Primo Piano maggio 2013

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Euro 1,80 Mensile correggese di informazione e confronto di idee Edito dal Circolo Culturale Primo Piano MAGGIO 2013 continua a pag. 2 PUNTO HI-FI CAR di Incerti Stefano Via Gobetti, 6 - CORREGGIO (RE) - Tel 0522 691714 E-mail: [email protected] Servizio revisioni periodiche bombole metano e GPL Elettrauto - Autoriparazioni Impianti GPL e Metano INCERTI visualgraf.it OFFICINA AUTORIZZATA servizio a pag. 5 Il 20 e 29 maggio dell’anno scorso la nostra regione (possiamo ben dire così, data la vastità dell’area che ha riportato danni) è stata colpita da due forti scosse di terremoto che hanno provocato la morte di 27 per sone ed ingenti danni ad abitazioni e capannoni industriali. Ad un anno di distanza da quei giorni paurosi che, ancora a pensarci oggi vengo no i brividi, abbiamo fatto il punto della situazione della ricostruzione, sia per quel che riguarda le aziende sia per le case, riassumendo lo stato dell’arte della normativa vigente. L’arte della scrittura Un mestiere antico che si presta a tanti contesti Scrivere è una pratica che riscuote sempre un certo fascino sulle perso ne e, allo stesso tempo, mette timo re. Il timore della pagina bianca, di come riempire un vuoto con conte nuti che possano destare l’interesse di chi leggerà. Cosa scrivere, allora? Che stile adoperare? È quello che, sicuramente, si sono domandati i membri del gruppo di lettura “Punto VXG´ GL IURQWH DOOD V¿GD GL UDFFRQWD re una storia con tema: “Frammenti di vita”. Il risultato è stato lusinghie ro: quasi una ventina di elaborati presentati, diversissimi tra loro che, quasi tutti, prendevano le mosse da vicende personali. Non si è trattato di un esercizio destinato ad un con corso, non c’era nulla da vincere, solo la soddisfazioni di essersi messi alla prova, di avere fatto il salto della pagina, dopo aver commentato tan to gli scritti degli altri. Diverso è stato il percorso dei 115 scrittori che hanno partecipato alla stesura del romanzo “In territorio QHPLFR´ LQ FXL KDQQR IDWWR FRQÀX ire vicende del proprio vissuto che, mescolate a quelle degli altri parte cipanti al progetto, hanno dato vita ad una storia in cui era presente il Ad un anno dal terremoto www.immobiliaregabriella.it che dal 1987 Prorogato no al 31 dicembre 2014 lo stato di emergenza Istruzioni per chiedere contributi per la ricostruzione

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Mensile  correggese  di  informazione  e  confronto  di  idee. Editore e proprietario: Circolo Culturale Primo Piano, Correggio. Aut. Trib. di RE. n. 437 del 23/05/79.RedazioneVia Conciapelli, 9/G - Correggio Tel. 0522-69.23.40 Fax 0522-01.51.53 e-mail: [email protected] responsabile: Armando Cocconcelli.Direttore: Luisa Cigarini.Segretaria di redazione: Tosca Covezzi.

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Euro 1,80

Mensile correggese di informazione e confronto di idee Edito dal Circolo Culturale Primo Piano

MAGGIO 2013

continua a pag. 2

PUNTO HI-FI CAR di Incerti StefanoVia Gobetti, 6 - CORREGGIO (RE) - Tel 0522 691714E-mail: [email protected]

Servizio revisioni periodiche

bombole metano e GPL

Elettrauto - Autoriparazioni Impianti GPL e Metano

INCERTI

visu

algr

af.itOFFICINA AUTORIZZATA

servizio a pag. 5

Il 20 e 29 maggio dell’anno scorso la nostra regione (possiamo ben dire così, data la vastità dell’area che ha riportato danni) è stata colpita da due forti scosse di terremoto che hanno provocato la morte di 27 per-­sone ed ingenti danni ad abitazioni e capannoni industriali. Ad un anno di distanza da quei giorni paurosi

che, ancora a pensarci oggi vengo-­no i brividi, abbiamo fatto il punto della situazione della ricostruzione, sia per quel che riguarda le aziende sia per le case, riassumendo lo stato dell’arte della normativa vigente.

L’arte della scritturaUn mestiere antico che si

presta a tanti contesti

Scrivere è una pratica che riscuote sempre un certo fascino sulle perso-­ne e, allo stesso tempo, mette timo-­re. Il timore della pagina bianca, di come riempire un vuoto con conte-­nuti che possano destare l’interesse di chi leggerà. Cosa scrivere, allora? Che stile adoperare? È quello che, sicuramente, si sono domandati i membri del gruppo di lettura “Punto

-­re una storia con tema: “Frammenti di vita”. Il risultato è stato lusinghie-­ro: quasi una ventina di elaborati presentati, diversissimi tra loro che, quasi tutti, prendevano le mosse da vicende personali. Non si è trattato di un esercizio destinato ad un con-­corso, non c’era nulla da vincere, solo la soddisfazioni di essersi messi alla prova, di avere fatto il salto della pagina, dopo aver commentato tan-­to gli scritti degli altri.Diverso è stato il percorso dei 115 scrittori che hanno partecipato alla stesura del romanzo “In territorio

-­ire vicende del proprio vissuto che, mescolate a quelle degli altri parte-­cipanti al progetto, hanno dato vita ad una storia in cui era presente il

Ad un anno dal terremoto

www.immobiliaregabriella.it

che dal 1987

Prorogato !no al 31 dicembre 2014 lo stato di emergenzaIstruzioni per chiedere contributi per la ricostruzione

Primo Piano -­ maggio 20132

Primo Piano Maggio 2013Editore e proprietario: Circolo Culturale Primo Piano, Correggio.Aut. Trib. di RE. n. 437 del 23/05/79.

Redazione

Via Conciapelli, 9/G - CorreggioTel. 0522-69.23.40 Fax 0522-01.51.53e-mail: [email protected]

Direttore responsabile: Armando Cocconcelli.

Direttore: Luisa Cigarini.

Segretaria di redazione: Tosca Covezzi.

Hanno collaborato a questo numero: Cecilia Anceschi, Francesca Baboni, Marcello Baboni, Cristiano Bernardelli, Emiliano Bertani, Bruno Bertolaso, Barbara Bonori, Enrica Cattini, Mauro Degola, Giulio Fantuzzi, Daniele Ferrari, Gianna Guaitolini, Olga Guerra, Alessandro Pelli, Daniele Roatti, Daniela Santini, Erik Sassi, Marco Sessi, Andrea Zanetti.

Pubblicità: Circolo Culturale “Primo Piano”, via Conciapelli 9/G - Tel. 0522 69.23.40

Abbonamento annuale: Semplice: 16 € - “Tondo”: 20 € - Sostenitore: 30 € - Con spedizione postale fuori Correggio: 20 €c/o sede Circolo Culturale Primo Piano, via Conciapelli 9/G oppure con versamento su c.c. Postale n° 93779080o Bancoposta IT 05 Y 07601 12800 000093779080

Impaginazione grafica: Studio il GranelloStampa: Flyeralarm, Bolzano

Sommario

IN QUESTO NUMERO

Annunci in ricordo di, o di anniversari o festeggiamenti.Per annunci di questo tipo, con foto o senza, contattare la segrete-­ria di redazione, via email, info@primo-­piano.info, o allo 0522 69.23.40, il mattino.

PoliticaLa Correggio del futuro........... 3

EconomiaLa crisi è immobile.................. 4Dopo il terremoto. Come districarsi nella richiesta di contributo alle imprese........ 5Fare la spesa in tempi di risorse calanti.......................... 7Lavoro per Te: online la nuova consulenza per i lavoratori “atipici”..................... 7La mia nuova vita in Australia.................................. 8L’arte di decorare con la pasta di zucchero ................... 9

SocialeMondo scuola ......................... 10Come cresce (e cambia) la scuola reggiana ..................... 11Scusi, le piace il Papa? .......... 12Riceviamo e pubblichiamo ..... 13Un corso per trovare (e mantenere) la stima di sé ...... 15

CulturaLa carica dei 115 ................... 16Gigi Montali, “The hand that saves” (la mano che salva) .... 17Ristampato il catalogo della mostra Istanti distanti ............. 17La passione è l’anima del successo ................................ 18Correggio jazz, una rassegna alla portata di tasca per tutti .... 19Il gruppo di lettura “Punto Sud” si schiera dalla parte opposta della platea della critica ........... 20

SportSan Prospero dei record in festa: stravinto il campionato di seconda categoria .............. 21Correggese calcio femminile, una stagione difficile .............. 21Basket amatori ....................... 22La dura vita e le grandi soddisfazioni del pattinaggio artistico .................................. 22Trocia beach, verso un nuovo decennio di solidarietà ........... 23Estate in piscina a Correggio 24

Libri e Cinema .................... 26Il Cinecomio si fa promotore della collaborazione tra associazioni ........................... 27

MusicaLa sinfonia n. 13 “Baby Yar” di Dimitrij Sostakovic .............. 28

CasaPollice verde .......................... 25La ricetta del mese ................ 25

Appuntamenti e notizieEventi e Proposte Turistiche in Emilia Romagna ................. 29Incontri, mostre e fiori per la primavera dei musei civici ...... 30

Mostre in corso nelle città d’arte dell’Emilia Romagna .... 31Pink Floyd Day ....................... 32

Annunci ............................... 31

segue da pag.1

vissuto di tutti quanti. Un’espe-­rienza che ha coinvolto anche una giovane correggese che ha condivi-­so gli aneddoti del proprio vissuto con altri scrittori come lei, da ogni parte d’Italia. La scrittura, un me-­stiere antico, che, nel caso dei 115 scrittori del progetto di scrittura collettiva, si è coniugata con la nuo-­vissima tecnologia di internet. Ogni elaborato è stato condiviso con tutti i partecipanti attraverso la rete, let-­

che è uscito in libreria. L’idea dell’u-­nione tra la tradizione, la storia e la novità del mondo tecnologico è ciò che maggiormente ha attratto Elisa Massari, scrittrice che ha tenuto alto

il nome di Correggio nel progetto.Chi, invece, chiede alla rete di po-­ter essere un legame con il proprio paese natio è Luca Davolio, che a 29 anni ha deciso di lasciare il proprio paese d’origine per il nuovissimo continente, l’Australia, alla ricerca di una nuova esperienza lavorativa. Luca chiede che gli amici di Correg-­gio gli scrivano attraverso la posta elettronica e facebook per non per-­dere le notizie della bassa reggia-­na, dei luoghi di pianura che tanto gli sono familiari e sono, per lui un punto di riferimento.La scrittura, quindi, come corri-­spondenza epistolare non perde il suo fascino seppure con le caratte-­ristiche che le nuove tecnologie per-­mettono.

quella di Debora Vezzani che com-­pone canzoni dal 2009 ed è partita

-­rivare a raccontare il vissuto di altri, come la storia di Marco Simoncelli (pilota di motociclette che ha perso la vita in un incidente di gara), con parole e musica sue.

l’arte di scrivere sulle torte ma è un messaggio breve, un augurio o un nome che sono importanti per chi commissiona il dolce, la scrittura resta un esercizio per raccontare sé ed il mondo che cambia e resta in-­variato qualsiasi tecnologia venga utilizzata dagli autori.

Luisa Cigarini

Primo Piano -­ maggio 2013 3Politica

La Correggio del futuroUn seminario del PD per parlare del presente e progettare l’avvenire

Sabato 13 aprile si è tenuto al Salone delle Feste il seminario organizza-­to dal partito democratico “Verso il 2014” per ragionare sul programma da attuare verso le amministrative del 2014. Il segretario del PD di Cor-­reggio Adele Bartoli ha aperto i lavo-­ri di una giornata intensa terminata con la suddivisione dei partecipanti in due gruppi di lavoro. “Abbiamo la scadenza importante delle elezioni amministrative la prossima prima-­vera – ha introdotto il segretario – e

-­te. Dobbiamo presentarci al 2014 al nostro meglio, dimostrando ancora capacità di governare perchè le am-­ministrazioni devono fare i conti con i cali di risorse e tagli dramma-­tici già da qualche anno. Gli enti lo-­cali sentono questo grosso problema e oggi iniziamo questo percorso con

e sul lavoro svolto dagli assessori in questo mandato, per elaborare una proposta seria per la Correggio del futuro. La corresponsabilità che ci coinvolge tutti quanti permetterà la partecipazione a gruppi di lavoro aperti e diffusi su tutto il territorio.” Il sindaco Marzio Iotti ha aperto i

lavori spiegando la strada seguita

“Il primo e secondo mandato appar-­tengono a due mondi completamen-­te diversi. Il mondo del 2001 non c’è più e non tornerà. Il mondo del primo mandato era quello delle ri-­sorse disponibili un anno per l’altro e delle entrate costanti, grazie alla

attiva, il secondo mandato è nato invece nel segno dell’incertezza. Le norme sono cambiate di anno in

di programmazione, è crollata l’au-­tonomia locale dei comuni, ci sono vincoli pesanti perchè le decisioni per i comuni vengono prese a Roma. Ci sono inoltre i vincoli per il patto di stabilità e c’è stato il crollo delle entrate dovuto alla mancata attività edilizia del territorio che oramai è ferma già da qualche tempo. “Mar-­zio Iotti ha dunque proseguito il suo discorso spiegando come però il co-­mune abbia salvaguardato due set-­tori in particolare, quello educativo e assistenziale per i soggetti deboli. Avendo meno risorse di prima e do-­vendo per forza tagliare, il comu-­ne è riuscito a diminuire la qualità

dei servizi senza chiuderli, ha fat-­to un metodico lavoro sui residui attivi e passivi, tenuto le aliquo-­te IMU tra le più basse in Regione e mai applicato l’addizionale Ir-­pef. Correggio ha visto inoltre una crescita demo-­

con una presenza del 13% di popo-­lazione straniera che sta acqui-­sendo la cittadi-­nanza italiana. Marzio Iotti ha poi focalizzato l’attenzione sulle proposte: la ne-­cessità di riforme vere rispetto a un livello nazionale che non è il no-­stro, la carta del-­le autonomie per uscire da una si-­tuazione che ge-­nera incertezza,

la necessità di una ristrutturazione del comune riguardo tutto il quadro

-­do il PSC fermo, sviluppando la città senza espandersi ulteriormente. Se-­condo Marzio Iotti è fondamentale un cambio di mentalità e una razio-­nalizzazione decisa sul piano ammi-­nistrativo con la strada della fusio-­ne e un’unica amministrazione per tutto il territorio comunale, al posto della semplice unione dei comuni. Dal punto di vista politico, il sin-­daco ha sottolineato la volontà e la scommessa di far crescere il corag-­gio civico dei cittadini e soprattutto dei giovani. Il parlamentare Maino Marchi ha invece presentato la si-­

molto pesanti soprattutto sui servizi come la scuola, una mancata ripre-­sa e nessun sostegno alla crescita nel governo Monti. “Ora – ha detto -­ c’è il bisogno di trovare il modo di presentarsi per il futuro agli eletto-­ri. Aumenta la povertà e sempre più spesso ci si rivolge al comune che ha quindi un ruolo importante da assu-­mere, per quanto riguarda l’edilizia c’è la volontà di intervenire sul vec-­

-­re il nuovo non ha futuro, l’idrogeno può essere una grande risorsa per una modalità sostenibile e applica-­zione delle nuove tecnologie anche per quanto riguarda la mobilità. Il comune deve essere all’avanguar-­dia”.Sono poi intervenuti i due assesso-­ri Emanuela Gobbi che ha spiegato come con un fondo di solidarietà

-­tà che vogliono ritirare i bambini da scuola ora gli asili siano pieni e Marcello Bulgarelli che ha parlato dell’importanza dell’esternalizzazio-­ne non potendo il comune assume-­re persone, dell’aiuto da parte del privato e del progetto di car pooling che ha avuto grande successo. Dopo il dibattito i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi di la-­voro. Il primo riguardante i servizi alla persona e welfare coordinato dal consigliere Fabrizio Pelosi e il secondo sulla riforma dell’ammi-­nistrazione coordinato da Marzia Cattini che presenteranno poi un

il proseguimento del percorso. Francesca Baboni

Prato-Budrio-Lemizzone

26-27 maggio2-3-9-10 giugno

Tutte le sere ristorante con specialità di pesce, rane e tradizionaleLa festa è tutta al coperto.

Tutti gli spettacoli sono gratuiti.

Sabato maggio26 Ivana Group e Felice

Domenica maggio27 Selvino & Company

Sabato giugno2 Enza e gli Harmony

Domenica ogiugn3 I Nobili del Folk

Sabato ogiugn9 Claudio Sax

Domenica ogiugn10 Rossella e Marco

Primo Piano -­ maggio 20134 Economia

La crisi è immobileIl settore delle costruzioni in cerca di rilancio

-­struzioni come tanti pezzi annodati di una corda. Quando la domanda di immobili si è bloccata improv-­visamente, la corda si è spezzata e

individualmente le proprie debolez-­ze. Per esempio le programmazio-­ni urbanistiche, che trasformano i

-­ni regolatori che rispondevano al precedente trend di sviluppo della domanda. Così si rischia di passare dalla ”edilizia contrattata”, con cui i comuni ampliando le volumetrie

-­strutture pubbliche in più, all’azze-­ramento delle entrate costituite da-­gli oneri di urbanizzazione. Per esempio le banche per anni po-­trebbero avere elargito prestiti e mutui in modo eccessivo, senza mi-­surare la capacità di restituzione da parte delle aziende o degli acquiren-­ti. La loro reazione alle insolvenze,

della crisi del settore. -­

perdita di valore dei loro patrimoni, o anche l’impossibilità di renderli

-­scalità sugli immobili questo incen-­tiva l’acuirsi della crisi.I cosiddetti “singoli con partita iva”, cioè i cottimisti, che avevano gon-­

iscritti alle associazioni artigiane, sono tornati nei paesi d’origine. Ma anche le imprese artigiane subap-­paltatrici o subfornitrici, che hanno consentito per decenni di contenere i costi di costruzione, si potrebbero trovare senza strumenti imprendi-­toriali per tentare strade autonome e senza la possibilità di scaricare su altri parte dei propri problemi.

costruzioni: serramenti, ceramica, impianti, trasporti, servizi. Le im-­prese manifatturiere potrebbero avere più possibilità di trovare alter-­native di mercato basate sull’export

debbano inventarsi strade scono-­sciute, perché nelle crisi è consiglia-­bile migliorare quello che si sa fare e cercare di innovare sviluppando le proprie competenze.Come dicevamo nell’articolo prece-­dente, si stima che ad 1 miliardo di

fatturato in meno della

costruzioni corrisponda una perdita di 10.000 oc-­cupati, 6.000 nel setto-­re e 4.000 nell’indotto. Ad oggi sono circa 30.000 i posti di la-­voro perdu-­ti in Emilia R om a g n a . Una osserva-­zione critica su quanto è avvenuto può essere quella di aver dato per scontato che la crisi comin-­ciata 5 anni fa avrebbe avuto, come nelle precedenti esperienze, una durata e un andamento prevedibili. Evidentemente gli operatori del set-­tore non si sono preoccupati né della

territori (la provincia di Reggio ha censito 30.000 abitazioni non oc-­cupate o occupate saltuariamente), né dell’incertezza che cominciava a penalizzare i consumi privati (l’OC-­SE avvertiva che in Italia sarebbe avvenuto il maggiore crollo dal do-­poguerra), né del calo degli occu-­pati e del reddito disponibile delle

-­debitamento nazionale è arrivato al 127 % del PIL, di gran lunga il più alto in area euro dopo la Grecia: chi poteva pensare che si potesse con-­tinuare così?). “Prima o poi la crisi dovrà passare” si è detto. Ma innan-­zitutto non è affatto indifferente il “quando”. Ma poi, non potrebbe es-­sere che una quota di produzione di ricchezza semplicemente si è ormai spostata dall’Italia in altre nazioni, in altri continenti?

dei guai della media e grande impre-­sa di costruzioni, quella che svolge il ruolo centrale di organizzazione

conto di tutti gli altri soggetti. Può avere natura privata o cooperativa, e diverse dimensioni anche patri-­moniali, ma ha comunque le carat-­teristiche di una stabile presenza sul mercato, in genere si assume i rischi degli investimenti, organizza i pezzi

bene. Bene, nella crisi reggono me-­glio le piccole-­medie imprese che lavorano con risorse proprie e con qualità. Infatti quando si blocca la domanda è l’impresa di costruzio-­ni che deve far fronte agli immo-­bilizzi e all’invenduto. Per di più la grande impresa di costruzioni opera normalmente anche nei lavori pub-­blici in giro per l’Italia e, dicevamo nell’articolo precedente, è proprio questa parte di fatturato (storica-­mente in grado di equilibrare i cicli negativi dell’ attività immobiliare) quella che ultimamente ne ha messo

continuo slittamento dei pagamenti da parte degli enti pubblici. Dal doppio immobilizzo “invenduto di terreni e case/crediti pubblici rin-­viati sine die”, è nata la crisi odierna

