PREVENZIONE E CURA DELLE ULCERE DA PRESSIONE. Ulcere da pressione Definizione: per ulcera o lesione...

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PREVENZIONE E CURA PREVENZIONE E CURA DELLE DELLE ULCERE DA PRESSIONE ULCERE DA PRESSIONE

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PREVENZIONE E CURAPREVENZIONE E CURADELLEDELLE

ULCERE DA PRESSIONEULCERE DA PRESSIONE

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Ulcere da pressioneUlcere da pressione

Definizione:

per ulcera o lesione da decubito si intende: una lesione tissutale ad evoluzione necrotica

che interessala cute,il derma e gli strati sottocutanei, fino a

raggiungere,nei casi più gravi il muscolo, la cartilagine e l’osso

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EZIOLOGIA

• una prolungata e/o eccessiva pressione,stiramento e sfregamento

• da un esposizione prolungata della cute all’umidità.

• fattori sistemici generali e locali

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Le lesioni sono favorite Le lesioni sono favorite dada

fattori generalifattori generalie localie locali

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Identificazione dei pazienti a rischio Identificazione dei pazienti a rischio e prevenzione:e prevenzione:

• Identificare il paziente a rischio• Ridurre la pressione e le forze di frizione• Aumentare la mobilità• Migliorare l’alimentazione• Igiene corporea• Ridurre l’umidità• Controllare l’incontinenza• Impegnare correttamente le superfici di supporto

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Il paziente a rischio è quel soggetto Il paziente a rischio è quel soggetto costretto a letto con gravi difficoltà costretto a letto con gravi difficoltà

di movimento.di movimento.Per questo sono state create delle raccomandazioni, linee guida per prevenire le ulcere da pressione:

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• A : al momento del ricovero ogni paziente deve essere accuratamente ispezionato per rilevare la presenza o meno di ulcere da pressione.

• B: al ricovero in tutti i pazienti deve essere effettuata,e registrata la misurazione del livello di rischio secondo la scala di valutazione BRADEN (vedi scheda)

• C: la misurazione del livello di rischio deve essere ripetuta,e registrata,a intervalli regolari e comunque al variare delle condizioni generali.

• D: tutti i pazienti con punteggio di rischio uguale o inferiore a 16 vanno considerati vulnerabili alle ulcere da pressione e trattati con presidi antidecubito.

• E: in tutti i pazienti con punteggio uguale o inferiore a 16 la cute deve essere ispezionata giornalmente per rilevare la comparsa di arrossamenti.

• F: la posizione dei pazienti con punteggio uguale o inferiore a 16 deve essere ruotata ogni 2 ore,ovvero ogni 4 se viene utilizzato un materasso antidecubito (vedi scheda)

• G: tutti i dimessi o trasferiti con rischio uguale o inferiore a 16 devono ricevere la scheda di Braden compilata al momento della dimissione,la descrizione di eventuali lesioni da decubito ed il piano di trattamento (vedi scheda)

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Importante è l’educazione ai Importante è l’educazione ai familiari per la gestione del familiari per la gestione del

paziente a domiciliopaziente a domicilio

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PRESIDI DI PREVENZIONE PRESIDI DI PREVENZIONE (mad)(mad)

• Individuare il materasso adeguato al rischio secondo il punteggio della scala di Braden.

• Esistono vari tipi di superfici con caratteristiche ,costo ed efficacia molto variabili

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Stadiazione o classificazione per Stadiazione o classificazione per gradi gradi ( secondo lo schema EPUAP” NPUAP )( secondo lo schema EPUAP” NPUAP )

• *I° stadio : eritema fisso ( che non scompare alla digito-pressione) della cute integra; • *II stadio: ferita a spessore parziale che coinvolge l’epidermide e/o il derma. La lesione è superficiale e clinicamente si presenta come una abrasione, una vescicola o un lieve cavità;

• *III stadio: ferita a tutto spessore che implica danno e necrosi del tessuto sottocutaneo che si può estendere fino alla sottostante fascia muscolare senza però attraversarla; la lesione si presenta clinicamente come una cavità profonda che può sottominare o meno il tessuto contiguo.

• *IV stadio: ferita a tutto spessore con estesa distrazione dei tessuti, necrosi e danno ai muscoli, ossa e strutture di supporto (tendini, capsule,articolari). Per la presenza di sottominature del tessuto e di tratti cavitari può essere associata a lesioni da decubito di III stadio.

