Presentazione slides asiago
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CONVEGNO
CITTADINANZA E COSTITUZIONE A SCUOLA: CONFRONTO E PROPOSTE
ASIAGO 20 MAGGIO 2010
ANNO SCOLASTICO 2009-2010
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WORKSHOP DIALOGO
INTERCULTURALE INCONTRO CON L’ALTRO
FASI DI LAVORO:• BRAIN STORMING • P.P.T. • DISTRIBUZIONE DI SCHEDE/DOCUMENTI• CONCLUSIONI/PROPOSTE• ACTION PAINTING INTERGRUPPO
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BRAIN STORMING
•CHI E’ L’ALTRO ?•CHI E’ IL DIVERSO/IL
DIFFERENTE?•CHI E’ LO STRANIERO?
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Così recitava un manifesto affisso sui muri di Berlino nel 1994:
“Il tuo Cristo è ebreo. La tua macchina è giapponese. La tua pizza è italiana. La tua democrazia greca. Il tuo caffè brasiliano. La tua vacanza turca. I tuoi numeri arabi. Il tuo alfabeto latino. Solo il tuo vicino è uno straniero”.
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CHE COS’ÈIL DIALOGO INTERCULTURALE?
Il dialogo interculturale indica un processo di scambio di vedute aperto e rispettoso fra persone e gruppi di origini e tradizioni etniche, culturali, religiose e
linguistiche diverse, in uno spirito di comprensione e di rispetto reciproci.”
Così lo definisce il Libro bianco del Consiglio d’Europa 2008 sul dialogo interculturale “Vivere insieme in pari
dignità”.
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IL DIALOGOElemento chiave per il futuro
dell’Europa
La gestione democratica di una diversità culturale in continua espansione in Europa – radicata nella storia del nostro continente e amplificata dalla globalizzazione – è diventata da qualche anno una priorità.Come rispondere alla diversità? Si tratta di una società in cui gli individui vivranno in comunità separate, caratterizzate, nella migliore delle ipotesi, dalla coesistenza di maggioranze e minoranze con diritti e responsabilità diversificate, vagamente collegate fra di loro da reciproca ignoranza e stereotipi?O, al contrario, pensiamo ad una società dinamica e aperta, esente da qualsiasi forma di discriminazione e da cui tutti possono trarre benefici, che favorisce l’integrazione nel pieno rispetto dei diritti fondamentali di ciascuno?
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Il «Libro bianco sul dialogo interculturale», sostiene con forza, a nome dei governi dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, che l’avvenire comune dipende dalla nostra capacità di tutelare e sviluppare i diritti umani sanciti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, quali la democrazia e il primato del diritto, e a promuovere la comprensione reciproca. L’idea è che l’approccio interculturale offre un modello di gestione della diversità culturale aperto sul futuro, proponendo una concezione basata sulla dignità umana di ogni persona.Se dobbiamo costruire una identità europea, questa identità deve basarsi su valori fondamentali condivisi, sul rispetto del nostro patrimonio comune, sulla diversità culturale e sul rispetto della dignità di tutti.
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Il dialogo interculturale ha un ruolo importante da svolgere a tal riguardo poiché ci offre, da una parte, la possibilità di prevenire le scissioni etniche, religiose, linguistiche e culturali e, dall’altra, di progredire insieme e riconoscere le nostre diverse identità in modo costruttivo e democratico, sulla base di valori universali condivisi.
È necessario adattare sotto molti aspetti la governance democratica della diversità culturale, rafforzare la cittadinanza democratica e la partecipazione, insegnare e sviluppare le competenze interculturali, creare spazi riservati al dialogo interculturale o estendere quelli già esistenti; infine, fornire al dialogo interculturale una dimensione internazionale.
Introduzione dal Libro Bianco del Consiglio d'Europa "Vivere
insieme in pari dignità", 2008
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DEFINIZIONERiferimenti normativi
Livello InternazionaleDICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Azioni istituzionali internazionali
UNESCO
DICHIA RAZIONE DEI PRINCIPI DELLA
COOPERAZIONE CULTURALE INTERNAZIONALE
04/11/1966
DICHIARAZIONE DELLE NAZIONI UNITE 1981/1992
UNESCO sul ruolo della religione (Barcellona 1994)
Riferimenti normativi(livello nazionale )COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Azioni istituzionali internazionali a carattere Regionale Legge Regionale del Veneto 16 Dic. 1999 n. 55
Azioni istituzionali a carattere localeSTATUTO DELLE PROVINCESTATUTO DEI COMUNI
SCUOLAEducazione Interculturale nel
Paradigma dei Diritti Umani
Parità della Dignità Umana
Responsabilitàpersonale e sociale
Gruppo 4 – esempio 6 di politica analizzata
Consiglio d’Europa 2005
Nomina coordinatore per il Dialogo interculturale
Dialogo interculturale e Cittadinanza nell’agenda
Politica Internazionale
Libro Bianco 2008Sul dialogo interculturale
Azioni istituzionali a carattere Europe
CARTA EUROPEA DEL DIALOGO INTERRELIGIOSO
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“VIVERE IN UNA SOCIETÀ MULTICULTURALE È UN FATTO. L’OTTICA INTERCULTURALE RAPPRESENTA LA VOLONTÀ DI SUPERAMENTO DEL CONCETTO DI ESTRANEITA’ VERSO UN RICONOSCIMENTO RECIPROCO”.
