PREVENIRE LE DIFFICOLTA’ - IC Karol Wojtyla · dagli alunni/e e dalle loro famiglie METODOLOGIE...

19

Transcript of PREVENIRE LE DIFFICOLTA’ - IC Karol Wojtyla · dagli alunni/e e dalle loro famiglie METODOLOGIE...

PREVENIRE LE DIFFICOLTA’

DI APPREMDIMENTO DEGLI ALUNNI DI 5 ANNI DELLA

SCUOLA D’INFANZIA

OSSERVAZIONE DEI

LIVELLI DI APPRENDIMENTO

DEGLI ALUNNI DELLE CLASSI PRIME

PRIMARIA E ALLENAMENTO DEI

REQUISITI DELLA

LETTO SCRITTURA E CALCOLO;

RILEVAZIONE DELLE DIFFICOLTA’ IN

TUTTE LE ALTRE

CLASSI

ALLENARE LE ABILITÀ

IPDA

POTENZIARE I REQUISITI CHE SONO ALLA BASE DELLA SCRITTURA, LETTURA E

CALCOLO PUOI FARCELA,

NE HO LE PROVE

L’insieme delle diverse attività, unite in un disegno organico, che mira a sostenere le varie modalità di apprendimento

degli alunni

18) PROGETTO FONDO EQUITA’

SEMINARI INTERATTIVI PER

GENITORI LABORATORI COOPERATIVI NELLE CLASSI TITOLO: GENITORI E FIGLI

DUE MESTIERI DIFFICILI

INSIEME S’IMPARA

IN ORARIO

SCOLASTICO

PER GLI ALUNNI MA

FUORI SERVIZIO PER

I DOCENTI

SPORTELLO D’ASCOLTO

INTERVENTI CON SPECIALISTI NELLE CLASSI

SEMINARI POMERIDIANI GRATUITI

CONDOTTI DA PSICOLOGI ESPERTI

SPORTELLO GRATUITO

IN ORARIO DA CONCORDARE

PSICOLOGI ESPERTI

OFFRONO SUPPORTO

AI DOCENTI, AI GENITORI, AGLI

STUDENTI

PROGETTATI INSIEME DA DOCENTI E SPECIALISTI ESPERTI IN DINAMICHE DI GRUPPO

PROGETTO “PUOI FACELA, NE HO LE PROVE”

PREMESSA Le verifiche effettuate negli ultimi anni e le esperienze pregresse degli operatori scolastici, in merito alle difficoltà di apprendimento e di socializzazione che riguardano gli alunni, hanno evidenziato alcune problematiche specifiche:

aumento progressivo dei casi di difficoltà psicorelazionali e di apprendimento nella fascia

della scuola dell’obbligo;

l’emergere di fenomeni sempre più ripetuti di ansia e di disagio che preludono spesso

all’insuccesso scolastico e, in casi limite, a vere e proprie patologie per le quali diventa

necessario ricorrere all’intervento psicologico;

la presenza diffusa di situazioni a rischio sociale;

il graduale e progressivo emergere di situazioni di “disagio” di alcuni genitori nei confronti

della scuola e la difficoltà di gestire lo stesso ruolo di educatori.

Tali tendenze hanno evidenziato una zona di rischio, composta da problematiche di diversa entità, collocabili tra una zona di normalità riscontrabile nella comunicazione interpersonale, nella gestione del rapporto educativo, nel rendimento scolastico e una zona di vera e propria patologia, da affidare in carico al servizio sanitario. Questa zona di rischio, che assume via via dimensione sempre più consistente con l’aumento del vivere sociale, necessita di una attenzione particolare e di interventi mirati a far sì che il rischio non sfoci nella patologia, nel disadattamento scolastico e sociale, nella devianza. OBIETTIVI GENERALI PER GLI STUDENTI

Innalzare il livello di benessere con cui si vive l’esperienza scolastica;

Favorire l’utilizzo della metacognizione come strumento per autoregolare i propri processi di

crescita;

Promuovere e potenziare le capacità di lettura dei comportamenti pro- sociali

PER I DOCENTI

Individuare strategie personalizzate per gli interventi didattici sia a livello individuale che a

livello di gruppo;

