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La didattica del Master vuole rafforzare il carattere transdiciplinare della forma-zione di architetti e archeologi, mettendo in luce le correlazioni, nel rispetto del-le identità professionali e delle autonomie di campo.Sul piano teorico e proget-tuale saranno affrontate le tematiche riguardanti la valorizzazione dei luoghi e dei manufatti attraverso il restauro e la conservazione, l’inserimento del nuovo nell’esistente e le problematiche di integrazione e completamento che ne de-rivano. Inoltre, sulla base della normativa nazionale europea e internazionale, il Master pone l’accento sui temi riguardanti la valorizzazione di ambiti urbani e territoriali, dove la componente storica nel contesto urbano e paesaggistico, costituisce l’aspetto qualitativo del progetto. Da un punto di vista tecnico il Master fornisce le conoscenze di base necessarie alla comprensione dei luoghi e dei manufatti, alla cultura del progetto in ambito storico e alla preparazione tecnica sui principali sistemi di gestione dati (GIS e SIT), sui programmi di grafica e di cartografia digitale e di modellazione tridimensionale, con partico-lare attenzione alle ricostruzioni “virtuali” quali possibili ipotesi interpretative per interventi reversibili sui manufatti della storia. I partecipanti acquisiranno quindi competenze specifiche nell’ambito dei beni archeologici e della cultura architettonica contemporanea, quale veicolo necessario per la valorizzazione dei reperti, con particolare attenzione a:

- comprensione del progetto di interpretazione dell’archeologia e del contesto a più ampia scala- progettazione innovativa alle diverse scale d’intervento per la valorizzazione e fruizione dei beni archeologici- metodologie proprie dell’archeologia preventiva in funzione della redazione di carte del rischio archeologico secondo quanto previsto dall’attuale normativa- gestione di un cantiere di scavo- sistemazioni in corso d’opera e finale degli scavi e delle indagini sul terreno- programmi di disegno e di cartografia digitale- programmi di modellazione tridimensionale

Presentazione

Il percorso formativo del master è organizzato attraverso 10 moduli didattici tematici raggruppati in tre principali indirizzi:

a. Lineamenti teorici e indirizzi cuLturaLi

1.a Il rapporto archeologia - architettura nella trasformazione urbana

2.a Il rapporto archeologia - territorio come campo d’interpretazione paesaggistica

3.a Archeologia e progetto: significati e senso delle sistemazioni dei ritrovamenti

B. metodoLogie e tecniche di anaLisi

1.b Il cantiere archeologico e i metodi dell’archeologia sul campo

2.b Archeologia preventiva e analisi dei contesti

3.b Strumenti di rilievo, cartografia digitale e modellazione

c. indirizzi ProgettuaLi

1.c Il progetto come scelta e narrazione

2.c Workshop e Seminario di studi

3.c Architettura, reperti e siti archeologici

4.c Archeologia e spazi aperti

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MODULI DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE

a. Lineamenti teorici e indirizzi cuLturaLi 1.a iL raPPorto archeoLogia - architettura neLLa trasformazione urBana (cfu 4) Finalità del modulo: delineare il ruolo costitutivo dell’archeologia nei progetti e nelle trasformazioni per le città attraverso le diverse posizioni culturali, con particolare riferimento all’epoca moderna e contemporanea.Temi: città antica/città contemporanea storie di un rapporto costitutivo per la città occidentale; città e archeologia: le grandi capitali europe: Roma, Atene, Istanbul; il caso di Roma dall’Unità d’Italia a oggi con particolare riferimento alla vicenda dei Fori; l’archeologia urbana e la stagione stratigrafica: dei progetti di valorizzazione di scavi e ritrovamenti; politiche culturali contempora-nee riferite all’archeologia urbana (il caso di Mèrida, Beirut, ecc.).Strumenti e metodi: introduzione al rapporto architettura e archeologia: linguaggi e modelli; fon-dazione dell’archeologia e nascita del rapporto tra conservazione e trasformazione.