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ULCERE DA PRESSIONEULCERE DA PRESSIONE

• Lesione di I° grado

• Lesione di II° grado

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ULCERE DA PRESSIONEULCERE DA PRESSIONE

• Lesione di III°

• Lesione di IV°

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Osservazione o documentazione Osservazione o documentazione lesionelesione

I dati da raccogliere sono i seguenti:• la sede• la causa• le dimensione• l’aspetto della cute perilesionale• le secrezioni• l’odore• il dolore• la temperatura

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COMPLICANZE DELLA LESIONECOMPLICANZE DELLA LESIONE Sono essenzialmente l’infezione e il dolore I segni e sintomi clinici di un infezione possono essere: * Locali aumento dell’essudato, secrezione purulenta,

intenso e non usuale cattivo odore,

zona intorno alla lesione arrossata, calda,

gonfia e dolorante

* Sistemici febbre e brividi, alterazioni degli es. di laboratorio,

stanchezza, stato confusionale

In alcuni casi anemia (stillicidio)

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ULCERE DA PRESSIONEULCERE DA PRESSIONE

MAGGIORI COMPLICANZE DELLE LESIONI

• lesione da pressione sacrale con presenza di enorme zona necrotica

• lesione da pressione con presenza di zona necrotica, fibrina e infezione

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TIPI DI INFEZIONE:TIPI DI INFEZIONE:Esistono diversi tipi di agenti patogeni determinanti

reazioni tissutali che caratterizzano il quadro clinico delle infezioni;

• stafilococchi: pus denso giallognolo e inodore

• streptococchi: pus giallo-grigio fluido

• Pseudomonas: pus blu verdognolo con odore dolciastro

• Escherichia coli: pus marroncino con odore fecalico

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Lo scopo del trattamento con Lo scopo del trattamento con medicazioni appropriate nellemedicazioni appropriate nelleulcere da pressione e ulcere da pressione e nelle ferite difficili è:nelle ferite difficili è:

• favorire il processo di guarigione della ferita

• ridurre il rischio di peggioramento• prevenire le complicanze infettive• trattare le complicanze infettive• mantenere sulla lesione un adeguato

livello di umidità il più a lungo possibile.

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• L’ambiente più favorevole alla ricostruzione dei tessuti si è rilevato essere l’ambiente umido, perché l’idratazione dei tessuti aumenta la vitalità cellulare e rende più veloci i processi di cicatrizzazione.

• In ambiente secco succede esattamente il contrario.

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• A tal fine sono nate le medicazioni avanzate che comprendono numerosi prodotti adatti ai diversi stadi di evoluzione delle lesioni.

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CARATTERISTICHE DI UNA CARATTERISTICHE DI UNA MEDICAZIONE SPECIALE?MEDICAZIONE SPECIALE?

• Mantenere la ferita umida e non bagnata, gestendo l’essudato infiammatorio• Permettere lo scambio gassoso di O2, CO2 e vapore acqueo• Garantire l’isolamento termico• Essere impermeabile ai microrganismi e ai liquidi esterni • Non aderire al letto della ferita• Non lasciare residui sulle ferite• Essere comoda e non dolorosa• Permettere un cambio di medicazione atraumatico• Avere alta assorbenza• Permettere l’osservazione costante della lesione• Garantire una protezione meccanica riducendo la pressione fra paz. e sup. di contatto e proteggere dai traumi• Avere intervalli di ricambio sufficientemente lunghi • Ridurre i tempi assistenziali

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WOUND BED PREPARATIONWOUND BED PREPARATIONLa Wound Bed Preparation (preparazione del letto della

ferita) sta emergendo come elemento essenziale per ottenere il massimo dei benefici dai prodotti più

innovativi attualmente disponibili nel campo della riparazione tessutale.

E’ un processo che implica la rimozione di barriere locali alla guarigione, che può accelerarne i processi o favorire

l’efficacia di eventuali terapie in corso. Il concetto TIME è stato ideato per aiutare il personale

medico e non medico ad inquadrare meglio i principi della preparazione del letto della ferita.

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TT - Tessuto necrotico o devitalizzato - Tessuto necrotico o devitalizzato La ferita presenta tessuto necrotico o devitalizzato, La ferita presenta tessuto necrotico o devitalizzato, escara dura e depositi di fibrina? escara dura e depositi di fibrina?

  I I -  Infezione o Infiammazione-  Infezione o Infiammazione La ferita presenta segni locali o sistemici di un'elevata La ferita presenta segni locali o sistemici di un'elevata carica batterica o infiammazione? carica batterica o infiammazione?

MM - Macerazione o secchezza - squilibrio dei fluidi - Macerazione o secchezza - squilibrio dei fluidi La ferita presenta un eccesso di essudato con La ferita presenta un eccesso di essudato con eventuale macerazione dei margini, o secchezza? eventuale macerazione dei margini, o secchezza?

