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1 1 PROFILI CULTURALI PRESENTI NELL’IIS IPSSS “Leonardo Da Vinci” SERVIZI SOCIO-SANITARI A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Generali: Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Padroneggiare la lingua inglese ed un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Specifiche: 1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. 2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. 3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. 4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

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PROFILI CULTURALI PRESENTI NELL’IIS

IPSSS “Leonardo Da Vinci” SERVIZI SOCIO-SANITARI

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con

i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze

comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico

e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.

• Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

• Padroneggiare la lingua inglese ed un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento

• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.

• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

• Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.

• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

• Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a

situazioni professionali. • Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per

intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Specifiche:

1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. 2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. 3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. 4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

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5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. 6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita. 7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. 8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo. 9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi. Il Diplomato in “Servizi Socio-Sanitari possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. È in grado di: partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali; rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana; utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.

QUADRO ORARIO

SERVIZI SOCIO-SANITARI

Discipline

Ore

1° biennio 2° biennio 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

AREA GENERALE

Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Scienze Integrate (fisica) 2 -

Scienze Integrate (chimica) - 2

Scienze umane e sociali 4 4

di cui in compresenza 2

Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche 2

di cui in compresenza 1

Educazione Musicale 2

di cui in compresenza 1

Metodologie operative 2 2 3 -

Seconda lingua straniera (Francese) 2 2 3 3 3

Igiene e cultura igienico-sanitaria 4 4 4

Psicologia generale ed applicata 4 5 5

Diritto e legislazione socio-sanitaria 3 3 3

Tecnica amministrativa ed economia sociale - 2 2

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3

totale ore annuali area generale 660 660 495 495 495

totale ore annuali area di indirizzo 396 396 561 561 561

di cui in compresenza 132

monteore annuale complessivo

1056 1056 1056 1056 1056

IPSSS “Leonardo Da Vinci” Settore Industrie -articolazione dell’indirizzo “Produzioni industriali- Industria chimica”

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della

Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari

contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia

ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte

alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. • Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le

strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. • Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

• Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue

• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.

• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare

attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. • Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. • Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici

campi professionali di riferimento. • Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

Specifiche: 1 Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. 2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio. 4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio. 5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa. 6. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali. 7. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica.

Nell’articolazione “Industria”, vengono applicate e approfondite le metodiche tipiche della produzione e dell’organizzazione industriale, per intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano, avvalendosi dell’innovazione tecnologica. Il Diplomato in “Produzioni industriali chimiche” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializ-zazione di prodotti industriali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (industria chimico-biologica) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di:

• scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; • utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei

processi in cui è coinvolto; • intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati;

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• applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori;

• osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di interesse;

• programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi;

• supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti.

IPSSS “Leonardo Da Vinci” Abbigliamento e moda

(articolazione dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”- Artigianato) • A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in

termini di competenze. • Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della

Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti:

sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai

fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte

alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. • Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le

strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. • Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

• Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue

• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.

• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare

attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. • Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. • Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici

campi professionali di riferimento. • Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

• Specifiche: • 1 Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. • 2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. • 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di

vita e di lavoro e sulla • tutela dell’ambiente e del territorio. • 4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio. • 5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria

attività lavorativa. • 6. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e

commercializzazione dei prodotti artigianali. • 7. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica. • Nell’articolazione “Industria”, vengono applicate e approfondite le metodiche tipiche della produzione e

dell’organizzazione industriale, per • intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano, avvalendosi dell’innovazione tecnologica. • Il Diplomato in “Produzioni industriali abbigliamento e moda” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione,

assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle

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filiere dei settori produttivi generali (industria abbigliamento e moda) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.

• È in grado di: • scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; • utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei

processi in cui è coinvolto; • intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; • applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli

utenti e consumatori; • osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di

interesse; • programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e

alla dismissione dei dispositivi; • supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti.

QUADRO ORARIO

ABBIGLIAMENTO E MODA (articolazione dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”)

Discipline

Ore

1° biennio 2° biennio 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

AREA GENERALE

Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Scienze Integrate (fisica) 2 2

di cui in compresenza 2

Scienze Integrate (chimica) 2 2

di cui in compresenza 2

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 2

Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3 3 5 4 4

Tecnologie applicate ai materiali ed ai processi produttivi 6 5 4

Tecniche di produzione e di organizzazione 6 5 4

Tecniche di gestione-conduzione di macchine e impianti - 3 5

Biologia, microbiologia e tecnolog. di controllo sanitario 4 4 4

Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia 6 6 6

Legislazione sanitaria 3

totale ore annuali area generale 660 660 495 495 495

totale ore annuali area di indirizzo 396 396 561 561 561

di cui in compresenza 132 396 198

monteore annuale complessivo 1056 1056 1056 1056 1056

Dall’a.s. 204-15 nelle classi II : 1 ora settimanale di Geografia

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ITAS “A. Nitti” SETTORE TECNOLOGICO indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie”-

articolazione BIOTECNOLOGIE SANITARIE

PROFILO DEL DIPLOMATO A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi

della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei

vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva

interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e

responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

• Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue

• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.

• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con

particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

• Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.

• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

• Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

Specifiche: 1– Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. 2 – Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. 3 – Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. 4 –Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. 5 – Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici. 6 – Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. 7 – Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.

Il Diplomato in “Chimica, Materiali e Biotecnologie”: -ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; -ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario. È in grado di:

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-collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; -integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; -applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; -collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto; -verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; -essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva.

QUADRO ORARIO

BIOTECNOLOGIE SANITARIE

Discipline Ore

1° biennio 2° biennio 5° anno

AREA GENERALE

Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Scienze Integrate (fisica) 3 3

di cui in compresenza 2

Scienze Integrate (chimica) 3 3

di cui in compresenza 2

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

di cui in compresenza 2

Tecnologie informatiche 3

di cui in compresenza 2

Scienze e tecnologie applicate 3

Complementi di matematica 1 1

Chimica analitica e strumentale 3 3

Chimica organica e biochimica 3 3 4

Biologia, microbiologia e tecnolog. di controllo sanitario 4 4 4

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Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia 6 6 6

Legislazione sanitaria 3

totale ore annuali area generale 660 660 495 495 495

totale ore annuali area di indirizzo 396 396 561 561 561

di cui in compresenza 264 561 330

monteore annuale complessivo 1056 1056 1056 1056 1056

Dall’a.s. 204-15 nelle classi II : 1 ora settimanale di Geografia

ITAS “A. Nitti”

SETTORE TECNOLOGICO- indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” Articolazione GRAFICA E COMUNICAZIONE

PROFILO DEL DIPLOMATO

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi

della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative

nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva

interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e

responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

• Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue

• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.

• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

• Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.

• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

• Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni

professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

Specifiche: 1 – Progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali, scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e alle tecniche di produzione. 2 – Utilizzare pacchetti informatici dedicati.

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3 – Progettare e gestire la comunicazione grafica e multimediale attraverso l’uso di diversi supporti. 4 – Programmare ed eseguire le operazioni inerenti le diverse fasi dei processi produttivi. 5 – Realizzare i supporti cartacei necessari alle diverse forme di comunicazione. 6 – Realizzare prodotti multimediali. 7 – Progettare, realizzare e pubblicare contenuti per il web. 8 – Gestire progetti e processi secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. 9 – Analizzare e monitorare le esigenze del mercato dei settori di riferimento.

Il Diplomato in “Grafica e Comunicazione”: -ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa , con particolare riferimento all’uso delle tecnologie per produrla; -interviene nei processi produttivi che caratterizzano il settore della grafica, dell’editoria, della stampa e i servizi ad esso collegati, curando la progettazione e la pianificazione dell’intero ciclo di lavorazione dei prodotti. E’ in grado di: -intervenire in aree tecnologicamente avanzate e utilizzare materiali e supporti differenti in relazione ai contesti e ai servizi richiesti; -integrare conoscenze di informatica di base e dedicata, di strumenti hardware e software grafici e multimediali, di sistemi di comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa; -intervenire nella progettazione e realizzazione di prodotti di carta e cartone; -utilizzare competenze tecniche e sistemistiche che, a seconda delle esigenze del mercato del lavoro e delle corrispondenti declinazioni, possono rivolgersi: alla programmazione ed esecuzione delle operazioni di prestampa e alla gestione e organizzazione delle operazioni di stampa e post-stampa, alla realizzazione di prodotti multimediali, alla realizzazione fotografica e audiovisiva, alla realizzazione e gestione di sistemi software di comunicazione in rete, alla produzione di carta e di oggetti di carta e cartone (cartotecnica); -gestire progetti aziendali, rispettando le norme sulla sicurezza e sulla salvaguardia dell’ambiente; -descrivere e documentare il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti e redigere relazioni tecniche.

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QUADRO ORARIO

INDIRIZZO GRAFICA E COMUNICAZIONE

Discipline Ore

1° biennio 2° biennio 5° anno

AREA GENERALE

Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2

Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia)

2 2

Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1

AREA DI INDIRIZZO

Scienze Integrate (fisica) 3 3

di cui in compresenza 2

Scienze Integrate (chimica) 3 3

di cui in compresenza 2

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica

3 3

di cui in compresenza 2

Tecnologie informatiche 3

di cui in compresenza 2

Scienze e tecnologie applicate 3

Complementi di matematica 1 1

Teoria della comunicazione 2 3

Progettazione multimediale 4 3 4

Tecnologie dei processi di produzione 4 4 3

Organizzazione e gestione dei processi produttivi

4

Laboratori tecnici 6 6 6

totale ore annuali area generale 660 660 495 495 495

totale ore annuali area di indirizzo 396 396 561 561 561

di cui in compresenza 264 561 330

monteore annuale complessivo 1056 1056 1056 1056 1056

Dall’a.s. 204-15 nelle classi II il curriculo aumenta di 1 ora settimanale di Geografia

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QUADRO ORARIO DEL CORSO SERALE

SETTORE ECONOMICO Relazioni internazionali per il marketing

- Corso serale - MATERIE DI STUDIO

III IV

Italiano 3 3

Storia

2 2

Matematica

3 3

Lingue (francese)

2 2

Lingue (inglese)

2 2

Tecnologie della comunicazione

1 2

Diritto

2 2

Economia aziendale e geopolitica

3 3

Relazioni internazionali

2 2

Educazione Fisica

2 2

Religione

1 1

Corso Sirio (Serale) CLASSI 1^ 3^ 5^ Educazione Fisica

2

Religione/Attività integrative 1

Italiano 3

Storia 2

Prima Lingua Straniera 3

Conversazione la Lingua 1

Seconda Lingua Stran

3

Conversazione 2a Lingua l

Geografia Gen. ed econ.

2

Matematica Applicata e Informatica

3

Econ. Politica 5 Tecnica professionale 5

Trattamento testo 4

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GLI ORGANI COLLEGIALI

ORGANI COLLEGIALI COMPONENTI E FUNZIONI

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Formato dal Dirigente Scolastico, da 8 docenti, 4 rappresentanti dei genitori, 4 rappresentanti degli alunni, 2 rappresentanti del personale ATA ; è organo di durata triennale. Elegge il suo Presidente tra i rappresentanti dei un genitori e la Giunta Esecutiva, presieduta dal Dirigente Scolastico e composta da 1 genitore, 2 docente, 2 alunni, 2 ATA e dal Direttore dei servizi Amministrativi. Dura in carica tre anni. Il Consiglio delibera le attività parascolastiche ed extra scolastiche, l'approvazione del Regolamento interno e del POF , del programma annuale di bilancio e del conto consuntivo; dell’adattamento del calendario scolastico a particolari esigenze ambientali; programma le attività della vita scolastica su proposta del Collegio dei Docenti.

COLLEGIO DOCENTI

Composto dal Dirigente Scolastico e da tutti i docenti della scuola, dotato di autonomia didattica e progettuale, elabora la programmazione annuale, definisce gli obiettivi formativi, propone ed approva i progetti, delibera in merito ai libri di testo, alla calendarizzazione dell'anno scolastico, alla conduzione e all'organizzazione degli scrutini e alla valutazione degli alunni.

