Presentazione Turismo delle origini Campania irpinia

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Turismo delle origini

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Presentazione Turismo delle origini Campania irpinia

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Turismo delle origini

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Obbiettivo: aumento dei flussi turistici

In un mercato fortemente competitivo come è quello del turismo, abbiamo analizzato dove può essere vincente il territorio della Provincia di Avellino

rispetto altre mete; abbiamo quindi individuato tre peculiarità del territorio che possono soddisfare l’esigenza del turista delle origini *.

- il passato periodo emigratorio

- la valenza enogastronomica

- la presenza diffusa di giacimenti enogastronomici ancora poco noti

Si tratta di offrire al turista delle origini la possibilità di incontrare i luoghi della sua memoria diretta o trasmessa, offrendogli la possibilità di

cogliere i legami con il passato intimamente legati anche quegli aspetti della cultura passata ed attuale utili ad un coinvolgimento emotivo

presente. La buona valenza enogastronomica si configura pienamente come elemento culturale fondamentale sia di nostalgia che di enorme

valore nel presente. Sarebbe poco lungimirante trascurare le prospettive di promozione e business che questo può rappresentare nel paese estero

di provenienza. Non dimentichiamo che MADE IN ITALY è il terzo marchio mondiale dopo CocaCola e VISA.

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*Azioni principali successive e complementari

1. Analisi del contesto storico

2. Individuazione dei comuni maggiormente soggetti al passato emigratorio

3. Individuazione delle associazioni "irpini nel mondo"

4. Contatto con i responsabili delle associazioni

5. Elaborazione della proposta turistica "delle origini"

6. Preparazione ed illustrazione di una proposta strutturata di convenzione con la redazione di un piano di promozione es. visite di presentazione

presso le sedi estere delle associazioni, invito delegazioni, piano di comunicazione sito internet, FB …

7. Stipula di convenzioni con le associazioni/federazioni

8. Organizzazione, svolgimento, assistenza, customer relationship management , di esperienza turistiche personalizzate in base sia al nuovo

che vecchio paese di origine

9. Elaborazione, organizzazione e assistenza dei servizi accessori (ricerca degli antenati, organizzazione cena con i parenti, foto libro ricordo,

incontri di business con i produttori enogastronomici locali).

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Il passato periodo emigratorio

L’emigrazione è stata un fenomeno che ha contraddistinto fortemente la storia nel nostro paese: simbolo di difficili condizioni di vita e di

profonde disparità sociali, ma anche elemento di diffusione nel mondo delle nostre capacità professionali e lavorative e della nostra cultura e

tradizione. L’emigrazione in Campania è legata alle vicende dell’unificazione di Italia, che evidenziò le notevoli disparità sociali, culturali ed

economiche esistenti tra nord e sud, evidenziando la realtà meridionale come il punto più debole per la ripresa e sviluppo del paese. Fu cosi che,

per sfuggire ad una condizione esistenziale fatta di privazioni e di miserie, masse sempre più cospicue furono costrette ad abbandonare i luoghi di

origine per trovare lavoro altrove.

