PROCESSI DI SVILUPPO E INNOVAZIONE · scienza e tecnologia abilitante, che risulta alla base dei...
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Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci
Economia e gestione delle imprese
PROCESSI DI SVILUPPO E INNOVAZIONE
Capitolo 5
Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci, Economia e gestione delle imprese © 2013 De Agostini Scuola SpA
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Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci
Economia e gestione delle imprese
CASO CRF –FIAT
“Il Gruppo Fiat è l’unica possibilità che Chrysler ha per salvarsi”
(B.Obama, 2009)
La Fiat viene vista come un campione dello sviluppo tecnologico
Prima ancora che Henry Chesbrought coniasse nel 2003 il termine “Open
Innovation”, il Centro Ricerche Fiat (Crf) è stato precursore di questo
approccio
L’idea è che le competenze necessarie possono essere disponibili anche
fuori dall’azienda
Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci, Economia e gestione delle imprese © 2013 De Agostini Scuola SpA
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Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci
Economia e gestione delle imprese
CASO CRF –FIAT
Nel 1992, incombendo pesanti tagli, il Crf ottiene l’autorizzazione di
reperire nuove risorse vendendo tecnologie e competenze anche in ambiti
industriali diversi dai propri
Nel giro di 10 anni la dipendenza del Crf dalla risorse interne al Gruppo
Fiat passa dal 90% al 50%
Oggi Crf è affidato ad un nuovo management e le attività di R&S sono più
orientate a seguire da vicino le esigenze del gruppo
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Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci
Economia e gestione delle imprese
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Spiegare e mettere a confronto processi di innovazione chiusa con processi
di innovazione aperta
Introdurre le caratteristiche sistemiche che portano al passaggio da processi
di innovazione chiusa a processi di innovazione aperta
Spiegare le caratteristiche del modello di Open Innovation
Rappresentare i processi di esplorazione e valorizzazione
Definire i processi di interazione tra fonti esterne e fonti interne di
innovazione
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Economia e gestione delle imprese
DAL MODELLO DI INNOVAZIONE CHIUSA AL
PARADIGMA OPEN INNOVATION
Paradigma dell’ Innovazione chiusa:
o Le imprese concepiscono progetti al proprio interno
o Li sviluppano tramite propri laboratori di Ricerca e Sviluppo (R&S)
o Commercializzano nuovi prodotti e servizi con propria forza vendita
Paradigma dell’Open Innovation (Henry Chesbrough) spiega le risposte
organizzative e strategiche che hanno accompagnato alcuni fondamentali
mutamenti nel processo di sviluppo e innovazione negli ultimi 20 anni,
classificabili in:
a) Aumento della velocità del cambiamento tecnologico
b) Scientificazione dell’innovazione e della produzione
c) Aumento della complessità tecnologica
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Economia e gestione delle imprese
a) Aumento della velocità del cambiamento tecnologico:
Il ciclo di vita delle tecnologie e dei prodotti/servizi basati su di esse, si è
clamorosamente accorciato
Rimanere al passo con le novità diventa sempre più costoso e complesso.
Nello stesso tempo questi maggiori investimenti diminuiscono la durata
della “finestra” utile per trarre profitto e recuperare gli investimenti
effettuati (paradosso tecnologico)
Nuovi prodotti e servizi devono essere affiancati da una serie di asset
complementari e da un modello di business che rappresenti un’idonea
difesa verso i tentativi di imitazione ed erosione dei profitti da parte dei
concorrenti
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DAL MODELLO DI INNOVAZIONE CHIUSA AL
PARADIGMA OPEN INNOVATION
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Economia e gestione delle imprese
b) Scientificazione dell’innovazione e della produzione:
Le imprese non sono più in grado di gestire il processo innovativo e
produttivo sulla base di sole conoscenze di tipo applicativo (saper fare)
Arrivare a nuovi prodotti e nuovi processi richiede oggi la conoscenza di
scienza e tecnologia abilitante, che risulta alla base dei processi produttivi
Per comprendere le nuove dinamiche e potenzialità applicative è
fondamentale conoscere e padroneggiare più basi scientifiche e
tecnologiche
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DAL MODELLO DI INNOVAZIONE CHIUSA AL
PARADIGMA OPEN INNOVATION
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Economia e gestione delle imprese
c) Aumento della complessità tecnologica:
Sempre più artefatti sono composti di componenti realizzati attingendo da
basi tecnologiche anche molto diverse tra loro
In molti casi si è andati oltre le innovazioni di tipo modulari, che implicano
il cambio di un modulo di un prodotto/servizio senza apportare modifiche
all’architettura complessiva
Sono diventate sempre più numerose le fattispecie di prodotti complessi,
per cui la collaborazione tra più soggetti diventa pressoché obbligata e le
competenze sistemiche sempre più sofisticate
L’impostazione complessiva di un nuovo prodotto/servizio risulta diversa
rispetto a situazioni precedenti (innovazione architetturale)
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DAL MODELLO DI INNOVAZIONE CHIUSA AL
PARADIGMA OPEN INNOVATION
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Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci
Economia e gestione delle imprese
Il paradigma interpretativo dell’Open Innovation:
1) Gli input del processo innovativo possono provenire sia dall’interno
dell’impresa che dall’esterno
2) Tutta l’innovazione che viene sviluppata internamente può essere sfruttata
direttamente dall’azienda stessa oppure essere trasferita ad altre aziende
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DAL MODELLO DI INNOVAZIONE CHIUSA AL
PARADIGMA OPEN INNOVATION
Capacità outside-in /
technology scouting
Capacità inside-out /
