PRESENTAZIONE SUL CARCINOMA MAMMARIO 2017 - ibcsg.org · alto rischio clinico: Risultati della...
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CONGRESSO ESMO 20178–12 settembre 2017 | Madrid, Spagna
PRESENTAZIONE SUL CARCINOMAMAMMARIO 2017Abstract selezionati da:
CONGRESSO ESMO 20178–12 settembre 2017 | Madrid, Spagna
Lettera dell’IBCSG
CARI COLLEGHI,
ho il piacere di presentarvi questa serie di diapositive del Gruppo internazionale per gli studi sul tumore al seno(IBCSG) strutturata in modo da mettere in evidenza e riassumere i risultati principali relativi al carcinomamammario emersi dai congressi più importanti tenutisi nel corso del 2017. Questa serie di diapositive èspecificamente incentrata sul Congresso ESMO del 2017 ed è disponibile in inglese, francese, italiano,tedesco, spagnolo e giapponese.
Quello della ricerca clinica in oncologia è un ambito impegnativo e in continua evoluzione. In tale ambito, tuttiriconosciamo il valore della possibilità di accedere a dati scientifici e a ricerche che consentano la conoscenzae l’ispirazione per compiere ulteriori progressi nei nostri ruoli di scienziati, medici ed educatori. Mi auguro chetroverete utile per la vostra pratica questa rassegna sugli ultimi sviluppi nell’ambito del carcinoma mammario.Qualora desideriate condividere con noi le vostre opinioni, saremo lieti di ricevere i vostri commenti. Poteteinviare la vostra corrispondenza all’indirizzo email [email protected].
Ringraziamo, infine, Lilly Oncology per il suo sostegno economico, amministrativo e logistico nella realizzazionedi questa attività.
Cordiali saluti,
Rolf Stahel
Presidente del Consiglio di fondazione dell’IBCSG
Presentazione di Oncologia medica dell’IBCSGRevisori 2017
Giuseppe Curigliano
Istituto Europeo di Oncologia, Milano, Italia
Guy Jerusalem
C.H.U. Sart Tilman, Liegi, Belgio
Konstantin Dedes
Ospedale universitario di Zurigo, Centro oncologico di Zurigo, Svizzera
Sommario
• Carcinoma mammario in stadio iniziale
• Carcinoma mammario in stadio avanzato/metastatico
– Terapie di prima linea
– Terapie di linee successive
LBA9: Letrozolo e palbociclib rispetto alla chemioterapia di 3a generazionecome trattamento neoadiuvante del carcinoma mammario luminale.Risultati dello studio UNICANCER-NeoPAL – Cottu P et al
Obiettivo dello studio
• Valutare letrozolo + palbociclib come trattamento neoadiuvante nel carcinoma mammarioluminale
*L’intervento è stato effettuato 24 ore dopo l’ultima dose di palbociclib Cottu P, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA9
ENDPOINT PRIMARIO
• Possibilità di fornire carico tumorale residuo (RCB)0-1 all’intervento, con ipotesi nulla di RCB 0-1osservata in almeno il 20% dei casi (p0 - 0,20)
ENDPOINT SECONDARI
• Efficacia, sicurezza, biomarcatori
Criteri di inclusione principali dellepazienti
• Carcinoma mammario (BC) di nuovadiagnosi in stadio II–III nelle donne inpost-menopausa
• Biopsia ER+, HER2–
• Stato nodale disponibile
• ER Allred ≥4
• Non candidata alla conservazione dellamammella
(n=184)
R1:1
Stratificazione
• T2 vs T3
• Luminale A vs luminale B
Letrozolo 2,5 mg/die +palbociclib 125 mg/die 3s/4
3 x FEC-100 ogni 3 settimane(q3w)
seguito da 3x docetaxel100 mg/m2 q3w
Intervento allasettimana 20*
LBA9: Letrozolo e palbociclib rispetto alla chemioterapia di 3a generazionecome trattamento neoadiuvante del carcinoma mammario luminale.Risultati dello studio UNICANCER-NeoPAL – Cottu P et al
Risultati principali
Cottu P, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA9
Letrozolo + palbociclib Chemioterapia
n (%) IC al 95% n (%) IC al 95%
Analisi ad interim (n=60)
RCB locale 0–1 1 (3,3) 0, 9,8 3 (10) 0, 20,7
Analisi finale (n=103)
Classe RCB locale
0–I 4 (7,7) 0,4,14,9 8 (15,7) 5,7, 25,7
II–III 48 (92,3) 43 (84,3)
Pazienti, % Letrozolo + palbociclib (n=53) Chemioterapia (n=53)
Neutropenia di grado 3 23 10
Neutropenia di grado 4 1 11
Neutropenia febbrile 0 6
Eventi avversi seri (SAE) 2* 17†
Riduzione/interruzione temporanea della dose 10 16 (docetaxel)
Interruzione anticipata del trattamento 2 7
Sicurezza
*Carcinoma endometriale; neutropenia; †eventi di neutropenia/ascessosigmoideo/sindrome occlusiva/pielonefrite/diarrea
LBA9: Letrozolo e palbociclib rispetto alla chemioterapia di 3a generazionecome trattamento neoadiuvante del carcinoma mammario luminale.Risultati dello studio UNICANCER-NeoPAL – Cottu P et al
Risultati principali (segue)
• I tassi finali di RCB 0 (Risposta patologica completa, pCR) e RCB III erano simili tra i bracci ditrattamento
– RCB di classe 0: 2/52 (3,8%) in letrozolo + palbociclib vs 3/51 (5,9%) nel braccio dellachemioterapia
– RCB di classe III: 21/52 (40,4%) in letrozolo + palbociclib vs 24/51 (47,1%) nel braccio dellachemioterapia
• Sono state osservate riduzioni nette nel Ki67 in entrambi i bracci (–0,95 per letrozolo +palbociclib e –0,86 per la chemioterapia)
Conclusioni
• Questo studio pilota, non comparativo, randomizzato non ha soddisfatto il suo endpoint primario;le pazienti con alto rischio di carcinoma mammario luminale hanno mostrato bassi tassi di pCRin entrambi i bracci
• Una simile efficacia clinica è stata osservata nelle pazienti che hanno ricevuto palbociclib +letrozolo e in quelle che hanno ricevuto chemioterapia neoadiuvante
• Deve essere definito un endpoint condiviso tra chemioterapia e assenza di chemioterapia inambito neoadiuvante
• Sono necessari ulteriori studi per convalidare l’uso di CDKi come strategia sostitutiva in questepazienti
Cottu P, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA9
LBA10_PR: Risultati principali di LORELEI: studio di fase II randomizzato, in doppiocieco sull’uso neoadiuvante di letrozolo (LET) in combinazione con taselisib rispettoa LET in combinazione con placebo (PLA) nelle pazienti (pz) in post-menopausa concarcinoma mammario in stadio iniziale (EBC) ER+/HER2 negativo – Saura C et al
Obiettivo dello studio
• Valutare l’uso neoadiuvante di letrozolo + taselisib vs letrozolo + placebo nelle donne inpost-menopausa con carcinoma mammario in stadio iniziale ER+/HER2–
