Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale...

55
IL CONTRIBUTO DEL SISTEMA TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ALLATTUAZIONE DELLA POLITICA REGIONALE UNITARIA Presidenza della Giunta Regionale 6 aprile 2009

Transcript of Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale...

Page 1: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

IL CONTRIBUTO DEL SISTEMA

TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI

BOLOGNA ALL’ATTUAZIONE DELLA

POLITICA REGIONALE UNITARIA

Presidenza della Giunta Regionale

6 aprile 2009

Page 2: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

INDICE

Premessa 1

1. La politica regionale unitaria 3

2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5

3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20

3.1 La strategia finalizzata all’attuazione della Politica Regionale Unitaria 20

3.2 Le priorità che concorrono allo sviluppo della strategia promossa dal

sistema territoriale della provincia di Bologna 23

3.3 Il riepilogo delle priorità per l’attuazione del DUP 42

Page 3: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

1

PREMESSA

Il presente Documento rappresenta il risultato finale del lavoro dell’Ufficio di Presidenza

della Conferenza Metropolitana del Sindaci finalizzato ad indicare le priorità e gli interventi

di sviluppo che, nel periodo di vigenza della Politica Regionale Unitaria, costituiranno i

riferimenti dell’Intesa per l’integrazione delle politiche territoriali, così come previsto dalla

delibera della Giunta Regionale n.1132 del 27/07/2007 per l’attuazione del Documento

Unico di Programmazione (DUP).

Il percorso realizzato nell’ambito dell’ Ufficio di Presidenza della Conferenza Metropolitana

del Sindaci ha consentito di sviluppare la capacità di “fare sistema” e di coinvolgere

l’intero sistema territoriale, coerentemente alla scelta adottata - anche per l’attuazione

della Politica Regionale Unitaria – del metodo della programmazione negoziata. L’Ufficio di

Presidenza (che si è riunito più volte nel mese di marzo) è stato, infatti, il luogo della

concertazione e della cooperazione tra i vari livelli istituzionali del territorio provinciale.

Le priorità e le strategie contenute nel presente documento sono anche il frutto di un

approfondito esame degli strumenti di programmazione alla scala provinciale e

sovracomunale, oltre a raccogliere quanto emerso dagli incontri di confronto attivati

nell’ambito della procedura negoziale prevista dal DUP. Gli incontri, avvenuti in seno alla

Conferenza Metropolitana dei Sindaci, hanno avuto luogo il 18 e 25 marzo 2009 tramite Uffici

di Presidenza. Il confronto con le parti sociali è avvenuto il 30 marzo 2009.

Il documento, dopo una sintesi della strategia, degli obiettivi della Politica Regionale Unitaria

e dei contenuti del DUP, descrive, nella prima parte, il POSIZIONAMENTO E PRIORITÀ DEL

SISTEMA TERRITORIALE PROVINCIALE DI BOLOGNA PER IL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI

DELLA POLITICA REGIONALE UNITARIA. Il posizionamento intende fornire un’indicazione utile

circa le vocazioni ed i fabbisogni del territorio provinciale.

Successivamente, il documento indica il quadro delle priorità facendo riferimento sia alla

progettualità presente e sviluppata già su altri tavoli di programmazione (ad esempio,

l’Accordo quadro del 2006 tra Regione, Provincia e Comune di Bologna) sia, per la parte da

finanziare con i fondi FAS o altre risorse aggiuntive regionali, alle strategie degli strumenti di

pianificazione presenti sul territorio: i Piani Strutturali Comunali, sia in forma singola sia in

forma associata, l’Intesa tra Provincia e Circondario imolese del 2006, il Patto per la qualità

dello sviluppo del Circondario, gli Accordi-quadro per la Montagna ai sensi della L.R. 2/2004.

Questo quadro di riferimento delinea lo specifico CONTRIBUTO DEL SISTEMA TERRITORIALE

DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ALL’ATTUAZIONE DELLA POLITICA REGIONALE UNITARIA. Si tratta

di una cornice programmatica nell’ambito della quale sono indicati gli ambiti strategici, i

temi condivisi e i filoni di lavoro di futura attuazione ma con la definizione di obiettivi,

Page 4: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

2

ambiti territoriali e attori. Inoltre, confermando il principio dell’equilibrio territoriale nella

definizione della progettualità, costruisce anche uno spazio per il nuovo Piano Strategico

della Provincia.

Page 5: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

3

1. LA POLITICA REGIONALE UNITARIA

La Regione in questi ultimi mesi ha lavorato ad un forte coordinamento tra le politiche, in

particolare nell’ambito della Politica Regionale Unitaria, così come previsto dal Quadro

Strategico Nazionale per il 2007-2013 (QSN), definendo un quadro strategico di riferimento

in cui fosse trasparente e verificabile il contributo dei diversi strumenti e delle diverse fonti di

finanziamento (comunitarie, nazionali, regionali, locali) al conseguimento degli obiettivi e

delle priorità individuati.

Con l’approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

nel giugno 2008 del Documento Unico di Programmazione (DUP) si è compiuto un

passo importante nella costruzione della “regione sistema”.

Il DUP si articola complessivamente in dieci Obiettivi. I primi otto Obiettivi hanno carattere

trasversale e sono incentrati sui temi cardine dello sviluppo regionale:

• Obiettivo 1 – Ricerca e Innovazione: Rafforzare l’orientamento e l’impegno del sistema

regionale verso la ricerca e l’innovazione.

• Obiettivo2 – Capitale Umano: Potenziare l’investimento sul capitale umano attraverso

l’innalzamento delle competenze.

• Obiettivo 3 – Sistema Produttivo: Promuovere la competitività del sistema delle filiere e

dei cluster produttivi.

• Obiettivo 4 – Sostenibilità degli insediamenti: Promuovere una maggiore sostenibilità

energetica ed ambientale del sistema produttivo.

• Obiettivo 5 – Mobilità Sostenibile: Rafforzare le infrastrutture per assicurare la migliore

accessibilità al territorio regionale.

• Obiettivo 6 – Welfare e Qualità della vita: Innovare e qualificare il welfare per migliorare

la qualità della vita delle persone.

• Obiettivo 7 – Ambiente e Risorse Naturali: Valorizzare l’ambiente naturale, ottimizzare

la gestione delle risorse idriche e della costa.

• Obiettivo 8 – Patrimonio Ambientale e Culturale: Valorizzare e promuovere il

patrimonio ambientale e culturale.

Gli ultimi due Obiettivi sono pensati come risposta alla specificità dei diversi sistemi territoriali

e verranno attuati attraverso risorse FAS e del Bilancio Regionale

• Obiettivo 9 – Potenziali Territoriali: Valorizzare i potenziali territoriali, consolidare le aree

ex Obiettivo 2.

I territori dell'Emilia Romagna nelle loro diversità e specificità sono tutti collegati in una

unica trama e costituiscono insieme il vantaggio competitivo dell’intero territorio regionale.

La sfida è quella di valorizzare queste differenze e queste specificità, ricomponendole

strategicamente come un vero sistema territoriale integrato.

Le linee d’intervento prevedono due ambiti territoriali principali:

Page 6: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

4

�� le aree sub regionali ad alta specificità e potenzialità di rilievo per lo sviluppo

regionale;

�� le aree dell’ex Obiettivo 2 - il Sistema Appennino e il Sistema della Pianura orientale.

• Obiettivo 10 – Città: Promuovere la competitività, la qualità e l’attrattività delle città. La

città è riconosciuta in Europa come uno dei principali motori dello sviluppo e

dell’innovazione e snodo fondamentale delle politiche economiche e sociali. Il ruolo

propulsivo delle città risulta ancora più marcato in Emilia Romagna, dove la crescita si è

storicamente intrecciata con l’evoluzione dei sistemi urbani e la capacità di governo e di

organizzazione delle risorse e dei servizi da parte delle istituzioni locali.

Il Documento Unico di Programmazione manifesta numerosi tratti fortemente distintivi; in

questa sede preme sottolinearne due in modo particolare:

a) il coordinamento tra le politiche settoriali regionali e le proposte dei diversi territori,

mettendo in evidenza ed in valore le correlazioni e le integrazioni tra i fondi disponibili

(FESR, FSE, FAS, risorse regionali e locali);

b) il ricorso alla programmazione negoziata per la definizione di quadri condivisi di priorità,

in grado di coinvolgere in un percorso di concertazione e co-decisione le Province, i

Comuni e le Organizzazioni Economiche e sociali rappresentative e favorire, quindi, la

sintesi tra gli interventi di sistema della Regione e gli interventi per lo sviluppo di ciascun

territorio

SCHEDA INFORMATIVA Il DUP della Regione Emilia-Romagna in sintesi

Il DUP, approvato dalla Assemblea Legislativa con la Delibera 180 del 25 giugno 2008, è stato concepito nell’ambito del Quadro Strategico Nazionale (QSN) assumendone i principi alla base della programmazione degli interventi e delle risorse per il periodo 2007-2013.

La definizione degli obiettivi DUP è avvenuta: - prendendo come riferimento le priorità del Quadro Strategico Nazionale, i contenuti della

Delibera CIPE n. 166 del 2007 in attuazione del QSN e della programmazione del Fondo FAS, le scelte contenute nei Programmi Operativi Competitività (FESR), Occupazione (FSE);

- prendendo come riferimento gli Indirizzi del Piano Territoriale Regionale; - verificando la coerenza con: gli orientamenti del DPEF 2009-2011; - i programmi europei ai sensi dell’obiettivo 3 Cooperazione territoriale; - il Piano di Sviluppo Rurale (FEASR); le leggi e i programmi di finanziamento regionali - interrelati con la strategia quali il Programma per la Ricerca e il Trasferimento

Tecnologico, il Piano Telematico, il Piano di Azione Ambientale, il Piano Energetico, il Piano regionale integrato dei trasporti, Leggi Regionali quali la n. 30/96, la n. 2/04 così come modificata dalla n. 10/08, la n. 19/98 ecc.

Page 7: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

5

2. IL POSIZIONAMENTO DEL SISTEMA TERRITORIALE PROVINCIALE

Il posizionamento del sistema territoriale della provincia di Bologna è stato predisposto

attraverso l’analisi di alcuni indicatori statistici (aggiornati a dicembre 2008) e l’estrapolazione

dei tratti programmatori salienti degli strumenti di programmazione provinciale e

sovracomunale.

Il quadro che segue consente di rilevare, nell’alveo di ciascun obiettivo del DUP, le

peculiarità, le potenzialità e le eccellenze del territorio sulle quali fare leva per consolidare e

qualificare i percorsi di sviluppo locale.

Page 8: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

6

OB

IET

TIV

O 1

R

AF

FO

RZ

AR

E L

'OR

IEN

TA

ME

NT

O E

L'IM

PE

GN

O D

EL

SIS

TE

MA

RE

GIO

NA

LE

VE

RS

O L

A R

ICE

RC

A E

L'IN

NO

VA

ZIO

NE,

AT

TR

AV

ER

SO

IL

SO

ST

EG

NO

AI P

RO

CE

SS

I D

I C

AM

BIA

ME

NT

O

IN S

EN

SO

IN

NO

VA

TIV

O E

D IL

RA

FF

OR

ZA

ME

NT

O D

EL

LA

RE

TE

DE

LL

A R

ICE

RC

A E

DE

L T

RA

SF

ER

IME

NT

O T

EC

NO

LO

GIC

O

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

Il s

iste

ma d

ella

ric

erca

pu

bb

lica

è c

ara

tte

rizza

to d

alla

pre

sen

za

sig

nific

ativa

e d

iffu

sa

su

tu

tto

il

terr

ito

rio

re

gio

nale

di

se

di

un

ive

rsita

rie

e d

i im

po

rta

nti s

tru

ttu

re a

ppa

rte

ne

nti

ai

gra

nd

i e

nti

na

zio

na

li d

ella

ri

ce

rca

e

de

ll’in

no

va

zio

ne

. L

a

ca

pill

arità

de

ll’o

ffe

rta

form

ativa

e

so

pra

ttu

tto

l’a

ttra

ttiv

ità

deg

li A

ten

ei

reg

ion

ali

(la

p

alta

a

liv

ello

na

zio

nale

) è i

nfa

tti

un p

unto

di

forz

a;

la d

istr

ibu

zio

ne

de

gli

imm

atr

ico

lati t

ra g

li A

ten

ei

de

l te

rrito

rio n

el

20

04

-20

05 h

a e

vid

en

zia

to u

na p

rop

ensio

ne

pe

r g

li in

diriz

zi

tecn

ico

-scie

ntifici co

n il 5

4,6

%.

Le

donn

e s

on

o a

ssa

i più

pre

sen

ti n

elle

fac

olt

à u

niv

ersi

tari

e di

dis

cip

line

u

man

istich

e

piu

tto

sto

ch

e

in

qu

elle

scie

ntifich

e,

ma

tem

atich

e

ed

info

rma

tich

e,

infa

tti, t

ra g

li im

ma

tric

ola

ti d

ell’

ann

o a

ccad

em

ico

200

5/2

00

6 l

a p

rese

nza

fem

min

ile

è

co

rip

art

ita:

Inse

gna

men

to

(90

%),

Lin

gu

istico

(8

2%

),

e

Psic

olo

gic

o

(79

%),

In

geg

ne

ria

(18

%)

e 2

5%

gru

pp

o s

cie

ntifico

.

I ce

ntr

i d

i rice

rca

ed

i l

ab

ora

tori

so

no

am

pia

me

nte

diffu

si

su

tu

tto

il

terr

ito

rio

re

gio

nale

co

n la

p

rese

nza

d

i oltre

5

0 str

utt

ure

(R

ete

A

lta

T

ecn

olo

gia

d

ell’

Em

ilia

-Ro

ma

gna

),

att

iva

te e

soste

nu

te in

gra

n p

art

e a

ttra

ve

rso

il P

RR

IIT

T -

Pro

gra

mm

a R

egio

na

le p

er

la

Ric

erc

a In

du

str

iale

, l’I

nn

ova

zio

ne

e

d i

l tr

asfe

rim

en

to T

ecno

logic

o -.

Il

sis

tem

a d

ella

ri

ce

rca

em

ilia

no

-ro

ma

gn

olo

asso

rbe

so

lo i

l 6

% d

elle

ris

ors

e n

azio

nali

pre

vis

te p

er

il se

tto

re e

d è

in

gra

do

di re

aliz

za

re b

en

il 1

5%

della

pro

du

zio

ne

scie

nti

fica

na

zio

nale

.

L’a

um

en

to

ne

gli

ultim

i a

nni

di

se

di

dis

tacca

te

de

gli

Ate

ne

i sto

rici,

ha

fa

vo

rito

la

d

efiniz

ion

e d

i p

rog

ram

mi

acca

de

mic

i e

d

i rice

rca

p

iù in

teg

rati co

n le

esig

en

ze

d

ei

terr

ito

ri.

Orm

ai

og

ni

cap

olu

ogo

di

pro

vin

cia

ha

un

a p

rese

nza

un

ive

rsita

ria

te

rrito

ria

le,

dir

etta

o d

ecen

tra

ta.

L

a r

eg

ion

e è

tra

le

prim

e i

n I

talia

pe

r cre

azio

ne

e p

rod

uzi

on

e d

iin

no

vazi

on

e, m

a,

se

bbe

ne

ca

ratte

rizza

ti d

a u

n b

uo

n l

ive

llo d

i cre

scita

, il

num

ero

di

add

etti

in R

&S

e d

i la

ure

ati in

mate

rie

scie

ntifich

e e

te

cno

log

ich

e s

on

o -

in

rap

port

o a

lla p

op

ola

zio

ne

att

iva

- a

liv

elli

in

feri

ori a

lle m

ed

ie e

uro

pe

e (

anch

e s

e i

n q

ue

sto

ca

so

si

reg

istr

a u

na

ce

rta

dis

om

oge

neità

tra

i l

ive

lli r

aggiu

nti d

alle

div

ers

e p

rovin

ce

: B

olo

gna

, m

a a

nche

Pa

rma

, R

eg

gio

E

mili

a e

M

od

en

a,

han

no

p

osiz

ion

i estr

em

am

en

te p

ositiv

e,

me

ntr

e le

altre

p

rovin

ce d

en

ota

no

un

qua

dro

me

no d

ina

mic

o).

D

al

199

7 a

l 2

003

la

sp

esa

in R

&S

de

lle im

pre

se è

più

che

ra

dd

opp

iata

a f

ron

te d

i un

au

men

to n

azio

nale

di

ap

pen

a il

23

%,

men

tre

gli

add

ett

i n

elle

im

pre

se

so

no

au

me

nta

ti

de

l 7

0%

a f

ron

te d

i u

n +

9%

na

zio

nale

. L

e s

pe

se

in

Ric

erc

a e

Svilu

pp

o s

on

o a

nco

ra

fort

em

en

te s

bila

ncia

te a

fa

vo

re d

el

se

tto

re p

riva

to,

infa

tti, n

el

20

05

, la

sp

esa

pub

blic

a

(de

lla P

ub

blic

a A

mm

inis

tra

zio

ne

e d

ell'

Un

ive

rsità

) è

sta

ta p

ari

allo

0,4

5%

del P

IL,

al d

i so

tto d

ella

me

dia

na

zio

nale

(0,5

2%

).

La

reg

ion

e E

mili

a-R

om

agn

a p

rese

nta

un

’ a

lta

cap

acit

àb

reve

ttu

ale,

cir

ca

il

do

ppio

di

qu

ella

med

ia ita

lian

a.

In p

art

ico

lare

mo

do

i b

reve

tti re

gis

tra

ti n

el 2

004

e n

el 2

00

5 s

on

o

Il sis

tem

a p

rodu

ttiv

o b

olo

gn

ese

si

ca

ratte

rizza

p

er

ele

va

ti liv

elli

d

i in

no

va

tività

che

co

lloca

no

la

pro

vin

cia

al

di

so

pra

della

me

dia

re

gio

nale

e n

azio

na

le p

er

nu

me

ro d

i m

arch

i de

posita

ti, b

reve

tti

ed

inve

nzi

on

i (p

rim

a p

rovin

cia

ita

lian

a).

L

’Ate

neo

bo

log

ne

se c

ostitu

isce

sic

ura

me

nte

un

pun

to d

i fo

rza

in

te

rmin

i d

i p

restig

io,

dim

en

sio

ne,

ca

pa

cità

di

att

razio

ne

(ra

cco

glie

poco

più

de

l 60

% d

egli

iscri

tti

su

l to

tale

re

gio

na

le)

e n

um

ero

di

lau

reat

i (t

ra i

più

ele

va

ti i

n I

talia

). D

a u

na i

nda

gin

e d

el

20

06

de

l q

uo

tid

iano

S

ole

24

ore

l’A

ten

eo

B

olo

gn

ese

ri

po

rta

un

b

uo

n

po

siz

iona

men

to

ne

ll’a

mb

ito d

ella

cla

ssific

a n

azio

na

le in

te

rmin

i d

i p

rod

utt

ivit

à d

ell’a

ttiv

ità

di r

icer

ca.

La

re

te d

i ce

ntr

i e

lab

ora

tori

di

rice

rca

e t

rasf

erim

ento

tec

no

log

ico

è d

iffu

sa

e

co

nsis

ten

te.

Gli

add

etti

e le

imp

rese

ne

i se

tto

ri d

ella

Ric

erca

e S

vilu

pp

o (

1,7

ad

de

tti og

ni 10

00

) e

de

ll’H

igh

-tec

h h

an

no

un

a n

ote

vo

le i

ncid

en

za

su

l to

tale

, con

va

lori

sig

nific

ativa

men

te

su

pe

rio

ri

a

qu

elli

m

ed

i n

azio

na

li O

ttim

a

la

pe

rfo

rma

nce

in

te

rmin

i d

in

um

ero

d

io

ccu

pat

i co

n

alto

g

rad

o

di

istr

uzio

ne

, a

l d

i so

pra

sia

d

el

va

lore

re

gio

na

le

ch

e

na

zio

nale

. La

pre

sen

za

di

lau

reat

i in

dis

cip

line

sci

enti

fich

e e

tecn

olo

gie

è a

nco

ra

co

nte

nu

ta r

isp

etto

al to

tale

. (F

on

te: A

gg

iorn

am

ento

de

l Q

ua

dro

co

noscitiv

o d

el P

TR

).

Page 9: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

7

sta

ti p

iù d

el

do

pp

io d

i q

uelli

de

l 1

99

1.

Tra

le

pro

vin

ce

che p

rese

nta

no

il

più

ele

va

to

nu

me

ro d

i b

reve

tti

regis

trati rie

ntr

an

o qu

elle

di

Bo

log

na,

Mo

de

na

e

R

eg

gio

E

mili

a,

me

ntr

e d

i p

oco

in

ferio

re r

isulta

no

qu

elle

di

Pa

rma

e F

err

ara

. P

er

qu

el

ch

e r

igu

ard

a

inve

ce

i m

arch

i ed

in

ven

zio

ni

de

positati t

utte

le

pro

vin

ce

si co

llocan

o n

ella

pa

rte

alta

de

lla g

rad

ua

tori

a n

azio

na

le.

(Fo

nti:

Ag

gio

rna

me

nto

de

l Q

ua

dro

co

no

scitiv

o

de

l P

TR

, P

O

FE

SR

; Q

ua

de

rni

di

sta

tistica

– L

e d

onn

e in

Em

ilia

-Ro

ma

gn

a)

OB

IET

TIV

O 2

PO

TE

NZ

IAR

E L

’INV

ES

TIM

EN

TO

SU

L C

AP

ITA

LE

UM

AN

O A

TT

RA

VE

RS

O L

’INN

AL

ZA

ME

NT

O D

EL

LE

CO

MP

ET

EN

ZE

AC

CO

MP

AG

NA

ND

O T

UT

TI I C

ITT

AD

INI V

ER

SO

I P

IÙ A

LT

I L

IVE

LL

I D

I

FO

RM

AZ

ION

E N

EL

LA

PR

OS

PE

TT

IVA

DE

LL’A

PP

RE

ND

IME

NT

O L

UN

GO

TU

TT

O L

’AR

CO

DE

LL

A V

ITA

, A

L F

INE

DI S

OS

TE

NE

RE

UN

O S

VIL

UP

PO

AD

EG

UA

TO

ED

UN

A D

UR

AT

UR

A

PR

OIE

ZIO

NE

IN

TE

RN

AZ

ION

AL

E D

EL

SIS

TE

MA

PR

OD

UT

TIV

O

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

In r

ela

zio

ne

ai

gra

nd

i ca

mb

iam

en

ti d

i p

ort

ata

in

tern

azio

nale

ve

rificatisi

a p

art

ire

dal

20

08

e c

he

sta

nn

o i

nte

ressa

nd

o s

ign

ific

ativa

me

nte

il

me

rcato

de

l la

vo

ro e

la

str

uttu

ra

pro

du

ttiv

a,

si

se

gn

ala

no

alc

uni

da

ti u

tili

pe

r fo

rnir

e q

ualc

he

in

dic

azio

ne s

ui

mu

tam

en

ti

in a

tto

e c

he s

tan

no

avve

ne

ndo

con

estr

em

a r

apid

ità

all’

inte

rno

della

re

gio

ne

.

Il

prim

o

da

to

rig

ua

rda

il

rico

rso

da

p

art

e

de

lle

imp

rese

alla

C

assa

In

teg

razio

ne

ord

inari

a: in

un

so

lo a

nno

(confr

on

to 2

00

8 s

u 2

00

7)

le o

re c

on

cesse

so

no

aum

en

tate

di

cir

ca

il 7

0%

co

ntr

o u

n v

alo

re d

el 5

2%

pe

r il

Ce

ntr

o-N

ord

e l’a

um

ento

ris

ulta

co

sta

nte

: il

co

nfr

on

to t

ra g

en

na

io 2

00

9 e

dic

em

bre

20

08

è a

nco

ra in

cre

scita

de

l 59

% (

Fo

nte

: S

ole

2

4 O

re 1

1 F

ebb

raio

200

9 s

u d

ati I

np

s s

u d

ati I

nps).

Me

ntr

e i d

ati s

u a

mm

ort

izza

tori s

ocia

li e a

ssu

nzio

ni e

vid

en

zia

no

un

qu

ad

ro c

ritico

, i d

ati

su

lla fo

rza

la

vo

ro a

l te

rzo

tr

ime

str

e 2

00

8 e

vid

en

zia

no

in

ve

ce

co

me

la

co

ng

iuntu

ra

imp

att

i an

cora

in m

od

o l

ieve

su

lla c

om

po

siz

ion

e d

elle

fo

rze

la

vo

ro,

co

nfe

rma

nd

o p

er

l’Em

ilia R

om

ag

na

u

na s

itu

azio

ne s

en

z’a

ltro

po

sitiv

a r

ispe

tto

alla

me

dia

na

zio

na

le e

co

mu

nita

ria

, a

nch

e in

rife

rim

en

to alle

d

iffe

ren

ze

di

gen

ere

e

cla

ssi

di

età

, no

nch

é

risp

ett

o a

lla p

opo

lazio

ne

im

mig

rata

.In

pa

rtic

ola

re m

odo

il ta

sso

di

occ

up

azio

ne

III

trim

estr

e 2

00

8 ,

si a

tte

sta

al 7

0,6

%,

al

di

so

pra

de

lla m

ed

ia n

azio

na

le e

co

mun

ita

ria

e p

rossim

o a

ll’o

bie

ttiv

o d

el

70

% f

issato

d

alla

S

EO

(S

tra

teg

ia

Eu

rop

ea

de

ll’O

ccu

pa

zio

ne

) pe

r il

20

10

. Il

tass

o

di

dis

occ

up

azio

ne

III

trim

estr

e 2

00

8 p

ari a

l 2

,7%

ris

ulta

di

gra

n l

un

ga i

nfe

riore

a q

ue

llo

na

zio

nale

ed

eu

rop

eo

. In

pa

rtic

ola

re,

il ta

sso

di d

iso

ccu

paz

ion

e fe

mm

inile

si è

rid

ott

o

fin

o

ad

a

rriv

are

a

d

un

fisio

log

ico

3

,6%

, in

ve

rte

nd

o

la

ten

de

nza

ri

sp

etto

a

gli

an

ni

pre

ced

en

ti in

cui si e

rano

re

gis

tra

te a

nco

ra n

ote

vo

li d

iffico

ltà r

isp

ett

o a

lle p

rosp

ettiv

e d

i in

se

rim

en

to la

vo

rativo

delle

don

ne

. P

ur

resta

nd

o a

nco

ra a

lto

il liv

ello

di d

iso

ccu

paz

ion

e n

ella

cla

sse

più

gio

van

e (1

5-2

4

an

ni)

ris

pe

tto

a q

uella

de

i 25e

nn

i e

più

, è

im

pre

ssio

nan

te l

a r

idu

zio

ne

dei

livelli

tra

il

19

95

e il 2

00

6,

si in

te

rmin

i to

tali

ch

e q

uello

solo

fe

mm

inile

(risp

ett

iva

me

nte

da

l 1

7%

al

10

,7%

e d

al 2

4,9

% a

ll’1

3,7

%),

va

lori

pari

a m

eno

della

me

tà d

elle

med

ie n

azio

na

li. N

el

20

06

in

re

gio

ne

si

rid

uce

an

ch

e i

l d

iva

rio

in

te

rmin

i di

dis

occup

azio

ne

deg

li str

an

ieri

Gli

eff

etti

delle

crisi

eco

nom

ica

in

tern

azio

na

le d

eg

li u

ltim

i m

esi

si

sta

nno

pro

pa

gan

do

an

che

su

i sis

tem

i e

co

nom

ici

pro

vin

cia

li e

d il m

erc

ato

de

l la

vo

ro.

