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In collaborazione con
Milano, 8 marzo 2017
Information Requirements di ANAS per l’appalto pilota
Domenico PETRUZZELLI
Indice:
1.Descrizione Intervento
2.Design – Bid – Build
2.1. Design – Il modello BIM dell’opera
2.2. Bid – Il capitolato speciale d’appalto BIM
2.3. Build – Il modello durante la realizzazione dell’opera
2.4. Criticità e sviluppi per il lungo termine
3.Conclusioni e sviluppi futuri
1. Descrizione intervento
L’approccio di ANAS per l’implementazione del BIM come core business dell’azienda, prevede:
1. Nel breve termine, la sperimentazione della metodologia parametrica su molteplici casi studio;
2. Parallelamente, per il lungo termine, sono stati individuati dei progetti pilota che andranno a costituire
lo standard operativo di ANAS, sulla base dei risultati ottenuti dai precedenti casi studio.
Data, Information,
Standards
Casi studio
Progetti pilota
Gestione e
Manutenzione
Esecuzione
Lavori
Gara d’Appalto
Formulazione
bando di gara
2. Design-Bid-Build
Il caso studio in esame è il progetto denominato “S.S. n.12 dell’Abetone e Brennero – lavori di
sistemazione curva “Carrai” e curva “Acquabona” dal km.139+344 a km. 140+155”
Metodo tradizionale
BIM
A base di gara
vengono preparati:
- Modello BIM del
progetto esecutivo;
- CSA separato per
le attività legate al
BIM;
- Progetto
tradizionale.
Criteri e Requisiti
totalmente tradizionali
Si richiede come
attività aggiuntiva a
quelle tradizionali
l’aggiornamento del
modello BIM
Verranno svolte sulla
base del modello BIM
As-Built dell’opera
Metodologia applicata
2.1 Design – Il modello BIM dell’opera
Il modello parametrico realizzato e posto a base di gara è descritto nello schema seguente:
Modello
Aggregato
Progetto
strada
Opere
d’arte
Impianti
Ad esempio:
Muri sottoscarpa
Muri controripa
Galleria
ecc.
Ad esempio:
Illuminazione
Idraulico
ecc.
Documentazione
esterna collegata
Documentazione
esterna collegata
Documentazione
esterna collegata
LOD richiesto: LOD4 (progetto esecutivo)
2.2 Bid – Il Capitolato Speciale d’Appalto BIM (CSA-BIM)
L’implementazione della metodologia BIM in ANAS, non può prescindere dalla definizione delle pratiche
contrattuali che regolano lo svolgimento di un servizio o un lavoro.
Poiché trattasi di una Stazione Appaltante che si occupa dell’affidamento sia di servizi di progettazione che
di lavori di esecuzione, in questa prima fase di ricerca, gli interessi sono rivolti alle seguenti tipologie
contrattuali:
•Affidamento Lavori a partire da un modello BIM
•Affidamento Lavori senza un modello BIM
•Affidamento Servizio di progettazione e modellazione BIM
Progettazione Gara Esecuzione Manutenzion
e
Modello BIM LOD E Aggiornamento
modello Modello BIM LOD F
Progettazione Gara Esecuzione Manutenzion
e
Modello BIM LOD F
Progettazione Gara Esecuzione Manutenzion
e
Modello BIM LOD E Aggiornamento
modello Modello BIM LOD F
Nello specifico del caso studio mostrato, il CSA-BIM ha come obiettivo la regolamentazione delle attività
da svolgere durante i lavori, affinché il risultato sia un modello BIM As-Built (LOD F, UNI 11337), utile per le
attività di gestione e manutenzione dell’opera.
Struttura WBS
CSA-BIM
Contenuti
Informativi
Regolamentazione
servizio
Standard
ANAS
Set minimo di
informazioni
Classificazione elementi
Proprietà caratteristiche
LOD
Parametri usi specifici
Cantiere
Manutenzione
Autore
elemento
Caratt.
materiale
Modalità di comunicazione
Modalità di consegna (CDE)
Modalità di verifica
Tempistiche
Soggetti responsabili
2.2 Bid – Il Capitolato Speciale d’Appalto BIM (CSA-BIM)
Si richiede che il modello, attraverso degli specifici parametri, possegga le caratteristiche necessarie
alla classificazione degli elementi e prodotti (attualmente abbastanza carente per le infrastrutture), ed
una strutturazione degli elementi secondo lo standard ANAS
Struttura WBS Contenuti
Informativi
Standard
ANAS Classificazione elementi
LOTTO OPERA PROG.
OPERA
PARTE
D’OPERA
PROG.
PARTE
D’OPERA
SUB
CATEGO
RIA
PROG.
