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FESTIVAL DELL’EDUCAZIONE | TORINO 12 - 15 NOVEMBRE 2015 1 FESTIVAL DELL’EDUCAZIONE 2015 PRIMA SESSIONE PLENARIA Sede Aula Magna Università di Torino – Cavallerizza Reale Venerdì 13 novembre ore 9.00 - 13.00 Nella prima sessione plenaria, il professor Gustavo Zagrebelsky, in una lectio magistralis focalizzerà l’attenzione sul tema “L’educazione è responsabilità verso il futuro”. Si porrà l’accento su alcuni interrogativi in chiave educativa. Ad esempio, “Gli uomini e le donne di oggi e di domani hanno lo stesso diritto e lo stesso rispetto, perché uguale è la loro dignità?” Oggi si assiste alla separazione nel tempo dei benefici, anticipati, rispetto ai costi posticipati: la felicità, il benessere, la potenza delle generazioni attuali al prezzo dell´infelicità, del malessere, dell´impotenza, perfino dell´estinzione o dell´impossibilità di venire al mondo e delle generazioni future. La rottura della contestualità temporale segna una svolta che non può lasciare indifferenti la morale e il diritto. Occorre cambiare il paradigma, in nome dei diritti e non dei doveri. I doveri sono stati e sono tuttora la parola d’ordine di regimi autoritari e totalitari: diventa importante cambiare la cultura dell’educazione, nel pieno rispetto delle “future generazioni”. Seguiranno gli interventi di Piero Cipollone e di Marco Rossi Doria, con una breve introduzione di Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo. SECONDA e TERZA SESSIONE PLENARIA Sede Aula Magna Università di Torino – Cavallerizza Reale Sabato 14 novembre ore 14.00 - 20.00 La seconda e la terza sessione plenaria del Festival hanno la finalità di offrire una panoramica internazionale sulla presentazione di ricerche e pratiche educative sui principali temi dell’educazione e della formazione. Alcuni dei temi che saranno trattati durante le sessioni plenarie. SISTEMI EDUCATIVI NEL MONDO Italia, Cina, Germania, Romania Una tavola rotonda – organizzata dalla Città di Torino, l’Università di Torino – Dipartimento di Scienze dell’Educazione e la Fondazione Giovanni Agnelli - per discutere e mettere a confronto alcuni sistemi d’istruzione internazionali, analizzandone le specificità pedagogiche, culturali e organizzative, i punti di forza e di debolezza, alla luce anche dei risultati di apprendimento rilevati dalle principali indagini internazionali, come Ocse-Pisa, Pirls e Timss. Werner Eichhorst è direttore del Labor Policy Europe dell’ Institut zur Zukunft der Arbeit (IZA) di Bonn. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Konstanz e Ph.D. al Max Planck Institute for the Study of Societies, è stato Consulente della Commissione Europea. È uno studioso e un esperto di

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FESTIVAL DELL’EDUCAZIONE 2015

PRIMA SESSIONE PLENARIA Sede Aula Magna Università di Torino – Cavallerizza Reale Venerdì 13 novembre ore 9.00 - 13.00

Nella prima sessione plenaria, il professor Gustavo Zagrebelsky, in una lectio magistralis focalizzerà l’attenzione sul tema “L’educazione è responsabilità verso il futuro”. Si porrà l’accento su alcuni interrogativi in chiave educativa. Ad esempio, “Gli uomini e le donne di oggi e di domani hanno lo stesso diritto e lo stesso rispetto, perché uguale è la loro dignità?” Oggi si assiste alla separazione nel tempo dei benefici, anticipati, rispetto ai costi posticipati: la felicità, il benessere, la potenza delle generazioni attuali al prezzo dell´infelicità, del malessere, dell´impotenza, perfino dell´estinzione o dell´impossibilità di venire al mondo e delle generazioni future. La rottura della contestualità temporale segna una svolta che non può lasciare indifferenti la morale e il diritto. Occorre cambiare il paradigma, in nome dei diritti e non dei doveri. I doveri sono stati e sono tuttora la parola d’ordine di regimi autoritari e totalitari: diventa importante cambiare la cultura dell’educazione, nel pieno rispetto delle “future generazioni”. Seguiranno gli interventi di Piero Cipollone e di Marco Rossi Doria, con una breve introduzione di Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.

SECONDA e TERZA SESSIONE PLENARIA Sede Aula Magna Università di Torino – Cavallerizza Reale Sabato 14 novembre ore 14.00 - 20.00

La seconda e la terza sessione plenaria del Festival hanno la finalità di offrire una panoramica internazionale sulla presentazione di ricerche e pratiche educative sui principali temi dell’educazione e della formazione. Alcuni dei temi che saranno trattati durante le sessioni plenarie. SISTEMI EDUCATIVI NEL MONDO Italia, Cina, Germania, Romania Una tavola rotonda – organizzata dalla Città di Torino, l’Università di Torino – Dipartimento di Scienze dell’Educazione e la Fondazione Giovanni Agnelli - per discutere e mettere a confronto alcuni sistemi d’istruzione internazionali, analizzandone le specificità pedagogiche, culturali e organizzative, i punti di forza e di debolezza, alla luce anche dei risultati di apprendimento rilevati dalle principali indagini internazionali, come Ocse-Pisa, Pirls e Timss. Werner Eichhorst è direttore del Labor Policy Europe dell’ Institut zur Zukunft der Arbeit (IZA) di Bonn. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Konstanz e Ph.D. al Max Planck Institute for the Study of Societies, è stato Consulente della Commissione Europea. È uno studioso e un esperto di

