Prima la deflazione, poi l\'inflazione.

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SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital Prima la deflazione, poi l'inflazione. Ma con quale tempistica ....? di John Mauldin | 2 giugno 2012 - Anno 3 - Numero 22 In questo numero: Ricomincia a salire la disoccupazione negli USA Un rallentamento globale e sincronizzato Perché dovreste comprare un obbligazione con un rendimento negativo? Prima la deflazione, poi l'inflazione New York, Madrid, la Toscana e Singapore Una nuova avventura Una delle più frequenti domande che mi viene posta durante degli incontri o dopo un intervento è se penso che avremo inflazione o deflazione. La mia risposta è: "Sì." A quel punto mi fermo e devo ammettere che è piuttosto divertente, in quanto la persona che ho di fronte cerca di digerire la risposta. E mentre la mia risposta è irriverente, ma corrisponde anche alla verità in quanto io mi aspetto entrambe le cose. Così segue un'altra domanda (dopo una risata d'obbligo dal resto del gruppo) un po' più specifica. La risposta è, che mi aspetto per prima cosa di vedere la deflazione e poi l'inflazione, ma il punto chiave è la tempistica. Oggi esamineremo la questione più in dettaglio, e cercheremo di comprendere come i tassi di interesse potrebbero in realtà essere negativi (!!!), come è successo questa settimana per le obbligazioni tedesche e svizzere, mentre quelle statunitensi a dieci anni sono scese sotto 1,5%. Anche il pessimo dato di maggio sulla disoccupazione necessita di alcune analisi, quindi noi proveremo a verificare le prospettive di un rallentamento globale sincronizzato. Raramente sono arrivato al Venerdì con così tanti dati, che richiedono semplicemente un analisi più approfondita, ma cercheremo prendere in considerazione almeno i temi più importanti. Ricomincia a salire la disoccupazione negli USA I dati sulla disoccupazione degli Stati Uniti del mese di maggio sono stati rilasciati questa mattina, ed erano piuttosto negativi. Gli economisti si aspettavamo qualcosa nell'ordine di 150.000 nuovi posti di lavoro, ma ne sono stati rilevati un numero nettamente inferiore pari a 69.000. Le stime di marzo e di aprile sono state riviste al ribasso di 50.000 unità. Come da lungo tempo i lettori sanno, faccio molta più attenzione alle revisioni rispetto ai dati mensili, in quanto la direzione delle revisioni sono un chiaro indicatore guida. E ciò che stanno indicando è quello di cui stavo scrivendo quattro mesi fa: ci aspetta un'altra estate con una scarsa crescita in termini di posti di lavoro. Le revisioni, hanno portato a 100.000 unità la creazione di nuovi posti di lavoro dalla scorsa estate, con una crescita media degli ultimi tre mesi di un misero 96.000. Il tasso di disoccupazione è salito al 8,2%, in quanto la forza lavoro è fortemente aumentata arrivando a 642.000 unità. È per questo che ho scritto, all'inizio di questa recessione circa quattro anni fa, che l'occupazione in questo ciclo avrebbe impiegato molto tempo prima di ritornare ai valori pre-recessione. Questo è dovuto al modo in cui si contano i lavoratori. Se uno non ha cercato lavoro nelle ultime quattro settimane, non viene conteggiato come disoccupato. L'aumento della forza lavoro è in gran parte dovuto al crescente numero di persone che ora sono alla ricerca di un posto di lavoro, in quanto

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Una delle più frequenti domande che mi viene posta durante degli incontri o dopo un intervento è se penso che avremo inflazione o deflazione. La mia risposta è: "Sì." A quel punto mi fermo e devo ammettere che è piuttosto divertente, in quanto la persona che ho di fronte cerca di digerire la risposta. E mentre la mia risposta è irriverente, ma corrisponde anche alla verità in quanto io mi aspetto entrambe le cose.

