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..........................................................................................................Presentazioni multimediali Le strade per arrivare a realizzare delle presentazioni multimediali sono diverse e risultano caratterizzate sia dal tipo di computer utilizzato che dal supporto dei dati che s'intende sfruttare. Per quanto concerne i PC, finalmente potenziati con apposite estensioni multimediali hardware e software, questi possono oggi coprire ogni genere di produzione, disponendo di tutti quei dispositivi necessari per l'INput e l'OUTput da (e verso) il mondo esterno. Grazie anche ad un'architettura di sistema ormai perfettamente adeguata, gli MPC possono quindi ricevere informazioni analogiche (da videoregistratori, camcorder e vari dispositivi audio), editarle in digitale e quindi realizzare il prodotto finale. Sia se esso sarà un prodotto ((intera ttivo», se si deciderà di farlo rimanere in formato digitale e quindi fruibile dall'hard disk (o, previo riversa mento in un centro specializzato, da CD-ROM), oppure, che si decida di farlo divenire un più tradizionale ((audiovisivo» su videocassetta. A seconda dei casi cominciamo a vedere di cosa si può disporre sia per acquisire, produrre che, infine, per realizzare ... di Bruno Rosati Le fasi relative all'acquisizione ed all'editing delle componenti mediali con la lista delle schede e degli appli- cativi per il montaggio digitale dei file .AVI e .WAV con cui il mondo esterno viene convogliato in quello digi- tale. Figura 1 fII:AVI Schede Video STAZIONE per lo SVILUPPO di Prodotti INTERATTIVI -Edltlng AUDIO: WaveEdlt (WInVldeo) Sound Recorder (Win 3.1) flle.WAV Sound Impresslon MCS-Stereo WlIve2.0 essere fruito solo seguendo la rigida di- sposizione sequenziale che in sede di produzione gli è stata imposta. Il fruito- re in questo caso dovrà disporsi ad «at- tendere» che l'informazione gli venga Prima Fase: ACQUISIZIONE delle componenti Medlllll SVILUPPO del SISTEMA di CONSULTAZIONE si considerano tutti quei prodotti che vengono trasferiti su videocassetta, ma la caratteristica principale di un audiovi- sivo, rispetto ai prodotti interattivi su computer, consiste nel fatto di poter Prima di procedere alla ricerca di co- sa ci serve, di cosa ci propone il mer- cato e con quali livelli qualitativi è pos- sibile agire, cominciamo anzitutto con lo spiegare che cosa intendiamo per prodotti interattivi e per prodotti audio- visivi. Per quanto concerne i primi, per «in- terattivo» s'intende un mezzo di comu- nicazione in grado di «reagire» coeren- temente alle «sollecitazioni» del suo fruitore, ovvero capace di rendere ac- cessibili le informazioni che il fruitore vuole avere in maniera adeguata. In pra- tica, l'interattivo si realizza davanti al monitor del computer, con la mano dell'utente che indirizza il cursore del mouse puntandolo in direzione delle zo- ne attive dello schermo. Ad esempio, tali zone potranno essere le stesse pa- role che compongono un testo, oppure dei bottoni d'identificazione, e che a lo- ro volta portano ad immagini, suoni ed altre pagine testuali di approfondimen- to. Questi passaggi avranno la caratteri- stica di poter essere praticati nella ma- niera più libera possibile, sia scendendo che risalendo, sia dall'interno di un me- nu generale contenente più argomenti che dall'interno di un determinato argo- mento. AI contrario, per «audiovisivo» s'in- tende la realizzazione di un prodotto che sfrutti un supporto sicuramente di- verso dal computer che pure l'ha gene- rato. Per audiovisivi, tradizionalmente, 336 MCmicrocomputer n. 139 - aprile 1994

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Presentazioni multimedialiLe strade per arrivare a realizzare delle presentazioni multimediali sono diverse e

risultano caratterizzate sia dal tipo di computer utilizzato che dal supporto dei dati ches'intende sfruttare. Per quanto concerne i PC, finalmente potenziati con apposite

estensioni multimediali hardware e software, questi possono oggi coprire ogni generedi produzione, disponendo di tutti quei dispositivi necessari per l'INput e l'OUTput da

