Prevenzione secondaria: Neurologo · TosoV, Turinese E, Zedde ML Nei pazienti con TIA e ictus...

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Prevenzione secondaria: Neurologo Maurizio Melis SC Neurologia e Stroke Unit Az.Osp. G.Brotzu - Cagliari

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Prevenzione secondaria: Neurologo

Maurizio Melis

SC Neurologia e Stroke Unit

Az.Osp. G.Brotzu - Cagliari

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Ischemic Stroke

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Controllo Fattori di Rischio

Intervento per ostruzione vascolare

Terapia antitrombotica per ictus cardioembolico

Terapia antitrombotica per ictus non cardioembolico

Approcci dedicati in altri casi

Prevenzione secondaria dell’Ictus

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Gruppo Prevenzione Secondaria

Coordinatore Maurizio Melis

Baracchini C, Bottacchi EF, Bovi P, Chiodo GrandiF, Cimminiello C, Coccheri S, Contursi V, DentaliF, Gensini GF, Paciaroni M, Stramba-Badiale M,Toso V, Turinese E, Zedde ML

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Nei pazienti con TIA e ictus ischemico non cardioembolico è raccomandato iltrattamento antiaggregante con ASA 100-325 mg/die rispetto a nessuna terapia*.

*GPP Per il trattamento prolungato, il gruppo ISO-SPREAD suggerisce 100 mg/die.

Raccomandazione 11.1.b

Nei pazienti con TIA e ictus ischemico non cardioembolico è raccomandato iltrattamento con l’associazione ASA 50 mg/die e dipiridamolo a lento rilascio 400mg/die (NNT 100 rispetto ad ASA a dosaggio mediamente inferiore a quelloraccomandato da queste linee guida).

Raccomandazione 11.1.c

Nei pazienti con TIA e ictus ischemico non cardioembolico è raccomandato iltrattamento con l’associazione ASA 50 mg/die e dipiridamolo a lento rilascio 400mg/die (NNT 100 rispetto ad ASA a dosaggio mediamente inferiore a quelloraccomandato da queste linee guida).

Raccomandazione 11.1.d

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May 16, 2018, at NEJM.org

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In pazienti con ictus minore (NIHSS<4) o con TIA, giudicato ad altorischio di recidive (punteggio ABCD2 > 3), che non abbianoun’indicazione all’anticoagulazione, è indicato, possibilmente entrole 12 ore (ma dopo 24 ore in caso di fibrinolisi endovena), iltrattamento con la doppia antiaggregazione ASA 100 mg +clopidogrel (600 mg il primo giorno e 75 mg per i giorni successivi).

Raccomandazione Rapida in pubblicazione

GPPIl Gruppo Iso-Spread suggerisce di estendere il concetto “alto rischio” includendo per esempio pazienti con stenosi intracraniche o pazienti che presentino microemboli derivanti da placca carotidea alla monitorizzazione con doppler transcranico. Si suggerisce inoltre di limitare il trattamento per i primi 30 giorni, periodo in cui il rapporto efficacia/sicurezza, nello studio POINT, è stato più favorevole. Tuttavia, qualora il clinico ritenga che il rapporto tra rischio di recidiva ischemica e rischio emorragico sia alto, il gruppo SPREAD suggerisce di proseguire il trattamento con la doppia antiaggregazione per un periodo superiore anche ai 30 giorni

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Nei pazienti con TIA, lo ABCD2 score classifica il rischio di ictus a 2 giorni comebasso: score <4;

moderato: score 4-5;alto: score >5

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I ricoveri per ictus 2014/2016

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I ricoveri per ictus 2014/2016

Oltre il 20% dei ricoveri per ictus ha una diagnosi di FA (17% il valore di letteratura)1

▪1 Marini C, De SF, Sacco S, Russo T, Olivieri L, Totaro R, et al. Contribution of atrial fibrillation to incidence and outcome of ischemic stroke: results from a population-based study. Stroke 2005 Jun;36:1115-9

ictus

ischemici+TIA79% 77%

79%

21%23%

21%

707,0

740,0

768,0

,0

200,0

400,0

600,0

800,0

2014 2015 2016

Dimessi per ictus determinati da altre cause Dimessi per ictus con diagnosi di FA

▪Fonti: elaborazione Bip su dati SDO Acuti 2014-2016.