SUB
CATEGO
RIA
01 RI 01 BF SB 01 01
Esempio struttura WBS
2.2 Bid – Il Capitolato Speciale d’Appalto BIM (CSA-BIM)
Importante per la determinazione dei contenuti del modello e la definizione dei criteri per la fase di verifica è la
standardizzazione di una serie di requisiti informativi minimi che il modello BIM dovrà possedere al momento
della consegna (sia per quelle intermedie che per quella finale).
Contenuti
Informativi
Set minimo di
informazioni
Proprietà
caratteristiche
È importante definire sia le caratteristiche grafiche che quelle testuali e multimediali
(es. forma, dimensione, ubicazione, orientamento, costo, ecc.)
LOD
È importante definire il livello di sviluppo informativo del modello BIM, al fine di
stabilire natura, qualità e aggiornamento dei dati del modello, pertanto si sceglie il
LOD F (secondo UNI 11337-4).
Parametri usi
specifici
È importante definire parametri specifici in funzione degli usi effettivi del modello,
ovvero parametri come ad esempio: Autore dell’oggetto, indicazione della
Progressiva dell’opera, Milestone di consegna, caratteristiche dei materiali utilizzati,
produttore e modello degli elementi, link esterni a documentazione tecnica di
dettaglio, certificazioni di collaudo, piano di manutenzione, ecc.
2.2 Bid – Il Capitolato Speciale d’Appalto BIM (CSA-BIM)
Attività aggiuntiva richiesta, alla quale
corrisponde un compenso specifico e per la
quale è stato definito un sistema di:
• Modalità di pagamento e penali
• Modalità di consegna
• Modalità di verifica
(CSA-BIM).
Il risultato atteso in questa fase è quello di analizzare la risposta del mercato in merito alla richiesta di
introduzione della metodologia BIM tra gli oneri a carico dell’Appaltatore.
La strategia adottata è stata la seguente:
Gara
Realizzazione opera e
Aggiornamento del
progetto - Tradizionale
Attività di aggiornamento
del modello BIM
ESECUZIONE DEI LAVORI
Attività previste per legge, regolate dal CSA
In funzione della riposta delle imprese, anche sotto forma di pGI (piano per la Gestione Informativa,
UNI 11337-5) ai requisiti BIM proposti, sarà possibile individuare nel dettaglio i pro e i contro della
prima fase di ricerca.
2.2 Bid – Il Capitolato Speciale d’Appalto BIM (CSA-BIM)
Sul lungo periodo, l’obiettivo è quello di integrare tutte le informazioni derivanti dalle diverse
sperimentazioni, per arrivare ad ottenere un Capitolato Informativo (come per ora
indicativamente descritto nella norma in fase di inchiesta pubblica UNI 11337 parte 6) che
raccolga gli Information Requirements di ANAS per tutti i fini specifici della Stazione Appaltante
in merito al modello BIM e alla tipologia di appalto.
TEST
1
TEST
2
TEST
3
CAPITOLATO
INFORMATIVO
ANAS
PROCESSO SECONDO
METODOLOGIA BIM
2.2 Bid – Il Capitolato Speciale d’Appalto BIM (CSA-BIM)
2.3 Build – Il modello durante la realizzazione dell’opera
La risposta del mercato, all’introduzione dell’attività BIM, potrà determinare i seguenti scenari:
1. Il modello BIM viene realizzato come richiesto
2. Il modello BIM viene realizzato, ma non è conforme alle richieste
3. Il modello BIM non viene realizzato
Chiaramente lo scenario 1. è il risultato sperato:
ML 2
ML 2
Modello
Aggrega
to
(As-
Built)
Proge
tto
strada
Opere
d’arte
Impia
nti
Doc. ext.
collegata
ML 1
ML 2
ML 3 …
ML 1
ML 3
ML 4
ML 1
ML 3
ML 4 ML 5
+
+
+
Doc. ext.
collegata
Doc. ext.
collegata
Nel caso in cui si presentasse lo scenario 2., le
cause potrebbero essere molteplici:
• Documentazione contrattuale inefficace
• Problematiche legate all’infrastruttura
software (interoperabilità, ecc.)
• Difficoltà di gestione da parte della S.A.
• ecc.
Nel caso si presentasse lo scenario 3.,
rappresenterebbe un chiaro segno di
un’ancora scarsa maturità del mercato,
specialmente nel settore delle opere
infrastrutturali, all’utilizzo della metodologia
BIM.