(e verso) il mondo esterno. Grazie anche ad un'architettura di sistema ormaiperfettamente adeguata, gli MPC possono quindi ricevere informazioni analogiche (da

videoregistratori, camcorder e vari dispositivi audio), editarle in digitale e quindirealizzare il prodotto finale. Sia se esso sarà un prodotto ((intera ttivo», se si deciderà difarlo rimanere in formato digitale e quindi fruibile dall'hard disk (o, previo riversa mentoin un centro specializzato, da CD-ROM), oppure, che si decida di farlo divenire un piùtradizionale ((audiovisivo» su videocassetta. A seconda dei casi cominciamo a vedere

di cosa si può disporre sia per acquisire, produrre che, infine, per realizzare ...

di Bruno Rosati

Le fasi relative all'acquisizione ed all'editing delle componenti mediali con la lista delle schede e degli appli-cativi per il montaggio digitale dei file .AVI e .WAV con cui il mondo esterno viene convogliato in quello digi-tale.

Figura 1

fII:AVI

Schede Video

STAZIONE per lo SVILUPPO di

Prodotti INTERATTIVI

-Edltlng AUDIO: WaveEdlt (WInVldeo)Sound Recorder (Win 3.1)

flle.WAV Sound ImpresslonMCS-StereoWlIve2.0

essere fruito solo seguendo la rigida di-sposizione sequenziale che in sede diproduzione gli è stata imposta. Il fruito-re in questo caso dovrà disporsi ad «at-tendere» che l'informazione gli venga

Prima Fase:ACQUISIZIONE dellecomponenti Medlllll

SVILUPPO del SISTEMA di CONSULTAZIONE

si considerano tutti quei prodotti chevengono trasferiti su videocassetta, mala caratteristica principale di un audiovi-sivo, rispetto ai prodotti interattivi sucomputer, consiste nel fatto di poter

Prima di procedere alla ricerca di co-sa ci serve, di cosa ci propone il mer-cato e con quali livelli qualitativi è pos-sibile agire, cominciamo anzitutto conlo spiegare che cosa intendiamo perprodotti interattivi e per prodotti audio-visivi.

Per quanto concerne i primi, per «in-terattivo» s'intende un mezzo di comu-nicazione in grado di «reagire» coeren-temente alle «sollecitazioni» del suofruitore, ovvero capace di rendere ac-cessibili le informazioni che il fruitorevuole avere in maniera adeguata. In pra-tica, l'interattivo si realizza davanti almonitor del computer, con la manodell'utente che indirizza il cursore delmouse puntandolo in direzione delle zo-ne attive dello schermo. Ad esempio,tali zone potranno essere le stesse pa-role che compongono un testo, oppuredei bottoni d'identificazione, e che a lo-ro volta portano ad immagini, suoni edaltre pagine testuali di approfondimen-to. Questi passaggi avranno la caratteri-stica di poter essere praticati nella ma-niera più libera possibile, sia scendendoche risalendo, sia dall'interno di un me-nu generale contenente più argomentiche dall'interno di un determinato argo-mento.

AI contrario, per «audiovisivo» s'in-tende la realizzazione di un prodottoche sfrutti un supporto sicuramente di-verso dal computer che pure l'ha gene-rato. Per audiovisivi, tradizionalmente,

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MlOlsoft RecordingSession è un moduloper sequencing musi-cale estremamente fa-cile da usare e duttilenell'utilizzo. Da eviden-zia re è il controllo di-versificato dei singoli li-velli di amplificazione,posizionamento sui ca-nali ed effettizzazionivarie che è possibileoperare su ogni canaleMIDI.

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Compel si prepara alcontrollo di un file .AVItramite MediaLinks.Collegando l'oggettoad un bottone interatti-vo, sarà sufficientepremere su quest'ulti-mo per far partire la ri-produzione del file se-lezionato.