2.a iL raPPorto archeoLogia - territorio come camPo d’interPretazione Paesaggistica (cfu 4) Finalità: tracciare il ruolo costitutivo dell’archeologia nella costruzione del paesaggio moderno e contemporaneo in rapporto a estetiche, immaginari e teorie d’intervento sullo spazio aperto.Temi: archeologia e paesaggio come discipline moderne: tratti di un’evoluzione comune tra conser-vazione e perdita; evoluzione del rapporto tra scavi, siti, ritrovamenti e sistemazioni di paesaggio; dallo spazio definito del parco archeologico ai territori aperti delle permanenze archeologiche; archeologia dei paesaggi; rapporti tra valorizzazione archeologica, biodiversità e comunità locali; rapporti tra tecniche di conoscenza archeologica e mutamenti in materia di sistemazioni urbane e paesaggistiche; reintegrazioni e riletture verdi dell’archeologia urbana; il ruolo dell’agricoltura; la valorizzazione dell’archeologia invisibile.Strumenti e metodi: la grafica digitale e l’uso di autocad. I sistemi di elaborazione dei dati: il GIS.

3.a archeoLogia e Progetto: significati e senso deLLe sistemazioni dei ritrovamenti (cfu 4) Finalità: mettere in evidenza i principali significati storici in ordine alla sistemazione dei ritrovamen-ti, in rapporto al cambiamento di finalità culturali, scientifiche e sociali.Temi: evoluzione del rapporto tra disciplina archeologica e progetti di significazione dell’antico; modi di interpretare l’antico nelle diverse epoche: conflitti tra valori storici e valori artistici, conflitti tra uso e conservazione; evoluzione del rapporto tra significati scientifici, tutela e valorizzazione dei ritrovamenti; l’interpretazione delle tracce dell’antico in alcuni casi studio, le mura delle città tra pratiche conservative e reinterpretazioni contemporanee.Strumenti e metodi: elaborazione progettuale individuale: analisi dei contesti.

B. metodoLogie e tecniche di anaLisi

1.B iL cantiere archeoLogico e i metodi deLL’archeoLogia suL camPo (cfu 4) Finalità: delineare i concetti chiave dello scavo archeologico Temi: storia e metodologia; la ricognizione archeologica: concetti, principi, metodi; i metodi di da-tazione e classificazione: le grandi classi ceramiche; ricostruzioni di stratigrafie; gli scavi progettati; geofisica e archeologia; cantierizzazione e servizi sicurezza e tutela sul cantiere. Strumenti e metodi: rilievo e documentazione, illustrazione di alcuni metodi geofisici (geoelettrica, georadar) utilizzati sul campo e loro caratterizzazione commisurata al potenziale dei siti e alla do-manda archeologica.

2.B archeoLogia Preventiva e anaLisi dei contesti di scavo (cfu 4) Finalità: delineare i concetti chiave per la conoscenza del contesto di scavoTemi: introduzione ad ArcGIS per l’archeologia; l’archeologia preventiva; le metodologie di analisi, l’approccio sistemico e la multidisciplinarità; il remote sensing nelle indagini territoriali; lettura e interpretazione del paesaggio: caratteri di funzionamento e dinamiche evolutive ; leggibilità dei paesaggi storico-archeologici: sistemi di permanenze; tipi di paesaggi antichi e relazioni con i pae-saggi contemporanei; la normativa e le aree di scavo.Strumenti e metodi: la gestione dati e il GIS.

3.B strumenti di riLievo, cartografia digitaLe e modeLLazione (cfu 4) Finalità: delineare i concetti chiave del rilievo archeologico contemporaneoTemi: fondamenti teorici del rilevamento e del rilievo; il rilievo archeologico come strumento in-terpretativo; il rilievo archeologico e l’approccio stratigrafico; illustrazione di applicazioni; aspetti operativi: strumenti e procedure; strumentazioni e loro utilizzo; la fase di restituzione dei dati; applicazione di tecnologie digitali al rilievo: disegno, modellazione, elaborazione di immagini; car-tografia e strumenti di riferimento topografico; strumenti digitali nella cartografia; metodologie di indagine non invasiva: georadar, magnetometria, resistività elettrica.Strumenti e metodi: elaborazione progettuale individuale; individuazione delle tematiche del progetto.