CONSIGLI DI CLASSE

Composto dal Dirigente Scolastico, da tutti gli insegnanti della classe, da due rappresentanti dei genitori e da due rappresentanti degli studenti. Presieduto dal DS o da un suo delegato (Coordinatore di classe o altro docente della classe). Dotato di autonomia didattica e progettuale, elabora la programmazione annuale, definisce gli obiettivi formativi, formula al C.D. proposte inerenti l’azione educativa e didattica (programmi, attività integrative, libri di testo, calendarizzazione dell'anno scolastico, conduzione e 'organizzazione degli scrutini). Assume per i casi previsti provvedimenti disciplinari. Con la sola componente docente si occupa della valutazione degli alunni.

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PATTO FORMATIVO ANNO SCOLASTICO 2015/16

L’ IIS- IPSSS-ITAS di Cosenza, in linea con il DPR 235/2007 e seguendo le indicazioni della C.M. n. 3602 del 31 luglio 2008, propone il presente PATTO FORMATIVO che individua una linea guida comune per il lavoro di tutti i protagonisti della scuola. IL PATTO si pone come un insieme di principi e regole di comportamento che tutti i soggetti coinvolti nell’Istituzione scolastica si impegnano a rispettare nell’osservanza e nella responsabilità dei RUOLI e di COMPITI DISTINTI, per assicurare a ogni alunno la migliore riuscita del PROGETTO EDUCATIVO.

� L’allievo si impegna a

• rispettare il Regolamento d’Istituto in ogni sua parte; • raggiungere gli obiettivi del percorso di studi presentati dai docenti; • seguire il lavoro didattico, comprese le verifiche orali, con attenzione e partecipazione; • svolgere i compiti e i lavori affidati per casa; • portare il necessario per il lavoro scolastico (libri di testo, quaderni, altro….) • assumere un comportamento responsabile mostrandosi disponibile a collaborare con gli

insegnanti e ei compagni, rispettandone lo stile d’insegnamento e di apprendimento; • rispettare gli orari scolastici, salvo gravi e giustificati motivi; • non uscire dall’aula senza il permesso del docente ed evitare di chiedere il permesso durante

alcuni momenti particolari (lezione, esercitazione di recupero/ potenziamento, lettura circolari e/o quando un compagno ancora non è rientrato ….)

Reg. n. 9259-

A Via Bosco De Nicola - 14a Strada - 87100 COSENZA - Tel./Fax 0984-483941

www.davincinitticosenza.gov.

Istituto d’Istruzione Superiore IPSSS – ITAS “Nitti”

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• giustificare le assenze; • riferire agli insegnanti le proprie, eventuali, difficoltà; • utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza danneggiarli; • contribuire nel rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore

di qualità della vita della scuola; • a rispettare quanto sottoscritto nel patto formativo.

� L’insegnante si impegna a

• rispettare il Regolamento d’Istituto in ogni sua parte; • illustrare alla classe in modo chiaro il lavoro che si svolgerà nel corso dell’anno e le competenze

da acquisire a fine percorso; • chiarire il metodo e le modalità con cui intende procedere nel lavoro didattico; • spiegare l’impegno e il lavoro che lo studente dovrà svolgere per casa e le modalità per

verificarne lo svolgimento e l’esito; • ascoltare i bisogni dei singoli e individuare con gli stessi strategie per rimuoverli; • garantire la massima trasparenza nei voti orali (dire esplicitamente la valutazione numerica e la

relativa motivazione) e scritti; • esprimere la valutazione trimestrale, sulla base dei criteri stabiliti dagli OO.CC., con voto unico

per le classi di nuovo ordinamento; • facilitare la visione dei compiti o dei test che saranno corretti tempestivamente e riportati per

discuterne gli esiti con la classe e, se richiesto, con il singolo alunno; • comunicare con adeguato anticipo le date delle prove di verifica; • riportare i compiti in classe corretti entro un tempo ragionevole (max. 15 giorni); • concordare con i colleghi i tempi delle verifiche orali e/o scritte onde evitare che nello stesso

giorno l’alunno sia sottoposto a più di due verifiche nell’arco di una giornata; • evitare di interrogare il lunedì, se non indispensabile; • informare i genitori delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente dimostrino nella

vita scolastica, sia negli aspetti comportamentali che di apprendimento; • creare un positivo clima di classe, stimolando gli alunni a mantenere comportamenti coerenti con

gli obiettivi formativi fissati dal Consiglio di classe; • rispettare quanto sottoscritto nel Patto Formativo.

I DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE I GENITORI ( tutore dell’alunno) * *Firma in elenco allegato

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Graziella Cammalleri

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PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITÀ' TRA SCUOLA E FAMIGLIA Anno Scolastico 2015/2016

Dirigente Scolastico Graziella Cammalleri Componente docente Componente genitori

Personale ATA

Delibera Collegio Docenti ………………………………

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e

legalità”

Visto il Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale

per la prevenzione del bullismo”

Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di

telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni

disciplinari, dovere i vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”

Visti i D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e n. 235 del 21 novembre 2007 art 3 “Regolamento recante

lo Statuto delle studentesse e degli studenti ella scuola secondaria”

Visto il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto attualmente in vigore

Preso atto che: 1) la formazione e l'educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione,

oltre che dell’ alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell'intera comunità scolastica;

2) la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l'apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;

SI STIPULA CON LA FAMIGLIA DELLO STUDENTE IL SEGUENTE

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

IL RAPPORTO SCUOLA-ALUNNO-FAMIGLIA Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento dell'azione educativa e formativa in un rapporto reciproco di diritti e di doveri esplicitati successivamente.

Reg. n. 9259-

A Via Bosco De Nicola - 14a Strada - 87100 COSENZA - Tel./Fax 0984-483941

www.davincinitticosenza.gov.it E-mail [email protected] C.F. 98077750788

Istituto d’Istruzione Superiore IPSSS – ITAS “Nitti”

Reg. n. 9259-

A Via Bosco De Nicola - 14a Strada - 87100 COSENZA - Tel./Fax 0984-483941

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IMPEGNI DI CORRESPONSABILITÀ Il genitore/ affidatario, sottoscrivendo l'istanza d'iscrizione, assume impegno: a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente Patto di corresponsabilità;

b) a sollecitarne l'osservanza da parte dell'alunno/studente.

Il Dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell'istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti. Il patto educativo di corresponsabilità comporta l’assunzione di ruoli e di responsabilità da parte dei soggetti interessati perché tutti sono protagonisti e responsabili della sua attuazione, attraverso una gestione partecipativa della scuola nei diversi ambiti

DOCENTI

La funzione docente realizza il processo di insegnamento – apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale e civile degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti.

I docenti hanno il DIRITTO: I docenti hanno il DOVERE di:

• A veder difesa e tutelata la propria funzione istituzionale e costituzionale.

• Alla libertà di scelta sul piano metodologiche e didattico nell’ambito delle coordinate dal P.O.F. dell’Istituzione Scolastica e dai C.C.N.L. L’esercizio di tale scelta è volto a promuovere, attraverso un confronto aperto tra i docenti, la piena crescita culturale orientata ad una “cittadinanza attiva” degli studenti.

• Ad una scuola in grado di affrontare e rispondere ai bisogni del personale e dell’utenza, affinché possano esplicare pienamente il ruolo di insegnanti e di educatori.

• Ad usufruire dei servizi e dei supporti previsti per svolgere adeguatamente il proprio lavoro.

• Ad accrescere e migliorare la propria preparazione culturale e professionale attraverso attività di aggiornamento, formazione e di confronto con esperti e colleghi (diritto – dovere).

• Promuovere la diversità come elemento di crescita ,educando gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze individuali e personali

• Creare un clima di fiducia, stima e collaborazione con gli studenti, tra gli studenti e con le famiglie.

• Essere trasparenti e disponibili a spiegare allo studente e alle famiglie le proprie scelte metodologiche ed educative.

• Favorire l’inclusione di alunni di qualunque razza, cultura, religione e disabilità, in nome del rispetto di valori inalienabili della vita, della persona, della libertà, dell’eguaglianza.

• Condividere con le famiglie i percorsi educativi e didattici comuni o individualizzati oltre che norme stabilite e aspetti legati alla condotta

• offrire con il comportamento un modello esemplare di riferimento

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STUDENTI

Ogni studente deve essere accolto dalla scuola come persona con un proprio patrimonio culturale già acquisito nella famiglia, nella società, nelle scuole precedenti e come portatore di un diritto – dovere: ricevere tutto quanto la scuola deve dare per la sua crescita personale, culturale e sociale e contribuire egli stesso a realizzare con gli altri tali scopi.

Gli studenti hanno il DIRITTO:

Gli studenti hanno il DOVERE di:

• Ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.

• Ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e dell’apprendimento.

• Ad essere rispettati da tutto il

personale della scuola e dai compagni.

• Ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, formulano domande, chiedono chiarimenti.

• Ad essere informati sulle decisioni e

sulle norme che regolano la vita della scuola.

• A trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri, sani e puliti.

• A poter comunicare con le famiglie per ragioni di particolare urgenza o gravità

• Tenere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto il personale scolastico e dei compagni, un comportamento rispettoso ed educato.

• Accettare, rispettare, aiutare e collaborare i compagni diversamente abili e attivarsi per l’integrazione nella classe.

• Rispettare le decisioni prese dagli insegnanti e accettare eventuali sanzioni motivate

• Assolvere agli impegni di studio e applicarsi al massimo delle sue capacità

• Frequentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, anche extracurriculari e opzionali scelte.

• Non superare 1/3 delle assenze rispetto ad un monte ore annuo di 1056 ore

• Svolgere regolarmente ed in modo accurato il lavoro scolastico sia in classe sia a casa.

• Avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni.

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tramite gli uffici di segreteria o personale preposto.

• Rispettare gli orari scolastici per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento delle lezioni (fatti salvi i casi di comprovate necessità personali o familiari).

• Non usare a scuola telefoni cellulari

• Non fumare a scuola , sia nei locali interni che negli spazi esterni di pertinenza della scuola

• Non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli altri, bevande alcooliche o eccitanti.

GENITORI

I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.

I genitori hanno il DIRITTO di: I genitori hanno il DOVERE di:

• Essere rispettati come persone e come educatori.

• Vedere tutelata la salute dei propri figli, nell’ambito della comunità scolastica, nel rispetto della riservatezza.

• Essere informati sul Piano dell’Offerta Formativa, sul Regolamento e su tutto quanto concerne la funzionalità della scuola.

• Avere colloqui, regolarmente programmati, per essere informati sull’andamento socio – relazionale e didattico del figlio.

• Essere informati tempestivamente di comportamenti scorretti.

• Effettuare assemblee di classe nei locali della scuola, su richiesta motivata dei rappresentanti, al di fuori delle ore di lezione, previo accordo con il Dirigente Scolastico.

• Condividere con gli insegnanti e con i figli i valori di solidarietà e accettazione dell’altro.

• Permettere assenze solo per motivi validi e ridurre il più possibile le uscite e le entrate fuori orario.

• Partecipare alle riunioni indette dalla scuola; presentarsi agli incontri richiesti dal DS o dagli insegnanti o richiedere di propria iniziativa tali incontri, in caso di problemi o difficoltà.

• Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola.

• Curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli.

• Rispettare il ruolo e le decisioni prese dagli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche e didattiche e accettare le eventuali motivate sanzioni come momento di riflessione.

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• Accettare con spirito di collaborazione gli eventuali richiami o provvedimenti disciplinari a carico del figlio finalizzati alla sua formazione.

• Risarcire danni arrecati alle strutture o strumentazioni per accertato comportamento irresponsabile del minori a suo carico.

• Segnalare al DS e ai docenti eventuali problemi didattici e personali ed eventuali comportamenti sconvenienti nei confronti dei loro figli.

• Accompagnare a scuola i figli nei casi in cui se ne ravvisi la necessità da parte della scuola.