Saura C, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA10_PR
ENDPOINT CO-PRIMARI
• Tasso di risposta complessiva (ORR) daRMI del seno valutata a livello centrale;tasso pCR di seno e ascella
ENDPOINT SECONDARI
• ORR e pCR in pazienti con PIK3CA-mutante, livelli di Ki67, punteggio PEPI,sicurezza, PRO
Criteri di inclusione principalidelle pazienti
• Donne in post-menopausa nontrattate
• BC operabile in stadio I-III
• ER+/HER2–
• Tumori ≥2 cm in base alla RMI
(n=334)
R1:1
Stratificazione
• Dimensione del tumore (T1–2 vs T3)
• Stato nodale
Letrozolo 2,5 mg/die +taselisib 4 mg
5 giorni con/2 giorni senza
Letrozolo 2,5 mg/die +placebo
5-giorni con/2-giorni senza
Intervento
Intervento
LBA10_PR: Risultati principali di LORELEI: studio di fase II randomizzato, in doppiocieco sull’uso neoadiuvante di letrozolo (LET) in combinazione con taselisib rispettoa LET in combinazione con placebo (PLA) nelle pazienti (pz) in post-menopausa concarcinoma mammario in stadio iniziale (EBC) ER+/HER2 negativo – Saura C et al
Risultati principali
Saura C, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA10_PR
50
39,3
0102030405060
Letrozolo + taselisib(n=166)
Letrozolo + placebo(n=168)
OR
R,
%
Tutte le pazienti randomizzate
Rapporto crociato 1,55(IC al 95% 1,00, 2,38; p=0,049)
1,80,6
0
2
4
6
8
10
Letrozolo + taselisib(n=166)
Letrozolo + placebo(n=168)
Tasso
pC
Rto
tale
,%
Tutte le pazienti randomizzate
Rapporto crociato 3,07(IC al 95% 0,32, 29,85; p=0,370)
56,2
38
0102030405060
Letrozolo + taselisib(n=73)
Letrozolo + placebo(n=79)
OR
R,
%
Pazienti con tumori PIK3CA-mutanti
Rapporto crociato 2,03(IC al 95% 1,06, 3,88; p=0,033)
1.40
0
2
4
6
8
10
Letrozolo + taselisib(n=73)
Letrozolo + placebo(n=79)
Tasso
pC
Rto
tale
,%
Pazienti con tumori PIK3CA-mutanti
Rapporto crociato NV(IC al 95% NV; p=0,480)
pCR
ORR
LBA10_PR: Risultati principali di LORELEI: studio di fase II randomizzato, in doppiocieco sull’uso neoadiuvante di letrozolo (LET) in combinazione con taselisib rispettoa LET in combinazione con placebo (PLA) nelle pazienti (pz) in post-menopausa concarcinoma mammario in stadio iniziale (EBC) ER+/HER2 negativo – Saura C et al
Risultati principali (segue)
Conclusioni
• L’endpoint primario, ORR da RMI del seno valutata a livello centrale in tutte le pazientireclutate e nelle pazienti con mutazioni PIK3CA, è stato soddisfatto
• È stato dimostrato un aumento significativo nell’ORR con il trattamento mediante uninibitore selettivo di PI3K in combinazione con LET nelle pazienti ER+/HER2– con BC instadio iniziale
– Un effetto più pronunciato è stato osservato nella popolazione con mutazione diPIK3CA
• Il tasso pCR è risultato basso, ma ciò potrebbe essere tipico di soli 4 mesi di terapiaendocrina in queste pazienti
• Il profilo di sicurezza e tossicità era soddisfacente e gestibile
• Servono ulteriori ricerche nelle risposte antitumorali osservate con tale combinazione, chepotrebbero essere agevolate dalle analisi complete dei biomarcatori in corso
Saura C, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA10_PR
Eventi avversi (AE), n (%)Letrozolo + taselisib
(n=167)Letrozolo + placebo
(n=167)
≥1 AE (di ogni grado) 152 (91,0) 139 (83,2)
≥1 AE grado 3–4 43 (25,7) 13 (7,8)
Obiettivo dello studio
• Mettere a confronto chemioterapia senza antraciclina e con antraciclina nel BC in stadioiniziale HER2– ad alto rischio
LBA11: Impatto prognostico del punteggio di recidiva (RS), revisione a livello centraledella patologia per grado/Ki67 e chemioterapia (CT) senza antraciclina (A) vschemioterapia (CT) contenente A sulla sopravvivenza libera da malattia a distanza elocoregionale (DDFS/LRFS) nel carcinoma mammario in stadio iniziale (EBC) HER2- adalto rischio clinico: Risultati della sperimentazione WSG PlanB – Gluz O et al
ENDPOINT
• DDFS, LRFS, DFS
Gluz O, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA11
R
Docetaxel 75 mg/m2 + ciclofosfamide600 mg/m2
6 cicli(n=1222)Criteri di
inclusioneprincipali dellepazienti
• pN+ o rischioelevato pN0
• Età ≤75 anni
• M0
Epirubicina 90 mg/m2 + ciclofosfamide600 mg/m2
(4 cicli) seguito dadocetaxel 100 mg/m2 (4 cicli)
(n=1227)
Terapia endocrina (secondo le linee guidadel Paese)
(n=348)
HR–
HR+ eLN 0–3 eRS >11 o LN≥4
HR+ eLN 0–3 eRS ≤11
LBA11: Impatto prognostico del punteggio di recidiva (RS), revisione a livello centraledella patologia per grado/Ki67 e chemioterapia (CT) senza antraciclina (A) vschemioterapia (CT) contenente A sulla sopravvivenza libera da malattia a distanza elocoregionale (DDFS/LRFS) nel carcinoma mammario in stadio iniziale (EBC) HER2- adalto rischio clinico: Risultati della sperimentazione WSG PlanB – Gluz O et al
Risultati principali
• Le pazienti con RS 0−11 trattate con terapia endocrina avevano 5 anni di DDFS al 97,8% (pN0: 98%; pN1: 97%)
• Nelle pazienti con RS 12−25 la DDFS a 5 anni è stata del 96,9% e con RS >25 dell’89,7%
• L’RS è stato il più forte predittore indipendente per la DDFS nelle analisi multivariate
• L’RS è stato inoltre prognostico per la LRFS a 5 anni (99% nei gruppi RS 0–11 e 11–25 vs98% nel gruppo RS >25)
Conclusioni
• La chemioterapia contenente antraciclina non ha avuto alcun diverso impatto sulla DDFSdi questa popolazione
• RS, grado locale, stato nodale e dimensione del tumore sono stati fattori indipendenti perDDFS
Gluz O, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA11
Fattore CodificaHR
multivariabile95%-LCL 95%-UCL Valore p
Punteggio di recidiva Classificazione frazionata(dal 75o al 25o percentile)
2,99 1,75 5,11 0,000
Stato nodale pN1−3 vs pN0pN2−3 vs pN0−1
2,152,19
1,261,18
3,664,06
0,0050,013
Grado locale Grado 3 vs grado 1/2 2,50 1,53 4,11 0,000
Dimensione del tumore T2−4 vs T1 1,79 1,09 2,94 0,022
148O: Valutazione di fase III sull’aggiunta di fulvestrant (F) ad anastrazolo (A)come terapia adiuvante nelle donne in post-menopausa con carcinomamammario in stadio iniziale (EBC) positivo al recettore ormonale (HR+)/HER2negativo (HER2-): Risultati dello studio GEICAM/2006-10 – Ruíz-Borrego M et al