Coinvolgere i genitori nell’individuazione di variabili all’interno di modelli educativi unitari tra

scuola e famiglia;

Avviare una riflessione valoriale sul significato di crescita e di valorizzazione delle differenze

fra persone

PER LA SCUOLA

Diminuire la tendenza all’abbandono scolastico, innalzando il livello di benessere percepito

dagli alunni/e e dalle loro famiglie

METODOLOGIE D’INTERVENTO Il Progetto “Puoi farcela, ne ho le prove” esiste nella nostra scuola ormai da cinque anni. Tuttavia ogni anno s’implementa ampliandone alcuni aspetti. Per l’anno scolastico 2014-2015, oltre agli interventi già consolidati negli anni presenti nel Piano dell’offerta formativa, questo specifico progetto intende prevedere un percorso di prevenzione del disagio scolastico, di supporto agli alunni, ai docenti e ai genitori che si articolerà come segue:

1) Interventi con specialisti nelle classi

I docenti di classe rilevano i segni di eventuali situazioni di rischio, li comunicano agli esperti psicologi esterni e progettano insieme, in orario extracurricolare, gli interventi nelle classi da effettuarsi invece in orario curricolare. Tali interventi possono consistere in laboratori esperienziali, curvati sui temi ritenuti più opportuni. Gli esperti apportano il loro contributo adottando tecniche d’intervento specifiche, mentre i docenti, presenti e collaboranti agli interventi stessi, implementano le loro competenze, al fine di poter gestire eventuali situazioni analoghe in autonomia. Gli interventi hanno lo scopo di accrescere il senso di autoefficacia degli alunni attraverso attività di apprendimento emotivamente coinvolgenti e partecipate. A conclusione degli interventi, i docenti e gli esperti, effettuano il monitoraggio delle attività svolte, documentando l’esperienza mediante foto o cartelloni o CD, anche per la diffusione delle esperienze sul sito della scuola.

2) Sportello d’ascolto : Consulenza/supporto psicologico

Gli esperti psicologi esterni offrono un monte orario flessibile, da concordare con il referente scolastico, al fine di offrire consulenza ai docenti, ai genitori e agli alunni. La progettazione degli interventi nelle classi potrebbe essere effettuata all’interno del monte ore di consulenza/supporto psicologico.

3) Seminari interattivi di sostegno alla genitorialità.

Al fine di rendere organici gli interventi, diventa importante offrire un momento di riflessione sul difficile mestiere di genitori. Negli anni scorsi la scuola Karol Wojtyla ha offerto ai genitori stessi cicli di seminari che sono stati impostati interattivamente. Hanno riscosso parecchio successo, tanto che a conclusione di alcuni di questi seminari, i genitori stessi hanno scritto al Dirigente chiedendone la prosecuzione. Oltre ad un’occasione per mettere il fuoco sul ruolo genitoriale, tali seminari rappresentano anche un’opportunità di aggregazione sociale. Sono stati affrontati in passato temi come le regole, la paura, il significato della crescita, i diversi ruoli degli attori familiari e tanti altri. Ciò che necessita oggi nei confronti dei genitori, in continuità con i seminari di ieri, è la sensibilizzazione del rispetto delle differenze che caratterizzano ciascun loro figlio o figlia. Tali differenze vanno

valorizzate attraverso un dialogo educativo aperto, che non porti a far sentire un bambino incapace soltanto perché il genitore nutre aspettative troppo alte, dettate da consuetudini sociali. Differenze come risorsa: in famiglia, fra i compagni di scuola, nelle abilità e sensibilità possedute da ciascuno. Si chiede quindi che i seminari di sostegno alla genitorialità siano curvati in questo senso. Si consiglia di proporre un ciclo dai 3 ai 6 incontri ravvicinati, in quanto l’esperienza pregressa di partecipazione dei genitori ha dimostrato l’inefficacia di percorsi troppo lunghi e/o diluiti nel tempo.