Basti p

en

sa

re c

he

le

ore

di

Ca

ssa

In

teg

razio

ne

ord

ina

ria

con

cesse

in

un

so

lo a

nn

o (

co

nfr

on

to 2

00

8 s

u

20

07

) so

no

aum

enta

te d

i o

ltre

il 1

48

%.

Pe

r q

ua

nto

attie

ne

un

a d

isam

ina

de

i d

ati s

tru

ttu

rali

de

l m

erc

ato

de

l la

vo

ro,

si è

po

tuto

fa

re i

nve

ce r

ife

rim

en

to s

olo

a d

ati u

ffic

iali

che

, a

se

co

nda

de

lle f

onti,

son

o a

ggio

rnati

so

lo f

ino

al 2

007

. Il sis

tem

a te

rrito

ria

le b

olo

gn

ese

p

rese

nta

u

n ott

imo

p

osiz

ion

am

en

to n

el

co

nte

sto

re

gio

na

le s

ia p

er

qu

an

to r

igu

ard

a g

li asp

ett

i d

i tip

o e

co

nom

ico

che

per

il m

erc

ato

de

l la

vo

ro.

Ne

l 2

00

7 i

l ta

sso

di

occ

up

azio

ne

rag

giu

ng

e i

l 71

,5%

su

pera

nd

o i

l va

lore

obie

ttiv

o

pe

r il

201

0 f

issa

to d

alla

Str

ate

gia

di

Lis

bo

na

, a

nch

e p

er

il ta

sso

di

occ

up

azio

ne

fem

min

ile c

he

è p

ari a

l 6

5%

. N

el

20

07

il

tass

o d

i d

iso

ccu

paz

ion

e è

del

2,5

%,

qu

ello

di d

isoccup

azio

ne

fem

min

ile è

del 3

,1%

. (F

on

te: R

eg

ion

e E

mili

a-R

om

ag

na

, rile

va

zio

ni Is

tat)

La

p

opo

lazio

ne

p

rovin

cia

le

è

occup

ata

p

er

il 2,7

%

in

agri

co

ltu

ra,

pe

r il

26

,8%

n

ell'

ind

ustr

ia in

se

nso

str

etto

(in

pa

rtic

ola

re n

el se

tto

re m

eta

lme

cca

nic

o),

pe

r il

6,1

%

ne

lle c

ostr

uzio

ni e

pe

r il

64

,5%

ne

i se

rviz

i.

A f

ron

te d

i q

ue

sti a

sp

etti d

el tu

tto

positiv

i p

erm

an

go

no

situa

zio

ni di criticità

, co

llega

te

sp

esso a

fatt

ori d

i ca

ratt

ere

sovra

-re

gio

na

le, su

cui è

op

po

rtun

o inte

rve

nire

:

��

Se

gn

ali

di

so

ffe

ren

za

in

alc

une

fili

ere

tra

diz

ion

ali;

ne

ce

ssità

di

favo

rire

i p

roce

ssi

di in

no

va

zio

ne e

di d

ive

rsific

azio

ne

;

��

Ba

sso

tasso d

i a

ttiv

ità

delle

cla

ssi d

i la

vo

rato

ri p

iù m

atu

re

��

Ba

ssa

qua

lific

azio

ne

de

i d

iso

ccu

pati e

d ino

ccu

pati e

dei la

vora

tori

im

mig

rati

��

Cre

scen

te p

reca

rizza

zio

ne

de

l la

vo

ro

Page 10: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

8risp

ett

o a

gli

italia

ni, p

osiz

ion

and

osi m

olto

al di so

tto

de

l d

ato

me

dio

na

zio

na

le.

Il t

asso

di

occ

up

azio

ne

fem

min

ile,

del

61,9

% n

el II

I tr

imestr

e 2

00

8,

risu

lta

su

pe

rio

re

alla

m

ed

ia

na

zio

na

le

ed

e

uro

pe

a

e

rag

giu

ng

e

il ta

rget

sta

bili

to

pe

r il

201

0.

La

situa

zio

ne

de

lla r

eg

ion

e r

isu

lta

le

gge

rmen

te n

eg

ativa

ris

petto

alla

me

dia

eu

rop

ea

so

lo

in r

ela

zio

ne

al

tass

o d

i o

ccu

paz

ion

e d

ei l

avo

rato

ri d

ella

cla

sse

55-6

4 an

ni

(38%

-

da

to 2

006

)ch

e,

co

mu

nqu

e,

si a

tte

sta

su

liv

elli

su

pe

rio

ri a

lla m

ed

ia n

azio

na

le e

anch

e a

q

ue

lli

del

No

rd

Est.

S

otto

il

pro

filo

q

ualit

ativo

, em

erg

e

inve

ce

u

na

situ

azio

ne

d

el

me

rca

to d

el

lavo

ro c

on

fort

an

te r

isp

etto

ai

dati n

azio

nali

ma

me

no p

ositiv

a r

isp

etto

alla

m

ed

ia e

uro

pe

a.

In

qu

esto

se

nso

pe

r tu

tti

gli

ind

ica

tori

(t

asso

di

sco

lari

zzaz

ion

e su

per

iore

; liv

ello

di

istr

uzi

on

e d

ella

po

po

lazi

on

e ad

ult

a; a

bb

and

on

o s

cola

stic

o),

la s

itua

zio

ne

reg

ion

ale

in

re

lazio

ne

a q

ue

lla m

ed

ia d

ell’

UE

è n

eg

ativa

, so

pra

ttu

tto

pe

r q

ua

nto

con

ce

rne

il

live

llo d

i is

tru

zio

ne

de

lla p

opo

lazio

ne

adu

lta

e l

a p

art

ecip

azio

ne

in

età

a

du

lta

a

d a

ttiv

ità

di

form

azio

ne

p

erm

an

en

te,

ind

ica

tori p

er

i q

uali

la situ

azio

ne

reg

iona

le è

pe

ggio

re a

nche

ris

pett

o a

que

lla d

el

No

rd E

st

e a

qu

ella

de

ll’Ita

lia.

Su

l fr

on

te d

ella

par

teci

paz

ion

e ad

att

ivit

à fo

rmat

ive,

la

quo

ta d

i a

du

lti

ch

e f

requ

en

tano

un

co

rso

di

stu

dio

o

di

form

azio

ne

p

rofe

ssio

nale

si

è a

tte

sta

ta n

el

20

07

a

l 6

,5%

, su

pe

rio

re a

lla m

ed

ia n

azio

na

le m

a a

nco

ra l

on

tana

da

ll’ob

iett

ivo

eu

rope

o d

el

10

% (

al

20

10

). T

ra g

li o

ccu

pa

ti,

cir

ca

il

6,5

% h

a p

art

ecip

ato

ne

l 2

007

ad

att

ività

fo

rma

tive

e d

i is

tru

zio

ne

, m

entr

e t

ra i n

on

occu

pati c

irca

il 6

,4%

.

(Fo

nti:

PO

F

SE

; R

app

ort

o

su

ll’e

co

no

mia

d

el

lavo

ro

reg

ion

ale

2

00

6,

Fla

sh

sul

me

rca

to d

el la

vo

ro e

am

mo

rtiz

za

tori

so

cia

li in

Em

ilia

-Ro

ma

gn

a –

Ge

nn

aio

200

9 )

,.

��

Ma

gg

iore

diffico

ltà

, m

alg

rad

o l

a p

erf

orm

ance

positiv

a a

liv

ello

ag

gre

ga

to,

ne

lla

rice

rca

di

lavo

ro d

elle

do

nn

e;

se

tto

ri a

ba

ssa

pre

sen

za

fe

mm

inile

; d

ifficoltà

ne

lla

co

ncili

azio

ne

dei te

mp

i d

i la

vo

ro e

di cu

ra

(Fo

nte

: In

tesa fr

a la

R

eg

ione

E

mili

a-R

om

ag

na

e

la

P

rovin

cia

di

Bolo

gna

pe

r le

p

olit

ich

e p

er

il sis

tem

a fo

rma

tivo

e p

er

il la

vo

ro)

OB

IET

TIV

O 3

PR

OM

UO

VE

RE

LA

QU

AL

IFIC

AZ

ION

E IN

SE

NS

O IN

NO

VA

TIV

O E

LA

CO

MP

ET

ITIV

ITÀ

DE

L S

IST

EM

A P

RO

DU

TT

IVO

RE

GIO

NA

LE

DI F

ILIE

RE

O C

LU

ST

ER

S P

RO

DU

TT

IVI R

EG

ION

AL

I, A

L

FIN

E D

I M

OB

ILIT

AR

E M

AG

GIO

RI R

ISO

RS

E P

RIV

AT

E V

ER

SO

IL

RA

GG

IUN

GIM

EN

TO

DE

GL

I O

BIE

TT

IVI D

I L

ISB

ON

A

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

La

crisi eco

nom

ica

in

att

o s

ta m

an

ife

sta

ndo

i s

uo

i e

ffe

tti an

ch

e a

liv

ello

re

gio

nale

e

locale

, su

l sis

tem

a p

rod

uttiv

o e

d il

me

rca

to de

l la

vo

ro.

A q

ue

sto

p

rop

osito

, si

se

gna

lan

o a

lcun

i da

ti u

tili

pe

r fo

rnir

e q

ualc

he

ind

ica

zio

ne

sui m

uta

me

nti in

atto

.

Il p

rim

o d

ato

rig

ua

rda

il

PIL

: n

el

20

08

pe

r l’E

mili

a-R

om

ag

na

il

Pro

do

tto

Inte

rno

Lo

rdo

si è

att

esta

to s

u u

n +

0,1

% (

uno

de

i va

lori

più

bassi de

gli

ultim

i a

nn

i a

nch

e

se

è l’u

nic

a r

egio

ne

ita

lian

a c

he

fa s

eg

na

re u

n v

alo

re p

ositiv

o)

e l

e p

revis

ion

i, p

ur

se

da

pre

nd

ere

con

estr

em

a c

au

tela

, co

nfe

rman

o l

o s

tesso

va

lore

pe

r il

20

09

, fa

cen

do

em

erg

ere

un

qu

ad

ro d

i sosta

nzia

le s

tagn

azio

ne

per

l’Em

ilia

-Ro

mag

na

in

un

co

nte

sto

na

zio

na

le d

i fo

rte

re

cessio

ne

.

I d

ati c

on

giu

ntu

rali

sulla

crisi

eco

no

mic

a e

vid

en

zia

no

un

a s

itu

azio

ne

di

diffico

ltà

de

l te

ssu

to p

rodu

ttiv

o c

he

tie

ne

anco

ra g

razie

so

pra

ttu

tto

all’

exp

ort

.

In t

erm

ini d

i sa

ldo

tra

iscri

zio

ni e

ce

ssa

zio

ni n

el 2

008

l’E

mili

a-R

om

agn

a e

vid

en

zia

a

nco

ra un

da

to p

ositiv

o (+

0,2

1%

) che

pe

rò te

nde

via

via

a

d

imin

uir

e con

un

va

lore

ne

gativo

pe

r q

ua

nto

rig

ua

rda

il

diffe

ren

zia

le t

ra I

V e

III

tri

mestr

e 2

008

(-

0,1

8)

e c

he

ris

ch

ia d

i a

gg

rava

rsi

qu

est’an

no

(F

on

te:

so

le 2

4 o

re 4

Fe

bb

raio

2009

Gli

eff

etti

de

lle crisi

eco

nom

ica

in

tern

azio

na

le de

gli

ultim

i m

esi

si

sta

nn

o p

rop

aga

nd

o

an

che

sui

sis

tem

i p

rod

utt

ivi

pro

vin

cia

li. A

d e

sem

pio

in

un

an

no

(con

fro

nto

200

8 –

20

07

) i

falli

men

ti s

ono

aum

enta

ti d

el 23

0%

.

L’e

sa

me

de

lla

con

sis

ten

za

d

el

sist

ema

pro

du

ttiv

o,

le su

e s

pec

ializ

zazi

on

i e

il

suo

din

amis

mo

, co

nfe

rma

il

pro

ce

sso

di

de

ind

ustr

ializ

za

zio

ne

ch

e i

l te

rrito

rio

bo

log

nese

sta

viv

en

do

a v

an

tag

gio

di u

n irr

obu

stim

ento

de

l po

lo te

rzia

rio

e “

fun

zio

nale

” re

gio

na

le.

L

a p

rovin

cia

bo

log

nese

si co

lloca

in

te

rza

posiz

ion

e n

ella

gra

du

ato

ria

na

zio

nale

de

l re

dd

ito

pe

r sin

go

lo

ab

ita

nte

, co

n

oltre

2

9.5

00

e

uro

p

er

ab

ita

nte

; ri

spe

tto

a

ciò

, il

con

trib

uto

d

ell’

indu

str

ia

su

pe

ra

il 30

%

(24

,3%

p

er

l’in

dustr

ia

in

se

nso

str

ett

o

e

5,9

%

pe

r le

co

str

uzio

ni),

rim

ane

nd

o a

l d

i so

tto

de

lla m

ed

ia r

egio

na

le,

ma in

lin

ea

co

n il da

to n

azio

na

le,

il te

rzia

rio

ap

po

rta

il m

ag

gio

r co

ntr

ibu

to a

l va

lore

ag

giu

nto

pro

vin

cia

le,

con

un c

on

sis

ten

te

68

,3%

; in

pa

rtic

ola

re il

terz

iari

o a

van

zato

, co

n il

18%

d

i a

zie

nd

e att

ive

in

p

rovin

cia

,

rag

giu

ng

e u

n v

alo

re a

l d

i sop

ra d

ella

me

dia

na

zio

nale

e p

rim

eg

gia

(con

5 p

un

ti p

erc

en

tuali

al

di

sop

ra de

lla m

ed

ia italia

na

) n

el

se

tto

re d

ei

serv

izi

alle

im

pre

se.

Ne

l se

tto

re d

el

com

mer

cio

op

era

il 25

% d

elle

im

pre

se.

Page 11: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

9

su

da

ti M

ovim

pre

se

).

A c

on

ferm

a d

i ciò

, sem

bra

co

lloca

rsi

il d

ato

pre

occu

pa

nte

su

l fr

on

te d

ei

falli

men

ti

d’im

pre

sa

: in

un

a

nno

(c

on

fro

nto

2

00

8 –

2

00

7)

i fa

llim

enti so

no

a

um

en

tati d

el

10

6%

a liv

ello

re

gio

na

le,

co

n p

un

te d

i oltre

il 2

30

% n

elle

pro

vin

ce

di R

ave

nna

e d

i B

olo

gna

.

Le

va

ria

zio

ni p

erc

en

tuali

su

ba

se

an

nu

a (

200

8)

de

lle im

pre

se

ne

i d

ive

rsi sett

ori

di

att

ività

e

vid

en

zia

no

u

na

o

ttim

a

tenu

ta

pe

r il

se

tto

re

de

lla

pro

du

zio

ne

e

dis

trib

uzio

ne

di

ga

s e

d e

ne

rgia

ele

ttrica

, p

er

il se

tto

re s

an

ità

e s

erv

izi

so

cia

li, p

er

l’im

mob

ilia

re,

me

ntr

e l

e a

ttiv

ità

de

l m

anifa

ttu

rie

ro s

ubis

co

no

un

a f

lessio

ne

, co

co

me

tra

sp

ort

i ed

ag

ricoltu

ra.

I d

ati

rife

riti

ad

in

izio

2

009

su

o

rdin

i e

p

rod

uzio

ne

rim

arc

an

o

una

situ

azio

ne

ne

ga

tiva

: il

sa

ldo

tra

ris

po

ste

fa

vo

revo

li e

sfa

vo

revo

li ra

gg

iun

go

no p

un

te n

ega

tive

ma

i to

cca

te

(ris

pe

ttiv

am

en

te

-66

e

-6

1

a

ge

nn

aio

2

009

su

o

rdin

i to

tali

e

pro

du

zio

ne

(F

on

te: S

ole

24

ore

de

l 1

8 g

en

na

io 2

009

)

Re

sta

no

, co

me

d

etto

, se

gn

ali

an

co

ra in

co

rag

gia

nti su

l ve

rsa

nte

d

ell’

exp

ort

: n

ei

pri

mi

no

ve

mesi

de

l 20

08

l’E

mili

a-R

om

ag

na

se

gn

a a

nco

ra u

n +

6,5

% r

isp

etto

ai

pri

mi n

ove

mesi d

el 2

007

, co

n v

alo

ri p

ositiv

i p

er

tutt

e le p

rovin

ce

-sp

ecie

Ra

ve

nn

a,

Rim

ini

e P

iace

nza c

he

si

att

esta

no

su

va

lori

su

pe

rio

ri a

l 10%

e a

d e

cce

zio

ne

di

Fe

rra

ra c

he

se

gna

un

-7

,1%

. E

’ il

se

tto

re m

an

ifa

ttu

rie

ro a

ric

on

ferm

are

il

pro

prio

pri

mato

con

u

n va

lore

d

elle

e

sp

ort

azio

ni

di

oltre

35

,7 m

ilia

rdi, in

cre

scita

d

el

6,3

9%

. M

a l

’incre

men

to p

iù f

ort

e s

i ri

leva

pe

r le

att

ività

in

form

atich

e (

+38

,3%

), l

a

pe

sca

(+

21

,9%

) e

il se

tto

re a

gri

co

lo (

+13

,2%

).

Pe

r q

uan

to att

ien

e un

a dis

am

ina d

ei

da

ti str

utt

ura

li d

el

se

tto

re p

rod

utt

ivo

, si

è

po

tuto

fa

re i

nve

ce

rife

rim

ento

so

lo a

dati u

ffic

iali

ch

e,

a s

eco

nd

a d

elle

fon

ti,

so

no

ag

gio

rna

ti s

olo

al 20

06

o a

l 2

00

7.

Si

co

nfe

rma

co

me

l’E

mili

a-R

om

ag

na

sia

un

a d

elle

re

gio

ni

ita

lian

e a

più

ele

va

ta

co

mp

etitività

d’im

pre

sa

e

più

e

leva

ta

com

pe

titività

terr

ito

ria

le.

Lo

svilu

pp

o

pro

du

ttiv

o

è

dis

trib

uito

lu

ngo

tutt

o

l’asse

de

lla

Via

E

mili

a,

con

un

a

ma

gg

iore

co

nce

ntr

azio

ne

tutt

avia

in

co

rris

pon

den

za

de

i te

rrito

ri d

i R

egg

io E

mili

a,

Mo

de

na

e

Bo

log

na

. Il s

iste

ma

pro

du

ttiv

o è

art

icola

to i

n o

ltre

43

1 m

ila i

mp

rese,

dis

trib

uite

so

pra

ttu

tto

tra

pic

cole

e m

edie

im

pre

se e

po

che

gra

nd

i im

pre

se,

di

ecce

llen

za

a liv

ello

m

on

dia

le,

e ca

ratt

erizza

te d

a fo

rti

inte

gra

zio

ni

e in

terc

on

nessio

ni. La

din

amic

ità

del

sis

tem

a è

testim

onia

to d

al

tasso

di

cre

scita,

tra

i p

iù e

leva

ti n

el

pa

no

ram

a i

talia

no

(n

el

20

07

so

no

na

te 8

,1 n

uo

ve

im

pre

se

og

ni

10

0 g

ià e

sis

ten

ti.

La

d

ensi

imp

ren

dit

ori

ale

di

tutt

e

le

pro

vin

ce

è

su

pe

rio

re

al

da

to

me

dio

na

zio

nale

, co

n va

lori

e

cce

llen

ti a

R

imin

i, F

orl

ì-C

esen

a e R

eg

gio

E

mili

a.

I da

ti

rela

tivi a

ll’im

pre

nd

ito

ria f

em

min

ile in E

mili

a-R

om

ag

na a

pp

aio

no

po

sitiv

i: le

im

pre

se

att

ive

a

tito

lari

tà fe

mm

inile

ha

nn

o su

pe

rato

, a

fin

e 20

07

, le

87

mila

un

ità,

in

cre

scita

del 5

% r

isp

etto

al 2

003

. Il se

tto

re s

eco

nd

ario

con

tinu

a a

d a

ve

re u

n p

eso

m

ag

gio

re risp

etto

a

l liv

ello

na

zio

nale

: esso

ra

pp

rese

nta

il

35

,5%

de

l to

tale

in

te

rmin

i di

occu

pa

zio

ne

e p

oco

più

d

el

31%

in

te

rmin

i d

i im

pre

se a

ttiv

e,

qu

ota

sig

nific

ativa

me

nte

su

pe

rio

re a

qu

ella

ita

liana

. Il s

etto

re d

ei s

ervi

zi r

ap

pre

se

nta

in

ve

ce

il

52

,3%

de

lle i

mp

rese

Il

co

nfr

on

to

tra

i

gra

nd

i se

tto

ri

tra

diz

ion

ali

(com

me

rcio

, m

an

ifa

tturi

ero

, costr

uzio

ni

ed

ag

rico

ltura

) e

d i s

erv

izi a

lle im

pre

se

e a

lle p

ers

one

ve

de

an

co

ra u

na

pre

va

len

za

, sul to

tale

d

elle

im

pre

se

bo

logn

esi, d

ei

pri

mi

(65

,4%

) rispe

tto

ai

se

con

di

(34

,4%

), m

a i

n t

erm

ini

di

nu

me

ro d

i im

pre

se

reg

istr

ate

si e

vid

en

zia

la

dim

inu

zio

ne

, ne

i qu

att

ro s

ett

ori

tra

diz

ion

ali,

di

28

5 u

nità

ne

l 2

006

ris

pe

tto

all’

ann

o 2

00

5,

in c

on

tra

pp

osiz

ion

e a

lla c

rescita

pe

r il

macro

se

tto

re d

ei

se

rviz

i a

lle p

ers

one

e d

ei

se

rviz

i a

lle im

pre

se

, in

cu

i il

nu

me

ro s

i in

cre

me

nta

di

33

8 n

uo

ve

azie

nd

e.

Sig

nific

ativa

pre

se

nza

di

imp

rese

sci

ence

bas

ed c

on

ce

ntr

ate

nell’

are

a m

etr

op

olit

an

a d

i

Bo

log

na

; il

co

mp

art

o m

an

ifa

ttu

rie

ro è

il

se

ttore

p

rovin

cia

le co

n l’i

mpie

go

de

lla p

iù alta

tecno

logia

.

I p

rezzi d

elle

are

e a

d u

so p

rodu

ttiv

o e

te

rzia

rio s

on

o m

olto

alti (i p

iù e

leva

ti in r

egio

ne

) e la

dis

po

nib

ilità

di su

pe

rfic

i p

er

nuo

vi in

ve

stim

en

ti e

con

om

ici è

ne

lla m

edia

.

In

term

ini

di

inte

rnaz

ion

aliz

zazi

on

e de

l sis

tem

a

pro

dutt

ivo

, si

rile

va

u

na

le

ad

ers

hip

ind

iscu

ssa

in

te

ma

di

investim

en

ti e

ste

ri i

n en

tra

ta e

d i

n u

scita

, così

co

me u

n e

leva

to

nu

me

ro d

i im

pre

se

este

re p

art

ecip

ate

e d

i im

pre

se

a p

art

ecip

azio

ne

este

ra.

Il c

om

pa

rto

ma

nifa

tturi

ero

fa

re

gis

tra

re la

ma

ggio

re v

oca

zio

ne

all’

exp

ort

. I

da

ti r

ela

tivi all’

imp

ort

/exp

ort

e

vid

en

zia

no

ris

ulta

ti s

od

dis

face

nti t

ra i p

rim

i no

ve

me

si d

el 20

07

e i p

rim

i n

ove

de

l 2

00

8 s

i re

gis

tra

una

cre

scita

del

+2

,% d

ell’

exp

ort

a l

ive

llo p

rovin

cia

le p

er

un

va

lore

su

pe

rio

re a

i 8

mili

ard

i d

i eu

ro.

(Fo

nte

: e

lab

ora

zio

ne

<

<Il

So

le-2

4

Ore

C

en

tro

N

ord

>>

su

d

ati

Ista

t 1

4g

en2

009

).

Ad

ap

rile

20

06 le

azi

end

e ag

rico

le d

ella

pro

vin

cia

bo

log

nese

ris

ultan

o e

sse

re 1

1.9

62

co

n

un

a p

reva

len

za

di

imp

rese

ind

ivid

uali

o f

am

ilia

ri c

he o

ccupa

no

il

65,7

% d

ella

su

pe

rfic

ie

tota

le;

gli

occup

ati i

n a

gri

co

ltura

ne

ll’a

nn

o 2

00

5 s

ono

11

.000

, d

i cu

i 7

.000

in

dip

en

den

ti e

4

.00

0 d

ipe

nde

nti.

(Fo

nti:

Ag

gio

rna

me

nto

d

el

Qu

ad

ro co

no

scitiv

o de

l P

TR

; In

tesa

fr

a la

R

eg

ion

e E

mili

a-

Ro

ma

gn

a e

la

Pro

vin

cia

di B

olo

gn

a p

er

le p

olit

iche

pe

r il

sis

tem

a f

orm

ativo

e p

er

il la

vo

ro)

Page 12: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

10

att

ive

e

il

60

,6%

d

egli

occup

ati,

va

lori

le

gg

erm

ente

in

feri

ori

a

qu

ello

m

ed

io

na

zio

nale

; il

tasso

di cre

scita

de

lle i

mp

rese

del

ter

ziar

io a

van

zato

(com

pa

rto

più

rile

va

nte

: a

ltre

a

ttiv

ità

p

rofe

ssio

na

li e

im

pre

nd

ito

ria

li e

n

ell'

info

rma

tica

e

a

ttiv

ità

co

nne

sse

) tr

a il

200

0 ed

il

20

05

è

sta

to in

feri

ore

a

q

ue

llo re

gis

trato

a

liv

ello

ita

lian

o,

ma,

tra

le

re

gio

ni

del

No

rd,

infe

rio

re a

qu

ello

de

l so

lo V

ene

to c

on

un

incr

emen

to d

elle

azie

nd

e p

ari a

l 18

,5%

.

E’

da

ri

leva

re

inoltre

la

ca

pac

ità

della

re

gio

ne

d

i sv

ilup

po

d

ei

serv

izi

alle

im

pre

se c

he

al 2

006

è p

ari

al 1

9,1

% s

up

era

nd

o il da

to n

azio

na

le p

ari

al 1

8%

.

Il sis

tem

a p

rod

uttiv

o re

gio

nale

è

con

figu

rato

p

er

filie

re p

rod

utt

ive

alta

men

te

spec

ializ

zate

e

in

terd

ipe

nd

en

ti.

Le

p

rincip

ali

filie

re in

du

str

iali

regio

nali

son

o la

filie

ra m

oto

ristica;

que

lla a

gro

ind

ustr

iale

; d

elle

co

str

uzio

ni

e d

ell’

ab

ita

re;

il sis

tem

a

mo

da.