EE  - Epidermide - margini non proliferativi o sottominati- Epidermide - margini non proliferativi o sottominati I margini della ferita si presentano sottominati e vi è I margini della ferita si presentano sottominati e vi è una mancata progressione dei margini in una mancata progressione dei margini in assenza di necrosi, infezione ed essudato? assenza di necrosi, infezione ed essudato?

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La La Wound Bed PreparationWound Bed Preparation si può scomporre in tre fasi : si può scomporre in tre fasi : - - debridementdebridement- - controllo della carica battericacontrollo della carica batterica- e gestione dell’essudato- e gestione dell’essudatoSono questi i processi che preparano il letto della Sono questi i processi che preparano il letto della ferita ad affrontare tutti gli eventi necessari per la ferita ad affrontare tutti gli eventi necessari per la guarigione: è molto importante, quindi, per il guarigione: è molto importante, quindi, per il successo terapeutico, che ogni operatore conosca successo terapeutico, che ogni operatore conosca a fondo come e perché queste barriere locali a fondo come e perché queste barriere locali debbano essere rimosse.debbano essere rimosse.

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• La WBP è alla base di ogni processo di guarigione dellaLa WBP è alla base di ogni processo di guarigione della lesione lesione

LESIONE DOPO AVER EFFETTUATO UNA WBP.LESIONE DOPO AVER EFFETTUATO UNA WBP.LA LESIONE SI PRESENTAVA CON ENORME ZONA DI NECROSI, LA LESIONE SI PRESENTAVA CON ENORME ZONA DI NECROSI, FIBRINA, SUPER INFETTAFIBRINA, SUPER INFETTA . Dopo il trattamento di wbp si notano solo dei . Dopo il trattamento di wbp si notano solo dei tendini, la lesione ora è pronta al processo di guarigione con i presidi di tendini, la lesione ora è pronta al processo di guarigione con i presidi di medicazione.medicazione.

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UNA FASE DI QUESTO UNA FASE DI QUESTO PROCESSO E’ IL DEBRIDEMENT:PROCESSO E’ IL DEBRIDEMENT:

che consiste nella rimozioneche consiste nella rimozione

di tessuti morti, danneggiati o infetti, che potrebbero di tessuti morti, danneggiati o infetti, che potrebbero

altrimenti compromettere la guarigione della lesionealtrimenti compromettere la guarigione della lesione

• Debridement chirurgico

• Debridement autolitico

• Debridement enzimatico

• Debridement ad ultrasuoni

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LE MEDICAZIONI AVANZATE O SPECIALI

Si possono raggruppare in.

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• SCHIUME DI POLIURETANO• IDROGELI• IDROCOLLOIDI • ALGINATI • CARBOSSIMETILCELLULOSA SODICA ( CMC ) IDROFIBRE• COLLAGENASI• FILM SEMIPERMEABILI• MEDICAZIONI NON ADERENTI

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SCHIUME DI POLIURETANO SCHIUME DI POLIURETANO

. . Medicazioni assorbenti di vario spessore permeabili a O2 e alMedicazioni assorbenti di vario spessore permeabili a O2 e al vapore acqueo. vapore acqueo.

.. Non aderenti e quindi non comportano nessun trauma o Non aderenti e quindi non comportano nessun trauma o residuo alla rimozione. residuo alla rimozione.

. . Creano un ambiente umido e isolante alla lesione. Creano un ambiente umido e isolante alla lesione.

. . Indicazioni: ulcere di 2°-3°-4° grado Indicazioni: ulcere di 2°-3°-4° grado

. . Sono controindicate in caso di cute macerata, eczema o infezione. Sono controindicate in caso di cute macerata, eczema o infezione.

.. Sono prodotte in forma di compresse con adesivo e non, oltre come Sono prodotte in forma di compresse con adesivo e non, oltre come

cuscinetti per cavità cuscinetti per cavità... . Possono essere lasciate in situ dai 3 ai 7 gg.Possono essere lasciate in situ dai 3 ai 7 gg.

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IDROGEL IDROGEL

. . Medicazioni fluide, che contengono alte percentuali di acqua,Medicazioni fluide, che contengono alte percentuali di acqua,

in grado di sottrarla e di cederla. in grado di sottrarla e di cederla.

. . Agiscono idratando le lesioni necrotiche stimolando l’autolisi.Agiscono idratando le lesioni necrotiche stimolando l’autolisi.

. . Assorbono l’essudato.Assorbono l’essudato.

.. Si possono associare a film di poliuretano che ne potenziano Si possono associare a film di poliuretano che ne potenziano

l’efficacia. l’efficacia.

.. Svantaggi: macerazione dei bordi della ferita. Svantaggi: macerazione dei bordi della ferita.