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SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital Prima la deflazione, poi l'inflazione. Ma con quale tempistica ....? di John Mauldin | 2 giugno 2012 - Anno 3 - Numero 22

In questo numero: Ricomincia a salire la disoccupazione negli USA Un rallentamento globale e sincronizzato Perché dovreste comprare un obbligazione con un rendimento negativo? Prima la deflazione, poi l'inflazione New York, Madrid, la Toscana e Singapore Una nuova avventura

Una delle più frequenti domande che mi viene posta durante degli incontri o dopo un intervento è se penso che avremo inflazione o deflazione. La mia risposta è: "Sì." A quel punto mi fermo e devo ammettere che è piuttosto divertente, in quanto la persona che ho di fronte cerca di digerire la risposta. E mentre la mia risposta è irriverente, ma corrisponde anche alla verità in quanto io mi aspetto entrambe le cose. Così segue un'altra domanda (dopo una risata d'obbligo dal resto del gruppo) un po' più specifica. La risposta è, che mi aspetto per prima cosa di vedere la deflazione e poi l'inflazione, ma il punto chiave è la tempistica. Oggi esamineremo la questione più in dettaglio, e cercheremo di comprendere come i tassi di interesse potrebbero in realtà essere negativi (!!!), come è successo questa settimana per le obbligazioni tedesche e svizzere, mentre quelle statunitensi a dieci anni sono scese sotto 1,5%. Anche il pessimo dato di maggio sulla disoccupazione necessita di alcune analisi, quindi noi proveremo a verificare le prospettive di un rallentamento globale sincronizzato. Raramente sono arrivato al Venerdì con così tanti dati, che richiedono semplicemente un analisi più approfondita, ma cercheremo prendere in considerazione almeno i temi più importanti.

Ricomincia a salire la disoccupazione negli USA

I dati sulla disoccupazione degli Stati Uniti del mese di maggio sono stati rilasciati questa mattina, ed erano piuttosto negativi. Gli economisti si aspettavamo qualcosa nell'ordine di 150.000 nuovi posti di lavoro, ma ne sono stati rilevati un numero nettamente inferiore pari a 69.000. Le stime di marzo e di aprile sono state riviste al ribasso di 50.000 unità. Come da lungo tempo i lettori sanno, faccio molta più attenzione alle revisioni rispetto ai dati mensili, in quanto la direzione delle revisioni sono un chiaro indicatore guida. E ciò che stanno indicando è quello di cui stavo scrivendo quattro mesi fa: ci aspetta un'altra estate con una scarsa crescita in termini di posti di lavoro.

Le revisioni, hanno portato a 100.000 unità la creazione di nuovi posti di lavoro dalla scorsa estate, con una crescita media degli ultimi tre mesi di un misero 96.000.

Il tasso di disoccupazione è salito al 8,2%, in quanto la forza lavoro è fortemente aumentata arrivando a 642.000 unità. È per questo che ho scritto, all'inizio di questa recessione circa quattro anni fa, che l'occupazione in questo ciclo avrebbe impiegato molto tempo prima di ritornare ai valori pre-recessione. Questo è dovuto al modo in cui si contano i lavoratori. Se uno non ha cercato lavoro nelle ultime quattro settimane, non viene conteggiato come disoccupato. L'aumento della forza lavoro è in gran parte dovuto al crescente numero di persone che ora sono alla ricerca di un posto di lavoro, in quanto

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l'estensione del sussidio di disoccupazione sta cominciando ad arrivare alla fine del periodo di due anni in modo sempre più significativo, man mano che passano i mesi, per un gran numero di persone.

Mentre sempre più persone cercano un lavoro, la realtà statistica è che ci vogliono nuovi posti di lavoro per far calare il dato sulla disoccupazione. E con numeri come quelli di questo mese, significa che il tasso di disoccupazione inizierà a marciare di nuovo verso l'alto. Questo è un qualcosa che nessuno vuole, almeno tutti i politici, che amano prendersi il merito quando il numero dei posti di lavoro aumentano, ma che cercano di cambiare argomento quando la disoccupazione sale.

La maniera per avere un dato più realistico sulla disoccupazione sarebbe quella di contare le persone che sono disoccupate e quelle che se potessero avere un posto di lavoro lo accetterebbero. Mentre gli economisti discutono il modo per arrivare a quel numero, nessuno (senza un pregiudizio politico serio) direbbe che è inferiore al 10%, e alcuni sosterrebbero che è ben oltre il 12%. E la durata media del periodo di disoccupazione è ora, di nuovo, ad un valore pari ad oltre 9 mesi ed è in continua crescita. Il problema è che ci vuole solo più tempo per trovare un lavoro, se non ne avete uno.

