Anno 8° N°15 Inverno 2017

ARI Colli Albani è la Sezione 00.13 dell’ A.R.I. Associazione Radioamatori Italiani

Sede e indirizzo postale: Via Nettunense 37, 00041 Cecchina RM – c/o Oratorio PG Piamarta

Direttivo Incarichi

Presidente Giorgio IWØDAQ QSL e HF Mgr Paolo IØKNQ

Vice-Presidente Aldo IK0RWW V-UHF Mgr Roberto IKØBDO

Segretario Mario IW0HNZ WEB Master Pino IKØZRR

Consigliere Fabio IK0MPJ GRCA News Roberto IK0BDO

Consigliere Francesco I0DBF

In questo numero:

Editoriale: 2016, anno bisesto, anno funesto ... (IK0BDO)

Attività: Schegge di Contest (I0YLI)

Attività: Contest “VECCHIACCHI Memorial Day – 2016” (I0YLI)

Autocostruzione: Q-Power VHF Linear Amplifier (I0YLI)

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Editoriale: 2016, anno bisesto, anno funesto ... (IK0BDO)( mi approprio, anche stavolta, del ruolo proprio del nostro Presidente Giorgio DAQ, per scriveredue righe che rappresentino realisticamente quanto abbiamo vissuto nell'anno appena concluso )

Una superstizione confermata.L'anno appena trascorso, al di là delle catastrofi che hanno interessato il nostro paese, dai terremoti,agli attentati, alle crisi economiche è stato, per la nostra Sezione, uno degli anni peggiori che ioricordi.Lo è stato, infatti, anche per la nostra Sezione: l'unico anno, da decenni a questa parte, al quale nonabbiamo partecipato al Contest Italiano 40/80 metri.E cosa vuol dire questo ? Forse che un Contest sia un'attività alla quale, non partecipando, sia ladimostrazione che le cose non vanno ?La non effettuazione di questa gara è semplicemente indice che lo "spirito di Sezione" sta purtropposcemando.Non vorrei riprendere il fenomeno che Giorgio DAQ denunciò nell'Editoriale dello scorsoBollettino ma, in effetti, quanto lui prevedeva, si è puntualmente avverato.Sta scemando quell'entusiasmo che, sin dai tempi in cui ci chiamavamo "ARI Lanuvio",galvanizzava noi Soci, e ci spingeva ad organizzare al meglio questo evento.Ricordo gli schemi di partecipazione alla gara che Gaetano HJN faceva girare già ad inizio Autunnocon i quali chiamava a raccolta la gente, assgnando a ciascuno il proprio compito, allo scopo di farciprimeggiare nella Classifica Generale per Sezioni.Già nel 2015 si notava "un'andazzo" negativo che poi, lo scorso anno, si è addirittura concluso inuna non partecipazione.Per fortuna non tutto è stato negativo. Nelle VHF ci siamo difesi, come sempre: siamo stati vincitorisia nel Contest delle Sezioni V-UHF che nel Contest Lazio. Ma questa è quasi una prassiconsolidata..Non vorrei che questa frase ci portasse male ... Mancano ormai pochi mesi a queste due gare e miauguro davvero che la defezione dimostrata nelle HF non debba ripetersi anche nei Contest nellebande superiori.Ma questo problema, per fortuna, non può essere generalizzato.C'è ancora, in Sezione, chi, nelle HF si mette in gara, per il piacere non solo di partecipare, ma lo faper vincere.E c'è mancato davvero poco: Paolo KNQ si è comentato, ad Ottobre, nel SAC - ScandinavianActivity Contest - una gara, a livello mondiale, dove si possono collegare solo stazioni scandinave.Paolo è troppo modesto per descrivere la sua avventura, Mi ha delegato a scrivere due righe,limitandosi a darmi solo il link dove trovare i Risultati Preliminari:

ho volutamente tagliato la Classifica, altrimenti non sarebbe bastato l'intero Bollettino, HI !I concorrenti, in questa categoria erano ben 202 ... si avete letto bene: I0KNQ secondo, su 202 !

http://www.sactest.net/blog/result/region_results.php?&preliminary=1&year=2016&mode=SSB&region=EU