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Tra il 1875 e il 1915 dalla provincia di Avellino partirono 284.881 emigranti; quasi tutti partirono soli lasciando le rispettive famiglie nei paesi nativi. Alcuni di essi vendettero le loro terre, gli animali, altri ipotecarono la loro proprietà fondiaria al fine di accumulare la somma bisognevole per il viaggio. I due conflitti mondiali bloccarono gli espatri, ciò nonostante dal 1915 al 1921 oltre 50.000 irpini abbandonarono la terra di origine. Il fenomeno ha interessato molti dei comuni irpini. Con il ritorno dei reduci delle due guerre ad es. Altavilla si trovò in una situazione economicamente e socialmente tragica: ciò si sposava bene con il bisogno da parte dei paesi europei più ricchi di manodopera a basso costo. Cosi gli altavillesi salutarono il confine italiano in cerca di una vita migliore. I flussi emigratori erano orientati verso le aree economicamente più forti. I principali paesi di accoglienza furono: Francia, Svizzera, Germania, e Belgio in Europa, Stati Uniti, Argentina, Canada, Venezuela e Australia oltre oceano. I primi pionieri altavillesi, che giunsero in Australia nel 1926 , furono Bernardino Marrone e Bernardino Matto; nel 1948 furono seguiti da un gran numero di paesani che si stanziarono principalmente ad Adelaide. Anche gli altavillesi, come tanti emigranti, trovarono grandi difficoltà sia nella lingua che nella cultura e nel modo di vivere differente. Avevano la nostalgia per il paese nativo, il ricordo dei giorni felici, delle feste che li portava indietro nel tempo, alla loro infanzia. Sentivano il bisogno di mantenere un posto dove incontrarsi tra persone con le stesse origini culturali. Fu così che nel 1958 nacque il primo circolo altavillese che assumerà il nome di Altavilla Irpina Sports & Social Club Inc che aveva lo scopo di promuovere lo sport, la lingua, le tradizione e la cultura italiana. Alle condizioni di enormi privazioni, in cui era costretta gran parte della popolazione irpina, si aggiunse il 21 agosto 1962 un terremoto che scosse l’irpinia dell’ottavo grado della scala Mercalli. In massa furono costretti ad emigrare, con la valigia di cartone legata con lo spago e con in tasca il biglietto con l’indirizzo di dove andare. Negli anni dal 1961 – 1971, si è avuto il maggior numero di espatri. Il 23 Novembre 1980 la terra tremò nuovamente: le zone interessate furono la Campania e la Basilicata. Oggi, dalle statistiche raccolte dalla regione si evince che i Campani nel mondo sarebbero 6.000.000, a fronte dei 5.000.000 attualmente nella regione. In sostanza si hanno due Campania, una dove viviamo e l’altra sparsa tra i continenti. Avellino è la prima provincia campana come tasso d’incidenza. Dopo 30 anni dal terremoto dell’80, ben 55 Comuni perdono oltre il 10% di popolazione. Le percentuali vanno da oltre il 56% di Cairano, ad oltre il 40% di Montaguto e Morra de Sanctis; inoltre, ben 31 Comuni perdono oltre il 20% di popolazione rispetto al post-sisma. Inoltre, quasi tutti i Comuni della fascia A continuano a perdere popolazione. notiamo che ai primissimi posti ci sono i Comuni dell’Alta Irpinia (in senso ampio, della Baronia e dell’Ufita), rientranti nelle zone a maggiore tasso di spopolamento storico. nel 2010 il numero complessivo dei cittadini della Provincia di Avellino residenti all’estero è passato dai 97.356 ai 99.499. Per quanto riguarda i continenti d’insediamento, il grosso è presente in Europa 58.586. A seguire, 23.348 irpini sono presenti nell’America Latina; 14.269 vivono tra Stati Uniti e centro America; 2.721 in Australia e Oceania; 505 in Africa e 70 in Asia. Infine, per quanto attiene ai paesi di destinazione, a prevalere è la Svizzera con oltre 25.225 residenti. A seguire: l’Argentina 13.367; Regno Unito 9.548; Germania 9.349; Stati Uniti 9.025; Belgio 6.450; Venezuela 6.286; Francia 6.116; Canada 4.529; Australia 2.702; Uruguay 1.636; Brasile 1.471 e Spagna 1.066. La Campania nelle diverse Nazioni presenta numerose associazioni: questo dato è molto utile per decidere dove e come andare a promuovere il Turismo delle origini. I paesi più lontani sono quelli che più gradiscono un aiuto nel recupero delle tradizioni ma d’altro canto devono sostenere i maggiori costi di spostamento.