Il mese scorso CNN Money ha fatto un servizio, dove discutevano del fatto che"... ci sono molte più persone disoccupate negli Stati Uniti di quanto si possa pensare. Lo scorso anno, 86 milioni di americani non sono stati conteggiati nella forza lavoro perché non hanno effettuato una normale ricerca di lavoro. Mentre è vero che il tasso di disoccupazione è in calo, il che non include i milioni di adulti che non stanno nemmeno più cercando un lavoro. E le assunzioni non sono sufficienti per tenere il passo con la crescita demografica. Questo ha portato al risultato che la forza lavoro è giunta al livello più basso dal 1980, rispetto ad una popolazione attiva di età ben più ampia."

L'indagine sulle famiglie ha mostrato la creazione di 422.000 posti di lavoro. Da qui otteniamo la percentuale di disoccupazione (del 8,2%). Non si può tenere in considerazione i dati provenienti dalle famiglie, perché fluttuano terribilmente. "La modifica dei dati provenienti dalle famiglie negli ultimi cinque mesi ha dato: +491,000, +879,000, -418,000, -495,000 e +400,000. Il tutto porta ad un + 857,000 leggermente diverso dal dato del sondaggio che è pari a 823.000. Questa è un ulteriore prova che nel lungo termine si dovrebbe guardare ai dati sulle famiglie e sostanzialmente ignorare i cambiamenti mensili." (The Liscio Report)

La cosa per me interessante nel rapporto sulla famiglia è che il numero dei part-time è aumentato ad un livello pari a 757.000, e rappresenta una crescita maggiore rispetto al numero sugli occupati. Il lavoro a tempo pieno in realtà è diminuito di 266.000 unità. Il numero di persone che sono disoccupate o sottoccupate (cioè part-time, ma che vogliono un lavoro a tempo pieno) si attesta al 14,8%. Il sondaggio di Gallup, utilizza una base diversa per la sua indagine e mostra un tasso pari al 18% per i sottoccupati.

Ma perché dovremmo preoccuparci? "Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti potrebbe scendere ad un livello più basso pari al 6 per cento entro la prima metà del 2013, una diminuzione ancora maggiore rispetto alla previsione della maggior parte degli economisti, secondo una ricerca della Federal Reserve Bank di New York. Il rapporto tra il numero di nuovi disoccupati americani e quello dei lavoratori che ricercano un posto di lavoro indica, secondo l'economista Aysegul Sahin, che la disoccupazione continuerà a diminuire. "(BusinessWeek). Questa analisi dovrebbe aiutare il signor Sahin a trovare un lavoro alla

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Casa Bianca presso il Council of Economic Advisors. Anche se, ad essere onesti, la visione della Fed sulla disoccupazione è ancora tra il 7,4% e 8,1% nel 4° trimestre del 2013.

Forse il fattore chiave dell'economia degli Stati Uniti è la spesa dei consumatori. E la spesa dei consumatori richiede che i consumatori abbiano un reddito. Ma l'indagine di questo mese e le recenti modifiche mostrano che le ore lavorate sono calate leggermente e i salari non tengono il passo con l'inflazione. Nel mese di maggio gli stipendi sono diminuiti dello 0,3%, e tutto ciò è un killer nei confronti della spesa dei consumatori. Il PIL nel primo trimestre è stato rivisto al ribasso al 1,9%, e sembra che in questo trimestre non sia migliore se non addirittura peggiore, nonostante le aspettative degli economisti fossero per un miglioramento.

Ma io penso che non ci sarà un calo di consenso nelle previsioni. Ci sono alcuni analisti che io ritengo che sbagliano quasi sempre. E riescono comunque a supportare il loro punto di vista con un gran numero di grafici, tabelle e parole. Ma pur perseverando nello sbagliare, si può apprezzare il loro sforzo. Tuttavia sbagliano e inducono altri negli errori. Il consenso sulle Blue Chip non prevede una recessione. Anche se in gran parte, non riconoscono mai i momenti di ripresa. In sostanza si prevede una continuazione del trend attuale. Sono in gran parte inutili. E non sono nemmeno un buon indicatore contrarian.