Obiettivo dello studio
• Valutare anastrazolo + fulvestrant rispetto ad anastrazolo in monoterapia per stabilire se ilblocco estrogenico totale possa prevenire la resistenza agli inibitori delle aromatasi inambito adiuvante
*Lo studio si è fermato a 872 pazienti nel 2010, dopo i risultatinegativi della sperimentazione FACT; †500 mg al giorno 0, 250 mgnei giorni 14 e 28, 250 mg ogni 28 giorni per 3 anni
Criteri di inclusione principali dellepazienti
• Donne in post-menopausa
• BC invasivo di stadio I, II, IIIA e IIIC
• HR+/HER2–
• Già sottoposte a intervento ±chemioterapia neo/adiuvante
• Stato di performance (PS) OMS ≤2
(n=872*)
R1:1
ENDPOINT PRIMARIO
• Sopravvivenza libera da malattia (DFS)
Stratificazione
• Chemioterapia (neo) adiuvante (sì vs no)
• Numero di linfonodi positivi (0 vs 1–3 vs ≥4)
• Stato HR (entrambi positivi vs uno positivo)
• Sito
Anastrozolo 1 mg/die per 5 anni +fulvestrant†
(n=435)
Anastrozolo 1 mg/die per 5 anni(n=437)
Ruíz-Borrego M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 148O
ENDPOINT SECONDARI
• Sopravvivenza specifica per carcinomamammario, tempo alla recidiva,sopravvivenza globale (OS), sicurezza
148O: Valutazione di fase III sull’aggiunta di fulvestrant (F) ad anastrazolo (A)come terapia adiuvante nelle donne in post-menopausa con carcinomamammario in stadio iniziale (EBC) positivo al recettore ormonale (HR+)/HER2negativo (HER2-): Risultati dello studio GEICAM/2006-10 – Ruíz-Borrego M et al
Risultati principali
Ruíz-Borrego M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 148O
DFS
Eventi
Anastrozolo 62
Anastrozolo + fulvestrant 49
HR 0,839 (IC al 95% 0,576, 1,220)
Follow-up mediano: 6,41 anni
Pro
babili
tàdisopra
vviv
enza
libera
da
mala
ttia
,%
Tempo, anni
100
80
60
40
20
0
0
434417
1
425404
2
410376
3
390363
4
372352
7
9993
5
361338
6
279277
Valore P dei ranghilogaritmici = 0,3569
90,76%
90,98%
N. a rischioAnastrozolo
Anastrozolo + fulvestrant
148O: Valutazione di fase III sull’aggiunta di fulvestrant (F) ad anastrazolo (A)come terapia adiuvante nelle donne in post-menopausa con carcinomamammario in stadio iniziale (EBC) positivo al recettore ormonale (HR+)/HER2negativo (HER2-): Risultati dello studio GEICAM/2006-10 – Ruíz-Borrego M et al
Risultati principali (segue)
• Dopo un follow-up mediano di 6,41 anni:
– La OS è stata del 95,34% nel gruppo anastrazolo e del 94,81% nel gruppo anastrazolo+ fulvestrant
– La sopravvivenza specifica ber BC è stata del 92,39% nel gruppo anastrazolo e93,17% nel gruppo anastrazolo + fulvestrant
Conclusioni
• Tra le pazienti con BC in stadio iniziale, l’aggiunta di fulvestrant 250 mg ad anastrozolo,non è stata associata a un aumento significativo della DFS
– Si noti che il reclutamento dello studio è stato interrotto a 872 pazienti, ben al di sottodell’obiettivo originale di 2852 pazienti. La dimensione del campione potrebbe quindinon essere stata sufficiente a rilevare una reale differenza e non avere la potenzanecessaria per testare l’ipotesi di un miglior esito nel combinare anastrazolo efulvestrant
Ruíz-Borrego M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 148O
149O: neratinib dopo terapia adiuvante basata su trastuzumab (T) nelcarcinoma mammario (BC) in stadio iniziale HER2+: Analisi a 5 anni dellasperimentazione di fase III ExteNET – Martin Jimenez M et al
Obiettivo dello studio
• Valutare l’efficacia di neratinib al follow-up a 5 anni della sperimentazione ExteNET di fase3 internazionale, multicentrica, randomizzata, in doppio cieco, controllata verso placebo
†Pazienti che hanno consentito una nuova raccolta dati;le pazienti che non l’hanno consentita sono statecensurate al loro ultimo esame obiettivo
Criteri di inclusione principalidelle pazienti
• BC in stadio iniziale HER2+• IHC3+ o ISH amplificati• Trastuzumab adiuvante +
chemioterapia in precedenza• Linfonodo ± o malattia
invasiva residua dopoterapia neoadiuvante
(n=2840)
R1:1
Neratinib 240 mg/dieper 1 anno(n=1420)
Placeboper 1 anno(n=1420)
ENDPOINT PRIMARIO
• DFS invasiva a 2 anni
Martin Jimenez M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 149O
Follow-up a 5-anni(esplorativo)
(neratinib, n=1028;placebo, n=1089)†
ENDPOINT SECONDARI
• DFS-carcinoma duttale in situ (DCIS), tempoalla recidiva a distanza, DDFS, recidive SNC,OS, sicurezza
Stratificazione
• Stato nodale
• Stato di HR
• Concomitante vs trastuzumabsequenziale
149O: neratinib dopo terapia adiuvante basata su trastuzumab (T) nelcarcinoma mammario (BC) in stadio iniziale HER2+: Analisi a 5 anni dellasperimentazione di fase III ExteNET – Martin Jimenez M et al
Risultati principali
*Tasso di libertà da eventi per tutti gli endpoint, eccetto le recidive SNC riportate come incidenza cumulativa†Stratificato in base a fattori di randomizzazione‡Metodo Gray Martin Jimenez M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 149O
Tasso di libertà da eventi stimato,* %
EndpointNeratinib(n=1420)
Placebo(n=1420)
Rapporto di rischio†
(IC al 95%)valore p‡
(bilaterale)
DFS invasiva 90,2 87,7 0,73 (0,57, 0,92) 0,008
DFS con DCIS 89,7 86,8 0,71 (0,56, 0,89) 0,004
DDFS 91,6 89,9 0,78 (0,60, 1,01) 0,065
Tempo alla recidiva 91,8 90,3 0,79 (0,60, 1,03) 0,078
Recidive SNC* 1,30 1,82 – 0,333‡
Analisi a 5 anni per endpoint
Sito dell’evento Neratinib (n=1420) Placebo (n=1420)
Ogni evento DFS invasivo, n (%) 116 (8,2) 163 (11,5)
Recidiva a distanza 91 (6,4) 111 (7,8)
Recidiva invasiva locale/regionale 12 (0,8) 35 (2,5)
Recidiva invasiva ipsilaterale di carcinoma mammario 5 (0,4) 7 (0,5)
Carcinoma mammario invasivo controlaterale 4 (0,3) 11 (0,8)
Decesso senza recidiva precedente 4 (0,3) 5 (0,4)
Eventi DFS invasivi per sito
149O: neratinib dopo terapia adiuvante basata su trastuzumab (T) nelcarcinoma mammario (BC) in stadio iniziale HER2+: Analisi a 5 anni dellasperimentazione di fase III ExteNET – Martin Jimenez M et al
Conclusioni
• Il prolungamento dell’uso adiuvante di neratinib è stato associato a un beneficio mantenuto