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Paese

Australia 29

Argentina 20

Canada 19

Stati Uniti 16

Brasile 11

Svizzera 11

Belgio 8

Venezuela 6

Germania 2

Inghilterra 2

Olanda 2

Cile 1

Francia 1

Lussemburgo 1

Sud Africa 1

Svezia 1

Uruguay 1

N° associazioni Campania Associazioni di Irpini

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IL TURISMO DELLE ORIGINI

Non è un solo modo nostalgico di andare alla ricerca delle proprie origini, ma un vero e proprio nuovo segmento di mercato che in America e nel resto d’Europa è già consolidato. Il turismo genealogico è quel nuovo modo di compiere viaggi mirati alla scoperta dei propri antenati e dei loro discendenti che magari vivono dall’altro capo del mondo. Un viaggio all’indietro nel tempo per vivere l’esperienza e l’emozione di ricostruire e rivivere la storia dei propri antenati, di capire le circostanze sociali e storiche della loro vita, dei territori e dei luoghi, degli ambienti, degli eventi e delle relazioni che possono aver avuto un significato particolare, che possono aver segnato la loro esistenza, le loro scelte, e il destino di coloro che sono arrivati dopo. Sapere di avere dei parenti lontani, avere poco tempo per fare delle ricerche sul proprio albero genealogico, ma allo stesso tempo avere una grande curiosità di conoscerli, può diventare quindi un’opportunità per il territorio Irpino che ha avuto nel passato forti flussi emigratori. Partire alla scoperta delle proprie radici, e nel percorso, riscoprire tesori inestimabili; ecco la probabile definizione per una nuova, interessante tendenza turistica e per l’inequivocabile impatto positivo che genera. Un fenomeno ampiamente consolidato oltreoceano, sia a livello organizzativo che culturale, può apportare nuova linfa vitale al turismo regionale, aiutando a valorizzare delle insospettabili risorse, dei piccoli quanto sconosciuti tesori nascosti. E per farlo, ricorre a due potenti leve: la nostalgia e la curiosità. Si parla di turismo genealogico, un mondo tanto innovativo quanto complesso, nel quale la fame di ricerca storica e di cultura si mescola alla voglia di riscoprire origini lontane e all’emozione di ritrovare un senso di appartenenza ormai dimenticato. Si tratta di offrire servizi di assistenza anche per la ricerca storica della famiglia di appartenenza prima della partenza, oltre alla sistemazione nei luoghi dei propri antenati e alle guide personali per le ricerche sul posto. Le mete di queste esperienze sono perlopiù i paesini e i piccoli borghi; una domanda turistica per questi luoghi, oggi poco frequentati e talvolta anche in stato di abbandono, da dove provenivano le ondate migratorie intrise di speranza che sbarcavano a negli USA, in Argentina in Brasile. Molto del patrimonio artistico Irpino si cela tra le mura di chiesette dimenticate, in vecchi palazzi e residenze nobiliari, tra i vicoletti di un quartiere, e in molti altri luoghi lontani dagli itinerari del turismo ‘di massa’ e dall’immaginario collettivo. Piccoli gioielli inaspettati, immersi in una amalgama altrettanto preziosa di tradizioni locali e folclore, che correttamente valorizzati implicano una notevole riqualificazione di determinate aree. Un potenziale impatto sull’economia non trascurabile; considerando le eventuali ricadute positive sulle piccole imprese (alberghi, strutture agrituristiche, piccoli musei) che sono presenti sul territorio. La valorizzazione giocherebbe anche un ruolo determinante a livello sociale per molti di questi piccoli centri contribuendone a favorire la loro vivacità. Il turismo genealogico è un fenomeno in espansione, ma non solo come trovata commerciale; in un paese popolato da figli di immigrati di ogni nazionalità, esso risponde ad un bisogno di ordine culturale. Si potrebbero anche ricercare esponenti più o meno famosi. Scoprire di avere delle precise radici e di appartenere, seppure alla lontana, ad un mondo completamente diverso, si configura come una grandissimo valore aggiunto. Qualcosa che non ha prezzo, ma che allo stesso tempo può essere accessibile tramite una corretta offerta commerciale professionalmente strutturata. Ritrovare un pezzo di sé stessi vuol dire per questi turisti delle origini ritrovare un pezzo del nostro Paese con le sue numerose ricchezze.

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Azioni per l’aumento della notorietà e della fruibilità del prodotto turistico delle origini Creazione di pacchetti turistici “Ritorno alle origini”, e disponibilità a pacchetti tailor made con assistenza da offrire a tutte le associazioni irpine nel mondo. Una formula tutto compreso. Alla fine del viaggio si può fornire una sorta di “memoriale” con tutte le informazioni raccolte sulle proprie origini. Anche dal cognome può partire la ricerca della storia degli avi, della loro cultura, della loro odissea; organizzare dei pacchetti ‘su misura’ nei luoghi d’origine, e avvalendosi della collaborazione dei comuni consultando magari i loro registri anagrafici; si possono addirittura concordare incontri con eventuali parenti. Dare un’esperienza culturale ed emotiva completa di totale fruizione del territorio.

La presenza di una Federazione che riunisce molte tra le associazioni presenti negli USA è un’opportunità nel compiere il primo passo nel “mettere in moto la macchina organizzativa e di assistenza” costruendo un pacchetto turistico "Ritorno alle origini irpine” ad hoc per Federazione della Associazione Campania Usa. La stipula di un accordo con la Federazione ci permette di organizzare la presentazione e divulgazione del prodotto attraverso gli strumenti messi a disposizione della Federazione stessa e la massiccia comunicazione alle associazioni federate attraverso il loro sito, il magazine, il social network, e-mail (ca. 500 al mese) e con relativa promozione in occasione dei loro eventi e incontri programmati, pertanto poiché gli iscritti sono circa 50.000 è prevedibile di sensibilizzarne ca. 15.000 ai quali proporre un’offerta turistica sicuramente di interesse e attraverso la collaborazione delle attività produttive del territorio anche economicamente competitiva. Di importanza strategica è la Visita della “Delegazione Nord America” organizzata in collaborazione con questa Federazione. La visita di questi “Testimonial” opportunamente organizzata, con lo spirito di un educational, permette l’instaurarsi di quei buoni rapporti indispensabili per il successo dell’azione complessiva. Tramite l’invito ai delegati della Federazione riusciamo a far visitare in anteprima luoghi e a far vivere le situazioni proposte nei tour, assicurandoci il riconoscimento del valore della proposta ed una migliore diffusione presso il nostro target. La delegazioni sarà composta da : - Rappresentati delle associazioni Campania - Usa - Giornalisti del Nord America legati al territorio delle Origini - Giovani imprenditori L' invito ai rappresentati e delegati delle associazioni è opportuno per far conoscere meglio e favorire la divulgazione e successiva e ripetuta adesione alla proposta del tour presso le associazioni aderenti ed i loro associati, i parenti e i conoscenti. I Giornalisti delegati, partecipanti potranno ovviamente dare un rilevante contributo diretto a comunicare e diffondere la possibilità di un ritorno alle origini in una formula turistica, anche in ambiti non strettamente legati al mondo associativo ma comunque interessati a vivere in chiave vacanziera il ritorno al passato. I giovani imprenditore potranno cogliere opportunità di business nel commercializzare i prodotti irpini nei mercati del Nord America dove attualmente svolgono la loro attività.