“GENITORI E FIGLI : DUE MESTIERI DIFFICILI?...INSIEME SI IMPARA”

SEMINARI DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ TERZA ANNUALITA’

L’ASSOCIAZIONE COUNSELING & CULTURA

Programma del corso 1° Incontro -“PARLAMI , TI ASCOLTO…” L’ascolto attivo come strumento per sanare difficoltà e favorire il dialogo. Il linguaggio dell’accettazione e l’empatia. 2° Incontro -“SONO, SENTO, PROVO: CRESCERE FIGLI EMOTIVAMENTE INTELLIGENTI” Breve alfabetizzazione all’intelligenza emotiva: i comportamenti che avvicinano e il linguaggio del cuore. 3° Incontro “ ESSERE AUTOREVOLI CON AMORE” Come farsi ascoltare dai propri figli e acquisire consapevolezza di sé e del proprio ruolo. “L’EDUCAZIONE: UNA DANZA TRA REGOLE E CAREZZE” Come gestire in maniera positiva le tensioni e conquistare l’equilibrio nella relazione. 4° Incontro “ QUALI PAROLE PER COMUNICARE?” Come riattivare il dialogo nella famiglia con una comunicazione autentica. “ LE PAROLE PER DIRLO” Talvolta comportamenti difficili veicolano messaggi più profondi; come riconoscere il disagio. 5° Incontro “ LA GESTIONE DEI CONFLITTI” Cosa fare e cosa non fare quando il clima si surriscalda: come ripristinare il rispetto reciproco. “ QUESTA CASA NON E’ UN ALBERGO!” Le barriere della comunicazione : conoscerle, evitarle e sostituirle con modalità di dialogo più costruttive.

4) Laboratori cooperativi nelle classi

“A spasso per il mondo…luoghi e personaggi che hanno fatto la storia di Palestrina”.

Classi quinte A. S. 2014/2015

PROGETTO “Puoi farcela ne ho le prove”

TITOLO “A spasso per il mondo…Luoghi e personaggi che hanno fatto la storia di Palestrina”

INSEGNANTI CHE LO SVOLGONO

Abbate, Ascenzi, Tagliacozzo, Tagliaferro, Fanicchia,

Ferracci, supplente ins. Colagrossi, Tulli, Catena,

Giustiniani.

DESTINATARI 98 alunni delle classi quinte

TRAGUARDI FORMATIVI

Favorire negli alunni lo spirito di osservazione, di

analisi e di ricerca necessari per imparare a

conoscere, amare e rispettare l’ambiente naturale

circostante;

insegnare a vivere con gli altri e a organizzare

insieme le attività, per esprimere e sviluppare le

proprie attitudini attraverso il confronto con i

coetanei;

incoraggiare la conoscenza di sé e del proprio

rapporto con il mondo esterno.

ORGANIZZAZIONE E MODALITA’

gruppi di lavoro a classi aperte;

la ricerca-azione;

il tutoring;

l’apprendimento cooperativo;

visite guidate a monumenti, piazze, musei ed edifici

storici;

documentazione fotografica dei luoghi visitati;

realizzazione di tavole pittoriche edi

documentazioni multimediali;

allestimento mostre delle documentazioni

effettuate.

TEMPI (quando) E DURATA Dal 20 ottobre 2014 a metà maggio 2015

SPAZI Locali scolastici e centro storico di Palestrina

VERIFICA / VALUTAZIONE

Evoluzione motivazionale degli alunni;

atteggiamento cooperativo;

impegno e disponibilità durante le fasi di lavoro.

Luoghi e personaggi che hanno fatto la storia di Palestrina

Piccola guida per orientarsi

Il vero viaggio di scoperta non consiste

nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi.

Marcel Proust

CONTESTO

La conoscenza del territorio, della sua storia e anche delle relazioni tra i vari “elementi”

che la compongonoè tra le sue finalità educative del nostro Istituto.

FINALITÀ

Favorire negli alunni lo spirito di osservazione, di analisi e di ricerca necessari per

imparare a conoscere, amare e rispettare l’ambiente naturale circostante.

Insegnare a vivere con gli altri e a organizzare insieme le attività, per esprimere e

sviluppare le proprie attitudini attraverso il confronto con i coetanei.

Incoraggiare la conoscenza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno.

Recuperare la memoria storica del paese e del territorio.

Acquisire la conoscenza della storia della realtà in cui si vive per la comprensione del

territorio.