I GENITORI O AFFIDATARI

Firma In elenco allegato IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Graziella Cammalleri

data………………………………

DISCIPLINA Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che: a) le infrazioni disciplinari da parte dell'alunno/studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari;

b) nell'eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);

c) il Regolamento d'Istituto disciplina le modalità d'irrogazione delle sanzioni disciplinari e d'impugnazione.

PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE; AVVISI E RECLAMI In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente patto si attua la procedura di composizione obbligatoria; la procedura di composizione obbligatoria comprende: a) segnalazione di inadempienza, tramite "avviso", se prodotta dalla scuola, "reclamo" se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma orale che scritta.

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b) Accertamento: una volta prodotto l'avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica delle circostanze segnalate;

c) Ripristino: sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera "b", il ricevente, in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze;

d) Informazione: il ricevente è obbligato ad informare l'emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate.

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ANNO SCOLASTICO 2015.2016

PIANO DI EMERGENZA

D. Lgs. 81/2008 (E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI)

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Prof. Nardo Francesco

Il Dirigente Scolastico

Graziella Cammalleri

Reg. n. 9259-

A Via Bosco De Nicola - 14a Strada - 87100 COSENZA - Tel./Fax 0984-483941

www.iis-ipsss-itas-cosenza.it E-mail [email protected] C.F. 98077750788

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INDICE 1. CHE COS'È IL PIANO DI EMERGENZA ...................................................................... 22

1.1. PARTECIPAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE ...................................................... 2

2. OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA .................. .................................................. 3

3. AMBIENTE SCOLASTICO ................................................................................................ 3

4. DESIGNAZIONE E COMPITI DEGLI INCARICATI DELL'ATTUAZ IONE DEL PIANO DI EMERGENZA .................................................................................................... 4

4.1. PERSONALE DOCENTE ED AUSILIARIO ............................................................... 4

4.2. ALLIEVI ........................................................................................................................ 4

5. NORME DELL'EMERGENZA ........................................................................................... 4

5.1. NORME GENERALI ..................................................................................................... 5

5.2. PROCEDURE OPERATIVE ......................................................................................... 5 5.2.1. Il Dirigente Scolastico ................................................................................................ 6 5.2.2. Il personale docente .................................................................................................... 6 5.2.3. Il personale A.T.A. ..................................................................................................... 6 5.2.4. Gli allievi .................................................................................................................... 7

6.3. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA. .............................. 7 6.1.1. Norme di comportamento in caso di evacuazione ..................................................... 7 6.1.2. Norme di comportamento in caso di incendio ........................................................... 8 6.1.3. Norme di comportamento in caso di terremoto .......................................................... 8 6.1.4. Norme di comportamento in caso di infortunio ......................................................... 9

6.4. ASSEGNAZIONE USCITE DI EMERGENZA ............................................................ 9 6.4.1. Piano terrra sede principale con planimetria…………………………………………10 e 11 6.4.2. Piano primo sede principale con planimetria………………………………………….12 e 13 6.4.3. Piano secondo sede principale con planimetria……………………………………………14 e 15 6.4.4. Piazza Cappello: seminterrato, piano rialzato, piano primo ……………………….……16

7. GESTIONE DELL'EMERGENZA ................................................................................... 16

7.1. LA DECISIONE DI ATTIVARE L'ALLARME ......................................................... 16

7.2. IL COORDINAMENTO DELLE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE DEL PLESSO SCOLASTICO ............................................................................................................. 17

7.3. DOPO LE OPPORTUNE VALUTAZIONI, LA DECISIONE DI COMUNICARE LA FINE DELL'EMERGENZA ......................................................................................... 18

8. INFORMAZIONE E FORMAZIONE .............................................................................. 19

9. SEGNALETICA DI SICUREZZA ..................................................................................... 19

9.1. CARTELLI DI SALVATAGGIO ................................................................................ 19

9.2. CARTELLI DI SEGNALAZIONE DELLE ATTREZZATURE ANTINCENDIO .... 20

9.3. CARTELLI DI DIVIETO ............................................................................................ 20

9.4. CARTELLI DI PRESCRIZIONE ................................................................................ 20

9.5. CARTELLI DI AVVERTIMENTO ............................................................................. 21

10. ALLEGATI .......................................................................................................................... 23

1. CHE COS'È IL PIANO DI EMERGENZA

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Il piano di emergenza è uno strumento operativo specifico per ogni scuola, attraverso il quale si adottano le operazioni da compiere in caso di evacuazione, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio. La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l’evacuazione dell’intera popolazione scolastica, o di una parte di essa, dall’edificio scolastico può manifestarsi per le cause più disparate. La tipologia degli incidenti ipotizzabili è infatti piuttosto varia e dipende non solo dalla presenza di zone a rischio all’interno della scuola, ma anche dalla sua collocazione e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali. Le emergenze che potrebbero richiedere l'evacuazione parziale o totale di un edificio sono generalmente le seguenti: � incendi che si sviluppano all’interno dell’edificio scolastico (ad esempio nei magazzini, nei laboratori, nella

centrale termica, nella biblioteca o in locali in cui sia presente un potenziale rischio d’incendio);

� incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in edifici confinanti, boschi, ecc.) e che

potrebbero coinvolgere l’edificio scolastico;

� emergenze esterne dovute a fenomeni meteorologici o naturali di particolare gravità (terremoto, tromba

d’aria);

� crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui;

� avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi;

� inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire

dall'edificio piuttosto che rimanere all’interno;

� emergenze sanitarie;

� ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Dirigente Scolastico.

1.1. Partecipazione di tutto il personale

Per gestire correttamente una situazione di emergenza tutto il personale deve essere informato sul comportamento da tenere, per evitare che anche un piccolo incidente si trasformi in tragedia. Soprattutto bisogna avere ben presente che cosa sia un’emergenza, come ci si deve comportare per evitare il panico. Qualsiasi situazione di emergenza, se non sarà ben coordinata e non vedrà la partecipazione attiva di tutto il personale coinvolto, difficilmente avrà successo. Benché ogni situazione di emergenza sia diversa dalle altre, esistono però degli aspetti ripetitivi e comuni a tutte le situazioni di emergenza, da quelle più semplici (incidente ad un singolo alunno o dipendente, incendio di una singola apparecchiatura, ecc.) a quelle più complesse (incendio diffuso a parte dell’Istituto, terremoto ecc.) che comportano l’evacuazione completa dell’edificio scolastico. Per affrontare al meglio una situazione di emergenza, bisogna fronteggiare il pericolo per tempo ed evitando di rimanere paralizzati o di intervenire in maniera inconsulta.

2. OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA

Gli obiettivi principali del presente piano di emergenza sono:

� Fornire al personale le necessarie informazioni sulle norme comportamentali da seguire in caso di incendio,

terremoto o pericolo grave;

� Fornire al personale informazioni utili quando bisogna prestare soccorso a persone infortunate;

� Individuare le persone a cui assegnare il compito di organizzare, programmare e verificare le attività

prevenzionali;

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� Assegnare incarichi e compiti al personale specificatamente addestrato;

� Ridurre i pericoli alle persone;

� Circoscrivere e contenere l’evento (in modo da non coinvolgere impianti e/o strutture che a loro volta

potrebbero, se interessati, diventare ulteriore fonte di pericolo) per limitare i danni e permettere la ripresa

dell’attività scolastica al più presto.

Nel fare ciò, si è tenuto conto dei lavoratori ed equiparati dell’Istituto: Dirigente Scolastico; Collaboratori del Dirigente Scolastico; Docenti; Personale A.T.A.; Studenti.

Particolare attenzione, inoltre, è stata posta a quella categoria di lavoratori per i quali, rispetto alla media dei lavoratori, i rischi relativi ad una emergenza possono essere comparativamente maggiori per cause soggettive dipendenti dai lavoratori stessi, come i portatori di handicap.

3. AMBIENTE SCOLASTICO

La distribuzione delle persone fra le varie vie di esodo è determinata in funzione della popolazione presente nell'edificio (Allegati n° 1, n° 2 a e n° 2 b). Le caratteristiche spaziali, distributive e d'uso dell'ambiente scolastico, come si può vedere più dettagliatamente nel punto 6.1 "Norme generali", sono evidenziate nelle relative planimetrie (Allegati n° 3 a, n° 3 b, n° 3 c, e n° 4) sulle quali sono riportati: • Le vie di esodo;

• Le uscite di emergenza;

• I punti di raccolta esterni all'edificio;

• La posizione ed il tipo di attrezzature di spegnimento incendi (estintori, idranti);

• La posizione delle cassette di pronto soccorso;

• La posizione dell'allarme di emergenza;

• La posizione di ciascuna classe e il relativo numero di allievi.

4. DESIGNAZIONE E COMPITI DEGLI INCARICATI DELL'ATTUAZ IONE DEL PIANO DI

EMERGENZA

4.1. Personale docente ed ausiliario In base alle disposizioni di cui all’art. 18 comma 1 lett. b del D. Lgs. 81/2008, il Datore di Lavoro è tenuto a designare i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza. Essi devono essere adeguatamente formati ed essere in numero sufficiente in funzione delle dimensioni e dei rischi specifici dell'Istituto. In quest'anno scolastico sono stati individuati i compiti da assegnare al personale docente e A.T.A. che opera nell'Istituto e sono stati nominati almeno due responsabili per ogni compito o funzione da svolgere in modo da assicurare una continuità della loro presenza. Negli Allegati n° 5 a e n° 5 b sono riportate le squadre addette alla gestione delle emergenze. Negli Allegat1 n° 6 a e n° 6 b sono riportati gli incarichi assegnati al personale dell'Istituto. L'Allegato n° 7 è il modulo utilizzato per la registrazione del controllo periodico di estintori ed idranti.

4.2. Allievi

In ogni classe dovranno essere designati alcuni studenti, scelti dagli stessi, a cui attribuire le seguenti mansioni: 2 studenti apri-fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta;

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2 studenti serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l’insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione; 2 studenti con il compito di aiutare i disabili (ove presenti) ad abbandonare l’aula ed a raggiungere il punto di raccolta prestabilito. Oppure, ove non presenti disabili, con il compito di sostituire eventuali alunni apri-fila o serra-fila assenti. Tali incarichi vanno sempre eseguiti sotto la diretta sorveglianza del docente. Una volta individuati gli studenti che svolgeranno questi compiti per ogni specifica classe, in ogni aula saranno affissi i rispettivi nominativi secondo il modello allegato (Allegato n° 12 ) e, inoltre, si provvederà ad allegare copia dell’elenco completo degli incaricati di tutte le classi al presente piano di emergenza (Allegati n° 8 a, n° 8 b, n° 8 c).

5. NORME DELL'EMERGENZA

Le norme di seguito elencate, non rappresentano la totalità delle regole che si devono rispettare all'interno dell'Istituto. La loro applicazione non esclude l'uso del "buon senso e delle principali regole e pratiche standard di sicurezza". Sono state suddivise in: • Norme generali;

• Procedure operative;

• Norme di comportamento in caso di emergenza.

5.1. Norme generali

� In ogni aula ed in ogni piano, in prossimità delle scale ed in ogni corridoio dell'edificio, sono affissi:

• Un cartello riportante le specifiche "Norme di Comportamento in caso di Emergenza";

• La planimetria del piano, sulla quale sono indicate: la posizione di chi osserva, l'ubicazione delle

attrezzature antincendio e delle cassette di pronto soccorso, le vie di esodo, le uscite di emergenza, i punti

di raccolta esterni all'edificio, la posizione dell'allarme di emergenza.

� Le uscite di emergenza devono essere sempre sgombre da qualsiasi ostacolo.

� Nell'Albo della Sicurezza dell'Istituto sono riportate le informazioni relative a:

• Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.);

• Nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.);

• I nominativi degli Incaricati della Gestione delle Emergenze (G.E.);

• Gli indirizzi ed i numeri di telefono di pronto intervento che devono essere utilizzati in casi di emergenza

(Allegato n° 9);

� È fatto divieto a tutto il personale di compiere di propria iniziativa, manovre e lavori che non siano di loro

competenza e che possano causare danni alla propria ed altrui incolumità.