. . Si possono lasciare in sede dalle 24h. ai 3gg.Si possono lasciare in sede dalle 24h. ai 3gg.

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IDROCOLLOIDI IDROCOLLOIDI (in placche, gel e pasta )(in placche, gel e pasta )

. . Medicazioni che realizzano un ambiente umido, assorbono medie Medicazioni che realizzano un ambiente umido, assorbono medie quantità di essudato, detergenti, permeabili ai gas, promuovono la quantità di essudato, detergenti, permeabili ai gas, promuovono la crescita del tess. di granulazione. crescita del tess. di granulazione.

.. Aderiscono alla cute sana ma non al letto della ferita. Aderiscono alla cute sana ma non al letto della ferita.

.. Sono utili per ferite a essudazione moderata in presenza di Sono utili per ferite a essudazione moderata in presenza di necrosinecrosi umida. umida.

Non usare su lesioni moto essudanti, in presenza di eczema Non usare su lesioni moto essudanti, in presenza di eczema o infezione. ( In caso di infezione non usare mai medicazioni o infezione. ( In caso di infezione non usare mai medicazioni occlusive ) occlusive )

. . Indicazioni: lesioni di 2°-3°-4° grado mediamente essudanti. Indicazioni: lesioni di 2°-3°-4° grado mediamente essudanti.

. . Possono stare in sede anche una settimana.Possono stare in sede anche una settimana.

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ALGINATIALGINATI ( in placche o in( in placche o in gel )gel )

. Fibre in tessuto non tessuto derivanti dalle alghe marine; si utilizzano. Fibre in tessuto non tessuto derivanti dalle alghe marine; si utilizzano su lesioni a essudazione medio intensa anche contaminate infette, su lesioni a essudazione medio intensa anche contaminate infette, mai su lesioni secche o necrotiche. mai su lesioni secche o necrotiche.. hanno elevato potere di assorbenza;. hanno elevato potere di assorbenza;. mantengono l’ambiente umido;. mantengono l’ambiente umido;. hanno potere emostatico;. hanno potere emostatico;. favoriscono lo sbrigliamento cioè la rimozione del tess. Necrotico.. favoriscono lo sbrigliamento cioè la rimozione del tess. Necrotico.. Indicazioni: ulcera di 2°-3°-4° grado con forte essudazione;. Indicazioni: ulcera di 2°-3°-4° grado con forte essudazione; Dopo escarectomia per l’effetto emostasi nelle prime 24h. Dopo escarectomia per l’effetto emostasi nelle prime 24h.

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CMC ( carbossimetilcellulosa ) SODICACMC ( carbossimetilcellulosa ) SODICA IDROFIBRE IDROFIBRE Fibre in tessuto non tessuto;Fibre in tessuto non tessuto;

. . Hanno un azione altamente assorbente; Hanno un azione altamente assorbente;

.. Mantengono un ambiente umido; Mantengono un ambiente umido;

. . Sono di rimozione facile e non traumatica. Sono di rimozione facile e non traumatica.

. . Sono indicate per lesioni con essudazione medio-forte e anche in Sono indicate per lesioni con essudazione medio-forte e anche in fase di granulazione. fase di granulazione.

. . Non si utilizzano mai su lesioni secche o necrotiche. Non si utilizzano mai su lesioni secche o necrotiche.

La versione Ag. Ha proprietà antimicrobiche e permette di controllare La versione Ag. Ha proprietà antimicrobiche e permette di controllare la proliferazione batterica. la proliferazione batterica.

.. Si possono lasciare in situ da 2 a 5 gg. Si possono lasciare in situ da 2 a 5 gg.

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COLLAGENASI COLLAGENASI Preparati a base di enzimi litici che attraverso il meccanismo della Preparati a base di enzimi litici che attraverso il meccanismo della proteasi, favoriscono la rimozione delle necrosi e della fibrina. proteasi, favoriscono la rimozione delle necrosi e della fibrina. Abbiamo un preparato in crema, che deve essere coperto da una Abbiamo un preparato in crema, che deve essere coperto da una medicazione secondaria. Il cambio della medicazione deve essere medicazione secondaria. Il cambio della medicazione deve essere giornaliero giornaliero

FILM SEMIPERMEABILI di Poliuretano

Trasparenti ; con o senza tampone assorbente;

. Sono utilizzati per la prevenzione e il trattamento di lesioni di I°grado

in fase di riepitelizzazione,

o come medicazione secondaria in associazione ai gel.

. Possono stare in sede 4-7 gg.

. Non applicare direttamente su ferite infette o con essudato.