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politiche attive del lavoro e in particolare del sistema di formazione “duale” tedesco. Cristina Ispas, "Eftimie Murgu", University of Resita, Romania. Yudong Yang è direttore e docente presso il Center for Teacher Development Research, Institute of Basic Education, della Academy of Educational Sciences di Shanghai. È un esperto del sistema scolastico cinese e, in particolare, di formazione e aggiornamento professionale degli insegnanti. La sua principale area di interesse come ricercatore, ma anche come consulente delle autorità scolastiche di Shanghai, è la didattica della matematica. Andrea Gavosto è Direttore della Fondazione Giovanni Agnelli dal 2008. Sotto la sua direzione la Fondazione si è specializzata nella ricerca su istruzione e formazione. In precedenza, è stato Chief Economist del Gruppo Fiat e di Telecom Italia e ha lavorato presso il Servizio Studi della Banca d'Italia. Ha studiato all'Università di Torino e alla London School of Economics; è stato visiting fellow del National Bureau of Economic Research. Autore di molteplici pubblicazioni scientifiche nel campo della macroeconomia e dell'economia del lavoro, scrive regolarmente sui quotidiani nazionali. LA CITTÀ COME ECOSISTEMA FORMATIVO Sabato 14 novembre ore 18.00 - 20.00

Saskia Sassen, è una sociologa statunitense fra le più reputate al mondo, nota per le sue analisi sulla globalizzazione e i processi transnazionali. Nata nei Paesi Bassi, è cresciuta in Argentina e Italia, si è formata in Francia. Dopo aver insegnato sociologia all'Università di Chicago, attualmente è nella R. Lynd Professor of Sociology alla Columbia University di New York. Secondo Sassen, la globalizzazione dell'economia, accompagnata dall'emergere di modelli di potere transnazionali, ha profondamente alterato il tessuto sociale, economico e politico degli stati-nazione, di vaste aree sovranazionali e delle città. Sassen sviluppa il concetto di città globale nel suo saggio del 1994 "Le città nell'economia globale", pubblicato nel 2004 in italiano, contribuendo ad elaborare un quadro analitico e metodologico in grado di definire la città globale come una componente strategica dell'economia globale. Secondo Sassen, la "città globale" è un nuovo concetto teorico per studiare le città come luoghi di intersezione tra globale e locale. Nel suo saggio, argomenta come numerose metropoli mondiali si siano sviluppate all'interno di mercati transnazionali, diventando centro di snodo per commerci, finanza, attività bancarie, innovazioni e sbocchi economici, e abbiano ormai più caratteri in comune tra loro che con i rispettivi contesti regionali o nazionali. Le città globali - come New York, Tokyo, Londra, Seul, Pechino, Shanghai - sono città connesse globalmente, ma talvolta disconnesse localmente, fisicamente e socialmente. Nel 2015 è stato tradotto in italiano il suo ultimo volume “Espulsioni. Brutalità e complessità nell’economia globale”.

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Oltre alle sessioni plenarie si svolgeranno anche seminari tematici di approfondimento teorico e workshop con presentazioni di buone pratiche e di confronto tra i professionisti dell’educazione. Una sintesi dei contenuti che si affronteranno nei 56 eventi tra seminari e workshop. S1 – LA DIDATTICA INTERCULTURALE PER L’INCLUSIONE IN UNA SCUOLA INTERCULTURALE Venerdì 13 novembre ore 14 – 15 Il seminario intende porre in evidenza la didattica interattiva finalizzata all’inclusione e all’integrazione di bambini e bambine nei contesti scolastici. Curato dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo con Nicola Crepax e Renato Roda. S2 – LE ISTITUZIONI DELL’AUTONOMIA E L’ORGANICO FUNZIONALE Venerdì 13 novembre ore 14 – 15.30 Diverse le proposte curate dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo. In questo seminario la Presidente, Anna Maria Poggi affronterà il tema delle istituzioni in relazione alla “cosiddetta autonomia della scuola”. S3 – DISPERSIONE SCOLASTICA NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA Venerdì 13 novembre ore 14.00 – 15.30 Marco Rossi Doria, esperto di politiche educative e sociali condurrà i partecipanti del seminario ad una riflessione sull’aumento della dispersione scolastica in Italia ponendo l’accento su alcune chiavi di lettura.

Marco Rossi-Doria, insegnante e politico italiano, è stato sottosegretario all'Istruzione del Governo Monti dal 2011 al 2013, riconfermato allo stesso incarico dal 2013 sino al 2014 nel governo Letta. Collabora con numerosi riviste, italiane e straniere sui temi della scuola, dei diritti all’infanzia, delle politiche di welfare e inclusione sociale e con i quotidiani La Stampa, L’Unità, Repubblica. Premio Unicef Italia per l'infanzia (2000). Medaglia d'oro del Presidente della Repubblica per la cultura, l’educazione e la scuola (2001). Con il libro Di mestiere faccio il maestro (Napoli, L’ancora del Mediterraneo, 1999; 2° ed. con prefazione di Tullio De Mauro, 2006, terza edizione 2009, è stato finalista al Premio Viareggio.

S4 – LINGUE DELLA CASA, LINGUE DELLE SCUOLE Venerdì 13 novembre ore 14.00 – 15.30 Le competenze linguistiche sono considerate un elemento portante tra le finalità della scuola dell'infanzia a tutti i livelli: in ambito internazionale, nelle Indicazioni ministeriali e nei documenti di indirizzo pedagogico diffusi nel nostro Paese. La capacità di esprimersi e di pensare in più lingue è un fattore di grande rilievo nelle società plurali nella quale i bambini crescono. Può favorire scambi, relazioni e coesione sociale oltre che processi di integrazione e appartenenza; in sua