Ta

li filie

re

so

no

poi

alim

en

tate

, tr

asve

rsa

lme

nte

, d

alle

fa

bb

rica

zio

ni

me

cca

nic

he

, ve

ro

e

pro

prio

pu

nto

d

i fo

rza

de

l sis

tem

a

pro

du

ttiv

o

regio

nale

, ca

ratte

rizza

te d

a u

na

fort

e in

no

va

zio

ne

te

cn

olo

gic

a.

Ne

gli

ultim

i a

nn

i a

ll’in

tern

o d

el

sis

tem

a r

egio

nale

si sta

nno

affe

rma

nd

o n

uo

vi se

tto

ri a

d a

lto

co

nte

nu

to t

ecn

olo

gic

o

ed

inn

ova

tivo

qu

ali

que

llo d

elle

bio

tecn

olo

gie

e d

elle

nan

ote

cno

log

ie.

Se

rviz

i p

ub

blic

i, s

an

ità

, tu

rism

o e

co

mm

erc

io s

on

o i c

om

pa

rti a

ma

ggio

r in

cid

enza

d

i im

pre

se

fem

min

ili,

ma

ri

sp

ett

o

al

20

03

so

no

so

pra

ttu

tto

i se

tto

ri

de

lle

cost

ruzi

on

i, de

i tr

asp

ort

i e

de

lle a

ttiv

ità

imm

ob

iliar

i, in

form

atic

a e

ric

erca

a

far

reg

istr

are

u

n

incre

me

nto

m

ag

gio

re;

si

osse

rva

no

seg

na

li d

i cre

scita

e

d

i m

ag

gio

re

pa

rte

cip

azio

ne

in

co

mp

art

i e

p

roce

ssi

inno

va

tivi

qu

ali

sp

in-o

ff

acca

dem

ici e

da

ric

erc

a.

L

’Em

ilia

-Ro

mag

na

con

ferm

a d

i e

sse

re n

el g

rup

po d

i te

sta

delle

re

gio

ni ita

liane

pe

r q

ua

nto

ri

gu

ard

a

“la

com

po

nen

te

di

man

ifat

turi

ero

ch

e u

sa

in

mo

do

p

inte

nso

la

te

cno

log

ia”:

seco

nd

o

po

sto

a

live

llo

na

zio

na

le

sia

p

er

qu

ota

di

occu

pa

ti (

11

,3%

su

l to

tale

de

lla f

orz

a la

vo

ro)

che

di im

pre

se a

ttiv

e (

3,2

% s

ul to

tale

d

i im

pre

se

attiv

e)

be

n a

l d

i sop

ra d

ei

va

lori

me

di

na

zio

na

li (7

,4%

e 2

,4%

). M

en

o

svilu

pp

ato

app

are

in

vece

il

sett

ore

dei

ser

vizi

ad

alt

a e

med

io-a

lta

tecn

olo

gia

,

an

che

se

in

pro

gre

ssiv

a c

rescita

: sia

in

te

rmin

i d

i occup

ati (

2,8

%)

ch

e d

i im

pre

se

att

ive

(1

,6%

), l

a r

egio

ne

si

ca

ratt

eri

zza

pe

r u

n l

ive

llo l

eg

ge

rme

nte

in

ferio

re a

nche

a

qu

ello

m

ed

io

na

zio

na

le

(3%

e

1

,8%

).

L’o

ccu

paz

ion

e m

anif

attu

rier

ara

pp

rese

nta

u

na

qu

ota

sig

nific

ativa

me

nte

sup

erio

re

sia

ri

spe

tto

a

ll’It

alia

sia

ri

sp

ett

o

alla

m

edia

eu

rop

ea

. L

a

cap

acità

tr

ain

an

te

de

l sis

tem

a

ind

ustr

iale

si

este

nd

e a

nch

e a

l re

sto

dell’

eco

no

mia

: a

ll’ag

rico

ltu

ra,

ai se

rviz

i, d

ato

il fo

rte

ind

ott

o

ne

i se

rviz

i alle

im

pre

se

e n

ei

se

rviz

i a

va

nza

ti p

er

la p

rod

uzio

ne

, n

ella

lo

gis

tica e

n

ei

trasp

ort

i, n

elle

attiv

ità

del

co

mm

erc

io a

ll’in

gro

sso

. A

ppa

ion

o n

ote

vo

li g

li sfo

rzi

de

lle im

pre

se

re

gio

na

li n

ell’

intr

od

uzio

ne

ed

im

ple

me

nta

zio

ne

sia

di in

no

vazi

on

i di

pro

do

tto

sia

di

pro

cess

o.

Oltre

il

35

% d

i lo

ro h

a i

ntr

apre

so

qu

esto

gen

ere

di

pe

rco

rsi, i

mp

eg

na

ndo

circa

il

2,6

% d

el

PIL

re

gio

nale

, un

a q

uo

ta s

upe

rio

re a

lla

me

dia

na

zio

na

le e

tra

le

più

alte

tra

le

re

gio

ni d

el N

ord

Ita

lia.

Il s

iste

ma

pro

du

ttiv

o

reg

iona

le è

ca

ratte

rizza

to d

a u

na

fo

rte

pro

pe

nsio

ne

all’

exp

ort

(seco

nda

re

gio

ne

in

Ita

lia p

er

va

lore

d

i e

spo

rta

zio

ne

) p

ari a

l 3

0%

; in

pa

rtic

ola

re,

si

evid

en

zia

u

na

cap

acit

à d

ella

reg

ion

e d

i es

po

rtar

e p

rod

ott

i a

ele

va

ta o

cre

sce

nte

pro

du

ttiv

ità

,

Page 13: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

11

ch

e è

in

costa

nte

aum

en

to n

eg

li ultim

i a

nn

i, è

le

gge

rmen

te s

up

erio

re a

l liv

ello

m

ed

io d

el N

ord

-Est, m

a a

nco

ra lon

tana

dalle

prim

e r

eg

ion

i ita

lian

e.

Ino

ltre

, il

tasso

de

lle e

spo

rtaz

ion

i te

cno

log

ich

e sul

tota

le d

elle

esp

ort

azio

ni

al

200

4,

è p

ari a

l

60

%,

pesan

do

su

lla c

om

pon

en

te m

ed

ium

-hig

h t

ech

(51

,7%

) e

hig

h t

ech

(5,7

%).

In

fine

im

po

rta

nti r

isu

lta

ti s

i re

gis

tra

no

in

te

rmin

i di

inve

stim

enti

est

eri

in u

scit

a,

co

n u

na

dis

cre

ta p

rese

nza

di im

pre

se

em

ilia

no

-ro

mag

nole

in a

lcu

ni se

tto

ri a

d a

lta

sp

ecia

lizza

zio

ne

in

du

str

iale

. E

sig

ui

invece

i

dati

su

gli

inve

stim

enti

es

teri

in

en

trat

a. L

’Em

ilia

-Rom

agn

a s

co

nta

anco

ra u

n r

ita

rdo

in

questo

sen

so

e s

i co

lloca

be

n lo

nta

no

ris

pe

tto

ai da

ti I

DE

de

lla L

om

bard

ia e

Pie

mon

te).

(F

on

ti:

Da

ti I

sta

t 20

07

, P

O F

ES

R;

Qu

ad

ern

i d

i sta

tistica

– L

e d

on

ne

in

Em

ilia

-R

om

ag

na

; S

ole

24

ore

; R

ap

po

rto

20

08

su

ll’e

co

no

mia

re

gio

nale

).

OB

IET

TIV

O 4

PR

OM

UO

VE

RE

UN

A M

AG

GIO

RE

SO

ST

EN

IBIL

ITÀ

EN

ER

GE

TIC

A E

D A

MB

IEN

TA

LE

DE

L S

IST

EM

A P

RO

DU

TT

IVO

E D

EI S

ER

VIZ

I

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

Il s

iste

ma

re

gio

nale

è c

ara

tte

rizza

to d

a t

assi an

co

ra e

leva

ti d

i svilu

pp

o d

ei co

nsu

mi

ener

get

ici

a cu

i co

ntr

ibuis

con

o in

m

an

iera

rile

van

te i

co

nsu

mi

fin

ali

de

l se

tto

re

ind

ust

rial

e e

de

i tr

asp

ort

i, d

estina

ti s

eco

ndo

le s

tim

e a

cre

sce

re u

lte

rio

rme

nte

en

tro

il 2

01

5.

L

a

pro

du

zio

ne

di

ener

gia

p

rim

aria

re

gio

na

le

off

re

al

co

nsu

mo

in

tern

o

lord

o

reg

iona

le u

n g

rad

o d

i cop

ert

ura

dell’

ord

ine

de

l 3

0%

, e

d è

costitu

ita p

er

oltre

il

90

%

da

ga

s n

atu

rale

. L

a c

lasse d

elle

fo

nti r

inn

ova

bili

ga

ran

tisce

un a

ppo

rto c

he

co

pre

l’8

% d

ella

pro

du

zio

ne

prim

aria,

co

n n

etta

pre

va

len

za d

ella

co

mp

on

en

te id

roe

lett

rica

, se

guita

da

lle b

iom

asse

, d

all’

eolic

o e

da

lla g

eo

term

ia.

L’in

cid

enza

d

ei

con

sum

i en

erg

etic

i re

gio

na

li su

i co

nsu

mi

na

zio

na

li fin

ali

è

de

ll’o

rdin

e

de

l 10

,4%

(s

eco

nd

a

do

po

la

L

om

ba

rdia

).

Ai

co

nsu

mi

fin

ali

reg

ion

ali

co

nco

rro

no

i d

ive

rsi

se

tto

ri t

ra i

qu

ali

qu

ello

civ

ile p

er

il 34

,5%

, l’i

nd

ust

ria

per

il

33,1

%,

i tr

aspo

rti p

er

il 30

%.

P

er

qu

el

che

ri

gu

ard

a l’i

nd

ust

ria

man

ifat

turi

era

i con

sum

i e

ne

rge

tici

ann

ui

pe

r

un

ità d

i la

vo

ro so

no sup

erio

ri a

l d

ato

m

ed

io d

ell’

Ita

lia d

el

No

rd e

re

gis

tran

o u

na

cre

scita

pa

ri a

l 2

,2%

an

nu

o n

eg

li u

ltim

i 1

0 a

nn

i, m

entr

e i

con

sum

i ele

ttrici

pe

r un

ità

di la

vo

ro r

isu

lta

no

in

ferio

ri a

l da

to m

ed

io d

ell’

Italia

de

l N

ord

e r

eg

istr

an

o u

na

cre

scita

pa

ri a

l 2

,5%

an

nu

o.

L

a q

uo

ta d

i en

erg

ia p

rod

otta

da

fo

nti

rin

no

vab

ili i

n E

mili

a-R

om

ag

na

– c

alc

ola

ta i

n

GW

h -

è s

tata

ne

l 20

05

pa

ri a

cir

ca

il 6

,7%

de

l to

tale

di en

erg

ia p

rodo

tta,

al d

i so

tto

de

lla m

ed

ia n

azio

na

le.

In c

rescita c

osta

nte

la

diffu

sio

ne

de

gli

str

um

en

ti v

olo

nta

ri d

i ce

rtif

icaz

ion

e si

a d

i p

roce

sso

ch

e d

i p

rod

ott

o (

ce

rtific

azio

ni

EM

AS

, IS

O 1

40

01

, E

cola

bel, e

cc.)

ch

e

po

ne

l’E

mili

a-R

om

ag

na

all’

avan

gu

ard

ia a

liv

ello

na

zio

na

le.

Cer

tifi

cazi

on

i E

MA

S:

la

reg

ione

si

collo

ca

, co

n 1

44

org

an

izza

zio

ni

reg

istr

ate

(p

ari

al 2

2%

delle

ce

rtific

azio

ni

na

zio

nali)

, al

prim

o p

osto

a l

ive

llo n

azio

nale

, co

nce

ntr

ate

prin

cip

alm

en

te n

el se

tto

re

Tra

il

20

00

ed

il

20

04

i c

on

sum

i en

erg

etic

i in

pro

vin

cia

di B

olo

gna

so

no

au

men

tati d

el

7,1

%:

so

no

ri

ma

sti

costa

nti

i se

tto

ri

de

i tr

asp

ort

i e

de

ll’in

du

str

ia,

so

no

a

um

en

tati

i co

nsu

mi re

lativi a

lle a

bita

zio

ni e

d a

l te

rzia

rio

(+

14

,7%

), c

he

co

ntinu

an

o a

d incid

ere

co

n il

50

,1%

sui co

nsu

mi com

ple

ssiv

i.

Ne

l 2

00

5 l

a p

rod

uzio

ne

di

ene

rgia

ele

ttrica

da

fo

nti

rin

no

vab

ili è

sta

ta i

l 2

0%

in p

risp

ett

o a

l 2

00

0,

que

sto

in

cre

me

nto

è

sta

to d

ete

rmin

ato

d

alla

p

rod

uzio

ne

d

i b

iog

as

(+2

04

%).

La

p

rovin

cia

di

Bo

log

na

eccelle

in

te

rmin

i d

i ce

rtific

azio

ni

vo

lon

tari

e

in

ca

mpo

a

mb

ien

tale

: n

el

20

07

, 22

3 ce

rtific

ati IS

O 1

4001

p

ari a

l 22

% d

el

tota

le re

gio

na

le,

21

org

an

izza

zio

ni re

gis

tra

te E

MA

S.

(Fo

nte

: L

a d

iffu

sio

ne

de

gli

str

um

en

ti v

olo

nta

ri p

er

la g

estion

e d

ella

soste

nib

ilità

in

em

ilia

-R

om

gn

a_

200

7)

La

Pro

vin

cia

di

Bolo

gn

a s

ta p

ort

and

o a

va

nti u

n p

rog

etto

, fr

a l

e p

rim

e s

pe

rim

en

tazio

ni

att

ive

in

Ita

lia e

un

a fr

a le

più

a

va

nza

te,

rela

tiva

men

te alla

q

ua

lific

azio

ne

d

ei

pro

pri

insed

iam

enti i

nd

ustr

iali

fin

aliz

za

to a

lla r

ea

lizza

zio

ne

di

Are

e p

rod

uttiv

e e

co

log

ica

me

nte

a

ttre

zza

te

(Ap

ea

).

Nell’

am

bito

d

ell’

Asse

3

d

el

PO

R-F

ES

R

(ch

e

pre

ve

de

m

isu

re

fin

aliz

za

te a

lla q

ualif

ica

zio

ne

en

erg

etico

-am

bie

nta

le d

egli

inse

dia

men

ti i

nd

ustr

iali)

so

no

sta

ti c

an

did

ati a

i fin

an

zia

me

nti 5

pro

ge

tti d

el te

rrito

rio.

Si se

gn

ala

il P

rog

etto

Dis

tre

tto E

ne

rgia

So

ste

nib

ile A

ppe

nn

ino

Bo

log

nese

nell’

am

bito

de

l q

ua

le

è

sta

to

attiv

ato

lo

spo

rte

llo

en

erg

ia;

si

tra

tta

di

un

a

iniz

iativa

o

rga

niz

za

ta

e

fin

an

zia

ta d

a e

nti p

ubb

lici e

dalla

Fon

da

zio

ne

CA

RIS

BO

ne

ll’a

mb

ito

dell’

Acco

rdo

-qu

ad

ro

pe

r l’i

ntr

od

uzio

ne

e la

sp

erim

en

tazio

ne d

i e

ne

rgie

rin

no

va

bili

ne

lla m

onta

gna

bo

log

nese.

Page 14: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

12

ag

roa

lime

nta

re.

Al te

rzo

posto

na

zio

na

le p

er

la d

iffu

sio

ne

di ce

rtific

azio

ni am

bie

nta

li IS

O 1

4001

.

Sig

nific

ativa

è p

oi

la p

rese

nza

di

inse

dia

me

nti p

rod

uttiv

i di

rilie

vo

so

vra

com

una

le:

son

o

cir

ca

60

g

li am

biti

in ch

e,

in

futu

ro,

po

tre

bb

ero

esse

re

inte

ressa

ti

da

u

n

pe

rco

rso

di qu

alif

ica

zio

ne

ve

rso

con

diz

ion

i di A

ree E

colo

gic

am

en

te A

ttre

zza

te.

(Fo

nti:

PO

FE

SR

, P

ER

, L

a d

iffu

sio

ne

de

gli

str

um

en

ti v

olo

nta

ri p

er

la g

estion

e d

ella

so

ste

nib

ilità

in

Em

ilia

-Ro

mg

na_

20

07

).

La

sua

attiv

ità

è r

ivo

lta

ai C

om

un

i de

ll’A

pp

en

nin

o B

olo

gne

se.

Lo

spo

rtello

en

erg

ia è

un

a

de

lle a

ttiv

ità

pro

mo

sse

pe

r la

tra

sfo

rma

zio

ne

de

ll’A

ppe

nnin

o B

olo

gn

ese

in

un

dis

tret

to

per

l’en

erg

ia s

ost

enib

ile.

Lo

sp

ort

ello

en

erg

ia e

le

altr

e in

izia

tive

de

ll’A

cco

rdo

-qua

dro

pe

r l’i

ntr

odu

zio

ne e

la

sp

erim

en

tazio

ne

di

ene

rgie

rin

no

va

bili

nella

mo

nta

gn

a b

olo

gn

ese

so

no

org

an

izza

ti d

a

CIS

A

Ce

ntr

o

inno

va

zio

ne

so

ste

nib

ilità

a

mbie

nta

le,

socie

a

ma

ggio

ran

za

d

ella

P

rovin

cia

di

Bo

log

na

na

ta n

el

20

05

pe

r g

estire

pro

ge

tti

di

svilu

pp

o l

oca

le b

asa

ti s

ullo

svilu

pp

o so

ste

nib

ile�

OB

IET

TIV

O 5

RA

FF

OR

ZA

RE

LA

RE

TE

IN

FR

AS

TR

UT

TU

RA

LE

PE

R U

NA

MO

BIL

ITÀ

SO

ST

EN

IBIL

E IN

GR

AD

O D

I A

SS

ICU

RA

RE

AI C

ITT

AD

INI E

AL

LE

IM

PR

ES

E L

A M

IGL

IOR

E

AC

CE

SS

IBIL

ITÀ

AL

TE

RR

ITO

RIO

RE

GIO

NA

LE

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

L’E

mili

a-R

om

ag

na

co

n

un

a

do

tazi

on

e in

fras

tru

ttu

rale

a

l d

i so

pra

d

ella

m

edia

na

zio

nale

e l

eg

ge

rme

nte

su

pe

rio

re a

qu

ella

de

l N

ord

-Est, è

sic

ura

men

te u

na

re

gio

ne

po

nte

, a

l ce

ntr

o d

elle

vie

di

co

mu

nic

azio

ne

ch

e c

olle

gan

o i

l ce

ntr

o E

uro

pa

con

il

su

d

d’Ita

lia e

d i P

aesi d

ell’

are

a a

dria

tica

e m

ed

ite

rra

nea

. Il s

iste

ma

viar

io c

on

un

fitto

re

tico

lo d

i str

ad

e r

ag

giu

ng

e u

n t

ota

le d

i 10

.792

Km

d

i

str

ade

; in

p

art

icola

re

i te

rrito

ri

di

Pia

ce

nza

, F

orl

ì-C

ese

na

, P

arm

a

e

Bolo

gn

a

si

co

lloca

no

al di so

pra

de

lla m

ed

ia r

eg

ion

ale

. L

a d

ota

zio

ne

ferr

ovi

aria

re

gis

tra

1.3

50

Km

di

este

nsio

ne

, 2

44

sta

zio

ni

ferr

ovia

rie

e

23

0.0

00

tre

ni

an

nui; s

olo

la

pro

vin

cia

di

Bo

logn

a e

vid

en

zia

un

’ottim

a d

ota

zio

ne

che

la

po

siz

ion

a a

l di so

pra

de

lla m

ed

ia n

azio

nale

.

Co

n b

en

4 a

ero

po

rti, u

n b

acin

o d

i u

ten

za

stim

ato

in

alm

en

o 1

0 m

ilion

i d

i pe

rson

e,

45

.536

vo

li in

tern

azio

na

li e

4

.51

5.8

62

via

gg

iato

ri

an

nu

i,

il te

rrito

rio

re

gio

na

le

può

co

nta

re

su

u

n

bu

on

liv

ello

d

i in

fras

tru

ttu

razi

on

e ae

rop

ort

ual

e.

In

pa

rtic

ola

re,

l’ae

rop

ort

o

bolo

gn

ese

p

co

nta

re

su

ele

va

ti

vo

lum

i d

i p

asse

gg

eri

in

co

ntin

ua

cre

scita

, qu

ello

di

Rim

ini

si

è s

pecia

lizza

to s

op

ratt

utto

nel

tra

ffic

o t

uri

stico

, qu

ello

di

Fo

rlì-

Cese

na

è d

ive

nta

to b

ase o

pe

rativa

de

lla c

om

pa

gn

ia a

ere

a l

ow

co

st

eu

rop

ea

più

im

po

rta

nte

e P

arm

a, l’u

ltim

o n

ato

, ha

un n

um

ero

di vo

li in

cre

scita

.

Tra

le

in

fras

tru

ttu

re

po

rtu

ali

reg

ion

ali,

il

port

o

di

Ra

ven

na

è

il

princip

ale

p

ort

o

reg

iona

le e

d u

no

de

i m

agg

iori a

liv

ello

na

zio

nale

. P

er

qua

nto

co

nce

rne

l’acc

essi

bili

stra

dal

e e

ferr

ovi

aria

, l’E

mili

a-R

om

ag

na

si

co

lloca

in u

na

po

siz

ion

e m

ed

io-a

lta,

om

oge

ne

a r

isp

etto

all’

inte

ra P

ianu

ra P

ad

ana

. T

ra

le

no

ve

p

rovin

ce

sp

icca

in

p

art

ico

lare

q

uella

di

Pia

cen

za

, co

n

il p

ote

nzia

le

di

acce

ssib

ilità

su

gom

ma

più

alto

in

re

gio

ne

e a

nch

e a

liv

ello

na

zio

na

le.

Pe

r q

ua

nto

ri

gu

ard

a

inve

ce

l’acc

essi

bili

mu

ltim

od

ale,

il

terr

ito

rio

em

ilia

no-

rom

agn

olo

si

collo

ca

in

un

a c

on

diz

ion

e d

i re

lativa

pe

rife

ricità

ris

pe

tto

all’

are

a c

en

tra

le

eu

rop

ea

; la

pro

vin

cia

di B

olo

gn

a s

i co

lloca

le

gge

rme

nte

al d

i so

pra

de

lle a

ltre

pro

vin

ce

, se

guita

da

Pia

cen

za

, M

od

en

a, F

err

ara

e d

a t

utte

le a

ltre

. L

a r

eg

ion

e è

do

tata

di

un

effic

ien

te s

iste

ma

log

isti

co p

er

la m

ovim

en

tazio

ne

de

lle

La

pro

vin

cia

di B

olo

gn

a e

cce

lle in

tu

tte

le

ca

teg

orie

ris

pe

tto

alla

me

dia

na

zio

na

le, se

si

ecce

ttu

an

o

le

do

tazio

ni

ae

rop

ort

ua

li e

po

rtu

ali,

fa

ce

ndo

se

gn

are

u

n

ind

ice

di

do

tazi

on

e in

fras

tru

ttu

rale

mo

lto

ele

va

to con

u

n co

nsis

ten

te su

rplu

s rispe

tto a

lla

me

dia

n

azio

na

le

ed

un

a

posiz

ione

d

i e

cce

llen

za

a

liv

ello

re

gio

na

le.

Il

live

llo

di

infr

astr

utt

razio

ne c

om

ple

ssiv

a è

cre

sciu

to in

mo

do

co

nsis

ten

te n

egli

ultim

i a

nn

i.

Pa

rtic

ola

rme

nte

rile

va

nte

ap

pa

re l

a d

ota

zio

ne

stra

dal

e (in

co

ntin

ua

esp

ansio

ne

)e

qu

ella

fe

rro

viar

ia

(8

linee

ch

e

ha

nn

o

assis

tito

a

d

una

cre

scita

esp

one

nzia

le,

su

ccessiv

am

en

te a

ll’in

trod

uzio

ne

dei

tren

i E

uro

sta

r) c

he

la

co

lloca

al

3°p

osto

fra

tu

tte

le

p

rovin

ce

ita

lian

e

e

le

att

rib

uis

ce

un

a

posiz

ion

e

di

lead

ers

hip

n

el

co

nte

sto

p

ristr

etto

no

n s

olo

delle

pro

vin

ce

em

ilia

no

-ro

ma

gn

ole

ma a

nch

e d

i tu

tte l

e p

rovin

ce d

el

no

rd-e

st.

L

a

po

siz

ion

e

alta

men

te

str

ate

gic

a

occu

pata

d

a

Bolo

gna

h

a

fatto

em

erg

ere

la

n

ecessità

di in

terv

enir

e c

on

div

ers

e o

pe

re a

po

ten

zia

me

nto

di q

ue

sto

nod

o:

-p

ote

nzia

men

to

de

l tr

atto

Bo

log

na

-Fir

en

ze

de

ll’A

uto

str

ad

a

A1

m

ed

ian

te

l’alla

rga

men

to

a

tre

co

rsie

e

la

co

str

uzio

ne

di

un

tr

accia

to

alte

rna

tivo

d

estin

ato

p

reva

len

tem

en

te a

l tr

aff

ico

di m

erc

i a

ttra

ve

rso

un

a g

alle

ria

di va

lico

; -

rea

lizza

zio

ne

di

un

a n

uo

va lin

ea

fe

rro

via

ria

a

d A

lta

V

elo

cità

su

lla tr

att

a M

ilan

o-

Bo

log

na

-Fire

nze

.

La

do

tazi

on

e ae

rop

ort

ual

e è

in

costa

nte

cre

scita

(6

° a

ero

port

o a

liv

ello

na

zio

nale

pe

r

nu

me

ro d

i p

asse

gg

eri -

in c

osta

nte

au

me

nto

-, m

a 4

° p

er

vo

li in

tern

azio

nali

e 3

° pe

r vo

li in

terc

on

tin

en

tali)

In

mate

ria

di lo

gis

tica

si re

gis

tra

no

de

lle s

od

dis

face

nti p

erf

orm

ance

. In

te

rmin

i d

i ac

cess

ibili

tà,

Bo

log

na

occup

a

un

p

osiz

ion

am

en

to

di

gra

n

rilie

vo

,

rag

giu

ng

en

do

un

liv

ello

sup

erio

re a

lla m

edia

na

zio

nale

(F

on

ti:

La

do

tazi

on

e

infr

astr

uttu

rale

de

lle

Pro

vin

ce

de

ll’E

mili

a

Ro

ma

gna

_

Un

ionca

me

re;

Agg

iorn

am

en

to d

el Q

uad

ro c

on

oscitiv

o d

el P

TR

).

Page 15: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

13

me

rci,

co

mp

osto

da

17

in

terp

ort

i e

scali

inte

rmo

da

li situ

ati

ne

lle

princip

ali

città

ca

polu

og

o e

co

lleg

ati a

l p

ort

o d

i R

ave

nn

a;

in t

erm

ini

log

isti

ci,

Pia

ce

nza

è i

l te

rrito

rio

me

glio

po

siz

ion

ato

in

re

gio

ne

, m

entr

e t

utt

e l

e a

ltre

pro

vin

ce s

i co

lloca

no i

n l

ine

a c

on i

va

lori

me

di d

elle

pro

vin

ce

ita

lian

e.