cfu 12

Responsabili:A. Capuano

E. Lippolis

Responsabili:L. Caravaggi

L. Migliorati

Responsabili:A. Capuano

C. Cecamore

cfu 12

Responsabili:C. Panella

C. Bianchini

Responsabili:P. Carafa

C. Imbroglini

Responsabili:C. Bianchi

A. Ten

c. indirizzi ProgettuaLi

1.c iL Progetto come sceLta e narrazione (cfu 4) Finalità: chiarire il processo di costruzione delle scelte progettuali in relazione alle esigenze di tute-la, comprensione, comunicazione e valorizzazione di un sito archeologico. Temi: strategie narrative; lettura e interpretazione di testi e tracce; usi correlati alla valorizzazione e trasformazione; il ruolo del nuovo nella valorizzazione del sito; interpretare l’archeologia: inter-venti di restauro, reintegrazione, anastilosi; la dimensione virtuale nella comunicazione in archeo-logia; il ruolo dell’arte e dello spettacolo nella valorizzazione dei siti archeologici; Strumenti e metodi: la grafica digitale e l’uso di autocad.

2.c WorkshoP e seminario di studi 9-19 settemBre 2016 (cfu 5) Workshop Internazionale di progettazione di un sito archeologico a Roma, selezionato con la Sovrin-tendenza Speciale per il Colosseo, l’area archeologica Centrale e il museo Nazionale Romano del Mibac. Saranno presenti al workshop anche docenti ed esperti esterni al Master e all’attività possono partecipare anche studenti esterni al corso di studio.L’area di progetto sarà presentata attraverso una giornata di studi e una visita guidata. Seminari di approfondimento sulle tematiche attinenti l’area di progetto verranno tenuti nell’arco della settimana. Il workshop prevede una presentazione pubblica intermedia e la presentazione finale dei risultati, con premiazione dei progetti migliori. I progetti elaborati potranno essere utilizzati per l’approfondimento individuale nella tesi di master.

3.c architettura, rePerti e siti archeoLogici (cfu 4) Finalità: approfondire le molteplici modalità progettuali nelle sistemazioni archeologiche.Temi: ruolo dell’architettura contemporanea e i temi della continuità, del riuso e della contamina-zione; il progetto di architettura e l’interpretazione delle stratificazioni; il concetto di spazio muse-ale: evoluzione di una idea; lineamenti ed esempi di museografia moderna e contemporanea; la museografia a Roma; il sito archeologico come museo; esporre/comunicare il reperto archeologico.Strumenti e metodi: Elaborazione progettuale individuale: sviluppo del progetto.

4.c archeoLogia e sPazi aPerti (cfu 4) Finalità: esaminare - in chiave propositiva - il rapporto tra significati contemporanei degli spazi aperti, progetti di paesaggio contemporanei e sistemazioni archeologiche.Temi: protezione degli scavi archeologici; ruolo delle componenti ambientali e del progetto eco-logico; sistemi di spazi aperti verdi e allestimenti all’aperto: le condizioni naturali e orografiche; attrezzature tecnologiche e informatiche per il funzionamento di parchi archeologici; strutture e allestimenti temporanei per eventi; percorsi e passerelle; pavimentazioni e allestimenti verdi. Strumenti e metodi: Elaborazione progettuale individuale: sviluppo del progetto

strumenti, esercitazioni e tesi

esercitazioni di grafica digitaLe (cfu 2)

esercitazioni di riLievo strumentaLe (cfu 2)

esercitazioni di scavo stratigrafico (cfu 2)

stage Presso enti o aziende deL settore (cfu 4)

seminario mercato deL Lavoro (cfu 1)

tesi ProgettuaLe e Prova finaLe (cfu 8)

totaLe crediti formativi

cfu 17

Responsabili:A. Grimaldi

C. Cecamore

Responsabili:A. Capuano

C. Cecamore

A. Grimaldi

A. Giovannelli

Responsabili:A. Grimaldi

C. Cecamore

Responsabili:A. Giovannelli

D. Palombi

CFU 19

CFU 60

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Finalità: delineare il ruolo costitutivo dell’archeologia nelle visioni e nei progetti di tra-sformazione della città moderna e contemporanea.

Temi delle lezioni: città antica/città contemporanea storie di un rapporto costitutivo per la città occidentale; città e archeologia: le grandi capitali europe: Roma, Atene, Istanbul; il caso di Roma dall’Unità d’Italia a oggi con particolare riferimento alla vicenda dei Fori; l’archeologia urbana e la stagione stratigrafica: dei progetti di valorizzazione di scavi e ritrovamenti; politiche culturali contemporanee riferite all’archeologia urbana (il caso di

Mèrida, Beirut, ecc.).