VALORE FORMATIVO DEL PROGETTO

Il progetto si propone lo studio della storia del territorio partendo dalle tracce che il

passato ha lasciato nel presente in cui i bambini vivono.

Partendo dalla loro storia personale e dai rapporti che legano la vita di ognuno di loro al

posto in cui vivono, si cercherà di effettuare un viaggio nel centro storico di Palestrina

per migliorare la familiarità con lo stesso e contribuire alla formazione dei futuri

cittadini.

Lo studio della storia locale indurrà gli alunni a sviluppare atteggiamenti di ricerca e

sperimentazione del metodo della ricerca storica attraverso fonti e documenti.

Il collaborare con i compagni per un fine comune contribuirà a stimolare il

coinvolgimento emotivo e a rendere motivante l'apprendimento.

Il Progetto è rivolto a tutte le classi quinte e collegato al filo rosso della scuola “A

spasso per il mondo: paesi e personaggi”.

METODOLOGIA

L'esplorazione diretta del territorio e la modalità laboratoriale, saranno le scelte metodologiche privilegiate per consentire agli alunni di accostarsi ai temi proposti in termini operativi. La ricerca sul territorio sarà realizzata avvalendosi anche della collaborazione di associazioni e di studiosi della storia locale. Il progetto prevede: l’apprendimento significativo e non la trasmissione di nozioni;

la partecipazione attiva da parte delle insegnanti e degli alunni;

la promozione della riflessione e dei processi metacognitivi degli alunni;

l’apprendimento per scoperta;

la ricerca-azione;

il tutoring;

l’apprendimento cooperativo;

la promozione della capacità di imparare ad imparare;

gruppi di lavoro a classi aperte.

ATTIVITA`

Lavori di gruppo.

Visite a monumenti, piazze, musei ed edifici storici.

Lettura di testi sui vari argomenti trattati nella ricerca.

Documentazione fotografica dei luoghi visitati.

Realizzazione di tavole pittoriche.

Realizzazione di documentazioni multimediali.

Allestimento mostre delle documentazioni effettuate.

TEMPI

Dal 20 ottobre 2014 a metà maggio 2015, i lunedì, a settimane alterne, dalle 14,40 alle

16,10 durante la copresenza degli insegnanti di classe in orario curricolare, ma saranno

previsti degli approfondimenti in alcuni giorni nei quali gli insegnanti effettueranno orario

extracurricolare ( 6/8 ore cadauno) al fine di osservare e monitorare il

comportamento/atteggiamento degli alunni e le eventuali problematicità che

emergeranno.

INSEGNANTI CHE PARTECIPANO AL PROGETTO

Classe VA: Abbate, Ascenzi

Classe VB: Tagliacozzo, Tagliaferro, Fanicchia

Classe VC: Ferracci, supplente ins. Colagrossi

Classe VM: Tulli, Catena

ClasseVN: Giustiniani

VERIFICA / VALUTAZIONE

In corso d’opera, si terranno riunioni del gruppo di lavoro per monitorare e valutare

l’andamento del progetto.

Ogni insegnante fa riferimento al proprio gruppo per la verifica e l'adeguamento in itinere del proprio intervento didattico. In particolare, si verificherà costantemente l'evoluzione motivazionale degli alunni, l'atteggiamento cooperativo durante le fasi di lavoro, l'impegno e la disponibilità a coinvolgersi e a realizzare le consegne. PRODOTTI FINALI Al termine delle attività, ogni gruppo sintetizzerà le fasi del lavoro svolto in un quaderno

monografico e/o in un prodotto multimediale contenenti itinerari storico-artistici, disegni,

immagini, …

I risultati saranno presentati durante una manifestazione itinerante nel centro storico di

Palestrina. Spettatori principali saranno i genitori degli alunni, loro amici e parenti.

PROGETTO N° 1 PROF. ANTONIO DI PACE

TITOLO: Viaggio nel mondo dell’invisibile.

DESTINATARI: Gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria dell’I.C. “Karol

Wojtyla” di Palestrina.

TEMPI: Gli incontri (previsti tra il mese di novembre 2014 ed il mese di gennaio

2015) fra il Prof. Di Pace e le classi avranno la durata di 2 ore e 30 minuti circa per

ciascuna classe “a tempo pieno” e di 1 ora e 30 minuti circa per ciascuna classe “a

modulo”. (si allega un calendario “di massima” di tali incontri).