– I risultati a cinque anni mostrano un beneficio assoluto del 2,5% nella popolazione ITTe un beneficio assoluto del 4,4% nelle pazienti HR+
• Rispetto al placebo, non ci sono state evidenze di tossicità a lungo termine con neratinib
– Nessun aumento della tossicità cardiaca sintomatica né seconde malignità primarie
– Non sono state osservate conseguenze a lungo termine per diarrea associata aneratinib
• I dati per la OS sono previsti per il 2019
Martin Jimenez M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 149O
150O_PR: Non tutti i carcinomi mammari con piccoli linfonodi negativi(pT1abN0) sono simili: risultati dell’esito provenienti dal sottostudio dellasperimentazione EORTC 10041/BIG 3-04 (MINDACT) – Tryfonidis K et al
Obiettivo dello studio
• Valutare l’utilità clinica della firma di 70 geni (MammaPrint) nelle pazienti con tumori conlinfonodi negativi al disotto del centimetro
Metodi
• Le pazienti dello studio MINDACT che presentavano tumori con linfonodi negativi e datisulla dimensione del tumore, sono state divise in due gruppi
1) T1ab = dimensione del tumore ≤1 cm (popolazione analisi principale; n=826)
2) T1c-T2-T3 = dimensione del tumore >1 cm (coorte di controllo; n=4461)
– Il rischio clinico è stato valutato per mezzo di una versione modificata di Adjuvant!Online e classificato come basso (cL) o alto (cH)
– Il rischio genomico è stato valutato con MammaPrint e classificato come basso (gL) oalto (gH)
• Endpoint inclusi
– Sopravvivenza libera da metastasi a distanza (recidive a distanza, decessi)
– DFS (recidive a distanza, decessi, recidiva locale/regionale, carcinoma mammarioipsilaterale/controlaterale o DCIS, tumori secondari)
– OS (per qualsiasi causa)
Tryfonidis K, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 150O_PR
150O_PR: Non tutti i carcinomi mammari con piccoli linfonodi negativi(pT1abN0) sono simili: risultati dell’esito provenienti dal sottostudio dellasperimentazione EORTC 10041/BIG 3-04 (MINDACT) – Tryfonidis K et al
Risultati principali
• Vi è stata una tendenza a un effetto con chemioterapia tra tumori cL/gH HR+ per DMFS eDFS, ma le analisi hanno una potenza insufficiente
Tryfonidis K, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 150O_PR
Rischio cL/gL vs cL/gH intumori <1 cm a 5 anni
T1ab N0 T1ab N0 T1ab N0 T1c-T2-T3 N0
cL/gL(n=624)
cL/gH(n=196)
CT(n=91)
Nessuna CT(n=98)
CT(n=189)
Nessuna CT(n=187)
DMFSEventi% (IC al 95%)
2098,1 (96,6, 99,0)
994,5 (89,5, 97,1)
297,3 (89,4, 99,3)
791,4 (82,6, 95,9)
1394,3 (89,7, 96,9)
895,7 (91,0, 97,9)
DFSEventi% (IC al 95%)
5392,3 (89,7, 94,2)
2089,6 (82,6, 92,6)
792,3 (83,5, 96,5)
1384,5 (74,5, 90,8)
1790,4 (84,5, 94,1)
1891,8 (86,5, 95,1)
OSEventi% (IC al 95%)
1398,6 (97,3, 99,3)
597,2 (93,3, 98,8)
198,5 (89,6, 99,8)
495,8 (89,1, 98,4)
996,1 (92,1, 98,1)
598,2 (94,4, 99,4)
Risultati dell’esito a 5 anni per pazienti discordanti
150O_PR: Non tutti i carcinomi mammari con piccoli linfonodi negativi(pT1abN0) sono simili: risultati dell’esito provenienti dal sottostudio dellasperimentazione EORTC 10041/BIG 3-04 (MINDACT) – Tryfonidis K et al
Conclusioni
• Tra le pazienti con carcinoma mammario T1ab con linfonodi negativi:
– La maggior parte erano HR+ di sottotipi luminali A o B
– Il rischio clinico era basso
– Il rischio genomico era alto (presente nel 24% dei tumori)
• In linea con lo studio MINDACT, le pazienti con cL/gL hanno avuto esito positivoindipendentemente dalla dimensione del tumore
– Per i tumori T1ab, l’esito di DMFS e DFS è stato migliore per i tumori a rischiogenomico basso
• La somministrazione di chemioterapia adiuvante è stata associata al beneficio di DMFS eDFS tra le pazienti con tumori cL/gH T1ab con linfonodi negativi e pazienti con tumoricL/gH HR+
• La biologia del tumore è una considerazione importante nel processo decisionale per lepazienti con tumore T1ab/linfonodi negativi
Tryfonidis K, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 150O_PR
Obiettivo dello studio
• Valutare l’impatto di trastuzumab e/o lapatinib sul rischio di sviluppare TRA e suoi effettisulla prognosi nelle pazienti in pre-menopausa con BC in stadio iniziale HER2+
158PD: Terapia adiuvante anti-HER2, amenorrea indotta dal trattamento(TIA) e sopravvivenza nelle pazienti (pz) in pre-menopausa con carcinomamammario in stadio iniziale (EBC) HER2-positivo(HER2+): analisi dallasperimentazione ALTTO (BIG 2-06) – Lambertini M et al
TRA, amenorrea indotta dal trattamento
RPD
PD
Trastuzumab poi lapatinib(n=744)
Trastuzumab(n=703)
Criteri di inclusione principalidelle pazienti
• BC in stadio iniziale HER2+
• Pre-menopausa
(n=2862 in questa analisi)
ENDPOINT
• DFS, OS
PDLapatinib(n=691)
Trastuzumab poi lapatinib(n=706)
PD
Lambertini M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 158PD
158PD: Terapia adiuvante anti-HER2, amenorrea indotta dal trattamento(TIA) e sopravvivenza nelle pazienti (pz) in pre-menopausa con carcinomamammario in stadio iniziale (EBC) HER2-positivo(HER2+): analisi dallasperimentazione ALTTO (BIG 2-06) – Lambertini M et al
Risultati principali
• È stata osservata un’interazione significativa fra TRA e stato dell’ormone recettore sia perDFS che per OS (pinterazione di 0,009 e 0,002, rispettivamente)
Conclusioni
• Non è stata trovata alcuna correlazione tra il tipo di trattamento anti-HER2 e il tasso TRA
• La TRA è stata associata a benefici significativi in termini di sopravvivenza (sopravvivenzalibera da progressione [PFS] e OS) nelle pazienti con BC in stadio iniziale HR+/HER2+
Lambertini M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 158PD
DFS nelle pazienti HR+
0
20
40
60
80
100
Sopra
vviv
enza
libera
da
mala
ttia
,%
0 1 2 3 4 5 6 7
Amenorrea Nessuna amenorrea
Stato dell’amenorrea
OS nelle pazienti HR+
0
20
40
60
80
100
Tasso
disopra
vviv
enza
glo
bale
,%
0 1 2 3 4 5 6 7
Amenorrea
Nessuna
amenorrea
N.
pazienti
1287
384
N.
eventi
177
81
DFS a 6 anni, %
87 (IC al 95% 85, 88)
78 (IC al 95% 73, 82)
HR 0,64 (IC al 95% 0,52, 0,79)
Amenorrea
Nessuna
amenorrea
N.
pazienti
1287
384
N.