Ricordo che gli chiesi di venire con me a Ravenna, per il Convegno VHF, ma mi disse che in quei giornisarebbe diventare nonno e non se la sentiva di allontanarsi troppo da Roma.Sicché Paolo andò a Montorio, il pomeriggio del sabato, perché la mattina lavorava e, montato dipolo everticale iniziò, sebbene con qualche ora di ritardo, riportando questo strabiliante risultato.Mi chiedo, e se avesse iniziato all'orario di inzio contest, non sarebbe potuto poi risultare primo ?Gli mancavano poco più di 5000 punti, il che, considerato il "rate" di QSO/ora che si fa ad inizio gara,l'obiettivo sarebbe stato senz'altro raggiungibile.E per chi non l'avesse notato, Paolo ha operato con il nominativo di Sezione, non con il suo.Grazie, Paolo !Tornando a noi, il 18 Dicembre ci siamo tutti ritrovati in Sezione, per la classica Panettonata e perscambiarci gli auguri di Fine Anno.Eravamo in diversi, malgrado tutto, e nell'atmosfera aleggiava l'allegria di una volta come quando,per la cena di fine anno non bastava il salone di un ristorante per ospitarci tutti.

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Attività: Schegge di Contest (I0YLI)

Vista la mia passione per il DX in 144MHz, mi ci trovo ogni tanto coinvolto … VHF (&up) “9A ACTIVITI Contest” … Organizzato dagli amici OM Croati . Mi pare che si svolga ogni 3a Domenica del mese …Stavolta , nonostante la brutta stagione e la pessima propagazione, qualcosina sono riuscito a fare :

Solo 8 QSO … ma quasi tutti buoni … un Qrb totale di quasi 5.000 Km … pochini, ma con una media abbastanza alta : oltre 600 Km/Qso …

Ecco il Log ….

e la Mappa:

73 e Buoni DX a Tutti ….. de I0YLI (Pietro) ________________

Attività: Contest “VECCHIACCHI Memorial Day – 2016” (I0YLI)

E’ l’ultimo Contest dell’anno per le VHF …. Giusto per tradizione mi sono cimentato nella gara chesi è svolta Sab. 3 Dic.2016 dalle 14.00 gmt alle 22.00 gmt. (Dom. 4 Dic. riservata alla tornata UHF)

Propagazione tipica invernale … cioè scarsa e con QSB lentissimo e profondo …Buona partecipazione dal Nord Italia : zone I3 e I2 … un po’ meno I1; veramente massiccia lapartecipazione di stazioni Toscane (I5) … ma poi, più a Sud, niente di niente: Puglia e Calabria unasola stazione ciascuna, Sicilia proprio NESSUNO ! Roma erano presenti SOLO 2 stazioni: la mia (I0YLI) da JN61HU e IU0DMP in JN61GT, che operava in tandem con MassimilianoIK0RPV.Condizioni operative:I0YLI = Icom IC 7400 – P.A. 400W h.m. – Ant 12 Elem. DK7ZBIU0DMP = Yaesu FT 991 – P.A. ITALAB 1K – Ant 8 Elem. JXX

Nonostante la distanza di pochissimi chilometri l’una dall’altra e le notevoli potenze utilizzate, nonci sono mai stati problemi di intermodulazione tra le due stazioni; segno che entrambi gliAmplificatori uscivano “puliti” ed il settaggio era ottimale (Linearità, Mike-gain, Compressore,etc.).

Dalle tabelle allegate e relative mappe si può notare che I0YLI ha avuto qualche chance in piùapprofittando della “chat” e di un paio di Qso in CW (con due stazioni estere) … “utilities” di cui IU0DMP non ha potuto usufruire.

Tutto sommato ci siamo divertiti … questi i risultati finali:

I0YLI : Nr. Qso = 58 – Moltipl. = 37 – Qrb tot. = 20.716 Km – Media = 357 Km/Qso Final Score 766.492 poins

IU0DMP : Nr. Qso = 46 - Moltipl. = 29 – Qrb tot. = 11.945 Km – Media = 260 Km/Qso Final Score 346.405 poins

l'immagine di sinistra, ovvero quella dei QSO di I0YLI, appare ridotta in quanto in essa sonoriportati due QSO a più lunga distanza, che sono invece mancanti in quella di IU0DMP/IK0RPV. Non tutte le apparecchiature ed antenne permettono di ottenere gli stessi risultati ...

Breve commento personale : Mi stupisce, ancora una volta come mai, tra i Soci della nostra sezione, di cui molti si dichiarano“appassionati di VHF”, nessuno si sia messo in radio se non altro per sperimentare le VHF anched’inverno e “testare” i propri sistemi anche in condizioni di scarsa propagazione …..