FINALITÁ: Progetto “di continuità” tra le classi quinte della Scuola Primaria con la

Scuola Secondaria di Primo Grado.

OBIETTIVI: Conoscere la struttura e gli utilizzi del microscopio; Comprendere

l’esistenza di due realtà nell’osservazione scientifica: quella macroscopica e quella

microscopica; Riconoscere lo strumento del microscopio quale “simbolo” della

ricerca e della lotta della scienza contro molte gravi malattie.

LUOGHI: Le aule delle classi quinte della sede centrale di Piazza Ungheria, 4.

MODALITÁ D’INTERVENTO: Progettazione partecipata con gli insegnanti delle

classi quinte della Scuola Primaria. Ogni incontro inizierà con una fase di

presentazione dell’argomento, cui farà seguito una fase di osservazione diretta al

microscopio di preparati di botanica e di entomologia. Gli incontri si concluderanno

con lavori di gruppo durante i quali gli alunni realizzeranno dei cartelloni illustrativi.

CALENDARIO DI MASSIMA DEGLI INCONTRI

Tipologia di classe quinta

Data Orario

Tempo pieno 1 Lunedì 17/11/2014 13.30 - 16.00

Tempo pieno 2 Lunedì 24/11/2014 13.30 - 16.00

Tempo pieno 3 Lunedì 01/12/2014 13.30 - 16.00

Modulo 1 Martedì 13/01/2015 8.30 - 10.00

Modulo 2 Martedì 20/01/2015 8.30 - 10.00

PROGETTO N° 2 PROF. ANTONIO DI PACE

TITOLO: Passeggiando tra i tesori sconosciuti di

Palestrina.

DESTINATARI:I Docenti e gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria

dell’I.C. “Karol Wojtyla” di Palestrina.

TEMPI: A partire dal mese di marzo 2015, il Prof. Antonio Di Pace metterà a

disposizione dei Docenti delle classi quinte tre date (indicate nell’allegato calendario

di massima) per effettuare con essi (e solo con essi) altrettante escursioni nel

territorio di Palestrina, volte a scoprire alcuni tesori “sconosciuti” in esso presenti.

In seguito i Docenti organizzeranno autonomamente con le rispettive classi delle

escursioni didattiche.

FINALITÁ: Progetto “di continuità” tra le classi quinte della Scuola Primaria con la

Scuola Secondaria di Primo Grado.

OBIETTIVI: Individuare nel territorio di Palestrina vari beni (per lo più di tipo

geologico) in stato di abbandono o non sufficientemente conosciuti; Valorizzare in

modo adeguato tali beni (considerando che potrebbero rappresentare delle

potenziali risorse per il territorio); Individuare all’interno della loro struttura la

presenza di minerali e di fossili; Conoscere, traendo spunto dai resti fossili, alcune

fasi molto importanti della storia del nostro Pianeta.

LUOGHI: Vari luoghi “significativi” presenti nel territorio urbano di Palestrina.

MODALITÁ D’INTERVENTO: Progettazione partecipata con gli insegnanti delle

classi quinte della Scuola Primaria. Al termine delle escursioni gli alunni potranno

realizzare dei cartelloni (o delle presentazioni al computer mediante gli appositi

“software” applicativi) su ciò che hanno osservato.

CALENDARIO DI MASSIMA DEGLI INCONTRI CON I DOCENTI DELLE CLASSI QUINTE

Numero incontro Data Orario

Incontro n° 1 Martedì 10/03/2015 8.00 - 10.00

Incontro n° 2 Martedì 17/03/2015 8.00 - 10.00

Incontro n° 3 Mercoledì 25/03/2015 16.30 - 18.30

5) Allenare le abilità 6) IPDA

1. Premessa

Il DSA, Disturbo Specifico dell’Apprendimento, è un disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, ortografia, grafia e calcolo) in modo significativo, ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. I DSA, meglio conosciuti con i termini di dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia sono, quindi, disturbi che riguardano lo sviluppo di abilità specifiche, rappresentano un problema ad alta incidenza nella popolazione scolastica (dal 2 al 5%) e originano molti casi di disagio e abbandono scolastico. Per questo è importante identificare il prima possibile tali disturbi, al fine di poter agire sin dalle fasi iniziali di acquisizione delle abilità funzionali all’apprendimento. Muoversi tempestivamente permette, inoltre, di ridurre il disagio di tipo affettivo e sociale e di prevenire l’insorgenza di disturbi comportamentali.