In t

erm

ini d

i m

erci

tra

spo

rtat

e su

lla r

ete

stra

dal

e e

su q

uel

la f

erro

viar

ia,

la r

eg

ion

e

pre

sen

ta v

alo

ri a

l di so

pra

de

lla m

ed

ia ita

liana

ma

an

che

un d

eficit p

er

qu

an

to r

igu

ard

a

la m

ovim

en

tazio

ne

port

uale

e a

ero

po

rtu

ale

. S

ul

tota

le d

elle

me

rci

tra

spo

rta

te c

irca i

l 2

,2%

via

gg

ia su

fe

rro

, q

ua

si

il 9

6%

su

str

ada

e p

oco m

en

o d

el

2%

su acq

ua

. In

g

en

era

le,

tra

le

pro

vin

ce

, P

iace

nza

è q

ue

lla c

on

la

ma

gg

iore

mo

vim

en

tazio

ne

su

lla

rete

str

ada

le

(t/k

m),

è

in

fatti

al

di

so

pra

d

el

va

lore

m

edio

na

zio

nale

e

regio

na

le

assie

me

ad

altre

tre

pro

vin

ce –

Pa

rma

, F

orl

ì-C

ese

na

e B

olo

gn

a.

L’E

mili

a-R

om

ag

na

pe

r in

tensità

del

tra

ffic

o m

erc

i su

fe

rro

via

si

posiz

ion

a d

op

o l

a L

igu

ria

e l

a L

om

ba

rdia

, ra

cco

glie

ndo

circa

il 14

% d

el tr

aff

ico

na

zio

na

le.

Anch

e p

er

la m

ovim

enta

zio

ne

su

fe

rro,

la p

rovin

cia

di

Pia

ce

nza

su

pera

di

gra

n l

un

ga

qu

ella

de

lle a

ltre

pro

vin

ce

, se

guita

da

F

err

ara

, a

nch

’essa

co

n u

n v

alo

re p

ro-c

apite

di m

erc

i m

ovim

en

tate

sig

nific

ativo

. In

re

gio

ne

l’u

tiliz

zo

d

ei

mez

zi p

ub

blic

i d

i tr

asp

ort

o è

a

l d

i so

tto

d

el

live

llo m

ed

io

ita

lian

o e

an

che

a q

ue

llo d

elle

re

gio

ni

de

l N

ord

-Est: n

el

2006

, solo

po

co

più

del

13%

d

elle

pe

rso

ne

ch

e s

i so

no

sp

osta

te p

er

mo

tivi

di

lavo

ro e

di stu

dio

han

no

usa

to m

ezzi

di

tra

sp

ort

o p

ubb

lico

, a

fro

nte

de

l 1

8,7

% a

liv

ello

na

zio

na

le e

de

l 1

5%

de

l N

ord

-Est.

(Fo

nti:

La

do

tazi

on

e

infr

astr

uttu

rale

d

elle

P

rovin

ce

d

ell’

Em

ilia

–R

om

agn

a;

Ag

gio

rna

me

nto

de

l Q

ua

dro

con

oscitiv

o d

el P

TR

; D

ati Ista

t 20

06

).

OB

IET

TIV

O 6

SO

ST

EN

ER

E I

L P

ER

CO

RS

O D

I IN

NO

VA

ZIO

NE

E Q

UA

LIF

ICA

ZIO

NE

DE

L W

EL

FA

RE

PE

R M

IGL

IOR

AR

E L

A Q

UA

LIT

À D

EL

LA

VIT

A D

EL

LE

PE

RS

ON

E

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

In t

erm

ini d

i co

esio

ne

soci

ale

il co

nfr

on

to d

ella

situa

zio

ne

re

gio

na

le c

on

le

altre

re

gio

ni e

co

n l

a m

ed

ia i

talia

na

ed

eu

rop

ea

co

nfe

rma

la

posiz

ion

e f

avo

revo

le d

ell’

Em

ilia

-Rom

ag

na

, a

nche

ris

pe

tto

ag

li o

bie

ttiv

i d

i L

isbo

na

. Il q

uad

ro d

em

og

rafico

em

ilia

no

-ro

mag

nolo

re

gis

tra

un

le

ggero

tre

nd

di

cre

scita

ne

ll’ultim

i 1

0 a

nn

i e

d è ca

ratt

erizza

to d

a u

n liv

ello

d

i im

mig

razi

on

e che

n

el

co

rso

d

el

20

05

h

a

rag

giu

nto

qu

ota

30

0m

ila,

più

de

l 7

% d

ella

po

po

lazio

ne

e d

a u

n t

asso

di

inve

cch

iam

ento

ch

e h

a r

ag

giu

nto

il 16

% (

tra

i p

iù a

lti d’E

uro

pa

).

La

reg

ion

e è

fort

emen

te a

ttra

ttiv

a so

tto

l’a

sp

etto

d

em

og

rafico

, o

ltre

du

e te

rzi

deg

li st

ran

ieri

mag

gio

ren

ni

ha

un

’occ

up

azio

ne

reg

ola

re;

una

qu

ota

im

po

rta

nte

di

citta

din

i str

anie

ri

è

occu

pa

ta

in

pro

pri

o

com

e

tito

lare

d

i im

pre

sa

; l'i

mm

igra

zio

ne

ten

de

a st

abili

zzar

si a

nch

e p

er

eff

etto

de

i ricon

giu

ngim

en

ti f

am

ilia

ri;

gli

str

an

ieri s

on

o c

once

ntr

ati

ne

lle p

rovin

ce

em

ilia

ne

da

Bolo

gn

a a

Pa

rma

in

cu

i risie

do

no

cir

ca

i d

ue

te

rzi de

gli

str

anie

ri

ed

i c

en

tri di accog

lien

za

so

no in

nu

me

ro m

ag

gio

re n

el b

olo

gn

ese.

L’E

mili

a-R

om

ag

na

è l

a r

eg

ione

ch

e h

a l

a p

iù a

lta

incid

en

za

di

rico

veri

da

altre

re

gio

ni,

an

che

g

razie

a

lla

qu

alit

à

de

lle

pre

sta

zio

ni

offe

rte

dalle

str

utt

ure

. L

a

co

mp

etitività

de

l sis

tem

a re

gio

na

le è

in

p

art

ico

lare

tr

ain

ata

d

a a

lcu

ne

str

uttu

re d

i m

ag

gio

re p

restig

io a

La

p

op

ola

zio

ne

resi

den

te in

p

rovin

cia

d

i B

olo

gn

a al

31 d

ice

mb

re 2

00

6 è di

95

4.6

82

unità

,re

gis

tran

do

un

a c

rescita

de

l 5

,9%

ris

pe

tto

al

20

00

: la

fascia

deg

li u

nd

er

15

ve

de

au

me

nta

re il su

o p

eso

sulla

pop

ola

zio

ne

to

tale

da

l 10

,7%

al 1

2,2

%

(in

te

rmin

i asso

luti d

i 2

0.2

74

un

ità

), f

rutt

o d

ella

co

mb

ina

zio

ne

de

lla r

ipre

sa

della

n

ata

lità

e d

ei

fen

om

eni

mig

rato

ri i

n e

ntr

ata

; la

fascia

ove

r 65

rim

an

e c

on

sis

ten

te,

pa

ri a

l 2

3,9

% d

el

tota

le d

ei

resid

en

ti,

co

n u

n a

um

ento

asso

luto

di

oltre

19

.000

un

ità.

La

pre

se

nza

sul

terr

ito

rio

di

citta

din

i st

ran

ieri

au

me

nta

ve

loce

me

nte

: a

lla f

ine

de

l

20

06

il 6

,9%

della

po

pola

zio

ne b

olo

gn

ese

è s

tra

nie

ro (

65

.831),

pre

va

lente

me

nte

di

citta

din

an

za

ma

rocchin

a (

18

,6%

), a

lba

nese

(8

,9%

) e

rum

ena (

8,1

%).

Fo

rte

la

pre

sen

za

di

cen

tri

ch

e o

ffro

no

acc

og

lien

za a

i b

amb

ini

insie

me

ai

loro

g

enit

ori

e

ce

ntr

i di in

co

ntr

o e

co

mu

nic

azio

ne

pe

r g

li a

du

lti; p

rop

rio

ne

lla p

rovin

cia

bo

logn

ese

c’è

la

m

agg

iore

d

iffu

sio

ne

d

i ta

li str

uttu

re (4

,1 ce

ntr

i o

gn

i 1

00

m

ila

ab

itan

ti.)

No

tevo

le la

pre

se

nza

di str

uttu

re d

i acco

glie

nza

pe

r a

nzia

ni, m

a s

op

rattu

tto

qu

elle

Page 16: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

14

Bo

log

na

, an

che

se

man

ife

sta

u

n

ca

ratte

re

ab

basta

nza

d

iffu

so.

L’a

ttiv

ità

d

i sp

erim

enta

zio

ne

clin

ica

svo

lta

dal

le s

tru

ttu

re r

egio

nal

i è

no

tevo

le (

ne

gli

ultim

i 5

ann

i

il P

olic

linic

o S

. O

rsola

-Ma

lpig

hi d

i B

olo

gn

a è

prim

o a

liv

ello

na

zio

na

le).

I

po

sti

lett

o

osp

edal

ieri

pub

blic

i e

p

riva

ti

so

no

cir

ca

20

mila

, i

posti

nelle

str

utt

ure

terr

ito

ria

li d

estin

ati a

d a

nzia

ni, d

isab

ili,

pe

rso

ne

co

n p

ato

log

ie o

dis

agio

psic

hic

o s

on

o o

ltre

2

7m

ila.

A liv

ello

te

rrito

riale

si rile

va

un

a c

ert

a o

mog

en

eità

tra

le

pro

vin

ce

, co

n l’e

vid

en

za

di

Bo

log

na

e P

arm

a c

he

han

no

un

a a

lta

do

tazio

ne

di p

osti le

tto

. D

all’

an

alis

i e

me

rge

che

i p

roce

ssi

di

cre

scita

econ

om

ica

e d

i co

ntr

asto

de

ll’es

clu

sio

ne

e

de

lla

pre

cari

zzaz

ion

e so

cia

le

ha

nn

o

anco

ra

bis

ogn

o

di

so

ste

gno

e

di

ind

iriz

zo

p

er

rag

giu

ng

ere

gli

ob

iettiv

i e

uro

pe

i.

(Fo

nte

: D

UP

e A

ggio

rna

me

nto

de

l Q

uad

ro c

ono

scitiv

o d

el P

TR

).

pe

r im

mig

rati (

Bo

log

na,

co

me p

reve

dib

ile, h

a il p

rim

ato

reg

ion

ale

).

Bo

log

na

è u

na

delle

pro

vin

ce

do

ve

la

pre

se

nza

di m

ed

ici o

sp

ed

alie

riè

ma

ggio

re in

rap

po

rto

ai p

osti le

tto

e d

ove

la

mig

razio

ne

dei p

azie

nti è

più

ba

ssa

.

Il

rap

po

rto

tr

a

i se

rviz

i p

er

le

tossic

od

ipe

nde

nze

(t

utti

i se

rviz

i co

mp

resa

la

ri

ab

ilita

zio

ne

) e

la

po

po

lazio

ne r

esid

en

te d

i età

co

mp

resa

tra

i 1

5 e

d i 4

4 a

nni p

one

Bo

log

na

se

mpre

in

ottim

i p

osiz

ion

am

en

ti.

(F

on

te: A

gg

iorn

am

ento

de

l Q

ua

dro

co

noscitiv

o d

el P

TR

).

OB

IET

TIV

O 7

S

VIL

UP

PA

RE

L’IN

FR

AS

TR

UT

TU

RA

AM

BIE

NT

AL

E D

I S

UP

PO

RT

O A

LL

A B

IOD

IVE

RS

ITÀ

, R

AF

FO

RZ

AR

E L

A P

RE

VE

NZ

ION

E E

GE

ST

ION

E D

EI R

ISC

HI N

AT

UR

AL

I E

LA

DIF

ES

A D

EL

SU

OL

OE

DE

LL

A C

OS

TA

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

Il

co

nte

sto

re

gio

nale

re

gis

tra

du

e

par

chi

na

zio

na

li e

1

3

reg

iona

li pe

r u

na

su

pe

rfic

ie

co

mp

lessiv

a p

ari a

circa

il

3,3

% d

el

terr

ito

rio

reg

ion

ale

, va

lore

mo

lto p

iù b

asso

di

qu

ello

n

azio

nale

(ch

e s

i a

ttesta

su

l 7%

).

(Fo

nte

: A

gg

iorn

am

ento

de

l Q

ua

dro

co

noscitiv

o d

el P

TR

).

L’E

mili

a-R

om

ag

na

non

re

gis

tra

po

siz

ion

i d

i e

ccelle

nza

ris

pe

tto

al

con

testo

na

zio

na

le i

n

term

ini

di

pre

sen

za

di

istitu

ti d

i tu

tela

na

tura

listica:

la p

rovin

cia

ch

e p

rim

eg

gia

è F

err

ara

co

n il 23

% d

i te

rrito

rio

de

dic

ato

ad

Are

e p

rote

tte

e R

ete

Nat

ura

200

0.

(Fo

nte

: R

ap

po

rto

su

lle c

riticità

am

bie

nta

li d

ell'

Em

ilia

-Ro

ma

gna

).L

a

pro

vin

cia

con

la

su

pe

rfic

ie

ma

gg

iore

di

suo

lo

mo

dif

icat

o

arti

fici

alm

ente

(z

on

e

urb

an

izza

te

di

tipo

re

sid

en

zia

le,

ind

ustr

iali,

co

mm

erc

iali

ed

in

fra

str

utt

ura

li,

estr

att

ive

, ca

ntie

ri,

dis

ca

rich

e e

te

rre

ni

art

efa

tti

e a

bb

an

do

na

ti,

zo

ne

ve

rdi

art

ific

iali

no

n a

grico

le)

è

Bo

log

na

e,

in t

erm

ini d

i in

cid

en

za

su

l to

tale

de

lla s

up

erf

icie

pro

vin

cia

le R

imin

i, s

eg

uita

da

R

eg

gio

-Em

ilia

e M

od

en

a.

(F

on

te: A

ge

nzi

a p

er

la p

rote

zio

ne

de

ll’a

mb

ien

te e

i s

erv

izi te

cn

ici)

L

e

po

rzio

ni

di

terr

ito

rio

e

mili

an

o-r

om

ag

nolo

co

n

ma

ggio

re

inci

den

zad

i fo

rest

e si

osse

rva

no

nella

pro

vin

cia

di P

arm

a, se

guita

da

qu

ella

di B

olo

gn

a (

in t

erm

ini di e

ste

nsio

ne

) e

da F

orlì-

Ce

se

na in t

erm

ini di in

cid

en

za

pe

rcen

tuale

de

lla s

up

erf

icie

bosca

ta s

ul re

sto

del

terr

ito

rio

. (F

on

te: D

UP

e A

ggio

rna

me

nto

de

l Q

uad

ro c

ono

scitiv

o d

el P

TR

).

Il s

iste

ma

te

rrito

riale

-am

bie

nta

le (

aria

, acq

ua

, su

olo

e b

iod

ive

rsità

) re

gio

na

le p

rese

nta

un

ele

va

to

gra

do

d

i fr

ag

ilità

e

vu

lne

rabili

de

riva

nte

d

alla

fo

rte

a

ntr

op

izza

zio

ne

e

d

allo

svilu

pp

o d

eg

li in

sed

iam

enti e

de

lle a

ttiv

ità

pro

du

ttiv

e,

in p

art

ico

lare

, u

n e

lem

en

to d

i criticità

p

er

il te

rrito

rio r

eg

ion

ale

è la

pre

se

nza

di este

si tr

att

i d

ei co

rsi d

’acq

ua

natu

rali

arg

inati.

La

va

luta

zio

ne

d

egli

ind

ica

tori

id

rog

eolo

gic

i fa

e

merg

ere

u

na

situ

azio

ne

d

i cri

ticità

ne

lla

pro

vin

cia

di

Pa

rma

(an

che

a c

au

sa

de

lla r

ileva

nte

in

cid

enza

de

l te

rrito

rio

mo

nta

no

su

l

Co

n

il 12

%

di

terr

ito

rio

tu

tela

to,

Bo

logn

a

reg

istr

a

un

a

dota

zio

ne

no

n

pa

rtic

ola

rmen

te e

leva

ta,

co

n va

lori

le

gge

rmen

te a

l d

i so

tto

ri

sp

etto

alla

m

ed

ia

reg

iona

le s

ia i

nte

rmin

i di

aree

pro

tett

e (2

3.0

09

ha

) ch

e d

i siti

de

lla R

ete

Nat

ura

20

00 (

43

.13

4 h

a).

In

te

rmin

i d

i su

olo

mo

dif

icat

o a

rtif

icia

lmen

te l

a p

rovin

cia

di

Bo

log

na

prim

eg

gia

ne

l co

nte

sto

re

gio

nale

pe

r ciò

ch

e a

ttie

ne

l’e

ste

nsio

ne

; in

te

rmin

i d

i in

cid

en

za

sul

resto

de

l te

rrito

rio i v

alo

ri s

on

o a

l di so

pra

de

lla m

ed

ia r

egio

na

le.

Il c

oef

fici

ente

di

bo

sco

sità

ra

gg

iun

ge

un

bu

on

liv

ello

, sup

era

ndo

i v

alo

ri m

ed

i

reg

iona

li sia

in

te

rmin

i d

i este

nsio

ne c

he

di

incid

en

za

pe

rce

ntu

ale

su

l re

sto

de

l te

rrito

rio

(25

,7%

).

L’a

nalis

i de

l te

ma

del dis

se

sto

id

rog

eolo

gic

o r

ileva

che

nel te

rrito

rio

di B

olo

gna

la

situa

zio

ne n

on è

pa

rtic

ola

rmen

te c

ritica

: l’i

ndic

e d

i fr

ano

sità è

pa

ri c

irca

all’

11

%,

più

b

asso

della

m

ed

ia

regio

na

le;

i chilo

me

tri

di

stra

de

inte

ress

ati

da

fran

e (p

reva

len

tem

en

te q

uie

sce

nti)

so

no

circa

59

9

e ra

pp

resenta

no

il

9%

d

el

tota

le

str

ade

del te

rrito

rio

pro

vin

cia

le.

L

'ind

icat

ore

d

i p

eric

olo

sità

idra

ulic

a (m

edia

p

esa

ta

de

ll'in

dic

e

pe

ricolo

sità

idra

ulic

a -

fa

sce f

luvia

li e

tra

tti

arg

ina

ti)

rile

va

pe

r i

l te

rrito

rio

bolo

gne

se

un

liv

ello

n

on

pa

rtic

ola

rme

nte

ele

va

to r

isp

etto

al co

nte

sto

re

gio

na

le:

circa

l’1

1%

de

l te

rrito

rio

è

in

tere

ssa

to d

a r

isch

io idro

geo

logic

o.

In t

erm

ini

di

crit

icit

à d

el s

iste

ma

fog

nar

io –

dep

ura

tivo

la

pro

vin

cia

di

Bo

log

na

,

se

gue

P

iace

nza

, q

uali

pro

vin

ce

di

testa

a

liv

ello

re

gio

na

le,

co

n

il 43

,01%

d

i ca

ren

ze

to

tali.

G

li st

ati

eco

log

ici

ed a

mb

ien

tali

de

i co

rsi

d’a

cqu

a s

up

erf

icia

lira

gg

iun

go

no l

ive

lli

no

n

pa

rtic

ola

rme

nte

sod

dis

face

nti,

co

co

me

lo

st

ato

ch

imic

o

del

le

acq

ue

Page 17: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

15

resto

), s

eg

uita

da

Pia

cen

za

e B

olo

gn

a i

n t

erm

ini

di

sup

erfi

cie

tota

le e

lun

ghe

zza

de

i tr

atti

str

adal

iin

tere

ssat

i d

a fr

ane;

Rim

ini

e R

ave

nn

a r

isulta

no

esse

re l

e p

rovin

ce

co

n

cri

ticità

min

ore

. (F

on

te: R

ap

po

rto

su

lle c

riticità

am

bie

nta

li d

ell'

Em

ilia

-Ro

ma

gna

).

La

q

ual

ità

del

l’ari

a,

so

pra

ttu

tto

n

elle

zo

ne

u

rba

ne

, m

ostr

a

in

ge

ne

rale

u

na

dra

stica

rid

uzio

ne

d

eg

li in

qu

ina

nti

sto

rici,

qu

ali

il bio

ssid

o

di

azo

to,

mon

ossid

o

di

ca

rbon

io

e

bio

ssid

o d

i zo

lfo

, a

fro

nte

di

un

aum

en

to g

en

era

lizza

to d

i in

qu

inan

ti q

uali

l’art

ico

lato

fin

e

(PM

10

) e

d o

zo

no

. L

a

pro

du

zio

ne

de

i ri

fiu

ti

urb

ani

pro

-ca

pite

in

E

mili

a-R

om

ag

na

pu

r co

ntin

uan

do

a

ma

nte

ne

re d

ei

live

lli più

alti

risp

ett

o a q

uan

to re

gis

tra

to a

liv

ello

n

azio

nale

(t

ale

da

to

rise

nte

de

ll’in

clu

sio

ne

an

ch

e i

n a

lcun

i casi

a l

ive

llo t

err

ito

riale

de

i ri

fiu

ti),

ne

gli

ultim

i a

nn

i h

a

fatt

o

reg

istr

are

un

a

cre

scita

dim

ezza

ta

rispe

tto

al

pa

ssa

to,

ciò

è

ind

ice

d

i u

na

so

sta

nzia

le s

tab

ilizza

zio

ne

. L

a r

accolta

diffe

ren

zia

ta h

a r

agg

iun

to il

34

,7%

(n

el

20

05

) con

un

fo

rte

co

ntr

ibu

to d

a p

art

e d

elle

sta

zio

ni

eco

logic

he

att

rezza

te c

he

in a

lcu

ne

pro

vin

ce

(Mo

de

na

in

part

ico

lare

) rie

scon

o a

sm

altire

un’a

ltis

sim

a p

erc

en

tuale

di ri

fiu

ti d

iffe

ren

zia

ti.

(Fo

nte

: Il r

ap

po

rto

su

lla g

estion

e d

ei ri

fiu

ti in

Em

ilia

-Ro

ma

gna

).

sott

erra

nee

. (F

on

te: R

ap

po

rto

su

lle c

riticità

am

bie

nta

li d

ell'

Em

ilia

-Ro

ma

gna

).

La

pre

se

nza

di

PM

10

e b

iossid

o d

i o

zo

no

incid

on

o n

eg

ativa

me

nte

su

lla q

ual

ità

del

l'ari

a de

lla p

rovin

cia

; so

tto

co

ntr

ollo

è

la

situ

azio

ne

pe

r ciò

ch

e co

nce

rne il

mo

nossid

o d

i ca

rbo

nio

e l’o

zon

o.

(Fo

nte

:Qua

lità

dell’

ari

a n

ella

Pro

vin

cia

di B

olo

gn

a S

tato

e v

alu

tazi

on

e s

an

ita

ria

) I

rifi

uti

urb

ani c

om

ple

ssiv

am

en

te p

rod

ott

i fa

nno

re

gis

tra

re u

na

con

tinu

a c

rescita

in

term

ini

asso

luti

(ric

ond

ucib

ile

al

co

sta

nte

a

um

ento

d

ella

p

op

ola

zio

ne

) e

, p

ur

rim

ane

ndo

a

l d

iso

tto

d

ella

m

ed

ia re

gio

nale

, com

e p

rod

uzio

ne

p

ro-c

ap

ite

. L

a

racco

lta d

iffe

ren

zia

ta d

ei

rifiu

ti u

rba

ni h

a r

ag

giu

nto

il

29

,4%

de

i ri

fiu

ti r

accolti, a

fr

on

te d

el 3

6,3

% s

u b

ase

re

gio

na

le

(Fo

nte

: O

sserv

ato

rio p

rovin

cia

le d

ei ri

fiu

ti_ 2

006

).

OB

IET

TIV

O 8

V

AL

OR

IZZ

AR

E E

PR

OM

UO

VE

RE

IL

PA

TR

IMO

NIO

AM

BIE

NT

AL

E E

CU

LT

UR

AL

E,

AL

FIN

E D

I A

CC

RE

SC

ER

E L

A C

OM

PE

TIT

IVIT

À E

D

AT

TR

AT

TIV

ITÀ

DE

L T

ER

RIT

OR

IO R

EG

ION

AL

E

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

Il te

rrito

rio

re

gio

na

le si

ca

ratte

rizza

p

er

la p

resen

za

d

i un in

tere

ssa

nte

p

atr

imo

nio

n

atu

ralis

tico

e c

ultu

rale

. N

el p

rim

o c

aso,

so

no

div

ers

e le

are

e,

dis

loca

te n

elle

div

ers

e

pro

vin

ce,

inte

ressate

da

am

biti n

atu

rali,

riten

uti s

trate

gic

i a

i fin

i tu

ristici.

Il

pa

trim

on

io

cu

ltu

rale

re

gio

na

le

rico

mp

ren

de

sia

siti

di

inte

resse

sto

rico

ch

e

arc

hite

tton

ico

, un

ita

men

te a

qu

ella

che

è l

a d

ota

zio

ne

di

str

utt

ure

de

dite

ad

attiv

ità

cu

ltu

rali

e r

icre

ative

.

In

qu

esto

seco

nd

o

ca

so

l’E

mili

a

Rom

ag

na

si

posiz

ion

a

ai

prim

i p

osti

a

live

llo

na

zio

nale

pe

r o

ccu

pat

i, in

cid

enza

d

ella

sp

esa

in

“ric

reaz

ion

e e

cult

ura

”,

do

tazi

on

e d

i st

rutt

ure

cu

ltu

rali

e ri

crea

tive

(m

usei, bib

liote

ch

e,

cin

em

a,

teatr

i e

str

uttu

re

pe

r lo

spo

rt).

L

e

pro

vin

ce

d

i M

od

en

a,

Bo

log

na,

Pa

rma

e

Ra

ve

nn

a

si

se

gna

lan

o p

er

un

a d

ota

zio

ne

an

che

ma

gg

iore

de

lla r

eg

ion

ale

. In

pa

rtic

ola

re i

l te

ma

cult

ura

reg

istr

a d

ei d

ati d

avve

ro m

olto

in

tere

ssa

nti:

-

cir

ca

40

0 m

use

i dis

trib

uiti in

14

5 c

om

un

i, c

on

un

a c

ap

illa

rità

di diffu

sio

ne

e d

i te

mi

tale

d

a

co

stitu

ire

un

sis

tem

a

mu

se

ale

este

so

e

com

ple

sso

. Le

ra

ccolte

arc

heo

log

ich

e e

d a

rtis

tich

e s

on

o p

reva

len

ti, co

n c

irca

il 40

% d

ell’

inte

ro p

atr

imo

nio

, m

a f

ort

e è

la

pre

se

nza

di

mu

se

i e

tno

gra

fici, a

ntr

op

olo

gic

i e

na

tura

listici, l

eg

ati a

d

un

a p

olit

ica

di co

nse

rva

zio

ne

sto

rico

-am

bie

nta

le;

in p

art

ico

lare

so

no

da

se

gn

ala

re

i m

use

i “o

pe

n a

ir”

dei

cen

tri

vis

ita

de

lle r

ise

rve

, d

ei

pa

rchi

e d

elle

att

ività

le

ga

te

all’

acqu

a e

de

lle b

on

ific

he

;

Pe

r ciò

ch

e co

nce

rne

il

tem

a cu

ltu

ra e

ric

ezio

ne,

la p

rovin

cia

e

seg

na

tam

en

te il

ca

polu

og

o r

eg

iona

le s

pic

ca

no i

n t

erm

ini

asso

luti,

co

llocan

do

si

ai

prim

i p

osti a

nch

e a

liv

ello

na

zio

nale

.