� Non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza e di protezione senza autorizzazione.

� È vietato ostruire e/o bloccare le attrezzature antincendio e le strade con materiali, automezzi ecc.

� Tutti i lavoratori dovranno usare con cura i dispositivi di sicurezza.

� È’ severamente vietato fumare nelle aree in cui è affisso il relativo cartello di divieto.

� Ciascun dipendente deve conservare la sua area di lavoro pulita ed ordinata, considerando tale pratica come

parte integrante del proprio lavoro.

� È vietato parcheggiare gli autoveicoli nelle zone non destinate a tale scopo.

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� Le imprese esterne che svolgono attività lavorativa (installazione, manutenzione, ecc.) all'interno dell'Istituto

vengono sollecitate a prendere visione delle "Norme di comportamento in caso di emergenza".

5.2. Procedure operative

Le procedure previste nel presente piano possono considerarsi valide per tutti i possibili rischi identificati e, affinché il piano garantisca la necessaria efficacia, tutti (Dirigente Scolastico, personale docente, personale A.T.A., allievi) dovranno rispettare le seguenti regole:

• esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza;

• osservanza del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli allievi per salvaguardarne l’incolumità;

• abbandono dell’edificio solo ad avvenuta evacuazione di tutti gli allievi.

Per raggiungere tale scopo, oltre agli incarichi assegnati, ognuno dovrà seguire determinate procedure.

5.2.1. Il Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dal “Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione”, dovrà vigilare sulla corretta applicazione: � dell’ordine di servizio relativo al controllo della praticabilità delle vie d’uscita;

� delle disposizioni inerenti l’eliminazione o la riduzione, entro i limiti previsti dalle disposizioni vigenti, dei

materiali infiammabili;

� dell’addestramento del personale all’uso corretto di estintori ed altre attrezzature per fronteggiare l’inizio di

una emergenza.

Infine avrà cura di richiedere all’Ente Locale competente, con tempestività, gli interventi necessari ad assicurare la funzionalità e la manutenzione: � dei dispositivi d’allarme;

� dei mezzi antincendio;

� di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza.

5.2.2. Il personale docente

Il personale docente deve: � informare adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel

piano di emergenza al fine di assicurare l’incolumità a se stessi ed agli altri;

� illustrare periodicamente il piano di emergenza e tenere lezioni teorico pratiche sulle problematiche derivanti

dall’instaurarsi di una situazione di emergenza nell’ambito dell’edificio scolastico;

� intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico;

� controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano correttamente i compiti;

� in caso di evacuazione dovranno portare con sé il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze

ad evacuazione avvenuta;

� una volta raggiunta la zona di raccolta farà pervenire alla direzione delle operazioni, tramite i ragazzi

individuati come serra-fila, il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati,

su eventuali dispersi e/o feriti. Copie in bianco di tale modulo, pronte all'uso, dovranno sempre essere

custodite all’interno del registro (Allegato n° 10);

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� gli insegnanti di sostegno, con l’aiuto, ove occorra, di alunni o di altro personale cureranno le operazioni di

sfollamento unicamente dello o degli alunni disabili loro affidati. Considerate le oggettive difficoltà che

comunque qualsiasi tipo di handicap può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno

predisporre la loro uscita in coda alla classe.

5.2.3. Il personale A.T.A.

Il personale A.T.A. deve osservare scrupolosamente i compiti attribuiti in funzione dell'incarico ricevuto. Uno o più collaboratori scolastici provvederanno a disattivare gli impianti (energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico). Gli incaricati specifici provvederanno ad attivare gli estintori e/o gli idranti, altri controlleranno la praticabilità delle vie di uscita, altri controlleranno che nei vari piani dell’edificio tutti gli alunni siano sfollati (in particolare: servizi e laboratori). Nel complesso, tutto il gruppo di persone che fa parte della squadra di emergenza (G.E.) si attiverà secondo le istruzioni fornite.

5.2.4. Gli allievi

Dovranno adottare il seguente comportamento, appena avvertito il segnale d’allarme: � interrompere immediatamente ogni attività;

� mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo;

� tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.);

� disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà aperta dai due compagni designati

come apri-fila e chiusa dai due serra-fila);

� rimanere collegati tra di loro;

� seguire le indicazioni dell’insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze;

� camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni;

� collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento;

� attenersi scrupolosamente a quanto ordinato dall’insegnante nel caso si verifichino contrattempi che

richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano;

� gli alunni fuori classe al segnale di allarme si dispongono in coda alla fila più prossima al punto in cui si

trovano per poi ricongiungersi, una volta evacuati, con gli alunni della propria classe.

6. 3. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA.

Ogni evento, suscettibile di porre in grave ed immediato pericolo il personale (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi), deve immediatamente essere: ⇒ segnalato al seguente n° di telefono interno: 200 (Centralino) tramite gli interfoni dislocati nei diversi punti

dell'Istituto;

⇒ segnalato agli addetti alla gestione delle emergenze.

6.1.1. Norme di comportamento in caso di evacuazione

Le seguenti istruzioni di sicurezza possono ritenersi generiche, quindi, valide per ogni circostanza. Al verificarsi di una situazione di emergenza, quindi alla diramazione dell’allarme, i lavoratori (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi) devono applicare le seguenti norme comportamentali :

⇒ Evitare ogni forma di panico

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⇒ Interrompere immediatamente ogni attività

⇒ Lasciare tutto l’equipaggiamento (non preoccuparsi di libri, abiti o altro)

⇒ Gli alunni devono incolonnarsi dietro l'alunno con funzione di "apri-fila"

⇒ Assistere eventuali portatori di handicap ed aiutarli a raggiungere un luogo sicuro (se presenti)

⇒ Non spingere, non gridare e non correre

⇒ Seguire il percorso di esodo contrassegnato dall'apposita segnaletica (se non vi è una diversa

indicazione da parte degli addetti alla gestione delle emergenze)

⇒ Eseguire in modo tempestivo eventuali compiti assegnati durante l'organizzazione del piano di

emergenza

⇒ Non compiere di propria iniziativa operazioni che non siano di propria competenza

⇒ Non rientrare nei locali appena evacuati

⇒ Raggiungere la zona di raccolta assegnata

⇒ Segnalare la propria presenza una volta giunti al punto di raccolta

⇒ Non allontanarsi senza autorizzazione dalla zona o punto di raccolta dove verrà fatto l'appello

⇒ Collaborare, oltre che con gli addetti alla gestione delle emergenze, anche con i soccorritori esterni

⇒ Mantenere la calma

6.1.2. Norme di comportamento in caso di incendio

⇒ Mantenere la calma

⇒ Se l’incendio si è sviluppato nella propria classe, uscire subito chiudendo la porta

⇒ Avvisare gli addetti alle gestione delle emergenze (oppure telefonando al numero interno 200)

fornendo le indicazioni inerenti il proprio nome, l'ubicazione del locale interessato ed il tipo di evento

rilevato

⇒ Attendere l'arrivo dell'incaricato evitando di creare panico

⇒ Allontanarsi dall'area interessata, all'arrivo dell'incaricato, portandosi in prossimità delle scale di

emergenza

⇒ Se l’incendio si è sviluppato all'esterno della propria classe ed il fumo rende impraticabili le scale ed

i corridoi, chiudere bene la porta e cercare di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati per

impedire l'entrata del fumo

⇒ Aprire la finestra e, senza sporgersi troppo, manifestare la propria presenza ai soccorsi esterni

⇒ Se il fumo rende difficile la respirazione, filtrare l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e

sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto)

6.1.3. Norme di comportamento in caso di terremoto

Se si è nell'edificio: ⇒ Mantenere la calma

⇒ Non precipitarsi fuori

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⇒ Restare in classe e ripararsi sotto il banco, sotto l’architrave della porta o vicino ai muri portanti

⇒ Allontanarsi dalle finestre, dalle porte con vetri, dagli armadi che cadendo potrebbero provocare

ferire

⇒ Se ci si trova nei corridoi o nel vano delle scale, rientrare nella propria classe o in quella più vicina

⇒ Dopo il terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandonare l’edificio e ricongiungersi con gli altri

studenti della propria classe nella zona di raccolta assegnata

Se si è fuori dall’edificio: ⇒ Allontanarsi dall’edificio, dagli alberi, dai lampioni, dalle linee elettriche perché potrebbero cadere

e provocare ferite

⇒ Cercare un posto dove non si ha nulla sopra di se

6.1.4. Norme di comportamento in caso di infortunio

Il primo soccorso non è altro che l'aiuto che si presta ad una o più persone, vittime di un incidente o di un malore, in attesa che intervengano persone più qualificate (addetti al pronto soccorso, infermiere, medico, volontario della croce rossa) pertanto il primo soccorritore deve ricordarsi che non deve sostituirsi a dette figure. Al verificarsi di una situazione di infortunio, i lavoratori (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi) devono applicare le seguenti norme comportamentali :

⇒ Mantenere sempre la calma

⇒ Prima di intervenire, avvisare le persone preposte al "Pronto Soccorso" (oppure telefonando al

numero interno 200 - Centralino) fornendo le indicazioni inerenti il proprio nome, la classe o in ogni

caso il locale dove si è verificato l'infortunio e le condizioni dell'infortunato o del malato

⇒ Allontanare la folla ed i curiosi

⇒ In caso di malore improvviso, liberare l'infortunato da ogni impedimento (sciarpa, cravatta, colletto,

cintura, ecc.) e portarlo con cautela in luogo aerato

⇒ Lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale di

medicazione ed in caso di mancanza d'acqua, pulirsi le mani con un batuffolo di cotone idrofilo

imbevuto di disinfettante o, in mancanza di questo, alcool

⇒ Apprestare i primi aiuti usando le necessarie precauzioni (guanti, mascherine)

⇒ Non somministrare alcolici e/o bevande

⇒ Non somministrare cibo

⇒ Non spostare, caricare, o accompagnare l'infortunato senza aver capito cosa è successo

⇒ Non togliere oggetti estranei dal corpo della vittima

⇒ Non toccare le ustioni

⇒ Non piegare o muovere la testa in caso di frattura (anche sospetta) della colonna vertebrale

⇒ Ma soprattutto, non improvvisarsi medici o infermieri.

Le "Norme di Comportamento in caso di Emergenza" sono riportate nell'Allegato n° 11.

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6.4. Assegnazione uscite di emergenza

Le uscite di emergenza della SEDE PRINCIPALE sono numerate in modo progressivo a partire dal piano terra lato Nord-Est (ingresso principale). In totale l’Istituto è fornito di 30 uscite di emergenza e di 2 scale interne (A e B). Il presente Piano prevede una evacuazione ripartita sulle varie uscite di emergenza tenendo conto della minore distanza da percorrere e del carico complessivo di persone per ogni uscita. In qualsiasi situazione di emergenza, i lavoratori (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi), a seconda del luogo in cui si trovano in quel particolare momento, dovranno seguire i percorsi di esodo contrassegnati dall'apposita segnaletica (se non vi è una diversa indicazione da parte degli addetti alla gestione delle emergenze) ed utilizzare le uscite di emergenza di seguito riportate.