Fin dalla scuola dell’Infanzia occorre saper riconoscere i segnali e, all’occorrenza effettuare un’indagine approfondita per poi intervenire con metodologie idonee coinvolgendo l’intero corpo docente in continuità orizzontale con le famiglie e il territorio. Il progetto, dunque, si prefigge l’attuazione di momenti di indagine conoscitiva degli alunni dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e del primo anno della scuola Primaria, la somministrazione di verifiche periodiche su tutte le classi della scuola Primaria, la realizzazione di un intervento mirato nei casi diagnosticati, ma anche su quelli in dubbio. Inoltre, il progetto è finalizzato alla compilazione di un PDP (Piano Didattico Personalizzato) per gli alunni DSA, fondamentale nel momento di passaggio degli stessi ad altre scuole e modificabile negli anni successivi, in base ai risultati di ulteriori rivalutazioni e alle esigenze emergenti. Tutto ciò offre la possibilità di garantire agli alunni un percorso di apprendimento, efficace e, pertanto, significativo. Come è successo già negli anni passati, la scuola rimane aperta a qualsiasi iniziativa di formazione, rivolta ad insegnanti e famiglie. 2. Finalità

Individuare in classe alunni con difficoltà

Intervenire con strategie educative e didattiche mirate su tali alunni

Formare il personale docente

Rendere consapevoli le famiglie delle problematiche inerenti le difficoltà

e i disturbi d’apprendimento

3. Obiettivi

Garantire una buona preparazione sui DSA, sia agli insegnanti che alle

famiglie, ciascuno per i propri ruoli e compiti

Promuovere la conoscenza della normativa in materia e le modalità di

segnalazione ai servizi

Ridurre il disagio affettivo-relazionale legato ai DSA

Rafforzare l’autostima e la motivazione all’apprendimento negli alunni

Potenziare negli alunni in situazione di disagio le abilità cognitive

funzionali

all’apprendimento

Favorire strategie metacognitive

Permettere il successo scolastico agli alunni DSA attraverso l’utilizzo di

metodologie didattiche e valutative adeguate

Promuovere attenzione e giuste modalità di rapporto con le famiglie

degli alunni DSA

4. Destinatari

Alunni ultimo anno scuola dell’Infanzia

Alunni scuola Primaria e Secondaria di I grado

Insegnanti scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado

Genitori

5. Attività Settembre-ottobre:

Intervento formativo per gli insegnanti di tutti i gradi scolastici sulle

modalità di somministrazione delle prove

Presentazione del progetto alle famiglie (raccolta dei consensi per

l’individuazione precoce)

Compilazione del questionario osservativo IPDA da parte delle

insegnanti della scuola dell’ infanzia (5 anni) per una prima rilevazione

di possibili casi a rischio

Somministrazione iniziale delle prove agli alunni della scuola Primaria a

rischio DSA

Novembre - dicembre:

Classificazione esiti delle prove degli alunni di 5 anni della scuola

dell’Infanzia

Classificazione esiti delle prove degli alunni della scuola Primaria

suddetti

Confronto sui casi con specialisti di riferimento

Individuazione di strategie didattiche per il trattamento degli eventuali

casi emersi

Definizione di PDP condivisi e sottoscritti dalle famiglie

Dicembre - gennaio:

Interventi di potenziamento, per gli alunni risultati a rischio ( Infanzia e

Primaria ), al fine di prevenire un futuro insuccesso scolastico.

