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OSSERVATORIO SULLE COMUNICAZIONI
N. 4/2019
Servizio Economico Statistico
1. Comunicazioni elettroniche
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
1.2 Rete fissa: accessi diretti per infrastruttura
1.3 Rete fissa: accessi broadband e ultrabroadband
1.4 Rete fissa: accessi broadband e ultrabroadband per volumi e velocità
1.5 Rete fissa: linee contrattualizzate degli operatori per velocità commercializzata
1.6 Rete mobile: linee complessive
1.7 Rete mobile: SIM «human» per tipologia di clientela
1.8 Rete mobile: SIM «human» per tipologia di contratto
1.9 Rete mobile: traffico dati
1.10 Portabilità del numero
2. Media
2.1 Media: TV
2.2 Media: Quotidiani
2.3 Media: Trend dei volumi nell’editoria quotidiana e periodica
2.4 Media: Internet
3. Servizi postali e corrieri espresso
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei ricavi
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei ricavi
3.3 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei volumi
3.4 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei volumi
3.5 Servizi postali e corrieri espresso: quadro concorrenziale
3.6 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei ricavi unitari (€)
4. I prezzi dei servizi di comunicazione
4.1 Prezzi: indici generali e altre utilities
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali
4.4 Prezzi: confronto internazionale
Indice
NOTA: i valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni e stime dell’Autorità su dati forniti dalle imprese e altre fonti. I dati raccolti sono aggiornati a settembre 2019. Le composizioni percentuali sono arrotondate automaticamente alla prima cifra decimale. Il totale dei valori percentuali così calcolati può risultare non uguale a 100. In alcuni casi i dati non risultano direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese.
2 Servizio Economico Statistico
5,0
-0,4
Tis
cali
Differenza vs. settembre 2018(punti percentuali)
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47,4
15,0 13,9 13,7
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+1,1+1,40
+1
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1,8
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
3
Nota: Sono compresi gli accessi fisici TIM, Full ULL, SLU, Vula, DSL Naked, WLR, Bitstream NGA, Fibra e FWA
Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Quote di mercato – settembre 2019 (%)
● La quota di mercato di TIM scende al 47,4% (-3,8 p.p. su baseannua)
● Vodafone si conferma secondo operatore di rete fissa con il15% delle linee (+1,4 p.p. su base annua)
● Con poco meno del 14% seguono Fastweb e Wind Tre,entrambe in crescita, +1,1 p.p. la prima, di +0,5 p.p. la seconda
● Su base trimestrale, a fine settembre 2019, si registra unacontrazione del numero complessivo di linee (-190 mila)
● Su base annua, la flessione complessiva è di 780 milaaccessi
● TIM perde 1,15 milioni di linee, gli altri operatori neguadagnano oltre 370 mila
11,91 11,37 11,14 10,45 10,15 9,88 9,53 9,31
8,38 8,80 9,35 9,95 10,06 10,20 10,28 10,32
20,29 20,17 20,49 20,40 20,21 20,07 19,81 19,62
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sett.-15 sett.-16 sett.-17 sett.-18 dic.-18 marzo-19 giu.-19 sett.-19
Accessi fisici TIM
Accessi diretti altri operatori
Totale
Ultimi quattro trimestri
1.2 Rete fissa: accessi diretti per infrastruttura
4 Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Ripartizione in % degli accessi per infrastruttura a settembre 2019 e variazioni rispetto a settembre 2018
● Continua il trend di riduzione degli accessi attraverso la rete in rame di TIM: -23,1% su base annua, e -47,1% rispetto ad inizio periodo (settembre 2015)
● Il peso delle tradizionali linee in rame per la prima volta scende sotto il 50% degli accessi complessivi
● I servizi offerti utilizzando accessi con tecnologia FTTC (fibra su rete mista rame) crescono in un anno del 29,2%, grazie all’aumento dei servizi wholesale di TIM
● Gli accessi in fibra (FTTH) hanno superato 1,1 milione di unità (+350 mila accessi su base annua), grazie in particolare alla crescita dei servizi offerti da Open Fiber eai processi di migrazione verso soluzioni di accesso FTTH proposte da TIM
● Nell’intero periodo osservato, il peso delle linee FTTC + FTTH è passato dal 5,8 al 43,7% degli accessi complessivi
● Crescono anche gli accessi FWA (+9,6% su base annua) che a fine settembre 2019 si attestano a 1,29 milioni di linee
Fibra su rete mista rame (FTTC)
Fibra su rete mista radio (FWA)
Fibra (FTTH)
Rame
Totale
0,31 0,38 0,50 0,76 0,85 0,96 1,03 1,110,851,74
3,39
5,79 6,38 6,90 7,24 7,48
0,680,83
0,98
1,181,23
1,24 1,27 1,29
18,44 17,22 15,6212,67 11,75 10,97
10,28 9,75
20,29 20,17 20,49 20,40 20,21 20,07 19,81 19,62
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sett.-15 sett.-16 sett.-17 sett.-18 dic.-18 marzo-19 giu.-19 sett.-19
Ultimi quattro trimestri
Totale linee:- settembre 2019: 19,62 milioni di accessi- variazione settembre 2019 - settembre 2018 -3,8%
Tasso di variazione settembre 19 - settembre 18
+29,2%
+46,1%-23,1%+9,6%
1.3 Rete fissa: accessi broadband e ultrabroadband
5 Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Quote di mercato – settembre 2019 (%)
● Le linee broadband sfiorano i 17,4 milioni di accessi, con un aumento subase annua di 380 mila unità; anche la variazione su base trimestrale èpositiva (+220 mila accessi)
● Le linee DSL diminuiscono di 1,75 milioni di unità su base annua,attestandosi a 7,47 milioni di accessi, mentre le linee broadband cheutilizzano altre tecnologie (9,90 milioni a settembre 2019) aumentano di2,13 milioni di unità, e rappresentano il 57% delle linee a larga bandacomplessive
● La quota di mercato di TIM, pari al 43,3%, si riduce di 1,1 p.p.su base annua, ma mostra una sostanziale stabilità nell’ultimotrimestre (+0,1 p.p.)