Tuttavia auguro BUONI DX a tutti e speriamo di “pianificare” qualcosa di buono per l’imminente2017sulle frequenze VHF & UHF 73 de I0YLI (Pietro)

(questa amara considerazione, con la quale Pietro conclude la sua Relazione dà a me lo spuntoper aggiungere le mie riflessioni.Se non ci fosse Pietro ad inviarmi puntualmente relazioni sulle nostre ( ??!! ) attività, potremmoanche chiudere con le pubblicazioni di questo Bollettino.… Si meraviglia del perché non ci siano altri “a testare i propri sistemi anche in condizioni discarsa propagazione … “Perché, per me, non ci sono “veri sistemi VHF” installati presso le abitazioni degli altri Soci e,soprattutto, perché manca la passione per, eventualmente, misurarli e misurarsi.A riprova di quanto affermo, chiudo il Bollettino con una pregevole relazione, sempre di PietroI0YLI, sulla sua recentissima, nonché molto impegnativa, autocostruzione. (ndr IK0BDO)

________________Autocostruzione: Q-Power VHF Linear Amplifier – 1° Parte (I0YLI)( si diceva, una volta, che la bravura di un radioamatore si potesse misurare con la quantità di stagno consumata … ora non è più così. Ma c'è ancora qualcuno al quale questa regola può essereancora applicata.Ricordo i primi approcci che ebbi con I0YLI, presentato alla Sezione da Ivo IK0RMR, dove Pietro mi chiedeva se avremmo gradito la sua presenza, offrendo, con molta modestia, il suo contributo, essenzialmente di autocostruttore incallito.Mi chiedeva spesso supporto e consiglio su questioni tecniche … ora sono io che lo chiedo a lui. ndr )

PREMESSAQuesto argomento non è nuovo per le pagine del nostro bollettino … Probabilmente avete già letto la realizzazione del Lineare VHF che ho realizzato con “Moduli VHFSurplus” per conto della nostra sezione ARI COLLI ALBANI. Il dispositivo, a seguito dei collaudieseguiti, funziona egregiamente ed è a disposizione, custodito nei locali della nostra sezione, pertutti quei soci che vogliono cimentarsi nel DX sulla banda dei 144MHz: pilotato con una trentina diWatt, eroga tranquillamente oltre 300W in antenna; è ben raffreddato con ventilazione forzata edimpiega un buon alimentatore switching della MeanWell da 480W (24V – 20Amp.). Come avevo accennato in quell’articolo, la mia aspirazione era di realizzare, sempre in banda 2 mt,qualcosa di veramente “potente” …. Da poco, infatti, ho ceduto il mio “valvolare” da circa 800W (2 x 4CX250 in Push-Pull) ad un amatore di questo tipo di tecnologia (un OM della zona I2) … e mi risulta che ne stia facendo un buon uso, traendone delle belle soddisfazioni (DX !).

Con una parte dei soldi che ho incassato dalla vendita, mi sono approvvigionato dei materiali più importanti onde realizzare il mio progetto :n°4 Moduli Amplificatori RF VHF Surplusn°2 Alimentatori switching 12V…14V – 50Amp.n°1 Relay coassiale professionalen°1 Contenitore “Ganzerli” capiente (40cm x 38cm x 18cm)n°2 Ventole da 120mmn°1 Strumento da pannello 1mA f.s.

Accessori e minuterie

In totale, per l'acquisto, ho speso meno della metà di quanto potevo disporre ….Così è potuta iniziare l’operazione “Q-POWER” …. “Q” sta per Quattro (moduli) … oppure “Q” come “Q-factor”, vista l’estrema linearità del dispositivo … o meglio ancora “Q” come “Quality”, vista la pulizia dell’emissione ottenuta alla fine …. Ma andiamo con ordine…