6.4.1. Piano Terra

SEDE PRINCIPALE

Le persone che si trovano nell’ufficio del Dirigente Scolastico, nell’ufficio del Vicario, negli uffici di Segreteria e le persone che si trovano nel locale dove è ubicato il centralino utilizzeranno le uscite n° 1 e n° 2 (ingresso principale). Le persone che si trovano nella sala docenti utilizzeranno le uscite n° 1 e n° 2, oppure la uscita n° 5. Le persone che si trovano nei servizi vicini all’ufficio del Dirigente Scolastico utilizzeranno l’uscita n° 4. Le persone che si trovano nei Laboratori n° 1, 2 , 3 e 4 utilizzeranno l’uscita n° 5, o eventualmente possono utilizzare, rispettivamente, le uscite n° 6, 7, 8 e 9. Le persone che si trovano nei Laboratori n° 5, 6 e 7 utilizzeranno l’uscita n° 13 o, eventualmente, possono utilizzare, rispettivamente, le uscite n° 9, 10, 11 e 12. Le persone che si trovano nei servizi vicino al laboratorio n° 1 oppure nei servizi vicino al laboratorio n° 7, utilizzeranno, rispettivamente, le uscite n° 5 e n° 13. Le persone che si trovano nell’aula V C utilizzeranno l’uscita n° 13. Le persone che si trovano nel Laboratorio di Fisica (ex lab. Tecnologie Alimentari) o in quello ex Metodologie Operative, ove si trova la classe IV D, utilizzeranno l’uscita n° 13 oppure, eventualmente possono utilizzare, rispettivamente, le uscite n° 18 e n° 19. Le persone che si trovano nell’ aula della classe III C, oppure nei servizi vicino alla Palestra, utilizzeranno l’uscita n° 14 o n° 15. Le persone che si trovano nell’aula di esercitazioni motorie (Palestra), utilizzeranno le uscite n° 16 e 17 ed eventualmente le uscite n° 14 e 15.

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6.4.2. PIANO

PRIMO

SEDE PRINCIPALE

Le persone che si trovano nella classe 2° C, nel Laboratorio Linguistico Outsourcing Commerciali, nel Laboratorio Linguistico Multimedia le, utilizzeranno l’uscita di emergenza n° 22. le persone che si trovano nella Biblioteca, nei servizi vicini alla scala A, nelle aule delle classi 2° G, 1° C, 1° A, 1° B e nei servizi vicini all’aula della classe 2° G, utilizzeranno la scala A per scendere al Piano Terra e quindi l’uscita n° 5. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 1° G , 1° D, 1° A grafico e nei servizi vicini all’aula della classe 1 A grafico, utilizzeranno la scala B per scendere al Piano Terra e quindi l’uscita n° 13. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 2 A grafico, 2 B , 2 A , utilizzeranno la scala B per scendere al piano terra e quindi l’uscita n° 13. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 2 D, 2 E e nel locale Archivio e nell’appartamento del custode, utilizzeranno l’uscita n° 24 e quindi la scala esterna di emergenza C che porta vicino al punto di raccolta A.

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Piano Secondo SEDE PRINCIPALE

Le persone che si trovano nelle aule delle classi 5° D , 5° G , 4° G , 3° G, 5° A grafico, 3° B, 4° C e quelle che si trovano nei servizi vicini all’aula della classe 3° G, nei servizi vicini alla scala A , nel Laboratorio Multimediale, nell’aula di grafica e comunicazione e dell’ufficio tecnico utilizzeranno la scala A per scendere al Piano Terra e quindi l’uscita n° 4 o n° 5. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 4° A grafico, 5° A grafico, 3° D, 5° F, 3° A, 4° A e quelle che si trovano nei servizi vicini all’aula della classe 4° A grafico, utilizzeranno la scala interna B per scendere al Piano Terra e quindi l’uscita n° 13. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 5° A, 4° B, 5° B, 4° E, 5° E, nell’aula 17 e nei servizi vicini all’aula della classe 5° B utilizzeranno l’uscita n° 27 e quindi la scala esterna di emergenza C che porta all’esterno dell’edificio vicino al punto di raccolta A. Le persone che si trovano nell’Auditorium utilizzeranno l’uscita n° 26, quindi la scala esterna di emergenza D che porta all’esterno dell’edificio vicino al punto di raccolta A, o le uscite n° 20 e 21 del Piano Terra. In caso di necessità possono essere utilizzate anche la UE n. 28 (permette di accedere alla scala esterna D) e le UE n. 27 , che mediante la scala B porta al piano terra all’uscita di emergenza n° 13. I punti di raccolta individuati sono due: punto A e punto B. Il punto A corrisponde al centro del piazzale interno del cancello automatico di viale Mancini. Il punto B corrisponde all’angolo nord-est dell’Istituto, posto immediatamente a sinistra uscendo dall’ingresso principale.

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Plesso di Piazza Cappello: Le uscite di emergenza del Plesso di Piazza Cappello sono in totale 5 con una scala interna ed una scala esterna.

Seminterrato ed esterno: Le persone che si trovano nel bar e nell’archivio saliranno le scale e utilizzeranno l’uscita n° 1 del piano rialzato per portarsi sulla piazza. Le persone che si trovano nel laboratorio di biologia molecolare e quelle che si trovano nel cortile adibito in parte a palestra usciranno dal cancello automatico e andranno, girando a destra, sulla piazza.

Piano rialzato: Le persone che si trovano in bidelleria e nell’aula 3° B utilizzeranno l’uscita principale (uscita di emergenza n° 1); le persone che si trovano nei laboratori: d’informatica e di chimica/microbiologia potranno utilizzare l’uscita principale passando dalla bidelleria o rispettivamente le uscite d’emergenza n° 3 e n° 4 passando dal cortile e dal cancello automatico per portarsi sulla piazza. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 1° A, 5° C, 2° B, e nell’aula tennis da tavolo (aula sala giochi) utilizzeranno l’uscita di emergenza n° 2. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 1 B, 5° A, 2° A, aula associazione trapiantati, nell’aula trattamenti testi e i servizi utilizzeranno l’uscita principale (n° 1) per portarsi sulla piazza. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 3° A serale, 4° A serale e 5° A serale utilizzeranno l’uscita principale per portarsi sulla piazza.

Piano primo Plesso di piazza Cappello

Le persone che si trovano nella classe 4° A, 3° A e 4° B, 5° B e quelle presso i servizi utilizzeranno l’uscita di emergenza n° 5 ed attraverso le scale esterne ed il cancello automatico andranno nel punto di raccolta (piazza Cappello). Le persone che si trovano nell’aula docenti, nell’ufficio del Dirigente Scolastico, nella Biblioteca e nell’aula magna, nel laboratorio d’informatica, nell’aula del collaboratore del Dirigente Scolastico utilizzeranno le scale interne per portarsi all’esterno.

7. GESTIONE DELL'EMERGENZA

Il Dirigente Scolastico, o il suo sostituto, ha il compito di gestire le situazioni di emergenza. A lui spetta: ⇒ La decisione di attivare l'allarme

⇒ Il coordinamento delle operazioni di evacuazione del plesso scolastico

⇒ Dopo le opportune valutazioni, la decisione di comunicare la fine dell'emergenza

Per il Plesso di piazza Cappello, il compito di gestire le situazioni di emergenza, sono affidata all’ASPP, o suoi sostituti.

7.1. La decisione di attivare l'allarme

In caso di situazione di grave pericolo, che richiede l’abbandono immediato dei locali, sarà diramato dal personale che per primo viene a conoscenza dell’evento. È consentita la diramazione dell’allarme senza ricorrere immediatamente al Dirigente Scolastico nei seguenti casi: • incendi di grosse dimensioni;

• evacuazione successiva ad una scossa di terremoto;

• fughe di gas di notevole entità.

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Non è necessario dar luogo all’evacuazione dell’edificio nei seguenti casi: • principio d’incendio che può essere spento con l’uso degli estintori in dotazione;

• situazioni confinate che non creino pericolo.

In ogni caso una volta deciso, l’ordine di evacuazione sarà impartito secondo le seguenti modalità: • comunicazione verbale attraverso l'impianto di diffusione audio;

• suono intermittente della campanella (cinque squilli consecutivi della durata di un secondo da ripetere per tre

volte ad intervalli di tre secondi);

• uso del megafono in dotazione nel caso di impossibilità di utilizzare i sistemi su menzionati.

• qualora dovesse porsi la necessità di comunicare l’ordine di evacuazione a voce, aula per aula, sarà cura del

personale A.T.A. assicurare tale servizio.

7.2. Il coordinamento delle operazioni di evacuazione del plesso scolastico

Appena avvertito l’ordine di evacuazione le persone presenti nell’edificio dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo per quanto possibile, la massima calma. Tutti gli addetti alla gestione delle emergenze si attiveranno secondo i compiti assegnati. Il centralino funziona come punto di raccolta delle informazioni che pervengono da ogni parte dell'Istituto. Di fronte ad ogni evento suscettibile di porre in grave ed immediato pericolo il personale (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi) il centralinista richiederà l'intervento dei Vigili del Fuoco oppure, in caso d'infortunio, l'intervento dell'ambulanza. Gli indirizzi ed i numeri di telefono di pronto intervento che devono essere utilizzati in casi di emergenza sono riportati nell'Allegato n° 10 che viene affisso anche nella stanza dove è ubicato il centralino. L’efficacia di una chiamata di soccorso dipende soprattutto dalle informazioni che questa contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo più idoneo. Ecco, ad esempio, quali sono le cose da dire in una chiamata di soccorso ai Vigili del Fuoco oppure di richiesta di intervento dell'ambulanza: • Luogo dell’incidente/infortunio: comunicare la posizione e le possibilità di raggiungere il luogo

• Descrizione del tipo di incidente/infortunio (incendio, esplosione, malore, cadute, ecc.)

• Entità dell’incidente/infortunio (ha coinvolto un aula, un laboratorio, un allievo, più persone, ecc.)

• Tipo di attività e materiali coinvolti (nel caso di incendio)

• Presenza di feriti

• Segnalare, se richiesto, le condizioni dei feriti/infortunati

• Indicare all'arrivo dei VVF o dell'ambulanza il luogo dove si trovano le persone da soccorrere

Lo schema che segue può tornare utile per fornire tali informazioni: Sono………………………………………………………………………………………….

(nome e qualifica) Telefono dalla scuola………………………………………………………………….……..

(nominativo della scuola) Ubicata in……………………………………………………………………………..……...

(città , via, n° civico e telefono) Nella scuola si è verificato………………………………………………………………...…

(descrizione sintetica della situazione) Sono coinvolte………………………………………………………………………………..

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(indicare eventuali persone coinvolte) Condizioni…………………………………………………………………………….………

(segnalare le condizioni dei feriti/infortunati) I telefoni che possono essere utilizzati per richieste di pronto intervento, oltre al centralino, sono: il telefono del Direttore S.G.A., del Dirigente Scolastico, eventuali telefoni cellulari disponibili. Nel caso di richiesta di intervento dei VVF, al loro arrivo gli addetti alla G.E. si metteranno a loro disposizione fornendo anche informazioni in merito a: • azioni già effettuate;

• percorso per portarsi in prossimità dell'incendio;

• dotazione ed ubicazione dei mezzi di estinzione;

• ubicazione degli interruttori elettrici di alimentazione;

• piante del fabbricato;

• illuminazione di sicurezza;

• conformazione dei luoghi, delle vie di esodo e delle uscite di emergenza.

7.3. Dopo le opportune valutazioni, la decisione di comunicare la fine dell'emergenza

Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dall'R.S.P.P., dopo aver valutato il "fine pericolo", congederà i componenti addetti alla G.E. e comunicherà ai docenti ed agli allievi la fine dell'emergenza.

8. INFORMAZIONE E FORMAZIONE

È opportuno fornire agli studenti un'informazione costante sulle problematiche riguardanti il verificarsi di una situazione di emergenza, attraverso lezioni che lo stesso personale docente può svolgere, previa acquisizione dei concetti base. L’aspetto teorico può essere riferito fondamentalmente ai seguenti argomenti: concetto di emergenza, concetto di panico e misure per superarlo adottando comportamenti adeguati, cos'è e come è strutturato il piano di evacuazione , identificazione e conoscenza dei percorsi di sfollamento, singoli incarichi previsti dal piano e loro importanza, solidarietà con i più deboli. L’aspetto pratico è riferito sostanzialmente alla verifica dell’apprendimento dei comportamenti in caso di emergenza da effettuarsi con una o più tipologie delle seguenti esercitazioni pratiche: • prove parziali effettuate senza preavviso, senza allertamento degli Enti esterni e senza evacuazione totale

dell’edificio;

• prove generali che comportano l’evacuazione dell’edificio, il trasferimento nei punti di raccolta senza

attivazione degli Enti esterni;

• prove generali che comportano l’evacuazione dell’edificio, il trasferimento nei punti di raccolta e l’attivazione

degli Enti esterni.