Wave 2. o for Windowsdi Turtle Beach. Da no-tare la lista aperta suinumerosissimi filtri di-gitali che possono es-sere imposti a sintesisia. WAV che esterne,come le ((raWiIdall'ADPCM e dalleclassiche. VOC di Crea-tive.

Una (picco/a) stazioneper /0 sviluppo di prodottiinterattivi

Così come il titolo dato al capitolo in-dica chiaramente, quella che andiamoad illustrare è una piccola stazione per-sonale. Per questo motivo si cercheràquindi di far conciliare il più possibilel'indispensabile supporto hardware esoftware con il limitato budget che ilcreativo può, oppure intende, impegna-re. Di conseguenza, ed osservando an-che lo schema riportato in figura 1, pos-siamo organizzare una stazione di lavo-ro semplicemente con l'installazione dischede di acquisizione e di un softwaredi sviluppo.

resa dall'apparecchio di fruizione e gliunici controlli «interattivi» che potràsfruttare saranno quelli offerti dal tele-comando del videoregistratore: raccoltauna determinata informazione audiovisi-va, il tasto di ritorno potrà far riposizio-nare il nastro e ripetere quindi il concet-to o il fenomeno esposto.

Il prodotto interattivo, fruibile solo daun computer tra l'altro equivalente aquello che l'ha prodotto, può oggi gode-re del supporto di dischi rigidi ad alta ca-pacità, oppure, degli ancora più capientie pratici CD-ROM. Per arrivare a realiz-zare dei prodotti «interattivi» dovremodisporre di schede di acquisizione audioe video, software per l'editing digitale esistemi autore che sviluppino i modulidi fruizione.

Per quanto concerne la realizzazionedi «audiovisivi» potremmo anche punta-re eslusivamente su sistemi (genlock)per la gestione della «sovrapposizione»della grafica prodotta dal computer sulleimmagini provenienti (e passanti, nelsenso che non verranno digitalizzate) daapparecchiature analogiche quali VCR ecamcorder.

Una seconda possibilità «audiovisi-va» è quella rappresentata dalla soluzio-ne intermedia che vede unire le fasi diacquisizione ed ottimizzazione digitale aquella della riproduzione analogica otte-nuta per mezzo di schede o box esterni(encoder) dedicati alla sola codifica delsegnale digitale (VGA) in riferimenticompatibili al segnale PAL. Questa se-conda ipotesi, così come già puntualiz-zato più volte, comporta ancora dei limi-ti a livello di componente video, comela ridotta grandezza del quadro televisi-vo riproduci bile e la scarsa fluidità delmovimento.

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software presenti in Video for Win-dows.

La Smart Video Recorder di Intel ela VideoMaker sono anch'esse dei fra-me-grabber, quindi della stessa cate-goria della VideoSpigot e della Captiva-tor, ma sono in grado di offrire unacompressione hardware. Entrambesono dotate di un codec implementatosu un chip. L'lndeo per la Smart VideoRecorder (da questo momento in poiSVR) e l'MPEG per la VideoMaker. An-che in questa categoria, ed a prescin-dere dal tipo di codec utilizzato, c'è darilevare una differenza sostanziale.Mentre la SVR di Intel acquisisce ecomprime in tempo reale, la Video-Maker distingue le due fasi: prima ef-fettua l'acquisizione in <dull frames»(come VideoBlaster, VideoSpigot eCaptivator) poi, dopo una più o menoprolungata fase di editing, procede allacompressione via hardware.

Cinque schede video per altrettante

soluzioni da adottare a seconda delleproprie esigenze e delle proprie tasche.

Meno articolata è la situazione perquanto riguarda l'acquisizione dellacomponente audio dove riteniamo an-cora giusto confermare tutte le Sound-Blaster PRO che sicuramente sono giànel case dei nostri MPC. Puntare aduna 16bit (ASP o non-ASP che sia) è almomento procrastinabile. Dovendoeventualmente distribuire il prodotto fi-nito, ci ritroveremo con il dover consi-derare che la stragrande maggioranzadei computer fruitivi è equipaggiata conuna 8 bit.