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assenza, viceversa, vi è il rischio di aumentare disadattamento individuale e emarginazione. Graziella Favaro, esperta di processi educativi nella migrazione e di educazione interculturale si occupa da vari anni di apprendimento/insegnamento dell’italiano come seconda lingua agli immigrati – bambini e adulti – di integrazione e inserimento scolastico degli alunni stranieri e di educazione interculturale. Su questi temi svolge un lavoro di ricerca, formazione degli operatori, elaborazione di testi, materiali e strumenti. E’ fondatrice del Centro COME di Milano dal 1994 e ne è responsabile scientifica. E’ referente scientifica della sezione “Educazione interculturale “ dell’INDIRE - MIUR. Fa parte dell’Osservatorio nazionale “L’integrazione degli alunni stranieri e l’intercultura. S5 - METODOLOGIE LUDIFORMI: SVILUPPARE LE COMPETENZE LINGUISTICHE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E PRIMARIA Venerdì 13 novembre ore 14.00 – 15.00 Il linguaggio è relazione e comunicazione, permette di accedere alle diverse conoscenze, di inserirsi nella propria cultura e nella società. Data l'ampia variabilità che si rileva tra i bambini nel grado di competenza linguistica, è indispensabile fornire a tutti opportunità di sviluppo che incrementino la readiness scolastica, le capacità di apprendimento e di inserimento sociale. Il gioco e la relazione con l'adulto sono gli "strumenti" di elezione per operare in questa direzione. Gioco e apprendimento sono due concetti fortemente intrecciati e connessi: la dimensione ludica, se ben strutturata, può favorire non solo l'acquisizione disciplinare ma anche il potenziamento dei processi di pensiero e della motivazione all'apprendimento. Facendo del gioco una vera e propria strategia didattica. Nel seminario verranno evidenziati alcuni principi teorici e proposti materiali e percorsi specificatamente calibrati per i bambini della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, ma utili come strumento di recupero anche per alunni stranieri o con difficolta di apprendimento. Si presenteranno alcuni kit di giochi con attività basate sugli obiettivi educativi e didattici delle più recenti Indicazioni ministeriali, facilmente personalizzabili e adattabili al contesto linguistico e alla tipologia di classe in cui si opera. Anna Maria Venera, docente di Pedagogia Sperimentale presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Torino. Si occupa di progettazione educativa e di interventi di formazione dal 1993, collabora con enti, agenzie formative, associazioni e cooperative, responsabile per la Città di Torino del Settore Formazione di ITER. È autrice di numerose pubblicazioni sul tema. S6. APPRENDERE CON I MEDIA: LETTURE, SCRITTURE E CITTADINANZA MEDIALE Venerdì 13 novembre ore 14.00 – 15.30 Il seminario è centrato su teorie e metodi con i quali poter svolgere una didattica innovativa a

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scuola, in ogni ordine e grado. Lo sfondo del percorso è focalizzato sul moltiplicarsi delle letture e delle scritture nei mondi digitali e pertanto risulta urgente una metodologia di lavoro basata sulla comprensione profonda di testi complessi. Un approccio multidisciplinare e un esempio di applicazione della robotica educativa alla didattica scolastica indicano un sentiero ricco di idee nella direzione di una relazione più stretta ed efficace tra il sapere e il saper fare (si pensi al movimento "maker") e di uno sviluppo di competenze adeguate a una cittadinanza più ampia e significativa. L'uso di robot in campo educativo si è rilevato un utile strumento per il potenziamento nella conoscenza dei concetti di relazione spazio temporali che sono alla base dei processi di apprendimento tra gli alunni della scuola dell'infanzia e del primo ciclo della primaria. Per alunni della scuola media secondaria di primo e secondo grado la programmazione dei robot risulta molto importante per il consolidamento di competenze e abilità logico-matematiche. Nel corso del seminario verrà data dimostrazione pratica dell’uso dei linguaggi dell’audiovisivo, multimediali e del coding con finalità formative e didattiche e del loro possibile uso anche in azione integrata. Intervengono: Renato Grimaldi, prof. ordinario di Metodologia della ricerca sociale e direttore del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione Silvia Palmieri, professore a contratto in Pedagogia speciale presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione Alberto Parola, docente di Pedagogia sperimentale presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione. Vice presidente del MED (Associazione italiana per la Media Education) e referente educational del Centro interdipartimentale di ricerca Cinedumedia (DFE, Università di Torino). Lorenzo Denicolai, professore a contratto in Antropologia dei media presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione. SI occupa di pragmatica della comunicazione con i media (con casi di persone affette da afasia) e di media education presso il centro interdipartimentale di ricerca Cinedumedia. S7. UN PROGETTO PER IL SUCCESSO FORMATIVO: LA SCUOLA DEI COMPITI Venerdì 13 novembre ore 14.00 – 16.00 Un complesso sistema di monitoraggio dei processi formativi messi in atto dalla Scuola dei Compiti ha consentito di valutarne positivamente l'intervento su circa 2.000 alunni che sono riusciti in gran parte a raggiungere la sufficienza in materie per le quali il voto iniziale era circa pari a 5. S 9. CULTURA E COMPETENZE DIGITALI NELLA SCUOLA Venerdì 13 novembre ore 16.00 – 17.30