IL PROGETTOViste le esperienze fatte usando due di quei moduli posti in parallelo, nella costruzione del LineareVHF per la Sezione, mi sono accorto che uno dei più importanti fattori che poteva limitare laPotenza RF utile in uscita, era determinato dalla potenza dell’alimentazione.Avevo testato “a banco” uno dei moduli, alinmentandolo con una sorgente 27,5Vdc, capace dierogare almeno 30 Amp.… aumentando il pilotaggio fino a 18W…20W si otteneva in uscita unapotenza superiore a 200W (Key-Down), con un assorbimento di poco più di 10 Amp.; In base a quella esperienza mi sono detto : “perché non provo a metterne quattro in parallelo” ?…Facendo i dovuti calcoli “sulla carta”, “splittando” opportunamente la RF di ingresso (dall’ RTX) e“ricombinando” a dovere le uscite dei quattro moduli per adattarli all’antenna, pur considerando leinevitabili perdite, potevo ottenere in uscita oltre 800W RF con un guadagno di quasi 11dB … ciòsignificava che bisognava disporre di oltre 80W di pilotaggio ; Nel mio caso la cosa era fattibile in quanto il mio RTX (ICOM IC-7400) può arrivare a quasi 100WRF sui 144MHz . Così sono partito “in tromba” con il progetto. Ho iniziato con la disposizionemeccanica delle varie unità all’interno del contenitore ,simulando con il PC la soluzione ottimaleper :-flussi dell’aria forzata per il raffreddamento e quindi l’alloggio delle due ventole-posizionamento dei 4 moduli RF -posizionamento dei 2 alimentatori -posizionamento dei circuiti accessori (PCB schede di servizio) -passaggio dei cavi di alimentazione e dei cavetti di servizio -percorso dei cavi coassiali (Splitter & Combiner) -collocamento sul pannello posteriore del Relay Coax, e dellla presa Shuko di alimentazione 230V-collocamento sul pannello frontale di interruttori , spie a Led e dello strumento Monitor .

Quelli che seguono sono parte dei disegni fatti durante l’elaborazione del progetto.

Insomma … un lavoraccio ! Questo mi è costato diverse giornate di studio, davanti al PC .Poi sono passato al disegno dei circuiti riguardanti gli accessori per gestire l’alimentazione dipotenza (Hi-Power), l’alimentazione di servizio (Low-Power), il circuito St.By <–> Operate, ilcollegamento con il PTT, il circuito di protezione ed allarme per la temperatura dei moduli, ilcircuito per selezionare la funzione di monitoraggio con lo strumento analogico e cioè controllodella tensione di alimentazione generale quali la lettura della RF Power-out e l'indicazione dellacorrente assorbita.Anche in questo caso, ognuna delle unità è stata provata a PC, mediante simulatore; poi, realizzazione pratica provvisoria e relativo test funzionale “a banco”, e solo alla fine hofinalizzato l'assemblaggio definitivo di ognuno dei circuiti “SERVICE BOARD” ed “ALARMBOARD” su basette “mille-fori”.Eccole qua rappresentate ….

Totale : 5 settimane di intenso lavoro …

LA REALIZZAZIONE

Con molta attenzione, ho iniziato la foratura dei pannelli di alluminio da 2mm del contenitore(posteriore ed anteriore) in base al progetto allestito prima; una delle operazioni più delicate è statapraticare i fori delle ventole (diam.120mm) e dello strumento (diam.38 mm) … non dispongo,infatti, di un’officina e quindi ho dovuto arrangiarmi in parte a casa ed il più sul balcone, per nonincorrere nelle furie della XYL … cosa che ho potuto evitare in quanto ho provveduto allaimmediata rimozione dei materiali di risulta (trucioli metallici , etc.).

Prima di iniziare il montaggio vero e proprio ho ritenuto opportuno preparare ognuno dei quattromoduli surplus per rendere più comodi possibile i loro collegamenti con le altre unità: una ripulitagenerale .Ho lavorato al loro interno come segue: ho rimosso il connettore “Canon” dal pannello posterioreed al suo posto ho montato una morsettiera di piccole dimensioni (passo 5mm) dove ho collegatotutti i conduttori di servizio: Alimentazioni, Bias, termostato, prelievo RF.Ho rimosso la basetta elettronica presente all’interno che serviva per il monitoraggio dellatemperatura ed al suo posto ho posizionato uno stabilizzatore da 5Vdc (uA-7805), necessario per ilBIAS….

Ho però lasciato il TERMISTORE che chiude a massa quando il dissipatore supera i 60° … 70° cheverrà invece utilizzato dal circuito di allarme termico.

Alla fine , tutti i conduttori di servizio (totale = 6 fili) e cioè : - 2 per alimentazione +Vcc Hi-Power, - 1 per alimentazione Low-Power (bias) , - 1 per la lettura “Power-out”, - 1 per allarme termico ed infine - 1 per la massasono stati ancorati (come detto in precedenza) ad altrettanti morsetti di un terminale commerciale passo 5 mm.