Anche una «piccola» stazione perproduzioni interattive dev' essere dotatadi applicativi per l'editing audio di buonlivello. Non è possibile accontentarci delpur volenteroso «annotatore vocale»Sound Rercorder. A fianco delle propo-ste fatte a riguardo del Sound Impres-sion e del MCS-Stereo (MCmicrocom-puter n. 133 e n. 136), possiamo ora ag-giungere lo strapotere digitale dèl Wave2.0 della Turtle Beach System. La carat-teristica principale del Wave 2.0 è nelladisponibilità di un'incredibile serie di fil-tri digitali che lo trasformano in un au-tentico mixer audio in grado di migliora-re la qualità sonora di ogni genere di filedi sintesi. Altra caratteristica saliente èquella rappresentata dalla possibilità diimportare sullo screen di lavoro vari for-mati di sintesi. Dal classico formatoVOC della Creative allo stesso SoundMastering digitale delle schede di TurtleBeach, il formato SPF, con tutta la seriedi «.raw» (PCM ed ADPCM), la lista deiformati traducibili in WAV da Wave 2.0è lunga ed articolata. Confermando nel-la lista dei «pro» dell'applicativo di ed i-ting anche i più classici Mixing, FadeIn/Out, Insert, ecc. non ci rimane cheevidenziare l'unico difetto riscontra bileconsistente nel prezzo elevato: ben ol-tre duecento dollari.

Un'ancora di salvezza in tal senso po-trebbe esser rappresentata da un CD-ROM della MIDlsoft che a fronte di uninvestimento minimo (50.000 lire IVAesclusa) ci propone l'acquisto del com-pendio sonoro-musicale Sound Explorernel quale è possibile rintracciare unaversione ridotta dello stesso Sound Im-pression, l'ottimo sequencer musicaleStudio Recording Session (figura 3), unanotevole libreria di file .MID e .WAV piùun minicorso, Music Mentor, sulla mu-sica. Sound Explorer di MIDlsoft è im-portato in Italia dalla Ecotek (te I.02/90.73.03.32)

Dagli applicativi audio al software vi-deografico e di presentazione finale, un«produttore indipendente», oltre all'indi-spensabile architettura di Video for Win-dows non può fare a meno della nuova

Compel durante la fasedi showing in terattivo.Ad ogni bottone pre-sente in schermo èconnessa una sua spe-cifica funzione. Accan-to all'immagine statica,ma che si animerà conun lungo file. AVI suidinosauri, è posiziona-to un box testuale do-tato del gadget per loscorrimento lungo tut-ta la lunghezza del te-sto. Alcune parole po-trebbero anche essereattivate con l'opzione"hotword)) che garanti-rebbe il collegamentodiretto a delle slide diapprofondimento.

PRODIJ2ION' AUDIOVISIVE CONSISTEMA ••••' DESIITDP VlllfO

Il "T.R•• e era un gigante lungo 12metri ed alto 5, motto piU grande defsuo antenalo Gorgosaurus dEd ere-laceo ffiferiore. fu Il più .olumnosocamlYOf'O di tutti i tempI, da quattro acinque volte superiore a tutti gli ahrideltri"Iweta un cranio enorme e dentigrossi e serrati. Era un bipede e sidifferenziaw dai SUOI antenati peravere degli arti ant.nori ridotti a pro-porzioni quui ridicol.: c'erano, in-bni, solo due dita. Si lÌl acceso 00

Wace dibattito Ira gli scienziati perstabilire quale potesse essere la lorofunzione ed è s18'1c ipolizzato che ~Tyrannosaurus ulilizZi8S8 gli ani persoll9Yarsi da una posizione di nposo. •

La schematizzazionedella configurazione dilavoro di un sistema G-Lock e la rappresenta-zione grafica dell'effet-to che la codifica pro-cura alle immagini lavo-rate al monitor.