-­liera in sempre più incerte dilazioni di pagamento. A Reggio hanno sede due delle prime sei imprese italia-­ne del settore, Coopsette e Unieco, quest’ultima nata proprio a Correg-­gio. Dopo un paio di anni di resisten-­za alla crisi utilizzando i patrimoni aziendali, anch’esse hanno dovuto prendere drastici provvedimenti. Le 4 cooperative reggiane di costruzioni che attualmente hanno realizzato o avviato la procedura di concordato, rappresentavano un fatturato di un miliardo e mezzo di euro. Sandro Sterpini, responsabile delle Unioni Costruzioni e Impianti della CNA di Reggio Emilia, valuta che 1500 im-­prese artigiane e 12.000 occupati nei subappalti vantino crediti verso que-­ste quattro imprese. Fino a un anno fa lo stato di crisi

Edifici in costruzione

Primo Piano -­ maggio 2013 5Economia

continua a pag.6

di un’impresa sfociava in una pro-­cedura fallimentare, quando anda-­va bene in un commissariamento e in un concordato coi creditori che di solito rendevano impossibile la continuazione dell’attività (esempio Mariella Burani). Oggi è invece l’im-­presa può presentare al tribunale un progetto di ristrutturazione del proprio debito e dell’organizzazione aziendale senza interrompere l’atti-­vità o subire un commissariamento. Questa procedura, attuata proprio a vantaggio di dipendenti e fornitori, consente di rinunciare agli appal-­ti in perdita e di bloccare qualsiasi azione giudiziaria contro l’impresa per il tempo necessario a sottopor-­re il progetto di ristrutturazione ai creditori e chiederne l’approvazione a maggioranza. Le caratteristiche

creditori dipendono dalle risorse a disposizione: si va dalla sempli-­ce rateizzazione dei pagamenti (è il caso delle due importanti coopera-­tive citate), alla proposta anche di decurtazioni dei crediti non privile-­

comunque l’attività (è il caso di altre due cooperative del settore). Sono centinaia le imprese di costruzione emiliane che hanno chiesto di utiliz-­zare questa procedura. E’ evidente che si tratta di una opportunità che aiuta la ristrutturazione dell’azien-­da solo se questa è sostanzialmen-­te sana, e quindi è necessario che le imprese entrino per tempo nella procedura di concordato in conti-­nuità, quando hanno ancora risorse con cui ristrutturarsi. Comunque

effetti di una crisi che rimane anco-­ra senza sbocchi prevedibili, che ri-­dimensionerà fortemente il mercato per molto tempo e che quindi avrà

Per ridurre l’impatto di questi ef-­fetti la CNA ha chiesto di rivedere

sugli appartamenti invenduti, non-­ché di sospendere l’introduzione

“Inoltre – dice Sterpini – a Reggio Emilia ha costituito un fondo mone-­tario di garanzia che, promuovendo

consentire alle imprese artigiane di superare il periodo di mancanza di liquidità causato dai concordati con le cooperative di costruzioni”.Il rilancio del settore delle costru-­zioni invece ha bisogno di politiche assai più complesse. Sicuramente di politiche nazionali, tante vol-­te annunciate e mai realizzate, per allentare i vincoli di stabilità e per

consentire agli enti locali di pagare tutti i debiti e di realizzare gli inve-­stimenti infrastrutturali che servo-­no. Quindi una spesa pubblica che nella scarsità di risorse si concentri sulle priorità. Ma anche l’abbando-­

-­torie, costose in termini di consumo del territorio e di risorse ambientali, attraverso il recupero e la rigene-­razione del patrimonio immobilia-­re esistente, soprattutto nei centri storici, e la progettazione del nuovo con le più moderne tecniche per il

contenimento dei costi energetici. Quindi un settore delle costruzioni più moderno e imprenditoriale. Dal

augurano che i piani di ristruttura-­zione non solo rendano compatibile

-­-­

tegiche. Quindi un panorama coo-­perativo che si ricomponga, pur con dimensioni inferiori a prima, valo-­rizzando le risorse e le competenze conservate.

Mauro Degola

Dopo il terremoto. Come districarsi nella richiesta di contributo alle impreseA quasi un anno dai tragici eventi del 20 e 29 maggio 2012

facciamo il punto sulle possibilità di ripresa delle

attività produttive danneggiate dal sisma

Dalla Regione Emilia Romagna arri-­vano le nuove linee guida destinate a disciplinare l’erogazione di con-­tributi alle imprese per il ripristino delle attività produttive danneggiate a causa degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012.E’ importante sottolineare che esi-­stono sostanzialmente due linee di contributo ed incentivo:-­‐ Incentivi per le attività produttive che hanno riportato danni a segui-­to del sisma

-­‐ Incentivi per le attività produttive che non hanno riportato danni a seguito del sismaIn entrambi i casi la richiesta di contri-­buto può essere fatta direttamente alla regione Emilia Romagna sfruttando il

per la presentazione delle domande.1. Incentivi per le attività pro-­duttive che hanno riportato danni a seguito del sismaSi tratta di incentivi destinati alle imprese appartenenti a tutti i settori (industriali, dei servizi, commercia-­li, artigianali, turistiche, agricole, agrituristiche, zootecniche, profes-­sionali), situate nei comuni delle province di Bologna, Modena, Fer-­rara, Reggio Emilia i cui territori sono stati interessati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012.

-­tributi i proprietari o i titolari di altri diritti reali di garanzia che siano te-­nuti a sostenere le spese dell’inter-­vento e detengano la disponibilità degli immobili ad uso produttivo o del bene o del prodotto da risarcire.

In questo caso il contributo è pre-­visto a condizione che venga data dimostrazione dell’utilizzo produt-­tivo, ancorché parziale, in proprio o da parte di terzi, mediante contratto

-­to d’uso dello stesso regolarmente registrato nell’arco dei 36 mesi ante-­cedenti il sisma, e venga confermata la destinazione ad attività produtti-­va dell’immobile.Alcune delle principali novità conte-­nute nell’ultima ordinanza (numero

commissario delegato alla ricostru-­zione, Vasco Errani (atto che recepi-­sce e coordina tutti precedenti prov-­vedimenti), sono:la possibilità di presentare con-­testualmente alla domanda per la

Il portico della Posta puntellato

Primo Piano -­ maggio 20136 Economia

riparazione dei danni subiti, sia la

dell’importo totale (dietro presenta-­

sia un documento che attesti un pri-­mo stato di avanzamento dei lavori già avviati da liquidare.la possibilità di chiedere un pa-­rere preventivo sulla congruità dei costi se l’intervento necessario non è espressamente descritto nelle ta-­belle dei costi convenzionali che

-­giamento per cui si può chiedere il contributo. In questo caso, saranno il nucleo di valutazione e il comitato

documentazione trasmessa e l’even-­tuale sopralluogo effettuato, a dare (entro il termine massimo di 30 giorni) il via libera alla possibilità di presentare la domanda secondo le modalità accordate.la possibilità di presentare richie-­sta di ampliamento dei costi ammis-­sibili a contributo (con l’inserimen-­to anche dei costi di smaltimento delle scorte o dei beni strumentali danneggiati nonché delle spese di energia elettrica, acqua e gas per la ricostituzione delle scorte stesse).

termini mas-­simi per la liquidazione dei con-­tributi alle imprese che presentano gli stati di avanzamento lavori o i

I fondi potranno essere utilizzati per:il ripristino di immobili danneg-­giati, la riparazione e riacquisto dei beni mobili strumentali,la ricostituzione delle scorte con-­nesse all’attività dell’impresa,delocalizzazione delle attività

continuità produttiva, provvedere ai danni economici subiti dai prodotti.Gli incentivi consistono in contri-­buti a fondo perduto concessi previa presentazione di perizia giu-­rata, il cui valore può variare tra il 50% e il 100% dei costi ammissibili.Nel caso in cui sia presente una co-­pertura assicurativa, il contribu-­

-­za tra i costi complessivi e gli inden-­nizzi assicurativi corrisposti.Le domande delle imprese devono pervenire entro il 31 dicembre 2013.

2. Incentivi per le attività pro-­duttive che non hanno riporta-­to danni a seguito del sismaUn’ -­mento è stata inoltre individuata per quelle attività produttive che

pur non avendo subito danni a cau-­sa del terremoto devono provvedere ad aumentare la sicurezza risolven-­do le carenze strutturali dei propri capannoni. Grazie alla somma di oltre 72,8 milioni di euro, messi a disposizione dall’Inail, nell’ordi-­nanza (numero 23 del 22 febbraio 2013) emanata dal commissario delegato alla Ricostruzione e presidente della Regione Va-­sco Erranie criteri per la concessione alle im-­prese di contributi in conto capitale, per interventi di rimozione delle ca-­

-­secuzione delle attività per le impre-­se insediate nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012 del “cratere ristretto” (allegato 1 del Dl 74 2012).Con questo provvedimento la Re-­gione Emilia Romagna aggiunge un importante tassello a quelli già assunti, sostenendo le imprese insediate nelle aree colpite dal sisma che non rientravano in una precedente ordinanza relativa alla riparazione delle imprese danneg-­

-­ziamento delle spese sostenute per

provvisoria dei fabbricati destinati ad attività produttive.L’ordinanza 23 approva le modalità e i criteri per la presentazione delle

-­dure amministrative connesse alle attività sono espletate dal Soggetto incaricato dell’istruttoria (Sii): le ri-­

nei limiti delle risorse assegnate alla Regione Emilia Romagna dal Dpcm del 28 dicembre 2012, pari a 72 mi-­lioni e 843 mila euro, secondo i cri-­

La domanda di contributo, comprensiva dell’imposta di bollo, deve essere compilata esclusiva-­

-­zione web, le cui modalità di acces-­so e di utilizzo sono disponibili sul sito internet www.regione.emilia-­romagna.it/terremoto, a partire

dall’8 marzo 2013. Sarà possibile presentare la richiesta di contributo dal 8 marzo all’8 aprile, dal 30 apri-­le al 15 maggio e dal 31 maggio al 14 giugno.Ai provvedimenti sopra descritti si

scorsi secondo cui il Consiglio dei ministri ha approvato il decre-­to legge che proroga lo stato di emergenza dopo il sisma del 20 e 29 maggio 2012 e riapre i ter-­

-­lati anche per i tributi.Nel dettaglio il decreto legge proro-­ga al 31 dicembre 2014 lo stato di emergenza consentendo di confer-­mare oltre al contributo di autono-­ma sistemazione alle famiglie anche l’opportunità per le imprese di ri-­correre al prestito (con garanzie e interessi a carico dello Stato) per il 2013 grazie alla riaperturaal prossimo 15 giugno dei termini per la presentazione delle doman-­de per accedere ai agevolati anche per il pagamento dei tributi, contributi previdenziali e assistenziali, nonché dei premi per l’assicurazione obbligatoria. Tutti i provvedimento sono consul-­tabili sul sito www.regione.emilia-­romagna.it/terremoto nella sezio-­ne “Atti per la ricostruzione”.

Cristiano Bernardelli

Un’immagine della latteria Tullie tra Rolo e Reggiolo

segue da pag.5

Primo Piano -­ maggio 2013 7Economia

tasche delle persone, ci si ingegna per trovare le soluzioni migliori con i mezzi che si hanno a disposizione. Per chi, ancora, può contare su uno

riuscire a fare la spesa può diventare un arte: ricordarsi i luoghi in cui la merce ha un prezzo più vantaggio-­

in volta proposte, recarsi spesso nei luoghi di acquisto e fare spese pic-­cole per evitare gli sprechi. Queste sono solo alcune delle mote strate-­gie messe in atto da ognuno di noi per riuscire ad ottimizzare risorse e sopravvivenza. In tale contesto abbiamo interpella-­to il referente di uno dei più diffusi marchi della grande distribuzione (almeno per quel che riguarda il no-­stro territorio) per conoscere quali sono le strategie per venire incontro ai cittadini sulla spesa e quali cam-­biamenti ci sono stati, nel tempo, nel modo di fare acquisti.Luca Pizzini, da quasi un anno, è

Fare la spesa in tempi di risorse calantiCome sono cambiati i modi di acquistare da parte dei correggesi

Lavoro per Te -­re l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e per rendere più semplice l’accesso alle opportunità a soste-­gno dell’occupazione promosse dal-­la Regione e dalle Province, dedica un’attenzione particolare alle per-­sone che, per necessità o per scelta, lavorano con “contratti atipici”. Sul

le informazioni e le notizie che la

Lavoro per Te: online la nuova consulenza per i lavoratori “atipici” Sul portale è disponibile un nuovo servizio di consulenza personalizzata per chi

lavora con contratti “atipici”, dal progetto alla partita IVA

capo negozio al supermercato Coop. In base alla sua recente esperien-­za correggese afferma: “Il modo di fare acquisti è cambiato. Le persone sono molto più attente alle offerte e si è allentato di molto il rappor-­

aumentato il consumo dei prodot-­ti a marchio Coop, segno anche di un buon rapporto tra la qualità ed il prezzo”. Sul versante delle offer-­

mesi abbiamo iniziato le offerte last minute sui freschi e freschissimi, sui prodotti, cioè, a ravvicinata scaden-­za che vendiamo scontati dei 50%. Si tratta di merce che va consumata in pochissimi giorni perché deperibile. L’abbiamo sistemata in un esposito-­

acquista quei prodotti sa che deve consumarli nell’arco di due, tre gior-­ni”. Un modo, insomma, che ha un doppio vantaggio: da un lato limita lo spreco di cibo (si tratta, infatti di

sarebbero stati tolti dagli espositori)

e, dall’altro, viene incontro alle ca-­pacità di spesa delle famiglie.A proposito di famiglie: “Abbiamo notato che le classiche offerte mol-­to ricercate un tempo – continua il capo negozio – quali, ad esempio, il tre per due, non risultano più ap-­petibili anche perché comportano l’acquisto di una certa quantità di merce. Ormai le persone sono più attente all’offerta sul prodotto sin-­golo, che permette di acquistare il quantitativo che più interessa”.

Coop di Correggio riguarda il tempo dedicato alla spesa, dato che, secon-­do autorevoli economisti, i ricchi del futuro saranno coloro che avranno tempo libero a disposizione. “Intro-­durremo anche qui – conclude Piz-­zini – le casse self check out già in uso negli ipermercati. Consentono ai clienti di farsi da soli il conto e di effettuare il pagamento in modo da risparmiare tempo, anche rispetto al già noto salva tempo”.

Regione in questi anni ha pubblica-­to sul sito Atipici e atipiche in rete. Una sinergia che si pone l’obiettivo

-­mazioni e i servizi volti a favorire le persone, in particolare i giovani, nella ricerca di posti di lavoro stabili e di qualità. La continuità del lavoro è alla base della realizzazione di pro-­getti di vita e familiari ed è la con-­dizione per la costruzione da parte delle persone di progetti professio-­nali e di percorsi che consentano di

-­te le conoscenze, le competenze e le esperienze. Tra i nuovi servizi, in particolare, da oggi è attiva la consulenza online. Il servizio è rivolto ai cittadini domici-­liati o impiegati in Emilia-­Romagna che lavorano con contratto conside-­rato “atipico” -­ lavoro dipendente a tempo determinato, lavoro a pro-­getto, collaborazione occasionale e occasionale accessoria, contratto di agenzia, lavoro a domicilio, lavoro domestico, somministrazione di la-­voro, lavoro intermittente, forma-­zione-­lavoro, associazione in parte-­

cipazione, coadiuvante in impresa familiare – o che hanno un lavoro autonomo con partita IVA ma non sono iscritti a un Albo o un Ordine professionale.Gli argomenti su i quali è possibile ri-­chiedere una consulenza vanno dalle

-­denziali all’auto-­imprenditoria e alla richiesta di consigli su misura per

sociale europeo e viene erogato dai Centri per l’impiego delle nove Pro-­vince emiliano-­romagnole, in col-­laborazione con l’INPS, con esperti delle organizzazioni sindacali Ni-­dil-­Cgil, Felsa-­Cisl, Uil-­Temp e con Cna-­Professioni/Interpreta.Per poter accedere al servizio di con-­sulenza è necessario essere iscritti a Lavoro per Te.Una volta effettuata la registrazione, si entra nel portale e, dalla propria area personale, si può accedere di-­rettamente al sistema di messaggi-­stica, che consente di inviare le pro-­prie richieste e di ricevere risposte personalizzate.

Primo Piano -­ maggio 20138 Economia

La mia nuova vita in AustraliaL’avventura di Luca Davolio gelatiere in Correggio

Una mansarda sui tetti di Correg-­gio da cui si vedono le guglie di San Francesco. Una domenica di sole da passare sul terrazzino di casa scam-­biando due parole con i vicini che si affacciano, a loro volta, alle pro-­

guarda sornione dalla sua cuccia in salotto, questo è il regno di Luca Davolio, che tutti conoscono per aver gestito per anni la “Gelateria dei Principi” in corso Cavour. Luca è partito per l’Australia subito dopo questa chiacchierata in cui si è par-­lato della sua esperienza come gela-­tiere, degli italiani all’estero che lo aspettano e del commercio a Cor-­reggio.“Ho comperato questa casa – dice

sistemarla e la devo già lasciare. Mi alletta l’idea del lavoro in Austra-­lia ma il pensiero di andarmene da Correggio mi rattrista. Già mi vede-­vo passare la mia vecchiaia qui… ora non so”. Guarda al futuro con largo respiro, Luca, che ha stupito i pala-­ti locali con esperimenti arditi pro-­posti nell’ambito di cene ricercate. Peperoncino, Parmigiano Reggiano, Lambrusco e birra sono solo alcuni dei gusti che ha creato per i correg-­gesi. Ora porterà con sé queste ricet-­te per raccontarle ai gelatieri dall’al-­tra parte del pianeta.Dopo dieci anni alla guida di una gelateria, a 29 anni l’ha venduta ed ha accettato l’offerta fattagli da un’azienda sua fornitrice, che gli ha proposto di andare a promuovere i propri prodotti in Australia. Si trat-­ta sempre di preparati per il confe-­zionamento del gelato, quindi Luca giocherà ancora su un terreno co-­nosciuto anche se non in suolo ita-­lico. “In Italia tornerò per fare corsi di formazione – precisa – perché il nostro Pese, per quel che riguarda la cultura alimentare, è il primo al mondo. Mi piace pensare che si si-­ano ambiti in cui non siamo secondi a nessuno”.Per il momento ha un contratto di cinque anni con l’azienda produt-­trice di preparati per gelaterie (che è italiana) per diffondere i loro pro-­dotti in Australia. “Mi hanno fatto una proposta cui non ho potuto dire di no – continua –. Casa, auto priva-­ta ed un laboratorio mio in cui po-­ter provare gli abbinamenti di gusti

erano premesse veramente allettan-­ti. Ho avuto altre offerte simili ma mi venivano proposti Paesi Europei quali Irlanda e Spagna dove le con-­dizioni sono simili alle nostre. L’Au-­

contenderci l’intero continente con un bel cambiamento di prospettiva rispetto ai nostri canoni di distanze. Mi dovrò spostare spesso in aereo per raggiungere le varie destinazio-­ni”.

anche sui gusti dato che: “In Austra-­lia preferiscono sapori meno dolci rispetto ai nostri – spiega – quindi sarà un dato da considerare nella preparazione dei gelati. Altro gran-­de tema da affrontare è quello dello stile con cui abbinare e presentare i gusti. Non c’è questo tipo di cultu-­ra fuori dall’Italia e, in molti casi, si assiste ad un’accozzaglia di sapori senza capo né coda”.La vita di Luca Davolio cambierà an-­che dal punto di vista dell’apparte-­

autoctono, d’ora in poi come immi-­grato. “L’Australia – prosegue – è un luogo che è stato popolato da ga-­

-­no dai propri paesi d’origine. Nono-­stante sia un processo di molti anni fa, avvertono ancora il bisogno di affrancarsi dall’etichetta di ex colo-­nia penale. Quindi sono ben dispo-­sti verso gli immigrati purchè siano persone che vengono nella loro terra per lavorare. Per quel che riguarda il mio caso, ho avuto il visto d’ingresso perché già in possesso di un contrat-­to con un’azienda attiva in loco.Ho potuto fare tutti i documenti necessari scaricando la modulistica direttamente dal sito del Ministero

australiano. Ora sono in possesso delle credenziali per avere una sorta di permesso di soggiorno e, al ter-­mine dei cinque anni di lavoro, se rientrerò in Italia mi restituiranno tutto ciò che avrò versato per la pre-­videnza.Mi sembra che tutto sia orientato

si viene dotati di un unico codice -­

dentità, patente, tessera sanitaria, bancomat. I pagamenti avvengono tutti tramite carta di credito”.Venendo alle questioni italiane dice:

bam-­

boccioni con cui vengono etichettati i giovani che non trovano lavoro e, magari, come ultima spiaggia deci-­dono di andare all’estero. Non cre-­do che lo facciano volentieri perché, potendo, è preferibile vivere nei luo-­ghi in cui si è cresciuti, dove ci sono i propri punti di riferimento, gli ami-­ci, la famiglia”.