Ho rimosso i due cavetti coax originali (da 50 ohm) collegati a RF-IN e RF-OUT; ho collegato alloro posto dei piccoli cavi coassiali in teflon da 75 ohm (che costituiscono parte dello Splitter diingresso e del Combiner di uscita) … cosa che vedremo più avanti. Questi due cavetti coassiali (RF-in e RF-out) sono stati fatti uscire lateralmente attraverso dei fori praticati su ogni modulo.

Su due dei quattro moduli, sul pannello superiore di chiusura, in corrispondenza dei quattro angoli (a circa 2 cm dai bordi) ho praticato quattro fori da 4mm inserendo dall’interno altrettante viti da4MA lunghe circa 2cm con dado auto-bloccante; una volta chiuso questo pannello (con le sue 14viti da 2,5MA ), le suddette quattro viti da 4MA sono state utilizzate per il montaggio dei duemoduli sul piano di base del contenitore . Gli altri due moduli sono accoppiati sopra i due

precedenti, ma capovolti … cioè con le loro alette di raffreddamento rivolte verso quelle del modulosottostante. Per sostenere i due moduli superiori sopra quelli inferiori ho usato quattro barrette dialluminio, due per ogni lato (spess. 2mm , larghe un paio di cm), fissate sui lati di ognuno deiquattro moduli, lasciando uno spazio di circa 2 cm. tra quello sopra e quello sotto… Sembra complicato, ma i disegni chiariscono che tale assemblaggio non è poi così difficile.

In pratica ne è venuto fuori un blocco a forma di “Cubo” (“Q” appunto …) che rappresenta tutta laparte di potenza R.F.Tornando ai calcoli “sulla carta”, dal progetto risultava necessaria un’alimentazione (input) di oltre1.100 Watt … cioè un alimentatore da 26V…28V capace di erogare almeno 40 Amp…

Ho cercato in rete … in effetti su E-Bay e sui siti web industriali ho trovato qualcosa di idoneo, macon prezzi sinceramente proibitivi … Alla fine sono approdato ad un compromesso:Uno dei tanti distributori italiani di prodotti “Made in China” offriva alimentatori switching da600W ma con tensione regolabile max di 14Vdc utilizzati per alimentare grandi quantità di diodiLED : dimens. : 24cm x12cm x 6cm - peso 2Kg - ventola 60mm entro-contenuta, filtro EMI, etc. Il prezzo era allettante (poco meno di 20 Euro cad.) … così ne ho presi due …

Ecco la loro foto:

Li ho posti in serie ed ho regolato su ognuno, con precisione (mediante Voltmetro professionalecalibrato), la tensione a 13,75V: in uscita ho ottenuto esattamente 27,50 Vdc; ho potuto quindiverificare la qualità dell’acquisto :Vantaggi :Basso costoAltissima resaDisturbi causati dallo switching trascurabiliIngombro e peso molto contenuti (25cm x 12cm. x 6,5cm – peso 2Kg. )Polo Negativo isolato dalla MassaSvantaggi:Ne servono DUE per avere 27,5VQuindi … Doppio ingombro

Questi alimentatori dispongono in uscita, su ognuno dei poli ( + e —), di tre morsetti posti inparallelo, ciò consente di non essere obbligati ad utilizzare grossi conduttori per portarel’alimentazione alle utenze: infatti per il polo Positivo io ho usato tre fili da 2 mmq cad. (messi inparallelo) per collegare le unità di controllo e protezione che portano l’alimentazione di potenza aimoduli RF; ho denominato queste linee +Vcc Hi-Power. Per il polo Negativo tre conduttori (moltocorti) da 2 mmq cad. collegati al telaio (MASSA).Anche stavolta ho eseguito la prova “a banco” per non avere sorprese dopo: ho caricato i duealimentatori (collegati in serie) con due resistenze da 1,5 Ohm - 200W poste in parallelo … corrente oltre 35 Amp.….Tensione a vuoto = 27,50V … Tensione sotto carico = 27,35V. Niente male direi !Solo dopo questa prova ho provveduto al loro posizionamento meccanico all’interno del contenitoreponendoli uno sopra all’altro (esattamente come avevo previsto in fase di progetto).

