PIME IN BIRMANIA” - Edizioni Pime 1985 ;

- P. ZIELLO PASQUALE

“DA BUDDA A CRISTO” – Pime;

- P. ANTIMO BOERIO

“MEMORIE” – Casa Generalizia Pime – Roma 1995;

- FILIPPO RENATO DE LUCA

“VESCOVI DI NOLA NEI MEDAGLIONI DELLA CATTEDRALE”

IGEI – NAPOLI 2000;

- FILIPPO RENATO DE LUCA

“I VESCOVI E I VICARI CAPITOLARI NOLANI”

Marigliano 1985;

- FRANCO STRAZZULLO

”SETTECENTO NAPOLETANO (DOCUMENTI)”- Liguori Editore;

- HYERARCHIA CATHOLICA;

- ABATE D.GENNARO SISTI

“LETTERA CONCERNENTE LE REGOLE DI S.CHIARA” Napoli

1786;

- “FUNERALI PER D. ALONSO SANCHEZ DE LUNA D’ARAGONA”

Napoli Stamperia Raimondiana 1781

Page 247: Profili religiosi

247

FONTI ARCHIVISTICHE

ARCHIVIO PARROCCHIALE S.ELPIDIO VESCOVO –S.ARPINO

LIBRO III DEI BATTEZZATI 1663-1726;

LIBRO IV DEI BATTEZZATI 1726-1756;

LIBRO DEI MORTI 1648-1665;

LIBRO DEI MORTI 1665-1726;

LIBRO DEI MORTI 1726-1778;

LIBRO DEI MORTI 1778-1808;

LIBRO DEI MORTI 1809-1819;

LIBRO DEI MORTI 1819-1843;

LIBRO DEI MORTI 1844-1889; LIBRO DEI MORTI 1889-1913;

LIBRO DEI MORTI 1914-1943;

LIBRO DEI MORTI 1944-1963;

LIBRO DEI MORTI 1964- 2003.

ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI

PANDETTA DI CONSERVAZIONE PROC. 552

“CAUSA TRA MONASTERO DI S.MARIA D’ATELLA

CON IL DR. FRANCESCO CIRILLO (1794-1810).

BIBLIOTECA PROVINCIALE FRANCESCANA – CONVENTO

S.CHIARA NAPOLI

BIBLIOTECA DEI GESUITI - CHIESA DEL GESU’ NUOVO NAPOLI

BIBLIOTECA SOCIETA’ NAPOLETANA DI STORIA PATRIA - NAPOLI

BIBLIOTECA NAZIONALE - NAPOLI

BIBLIOTECA ARCIVESCOVILE – MATERA

ARCHIVIO PP. AGOSTINIANI –PARROCCHIA MARIA SS. BUON

CONSIGLIO NAPOLI

ARCHIVIO STORICO DIOCESANO – ACERRA

Page 248: Profili religiosi

248

ARCHIVIO PROVINCIALE FRATI MINORI CAPPUCCINI – CHIESA

DELL’IMMACOLATA PIEDIGROTTA NAPOLI

ARCHIVIO MISSIONARI DEI SACRI CUORI – SECONDIGLIANO

NAPOLI

ARCHIVIO STORICO DIOCESANO – NOLA

MUSEO BASILICA POMPEI

Page 249: Profili religiosi

249

Finito di stampare nel mese di Ottobre 2003

Presso la Tipolitografia “DEL PRETE”

Frattaminore

Page 250: Profili religiosi

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