-­dica alla piazza di Correggio che tanto ha frequentato ed alle inizia-­tive organizzate per ravvivarla. “Mi auguro – conclude – che i progetti

-­sone competenti, che abbiano idea di come funzionino le dinamiche del commercio locale. Basterebbe poco, un po’ di buon senso ed un buon la-­voro di coordinamento da parte di chi amministra, senza spendere ne-­cessariamente risorse ingenti”.

su facebook (byebyedavo) che ag-­giornerà continuamente e su cui spera di trovare tanti messaggi degli amici di Correggio per non perderei contatti con il suo paese.

Primo Piano -­ maggio 2013 9Economia

Viviamo in un mondo dove l’arte e l’innovazione non si fermano mai, non siamo più come una volta ra-­dicati nella nostra cultura, con l’av-­vento della tecnologia siamo molto più esposti a quello che succede in-­torno e lontano da noi, le mode e le tendenze sono innumerevoli e ognu-­no di noi prende gli spunti che più gli piacciono per vivere per lavorare e per divertirsi. Ultimamente in Ita-­lia e anche nel nostro comune (non ci facciamo mancare mai niente) sta prendendo sempre più piede la

ake designer. Voi direte: “Eh?!?”. Ok già molto famoso in In-­ghilterra e negli Stati Uniti, il cake designer in parole povere è un deco-­ratore di dolci con un modo diverso, non convenzionale dalle nostre par-­ti, almeno per ora. Avete presente i dolci lavorati ai matrimoni con ghi-­rigori di panna o meringhe colora-­te e gli omini di zucchero? Bene to-­gliete tutto. Il cake designer utilizza per guarnire e decorare la pasta di zucchero (per farvi capire meglio visivamente sembra pongo). Come? Lo abbiamo chiesto a Gabriella Magnani, contitolare con il mari-­to della Gelateria dei Principi, dove, tra le altre cose, svolge l’attività di cake designer.

L’artista dei dolci spiega cosa fa e come è nata la sua passione per la pasta di zucchero. Gabriella, lau-­reata in economia, vive a Carpi e,

-­tiva. Dopo sette anni di tentativi è

per cui aveva studiato e, in parallelo ha continuato a coltivare le proprie passioni. “Ho cominciato alla sera per divertirmi racconta – a fare col-­

L’arte di decorare con la pasta di zuccheroAbbiamo chiesto a Gabriella Magnani cosa sia il “cake design”

lanine e braccialetti con una pasta

per poterle vendere ai mercatini. Mi

tecnica cercando di fare cose sem-­pre più elaborate. In seguito, du-­rante l’estate, siccome adoro i dolci, mi sono appassionata alla pasta di zucchero e, da autodidatta, ho co-­minciato a documentarmi sempre di più su internet. Ho iniziato facendo

bene. Poi, con il tempo, ho impara-­to a fare altri soggetti, divertendomi molto. Mentre continuavo a speri-­mentare decorazioni con la pasta di zucchero ho cominciato a lavorare alla Gelateria dei principi con l’ex ti-­tolare. A quel punto ho trasformato la passione in un mestiere. In segui-­to io e mio marito abbiamo rilevato l’attività”.Abbiamo chiesto a Gabriella come si prepara una torta con la pasta di zucchero: “Negli Stati Uniti ed in Inghilterra i dolci sono diversi dai nostri, sono più corposi e ricoperti con crema di burro e possono rima-­nere fuori dal frigo più a lungo per essere decorati. Agli italiani, però, non piacciono un gran che quindi io uso oltre al pan di spagna classi-­co i semifreddi. Metto il semifreddo nell’abbattitore a 30 gradi sotto zero, poi stendo la pasta di zucchero che adesso preparo da sola invece che comprarla già fatta (mi sono evolu-­

che voglio. Sono i bambini a darmi le soddisfazioni migliori, mi chiedo-­no Peppa pig, e altri personaggi dei cartoni, ho realizzato un modellino di un veliero e anche una Harley Davidson. Ci vogliono più momenti per realizzare le decorazioni ed alla pasta di zucchero aggiungo la gom-­ma adragante (gomma naturale) tipo quella dei chewing gum in una piccola dose che mi consente ap-­punto di arrivare a quei dettagli che

settore i padiglioni dedicati al cake design sono sempre più frequenti segno che la pasta di zucchero sta prendendo sempre più piede nel no-­stro paese”.

dare un costo ed avere un listino prezzi perché dipende dalla lavora-­zione che deve eseguire sul dolce, quindi dai tempi di lavorazione, dal-­

la grandezza e dalla complessità.Speriamo di aver ben interpretato non solo il lavoro e la passione di Gabriella ma anche di essere riusciti a chiarire i nostri dubbi su cosa sia il cake design e come evolvono alcuni tipi di arte nel nostro paese trami-­

come è sempre stato dalla notte dei tempi in un modo o in altro.

Emiliano Bertani

Enrica Cattini

Alcune creazioni

di Gabriella Magnani

Primo Piano -­ maggio 201310 Sociale

Nello scorso mese di marzo si sono chiuse le iscrizioni a scuola per ogni ordine di istruzione per quel che ri-­guarda i dati raccolti da Isecs, l’Isti-­tuzione per la scuola, la cultura e lo sport del comune di Correggio, i nu-­

-­bili circa le iscrizioni alle scuole per il prossimo anno scolastico 2013/14 sono i seguenti: scuola primaria: gli iscritti sono circa 290 distribuiti nelle diverse scuole presenti sul territorio. Nel momento in cui Primo Piano è an-­dato in stampa, i bambini iscritti alle classi prime delle singole scuo-­le sono: 71 a San Francesco con due prime a tempo normale e una a tempo pieno, 65 all’Allegri con tre classi prime a tempo normale, 50 alla Cantona con due classi a tempo pieno, 21 a Canolo con una classe a tempo normale, 25 a Prato con una classe a tempo normale, 18 al Con-­vitto con una classe, 39 al S. Tomaso con due classi;;scuole secondarie di primo grado (medie) prime classi: 117 iscritti alle Marconi e cinque classi, 79 alle Andreoli e tre classi prime, 22 al Convitto e una classe prima, 26 al S. Tomaso e una classe prima.I numeri di cui sopra possono nel frattempo variare leggermente in caso di nuove iscrizioni e/o di recu-­pero iscritti che ancora non l’avesse-­ro fatto.In questa circostanza per la prima volta a Correggio, le iscrizioni alle scuole primarie sono state gestite non più da una direzione didattica oltre al Convitto, ma da due istituti comprensivi che hanno dovuto ge-­stire anche la fase di selezione e/o distribuzione delle domande. Infatti in conseguenza dell’aumento progressivo di popolazione che en-­tra nella scuola dell’obbligo, diversi plessi scolastici sono ormai saturi. Si pensi che San Francesco, realiz-­zata per 15 classi ne contiene ora 17. Che Allegri -­ Espansione Sud, invece delle 10 classi tradizionali, ne ospiterà 12. Quindi c’è una forte pressione sull’edilizia scolastica, che per l’amministrazione locale può trovare sbocco nelle potenzialità del Convitto, una struttura di pregio, con grande disponibilità di spazi, che, già in passato, è stata oggetto di ristrutturazioni sostenute anche dal

Mondo scuolaLe strutture locali alla prova dell’accoglienza dei nuovi iscritti

Comune con proprie ri-­sorse. Inoltre le aule del Con-­vitto hanno una buona versatilità nel tempo scuola;; la nuova diri-­genza acconsente ad una frequenza anche solo antimeridiana sen-­za obbligo di frequenza nel pomeriggio. Per contro se una famiglia ha necessità di trovare una risposta anche per il pomeriggio, il Con-­vitto ha questa possi-­bilità con rette che, se si considera che è presente il servizio mensa, non sono eccessive. Vi è poi il supporto delle borse di studio messe a dispo-­sizione dai Servizi Sociali nel caso di situazioni economiche famigliari a basso reddito.Le due scuole frazionali fanno il pieno anche quest’anno e contribu-­iscono certo a vivacizzare la vita in frazione.Per le scuole medie al momento non vi sono problemi di spazi in quanto da tempo è avvenuto lo sdoppia-­mento della popolazione scolastica di riferimento.Il tema trasversale resta quello di classi costituite secondo i nuovi parametri ministeriali con molti

organici sono forniti dal Ministero

in base ad uno stretto conteggio dei numeri di iscritti e, salvo la presenza di alunni disabili, il numero divisore per classe si attesta circa a 25 e qual-­cosa in più alle medie. Venendo al mondo delle scuole dell’infanzia, le scuole comunali Margherite, Arcobaleno e Ghidoni -­ Mandriolo fanno il pieno con 78 iscritti totali (26 per scuola) e nove in lista d’attesa. Le scuole paritarie autonome, ri-­spettivamente: Recordati 53, S. To-­maso 40, Maria Assunta Prato 23.Le scuole statali fanno il pieno alla Gigi e Pupa con 26 iscritti e alla Col-­lodi di Fosdondo, 44 entrano subito, altri 27 stanno aspettando la possi-­bile attivazione di una sesta sezione da parte dello Stato. In queste fasce

nel corso dell’anno, certo è che l’on-­data di piena che si era registrata

un paio d’anni fa per i nidi, ora si fa sentire nelle scuole dell’infanzia.Nei Nidi le domande sono state ac-­colte nel mese di aprile e sono oggi in fase di lavorazione. Sono state ricevute circa 150 domande per 124 posti a settembre fra lattanti, medi e grandi. Quindi una buona conferma della domanda di servizio superiore persino a quella dello scorso anno (138) e allo stesso tempo con buona recettività delle strutture pubbliche o convenzionate. Nei nidi vi è poi il fenomeno delle iscrizioni anche a termini scaduti sia per la tenera età dei bambini sia per esigenze sopraggiunte delle fa-­miglie. Vi è da segnalare che proprio a due passi dal centro vicino al Penny Mar-­ket nei locali delle Corti Magiche la CoopsElios ha aperto un servizio

modalità di frequenza, con soluzioni anche di spazio bimbi antimeridia-­no e/o pomeridiano A San Prospero, in via Ronchi San Prospero, da tre anni è attivo il Nido Felice anch’esso privato, gestito dalla cooperativa Il Sorriso di Sophia. Sono due nidi en-­trambi autorizzati al funzionamento e quindi regolari.

La scuola Rodari Cantona

Primo Piano -­ maggio 2013 11Sociale

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Come cresce (e cambia) la scuola reggianaPresentati i dati contenuti nell’Annuario scolastico 2012-­2013 realizzato dalla

“La scuola reggiana è una scuola che cresce e di questo dato siamo orgogliosi” così l’assessore all’Istru-­zione della Provincia Ilenia Mala-­vasi nell’illustrare i dati contenuti nell’ultima edizione dell’Annuario scolastico, pubblicazione realizzata ogni anno dalla Provincia in colla-­

territoriale. Il numero complessi-­vo della popolazione scolastica sale infatti a quota 83.434 unità (1.180 alunni in più rispetto allo scorso anno scolastico). I bambini e i gio-­vani che frequentano le scuole reg-­

scuole superiori – sono ogni anno sempre di più, una tendenza che va di pari passo con le più generali di-­

provinciale reggiano.“Il nostro sistema di educazione 0-­6 anni, un’eccellenza che il mondo in-­tero ci riconosce, dà risposta a circa 20.000 bambini e grazie anche ai servizi integrativi per l’infanzia le ri-­sposte sono differenziate e in grado così di rispondere in modo più ade-­guato alle esigenze delle famiglie”. L’assessore Malavasi si è poi sof-­fermata su un dato che differenzia la provincia reggiana dagli territori emiliano-­romagnoli e anche dal re-­sto d’Italia: “Guardando alle scuole superiori, si registra un’equa distri-­buzione delle iscrizioni tra licei, pari al 33 per cento, istituti tecnici, 33,2 per cento, e istituti professionali, 33,3 per cento. Mentre nel resto del Paese vi è una forte tendenza alla li-­ceizzazione, questo è un dato positi-­vo per un territorio che ha creduto nella pari dignità di tutte le scuole”. Di “un anno complesso, con il terre-­moto che ci ha messo a dura prova”

scolastico territoriale Silvia Mena-­bue, sottolineando però che “il si-­stema scolastico reggiano ha tenuto bene. In particolare si è conclusa positivamente l’operazione di istitu-­zione di istituti comprensivi”.

Tutti i numeri della scuola reg-­gianaL’istruzione pubblica accoglie oltre il 78 per cento del totale della po-­polazione scolastica, percentuale che arriva a toccare e superare il 95 per cento degli iscritti se si conside-­ra la fascia della scuola dell’obbligo (scuole elementari, medie e supe-­riori). Nel dettaglio, per quello che

riguarda la prima infanzia, i servizi presenti sul territorio permettono di dare risposta al 28,8 per cento della popolazione in età (fascia 0-­3 anni), mentre il sistema integrato delle scuole dell’infanzia (scuole stata-­li, comunali e private) permette la quasi totale copertura, attestandosi all’87, 6 per cento della popolazio-­ne in età prescolare (3-­6 anni). In termini assoluti poi, frequentano la scuola primaria statale 25.132 alun-­ni (+1,9 per cento rispetto all’an-­no scorso), le scuole medie 15.008 alunni (+0,1 per cento), mentre si contano 20.819 studenti negli isti-­tuti superiori (+3,7 per cento).

Come cambia la scuola reggia-­na, non solo cifreLa popolazione scolastica cresce, anche in funzione del fenomeno migratorio che interessa l’intera provincia, a questo proposito Reg-­gio Emilia rappresenta una delle province con la più alta incidenza di studenti stranieri nelle scuole sta-­tali, pari al 16 per cento, anche se il ritmo di crescita della popolazione scolastica straniera è rallentato ne-­gli anni, passando da una media del +1 per cento degli anni Novanta ad un +0,2 per cento in questi ultimi anni. Inoltre tra gli studenti stra-­nieri, sono sempre di più quelli che

18 anni non entrano in possesso del-­la cittadinanza), complessivamente il 49 per cento degli studenti stra-­nieri, ma alle elementari sono ben il 70 per cento.Altra peculiarità del sistema d’i-­struzione reggiano è la tendenza al prolungamento degli studi da parte degli studenti diversamente abili, che rappresentano il 2,7 per cento

dell’intera popolazione scolastica. Su questo ultimo versante, negli ul-­timi anni la Provincia ha compiuto uno sforzo in termini di progetta-­zione e investimento per l’inclusio-­ne sociale degli alunni con disturbi

a cui l’Annuario di quest’anno de-­-­

fondimento.

Più attenzione ai disturbi spe-­

-­dimento, non sono considerati come gli altri tipi disabilità da un punto di vista clinico e normativo, ma posso-­no produrre ugualmente gravi for-­me di emarginazione e insicurezza, soprattutto se non vengono ricono-­sciuti in tempo. Tra questi la disles-­sia è il più conosciuto, ma non è l’u-­nico. Gli strumenti che la scuola può mettere in campo per far fronte alle esigenze degli alunni con Dsa sono diversi (dai piani educativi persona-­

-­logici di supporto). La Provincia da due anni a questa parte ha inoltre

per supportate questi studenti nello svolgimento dei compiti pomeri-­diani: si tratta del progetto “Tutor-­Dsa”, nato come potenziamento del tradizionale progetto “Tutor”. Il progetto è al suo secondo anno di realizzazione ed ha selezionato e formato 20 tutor, tutti giovani di massimo 25 anni, sulle caratteristi-­

sugli approcci da utilizzare, i quali

di studenti con Dsa nel loro tempo libero dopo la scuola.

Primo Piano -­ maggio 201312 Sociale

Scusi, le piace il Papa?Opinioni correggesi (e non solo) su Papa Francesco

La Chiesa cattolica sarà indietro di duecento anni, come diceva il Car-­dinal Martini, ma quando il futuro è incerto e il presente buio, accade che qualche suo spirito eletto porti un po’ di speranza al mondo impau-­rito. L’eletto Jorge Bergoglio, per esempio, Papa Francesco. “Scusi le piace il Papa?”. Abbiamo rivolto questa domanda a dei nostri

-­nite, per sapere qual è l’umore che circonda anche nella nostra Correg-­gio il successore di Pietro.Impossibile riportare ogni risposta. Ma il nostro rudimentale sondaggio nel suo insieme offre una risposta più che positiva. “Molto” è l’avver-­bio di quantità che sbaraglia tutti gli altri. Piace “molto” Papa Francesco. A tutti. Uomini, donne e ragazzi. Giovani e anziani. Credenti e non. Un vero plebiscito. Un sentimento generalizzato di simpatia circonda il nuovo vescovo di Roma. Dopo le torbide pagine di Vatileaks, dopo le dimissioni di Joseph Ratzinger, l’effetto sorpresa dell’uomo pescato

esordio con un “buonasera a tutti”, che pratica la semplicità e frequen-­ta la povertà non si è certo spento. Qualcuno, tra i nostri sondati cor-­reggesi, è stato alla sua udienza ge-­nerale in Piazza San Pietro e ne è tor-­nato pieno di emozione, per averlo visto dal vivo girare tra le migliaia di persone convenute e parlare andan-­do oltre il protocollo scritto. Alcuni fedeli dicono di credere davvero che quella fumata bianca vespertina del 13 marzo sia stata opera dello Spiri-­to Santo. Altri, stracontenti, temono però la reazione della Curia Vatica-­na, le resistenze delle gerarchie por-­porate, colte di sorpresa anche loro da questo nuovo stile papale che non si fa trascinare dalla solennità ritua-­le. Altri dicono che è ancora presto

-­le logorìo del tempo lungo. Ma molti ancora sperano che i suoi primi gesti tanto apprezzati abbiano seguito in una riforma profonda degli istitu-­ti secolari della Chiesa, in una sua modernizzazione più democratica, riesumando quel Concilio Vatica-­no II di cinquant’anni fa, lasciato languire per troppo tempo. E’ ora, secondo costoro, che l’Istituzione Chiesa sia meno romanocentrica e più universale, dando maggior peso a quei continenti dove il cattolice-­

simo è in forte crescita. “Talvolta sembriamo dimenticare che la pa-­

universale!” ci viene detto da questi intervistati. Ma già le aperture di Papa Francesco in tal senso, come la decisione di sbloccare la causa di

-­ro e la nomina degli otto cardinali di tutti i continenti per riformare la macchina curiale sono accolte molto bene. Brunetto Salvarani, teologo e saggista carpigiano, in una recente prolusione alla Fondazione San Car-­lo di Modena, ha detto che si aspetta da Papa Francesco (anche a lui piace molto!) un forte rilancio del dialogo interreligioso e dell’ecumenismo tra le Chiese cristiane su scala planeta-­ria. Per venire all’Italia e alle nostre terre “siamo ormai gli ultimi di una generazione per la quale l’apparte-­nenza cristiana era un dato scon-­tato;; non c’è più un cristianesimo d’ambiente ma si diventa cristiani per scelta;; allora la Chiesa di Roma deve rinnovare profondamente il suo stile e il suo linguaggio” dice Brunetto Salvarani. Dunque i segni di Papa Francesco vanno nella giu-­sta direzione. Chiesa meno istituzio-­ne e più popolo, insomma.Monsignor Luigi Bettazzi, ve-­scovo emerito di Ivrea, nei giorni scorsi ha tenuto una relazione in Sala del Tricolore a Reggio sul tema del bene comune. “La società civi-­le deve essere più solidale … il pri-­mo principio non negoziabile della Chiesa è la solidarietà” sono alcune delle parole proferite dal pastore novantenne con grande fermezza e lucidità. “Papa Francesco mette in pratica gli insegnamenti conciliari, la Pacem in Terris particolarmen-­te, rivolgendosi a tutti gli uomini di buona volontà quando esalta la ca-­rità, il rispetto del creato, la pace, la fraternità” ha detto Monsignor Bet-­tazzi. Per fare il bene comune, in-­somma, serve una comunità più so-­lidale e più responsabile. La Chiesa cattolica, esperta di umanità, ha una grande responsabilità e deve fare la sua parte. Ma torniamo ai nostri intervista-­ti correggesi. C’è chi ci rimanda ad una frase del Papa sulla quale ci in-­vita a meditare. Eccola: “Non si può annunciare il Vangelo di Gesù sen-­za la testimonianza concreta della vita”. E, di getto, ci ricorda il consi-­glio che san Francesco dava ai suoi

confratelli: “predicate il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le pa-­role”. Sapeva provocare quel frate, non c’è che dire. Restiamo al Vangelo. Una nostra concittadina intervistata si è det-­ta meravigliata di tanta meraviglia per un Papa che lava e bacia i pie-­di dei detenuti di un carcere mino-­rile. “Non c’è nulla di eccezionale o rivoluzionario in quel gesto. E’ il Vangelo. Punto e basta. Eccezionale e rivoluzionario è il Vangelo. Ma è l’essenza della fede cristiana”, ecco quanto ci ha detto. Papale, papale. Ma proprio per questi gesti così for-­ti, per questi richiami alle periferie povere delle città e dello spirito, per questa umiltà, per l’appello ad una fraternità che è alla portata di tut-­ti, anche tanti non credenti, atei, agnostici, laicisti intransigenti, non provano alcun imbarazzo a ricono-­scere in Papa Francesco un carisma di amore e misericordia universali, che aiutano chiunque creda nel pro-­gresso dell’umanità. “Quando anche la politica come impegno nobile e progetto di crescita sociale si sta miseramente sbriciolando nei par-­ticolarismi di questi giorni tristi, un messaggero di buona speranza che fa audience e che richiama all’opera le virtù essenziali di un uomo sem-­pre più smarrito è il benvenuto tra di noi” è in sintesi l’opinione raccol-­ta tra questi concittadini.“Laudato sia” allora Papa Francesco. Dopo il tramonto delle tante ideolo-­gie che hanno ispirato la vita politica e sociale italiana in questi decenni, una sola va tenuta in piedi, irrinun-­ciabile: l’ideologia del bene comu-­ne. Anzi, forse, va ricostruita. E se il Papa, per farlo, ci dà una mano ... c’è solo da dire “grazie amico Fran-­cesco, continua così”. Del resto il Francesco del Sacro Convento, cui il Papa che viene dall’Argentina si ispira, fu intransigente nel combat-­tere i mali della Chiesa e del mondo del suo tempo. E anche oggi ci sono mille motivi per non contentarsi di quel che passa il convento, no?