● Vodafone con il 16,3%, in crescita di 0,9 p.p.,
● Seguono Fastweb con il 15,0% e Wind Tre con il 14,2%, inleggera crescita la prima (+0,2 p.p.) e in lieve flessione laseconda (-0,2 p.p.)
-0,2
+0,3
Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)
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43,3
16,3
14,215,0
4,9
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-1,1
+0,2 +0,20
3,6
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2,6
+0,9
-0,2
1,913,00
4,90
7,778,50
9,129,56
9,90
12,81 12,37 11,38 9,228,57
7,93 7,60 7,47
14,7215,37
16,2816,99 17,07 17,04 17,16 17,38
0
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8
12
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sett.-15 sett.-16 sett.-17 sett.-18 dic.-18 marzo-19 giu.-19 sett.-19
Altre tecnologie DSL Totale Ultimi quattro trimestri
1.4 Rete fissa: accessi broadband e ultrabroadband per volumi e velocità
6 Servizio Economico Statistico
Accessi per classi di velocità (%) Accessi per classi di velocità (milioni)
● A settembre 2019, il peso degli accessi con velocità maggiore o uguale a 30Mbit/s supera il 53% del totale delle linee broadband e ultrabroadband, con unacrescita su base annuale del 29,8% pari a 2,12 milioni di accessi (+380 mila unità nell’ultimo trimestre)
● Su base annua (settembre 2018 - settembre 2019), gli accessi con velocità maggiore di 100 Mbit/s aumentano di 1,77 milioni di unità per un totale di 6,52 milionidi accessi (+390 mila unità nel trimestre)
● Gli accessi con velocità compresa tra 30 fino a 100 Mbit/s sono cresciuti di 340 mila linee per un totale, a settembre 2019, di 2,70 milioni di accessi
● Le linee con velocità compresa tra 10 e 30 Mbit/s si sono ridotte di 0,9 milioni di unità, per un totale di 4,49 milioni di linee pari al 25,8% del totale
● Gli accessi con velocità inferiore ai 10 Mbit/s sono diminuiti di 0,84 milioni e rappresentano il 21,1% delle linee broadband complessive (pesavano per circa il 70%ad inizio periodo, settembre 2015)
NOTA: a seguito di riclassifiche operate dalle imprese di entità anche non marginale (in particolare da Tim e Wind Tre) nell’allocazione degli accessi per classe di velocità commerciale, i dati esposti non sono confrontabili quanto indicato in precedenza
69,3
49,3
35,726,5 24,4 22,0 21,4 21,1
24,1
38,0
41,1
31,729,8
28,6 27,1 25,8
5,3 10,4
6,7
13,915,6
16,0 15,8 15,6
1,4 2,3
16,527,9 30,2 33,3 35,7 37,5
0
20
40
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sett.-15 sett.-16 sett.-17 sett.-18 dic.-18 marzo-19 giu.-19 sett.-19
Ultimi quattro trimestri
totale accessi
30 ≤ Mbit/s < 100
< 10 Mbit/s
10 ≤ Mbit/s < 30
≥ 100 Mbit/s
10,19
4,50 3,67
0,772,36
2,703,55
5,38
4,49
14,72
16,9917,38
0,20
4,75
6,52
0
4
8
12
16
sett.-15 sett.-16 sett.-17 sett.-18 dic.-18 marzo-19 giu.-19 sett.-19
Ultimi quattro trimestri
0 ≤ Mbit/s < 30
30 ≤ Mbit/s
1.5 Rete fissa: linee contrattualizzate degli operatori per velocità commercializzata
7 Servizio Economico Statistico
< 10 Mbit/s (settembre 2019)
10 ≤ Mbit/s < 30 (settembre 2019)
≥ 100Mbit/s(settembre 2019)
● Nel segmento con velocità fino a 10 Mbit/s, la quota di TIM supera nettamente il 70%, conseguenza della pregressa presenza «storica» nei servizi a largabanda e del progressivo mutamento nel «mix» delle prestazioni degli accessi
● Per quanto riguarda gli accessi con velocità 10 ≤ Mbit/s < 30, TIM ha una quota del 28,1%, seguita da Fastweb (25,4%) e da Wind Tre (22,0%)
● Nella classe di velocità 30 ≤ Mbit/s < 100, TIM, grazie alla migrazione verso soluzioni FTTC, si attesta al 36,9%, seguito da Linkem e Vodafone
● Per quanto riguarda gli accessi con velocità superiori a 100 Mbit/s, TIM risulta il primo operatore, con il 39,4%, seguito da Fastweb, con il 22,6%, e da Vodafone(21,7%)
Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)
30 ≤ Mbit/s < 100(settembre 2019)
NOTA: coerentemente con quanto indicato nelle specifiche della reportistica comunitaria (analoghe a quanto previsto dall’OCSE, «Digital Economy Outlook 2020»), i dati fanno riferimento alle velocità commercializzate contrattualmente dalle impreseNOTA: a seguito di riclassifiche operate dalle imprese (in particolare da Tim e Wind Tre) di entità anche non marginale nell’allocazione degli accessi per classe di velocità commerciale, i dati esposti non sono confrontabili quanto indicato nei precedenti numeri dell’osservatorio
-0,3
50
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Tre
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0
73,9
9,6
9,4
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0
+1
-1
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+7,1
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-0,3
Alt
ri
Totale linee:- sett. 2019: 3,67 milioni di accessiVariazione sett. 2019 - sett. 2018
-18,6%
50
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36,9
12,9
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2,1
40
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+0,40
23,2
+1
-1
+5,8
-0,6
60
Eo
lo
13,1
+2,9
Tis
cali
Win
d
Tre
-1,2
Totale linee:- sett. 2019: 2,70 milioni di accessiVariazione sett. 2019 - sett. 2018
+14,6%
-3,9
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2,80,4
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+0,30
22,6
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21,8
+1,8 +1,5
Win
d
Tre
39,4
+2,3
-2,6
+0,1
Totale linee:- sett. 2019: 6,52 milioni di accessiVariazione sett. 2019 - sett. 2018
+37,4%
-0,2
Alt
ri
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20
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0
28,125,4
22,0
5,0 3,8
40
-1,0
0
+1
-1
15,8
+0,3
60
-1,1
+1,2+0,8
Totale linee:- sett. 2019: 4,49 milioni di accessiVariazione sett. 2019 - sett. 2018
-16,7%
1.6 Rete mobile: linee complessive
8
Sim complessive - settembre 2019 (%)
Servizio Economico Statistico
Milioni di linee (*) Sim «Human» - settembre 2019 (%)
(**)
● Su base annua, le linee complessive registrano un incremento di 0,5milioni di unità, dovuto alla progressiva diffusione delle sim «M2M»(machine to machine) le quali aumentano di 3,3 milioni di unità
● Su base trimestrale, le sim «solo voce» e «voce + dati» (sim «human»)si riducono di 0,9 milioni, mentre in un anno flettono di 2,7 milioni
● Le offerte «low cost» di «Kena Mobile» e «ho.» (gruppi TIM eVodafone) hanno superato nel complesso 2,6 milioni di clienti (+0,75milioni da inizio anno)
● Con riferimento alle sim complessive, TIM, pur se in flessione, si confermamarket leader, con il 30%; a poca distanza seguono Vodafone e Wind Tre
● Iliad e Poste Mobile detengono quote significativamente inferiori,rispettivamente del 4,4% (+2,2 p.p.) e del 4,2% (+0,2 p.p.)
