PREVENZIONE E TRATTAMENTO LESIONI DA DECUBITO - Il Tuo … · 2016. 6. 30. · rischio di...

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1 TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA DECUBITO Dott. Inf. Perli Serena Università degli studi di Verona Facoltà di Medicina e Chirurgia A.P.S.S.; PAT; Assessorato alle Politiche per la Salute

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    TRATTAMENTO DELLE

    LESIONI DA DECUBITO

    Dott. Inf. Perli Serena

    Università degli studi di Verona – Facoltà di Medicina e Chirurgia

    A.P.S.S.; PAT; Assessorato alle Politiche per la Salute

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    Al domicilio quali sono gli indicatori di rischio delle lesioni

    da decubito?

    • Condizioni che portano ad un alto rischio di lesioni da decubito: ictus (OR 1.96, 95% CI 1.30-2.96), traumi (OR 1.83, 95% CI 1.12-2.99), declino cognitivo (OR 1.96, 95% CI 1.30-2.96), patologie cardiovascolari (OR 1. 79, 95% CI 1.13-2.85), alto punteggio di ADL (OR 1.38, 95% CI 1.03-1.84), basso punteggio della scala Braden (OR 0.80, 95% CI 0.98-2.61).

    • Ospite recentemente dimesso da ricovero

    (Capon A, Pavoni N, Mastromattei A, Di Lallo D, 2007)

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    Ogni quanto valutare se il soggetto è a

    rischio di insorgenza di lesioni da

    decubito?

    • Il rischio di piaghe dovrebbe essere

    valutato periodicamente (forza A, AHCPR, 1992)

    • Non sono sufficienti le scale per valutare i

    soggetti a rischio è importante una

    valutazione sistematica degli utenti tramite

    esame obiettivo, ADL, stato nutrizionale,

    farmaci (sedativi..)…

  • 4

    Che tipo di lesione è? Che stadio è

    questa lesione?

  • 5

    Che tipo di lesione è? Che stadio è

    questa lesione?

  • 6

    Che tipo di lesione è? Che stadio è

    questa lesione?

  • 7

    Che tipo di lesione è? Che stadio è

    questa lesione?

  • master in geriatria 8

    C’è un metodo di classificazione

    standardizzato e riconosciuto?

    Classificazione delle piaghe in gradi

    (National Pressure Ulcer Advisory Panel Consensus Development Conference 1989)

    Stadio I

    Stadio II

    Stadio III

    Stadio IV

    Eritema persistente con cute intatta.

    Perdita di sostanza parziale. Ulcera superficiale

    con abrasione, bolla o cratere poco profondo.

    Perdita di sostanza a tutto spessore con danno

    o necrosi del tessuto sottocutaneo fino ad arrivare

    alla fascia muscolare. Cratere profondo e/o sottominato.

    Perdita di sostanza a tutto spessore con distruzione estesa

    necrosi tissutale, danno muscolare, osseo o tendineo e

    strutture capsulari. I bordi possono essere sottominati,

    vi possono essere fistole.

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    Sedi

    Non in Studio II stadio

    Sedi A B A B tot %

    Sacro 12 8 100 108 59.1 78.9%

    Gluteo 2 6 36 34 19.8

    Trocantere 3 9 10 11 5.9

    Polpaccio 2 6 4 5

    Malleolo 6 2 7 1

    Tallone 25 30 4 1

    Coscia 2 4 1

    Ischio 1 2 3

    Pianta del piede 2 3 1 2

    Scapola 2 2 1 2

    Cresta iliaca 3 2 1

    Altre sedi 5 5 7 2Missing 1 1

    Altre sedi: spalla 1/1; orecchio 1/0; genitali 1/0; inguine 0/1; colonna 1/1; ginocchio 1/1; alluce 1/2;

    Altro (in studio genitali 1/0; seno 0/1; gomito 1/0; inguine 1/0; tendine di achille 2/0; colonna 1/0; ginocchio 2/0;

    alluce 1/1;

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    Alcuni limiti…

    • Difficoltà nel valutare l’eritema (in particolare

    sulla pelle nera)

    • Difficoltà a distinguere secondo stadio perché

    intervengono altri fattori

    • In presenza di escara è difficle definire il grado

    di stadiazione (3 o 4 stadio?)