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Nella prima parte si ha modo di ascoltare direttamente da chi l'ha inventato le motivazioni del progetto Bebras (castoro in lituano) proposto in Lituania per la prima volta nel settembre 2004. Bebras é un'occasione per avvicinare bambini e ragazzi agli aspetti concettuali dell'informatica in maniera divertente, attraverso un concorso non competitivo che presenta giochi ispirati a problemi reali di natura informatica. I giochi Bebras possono essere affrontati senza alcuna conoscenza specifica, e possono diventare lo stimolo per successivi approfondimenti individuali o di classe anche grazie alle note sul “perché questa è informatica” che accompagnano ciascun problema. A introduzione della seconda parte si richiama l'affermazione di Michael Gove, Ministro inglese dell'Istruzione, che nel gennaio 2012 affermó: “Basta con l'ICT, introdurremo la programmazione”. A questo seguí la distinzione tra informatica e alfabetizzazione digitale introdotta a inizio del 2013 nel rapporto Europe cannot afford to miss the boat dove si chiede che le scuole preparino i futuri e-cittadini dando spazio anche alla prima. Ma, dunque, quale informatica a scuola? I vari oratori intervengono a qualificare l'aspetto dell'informatica che ciascuno di loro vede necessario nei nuovi curricula scolastici. Chi nella scuola opera potrà evidenziare che non basta un elenco di ‘concetti’ da imparare o di capacità da acquisire, ma occorre prendere in esame un insieme di comportamenti come l’abitudine alla verifica ed al riuso e di atteggiamenti riferiti agli altri ed al mondo del digitale: quindi collaborazione, richieste di aiuto, idea del calcolatore come mezzo espressivo http://scratched.gse.harvard.edu/ct/defining.html Valentina Dagiene è professore presso l'Universitá di Vilnius di metodologia dell'insegnamento dell'informatica, tema su cui ha pubblicato oltre 300 articoli. Ha scritto piú di 60 testi di informatica per le scuole secondarie. E' stata attiva in vari gruppi di lavoro e ha guidato la Scuola dei Giovani Programmatori per molti anni. E' tra gli organizzatori delle Olimpiadi internazionali dell'Informatica e rappresenta la Lituania nell'IFIP TC 3 (Technical Committee on ICT and Education) di cui è anche vicepresidente. Ha dato vita alle gare internazionali Bebras per la diffusione del pensiero computazionale. Attualmente queste gare si svolgono in 36 nazioni mentre altre 12 nazioni stanno preparandosi a proporle nelle loro scuole dal 2016/2017. A ottobre 2015 è stata insignita del Best Practice Informatics Education Award dell'associazione Informatics Europe. Cosimo Anglano, è professore di Informatica nell’Università del Piemonte Orientale, dove è titolare dei corsi di Informatica Forense e di Sistemi Operativi presso il corso di Laurea in Informatica. Svolge attività di ricerca su vari temi, tra cui l’Informatica Forense, ed ha pubblicato diversi articoli su tale tema sulle principali riviste scientifiche internazionali. È fondatore e Direttore del Centro Studi Interdipartimentale sulla Criminalità Informatica dell’Università del Piemonte Orientale. È membro dell’associazione internazionale High-Tech Crime Investigators Association. È stato Consulente Tecnico del P.M. in numerose Procure della Repubblica, e collabora assiduamente con il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia On-line della Polizia Postale e delle Comunicazioni. G. Barbara Demo è professore presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino dove è

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attiva nella didattica dell’Informatica nella scuola. Ha contribuito alla creazione dei gruppi di lavoro per l’insegnamento dell’informatica nelle scuole del suo Dipartimento e del GRIN (Gruppo Ricercatori in INformatica delle università italiane) e ne è stata coordinatrice per vari anni. Ha sostenuto la nascita delle attivitá gratuite Teachers for Teachers (T4T) che il Dipartimento di Informatica organizza annualmente presso i propri laboratori per gli insegnanti. Ha partecipato per l’Italia al gruppo di lavoro europeo conclusosi col rapporto “Informatics Education: Europe cannot afford to miss the boat", aprile 2013. Dal 2012 al 2014 è stata membro del comitato europeo “Best practices Informatics Education Award”. Per diversi anni ha rappresentato il GRIN nel Computer Education Committee Europe e rappresenta l’Universitá di Torino nel Comitato di Indirizzo del Protocollo di Intesa per la Robotica nelle Scuole sostenuto dall’Unione Industriale di Torino. Fabrizio Ferrari è insegnante di Scuola primaria presso la scuola Edmondo De Amicis di Torino (I.C. Regio Parco) e presidente dell'Associazione Magistrale N. Tommaseo. Insegnante apertamente montessoriano ha cominciato a lavorare con le tecnologie nei primi anni 2000 sperimentando in classe con studenti e studentesse, oltre ai tradizionali strumenti di presentazione e redazione testi, percorsi con il Logo, il calcolo multibase e, più di recente, con Scratch. Coordina, in collaborazione col Dipartimento di Management dell'Università di Torino, il progetto OBISS, finalizzato allo sviluppo di strumenti di rendicontazione sociale nella scuola. E' uno degli Ambassador piemontesi del progetto europeo eTwinning e si occupa della formazione all'uso della piattaforma, della promozione di gemellaggi internazionali e del supporto agli insegnanti coinvolti. Anna Morpurgo è ricercatrice presso il Dipartimento di Informatica, Università degli Studi di Milano. Dal 2008 si occupa di divulgazione e didattica dell’informatica: ha fatto parte del Comitato Scientifico del Kangourou dell’Informatica (2009-2015); fa parte del gruppo di ricercatori che ha fondato ALADDIN (Aladdin LAboratorio di Didattica e Divulgazione dell’INformatica - http://aladdin.di.unimi.it/) presso l’Università degli Studi di Milano e che fa ricerca nell'ambito della didattica dell'informatica e propone iniziative e laboratori didattici rivolti alle scuole e momenti di approfondimento e di formazione rivolti agli insegnanti; è nel Comitato Scientifico del Bebras italiano, che è organizzato da AlaDDIn. Alessandro Rabbone, insegnante di scuola primaria, già ricercatore dell'IRRSAE – IRRE Piemonte, da molti anni si occupa di didattica con le tecnologie digitali, in particolare di linguaggi di programmazione per bambini (Logo e Scratch). E’ stato responsabile e coordinatore del progetto Bambini Idee Progetti (2005/2006) per i bambini di scuola dell’Infanzia sul medesimo tema. http://www.rabbone.it/_irreMMjr/ Attualmente è membro attivo del gruppo Teachers for Teachers (T4T) ed è un mentor del CoderDojo UpTo di Torino. Raccoglie le proprie idee sul tema del coding a scuola nel blog http://bambinicheimparanoaprogrammare.blogspot.it/ S10 IL DIGITAL STORYTELLING NEI SERVIZI EDUCATIVI Venerdì 13 novembre ore 16.00 – 17.30