Strumenti e metodi: introduzione al rapporto architettura e archeologia: linguaggi e mo-

delli; fondazione dell’archeologia e nascita del rapporto tra conservazione e trasformazione.

22-26 feBBraio 2016

giorno

LUN 22

mar 23

MER 24

GIO 25

VEN 26

Lezioni

9.00 - 11.00

Capuano-LippoLis/introduzione aL master e aL moduLo didattiCo

VisCogLiosi/i Fori imperiaLi aLLa LuCe dei nuoVi sCaVi: Considerazioni di arChitettura e di urbanistiCa antiCa

paLombi/ L’arCheoLogia in roma CapitaLe

morgia/trasFormazione urbana e arCheoLogia: aLCuni Casi studio

LippoLis/arCheoLogia e sistemazione urbana: iL Caso di atene

Lezioni

11.15 - 13-15

manaCorda/L’arCheoLogia urbana e La Crypta baLbi

seCChi/roma e Via dei Fori imperiaLi

muratore/daLL’unità d’itaLia aL FasCismo

Capuano/La Città Contemporanea tra retrospettiVe e prospettiVe

miano/arCheoLogia e sistemazione urbana: iL Caso di pozzuoLi

strumenti e metodi

14.15 - 18.15

ConsoLi/arChitettura: iL Linguaggio CLassiCo

paVoLini/roma e Via dei Fori imperiaLi

bianChini m./arCheoLogia: Linguaggi e modeLLi

LippoLis/arCheoLogia: Linguaggi e modeLLi

Capuano/arChitettura: iL Linguaggio moderno e Contemporaneo e Le metodo-Logie deL progetto

iL raPPorto archeoLogia-architettura neLLa trasformazione urBana

Responsabili: A. Capuano, E. Lippolis

introduzione aL master e aL moduLo didattico

AlessAndrA CApuAno

enzo lippolis

i fori imPeriaLi aLLa Luce dei nuovi scavi: considerazioni di architettura e di urBanistica antica

AlessAndro VisCogliosi L’unica attività propedeutica in vista di un progetto di restau-ro che debba tener conto delle infinite valenze di un’area così complessa, è lo studio, che da archeologico si è fatto ormai architettonico ed urbanistico. Si cercherà quindi di illustrare le acquisizioni e le ipotesi ancora in discussione, nel tentativo di restituire a questi edifici, forma, struttura e significato. I punti base della trattazione saranno: il Foro di Cesare, il foro di Augu-sto, il teplum Pacis, il foro Transitorio, il foro di Traiano.

L’archeoLogia in roma caPitaLe

domeniCo pAlombi

L’annessione di Roma al Regno d’Italia e la sua proclamazione a capitale, indussero un duplice processo di trasformazione materia-le e simbolica della città papale. Da una parte l’ammodernamento delle infrastrutture, dei servizi e del patrimonio immobiliare accom-pagnava la creazione dei nuovi palazzi del potere con conseguenze vastissime sul tessuto pluristratificato della città storica. Dall’altra, la ineludibile creazione di luoghi, monumenti e simboli del nuovo re-gime imponeva una reinterpretazione del rapporto con l’antico nel quale il patrimonio archeologico, storicamente “laico”, veniva chia-mato a svolgere una funzione ideologica di primaria importanza.

trasformazione urBana e archeoLogia: aLcuni casi studio

FederiCA morgiA La lezione si sviluppa a partire da una selezione di casi studio in cui la tutela del bene storico-monumentale e il progetto di archi-tettura vengono realizzati in sinergia, instaurando un rapporto di continuità con la storia del sito e allacciando nuove relazioni tra le aree archeologiche e i propri contesti. Pertanto i casi selezionati focalizzano situazioni in cui archeologia e progetto urbano concor-rono alla valorizzazione della preesistenza nel contesto in cui essa è presente, considerando città e paesaggio nel loro complesso senza privilegiare un periodo storico o un singolo monumento

archeoLogia e sistemazione urBana: iL caso di atene

enzo lippolis

La scelta di Atene come capitale del nuovo stato greco indipendente, la sua crescita metropolitana e la tutela dei suoi spazi archeologici sono aspetti di uno stesso processo storico. La valorizzazione delle testimo-nianze monumentali e la ricerca delle tracce di un passato idealizzato sono divenuti, quindi, motivazioni fondanti, perseguite con prospettive e risultati diversi negli ultimi due secoli. L’intervento presenta e discute le diverse tappe di questa riappropriazione: dal significato assunto nel-la cultura europea dalla tradizione classica ateniese fino alle proposte e agli interventi dei primi decenni dell’Ottocento, per passare alle situa-zioni più pragmatiche della seconda metà del secolo sino alla nuova concezione dello spazio archeologico urbano.