eventi
60
30
DFS a 6 anni, %
96 (IC al 95% 94, 97)
92 (IC al 95% 89, 95)
HR 0,53 (IC al 95% 0,38, 0,74)
Tempo, anni Tempo, anni
Amenorrea Nessuna amenorrea
Stato dell’amenorrea
159PD: Terapia neoadiuvante con trastuzumab emtasine e pertuzumabnelle pazienti con carcinoma mammario primario HER2 positivo (studio difase 2 randomizzato, JBCRG-20) – Masuda N et al
Obiettivo dello studio
• Valutare l’efficacia e la sicurezza di trastuzumab emtansine (T-DM1), pertuzumab e dellaterapia guidata da risposta personalizzata nelle pazienti con BC primario HER2+
*I rispondenti assegnati a 4 cicli T-DM1 + pertuzumab sono statiassegnati a 2 ulteriori cicli (C1); i non-rispondenti sono statiassegnati a 4 cicli FEC (C2)
Criteri di inclusione principalidelle pazienti
• BC primario HER2+• cT1c–T3, cN0–N1, M0,
tumore ≤7 cm(n=206)
ENDPOINT PRIMARIO
• Tasso pCR
Nota: In base ai dati dell’abstract soltanto
Masuda N, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 159PD
ENDPOINT SECONDARI
• Sicurezza, ORR, tasso di conservazionedella mammella
R
Gruppo B: Trastuzumab + carboplatino +docetaxel + pertuzumab (TCHP; 4 cicli) seguito da
T-DM1 + pertuzumab (4 cicli)(n=52)
Gruppo C: T-DM1 + pertuzumab (6 cicli)(C1 [n=80]; C2 [n=21])*
Gruppo A: Trastuzumab + carboplatino +docetaxel + pertuzumab (TCHP; 6 cicli)
(n=51)
159PD: Terapia neoadiuvante con trastuzumab emtasine e pertuzumabnelle pazienti con carcinoma mammario primario HER2 positivo (studio difase 2 randomizzato, JBCRG-20) – Masuda N et al
Risultati principali
La dose è stata somministrata ogni 3 settimane come terapiaadiuvante; le pazienti ER (+) hanno ricevuto terapia endocrinaconcomitante durante il trattamento T-DM1 Masuda N, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 159PD
Variabile, % (n/N)Gruppo A
(n=51)Gruppo B
(n=52)Gruppo C1
(n=80)Gruppo C2
(n=21)Gruppo C(n=101)
Tasso pCR 56,9 (29/51) 71,2 (37/52) 62,5 (50/80) 38,1 (8/21) 57,4 (58/101)
Tasso pCR, ER– 76,2 (16/21) 73,9 (17/23) 72,2 (26/36) 33,3 (2/6) 66,7 (28/42)
Tasso pCR, ER+ 43,3 (13/30) 69,0 (20/29) 54,5 (24/44) 40,0 (6/15) 50,8 (30/59)
ORR 96,1 (49/51) 86,5 (45/52) 88,8 (71/80) 85,7 (18/21) 88,1 (89/101)
cCR 47,1 (24/51) 51,9 (27/52) 38,8 (31/80) 38,1 (8/21) 38,6 (39/101)
Tasso di conservazionedella mammella
52,0 (26/50) 51,9 (27/52) 54,4 (43/79) 38,1 (8/21) 51,0 (51/100)
Tasso di conservazionedella mammella damastectomia programmata
34,4 (11/32) 38,7 (12/31) 36,7 (18/49) 14,3 (2/14) 31,7 (20/63)
159PD: Terapia neoadiuvante con trastuzumab emtasine e pertuzumabnelle pazienti con carcinoma mammario primario HER2 positivo (studio difase 2 randomizzato, JBCRG-20) – Masuda N et al
Risultati principali (segue)
• Non sono state registrate interruzioni del trattamento dovute ad AE
• Analoghi SAE correlati al farmaco sono stati osservati tra i gruppi
• Vi è stata minore incidenza di alopecia correlata al farmaco nel gruppo C1 (5,0%) rispettoad A, B o C2 (81–94%) e minore incidenza di neutropenia febbrile in C1 (0%) rispetto adA, B o C2 (15–33%)
Conclusioni
• T-DM1 + pertuzumab in combinazione con un regime standard TCHP potrebbe esseremaggiormente efficace rispetto a TCHP in monoterapia, in particolare nel sottogruppo ER+
• T-DM1 personalizzato + pertuzumab potrebbero causare una tossicità inferiore rispetto aTCHP con efficacia simile
Masuda N, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 159PD
Obiettivo dello studio
• Valutare l’impatto sulla sopravvivenza a lungo termine di carboplatino aggiunto alla terapiaadiuvante nelle pazienti con BC triplo negativo e BC in stadio iniziale HER2+
R1:1
Criteri di inclusione principalidelle pazienti
• cT2-4 o
• cT1c in BC N+ triplo negativo o
• HER2+
(n=595)
ENDPOINT PRIMARIO
• pCR
ENDPOINT SECONDARI
• DFS, DFS a distanza (DDFS), OS
Untch M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 163PD
Intervento
Intervento
163PD: Analisi di sopravvivenza a lungo termine della sperimentazione difase II randomizzata per valutare l’aggiunta di carboplatino alla terapianeoadiuvante per carcinoma mammario in stadio iniziale triplo negativo(TNBC) e HER2 positivo (GeparSixto) – Untch M et al
TNBC: Bevacizumab, 15 mg/kg q3w HER2+:
Paclitaxel80 mg/m2 q1w
Doxorubicin non-pegilatoliposomiale 20 mg/m2 q1w
CarboplatinoAUC 1,5–2,0 min/ml q1w
Trastuzumab 6 mg/kg q3w per 1 anno +Lapatinib 750–1000 mg/die per 18 settimane
Stratificazione
• Sottotipo (HER+ vs triplo negativo)
163PD: Analisi di sopravvivenza a lungo termine della sperimentazione difase II randomizzata per valutare l’aggiunta di carboplatino alla terapianeoadiuvante per carcinoma mammario in stadio iniziale triplo negativo(TNBC) e HER2 positivo (GeparSixto) – Untch M et al
Risultati principali
• Le pazienti con BC triplo negativo randomizzate a carboplatino concomitante hannopresentato una migliore DFS, non ci sono state differenze in quelle con BC HER2+
Conclusione
• Carboplatino in aggiunta alla chemioterapia neoadiuvante basata su antraciclina/taxano hamigliorato la sopravvivenza libera da malattia nelle pazienti con BC triplo negativo
DFS in pazienti con BC triplo negativo DFS in pazienti HER2+
60
0
20
40
80
100
0 12 24 36 48 60
Ranghi logaritmici p=0,0224+carboplatino vs –carboplatino HR 0,56(IC al 95% 0,34, 0,93)p=0,0244
Mesi DFS
Perc
entu
ale
libera
da
mala
ttia
–carboplatino
+carboplatino
Ranghi logaritmici p=0,2933+carboplatino vs –carboplatino HR 1,34(IC al 95% 0,77, 2,34)p=0,2951
60
0
20
40
80
100
0 12 24 36 48 60
Mesi DFS
Perc
entu
ale
libera
da
mala
ttia
–carboplatino
+carboplatino
Untch M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 163PD
Obiettivo dello studio
• Sviluppare un test molecolare in grado di predire i linfociti infiltranti il tumore in seguito allachemioterapia neoadiuvante e stabilire il suo valore prognostico per la sopravvivenza nellepazienti con BC triplo negativo
217O: Una firma genetica di chemio-immunizzazione per predire l’esitonelle pazienti con carcinoma mammario triplo negativo trattate conchemioterapia neoadiuvante basata su antraciclina – Criscitiello C et al
Criteri di inclusione principalidelle pazienti
• BC triplo negativo trattato conchemioterapia neoadiuvante