Eccoli in foto:

Dovendo poi curare anche le unità “di servizio”, ho scovato un paio di angolini liberi nel contenitore dove montare le basette relative a :SERVICE BOARD contenente lo Switch Elettronico T/R pilotato dal PTT, la resistenza di shunt per le ventole e qualche resistenza per accendere i LED di segnalazione. ALARM BOARD contenente il Relè che, in caso di allarme termico, stacca l’alimentazione dipotenza , avvia le ventole al max e fa suonare il Buzzer.

Entrambe realizzate su millefori 7cm x 5cm e, provate a banco come mio solito, pare che tutto sia a posto. Si passa ora ai collegamenti elettrici che sono di due nature ben distinte: Cavi in C.C. : Alimentazioni (Hi-Power e Low-Power) , segnali, comandi, ed altro.Cavi RF : Splitter, Combiner, Collegamenti al Relay Coassiale.

Ho iniziato con le parti montate sul pannello posteriore :-Presa SHUKO (completa di fusibile , interruttore bipolare e spia luminosa) alimentazione rete 230Vac-Ventola di estrazione -Presa PTT-Relay CoassialePer quest’ultimo c’è da spendere un paio di righe: nel mio caso (fortunato) sono riuscito a trovare,sul mercato surplus, un Relay Coax DOPPIO della Dow_Key corredato di quattro connettori “N”,capace di commutare potenze oltre 1KW sulle VHF ad un prezzo più che abbordabile, ma ilcommerciante in questione ne aveva un numero limitato … quindi pochi auto-costruttori (tra cuime) sono riusciti ad accaparrarselo. Il vantaggio (oltre la qualità) è che con un solo relay (anziché la

configurazione classica a 2 Relays) si riesce a fare la commutazione RF (Tx/Rx) in quanto questomodello, a riposo, tiene collegati tra loro i connettori (“N”) di entrata e di uscita; quando si eccita labobina (24Vdc) questo contatto si apre ed i segnali RF relativi transitano nell’amplificatore :rispettivamente RF-IN e RF-OUT. La relativa foto rende l’idea di cosa sto parlando …

La presa Shuko è collegata all’ingresso di rete dei due alimentatori (230Vac).La ventola, la bobina del Relay ed il connettore del PTT sono tutti collegati alla basetta “SERVICE BOARD”.

Terminato questo cablaggio sono passato al pannello frontale; qui ci sono diversi accessori :La ventola di aspirazione, il deviatore St.By / Operate , lo strumento monitor (a lancetta), ilselettore delle funzioni dello strumento ed, infine, alcuni LED’s di vario colore.Per dare un po’ d’ordine al cablaggio ho montato, nei pressi dello strumento, una ulteriore basetta mille-fori, corredata di una morsettiera; questa basetta viene usata come semplice appoggio eraccoglie tutto il cablaggio degli accessori del pannello di controllo; poi, mediante un cavetto(schermato) multi-polare collegato alla morsettiera, tutti i segnali vengono smistati alle basette diservizio di cui ho parlato prima e cioè SERVICE-BOARD e ALARM BOARD. Visto che c’era spazio vi ho messo anche resistenze e trimmer per la calibrazione delle funzionidello strumento indicatore: 1mA f.s.Anche questa parte è terminata …

Ora c’è da fare i collegamenti dei moduli: come già detto, ogni modulo ha sul retro una morsettieraa 5 poli impiegati per alimentazioni e servizi da e per i Moduli. Per i segnali a bassa energia (Bias, Termic Sensor e RF-Power Measure) ho utilizzato un piccolocavetto schermato a tre fili; per i due morsetti di alimentazione +Vcc Hi-Power invece, dueconduttori da 1,5mmq in parallelo; questi ultimi li ho fatti transitare, con un paio di spire, attraversoun piccolo toroide per annullare eventuali induzione di RF su di essi.Il tutto fa capo alla SERVICE-BOARD e alla ALARM-BOARD.che gestiscono proprio segnali edalimentazioni. Ma come questo avviene lo vedremo più avanti analizzando lo schema elettrico.

Nella pagina seguente viene mostrato l'insieme dei Moduli RF ed i loro collegamenti.