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MEDICAZIONI NON ADERENTIMEDICAZIONI NON ADERENTI Non fanno parte delle medicazioni avanzate, ma per le loro Non fanno parte delle medicazioni avanzate, ma per le loro caratteristiche di non aderenza e di mantenimento dell’umidità, oltre caratteristiche di non aderenza e di mantenimento dell’umidità, oltre che per il loro diffuso utilizzo, meritano di essere menzionate.che per il loro diffuso utilizzo, meritano di essere menzionate.

Sono garze imbevute di silicone o di paraffina o di vasellina; Sono garze imbevute di silicone o di paraffina o di vasellina;

. . Riducono le aderenze con la ferita; Riducono le aderenze con la ferita;

.. Consentono un cambio di medicazione non traumatico; Consentono un cambio di medicazione non traumatico;

Però non consentano intervalli lunghi di ricambio, in quanto hanno Però non consentano intervalli lunghi di ricambio, in quanto hanno tendenza ad essiccarsi e in caso di lesioni molto secernenti non sono tendenza ad essiccarsi e in caso di lesioni molto secernenti non sono in grado di gestire l’essudato.in grado di gestire l’essudato.

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PROCEDURA ASSISTENZIALEPROCEDURA ASSISTENZIALEPERPER

IL TRATTAMENTO DELLE IL TRATTAMENTO DELLE ULCERE DA PRESSIONEULCERE DA PRESSIONE

IN BASE AL LORO GRADO O IN BASE AL LORO GRADO O STADIAZIONESTADIAZIONE

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LESIONE DI PRIMO GRADOLESIONE DI PRIMO GRADO( Arrossamento della cute intatta che non scompare alla ( Arrossamento della cute intatta che non scompare alla digitopressione )digitopressione )OBIETTIVO: proteggere l’integrità della cute da fattori esterni, OBIETTIVO: proteggere l’integrità della cute da fattori esterni, saper gestire la cute arrossata e prevenire ulteriori danni.saper gestire la cute arrossata e prevenire ulteriori danni.TRATTAMENTOTRATTAMENTO::** Superficie antidecubitoSuperficie antidecubito** MobilizzazioneMobilizzazione: ogni 2h senza sup. antidecubito: ogni 2h senza sup. antidecubito ogni 4h con sup. antidecubito ogni 4h con sup. antidecubito ( annotare su sch. movimentaz. ) ( annotare su sch. movimentaz. )** Igiene della cute con saponi neutri, non sgrassanti Igiene della cute con saponi neutri, non sgrassanti** Polveri d’argento Polveri d’argento ** Pomate all’Ossido di Zinco o Creme Idrofile a base di argento Pomate all’Ossido di Zinco o Creme Idrofile a base di argento antimicrobiche antimicrobiche * * Film adesivi in Poliuretano, semipermeabile, trasparente di varie Film adesivi in Poliuretano, semipermeabile, trasparente di varie misure, da cambiare ogni 3-5 gg.; salvo distacco, arricciamento misure, da cambiare ogni 3-5 gg.; salvo distacco, arricciamento contaminazione contaminazione

* * Non usare alcool saponato perché disidrata la cute.Non usare alcool saponato perché disidrata la cute.

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LESIONE DI SECONDO GRADOLESIONE DI SECONDO GRADO( Lesione cutanea superficiale che interessa l’epidermide e/o il( Lesione cutanea superficiale che interessa l’epidermide e/o il derma ) derma )OBIETTIVOOBIETTIVO: favorire la ricostruzione cutanea.: favorire la ricostruzione cutanea.

TRATTAMENTOTRATTAMENTO:: N.B. prima di ogni medicazione detergereN.B. prima di ogni medicazione detergere la ferita con Sol. Fisiologica o Ringer Lattato e la ferita con Sol. Fisiologica o Ringer Lattato e tamponare con garze sterili. tamponare con garze sterili. Non usare H2 O2, Amuchina, Ac. Borico e anche Non usare H2 O2, Amuchina, Ac. Borico e anche Sol. al Betadine, perché hanno un azione citotossica nei Sol. al Betadine, perché hanno un azione citotossica nei confronti del tessuto di granulazione. confronti del tessuto di granulazione.

** Superficie antidecubitoSuperficie antidecubito** MobilizzazioneMobilizzazione* * Medicazione che varia a seconda di come si Medicazione che varia a seconda di come si presenta la lesione. presenta la lesione.