Il mio amico James Montier (di GMO) si è divertito con il track record sul consenso delle previsioni economiche. Questo grafico praticamente dice tutto.

Un rallentamento globale e sincronizzato

Mentre il nuoto sincronizzato può essere un evento alle Olimpiadi di Londra questa estate, un rallentamento globale sincronizzato non è un evento nel quale si desidererebbe ottenere una medaglia. Abbiamo analizzato una gran quantità di dati la scorsa settimana, e ancora di più questa settimana. Ci siamo persi i dati cattivi sull'occupazione di questa mattina in Asia. La produzione australiana è chiaramente in una fase di recessione. L'India ha raggiunto il suo più basso livello di crescita in nove anni. La Cina è sull'orlo di una crisi nel settore manifatturiero. La disoccupazione è in aumento in tutta Europa e sta peggiorando anche negli Stati Uniti. I Credit default swap della Germania (!!!) sono in aumento e sono più alti rispetto al 2008! I depositi bancari in Europa si stanno contraendo

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al tasso più elevato degli ultimi 14 anni.

E mentre io non voglio rubare troppo spazio a Outside the Box, vi rimando a questo grafico di Greg Weldon (www.weldononline.com) nel quale si mostrano i numeri delle PMI in Europa, i quali sono incredibilmente brutti. Si noti che la media a due anni si sta preparando ad entrare in territorio negativo.

Il numero di posti di lavoro suggerisce che gli Stati Uniti, sono a una velocità di stallo. Ho scritto all'inizio dell'anno che ci vorrebbe qualcuno che potesse garantire il 2% di crescita all'anno. Questa sembra ancora una buona scommessa, in quanto non credo che ci stiamo avvicinando a quel numero. Uno shock economico dall'Europa, che è abbastanza probabile, potrebbe spingere gli Stati Uniti e la maggior parte del resto del mondo in recessione. La debolezza della Cina e nel resto dell'Asia desta ancora più preoccupazione.

Le recessioni sono quasi sempre per definizione deflattive. E con questo pensiero in mente, torniamo alle mosse piuttosto sconcertanti di questa settimana, relative ai tassi di interesse europei.

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Perché dovreste comprare un obbligazione con un rendimento negativo?

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E' del tutto comprensibile che i tassi d'interesse spagnoli e italiani siano in aumento, in particolare quelli della Spagna e tutto ciò è piuttosto negativo. Ma finora, ci sono poche prove che vi sia un cortocircuito del debito spagnolo, in quanto quasi tutti credono che la Banca Centrale Europea correrà in soccorso della Spagna, come ha fatto nel recente passato. Questo è un ambiente difficile per i venditori allo scoperto. Una mattina ti svegli e non c'è nessun movimento contro la tua posizione corta. Ma più aumentano i tassi di interesse senza l'intervento della BCE e più è probabile che il tutto cresca ancora più velocemente costringendo la BCE ad intervenire. Pensando agli ultimi eventi che sono stati così disastrosi, non è irragionevole pensare che ad un certo punto la BCE agirà.

I rendimenti sulle obbligazioni decennali spagnole sono ora pari al 6,62%, in crescita di 50 punti base negli ultimi 45 giorni. Questo è un record e lo spread si attesta a 548 punti base in più rispetto al debito tedesco. Grecia, Portogallo e Irlanda hanno dovuto chiedere aiuto quando i tassi sono aumentati e sono arrivati ad oltre il 7%. "Il ministro dell'Economia, Luis de Guindos ha detto ieri in tarda serata che il futuro dell'euro è in gioco, poiché i dati hanno mostrato nel mese di marzo un calo netto pari a 66 miliardi di euro ($81 miliardi di dollari) per la Spagna. 'Non sò se siamo sull'orlo del precipizio, ma siamo in una situazione molto, molto, molto difficile', ha detto in una conferenza a Sitges, Spagna.