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Barbara Bruschi è docente di Didattica e Media presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università di Torino. Da anni svolge ricerca nell'ambito del rapporto tra media ed educazione con particolare interesse e impegno rispetto ai temi della media education, del digital storytelling e dell'e-learning S11 UNA GRAMMATICA DELLA QUALITA’ NEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA Venerdì 13 novembre ore 16.00 – 17.30 Che cosa definisce la qualità di un servizio educativo per bimbi 0-3 anni? Cosa bisogna osservare, curare e monitorare in un servizio per decidere se è di qualità? E' possibile una forma di riconoscimento di elementi di qualità comuni tra i servizi cittadini, nel rispetto delle differenze? Il seminario, con uno sguardo sovranazionale, cercherà di suscitare un confronto su questi temi partendo dal presupposto che La qualità educativa si sostanzia sia in principi di riferimento sia in dimensioni che riguardano invece principalmente le pratiche quotidiane. Susanna Mantovani è professore Ordinario di Pedagogia Generale e Sociale all'Università degli Studi di Milano Bicocca dove insegna Pedagogia e culture dell’educazione e Pedagogia e organizzazione scolastica ed è stata Preside della Facoltà di Scienze della Formazione e Pro-Rettore. E’ stata Visiting Researcher presso l’Università di Oxford con J. Bruner nel 1976, al Laboratoire de Pédagogie Expérimentale a Liegi e alla libera Università di Berlino. Ha insegnato all’Università di Parma, di Milano e alla Libera Università di Berlino. E’ stata consulente dell’OCSE e membro di numerose Commissioni Ministeriali e altri organismi nazionali in materia di Servizi Educativi per la Prima Infanzia. Nel periodo 1985-1991 ha coordinato il progetto "Tempo per le Famiglie". E’ stata Assessore all’educazione del Comune di Milano, Presidente del Gruppo Nazionale Nidi-Infanzia (1996-2002) e Membro del Consiglio di amministrazione di Unicef Italia (2009- 2011).. S15. “I BAMBINI PENSANO GRANDE” CRONACA DI UN’AVVENTURA PEDAGOGICA Venerdì 13 novembre ore 16.00 – 17.30 “Ho desiderato raccontare un anno di vita di una quinta elementare del piccolo paese umbro dove insegno da molti anni perché ascoltando nascere giorno dopo giorno parole ed emozioni, ragionamenti, ipotesi e domande che emergevano dalle voci delle bambine e dei bambini con cui ho lavorato per cinque anni, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a scoperte preziose, che ci aiutano ad andare verso la sostanza delle cose e verso l’origine più remota del nostro pensare il mondo”. Così Franco Lorenzoni presenta il libro “I bambini pensano grande. Cronaca di una avventura pedagogica” (Sellerio), in cui sostiene, con convinzione, che ascoltare a lungo bambine e bambini a scuola e dare loro davvero la parola aiuta a costruire una comunità di apprendimento in cui tutti impariamo gli uni dagli altri, cercando di attenuare piccole e grandi discriminazioni che avviliscono la ricchezza delle differenze.

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Franco Lorenzoni è maestro elementare a Giove, in Umbria, e ha fondato nel 1980 la casa-laboratorio di Cenci, un luogo di sperimentazione educativa che ricerca attorno a temi ecologici, scientifici, interculturali e di inclusione. Per questa attività ha ricevuto nel 2011, insieme a Roberta Passoni, il premio Lo Straniero. Autore di diversi libri, collabora alle riviste Cooperazione Educativa, Insegnare, Gli Asini e alle Pagine domenicali del Sole 24 ore. S.16 DIDATTICHE INNOVATIVE E PROCESSI COGNITIVI Venerdì 13 novembre ore 16.00 – 18.00 Contenuti dell’intervento di Coggi, Ricchiardi e Torre: “La riuscita scolastica di alunni con difficoltà di apprendimento: il Programma Fenix” (Seminario: Didattiche innovative e processi cognitivi). L’intervento parte dalla constatazione dell’entità del fenomeno dell’insuccesso scolastico, per illustrare poi il contributo di un gruppo di ricerca dell’Università di Torino, che ha pianificato e sperimentato un programma di potenziamento cognitivo e motivazionale, rivolto ad alunni di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, sottoposti a fattori di rischio multiplo. Si tratta di un programma strutturato volto a contrastare le difficoltà aspecifiche di apprendimento, attraverso l’organizzazione di un setting didattico innovativo, centrato sui contenuti di base di lingua e matematica, utilizzando un approccio ludico all’apprendimento e il supporto delle ICT. Gli esiti di ricerca illustrano l’efficacia degli interventi, che hanno raggiunto oltre 1000 alunni nelle province di Torino e Cuneo, attraverso la formazione di circa 250 studenti di Scienze della Formazione Primaria e la formazione in servizio di educatori, che hanno svolto l’intervento nelle scuole. Cristina Coggi – Professore ordinario di Pedagogia Sperimentale e Docimologia, presso l’Università degli studi di Torino, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, responsabile scientifico, per l’Università di Torino, del progetto di interesse nazionale “Successo formativo e inclusione sociale: strategie europee per l’innovazione”. Ha svolto sul tema del potenziamento cognitivo e motivazionale numerose ricerche, documentate in volumi, saggi e articoli. Paola Ricchiardi – Professore associato in Pedagogia Sperimentale, Università degli Studi di Torino, membro del gruppo di ricerca Fenix del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e direttore del Centro Studi Fenix, che si occupa di promuovere ricerche per favorire il potenziamento di bambini in condizione di svantaggio in diversi contesti. Ha svolto numerosi studi sul tema dell’insuccesso scolastico, pubblicati in volumi, saggi e articoli. Emanuela Torre – Docente di Pedagogia Sperimentale, Università degli Studi di Torino, membro del gruppo di ricerca Fenix del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione. Ha condotto diversi studi e pubblicato volumi, saggi e articoli sul tema della valutazione di programmi e progetti relativi al contrasto dell’insuccesso scolastico, con particolare riferimento alla fascia dei preadolescenti e degli adolescenti. S18 - INFORMATICA NELLA SCUOLA Venerdì 13 novembre

