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Prof. S.F. Mingiardi UNITEL SEREGNO L’Intelligenza Psicologia Generale Secondo corso

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Prof. S.F. MingiardiUNITEL

SEREGNO

L’Intelligenza

Psicologia GeneraleSecondo corso

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Cosa vuol dire essere intelligenti?

L’intelligenza (dal lat. inter – lègere = leggere tra) la si può intendere come:

• Insieme di caratteristiche diverse per valore e grado

• Insieme di abilità caratterizzanti culture diverse

-

Intelligenza

Articolo Cavalli-Sforza

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Alle origini del concetto di intelligenza

Nella storia del pensiero occidentale la riflessione sul concetto di

intelligenza si è sviluppata tra due coppie di dicotomie:

Intelligenza unica

Intelligenza molteplice

Intelligenza innata

e immutabile

Intelligenza legata

all’ambiente e coltivabile

Ogni assunto ha implicazioni notevoli sulla definizione e sulle

funzioni dell’intelligenza, sulla sua misurazione, oltre che sulla

progettazione delle attività formative.

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Intelligenza: quale definizione?

Come possiamo definire l’intelligenza?

Partiamo da una riflessione di Edoardo Boncinelli:

[L’intelligenza è] «Capacità di vedere connessioni e legami significa-tivi

tra cose diverse, anche molto distanti tra di loro.

Una conseguenza quasi immediata può essere la capacità di cogliere

l’essenza di una situazione, reale o immaginaria, e vederne tutte le

implicazioni. (…)

Questo può condurre tanto alla risoluzione di un problema quanto alla

capacità di cavarsela egregiamente nella vita. (…)

La persona di grande intelligenza risolve brillantemente i problemi che le

vengono posti. Quella di intelligenza eccezionale i problemi se li pone da

sola». (E. Boncinelli, Il cervello, la mente e l’anima, 1999).

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Come possiamo definire l’intelligenza?

Excursus storico

Gli studi condotti da Alfred Binet (1895; 1905) sul comportamento intelligente lo portarono a sottolineare il carattere attivo dell’intel-ligenza. Tre sono le caratteristiche dei processi mentali da lui eviden-ziate:

• la tendenza a mantenere la direzione presa senza lasciarsi distrarre o fuorviare.

• la capacità di adattare i mezzi agli scopi.

• la capacità di autocritica e l’insoddisfazione per le soluzioni parziali che non chiariscono realmente il problema.

Intelligenza: quale definizione?

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Come possiamo definire l’intelligenza?

Excursus storico

Gli studi di Charles Spearman (1904) sostengono la teoria del mini-mo dei fattori, secondo la quale l’intelligenza consiste in 2 tipi di fattori:

• fattore generale “g”: maggiore è g, più intelligente è il sogget-to

• fattore specifico “s”: dei domini di conoscenza come il verbale, il quantitativo, lo spaziale.

Intelligenza: quale definizione?

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Come possiamo definire l’intelligenza?

Excursus storico

• Questo modello fu messo in discussione verso la fine degli anni '30 da Luis Leon Thurstone, il quale non trovò un fattore genera-le ma tanti fattori che corrispondevano a sei abilità indipendenti che chiamò abilità primarie:

1. comprensione verbale, 2. memoria, 3. fluidità verbale, 4. ragionamento, 5. capacità numeriche, 6. velocità percettiva, 7. visualizzazione spaziale.

Intelligenza: quale definizione?

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Come possiamo definire l’intelligenza?

Excursus storico

• L'espistemologia genetica di Jean Piaget (1950) ha permesso un notevole sviluppo dello studio dell'intelligenza, che, dall'autore, è vista come un processo di adattamento all'ambiente fisico e sociale, si organizza sulla base di strutture cognitive e nuove funzioni in relazione all'esperienza e al ragionamento; è spinta inoltre da motivazioni primarie e dal bisogno di conoscere.

Lo sviluppo dell’intelligenza è articolato in quattro fasi o stadi:

• intelligenza senso-motoria (dalla nascita fino a 18/20 mesi);• intelligenza pre-operatoria o pensiero intuitivo (fino a circa 7

anni);• intelligenza operativa concreta (fino all'adolescenza);• intelligenza operativa formale o astratta.

Intelligenza: quale definizione?

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Come possiamo definire l’intelligenza?

Excursus storico

L' Un modello multidimensionale dell'intelligenza è quello di James Cattel (anni '70) che distinse due tipi di intelligenza: l'intelligenza fluida e l'intelligenza cristallizzata.

• L'intelligenza fluida consiste nella capacità di percepire le relazioni, indipendentemente da un esercizio o un apprendi-mento avvenuti in precedenza.

• L'intelligenza cristallizzata, invece, è la tendenza ad appli-care soluzioni secondo schemi di passate esperienze.

Robert Sternberg (1987) ha proposto invece una teoria tripartita, incentrata su: capacità analitiche, creative, sintetiche e pratiche, includendo anche le variabili di motivazione e personalità.