Per quanto riguarda la scheda di ac-quisizione questa può essere scelta trale cinque principali schede presenti sulmercato: VideoBlaster, VideoSpigot, Vi-deoMaker, Smart Video Recorder eCaptivator; ciascuna delle quali ha lesue peculiarità. Ad esempio, la Video-Blaster, ancor prima di essere un fra-me-grabber in tempo reale, è una baseper l'overlay.

Ovvero, è in grado di imporre il se-gnale VGA proveniente dall'adattatoregrafico, al quale si interconnette conun ribbon attraverso il «feature con-nector», al segnale di live-video prove-niente da una delle tre fonti analogi-che che possono essere poste al suoingresso.

Considerandone la sola funzione diframe-grabber, la scheda è invece acco-munabile alla VideoSpigot ed alla Capti-vator; schede di acquisizione in temporeale che delegano la compressionedelle sequenze acquisite ai codec

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dificare il tutto in PAL. Le due schedeacquistate insieme costano circa un mi-lione e possono produrre immediata-mente delle presentazioni con la versio-ne ridotta del Macromedia Action! com-presa nella confezione della VideoBla-ster.

Una soluzione subito alternativa, non-ché risolutiva (sia in fatto di limiti televi-sivi, che supera imponendo un fullscreen a pieno overscan, sia in fatto dirintracciabilità del software applicativo,che è compreso già nella confezione) èsenza ombra di dubbio quella offertadalla GVP con la suite G-Lock VGA Plusche a suo tempo è stata ampiamentepresentata sulle pagine di Guida Praticanel numero 136 di MCmicrocomputer.

La scheda, IVA compresa, costa circatre milioni. Una cifra che andrà even-tualmente subito rimpinguata dall'acqui-sto di una scheda di acquisizione a scel-ta fra le cinque che abbiamo visto. LaG-Lock è difatti «solo» un adattatore

versione dell'Animation Works dellaGold Disk. Nuova versione «non-inte-ractive» che somma due pregi: facilitàproduttiva e basso costo di acquisto.Appena novanta nove dollari che, nonavendo rintracciato il prodotto in Italia,ho appena investito acquistando l'AWdirettamente dal soft-store PC-Wa-rehouse d' oltreoceano.

Per il resto, ovvero gli applicativi dieffettistica pura come il Morph diGryphon ed il Typestry della Pixar, si do-vranno verificare le esigenze di ogni sin-golo produttore. Applicativi del generedifatti sono particolarmente dedicatiall'esposizione estetica (Typestry) ed aquella puramente spettacolare (Morph)e non certo ai contenuti. Vi arriveremoper gradi. Più in generale al momentopossiamo fermarci qui, a Video for Win-dows più un programma di animazione,e puntare decisamente sull'individuazio-ne del pacchetto più importante: il Si-stema Autore. Un tool di sviluppo parti-colarmente potente come può essere ilMultimedia Toolbook oppure un piùsemplice Desktop Presentation qual è ilcomunque interattivo Compel sempredell'Asymetrix. Quale utilizzare?

Tutto dipende dal livello di sofistica-zione e dalla profondità di navigazioneche si vuoi dare al prodotto finito. Dettoper inciso è ormai da diverso tempoche mi sono calato nella facilità operati-va di Compel ed uso tale presentersfruttandone tutte le opzioni multi me-diali (file .AVI, .MID, WAV, .FLI!.FLC,ecc.) con tanto di bottoni interattivi, piùgli effetti dell'hyperlink di slide in slide esopratutto gli «hotword» che selezio-nando una parola evidenziata colleganoquesta ad una relativa slide di approfon-dimento. Per chi teme anche il livellopiù elementare di programmazione enon storce il naso alla non eccelsa velo-cità di esecuzione (il neo più vistosodell'applicativo) Compel è probabilmen-te la scelta più indicata.

A questo punto abbiamo tutto quelloche ci serve. Manca solo il progetto ...

