Nell’elaborazione di un progetto i dati di partenza per la scelta della pompa sono la portata, il regime di rotazione (imposto dal tipo di motore primo impiegato) e la pressione richiesta dal circuito mentre i parametri restanti (cilindrata, coppia e potenza assorbite) si ricavano con l’uso delle formule appena esposte.

La variazione, secondo una legge prestabilita, della cilindrata di una pompa può essere eseguita mediante dispositivi che intervengono sulle variabili operative che vengono per questo definiti regolatori. Esempio: il comando meccanico ad azionamento manuale rappresentato da un volantino e una vite di traslazione che modificano l’eccentricità del rotore di una pompa a palette.

L’azione combinata delle azioni meccaniche di strisciamento, scorrimento, rotazione, legate alla generazione della portata e della pressione fornite dalla pompa, oltre all’effetto dei flussi d’olio ad alta velocità e pressione, con picchi di quest’ultima, determinano una certa imprevedibilità nella durata della pompa o del motore idraulico per la numerosità e variabilità dei fattori che intervengono.

Il comportamento di una pompa, sia per le sollecitazioni imposte al motore primo sia per l’alimentazione dell’utenza, è tanto migliore quanto più la curva della portata risultante è prossima a una retta.

Esempi di pompe.

Pompe ad ingranaggi.

Ingranaggi interni.

Esempi di pompe.

Esempi di pompe.

Sezione di pompa autobilanciata a viti.

Esempi di pompe.

Esempi di pompe.

Esempi di pompe.

Esempi di pompe.