( mi rendo conto che la visibilità dell'immagine non è perfetta, perché ho voluto mantenere,comunque, la visione d'insieme, così come l'ha disegnata Pietro. Con lo zoom al 300% essa è perfettamente comprensibile - n.d.r. )

Andiamo avanti con i cablaggi … c’è da fare la parte più “rognosa” … i cavi Coassiali …Come già detto questi hanno il compito di comporre i tre RF Power-Divider di ingresso ed i tre RF Power-Combiner di uscita. Andiamo con ordine …

- Ingressi (RF Power-Divider):su ogni modulo transitando dal pannello laterale è stato collegato sul punto RF-in, un cavettocoassiale da 75 ohm in teflon (diam. 2,5mm) in grado di gestire oltre 200W di potenza fino a150MHz : questo cavetto è stato tagliato ad una misura precisa in modo che la distanza tra le calzedi ogni estremità sia di 363mm (poi vedremo perchè) il conduttore centrale isolato è stato lasciato ilpiù corto possibile (pochi mm). Il collegamento è stato eseguito come segue : Modulo 1 in parallelo con il Modulo 2; Modulo 3 in parallelo con il Modulo 4 .

Per eseguire le “giunte” ho utilizzato due piccoli circuiti stampati (1,5cm x 1,5cm) sui quali ci sonosolo due piazzole, una per i centrali ed una per le calze; su quest’ultima ho praticato un piccolo foro(3mm) e con una piccola vite ho reso la basetta solidale con la massa (su uno dei moduli).Su ognuna di queste due piccole basette (cioè dove sono stati messi in parallelo i cavi RF diingresso di due moduli), ho saldato un cavetto coassiale (come i precedenti) su ciascuna di esse:uno su una basetta ed un altro sull’altra basetta; anche questi tagliati a misura … all’altra estremità,questi ulteriori cavetti coassiali sono stati saldati insieme su un connettore “N” maschio flangiatoche va collegato al Relay Coassiale (Connettore RF-IN).

- Uscite (RF Power Combiner) : per il cablaggio RF di uscita la procedura è la stessa :da ogni modulo è stato prelevato il segnale RF-out con un cavetto coassiale da 75 ohm (uguale a quello dell’ingresso); anche in questo caso e sempre mediante basette a due piazzole, è statoeseguito il parallelo come prima e cioè : Modulo 1 // Modulo 2 … Modulo 3 // Modulo 4.Ma qui qualcosa è diverso: sulle due basette relative alle uscite è presente un’energia RFrilevante per cui, onde eseguire l’ultimo collegamento del RF Power-Combiner, ho utilizzato

due cavetti coassiali a 75 ohm, sempre in teflon, ma con caratteristiche più performanti: RG-302(diam. 4,5mm) che “tiene” oltre 1KW in VHF. Anche questi due cavi, all’altra estremità, sono stati saldati insieme su un connettore “N” maschioflangiato, collegato al Relay Coassiale sul connettore RF-OUT.Anche in questo caso, disegni e schemi chiariranno il lavoro che apparentemente sembracomplicato….ma comunque fattibile.Ecco lo schema di principio dei collegamenti RF con il Relay Coax:

Questo è il cablaggio dei Cavi RF (Splitter & Combiner)

PROVE DI FUNZIONAMENTOFatto un controllo visuale per escludere “cappellate” macroscopiche, è il momento di fare qualcheprova … inizialmente senza iniettare RF in ingresso :Acceso l’interruttore di rete, il sistema si porta nella condizione di St.By : le ventole girano a bassavelocità, si accende il Led verde (RX); ponendo il selettore dello strumento sulla posizione “V” sipuò monitorare il valore della tensione generale di alimentazione: 27,5V; sposto allora il deviatoresulla posizione “Operate”: si accende il Led blu; ora devo simulare il comando PTT : chiudo amassa il connettore Pin-Jack sul retro: le ventole girano ora a velocità di regime; il Led verde (RX)si spegne e si accende quello Giallo “On-Air”; si sente scattare il Relay Coassiale …. Non ci sonoanomalie …Posso anche simulare la condizione di allarme termico, ponendo a massa la linea “Termic-Sensor”:le ventole sono a velocità di regime, l’alimentazione viene rimossa dai circuiti (sia +Vcc Hi-Powerche Low-Power), si accende il Led Rosso “Alarm” e si sente il fischio del Buzzer … Effettivamente tutto funziona a dovere …Spengo tutto, stacco i punti di simulazione ed è il momento di iniettare RF in ingresso.Collego l’uscita RF del mio RTX (144MHz) al connettore RF-IN del Lineare, interponendo unROS/WATT-meter per VHF (Low Power -200 W max). Collego l’Antenna al connettore RF-OUTdel Lineare interponendo un ROS/WATT-meter idoneo per VHF in grado di leggere potenza fino a 1 KW. Collego l’uscita PTT dell’apparato al Pin-Jack “PTT” del Lineare …. Accendo tutto(Apparato e Lineare) … siamo in ricezione … metto in modalità CW: sintonizzandomi sui Beaconabituali (distanti 400Km … 500Km) non noto attenuazioni particolari. Sull’apparato predispongo lapotenza di uscita a 15W…20W: il Lineare è in posizione St-By …vado in TX: sul ROS-metropiccolo leggo ROS 1:1,15 , Pwr-out = 18W.