(n=185)
DFS in pazienti conBC triplo negativo
(n=185)
Serie di campioni di provaper generare un predittore
genomico e valutare unvalore prognostico (n=99)
Criscitiello C, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 217O
ENDPOINT PRIMARIO
• Associazione di firma a quattro geni* consopravvivenza libera da recidive a distanza
*HLF, CXCL13, SULT1E1 e GBP1
Formazione Convalida indipendente
217O: Una firma genetica di chemio-immunizzazione per predire l’esitonelle pazienti con carcinoma mammario triplo negativo trattate conchemioterapia neoadiuvante basata su antraciclina – Criscitiello C et al
Risultati principali
• Per mezzo di modelli di regressione (tecnica LASSO), sono stati identificati quattro geniche hanno predetto l’estensione dell’infiltrazione linfocitaria in seguito a chemioterapianeoadiuvante:
– *HLF, CXCL13, SULT1E1 e GBP1
• L’analisi multivariata di Cox svolta sulla serie per la formazione, ha rivelato che unincremento di un’unità nel valore della firma era associato alla sopravvivenza libera darecidiva a distanza (HR 0,28; IC al 95% 0,13, 0,63; p=0,002)
• Nella serie di dati di convalida (dati clinici di biopsie tumorali precedenti alla chemioterapiapre-neoadiuvante), la firma a quattro geni era associata in modo significativo con lasopravvivenza libera da recidiva a distanza:
– Nell’intera serie (HR 0,29; IC al 95% 0,13, 0,67; p=0,004)
– Nel sottoinsieme di pazienti con malattia residua (HR 0,17; IC al 95% 0,06, 0,43;p<0,001)
Criscitiello C, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 217O
217O: Una firma genetica di chemio-immunizzazione per predire l’esitonelle pazienti con carcinoma mammario triplo negativo trattate conchemioterapia neoadiuvante basata su antraciclina – Criscitiello C et al
Conclusioni
• È stata sviluppata una firma a quattro geni che in fase di diagnosi ha predetto consuccesso l’esito delle pazienti con BC triplo negativo
– Tale firma si basa su campioni prelevati prima della chemioterapia neoadiuvante epredice l’estensione dei linfociti infiltranti il tumore in seguito a chemioterapianeoadiuvante
• Si tratta di risultati promettenti e la firma a quattro geni potrebbe rappresentare un metodovalido per identificare – alla diagnosi – le pazienti che hanno probabilità di sperimentare unesito sfavorevole del trattamento con i farmaci standard/quelle che potrebbero trarrebeneficio maggiormente da nuovi trattamenti sperimentali
Criscitiello C, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 217O
236O_PR: MONARCH 3: abemaciclib come terapia iniziale per pazienti concarcinoma mammario in stadio avanzato HR+/HER2- – Di Leo A et al
Obiettivo dello studio
• Valutare l’efficacia e la sicurezza di abemaciclib come terapia iniziale nelle pazienti con BCin stadio avanzato HR+/HER2–
aIn base alla scelta del medico: il 79,1% ha ricevuto letrozolo,il 19,9% ha ricevuto anastrozolo Di Leo A, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 236O_PR
Criteri di inclusione principali dellepazienti
• BC in stadio avanzato HR+,HER2–
• Post-menopausa• Malattia metastatica o localmente
ricorrente con nessuna precedenteterapia sistemica
• In caso di somministrazione di ETneoadiuvante o adiuvante,intervallo libero da malattia pari a>12 mesi dal completamento di ET
• PS ECOG ≤1(n=493)
R2:1
Abemaciclib 150 mg due volte algiorno (somministrazione continua)
+ anastrozolo 1 mg oa
letrozolo 2,5 mg/die(n=328)
Placebo due volte al giorno(somministrazione continua) +
anastrozolo 1 mg oa
letrozolo 2,5 mg/die(n=165)
PD
Stratificazione
• Sito metastatico (a livello viscerale,esclusivamente osseo o altro)
• ET precedente (AI, non ET, o altro)
ENDPOINT PRIMARIO
• PFS (valutata dallo sperimentatore)
ENDPOINT SECONDARI
• OS, tassi di risposta, sicurezza
236O_PR: MONARCH 3: abemaciclib come terapia iniziale per pazienti concarcinoma mammario in stadio avanzato HR+/HER2- – Di Leo A et al
Risultati principali
Di Leo A, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 236O_PR
Risposta Abemaciclib + NSAI Placebo + NSAI Valore p
Tutte le pazienti, n 328 165 0,002
ORR, % (IC al 95%) 48,2 (42,8, 53,6) 34,5 (27,3, 41,8)
CR, n (%) 5 (1,5) 0
Tasso di beneficio clinico, % (IC al 95%) 78,0 (73,6, 82,5) 71,5 (64,6, 78,4) 0,101
Pazienti con malattia misurabile al BL, n 267 130
ORR, % (IC al 95%) 59,2 (53,3, 65,1) 43,8 (35,3, 52,4) 0,004
CR, n (%) 5 (1,9) 0
Tasso di beneficio clinico, % (IC al 95%) 79,4 (74,5, 84,3) 69,2 (61,3, 77,2) 0,024
PFS medianaAbemaciclib + NSAI: NRPlacebo + NSAI: 14,7 mesiHR 0,543 (CI al 95% 0,409, 0,723)p=0,000021
N. a rischioAbemaciclib
Placebo
PF
S,%
100
80
60
40
20
00 4
328165
271127
8
234105
12 16
20582
12545
20
257
24
10
28
00
Tempo, mesi
236O_PR: MONARCH 3: abemaciclib come terapia iniziale per pazienti concarcinoma mammario in stadio avanzato HR+/HER2- – Di Leo A et al
Conclusioni
• PFS e ORR sono significativamente migliorate in seguito al trattamento iniziale conabemaciclib + inibitori dell’aromatasi non steroidei (NSAI) nel BC in stadio avanzato HER2-nelle pazienti in post-menopausa
• Abemaciclib è stato efficace tra i sottogruppi in base ai rapporti di rischio (riduzione delrischio)
• L’aggiunta di abemaciclib ha avuto un effetto benefico sulle pazienti con indicatori diprognosi sfavorevole. La terapia endocrina ad agente singolo potrebbe essereun’alternativa più preferibile nelle pazienti con lunghi intervalli senza trattamento o malattiasoltanto ossea
• Abemaciclib somministrato in modo continuo ha avuto un profilo di sicurezzasoddisfacente in questa popolazione di pazienti
– Gli eventi tromboembolici di qualsiasi grado sono avvenuti nel 4,9% delle pazienti nelbraccio di abemaciclib e nello 0,6% delle pazienti nel braccio del placebo
– È stata osservata neutropenia di grado 3 e 4 nel 21,1% delle pazienti, non associata afebbre neutropenica
– Nel 9,5%, è stata osservata diarrea di grado 3, verificatasi generalmente all’inizio.Questa è stata gestita con farmaci antidiarroici e aggiustamento della dose
Di Leo A, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 236O_PR
