Presentazione standard di PowerPoint · 2021. 3. 30. · La Serie Elettrochimica Quanto più è...
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Università degli studi di Cagliari
CdL Ingegneria Chimica Laboratorio di Chimica
ELETTROCHIMICA
Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali
CORSO DI LABORATORIO DI CHIMICA
Lezione Esperienza 6
Dr. Luca Pilia
2 CdL Ingegneria Chimica Laboratorio di Chimica
ELETTROCHIMICA
Le reazioni spontanee redox possono essere sfruttate per trasformare
ENERGIA CHIMICA in ENERGIA ELETTRICA
utilizzando opportuni dispositivi chiamati
CELLE GALVANICHE o PILE.
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CELLE ELETTROCHIMICHE
ENERGIA CHIMICA IN
ENERGIA ELETTRICA
Sfruttano reazioni redox
SPONTANEE per produrre
corrente elettrica
ENERGIA ELETTRICA IN
ENERGIA CHIMICA
Sfruttano corrente elettrica per
far avvenire reazioni redox
NON SPONTANEE
CELLE
GALVANICHE o PILE
CELLE
ELETTROLITICHE
PERMETTONO DI CONVERTIRE
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Celle Galvaniche (Pile)
• Cella elettrochimica nella quale si utilizza una reazione
chimica spontanea per produrre una corrente elettrica.
• PILA DANIELL
ZnSO4
CuSO4
Setto
poroso
Zn
Cu
CuSO4 e ZnSO4
Zn
Cu
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Il Potenziale di cella
Il Potenziale Ecella (la forza elettromotrice, fem o voltaggio) della
cella, misura l’attitudine della reazione di cella a sospingere gli
elettroni lungo il circuito.
L’unità SI è il volt (V) definito come la differenza di potenziale
presente tra due elettrodi quando, per spostare una carica
elettrica di un coulomb (C) da un elettrodo all’altro, è necessario
compiere un lavoro di un joule (J):
1V = 1J/1C
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PILA DANIELL Le pile sono costituite da due semicelle, costituite da un elettrodo, in genere un
metallo immerso nella soluzione di un suo sale. Le semicelle sono collegate
mediante ponte salino per permettere il passaggio degli ioni, ma non il
miscelamento delle soluzioni. Gli elettrodi sono collegati mediante filo conduttore e
voltmetro.
Semicella
Reazione spontanea:
Cu2+(aq) + Zn(s) Zn2+(aq) + Cu(s)
• Il Catodo (+) è l’elettrodo a cui si realizza la riduzione
• L’ Anodo (−) è l’elettrodo a cui si realizza l’ossidazione
Zn(s) + Cu2+(aq) Cu(s) + Zn2+
(aq)
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•Reazione all’Anodo: Zn(s) Zn2+(aq) + 2e−
•Reazione al Catodo: Cu2+(aq) + 2e− Cu(s)
Il potenziale di una pila (fem) è dato da: Ecella = Ecatodo - Eanodo
se Ecella > 0, la reazione è spontanea e può produrre corrente elettrica
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Potenziali standard di riduzione
Poiché si misurano differenze di potenziale, si fissa uno
zero al quale riferire i potenziali.
Si conviene che:
Il semielemento di riferimento è l’Elettrodo Normale ad
Idrogeno, al quale viene assegnato il valore Eo=0 in
condizioni standard (t = 25°C (298K), P = 1 atm; c = 1,0M).
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Potenziali standard di riduzione
Serie elettrochimica: tabella
nella quale vengono riportati i
Potenziale di Riduzione in
condizioni standard (t = 25°C
(298K), P = 1 atm; c = 1,0M)
SERIE ELETTROCHIMICA Eo(VOLT)
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La Serie Elettrochimica
Quanto più è positivo il potenziale standard di una specie, tanto
maggiore è il suo potere ossidante tanto più facilmente la specie è
disposta a acquistare elettroni.
In generale quanto più è negativo il potenziale standard di una specie,
tanto maggiore è il suo potere riducente tanto più facilmente la
specie è disposta a cedere elettroni.
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SERIE ELETTROCHIMICA Eo(V)
Potere
ossidante Potere
riducente
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Reazione spontanea: Cu2+(aq) + Zn(s) Zn2+(aq) + Cu(s)
G= −W= −q∙E =−nF∙E
nF = q
F = 1Faraday = 96500 Coulomb
1F = carica di una mole di elettroni
G= Go + RT∙lnQ
nF∙E = nF∙Eo− RT∙lnQ
Equazione di NERNST: E = Eo − (RT/nF)lnQ
POTENZIALI IN CONDIZIONI NON-STANDARD
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Esperienza 6 Elettrochimica
SCOPO: verifica sperimentalmente di alcuni principi dell’elettrochimica. L’esperienza è articolata nelle parti seguenti:
PARTE A: costruzione di una pila Daniell:
Zn(s)/Zn2+(aq)(1,0M) // Cu2+
(aq)(1,0M)/Cu(s)
PARTE A’: costruzione di una pila Zn/Cu:
Zn(s)/Zn2+(aq)(0,1M) // Cu2+
(aq)(1,0M)/Cu(s)
PARTE B: mettere in ordine alcuni elementi metallici (Ag, Zn, Pb, Cu) in base alla capacità di
ridursi.
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PROCEDIMENTO PARTI A e A’:
•Preparare una soluzione acquosa 1,0 M di CuSO4 e una 1,0 M di ZnSO4.
•Pulire le lamine di Zn e Cu con la carta vetrata.
•Collegare il ponte salino alle due siringhe (compartimenti) e riempirlo con la soluzione satura di Na2SO4.
•Fissare le due siringhe con le pinze, facendo attenzione che siano alla stessa altezza.
•Versare 20 cc della soluzione di CuSO4 in una siringa e 20 cc di quella di ZnSO4 nell’altra.
•Fissare le due lamine di Cu e Zn con i morsetti.
•Immergere per metà la lamina di Cu nella soluzione di CuSO4 e quella di Zn in quella di ZnSO4.
•Misurare il potenziale di cella.
•Preparare una soluzione acquosa 0,1 di ZnSO4.
•Ripetere le operazioni dei punti 1-8 utilizzando le soluzioni 1,0 M di CuSO4 e quella 0,1 M di
ZnSO4.
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PROCEDIMENTO PARTE B:
•Versare della soluzione di ZnSO4 in 4 becher fino a una altezza di 1,5 cm.
•Immergere (per metà lunghezza) in ciascuno dei 4 becher una delle quattro lamine dei metalli riportati nella prima riga della Tabella 1 (pulire le lamine di Zn, Pb e Cu con la carta vetrata); aspettare qualche minuto e osservare cosa è successo.
•Ripetere le operazioni ai punti 1 e 2 per le soluzioni degli altri 4 ioni riportati nella prima colonna della Tabella 1.
•Riportare i risultati in Tabella 1. Tabella 1. Combinazioni soluzioni-lamine
Zn Pb Cu Ag
Zn++
Pb++
Cu++
Ag+
H+
(facoltativo)