"Quest'anno gli investitori hanno perso molto di più sul debito spagnolo, rispetto a qualsiasi altro titolo di Stato senza tener conto di quelli della Grecia. La Spagna, la quarta più grande economia della zona euro, ha obbligazionisti per 731 miliardi di euro, più dei tre paesi che hanno già salvato. (Il Primo ministro) Rajoy ha suggerito che il suo paese rischia di essere costretto ad uscire dal mercato dei capitali, il che rafforza la preoccupazione che potrebbe non essere in grado di gestire i propri debiti …" (Bloomberg)

Ma in alcuni recenti discorsi, il presidente della Bce Mario Draghi, ha detto che i leader europei devono chiarire la propria visione su ciò che l'Europa dovrebbe essere. Si fa giustamente notare che non dovrebbe essere la BCE, a riempire un vuoto politico creato da un Europa inappropriata.

"'Può la BCE riempire il vuoto creato da parte dei governi nazionali in materia di crescita fiscale? La risposta che 'Draghi ha detto al Parlamento europeo è no. 'Può la BCE riempire il vuoto creato da parte dei governi nazionali sul problema strutturale? La risposta è no.'

"Nella sua acuta critica ancora in corso sui motivi della crisi della zona euro, Draghi ha esortato a creare precisi piani per la cooperazione fiscale in Europa, qualcosa che crede possa obbligare i governi a cedere parte della loro sovranità per il successo dell'iniziativa.

"'Come sta andando oggi l'euro dopo un certo numero di anni? Qual è la visione di unione che si ha oggi dopo un certo numero di anni? Prima questo viene specificato e meglio è, ha detto Draghi." (Reuters)

Non mi sembra che ci siano persone che vogliano comprare obbligazioni spagnole. Ed è per questo, che più che tenere a bada i leader europei questi dovrebbero invece agire. Tutto ciò potrebbe richiedere del tempo, ma finora tutti sembrano voler procrastinare la decisione.

Ma anche il pessimismo dilaga in Europa, infatti la Germania è stata in grado di vendere la scorsa settimana, € 5 miliardi di obbligazioni a due anni a tasso zero e questa settimana le

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ha vendute a un tasso di interesse leggermente negativo? Perché qualcuno dovrebbe comprare qualcosa che non gli garantisce nemmeno di riavere indietro i suoi soldi? È un segno di una potenziale grave deflazione?

La risposta è certamente no. L'acquisto di obbligazioni tedesche, anche ad un tasso leggermente negativo, è in realtà una opzione call a basso costo su una rottura della zona euro. Una scommessa sul fatto che le obbligazioni verranno denominate in un nuovo marco, aumentando di valore di almeno un 40-50% da un giorno all'altro. Se si è un fondo pensione, per esempio, con un sacco di debito sovrano di una grande varietà di paesi periferici europei e si pensa che sia possibile una rottura della zona euro, questo è un modo per assicurare i propri investimenti.

La svizzera ha effettivamente venduto questa settimana obbligazioni che hanno un rendimento negativo. Anche in questo caso non sia ha un segno di deflazione ma un'altra opzione, si scommette sul fatto che la Banca centrale Svizzera dovrà rinunciare alla sua politica nei confronti dell'euro. L'obiettivo di un cambio fisso, nella storia delle banche centrali, ha dimostrato di essere sempre una strategia perdente e gli svizzeri sembrano determinati a perdere ancora più soldi. Se l'euro scende a $1.15 o ancora più sotto, la strategia sarà sempre più perdente. A che punto del prossimo anno la Banca centrale svizzera deciderà che ha sopportato a sufficienza la lotta contro la caduta dell'euro? Se viene abbandonato l'obiettivo del cambio fisso, il movimento nel Swissie (che gli operatori chiamano franco svizzero) sarà molto ampio e quasi istantaneo. E la ricompensa per gli investitori al di fuori della Svizzera che hanno acquistato obbligazioni svizzere con un rendimento negativo, sarà molto significativa.

Prima la deflazione, poi l'inflazione

Come ho segnalato in precedenza, le recessioni sono per definizione deflazionistiche. Anche gli eventi legati alla riduzione della leva finanziaria sono deflazionistici. Una recessione unita ad una fase di riduzione della leva finanziaria, è particolarmente deflazionistica. Ecco perché le banche centrali di tutto il mondo sono state in grado di stampare moneta in quantità elevata, cosa che in periodi diversi avrebbe spinto l'inflazione verso l'alto con un effetto a spirale. Questo è quello che guida i fan dell'oro quando vedono che si inizia a stampare dei soldi, ma loro non considerano la velocità della moneta. Se la velocità della moneta fosse inesistente, l'inflazione sarebbe molto significativa in questo momento. Ma la velocità è stata fortemente in calo, ed ora il calo è ancora più marcato. La Fed e la BCE stanno per iniziare a stampare ancora più moneta, molta di più di quanto ognuno di noi possa immaginare, senza alimentare l'inflazione ... almeno per un periodo sufficientemente lungo.