Inn

an

zi

tutt

o

spic

ca

no

pe

r la

lo

ro

co

nsis

ten

za

q

ua

ntita

tiva

le

st

rutt

ure

, con

tenito

ri e

sp

azi p

er

att

ività

cu

ltu

rali,

ric

rea

tive

e s

po

rtiv

e,

ne

llo s

pecific

o è

ele

va

to

il n

um

ero

d

i b

iblio

tech

e,

circa

200

(p

ari

a

l 2

0-2

5%

cir

ca

de

l to

tale

d

elle

b

iblio

tech

e s

ul

terr

ito

rio r

egio

na

le)

metà

de

lle q

ua

li co

mu

na

li, e

lib

rerie

in

ra

ppo

rto a

i re

sid

en

ti;

ele

va

ta

an

ch

e

la

fru

izio

ne

d

i q

ue

ste

str

utt

ure

, stim

ab

ile

in

1.5

00

.00

0

ute

nti/a

nn

o p

er

le b

iblio

tech

e e

mis

ura

ta a

ttra

ve

rso

la

sp

esa p

ro-c

ap

ite

pe

r il

cin

em

a e

il

tea

tro

(qu

art

a a

liv

ello

na

zio

na

le c

on

il 3

,3%

di sp

etta

tori

). G

li o

ltre

10

0 a

rch

ivi p

ubb

lici

e p

riva

ti s

vilu

ppa

no

, acca

nto

all’

op

era

di co

nse

rva

zio

ne

de

l lo

ro r

icch

issim

o p

atr

imo

nio

d

ocum

enta

le,

imp

ort

an

ti

inte

rve

nti

did

attic

i ri

volti

in

pa

rtic

ola

re

alle

scu

ole

.

No

tevo

lissim

o il

nu

me

ro d

i m

use

i (1

06

, più

de

l 25

% de

ll’in

tera

off

ert

a re

gio

nale

) e

so

pra

ttu

tto

l’a

mpie

zza

de

lla lo

ro d

iffu

sio

ne

te

rrito

ria

le (

ch

e c

op

re n

on

so

lo il ca

polu

ogo

, m

a

anche

p

ian

ura

e

a

rea

m

on

tan

a),

la

com

ple

tezza

d

ella

lo

ro

offe

rta

te

matica

(arc

heo

log

ia,

sto

ria,

ide

ntità

ru

rale

, p

rein

du

str

iale

e

in

dustr

iale

de

l te

rrito

rio

, a

rte

e

scie

nze

),

l’art

ico

lazio

ne

de

ll’off

ert

a

div

ulg

ativa

, che

sp

esso

in

treccia

va

lori

zza

zio

ne

cu

ltu

rale

, tu

ristica,

eno

gastr

ono

mic

a.

Ino

ltre

, B

olo

gn

a e

cce

lle a

nche

pe

r il

sett

ore

de

ll’e

dito

ria

: nu

me

rose

e e

str

em

am

en

te

qu

alif

ica

te le

ca

se

e

ditri

ci

pre

se

nti,

di

imp

ort

an

za

n

azio

na

le e

con

fo

rti

leg

am

i col

Page 18: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

16

- 3

66

sal

e ci

nem

ato

gra

fich

e e

d o

ltre

11

mili

on

i d

i sp

etta

tori

che

rap

pre

se

nta

no

l’11%

del p

an

ora

ma

na

zio

nale

;

- cir

ca

10

0 t

eatr

i d

al

cla

ssic

o

a q

ue

llo d

i ri

ce

rca

e s

pe

rim

enta

zio

ne

, d

al

tea

tro

pe

r

l’in

fan

zia

e i r

ag

azzi a

l te

atr

o d

i str

ad

a.

L

a r

egio

ne,

pu

r a

ven

do

reg

istr

ato

nell’

ultim

o p

erio

do

un

im

po

ve

rim

en

to,

con

tinu

a a

ca

ratte

rizza

rsi p

er

una

do

tazio

ne

cu

ltu

rale

ma

ggio

re d

ella

me

dia

na

zio

na

le e

de

l N

ord

E

st.

S

i d

istin

gu

e a

liv

ello

n

azio

na

le g

razie

a

d u

n’o

ffe

rta

ri

cca

ed a

rtic

ola

ta n

el

sett

ore

del

lo s

pet

taco

lo d

al v

ivo

(m

usic

a,

pro

sa

, d

an

za

) e

d ad

u

n’a

fflu

enza

d

i

sp

etta

tori t

ra le

più

alte

in

Ita

lia.

Bo

log

na

si ca

ratt

erizza

pe

r a

ve

re il n

um

ero

ma

gg

iore

d

i im

pre

se e

di

add

etti

nel

set

tore

cu

ltu

ra (

ed

ito

ria

, att

ività

ric

rea

tive

, cu

ltu

rali

e

sp

ort

ive

).

Gli

ind

ici

di

do

tazi

on

e al

ber

gh

iera

evid

en

zia

no

pe

rfo

rma

nce

ne

ttam

en

te s

upe

rio

ri a

l

da

to m

edio

na

zio

nale

ovvia

men

te a

Rim

ini, a

Ra

ve

nn

a e

Fo

rlì-

Ce

sen

a.

La

situa

zio

ne

mu

ta in

ve

ce

pe

r qu

el che

rig

ua

rda

la

do

tazi

on

e d

i es

erci

zi c

om

ple

men

tari

: l’E

mili

a-

Ro

ma

gna

p

rese

nta

, in

fatt

i, va

lori

m

edia

me

nte

in

ferio

ri alle

m

edie

n

azio

na

li e

d

el

No

rd-E

st.

A l

ive

llo p

rovin

cia

le,

so

no

se

mp

re l

e t

re p

rovin

ce

co

stie

re a

ra

ggiu

ng

ere

i

va

lori

p

alti.

Fe

rra

ra

evid

en

zia

in

vece

u

n

indic

e

di

ete

roge

neità

de

ll’o

ffe

rta

ab

basta

nza

ba

sso

ris

pett

o a

l co

nte

sto

na

zio

nale

a f

ron

te d

i un

nu

me

ro m

ed

io d

i p

osti

lett

o tra

i p

iù a

lti.

Ne

lle

pro

vin

ce

d

i R

ave

nn

a

e

Fe

rra

ra

co

ntin

uan

o

a

cre

sce

re

le

str

utt

ure

e

xtr

a-

alb

erg

hie

re, ch

e r

ap

pre

sen

tano

un

a p

art

e c

on

sis

ten

te d

ell’

offe

rta

.

Bo

log

na

si ca

ratt

eri

zza

pe

r a

ve

re il nu

me

ro m

ag

gio

re d

i ag

ritu

rism

i, se

guita

da

Fo

rlì-

Ce

se

na,

Mo

de

na

e

Pia

ce

nza

; m

en

tre

a

Fe

rra

ra

si

tro

va

sola

me

nte

il

5%

d

elle

str

uttu

re (

ch

e s

tan

no

pe

rò n

etta

me

nte

au

men

tand

o).

(F

on

te: A

gg

iorn

am

ento

de

l Q

ua

dro

co

noscitiv

o d

el P

TR

).

mo

ndo

acca

dem

ico

e l

a p

rodu

zio

ne

di

libri

, n

on

ché

sig

nific

ativa

ris

ulta

la

con

sis

ten

za

de

l co

mp

art

o c

ultu

ra,

in p

art

ico

lare

in

te

rmin

i d

i im

pre

se

. L

a p

rovin

cia

bolo

gn

ese

, con

14

6 a

zien

de

agri

turi

stic

he

(a g

en

naio

200

7)

si co

lloca

al

pri

mo p

osto

ris

pe

tto

al

resto

de

lla r

egio

ne

, (e

sclu

de

ndo

Bo

log

na

ca

polu

og

o)

qu

esto

tip

o d

i osp

ita

lità

ra

pp

rese

nta

oltre

l’1

1%

dell’

inte

ra o

ffe

rta

ric

ett

iva

. In

co

ntin

ua

asce

sa

a

nche

il

nu

me

ro d

i fa

tto

rie

did

atti

che

(64

ne

l 20

06

) ch

e c

on

feri

sco

no

a B

olo

gna

il

pri

mato

reg

ion

ale

. I

Bed

& B

rekfa

st

co

pro

no

il 3

1%

dell’

off

ert

a r

ice

ttiv

a.

Rile

va

nti i d

ue

itin

era

ri e

nog

astr

on

om

ici: la

Str

ad

a d

ei V

ini e

de

i S

ap

ori C

ittà

, C

aste

lli e

C

ilie

gi e

la

Str

ad

a d

ei V

ini e

dei S

ap

ori C

olli

d’Im

ola

. L

a p

rovin

cia

di

Bo

log

na

si

co

lloca

pe

r m

ovim

ento

tu

ristico

al

seco

nd

o p

osto

a l

ive

llo

reg

iona

le d

opo

la c

ittà

di R

imin

i;

Ris

pe

tto

alla

ric

ettiv

ità

la

pro

vin

cia

di

Bo

log

na p

rese

nta

n.

34

0 s

tru

tture

alb

erg

hie

re

e

n.

55

3 s

trutt

ure

extr

a a

lbe

rghie

re c

ollo

ca

nd

osi

rispe

ttiv

am

en

te,

a l

ive

llo r

eg

ion

ale

, a

l q

ua

rto

e a

l secon

do

po

sto

, so

rpa

ssa

ta s

olo

da

lla r

ece

ttiv

ità

de

lla c

osta

ro

mag

nola

; Il

mo

vim

ento

tu

ristico

d

ella

p

rovin

cia

di

Bolo

gna

ra

pp

rese

nta

il

16%

di

tutto

il

mo

vim

en

to r

eg

ion

ale

: da

to s

up

era

to s

olo

da

l 34

% d

el te

rritorio

di R

imin

i I

l t

err

ito

rio

bolo

gn

ese

pre

sen

ta f

ort

i p

ote

nzia

lità

, q

ua

li il

po

lo u

niv

ers

ita

rio

, il

sis

tem

a

cu

ltu

rale

le

ga

to a

Ma

rco

ni, G

ue

rcin

o o

Mo

ran

di, i

l p

erc

ors

o d

i sco

pert

a d

ella

te

ma

tica

mo

tocic

listica

, le

o

rig

ini

en

og

astr

on

om

ich

e,

i p

ort

ici

com

e

ele

me

nti

di

vita

e

di

esp

erie

nza

pe

r lo

svilu

ppo

di p

rod

otti tu

ristici m

ultic

lien

t.

Il s

iste

ma

te

atr

ale

, a

ttiv

issim

o,

è c

ostitu

ito

da

un

a r

ete

ch

e v

ed

e c

oin

volti oltre

37

te

atr

i tr

a B

olo

gn

a e

il

terr

ito

rio

pro

vin

cia

le,

oltre

un

a q

ua

ran

tin

a d

i com

pag

nie

te

atr

ali

che

tro

va

no

soste

gn

o

da

P

rovin

cia

e

R

eg

ion

e

ex

leg

e

13

/99

e

37

/94

e

com

pre

nde

nu

me

rose r

asseg

ne

te

atr

ali

di

dim

en

sio

ne

so

vra

com

una

le.

Oltre

il

30%

dei

big

liett

i e

de

gli

ab

bo

na

me

nti te

atr

ali

è ve

nd

uto

o

n lin

e e

oltre

1

00 m

ila ba

mbin

i/e

og

ni

ann

o

assis

ton

o a

d a

lmen

o u

no

sp

etta

co

lo t

ea

tra

le.

Qu

esto

sis

tem

a c

ultu

rale

insie

me

ai g

ran

di a

pp

un

tam

en

ti e

d a

i g

ran

di pe

rson

ag

gi c

ita

ti

pu

ò d

ive

nta

re u

na

le

va

pri

mari

a p

er

lo s

vilu

pp

o d

el

co

mpa

rto

tu

ristico p

rovin

cia

le.

La

re

te c

ultu

rale

, ch

e t

rova

alim

en

to n

el

Sis

tem

a m

use

ale

-arc

hiv

istico

-bib

liote

ca

rio

e i

n

tutt

e le

a

ttiv

ità

di

spe

ttaco

lo (p

rosa,m

usic

a,d

an

za

ecc)

,deve

e

sse

re p

rom

ossa

co

n

azio

ni

di

ma

rke

tin

g

terr

ito

ria

le

ch

e

com

pre

nd

an

o

i g

ran

di

ap

pu

nta

me

nti

e

le

testim

on

ian

ze a

rch

itett

onic

he

, a

rch

eo

log

ich

e,

relig

iose

e a

mb

ien

tali

dell’

inte

ro t

err

ito

rio

pro

vin

cia

le.

So

no

alc

un

e m

iglia

ia le

im

pre

se

che

ope

ran

o a

va

rio t

ito

lo ne

l co

mpa

rto

cu

ltu

rale

.

(Fo

nti:

Ag

gio

rna

me

nto

de

l Q

ua

dro

co

no

scitiv

o d

el

PT

R;

Pro

gra

mm

a R

ura

le I

nte

gra

to

Pro

vin

cia

le

_P

rovin

cia

d

i B

olo

gn

a;

Da

ti

Sta

tistici

Ric

ettiv

ità

P

rovin

cia

d

i B

olo

gn

a;

Osse

rva

torio

R

egio

na

le

su

l T

uri

sm

o;

ME

DE

C:r

ice

rca

su

i co

nsu

mi

cu

ltu

rali

nella

P

rovin

cia

di B

olo

gn

a,2

00

7).

Page 19: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

17

OB

IET

TIV

O 9

C

ON

SO

LID

AR

E IL

PR

OC

ES

SO

TE

SO

A R

IDU

RR

E I D

IVA

RI D

I S

VIL

UP

PO

TR

A L

E A

RE

E R

EG

ION

AL

I

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

In g

en

era

le,

l’in

tero

te

rrito

rio

ap

pe

nnin

ico

è c

ara

tte

rizza

to d

a u

na

off

ert

a d

i a

mbie

nte

e

riso

rse

na

tura

li str

ao

rdin

aria

, ch

e s

i p

mis

ura

re s

ia in

te

rmin

i d

i ar

ee p

rote

tte,

ris

erve

n

atu

rali,

are

e n

atu

rali

di

elev

ato

pre

gio

, n

onch

é d

i u

na

plu

ralit

à d

i e

cosis

tem

i lo

ca

li

(Siti

di

Imp

ort

an

za

Co

mun

ita

ria

– R

ete

Na

tura

20

00

) sia

in

fin

e i

n t

erm

ini

di

va

lori e

usi

leg

ati

al

ma

nte

nim

en

to

delle

tr

ad

izio

ni

loca

li.

Ma

lgra

do

in

a

lcu

ne

are

e

mo

nta

ne

si

reg

istr

i an

cora

un

p

rog

ressiv

o

sp

opo

lam

en

to,

in

più

della

m

età

d

ella

m

onta

gna

reg

iona

le

(ch

e

lo

rico

rdia

mo

co

rris

po

nd

e

a

oltre

il

40

%

de

lla

su

pe

rfic

ie

regio

na

le

co

mp

lessiv

a)

si

assis

te a

d u

n i

ncre

me

nto

sig

nific

ativo

de

lla p

op

ola

zio

ne

resi

den

te,

gra

zie

alla

pre

sen

za

di

imm

igra

ti e

d a

lla c

rescita

de

lla d

om

an

da

re

sid

en

zia

le a

sco

po

ab

itativo

e la

vo

rativo

in

are

e r

ura

li e a

ree v

erd

i.

L’E

mili

a-R

om

ag

na è

tra

le

re

gio

ni

più

co

lpite d

ai

fen

om

eni

di

dis

sest

o i

dro

geo

log

ico

:

cir

ca

il 2

0%

de

l te

rrito

rio

co

llina

re e

mon

tano

è in

tere

ssa

to d

a f

en

om

en

i fr

an

osi (n

essu

n

co

mu

ne

a

ppe

nnin

ico

è

ese

nte

d

a fr

ane

), di

cu

i circa

u

n te

rzo

son

o fr

an

e a

ttiv

e o

ria

ttiv

ate

neg

li u

ltim

i 2

0 a

nn

i.

So

no

ele

va

te

le

po

ten

zia

lità

di

cre

scita

di

nuo

vi

se

gm

en

ti

di

do

man

da

turi

stic

a(t

uri

sm

o v

erd

e,

turism

o e

no

-ga

str

on

om

ico,

turi

sm

o s

po

rtiv

o e

le

ga

to a

l te

mp

o l

ibe

ro),

a

nche

gra

zie

al

ricco p

atri

mo

nio

sto

rico

, ar

tist

ico

e r

elig

ioso

di

cui

dis

po

ng

on

o i

te

rrit

ori

, a

nch

e s

e t

alv

olta

non

si è

an

data

str

uttu

rand

o u

na s

uffic

ien

te e

sod

dis

face

nte

off

ert

a rice

ttiv

a,

e con

tin

ua

no a

pe

rsis

tere

d

ifficoltà d

i coo

rdin

am

en

to n

ell’

offe

rta d

i se

rviz

i com

ple

men

tari.

Il t

essu

to i

mp

ren

dit

ori

ale

a t

ratt

i evid

en

zia

ele

men

ti d

i fr

ag

ilità

a c

ausa

di

una

dim

ensio

ne

azie

nd

ale

estr

em

am

en

te m

odesta

, di

un

ele

va

to t

asso

di

mo

rtalit

à d

elle

ne

o-im

pre

se

e d

i u

na

lim

ita

ta d

iffu

sio

ne

delle

re

ti d

i im

pre

se

. B

uon

a l

a

pre

sen

za

d

i o

rgan

izza

zio

ni

ed

as

soci

azio

ni

di

volo

nta

riat

o e

de

l te

rzo

se

tto

re in

ge

ne

rale

.

Alc

uni

terr

ito

ri r

eg

ion

ali

pre

sen

tan

o s

itu

azio

ni

anco

ra c

are

nti n

ell’

am

bito

dei

se

rviz

i a

lla

pe

rson

a (s

erv

izi

san

ita

ri e

sco

lastici)

, de

ll’in

fra

str

utt

ura

zio

ne

d

ella

re

te te

lem

atica

e

d

elle

re

lative

ap

plic

azio

ni. N

el

20

07

i c

om

uni

de

ll’A

ppe

nn

ino

in

tere

ssa

ti d

al

pro

ble

ma

de

l d

igit

al d

ivid

e to

tale

e/o

pa

rzia

le è

di

circa

un

ce

ntin

aio

; si

regis

tra

tu

tta

via

una

rid

uzio

ne

de

llo s

tesso n

ei su

dd

ett

i te

rrito

ri g

razie

al ra

pid

o a

mp

liam

en

to d

ella

cop

ert

ura

d

i re

te e

de

i se

rviz

i d

i con

ne

ttiv

ità

off

ert

i da

gli

ope

rato

ri d

i te

lecom

un

ica

zio

ne

.

(F

on

ti:

Le

In

tese

Istitu

zio

na

li d

i P

rog

ram

ma

pe

r la

mo

nta

gn

a a

i sen

si

de

lla L

R 2

/04;

Ra

pp

ort

o s

ulle

criticità

am

bie

nta

li d

ell'

Em

ilia

-Ro

ma

gn

a).

L'a

rea

a

ppe

nnin

ica

b

olo

gn

ese

p

e

sse

re

co

nsid

era

ta,

an

che

se

in

m

odo

n

on

un

ifo

rme

, un

un

ico

sis

tem

a in

terd

ipen

den

te c

on

l'e

co

nom

ia d

ei sis

tem

i u

rba

ni, in

fatt

i,

rise

nte

d

elle

din

am

ich

e

econ

om

ich

e

ed

inse

dia

tive

tip

ich

e

delle

a

ree

di

cin

tura

m

etr

op

olit

ane

.

L’A

pp

en

nin

o

bolo

gn

ese

è

in

tere

ssa

to

da

u

n

dis

cre

to

ind

ice

di

fran

osi

ch

e

rag

giu

ng

e il 2

1.4

4%

de

l te

rrito

rio

. (F

on

te: R

ap

po

rto

su

lle c

riticità

am

bie

nta

li d

ell'

Em

ilia

-Ro

ma

gna

) L

'eco

no

mia

mo

nta

na

tra

diz

ion

ale

si

sta

ric

on

ve

rten

do i

n u

n s

iste

ma

ne

l q

uale

le

att

ività a

gricole

, a

rtig

iana

li e

in

du

str

iali

si

com

pe

ne

tra

no

con

le a

ttiv

ità

turi

stich

e e

co

mm

erc

iali

e

co

n

gli

usi

de

l te

rrito

rio

rife

rib

ili

al

tem

po

libe

ro.

Ta

li d

ina

mic

he

rig

ua

rda

no

p

rincip

alm

en

te

le

pre

sen

ze

m

anifa

ttu

rie

re

con

sis

tenti

e

din

am

ich

e,

il cre

sce

nte

flu

sso m

igra

tori

o ch

e in

tere

ssa

qu

asi

tutt

i i

com

un

i e

che

g

ara

ntisce

la

cres

cita

d

emo

gra

fica

, il

pro

gre

ssiv

o

recu

pe

ro

de

l p

atr

imo

nio

e

dili

zio

ru

rale

in

pre

ced

en

za

a

bb

an

do

na

to,

la

ten

de

nza

all'

ulte

rio

re

ero

sio

ne

a

mbie

nta

le

da

p

art

e

de

llo s

vilu

pp

o inse

dia

tivo

(in

frastr

uttu

re,

att

ività e

str

att

ive

, n

uo

ve

urb

aniz

za

zio

ni)

.

La

tra

sfo

rma

zio

ne

e il liv

ello

di in

teg

razio

ne

socio

-econ

om

ica n

on è

pe

raltro

un

ifo

rme

su

tu

tto

il

terr

ito

rio

e n

on

è p

rivo

di

are

e d

i 's

offe

ren

za

': a

ree

di

resid

ua

ma

rgin

alit

à

pe

rman

gon

o n

elle

pa

rti alte

più

dis

tan

ti d

ai co

rrid

oi in

frastr

uttu

rati.

Il

sist

ema

agri

colo

ap

pa

re

este

sa

me

nte

d

estr

uttu

rato

e

d

anch

e

i se

gm

enti

eco

no

mic

i p

iù co

llega

ti con

il

con

testo

a

mb

ienta

le,

co

me

il

turi

smo

, a

ttra

ve

rsa

no

pe

raltro

fasi

so

ffe

rte

ric

on

du

cib

ili a

ll'in

ve

cch

iam

en

to d

i ta

lune

tip

olo

gie

di str

uttu

re e

d

all'

em

erg

ere

della

con

co

rre

nza d

i nu

ovi te

rrito

ri,

fuori

da

ll’a

mbito

pro

vin

cia

le.

(Fo

nte

: L

e In

tese

Istitu

zio

na

li di P

rog

ram

ma

pe

r la

mo

nta

gna

ai se

nsi d

ella

LR

2/0

4).

No

tevo

le la

pote

nzia

lità a

nch

e i

n t

erm

ini

di

svilu

ppo

tu

ristico d

ei

pro

gett

i E

co

mu

se

i e

Lin

ea G

otica

(svilu

pp

ati n

ell’

am

bito

deg

li in

terv

en

ti G

AL

e d

ell’

Acco

rdo

qu

ad

ro p

er

la

qu

alit

à d

ella

Mo

nta

gna

ex L

.R.2

/20

04

an

ch

e i

n r

ap

po

rto

co

n a

ltri p

rog

etti

pro

vin

cia

li)

e d

el

pro

ge

tto

pe

r il

Pa

rco

arc

he

olo

gic

o d

i M

on

te B

ibele

(svilu

pp

ato

ne

ll’a

mb

ito

dei

fon

di

FE

SR

).

Pa

rtic

ola

re

atte

nzio

ne

vie

ne

p

resta

ta

ag

li is

titu

ti

bib

liote

ca

ri

e

arc

hiv

istici, c

he

off

rono

se

rviz

i fo

nd

am

enta

li p

er

risp

on

de

re a

lla c

rescen

te d

om

an

da

di in

form

azio

ne e

cu

ltu

ra a

nche

de

i “n

uo

vi”

citta

din

i.

Rig

ua

rdo

al C

irco

nd

ari

o im

ole

se

, si re

gis

tran

o in

pa

rtic

ola

re c

riticità

da

l p

un

to d

i vis

ta

am

bie

nta

le c

he p

on

go

no

in

prim

o p

ian

o l

a n

ece

ssità d

i in

terv

en

ire

co

n u

na s

erie

di

azio

ni

inte

gra

te c

on

l’o

bie

ttiv

o d

i p

rom

uo

ve

re s

u t

utto

il

terr

ito

rio

circo

nd

ari

ale

azi

on

i d

i tu

tela

e v

alo

rizz

azio

ne

amb

ien

tale

.

Page 20: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

18

Di

pa

ri r

ileva

nza

gli

asp

etti

leg

ati a

lla c

ult

ura

, in

tesa

com

e e

lem

en

to f

on

dam

en

tale

no

n s

olo

pe

r ra

ffo

rza

re l

a c

oesio

ne

so

cia

le e

il

sen

so

di

ide

ntità

e d

i a

ppa

rte

ne

nza

de

lla c

om

un

ità

ma

anch

e p

er

de

term

ina

re la

qu

alit

à d

ello

svilu

pp

o e

co

no

mic

o a

patt

o

ch

e si

com

pia

u

no

sfo

rzo

di

co

ord

ina

men

to e

fin

aliz

za

zio

ne

m

ira

ta de

lle riso

rse

u

ma

ne

ed e

co

nom

ich

e a

tto

rno a

d a

lcun

e g

ran

di vo

ca

zio

ni te

rrito

riali.

S

i se

gn

ala

in

oltre

, in

am

bito

infr

astr

utt

ura

le,

la n

ece

ssità

di co

mp

leta

re il qu

ad

ro d

elle

re

aliz

za

zio

ni

str

ate

gic

he

già

p

rog

ram

ma

te

da

gli

str

um

en

ti

com

una

li,

cir

con

da

ria

li,

pro

vin

cia

li e

re

gio

na

li (P

TC

P,

PM

P,

PS

C,

PR

IT)

in p

art

ico

lare

pe

r q

ua

nto

att

ien

e l

a re

te

infr

astr

utt

ura

le

loca

le

mat

eria

le

e im

mat

eria

le

al

fin

e

di

a

um

en

tare

ulte

rio

rme

nte

i

live

lli di

inte

gra

zio

ne

con

l’a

mb

ien

te circo

sta

nte

, in

pa

rtic

ola

re con

Bo

log

na

.

