Prima dopo Franklin

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Prima di Rosalind Franklin Si sa che esistono i caratteri ereditari, la cui trasmissione è stata descritta da Mendel, ma non si conosce quale molecola sia la responsabile di ciò. Si pensa che si trovi nel nucleo di ogni cellula, ma non la si è ancora individuata. Il contributo di Rosalind Franklin Non appena gli scienziati si convinsero che il materiale genetico era una molecola la cui sigla è DNA (Acido Desossiribo Nucleico), cominciarono le ricerche per conoscere l'esatta struttura tridimensionale di questa molecola. Si sperava che la conoscenza della struttura del DNA potesse fornire la risposta a due domande: in che modo questa molecola si duplica fra una divisione nucleare e l'altra, e come esso dirige la sintesi proteica. Il DNA si trova all’interno di ogni cellula del corpo umano. E’ organizzato in cromosomi, che contengono tutte le informazioni genetiche che si trasmettono da un individuo all’altro. Rosalind Franklin insieme ad altri scienziati cercò di capire la struttura tridimensionale di questa molecola, ed ebbe l'idea di usare la cristallografia a raggi X per studiare la struttura del DNA. Cristallografia effettuata da Rosalind Franklin Analizzando questa immagine Rosalind intuì che la struttura del DNA doveva essere di tipo elicoidiale. Successivamente, però, nel 1958 si ammalò (proprio a causa delle radiazioni a cui si era esposta durante l’attività di ricerca) e morì, perciò non poté spiegare ciò che aveva scoperto al mondo scientifico.

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il contributo della scienziata negli studi sull'ereditarietà

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Prima di Rosalind Franklin

Si sa che esistono i caratteri ereditari, la cui trasmissione è stata descritta da Mendel,

ma non si conosce quale molecola sia la responsabile di ciò. Si pensa che si trovi nel

nucleo di ogni cellula, ma non la si è ancora individuata.

Il contributo di Rosalind Franklin

Non appena gli scienziati si convinsero che il materiale genetico era una molecola la

cui sigla è DNA (Acido Desossiribo Nucleico), cominciarono le ricerche per conoscere

l'esatta struttura tridimensionale di questa molecola. Si sperava che la conoscenza

della struttura del DNA potesse fornire la risposta a due domande: in che modo questa

molecola si duplica fra una divisione nucleare e l'altra, e come esso dirige la sintesi

proteica.

Il DNA si trova all’interno di ogni cellula del corpo umano. E’ organizzato in

cromosomi, che contengono tutte le informazioni genetiche che si trasmettono da un

individuo all’altro. Rosalind Franklin insieme ad altri scienziati cercò di capire la

struttura tridimensionale di questa molecola, ed ebbe l'idea di usare la cristallografia a

raggi X per studiare la struttura del DNA.

Cristallografia effettuata da Rosalind Franklin

Analizzando questa immagine Rosalind intuì che la struttura del DNA doveva essere di

tipo elicoidiale.

Successivamente, però, nel 1958 si ammalò (proprio a causa delle radiazioni a cui si

era esposta durante l’attività di ricerca) e morì, perciò non poté spiegare ciò che

aveva scoperto al mondo scientifico.

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I tre scienziati che vinsero il Nobel

Gli studi di Rosalind Franklin aprirono la strada alle successive scoperte che

evidenziarono come ogni molecola di DNA sia formata da elementi più semplici, che

vengono chiamati nucleotidi. Questi ultimi, a loro volta, sono costituiti da uno

zucchero, un fosfato e da un’altra molecola, che appartiene alle basi azotate. Ogni

nucleotide della catena forma dei legami con altri due nucleotidi. Nella doppia elica gli

zuccheri e i gruppi fosfato sono disposti verso l’esterno e formano l’ossatura dell’intera

struttura, disposta in maniera verticale. Per quanto riguarda, invece, le basi azotate,

esse sono: adenina, timina, guanina e citosina. I loro appaiamenti non avvengono a

caso, perché l’adenina si appaia con la timina e la guanina con la citosina. Lo schema

seguito prende il nome di complementarietà delle basi.

Una molecola di DNA

Il contributo che Rosalind diede allo studio del DNA gettò le basi affinché si capisse

che all'interno di questa molecola sono presenti le istruzioni fondamentali, che

servono a sintetizzare delle proteine, molecole essenziali per costruire i tessuti e gli

organi e per poter mettere in atto tutti quei processi biologici e chimici che

garantiscono la sopravvivenza dell’organismo. Tutte queste informazioni formano

insieme il codice genetico, che è costituito da basi azotate disposte a tre a tre.

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La funzione più rilevante del DNA è quindi quella di trasmettere le caratteristiche

ereditarie da un individuo all’altro. La ricerca scientifica si è molto occupata del

rapporto fra genetica e DNA, scoprendo anche nuovi fattori di svilu ppo del genoma. Si

è scoperto che molte componenti dell’individualità di ogni persona sono stabilite

proprio da questa molecola: anche l’intel ligenza che dura nel tempo è stabilita dal

DNA, così come molte peculiarità fisiche, a partire dal colore dei capelli o da quello

degli occhi.

Dopo Rosalind Franklin

Nel 1962 James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins ottennero il Premio Nobel per

la Medicina per la scoperta della struttura del DNA. Anche se non avevano più nulla da

temere, poiché il Nobel viene conferito solo a persone viventi, non riconobbero il

contributo di Rosalind neppure durante il loro discorso di ringraziamento. Il fatto che i

suoi dati stessero alla base del modello del DNA venne reso noto soltanto nel 1968,

quando venne pubblicato il libro di Watson "La doppia elica", in cui lo scienziato

descrive la storia della scoperta della struttura dell'acido nucleico.

Nonostante Rosalind Franklin non fosse vissuta abbastanza a lungo per terminare la

sua ricerca, il suo contributo fu essenziale per capire che ogni parte del DNA è formata

da elementi più semplici, come se fossero gli anelli di una catena e questa molecola è

la base fondamentale della vita.