▪Ricoveri per Ictus = Ricoveri con almeno una diagnosi cod. ICD-9-CM 433.x1-434.x1- 435-436

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Imaging nell’ictus cardioembolico

(Multiple unilateral lesions in the AC were significantly associated with large-artery arteriosclerosis).

Single corticosubcorticallesions (P < .01) and multiple bilateral lesions in the anterior (AC) and posteriorcirculation (P < .001) on DW imaging were significantlyassociated with a cardiacembolic source.

Stroke from embolic cardiac source

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In caso di ictus ischemico o TIA attribuibile a FANV èraccomandato l’utilizzo dei NAO per la loro almeno ugualeefficacia e per la loro maggiore sicurezza in confronto alla terapiacon anticoagulanti AVK*.

*GPP

La decisione è indipendente dal risultato di CHA2DS2-VASc e di HAS-BLED e interessa tutti i pazienti compresi quelli già in trattamento con antiaggreganti piastrinici e AVK.

Raccomandazione 11.5.f

Raccomandazione 11.5.g Forte contro Grado A

In caso di ictus ischemico o TIA attribuibile a FANV non è indicata la terapia con

dabigatran o rivaroxaban se la clearance della creatinina è al di sotto di 30 mL/min e

non è indicata la terapia con con apixaban se la clearance della creatinina è al di sotto

di 25 mL/min.

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Risk of intracranial and extracranial bleeding according to achieved follow-up systolic blood

pressure levels among patients on antithrombotic therapy.

Arima H et al. Stroke. 2012;43:1675-1677

The PROGRESS Trial

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▪ In mancanza di tali dati, i medici si devono basare su: Proprietà farmacologiche

Outcome

Interazioni

Efficaci SicuriCost-

effective

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*Mild = NIHSS score <8; moderate = NIHSS score 8–16; severe = NIHSS score >16

NIHSS, National Institutes of Health Stroke Scale

Huisman et al. Thromb Haemost 2012; Personal communication, Hans-Christoph Diener, 2015

TIA Mild

stroke

Moderate

stroke

Severe

stroke

As soon as imaging

has excluded a

cerebral haemorrhage

3–5 days after

symptom onset

5–7 days after

stroke onset

2 weeks after

stroke onset

1 3 6 12

Day

Time to re-initiation depends on infarct size:

1 – 3 – 6 – 12 day rule (Diener’s Law)

Initiation or resumption of anticoagulation depends on severity of stroke*

Exclude haemorrhagic transformation by CT/MRI

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Sintesi 11.5.d

Per la ripresa del trattamento anticoagulante in pazienti conpregressa emorragia cerebrale va tenuto conto che:

A) il rischio emorragico è del 2,1%- 3,7 % annuo.

B) la ripresa della terapia anticoagulante aumenta il rischio disanguinamento cerebrale di 5 volte ma riduce il rischio dieventi ischemici del 90%.

Controindicazioni assolute alla ripresa dellaTAO: emorragia lobare correlabile adangiopatia amiloidea

- Ripresa della TAO dopo tre settimane: nel paziente arischio tromboembolico elevato per: CHA2DS2-VASc ≥ 5 oCHADS2 ≥ 4

- - Ripresa della TAO dopo la trentesima settimana:pazienti ad alto rischio emorragico per: microbleedsmultiple alla RM-gradient ECHO, leucoaraiosi, emorragielobari non correlabili ad angiopatia amiloidea

- In tutti gli altri casi ripresa della TAO tra la 10 e la 30settimana

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Charidimou A et al. Front Neurol 2012;3(133):1-13

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In caso di ictus emorragico in pazienti trattati con AVK o antiaggreganti per FANV, dopo aver valutato con attenzione la necessità della ripresa del trattamento anticoagulante mediante CHA2DS2-VASc, è raccomandato scegliere un NAO per il netto guadagno, in complicanze emorragiche intracraniche, rispetto alla terapia con AVK*.