● Con riguardo al segmento «human» Wind Tre, pur rimanendo il principaleoperatore con il 30,7% delle linee, vede la propria quota diminuire di 2,5 p.p.
(*) - I dati degli operatori TIM e Vodafone includono le linee delle società controllate al 100%, rispettivamente Kena mobile e VEI (che offre servizi di telefonia mobile denominati ho.)(**) - Sim che effettuano traffico «solo voce» o «voce e dati», incluse le sim «solo dati» con interazione umana (es: chiavette per PC, sim per tablet ecc.)
Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)
9,0 11,6 15,4 19,6 20,3 21,0 21,8 22,6
91,088,4
84,680,4 79,7
79,078,2 77,4
97,0 97,7 99,4103,6 103,6 104,1 104,3 104,1
0
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60
80
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sett.-15 sett.-16 sett.-17 sett.-18 dic.-18 marzo-19 giu.-19 sett.-19
M2M Human Totale Ultimi quattro trimestri
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0
27,4
25,1
30,7
5,6 5,9
30
0
+1
-1
-2,5
+0,5
-0,9
+3,0 +0,5
Ilia
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5,3
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0
28,8 28,130,0
4,6
30
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4,2
+1
-1
-1,3-0,5
+0,2
Ilia
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+2,2
4,4
-0,9
+0,3
1.7 Rete mobile: SIM «human» per tipologia di clientela
9
Sim per tipologia di clientela
Servizio Economico Statistico
Sim residenziali – settembre 2019 (%) Sim affari – settembre 2019 (%)
● Su base annua, le utenze residenziali, che rappresentano l’88,2% delle linee(pari a 71,1 milioni di sim), segnano una diminuzione di 2,69 milioni;l’ingresso sul mercato di Iliad (6,4% del mercato) non ha controbilanciato lariduzione complessiva
● Le utenze affari, che ammontano all’11,8% (pari a 9,5 milioni di sim), restanosostanzialmente stabili, sia nell’ultimo anno, sia nell’intero periodoconsiderato
● Viceversa, nel quinquennio le utenze residenziali si riducono sensibilmente (-7,5 milioni di unità)
● Nel segmento residenziale, Wind Tre, pur confermandosi leader con il31,9%, perde 2,7 p.p.
● Analogamente si riducono le quote di TIM e Vodafone, secondo e terzooperatore, mentre Iliad raggiunge il 6,4% (+3,4 p.p.)
● Nell’utenza affari, si osservano variazioni di più contenuta entitànell’assetto concorrenziale
11,0 11,2 11,6 11,4 11,8
89,088,8
88,4
88,688,2
88,2 86,3 84,1 83,3 80,6
0
20
40
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100
sett. - 15 sett. - 16 sett. - 17 sett. - 18 sett. - 19
Affari Residenziali
in % Totalein milioni
-1,0
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0
26,123,7
31,9
6,4 6,3
40
0
+1
-1
Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)
-2,7
+3,4 +0,6 +0,6
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5,7
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35,5
21,9
37,3
2,5
40
0
2,7
+1
-1
-0,9
+0,2+0,1+1,2
-0,8 -0,6
1.8 Rete mobile: SIM «human» per tipologia di contratto
10 Servizio Economico Statistico
Sim per tipologia di contratto Sim prepagate - settembre 2019 (%) Sim in abbonamento - settembre 2019 (%)
● A settembre 2019, l’86,5% della customer base (69,7 milioni di sim)utilizza schede prepagate; in termini assoluti, su base annua, queste sisono ridotte di 2,1 milioni di unità (-5,3 milioni nel periodo considerato)
● Le linee in abbonamento, pari al 13,5% delle sim (13,5 milioni di sim),registrano una flessione di 0,6 milioni di unità in un anno (-2,3 milioni nelperiodo considerato)
● Nel segmento delle prepagate, pur in flessione di 2,7 p.p., Wind Tre siconferma leader con una quota del 30,3%; riduzioni si osservano ancheper Tim (-1,0 p.p.) e Vodafone (-0,6 p.p.), mentre Iliad, in crescita,raggiunge il 6,5%
● Nel segmento abbonamenti, Tim e Wind Tre risultano rappresentareentrambe il 33% del segmento di mercato, seguite da vicino daVodafone (31,2%)
15,0 14,6 14,5 13,8 13,5
85,085,4
85,5 86,2 86,5
88,2 86,3 84,1 83,380,6
0
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40
60
80
0
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100
sett. - 15 sett. - 16 sett. - 17 sett. - 18 sett. - 19
Abbonamento Prepagate
Totale in milioni
in %
TIM
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15
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26,5
24,1
30,3
6,4
30
-0,6
+3,40
6,1
+1
-1
Tim
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MV
NO
15
0
33,031,2
33,0
2,8
30
-2,70
+1
-1
Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)
-2,7
+0,6 +2,5
Po
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Mo
bil
e
6,5
-1,0
+0,4 +1,3
-1,1
1.9 Rete mobile: traffico dati
11 Servizio Economico Statistico
Volume traffico dati Traffico unitario mensile (GB/mese e var. %)
● Da settembre 2015, le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 50% al 70% circa di quelle «human» complessive; subase annua il loro numero mostra una flessione che segue la tendenza generale del mercato
● Il traffico dati complessivo da inizio anno risulta in aumento del 60,4% rispetto ai primi nove mesi del 2018
● Su base annua, i consumi medi unitari mensili (6,31 Giga/mese a settembre 2019) registrano una crescita superiore al 60%
46,850,2
52,7
57,354,6
541
771
1.170
1.884
3.023
0
400
800
1.200
1.600
2.000
2.400
2.800
0
10
20
30
40
50
60
sett. - 15 sett. - 16 sett. - 17 sett. - 18 sett. - 19
Sim con traffico dati (mln) Traffico dati da inizio anno (petabyte)
1,361,79 2,58
3,92
6,31
31,0%
44,1%
52,0%
61,1%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
0
3
6
sett. - 15 sett. - 16 sett. - 17 sett. - 18 sett. - 19
Giga / mese Var. %
(*) - Rapporto dato dalle linee mobilitate da inizio anno (donate e acquisite) e la corrispondente customer base media complessiva (al netto delle «M2M»)(**) - I dati di Tim e Vodafone includono rispettivamente quelli di Kena Mobile e ho.