    • In alcune lesioni compaiono più stadiazioni sulla

    stessa lesione

    • Difficile valutazione in pazienti con apparecchi

    gessati

  • master in geriatria 11

    Come si può valutare la lesione

    e la sua evoluzione ?

    • Stadiazione secondo NPUAP (National Pressure Ulcer Advisory Panel Consensus Development Conference 1989)

    • Riconoscere e saper valutare una lesione (misurazione della superficie con vari metodi, valutazione caratteristiche lesione)

    • Foto delle lesioni a distanza di una settimana

    • Scala Push Tool 3.00

  • master in geriatria 12

    Quali caratteristiche sono importanti per valutare

    la guarigione o l’infezione di una lesione?

    • Area e volume (superficie): anche perilesionale (attenzione se rosso e caldo: eritema, edema)

    • Colore tessuto lesione: nero/blu: necrotico, giallo; slough, rosso/viola/grigio: infezione;

    • Odore

    • Dolore

    • Essudato

    • Ph

    • Se la lesione non guarisce

    (Cutting & White, 2004)

    E’ difficile valutare la presenza di infezione osservando (7 osservatori: 120 lesioni) (Lorentzen, Gottrup, 2006)

  • master in geriatria 13

    lun

    ghez

    za

    0

    0 cm2

    1

    < 0.3 cm2

    2

    0.3-0.6

    cm2

    3

    0.7-1.0

    cm2

    4

    1.1-2.0

    cm2

    5

    2.1-3.0

    cm2

    x lar

    ghez

    za

    6

    3.1- 4.0

    cm2

    7

    4.1-8.0

    cm2

    8

    8.1-12.0

    cm2

    9

    12.1-24.0

    cm2

    10

    >24.0 cm2

    Punteggio

    essu

    dato

    1

    lieve

    2

    moderato

    3

    abbondant

    e

    Punteggio

    tipo

    di

    tes

    suto

    0

    lesione

    chiusa

    1

    tessuto

    epiteliale

    2

    tessuto

    di

    granulazi

    one

    3

    slough

    4

    tessuto

    necrotico

    Punteggio

    Totale

    Scheda di rilevazione con scala PUSH

  • master in geriatria 14

    Cosa gestire durante la medicazione?

    • Dolore: i pazienti riportano tale sintomo durante il

    cambiamento medicazione (la tecnica del

    professionista, adesività o problemi

    nell’applicazione della medicazione)

    • Comfort

    • Dare informazioni e conoscere il tempo previsto

    per la guarigione di una ferita

    (Spilsbury, Nelson, Cullum, Iglesias, Nixon & Mason,

    2007)

  • master in geriatria 15

    Tali lesioni determinano dolore?

    • Il dolore va valutato regolarmente come parte dell’assessment del paziente (AHCPR 1992)

    • Il dolore è uno dei fattori meno valutati rispetto al trattamento delle lesioni

    • In uno studio su 132 pazienti con lesioni da decubito si è documentatoche il 59% aveva dolore ma solo al 2% veniva somministrato analgesico (Dalman et. Al)

  • master in geriatria 16

    Quali possono essere i tempi di

    guarigione di una lesione da decubito?

  • master in geriatria 17

    Quali fattori possono danneggiare il

    processo di guarigione?

    Cause che hanno determinato l’insorgenza

    Sistemici:

    • Età

    • Diabete

    • Cortisonici

    • Ipoperfusione (da pressione)

    • Malnutrizione

    Locali : Tessuto necrotico, residui medicazioni precedenti, eccessivo essudato, infezioni e secchezza lesione

  • master in geriatria 18

    Quale rapporto fra nutrizione e guarigione

    delle lesioni?

    Aumento di tutte le richieste metaboliche sia

    nella fase infiammatoria, proliferativa e

    maturativa.