Intelligenza: quale definizione?

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Howard GARDNER (1943) ritiene che il cervello abbia sviluppato, nel corso dell’evoluzione, dispositivi diversi di elaborazione della informazione che corrispondono a nove facoltà multiple e distinte(1983, 1999):

1. Intelligenza Linguistica: è l'intelligenza legata alla capacità di utilizzare un vocabolario chiaro ed efficace. Possono averla poeti, scrittori, linguisti, filologi, oratori.

2. Intelligenza Logico-Matematica: coinvolge sia l'emisfero cerebrale sinistro, che ricorda i simboli matematici, che quello di destra, nel quale vengono elaborati i concetti. È l'intelligenza di Albert Einstein. La possiedono solitamente scienziati, ingegneri, tecnologi.

3. Intelligenza Spaziale: concerne la capacità di percepire forme ed oggetti nello spazio. La possiedono scultori, pittori, architetti, ingegneri, chirurghi ed esploratori.

Una teoria modulare (T.I.M.)

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4. Intelligenza Corporeo-Cinestesica: chi la possiede ha una padronanza del corpo che gli permette di coordinare bene i movimenti. Ce l'hanno in misura peculiare ballerini, coreografi, sportivi, artigiani.

5. Intelligenza Musicale: è la capacità di riconoscere l'altezza dei suoni, le costruzioni armoniche e contrappuntistiche.

La possiedono prevalentemente musicisti e cantanti.

6. Intelligenza Interpersonale: riguarda la capacità di comprendere gli altri, le loro esigenze, le paure, i desideri nascosti, di creare situazioni sociali favorevoli e di promuovere modelli sociali e personali vantaggiosi. È presente in maggior misura in politici, leader, imprenditori di successo, psicologi.

Una teoria modulare (T.I.M.)

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7. Intelligenza Intrapersonale: riguarda la capacità di comprendere la propria individualità, di saperla inserire nel contesto sociale per ottenere risultati migliori nella vita personale, e anche di sapersi immedesimare in ruoli e sentimenti diversi dai propri. Non è prerogativa di qualcuno, benché la possiedano, in particolare, gli attori.

8. Intelligenza Naturalistica: consiste nel saper individuare determinati oggetti naturali, classificarli in un ordine preciso e cogliere le relazioni tra di essi. Un esempio di questa intelligenza è Charles Darwin. È l'intelligenza tipica di biologi, astronomi, antropologi, medici.

9. Intelligenza Esistenziale: rappresenta la capacità di riflettere consapevolmente sui grandi temi dell'esistenza, come la natura dell'uomo, e di ricavare da sofisticati processi di astrazione delle categorie concettuali che possano essere valide universalmente. È tipica dei filosofi , degli psicologi e in parte anche dei fisici.

Una teoria modulare (T.I.M.)

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Sebbene queste capacità siano più o meno innate negli individui, Gardner avverte che esse non sono statiche e possono essere sviluppate mediante l'esercizio.

Inoltre, esse possono anche “decadere” con il tempo.

Gardner ha anche precisato che classificare tutte le manifestazioni dell'intelligenza umana sarebbe un com-pito troppo complesso, dal momento che ogni macro-gruppo contiene vari sottotipi.

Una teoria modulare (T.I.M.)

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SALOVEY e MAYER (1990) proposero per primi la definizione di “intelligenza emotiva”, comprendente cinque abilità:

L’intelligenza emotiva

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1. Consapevolezza delle proprie emozioni

2. Controllo delle emozioni

3. Capacità di ritardare la gratificazione e reprimere gli impulsi

4. Riconoscimento delle emozioni degli altri (empatia)

5. Capacità di gestire le relazioni sociali controllando le emozioni degli altri

Daniel GOLEMAN (1995) rielaborerà e integrerà questi aspetti.

L’intelligenza emotiva

I test mentali

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Molti problemi aperti …

• L’universo delle capacità cognitive è amplissimo e in continua espansione: a ogni invenzione umana (stampa, computer, etc.) corrisponde l’emergere di nuove capacità.

• Sono sfumate le linee di demarcazione tra le diverse abilità cognitive o addirittura tra queste e altre caratteristi-che umane, quali la motivazione, il temperamento, la sfera emozionale, lo stile cognitivo, etc.

• I giovani attuali nei prossimi 20 anni dovranno misurarsi con una forte accelerazione dei cambiamenti e con problemi nuovi, oggi non totalmente prevedibili.

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Dovranno sviluppare…

• Capacità di selezionare le informazioni, ordinandole in maniera gerarchica

• Capacità metacognitive (di auto osservazione), al fine di:

Indurre la consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza

Aumentare le capacità di controllo e di ottimizzazione delle prestazioni

Raggiungere un equilibrio tra le diverse forme di intelligenza, incrementando anche le forme meno presenti nella loro esperienza quotidiana

• Componente emotiva, fattore cruciale di adattamento nel contesto scolastico e professionale.