Papa Francesco

Primo Piano -­ maggio 2013 13Cultura

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Riceviamo e pubblichiamo Cari lettori,sono davvero felice di poter contri-­buire alla creazione di un piccolo spazio che la redazione di Primo Piano vuole dedicare a noi Donne. Come introducevo nel precedente numero, è appassionante per chi -­ come me -­ ha un tipo di formazione storico-­artistica, capire e far capire qualcosa in più su trabocchetti pub-­blicitari, gabbie virtuali, sabotaggi mentali, funzionanti a scatto, cre-­

ad

hoc e allo stesso tempo, frutto di un accorta selezione e/o ibridazione di antichi e nuovi prototipi, ideali e ca-­ricaturali del Ritratto come genere. Questo poi ci riguarda in particola-­re, se il prodotto da vendere è desti-­nato alla nostra categoria e quindi il Ritratto, come genere, diventa di Signora … o no. Credo che neanche l’incredibile Hulk, con la sua forza verde da no-­vello Ercole, riuscirebbe a macinare, impastare e scaraventare in faccia a noi tutte, Signore Comuni, tante splendide menzogne come fanno invece i moderni super-­inventori di cloni-­femmina … in positivo e in negativo badate … perché la pubbli-­cità verosimilmente ci dice che, non esistono soltanto le neo-­Veneri (non più di Willendorf) che, ad ogni scos-­

-­giscono un sogno … e che sogno ma ahinoi! esistono anche le poco pro-­caci, seppure frizzantissime neo-­trentenni che, per età e nonostante i Tena Lady, possono ancora ambire ad una carriera, ad una famiglia e perché no, addirittura ad un aman-­te.Tra le altre cento caricature di donna che, con una certa accondi-­scendenza, i mass-­media ci regala-­no -­ constatato tutti che “il mondo

è bello perché vario” -­ c’è quella che studia col cerotto per i brufoli, quella che lava in lavatrice, quella che mette in padella la gallina ma non sa cucinare, quella che cammi-­na sui tacchi ma non sa camminare, quella che vuole copiare la venere … che, poveretta, data la condizione di quella, non farà certo strage di cuori ma avrà lo stesso -­ ci mancherebbe -­ il suo posto al sole, in amore, chissà, forse col Principe Azzurro.E le nostre anziane?Se -­ sgradevolissimo a dirsi -­ alle trentenni viene consigliato un aiu-­tino per le perdite urinarie, sgra-­devolissimo a dirsi -­ alle signore più avanti in età non rimane che con-­tendere stentatamente l’ultima rosa rossa al proprio compagno di ballo, a suon di protesi dentaria e quando questa non riesce a sostenere tanto piacere, si accontenta più saggia-­mente non di una ma ben di due “fette al lampone” come vediamo accadere in pubblicità.Povere noi allora. Ma la realtà, per fortuna, è diversa e molto più complessa;; del resto, l’attuale linguaggio pubblicitario, in quanto iconico e pseudo-­simbolico, deve essere sintetico e d’impatto, ben lontano dalla deliziose narra-­zioni-­simbolo dei vecchi caroselli, mai ottenuti dal riciclo, così origi-­nalmente costruiti. E’ un’affezionata vicina di casa, la signora Lina Salati (classe 1929) che risiede a Campagnola da quando è nata ma -­ come dice lei -­ che ha anche tanti parenti a Correggio, a

-­na.Sì, perché posso dire che abbia vis-­suto da Donna, la Lina, tra povertà, lavoro duro e gravi lutti in famiglia

l’ha sempre tenuta fortemente anco-­rata alla vita. La Lina ha pianto tanto e lacrime di sale hanno rigato non solo il suo viso ma le mani, prima di mondina, poi di contadina, poi di operaia, poi di “donna di sevizio” -­ come dice lei. Non le interessano i titoli perché le cose vanno chiamate col loro nome e anche le persone. Più veri che mai, il viso e le mani della Lina raccontano la nostra ter-­ra. Il viso è come il grande sole in-­fuocato nelle torride estati canico-­

che mai, nelle stesse torride estati senza ossigeno, alle due del pome-­

riggio, piegata a raccogliere la ver-­dura dell’orto. Le mani, invece, sono come una xi-­

un legno non troppo morbido, su cui gli espressionisti di Die Brücke hanno usato la sgorbia per ricavarne matrice da incisione. Sono le mani di una Mater dolorosa dove gran-­de e interiore, non d’apparenza ma di sostanza, è la religiosità, fatta di concretezza e aneliti al cielo stellato. Le sue mani hanno raccolto fango, quando trapiantava i germogli di riso, hanno raccolto la nostra umi-­da, grassa, feconda terra , hanno zappato, vangato, falciato ed estirpato la Debolezza perché è col coraggio che s’accetta la vita per quella che è. Non fraintendiamo: la Lina accetta le sue fragilità come accetta quelle degli altri perché è una realista e la malattia, la morte, la tristezza non vanno negate ma stoicamente af-­frontate senza illusioni e soprattutto “senza dare fastidio agli altri”.Davanti alla sua casa, c’è il giardino con le magnolie, i cachi e l’ibisco in vaso, la porta è sempre aperta ma nel vero senso della parola;; solo di notte, viene sprangato il garage perché “non si sa mai cosa può en-­trare”. Dietro la casa, c’è un bellis-­simo bosco di ciliegi selvatici, for-­tunatamente inutilizzato e quindi polmone verde di tutto il quartiere

conduce a Novellara, per stradine di campagna e che, con grande gioia dei cittadini, conserva ancora qual-­cosa dell’antico assetto, i pilastrini e le romantiche erbacee dei fossi. Il sottobosco è fresco come una ghiacciaia e ospita le imponenti gal-­line della Lina, grosse come vitelli;; i conigli hanno la loro gabbietta e i vecchi cani di famiglia, come la Lilli e il Topi, una degna sepoltura con tanto di piccola croce cristiana. No-­nostante la pioggia incessante, que-­sta mattina di Sabato Santo, sono andata a raccogliere qualche ramo gemmato nel bosco, passando dal garage sempre aperto e lì, dove con

Lina produce “ogni ben di Dio” per famiglia, parenti e amici, arrostiva in pentola e coi “profumi” (aromi ed erbe), uno dei suoi conigli genuini. Cucinare, infatti, è per lei una gran-­de gioia e a Natale o per Pasqua,

continua a pag.14

Primo Piano -­ maggio 201314 Cultura

sono molti gli esperimenti che al-­chimizza nel suo laboratorio ga-­stronomico: con la cognata Lea, sua

tortelli e cappelletti (piccoli come un’unghia), cuoce il cudghîn alla perfezione, fa la fuieda cun un ca-­vagnin d’ov frésch e la tuliróla, se-­taccia, svuota, imbottisce, guarnisce e si destreggia, per esempio, con la torronata (di cui riporto sotto la ri-­cetta, per gentile concessione della sua proprietaria) e la bignolata alla panna montata -­ che i nvõd is berle-­chen i dî.

E’ stato un fornaio, una volta, in gran segreto, a passarle la ricetta della tor-­ronata alle caramelle di menta ma la Lina che, è per la condivisione, ha deciso di divulgarla;; da un cassettino

continua a pag. 28

Come consuetudine, dopo la pausa di agosto, si riprende con il numero di settembre, che esce a metà mese, come i prossimi numeri, no a di-cembre. La nuove veste, i più ricchi contenuti, il colore, hanno avuto un buon gradimento con anche espres-sioni di calorosi complimenti. Il nu-mero di luglio, in via promozionale, è stato diffuso anche in omaggio, in alcune occasioni come durante la Festa del PD. Per allargare il numero dei lettori, per fare conoscere questa nuova politica editoriale. Non si po-teva fare tutto con il primo numero, abbiamo iniziato e via via cerchere-mo di concretizzare i nostri sforzi per creare sintonia con voi lettori e per vivere insieme tutta la ricchezza soprattutto sociale, etica e cultura-le della nostra cittadina. Senza di-menticare che siamo in un villaggio globale, che molte s de ci toccano da vicino, che la situazione politica, economica e sociale del nostro pae-se incide profondamente anche su di noi. Ecco quindi perchè la nostra attenzione e la nostra ri essione si allargheranno anche verso tutto quanto ci circonda. Siamo aperti ai vostri suggerimenti, alle critiche, alle proposte per rendere Primo Pia-no uno strumento utile alla città. Per rendere più completa l’informazione siete tutti invitati a segnalarci temi, novità, appuntamenti che ritenete interessanti.

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Il servizio alle pagg. 12 e 13

Sono una ventina, per ora, gli agricoltori correggesi che hanno aderito alla ini-ziativa “Sapori di noi” per vendere direttamente, in azienda, al consumatore -nale.

L’agricoltura si fa semplice e a buon mercato, mettendo i suoi

continua a pag. 2

Eccoci qui

frutti a disposizione di chi ab-bia voglia di riscoprire profumi e sapori di cui si va perdendo la memoria. Sono quelli della frutta e della verdura coltivate dagli agricoltori correggesi. Un concentrato di genuinità e gusto dalla campagna dietro l’angolo.

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CORREGGIO

A COLORINuovo taglio giornalistico, nuo-

va gra ca, nuovi giovani in re-

dazione,

Primo Piano vuole raccogliere

le voci, i fermenti, le novità, la

ricchezza sociale, umana e eco-

nomica della nostra città.

Una città che è cambiata moltis-

simo negli ultimi anni, più viva-

ce, più ricca di intraprendenza,

di luoghi o occasioni di vita so-

ciale e culturale. Vivace anche

dal punto di vista produttivo,

imprese leader in una economia

globalizzata, il commercio che

sa evolvere, una agricoltura che

si misura con i temi della quali-

tà ma anche delle produzione di

bio-masse.

Ma non vogliamo trascurare

anche la cronaca, le curiosità,

la vita vissuta, sempre ricca di

sorprese. Una scommessa, una

promessa che il “Circolo Cul-

turale Primo Piano”, editore di

questo mensile, ha voluto fare.

Il Circolo ha eletto nuovo Presi-

dente la sottoscritta Emanuela

Gobbi, ed ha nominato nuovo

direttore redazionale Cecilia

Anceschi, che rma con me que-

sta presentazione.

Come sapete Primo Piano ha

una storia trentennale. Credia-

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Tavola di raccolta delle idee dei ragazzi e dei genitori

Come sarà la Correggio di domani:

questa è la domanda alla quale dare

risposta se si vuole progettare il fu-

turo della città e non subire i cam-

biamenti che avvengono nella nostra

realtà locale e a livello più ampio.

Per questo, con due percorsi diversi

ed autonomi, sia l’ Amministrazio-

ne comunale che il PD di Correggio

hanno avviato un lavoro progettuale

per dare un volto al futuro.

Il Comune ha dato vita, per l’elabo-

razione del Piano Strategico Comu-

nale (PSC), ad un ampio progetto

“Disegnare il cammino” , mentre

il PD di Correggio ha promosso il

Laboratorio tematico “Immaginare

Correggio”. Vediamoli nel merito.

“Disegnare il cammino”

E’ con questa denominazione che

l’Amministrazione comunale ha de-

nito il lavoro di indagine, di con-

fronto e di partecipazione intorno

al quale ha raccolto idealmente, ma

anche concretamente, tutta la città.

Sono stati chiamati ad esprimere la

Abbiamo, nel numero scorso, solleci-tato il contributo di voi lettori, consa-pevoli che il confronto di idee sia una componente fondamentale di ogni comunità e quindi anche del nostro mensile che aspira a rispecchiare la realtà correggese.Con nostra soddisfazione alcuni di voi ci hanno scritto indicando temi ritenuti degni di discussione.Non ci è possibile affrontarli tutti contemporaneamente, ma iniziamo scegliendone uno e adottando la for-mula delle “Opinioni a confronto”. Mettendo cioè intorno a un tavolo di-verse persone, a rappresentare diver-si punti di vista, su un tema speci co, in questo caso “Il nuovo piano sosta del centro storico”.Abbiamo chiamato a parlarne chi in centro ci lavora e vive e chi è chiama-to per la sua funzione non solo a far rispettare le regole, ma anche a fare in modo che le novità trovino il tem-po per essere conosciute, comprese e seguite.Questa prima esperienza, alle pagi-ne 10, 11 e 12, sembra confermare la validità della formula: una discussio-ne libera, condotta da un redattore, in questo caso una redattrice, dove gli ospiti possono esprimere pareri e offrire temi ad ulteriori ri essioni. Come dicevo sono arrivati da alcuni di voi contributi di grande interesse, su argomenti che non mancheremo

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Opinionia confronto

tagli, riduzioni d’orario, dequalifi cazione,

ecco le scelte del Governo

Scuole per la maggior parte fatiscenti ed insicure, dotazioni tecnologiche ridicole, sostegno all’handicap incer-to, integrazione dei ragazzi stranieri lasciata al caso o alla buona volontà, insegnati malpagati e scarsamente aggiornati, studenti che non sanno leggere un articolo di giornale, ab-bandono scolastico, a questa scuola bisognosa di investimenti e di svilup-po, di ducia e slancio verso il futuro, il governo risponde con grembiulini, voti in condotta e bocciature, abbas-samento dell’obbligo scolastico, ne del tempo pieno, disinvestimenti e marginalizzazione. Può un paese eu-ropeo, che deve competere nel gran-de campo dello sviluppo tecnologico

e scienti co, dell’innovazione e della ricerca, della competenza e del sape-re, arretrare proprio sul terreno dove è oggi, con la sua scuola elementare, ai primi posti nella classi ca mon-diale? La scuola pubblica sarà sem-pre più povera e dunque per pove-ri: poveri gli studenti, le famiglie e i professori che la abiteranno. Niente promozione sociale, pari opportunità e premio al merito.I ricchi sapranno dove andare a for-marsi ed imparare. Agli altri, una scuola di bassa qualità. C’è da preoc-cuparsi e seriamente, c’è da opporsi e velocemente.

Quali conseguenze anche a Correggio

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Campagna

abbonamenti 2013

della macchina da cucire ha estratto, come uno scrigno di madreperla, un taccuino degno del Libro delle Mera-­viglie di Marco Polo e, come un an-­tico cimelio, lo ha sfogliato, facendo scorrere tra le dita, le singole pagine, protette da una copertina trasparen-­te e dentro le quali, ogni sapore della dispensa è stato conservato, intat-­to, in una dimensione praticamente atemporale.Ma, di notte, quando ci sono i tem-­porali, il bosco diventa scuro e le sue ombre si stagliano nette contro

come un bambino spaventato, si stringe sotto le coperte e le lenzuola di cotone e garza da lei stessa rica-­mate ma ha ragione perché l’urlo del vento, quando è arrabbiato, diventa tremendo -­ lo sento anch’io, che sono a pochissimi metri -­ e quando sibila sembra quasi nascondere il più temi-­

acquatico che tutti chiamavano al Bisóun da la crésta. Per cui vale il detto:San Simóun liberés da saíet e

da tróun!

E’ in questi momenti che, accanto al suo letto o vicino alla stufa, ancora calda, per trovare protezione, s’ac-­coccolano Milo e la Matti, i piccoli Jack Russell Terrier dal pelo corto,

Non è poi così lontana, a volte, la nostra storia, il senso profondo delle

segue da pag.14

La Lina con l’oca

nostre tradizioni e della nostra, stra-­ordinaria, identità culturale;; posso soltanto sperare che questo patri-­monio di risorse femminili nonché umane, legate al “sapere” degli an-­ziani, alle importanti quanto auto-­

reggiano, non venga ulteriormente disperso e che il mio piccolo con-­tributo, sia testimonianza scritta di un Valore orale da non dimenticare mai.E dal Maghèt dlà bóuna sdóra, per voi …

Olga Guerra

La Matti

Primo Piano -­ maggio 2013 15Sociale

Le associazioni correggesi, qua-­lunque sia la loro missione, contri-­buiscono a tenere vivo il territorio proponendo iniziative molto varie tra loro per tipologia e pubblico a cui sono destinate. In particolare, nell’ultima edizione del volumetto “Saperne di più” che raggruppa tutte le iniziative proposte da associazio-­ni culturali e di volontariato, nonché da studi professionali, pubblicato e distribuito dal comune di Correggio tramite la news letter, spicca per ori-­ginalità quello organizzato dal cir-­colo “Il Che vive”, dedicato alla cura dell’autostima. Rivolto ad un gruppo ristretto di persone, per favorire il dialogo per-­sonale e lo scambio diretto di im-­pressioni ed opinioni con il relato-­re, è stato articolato in due serate ed animato dalla dottoressa Anna Zippa, couselor, coach e consulente aziendale.“Nel tempo – spiega Rina Zardet-­to del circolo “Il Che vive” – ab-­biamo cercato di proporre corsi e conferenze che fossero di interesse per i cittadini. Siano stati i primi, ad esempio, ad organizzare corsi di informatica che abbiamo interrotto quando ha iniziato a proporli il Co-­mune.

l’offerta. Ad esempio, stiamo pen-­sando di organizzare corsi di maglia, di cucina con le ricette tradizionali,

Non mancano anche corsi pratici dedicati a persone del settore mani-­fatturiero, che hanno perso il lavoro. Non si tratta, certo, di iniziative pro-­fessionalizzanti come quelle orga-­nizzate da enti di formazione veri e

Un corso per trovare (e mantenere) la stima di séLo ha proposto “Il Che vive” con la consulenza di Anna Zippa

propri. Il nostro intento è, piuttosto, quello di creare occasioni di aggre-­gazione, di continuare a dare stimoli a persone che, fuori dal mondo del lavoro, potrebbero essere prese da sconforto o peggio.Il corso di autostima risponde a queste esigenze. Abbiamo riscon-­trato un grande bisogno, da parte dei cittadini, di essere rincuorati, di trovare altri valori, nella vita, diversi da quelli normalmente proposti: ec-­cessiva competitività, aggressività, scarsa empatia.Tutti i corsi che abbiamo organizza-­to nel tempo sono stati gratuiti o ri-­chiedevano una cifra esigua di iscri-­zione, da parte di chi vi partecipava. Ciò che è stato raccolto di volta in

-­za”.Come si coltiva l’autostima? “Per pri-­ma cosa – spiega la dottoressa Zip-­pa – bisogna che troviamo una de-­

chiariamo da dove nasce e cos’è che la mina. Per alcune persone si trat-­ta di situazioni limitanti, per altre di carezze negative che hanno ricevuto dall’infanzia e che si portano dietro nel corso della vita. Per scoprire qua-­li sono le cause che minano l’autosti-­ma, a seconda degli individui, chiedo loro di indicare due episodi positivi, in cui hanno avuto stima di sé, e due episodi negativi, in cui questo aspet-­to è venuto a mancare”. Anna Zippa non è una psicologa ma ha una formazione da educatrice ed è proprio da questo tipo di approc-­cio con le persone, che organizza i suoi incontri. Il suo obiettivo è quel-­lo di riuscire ad insegnare a chi si ri-­volge a lei, le modalità ed i compor-­

tamenti corretti per affrontare nella

Prende spunto, per la sua attività, dal metodo “PNL”, la programma-­zione neuro linguistica che prende le mosse dall’idea che ci sia una con-­nessione fra i processi neurologici, il linguaggio e gli schemi comporta-­mentali che sono stati appresi con l’esperienza, affermando che questi schemi possono essere organizza-­

nella vita. Uno dei punti di forza di questo metodo è lo sviluppo della re-­silienza, la capacità che ha ogni per-­sona di individuare i meccanismi che la hanno resa felice, in determinate circostante, e di riuscire a ripeterli. L’autostima e la ricerca della felicità personale hanno percorsi simili.“Dobbiamo riuscire ad individuare la differenza che fa la differenza – continua la dottoressa Zippa – cioè lo stato d’animo che sottende al pensiero positivo, la molla che fa scattare la voglia di reagire. Ci sono persone che vivono di negativismo, che faticano a misurarsi con l’ester-­no. Molte volte mi sono sentita dire: La mia felicità dipende dall’altro. E’ un modo di porsi sbagliato. Occor-­

qualcosa su cui poter lavorare, non su qualcosa che è altro da sé. Pen-­siamo, ad esempio, ai sopravvissuti ai campi di sterminio (caso estre-­mo), a che tipo di forza e di moti-­vazione hanno dovuto cercare in se stessi per superare quello che hanno passato e riuscire ad integrarsi nel mondo, una volta tornati a casa.Più vicino a noi: la perdita del lavo-­ro non deve essere sempre, neces-­sariamente, vista come un evento negativo. Può anche trasformarsi in un’opportunità di grande cambia-­mento”.