1.10 Portabilità del numero mobile
12 Servizio Economico Statistico
Portabilità del numero Distribuzione in % per linee di ingresso e di uscita – settembre 2019 (**)
● A settembre 2019, il numero cumulato di operazioni di portabilità delle numerazioni mobili ha raggiunto i 144 milioni di unità (13,8 milioni in un anno solare rispetto ai 16,7 milioni del 2018)
● Con riferimento agli ultimi dodici mesi, il saldo tra operazioni «recipient» e «donating» risulta negativo per Wind Tre (-1.738 mila unità), Vodafone (-831mila unità) e Tim (-649 mila unità), a favore sostanzialmente del nuovo entrante Iliad (+2.123 mila unità) e degli operatori MVNO (+1.095 mila unità)
● L’indice di mobilità (*) a settembre 2019 risulta pari al 24,5%, in discesa rispetto a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno, ricollocandosi su valori intermedi a quelli precedenti settembre 2018
85,898,3
113,5130,2
144,0
19,521,1
27,6
31,5
24,5
0
5
10
15
20
25
30
0
40
80
120
sett. - 15 sett. - 16 sett. - 17 sett. - 18 sett. - 19
linee in mln Indice di mobilità
30,125,3 26,5
5,8
12,317,5
20,6 20,521,2 20,2
0
10
20
30
40
Wind Tre TIM Vodafone Iliad MVNO
Linee in uscita Linee in ingresso
2.1 Media: TV
13 Servizio Economico Statistico
Evoluzione delle audience (%) delle edizioni serali dei principali Tg nel giorno medio (settembre 2015 - settembre 2019)
Quote di ascolto nel giorno medio nel mese di settembre 2019 (%)
Fonte: elaborazioni Autorità su dati Auditel(Nielsen)
● Nonostante la contrazione della propria quota di ascolti (-2,7 p.p. dasettembre 2018) il Tg1 sera continua a mantenere la propria leadership
● Per gli altri tg della Rai si registrano delle share in lieve contrazione (-0,3 p.p.per Tg3 Regionale e -0,6 p.p. per Tg2) o costanti (Tg3)
● Il Tg5 della sera, seguito da 3,7 milioni di telespettatori, ottiene su base annuauna performance positiva (+2 p.p. di share).
● Crescono le quote sugli ascolti totali del Tg La7 e di Studio Aperto (+0,3 p.p.)mentre si riduce quella del Tg4 (-0,2 p.p.)
25,1 24,7 22,0
8,3 7,97,3
9,5 10,810,8
12,2 12,812,5
17,4 16,218,2
5,4 5,1 5,4
3,9 3,7 3,5
5,1 5,7 6,0
set.-15 set.-16 set.-17 set.-18 dic.-18 mar.-19 giu.-19 set.-19
TG3 - Regionale
TG 5 -
TG La7 -
TG 1 -
TG 2 -
TG 3 -
Studio Aperto -TG 4 -
● Rai, con 3,2 milioni di telespettatori giornalieri medi, mantiene laleadership nonostante la contrazione della propria share (-2,5 p.p subase annua)
● Al secondo posto Mediaset, con 2,9 milioni di telespettatori giornalierimedi, registra una performance positiva (+2 p.p di share)
● Crescono le quote di Discovery (+1,1 p.p.), Sky (+0,3 p.p.) e CairoCommunication (+0,5 p.p.)
-2,5
+2,0 +0,3
Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)
Ra
i
Me
dia
set
8,2
Alt
ri
Dis
cove
ry
Ca
iro
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ica
tio
n \
La7
0
33,931,0
Co
mca
st \
Sky
8,1
14,2
0
4,3
10
20
30
-1
+1
-1,3
+1,1 +0,5
-0,3 -0,40
+1
-1
+0,9
Alt
ri
GE
DI
Ca
iro
/RC
S
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dia
gro
up
Ca
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24
ore
10
0
20,6 19,5A
mo
de
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llo S
po
rt, N
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Mo
nri
f
6,9
3,8
20
30
33,6
8,96,7
Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)
-0,1
2.2 Media: Quotidiani
14 Servizio Economico Statistico
Distribuzione delle vendite per gruppi editoriali (% – settembre 2019)
Fonte: elaborazioni Autorità su dati ADS e IES/Agcom
Nota: la distribuzione è calcolata sul totale vendite cartacee e digitali, inteso come somma del totale pagata e delle copie digitali, copie multiple con un prezzo maggiore del 30% rispetto alla versione cartacea, come rilevato da ADS.
Il totale delle vendite di copie del settore nei mesi di giugno è stimato sulla base dei dati raccolti annualmente dall’Autorità sull’intero universo di riferimento.
Totale vendite mese di settembre 2019
2.606.118
Variazione rispetto a settembre 2018:
-7,5%
Nota: l'evoluzione del totale vendite, del totale pagata e delle copie digitali e multiple dei primi 7 editori di quotidiani è calcolatasulla base delle rilevazioni condotte da ADS. La totale pagata è intesa come somma delle copie vendute tramite i canali di venditaprevisti dalle disposizioni di legge, dalle altre vendite e dagli abbonamenti pagati. Le copie digitali e quelle multiple sonoconsiderate solo se il loro prezzo è maggiore del 30% rispetto a quello della versione cartacea.