L’archeoLogia urBana e La cryPta BaLBi

dAniele mAnACordA

L’isolato della Crypta Balbi fu sede negli scorsi anni Ottanta del pri-mo grande scavo di archeologia urbana nel cuore di Roma. Oggi quel sito, quindici anni dopo l’inaugurazione del Museo, occupa un posto di primo piano nel contesto museale di Roma, ma non nel turismo culturale della Capitale. “Ripensare il Museo della Crypta Balbi” è il nome del gruppo di lavoro recentemente istituito dalla nuova direzione del Museo: segno che l’istituzione da ripensare è viva e vitale e non pensa di vivacchiare di inerzia, come troppo spesso accade, non solo nei musei.

roma e via dei fori imPeriaLi

roberto seCChi

1985: i numeri 138 e 139 della rivista <<Parametro>> sono dedicati a Roma. Nell’ambito dell’attività dell’Assessorato al Centro Stori co del Comune di Roma, Raffaele Panella dirige la pubblicazione di una serie di quaderni di ricerca dal titolo <<Roma Centro>>. 1989: Raffaele Panella pubblica Roma Citta e Foro. Questioni di progettazione del centro archeologico monumentale della capitale. Roberto Secchi ha partecipato a queste esperienze. A distanza di trent’anni cosa resta delle prese di posizione e delle sperimentazioni progettuali sull’area ar-cheologica centrale della città? Rievocando quella stagione del dibattito si porranno gli interrogativi che sembrano essere ancora vivi.

daLL’unità d’itaLia aL fascismo

giorgio murAtore

Si prenderanno in esame le grandi sistemazioni delle aree arche-ologiche a partire dal Piano della Commissione Regia, che pren-dendo lo spunto dalla sistemazione dell’area archeologica centrale si evolveva dalle vicinanze del Colosseo, dell’Esquilino, del Colle Oppio, del Palatino e del Campidoglio fino alle Terme di Caracal-la e poi nella direttrice dell’Appia verso la Campagna Romana. Si prenderà poi in considerazione la complessa vicenda delle Terme di Diocleziano e della nuova piazza che si costituirà come vera e propria porta di accesso alla capitale per innestarsi sull’asse di via Nazionale indirizzato verso il nuovo polo simbolico del Vittoriano.

La città contemPoranea tra retrosPettive e ProsPettive

AlessAndrA CApuAno

Il territorio italiano custodisce numerosissime tracce della propria to-pografia antica e gli studi della struttura e della storia delle città sono un primario esito della cultura architettonica italiana. Eppure, l’isolamento delle aree archeologiche causa una separazione fisica e una sconnes-sione concettuale nella continuità della storia e della città. E possibile invece studiare e progettare lo spazio urbano in continuità – concet-tuale e figurativa – con lo spazio archeologico, promuovere l’integra-zione delle antichità con le esigenze della città contemporanea, inno-vando sistemi e spazi urbani, sottraendo l’archeologia a un esclusivo uso turistico o specialistico, per incoraggiarne il potenziale godimento quotidiano, adatto a promuovere una tutela attiva dei paesaggi.

archeoLogia e sistemazione urBana: iL caso di PozzuoLi

pAsquAle miAno

La lezione è incentrata sulla problematica connessa ai molteplici e di-versificati temi di ricerca e di progetto, individuati nella città di Pozzuoli, dalle terme agli anfiteatri, dai tracciati alla necropoli.Attraverso questi approfondimenti è possibile ragionare su alcune questioni ricorrenti relative al rapporto archeologia-architettura:- i livelli stratigrafici;- le connessioni topografiche;- il ruolo “complicato” delle coperture dei ruderi.