Rina Zardetto

Primo Piano -­ maggio 201316 Cultura

La carica dei 115Tanti sono gli autori del romanzo “In territorio nemico”

Adele, Matteo, Aldo sono i prota-­gonisti del romanzo intitolato: “In territorio nemico” che è stato pre-­sentato lo scorso 25 aprile ed ha se-­gnato, in maniera simbolica, l’avvio degli eventi in calendario per l’edi-­zione annuale di Era, la festa della Resistenza europea che si è svolta in corso Mazzini, tra un rovescio di

-­timana di aprile.La particolarità di questo romanzo edito dalla Minimum fax e curato da Gregorio Magini e Vanni Santoni è che si tratta di un esperimento di scrittura collettiva che ha coinvolto centoquindici persone di tutt’Italia.

correggese Elisa Massari che, in-­sieme a Morena Fanti di Bologna, ha intrattenuto il pubblico interve-­nuto alla presentazione promossa dalla biblioteca comunale all’inter-­no del Palazzo dei Principi. Sia per Elisa, sia per Morena non si è trat-­tato della prima esperienza di scrit-­tura, dato che entrambe hanno già all’attivo la pubblicazione di alcune raccolte di racconti. Tutt’e due però, mai, prima di “In territorio nemico”, si erano cimentate con la scrittura collettiva, un’esperienza che hanno

Il supporto che ha fatto da colle-­gamento tra gli scrittori che hanno partecipato al progetto è stato in-­ternet. Tramite la rete avvenivano gli scambi del materiale prodotto, la comunicazione delle scadenze del-­le consegne e dei suggerimenti dei due curatori, scrittori a loro volta, che hanno indirizzato il lavoro del gruppo.Elisa e Morena si sono conosciute personalmente proprio a Correggio, in occasione della presentazione del libro. “Esperienze di scrittura col-­

lettiva – ha detto Morena – ne esi-­stono moltissime. A differenza di que-­sta, però, si tratta di gruppi di quattro o cinque persone che, solitamente, vivono nella stessa città. Anche il lavoro vie-­ne organizzato in maniera diversa, nel senso che ogni membro del grup-­po scrive un pezzo della storia.Nel nostro caso, in-­vece, tutti hanno scritto tutto con il risultato che, nello svolgimento del-­la storia, è possibile sempre rintrac-­ciare il proprio contributo”. Il lavoro di scrittura di “In territo-­rio nemico” è iniziato nel 2007 ed ha coinvolto, inizialmente, più di duecento persone che si sono ridot-­

puntualità nella consegna dei pezzi, la necessità del rispetto dei tempi di lavoro sono stati gli elementi che hanno provocato l’abbandono del progetto da parte di quasi un cen-­tinaio di persone. “Io, invece – dice Elisa – trovo che sia stato un segno di grande professionalità e serietà da parte degli organizzatori imporre il rispetto delle scadenze. Una scelta che ha reso possibile il concretizzar-­si del lavoro che abbiamo fatto, con un risultato di qualità. Il romanzo è

che sia il lavoro di così tante perso-­ne nonostante, all’interno, ognuno di noi possa rintracciare il segno del proprio contributo”.Il progetto ha preso il via sei anni fa. Per quel che riguarda Elisa e Morena, il reclutamento è avvenu-­

to attraverso Anobi, una biblioteca virtua-­le cui entrambe sono iscritte. E’ stata fatta un’indagine, da parte dei curatori, sul pos-­sibile argomento co-­mune da sviluppare in un romanzo. Il caso ha voluto che la mag-­gioranza degli scrittori convocati abbia indi-­viduato come tema la Resistenza. Come tutti gli altri partecipanti, le due emiliane hanno inviato ogni cosa fosse

in loro possesso, riguardo quel pe-­riodo storico: aneddoti, lettere, fo-­

catalogata e raggruppata per settori dai curatori. In un secondo tempo gli scrittori sono stati divisi in grup-­pi di due, tre persone. Ogni gruppo avrebbe dovuto occuparsi di svilup-­pare un argomento, sia che si trat-­tasse di un personaggio, un luogo, un’azione. “Chiaramente – continua Morena – tutti dovevamo conosce-­re il lavoro di tutti, perché la storia avesse un senso logico”. “Il risultato – aggiunge Elisa – è una raccolta di materiale che ognuno di noi ha (per-­sonalmente ho tenuto tutte le sche-­de elaborate nell’arco di sei anni di lavoro) e che supera di gran lunga il numero di pagine del libro nella sua

In sostanza, con il procedere del-­la storia, Magini e Santoni hanno compiuto un lavoro di scrematura del materiale conferito dai gruppi,

-­nere la storia che è stata pubblicata. Le vicende che coinvolgono Ade-­le, suo fratello Matteo ed il marito Aldo, sono ambientate negli anni 1943 – 1945 e si concludono il 25 aprile 1945. Ogni personaggio avrà una sua evoluzione personale, sullo sfondo degli eventi più truci della seconda guerra mondiale.Ogni scrittore ha lasciato nel ro-­manzo qualcosa di sé. Ad esempio, l’aereo che compie le incursioni notturne viene chiamato dalla po-­polazione “Pippo” che è il nome con

di Elisa, proprio come è successo a molti di noi di sentire nei racconti dei nonni che hanno vissuto quegli anni paurosi.

Luisa Cigarini

Da sinistra: Morena Fanti, Graziano Marani ed Elisa Massari

Un momento della lettura di alcuni brani del libro

Primo Piano -­ maggio 2013 17Cultura

è stata inaugurata sabato 27 apri-­le nella galleria di Palazzo Principi di Correggio l’esposizione di Gigi Montali “The hand that saves”, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, che intende ricollegarsi al tema del lavoro, in occasione della Festa dei lavoratori del 1°maggio, ed è strutturata per diverse sezioni (uomo e manualità, luoghi di lavo-­ro, uomo e la terra). Le immagini di Gigi Montali fanno parte di un pro-­

il fotografo ha realizzato durante i suoi viaggi internazionali tra Euro-­pa, Asia, Africa e America. La serie di opere si lega alla pressante que-­stione del cambiamento, tema di

sottolinea come l’occupazione negli ultimi tempi stia subendo continue metamorfosi visibili in ogni parte del mondo. La polvere, il legno, i ma-­teriali, le merci, le mani e le diverse abilità, tra l’artigianato, le botteghe, le miniere, le fabbriche e i laboratori, raccontano la dignità del lavoro. Si nota difatti in questo ultimo periodo un ritorno all’artigianalità e al saper fare come espressione di una nuova risorsa, assieme ad una sempre più sentita volontà di differenziazione.

Gigi Montali, “The hand that saves” (la mano che salva)Il tema della mostra ha dunque per protagonista la manualità dell’uomo poichè è lui stesso l’attore e il prota-­

I frammenti e le tracce di questo personale modo di vedere la situa-­zione occupazionale, diventano una sorta di specchio del cambiamento della società globalizzata e la rap-­presentazione di una visione attra-­verso i dettagli della fatica, una nuo-­va prospettiva per il futuro. Un lin-­guaggio universale che ci accumuna tutti e che ha cambiato velocemente le regole, mostrando un nuovo pre-­sente che è necessario affrontare con responsabilità in un mondo che cambia giorno dopo giorno senza sosta e che cerca sempre una nuova partenza.In una visuale iper tecnologica e con la crisi epocale in atto, gli artigiani con il recupero dell’hand made sono i nuovi protagonisti di una dimen-­sione in cui soltanto il recupero del-­la “mano che salva” può cambiare lo stato attuale delle cose.Gallerie di Palazzo Principi, ora-­ri di apertura: sabato 15.30-­18.30, domenica e festivi 10-­12.30 e 15.30 -­18.30. Info: 0522 691806;; www.museoilcorreggio.org.

Fotografo di reportage e paesaggista freelance, Gigi Montali ama rappre-­sentare il territorio dove vive con un linguaggio semplice e mai banale, cogliendo particolari momenti ap-­parentemente normali che attraver-­

-­cato profondo. Ha all’attivo diverse collaborazioni con enti locali, tra cui la provincia di Parma e diversi comuni dell’Emilia, nonché alcu-­ne testate giornalistiche nazionali. Negli anni ha arricchito la propria

lo hanno portato a partecipare ad alcuni tra i più importanti festival Europei.

Un’immagine in mostra

Ristampato il catalogo della mostra Istanti distantiÈ disponibile a Correggio nelle librerie e in alcune edicole del centro

È disponibile nelle librerie Liga-­bue e Moby Dick, e nelle edicole di piazzale Carducci e via Antonioli, la ristampa di Istanti distanti -­ Cor-­reggio oggi e 130 anni fa, catalogo della mostra omonima allestita due mesi fa nel Salone degli Arazzi del Museo Civico. La pubblicazione è stata curata, come l’esposizione, da Fabrizio Pic-­

Fontanesi e propone, in un sugge-­stivo parallelo tra immagini odierne realizzate da Franco Camparini e al-­trettante scattate dal fotografo cor-­reggese Gildaldo Bassi, eccezionali vedute della città ottocentesca. Il catalogo, reperibile anche nel Mu-­seo Civico, consente al lettore un’i-­deale passeggiata nel centro stori-­co, in un continuo e affascinante rimando fra presente e passato, tra

realtà e memoria, per luoghi rima-­sti immutati e altri perduti per sempre. La mostra ha regi-­

di visitatori al di là di ogni aspettativa, con molte richieste da parte di scuole e la necessità appun-­to di ristampare il catalogo, andato esaurito. Non fu possibile prorogar-­la per rispettare gli impegni presi con le altre mostre già in calendario, ma è stato annunciato che sarà ripetuta in futuro.

Primo Piano -­ maggio 201318 Cultura

La passione è l’anima del successoParola di Debora Vezzani che abbiamo incontrato per parlare della sua carriera di cantautrice

Che Correggio sia una cittadina di artisti questo ormai è assodato;; tut-­ta la nostra regione lo è, a dire la verità, ma in particolare ci sentiamo di dire che qui da noi c’è una con-­centrazione molto alta! Abbiamo musicisti, pittori e chi più ne ha più ne metta! Questo mese abbiamo in-­contrato Debora Vezzani, una ra-­gazza che sta tentando di coltivare la sua più grande passione: la musica e le abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia. Debora è nata a Bolo-­gna ed è stata adottata da genitori di Correggio dove si è trasferita quan-­do era molto piccola.“Ho imparato a suonare la chitarra in parrocchia a San Prospero – rac-­conta Debora – dove cantavo anche nel coro, questo binomio chitarra e voce me lo porto da sempre ed è diventato per me un tutt’uno;; alle scuole medie ero già in grado di suo-­nare e cantare contemporaneamen-­te da sola. Quando ero ancora alle elementari il mio sogno era quello di diventare una cantante ed esprime-­vo questo grande desiderio scriven-­dolo ad esempio nei miei temi. Poi ho cominciato il conservatorio a

traverso. Ho iniziato a fare tanti con-­corsi canori (e ne ho vinti parecchi!) tra cui il Festival delle Arti a Bolo-­gna, con direttore Andrea Mingar-­di, un altro che mi ha permesso di entrare al CET (Centro Europeo To-­scolano) fondato da Mogol dove ho studiato e mi sono diplomata come interprete. In seguito sono riuscita a vincere anche un altro concorso con lo stesso Mogol in giuria che mi ha permesso di ritornare al CET, dove mi sono diplomata in composizione.

Nel frattempo ho comin-­ciato a scrivere canzoni. Eravamo nel 2009”.Debora prosegue il suo racconto parlandoci del suo passato recente e dice: “La prima canzone che ho scritto si intitola Venticinque, l’ho pre-­sentata a Sanremolab

nell’omonima compi-­lation, con mia grande soddisfazione. Venticin-­que è una canzone auto-­

conoscere la mia vera madre e le mie origini, cosa che, per la legge italia-­na, si può avviare solo al compimen-­to dei venticinque anni.Successivamente nell’estate 2010 con la mia seconda canzone Adesso tocca a me ho partecipato al Radio Brano Estate e al Festivalshow, in tour con i big e ho aperto un con-­certo dei Modà! Conclusa questa esperienza ho cominciato a scrivere canzoni non solo per me ma anche per altri artisti, avviando una colla-­

Warner: nell’estate 2012 è uscito il nuovo album di Loredana Errore contenente un mio brano dal titolo Stringimi forte. Sempre nel 2012 una giornalista della Gazzetta dello Sport ha scritto un testo dedicato a Marco Simoncelli e si è rivolta al Cet, dove ho studiato, per far mu-­sicare il suo testo;; noi studenti ab-­biamo composto delle musiche ed hanno scelto proprio la mia, dal tito-­lo Corro tra le stelle ed è stata pro-­dotta dallo stesso Mogol”. Debora continua raccontandoci il presente ed a tal proposito dice: “Quest’anno ad Amici di Maria De Filippi fra gli inediti del programma c’è un brano

-­danzato di Debora, compositore e pianista) e cantato da Verdiana dal titolo Danza immobile che sta ri-­scontrando commenti e pareri mol-­to positivi”. Adesso chiediamo a Debora cosa sta facendo attualmente e quali sono i progetti per il futuro e ci dice: “Sto continuando a suonare in giro dal vivo e sto raccogliendo brani che scrivo per un progetto tutto mio, oltre a continuare a lavorare con la

Warner. Inoltre ho in cantiere alcu-­

parmense Gianluca Menta”.Alla luce di tutto quello che Debora è riuscita a fare, le abbiamo chiesto un parere sull’attuale panorama musicale in Italia: “Al giorno d’oggi le possibilità di emergere sono lega-­te soprattutto ai talent show ed alla tv. In generale non si hanno molte possibilità di suonare dal vivo, a meno che si suoni gratuitamente o per poco. Sono tanti i cantanti e mu-­sicisti in giro e conta tanto l’immagi-­ne che si ha e purtroppo si trascura la qualità”.

cosa si sentirebbe di dire ad un ra-­gazzo che abbia voglia di intrapren-­dere la strada del musicista e dice: “Se qualcuno adesso volesse intra-­prendere la carriera di musicista, beh il mio consiglio è di aprire un agriturismo! Sto scherzando, ovvia-­mente! Io consiglio di studiare e di lavorare tanto, con passione e senza improvvisarsi, sperando che prima o poi la ruota giri;; bisogna avere pa-­zienza e non perdersi mai d’animo”.Vogliamo aggiungere che oltre tutto Debora adesso sta insegnando mu-­sica alle scuole medie oltre a dedi-­carsi alla sua carriera e per fare tutto ciò bisogna essere un vulcano pieno di voglia e di passione, come un vero correggese può e sa fare, visti i risul-­tati. Ci sentiamo di dirvi, cari lettori, che se si ha una passione nella vita è giusto coltivarla e fare il possibile perché non vada sprecata come la nostra Debora, che da bambina ave-­va un sogno... ed eccola qua!Altrimenti... c’è sempre l’agrituri-­smo!

Emiliano Bertani

Debora Vezzani

Primo Piano -­ maggio 2013 19Cultura

Che fare?In tempi di crisi, intendiamo. E di crisi solo economica, non certo di idee e di energie.I musicisti ci sono, eccome;; e il pub-­blico ha voglia di ascoltare, ma non ha soldi in tasca, forse è anche un po’ triste, depresso.Con l’arte – e con il duro lavoro quo-­tidiano che serve per costruirla – si campa? Un Paese che non vuole mo-­rire dovrebbe sostenere i suoi arti-­sti: senza creatività, in un contesto privo di immaginazione e invenzio-­ne, non c’è innovazione, e non c’è sviluppo.In questo quadro un’intera genera-­zione di talenti, pur con una grande voglia di resistere, rischia di scorag-­giarsi, di mettersi a fare altro.E allora lasciamo spazio alle idee, e ai “nuovi” creativi. E rimuoviamo gli ostacoli che impediscono al pubbli-­co di incontrarli e conoscerli.A Correggio Jazz 2013 ci sono i mi-­gliori nuovi talenti, i migliori musi-­

-­cati dal referendum della critica di Musica Jazz), e alcuni maestri rico-­nosciuti. E chi vuole ascoltarli spen-­de veramente poco, guadagnando molto in apertura mentale.Più di così, oggi, non sapremmo che fare… ma non ci sembra poco.L’intensissimo programma comin-­cia con gli Area: erano talmente po-­tenti e innovativi negli anni ’70 che la loro musica (peraltro arricchita di nuove composizioni) suona contem-­poranea anche oggi.Si prosegue con una ‘carta bianca’ ad Enrico Zanisi, il pianista votato dalla critica miglior nuovo talento 2012;; lo ascolteremo nel quartet-­to del bassista Francesco Ponticelli (17 maggio) -­ che registrerà il con-­certo per un album che uscirà con la rivista “Musica Jazz” -­, con il suo trio (18 maggio), in piano solo (19 maggio, ore 11) e con il quintetto del batterista Alessandro Paternesi (19 maggio, ore 21).Il 20 maggio si prosegue con il quar-­tetto “Neko” del chitarrista France-­sco Diodati: da notare che Diodati e Paternesi (vedi sopra) sono stati votati al secondo e terzo posto nella

“El Portal”, quintetto americano di cui fa parte il folignate d’adozione Joe Rehmer, è di scena il 21 maggio.Il 24 maggio è la volta dei “Sou-­

Correggio jazz, una rassegna alla portata di tasca per tuttiRiprende la rassegna che porterà all’Asioli alcuni dei più quotati musicisti internazionali

saphonix” di Mauro Ottolini, votato miglior musicista italiano del 2012. Il suo progetto “Bix Factor” – a suo tempo ci disse che poteva intendersi

invisibile – vede sul palco una vera e propria orchestra di 12 elementi con 2 cantanti.Si chiude il 25 maggio con il quartet-­to “Yatra” di Enzo Pietropaoli, altro

vincitore, nel 2011, del referendum della critica, che presenta il suo ele-­gantissimo ultimo progetto.

-­cratica: ognuno ha il suo spazio, e il musicista ‘titolare’ di un gruppo è un primus inter pares, che propone sì la sua musica, ma rispetta gli spa-­zi di tutti;; il senso di comunità col-­

e vedremo molti musicisti suonare in più di un gruppo, come leader o come side-­men.Sono inoltre previsti due seminari musicali, entrambi il 18 maggio alle

Paternesi, in collaborazione con Ce-­pam/Muzikstation.Inoltre, in collaborazione con Pho-­cus Agency e Nikon Italia, è previsto

-­colo (24-­25-­26 maggio).Tutti i concerti si svolgeranno al Te-­atro Asioli.La rassegna è promossa e organiz-­zata dal Comune di Correggio e Jazz Network.