(Fo

nte

: N

uo

vo

Pa

tto

pe

r la

Qu

alit

à d

ello

Svilu

ppo

del

Circo

nd

ario

Im

ole

se

20

09

-

20

13

)

OB

IET

TIV

O 1

0 P

RO

MU

OV

ER

E L

A C

OM

PE

TIT

IVIT

À,

LA

QU

AL

ITÀ

E L

'AT

TR

AT

TIV

ITÀ

DE

LL

A R

ET

E D

EL

LE

CIT

E D

EI

SIS

TE

MI

UR

BA

NI

DE

LL

A R

EG

ION

E

Ass

etti

e p

osi

zio

nam

ento

del

sis

tem

a te

rrit

ori

ale

reg

ion

ale

Po

sizi

on

amen

to d

el s

iste

ma

terr

ito

rial

e p

rovi

nci

ale

di B

OL

OG

NA

So

no

be

n

4

(Bolo

gn

a,

Mo

de

na

, R

ave

nn

a

e

Pia

ce

nza

) i

ca

po

luo

ghi

di

pro

vin

cia

e

mili

ano

-rom

ag

no

lo i

n c

ui

la q

ual

ità

del

la v

ita

risu

lta

più

alta

ris

pe

tto

al

resto

del

Pa

ese

. L

’ind

ice

di

qu

alit

à d

ell’e

cosi

stem

a u

rban

o c

ollo

ca

tutt

i i ca

po

luo

ghi d

ella

re

gio

ne

al

di so

pra

della

me

dia

ita

lian

a,

co

n P

arm

a –

il p

rim

o c

ap

olu

og

o r

eg

iona

le –

all’

8° p

osto

a

liv

ello

na

zio

nale

e F

orl

ì –

l’u

ltim

o –

al 4

9° p

os

to.

Co

mp

lessiv

am

en

te

la

qu

alit

à d

ell’a

ria

dei

ce

ntr

i u

rba

ni

de

ll’a

rea

p

ada

na

no

n

è

ott

ima

. N

ei

cap

olu

og

hi

di

pro

vin

cia

della

re

gio

ne

si

rile

va

una

situ

azio

ne

ab

ba

sta

nza

cri

tica

pe

rché

in

qu

asi

tutti

i casi

le

co

nce

ntr

azio

ni

ne

ll’a

ria

d

i q

ueste

so

sta

nze

co

ntin

uan

o a

su

pe

rare

le

sog

lie con

sid

era

te pe

rico

lose

pe

r la

salu

te u

ma

na

. P

er

qu

an

to c

on

ce

rne

le

are

e ve

rdi

urb

ane

si o

sse

rva

un

incre

me

nto

ne

i ca

polu

og

hi d

ella

reg

ione

, tr

a c

ui si dis

tin

gue

Rim

ini, s

eco

nda

città

in

Ita

lia p

er

qu

an

tità

di ve

rde

fru

ibile

p

er

ab

itan

te,

e a

se

guir

e M

ode

na

e F

err

ara

. C

onsid

era

ndo

in

ve

ce

tu

tte l

e a

ree

ve

rdi,

an

che

le

ris

erv

e n

atu

rali,

Fe

rrara

e R

ave

nn

a s

on

o i c

om

un

i co

n la

do

tazio

ne

mag

gio

re

in r

egio

ne

. L

’offe

rta

di

tras

po

rto

pu

bb

lico

lo

cale

ne

i ca

polu

ogh

i di

pro

vin

cia

è p

iù c

he

bu

ona

:

Bo

log

na

e P

arm

a s

i co

lloca

no a

i p

rim

i po

sti a

liv

ello

re

gio

nale

. In

te

rmin

i di ch

ilom

etr

i d

i p

iste

cic

lab

ili t

ra i 7

com

uni con

la

re

te p

iù lu

nga

a liv

ello

na

zio

nale

, be

n 4

son

o in

Em

ilia

-Ro

ma

gna

(R

eg

gio

Em

ilia

, R

ave

nn

a,

Mo

de

na

e B

olo

gna

).

Le

città

e

mili

an

o-r

om

agn

ole

si

ca

ratte

rizza

no

pe

r u

n’e

leva

ta o

ffer

ta c

ult

ura

le ed

ott

ime

opp

ort

un

ità

pe

r i m

om

en

ti d

i sva

go

.

Pe

r en

tità

dei

fen

om

eni

leg

ati

alla

mic

rocr

imin

alit

à, tu

tte

le

p

rovin

ce

e

mili

an

o-

La

pro

vin

cia

Bo

log

nese

occu

pa

il

4° p

osto

della

cla

ssific

a n

azio

na

le d

ei

cap

olu

og

hi

di

pro

vin

cia

in

te

rmin

i d

i q

ual

ità

del

la v

ita,

recu

pe

ran

do

anch

e d

elle

posiz

ioni

risp

etto

al

pa

ssa

to.

E’

l’un

ico

cap

olu

og

o d

i p

rovin

cia

di

gra

nde

d

imen

sio

ni

che

ra

gg

iun

ge

dei

bu

on

i liv

elli

ne

i se

rviz

i e

roga

ti a

i citta

din

i (3

8^

po

siz

ion

e);

ott

imo i

l p

osiz

iona

me

nto

in

term

ini di o

ffe

rta

pe

r il

tem

po

lib

ero

(in

cui si p

osiz

ion

a s

olo

do

po

Rim

ini e F

iren

ze

).

Il m

erc

ato

im

mo

bili

are

evid

enzia

un a

nda

me

nto

dell’

indic

e d

i in

ten

sità

del

mer

cato

im

mo

bili

are,

ch

e a

nch

e n

el

20

06

è s

tato

su

pe

rio

re a

tutt

i gli

altri c

om

uni

ca

po

luo

go

,

so

pra

ttu

tto

nel se

tto

re r

esid

enzia

le (

8,4

%)

e t

erz

iario

(5

,2%

).

Il

po

siz

ion

am

en

to

com

pe

titivo

ri

sp

etto

a

lla

qu

alit

à

della

vita

d

ella

colle

ttiv

ità

è

pre

sso

ch

é in

lin

ea

co

n il

resto

d

ella

re

gio

ne

. P

er

ciò

che

co

nce

rne

il

ben

esse

re

eco

no

mic

o s

i re

gis

tra

no

va

lori

di

red

dito

, di

dep

ositi

e c

on

su

mi

pro

ca

pite

al

di

so

pra

di q

ue

lli r

egio

na

li.

L’in

dic

e d

i q

ualit

à e

cosi

stem

a u

rban

o c

ollo

ca

Bo

logn

a a

l 3

° p

osto

tra

le

pro

vin

ce

de

lla

reg

ione

e a

l 23

° p

osto

tra

i c

apo

luo

gh

i ita

liani, l

eg

ge

rmen

te p

eg

gio

rato

ris

pe

tto a

l 2

007

. T

ra i p

un

ti d

i criticità

si rile

va

la

sca

rsa

qu

alit

à d

ell’a

ria:

Bo

log

na

ris

ulta

esse

re la

città

più

inq

uin

ata

tra

qu

elle

di cu

i si d

isp

on

go

no

da

ti p

iù o

me

no

co

mp

leti, m

olto

lon

tana

da

l va

lore

obie

ttiv

o d

i 4

0 �

g/m

c p

revis

to p

er

il 20

10

(att

ualm

en

te s

i a

tte

sta

su

63

). A

nch

e

le p

olv

eri

so

ttili

(P

M1

0)

e l’O

zo

no

ra

pp

rese

nta

no

un

pro

ble

ma

e s

up

era

no

in

alc

un

i ca

si

i liv

elli

di

gu

ard

ia;

di

co

ntr

o

sic

ura

men

te

ap

pre

zza

bili

son

o

le

do

tazio

ni

di

verd

e p

ub

blic

o e

d a

ree

ped

on

ali.

Ab

ba

sta

nza

bu

on

a l

a s

itu

azio

ne

re

lativa

al

tras

po

rto

pu

bb

lico

: co

n 2

48

pa

sse

gg

eri

tra

spo

rta

ti p

er

ab

ita

nte

, si collo

ca

tra

le

prim

e 8

gra

nd

i città

a liv

ello

na

zio

na

le.

Bo

log

na

Page 21: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

19

rom

agn

ole

si co

llocan

o t

ra le

pri

me

ve

nti d

ella

cla

ssific

a n

azio

na

le.

Il co

sto

med

io d

egli

imm

ob

ili re

sid

en

zia

li è

a

lto

a

R

imin

i, m

ode

sto

a

F

err

ara

e

Pia

cen

za

.

(Fo

nti:

Rap

po

rto

Qu

alit

à d

ella

vita_

Ita

liaO

gg

i 2

00

7;

Le

ga

mbie

nte

, E

co

sis

tem

a U

rba

no

20

08

; R

ap

po

rto

Q

ualit

à

della

vita

_

Sole

24

Ore

2

00

7;

Agg

iorn

am

en

to

de

l Q

ua

dro

co

noscitiv

o d

el P

TR

)

si

dis

ting

ue

, in

oltre

, p

er

ave

re i

nsie

me

ad

altre

qu

attro

gra

nd

i città

, o

ltre

3.0

00

.00

0 m

2

di Z

on

e a

Tra

ffic

o L

imita

to (

ZT

L),

con

po

co p

iù d

i 8

mq

pe

r ab

ita

nte

. P

ur

ave

ndo

tra

le

più

lu

ngh

e re

ti di

pis

te c

icla

bili

in

Ita

lia,

la d

ota

zio

ne

pro

-ca

pite

- p

ari a

7,4

0 m

etr

i e

qu

iva

len

ti -

è lo

nta

na

d

ai

prim

i ca

polu

og

hi, an

che

re

gio

na

li. In

te

rmin

i d

i e

ntità

d

i fe

nom

en

i le

ga

ti

alla

m

icro

crim

inal

ità,

B

olo

gna

se

mb

ra

co

lloca

rsi

tra

le

città

p

insic

ure

, so

pra

ttu

tto

pe

r q

uan

to c

on

ce

rne

bo

rseg

gi

e s

cip

pi

(an

che

se

in

leg

ge

ro c

alo

ri

sp

ett

o a

gli

ann

i p

rece

den

ti)

e f

urt

i in

ab

ita

zio

ne,

cre

sciu

ti inve

ce

tra

il 2

005

e 2

006

di

oltre

il 30

%.

(F

on

ti:

Ag

gio

rna

me

nto

d

el

Qu

ad

ro co

noscitiv

o d

el

PT

R,

Le

ga

mb

ien

te,

Ecosis

tem

a

Urb

an

o 2

00

8; R

ap

po

rto

Qu

alit

à d

ella

vita_

Ita

liaO

gg

i 20

07

).

Page 22: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

20

3. LE STRATEGIE DI SVILUPPO DEL SISTEMA TERRITORIALE

3.1 La strategia finalizzata all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

La Politica Regionale Unitaria e la strategia operativa del DUP può essere inquadrata e

collocata, in una traiettoria di sviluppo fondata su alcune scelte di carattere generale,

esplicitate, come detto, nei più recenti strumenti di pianificazione territoriale e settoriale e

declinate, in una logica di equilibrio territoriale, tra città capoluogo, pianura, montagna e il

territorio del circondario imolese.

In generale, le strategie avviate a livello provinciale puntano a fare leva sulle tante

eccellenze presenti sul territorio per consolidare e ampliare gli effetti di sviluppo che queste

esercitano, valorizzando la massima integrazione possibile tra le funzioni dell’area

metropolitana di Bologna e il resto della provincia.

Per quanto riguarda, specificatamente, l’area metropolitana bolognese, risultano rilevanti

come ambiti di intervento sia il rafforzamento della vocazione internazionale dell’area

metropolitana bolognese, in un ottica di sistema e di servizio per l’intero territorio regionale,

sia il rafforzamento delle infrastrutture a sostegno della rete dei poli di eccellenza per la

ricerca e l’innovazione per la competitività del sistema produttivo.

La programmazione territoriale a diversa scala territoriale (Piano Territoriale di

Coordinamento Provinciale e Piano Strutturale Comunale di Bologna) promuove la

vocazione internazionale dell’area metropolitana bolognese e della città di Bologna,

attraverso il potenziamento delle grandi polarità (Ospedali, Fiera, Università, Aeroporto,

Stazione Ferroviaria) e la conseguente realizzazione dei progetti di carattere infrastrutturale

(people mover, metrotramvia, sistema ferroviario metropolitano ecc.) che hanno la capacità

di collegare le linee di trasporto “locali” e i grandi nodi di comunicazione, favorendo la

mobilità sostenibile.

In provincia di Bologna sono concentrati numerosi centri di ricerca e di innovazione

tecnologica pubblica e universitaria che rappresentano un patrimonio unico di

conoscenze e di sapere in ambito regionale e nazionale. Su questa base trova fondamento il

progetto di riqualificazione della Manifattura Tabacchi (BAT), che prevede il recupero

dell’immobile (oggi solo parzialmente destinato ad attività di produzione) per ospitare e

concentrare in un unico “polo” i più importanti centri di ricerca e di trasferimento tecnologico

(ENEA, CNR, ASTER, laboratori universitari ecc.). Il sistema produttivo potrà contare anche

su un sistema qualificato di infrastrutture energetiche e ambientali localizzate nelle aree

industriali ecologicamente attrezzate, previste dal PTCP della Provincia di Bologna e,

alcune delle quali, candidabili a beneficiare dei finanziamenti previsti dai fondi FESR.

In relazione alla complessiva dimensione delle aree di pianura, è rilevante segnalare la

predisposizione di Piani Strutturali Comunali in forma associata. Nei Documenti Preliminari

delle Associazioni e Unioni di Comuni per i quali è stata conclusa la Conferenza di

Page 23: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

21

Pianificazione (Reno Galliera, Terre di Pianura, Valle dell'Idice, Terre d'Acqua e parte di

Cinque Valli, mentre per il Nuovo Circondario Imolese la conferenza è in fase conclusiva) è

possibile riconoscere la sostanziale condivisione a livello provinciale di alcune principali

scelte strategiche, tra cui: lo sviluppo della rete insediativa e produttiva nella sua struttura

policentrica; la stretta coerenza fra le politiche dei servizi pubblici, l’accessibilità con la rete

del Servizio Ferroviario Metropolitano e le eventuali scelte urbanistiche di espansione

urbana; la riqualificazione urbana, il recupero del patrimonio edilizio storico ed il riuso delle

aree dismesse; lo sviluppo dell’offerta urbana dei centri maggiori, in termini qualità,

completezza e attrattività, attraverso l’estensione della gamma di servizi pubblici e privati.

La felice collocazione geografica dell’Appennino Bolognese, di connessione tra Emilia-

Romagna e Toscana, strategica per gli scambi tra l’Europa, il resto della nostra Penisola e il

Mediterraneo costituisce la naturale vocazione/propensione in coerenza della quale è stata

adottata - a partire dall’Intesa Istituzionale di Programma per la Montagna ai sensi della L.R.

2/04 - una precisa idea forza come base della programmazione dello sviluppo di questa

parte del territorio provinciale. Si tratta dell’equazione posizione geografica + qualità

ambientale + sistema di mobilità + assetto produttivo + servizi = distretto qualità di

montagna.

Di rilevante carattere strategico è stata l’azione sviluppata congiuntamente dalle Comunità

Montane bolognesi in forma associata e con il coordinamento della Provincia di Bologna, su

alcuni temi, in particolare:

• la qualità della montagna bolognese, valorizzando, anche attraverso l’azione

sinergica di APT, le eccellenze e peculiarità turistiche delle diverse vallate;

• l’introduzione e sperimentazione di energie rinnovabili (idroelettrica, eolica,

solare e fotovoltaica, biogas, biomasse, compostaggio). Il tema energetico

costituisce, infatti, un settore di punta per la montagna bolognese che ha nel centro

CISA dell’Appennino, luogo privilegiato per l’applicazione in campo produttivo della

ricerca effettuata sulle energie da fonti rinnovabili.

Coerentemente a questo impegno pregresso si sostiene, come priorità per la

programmazione dei prossimi anni, lo sviluppo di iniziative di trasferimento e produzione del

sapere, soprattutto nei settori della gestione del territorio, della protezione attiva

dell’ambiente, della mobilità sostenibile, dell’agricoltura e dell’innovazione.

In una logica di valorizzazione delle eccellenze e potenzialità territoriali, tratto distintivo ed

elemento di competitività per il sistema territoriale provinciale è l’esperienza del territorio del

circondario imolese, Ente pubblico voluto dai Comuni del territorio che si colloca con una

posizione di “cerniera” tra l’Emilia e la Romagna, non solo da un punto di vista geografico ma

anche da un punto di vista culturale e produttivo. In questa parte della provincia di Bologna si

Page 24: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

22

sono nel tempo sperimentate soluzioni amministrative sempre più evolute, superando le

diverse articolazioni esistenti e fondendole in un unico livello sovra comunale, con lo scopo

di migliorare la capacità di risposta degli Enti Locali alle esigenze espresse dai cittadini e di

valorizzare al meglio le innovazioni istituzionali proposte dall’Amministrazione Regionale.

Il Circondario è anche il luogo dove si sono sperimentate importanti operazioni di

riqualificazione urbana (ad esempio del comparto dell’Osservanza) e di valorizzazione delle

risorse ambientali e naturali (in particolare nella Valle del Sillaro). Entrambe le esperienze

sono state oggetto di un apposito programma d’Area.

Inoltre, Imola ha da poco messo in funzione una centrale di cogenerazione a turbogas,

dispone di una infrastruttura unica come l'autodromo, ha elaborato un progetto di consegna

merci in ambito urbano che privilegia i mezzi a basso impatto ambientale.

Nel circondario operano numerose realtà d'impresa specializzate nella produzione di veicoli

elettrici, pannelli fotovoltaici e nella microcogenerazione.

La città dispone, dunque, di infrastrutture e del know how necessari per poter diventare un

centro di ricerca, sperimentazione e sviluppo di queste tecnologie ed in particolare delle

soluzioni di mobilità sostenibile.

E’ in questo humus che si sviluppa il PSC associato e il “NUOVO PATTO PER LA QUALITA’

DELLO SVILUPPO DEL CIRCONDARIO IMOLESE 2009-2013”, documento strategico e

operativo in continuità con le politiche di sviluppo locale avviate dal 2004 e che si basa su un

approfondito e strutturato confronto di carattere partecipativo con gli stakeholders locali.

Il Nuovo Patto individua linee strategiche che vanno dal rafforzamento e valorizzazione del

sistema produttivo allo sviluppo dell’energia rinnovabile, dall’integrazione sociale alla

valorizzazione dell’offerta turistica culturale ed ambientale, dall’agricoltura alle infrastrutture

materiali ed immateriali, all’innovazione della pubblica amministrazione.

Trasversalmente al territorio montano e al circondario imolese, è rilevante la strategia di

promozione del patrimonio culturale e ambientale e di qualificazione dell’offerta

turistica. Si tratta, infatti, di due aree che presentano peculiari risorse di pregio e la cui

rilevanza può rappresentare un potenziale volano per lo sviluppo socio - economico

provinciale. L’azione del sistema turistico provinciale si muove in direzione dello sviluppo di

forme di turismo evoluto indirizzato ad un’azione di attrazione in campo nazionale e

internazionale, incentrate su conoscenza e scoperta dei valori del territorio, favorendo e

stimolando le proficue connessioni con l’agricoltura, l’artigianato e le produzioni che più

hanno bisogno di intessere rapporti internazionali. L’intervento dell’Asse IV FESR e dei Piani

di Valorizzazione e Promozione del Territorio si concentra: nell’area imolese con la

valorizzare della storia e della tradizione motoristica locale e delle risorse ambientali e

paesaggistiche della Valle del Santerno; nel resto dell’Appennino bolognese, con la

valorizzazione dell’area archeologica di Monte Bibele e dell’area dell’alto Reno con l’obiettivo

di ampliare l’offerta del patrimonio culturale.

Page 25: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

23

3.2 Le priorità che concorrono allo sviluppo della strategia promossa dal

sistema territoriale della provincia di Bologna

Le priorità del sistema territoriale sono state tratte dai seguenti programmi ed atti:

- Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale1,

- Intesa fra Regione Emilia - Romagna e Provincia di Bologna - Linee di

Programmazione per il sistema di Istruzione, di Formazione e per il Lavoro. Triennio

2007/20092,

- Atto aggiuntivo all’Intesa generale quadro (Igl) tra Governo e Regione Emilia-

Romagna del 2007,

- Programma Rurale Integrato Provinciale3,

- Piano di gestione della qualità dell'aria della Provincia di Bologna4,

- Piano Operativo degli Insediamenti Commerciali5,

- Piano della Mobilità Provinciale6,

- Piano Provinciale Gestione Rifiuti7,

- Piano di Tutela delle Acque8,

- Programma Turistico di Promozione Locale 9,

- Sistema Turistico Locale della Provincia di Bologna10,

- Programma di Valorizzazione e Promozione dei Territori11,

- Intesa per l’integrazione delle azioni contro la crisi e per salvaguardare l’occupazione e il

sistema produttivo tra Ufficio di Presidenza della Conferenza Metropolitana dei Sindaci,

Camera di Commercio, Associazioni imprenditoriali, Organizzazioni sindacali,

- Accordo tra il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero dei Trasporti, la Regione Emilia

Romagna, la Provincia di Bologna, il Comune di Bologna, il Gruppo FS S.p.A. per il

completo sviluppo ed attuazione del Servizio Ferroviario Metropolitano - 19 giugno 2007,

- Piani Strutturali Comunali sia in forma singola sia in forma associata,

- PSC associato del Circondario,

1 Delibera del Consiglio Provinciale n. 19 del 30/03/04

2 Delibera di Giunta Regionale n. 1447/2007 “Approvazione delle Intese fra la Regione Emilia-

Romagna e le Province di Bologna, Parma e Reggio Emilia per la programmazione 2007/2009 del sistema formativo e del lavoro in attuazione della Delibera di G.R. n. 680/2007 e Delibera del Consiglio Provinciale n. 60 del 7/09/07 3 Delibera del Consiglio Provinciale n. 75 del 20/11/2007

4 Delibera del Consiglio Provinciale n. 69 del 09/10/2007

5 Delibera del Consiglio Provinciale n. 41 del 15/07/2008

6 Delibera del Consiglio Provinciale n. 17 del 06/05/2008

7 Delibera del Consiglio Provinciale n. 7 del 10/02/2009

8 Delibera di Giunta Provinciale n. 177 dell’08/04/2008

9 Delibere di Giunta Provinciale n. 33 del 29/01/2008 e n. 26 del 27/01/2009

10 Delibera del Consiglio Provinciale n. 58 del 28/10/2008

11 Delibera di Giunta Provinciale n. 110 dell’11/03/2009

Page 26: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

24

- Accordo quadro per La Città Metropolitana di Bologna sottoscritto nel 2006 da Regione,

Provincia e Comune di Bologna,

- Intesa Istituzionale di Programma per la Montagna ai sensi della L.R. 2/0412 ,

- Accordo quadro per l’Introduzione e la Sperimentazione di energie rinnovabili nella

Montagna bolognese,

- Accordo quadro per la creazione di un Distretto delle Qualità della Montagna

Bolognese,

- Accordo quadro per il miglioramento dell’accessibilità e dei sistemi di interfaccia delle

stazioni ferroviarie della linea Porrettana e della linea Direttissima e la

sperimentazione di nuovi servizi di trasporto “a domanda” nelle aree di crinale e a

sostegno dell’utenza sociale,

- Accordo quadro per la difesa attiva del territorio della Comunità Montana Cinque Valli

Bolognesi,

- Accordo quadro anno 2005 in attuazione dell’Intesa Istituzionale di programma

dell’Area appenninica della Provincia di Bologna – Asse Viabilità e Difesa del Suolo,

- 1° Accordo quadro per lo sviluppo delle zone mont ane attuativo dell’Intesa

Istituzionale di Programma – Obiettivo “Valorizzazione turistica ed ambientale del

territorio per il Sistema del parco del Fiume Santerno”,

- Accordo quadro in attuazione delle Intese Istituzionali L.R. 2/2004 per la realizzazione

di un Polo di Formazione Professionale nella montagna bolognese,

- Intesa per il concorso del Nuovo Circondario Imolese nelle funzioni di programmazione

e pianificazione della provincia di Bologna e conferimento di funzioni, compiti e attività

e accordo per la regolamentazione dei rapporti relativi alle risorse finanziarie, umane e

strumentali (L.R. 6/2004),

- Nuovo Patto per la Qualità dello Sviluppo del Circondario Imolese 2009-2013,

- altre fonti (tra le quali il Progetto Poly Metrex Plus).

Ne consegue che alcune priorità risultano già condivise tra il sistema territoriale e la

Regione, altre sono indicazioni emerse dal territorio, per le quali è stata verificata da parte

della Provincia la coerenza con gli obiettivi della politica regionale unitaria.

12

Delibera di Giunta Regionale n. 271/2005

Page 27: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

25

Obiettivo 1 DUP: Ricerca e Innovazione

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione13

Polo per l’innovazione tecnologica

Rafforzare e valorizzare le aree e le strutture dedicate alla ricerca presenti sul territorio

metropolitano, coordinandole al fine di costituire un “polo per l’innovazione tecnologica”.

Riconvertire e riqualificare le aree dismesse per la creazione di un polo tecnologico per la

ricerca.

Potenziamento della funzione fieristica

Accordo territoriale per un aumento della superficie espositiva (50.000 mq.), per una

maggiore sinergia della struttura con le altre funzioni urbane e il sistema della mobilità

urbana e una maggiore integrazione e programmazione unitaria a scala regionale (in

particolare verso le attività della Fiera di Rimini) verso un vero e proprio sistema fieristico

regionale, nell’ambito dell’autonomia statutaria e decisionale delle singole società.

Risorse di eccellenza del territorio

Potenziare nel campo della salute e della medicina, strutture specialistiche (come il

Montecatone Rehabilitation Institute), strutture di ricerca (Istituto Nazionale per lo studio e il

controllo dei tumori e delle malattie ambientali B. Ramazzini) e favorire la presenza di un

vero e proprio piccolo distretto di imprese specializzate nella protesica (Budrio) e ad attività

di riabilitazione. Inoltre, è da ricordare la connessione di queste eccellenze con un settore

economico ad elevata specializzazione, quale quello connesso al termale e la salute di

Porretta, Castel S.Pietro e Valle del Sillaro (Fitness Valley) generante numerose altre attività

private.

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

Realizzazione di un tecnopolo sulle tecnologie per l’automazione, industriale, i nuovi

materiali, nanotecnologie, telecomunicazioni e scienze della vita.

Realizzazione di un polo di formazione nel campo dell’automazione meccanica

13

Fonte: PTCP – “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di competitività economica del territorio”

Page 28: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

26

Obiettivo 2 DUP: Capitale umano

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione14

Costruzione di un vero e proprio sistema di formazione permanente integrato tra

istruzione superiore, formazione professionale e università, per intervenire sistematicamente

nel raccordo tra scuola e mondo del lavoro e, nell’ambito del mondo del lavoro, per

l’aggiornamento tecnologico e professionale del personale dipendente e dei responsabili di

impresa nonché nella formazione individuale dei singoli cittadini.