architettura: iL Linguaggio cLassico

giAn pAolo Consoli

L’ordine architettonico è stato elemento fondante del linguaggio dell’architettura dell’Occidente con qualche interruzione per oltre duemila anni. La lezione vuole illustrarne le origini, le caratteristi-che, le trasformazioni, le definizioni ed i diversi usi nel corso dei secoli, interrogandosi sui motivi di questa longevità e su come nei diversi periodi ed in maniere differenti sia stato usato ed inter-pretato.

roma e via dei fori imPeriaLi

CArlo pAVolini

Il “lancio” del progetto Fori negli anni ’70-’80 ha dato luogo a un ser-rato dibattito politico e culturale mentre i programmi di scavo erano stati di fatto bloccati. Le ricerche degli ultimi vent’anni - al contrario - si sono svolte proficuamente “sul campo”, ma in un sostanziale silenzio dei mass media, delle Giunte comunali e degli stessi tecnici. A parte poche eccezioni è mancata un’iniziativa progettuale che fosse in grado di mettere nuovamente in comunicazione gli spazi archeologici cosi recuperati e la città attuale. Nella lezione si illustrerà brevemente la storia della zona, tentando di spiegare le motivazioni del paradosso di cui sopra.

archeoLogia: Linguaggi e modeLLi

mArCo biAnChini

La lezione verterà su materiali da costruzione e tecniche edilizie dell’antichità partendo dalle loro corrette definizioni lessicali. La di-stinzione semantica dei singoli elementi consente di individuarne le specifiche funzioni strutturali, agevolando la comprensione dei fondamenti logici del processo di costruzione. La finalità di questo percorso è favorire l’interpretazione e l’analisi dei resti archeologici che abbiamo davanti agli occhi per tentare di ricostruire la forma originaria dei manufatti.

archeoLogia: Linguaggi e modeLLi

enzo lippolis

La presentazione propone alcune informazioni di base che possano agevolare la corretta interazione tra i due diversi saperi, archeologi-co e architettonico; due tradizioni di studio e due obiettivi distinti ma indirizzati a una meta culturale comune, quella della comprensione, dell’interpretazione e della progettazione della storia sociale, in un caso attraverso i documenti materiali e l’analisi dei processi di trasfor-mazione, nell’altro attraverso la conoscenza del passato e l’invenzione del futuro, nella specifica categoria della costruzione e della gestione dello spazio. Per poter dialogare tra i due ambiti, è necessario colmare le difficoltà informative dei linguaggi e dei significati reciproci.

architettura: iL Linguaggio moderno e contemPoraneo e Le metodoLogie deL Progetto

AlessAndrA CApuAno

I temi e i linguaggi della modernità nascono nell’antitetica estranei-tà alle regole dell’architettura tradizionale. Le istanze sociali pongono all’architettura non più temi aulici e monumentali, ma il problema della casa e della fabbrica. Le nuove tecniche costruttive del cemento armato e dell’acciaio rendono possibili alcune condizioni spaziali che si concretano nella pianta libera, nella finestra in lunghezza, nel tetto pia-no. Con i nuovi linguaggi e le nuove tecniche, che riguardano anche gli strumenti che sono stati radicalmente rivoluzionati con l’avvento dell’era digitale, mutano le regole della progettazione. La lezione vuole ripercorrere le odierne tappe del processo progettuale, quella pratica ideativa che “anticipa” una futura realizzazione.

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iL cantiere archeoLogico e i metodi deLL’archeoLogia suL camPo

Responsabili: C. Panella, C. Bianchini

29 feBBraio-4 marzo 2016

introduzione aL moduLo didattico

ClementinA pAnellA

CArlo biAnChini

PrinciPi di stratigrafia archeoLogica - i Parte sAbinA zeggio

I principi che presiedono alla formazione della strati-ficazione archeologica intesa come successione inin-terrotta di azioni di apporto e sottrazione praticate dall’uomo e dalla natura in ambito urbano e rurale, e i processi di trasformazione post-deposizionale dei contesti. Da tali principi conseguono le procedure di scavo.