Passo di nuovo in RX … al posto dell’Antenna collego un carico fittizio 50 Ohm – 1KW alconnettore RF-OUT del Lineare. Porto il deviatore del Lineare in posizione “Operate”; vado in TX: le ventole girano a regime, gli indicatori a LED segnalano la condizione TX-ON Air; sul ROS-metro “piccolo” leggo ancora 1:1,15; Il Watt-metro di uscita indica una potenza intorno a 200W ….Rilascio il tasto … ancora in RX … predispongo sull’apparato la potenza di 50W …. Vado di nuovoin TX : il ROS-metro d’ingresso indica sempre 1: 1,15 …. Il Watt-metro di uscita legge quasi600W !

Aumento ancora il pilotaggio fino a 80W … il ROS-metro “piccolo” ora indica 1:1,2 ma ilWatt-metro di uscita arriva a 850W RF ! ! ! EVVIVA ! CE L’HO FATTA …. Mantengo “Key-Down” per poche decine di secondi … poi un intervallo di 15 sec. … poi di nuovoTX per 30 sec. … e così via per 4min…5min… Durante queste fasi ho verificato con lo strumentodel Lineare, selezionandone le funzioni, alcuni parametri: la tensione di alimentazione : da 27,5V inRX passa a 27,25 a pieno carico; assorbimento : in St.By ci sono circa 1,5 Amp., mentre in TX lacorrente è di circa 38 Amp.; ognuna tarata con il suo trimmer.Dopo l’ultimo ciclo (RX TX) vado a sentire lo sviluppo termico del sistema: i radiatori dei Modulisono appena tiepidi e dopo altri cinque minuti di St.By sono proprio freddi: le ventole fannoegregiamente il loro dovere. Rimetto l’Antenna al posto del Carico Fittizio e ripeto le prove : il Ros-metro di uscita indica 1:1,2… Ma la potenza rimane invariata : proprio 850W RF … UNA BESTIA ….Cerco qualche corrispondente … non c’è molta attività e l’unico OM che trovo sta a 50 Km didistanza, anche se non proprio a portata ottica: costui mi conferma: S-9 senza Lineare e quasi S-9+20 con il Lineare inserito; in entrambi i casi la modulazione è di ottima qualità ed il mio segnale(con Lineare inserito) lo perde a 3KHz sopra e sotto la frequenza di lavoro.L’indomani (Domenica) puntuale alle 9.15 GMT trovo l’amico Gerhard DK1FG con il quale faccioabitualmente QSO (QRB di 870 Km) che mi passa un rapporto di S-3 ma, in questo caso, non possofare paragoni a causa della propagazione che varia di volta in volta.

In ogni caso mi ritengo ampiamente soddisfatto del lavoro che mi è costato lunghe ore di studio etanto tempo per la realizzazione … in particolare per gli arrangiamenti meccanici.Ma ora tutto funziona e l’obiettivo è stato raggiunto : ho la stessa potenza del mio vecchio P.A. aValvole … ma con 40 Kg di meno ! ! !

Per chi si è mostrato interessato e ha ancora voglia di leggere, prometto di darvi la descrizione delloSCHEMA ELETTRICO E TEORIA DI FUNZIONAMENTO nel prossimo Bollettino. Per ora, solo alcune foto delle fasi di realizzazione …. 73, Pietro I0YLI

( per mostrarvi le immagini del Lineare by I0YLI inserito nel suo shack, vi rimando al prossino Bollettino.Troppo facile sarebbe stato mostrarvele ora,... La sorpresa al prossimo numero ! - n.d.r. )

Diffondete il GRCA News fra i Vostri amici OM. Chi lo desidera può essere messo in lista di distribuzione richiedendolo a ik0zrr@libero.it

Sono graditi i contributi dei lettori particolarmente con articoli tecnici e di autocostruzione.Arrivederci al prossimo Bollettino.

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Arrivederci al prossimo Bollettino. www.aricollialbani.it