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

In attuazione dell’obiettivo 2 del DUP, vengono confermate quali priorità condivise tra

la Regione ed il sistema territoriale provinciale di Bologna le priorità e le azioni già

contenute nell’Intesa per la formazione e il lavoro per il triennio 2007-09 e nel Programma

Rurale Integrato Provinciale (PRIP) – PSR.

In riferimento all’Intesa per la formazione lavoro del triennio 2007-2009 sono identificate

priorità su diversi temi tra cui: formazione continua sui temi chiave dell’innovazione

tecnologica ed organizzativa, supporto alle nuove imprese innovative (formazione per

manager ed imprenditori), favorire l’adattabilità dei lavoratori (in particolare dei più deboli),

prevedere interventi di supporto ai lavoratori over 45, numerose priorità diversificate sul

tema delle misure atte a favorire il reinserimento nel mercato del lavoro ecc..

Sul versante del PRIP di Bologna, per quanto riguarda l’ambito della misura 111 del PSR di

formazione professionale volta agli operatori agricoli, sono stati identificati alcuni temi

prioritari a cui si rimanda. E’ stato deciso altresì di attribuire priorità, nell’ambito della misura

331 “formazione degli operatori economici” destinata ai potenziali beneficiari delle misure

degli assi 3 e 4, anche in questo caso facendo riferimento a temi formativi considerati

preferenziali.

14

Fonte: PTCP – “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di competitività economica del territorio)

Page 29: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

27

Obiettivo 3 DUP: Promuovere la competitività del sistema delle filiere

e dei cluster produttivi

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione

Dagli strumenti di programmazione emerge una forte attenzione al comparto del

manifatturiero, traino storico del sistema produttivo bolognese. I settori “Science based”, i

settori della meccanica avanzata e della motoristica sono riconfermati in più sedi quali

generatori di alto valore aggiunto e con forti ricadute per l’intera economia regionale, ai quali

si aggiungono le imprese operanti nei settori innovativi.

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

Sostegno a Progetti di ricerca collaborativa delle PMI. Bando POR FESR – Asse 1

Sostegno a progetti di introduzione di ICT nelle PMI e sostegno a progetti per la creazione di

reti tra imprese, per l’innovazione tecnologica e organizzativa nelle PMI. bando POR FESR

– Asse 2

Sostegno a progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientali bando POR

FESR – Asse 3

Sostegno a progetti di qualificazione ed innovazione delle imprese di servizi e turismo nel

campo della valorizzazione e qualificazione del patrimonio culturale ed ambientale . Criteri di

priorità contenuti nei bando POR FESR – Asse 4

Parte di queste misure hanno già visto importanti assegnazioni di risorse a favore del

sistema produttivo del territorio provinciale bolognese

Page 30: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

28

Obiettivo 4 DUP: Sostenibilità degli insediamenti

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione15

Le aree produttive ecologicamente attrezzate

La Provincia di Bologna ha inserito organicamente il tema delle Apea nell’assetto del

territorio definito dal proprio Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Ptcp art. 9.1 e

9.3), approvato nel 2004.

Per garantire la piena attuazione delle prescrizioni del PTCP a partire dal 2004 la Provincia

ha sviluppato rilevanti attività finalizzate alla definizione di linee guida, strumento operativo di

supporto all’effettivo raggiungimento della qualifica di “Ecologicamente Attrezzato”. Sono

stati inoltre approvati dalla Giunta provinciale i criteri e il sistema di valutazione per

l’attribuzione della qualifica di Apea ai nuovi ampliamenti delle aree industriali.

Oltre a Ponte Rizzoli (Valle dell’Idice) a cui è stata già attribuita la qualifica e approvato il

piano particolareggiato, gli altri ambiti sovracomunali di sviluppo per i quali sono aperti tavoli

di confronto sono:

��Tavernelle (Terre d’Acqua – Sala Bolognese e Calderara di Reno),

��Cento di Budrio (Terre di Pianura – Budrio),

��S. Carlo Cinque Castelli – Castel Guelfo e Castel S. Pietro),

Inoltre a Camugnano (Alta e Media Valle del Reno) è stata proposta una sperimentazione in

un piccolo insediamento in montagna.

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

La Regione Emilia Romagna, al fine di incentivare e promuovere il raggiungimento delle

caratteristiche di APEA, ha previsto all’interno del proprio Programma Operativo Regionale

2007-2013 misure finalizzate alla qualificazione energetico-ambientale degli insediamenti

industriali.

La programmazione è suddivisa in due periodi, per il primo triennio sono stati riservati 22

milioni di euro su base regionale, circa altrettanti per il secondo. L’assegnazione delle risorse

avverrà attraverso procedure di tipo negoziale fra Regione e Province. Oltre al POR, altre

linee di finanziamento sono legate ad un protocollo sulla qualificazione ambientale degli

insediamenti industriali siglato tra Provincia e Regione (12 mln a livello regionale).

La Provincia di Bologna a dicembre 2008 ha candidato 5 ambiti produttivi distribuiti sul

territorio provinciale:

15

Fonte: Studio provinciale realizzato in ottemperanza all’Accordo tra la Regione Emilia-Romagna e le Province per la realizzazione di aree di insediamento produttivo

Page 31: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

29

1. Ponte Rizzoli (Ozzano Emilia);

2. S. Carlo (Castel Guelfo);

3. Cento di Budrio (Budrio);

4. Gumiera (Camugnano);

4. Tavernelle (Sala Bolognese e Calderara di Reno).

Alla data della redazione del presente documento le procedure negoziali sono ancora in

corso.

Ulteriore tema di priorità condivisa è riferito alla riduzione dei rifiuti e l’ottimizzazione nella

loro gestione, attraverso il potenziamento del recupero e la prevenzione della produzione di

rifiuti.

A questo fine si rimanda ai contenuti e alle modalità di attuazione della procedura di

selezione sviluppata ai sensi della Dlg 238 /2009 in attuazione del Piano di Azione

Ambientale 2008-2010 che potrà vedere interessato il territorio provinciale di Bologna.

Page 32: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

30

Obiettivo 5 DUP: Mobilità sostenibile

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione16

Viabilità

Realizzare il completamento della Complanare San Lazzaro Ozzano, la quarta corsia

autostradale Bologna - Imola, la Variante alla Strada Provinciale Galliera, il completamento

della Trasversale di Pianura a Sala, Budrio e Medicina, la Nuova Bazzanese, il nodo

ferrostradale di Casalecchio, il nodo di Rastignano, l’Intermedia di Pianura e il

completamento della LungoSavena e della rete di viabilità indicata nelle priorità del Piano

della Mobilità Provinciale.

Trasporto ferroviario

Realizzare gli impegni per nuove infrastrutture, per nuovo materiale rotabile e per la gestione

del servizio ferroviario contenuti nell’Accordo per la completa realizzazione del Servizio

Ferroviario Metropolitano sottoscritto nel giugno 2007.

Trasporto collettivo in ambito di bacino

Valorizzare il servizio del trasporto collettivo di bacino su gomma (sub-urbano ed

extraurbano), migliorarne l’affidabilità e massimizzarne l’integrazione e l’intermodalità;

Integrare il Servizio Ferroviario Metropolitano con il trasporto suburbano su gomma e con

il trasporto privato (attrezzamento delle stazioni con parcheggi, fermata bus coperta, piste

ciclabili, percorsi di avvicinamento pedonale qualificati, ecc.); favorire la specializzazione

funzionale delle stazioni e fermate; valorizzare le aree limitrofe alle fermate del SFM con

servizi pubblici, attività commerciali, attività private attrattive, residenza.

Logistica e le piattaforme logistiche

Potenziare le relazioni e le sinergie fra le piattaforme logistiche bolognesi (interporto,

aeroporto, CAAB, Centergross) anche in relazione alle strutture portuali e logistiche di

Ravenna; promuovere progetti specifici che favoriscano un recupero di competitività della

ferrovia, almeno per taluni segmenti del trasporto di merci; individuare le potenzialità di

relazione con le infrastrutture che supportano il cabotaggio: porto di Ravenna e porto fluviale

di Ferrara.

Alle priorità che emergono dai documenti programmatici è importante ricordare l’atto

aggiuntivo all’Intesa generale quadro (Igl) tra Governo e Regione Emilia-Romagna, che

prevede come interventi prioritari (in ordine di valore strategico):

16

Fonti: PTCP – “Accessibilità del territorio”, Progetto Poly Metrex Plus, PTCP – “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di competitività economica del territorio”

Page 33: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

31

• Servizio Ferroviario Metropolitano, realizzazione e potenziamento

• Passante autostradale, insieme al potenziamento della tangenziale e opere

connesse

• Nodo di Casalecchio

• Variante alla ex SS 65 della Futa in corrispondenza di Rastignano.

• Raddoppio della tratta ferroviaria Bologna – Verona, potenziamento dal punto di

vista tecnologico della ferroviaria Bologna – Bari, ultimazione del “Sistema di

Comando e Controllo della circolazione e Apparati Centrali Statici” - Nodo di

Bologna.

• Linea 1 della metropolitana di Bologna (Fiera – Stazione F.S. – Ospedale Maggiore –

Borgo Panigale)

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

La Regione Emilia Romagna attribuisce un rango strategico primario agli interventi collegati

alla mobilità sostenibile, finalizzati all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e al

miglioramento della qualità dei collegamenti pubblici regionali e tra questi e quelli nazionali.

In recepimento delle priorità espresse in diverse sedi istituzionali e programmatorie inoltre,

assume carattere prioritario l’integrazione del Servizio Ferroviario Metropolitano per

favorire gli spostamenti fra la città di Bologna ed il territorio provinciale, oltre che

quelli interni alla città di Bologna.

A tal fine la Regione ha già avviato interventi che riguardano il sistema della mobilità in

provincia di Bologna avvalendosi di finanziamenti derivanti dall’Accordo con il Ministero

Infrastrutture, art. 15 D.Lgs 422/97. Nel dettaglio si tratta di interventi per la realizzazione,

rifacimento, adeguamento o soppressione di passaggi a livello, la manutenzione

straordinaria e adeguamento linea elettrica (area Bazzano – Vignola); il rinnovamento binario

e risanamento della massicciata tra le stazioni di Crespellano e Bazzano; il risanamento

strutture in c.a. del ponte sul torrente Samoggia; la realizzazione nuova stazione di Zola

Predosa; la rettifica tracciato di Zola Predosa; la realizzazione 5 sottopassi e viabilità

alternativa per sostituzione passaggi a livello; altre opere come interramenti, piani di assetto

idrogeologico relativi ad alcuni interventi, acquisto ricambi per elettrotreni, ecc.

Si tratta di interventi per complessivi 11,8 milioni di euro circa;:

Attraverso i fondi FAS regionali, verranno attuati progetti per SCMT/SSC di terra, la

velocizzazione Bologna-Portomaggiore, il proseguimento interramento Bologna-

Portomaggiore, la SSE Mezzolara, l’adeguamento di passaggi a livello con interventi

tecnologici per la linea Casalecchio-Vignola, opere civili per la stazione Bazzano e CTC

Page 34: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

32

unico per la linea Casalecchio-Vignola. Si tratta di interventi per complessivi 38,5 milioni di

euro circa sempre finalizzati al miglioramento della rete ferroviaria regionale.

Con ulteriori fondi relativi all’accordo con il Ministero Infrastrutture sono previsti interventi per

il sottopasso via Edera e per gli apparati centrali Zola Predosa Vignola. Si tratta di interventi

per complessivi 4,5 milioni di euro.

Si segnala, inoltre, l’acquisto di materiale rotabile per l’intera rete regionale, per un totale di

oltre 216 milioni di euro. L'impiego del materiale rotabile, per sua stessa natura, non è

collocabile puntualmente in uno specifico bacino provinciale. Quello di Bologna potrà sempre

contare su gran parte del nuovo materiale per i servizi che gravano su di esso, in particolare

per quelli ricompresi nel Servizio Ferroviario Metropolitano.

Sempre in relazione al tema della mobilità, in applicazione dell’Accordo Regione Emilia

Romagna, Provincia e Comune di Bologna dell’agosto 2006, verrà data piena attuazione

attraverso i fondi FAS al potenziamento dei sistemi di trasporto collettivo nelle aree urbane,

da favorire con la realizzazione del People Mover17 che collegherà la nuova stazione

ferroviaria centrale all’aeroporto Guglielmo Marconi, effettuando un’unica fermata intermedia

presso Bertalia-Lazzaretto.

17

Cfr. Accordo dell’agosto 2006 tra Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), relativamente ad impegni reciproci volti a favorire la realizzazione dell’opera pubblica denominata “people mover”.

Page 35: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

33

Obiettivo 6 DUP: Welfare e qualità della vita

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione18

Il sistema dei poli ospedalieri

Redistribuire in ambito provinciale l’offerta di servizi di assistenza ospedaliera

potenziandone la qualità in relazione alle richieste assistenziali attuali ed allo sviluppo delle

conoscenze e delle tecnologie. L’Accordo Territoriale, predisposto per l’attuazione del PTCP,

prevede la qualificazione del ruolo del Polo ospedaliero all’interno di un più ampio quadro

strategico di sviluppo sia dei servizi sanitari in Bologna che in relazione agli altri presidi

ospedalieri presenti sul territorio ed il miglioramento dell’accessibilità al Policlinico con mezzi

pubblici, attraverso misure in grado di soddisfare il fabbisogno di spostamenti sia di carattere

urbano che di scala provinciale.

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

E’ in corso di attuazione l’accordo tra regione Emilia-Romagna e Provincia di Bologna per il

sistema formativo e per il lavoro in base al quale vengono attribuite risorse per il triennio

2007-2009.

18

Fonte: PTCP_ “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di competitività economica del territorio”

Page 36: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

34

Obiettivo 7 DUP: Ambiente e risorse naturali

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione19

Salvaguardia e valorizzazione della biodiversità: Strutturare il sistema delle aree

protette. Conservare la residua biodiversità presente e puntare alla realizzazione di un

sistema di reti ecologiche (di livello locale, provinciale e di importanza nazionale ed europea,

come la Rete Natura 2000).

Assetto idrogeologico: individuare e tutelare, in coerenza con le previsioni dei piani di

bacino, gli ambiti territoriali caratterizzati da fenomeni di dissesto idrogeologico e di

pericolosità idraulica.

Individuare misure di lungo termine per conseguire gli obiettivi di qualità dell’aria indicati

dalla legislazione vigente. Le azioni di miglioramento sono indirizzate in particolare al

Trasporto pubblico locale, al trasporto su ferro, al sistema insediativo ed al sistema

produttivo.

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

Dall’attuazione del DUP e del PAR FAS attraverso la declinazione del Piano di Azione

Ambientale della Regione Emilia Romagna si configurano alcuni ambiti prioritari riferiti a:

��miglioramento dell’ambiente nello spazio rurale;

�� gestione e trattamento delle acque negli ambiti urbani (in particolare acque reflue),

sicurezza idraulica, sostegno al deflusso minimo vitale (Piano Provinciale di Tutela

delle acque) e ottimizzazione delle risorse idriche;

�� biodiversità e tutela degli habitat e delle specie.

Si tratta, in riferimento al primo punto, in particolare di rafforzare e promuovere dinamiche

rivolte alla sostenibilità e alla sicurezza del territorio per il miglioramento dell’ambiente nello

spazio rurale.

Per la priorità collegata alla gestione delle acque, in attuazione del PAR FAS 2007-2013 si

configurano possibili interventi prioritari in materia di applicazione della disciplina degli

scarichi delle acque reflue urbane con particolare attenzione ai trattamenti più spinti per

l’abbattimento dei nutrienti e la disinfezione per i depuratori che influenzano corpi idrici con

prelievi potabili, la predisposizione di vasche di prima pioggia, il progressivo riutilizzo delle

acque reflue.

19

Fonti: PTCP – “Qualità ambientale”, Piano di gestione della qualità dell'aria della provincia di Bologna

Page 37: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

35

Sul tema della risorsa idrica e alla sicurezza idraulica emerge dal territorio provinciale la

proposta di interventi per la realizzazione di invasi nella fascia pedecollinare per il sostegno

del deflusso minimo vitale nell’ambito di quanto previsto dal Piano Provinciale di Tutela delle

Acque, la realizzazione di interventi di ottimizzazione della gestione delle risorse idriche e di

valorizzazione dell’ambiente naturale previsti nel Nuovo Patto per la Qualità dello Sviluppo

del Circondario Imolese 2009 – 2013 e di interventi per la sicurezza idraulica in pianura.

Sul tema della biodiversità gli interventi saranno mirati a rafforzare l’efficienza dei sistemi

naturali strategici per la tutela di habitat e specie, posti all’esterno delle aree naturali protette

esistenti (Parchi e Riserve) anche attraverso la riqualificazione ed il risanamento ambientale,

la creazione di connessioni ecologiche, il miglioramento dei sistemi naturali e più in generale

la corretta fruizione del patrimonio ambientale.

A questo fine si potrà fare riferimento al Piano di Azione Ambientale della Regione Emilia

Romagna ai sensi della Dlg 238/2009 in attuazione del Piano di Azione Ambientale 2008-

2010.

Page 38: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

36

Obiettivo 8 DUP: Valorizzare e promuovere il patrimonio ambientale e culturale

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione

Programma Rurale Integrato Provinciale

- La misura 313 del PSR “Incentivazione delle attività turistiche” indica come priorità gli

itinerari della Strada dei Vini e dei Sapori Colli d’Imola e Strada dei Vini e dei Sapori

Città, Castelli, Ciliegi.

- Inoltre, vengono indicati come priorità i progetti che: si collocano in sinergia rispetto

alle potenzialità del territorio, mettono in valore l’aspetto commerciale turistico e delle

produzioni agroalimentari e si integrano operativamente con l’associazione che

rappresenta la Strada.

PTCP – “Qualità ambientale”

- Sviluppo del sistema di offerta turistica.

- Potenziare i servizi di accoglienza ed ospitalità negli snodi della mobilità;

- Favorire la creazione un sistema integrato di offerta di servizi di qualità (con

particolare riferimento all’offerta turistica, agrituristica, ricreativa,culturale, didattico-

scientifica, ma anche gastronomica e di produzioni tipiche).

- Recuperare e valorizzare complessi architettonici storici non urbani per funzioni

metropolitane qualificanti o a servizio della fruizione del territorio rurale.

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

Programmi di Promozione e Valorizzazione del Territorio – FESR Asse IV

Il PVPT attraverso un percorso di concertazione con le parti istituzionali, economiche e

sociali, individua quattro aree.

Nel Circondario Imolese, con l’intervento “Imola, cuore della Terra dei Motori” si intende

realizzazione uno spazio museale e documentale all’interno dell’Autodromo di Imola allo

scopo di valorizzare la storia e la tradizione motoristica locale. Il progetto si concretizza

attraverso la realizzazione di un centro documentale\mediateca, di uno spazio museale

permanente, di uno spazio espositivo temporaneo (ad es. per mostre fotografiche) e di

spazi polivalenti.

Nell’area appenninica delle Cinque Valli, si prevede la valorizzazione dell’’area

archeologica di Monte Bibele attraverso la promozione di manifestazioni in grado di

ampliarne la conoscenza e la fruizione, anche in rapporto alle risorse espresse dal

Museo Fantini. L’intervento si pone l’obiettivo di favorire un’ottica di turismo sostenibile, di

creare un centro d’interesse di valore nazionale, di stimolare l’identità culturale e la

Page 39: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

37

capacità di aggregazione della comunità, di creare sinergie tra il parco, gli enti e la libera

iniziativa privata ed, infine, implementare le attività complementari ed integrative del

reddito agricolo.

Nell’area dell’alto Reno, l’obiettivo dell’intervento “Le Terre Alte della Montagna

Bolognese - Ambiente, Sport, Cultura e Benessere” è quello di ampliare l’offerta del

patrimonio ambientale e culturale in quanto potenziale per lo sviluppo del turismo

sostenibile e creare le condizioni per una migliore fruizione del territorio e per il

superamento dei confini amministrativi comunali nella comunicazione delle opportunità

turistiche dell’Alta Valle del Reno. Nello specifico, la realizzazione del palazzo della

cultura e dello sport “Enzo Biagi” permette, attraverso la sua multifunzionalità, la

realizzazione di manifestazioni sia di carattere sportivo sia culturale.

Nella pianura della Valle del Samoggia, l’intervento “Riqualificazione di Villa Edvige e del

Parco Campagna” fa leva sulla presenza di due poli con potenzialità di forte offerta e di

servizio turistico, ad ampia facilità di accesso: il Parco Giardino Campagna e la Villa

Edvige Garagnani, sede dello IAT intercomunale, situati nel Comune di Zola Predosa. Il

progetto mira a potenziare il ruolo del territorio a servizio di un’offerta turistica di area

vasta, attraverso la valorizzazione e la messa a sistema integrata delle strutture già

esistenti, con una riconversione funzionale delle stesse.

In generale, gli interventi proposti hanno l’obiettivo di contribuire a creare spazi attraenti

per i visitatori ed i turisti, dove investire, lavorare e vivere: i progetti prevedono azioni

finalizzate a riqualificare e promuovere aree e beni pubblici a valenza culturale ed

ambientale destinandoli a luoghi di servizio alla popolazione ed al turista e a favorire la

qualificazione dell’offerta di servizi finalizzati ad innalzare il livello di fruibilità del

patrimonio naturale e culturale.

I progetti prioritari di valorizzazione sono

- “MotorValley: realizzazione spazio museale del circuito di Imola”

- “La Valle del Reno: realizzazione del palazzo della cultura e dello Sport attrattore

culturale dell'intera area”

- “Archeologia a monte Bibele: valorizzazione e accessibilità del parco archeologico”

- “Villa Edvige-Garagnani e Parco campagna: riqualificazione spazi e locali a fini

espositivi e convegnistici - Recupero della rete dei percorsi storici del parco

Campagna”

Page 40: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

38

Obiettivo 9 DUP: Valorizzare i potenziali locali, consolidare le aree ex ob 2

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione

Intesa istituzionale per la montagna ai sensi della LR n. 2/04

- Sicurezza del Territorio, tutela e valorizzazione della qualità ambientale;

- Sicurezza del Territorio, assetto idrogeologico e valorizzazione delle aste fluviali,

Protezione civile, Qualità ambientale e pianificazione urbanistica sostenibile,

Infrastrutture minori e rete sentieristica, Silvicoltura; Sistema dei Parchi;

- Cultura/sistemi scolastici e formativi;

- Sviluppo di iniziative di trasferimento e produzione del sapere, soprattutto nei settori

dell’assetto del territorio, della protezione attiva dell’ambiente, dell’agricoltura e

dell’innovazione;

- Supporto alle associazioni culturali del territorio, Supporto e potenziamento delle

strutture didattiche del sistema scolastico esistente sul territorio, Attività di formazione

professionale, Supporto alla creatività giovanile, Supporto alle attività culturali in

campo storico-archeologico;

- Riqualificazione e sviluppo delle strutture formative;

- Distretto della Qualità di Montagna, Sistema turistico locale dell’Appennino

Bolognese - Marketing territoriale, Agricoltura, sviluppo rurale e valorizzazione dei

prodotti tipici, Risparmio energetico e fonti energetiche rinnovabili, Commercio;

- Servizi al cittadino ed al territorio/sistemi infrastrutturali di collegamento e telematica;

- Gestione unificata di servizi e funzioni comunali, Sviluppo e sostegno delle politiche

socio-sanitarie, Politiche abitative, Mobilità delle persone e delle merci, Servizi alle

imprese, Azioni di sostegno ai centri minori, Sviluppo dei Piani di E-Goverment;

Anche il Programma Rurale Integrato Provinciale – PSR e l’Asse 4 Leader dello stesso

PSR individuano temi catalizzatori strettamente correlati alla valorizzazione e sviluppo

del territorio rurale, a cui si rimanda per il dettaglio specifico di azioni.

Page 41: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

39

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

TEMI DESCRIZIONE AMBITO

TERRITORIALE Sviluppo e valorizzazione del territorio

Patto per la Qualità dello Sviluppo del Circondario imolese

Area del circondario imolese

Mobilità sostenibile e qualificazione delle aree fluviali

Completamento della rete dei percorsi ciclopedonali e della sentieristica, in particolare lungo le aste fluviali

Terre d’Acqua

Terre di Pianura

Valle dell’Idice

Reno-Galliera

Paesaggio e qualità ambientale

Tutela delle aree protette, del paesaggio e delle biodiversità

Reno-Galliera

Paesaggio e qualità ambientale

Progettazione paesaggistica integrata Terre di Pianura

Riqualificazione dei centri e recupero edifici pubblici

Recupero, riqualificazione, riutilizzo di edifici pubblici dismessi da destinare ad utilizzo pubblico

Terre d’Acqua

Terre di Pianura

Riqualificazione e recupero aree produttive

Recupero, rifunzionalizzazione e adeguamento ambientale e tecnologico delle aree produttive

Terre di Pianura

Valorizzazione risorse culturali ed ambientali

Rete museale storico-archeologico-ambientale, percorsi provinciali Archeologici ed Ecomusei

Terre d’Acqua

Terre di Pianura

Mobilità e riqualificazione stazioni SFM

Realizzazione del progetto unitario di riconoscibilità del SFM, anche attraverso la riqualificazione di alcune stazioni SFM come centralità urbane

Territori di pianura

Sviluppo e valorizzazione del territorio

Realizzazione dell’Art e Science Center Casalecchio e Sasso Marconi

Sviluppo e valorizzazione del territorio

Accordi Quadro per la Montagna Appennino

Sviluppo e valorizzazione del territorio

Patto per la Qualità dello Sviluppo del Circondario imolese, relativamente alle aree montane

Valle del Santerno

Sviluppo turistico Riqualificazione di infrastrutture per il turismo invernale

Lizzano in Belvedere

Valorizzazione risorse culturali ed ambientali

Sistema territoriale a rete della Linea Gotica, anche valorizzando l’esperienza della Scuola di Pace di Monte Sole

Appennino

Sviluppo rete telematica e qualificazione servizi ai cittadini e alle imprese

Contrasto al digital divide attraverso la realizzazione dell’ultimo miglio per il collegamento alla Rete lepida di cittadini e imprese

Appennino

Sviluppo e valorizzazione del territorio

Appennino come distretto dell’energia sostenibile

Appennino

Mobilità sostenibile e qualificazione delle aree fluviali

Completamento delle piste ciclabili lungo Reno

Appennino

Mobilità e riqualificazione linee ferroviarie

Qualificazione Linea Porrettana e Linea Direttissima ed integrazione con il trasporto a chiamata

Appennino

Valorizzazione risorse culturali ed ambientali

Valorizzazione integrata del patrimonio ambientale e culturale delle 5 Valli Bolognesi

Appennino

Page 42: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

40

Page 43: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

41

Obiettivo 10 DUP: Promuovere la competitività, la qualità

e l'attrattività della rete delle città

��Priorità indicate dagli strumenti di programmazione

PTCP – ““Accessibilità del territorio”

- Trasporto collettivo in ambito urbano: Realizzare un sistema di trasporto pubblico ad

elevata capacità in ambito urbano:;

- Realizzare e completare il Servizio Ferroviario Metropolitano,

PTCP – “Qualità del sistema insediativo, urbano e rurale, di qualità sociale e di

competitività economica del territorio”

- Valorizzare il Centro Storico di Bologna, quale luogo focale dell’offerta di qualità

urbana, dell’offerta culturale, dell’offerta commerciale, per i residenti dell’intera area

metropolitana, per gli utenti della città e per il turismo;

- Valorizzare gli ulteriori luoghi urbani dotati di centralità e di identità, attraverso

progetti urbani che ne recuperino i connotati storici e ne accrescano la complessità

funzionale e l’attrattività: in primo luogo le aree urbane centrali degli altri comuni

attorno al capoluogo, nonché i nuclei insediativi di impianto storico inglobati nella

prima periferia del capoluogo, quali: Bolognina, Corticella, Borgo Panigale, ecc.;

- Ridisegnare l’intero complesso della stazione di Bologna, dei supporti infrastrutturali

necessari al suo funzionamento, delle sue relazioni sia con l’ambito urbano

circostante che con il territorio più vasto, sfruttando anche le straordinarie occasioni

di riorganizzazione delle aree ad essa connesse, perché essa possa diventare una

porta di accesso qualificata, funzionale ed integrata per la città e il territorio

metropolitano;

- Centralità della riqualificazione urbana e della politica per la casa in affitto.