La documentazione deLLo scavo stratigrafico

sAbinA zeggio

Il record archeologico analizzato attraverso la docu-mentazione schedografica, grafica e fotografica redat-ta nel corso dello scavo.

modeLLi di ricostruzione deLLe sequenze stratigrafiche

Antonio FerrAndes

Tecniche utilizzate nella ricomposizione delle sequen-ze stratigrafiche (dalle azioni, al concetto di attività, alla periodizzazione) e i passaggi che presiedono all’interpretazione in chiave storica delle sequenze stesse durante e dopo la raccolta dei dati.

metodi d’intervento non distruttivi: La geofisica aPPLicata aLL’archeoLogia - i Parte

sAlVAtore piro

Illustrazione di alcuni metodi geofisici (geoelettrica, georadar) utilizzati sul campo e loro caratterizzazione commisurata al potenziale dei siti e alla domanda ar-cheologica. I sistemi di elaborazione dei dati.

metodi e strategie

ClementinA pAnellA

Breve storia delle metodologie di scavo con partico-lare riferimento a quelle che nel corso del Novecento hanno contribuito all’affermazione del metodo stra-tigrafico.

PrinciPi di stratigrafia archeoLogica - ii Parte sAbinA zeggio

L’intervento di diversi “saperi” nell’analisi della strati-ficazione archeologica. Potenzialità dei siti e affidabi-lità stratigrafica. Le campionature.

metodi di cLassificazione e datazione

Antonio FerrAndes

Il mondo dei reperti e gli strumenti che consentono di “estrarre” l’uomo dalla terra. Datazioni assolute, datazioni relative. Residualità, contestualità.

La cantieristica: sicurezza e tuteLa suL cantiere

soniA mArtone

Il cantiere archeologico e la sua organizzazione ne-gli scavi di ricerca e preventivi. Azioni messe in atto per la tutela del bene archeologico e degli operatori sul campo. Alcuni esempi dagli scavi della Metro C di Roma.

metodi d’intervento non distruttivi: La geofisica aPPLicata aLL’archeoLogia - ii Parte sAlVAtore piro

Illustrazione di alcuni metodi geofisici (geoelettrica, georadar) utilizzati sul campo e loro caratterizzazione commisurata al potenziale dei siti e alla domanda ar-cheologica. I sistemi di elaborazione dei dati.

giorno

LUN 29

mar 1

MER 2

GIO 3

VEN 4

Lezioni

9.00 - 11.00

paneLLa-bianChini/ introduzione aL moduLo didattiCo

zeggio/ prinCipi di stratigraFiCa arCheoLogiCa - i parte

zeggio/La doCumentazione deLLo sCaVo stratigraFiCo

Ferrandes/ modeLLi di riCostruzione deLLe sequenze stratigraFiChe

piro/metodi d’interVento non distruttiVi: La geoFisiCa appLiCata aLL’arCheoLogia - i parte

Lezioni

11.15 - 13-15

paneLLa/metodi e strategie

zeggio/ prinCipi di stratigraFiCa arCheoLogiCa - ii parte

Ferrandes/ metodi di CLassiFiCazione e datazione

martone/ La CantieristiCa: siCurezza e tuteLa suL Cantiere

piro/metodi d’interVento non distruttiVi: La geoFisiCa appLiCata aLL’arCheoLogia - ii parte

strumenti e metodi

14.15 - 18.15

bianChini/metodoLogie di riLieVo 1: introduzione:i Fondamenti sCientiFiCi deL riLieVo

bianChini/ nuVoLe di punti 1: natura, tipoLogia, aCquisizione

bianChini/ nuVoLe di punti 2: gestione, manipoLazione

bianChini/ nuVoLe di punti 3: eLaborazio-ne speditiVa

ippoLito/ appLiCazione di teCnoLogie di rappre-sentazione digitaLe aL riLieVo

Finalità: delineare i concetti chiave dello scavo archeologico.

Temi delle lezioni: storia e metodologia; la ricognizione archeologica: concetti, principi, metodi; i metodi di datazione e classificazione: le grandi classi ceramiche; ricostruzioni di stratigrafie; gli scavi progettati; geofisica e archeologia; cantierizzazione e servizi sicurezza e tutela sul cantiere.