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1.1. ABRASIONEABRASIONE o o CRATERE A SCARSA CRATERE A SCARSA PROFONDITA’ PROFONDITA’ si tratta con:si tratta con:

In caso di scarso essudato e non infettaIn caso di scarso essudato e non infetta:: . . IDROCOLLOIDIIDROCOLLOIDI

. GARZE MEDICATE NON ADERENTI. GARZE MEDICATE NON ADERENTI

In caso di essudato non infettaIn caso di essudato non infetta::

. . IDROCOLLOIDI IDROCOLLOIDI . MEDICAZIONI IN POLIURETANO ASSORBENTE. MEDICAZIONI IN POLIURETANO ASSORBENTE . MEDICAZIONI IN IDROFIBRA . MEDICAZIONI IN IDROFIBRA

In caso di essudato infettoIn caso di essudato infetto::

. . MEDICAZIONI IN ARGENTOMEDICAZIONI IN ARGENTO

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2.2. VESCICOLE O BOLLEVESCICOLE O BOLLE

In questo caso si deve forare la vescicola senza In questo caso si deve forare la vescicola senza rimuovere il tetto e ricoprire con garze sterili o rimuovere il tetto e ricoprire con garze sterili o garze non aderenti. garze non aderenti.

Medicazione giornaliera con garze non aderenti o Medicazione giornaliera con garze non aderenti o film di poliuretano da mantenere 5/7GG. film di poliuretano da mantenere 5/7GG.

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LESIONE DI TERZO GRADOLESIONE DI TERZO GRADO( Interessamento a tutto spessore della cute, coinvolgimento del( Interessamento a tutto spessore della cute, coinvolgimento del sottocutaneo; la lesione si estende alla fascia muscolare; si sottocutaneo; la lesione si estende alla fascia muscolare; si presenta clinicamente sotto forma di profonda cavità ) presenta clinicamente sotto forma di profonda cavità )

OBIETTIVOOBIETTIVO: favorire la riparazione tissutale, tenendo sotto: favorire la riparazione tissutale, tenendo sotto controllo anche il processo necrotico e/o infettivo che spesso si controllo anche il processo necrotico e/o infettivo che spesso si associa associa

TRATTAMENTOTRATTAMENTO::

* Superficie antidecubito* Superficie antidecubito** Mobilizzazione Mobilizzazione** Medicazione che varia a seconda di come si presenta Medicazione che varia a seconda di come si presenta la lesione la lesione

.. DETERSIONE DELLA FERITA CONDETERSIONE DELLA FERITA CON

SOL. FISIOLOGICA O RINGER LATTATO a temperatura SOL. FISIOLOGICA O RINGER LATTATO a temperatura ambiente ambiente

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1.1. FIBROSA O NECROTICAFIBROSA O NECROTICA: si dovrà rimuovere la : si dovrà rimuovere la fibrina e/o la necrosi; idratare gli strati essiccati favorendo fibrina e/o la necrosi; idratare gli strati essiccati favorendo l’autolisi; reidratare il tessuto necrotico per facilitarne lo l’autolisi; reidratare il tessuto necrotico per facilitarne lo sbrigliamento.sbrigliamento.Si tratta con:Si tratta con:

** DEBRIDEMENTDEBRIDEMENT o toilette ( rimozione del tessuto non o toilette ( rimozione del tessuto non vitale ) ; il metodo in base alla tipologia della lesionevitale ) ; il metodo in base alla tipologia della lesionepuò essere:può essere:

.. ENZIMATICO O AUTOLITICOENZIMATICO O AUTOLITICO con con

-- MEDICAZIONE IN GEL IDROFILO MEDICAZIONE IN GEL IDROFILO

- - COLLAGENASI COLLAGENASI

. . CHIRURGICOCHIRURGICO

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2.2. Lesioni con solaLesioni con sola ( o prevalente ) ( o prevalente ) perdita di perdita di sostanzasostanza ( ( essudatoessudato ) ) si dovrà favorire l’assorbimento delle secrezioni senza si dovrà favorire l’assorbimento delle secrezioni senza essiccare la lesione. essiccare la lesione. Si tratta con: Si tratta con:

** Detersione con Sol. fis. o Ringer lattato a temp. AmbienteDetersione con Sol. fis. o Ringer lattato a temp. Ambiente

** Medicazione della lesione Medicazione della lesione Se lesione con medio essudatoSe lesione con medio essudato: : - SCHIUME DI POLIURETANO- SCHIUME DI POLIURETANOSe lesione con abbondante essudatoSe lesione con abbondante essudato::- ALGINATI DI CALCIO e medicaz. secondaria- ALGINATI DI CALCIO e medicaz. secondaria

La medicazione va rimossa ogni 24h. o più frequentemente La medicazione va rimossa ogni 24h. o più frequentemente se le lesioni sono iperessudanti. se le lesioni sono iperessudanti. Quando l’ulcera si riduce in larghezza e profondità, Quando l’ulcera si riduce in larghezza e profondità, utilizzare Idrocolloidi in placca fino a guarigione della utilizzare Idrocolloidi in placca fino a guarigione della lesione.lesione.