Continuazione utilizzo metodologie scelte

Febbraio:

Somministrazione (dove prevista) delle prove intermedie con calcolo

degli indici di progressione/regressione ai casi emersi con richiesta

d’attenzione e/o intervento immediato

Ridefinizione dell’intervento in base ai risultati ottenuti

Marzo - aprile:

Continuazione utilizzo metodologie scelte

Maggio-giugno:

Mappatura della situazione degli alunni della scuola Primaria attraverso

la somministrazione a tutti gli alunni delle classi prime delle prove finali

MT, AC-MT e della batteria per la valutazione della scrittura e della

competenza ortografica

Relazione ai colleghi dei diversi gradi scolastici, ad opera degli

insegnanti referenti, dei risultati del progetto

Restituzione dei risultati alle famiglie

Incontri di continuità per un adeguato passaggio di informazioni tra gli

insegnanti della scuola dell’Infanzia e gli insegnanti delle classi prime

della scuola Primaria e tra i docenti delle classi quinte della scuola

Primaria e quelli delle classi prime della scuola secondaria di I grado

6. Metodi

Utilizzo di strumenti standardizzati per la diagnosi e la valutazione dei

DSA:

Questionario IPDA per la scuola dell’Infanzia

Prove di accoglienza per gli alunni della classe prima della scuola

Primaria

Prove per gli alunni della scuola Primaria

Prove AC-MT per gli alunni della scuola Primaria e Secondaria di I grado

Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica

per gli alunni della scuola Primaria e Secondaria di I grado

Formazione con esperti

Sportello di consulenza con un esperto (solo in caso di disponibilità)

per gli insegnanti e i genitori

Proposta di risorse per la documentazione

7.Strumenti

Computer con software didattici specifici

Testi facilitati e/o digitali

Schede didattiche ad hoc

Uso di mappe mentali e schemi di vario genere anchecon mediatori

visivi

Adozione di strumenti compensativi e di misure dispensative là dove è

necessario

8. Durata

Attività disciplinari, inter-disciplinari, di formazione/aggiornamento e

d’équipe con gli esperti che hanno in carico i casi diagnosticati per tutto

l’anno scolastico

Tre incontri (iniziale, intermedio, finale) di progettazione-confronto-

revisione tra gli insegnanti della Scuola Primaria

Tre incontri di confronto/continuità per le attività relative ai DSA tra gli

insegnanti referenti dei tre gradi scolastici (Infanzia-Primaria-

Secondaria di I grado) dell’Istituto

9.Risorse interne:

insegnanti scuola dell’Infanzia

insegnanti scuola Primaria

insegnanti scuola Secondaria di I grado

Risorse esterne:

esperti DSA dei servizi sanitari locali o privati: neuropsichiatri, psicologi,

psicopedagogisti, logopedisti

scuole del territorio che hanno attivato un lavoro di scambio e di rete;

associazioni di genitori (AID, …)

10. Verifica

Confronto in itinere tra insegnanti

Comparazione dei punteggi ottenuti dagli alunni nelle somministrazioni

dei test nei diversi periodi previsti

Report dei lavori effettuati

11. Spesa

Acquisto di materiale necessario per le attività e per eventuale formazione con esperti

FASI SALIENTI DEL NOSTRO PROGETTO DI SCUOLA:

1. I docenti conoscono i segni predittori dei DSA, grazie a varie iniziative: i corsi di aggiornamento frequentati, la presenza delle funzioni

strumentali e dell’équipe DSA nella scuola, la partecipazione ad attività di screening dell’ultima sezione di scuola dell’infanzia (ad esempio con le griglie di osservazione del metodo IPDA) e della prima classe della scuola primaria (ad esempio con il materiale IPDA e PRCR2), l’uso di materiale specifico, l’informativa ricorrente del Dirigente sulle normative vigenti, iniziative di formazione di scuole in rete

2. I docenti adottano specifiche tecniche osservative dei ritmi di apprendimento degli alunni, supportati anche da appositi materiali

3. Nel caso in cui i docenti rilevino eventuali difficoltà di apprendimento degli alunni, essi formulano una” diagnosi didattica” per cui adottano adeguate attività di recupero mirato

4. Se, nonostante l’attività di recupero, le stesse difficoltà persistessero, i docenti di classe, con l’eventuale supporto del Dirigente scolastico, inviteranno i genitori ad accompagnare l’alunno ad un consulto specialistico, presso strutture pubbliche o private (la scelta è esclusivamente della famiglia), al fine di ottenere la “diagnosi sanitaria”