Giovedì 16 maggio -­ ore 21

AREA International Popular Group -­ Tour 2013Patrizio Fariselli – pianoforte, synth;;Paolo Tofani – Trikanta Veena, live electronics;;Ares Tavolazzi – contrabbasso, bas-­so el.;; Walter Paoli – batteria

Venerdì 17 maggio – ore 21

“Carta Bianca a Enrico Zanisi”FRANCESCO PONTICELLI QUARTETDan Kinzelman -­ sax tenore, clari-­netti;; Enrico Zanisi – pianoforte;;Francesco Ponticelli – contrabbas-­so;; Enrico Morello – batteria

Sabato 18 maggio – ore 21

“Carta Bianca a Enrico Zanisi”ENRICO ZANISI TRIOEnrico Zanisi – pianoforte;; Joe

Rehmer – contrabbasso;; Alessan-­dro Paternesi – batteria

Domenica 19 maggio – ore 11

“Carta Bianca a Enrico Zanisi”ENRICO ZANISI SOLOEnrico Zanisi – pianoforte

Domenica 19 maggio – ore 21

“Carta Bianca a Enrico Zanisi”ALESSANDRO PATERNESI P.O.V. QUINTETSimone La Maida – sassofoni;; Francesco Diodati – chitarra el.;; Enrico Zanisi – pianoforte;; Gabriele Evangelista – contrabbas-­so;; Alessandro Paternesi – batteria

Lunedì 20 maggio – ore 21

FRANCESCO DIODATI “NEKO”Francesco Diodati – chitarra el.;; Francesco Bigoni – sax tenore;; Francesco Ponticelli – contrabbas-­so;; Ermanno Baron – batteria

Martedì 21 maggio – ore 21

EL PORTALNolan Lem – sax tenore;; Rainer Davies – chitarra el.;; Paul Bedal – Fender Rhodes;; Joe Rehmer – contrabbasso;; Dion Keith Kerr IV – batteria

Venerdì 24 maggio – ore 21

MAURO OTTOLINI SOU-­SAPHONIX“Bix Factor”Mauro Ottolini – trombone, sou-­saphone, voce;;

Gli Area

continua a pag.20

Primo Piano -­ maggio 201320 Cultura

Vanessa Tagliabue Yorke – voce;; Stephanie Ocean Ghizzoni – voce, riti voodoo;;Vincenzo Vasi – voce, theremin, strumenti giocattolo;; Paolo Degiuli – cornetta;;Guido Bombardieri – clarinetto, sax alto;; Dan Kinzelman – sax tenore, clarinetto, clarinetto basso;;Paolo Botti – viola, dobro;; Enrico

-­fono;;Franz Bazzani – pianoforte, armo-­nio liturgico a pedali Galvan;;Danilo Gallo – contrabbasso;; Zeno de Rossi – batteria

Sabato 25 maggio – ore 21

ENZO PIETROPAOLI YATRA QUARTETEnzo Pietropaoli – contrabbasso;;Fulvio Sigurtà – tromba;; Julian Oli-­ver Mazzariello – pianoforte;;Alessandro Paternesi – batteria

Sabato 18 maggio – ore 16,30

SEMINARIEnrico Zanisi Alessandro Paternesi – batteria

in collaborazione con Cepam/Mu-­zikstation

Venerdì 24 – Sa-­

bato 25 – Dome-­

nica 26 maggio

WORKSHOP FO-­TOGRAFICO“Fotografare il jazz”in collaborazione con Phocus Agency e Nikon Italia

Info: Teatro Asioli -­ tel. 0522 637813 -­ [email protected]

Biglietti:-­ c/o biglietteria del Teatro Asioli aperta dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 19, sabato dalle 10,30 alle 12,30 (festivi esclusi);; nei giorni di spettacolo dalle 18 alle 19 e dalle 20 a inizio spettacolo-­ vendita telefonica (0522 637813) e via mail [email protected]

bancario e carta di credito-­ vendita on line sul sito www.tea-­troasioli.it o www.vivaticket.it

Abbonamento Correggio Jazz euro 40,00 (9 concerti)Biglietti (posto unico numerato)16 maggio Area: euro 15,00

17 maggio Francesco Ponticelli 4et: euro 7,0018 maggio Enrico Zanisi Trio: euro 7,0019 maggio (ore 11) Enrico Zanisi solo: euro 5,0020 maggio Alessandro Paternesi P.o.v. : euro 7,0021 maggio El Portal 5et: euro 7,0024 maggio Mauro Ottolini Sou-­saphonix: euro 10,0025 maggio Enzo Pietropaoli Ya-­tra: euro 10,00

El Portal

Dopo dieci anni di una intensa atti-­vità dedicata alla lettura, abbinando il “piacere” per la stessa con il “sa-­pere” della conoscenza, è scattata la scintilla di un diffuso convincimen-­to che suggeriva fosse giunta la “giu-­sta maturazione” per fare un passo avanti, passando dalla facile lettura alla più impegnativa scrittura.Da ciò ha avuto origine la proposta di trarre, dal “tesoro” accumula-­to in dieci anni di letture, la spinta per un confronto, che partisse dalla “critica” dei libri letti, per appro-­dare al racconto di un frammento della propria vita, che consentisse ad ogni componente del gruppo di esprimere sensazioni intime, pen-­sieri, valutazioni interiori e proposi-­ti, accumulati nel proprio io, ma mai espressi per pudore e timidezza.La proposta, lanciata con una certa improvvisazione, dopo un breve pe-­

visto il “passo avanti” a conquistare

Il gruppo di lettura “Punto Sud” si schiera dalla parte opposta della platea della criticaLa prima volta da scrittori di un gruppo di appassionati lettori

ha avuto un esito più che lusinghiero

l’interesse, l’entusiasmo di tutti e la forte voglia di partecipazione.Il primo risultato è stata la raccolta di 14 adesioni, che hanno consentito di mettere insieme 18 testi in 37 car-­telle dattiloscritte, che hanno evi-­denziato, non solamente l’interesse per l’iniziativa, ma anche una quali-­tà e una profondità di pensiero, che andavano molto al di là del valore letterario degli elaborati.La valutazione umana, la sensibilità intimamente espressa, il valore let-­terario degli “esercizi di scrittura” sono stati consegnati nella mani di tutti i componenti il gruppo di let-­tura, che trasformati provvisoria-­mente “in critici” di se stessi e degli altri, hanno apposto “un voto” di ap-­prezzamento su ognuno dei “lavori” presentati al pubblico in pieno ano-­nimato. Una prima valutazione sul “merito”, ha visto staccarsi, dall’insieme dei “compiti”, gli elaborati più intimi,

quelli, che, nella scrittura, hanno cercato di fare uscire dalla profon-­

-­cie, prima che la penna tracciasse i primi tratti sui fogli bianchi.Il coordinamento del “concorso” ha espresso una sentita soddisfazione per la quantità, la qualità e per la passione dello scrivere, evidenziati nel materiale raccolto e nella capa-­cità dei componenti il gruppo di va-­lutare, sotto i più diversi aspetti, gli elaborati votati.La diversità, spesso notevole, ri-­scontrata nei punteggi attribuiti ai singoli lavori, hanno evidenziato come la stessa fosse stata condizio-­

letterario dei “componimenti”, dalla personale sensibilità di ognuno nei riguardi dei temi trattati nel conte-­sto dei testi in concorso.

Bruno Bertolaso

segue da pag.19

Primo Piano -­ maggio 2013 21Sport

San Prospero dei record in festa: stravinto il campionato di seconda categoriaCon largo anticipo i ragazzi di mister Ghizzoni hanno brindato alla vittoria e

sono stati promossi in prima categoria

La cena di festeggiamento della promozione

Correggese calcio femminile, una stagione dif!cileLa serie C,campionato regionale con girone unico in Emilia-­Romagna, vede impegnate le ragazze della Cor-­reggese.

delle migliori e ormai da alcuni mesi la compagine rosa di Correggio sta attraversando un momento davve-­

quella vittoria che sbloccherebbe sicuramente questa situazione com-­plicata. Dopo essere partite alla grande dove hanno ottenuto una serie di vittorie importanti che lasciavano presagire un bel campionato c’è stato un calo notevole (anche per colpa di situa-­

zioni sfortunate) e ora la ter-­

suona come un campanello d’allarme. Purtroppo anche l’ultimo derby non è anda-­to bene anche se la squadra ha dimostrato carattere e ha

Le trasferte sono impegna-­tive e il campionato è ostico con squadroni come la New Team e, appunto, la Reggia-­na che sono nettamente di categoria superiore. Speriamo che le ultime partite a di-­sposizione possano invertire questo trend negativo e regalare qualche

Un’azione di gioco della Correggese femminile

soddisfazione e un po’ di ossigeno

Forza ragazze, siamo con voi!

Era l’assoluto favorito della vigilia e non ha fatto rimpiangere i bookma-­ker, il San Prospero di Correggio ha dominato letteralmente il girone F di seconda categoria del campionato di calcio reggiano, e con ben quat-­tro giornate di anticipo si è laureato campione.Come detto, non c?è stata storia e già nelle prime fasi del torneo il “San

senza lasciarla mai e con una caval-­cata impressionante ha staccato le avversarie domenica dopo domeni-­ca senza essere mai impensierita.Ora l’ultimo obiettivo rimasto è quello di chiudere la stagione senza

La squadra correggese è una vera e autentica turbina a gas di questa ca-­tegoria e infatti sono alcuni anni che effettua un continuo “Sali-­scendi” venendo promossa nella categoria

maggiori e scendere, ovviamente ri-­vincendo di nuovo!! La qualità e la forza di questo gruppo è indiscussa, è una squadra comple-­ta dove in ogni reparto ha giocatori di qualità che fanno la differenza, dalla difesa all”attacco è una squa-­dra compatta sempre ben messa in campo dallo storico mister Ghizzo-­ni che ha sicuramente meriti non indifferenti. Un’altra componente fondamentale è quella del “caldo” pubblico che segue sempre la squa-­dra: capitanati dal presidente Zini sono il vero “dodicesimo uomo” in campo per il San Prospero e anche

a loro vanno tutti i nostri complimenti. San Prospero è una piccola grande realtà che nasce a livello parrocchiale e attra-­verso lo sport, e non solo, vede la presenza di tantis-­simi ragazzi. E’ una parroc-­chia viva, con tanta, tanta voglia di fare.Tornando al calcio giocato un’altra grande soddisfazio-­ne è l’aver stravinto anche nei confronti degli acerrimi nemici e rivali di sempre della Vir-­

all’ultima giornata” invece la Virtus

chiuderà il campionato con un ri-­sultato molto deludente e al di sotto delle proprie aspettative.Nelle parole del capitano del San prospero di Correggio, Massimo Martinelli, si capiscono subito molte cose: “Siamo partiti con il gruppo della scorsa stagione, dove purtroppo non siamo riusciti a sal-­varci in Prima categoria, la società ci è stata vicina e ci ha rinnovato la

-­gione con l’obbiettivo di risalire su-­bito”.Sul grande risultato ottenuto Marti-­nelli commenta: “Anche se sapeva-­mo di partire con i favori del prono-­stico non ci aspettavamo forse nean-­che noi di vincere così nettamente e avere un divario tale da poter festeg-­giare così in anticipo la vittoria del campionato”.

Già, ora le ultime quattro giornate saranno una passerella “ora abbia-­mo un mese per far festa ma anche per concludere bene la stagione, siamo ancora imbattuti…” afferma Martinelli.Quando si dice la forza del gruppo “siamo molto uniti e soprattutto

campionato andremo tutti insieme due giorni al mare”. Drink e relax per i vincitori.

-­li si sofferma sul futuro: “E’ ancora presto per parlarne, certamente nei nostri pensieri c’è quello di sfatare il tabù e di fare una bella stagione an-­che il prossimo anno, in un campio-­nato che è regionale e ovviamente

Un ringraziamento particolare dal-­la redazione anche all’“ala” Bruno Prandi per averci fornito preziose informazioni e le foto. Grandi ragaz-­zi!!

Erik Sassi

Primo Piano -­ maggio 201322 Sport

Basket amatoriGrandi aspettative per il San Prospero

Correggio può vantare due squa-­dre amatoriali di basket, una delle quali, il San Prospero Spurs, parte-­cipa al campionato provinciale CSI. Squadra formata da ex giocatori di categoria (1° e 2° divisione o di pro-­mozione), è al comando del cam-­pionato open B e parteciperà ai play

verranno promosse alla A2, e da qui

al pala Bigi, il tempio della palla-­canestro reggiana. Dopo un’ultima stagione giocata nell’anonimato, con il ringiovanimento della rosa e con giocatori provenienti anche dal-­le vicine Gavassa, Carpi e Novellara, è scattata la molla agonistica che ha fatto fare il salto di qualità sia nel pensare che nel giocare. L’obiettivo è quello di poter calcare in un futuro prossimo il parquet del pala Bigi.

Chi questo ono-­re e onere lo ha già vissuto e da vincente è la GS Budriese, che partecipa al Campionato Amatori UISP. Orfani di due miti del basket reggiano, Rusti-­chelli e Gualdi, che sono pas-­sati dal parquet alle tribune tra i tifosi, quella di quest’anno è un mix tra giovani e più esperti, che comun-­que non ha impedito alla squadra di essere prima nel girone, e con la cer-­tezza di partecipare ai play off incro-­ciandosi con le squadre della vicina Modena. L’intenzione di non par-­

tecipare alle fase regionale e nazio-­nale è stata prettamente una scelta societaria per non appesantire trop-­po l’attività amatoriale del gruppo. Fiore all’occhiello è Riccò che ha un passato recente come giocatore del-­la pallacanestro Correggio, in C1.

San Prospero

La dura vita e le grandi soddisfazioni del pattinaggio artisticoNella galassia degli sport minori, dove l’unico momento di visibilità, se si ottengono risultati di rilievo, è la vetrina delle Olimpiadi, questa pubblicità gratuita non può essere sfruttata dal pattinaggio artistico, perché non è sport olimpico. Eppu-­re, l’Italia è la maggiore espressione mondiale di questo sport, e in qual-­siasi competizione internazionale, se il podio non è tutto italiano, al-­meno due gradini sono appannag-­gio dei nostri atleti. Dal singolo, alla coppia artistica e danza, per arrivare al pattinaggio spettacolo gli azzurri sono tra i migliori del mondo. Come tutte le discipline sportive l’allena-­

secondo a nessuno, però solo la pas-­sione è l’unica molla che impedisce di lasciare tutto, considerato che la stagione agonistica inizia a gennaio

-­li, Regionali, Italiani e poi, per i più bravi, Europei e Mondiali. Incontro Cristina, che sprizza patti-­naggio da tutti i pori, che è allenatri-­ce, dirigente, magazziniere, accom-­pagnatrice del pattinaggio artistico targato G.S. Budriese.Raccontaci il tuo percorso sportivo.

“Ho iniziato a cinque anni e ho pra-­-­

cipando ai campionati Italiani e ho anche disputato una gara interna-­zionale”.

-­smo molto presto, mi pare di capire.

-­cavo l’allenatrice, e dentro di me sa-­pevo che il mio futuro sarebbe stato quello d’insegnare questo sport. Mia

dicevo che avrei fatto l’allenatrice”. Poi?“Educatrice di bimbi con handicap, ho allenato nella bassa modenese e bolognese (Nonantola, S. Giovanni in Persiceto), e poi da quattro anni

il mio supporto agonistico alle so-­cietà di Reggio e Modena”.Quindi vivi di pattinaggio.“Ventiquattro ore al giorno”.

solo ragazzine e molto giovani.“In effetti l’età per iniziare questo

-­vare ai quindici. Purtroppo la man-­canza di ragazzi è data dal fatto che a Correggio c’è anche la squadra di Hockey su pista. Troppo forte il ri-­

chiamo del gioco di squadra, e per giunta a Correggio c’è anche un con-­

-­pagna di Pablo Jara giocatore della squadra di Hockey di Correggio. Ndr ).

-­tà che incontri nella gestione

“Il problema principale è la man-­canza di visibilità a partire dai gior-­

Questo comporta anche l’impossibi-­lità di trovare sponsor. A dicembre organizziamo “Sogno di Natale sui pattini”, che oltre ad un grosso im-­pegno organizzativo c’è anche un discreto esborso di denaro, l’anno scorso abbiamo invitato il campione d’Europa. Nessun giornale locale si

-­vento”.Finanziariamente come fate?

-­mento dei genitori, che oltre alla retta devono acquistare almeno due paia di pattini (i più scadenti costa-­no duecentocinquanta euro al paio, il body per le gare e i soldi per le tra-­sferte”.

Marco Sessi

Primo Piano -­ maggio 2013 23Sport

Il Torneo di beach volley dell’estate correggese giunge quest’anno alla sua undicesima edizione e a maggio accende i motori con due iniziative.Aspettando la prossima edizione del torneo, prevista dal 8 al 14 luglio 2013, gli Amici di Trocia partono con TROCIA PARTY l’irrinuncia-­bile cena (su prenotazione) aper-­ta a tutti, organizzata da TROCIA BEACH presso il Salone delle feste di Correggio in collaborazione con i Giovani Democratici. La serata è prevista per venerdì 24 maggio 2013 e darà il via alle iscrizioni al torneo.Il secondo evento, giunto alla sua se-­conda edizione, è un’esibizione spor-­tiva singolare, dove il gioco non sarà il volley ma la disciplina innovativa denominata baskin (basket inte-­grato) e i giocatori saranno ragazzi normodotati e disabili. Non è scon-­tato infatti che la pratica sportiva da opportunità di socializzazione diven-­ti fattore di reale inclusione sociale perciò occorre mettere in discussione

-­li, e questo il baskin lo fa.

Trocia beach, verso un nuovo decennio di solidarietà

L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Cor-­reggio e in col-­laborazione con UISP di Reggio Emilia, è per do-­menica 26 mag-­gio 2013 presso la palestra Einau-­di per TROCIA-­MENTE DI-­VERSA, evento in cui gli amici di

le squadre di ba-­skin di Cremona, Ferrara e Bologna.Il ricavato del torneo e delle sue ini-­ziative da sempre sostiene “Siamo con te”, associazione correggese di volontariato che opera, dal 1997, a sostegno dei malati oncologici e delle loro famiglie e che fu vicina a Marco nel periodo della malattia e, da qualche anno, la cooperativa “Ac-­

-­to “Calamaio”, nato per favorire la diffusione di una cultura sui temi

Alcuni momenti del torneo di baskin dell’anno scorso

Via Timolini 2 - Correggio (RE) Tel 0522.693205

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di Palloncini

Via Timolini 2 - Correggio (RE) Tel 0522.693205

dell’handicap e del disagio sociale con percorsi mirati di integrazione nelle scuole.In dieci anni la manifestazione ha

oltre 65 mila euro.Per prenotare la cena del 24 maggio al Salone delle Feste: Fabio Mattioli 328 4288928;; informazioni baskin: Tristano Redeghieri 333 2900701;; [email protected];; www.trocia-­beach.it.

Primo Piano -­ maggio 201324 Sport

Viste le numerose richieste già per-­venuteci relativamente all’apertura e alle attività della piscina estiva di Correggio, informiamo volentieri i cittadini su tutte le novità 2013.Innanzitutto le date.Anteprima estate già da domenica 19 maggio con tariffa ridotta per tut-­ti.

a domenica 1 settembre.Per i patiti della tintarella o anche di semplice relax il solarium e i lettini (gratuiti) saranno a disposizione per gli utenti della piscina già dai primi del mese di maggio.Ricordiamo che all’interno del gran-­de parco è possibile usufruire di una vasca grande da 25 metri per diver-­timento e nuoto libero con almeno due corsie sempre e disposizione.Agli amanti della tintarella di luna suggeriamo la suggestione delle aperture serali del mercoledì e ve-­nerdì, allietati anche dalla lucida follia di Little Taver e del suo bar accogliente.La vasca piccola a spiaggia e con l’i-­dromassaggio è riservata ai bambini e ai relativi genitori.E’ in funzione anche lo “spray park”, il parco acquatico con geyser, can-­noni spara acqua, palme colorate con secchielli a caduta d’acqua im-­provvisa, fontane al suolo e vaschet-­ta per rinfrescarsi, dove i piccoli si possono divertire un mondo e le mamme possono controllarli sedute su panchine poste attorno alla vasca da cui è possibile usufruire del refri-­gerio degli spruzzi.Un angolo della grande zona verde è riservato a giochi e piccole strutture

Estate in piscina a CorreggioCon l’ acqua pole e lo spray park

per far passare il tempo ai bambini senza che necessariamente si ba-­gnino.Per i ragazzi e gli adul-­ti sportivi il campo da calcetto in erba sinteti-­ca e quello adiacente di beach volley contribu-­iranno a tenere impe-­gnati i giocatori, anche con organizzazione di trofei e piccoli campio-­nati (tra cui il già famo-­so “Trocia beach”, il cui ricavato andrà total-­

Il campo giochi estivo denominato “Cooper-­splash” inizierà il 10 giugno e proseguirà

con una interruzione nelle due settimane centrali del mese di agosto, e ci sarà la pos-­sibilità di poter sceglie-­re, in cicli settimanali, tra giornata intera o metà, con pasto o sen-­za.Tra le attività possibili di cui poter usufruire ulteriormente vi sono i corsi di nuoto per bambi-­ni che si svolgeranno in tranquillità nella vasca coperta, quelli per adul-­ti nelle serate di martedì e venerdì sempre al coperto e le attività di

-­quagym, acquabike (bici in acqua) e water trekking (tapis roulant acqua-­tici) da svolgersi all’aperto in pausa pranzo o in fascia preserale. La novità in questo settore è costitu-­

ito dall’acqua pole, il palo acquatico

muscolare, per la coordinazione me-­-­

sibilità osteoarticolare, per bruciare grassi. Adatto per uomini e donne.Insomma Coopernuoto augura a tutti una felice estate all’insegna di divertimento e refrigerio e vi aspetta

struttura qual è quella della piscina comunale di Correggio.