Al termine di ogni esercitazione pratica le singole classi dovranno effettuare, sotto la guida degli insegnanti, l’analisi critica dei comportamenti tenuti al fine di individuare e rettificare atteggiamenti non idonei emersi durante la prova. Nel corso dell'anno scolastico dovranno essere effettuate almeno due prove di evacuazione.

9. SEGNALETICA DI SICUREZZA

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Ciascun lavoratore deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni ed alle prescrizioni imposte dalla segnaletica di sicurezza presente, oppure che potrebbe essere utilizzata quando vengono effettuati particolari lavori, sul luogo di lavoro. Qui di seguito si riporta la segnaletica d’uso comune, con descrizione del relativo significato.

9.1. Cartelli di salvataggio

Sono segnali che forniscono indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio. Essi presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma quadrata o rettangolare; � pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello).

Percorso/Uscita di emergenza

Direzione da seguire (Segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono)

Pronto soccorso Lavaggio per occhi Telefono per Salvataggio e

Pronto soccorso

9.2. Cartelli di segnalazione delle attrezzature antincendio

Presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma quadrata o rettangolare; � pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello).

Lancia antincendio Idrante Estintore Valvola rete metano

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Direzione da seguire (Cartello da aggiungere a quelli che precedono)

9.3. Cartelli di divieto

Sono segnali che vietano un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo. Essi presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma rotonda; � pittogramma nero su fondo bianco; � bordo e banda rossi.

Vietato fumare o usare fiamme

libere

Divieto di accesso alle persone

non autorizzate

Divieto di spegnere con acqua

Acqua non potabile Non toccare

9.4. Cartelli di prescrizione

Sono segnali che prescrivono un determinato comportamento da adottare. Presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma rotonda, � pittogramma bianco su fondo azzurro (l'azzurro deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello)

Protezione obbligatoria

degli occhi Protezione obbligatoria

delle vie respiratorie Obbligo generico (con cartello supplementare)

Guanti di protezione obbligatoria

9.5. Cartelli di avvertimento

Sono segnali che avvertono l'esistenza di un rischio o pericolo e presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma triangolare, � pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50 % della superficie del

cartello)

Materiale

infiammabile o alta temperatura (Ρ)

Materiale esplosivo Radiazioni non

ionizzanti Sostanze velenose

Sostanze corrosive Materiali radioattivi Materiale comburente Tensione elettrica

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pericolosa

Rischio biologico Sostanze nocive

o irritanti Raggi laser Pericolo generico

Campo magnetico Pericolo di inciampo Caduta con dislivello

(Ρ) In assenza di un controllo specifico per alta temperatura.

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10. ALLEGATI

� Dati dell’Istituto e popolazione scolastica (Allegato n° 1)

� Descrizione Plessi e relativa popolazione scolastica (Allegato n° 2 a Plesso Principale, Allegato n° 2 b Plesso

piazza Cappello)

� Planimetrie Plesso principale (Allegato n° 3 a Piano Terra, Allegato n° 3 b Piano 1°, Allegato n° 3 c Piano

2°)

� Planimetrie Plesso piazza cappello (Allegato n° 4 a piano rialzato, allegato n° 4b piano primo)

� Squadre addette alla gestione delle emergenze (Allegato n° 5 a Plesso principale, Allegato n° 5 b Plesso piazza

Cappello)

� Incarichi assegnati al personale dell'Istituto (Allegato n° 6 a Plesso principale, Allegato n° 6 b Plesso piazza

Cappello)

� Modulo per la registrazione del controllo periodico di estintori ed idranti (Allegato n° 7)

� Elenco studenti per classe con funzioni di apri-fila, serra-fila ed aiuto disabili (Allegato n° 8 a Plesso

Principale, 8 b Plesso piazza Cappello corso diurno, Plesso piazza Cappello corso serale 8 c)

� Gli indirizzi ed i numeri di telefono di pronto intervento che devono essere utilizzati in casi di emergenza

(Allegato n° 9)

� Modulo di evacuazione (Allegato n° 10)

� Norme di Comportamento in caso di Emergenza" (Allegato n° 11)

� Scheda degli alunni incaricati in caso di evacuazione da affiggere in aula (Allegato n° 12)

� Schede riassuntive percorsi di esodo (Allegati 13/1, 13/2, 13/3)

� Verbale di approvazione Piano di emergenza

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(Allegato n° 1) Dati dell’Istituto e popolazione scolastica (Anno scolastico 2015.2016) L’Istituto D’Istruzione Superiore IPSSS “Leonardo Da Vinci” – ITAS “NITTI” ha sede legale in Via Bosco De Nicola 14^ Strada – Cosenza e si compone di due Plessi scolastici tutti di proprietà della Provincia di Cosenza:

- Plesso Principale, Via Bosco De Nicola 14^ Strada – Cosenza - Plesso Piazza Cappello – Cosenza

POPOLAZIONE SCOLASTICA

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 1132 809 323

La popolazione scolastica è così costituita: STUDENTI

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 946 677 269

Gli alunni diversamente abili sono n° 52 (33 femmine e 19 maschi), 2 di essi (1 femmina e un maschio) con problemi di deambulazione. PERSONALE

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 186 132 54

Più precisamente il personale risulta così costituito: N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI DIRIGENTE SCOLASTICO 1 1 DSGA 1 1 CORPO DOCENTE 150 114 36 ASSISTENTI TECNICI 11 6 5 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 9 5 4 COLLABORATORI SCOLASTICI 15 6 9

Per la descrizione dei due Plessi utilizzati e la relativa distribuzione della popolazione scolastica si vedano gli allegati 2a e 2b: (Allegato n° 2a) Descrizione Plesso Principale e popolazione scolastica (2015.2016) La Sede Principale è ubicata Via Bosco De Nicola 14^ Cosenza. L’edificio si sviluppa su tre livelli fuori terra ( Piano Terra, Piano Primo e Piano Secondo) ciascuno della superficie di circa 4.000 mq ed è circondato da un cortile recintato di pertinenza della scuola. Al cortile si accede attraverso due entrate, regolate da cancelli scorrevoli: una, principale, posta sul lato est che da sul Viale Parco; l’altra, secondaria, posta sul lato nord-ovest. La Sede Principale ospita i Corsi IPSSS (Produzioni industriali e artigiane chimico, Servizi Sociali e produzioni industriali e artigiane abbigliamento e moda) con 29 classi e 5 classi di grafica e comunicazione del Nitti (totale 34 classi). POPOLAZIONE SCOLASTICA

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 799 596 203

La popolazione scolastica è così costituita: STUDENTI

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 666 500 166

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PERSONALE

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 134 +1 DS 96 (inclusi ds 1; dsga 1) 37

Più precisamente il personale risulta così costituito: N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI DIRIGENTE SCOLASTICO 1 1 DSGA 1 1 CORPO DOCENTE 103 79 24 ASSISTENTI TECNICI 9 6 3 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 9 5 4 COLLABORATORI SCOLASTICI 11 5 6

(continua allegato n° 2 a) DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA (MAX IPOTIZZABILE)

Piano Alunni di cui Disabili*

Docenti Non docenti

Altri utenti TOTALE

Piano Terra 55+130 labor. 8* 28 18 10 241 Piano 1° 285 18* 26 5 316 Piano 2° 327 11* 32 5 364

* Al Piano terra nella classe V C è presente un’alunna disabile con difficoltà a livello motorio e problemi di deambulazione. Per questa alunna sono stati nominati due lavoratori che le presteranno aiuto in caso di emergenza. Nella classe III D e nella classe II C sono presenti due alunni con problemi di deambulazione ai quali prestano aiuto due lavoratori. La consistenza numerica riportata in tabella è riferita al massimo potenziale affollamento che si può avere, per piano, durante le normali attività svolte nell’Istituto; per il calcolo si è tenuto conto dei possibili spostamenti, anche su piani diversi, delle classi dalle aule nei vari laboratori, nella biblioteca, nella palestra. Per il Piano terra si è ipotizzata anche la presenza di un certo numero di lavoratori e utenti esterni (aula insegnanti, uffici di segreteria, informazioni centralino, bar etc). Anche l’attribuzione delle eventuali uscite di emergenze sono in funzione del massimo affollamento possibile. (Allegato n° 2b) Descrizione Plesso di Piazza Cappello e popolazione scolastica (2015.2016) Il Plesso di piazza Cappello è situato in una zona centrale , il cui edificio costruito il 1929 è stato ristrutturato recentemente e restituito agli alunni il primo settembre 2011. L’edificio si sviluppa su tre livelli fuori terra (Piano rialzato e piano primo e un piano secondo che ospita la scuola media statale G.B.Vico), è presente un seminterrato con un archivio-magazzino ed un bar. All’esterno c’è un cortile adibito in parte a palestra e un corpo di fabbrica adibito a laboratorio ed un altro corpo di fabbrica adibito a centrale termica e serbatoio dell’acqua. Vi si accede attraverso l’entrata principale posta sulla piazza e, dal lato nord-est, da un cancello automatico che porta sul cortile. Ospita corsi diurni: Corso Biologico (11 classi), mentre nel pomeriggio ospita tre classi del corso serale progetto Sirio. (Corso diurno): POPOLAZIONE SCOLASTICA

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 272 180 92

La popolazione scolastica è così costituita: STUDENTI

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 228 148 80

. PERSONALE

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 44 32 12

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Più precisamente il personale risulta così costituito: N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI CORPO DOCENTE 39 31 8 ASSISTENTI TECNICI 2 2 COLLABORATORI SCOLASTICI 3 1 2

DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA (MAX IPOTIZZABILE) Alunni Di cui

Disabili Docenti Non docenti Altri utenti TOTALE

Piano Rialzato

157 4 12 4 2 175

Piano 1° 71 2 10 2 83 (Continua Allegato n° 2 b) (Corso serale): POPOLAZIONE SCOLASTICA

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 61 33 28

La popolazione scolastica è così costituita: STUDENTI

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 52 29 23

. PERSONALE

N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 9 4 5

Più precisamente il personale risulta così costituito: N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI RESPONSABILE PLESSO 1 1 CORPO DOCENTE 8 4 4 COLLABORATORI SCOLASTICI 1 1

DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA (MAX IPOTIZZABILE) Piano rialzato

Alunni Disabili Docenti Non docenti Altri utenti TO TALE

52 5 1 58

Allegato 5 a (Squadre addette al servizio gestione emergenze - a.s.2015.2016)

Sede Principale Via Bosco de Nicola 14^ Strada – Co senza SQUADRA DI EMERGENZA E LOTTA ANTINCENDIO 1 Basile Valerio Collaboratore scolastico 2 Badolato Annarita Assistente tecnico 3 Candreva Graziella Docente 5 Cesati Damiano Collaboratore scolastico 6 Coccimiglio Franco Assistente amministrativo

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7 D’Amico Filomena Docente 8 De Luca Cinzia Docente 9 De Marco Maria Costanza Docente 10 Falsetta Sandro Docente 11 Fortino Roberta Docente 12 Gagliardi Annunziato Assistente amministrativo 13 Gallo Rosalba Collaboratore scolastico 14 Infortuna Mariangela Docente 15 Iuele Antonella Docente 16 Longo Eugenio Carmelo Assistente tecnico 17 Marano Francesco Collaboratore Scolastico 18 Marazita Francesco Collaboratore scolastico 19 Marchese Francesco Assistente tecnico 20 Palmieri Alberto Collaboratore scolastico 21 Perri Gaetano Docente 22 Perri Vito Collaboratore scolastico 23 Reda Adele Collaboratore scolastico 24 Sammarra Giorgio Vincenzo Docente 25 Succurro Saletta Collaboratore scolastico 26 Tavernese Maria Assunta Assistente tecnico 27 Vartuli Pileria Lucia Gisella Collaboratore scolastico

SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO 1 Basile Valerio Collaboratore Scolastico 2 Badolato Annarita Assistente tecnico 3 Marazita Francesco Collaboratore scolastico 4 Muglia Maria Pia Assistente tecnico 5 Lombardi Patrizia Docente 6 Senatore Carmelina Docente 7 Esposito Franca Tea Docente