L’attenzione della pianificazione comunale, prima e piuttosto che all’ulteriore

dilatazione urbana, è rivolta a governare le trasformazioni interne del territorio

urbano. Occorre mantenere quelle caratteristiche di mix funzionale

abitativo/produttivo/commerciale, che è caratteristica indispensabile di un equilibrato

tessuto urbano. Ad ogni operazione di trasformazione, nella misura in cui produce

nuovo valore immobiliare, devono corrispondere significative contropartite a favore

della collettività locale, in termini di manutenzione diffusa degli edifici e di spazi

pubblici, di ammodernamento dell’infrastrutturazione urbana e di rinnovo delle reti

tecnologiche, di miglioramento delle condizioni di benessere ambientale. La

trasformazione urbana deve contribuire inoltre alla messa in campo di una politica

articolata per rispondere alle nuove domande di accesso alla casa;

Page 44: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Politica Regionale Unitaria 2007-2013

42

- Distretto per la produzione culturale. Il territorio bolognese ha le caratteristiche per

diventare un vero e proprio distretto per la produzione culturale. Un’occasione

particolare per Bologna è rappresentata dall’industria nascente del multimediale in

grado di trattenere nella città – e quindi nella sua struttura sociale e culturale - le

intelligenze creative che vi hanno svolto il proprio percorso formativo. Le attività di

produzione multimediale e culturale rappresentano una delle tipologie di attività più

congeniali ad una pianificazione urbanistica attenta alla salvaguardia dei caratteri

funzionali integrati della periferia storica e alla ri-valorizzazione per usi produttivi dei

contenitori dismessi presenti in tali contesti;

- Potenziamento della funzione fieristica;

��Priorità condivise con il sistema territoriale per l’attuazione del DUP

- Qualificazione della rete museale: Palazzo D’Accursio, Manifattura delle Arti,

Museo dei Trasporti, Museo Marconi, Museo della Civiltà Contadina di Villa Smeraldi;

- Interventi relativi all’eventuale opportunità a valere sul nuovo piano casa (Bologna e

Imola);

- Realizzazione del progetto unitario di riconoscibilità del SFM, anche attraverso la

riqualificazione di alcune stazioni SFM come centralità urbane;

- Completamento rete piste ciclabili e nuova sentieristica nella collina bolognese

(Bologna e Comuni interessati);

- Interventi previsti dal Patto per la Qualità dello Sviluppo del Circondario imolese

ad Imola, compreso l’intervento per il completamento dell’Osservanza.

Page 45: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

Il contributo del sistema territoriale della provincia di Bologna all’attuazione della Politica Regionale Unitaria

43

3.3 Il riepilogo delle priorità per l’attuazione del DUP

A partire dalla strategia complessiva espressa dal sistema territoriale, si è proceduto dunque

mettendo in risalto e a valore tutti le proposte coerenti con gli obiettivi della Politica

Regionale Unitaria ed, al contempo, in grado di contribuire alla costruzione della regione

sistema.

E’ importante preliminarmente ribadire che la Politica Regionale Unitaria intende agire in

maniera il più possibile incisiva su alcuni temi cardine dello sviluppo regionale, che

spaziano dall’economia della conoscenza all’ambiente, dalla mobilità sostenibile alla

valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, dal sistema produttivo al welfare, ma

anche dare risposte efficaci e coordinate alle specificità che i sistemi territoriali

manifestano, prevedendo la possibilità, con due appositi obiettivi territoriali (il 9 e il 10), di

sviluppare proposte “a misura” di territorio, sia che si tratti di area montana o di un’area

urbana od, ancora, di un’area con potenzialità di rilievo per lo sviluppo regionale.

Nella tabella seguente sono esplicitate le proposte regionali condivise con il sistema

territoriale e le proposte locali ritenute un fattivo contributo alla costruzione della regione-

sistema, in rapporto agli obiettivi del DUP ed ai programmi di finanziamento.

Coerentemente alla strategia operativa del DUP, si tratta di tutte quelle proposte rispondenti

ad una serie di criteri, quali:

- contenuti fortemente correlati con le priorità strategiche regionali,

- capacità di coinvolgimento di una pluralità di soggetti istituzionali (locali e regionali),

- capacità di rimuovere importanti ostacoli alla crescita armonica e sostenibile del territorio,

- dimensione finanziaria di rilievo,

- completamento di interventi realizzati in periodi di programmazione precedenti.

Page 46: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

44

PR

OG

RA

MM

I DI F

INA

NZ

IAM

EN

TO

OB

IET

TIV

I DE

L

DU

P

PR

IOR

ITÀ

CO

ND

IVIS

E

FESR

FSE

FAS regionale

Risorse regionali

FAS nazionale

Altre risorse

FEASR

Risorse enti locali

Coop. territoriale

Realiz

za

zio

ne d

i u

n T

ecn

op

olo

su

lle t

ecno

log

ie p

er

l' auto

ma

zio

ne in

dustr

iale

, pe

r nuo

vi m

ate

ria

li nan

ote

cn

olo

gie

, te

lecom

unic

azio

ni, s

cie

nze d

ella

vita

20.

Ob

iett

ivo

1R

afforz

are

l'o

rie

nta

men

to e

l'i

mpeg

no d

el

sis

tem

a r

egio

na

le

vers

o la r

icerc

a e

l'i

nnova

zio

ne

Realiz

za

zio

ne d

i u

n p

olo

tec

nic

o d

i fo

rmaz

ion

e

In c

am

po d

ell’

auto

ma

zio

ne

meccanic

a

Inte

sa p

er

la f

orm

azio

ne e

il la

voro

per

il 20

07-0

9 (

FS

E)

Ob

iett

ivo

2

Pote

nzia

re

l’investim

en

to s

ul

capita

le u

mano

attra

vers

o

l’inn

alz

am

ento

delle

com

pete

nze

Inte

rventi f

orm

ativi n

ell’

am

bito d

el P

ian

o d

i svilu

pp

o r

ura

le

(PR

IP)

Soste

gno a

Pro

gett

i di ricerc

a c

olla

bora

tiva d

elle

PM

I.

Ban

do

PO

R F

ES

R –

Ass

e 1

Ob

iett

ivo

3

Qualif

ica

zio

ne

, l’i

nn

ova

zio

ne d

el

sis

tem

a p

rodu

tt.

Soste

gno a

pro

gett

i d

i in

tro

du

zio

ne d

i IC

T n

elle

PM

I e

soste

gno a

pro

gett

i p

er

la c

rea

zio

ne d

i re

ti tra

im

pre

se, per

l’inn

ova

zio

ne t

ecnolo

gic

a e

org

an

izza

tiva n

elle

PM

I. b

and

o

PO

R F

ES

R –

Ass

e 2

20 C

and

idatu

re a

van

zate

ai sensi d

ell’

azio

ne 3

.1 A

sse 3

PO

R F

ES

R 2

00

7-2

01

3 in f

ase d

i valu

tazio

ne

Page 47: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

45

PR

OG

RA

MM

I DI F

INA

NZ

IAM

EN

TO

OB

IET

TIV

I DE

L

DU

P

PR

IOR

ITÀ

CO

ND

IVIS

E

FESR

FSE

FAS regionale

Risorse regionali

FAS nazionale

Altre risorse

FEASR

Risorse enti locali

Coop. territoriale

Soste

gno a

pro

gett

i in

novativi n

el cam

po d

elle

tecn

olo

gie

energ

etico-a

mbie

nta

li

ban

do

PO

R F

ES

R –

Ass

e 3

Ob

iett

ivo

3

Qualif

ica

zio

ne

, l’i

nn

ova

zio

ne d

el

sis

tem

a p

rodu

tt.

Soste

gno a

pro

gett

i d

i q

ua

lific

azio

ne e

d inno

va

zio

ne d

elle

im

pre

se d

i serv

izi e t

urism

o n

el cam

po d

ella

va

lori

zza

zio

ne

e q

ualif

ica

zio

ne d

el p

atr

imonio

cu

ltura

le e

d a

mbie

nta

le .

C

rite

ri d

i priori

tà c

onte

nuti n

ei b

and

o P

OR

FE

SR

– A

sse

4

Ob

iett

ivo

4

Soste

nib

ilità

en

er-

getica

ed a

mbie

n-

tale

de

l sis

t.pro

d.

Are

e E

colo

gic

amen

te A

ttre

zzat

e (in ind

ivid

ua

zio

ne s

eco

ndo le p

roce

dure

in c

ors

o)

Cu

ra d

el f

erro

: pote

nzia

mento

sis

tem

a f

err

ovia

rio e

nuovo

mate

riale

rota

bile

Pote

nzia

mento

dei si

stem

i di t

rasp

ort

o c

olle

ttiv

o n

elle

are

e u

rbane

(P

eop

le M

over)

Ob

iett

ivo

5

Mob

ilità

soste

nib

ile

Pie

na r

ealiz

za

zio

ne d

el S

erv

izio

Ferr

ovia

rio M

etr

opo

litano

qua

le o

pera

prim

aria e

str

ate

gic

a p

er

la m

obili

metr

opolit

ana e

urb

ana

Ob

iett

ivo

6

Innova

zio

ne

e

qua

lific

azio

ne d

el

welfare

Inte

sa p

er la

fo

rmaz

ion

e e il la

voro

per

il 20

07-0

9:

Inclu

sio

ne

Page 48: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

46

PR

OG

RA

MM

I DI F

INA

NZ

IAM

EN

TO

OB

IET

TIV

I DE

L

DU

P

PR

IOR

ITÀ

CO

ND

IVIS

E

FESR

FSE

FAS regionale

Risorse regionali

FAS nazionale

Altre risorse

FEASR

Risorse enti locali

Coop. territoriale

Inte

rventi p

er

la tute

la e

l’o

ttim

izza

zio

ne d

ella

gestio

ne d

ella

ri

sors

a id

rica

Mig

liora

mento

de

ll’am

bie

nte

de

llo s

paz

io r

ura

leP

reserv

are

ed

accre

scere

il conte

nuto

di bio

div

ers

ità d

el

terr

itori

o

Realiz

za

zio

ne d

i in

vasi nella

fascia

ped

ecolli

nare

per

il soste

gno d

el deflusso m

inim

o v

itale

ne

ll’am

bito d

i qua

nto

pre

vis

to d

al P

iano

Pro

vin

cia

le d

i T

ute

la d

elle

Acqu

e

Inte

rventi d

i ott

imiz

za

zio

ne d

ella

gestione d

elle

ris

ors

e

idrich

e e

di va

lori

zza

zio

ne d

ell’

am

bie

nte

natu

rale

pre

vis

ti n

el

Nuo

vo P

att

o p

er

la Q

ualit

à d

ello

Svilu

ppo d

el C

ircon

da

rio

Imole

se 2

009

– 2

013

Inte

rventi p

er

gara

ntire

la s

icure

zza idra

ulic

a e

con

trasta

re il

rischio

idro

geo

log

ico in p

ianura

Ob

iett

ivo

7

Svilu

pp

are

l’in

fra-

str

uttura

am

bie

nta

le

di sup

port

o a

lla

bio

div

ers

ità,

rafforz

a-r

e la

pre

ven

zio

ne e

gestio

ne d

ei rischi

natu

rali,

la d

ifesa

del su

olo

e d

ella

costa

Bio

div

ers

ità, tu

tela

hab

itat

e s

pecie

Moto

r V

alle

y: re

aliz

za

zio

ne s

pa

zio

museale

del

circuito d

i Im

ola

O

bie

ttiv

o 8

V

alo

rizza

re e

pro

mu

overe

il

patr

imon

io

am

bie

nta

le e

cultura

le

Arc

heo

log

ia a

monte

Bib

ele

: va

lori

zza

zio

ne

e a

ccessib

ilità

del parc

o a

rche

olo

gic

o

Ob

iett

ivo

8

Valo

rizza

re e

pro

mu

overe

il

La V

alle

de

l R

eno: re

aliz

za

zio

ne d

el pa

lazzo d

ella

cu

ltura

e

dello

Sp

ort

attra

ttore

cu

ltura

le d

ell'

inte

ra a

rea

Page 49: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

47

PR

OG

RA

MM

I DI F

INA

NZ

IAM

EN

TO

OB

IET

TIV

I DE

L

DU

P

PR

IOR

ITÀ

CO

ND

IVIS

E

FESR

FSE

FAS regionale

Risorse regionali

FAS nazionale

Altre risorse

FEASR

Risorse enti locali

Coop. territoriale

patr

imon

io

am

bie

nta

le e

cultura

le

Vill

a E

dvig

e-G

ara

gn

ani e P

arc

o c

am

pagna: riq

ua

lific

azio

ne

spa

zi e loca

li a f

ini espositiv

i e c

on

ve

gnis

tici -

Recupero

della

rete

dei perc

ors

i sto

rici de

l p

arc

o C

am

pagna

Inte

rventi f

ina

nzia

ti d

ag

li A

ccord

i-qua

dro

sott

oscritti ai sensi

della

L.R

. 2/2

004 e

da

sotto

scrivere

per

la p

rossim

a

pro

gra

mm

azio

ne t

rie

nna

le,

in a

ttua

zio

ne d

elle

modific

he a

lla

suddett

a legg

e c

on L

.R.

10/2

008

Inte

rventi f

ina

nzia

ti c

on

l'A

sse

4 d

el P

SR

"A

ttu

azio

ne

del

l'ap

pro

ccio

Lea

der

"

Patt

o p

er

la Q

ualit

à d

ello

Svilu

ppo d

el C

ircon

dari

o im

ole

se

Com

ple

tam

ento

de

lla r

ete

dei perc

ors

i cic

lope

don

ali

e d

ella

sentieri

stica,

in p

art

ico

lare

lungo

le

aste

flu

via

li (T

err

e

d’A

cq

ua, T

err

e d

i P

ianura

, R

eno-G

alli

era

, V

alle

dell’

Idic

e,

Valle

de

l R

eno)

Tute

la d

elle

are

e p

rote

tte, d

el p

aesag

gio

, d

ella

bio

div

ers

ità

(Reno G

alli

era

)

Ob

iett

ivo

9

Valo

rizza

re i

pote

nzia

li lo

ca

li,

consolid

are

le a

ree

ex o

b 2

Pro

ge

tta

zio

ne p

aesagg

istica in

tegra

ta (

Terr

e d

i P

ianura

)

Recupero

, rifu

nzio

na

lizza

zio

ne e

ad

egu

am

ento

am

bie

nta

le

e tecno

logic

o d

elle

are

e p

rodutt

ive (

Terr

e d

i P

ianura

)

O

bie

ttiv

o 9

V

alo

rizza

re i

pote

nzia

li lo

ca

li,

consolid

are

le a

ree

ex o

b 2

Recupero

, riq

ualif

ica

zio

ne,

riutiliz

zo d

i edific

i pub

blic

i dis

messi da d

estinare

ad u

tiliz

zo p

ub

blic

o (

Terr

e d

’Acq

ua,

Terr

e d

i P

ianura

)

Page 50: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

48

PR

OG

RA

MM

I DI F

INA

NZ

IAM

EN

TO

OB

IET

TIV

I DE

L

DU

P

PR

IOR

ITÀ

CO

ND

IVIS

E

FESR

FSE

FAS regionale

Risorse regionali

FAS nazionale

Altre risorse

FEASR

Risorse enti locali

Coop. territoriale

Rete

museale

sto

rico-a

rche

olo

gic

o-a

mbie

nta

le (

Terr

e

d’A

cq

ua, T

err

e d

i P

ianura

), p

erc

ors

i pro

vin

cia

li A

rcheo

logite

ed E

com

usei

Realiz

za

zio

ne d

el pro

getto u

nitario p

er

la r

ico

noscib

ilità

de

l S

FM

anche a

ttra

vers

o la r

iqua

lific

azio

ne d

i alc

un

e s

tazio

ni

SF

M c

om

e c

entr

alit

à u

rban

a

Realiz

za

zio

ne A

rt e

Scie

nce C

en

ter

(Casa

lecchio

e S

asso

Marc

oni)

Com

ple

tam

ento

Accord

i Q

uadro

per

la M

onta

gn

a, in

part

ico

lare

Ap

pen

nin

o c

om

e d

istr

ett

o d

ell’

energ

ia s

oste

nib

ile

e q

ualif

ica

zio

ne lin

ea P

ore

ttana e

Dir

ettis

sim

a c

on

inte

gra

zio

ne c

on tra

sport

o a

chia

mata

.

Riq

ualif

ica

zio

ne d

i in

frastr

utture

per

il tu

rism

o invern

ale

Sis

tem

a terr

itori

ale

a r

ete

della

Lin

ea G

otica, a

nche

va

lori

zza

ndo l’e

sp

erie

nza d

ella

Scu

ola

di P

ace d

i M

onte

S

ole

.

Ob

iett

ivo

9

Valo

rizza

re i

pote

nzia

li lo

ca

li,

consolid

are

le a

ree

ex o

b 2

Valo

rizza

zio

ne inte

gra

ta d

el pa

trim

onio

am

bie

nta

le e

cultura

le d

elle

5 V

alli

bo

log

nesi

Page 51: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

49

PR

OG

RA

MM

I DI F

INA

NZ

IAM

EN

TO

OB

IET

TIV

I DE

L

DU

P

PR

IOR

ITÀ

CO

ND

IVIS

E

FESR

FSE

FAS regionale

Risorse regionali

FAS nazionale

Altre risorse

FEASR

Risorse enti locali

Coop. territoriale

Contr

asto

al dig

ital div

ide a

ttra

vers

o la r

ealiz

za

zio

ne

dell’

ultim

o m

iglio

per

il co

llegam

ento

de

lle R

ete

Lepid

a d

i citta

din

i e im

pre

se

Qualif

ica

zio

ne

de

lla r

ete

museale

: P

ala

zzo

d’A

ccurs

io,

Man

ifattura

delle

Art

i, M

use

o d

ei T

rasport

i, M

useo M

arc

oni,

Museo d

ella

Civ

iltà

Con

tad

ina d

i V

illa

Sm

era

ldi.

Inte

rventi r

ela

tivi a

ll’e

ve

ntu

ale

opp

ort

un

ità

a v

ale

re s

ul nuo

vo

pia

no c

asa (

Bolo

gna e

Im

ola

)

Riq

ualif

ica

zio

ne d

i a

lcune

sta

zio

ne S

FM

com

e c

entr

alit

à

urb

an

a, a

nche a

ttra

vers

o p

rogetto

un

itari

o p

er

la

riconoscib

ilità

Com

ple

tam

ento

rete

pis

te c

icla

bili

e n

uova s

entieristica

nella

colli

na b

olo

gnese

Ob

iett

ivo

10

Pro

mu

overe

la

com

petitività,

la

qua

lità e

l'a

ttra

ttiv

ità

della

rete

delle

città

Patt

o p

er

la Q

ualit

à d

ello

Svilu

ppo d

el C

ircon

dari

o im

ole

se,

com

pre

so inte

rve

nto

per

il com

ple

tam

ento

dell’

Osserv

an

za

Page 52: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

50

Infine, nella

successiv

a tabella

si riport

ano le r

isors

e r

ela

tive a

gli

inte

rventi g

ià c

ondiv

isi:

PR

OG

ET

TO

R

ISO

RS

E E

FO

ND

O

NO

TE

O

B 1

- R

affo

rzar

e l’o

rien

tam

ento

e l’

imp

egn

o d

el s

iste

ma

reg

ion

ale

vers

o la

ric

erca

e l’

inn

ova

zio

ne,

att

rave

rso

il s

ost

egn

o a

i p

roce

ssi d

i cam

bia

men

to in

sen

so in

no

vati

vo e

d il

raf

forz

amen

to d

ella

ret

e d

ella

ric

erca

e d

el t

rasf

erim

ento

tec

no

log

ico

Realiz

za

zio

ne d

i u

n T

ecnopolo

sulle

te

cno

logie

per

l' auto

ma

zio

ne

in

dustr

iale

, per

nu

ovi m

ate

ria

li nano

tecno

log

ie, te

lecom

unic

azio

ni, s

cie

nze d

ella

vita

FE

SR

Asse 1

Per

quanto

att

iene a

lle r

isors

e P

OR

FE

SR

si fa

rife

rim

ento

ai pro

gett

i can

did

ati s

ull’

Asse I,

attua

lmente

in f

ase d

i is

trutt

oria,

va

luta

zio

ne e

sele

zio

ne

Realiz

za

zio

ne d

i u

n p

olo

te

cnic

o d

i fo

rmazio

ne in

cam

po d

ell’

auto

mazio

ne m

eccanic

a

3 m

l. -

FS

E A

sse C

apitale

um

ano

Ris

ors

e r

ela

tive

al tr

ienn

io 2

00

8-2

01

0

OB

2 -

Po

ten

ziar

e l’i

nve

stim

ento

su

l cap

ital

e u

man

o a

ttra

vers

o l’

inn

alza

men

to d

elle

co

mp

eten

ze a

cco

mp

agn

and

o t

utt

i i c

itta

din

i ve

rso

i p

iù a

lti l

ivel

li d

i fo

rmaz

ion

e n

ella

pro

spet

tiva

del

l’ap

pre

nd

imen

to lu

ng

o t

utt

o l’

arco

del

la v

ita,

al f

ine

di s

ost

ener

e u

no

sv

ilup

po

ad

egu

ato

ed

un

a d

ura

tura

pro

iezi

on

e in

tern

azio

nal

e d

el s

iste

ma

pro

du

ttiv

oIn

tesa p

er

la f

orm

azio

ne e

il la

voro

per

il 20

07-0

9

(FS

E)

8,2

ml. –

FS

E A

ssi adattabili

tà e

occupabili

Valo

re p

ari a

lla m

edia

ann

ua p

er

il 200

7-2

00

9

Inte

rventi f

orm

ativi n

ell’

am

bito d

el P

ian

o d

i svilu

pp

o r

ura

le (

PR

IP)

2,9

ml. -

PR

IP

Import

o c

om

ple

ssiv

o d

elle

ris

ors

e d

isp

on

ibili

OB

. 4 -

Pro

mu

ove

re u

na

mag

gio

re s

ost

enib

ilità

en

erg

etic

a ed

am

bie

nta

le d

el s

iste

ma

pro

du

ttiv

o e

dei

ser

vizi

Are

e E

colo

gic

am

ente

Attre

zza

te€ 2

0.5

08.7

50 (

costo

tota

le P

iani P

rog

ram

ma

candid

ati)

Per

quanto

att

iene a

lle r

isors

e P

OR

FE

SR

si fa

rife

rim

ento

ai P

iani P

rogra

mm

a c

andid

ati

sull’

Asse III

. P

iani P

rogra

mm

a a

ttualm

ente

in

fa

se d

i is

trutt

oria

, valu

tazio

ne e

se

lezio

ne

OB

.5 -

Raf

forz

are

la r

ete

infr

astr

utt

ura

le p

er u

na

mo

bili

tà s

ost

enib

ile in

gra

do

di a

ssic

ura

re a

i cit

tad

ini e

alle

imp

rese

la m

iglio

re

acce

ssib

ilità

al t

erri

tori

o r

egio

nal

e

Mo

bili

tà s

oste

nib

ile r

ete

fe

rro

via

ria

re

gio

na

le

Acco

rdo

co

n M

inis

tero

in

fra

str

uttu

re

(art

.15

dlg

s 4

22

/97

) per

un

im

po

rto

co

mp

lessiv

o d

i 1

1,8

mio

Eu

ro

Inte

rve

nti v

ari

Pe

op

le m

ove

r R

iso

rse

FA

S p

er

27 m

io E

uro

C

fr.

Acco

rdo

Re

gio

ne

Em

ilia

-Ro

ma

gn

a,

Pro

vin

cia

e C

om

un

e d

i B

olo

gn

a a

go

sto

2

006

Mo

bili

tà s

oste

nib

ile p

er

la r

ete

fe

rro

via

ria

re

gio

na

le

Ris

ors

e F

AS

pe

r 3

8,4

mio

Eu

ro

Ulte

rio

re A

cco

rdo c

on M

inis

tero

In

fra

str

uttu

re p

er

4,5

mio

Eu

ro

Inte

rve

nti v

ari B

olo

gn

a P

ort

om

aggio

re,

Ca

sa

lecch

io-V

ign

ola

, B

azza

no

Page 53: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia

PR

OG

ET

TO

R

ISO

RS

E E

FO

ND

O

NO

TE

O

B. 6

- S

ost

ener

e il

per

cors

o d

i in

no

vazi

on

e e

qu

alif

icaz

ion

e d

el w

elfa

re p

er m

iglio

rare

la q

ual

ità

del

la v

ita

del

le p

erso

ne

Inte

sa p

er la

fo

rmaz

ion

e e il la

voro

per

il 20

07-

09: In

clu

sio

ne

2,3

ml. –

FS

E A

sse inclu

sio

ne

Valo

re p

ari a

lla m

edia

ann

ua p

er

il 200

7-2

00

9

OB

.8 -

Val

ori

zzar

e e

pro

mu

ove

re il

pat

rim

on

io a

mb

ien

tale

e c

ult

ura

le, a

l fin

e d

i acc

resc

ere

la c

om

pet

itiv

ità

ed a

ttra

ttiv

ità

del

te

rrit

ori

o r

egio

nal

eP

rogra

mm

a d

i V

alo

rizza

zio

ne e

Pro

mozio

ne d

el

Terr

itorio (

PV

PT

) 3,6

ml. –

FE

SR

Asse I

V

OB

. 9 -

Val

ori

zzar

e i p

ote

nzi

ali l

oca

li, c

on

solid

are

le a

ree

ex o

bie

ttiv

o 2

Svilu

pp

o e

va

lori

zza

zio

ne

del te

rritori

o:

Riq

ualif

ica

zio

ne d

i in

frastr

utture

per

il tu

rism

o

invern

ale

600.0

00 E

uro

di risors

e r

eg

ionali

Son

o p

revis

ti c

ofina

nzia

menti d

eg

li E

ELL

inte

ressati d

al pro

getto

Page 54: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia
Page 55: Presidenza della Giunta Regionale€¦ · 2. Posizionamento e priorità del sistema territoriale provinciale 5 3. Le strategie di sviluppo del sistema territoriale 20 3.1 La strategia