Vincenzo Pace, La transazione tra culture diverse nel sistema educativo italiano. Quaderni n° 5, Padova 2005
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Valorizzazionedelle diverse culture
Il dialogo fra culture diverse è quindi operativamente una strategia politica, una modalità virtuosa per gestire le diversità sociali, culturali o religiose.
• “Condizioni essenziali sono il rispetto della pari dignità di tutte le persone, dei diritti umani, in particolare della libertà di espressione e delle altre libertà fondamentali, del primato del diritto e dei principi democratici.”.
Le istituzioni internazionali e locali sono indicate come i principali attori in questo processo di modificazione dell’attuale situazione di incertezza.
• “Esse, ciascuna all’interno del proprio spazio di azione e nella piena collaborazione, devono operare per rimuovere gli ostacoli che impediscono il dialogo interculturale, in primo luogo la povertà, lo sfruttamento, le discriminazioni che colpiscono particolarmente i membri più svantaggiati della società.”
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Quindi il dialogo interculturale e la cooperazione internazionale sono le vie da percorrere per una buona governance globale al fine di predisporre un sistema di regole definite dalla comunità internazionale e universalmente riconosciute, attraverso un processo graduale che consenta d’individuare le procedure da parte dei diversi attori coinvolti, evitando d’improvvisare soluzioni individualistiche o temporanee. Il dialogo interculturale è parte essenziale e, nel concreto, si caratterizza soprattutto come strumento di pace. Infatti le modalità tramite cui si realizza il “Dialogo Politico ” non sono solo i Trattati internazionali dell’UE e dei suoi Stati membri con paesi Terzi; ma anche tutte le “voci” che i diversi attori (cittadini, Istituzioni ai vari livelli di governance, organizzazioni non governative) promuovono a livello micro-sociale per prevenire o gestire l’attuale sistema di relazioni sempre più conflittuali.
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Il dialogo interculturale è infatti qualcosa di più dello scambiarsi informazioni sulle rispettive culture. Questo è un momento indispensabile, propedeutico, ma non sufficiente. L’ottica dell’interculturalità è quella dell’interazione e della convergenza in vista di risultati per così dire “olistici”: dialogare non soltanto per conoscersi, ma anche per condividere, per fare insieme.
L’obiettivo strategico è quello dell’inclusione di tutti nella comunità politica per l’esercizio degli stessi diritti e doveri di cittadinanza: l’inclusione non è dunque un dato statico, ha a che fare con “ruolo” oltre che con “status”, è un processo attivo, di partecipazione a progetti comuni, di condivisione di responsabilità nella realizzazione dei progetti.Antonio Papisca, Dialogo interculturale: funzione di global (good) governance,in “Pace, diritti umani” n.2/2004, Marsilio, Padova
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CHI E’ L’ALTRO?
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Le politiche di alcuni stati
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E L’ITALIA?
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Problemi…………………
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Il gruppo di lavoroDAL BELLO IVO - ISIS PAROLINI BASSANO
FANTIN SAMUELE - ISIS PAROLINI BASSANO PAROLIN BEATRICE - ISIS PAROLINI BASSANO BUSATTO MARCO - ISIS PAROLINI BASSANO BONATO GIOIA - ISIS PAROLINI BASSANO OGUNLEYE DARIO DEJI - IISS BROCCHI BASSANO
CAREGNATO VALENTINA - IISS BROCCHI BASSANO
LUNARDON SILVIA - IISS BROCCHI BASSANO
MACCARONE MARIA CHIARA - IISS BROCCHI BASSANO
CUSINATO CHIARA - IISS BROCCHI BASSANO
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BOSCATO MATTEO - IPSIA SCOTTON BREGANZE
COSMA ETTORE - IPSIA SCOTTON BREGANZE
BERTO ALESSANDRA – IPSIA SCOTTON BREGANZE
BERTO VERONICA - IPSIA SCOTTON BREGANZE
GIGANTE MANUEL - IPSIA SCOTTON BREGANZE
VEHAPI PAJTESA – IISS ASIAGO - IPSIA
VEHAPI LIRIDONE – IISS ASIAGO - IPSIA
VEHAPI VLORE – IISS ASIAGO - IPSIA
SPILLER STEFANIA – IISS ASIAGO - IPSIA
FABRIS RAFFAELLA – IISS ASIAGO - IPSIA
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KARALLIU STEFANIA – IISS CANOVA VICENZA –L.
ARTISTICO FIORIO VALENTINA – IISS CANOVA VICENZA –L.
ARTISTICO DAL LAGO ROCCO – IISS CANOVA VICENZA –L ARTISTICO CANAGLIA ELISA – ITAS BOSCARDIN VICENZA Ind. ART.
LAZZARI ERICA – ITAS BOSCARDIN VICENZA Ind. ART. ZANINI STEFANO – ITAS BOSCARDIN VICENZA Ind. BIO COVALLERO SIMONE – ITAS BOSCARDIN VICENZA Ind.
BIO
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ASIAGO 20 maggio 2010
TUTOR
CARLA MARIA CECCHINIITAS BOSCARDIN VICENZA