LBA13: Rapporto tra i livelli di linfociti infiltranti il tumore (TIL) ela risposta a pembrolizumab (pembro) nel carcinoma mammario triplonegativo metastatico (mTNBC): Risultati da KEYNOTE-086 – Loi S et al
Loi S, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA13
Criteri di inclusione principali delle pazienti
Tutte le pazienti:• BC triplo negativo confermato a livello centrale• PS ECOG 0–1, LDH <2,5 x ULN• Campione bioptico del tumore• Nessuna evidenza radiografica di metastasi SNCCoorte A:• ≥1 precedente trattamento sistemico per BC triplo
negativo metastatico con progressione dellamalattia (PD) documentata
• PD-L1 positivo o negativoCoorte B:• Nessun precedente trattamento sistemico per BC
triplo negativo metastatico• PD-L1 positivo(n=254)
Pembrolizumab 200 mg q3w(Coorte A, n=170)(Coorte B, n=84)
ENDPOINT PRIMARI
• ORR e sicurezza
Per 2 anni fino aPD/ritirotossicità
ENDPOINT SECONDARI
• Durata della risposta (DOR), DCR, PFS, OS
Obiettivo dello studio
• Valutare i livelli di linfociti infiltranti il tumore stromali (sTIL) nei campioni di pazientimTNBC precedentemente trattate e non trattate, come biomarcatore di risposta agliinibitori di PD-1
LBA13: Rapporto tra i livelli di linfociti infiltranti il tumore (TIL) ela risposta a pembrolizumab (pembro) nel carcinoma mammario triplonegativo metastatico (mTNBC): Risultati da KEYNOTE-086 – Loi S et al
Risultati principali
CPS, Punteggio positivo combinato
livelli sTIL
Coorte A Coorte B Combinato
Rispondenti
(n=7)
Non rispondenti
(n=140)
Rispondenti
(n=11)
Non rispondenti
(n=35)
Rispondenti
(n=18)
Non rispondenti
(n=175)
Media, % (IQR) 10 (5–30) 5 (1–10) 50 (35–70) 15 (5–40) 37,5 (8,75–66,25) 5 (2–15)
Valore p 0,062 0,009 <0,001
Livelli sTIL per risposta tumorale (ORR)
Coorte A:rho=0,408; p<0,0001
Coorte B:rho=0,485; p=0,0003
Combinato:rho=0,496; p<0,0001
CPS PD-L1 ≥1 vs <1
n 140 53Media (IQR) 10% (5–35) 3% (1–5)
≥1 <1
Coorte ACoorte B
Lineecombinate
LinfonodoNessun linfonodo
A B
CPS PD-L1 vs livello sTIL
CPS PD-L1Liv
ello
TIL
,%
100
80
60
40
20
0
0 20 40 60 80 100
Liv
ello
TIL
,%
100
80
60
40
20
0
Loi S, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA13
LBA13: Rapporto tra i livelli di linfociti infiltranti il tumore (TIL) ela risposta a pembrolizumab (pembro) nel carcinoma mammario triplonegativo metastatico (mTNBC): Risultati da KEYNOTE-086 – Loi S et al
Risultati principali (segue)
Conclusioni
• I livelli sTIL sono variati in modo significativo in base a coorte, tempo e sito della biopsia ehanno mostrato un’importante correlazione positiva con l’espressione di PD-L1
• I livelli sTIL potrebbero agire come surrogato della preesistente immunità antitumorale edessere di supporto nell’identificazione delle pazienti con BC triplo negativo metastatico chehanno maggiori possibilità di risposta alla monoterapia con pembrolizumab
– Livelli sTIL, LDH e coorte sono stati predittori indipendenti di risposta alla monoterapiacon pembrolizumab
Loi S, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA13
Univariate Multivariate
Rapporto crociato(IC al 95%)
Valore pRapporto crociato
(IC al 95%)Valore p
Livello sTIL (in modo continuo) 1,029 (1,012, 1,046) <0,001 1,022 (1,002, 1,041) 0,014
Coorte (B vs A) 6,075 (2,358, 16,465) <0,001 4,191 (1,407, 13,005) 0,005
Concentrazione LDH (in modo continuo) 0,683 (0,477, 0,896) 0,009 0,688 (0,468, 0,924) 0,015
Analisi univariate e multivariate di ORR: coorte combinata
237O: sperimentazione di fase II sull’inibitore pan-HER poziotinib, nellepazienti con carcinoma mammario metastatico HER2 positivo, che hannoricevuto almeno due precedenti regimi HER2-diretti: i risultati dellasperimentazione NOV120101-203 – Park YH et al
Obiettivo dello studio
• Valutare l’efficacia e la sicurezza di poziotinib (un inibitore della chinasi pan-HER per viaorale) in monoterapia nelle pazienti con BC metastatico HER2+ che hanno avuto unaprogressione in seguito a precedenti terapie HER2-dirette
*Incremento della dose fino a 16 mg consentito nel puntotemporale adeguato ed effettuata riduzione della dose a 8–10 mgsecondo tossicità Park YH, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 237O
ENDPOINT PRIMARIO
• PFS
ENDPOINT SECONDARI
• ORR, OS e sicurezza
Poziotinib 12 mg/die*(14 giorni con/7 giorni senza)
PD/tossicità
Criteri di inclusione principali dellepazienti
• Carcinoma mammario metastaticoHER2+ (recidivante o stadio iniziale IV)
• In progressione dopo ≥2 precedenti terapie HER2-dirette
• PS ECOG= 0–2
(n=106)
237O: sperimentazione di fase II sull’inibitore pan-HER poziotinib, nellepazienti con carcinoma mammario metastatico HER2 positivo, che hannoricevuto almeno due precedenti regimi HER2-diretti: i risultati dellasperimentazione NOV120101-203 – Park YH et al
Risultati principali
• Al momento del cut-off dei dati (follow-up mediano di 12,2 mesi), la OS mediana non erastata raggiunta; il tasso OS a un anno era del 63%
Park YH, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 237O
PFS
ORR ORR (confermato) DCR DCR (confermato)
Risposta complessiva, n (%) 26 (27,4) 20 (21,1) 71 (74,7) 71 (74,7)
Data del cut-off dei dati: 23 febbraio 2017
Pro
babili
tàdis
opra
vviv
enza
Durata PFS, mesi
1,0
0,8
0,6
0,4
0,2
0,0
0 4 8 12 16 20
PFS mediana 4,04 mesi(IC al 95% 2,96, 4,40)
237O: sperimentazione di fase II sull’inibitore pan-HER poziotinib, nellepazienti con carcinoma mammario metastatico HER2 positivo, che hannoricevuto almeno due precedenti regimi HER2-diretti: i risultati dellasperimentazione NOV120101-203 – Park YH et al
Risultati principali (segue)
Conclusioni
• Tra le pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2+ già ampiamente trattate,poziotinib ha mostrato una significativa attività clinica
• Gli AE più comuni correlati al trattamento (di grado ≥3) sono stati diarrea (14,2%), stomatite (12,3%), eruzione cutanea (3,8%) e dermatite acneiforme (3,8%)
• Per comprendere più approfonditamente il ruolo di poziotinib nel carcinoma mammariometastatico HER2 positivo, è in fase di analisi uno studio di biomarcatori da biopsieprecedenti e in corso di trattamento
Park YH, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 237O