Ma i tassi di interesse sono in calo in molti paesi. Guardate questa tabella dei rendimenti dei titoli a dieci anni (per gentile concessione di Barry Ritholtz di The Big Picture):

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I numeri sull'occupazione di oggi non solo hanno fatto crollare le azioni e spinto l'oro alle stelle, ma hanno anche avuto un significativo effetto sui rendimenti obbligazionari che sono scesi su tutte le scadenze. Guardate i numeri di oggi da Bloomberg.com. Potete notare che il titolo a 30 anni del Tesoro statunitense è al 2,52%!

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Per un lungo periodo di tempo, uno dei maggiori campioni sul prevedere la deflazione è stato il mio amico David Rosenberg (già capo economista di Merrill e ora parte di Gluskin Sheff a Toronto). Ha parlato per anni di un obiettivo del 1,5% per il decennale obbligazionario americano. Oggi siamo scesi al 1,5% senza mai fermarsi, ed ha terminato la giornata al 1,47%. In una conversazione telefonica che ho avuto con Rich Yamarone, il capo economista di Bloomberg, lui mi ha detto che crede che vedremo i 50 punti base prima di ricominciare a salire. Al che Rosie ha risposto dicendo che "Sono noccioline." Noi parteciperemo, il prossimo giovedì, ad una serata speciale per la University of Texas McCombs School of Business. Io mi offrirò di tenere le loro giacche, mentre loro avranno una vivace discussione.

Dal momento che stavo pensando a dei rendimenti obbligazionari, ho chiamato il Dott. Lacy Hunt (uno degli economisti più brillanti del paese, e questo non è solo il mio punto di vista). Ha fatto previsioni sui tassi di interesse per un lungo periodo di tempo ed è stato la luce guida per Hoisington Asset Management, società che ha raggiunto forse il miglior track record che io conosca nei rendimenti obbligazionari, anche se con un po' di volatilità. Sono stati lunghi nel mercato obbligazionario per un lungo periodo di tempo è questa stata la posizione corretta, anche se è stato difficile ed erano i soli. La maggior parte dei gestori obbligazionari pensa che i tassi siano destinati ad aumentare.

Ma non Lacy. Egli pensa che il rendimento a 30 anni si avvicinerà al 2% e ha detto questo

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per quasi un decennio. (Desidero evidenziare che lui sarà tra il pubblico Giovedì, insieme a Van Hoisington. Penso che mi asterrò nel dire qualcosa sulle obbligazioni e cercherò di parlare di qualcosa di più prevedibile, come la politica o l'Europa).

Il Dr. Gary Shilling ha scritto nel 1998 il suo primo libro, chiamato semplicemente Deflation, al quale recentemente ha fatto seguito un altra grande opera, dal titolo The Age of Deleveraging. Ha comperato per la prima volta obbligazioni a lungo termine nel 1982, e quello è stato uno dei migliori investimenti degli ultimi 30 anni. Egli elenca tutta una serie di motivazioni, per le quali avremo un periodo di deflazione nel corso dei prossimi anni.

Gli argomenti che sostengono la deflazione sono piuttosto semplici. Il boom negli Stati Uniti e in gran parte del mondo dal 1982 al 2008 è stato in parte dovuto al il risultato di innovazioni finanziarie e ad una massiccia dose di leva. Tale processo è giunto ora alla sua fine, e il settore privato è in una fase di riduzione della leva finanziaria, e questa continuerà a crescere man mano che l'economia si indebolirà fino a quando non sfocerà nella prossima recessione. I governi stanno arrivando alla fine della loro capacità di indebitarsi a tassi ragionevoli in Europa, e molto presto questo avverrà anche in Giappone e poi negli Stati Uniti (e questo momento non è così lontano come noi vorremmo). Ho descritto l'intero processo nel mio libro Endgame. Ipotizzando che il governo degli Stati Uniti sia in grado di affrontare in modo realistico la crisi del deficit che è in arrivo, i risultati saranno comunque deflazionistici. Mi soffermerò in seguito sulla risposta della Fed.