Allegato 5b (Squadre addette alla gestione emergenze - a.s. 2015.2016) Plesso di piazza Cappello - Cosenza (corso diurno)

SQUADRA DI EMERGENZA E LOTTA ANTINCENDIO 1 Angotti Gennaro Assistente tecnico 2 Carbone Marcella Docente 3 Del Vecchio Gianmaria Assistente tecnico 4 Gargano Gianna Docente 5 Perrotta Franco Collaboratore scolastico 6 Orrico Aldo Collaboratore scolastico 7 Castiglione Anna Maria Docente 8 Salvino Agata Collaboratore scolastico 9 Tenuta Flavia Docente

SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO 1 Angotti Gennaro Assistente tecnico 2 Gargano Gianna Docente 3 Orrico Aldo Collaboratore scolastico 4 Perrotta Franco Collaboratore scolastico 5 Salvino Agata Collaboratore scolastico

Allegato 5 c (Squadre addette alla gestione emergenze - a.s. 2015.2016) Plesso di piazza Cappello – Cosenza (corso serale) Allegato 5c

SQUADRA DI EMERGENZA E LOTTA ANTINCENDIO 1 Lupinacci Dante Collaboratore scolastico 2 Pontesi Pasqualino Docente 3 Quaranta Francesco Docente 4 Sessa Maria Carmela Docente

SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO

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1 Pontesi Pasqualino Docente 2 Dante Collaboratore scolastico

( Allegato 6 a): Incarichi assegnati agli addetti al Servizio gestione emergenze a.s. 2015.2016 Sede Principale – via Bosco De Nicola 14° strada – Cosenza

Incarico

Nominativi

Emanazioned ordine di evacuazione Dirigente Scolastico Suo sostituto Diffusione ordine di evacuazione Dirigente Scolastico Sammarra Giorgio Vincenzo Chiamata di soccorso Coccimiglio Franco, Vartuli Pileria Lucia Gisella Controllo operazioni di evacuazione

• Piano terra • Piano primo • Piano secondo

Sammarra Giorgio Vincenzo, Badolato Annarita, Marchese Francesco, Tavernese Maria Assunta Cesati Damiano, Perri Vito, Reda Adele Marazita Francesco, Palmieri Alberto, Longo Eugenio Carmelo, Basile Valerio

Controllo quotidiano della Praticabità delle vie d’uscita

• Piano terra • Piano primo • Piano secondo

Marchese Francesco, Vartuli Pileria Lucia Gisella Perri Vito, Cesati Damiano Marazita Francesco, Palmieri Alberto

Sorveglianza mensile mezzi e impianti antincendio, di allarme e di sicurezza e controllo interruttori differenziali salvavita

Marchese Francesco

Prevenzione incendi e lotta antincendio, controllo quotidiano mezzi e impianti antincendio

• Piano terra

• Piano primo • Piano secondo

Marano Francesco, Succurro Saletta, Tavernese Maria Assunta, Vartuli Pileria Lucia Gisella Cesati Damiano, Perri Vito Longo Eugenio Carmelo, Palmieri Alberto

Alunna: Verde Maria Venere Alunno: Pisani Pierluigi Alunna: Falcone Sara Alunno: Donnici Alessandro Alunna: Lo Gullo Jessica Alunna: Altomare Lucilla Alunna: Cava Maria Carmela Alunna: Nicoletti Anna Grazia

5° C 4° D 3° C 1° B 5° C 3° G 4° G 4° A gr.

Succurro Saletta, Candreva Graziella Marano Francesco, Falsetta Sandro Badolato Annarita, Iuele Antonella Perri Vito, D’Amico Filomena, Perri Gaetano Tavernese Maria Assunta, Infortuna Mariangela Gallo Rosalba, Fortino Roberta Longo Eugenio Carmelo, De Marco Maria Costanza Basile Valerio, De Luca Cinzia

Interruzione erogazione: • Gas e gasolio • Energia elettrica e acqua

Marchese Francesco Coccimiglio Franco

Controllo apertura porte e cancelli

Coccimiglio Franco, Vartuli Pileria Lucia Gisella

Controllo sistema antifurto

Coccimiglio Franco, Gagliardi Annunziato

Squadra di primo soccorso

Badolato Annarita, Lombardi Patrizia, Marazita Francesco, Muglia Maria Pia, Senatore Carmelina, Esposito Franca Tea, Basile Valerio

(Allegato 6 b): Incarichi assegnati agli addetti al Servizio gestione emergenze a.s. 2015.2016 Plesso di piazza Cappello – Cosenza

Incarico Nominativi Addetto al servizio prevenzione e protezione Gargano Gianna Emanazione ordine di evacuazione e Diffusione ordine di evacuazione

Gargano Gianna

Sostituti: Carbone Marcella

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Chiamata di soccorso Angotti Gennaro, Orrico Aldo Controllo operazioni di evacuazione

Piano rialzato Angotti Gennaro, Gargano Gianna, Del Vecchio Gianmaria Piano primo Salvino Agata, Perrotta Franco

Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita

Piano rialzato Del Vecchio Gianmaria, Orrico Aldo Piano Primo Salvino Agata, Perrotta Franco

Sorveglianza mensile mezzi e impianti antincendio , di allarme , di sicurezza e controllo interruttori differenziali salvavita.

Del Vecchio Gianmaria

Prevenzioni incendi, lotta antincendio, controllo quotidiano mezzi e impianti antincendio

Piano rialzato Gargano Gianna, Angotti Gennaro, Tenuta Flavia, Castiglione Anna Maria Piano primo Carbone Marcella, Salvino Agata

Interruzione erogazione: energia elettrica, acqua

Del Vecchio Gianmaria, Perrotta Franco

Squadra di primo soccorso Angotti Gennaro, Perrotta Franco, Salvino Agata, Castiglione Anna Maria, Orrico Aldo

(Allegato 6 c): Incarichi assegnati agli addetti al Servizio gestione emergenze a.s. 2015.2016 Plesso di piazza Cappello – Cosenza – Corso serale

Incarico Nominativi Addetto al servizio prevenzione e protezione Pontesi Pasqualino Emanazione e diffusione ordine di evacuazione

Pontesi Pasqualino

Controllo operazioni di evacuazione Pontesi Pasqualino, Sessa Maria Carmela

Prevenzione incendi, lotta antincendio, controllo quotidiano mezzi e impianti antincendio

Quaranta Francesco, Lupinacci Dante

Chiamata di soccorso Pontesi Pasqualino Interruzione erogazione Energia elettrica, gas, acqua

Lupinacci Dante, Quaranta Francesco

Controllo quotidiano vie d’uscita e aperture porte e cancello

Quaranta Francesco, Lupinacci Dante

Squadra di primo soccorso Pontesi Pasqualino, Lupinacci Dante

Responsabili del divieto di fumo

Incarico Nominativi Responsabile del divieto di fumo – sede principale Prof.ssa Esposito Franca Tea Responsabile del divieto di fumo – piazza Cappello – corso diurno Prof.ssa Gargano Gianna Responsabile del divieto di fumo – piazza Cappello – corso serale Prof. Pontesi Pasqualino

(Allegato n° 7) Modulo per la registrazione del controllo periodico di estintori ed idranti

n° Tipo Data Piano terra

Data Piano I

Data Piano II

Data Piano terra

Data Piano I

Data Piano II

Data Piano terra

Data Piano I

Data Piano II

1 2 3 4 5 6 7 8

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9 (Allegato n° 8a) Elenco studenti con funzioni di apri-fila, serra-fila ed aiuto diversamente abili Istituto d’Istruzione Superiore IPSSS-ITAS Sede Principale Classi IPSSS (A.S. 2015.2016)

N. Classe Apri-fila Serra-fila Aiuto diversamente abili

1 I A

Rizzuto Maria Vizza Giorgia Fr.sca

Ben Frej Mondher Amine Prezio Marco

Citro Roberta Guzzo Magliocchi Naike

2 II A

Molinaro Noemi Palumbo Giada

Cirolia Vincenzo Elia Maria Erika

Guarino Francesca Marotta Giuseppe

3 III A

Baldino Francesca Caputo Piera

Benvenuto Salvatore Benincasa Mattia

D’Agni Noemi Russo Alessia

4 IV A Mazza Giovanna Tiano Lidia Denise

Spizzirri Barbara Suriano William

Bordas Diana Lucia Corsino Maria Rosaria

5 V A Bartucci Lorella Dodaro Elsy

Contino Marika Morrone Gabriella

De Rose F.sco Antonio Pellegrino Francesca

6 I B

Adimari Marco Imbrogno Daniele

Forte Veronica Greco Pamela

De Bartolo Mariagrazia Greco Pamela

7 II B Preite Marianna Vircillo Jessica

Porco Viviana Rizzo Rachele

Di Benedetto Vincenzo F.sco Sena Ida

8 III B Cai Ruile Gabriele Antonio

Cannella Mattia Celebre Fabio

Elegante Francesco Megali Jonathan

9 IV B Mazzei Danilo Spizzirri Mariafrancesca

Cappone aldo Filice Mario Emanuel

Aiello Cristina Scarcello Fabio

10 V B Lisco Maria Chiara Preite Francesco

Amoroso Pasquale Catalano Alberto

Greco Beatrice Oliva Vittoria

11 I C Bruno Bossio Tiziana Celebre Silvia

Palumbo Isabella Ritacca Orsola

Maggi Noemi Pedace Linda

12 II C D’Andrea Alessia Gaudio Francesca

Scornaienchi Arianna Serravalle Luisa

Curti Marika Vizza Alessia

13 III C Cianni Ludovica Martino Elide

Longo Martina Zicarelli Antonella

Contino Chiara Sparano Deborah

14 IV C Infusino Luna Picarelli Margherita

Rovito Valentina Scarpelli Vanessa

Tolomeo Diana Vadacchino Martina

15 V C Bellizzi Valentina Ida De Lio Michela

Ceramella Anna Giulia Chiappetta Valeria

Garenna Annachiara Settingiano Francesca

16 I D Cesario Erika D’Ambrosio Melania

Canonaco Emanuel Minardi Luca

Bloise Marika Czuba Julia Magdalena

17 II D Bartucci Martina Incutto Noemi

Cucunato Noemi Leonetti Simone

Bruno Rita Domma Siria

18 III D Giuliani Tiziana Nigro Egidia

Costabile Chiara Gaccione Anna

Di Lauro Antonio Triestino Laura

19 IV D Basile Vincenza Falbo Consuelo

Cassano Chiara Mazza Natalia

Citro Anna Maria Iaconetti Annachiara

20 V D Innocente Michela Piattello Stella

Cacozza Ylenia Chiodo Liliana

Coccimiglio Concetta Serena Molinaro Maria Chiara

21 II E Manna Desideria Palermo Giorgia

Ruffolo Davide Spedalieri Jlenia

Bonifacio Rebecca La Terza Valentina

22 IV E De Pasquale Francesca Puntaloro Alba

Garro Rossella Sassu Andrea

Pecora Giada Turco Letizia

23 V E Frijo Giovanna Saullo Federica

D’Alessandro Pileria Pranno Giovanna

Guarnieri Marianna Santelli Lucia

24 V F Ciardullo Simona Filice Lorenza

D’Acri Fabiola Vizza Ida

Amato Teresa Minardi Marianna

25

I G Coscarelli Marzia Smeriglio Giorgia

De Seta Sara Leone Chiara

Russo Arianna Stumpo Martina

26 II G Messina Raffaello Tachita Annamaria

Belsito Vanessa Elvira Covelli Aurora

Iorio Letizia Passarelli Fernanda Aparecida

27 III G Grigore Ruxandra Georgiana Venneri Anna Paola

Montemurro Ylenia Perrotta Concettina

Ferrarese Sabrina Settino Gilda

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28 IV G D’Acri Elvira Maria Sacco Lucia

Costabile Anais Palmieri Alessia Maria

Caruso Maria Grazia Lo Bianco Maria Genny

29

V G Cardamone Katia Pellicori Jessica

Cipriano Sabrina Meringolo Michela

Pascuzzo Lucia Santostefano Mariateresa

30

I A Graf. Abate Mattia Ferrarese Alessio

Covello Simone Saullo Michele

Ferrarese Alex Vetrò Gregorio

31

II A Graf.