Pazienti con ogni SAE, n (%) Sicurezza (n=106) Intensità
Diarrea 2 (1,9) Grado 3
Effusione pleurica 1 (0,9) Grado 3
Pneumotorace 1 (0,9) Grado 2
Dolore nel sito del catetere 1 (0,9) Grado 3
Urosepsi 1 (0,9) Grado 4
Idronefrosi 1 (0,9) Grado 3
Trombosi 1 (0,9) Grado 2
Frattura 1 (0,9) Grado 2
Dolore al fianco 1 (0,9) Grado 3
LBA14: sperimentazione di fase II, adattiva, randomizzata, non comparativasu nivolumab dopo trattamento di induzione nel carcinoma mammariotriplo negativo: Sperimentazione TONIC – Kok M et al
Obiettivo dello studio
• Valutare se l’induzione a breve termine con radiazione o chemioterapia regola la rispostaimmunitaria antitumorale
*Un campione minimo di 10 permette l’interruzione anticipata senella coorte risponde ≤30% delle pazienti Kok M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA14
Criteri di inclusione principalidelle pazienti
• BC triplo negativo metastatico• ≤3 linee chemioterapiche per
malattia metastatica• LDH <2x ULN• Lesione accessibile per biopsia• PS WHO 0–1• Nessuna anamnesi di malattia
leptomeningea, nessunamalattia SNC sintomatica
(n=50)*
R1:1
Doxorubicin 15 mg x2
Nessun trattamento
Biopsia enivolumab
3 mg/kg q2wfino a PD
Radiazione 3x8 Gy
Ciclofosfamide 50 mg/die
Cisplatino 40 mg/m2 x2
ENDPOINT
• PFS (RECIST, iRECIST), ORR, beneficio clinico, sicurezza, OS, endpoint traslazionali
LBA14: sperimentazione di fase II, adattiva, randomizzata, non comparativasu nivolumab dopo trattamento di induzione nel carcinoma mammariotriplo negativo: Sperimentazione TONIC – Kok M et al
Risultati principali
Gli AE di grado 4 (n=3) sono stati aumenti asintomatici inamilasi/lipasi/yGT. L’AE di grado 5 (n=1) è stato un decesso NAS Kok M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA14
Totale (n=50)
Migliore ORR (CR + PR) iRECIST, % 24
Tasso di beneficio clinico (CR + PR + SD) 26
CR 2
PR 22
SD ≥24 settimane 2
ORR RECIST v1.1, % 22
PFS mediana, mesi (IC al 95%) 3,4 (2,5, 3,7)
Tempo mediano alla risposta, mesi (intervallo) 2,1 (0,5–3,5)
DoR mediana, mesi (IC al 95%) 9 (5,5, NA)
AE correlati al trattamento Di ogni grado, n (%) Grado 3, n Grado 4, n
Durante nivolumab (n=53) 43 (81) 10 3
Nivolumab dopo RT (n=11) 9 (82) 3 0
Nivolumab dopo docetaxel (n=11) 8 (73) 1 0
Nivolumab dopo ciclofosfamide (n=10) 9 (90) 2 3
Nivolumab dopo cisplatino (n=10) 9 (90) 2 0
Nivolumab in monoterapia (n=11) 8 (73) 2 0
Sicurezza
LBA14: sperimentazione di fase II, adattiva, randomizzata, non comparativasu nivolumab dopo trattamento di induzione nel carcinoma mammariotriplo negativo: Sperimentazione TONIC – Kok M et al
Risultati principali (segue)
• La OS a 1 anno nelle pazienti con CR/PR è stata dell’83% rispetto al 13% in quelle con PD
Conclusioni
• Si tratta del primo studio che ha sperimentato l’induzione immunitaria utilizzandoradioterapia o chemioterapia
• L’uso di nivolumab dopo una breve induzione immunitaria è fattibile nel BC triplo negativometastatico, con tassi di risposta promettenti
• Sono necessari ulteriori studi per valutare l’effetto iniziale della radioterapia e dellachemioterapia sul microambiente tumorale
Kok M, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr LBA14
Obiettivo dello studio
• Valutare il trattamento combinato di niraparib + pembrolizumab nelle pazienti con BC triplonegativo in stadio avanzato o metastatico o carcinoma ovarico ricorrente
1143PD: studio di determinazione della dose sulla combinazione di niraparib epembrolizumab nelle pazienti (pz) con carcinoma mammario triplo negativometastatico (TNBC) o carcinoma ovarico (OC) epiteliale ricorrente resistente alplatino (TOPACIO/Keynote-162) – Konstantinopoulos P et al
*Le terapie adiuvanti e/o neoadiuvanti non sonoconteggiate nel numero di linee della terapia
ENDPOINT SECONDARI
• Sicurezza e tollerabilità
Konstantinopoulos P, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 1143PD
ENDPOINT PRIMARIO
• ORR (RECIST)
Valutazioneendpoint
Livello 1 di dosaggio: niraparib 200 mg +pembrolizumab 200 mg
Livello di dosaggio 2: niraparib 300 mg +pembrolizumab 200 mg
Criteri di inclusione principali delle pazienti
• BC triplo negativo in stadio avanzato ometastatico
• ≤4 linee precedenti di terapia citotossica
• [Oppure carcinoma ovarico epiteliale, delle tube diFalloppio o carcinoma peritoneale primario conmalattia resistente al platino]
Valutazioneendpoint
RP2D: Niraparib 200 mg(consentito l’incremento a niraparib 300 mg
dopo due cicli) + pembrolizumab 200 mg
Criteri di inclusione principali delle pazienti
• BC triplo negativo in stadio avanzato ometastatico
• ≤2 linee precedenti di terapia citotossica*
• [Oppure carcinoma ovarico di alto grado sieroso odell’endometrio, delle tube di Falloppio ocarcinoma peritoneale primario con malattiaresistente al platino] ENDPOINT SECONDARI
• Sicurezza e tollerabilità
ENDPOINT PRIMARI
• DLT e stabilire RP2D
Fa
se
1F
as
e2
1143PD: studio di determinazione della dose sulla combinazione di niraparib epembrolizumab nelle pazienti (pz) con carcinoma mammario triplo negativometastatico (TNBC) o carcinoma ovarico (OC) epiteliale ricorrente resistente alplatino (TOPACIO/Keynote-162) – Konstantinopoulos P et al
Konstantinopoulos P, et al. Ann Oncol 2017;28(Suppl 5):Abstr 1143PD
Risultati principali
• Nella fase 1, per niraparib è stata stabilita la dose raccomandata di 200 mg/die
• Alla data di agosto 2017, 47 pazienti con BC triplo negativo sono state reclutate nella fase 2
Conclusioni
• La dose raccomandata di niraparib per via orale della fase 2, in combinazione conpembrolizumab 200 mg EV, è stata stabilita in 200 mg/die, con incremento a 300 mg dopo ilciclo 2 nelle pazienti con nessuna tossicità ematologica
• I dati dell’attività preliminare sono incoraggianti, con nessuna nuova segnalazione disicurezza
-110
-90
-70
-50
-30
-10
10
30
50
70
90
110
130
150
tBRCAPD-L1
NA WT WT WT NA NN WT WT Mut WT WT WT NN WT NA WT NA WT Mut Mut NA WT Mut WT WT Mut Mut
NA + - + NA NN + - + + + + + - NA + + - + + NA - + + - + +
Variazi
one
perc
entu
ale
Miglior variazione preliminare percentuale nella dimensione dellelesioni in pazienti con BC triplo negativo reclutate nella fase 2