*GPP

Nei casi con rischio tromboembolico ed emorragico elevati, il gruppo ISO-SPREAD ritiene opportuno considerare la chiusura percutanea dell’auricola sinistra.

Raccomandazione 11.5.I

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Forame Ovale Pervio

Presente nel 25-30% di adulti sani, e nel 50% dei pazienti con ictus criptogeneticoRischio di embolia paradossa: passaggio dalla circolazione venosa a quella arteriosa tramite shunt R> L

Diagnosi:

• Eco” con le bolle” (il TEE ha il doppio della sensibilità del TTE)• TCD “con bolle” sensibile ma non fornisce informazioni strutturali sul cuore• Valutazione per ipercoagulabilità venosa e TVP

Trattamento:

• Terapia anti trombotica (ASA? COUMADIN? RIVAROXABAN?)• Chiusura endovascolare percutanea in pazienti selezionati

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TRIAL COMPARISON: Design

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*RESPECT: Higher incidence of DVT (HR 4.44; 95% CI, 0.52 to 38.05; P=0.14) and

PE (HR 3.48; 95% CI, 0.98 to 12.34; P=0.04) in closure arm

TRIAL COMPARISON: RESULTS

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The fraction of stroke attributed to a PFO and the recurrence rate of stroke/TIA at 2 years are presentedfor a RoPE score value ranging from 0 to 10. As the RoPE score increases, the fraction of stroke attributable to a PFO goes up ( but the recurrencerate decreases).

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E’ raccomandato il trattamento di chiusura percutanea con devicedel PFO, limitatamente a

- pazienti con ictus ischemico/TIA criptogenetico altamenteselezionati (ictus realmente criptogenetico definito tale dopoaccurato screening diagnostico, meglio se in assenza di fattori dirischio vascolare non controllati,

- età uguale o inferiore a 60 anni,

- particolari caratteristiche anatomiche del PFO quali grandidimensioni o associazione con aneurisma del setto interatriale),

tenendo anche conto delle preferenze del paziente.

Raccomandazione Rapida 15.12.2017

Sintesi 1.11Come effetto collaterale, l’evento fibrillazione/flutter atriale dopo chiusura del FOP, si è verificato nello 0.4% dei pazienti nel trial RESPECT, nel 4.6% di quelli del trial CLOSE e nel 6.6% di quelli del trial GORE-REDUCE.

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La chiusura (e quindi lo screening per il rilievo di PFO) deve essere presa inconsiderazione solo se

- pazienti con ictus ischemico criptogenetico (non TIA, cefalea, lipotimie)

- di età uguale o inferiore a 60 anni,

Lipotimia, capogiri, emicrania, palpitazioni, etc

Prima di richiedere un esame, chiediti cosa farai se:1. L’esame è positivo;2. L’esame è negativo.Se la risposta è la stessa, non richiedere l’esame

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Cosa facciamo noiStenosi carotidea sintomatica

Endoarterectomia? Stenting?

Stenosi grave 70/99% Lesione inaccessibile chirurgicamente

Stenosi moderata 50/69% (uomini) Stenosi post radioterapia

Trombo peduncolato o lesione intratrombo

Re-stenosi dopo intervento

Placca “a manicotto” calcifica Alto rischio cardiopolmonare con intervento/anestesia

Complicanze periprocedurali<6%Non indicato nelle near occlusion, se aspettativa di vita < 5 anni, o grave disabilità post-stroke

Tutti i pazienti devono continuare ad assumere terapia antitrombotica, statine, e devono mantenere i fattori di rischio sotto controllo.

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Timing of AC initiation duringhospitalization

459 stroke patients in SUN Lombardia Stroke Registry

Canavero I et al. J Stroke CerebrovascDis 2016 (http://dx.doi.org/10.1016/j.jstrokecerebrovasdis.20

16.08.022)

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