valorizzazione delle
proprie innovazioni
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Economia e gestione delle imprese
ESPLORAZIONE
Prendere in considerazione la conoscenza esistente distribuita
tra partner, clienti, fornitori e altre istituzioni
VALORIZZAZIONE
Ricerca delle migliori soluzioni per lo sfruttamento economico delle
innovazioni ottenute
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LE DUE FACCE DELL’OPEN INNOVATION:
ESPLORAZIONE E VALORIZZAZIONE
Percorso interno uso della forza di vendita e canali propri
Percorso esterno trasferimento tecnologie e progetti ad altri attori
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Economia e gestione delle imprese
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LE DUE FACCE DELL’OPEN INNOVATION:
ESPLORAZIONE E VALORIZZAZIONE
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Economia e gestione delle imprese
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LE ATTIVITÀ DI ESPLORAZIONE
Ricerca e sviluppo (R&S) aziendale:
o Principale fonte interna di soluzioni
o Può coinvolgere tutte le forze creative potenzialmente attivabili o essere
sotto il rigido controllo di un ristretto nucleo di persone
o Organizzata diversamente in funzione del settore di attività e della
dimensione dell’impresa
o Dipende dalle strategie più o meno aggressive adottate dalla singola
impresa e dal suo posizionamento all’interno del comparto di
appartenenza
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Economia e gestione delle imprese
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LE ATTIVITÀ DI ESPLORAZIONE
Lead user: clienti significativi le cui richieste ed idee si possono rivelare
utili per avviare processi di innovazione, coinvolgendoli come:
o Valutatori della validità di versioni precoci di prodotti/servizi
o Contributori con idee e soluzioni tecniche da incorporate in prodotti/servizi più
complessi
Centri di ricerca:
o Enti pubblici di ricerca (ricerca di base di lungo termine)
o Incarico ad organizzazioni di ricerca pubblica/università (ricerca con
specifiche ed obiettivi precisi)
o Fornitori privati di progetti di ricerca (ricerca su commessa/in una specifica
parte del processo innovativo/collaborazione con i concorrenti)
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LE ATTIVITÀ DI ESPLORAZIONE
Capacità di assorbimento (Cohen & Livinthal): possedere competenze
scientifico-tecnologiche serve per:
o Produrre invenzioni all’interno dell’azienda
o Interpretare gli scenari esterni
o Individuare le tecnologie potenzialmente rilevanti e le modalità più idonee alla
loro acquisizione
Opzioni strategiche per l’assorbimento di conoscenze e soluzioni esterne:
o Licensing in
o Acquisizione
o Global technology solver
o Collaborative innovation (ricerca / codesign / joint venture)
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Economia e gestione delle imprese
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LE ATTIVITÀ DI ESPLORAZIONE
Tempi di reazione a nuove idee e/o stimoli esterni
o Non è garantito che il laboratorio interno di R&S risponda prima e meglio
o Sindrome NIH not invented here
o Maggiore specializzazione e abitudine a lavorare su commessa per i laboratori
esterni
Confidenzialità, riservatezza e proprietà intellettuale
o Maggior controllo nel caso di soluzioni interne
o Accordi di riservatezza con i partner esterni
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Economia e gestione delle imprese
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LE ATTIVITÀ DI ESPLORAZIONE
Natura di costi ed economie di scala e scopo
o Costi fissi per una struttura di R&S interna, ma economie di scala e scopo
connesse all’impiego di grandi attrezzature per più linee di prodotto
o Maggior flessibilità ed elasticità col ricorso all’opzione buy
Capacità di assorbimento/individuazione di competenze scientifico-
tecnologiche-innovative
o Disporre di capacità di R&S interna risulta cruciale anche ai fini del miglior
impiego di quella esterna
o Ciò che conta è soprattutto il mix tra fonti e capacità interne ed esterne (caso
Apple)
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LE ATTIVITÀ DI VALORIZZAZIONE
Portare allo stadio di innovazione le invenzioni e i progetti ad alta rilevanza
strategica che rientrano nel core business dell’impresa
Ottenere ritorni economici da invenzioni e innovazioni che vengono prodotte
internamente ma su cui non si ritiene di dover investire ulteriormente
Incrementare il numero di utilizzatori in mercati in cui non si vuole/non si
riesce ad investire direttamente
Ottenere ricavi da invenzioni già pienamente realizzate, gestendo il proprio
patrimonio di conoscenze e brevetti
Diminuire il rischio dovuto all’utilizzo illegale di brevetti altrui
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Economia e gestione delle imprese
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LE ATTIVITÀ DI VALORIZZAZIONE
Ritorno economico dagli investimenti effettuati in un comparto che non viene
più considerato appartenente al core business dell’azienda
Si esplicano attraverso diversi canali (concessione di licenze, imprese spin-off,
contratti di ricerca conto terzi, ecc..)
Benefici generati dalla ricerca diventano fruibili dall’intera società
Possibili ritorni economici anche per la stesse istituzioni pubbliche di ricerca /
università
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Daniela Baglieri, Giovanni Battista Dagnino, Rosario Faraci
Economia e gestione delle imprese
Tutte le attività di valorizzazione necessitano l’implementazione di idonee
azioni di marketing delle tecnologie, che rafforza il circolo virtuoso tra
investimenti in ricerca e ritorni economici
Affinché l’offerta di tecnologie incontri effettivamente la domanda, si rende
spesso necessario l’apporto di soggetti intermediari (o bridging institution)
che possono svolgere anche attività di brokeraggio tecnologico presso veri e
propri marketplace elettronici
Marketing
tecnologie
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LE ATTIVITÀ DI VALORIZZAZIONE
Investimenti
in ricerca
Ritorni
economici