Diano Alberto Morrone Thainara

Altomare Mara Francesca Azzinnari Giulia

Baleno Antonio Carbone Francesco

32

III A Graf.

Gencarelli Alessandro Salituro Perla

Farina Mario Pizzini Luca

Cipparrone Fabio Martino Adolfo

33 IV A grafica

Asenon Asen Urso Simone

Cipparrone Antonio Infusino Jonathan

Aloisi Benito Giannuzzi Luca

34

V A grafico

Noto Giovanni Romano Francesco

Locanto Cristian Palumbo Matthias

Bianco Giacomo Vitale Teresa

(Allegato n° 8b) Elenco studenti con funzioni di apri-fila, serra-fila ed aiuto diversamente abili Istituto d’Istruzione Superiore IPSSS-ITAS Sede di Piazza Cappello Diurno e Serale) (2013.2014)

N. Classe Apri-fila Serra-fila Aiuto diversamente abili

1 I A De Stefano Francesca Pia Mosammed Tonnima

Altomare Asia Mauro Manuel

Pizzo Lorenza Santise Filippo

2 II A Iannelli Francesco Minnicelli Chiara

Fiorino Luigi Spadafora Alessandro

Ambrogio Maria Carmela Laratta Andrea

3 III A Greco Francesco Gianluca Leone Maria Paola

Fasanella Simone Salerno Simone

Carnevale Mario Antonio Spadafora Francesco

4 IV A Agrillo Ilaria Esposito Luigi Federico

Elegante Francesco Maida Ginevra

Aquino Rosamaria Greco Concettina

5 V A Palumbo Sonia Pecora Marianna Assunta

Borelli Maria Passarelli Luca Aurelio

Abate Federica Aurora La Banca Alessandra

6 I B Fabiano Angelica Petrone Giuseppe

Mancini Mario Francesco Petramala Isabella Pia

Gabriele Marika Scornaienchi Rebecca

7 II B Corbelli Ludovica Costanzo Emma

Lo Canto Pierfrancesco Nardi Gabriele

Lupo Giada Senise Micaela

8 III B Gencarelli Ilaria Rizzo Eleonora Pia

Grispino Emanuele Iaquinta Giovanni

Luzzi Carmela Pignataro Lucia

9 IV B Giallo Denise Macchione Maria Francesca

Di Fino Luca Esposito Veronica

Patronelli Giuseppe Francesco Fuoco Raffaele

10 V B Medaglia Annalisa Panza Maria Francesca

Aiello Carlo Pellicori Giuseppe

Citino Giusy Gigliotti Maria

11 V C Caputo Emiliano Gabriele Oreste

Cozzolino Lucia Nigro Sara

Biagini Giuseppe Brancati Angelo

(Allegato n° 8c) Elenco studenti con funzioni di apri-fila, serra-fila ed aiuto diversamente abili Istituto d’Istruzione Superiore IPSSS-ITAS Plesso di Piazza Cappello (A.S. 2013.2014) (Corso serale) Sirio

N. Classe Apri-fila Serra-fila Aiuto diversamente abili

1 III A Garritano Zaira Toteda Paola

De Rose Ippolito Antonio Spadafora Patrizia

Giordano Luca Vizza Rosario

2 IV A D’Elia Mirco Guarnieri Salvatore

Cerminara Giovanna Mazzei Michele

Greco Franca Maria Sessa Silvio

3 V A Barone Adelaide Zlami Edison

Cosentino Mariano Spadafora Mirko

Accattato Angelica Lupinacci Carmen

(Allegato 9) Indirizzi e numeri di telefono di pronto intervento che devono essere utilizzati in casi di emergenza

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� Emergenza Incendio • Vigili del Fuoco

Viale della Repubblica n° 56 – 87100 Cosenza

115

� Servizio Pubblico di Emergenza • Polizia – Soccorso Pubblico di Emergenza 113

• Carabinieri – Pronto Intervento 112

� Emergenza Sanitaria

• Unità di Pronto Soccorso (Ospedale Civile dell’Annunziata) Via F. Migliori – 87100 Cosenza

0984 681321

• Centralino (Ospedale Civile dell’Annunziata) Via F. Migliori – 87100 Cosenza

0984 6811

• Emergenza sanitaria 118

• Guardia Medica (Unità di Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile dell’Annunziata) Via F. Migliori – 87100 Cosenza

0984 681111

• Guardia Medica notturna e festiva Via Zupi, 19 – 87100 Cosenza

0984 31831

� ASL territorialmente competente

• Ufficio Prevenzione C/da Serra Spiga, 1 – 87100 Cosenza

0984 395116

• Medicina del Lavoro C/da Serra Spiga – 87100 Cosenza

0984 36100

• PMP – Presidio Multinazionale di Prevenzione Via M.te Santo, 123 – 87100 Cosenza

0984 27813

� Ispettorato del Lavoro • Via Asmara n° 3 – 87100 Cosenza 0984 76846 0984 76900

� ISPESL – Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro

• Via F. Spasari n° 3 (Galleria Mancuso) – 88100 Catanzaro

0961 741082

� Soccorso Stradale

• Europ Assistance VAI 803 803

• ACI – Automobile Club d’Italia 116

• Polizia Stradale – Pronto Intervento 0984 894311

� Chiamate Urgenti 197

(Allegato n° 10) Modulo di evacuazione

MODULO DI EVACUAZIONE

CLASSE ………… SEZIONE ……………

DATA: …………………………………….

AL MOMENTO DELL’ORDINE DI EVACUAZIONE LA CLASSE SI TROVAVA: o NELLA PROPRIA AULA SITUATA AL PIANO…………… Corridoio: � nord ; � sud ; � centrale o NEL LABORATORIO DI……………………………..................…………………………………..

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o ALTRO LOCALE (Palestra, Biblioteca, etc.) ……………………………...……………………………………………………………………….

N° TOTALE ALLIEVI

N° ALLIEVI PRESENTI

N° ALLIEVI EVACUATI

N° ALLIEVI DISPERSI

Nome alunni dispersi:

N° ALLIEVI FERITI

Nome alunni feriti:

AREA DI RACCOLTA : (A o B) ………………

Firma allievo serra-fila ………………………… nome e cognome docente………………………….. Firma del docente…………………………..

(Allegato n° 12) Scheda degli alunni incaricati in caso di evacuazione da affiggere nell’aula

SCHEDA DEGLI ALUNNI INCARICATI IN CASO DI EVACUAZIO NE

Anno scolastico 2013.2014 Classe: .............. Sez.: ….... Piano: ................. Corridoio:..........…..

ALUNNI APRI-FILA

1. 2.

ALUNNI SERRA-FILA

1. 2.

ALUNNI DI RISERVA

1. 2.

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• Gli alunni apri-fila, aprono le porte e guidano i compagni verso le aree esterne di raccolta; • Gli alunni serra-fila, assistono i compagni in difficoltà e chiudono la porta del locale che viene

abbandonato, assicurandosi che nessuno sia rimasto indietro (eseguiranno i collegamenti tra l’insegnante e il Coordinatore delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione);

• Gli alunni di riserva aiutano i portatori di handicap o sostituiscono gli incaricati assenti.

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(Allegato n° 11) Norme di Comportamento in caso di Emergenza Ogni evento, suscettibile di porre in grave ed immediato pericolo il personale (Dirigente Scolastico, docenti, personale A.T.A., allievi), deve immediatamente essere: ⇒ segnalato al seguente n° di telefono interno: 200 (Centralino) tramite gli interfoni dislocati nei diversi punti dell'Istituto; ⇒ segnalato agli addetti alla gestione delle emergenze. Norme di comportamento in caso di evacuazione � Evitare ogni forma di panico � Interrompere immediatamente ogni attività � Lasciare tutto l’equipaggiamento (non

preoccuparsi di libri, abiti o altro) � Gli alunni devono incolonnarsi dietro

l'alunno con funzione di "apri-fila" � Assistere eventuali portatori di handicap ed

aiutarli a raggiungere un luogo sicuro � Non spingere, non gridare e non correre � Seguire il percorso di esodo contrassegnato

dall'apposita segnaletica (se non vi è una diversa indicazione da parte degli addetti alla gestione delle emergenze)

� Eseguire in modo tempestivo eventuali compiti assegnati durante l'organizzazione del piano di emergenza

� Non compiere di propria iniziativa operazioni che non siano di propria competenza

� Non rientrare nei locali appena evacuati � Raggiungere la zona di raccolta assegnata � Segnalare la propria presenza una volta

giunti al punto di raccolta � Non allontanarsi senza autorizzazione dalla

zona o punto di raccolta dove verrà fatto l'appello

� Collaborare, oltre che con gli addetti alla gestione delle emergenze, anche con i soccorritori esterni

� Mantenere la calma

Norme di comportamento in caso di incendio � Mantenere la calma � Se l’incendio si è sviluppato nella

propria classe, uscire subito chiudendo la porta

� Avvisare gli addetti alle gestione delle emergenze (oppure telefonando al numero interno 200) fornendo le indicazioni inerenti il proprio nome, l'ubicazione del locale interessato ed il tipo di evento rilevato

� Attendere l'arrivo dell'incaricato evitando di creare panico

� Allontanarsi dall'area interessata, all'arrivo dell'incaricato, portandosi in prossimità delle scale di emergenza

� Se l’incendio si è sviluppato all'esterno della propria classe ed il fumo rende impraticabili le scale ed i corridoi, chiudere bene la porta e cercare di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati per impedire l'entrata del fumo

� Aprire la finestra e, senza sporgersi troppo, manifestare la propria presenza ai soccorsi esterni

� Se il fumo rende difficile la respirazione, filtrare l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto)

Norme di comportamento in caso di terremoto Se si è nell'edificio: � Mantenere la calma � Non precipitarsi fuori � Restare in classe e ripararsi sotto il

banco, sotto l’architrave della porta o vicino ai muri portanti

� Allontanarsi dalle finestre, dalle porte con vetri, dagli armadi che cadendo potrebbero provocare ferire

� Se ci si trova nei corridoi o nel vano delle scale, rientrare nella propria classe o in quella più vicina

� Dopo il terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandonare l’edificio e ricongiungersi con gli altri studenti della propria classe nella zona di raccolta assegnata

Se si è fuori dall’edificio: � Allontanarsi dall’edificio, dagli

alberi, dai lampioni, dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e provocare ferite

� Cercare un posto dove non si ha nulla sopra di se

Norme di comportamento in caso di infortunio � Mantenere sempre la calma � Prima di intervenire, avvisare le persone preposte

al "Pronto Soccorso" (oppure telefonando al numero interno 200 - Centralino) fornendo le indicazioni inerenti il proprio nome, la classe o in ogni caso il locale dove si è verificato l'infortunio e le condizioni dell'infortunato o del malato

� Allontanare la folla ed i curiosi � In caso di malore improvviso, liberare

l'infortunato da ogni impedimento (sciarpa, cravatta, colletto, cintura, ecc.) e portarlo con cautela in luogo aerato

� Lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale di medicazione ed in caso di mancanza d'acqua, pulirsi le mani con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool

� Apprestare i primi aiuti usando le necessarie precauzioni (guanti, mascherine)

� Non somministrare alcolici e/o bevande � Non somministrare cibo � Non spostare, caricare, o accompagnare

l'infortunato senza aver capito cosa è successo � Non togliere oggetti estranei dal corpo della

vittima � Non toccare le ustioni � Non piegare o muovere la testa in caso di frattura

(anche sospetta) della colonna vertebrale � Ma soprattutto, non improvvisarsi medici o

infermieri.

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Approvato da: ASPP ITAS “Nitti” di piazza Cappello:

Prof.ssa Gianna Gargano Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza:

Sig. Domenido De Simone Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione:

Prof. Francesco Nardo

Il Dirigente Scolastico

Graziella Cammalleri

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