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ore 16.00 – 19.00 In primo luogo si intende presentare ed analizzare uno scenario delle opportunità rappresentate da numerosi nuovi strumenti informatici ai fini dell’insegnamento di tutte la materie, comprese le discipline umanistiche. In particolare, si discuterà il caso della cosiddetta “Scuola in Ospedale”, ossia della formazione dei bambini e ragazzi ammalati in istruzione domiciliare o in ospedale. In secondo luogo si intende discutere la questione del cosiddetto “pensiero computazionale”, ossia dei principi e degli strumenti da adottare ai fini dell’insegnamento dell’informatica. A titolo di esempio, si presenterà un’importante iniziativa internazionale finalizzata all’insegnamento della programmazione nelle scuole primarie e secondarie. Angelo Raffaele Meo. Professore emerito del Politecnico di Torino.Già direttore del Centro “Elaborazione Numerale dei Segnali” del C.N.R. e del Progetto Nazionale “Informatica”, e presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino. Claudio Demartini. Direttore del Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino e membro del Senato Accademico dello stesso Politecnico. Sophia Danesino. Professoressa di Sistemi e reti ed Informatica presso l'Istituto di Istruzione Superiore “Giuseppe Peano” di Torino, Dipartimento di Informatica. Collabora con la scuola ospedaliera per lo sviluppo di materiale didattico e dell'applicativo Registro Elettronico. Maria Aliberti. Biologia, docente di “matematica e scienze” presso la “scuola in ospedale” di Torino. Referente per la scuola polo regionale del Piemonte. Giampaolo Mancini. CEO e co-fondatore di “Trampoline”, una startup specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di piattaforme wifi orientate alle community e al marketing territoriale. Co-fondatore ed evangelist di Code Club Italia, una iniziativa internazionale volontaria per la creazione di club di programmazione gratuiti e permanenti per bambini e ragazzi. Mario Scovazzi. Ricercatore del “CSP - Innovazione nelle Ict” dal 1998 dove si è occupato di progetti con le scuole come ‘Torino2000’, ‘RIUSA’, ‘Dschola’. E’ collaboratore nel progetto “La scuola in ospedale”, progetto regionale delle scuole ospedaliere. Leonardo Favario. Dottorando in Ingegneria Informatica e dei Sistemi presso il Politecnico di Torino. S 19. APERTURE. VULNERABILITÀ NASCOSTE Sabato 14 novembre Ore 18.00 – 19.00 Da sette anni la Casa-laboratorio di Cenci (TR) propone nell’estate un laboratorio residenziale rivolto a giovani disabili, operatori, insegnanti di sostegno e curricolari, per vivere insieme difficoltà e scoperte. Lo spiazzamento dovuto alla campagna (con le sue “barriere naturali”) e a proposte che coinvolgono fortemente l’emotività, perché fondate su sfide naturali e sulla necessaria fiducia e bisogno dell’altro, mettono positivamente in discussione il ruolo di ciascuno. Il nostro intento sta, infatti, nel proporre attività che rimescolino le carte e rimettano in gioco i ruoli di tutti, perché ciascuno può trovarsi nella condizione di sostenere o di avere bisogno di essere sostenuto.

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Ognuno di noi ha accumulato nella vita molte idee precostituite e molti “pregiudizi” verso gli altri, sia positivi che negativi. Il problema è riuscire e continuare a stupirci nell’incontro con l’altro, sciogliendo alcune nostre rigidità. S20. INSEGNARE BIOETICA: SVILUPPARE IL PENSIERO CRITICO Sabato 14 novembre ore 9.00 – 11.00 Discutere di bioetica: programmi e idee all’interno di un Master universitario in bioetica” è il titolo della relazione che intende evidenziare come sia importante, affrontando le tematiche della bioetica, sviluppare, mantenere ed esercitare senso critico. L’esperienza con studenti adulti già laureati in altre materie è particolarmente stimolante da questo punto di vista perché permette uno scambio maturo e multidisciplinare di opinioni. Maria Teresa Busca. Tutor e docente al Master in Bioetica ed etica clinica dell’Università di Torino. Dal 2010 collabora alla Cattedra di Bioetica dell’Università di Torino. Fa parte del Gruppo di Ricerca Bioetica dell’Università di Torino. Membro del Direttivo della Consulta di Bioetica onlus di cui è coordinatore della sezione di Torino. Collabora come direttore scientifico e relatore a Convegni di Bioetica. Dal 2014 è responsabile della rubrica di Bioetica del giornale online Caratteri Liberi. S22 – PROGETTO TALENTO: UNA NUOVA CULTURA DEL LAVORO 14 novembre 2015 Ore 9.00-11.00 Talento si inserisce nel novero dei progetti che Yes4to ha realizzato ed intende realizzare a favore dei giovani in età scolare. Il progetto TalenTo, realizzato nell’ambito del Piano adolescenti dell’Assessorato alle Politiche Educative della Città di Torino, in collaborazione con la Regione Piemonte, l’Agenzia Piemonte Lavoro e YES4TO - tavolo interassociativo a cui aderiscono 18 associazioni di giovani imprenditori e professionisti del territorio torinese - intende promuovere “una nuova cultura del lavoro orientata dai talenti”. Il progetto, che prevede il coinvolgimento in particolare delle prime due classi delle Scuole Secondarie, è fondato sull’orientamento esperienziale. La proposta prevede incontri nelle scuole con giovani imprenditori, giovani artigiani e giovani professionisti che, attraverso giochi di ruolo e interazione con le ragazze e i ragazzi, portino gli adolescenti ad esperire conoscenze dirette del mondo del lavoro, attraverso il racconto di giovani che sono riusciti a costruirsi uno spazio adeguato nel mondo lavorativo. Il Format ha una finalità orientativa, ispirazionale e di accompagnamento. La speranza è che il progetto possa contribuire in qualche modo alla diminuzione della dispersione scolastica nonché ad essere utile tassello di congiunzione tra il mondo della scuole ed il mondo del lavoro. Agli incontri nelle scuole hanno seguito e seguiranno visite presso Aziende che hanno mostrato interesse verso il progetto e che si caratterizzano per ricerca, innovazione e buone pratiche. L’occasione del Festival dell’Educazione ci consente di raccontare e “far provare” l’esperienza di Talento non soltanto ad una classe, ma a tutti gli avventori del Festival che avranno