Distribuzione delle vendite giornaliere dei maggiori gruppi editoriali per tipologia di vendita(in migliaia – settembre 2019)
● A settembre 2019, le copie vendute (cartacee e digitali) dei quotidianiregistrano un'ulteriore contrazione (-212 mila unità su base annua)
● Cresce in un anno la quota di Cairo/RCS Mediagroup (+0,9 p.p.) mentreil peso degli altri operatori risulta costante o in contrazione
● Continua il trend decrescente delle copie cartacee dei principali editori diquotidiani (-32% da settembre 2015, -8% da settembre 2018)
● Anche per le vendite di copie digitali dei quotidiani si registra unacontrazione (-25% da settembre 2015, -7% da settembre 2018)
● Le copie digitali dei quotidiani rappresentano circa il 9% delle venditecomplessive
2.321 2.109
1.880 1.707 1.628 1.604 1.580 1.577
205
196
170 164
161 155 153 153
2.525
2.305
2.0491.871
1.790 1.759 1.733 1.730
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
set.-15 set.-16 set.-17 set.-18 dic.-18 mar.-19 giu.-19 set.-19
Copie digitali e multiple Totale pagata Totale vendite
2.3 Media: Trend dei volumi nell’editoria quotidiana e periodica (*)
15 Servizio Economico Statistico
Copie vendute (mln) (**) Editoria quotidiana (in % copie vendute) (***) Editoria periodica (in % copie vendute) (***)
● Tra il 2014 e il 2018, la riduzione media annua delle copiecomplessivamente vendute nell’editoria quotidiana èdell’8,9% (-31% nell’intero periodo)
● Risultati analoghi si osservano anche per il complessodell’editoria periodica (-7,9% medio annuo, -27,9% nelperiodo complessivo)
● Nel 2018, per la prima volta, il numero di copie vendutedei periodici ha superato quello dei quotidiani
(*) - I dati hanno natura censuaria e non sono pertanto direttamente comparabili con analoghe analisi di derivazione campionaria(**) - I valori indicati fanno riferimento alle copie cartacee(***) - La serie storica, per garantire la confrontabilità dei valori esposti, è costruita «a parità di perimetro», con particolare attenzione alle operazioni societarie che hanno interessato il Gruppo Cairo/RCS Mediagroup e GELE/Itedi
● Nel 2018, in termini di copie vendute, il principale soggetto presente nel segmentodell’editoria quotidiana è il gruppo GEDI (21,9%), seguito dal gruppo CairoCommunication (18,3%) e da Monrif e Caltagirone (rispettivamente con l’8,8% e l’8,1%)
● Il comparto dell’editoria periodica per sua natura è caratterizzato da una maggiorepluralità di soggetti, con le imprese minori che rappresentano circa il 50% dei volumi: iprincipali operatori nel segmento sono il gruppo Cairo (23,8%) seguito da Mondadori(11,9%), mentre più staccati, con una quota tra il 4 e il 5%, risultano altri operatori (Bresi,Gruppo Universo e Gedi)
Fonte: elaborazioni Autorità su dati Informativa Economica di Sistema (IES)
1.1961.095
968886
826
1.078
943 930 888
777
0
400
800
1.200
2014 2015 2016 2017 2018
Quotidiani Periodici
35,8 35,4 36,1 38,8 39,9
5,4 5,0 4,3 3,1 3,1
18,5 18,7 19,3 18,3 18,3
7,6 8,0 8,4 8,7 8,88,0 8,1 8,3 8,4 8,1
24,7 24,8 23,6 22,8 21,9
0%
50%
100%
2014 2015 2016 2017 2018
Altre imprese Sole 24 Ore Cairo/RCS Monrif Caltagirone Gedi
53,6 50,7 50,6 50,6 49,5
4,5 5,2 5,0 5,0 5,6
3,6 4,5 4,4 4,8 5,0
12,8 13,0 11,9 12,2 11,9
5,1 5,1 5,0 4,1 4,3
20,4 21,4 23,1 23,3 23,8
0%
50%
100%
2014 2015 2016 2017 2018Altre imprese Bresi Gruppo Universo Arnoldo Mondadori Gedi Cairo/RCS
2.4 Media: Internet
16 Servizio Economico Statistico
Audience dei principali operatori per utenti unici e tempo medio mensile di navigazione (settembre 2016 - settembre 2019, %)
Audience dei principali dei principali Social Network per utenti unici (settembre 2016 – settembre 2019, %)
0:00:00
12:00:00
24:00:00
36:00:00
48:00:00
Google Facebook Amazon Microsoft GEDI GruppoEditoriale
TEMPO MEDIO MENSILE DI NAVIGAZIONE PER PERSONA
set.-16 set.-17 set.-18 set.-19
2825
1821
1318
1310
17
8
3128
21 23
1518
1210
17
7
4237
3026 26 28
25 2427
18
4137
31 3027 27 27 26 25
22
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Google Facebook Amazon Microsoft GEDIGruppo
Editoriale
ItaliaOnline RCSMediaGroup
CaltagironeEditore
Mondadori SKY PLC
UTENTI UNICI
milioni
hh:mm:ss
● Google, leader per utenti unici (41 milioni, pari al 68% della popolazione) registrauna contrazione delle proprie audience su base annua (-2,8% )
● Analogo andamento (-1,1% di utenti unici) si osserva per Facebook seguito da 37milioni di utenti in media, pari al 62% degli italiani
● Amazon con audience in costante crescita è utilizzato dal 52% della popolazione
● Nel mese di settembre 2019, 41,6 milioni di utenti unici si sono collegati adinternet per circa 113 ore di navigazione per persona
Fonte: elaborazioni Autorità su dati Audiweb (*)
(*) - Da marzo 2018, il sistema Audiweb ha adottato una nuova metodologia
● Nonostante la lieve contrazione su base annua, Facebook, seguito da oltre 35,5 milioni di utenti unici, conferma la propria leadership
● Al secondo posto, Instagram (gruppo Facebook), utilizzato da 26,5 milioni di navigatori, continua il trend crescente
● Il social network professionale Linkedin raggiunge 18,4 milioni di utentiunici che rappresentano il 44% dei navigatori nel mese