La prossima grande forza deflazionistica sarà il rallentamento della velocità della moneta. Ho scritto numerose lettere ed ho dedicato un sacco di spazio nel libro sulla velocità della moneta e sul fatto che non si riprenderà così facilmente. E' stata in calo negli ultimi cinque anni, più o meno quanto ho scritto che sarebbe successo nel 2006. (Ho iniziato a scrivere sulla velocità della moneta almeno fin dal 2001, e probabilmente anche prima. Si tratta di un concetto molto importante da comprendere.) Siamo ormai vicini alla velocità media storica della moneta, ma dal momento che questo è il dato medio, questo significa che questa andrà ben al di sotto della media storica. Questo processo richiede anni, e non è qualcosa che terminerà molto presto.

Una crescita lenta e un economia nel quale cavarsela alla meno peggio, è deflazionistica. Una persistente ed elevata disoccupazione, è un fattore deflazionistico.

In assenza di qualche nuovo dato che per ora non riesco a vedere, qui negli Stati Uniti siamo in una situazione in cui i rendimenti obbligazionari resteranno bassi. I tassi di interesse rimarranno bassi e resteranno tali per un periodo di tempo, molto più lungo di quanto chiunque di noi possa immaginare.

Penso che la Fed supporterà il governo agendo in modo fiscalmente responsabile e questo purtroppo è intrinsecamente deflazionistico; con una lotta alla deflazione con l'unico strumento che ha a disposizione, che è una vera e propria monetizzazione del debito. Ovviamente la chiameranno in un altro modo, ma quello sarà il risultato effettivo.

Ed essi saranno in grado di monetizzare molto più di quello che noi pensiamo possano fare, senza causare una ripetizione degli anni 1970. Comunque alla fine la situazione dovrà essere riequilibrata, in quanto non esistono pasti gratis, ma loro scommettono che saranno in grado di ridurre un po' dell'attuale minaccia d'inflazione tagliando l'offerta di moneta e i tassi. Ma questo non succederà quest'anno. Quindi, sì, ad un certo punto

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l'inflazione ritornerà.

Chiunque dice che conosce la tempistica è molto più sicuro nella sua sfera di cristallo rispetto a quanto lo sono io. La mia è piuttosto nebulosa su questo argomento. Ma penso di poter vedere un qualcosa di più tra un anno o giù di lì, per ora sembra che continuino i bassi tassi d'interesse e la deflazione. A proposito, data la mia visione deflazionistica e giusto per placare gli animi di coloro che sono dei fan dell'oro tra i miei lettori, devo sottolineare che le azioni aurifere sono fortemente cresciute durante la Grande Depressione deflazionistica degli anni '30. Anche con il dollaro agganciato al gold standard. Tanto per dire.

New York, Madrid, la Toscana e Singapore

E' il momento di premere il pulsante di invio, in quanto questa mattina devo alzarmi molto presto per andare a New York (ed è già molto tardi). Torno Martedì e poi andrò ad Austin Giovedì, come vi avevo segnalato in precedenza. Poi, la settimana successiva un altro breve viaggio a New York con i miei partner di Altegris. Avrò alcuni incontri con media, come al solito.

Il Venerdì di quella settimana, spero dopo aver terminato la mia lettera, salirò su un aereo per Roma e la Toscana, ma con un pernottamento a Madrid. Io di solito aspetto nel prenotare i biglietti al fine di accedere a dei prezzi ragionevoli (anche se tutto è relativo), ed utilizzo il sistema di aggiornamento di American Airlines per volare in business o in prima. Questa volta il sistema non ha funzionato. Infine, Myra, che prenota i miei viaggi e che segue la cosa, ha capito che il problema erano le Olimpiadi di Londra. Il flusso del traffico è particolarmente incasinato. Quindi il miglior modo era quello di passare attraverso Madrid. Trascorrere lì la notte e volare in un orario normale la mattina successiva.

Questo significa che a Madrid posso incontrare delle persone interessanti, piuttosto che soggiornare in un hotel vicino all'aeroporto. Ma non posso cenare alle dieci di sera (come è usanza) e tornare in hotel alle 2 di notte. Perciò propongo un pranzo non troppo tardi, in un luogo piacevole.