5. Accertato un disturbo dell’apprendimento (DSA), la famiglia consegna alla scuola copia della diagnosi, redatta dal personale della struttura alla quale ci si è rivolti

6. Il Dirigente Scolastico acquisisce agli atti della scuola la diagnosi e ne comunica i contenuti ai docenti della classe nella quale l’alunno con DSA è iscritto; in questo modo si avvia il processo didattico di facilitazione all’apprendimento dell’alunno con DSA

7. L’équipe DSA della scuola ha nel contempo identificato un modello di Piano Didattico Differenziato condividendolo negli Organi Collegiali

8. I docenti della classe, sulla base del modello adottato, predisporranno il Piano Didattico Personalizzato, coinvolgendo la famiglia (nel rispetto dei ruoli e delle competenze) e, ove possibile in relazione all’età, con lo studente stesso. Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) va redatto in forma scritta; una copia va consegnata alla famiglia all’inizio di ogni anno scolastico (generalmente non oltre il terzo mese dall’inizio della scuola)

9. Nel Piano vengono identificate in modo esplicito tutte le strategie di facilitazione dell’apprendimento, insieme alle eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative

10. Qualora ci fosse un ripetitore pomeridiano, esso mantiene stretti rapporti di collaborazione con i docenti, insieme ai genitori, allo scopo di organizzare un intervento didattico organico

11. Il PDP viene aggiornato ogni qualvolta lo si ritenga opportuno

IL NOSTRO MODELLO DI PDP

A seguito dell’approfondimento della tematica, l’équipe DSA della scuola Karol Wojtyla di Palestrina ha proposto un nuovo modello di PDP, all’interno del quale è presente una sezione per gli alunni con DSA e una per gli alunni BES. Tale modello può essere integrato in corso d’opera.

MODALITÀ DI OSSERVAZIONE CONDIVISE La modulistica attiva nella nostra scuola consiste in: -modulo 1 elenco delle tipologie di errori più frequenti durante prove di lettura e scrittura; -modulo 2 guida osservativa per la rilevazione delle difficoltà di apprendimento in tutte le classi della scuola Primaria; la valutazione delle difficoltà è espressa in quattro livelli; tale modulo può essere usato anche per monitorare la situazione di tutta la classe; -modulo 3 raccolta di osservazioni sistematiche in caso di dubbio, prima di provvedere alla segnalazione ai Servizi Sanitari; -modulo 4 comunicazione delle difficoltà ai genitori, con la descrizione del percorso di recupero svolto; -modulo 5 invio alla UOSTSMREE di Palestrina; -modulo 6 lettera del genitore che consegna la diagnosi di DSA; -modulo 7compilazione di un questionario da parte dei docenti di classe; -modulo 8 rilevazione bisogni educativi speciali(eventuali spostamenti) -modulo 9 redazione del PDP. Tale modulistica è stata presentata lo scorso anno alla UOSTSMREE di Palestrina che quindi è stata informata sulle nostre modalità di lavoro.

INCONTRI SPECIFICI PER L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA

Nel mese di ottobre, le docenti delle classi prime hanno approfondito la conoscenza del testo suggerito dagli esperti del Ministero dell’istruzione, riguardante le Linee Guida del luglio 2011. Hanno studiato, insieme alle funzioni strumentali DSA le modalità per effettuare le attività di prevenzione precoce.

MONITORAGGIO DEGLI ALUNNI IN DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO IN TUTTE LE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA E

SECONDARIA DI I GRADO. Le insegnanti che avranno dubbi sulle difficoltà degli alunni, potranno eseguire osservazioni mirate, seguendo gli indicatori descritti nel modulo.

VALUTAZIONE La scuola, alla fine dell’anno scolastico, nell’ambito del monitoraggio di tutte le attività, effettua la valutazione dell’esperienza e la rendiconta nell’ambito dell’autovalutazione d’Istituto. Le tre modalità proposte, cioè gli interventi nelle classi, la consulenza/supporto psicologico e i seminari per i genitori, sono modalità correlate fra loro, a testimoniare l’impegno di questa scuola nel garantire a ciascun alunno e alunna il loro miglior percorso di crescita.