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N.B.N.B. In presenza di infezione dei In presenza di infezione dei tessuti perilesionali; febbre o tessuti perilesionali; febbre o

complicanze settiche, utilizzare complicanze settiche, utilizzare antibiotici per via sistemica e/o antibiotici per via sistemica e/o

coltura di materiale ottenuto con coltura di materiale ottenuto con biopsia dal fondo dell’ulcera o biopsia dal fondo dell’ulcera o con aspirazione di essudato.con aspirazione di essudato.

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LESIONE DI QUARTO GRADOLESIONE DI QUARTO GRADOInteressamento a tutto spessore della cute con distruzione Interessamento a tutto spessore della cute con distruzione intensa, necrosi del tessuto o danneggiamento del muscolo, osso, intensa, necrosi del tessuto o danneggiamento del muscolo, osso, strutture osteo tendinee; può essere associata a tessuto sotto strutture osteo tendinee; può essere associata a tessuto sotto minato e a tratti cavi. L’escara è da considerarsi un 4° grado.minato e a tratti cavi. L’escara è da considerarsi un 4° grado.ESCARA DEL CALCAGNOESCARA DEL CALCAGNODEVE SECCARE !!DEVE SECCARE !!La spiegazione risiede nell’anatomia della regione:La spiegazione risiede nell’anatomia della regione:

Osso Area di Massima PressioneOsso Area di Massima PressioneMai asportare la necrosi del calcagno quando è dura e non infiammata in quanto Mai asportare la necrosi del calcagno quando è dura e non infiammata in quanto esporrebbe il piano osseo sottostante con rischio quasi certo di osteomielite. Non devono esporrebbe il piano osseo sottostante con rischio quasi certo di osteomielite. Non devono essere sbrigliate se non c’è edema, eritema, fluttuazione o secrezione. Piuttosto seccare essere sbrigliate se non c’è edema, eritema, fluttuazione o secrezione. Piuttosto seccare con iodopovidone soluzione impacchi (ogni 12-24 ore) per consentire al tessuto con iodopovidone soluzione impacchi (ogni 12-24 ore) per consentire al tessuto sottostante di granuleggiare in ambiente coperto. Una volta isolata la necrosi allora si può sottostante di granuleggiare in ambiente coperto. Una volta isolata la necrosi allora si può procedere con necrosectomie parziali. Procedere quindi come per le altre lesioni: procedere con necrosectomie parziali. Procedere quindi come per le altre lesioni: idrocolloidi o collagenasi.idrocolloidi o collagenasi.Alternativa accettabile la sulfadiazina d’argento. Alginati e garze grasse se detersione Alternativa accettabile la sulfadiazina d’argento. Alginati e garze grasse se detersione completa.completa.

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OBIETTIVOOBIETTIVO: controllo dell’infezione, di eventuali complicanze e : controllo dell’infezione, di eventuali complicanze e favorire la riparazione tissutale parziale o totale.favorire la riparazione tissutale parziale o totale.

TRATTAMENTOTRATTAMENTO::

** Superficie antidecubito Superficie antidecubito

** Mobilizzazione Mobilizzazione Si usano gli stessi presidi medici della lesione di terzo Si usano gli stessi presidi medici della lesione di terzo grado in base a come si presenta; grado in base a come si presenta; La differenza sostanziale consiste nel maggior rischio di La differenza sostanziale consiste nel maggior rischio di andare incontro ad infezione, legato alla profondità delle andare incontro ad infezione, legato alla profondità delle lesioni e spesso alle condizioni critiche del paziente. lesioni e spesso alle condizioni critiche del paziente.

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Se la ferita si presenta Se la ferita si presenta INFETTAINFETTA lo scopo della medicazione sarà lo scopo della medicazione sarà atto a controllare la produzione di essudato, a trattare la atto a controllare la produzione di essudato, a trattare la contaminazione batterica, l’infezione e il cattivo odore. contaminazione batterica, l’infezione e il cattivo odore. Se la ferita si presenta Se la ferita si presenta EMORRAGICAEMORRAGICA lo scopo della medicazione lo scopo della medicazione sarà atto ad assorbire l’essudato creando un ambiente umido e sarà atto ad assorbire l’essudato creando un ambiente umido e soprattutto a migliorare il processo emostatico attraverso la soprattutto a migliorare il processo emostatico attraverso la cessione di calcio. cessione di calcio.

N.B. VALUTARE LA LESIONE di QUALSIASI GRADO ESSA SIA RILEVANDO QUELLI CHE SONO I SUOI PARAMETRI:

PERIMETRO, SUPERFICIE e PROFONDITA’.

Riportandoli sulla scheda di monitoraggio.