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piacere di sperimentarla. S23 INTENZIONALITA’ E INTERCULTURA:DUE SFIDE IRRINUNCIABILI PER LA SCUOLA ITALIANA Sabato 14 novembre 2015 Ore 9.00-11.00 Internazionalità e intercultura sono due sfide di rado associate nella riflessione educativa in Italia: gli enti che promuovono esperienze all'estero, soggiorni di apprendimento di lingue straniere, iniziative di mobilità temporanea o più duratura per gli studenti, prestano in genere poca attenzione alle sfide culturali presenti nella scuola, come la gestione del pluralismo religioso, il superamento delle disparità sociali, la valorizzazione delle culture e delle lingue d'origine degli alunni di origine straniera. Allo stesso tempo, i soggetti che svolgono ricerca o iniziative formative nel campo dell’educazione interculturale a scuola, poca attenzione rivolgono alle sfide legate all'internazionalizzazione dei percorsi formativi, costringendo queste due istanze a contesti di studio e di azione costantemente distanti e svincolati. Il rischio insito in questa separazione degli approcci, è di relegare l’intercultura a una “scienza dell’accoglienza”, concentrata su alcuni alunni, di origine straniera e non su tutti, secondo un’ottica troppo spesso compensativa o folkloristica, e l’internazionalità a una disciplina e un’opportunità per alunni d’élite, anziché opzione fondamentale per tutti gli alunni delle nostre scuole. Un incontro felice tra i due “mondi”, in un’ottica pienamente sinergica, può essere di giovamento per entrambi i filoni di ricerca e di azione, aprendo a nuove vie di collaborazione e riflessione. In questo seminario, ricercatori ed operatori che da anni si occupano di internazionalità e intercultura cercano quindi di elaborare una riflessione comune, a servizio della scuola italiana, per una sua maggiore apertura al contesto globale e una valorizzazione del suo pluralismo locale. Il pubblico sarà invitato a partecipare alla riflessione con esperienze, domande, riflessioni in una vera e propria ottica seminariale. Anna Granata, psicologa di formazione, è ricercatrice di Pedagogia presso l’Università degli Studi di Torino, dove insegna Pedagogia interculturale presso il Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria. Nella sua attività professionale, coniuga ricerca teorica con attività sul campo ed esperienze didattiche e di formazione per educatori ed insegnanti, riguardanti i seguenti temi: l’esperienza di crescita dei figli di immigrati, le pratiche interculturali nella scuola italiana, le esperienze all’estero dei giovani italiani e stranieri, il pluralismo religioso nella scuola. E’ autrice di svariati saggi e articoli tra i quali Granata A. (2015), Diciottenni senza confini. Il capitale interculturale d’Italia, Carocci, Roma; con Granata C. e Granata E. (2013), Sapere è un verbo all’infinito, Il Margine, Trento; Granata A. (a cura di) (2012), Intercultura. Report sul futuro, Città Nuova, Roma; Granata A. (2011), Sono qui da una vita. Dialogo aperto con le seconde generazioni, Carocci, Roma (recentemente pubblicato in lingua francese per l’editrice L’Harmattan, Paris). Monica Elena Mincu è Professore Associato presso l'Università degli Studi di Torino. I principali interessi di ricerca e di insegnamento rientrano nell’ambito dell’educazione comparata e delle politiche educative, con particolare interesse per i temi dell’educazione nell’Est Europeo e per la formazione degli insegnanti. Ha pubblicato i suoi lavori con importanti case editrici estere, come

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Peter Lang, Cambridge Scholar Press, Sense Publishers, e in riviste ad alto impatto internazionale, tra cui Oxford Review of Education, Comparative Education e History of Education. Ha insegnato presso l'Institute of Education di Londra, l'Università di Malta e l'Università della Svizzera Italiana e presentato i suoi lavori in numerosi convegni internazionali. Inoltre, la professoressa Mincu è affiliata con il gruppo di ricerca LACES EA 4140 - Laboratoire Cultures – Éducation – Sociétés dell'Università di Bordeaux. Roberto Ruffino è segretario generale di Intercultura onlus dal 1967 e della Fondazione Intercultura dal 2007. Torinese di origine, vive in Toscana e si è sempre occupato di comunicazione interculturale e di educazione internazionale. E’ presidente onorario dell'EFIL (Federazione Europea per l'Apprendimento Interculturale) a Bruxelles ed è stato consigliere d'amministrazione dell’AFS Intercultural Programs a New York. E’ stato eletto per due mandati triennali al Governing Council della SIETAR internazionale ed è stato presidente di SIETAR Italia dal 2008 al 2011. A Washington nel 1993 ha ricevuto il "Senior Interculturalist Award". L’Università di Padova nel 2008 gli ha concesso una laurea honoris causa in scienza dell’educazione quale “imprenditore culturale capace di condurre le esperienze associative nel campo della formazione interculturale a livelli riconosciuti di eccellenza per innovazione, ricerca, risultati. Stefano Pasta, laureato in Storia contemporanea, è dottorando in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano (tema: razzismi online). Collabora con il Centro di Ricerca sulle relazioni interculturali e con il Centro di Ricerca sull’Educazione ai media dell’Informazione e alla Tecnologia dell'Università Cattolica. Fa parte del Gruppo di lavoro del MIUR per la formazione di docenti e dirigenti scolastici sui temi inerenti al Porrajmos, in riferimento alla Strategia Nazionale di Inclusione per rom, sinti e caminanti ed è curatore del progetto “Giving memory a future: the Holocaust and the Rights of Roma in Contemporary Europe” dell'Università Cattolica in collaborazione con Shoah Foundation Institute dell’University of South California. E’ giornalista professionista, collabora con Famiglia Cristiana, la Repubblica.it, Corriere della Sera.it, Avvenire; nel 2011 ha vinto per l’Italia il premio “EU journalism Award - Together against discrimination!” della Commissione Europea. Anna Granata è ricercatrice di Pedagogia presso l’Università degli Studi di Torino, dove insegna Pedagogia interculturale ai futuri insegnanti ed educatori. E’ autrice di svariati articoli e volumi, tra i quali: “Diciottenni senza confini. Il capitale interculturale d’Italia” (Carocci, 2015) e “Sono qui da una vita. Dialogo aperto con le seconde generazioni” (Carocci, 2011). W51. PROGRAMMARE PER COMPETENZE: PROPOSTE DI UNITÀ DI APPRENDIMENTO SULLE DIFFERENZE SESSUALI Sabato 14 novembre 2015 Ore 10,00-13.00 L’incontro propone la dimostrazione di una delle Unità di Apprendimento predisposte nel corso dei lavori della Commissione di Studio volta ad affermare la differenza femminile e maschile attraverso la didattica per competenze. La commissione e' stata istituita in seno a ITER nel 2014 con la finalità di predisporre un piano di formazione degli/lle insegnanti. Nel rispetto delle modalità operative che caratterizzano il Movimento delle donne, al quale