I primi risultati sulle attività di modellazione BIM, mostrano le seguenti principali criticità:
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
Mancanza di famiglie di Sistema specifiche per le infrastrutture
Difficoltà di gestione delle informazioni per tratti molto estesi
Proliferazione dei livelli di progetto
Difficoltà di posizionamento delle famiglie lungo il tracciato
Impossibilità di utilizzare la superficie del terreno come strumento progettuale
Al variare delle condizioni iniziali vi è difficoltà di aggiornamento dei modelli BIM
L’utilizzo eccessivo di script di programmazione visuale comporta l’aumento di complessità di gestione
del progetto
Costo dell’intervento:
Importo totale: € 50.700.000,00
La strada statale S.S.21 “del Colle della Maddalena”, di competenza dell’ANAS S.p.A, costituisce un’importante
direttrice di collegamento transalpino. La soluzione individuata ha una lunghezza complessiva di 2,1 km con due
viadotti, per uno sviluppo totale di 795 metri e 556 metri in galleria, permetterà di risolvere le problematiche
inerenti al centro a storico derivanti dal passaggio di traffico pesante.
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
Infraworks
Input > Output >
Input >
Input >
+
-
Civil3D
Input > Output >
Input >
Input >
+ -
Output >
Output >
Revit
Input > Output >
Input >
Input >
GIS Elements
>
Civil3D
Elements
> var[] >
DB
Elements >
.shp
.imx, .dwg,
.Landxml
.sqlite
.imx
.sqlite
.shp
.dwg
.Landxml
.ifc
OST-Revit
Input > Output >
STR-Revit
Input > Output >
STD-Revit
Input > Output >
Naviswork
Input > Output >
Input >
Input >
+ -
Output >
Output >
Input >
Input >
[..]-Revit
Input > Output >
Workflow del progetto pilota
Mappa procedurale secondo metodologia
BIM di sviluppo del progetto Pilota dalla
fase di “concept” fino alla fase di “build &
commission”.
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
Concept
1
2
2
1
Valutazione di soluzioni progettuali alternative.
Valutazione preliminare delle principali interferenze.
Stima preliminare dei costi dell’intervento.
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo
termine
Concept Modifica dinamica delle caratteristiche progettuali (Altimetria
del tracciato, estensione, ecc.)
Definizione preliminare delle differenti opera che compongo
l’intervento progettuale ( Viadotti, Ponti, Gallerie, ecc.)
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo
termine
Definition Sviluppo del progetto
infrastrutturale a partire dal rilievo e
dal tracciato.
Planimetria di progetto
Profilo altimetrico di progetto
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo
termine
Definition Realizzazione della libreria di sezioni tipologighe
parametriche per la progettazione dell’infrastruttura.
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo
termine
Definition
Definito il profilo altimetrico è possibile
assegnare le sezioni tipo del tracciato in
funzione delle progressive di riferimento.
In questo modo è possibile caratterizzare il
“corridor” di progetto.
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo
termine
Design Dal progetto dell’infrastruttura viene esportata la geometria
del tracciato ed il rilievo necessari per la
georeferenziazione e per lo sviluppo delle successive fasi
di modellazione in ambiente BIM Parametrico.
Rilevato Viadotto
Ponte Galleria
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo
termine
OST-Galleria
Per il posizionamento delle centine si è scelto di eseguire una script di programmazione visuale per i seguenti motivi:
Rapidità di posizionamento lungo il tracciato.
Facilità di aggiornamento.
Facilità di modifica e di adattamento della centina in base alle dimensioni del concio di galleria.
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
OST-Galleria
Sezione Trasversale
Sezione Longitudinale
Abaco
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
STR-Ponte
A partire dal tracciato e dal rilievo è stato sviluppato il modello BIM parametrico del ponte e delle sue
componenti strutturali.
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
STR-Ponte
1
2
3
4
5
6
8
7
Data la mancanza di una famiglia specifica per l’impalcato si è scelto di realizzare una famiglia metrica
adattiva che fosse in grado di seguire lo sviluppo plani-altimetrico del tracciato.
1
2 3
4
5 6 8 7
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
STR-Ponte
Famiglia parametrica di Pila
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
STR-Ponte
Famiglia parametrica di Spalla
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
STR-Ponte
Famiglia parametrica adattiva di barriera di contenimento
2.4 Criticità e sviluppi per il lungo termine
3 Conclusioni
Let it happen
L’attività di formazione richiesta
Il D.lgs. 50/2016 (art. 26, c. 9) introduce la necessità di avere all’interno della propria
azienda del personale adeguatamente formato, affinché sia possibile richiedere
servizi e lavori con metodologia BIM.
La necessità di formazione non si limita alle materie riguardanti il BIM, ma con la delibera
n. 1096 del 26/10/2016 Linee guida n. 3, di attuazione del D.lgs. 50/2016, all’art. 4.3,
ANAC afferma che ‘’il RUP deve possedere anche la qualifica di project manager’’
Master d i I I l i ve l lo in In f raBIManager