    Gli elementi coinvolti:

    - Calorie 30-35 cal/Kg/die (mantenimento

    bilancio azotato in positivo)

    - Proteine 1,25-1,5 gr/Kg/die;

    - Vitamina A e C e Zinco

  • master in geriatria 19

    Alcuni studi…

    • La supplementazione orale con ariginina, vitamina C e Zinco, in 16 utenti con ulcere da decubito a diversi stadi, può implementare la capacità di guarigione delle lesioni: tali risultati devono tuttavia essere validati su un campione più ampio. (Desneves et al. 2005)

    • Il supporto nutrizionale per via enterale e/o orale riduce del 25 % la comparsa di ulcere da pressione e può migliorarne la guarigione, tuttavia questo rimane ancora un quesito aperto (Stratton RJ, 2005)

  • master in geriatria 20

    Indicazioni al trattamento: Togliere le

    cause ed evitare complicanze

    diminuire la pressione per recuperare la perfusione

    tissutale (materassi, posizionamento)

    monitorare e trattare la malattia di base

    valutare lo stato nutrizionale e assicurare una dieta

    adeguata in particolare negli stadi avanzati III e IV (Forza

    evidenza: B, AHCPR, 1994; Nursing Best Practice

    Guideline, 2002)

    prevenire o trattare le infezioni

    assicurare una buona medicazione locale per mantenere

    l’ ulcera pulita e umida (fondo roseo)

    valutazione per una eventuale ricostruzione plastica

  • master in geriatria 21

    Medicazione ideale…

    • Mantenere un elevata umidità nel letto dell’ulcera (Forza evidenza A)

    • Creare una medicazione occlusiva (isolamento termico)

    • Rimuovere l’eccesso di essudato ma senza essiccare la lesione

    • Usare medicazione che mantenga la cute circostante intatta e asciutta

    • Scegliere una medicazione che possa essere lasciata in sede per più giorni

    • Eliminare lo spazio vuoto riempiendo le cavità, evitando la sovracompressione

    • Monitorare medicazioni vicino zona anale

  • master in geriatria 22

    Medicazione ideale…

    • Medicazione con idrocolloidi aumenta in modo

    statisticamente significativo la guarigione (Bradley, Cullum,

    Nelson, 1999)

    • Insufficienti evidenze rispetto ad altri trattamenti

    Medicazioni

    Film

    trasparenti

    idrogel idrocolloidi alginati schiume

    Lesioni I

    Creare

    barriera

    Poco

    essudato

    Lesioni II

    Molto

    essudato

    Moderato

    o molto

    essudato

  • master in geriatria 23

    In caso di lesione necrotica molle o fibrina:

    debriedment o sbrigliamento diminuire la concentrazione di batteri e ridurre

    rischio diffusione infezione (AHCPR, 1994)

    Che tipologia di sbrigliamento? Non necessaria sul tallone (CREST; 1998)

    chirurgico meccanico autolitico enzimatico

    Veloce

    Procedura a

    rischio

    Strumenti sterili

    (Krasner, 1999)

    Medicazioni

    bagnate/asciut

    te

    Idroterapia a

    vortice

    Irrigazione

    Lenta

    Non

    utilizzare

    se lesione

    infetta

    Lenta

    Se non

    possibile il

    chirurgico

  • master in geriatria 24

    Medicazione non efficace

    • Medicazione con fitostimoline®

  • master in geriatria 25

    0.0

    0.1

    0.2

    0.3

    0.4

    0.5

    0.6

    0.7

    0.8

    0.9

    0 7 14 21 28 35 42 49 56 63 70

    Giorni

    Prob

    abilità

    di gu

    arire

    Trattamento A 76/131 (58.0)

    Trattamento B 76/139 (54.7)

    A vs B

    RR (95% IC)

    1.17 (0.85-1.61)

    P=0.3370

    A vs B

    OR (95% IC)

    1.15 (0.71-1.85)

    P=0.5805

    Log-rank test chi-square=0.9483 P=0.3301

    N. Paz (guariti) A B

    131 126 97 68 53 32 27 24 22 5 0

    139 131 104 79 61 52 39 34 26 3 0

    (4) (18) (22) (9) (13) (2) (1) (1) (6) (0)

    (6) (19) (13) (10) (8) (7) (4) (3) (5) (1)

  • master in geriatria 26

    Detersione dell’ulcera

    Necessaria o no?

    Insufficienti evidenze, ogni cambio medicazione per

    • riduzione del tempo di guarigione

    • riduzione drastica delle potenziali infezioni

    bisogna evitare:

    traumi meccanici (garze, pressione manuale ecc.): maggiore suscettibilità di infezione e rallentamento della granulazione

    traumi chimici (iodopovidone, ipoclorito di Na, perossido di H): citotossicità per fibroblasti e fagociti (forza evidenza B, Foresman et al, 1993)

  • master in geriatria 27

    Detersione dell’ulcera

    Quale soluzione utilizzare?

    soluzione salina isotonica Anche se in un RCT non c’è differenza tra acqua e soluzione salina nella guarigione (Cochrane, 2005)

    La lesione cronica pulita con acqua in bottiglia confrontata con soluzione salina non evidenzia differenze statisticamente significative (RR 0.16; 95% CI 0.01-2.96; P=0.22) (Griffith, 2001)

    Tali risultati possono essere utilizzati per tutti i contesti? In ospedale, sul territorio?