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ED ORA PARLIAMO DI ED ORA PARLIAMO DI TERAPIA A PRESSIONE TERAPIA A PRESSIONE

NEGATIVANEGATIVA( TPN )( TPN )

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La Vacuum Therapy, nota anche come terapia a pressione negativaConsistein una metodica di recente acquisizione utilizzata per aiutare la guarigione di lesioni e ferite di varia natura per seconda o terza intenzione.

Conosciuta anche come terapia topica a pressione negativa, si tratta di una medicazione strumentale.

E’ un sistema non invasivo, che promuove il processo di guarigione delle ferite, applicando una pressione sub-atmosferica localizzata e controllata sulla lesione. La medicazione inerte posizionata sulla ferita e collocata alla fonte di aspirazione, esercita sulla stessa una pressione tale da innescare la proliferazione cellulare.

Viene utilizzata per ridurre la lesione che verrà in un secondo tempo trattata con medicazioni avanzate.

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RESPONSABILITA’ RESPONSABILITA’ INFERMIERISTICAINFERMIERISTICA

Le responsabilità (penale, amministrativa e disciplinare), per

la prevenzione e il trattamento delle L.D.D. ricadono

sull’Infermiere in seguito all’approvazione del DM n. 739/94 e all’abrogazione del “Mansionario”

con la L 42/99

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NEL PROFILO NEL PROFILO PROFESSIONALE…PROFESSIONALE… art. 1art. 1

"L'infermiere: è responsabile dell’assistenza generale infermieristica...

e pertanto deve identificare i bisogni di assistenza infermieristica , pianificare, gestire e valutare l’intervento assistenziale infermieristico.”

autonomia

può venire chiamato a rispondere, della errata pianificazione dell’assistenza con conseguenti

danni al paziente.

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IN CASO DI LESIONI IN CASO DI LESIONI DA DECUBITO..DA DECUBITO..

L’infermiere ha una obbligazione di mezzi e non di risultato... si deve garantire di aver svolto un’assistenza ottimale dimostrando (attraverso la documentazione) di aver attuato tutte le attività possibili per evitare lo sviluppo di una lesione da pressione.

• In caso contrario può essere chiamato a rispondere per lesioni colpose, (art 590 c.p.)

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Deceduto l'amato SupereroeCristopher Reeve, l'attore indimenticabile, divenuto famosoper aver dato il volto a Superman, è morto l'11 Ottobre all'età di 52 anni. Il decesso è avvenuto a causa di una piaga da decubito. Amatissimo dal pubblico che non ha mai dimenticato i quattro episodi: il primo nel 1978, poi nell'80, nell'83 e nell'87, in cui ha rivestito il ruolo del super eroe superman. Nel 1995 rimase paralizzato dopo una gara di equitazione. Cristopher Reeve non ha mai rinunciato alla sua passione: il cinema e si è impegnato affinché gli esiti terribile incidente non lo imprigionasse nell'apatia e nella depressione. Continuò a lavorare per Sidney Lumet (la trappola mortale4), John Carpenter (il villaggio dei dannati 2), Peter Bogdanovchy (rumori fuori scena), James Ivory (quel che resta del giorno). Nel '97 debutta come regista dirigendo il film “In the Gloaming”, nel '98 “Rear Window”. L'affascinante personalità di Cristopher Reeve si è manifestata non solo del cinema ma anche nella vita sociale. Nel '99 diede vita ad una fondazione che si sarebbe occupata dello studio sulla paralisi. Ha successivamente finanziato ricerche per lo studio sulle cellule staminali e ha organizzato eventi sportivi per persone disabili.a cura di Amelia Scrocco

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Le Lesioni da decubito

sono un sensibile e preciso

indicatore di efficacia

dell'assistenza erogata ed è

considerato un evento

sentinella

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L’INSORGENZA E/OIL PEGGIORAMENTODI UN ULCERA DA PRESSIONEHA RISVOLTI NEGATIVI PER LA QUALITA’ DI VITADELLA PERSONA MALATA,PER LA FAMIGLIA EPER L’ASSISTENZA SANITARIA;PER CUI ADESSO TOCCA ANOI……………………………..

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Ora sappiamo tutto quello che metterci

sopra, purché non ci mettiamo il

paziente!

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GRAZIE GRAZIE DELL’ATTENZIONEDELL’ATTENZIONE

I.P. GIAMMATTEI M.PAOLA I.P. GIAMMATTEI M.PAOLAI.P. ROSSI IDAI.P. ROSSI IDA

I.P. BARSANTI RINAI.P. BARSANTI RINAI.P. GEMIGNANI ALESSANDRAI.P. GEMIGNANI ALESSANDRA

I.P. MASSEI LUANAI.P. MASSEI LUANA