Prodotti audiovisivi:un sistema per il Desktop Video

L'adattabilità del segnale VGA a PALcompatibile è ormai storia risaputa. Sul-la codifica di un normale quadro VGA da640 x 480 sono state difatti scritte pagi-ne e pagine di spiegazioni, provate solu-zioni pratiche ed infine tratte le conse-guenze. In generale, data la grande di-versità di caratteristiche fra il segnaleVGA (prettamente di tipo NTSC sia co-me frequenze che come grandezza diquadro) e lo standard PAL, la codificacomporta dei limiti oggettivi. La solitacornice nera che perimetra il quadro co-

Esempio relativo all'ef-fetto «cinemascopellche può prodursiall'output della maggiorparte di encoder in cir-colazione.

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dificato senza imposizione di overscane quindi quello del cosiddetto «effettocinemascope» dove pur imponendosil'overscan in orizzontale (con le misuredel quadro a salire a 720 x 480: guardacaso un NTSC Full Broadcast) due fascenere continueranno a correre vertical-mente sullo schermo.

A tali limitazioni solo i sistemi dedica-ti (Targa Plus, Vista, Excalibur, IIlumina-tor) riescono a rimediare, ma ovviamen-te con un'incidenza economica che fru-stra le aspirazioni di un utente normale.In questo contesto sembrerebbe cheper gli utenti personali sia praticamenteimpossibile fare il Desktop Video o chequantomeno questo potrà esser fatto,ma considerando i limiti appena espo-sti. Cornici ed effetti cinemascope cosìcome ad esempio vengono prodottiall'output di un sistema a tutt'oggi fra ipiù diffusi: l'accoppiata videografica del-la Creative: la VideoBlaster a sovrimpor-re VGA a live-video e la TV-Coder a co-

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La resa televisiva delG-Lock VGA Plus. Il fullscreen in pieno over-scan ad BOOx600 dot ègarantito.

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Montaggio digitalee fruizione analogica

La configurazione di lavoro e gli appli-cativi di sviluppo da presentare in que-sta terza ipotesi produttiva sono esatta-mente gli stessi proposti precedente-mente. Di conseguenza ci concentria-mo solo su due cose: l'hardware da ag-giungere, ovvero l'encoder, e la moda-lità operativa che, eseguendo una regi-strazione sequenziale, dovremo imporrea Compel quale programma di presen-tazione non più interattiva, bensì «au-diovisiva». Cominciamo proprio dallemodifiche che dovremo apportare allamodalità di riproduzione dell'applicativodi Asymetrix.

Aldilà di (ancora ...) velleitarie ambizio-ni di editing video digitale, ovvero l'ac-quisizione di sequenze in full screen, lo-ro montaggio e riversamento di nuovosu videocassetta, il prodotto audiovisivosu MPC si realizzerà con le stesse mo-dalità di schermo utilizzate per quello in-terattivo. Sfondo grafico a 640 x 480, ti-toli in bella evidenza e riquadri di videodigitale da 1/4 oppure 3/8 di schermo.L'unica cosa che bisognerà evitare èl'inserimento del testo di riferimento acaratteri troppo piccoli. I riferimenti te-stuali dovranno esser piuttosto sinteticied eventualmente integrati da un mag-gior uso del commento sonoro. A livellodi font si consiglia l'uso di caratteri incorpo 16/18.

Un'altra cosa che diversifica tale tipodi produzione sarà l'ovvia assenza deibottoni interattivi ed un conseguenteaumento nell'uso delle animazioni te-stuali controllate attraverso l'assegna-zione dell'azione ad una serie di tasti-funzione predefiniti (figura 12)

L'uso di Compel, una volta apportatequeste modifiche principali, si dimostraparticolarmente interessante proprioper la duttilità dell'applicativo. Compeloffre elasticità e facilità di riprogramma-zione potendo intervenire su ogni singo-la slide di una presentazione interattivaprecedentemente elaborata e consentel'assegnazione della modalità di esecu-zione. Il passaggio dal playing interatti-vo a quello sequenziale (o automatico) èrapidamente setta bile nel requester«Setup Slide Show» (figura 11) con l'as-segnazione di una durata, in secondi,che sarà relativa al tempo di permanen-za in video di ogni singola slide.