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appartengono le insegnanti impegnate nella progettazione, il processo di formazione proposto e' centrato sulla pratica delle relazioni, sul riconoscimento del punto di vista dell'altra/o, sulla valorizzazione della differenza sessuale, in sintesi su un nuovo ordine simbolico. L'U.d.A. proposta intitolata "Itinerari scientifici e tecnologici che caratterizzano lo sviluppo della nostra città dall’Unità ad oggi: Guida all’individuazione delle eccellenze alimentare" si rivolge alle classi delle scuole secondarie superiori. Pierangela Mela. Docente di Diritto Economia nella scuola secondaria statale, opera nell’ambito educativo e scolastico, ha fondato e animato realtà associative di donne sul territorio torinese. Anita Calcatelli. Laureata in fisica presso l’Università di Torino con una tesi sulla particelle elementari, ha lavorato presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, prima presso l’Istituto Dinamometrico Italiano e poi presso l’Istituto di Metrologia Gustavo Colonnetti in Torino. Attualmente collabora con INRIM. È tra a le socie fondatrici dell’Associazione Donne e Scienza in cui si è occupata principalmente del rapporto tra scienza e tecnologia. Gabriella Del Mastro. Docente di Scienze Naturali e/o Scienze degli Alimenti nella scuola secondaria statale, opera in ambito educativo e scolastico, ha partecipato attivamente alla conquista dei diritti delle donne a partire dalla fine degli anni 70. W 52. PROGRAMMO PER CREARE – T4T Sabato 14 novembre Ore 10.00 – 13.00 Attivitá di laboratorio a cura della Commissione Didattica dell'informatica Dipartimento di Informatica, Università di Torino. Da quattro anni il Dipartimento di Informatica dell'Università di Torino organizza Teachers for Teachers (T4T), attività laboratoriali gratuite per insegnanti di tutti i livelli e tipi di scuole. T4T-2015 è una edizione speciale perché è integrata nel Festival dell'Educazione organizzato dal Comune di Torino che rende possibile la presenza della Prof.ssa Valentina Dagiene dell'Università di Vilius e della Prof.ssa Anna Morpurgo dell'Università Statale di Milano. Inoltre, inizia le attività che verranno offerte durante l'anno scolastico per assicurare un ambiente di riferimento comune e dare continuità ad attività condotte nelle scuole (codeweek, Scuola 2.0, programma IlFuturo) dal dipartimento. Per questo beneficia di un finanziamento di Google. Il workshop è costituito da varie unità: due sono svolte in laboratorio e due in aula. Le unità possono essere seguite singolarmente oppure composte, secondo le esigenze di ciascun partecipante, in un percorso di piú unità. T4T è gratuito. Scopi del workshop T4T-2015 Lo scopo primario dei workshop T4T è di favorire la presenza dell'Informatica come scienza nella

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scuola italiana, seguendo le raccomandazioni espresse nel "Manifesto per l'Informatica nella Scuola Secondaria" pubblicato nel 2010 dall'Associazione dei ricercatori e professori di Informatica delle università italiane (GRIN Gruppo Ricercatori di Informatica Nazionale) insieme con CINI e GII (Consorzio interuniversitario per l'Informatica e Gruppo Ingegneri Informatici). Le attività proposte, basate sulle esperienze sviluppate congiuntamente negli ultimi anni da un gruppo di insegnanti attivi in varie scuole e da ricercatori del Dipartimento di Informatica dell'Università degli Studi di Torino e, sono finalizzate al raggiungimento di questo scopo. In linea con le precedenti edizioni, T4T-2015 si propone di coinvolgere anche insegnanti che operano in scuole secondarie che non prevedono l'informatica come disciplina curricolare. Obiettivo finale è che i partecipanti riescano ad integrare nei curricula di cui sono responsabili le attività svolte durante T4T e le facciano conoscere ad altri insegnanti nelle varie scuole, col supporto dei responsabili del workshop che saranno a disposizione durante l'anno scolastico attraverso un ambiente virtuale specifico e in alcuni incontri le cui modalità e date saranno comunicate al termine del workshop. W 54. FUORICLASSE: UN MODELLO DI SUCCESSO PER IL CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Sabato 14 novembre Ore 10.00 – 13.00 Il disagio scolastico, che può culminare nell’abbandono della scuola, si può battere, come dimostrano i risultati del programma “Fuoriclasse” per il contrasto alla dispersione scolastica lanciato da Save the Children nel 2012 a Napoli, Scalea e Crotone, e proseguito nel biennio successivo a Bari, Milano e Torino. Per la prima volta un progetto di contrasto alla dispersione scolastica è stato valutato nel suo reale impatto da un ente esterno e accreditato – la Fondazione Giovanni Agnelli – che ha confrontato i risultati ottenuti con i 1050 bambini e adolescenti direttamente coinvolti nelle attività di Fuoriclasse con quelli di compagni appartenenti a classi e scuole non partecipanti (un gruppo di controllo costituito da circa 950 studenti di pari età). La comparazione ha rivelato che: gli ingressi in ritardo alle lezioni si sono dimezzati, con una drastica diminuzione anche dei ritardatari cronici. Si sono anche sensibilmente contratte le assenze: gli alunni delle scuole medie hanno ridotto di circa 6 giorni le loro assenze su base annua riportandosi sul livello fisiologico anche in virtù di un rinnovato interesse delle famiglie per l’andamento scolastico dei figli. In fine, la maggiore regolarità nella frequenza comincia a dare i primi frutti anche i termini di rendimenti scolastici che per gli studenti delle medie migliorano del 5% in italiano e matematica.