● Continua l'andamento positivo della total audience per i restanti socialnetwork, con la sola eccezione di Snapchat
24,0
35,7 35,5
10,5
22,3
26,5
7,2
15,3
18,4
7,9 8,6
10,9
3,9
9,0
12,2
2,6 2,82,41,9 1,82,6
0
5
10
15
20
25
30
35
set.-16 set.-17 set.-18 dic.-18 mar.-19 giu.-19 set.-19
Snapchat
Tumblr
1.913
2.924
4.837
1.867
3.067
4.933
0
1600
3200
4800
Servizi postali Servizi di corriere espresso Totale
sett. 2018
sett. 2019
0
+5%
-5%
-2,4%
+2,0+4,9%
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei ricavi
17 Servizio Economico Statistico
Ricavi da inizio anno (milioni di €) (*)
Variazione in % - (settembre 2019 – settembre 2018)
Servizi postali Servizi di corrieri espresso
Ripartizione dei ricavi (settembre 2019 in %)
● Nei primi nove mesi del 2019, il comparto postale ècresciuto dell’2% rispetto al corrispondente periododello scorso anno
● Tale andamento è il frutto di una riduzione dei ricaviderivanti dai servizi postali (-2,4%) e di un aumento diquelli derivanti dai servizi di corriere espresso (+4,9%)
● Servizi postali: la principale componente di ricavo è rappresentata dagli «invii multipli nazionali»(54,7%) che mostrano una flessione del 2,4%
● Gli invii singoli nazionali pesano per il 13,3% ma, nell’ultimo anno, risultano in flessione del 20,3%
● In crescita del 7,5% la componente dei ricavi ascrivibile agli altri servizi, in gran parterappresentati dai servizi di «notifica a mezzo posta»
● Corrieri espresso: oltre il 65% dei ricavi è rappresentato da quelli provenienti dai servizi conmittente e destinatario nazionali che risultano in crescita del 5,4%
● Le consegne internazionali (da/verso l’Italia) crescono del 3,9%
(*) - I dati a seguito di possibili riclassifiche operate dalle imprese (o nel numero delle aziende rappresentate) potrebbero non essere direttamente confrontabili con quanto eventualmente indicato in precedenza. I risultati consolidati non mutano ovviamente la sostanza dei trendillustrati nella presente e nelle successive slide relative al settore. Si segnala inoltre che i dati consolidati non comprendono, tra le informazioni di base, quelle relative alle attività svolte da Amazon
Invii singoli nazionali
13,3%
Invii multipli nazionali
54,7%
Posta transfrontaliera
9,4%
Altro22,7%
Nazionale65,6%
Internazionale in entrata
7,3%
Internazionale in uscita
27,1%
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei ricavi (milioni di €)
18 Servizio Economico Statistico
Base annuale
Valori cumulati durante l’anno
Base trimestrale
Valori trimestrali
● Nel complesso, le risorse del comparto crescono del 7,8% nell’interoperiodo considerato (settembre 2015- settembre 2019)
Servizi postali:
● i ricavi dei servizi postali inclusi nel Servizio Universale (SU) siriducono del 18,9%, mentre crescono del 14,3% quelli non inclusi
Corrieri espresso:
● aumentano del 21,3% le risorse economiche dei corrieri espresso
● Nell’ultimo trimestre, le risorse del settore, crescono dell’1,5% rispetto al2018 e del 9,6% rispetto al terzo trimestre 2016
Servizi postali:
● nel periodo considerato, i ricavi si riducono dell’8,4%, con quelli ascrivibili aiservizi postali soggetti a SU in riduzione del 17,4%, mentre quelli non inclusiin crescita del 9,6%
Corrieri espresso:
• la crescita dei ricavi trimestrali è del 23,3% (+7,1% rispetto al terzotrimestre 2018)
1.9581.757 1.675 1.589
860 911 954 982
3.4503.762
4.0044.186
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019
Servizi postali SU Servizi postali non SU Corrieri espresso
408 387 388337
202 205 213 221
806889 927
993
0
400
800
1.200
3Q16 3Q17 3Q18 3Q19
Servizi postali SU Servizi postali non SU Corrieri espresso
3.3 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei volumi
19 Servizio Economico Statistico
Volumi da inizio anno (milioni di unità)
Servizi postali
Ripartizione dei volumi (settembre 2019 in %)
Variazione in % - (settembre 2019 – settembre 2018)
Servizi di corrieri espresso
● I volumi del settore si riducono, da inizio anno, del6,1%
● Tale risultato è ascrivibile a una flessione dei volumidei servizi compresi nel Servizio Universale (-14,6%) edegli altri servizi postali (-3,8%), mentre i servizi dicorriere espresso mostrano un aumento del 6,4%
● Servizi postali: gli invii multipli nazionali, rappresentati in larga parte dalla consegna dellecomunicazioni relative a bollette e servizi finanziari, risultano di gran lunga la componenteprincipale dei volumi (poco meno dell’85%)
● Tale categoria risulta in flessione (-7,7% su base annua), anche a causa della progressivadiffusione della gestione online di questa tipologia di servizi
● Corriere espresso: crescono (+7,1%) le attività su base nazionale (che rappresentano oltrel’80% del totale); l’aumento dei servizi basati sulla consegna o sulla ricezione verso/da paesiesteri è valutabile nel +3,5%
901
1.569
321
770
1.510
342
0
500
1000
1500
Servizio Universale Altri servizi postali Corriere espresso
sett. 2018
sett. 2019
0
+10%
-10%
-14,6%
+6,4%
-3,8%
Invii singoli nazionali
2,6%
Invii multipli nazionali
84,4%
Posta transfrontaliera
4,6%
Altro8,3%
Nazionale81,5%
Internazionale in entrata9,2%
Internazionale in uscita9,3%
Base trimestrale
Valori trimestrali
3.4 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei volumi (milioni di unità)