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Elementi essenziali del tour ad hoc per Federazione delle Associazioni Campania Usa

1. conoscenza degli elementi del passato: visita del territorio di origine degli emigrati o dei loro parenti, con visita di quei riferimenti conosciuti o comunque rilevanti della loro storia e della loro specifica tradizione. Offerta di organizzare incontro con parenti o conoscenti. Illustrazione di quegli aspetti della vita del passato, raccontata dai familiari attraverso la visita privata al museo etnografico. Offerta di attività esperienziali , eseguibili in prima persona, legate alla tradizione, magari considerate ora curiose ma certamente autentiche ed evocative ad es. - Lezioni di cucina - La preparazione della pasta - La preparazione della conserva di pomodoro - La scardassatura della lana - L’intreccio di salici, giunchi e vimini - La costruzione delle scarpe - La smagliatura e la vagliatura del grano- Giochi dal vivo - Lezioni di Formule, scongiuri e terapie 2. Attività con interesse imprenditoriale mirata alla conoscenza delle eccellenze enogastronomiche irpine e dei suoi prodotti tipici. Oltre a specifici percorsi di degustazione e wine tasting, viene offerta la possibilità di incontrare le persone e i rappresentanti delle aziende che producono i prodotti enogastronomici tradizionali con l’intento di valutare e stringere rapporti commerciali di export diretti.

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Offerta turistica modulare / Esempi di tappe dell'itinerario "Ritorno alle Origini"

Giornata dedicata a Montevergine -visita del Santuario di Montevergine e all’Abbazia del Loreto e dell'erboristeria/ distilleria curata storicamente dai monaci benedettini Ristorazione: specialità

Giornata dedicata a Francesco De Sanctis - Morra de Sanctis /Castello/ Sant’Angelo dei Lombardi Ristorazione: Antica tradizione del baccalà / cena esclusiva nel castello - Possibilità' di pernottamento

Giornata dedicata ad Altavilla / Lioni / Nusco o altro paese in base alla richiesta delle Associazioni - Altavilla / i Battenti di San. Pellegrino ristorazione: Corsi di cucina Antica tradizione - Visita relativa alle miniere di Zolfo

Giornata enoculturale - Alt'Irpinia: Bagnoli Irpino / Lago Laceno / Montella - I luoghi del tartufo/ castagna Ristorazione: specialità di tartufo

Giornata religiosa: - Visita del Santuario San Gerardo / Caposele Ristorazione in trattoria con piatti semplici e casarecci

Giornata delle proprie origini - giornata dedicata al paese di origine del visitatore e la sua storia - ricerca degli antenati - organizzazione cena con i partenti vitto e alloggio nel paese delle origini se opportuno

Giornata delle cantine - Taurasi - visita del centro storico e delle cantine Visita delle cantine greco, Fiano, Aglianico, Falanghina. Visita di Lapio per la degustazione del vino bianco. Visita dei vigneti Ristorazione tradizionale:

Giornata "Irpinia di oggi" -giornata dedicata alle novità del territorio e al mutamento dei luoghi. - visita del Borgo di "Castelvetere sul Calore" per la nuova iniziativa dell'albergo diffuso - Sistemazione in albergo diffuso

Special Giornata "storia e tradizione" Visita del museo etnografico con attività esperienziale di gruppo Giornata dedicata agli eventi significativi del Territorio Itinerario dei Castelli …

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Vola al Settimo Cielo S.r.l. www.settimocieloviaggi.com

Dott.ssa Stefanie Gangone

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