CORREGGIOVia Matteotti 1

Tel. 0522 6920250522 692030

CARPIVia Peruzzi 12/14

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RUBIERAVia Emilia Ovest 54/1

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Istruttori con l’acqua pole

Lo spray park

Primo Piano -­ maggio 2013 25

Pollice verde

Le rose

Pollo con la birra bionda

cipolle e speck

Via Mandrio 26/C -­ Mandrio di Correggiotel. 0522 69.98.37

www.ristorantinodelborgo.it

[email protected]

Cucina tradizionale reggiana a base di prodotti genuini, con aggiunta di gnocco

Menù di pesce, solo per gruppi,

Ospitiamo, in questo numero, la ri-­cetta di un originale piatto inviata-­ci da Gianna Guaitolini e cogliamo

l’occasione per invitare altri lettori appassionati della buona cucina, a fare altrettanto.

Ricetta del mese

Ricette originali con prodotti tradizionali

Ingredienti per 4 persone:Un pollo intero tagliato in ottaviSpeck un trancio da 200gr, caAromi per arrosto 2 cucchiaiBirra bionda 700 ml.Burro 30 gr.Cipolle bianche due grossePepe macinato a piacereSale quanto basta

Tempo necessario 1 ora e trenta circa più la marinatura della carne

Procedimento:Appena acquistato il pollo mettiamolo a marinare anche per una notte con gli aromi per arrosto (cioè la nostra classica concia) e la birra.Quando cuciniamo il pollo facciamolo prima rosolare nel burro, aggiungiamo poi le ci-polle tagliate sottili sottili e lo speck a listarelle. Lasciamo insaporire rigirando più volte e aggiungiamo la birra del-la marinatura. Aggiustiamo di sale e pepe e lasciamo cuocere coperto rigirando di

tanto in tanto fino a che il pollo, oltre ad essere cotto, avrà as-sunto un bel colore dorato. Ser-viamo con contorno a piacere. Io personalmente amo abbinare questo piatto ad un buon riso pilaf e servirlo come piatto uni-co. Veramente gustoso. Buon appetito.

In maggio assistiamo al fenomeno sempre affascinante delle rose ri-­

aiuole cittadine. Il periodo migliore per piantarle è sicuramente tra apri-­le e maggio, prima che il caldo sia troppo afoso.E’ meglio scegliere piante in vaso già radicate perché è più facile che attecchiscano. Per sistemarle a ter-­ra occorre togliere le rose dal vaso, facendo attenzione a non toccare le radici, e posizionarle sul fondo del-­la buca, precedentemente scavata e preparata con terriccio fertilizzato.

bene. Durante il primo anno non bisogna mai fare mancare loro l’ac-­qua, altrimenti si rischia di danneg-­giarle in fase di attecchimento.Sul mercato ci sono molte specie di rose, dai colori molto particolari e

sotto una grande varietà: dalle ram-­picanti alle striscianti, dagli alberelli alle rose cespuglio più classiche.Le più ricercate sono le rose inglesi da collezione, tutte profumatissime

che conferisce loro un aspetto molto simile alle peonie.

Daniela Santini

Sun Garden

Rosa Osaka

Rosa inglese

Casa

Primo Piano -­ maggio 201326

I Libri del mese a cura di Cecilia Anceschi

Parliamo di cinema

Bruno Arpaia

Pietro Greco

La cultura si mangia!La cultura è un bene di lusso? La nostra classe dirigente non ha dubbi: non si man-­gia e quindi non ser-­ve. Secondo altri, in-­vece, la cultura è bella e utile ma non possia-­mo permettercela. In

questi anni si sono succeduti tagli su tagli alla cultura: dal 2,1 % sulla spesa pubblica nel 2000 al misero 0,2 % di oggi. Una decrescita delle più infelici. Ma non è così: la cultura è, ovunque, motore dello sviluppo, come questo libro dimostra in modo documentato, battagliero e proposi-­tivo. Gli autori sfatano miti tragici: non è vero che il nostro Paese può vivere di passato e di patrimonio ar-­tistico. L’industria culturale in Italia dal 2007, quando è cominciata la crisi, ha incrementato l’occupazione dello 0,8 % l’anno. E portano esem-­pi concreti: dal New Deal degli anni ’30 alla rinascita di Bilbao, al mira-­colo artistico della Ruhr, alla risco-­

-­no idee concrete per una rivoluzione della struttura produttiva del Paese, un progetto di sviluppo fondato sul-­la conoscenza. Spunti importanti, indispensabili per una classe politi-­ca che ha il compito di portare fuori dalla crisi un’Italia sempre più con-­fusa, ignorante e quindi povera. Ri-­usciranno in questa ardua impresa? Bruno Arpaia è nato nel ’57, roman-­ziere, giornalista, consulente edi-­toriale e traduttore di letteratura spagnola e sudamericana, ha pub-­blicato numerosi romanzi e vinto numerosi premi.

e scrittore, collabora con l’Unità, con la rivista “Scienza e società” ed è tra i conduttori del programma radiofonico Radio3Scienza. Insegna

comunicazione all’Università di Mi-­lano Bicocca, la Sapienza di Roma e la SISSA di Trieste. Anche lui autore

Le fenici rosse-­

Ugo Guanda

editore, 12 euro

Scrittura industriale

collettiva

In territorio nemicoL’autore non si è na-­scosto dietro uno pseudonimo origina-­le: l’autore è davvero collettivo, si tratta di 115 persone che, con

il metodo della SIC-­ scrittura indu-­striale collettiva, hanno realizzato questo romanzo coordinati dagli ide-­atori del metodo: Gregorio Magini e Vanni Santoni, a loro volta scrittori.

-­de un viaggio nell’Italia devastata dalla guerra;; una ragazza di buona famiglia che diventa una partigiana pronta ad uccidere un fascista dopo l’altro;; un ingegnere aeronautico che si nasconde in attesa che passi la bufera. Matteo, sua sorella Adele, il cognato Aldo: sono i personaggi di questo romanzo, tre giovani separa-­ti dalla guerra che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, cercano di ritrovarsi in un paese nel caos. Nei venti mesi terribili dell’occupazione nazista, i tre protagonisti faranno esperienza della battaglia, dell’iso-­

-­te stare mentre la morte li minaccia ad ogni passo. In territorio nemico è una nuova epica della Resistenza. E’ un’epopea corale narrata da chi la guerra l’ha vissuta e non ha cessato di raccontarla. Un romanzo vivo e toccante che, tenendo ben presente l’eredità di Fenoglio, Malaparte e Calvino, apre una rinnovata prospettiva sull’espe-­rienza tragica e fondativa della se-­conda guerra mondiale in Italia.

Feltrinelli

19 euro

Un giorno devi andaredi Giorgio Diritti

a cura di Marcello Baboni

Libri e cinema

Un giorno devi andare … perché non stai più bene, perché hai soffer-­to, perché la vita ti ha colpito duro, oppure ti puoi rinchiudere nel tuo guscio, in un doloroso silenzio. Due donne, una madre chiusa nella di-­gnità del silenzio e della rinuncia,

mondo, là dove “tutto è così grande, così potente e maestoso, così violen-­to”. Giorgio Diritti alterna il passa-­to, il gelido inverno della provincia italiana, al futuro, alla calda e umi-­da estate delle favelas di Manaus in Brasile. Un’altra storia raccontata con la stessa delicata fermezza a cui ci aveva abituati con l’uomo che verrà e il vento fa il suo giro. Un re-­gista che è una garanzia di successo e di qualità (meno male che ce ne

-­rie profonde, ma anche di immagini spettacolari che fanno nascere il de-­siderio di esserci, nell’una e nell’al-­tra parte del mondo. Augusta, una sorprendentemente brava Jasmine

di missione dove uomini e donne di fede si donano agli altri nell’intento di aiutare un popolo povero e vessa-­to. E’ una donna trentenne con il do-­lore nel cuore e non capisce la tena-­cia della suora che crede nella fede e nell’intervento di Dio nelle cose umane. Le chiede: “cosa ti dice che

più tardi dirà: “quello che hai detto mi ha fatto pensare molto”. E anche lo spettatore avrà di che pensare e

sulla fede, sulla libertà che viene dalla natura e da una vita senza vin-­coli. In quelle terre lontane vive una religione e un messaggio che sono lontani dalle Cattedrali, più vicini alla gente, dove il compromesso tra sopravvivenza e teologia è più forte, dove si insegna ad usare il preserva-­tivo, dove la carità è a prescindere. Augusta ha una fede molto piccola e incerta, ora “deve essere terra” e dimenticarsi di Dio, perché lì non c’è, non si sente, non dice niente. Lì si vedono i bambini, quei bambini che vengono dal mare, che sanno sorridere, che sanno fare festa, che

continua a pag.27

Primo Piano -­ maggio 2013 27Cinema

sono la festa, ma lì si vendono anche i bambini, per pochi soldi. Lì si spez-­zano i cuori delle madri e il mondo è indifferente perché pensa solo al de-­naro a crescere, a cambiare e esplo-­dere e non conta chi paga. Augusta

mondo, della realtà, dove nulla esi-­ste più se non una mano innocente e amica che deposita un po’ di cibo di fronte alla sua capanna. Dall’altra parte la vecchiaia, un mondo antico e freddo che si antepone alla gran-­dezza dell’essere. Il piccolo conven-­to dove le donne si raccolgono in pa-­

è fredda e distaccata, come l’inverno stesso. La rottura dei mondi diviene evidente quando arriva la ragazza indios a fare la badante della nonna di Augusta. In ospedale vede morire la compagna di letto della nonna e recita una preghiera meravigliosa, il grazie al corpo: grazie alle gambe che ti hanno portato, grazie ai pie-­di che ti hanno sorretto, grazie alle mani che hanno costruito, grazie al cuore e all’anima che ti hanno per-­messo di amare. Due mondi con-­trapposti e ciascuno può scegliere da che parte stare, una scelta non facile, come non facile è fare i con-­

che ti rimane impresso e che non si farà dimenticare, come la scena dei bambini che fotografano la casa che cade nell’acqua, quella casa, quelle case costruite sul niente, ma dove palpita il cuore della gente vera.

All’incontro sono stati invitati i rap-­presentanti del ricco e variegato mondo dell’associazionismo correg-­gese. I rappresentanti di Cinecomio

-­coltà del primo anno di attività di un circolo di volontari. L’intenzione era quella di offrire la disponibilità a dialogare con le diverse associazioni per favorire la nascita di collabora-­zioni che uniscano idee, capacità, energie, competenze, risorse e indi-­rizzari.L’intervento dell’assessore alla cul-­tura Rita Carrozza ha messo l’accen-­

-­nanziamento delle attività dei circoli e ha rilevato come in questa fase sia necessario, da parte delle istituzio-­ni, un ruolo di coordinamento per facilitare il lavoro delle associazio-­ni. L’assessore ha ringraziato tutto il mondo del volontariato che rende

-­mento, offrire alla cittadinanza ser-­vizi, iniziative e attività.A questo punto sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni presenti, tra cui la Pro loco, il Centro Danza Correggio, lo Zaino dell’arti-­sta, l’Anffas. Tutti hanno manifesta-­to disponibilità a mettere in comune

qualità e la quantità delle iniziative promosse. Ad esempio si potrebbe, nell’orga-­nizzare le attività estive, unire le capacità e le forze di Cinecomio e della Pro Loco per un eventuale ca-­lendario comune e per mettere a di-­sposizione dei cittadini diversi ser-­vizi in un’unica serata. Tra l’altro, durante l’incontro, diverse persone hanno ricordato come da qualche anno non si tenga più una rassegna

L’assessore ha però spiegato come oggi sia improponibile pensare di ri-­petere la rassegna nelle stesse forme degli anni passati per l’impegno eco-­nomico ed organizzativo richiesto. Inoltre, anche le presenze del pub-­blico non erano state soddisfacenti, vuoi per motivi atmosferici (pioggia ed eccessiva umidità), vuoi per la contemporanea apertura delle sale al chiuso ma “condizionate” di Ci-­nepiù. Occorre quindi uno sforzo di creatività e buona politica culturale

Il Cinecomio si fa promotore della collaborazione tra associazioniProgetti e sinergie da mettere in campo per l’estate in arrivo

per fare e parlare di cinema in altro modo durante l’estate correggese. L’impegno è quello di provare a cer-­care le forme giuste già per l’estate in arrivo.Prima della proiezione di Buio in sala, tutti i presenti si sono salutati augurandosi un futuro di collabora-­zioni ogni volta che le idee, le pas-­sioni e l’entusiasmo dei volontari si

per ricordare i prossimi appunta-­menti della rassegna Questa ter-­ra è la mia terra: Palestina per principianti di Francesco Merini, 2012 -­ 60 min. Zimmy ama fare due cose nella vita: suonare il basso con la sua band, i Lou del Bello’s, e star-­sene nella sua amata città, Bologna. Questa volta, però, i suoi compagni di gruppo gli tirano un colpo basso: organizzano un viaggio per andare a insegnare musica a dei bambini di un campo profughi palestinese. Può tirarsi indietro Zimmy? Ovviamente no: parte e si porta dietro il suo ami-­co cuoco Berna. E Mignon di Massimo Alì Moham-­mad, 2012 -­ 77 min. Documenta-­rio sullo storico cinema a luci ros-­se “Mignon” di Ferrara, costruito all’interno di una chiesa sconsacra-­ta. Partendo dalla particolare corni-­ce architettonica, si racconta la re-­altà quotidiana di questa monosala, di coloro che ci lavorano da tempo, di quelli che lo hanno fatto in pas-­sato e degli abituali frequentatori. Il Mignon è anche però un punto d’incontro e, per così dire, “confes-­sione”, nonché baluardo di un cine-­ma a luci rosse ormai perduto nel tempo.

Lo scorso 8 aprile, nella sala con-­ferenze del Palazzo dei Principi si è tenuto un incontro, promosso dal circolo Cinecomio, per presentare alla cittadinanza le motivazioni che hanno portato alla nascita del circo-­lo, insieme ad aspetti della vita asso-­ciativa e alle iniziative realizzate nel primo anno di attività.L’occasione era data dalla presenta-­zione della seconda rassegna Questa terra è la mia terra, raccolta di do-­cumentari emiliani che si svolgerà nei mesi di aprile e maggio, intro-­dotta dalla proiezione di Buio in sala di Riccardo Marchesini sulle

-­cente nella nostra regione.

segue da pag.26

Primo Piano -­ maggio 201328

La sinfonia n. 13 “Baby Yar” di Dimitrij SostakovicLa Tredicesima Sinfonia di Dimi-­trij Sostakovic “Baby Yar” scritta

nel 1962 è, sicuramente, uno dei

capolavori del compositore. In essa rivive, nella prima delle cinque po-­esie del poeta Evtusenko, messe in musica, il massacro da parte dell’e-­sercito nazista di trentaquattromila ebrei ucraini (alcune fonti parlano addirittura di settantamila e forse centomila vittime) nella gola mon-­

-­dio che il potere sovietico non si era mai preoccupato di commemorare. I cadaveri degli ebrei uccisi vennero bruciati e gli stessi prigionieri co-­stretti a questo compito feroce subi-­rono poco dopo la stessa sorte, così da non lasciare testimoni. I restanti cinque testi poetici sempre di Evtu-­senko musicati da Sostakovic nei cinque corrispondenti movimenti ripropongono temi e situazioni psi-­cologiche e storiche messe al bando

-­nunciate dopo il cosiddetto disgelo, nell’ordine. L’antisemitismo (Babij Yar);; il senso dell’umorismo che sopravvive a dispetto delle censure e delle persecuzioni (Allegretto del secondo tempo);; l’elogio delle donne russe pazientemente in coda davan-­ti ai negozi scarsamente forniti di generi alimentari (All’emporio);; la paura delle denunce durante il ter-­rore staliniano (Paure);; la libertà di coscienza e la sincerità intellettuale che sono offese e compromesse in un regime totalitario (Carriera). Per rendere il testo comprensibile al

voce solista e ad un coro (entrambi -­

sioni spesso di tipo musorgskiano, così come musorgskiani sono certi

-­niche dal colore scuro;; non va di-­menticato che nello stesso periodo in cui il musicista era alla prese con la Sinfonia n. 13 aveva orchestrato i Canti e danze della morte e la so-­stanziosa e possente partitura della Chovanscina

La Sinfonia si apre con un Adagio d’intonazione dolorosa con il coro di voci maschili e la voce del basso ubbidienti ad uno stile solenne e vigoroso. Non mancano momen-­ti di assorta e pensosa tristezza e ritmi cadenzati su sonorità aspre e taglienti a piena orchestra, in cui

episodi storici dell’antisemitismo:

l’antico Egitto, il caso Dreyfus, gli ebrei polacchi di Bialystock, Anna

Accorato e puntuale è il commento sinfonico. L’Allegretto del secon-­do tempo si presenta con un tema marcato, ripetitivo e ironico. L’in-­telaiatura orchestrale è brillante e ricca di effetti nella sua multiforme varietà ritmica e dissonante. Il tema musicale dell’umorismo, di traspa-­rente linea melodica, deriva dalla lirica “L’Addio di Macpherson” che fa parte delle Sei romanze op. 62, su versi di poeti inglesi, scritte dal mu-­sicista nel 1943. Il clima espressivo cambia nel terzo tempo (Adagio). Suoni cupi dei contrabbassi su cui si innesta mestamente la voce del bas-­so, con il contrappunto dei bassi del coro. L’orchestra ha un tono elegia-­co di toccante semplicità: è evidente l’impianto descrittivo di una folla alle prese con problemi di sopravvi-­venza quotidiana.

-­ne strumentale, tutto si scioglie in un’atmosfera di cupa malinconia.

pianoforte, arpe e celesta. Luci si-­nistre e clima opprimente contrad-­distinguono il Largo del quarto tempo. Suoni lugubri e rintocchi di campane dischiudono una visione

il potere staliniano. Non manca una marcia cadenzata che lascia spazio nell’immaginare soltanto una resi-­stenza morale e silenziosa alla spie-­

aprono l’Allegretto -­rizzato da una pungente e fresca po-­litonalità che si richiama alla verve satirica dell’opera Il naso. Il discor-­

rasserenante, quasi a sottolineare la consapevolezza dell’intellettuale a non rinnegare le proprie idee. Di straordinario coinvolgimento emotivo è la conclusione della sin-­fonia: una lineare melodia degli ar-­chi si eleva purissima sui rintocchi

semplice e di sincera partecipazione umana, lontana da qualsiasi retorica di maniera, più o meno perseguita dai carrieristi e adulatori di ogni re-­gime, ieri come oggi.

Daniele Ferrari

CANTINA DI CORREGGIOVia Macero, 10

42015 Correggio (RE)

Dimitrij Sostakovic

Musica

Primo Piano -­ maggio 2013 29Appuntamenti

SPOSALIZIO DEL MAREdal 11/05/2013 al 12/05/2013 a Cer-­via (RA)Giunta alla sua 569° edizione, la ma-­nifestazione storica non perde il suo fascino, con la celebrazione dell’an-­

dell’anello dove i giovani cervesi si contendono il “trofeo” che promette fortuna e prosperità.

33° FESTIVAL INTERNAZIO-­

dal 20/04/2013 al 01/05/2013 a Pi-­narella di Cervia (RA)Come tradizione vuole, torna sulla riviera romagnola la grande kermes-­se che celebra all’insegna della fan-­tasia il legame tra la città di Cervia ed il colorato mondo degli aquiloni.

RIMINIWELLNESSdal 09/05/2013 al 12/05/2013 a Ri-­mini (RN)Si alza il sipario sulla grande kermes-­

dello sport giunta quest’anno all’ot-­tava edizione. Dal 9 al 12 maggio i 14 padiglioni espositivi della Fiera di Rimini e l’intera riviera romagnola ospiteranno ancora una volta quella fucina di vitalità ed energia che “tra-­volge” Rimini nel secondo weekend del mese.

RAVENNA JAZZ 2013dal 03/05/2013 al 12/05/2013 a Ra-­venna (RA)Quarantesima edizione per Raven-­na Jazz, con ben dieci giorni di mu-­

Eventi e Proposte Turistiche in Emilia Romagnasica dal vivo e seminari: un lussuoso restyling del cartellone del festival con una formula estesa nel tempo e

PARMA DANZA 2013dal 05/05/2013 al 24/05/2013 a Parma (PR)Compagnie di assoluto prestigio,

classica e contemporanea, artisti ospiti di fama internazionale: Par-­ma Danza festeggia dieci anni con

Zakharova, il Ballet Nice Méditer-­ranée e la Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto.

PRIMAVERA SLOW 2013dal 21/03/2013 al 23/06/2013 a Co-­macchio (FE)Torna la Primavera Slow nel Parco del Delta del Po Emilia-­Romagna, e con essa la possibilità di scoprire un territorio e le sue eccellenze, le sug-­gestioni, i paesaggi e i colori attra-­verso le tantissime iniziative per un totale di 14 settimane di eventi.