20 Servizio Economico Statistico
Base annuale
Valori cumulati durante l’anno
Servizi postali:
● negli ultimi quattro anni, i volumi dei servizi postali inclusi nel SU siriducono del 34,6% (da 1.743 milioni a 1.139 milioni di unità circa)mentre rimangono sostanzialmente stabili quelli non inclusi nelServizio Universale (poco sopra i 2 miliardi di unità)
Corrieri espresso:
● aumentano del 34,3% i volumi dei corrieri espresso che passano dacirca 350 a 470 milioni di pacchi movimentati durante l’anno
Servizi postali:
● nel periodo osservato si registra una flessione media dei volumi superiori al20,0%, derivante soprattutto dalla riduzione (-40,4%) dei servizi soggetti a SU
Corrieri espresso:
● tra il terzo trimestre 2016 e il corrispondente trimestre del 2019, i volumicrescono del 33,9%, e, nel terzo trimestre del 2019, i pacchi movimentatirisultano pari a 112 milioni di unità (+5,6% rispetto al corrispondente valoredel 2018)
1.743
1.4911.295
1.139
2.092 2.056 2.0882.018
351 406 444 471
0
400
800
1.200
1.600
2.000
2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019
Servizi postali SU Servizi postali non SU Corrieri espresso
348305
263
207
480455 468 454
84 97 106 112
0
200
400
3Q16 3Q17 3Q18 3Q19
Servizi postali SU Servizi postali non SU Corrieri espresso
3.5 Servizi postali e corrieri espresso: il quadro concorrenziale(*)
21 Servizio Economico Statistico
Settore postale (comprensivo dei corrieri espresso) Corrieri espressoServizi postali non rientranti nel Servizio Universale
Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)
● Il gruppo Poste italiane è leader del settore con oltre il44%, in flessione di 0,3 p.p. rispetto allo scorso anno
● GLS, DHL, BRT, UPS e TNT-FedEx pesanocongiuntamente per circa il 50% e su base annuamostrano nel complesso un aumento di 0,8 p.p.
● Nella filiera dei servizi postali in concorrenza,Poste Italiane, stante la sua presenza storica,si conferma leader del segmento
● Poste Italiane detiene, infatti, il 77,9%; segueNexive con il 16,6%
Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)Differenza vs. settembre 2018 (punti percentuali)
(*) - A seguito di riclassifiche operate da alcune imprese, i dati esposti non sono omogenei (e quindi non direttamente confrontabili) con quanto in precedenza indicato relativamente al primo semestre del 2019 (Osservatorio n.3/2019)
● Tra le imprese considerate, il principale soggettoè GLS (23,8%), seguito da BRT (al 18,2%)
● Leggermente più staccato si trova UPS (16,8%)
● Il gruppo Poste Italiane (15,4%) supera di pocoDHL (14%)
GLS
Gru
pp
o P
ost
e It
alia
ne
DH
LBR
T
UPS
Alt
ri
0
44,2
11,410,5
40
4,3
14,9
20
8,8 5,8
0
+1
-1
-0,4
+0,5
-0,6
+0,3 +0,2 +0,2
TNT
/ Fe
Dex
-0,3
+0,2
-0,1
GLS
0,8
Alt
ri
DH
L
TN
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Fed
ExB
RT
UP
S
0
18,4
15,516,9
14,1
10,2
20
40
0
+2
-1
-0,1 -1,1
Gru
pp
o P
ost
e It
.
+1,2
24,0
-2,8
+3,3
Cit
ypo
st
0
+1
-1
-0,1
Ne
xiveG
rup
po
Po
ste
Ita
lia
ne
0
77,9
16,6
Fulm
ine
1,9
70
20
40
3,5
-0,4
Corriere espresso(*)
3.6 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei ricavi unitari (in €)
22 Servizio Economico Statistico
Servizi postali (*)
(*) - Valori calcolati su base annuale relativamente agli ultimi 12 mesi solari di riferimento. Ad esempio i valori dell’anno «2018/2019» sono relativi ai valori cumulati dei trimestri 4T18-1T19-2T19-3T19
● I ricavi unitari sono cresciuti nel periodo considerato del 10,8% erisultano, nell’ultimo anno, in media pari a 0,81€
● I ricavi unitari relativi ai servizi che rientrano nel SU sono superiori allamedia (1,39€)
● Relativamente agli altri servizi postali, i ricavi unitari (0,49 €) risultanoinferiori a quelli medi di settore, seppure in crescita del 18,5% nelperiodo osservato
● I ricavi unitari si sono ridotti dal 2015 del 9,6% e per gli ultimi dodici mesi, inmedia, risultano pari a 8,89€
● Gli introiti unitari relativi alle consegne sul territorio nazionale sono pari a 7,2€,in riduzione del 6,2% sull’intero periodo considerato
● I ricavi unitari relativi ai pacchi internazionali registrano una consistenteriduzione (da 19,29€ nel 2015/2016 a 16,49€ nel 2018/2019) pari al 14,5%
● Si rileva una consistente differenziazione tra il valore dei ricavi medi unitaridella movimentazione dei pacchi provenienti dall’estero (6,94€) e quello deiricavi «in uscita» (circa 26,06€)
0,73 0,75 0,78 0,81
1,121,18
1,291,39
0,41 0,44 0,46 0,49
0,00
0,50
1,00
1,50
2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019
Media Servizio Universale Servizi postali non SU
9,83 9,28 9,02 8,897,66 7,40 7,29 7,18
19,2917,68
16,56 16,49
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
2015/2016 2016/2017 2017/2018 2018/2019
Media Nazionali Internazionali (E+U)
4.1 Prezzi: indici generali e principali utilities (2010=100)
23
Indici prezzi generali
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Indici prezzi utilities
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
(*) - Sono inclusi i servizi postali, gli apparecchi ed i servizi per la telefonia fissa e mobile, il canone radiotelevisivo (fino a dicembre 2017), la pay tv, l’editoria quotidiana e periodica, per complessive 10 distinte voci.