Fra i diversi tipi di generici «VGAto-

un disegno, oppure le lettere più estre-me di un titolo. Il prodotto in lavorazio-ne andrà perciò visto sempre dall'uscitavideo della G-Lock servendosi di un se-condo monitor o di un comune TV-colorpurché PAL, ovviamente.

a)Titolo in TimI' 4flb) Spazio per animazioni

e riferimentI graficiclQuadro ~.r il film AVIcf) Riferiminli tesluali in

Arial18 ch. vengonoportati in 9chermo condltto di anlmazion'

(da SInistra verso destrae dall'allo in basso) concom.ndi d. tastie,a,

AVerKey. L 'HardwareContrai Program perl'ottimizzazione delloschermo televisivo equindi, sotto Windows,la lista dei chip VGAsupporta ti dall'attualeversione del softwaredi gestione dell'enco-der dell'Adda Techno-logies.

di un sistema Avid è comunque indiriz-zata verso il massimo livello qualitativosenza che per questo ci si dissangui. G-Lock (comprensiva di Curtain Cali e Vi-deoDirector) più VideoMaker insiemecostano meno di quattro milioni.

Per concludere queste note dedicatealla G-Lock una piccola nota pratica. Lascheda in questione è l'unica che trami-te la propria circuiteria elettronica portail segnale 800 x 600 dalle frequenzeVGA direttamente a quelle di un segna-le equivalente in PAL. Ciò significa cheil quadro grafico non verrà ridotto a 768x 576, ma totalmente convertito nellagrandezza originale. Osservandola dalpunto di vista lavorativo, in tali condizio-ni rischia di veder decentrati tutti gli og-getti (testo, grafica, tabelle, ecc.) cheavremo posto, pure con estrema cura,ben centrati sullo schermo VGA. AI limi-te si potrebbe verificare che nella codifi-ca del segnale spariscano anche parti di

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La rappresentazio-ne grafica della resatelevisiva offertadall'A VerKey.

A'h.AY_e-ooPr~ (PALI

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Before enteringVlftndowe, ...ne., ... mu" belOldIMIln order lo 81'''' thle control progrem

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grafico, un encoder ed un genlock e peressere una vera e propria «all-in-one»manca appunto di una scheda frame-grabber. Personalmente l'abbiamo usa-ta in combinazione sia con la Smart Vi-deo Recorder, veloce a catturare ed acomprimere, che con la VideoMaker.Quest'ultima, capace di far gestire di-rettamente dal suo MPEG-Player l'ET-4000 montato sulla G-Lock come adat-tatore grafico, ci ha veramente entusia-smato per la qualità video riprodotta invideocomposito. Benché il quadro tele-visivo fosse un normale 320 x 240 equindi non riempisse completamente loscreen televisivo, il numero dei colori, lafluidità del full-motion e la purezza dellacodifica (quest'ultima grazie alla G-Lock)hanno prodotto un risultato estrema-mente importante. Si tratta dei primiesperimenti di video digitale e di com-pressione MPEG. Una soluzione cheben lungi dall'essere ottimizzata a livello

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CONTROLLI MANUALI (da tastiera) per il PLAY sequenzialein MPEiL

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Compef. Senza ricorre-re ali.' esecuzione se-quenziale (o automati-ca) che obbligherebbea setlare un unico tem-po di durata per tuttele sfide, Compel puòesser comandato an-che attraverso i tasti-funzione .

figurazione appena consigliata: Compelin modalità automatica sta producendouna lunga presentazione (fatta di com-menti sonori, c1ip di video digitale e te-sti che salgono in schermo alla pres-sione di determinati tasti funzione) chel'AVerKey convoglia all'ingresso di unVHS dotato di joggle-shuttle per la ri-cerca del punto di aggancio della scenasuccessiva. Sfumata a nero la presen-tazione in schermo e riposizionato ilVCR sul fotogramma giusto, sarà ungioco da ragazzi far salire in schermouna seconda presentazione, posizio-narla sulla prima slide, rigorosamentenera e, da questa, far ripartire esecu-zione e registrazione con un bell'effet-to di assolvenza sulla seconda slide.Piano piano comincia a registrarsi uncompleto audiovisivo sui «dominatoridella Terra». Tutto fatto al computer econ una spesa aggiuntiva di circa tre-centomila lire. (l;!5