    Qual è la percezione dei pazienti? I pazienti preferiscono la soluzione salina (Griffith, 2001)

  • master in geriatria 28

    Come irrigare?

    • irrigare con pressione adeguata (3.5 Kg/2.5

    cm2) ottenuta con siringa da 35 ml e ago da 19

    Gauge (Forza evidenza B, AHCPR, 1994)

    • Pressioni inferiori a 8 psi: inefficaci per la

    riduzione la conta di batteri

  • master in geriatria 29

    Quando un ulcera è infetta?

    • Tutte le ulcere sono colonizzate, solo alcune si infettano

    • Infezione : carica batterica uguale o superiore a 100.000 unità per grammo di tessuto. Sintomi assenti

    Agoaspirato per essudato, biopsia per tessuto molle

    • Su ulcere che non guariscono dopo 2 settimane

    • Peggioramento improvviso lesione,

    • aumento dimensioni

    • Cattivo odore

    • Segni di cellulite

    • dolore

  • master in geriatria 30

    Medicazione lesione infetta

    • Non è raccomandato l’uso di antisettici citotossici per ridurre carica batterica (forza evidenza B, AHCPR, 1994)

    • Detersione con iodio povidone al 1% solo su lesioni contaminate e poi detergere con fisiologica in rari casi

    • Evitare medicazione occlusiva, medicazione avanzata

    • Utilizzare medicazione sterile (AHCPR, 1994)

    • Medicare ogni giorno

  • master in geriatria 31

    Medicazione lesione infetta

    • Utilizzare agenti contenenti argento? (Systematic Review Cochrane, 2007)

    • antibiotici topici (sulfadiazina d’argento: Sofargen®) per due settimane in caso di lesioni che non guariscono o che continuano a produrre essudato dopo 2-3 settimane dal trattamento (AHCPR, 1994)

    • antibiotici sistemici per sepsi, batteriemia… (utilizzare con attenzioneantibiotico resistenza) (Howell-Jones et al, 2006)

  • master in geriatria 32

    In generale:

    Il punto cardine nel trattamento è l’assistenza

    • alleviare la compressione

    • attenzione alla nutrizione

    • il controllo degli sfinteri

    • Il recupero della mobilità

    • l’educazione (al paziente e ai familiari)

    • il coinvolgimento dell’equipe assistenziale con la famiglia del paziente

    • Mantenere una continuità nel trattamento

  • master in geriatria 33

    Bibliografia

    • Agency for Health Care Policy and Research (AHCPR) (1994) Treatment of Pressure Ulcers. Clinical Practice Guideline, number 15. AHCPR Publication Number 95-0652. Rockville, MD: Agency for Health Care Policy and Research, Public Health Service, US Department of Health and Human Services.

    • Bradley M, Cullum N, Nelson EA et al (1999) Sistematic review of wound care managment: (2) Dressings and topical agents used in the healing of chronic wounds. Health Tecnology Assessment, vol3. No 17.

    • Krasner D. (1999). The AHCPR pressure ulcer infection control recommendations revisted. Ostomy Wound Management, 45 (1A Suppl.), 88S-91S.

    • Lawson C, Juliano L, Ratliff C.R. (2003) Does sterile or non sterile technique make a differences in wounds healing by secondary intention? Ostomy Wound Management.

  • master in geriatria 34

    Bibliografia

    • Moore ZEH, Cowman S. (2007) Wound Cleasing for pressure ulcers (Review). Cochrane Database of Systematic Reviews, issue 4.

    • Redazione. (2001) Cosa è efficace per le lesioni da decubito? Assistenza Infermieristica e Ricerca. 20 (4): 230-234.

    • Spilsbury K, Nelson A, Cullum N, Iglesias C, Nixon J & Mason S. (2007) Pressure ulcers and their treatment and effects on quality of life: hospital inpatient perspectives. Journal of Advanced Nursing, 57(5): 494-504.