NUOVE ATMOSFEREdal 19/04/2013 al 16/11/2013 a Par-­ma (PR)La settima edizione della stagione sinfonica della Filarmonica Arturo Toscanini torna alla musica del No-­vecento in tutte le sue declinazioni con solisti e direttori d’orchestra di grande prestigio, dalla Francia di Maurice Ravel al Brasile di Ney Ro-­sauro.

I Musei civici modenesi, al Palazzo dei Musei di largo Sant’Agostino, propongono anche per maggio una

-­mana, ospitati in ambienti abbelliti

Garden club Modena. L’appuntamento di sabato 11 mag-­gio alle 17 è con l’inaugurazione del-­la mostra conclusiva del progetto interculturale “Storie di santi, eroi e migranti”, promosso dal Museo civico d’Arte e dal Ctp (Centro ter-­ritoriale permanente) di Modena in collaborazione con Centro stranieri e Casa delle Culture.Al Lapidario Romano dei Musei civi-­ci, domenica 12 maggio alle 17 Ilaria Pulini condurrà una visita guidata alla mostra “Il Mosaico riscoperto”.Sarà poi la volta di una serie di ini-­ziative che si stanno organizzando

Incontri, mostre e !ori per la primavera dei musei civiciper sabato 18 maggio in occasione di “Nessun dorma” la notte bianca modenese che coincide con la “Not-­te dei Musei 2013”, mentre domeni-­ca 19 maggio alle 17 al Museo civi-­co d’Arte si inaugura la mostra dei costumi realizzati dai partecipanti al progetto europeo “Museums in Fashion” e degli abiti storici del museo restaurati a cura dell’Isti-­tuto Beni Culturali della Regione Emilia-­Romagna. Seguirà aperitivo multietnico. Sabato 25 maggio alle 17, invece, sarà la Secchia Rapita la protagonista della mostra e della conferenza “La ‘Secchia’ in trionfo. Il carro allegorico per le ultime noz-­ze ducali” a cura di Lorenzo Loren-­zini e Stefano Bulgarelli. Il punto di partenza sono le tele “tassoniane” dipinte da Luigi Manzini.E proprio su Alessandro Tassoni si

GRANDE GIRO LAMBORGHINI dal 07/05/2013 al 11/05/2013 a Bo-­logna (BO)Nel 2013 ricorrono i 50 anni dalla fondazione della Casa del Toro. Au-­tomobili Lamborghini celebra que-­sto 50° anniversario con una serie di iniziative che avranno luogo nel corso dell’anno in Italia e all’estero.

PALIO DI FERRARAdal 04/05/2013 al 26/05/2013 a Ferrara (FE)Oltre ad essere il più antico del mon-­do, il Palio di Ferrara è peculiare per il tipo di corsa, che è corsa di festa a differenza di molti palii guerrieri, che prevedono invece l’impiego del “saraceno” o di qualche altro nemi-­co da battere con la lancia.

LO SGUARDO DI MICHELAN-­GELO ANTONIONI E LE ARTI dal 10/03/2013 al 09/06/2013 a Ferrara (FE)Nato a Ferrara nel 1912, Michelan-­gelo Antonioni è uno dei padri della

arte. La sua opera è stata profonda-­

ed ha esercitato a sua volta un note-­vole ascendente sull’arte e sul cine-­ma di ieri e di oggi.

Per ulterioti approfondimenti sulle notizie riportate consultare il porta-­le del turismo della regione Emilia Romagna: www.emiliaromagnatu-­rismo.it

conclude il calendario degli incontri primaverili dei musei con l’appun-­tamento di domenica 26 maggio “In bicicletta alla scoperta di Tassoni!”, un originale tour a pedali attraverso i luoghi della città legati all’autore modenese, che prenderà il via alle 17 davanti allo scalone di Palazzo comunale.Salvo diverse segnalazioni la parte-­cipazione a tutte le iniziative è libera e gratuita e in occasione degli ap-­puntamenti sarà aperta la Caffette-­ria dei Musei.Per informazioni è possibile consul-­tare i siti dei musei (www.comune.modena.it/museoarte, www.comu-­

ne.modena.it/museoarcheologico) o le pagine facebook (museoarte-­modena e museoarcheologicomo-­dena).

Primo Piano -­ maggio 201330 Appuntamenti

Iniziative a Reggio e Provincia-­

gno) Reggio Emilia -­ mo-­

stre, conferenze, proiezioni, spet-­-­

d’arte -­ in sedi varie.Info: Segreteria Organizzativa tel. 0522.456249

3/5 maggio Reggio EmiliaVintage! La moda che vive due volte -­ moda, modernariato, articoli da collezionismo, profumi, capi sar-­toriali dell’epoca, pezzi di design da-­gli anni ‘40 agli anni ‘80 -­ c/o Centro Esposizioni, via Filangieri 15.Info: Romagna Fiere tel. 0543.798466;; Reggio Emilia Fiere tel. 0522.503511

4 maggio Reggio EmiliaMusica Ospitale -­ concerto di musica classica, Cappella Omoz-­zoli Parisetti, via Toschi 24 -­ ore 18. Info: Istituto Superiore di Stu-­di Musicali “Achille Peri” tel. 0522.456782;; 339.3940620

4/5 maggio Cavriago-­

trezzature, arredi, progetti e consigli -­ in piazza Zanti -­ dalle 9 alle 20.Info: ComuneInforma tel. 0522.373474

5 maggio Reggio EmiliaMercato della Terra di Reggio Emilia -­ mercato contadino di Slow Food -­ c/o Centro Internazionale Loris Malaguzzi, via Bligny 1 (in-­gresso da piazzale Europa) -­ dalle 9 alle 14.Info: Fondazione Reggio Children tel. 0522.513752;; Slow Food Reggio Emilia tel. 345.9211657

5 maggio Vezzano sul Crostolo-­

tico -­ in piazza della Libertà -­ dalle 9 alle 19.Info: Comune tel. 0522.601933

5 maggio Albinea“Déesse Time”-­XVI Incontro In-­ternazionale Citroen DS.Info: C.A.M.E.R. (Club Auto Moto d’Epoca Reggiano) tel. 338.4472737;; 0522.703531 (solo mercoledì dal-­le 21 alle 23,30);; Comune tel. 0522.456316.

5 maggio Guastalla100 Miglia delle Terre Gonza-­ghesche -­ Ottavo Trofeo Ferrante Gonzaga -­ partenza da Guastalla alle ore 10;; arrivo a Sabbioneta alle 15,30.Autoraduno con prove riservato a vetture immatricolate entro il 31 di-­cembre 1992 (massimo 100) ideata da Scuderia Modena Historica.

delle Terre Gonzaghesche tel. 0522.406162;; 348.8518739

5 maggio CarpinetiFesta del Boscaiolo -­loristiche, gare di abilità con moto-­seghe a scoppio e taglio con l’accet-­ta, esposizione antichi attrezzi del boscaiolo, vendita prodotti tipici, mercato ambulante -­ in centro sto-­rico -­ tutto il giorno -­ Info: Comune tel. 0522.615098

5, 12, 19 maggio Reggio Emilia e provinciaFattorie Aperte -­ visite guidate, laboratori, percorsi e degustazioni nelle aziende agricole per conoscere il territorio e le produzioni locali.Info: Provincia di Reggio Emi-­lia/Assessorato Agricoltura tel. 0522.444654-­444666

11 maggio Reggio EmiliaViaromantiquaria -­ articoli di arte e antiquariato, cose vecchie o

-­zionismo, stampe e quadri antichi e simili -­ in via Roma e piazza Scapi-­nelli -­ tutto il giorno. Info: Comune tel. 0522.455161;; Associazione Via-­romaviva tel. 348.3601923

Circolo degli Artisti -­ mercatino con esposizione e vendita di ope-­re dell’ingegno creativo -­ in piazza Prampolini -­ dalle 8 alle 19,30. Info: Comune tel. 0522.456316

Musica Ospitale -­ concerto di mu-­sica classica, c/o Cappella Omozzoli Parisetti, via Toschi 24 -­ ore 18.Info: Istituto Superiore di Stu-­di Musicali “Achille Peri” tel. 0522.456782;; 339.3940620

11 maggio CorreggioTorneo “ ” -­ giochi del passato -­ in centro storico -­ tutto il giorno.Info: Pro Loco tel. 0522.641817

11/13 maggio Rio SalicetoFiera di Maggioagricola, industriale e commerciale;; luna park, esposizione commerciale, mostre culturali, laboratorio del gu-­sto -­ in centro storico.Info: Comune tel. 0522.699648

12 maggio Boretto53° Gran Premio Motonautico Internazionale. c/o Circuito Lido Po, via Argine Cisa -­ dalle 10 alle 18.Info: Motonautica Boretto Po tel. 339.8092888

12 maggio CastellaranoSentieri Golosi-­La Magnalonga di Castellarano -­ camminata non competitiva tra natura ed enoga-­

stronomia sulle colline di Castella-­rano su un percorso di circa 13 km. Ritrovo c/o la Casa Aperta del Par-­co dei Popoli, via Fausto Coppi 1/B. Info: Pro Loco tel. 339.3947299.

16/19 maggio Reggio EmiliaXXVI Salone del Cavallo Ame-­ricanoamericano e alla cultura western;; c/o Centro Esposizioni, via Filangie-­ri 15. Info: Reggio Emilia Fiere tel. 0522.503511;; Team For You srl tel. 0421.280235-­280252.

17/19 maggio Campagnola EmiliaLe Notti del Salame -­ XIII edi-­zione della “Gara tra Norcini” per il titolo di “Salame dell’Anno” -­ Info: Associazione “Il Cicciolo d’O-­ro” tel. 348.8943075;; Comune tel. 0522.750734.

18 maggio Reggio EmiliaLa MilleMiglia -­ corsa automo-­bilistica con partecipazione di vet-­ture storiche costruite dal 1927 al 1957. Info: 1000 Miglia S.r.l. tel. 030.2318211

Musica Ospitale -­ concerto di mu-­sica classica -­ c/o Cappella Omozzoli Parisetti, via Toschi 24 -­ ore 18. Info: Istituto Superiore di Studi Musica-­li “Achille Peri” tel. 0522.456782;; 339.3940620

Notte Europea dei Musei -­ aper-­ture straordinarie dei musei cittadi-­ni, animazioni per famiglie, installa-­zioni e iniziative di partecipazione. Info: Musei Civici tel. 0522.456816-­456477

18/19 maggio LuzzaraArtenatura-­Sagra di San Gior-­gio -­ in centro storico -­ tutto il gior-­no.Info: Comune tel. 0522.223816

19 maggio Reggio EmiliaRemida Day -­ Fiera dell’usato do-­mestico e Giornata del riciclaggio creativo -­ in piazzale Europa -­ dalle 9 alle 19. Info: Remida (Centro di Riciclaggio Creativo) tel. 0522.431750

19 maggio Sant’Ilario d’EnzaXX Fiera di Primavera in centro storico -­ dalle 8 alle 20. Info: Comu-­ne tel. 0522.902871

19/20 maggio Castelnovo né Monti -­ località FelinaFiera di Maggio -­ra dei bambini -­ pomeriggio;; 20 maggio: esposizione di macchine agricole e industriali, mercatino ambulante, vendita di prodotti eno-­gastronomici e biologici -­ dalle 8 alle 19 -­ Info: Comune tel. 0522.610249

Primo Piano -­ maggio 2013 31Appuntamenti e Annunci

Invitiamo i nostri lettori a fare uso di questo spazio. Per gli annunci “cerco, vendo,

0522-­69.23.40 (dalle 9 alle 12.30) o, meglio, inviare un testo scritto alla redazione (anche via fax allo 0522-­63.13.44 o via e-­mail all’in-­dirizzo info@primo-­piano.info). Gli annunci devono essere brevi e recare il recapito del mittente. Ogni annuncio sarà pubblicato per un massimo di tre volte. La redazione declina ogni respon-­sabilità per quanto concerne il contenuto degli annunci. In ottemperanza a disposizioni della CCIAA di Reggio Emilia non si accettano annunci riguardanti compravendite immobiliari.

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continua a pag.32

24/26 maggio Reggio Emilia -­ la prima e uni-­

ca manifestazione internazionale interamente dedicata ai miti della cultura americana: motori, sport, spettacoli, musica, ballo e diverti-­mento, mostre statiche ed esibizioni

via Filangieri 15. Info: Reggio Emi-­lia Fiere tel. 0522.503511;; Team For You srl tel. 0421.280235-­280252

25 maggio ScandianoWow2013-­Notte Bianca di Scandiano -­ in centro storico dalle

tel. 0522.857436

25/26 maggio Reggio EmiliaBismantova in Festa -­ animazio-­ni, musica, sport, giochi, bancarelle e gastronomia -­ in via Bismantova -­ dalle 8 alle 23,30. Info: Comune tel. 0522.456316

25/26 maggio Quattro Castella48° Corteo Storico Matildico -­ rievocazione storica in tradizionali costumi d’epoca con la partecipa-­zione di attori famosi e centinaia di comparse. Info: Comune tel. 0522.249211-­249267-­249250

26 maggio Reggio EmiliaLa Quattro Porte -­ gara podisti-­ca con percorso competitivo e non competitivo;; partenza e arrivo in piazza Martiri del 7 luglio. Comu-­ne/Fondazione per lo Sport tel. 0522.456504

Re di Fiori -­ Mostra Mercato Pian-­te e Fiori -­ c/o Reggia di Rivalta, via dei Combattenti -­ tutto il giorno. Info UnionMark tel. 0522.1493345

Mondinpiazza -­ festa intercultu-­rale -­ in piazza Martiri del 7 Luglio. Info: Comune tel. 0522.456361

41a GranFondo “La due pas-­si Matildica” -­ corsa ciclistica amatoriale. Info: A.S.D. Coopera-­tori tel. 0522.1751253;; Info line tel. 339.6638530

Cantine Aperte -­ iniziativa nazio-­nale con visite guidate ad aziende vi-­

-­vimento Turismo del Vino Emilia Romagna tel. 051.6768324;; sig.ra Raffaella Melotti tel. 320.9533124

26 maggio San Martino in Rio144° Fiera di Maggio -­ in centro storico tutto il giorno. Info: Comune tel. 0522.636748

29 maggio Quattro Castella -­ località Roncolo

-­tiquariato -­ dalle 19 alle 24. Info: Associazione socioculturale “Ronco-­lo Insieme” tel. 340.8037790

31 maggio, 1, 2, 4 giugno CorreggioFiera di San Quirino -­ arte, mo-­stre, spettacoli, gastronomia, sport, mercato con bancarelle ed esposi-­zione di prodotti gastronomici tipi-­ci e prodotti artigianali -­ in centro storico. Info: Comune 0522.630711-­631770;; Pro Loco tel. 0522.641817

Mostre in corso nelle città d’arte dell’Emilia RomagnaSegnaliamo a Ferrara la mostra “Lo sguardo di Michelangelo. Anto-­nioni e le Arti”. L’esposizione riper-­corre la parabola creativa del padre

un percorso di oltre 47.000 pezzi. Fino al 1 maggio. In occasione della quarta edizione della Festa del Libro Ebraico in Italia, la città aprirà al pubblico “Testa e cuore”, un’esposi-­zione di rari documenti, libri e og-­getti d’arte della Collezione di Gian-­franco Moscati, noto collezionista e studioso dell’antisemitismo italia-­no. 24 aprile -­ 30 giugno. Ingresso gratuito.

A Ravenna, da non perdere la mo-­stra “Borderline. Artisti tra normali-­tà e follia, da Bosch all’Art Brut, da Ligabue a Basquiat”, che esplorare

-­tistica al di là di categorie stabilite nel corso del XX secolo. Fino al 16 giugno. Nella città del mosaico si segnala altresì una bella mostra al Museo Nazionale dedicata alle ope-­

re di Riccardo Licata e dei grandi maestri contemporanei del mosaico come Afro, Mirko Basaldella, Giu-­seppe Capogrossi, Giorgio Celiberti, Carlo Ciussi, Mario Deluigi, Piero Dorazio, Mimmo Paladino, Arman-­do Pizzinato, Giuseppe Santomaso, Gino Severini, Emilio Vedova, Giu-­seppe Zigaina. Fino al 26 maggio.

La Fondazione Magnani Rocca, a Mamiano di Traversetolo, nel parmense, apre la stagione prima-­verile con una nuova esposizione dedicata a “Delvaux e il Surreali-­smo. Un enigma tra De Chirico, Magritte, Ernst e Man Ray” a cura

con il Musèe d’Ixelles-­Bruxelles. Il percorso si compone di 80 opere scandite tematicamente dove l’enig-­ma, perfettamente surreale, sull’a-­desione o meno dell’artista al det-­tato del movimento surrealista (che

poetico”) costituisce il tema della mostra stessa. Fino al 30 giugno. Rimanendo nel parmense, si segna-­la la riapertura della Reggia di Co-­

lorno dopo i danni subiti dal sisma, con l’inaugurazione della mostra “Stile Italiano. Arte e società 1900-­1930”. Oltre 150 opere selezionate offrono uno spaccato sul XX secolo che cele-­bra il “fare italiano” o made in Italy presentando un punto di vista docu-­mentato sulla complessità artistica, creativa ed estetica dell’Italia della prima parte del Novecento. Fino al 30 giugno.

La città di Parma non manca di proporre anche il tema Verdi, par-­ticolarmente caro data la ricorrenza del bicentenario del grande compo-­sitore, e con la mostra “Per Verdi, in Pilotta” espone in esclusiva per la prima volta il celebre ‘Ritratto del Maestro con il cilindro’ di Giovanni Boldini, suggestiva opera a pastello del 1886, eseguita in sole tre ore. La temporanea metterà inoltre in mostra la sciarpa e il cilindro con la cappelliera di Verdi, un ulterio-­re ritratto a pastello e una serie di

Primo Piano -­ maggio 201332 Appuntamenti

segue da pag.31

documenti inediti appartenenti alla prestigiosa Sezione Musicale del-­la Biblioteca Palatina di Parma. 17 aprile -­ 23 giugno.

I Musei di San Domenico a Forlì sono tornati ad approfondire l’arte del secolo scorso con una esposi-­zione dal titolo emblematico “Nove-­cento. Arte e vita in Italia tra le due guerre”. Il ricco percorso pone in luce tutte le tendenze, i movimenti, le avanguardie, i protagonisti, i temi del Ventennio rievocando le prin-­cipali occasioni in cui gli artisti si prestarono a celebrare l’ideologia e i miti proposti dal Fascismo. Fino al 16 giugno.

Se andate a visitare Reggio Emilia, la città del Tricolore con il suo Mu-­seo, i bei portici e le chiese barocche, non potete perdere una visita alla Collezione d’Arte Contemporanea Maramotti. Situata nella vecchia sede produttiva di Max Mara, offre un percorso su due piani di quaran-­tatre sale e due open space con ol-­tre duecento opere, rappresentative delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali dal 1945 a oggi. L’ingresso alla permanen-­te è gratuito. La Collezione ospita inoltre il progetto dell’artista rus-­

dolphin, knife, bowl, mask, crystal, bones and marble – fusion. Ex-­

ploring materials”. Si tratta di una esperienza percettiva di trasforma-­zione in cui materiali, oggetti, forme – che solitamente associamo a fun-­

identità quotidiana per ri-­entrare in una dimensione archetipica. Fino al 31 luglio, ingresso gratuito.

Il borgo medievale di Dozza, nell’entroterra bolognese, ospita nella sua possente rocca sforzesca una inedita mostra dal titolo “Cen-­to ventagli -­ di corte e d’autore”. Si tratta di una straordinaria selezione di ventagli dal XVIII secolo ai giorni nostri che consente di comprendere come a questo oggetto di antichissi-­

-­saggi storici, estetici, nonché sim-­bolici divenuti dominanti rispetto alla sua funzione pratica. Fino al 30 giugno.

testimonianze della nostra illustre storia, segnaliamo alcune interes-­santi visite. A Modena, la mostra “Il mosaico riscoperto”, visitabile

restituito alla città un’importante testimonianza, anch’essa risalente all’antica Roma. “Storie della prima Parma” risale invece agli albori delle origini della città, partendo dagli Etruschi attra-­

delle nuove scoperte archeologiche.

al netto del contributo regionale di per giovani coppie-­single separati -­ altre cat.sociali

Pink Floyd Day1° Convention

Sabato 1 giugno, dalle 17.30 in poi nello spazio esterno della SalA-­mandrio, in via Mandrio 26, è in programma il Pink Floyd Day.Si alterneranno sul palco 4 co-­ver bands più alcuni ospiti per una giornata dedicata allo storico gruppo musicale londinese.Per informazioni e prenotazio-­ni: 389 1831967 -­ 346 0946538, [email protected].

L’evento si svolgerà al coperto an-­che in caso di maltempo.