Dopo che sarò tornato dall'Italia mi fermerò a casa per una settimana, poi andrò a New York per un giorno. Poi alla sera partirò dal JFK verso Singapore, attraverso Francoforte. Considerando che la fee come relatore è abbastanza equa, non volevo mettere particolarmente sotto pressione il mio corpo, così l'affare è stato di riuscire a viaggiare su Singapore Air in una delle loro poltrone di prima classe. Ho sentito dire che è la migliore esperienza che uno può fare in un volo business. Non vedo l'ora di poterlo fare.

Io non resterò a Singapore per molto tempo e così tornerò il Sabato a New York, dove resterò li per due notti prima di partire per una settimana per il Naval War College a Newport, Rhode Island, e quella potrà essere una delle più belle settimane che trascorrerò quest'anno. Vi fornirò maggiori dettagli su questo successivamente.

E poi avremo il fine settimana di pesca con David Kotok nel Maine, il primo Venerdì di agosto. Poi a casa a partire dalla seconda settimana di agosto, per circa 30 giorni. Questa è una brillante pianificazione! Viaggio quasi 200.000 miglia in un anno, e il mio piano è quello di essere in agosto e ai primi di settembre in Texas? Il Texas, come nelle fornaci dell'inferno? Il Texas in agosto? Oh bene. Dio ha infatti ha creato l'aria condizionata.

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Sopravvivrò.

Una breve nota sui miei viaggi. Sembra che io sia sempre in giro. Questa è una folle pianificazione – che ne viene fuori. Ma ogni viaggio in sé ha un senso. E senza mezzi termini vi dico che la maggior parte dei viaggio che faccio sono retribuiti. Le mie fee sono abbastanza alte, e quindi mi fa sempre molto piacere salire su un aereo e andare da qualche parte. E se questo entusiasmo si affievolisce, allora aumento il prezzo fino a quando non mi ritorna il brivido.

Una nuova avventura

Il problema di essere sempre in ritardo è che le opportunità sono sempre così tante che mai mi sento di dire di no, ma se continuo ad andare sempre a New York finirà che avrò bisogno di acquistare un qualche tipo di multiproprietà. Mi aspetto questa corsa possa finire per qualsiasi motivo da un momento all'altro, e quindi ne voglio approfittare. Sono onesto con Dio e gli chiedo di darmi a volte un pizzicotto, per assicurarmi che non sto sognando. Alcune di queste situazioni sembrano così surreali, dal punto di vista di questo ragazzo di campagna. Ora io lavoro duro come Ade, ma un sacco di gente lavora duro. Riconosco la mia fortuna e la voglia di godere finché questa dura.

E grazie a te caro lettor, per averlo reso possibile. Senza il tuo attaccamento, le cose non sarebbero andate così bene. Ti sono grato.

E quanto prima ci saranno dei significativi cambiamenti nella mia attività editoriale. Abbiamo creato Mauldin Economics, con un team di analisti ed editori per offrire ai miei lettori i migliori advisor nella consulenza sugli investimenti, comprese delle specifiche raccomandazioni di acquisto e vendita. Abbiamo lavorato molto tempo per capire come farlo, in un modo tale che sia Tiffani che io e tutto il nostro team, ne possa essere fortemente orgoglioso.

Il nostro nuovo primo prodotto per investire sarà disponibile entro due settimane, insieme con dei grandi cambiamenti che ci saranno nel nostro sito. E nel prossimo futuro, ci saranno sempre più pubblicazioni presenti nel nostro sito.

Ma con tutti i cambiamenti, una cosa non cambierà. Vorrei scrivere questa lettera ogni settimana per tutto il tempo che mi sarà possibile, e questa continuerà ad essere gratuita. Se ti piace quello che leggi in questa lettera, ogni volta che farai conoscere questa lettera a dei tuoi amici te ne sarò particolarmente grato.

Infine godetevi la vostra settimana, e nel corso dei prossimi mesi vedremo alcuni investimenti che sono possibili anche in un periodo di deflazione.

Il vostro analista che sta imparando a godersi i viaggi,

John Mauldin

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