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Compel. Alcune delleopzioni ((televisive"settabili neff'applicati-vo di presentazionedeff'Asvmetrix.

chiamare l'overscan, è quello che sievince osservando la riproduzione gra-fica, ma fedele, riportata in figura 10.Qualche manciata di linee in orizzonta-le, sia superiori che inferiori, sono an-cora in nero, ma non si può più certoparlare di effetto cinemascope. Le pic-cole fasce nere tra l'altro potrebberodipendere anche dal mio 33" che difat-ti scopre un po' anche l'overscan diAmiga soprattutto quando impongo ivalori più mediocri. In generale, co-munque, a parte la lentezza della vec-chia Trident ed il ridotto numero di co-lori del driver VGA di Windows 3.1,quello che rilevo in video è una buonaqualità d'immagine. Un segnale pulitoed anche stabile, con l'effetto dell'in-terlace che finisce con l'impastare i co-lori più prossimi e far scomparire lescalettature dei pixel.

Proprio l'esempio riportato in figura10 conferma infine la validità della con-

PAL» in circolazione, quello che ha atti-rato di più la nostra attenzione èl'AVerKey dell'Adda Technologies. Unbox esterno capace di consentire l'usodi più output video. Dalla connessioneVGA passante per il collegamento almonitor principale, alle tre soluzioni PALcompatibili: videocomposito (VHS e Vi-deo8) Super-Video o Y/C (S-VHS e Hi8)ed RGB. Quest'ultimo per proiettori acomponenti separate come il Barca.

Altra caratteristica saliente dell'AVer-Key è che questa piccola scatola magi-ca è in grado di gestire schermi com-prensivi dell'overscan. Una funzionequesta che aggiunge via software, sia a640 x 480 che ad 800 x 600 attraversol'utilizzo di un driver generico per il DOSed una serie di driver specifici per ognigenere di scheda grafica per Windows.La parola «overscan», ovvero la coper-tura (vedremo se integrale o meno) delquadro televisivo, fa tintinnare le nostreorecchie tra l'altro già compiaciute peraver sentito il prezzo di listino impostoali' oggetto: duecentotrentaquattromilalire IVA esclusa.

Pluriuscite PAL compatibili, funzionedi overscan e prezzo contenutissimo;sembra la quadratura del cerchio. Inrealtà qualche limite esiste, come adesempio il non totale supporto dei varitipi di adattatore grafico esistenti (figura9) ed una non totale imposizionedell'overscan specialmente a 640 x 480(figura 10)

Per quanto riguarda gli adattatori sup-portati, la lista è comunque ben fornita:le Tseng Labs con ET-4000, le vecchie,ma ancora diffuse Trident 8900/9000 esoprattutto le S3 con 1'86C801. Confer-mato che è garantito anche il funziona-mento delle Cirrus CL-5428 e delle We-stern Digital 90C33, quelle che sembra-no mancare all'elenco sono soprattuttole schede che usano chip VGA dellenuove serie S3 86C924 (come la miadelusa Cardex che con nove milioni dipixel al secondo era pronta a muoversianche su videonastro!), quelle sempreS3, ma in versione 86C805 e quindi leATI Mach32.

Attenendosi a quanto viene garantitoed esercitando un cortese diritto di pro-va, ogni utente dovrà quindi verificare ilcorretto funzionamento dell'AVerKey inpieno assetto di lavoro.

Nel caso personale, chi scrive è do-vuto ricorrere ad una spaventosamentelenta Trident 8900C per vedere gli effet-ti dell'encoder e, più in generale, al dri-ver VGA a sedici colori presente nel Se-tup di Windows.

Il risultato, dopo aver installato ilprogramma di controllo dell'AVerKeyed agito con i tasti di combinazione percentrare l'immagine sullo schermo e ri-

MCmicrocomputer n. 139 - aprile 1994 341