● Nel periodo considerato (3T2015-3T2019), l’ISA (Indice Sintetico Agcom)(*), l’indice dei prezzi dell’insieme dei prodotti e servizi di comunicazione, mostra unaflessione del 9,6% (-5,5% su base annua)
● I prezzi dei servizi regolamentati su base nazionale mostrano una dinamica lievemente inferiore rispetto a quella generale dei prezzi (107,4 vs 110,7)
● Al contrario, i prezzi dei servizi regolati a livello locale evidenziano un andamento significativamente superiore a quello medio (131,9)
● Tra le diverse utilities considerate, i servizi di comunicazione nel loro complesso sono gli unici a presentare un livello dei prezzi inferiore a quello del 2010
110,7
131,9
107,4
84,6
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set
2015 2016 2017 2018 2019
Indice generale dei prezzi
Servizi regolamentati locali
Servizi regolamentati nazionali
ISA: Indice di sintesi dei prezzi nelle comunicazioni (*)
168,0
126,8133,3
102,4
126,4124,8
73,870
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set
2015 2016 2017 2018 2019
Acqua (1) Rifiuti (2)
Luce (3) Gas (4)
Treno (5) Trasporti urbani (6)
Comunicaz ioni (7)
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile (2010=100)
24
Indici prezzi telefonia fissa Indici prezzi telefonia mobile
Codici Istat servizi considerati:(1) 08 20 10 (2) 08 30 10(3) 08 30 30
Codici Istat servizi considerati:(4) 08 20 20 (5) 08 30 20
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
● I prezzi dei servizi broadband risultano notevolmente inferiori aquelli di settembre 2015 e mostrano una decisa flessione anche subase annua (-15,8%)
● Risulta in crescita l’indice dei prezzi dei servizi di base e dell’accesso
● Su base annua i prezzi dei servizi mobili rilevati da Istat mostrano unariduzione (-9,5%) più moderata di quella registrata sull’intero periodoconsiderato (-14,7%)
● Analogo trend si registra per i prezzi dei terminali: una riduzionesull’intero periodo considerato (-24,9%), superiore a quella su baseannua (-10,3%), anche se nell’ultimo trimestre è possibile notare unainversione di tendenza
99,2
133,5
73,1
20
40
60
80
100
120
set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set
2015 2016 2017 2018 2019
Terminali (1) Accesso / serviz i di base (2) Larga banda / Internet (3)
37,3
69,4
20
40
60
80
100
120
set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set
2015 2016 2017 2018 2019
Terminali (4) Servizi (5)
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali (2010=100)
25
Codici Istat servizi/prodotti considerati:(6) 09 52 10 (7) 09 52 20(8) 09 42 30
Indici prezzi quotidiani, periodici e TV Indici prezzi servizi postali
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
● In tutto il periodo considerato, si osserva un aumento dell’indice deiprezzi dell’editoria quotidiana pari al 9,8%, assai più contenuto è quellodell’editoria periodica (+1,8%)
● Su base annuale, la crescita dell’indice dei prezzi è pari al 2,8% per iquotidiani, allo 0,5% per la pay tv, mentre i periodici segnano un lievearretramento (-0,7%)
Codici Istat servizi/prodotti considerati:(9) 08 10 00(10) 08.1.0.1.0.00(11) 08.1.0.9.0.00
● Nel periodo considerato, il settore postale ha visto aumentare i prezzidel 21,4%; tale crescita appare in rallentamento nell’ultimo periodo(1,2% su base annua)
● Con riferimento ai servizi di movimentazione delle lettere, è possibileriscontrare un consistente aumento dei prezzi, mentre per gli «altriservizi postali» (che includono i servizi di corriere espresso) gli aumentirisultano assai più contenuti
140,1
106,6
128,0
90
100
110
120
130
140
150
160
set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set
2015 2016 2017 2018 2019
Quotidiani (6) Riviste e periodici (7) Pay TV (8)
138,9
164,6
125,4
90
100
110
120
130
140
150
160
set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set
2015 2016 2017 2018 2019
Servizi postali (9) Servizi di movimentazione lettere (10) Altri servizi postali (11)
26
4.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2009 ed il 2019 (indice 2015=100)
Servizio Economico Statistico
Variazione dei prezzi tra settembre 2009 e settembre 2019 (%)
Variazione dei prezzi tra settembre 2018 e settembre 2019 (%)
Variazione dei prezzi tra settembre 2015 e settembre 2019 (%)
• Secondo i dati Eurostat, sia negli ultimi 10 anni (-27,5% vs -10,0%), sia nel medio periodo (-13,0% vs -2,7%), sia, infine, nell’ultimo anno (-7,3% vs -0,7%), iprezzi relativi alle comunicazioni nel loro complesso si riducono in Italia in misura superiore alla media europea
• Per i prezzi di terminali e servizi di telecomunicazione, si osserva per l’Italia una riduzione, negli ultimi dieci anni, superiore a quella media europea: -29,1%vs -12,0%
• L’editoria, quotidiana e periodica, mostra in Italia un incremento più contenuto rispetto alla media europea, sia con riferimento all’intero periodo (+25,8% vs+44,9%), sia nel medio periodo (6,8% vs 17,5%), sia, infine, su base annua (+1,5% vs +4,7%)
• Relativamente ai servizi postali, sul lungo e medio periodo la dinamica di crescita dei prezzi in Italia risulta superiore a quella media europea, mentre su baseannua è inferiore (+1,2% vs 4,4%)
Fonte: elaborazioni Agcom su dati Eurostat
-10,0 -12,1 -9,7
-27,3 -27,5
33,341,1
20,8
47,952,4
39,2
76,0
-12,0 -14,6-10,0
-31,0 -29,1
31,5
44,9
53,9
24,3
37,1
25,8
61,1
-40
-20
0
20
40
60
80
100
EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito
-2,7 -3,0
6,8
-7,5
-13,0
11,0
15,4
12,5
16,2
22,821,4
10,5
-3,5 -4,2
6,7
-9,2
-13,8
11,1
17,519,7
10,3
16,8
6,8
23,5
-15
-10
-5
0
5
10
15
20
25
30
EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito
Comunicazioni
-0,7 -0,6
0,4
-0,6
-7,3
4,04,4
6,6
-1,2
6,6
1,2
4,0
-0,9 -1,2
0,4
-1,0
-7,5
4,14,7 5,1
4,43,4
1,5
6,5
-10
-5
0
5
10
EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito
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NapoliCentro Direzionale Isola B5 - 80143
RomaVia Isonzo 21/b - 00198