Strumenti e metodi: rilievo e documentazione, illustrazione di alcuni metodi geofisici (geoelettrica, georadar) utilizzati sul campo e loro caratterizzazione commisurata al potenziale dei siti e alla domanda archeologica.

metodoLogie di riLievo 1: introduzione: i fondamenti

scientifici deL riLievo

CArlo biAnChini

Le esercitazioni sono mirate a illustrare i fondamenti e gli strumenti che consentano di leggere, rappresentare, ana-lizzare un elemento architettonico/archeologico nei suoi vari aspetti (metrici, strutturali, formali, etc.) secondo un approccio quanto più possibile controllato scientificamente. Si affronteranno: il Rilievo come Sistema di Conoscenza e le tre fasi del processo di Rilievo: Acquisizione dei Dati, Se-lezione e Interpretazione, Rappresentazione.

nuvoLe di Punti 1: natura, tiPoLogia, acquisizione CArlo biAnChini Il Rilievo degli oggetti costruiti si caratterizza sempre per la costruzione di un modello dell’oggetto indagato basato sulla misura di un certo numero di punti. Da poche decine a molti milioni, le strategie di interpretazione e rappresenta-zione dei dati sono varie ma tutte connesse. La comunica-zione riguarderà l’illustrazione dei processi e delle modalità di manipolazione/gestione delle nuvole 3D fornendo una panoramica degli strumenti di acquisizione.

nuvoLe di Punti 2: gestione, maniPoLazione

CArlo biAnChini La lezione mira a mettere l’allievo in condizione di mani-polare e gestire in forma elementare nuvole di punti 3D acquisite con scanner o con sistemi Structure from Motion (Fotomodellazione). Questioni relative a come passare dal modello numerico 3D a modelli 2 D e 3D. Illustrazione di esperienze esemplificative ed esercitazione in classe. Sa-ranno utilizzati software di gestione punti (Cyclone, Auto-cad Recap), CAD

nuvoLe di Punti 3: eLaBorazione sPeditiva

CArlo biAnChini

L’esercitazione metterà in condizione l’allievo di produrre le convenzionali rappresentazioni 2D (piante, prospetti, sezio-ni) sotto forma di immagini raster per proiezione e sezione della nuvola 3D. Modalità di scalamento delle immagini e ri-disegno al tratto in CAD overlay. Illustrazione di esperienze esemplificative ed esercitazione in classe. Saranno utilizzati software di gestione punti (Cyclone, Autocad Recap), CAD, Image processing (Photoshop).

aPPLicazione di tecnoLogie di raPPresentazione digitaLe aL riLievo

AlFonso ippolito

La lezione illustra le convenzioni e i prodotti connessi con la rappresentazione CAD di elaborati di rilievo costruiti a partire da nuvole di punti 3D. Illustrazione di esperienze esemplificative ed esercitazione in classe. Saranno utilizzati software di gestione punti (Cyclone, Autocad Recap), CAD, Image processing (Photoshop).

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iL Progetto come sceLta e narrazione

Responsabili: A. Grimaldi, C. Cecamore

4-8 aPriLe 2016

giorno

LUN 4

mar 5

MER 6

GIO 7

VEN 8

Lezioni

9.00 - 11.00

grimaLdi-CeCamore/introduzione aL moduLo didattiCogrimaLdi/iL progetto Come sCeLta e narrazione

antinuCCi/ComuniCare iL patrimonio CuLturaLe

turinetti/ pianiFiCazione urbanistiCa e ar-CheoLogia urbana: iL p.i.C. urban- proget-to tergeste e progetto Crosada-i parte

gaudiano/iL progetto di inVitaLia per i poLi museaLi di eCCeLLenza neL mezzogiorno

Lezioni

11.15 - 13-15

CeCamore/arCheoLogia “ConsoLidata”, arCheoLogia inVisibiLe, arCheoLogia “soCiaLe”. i diVersi ruoLi deLL’arChe-oLogia neLLo sViLuppo deL territorio.

gioia/museoLogia e museograFia nei siti arCheoLogiCi

morseLLi/ pianiFiCazione urbanistiCa e arCheoLogia urbana: iL p.i.C. urban- pro-getto tergeste e progetto Crosada-ii parte

a. paLombini/VirtuaLità e interattiVità neLLa ComuniCazione museaLe

hinna/patrimonio CuLturaLe e eConomia. storia di un probLema

strumenti e metodi

14.15 - 18.15

di steFano/graFiCa digitaLe (Cad)

di steFano/graFiCa digitaLe (Cad)

di steFano/graFiCa digitaLe (Cad)

di steFano/graFiCa digitaLe (Cad)

di steFano/graFiCa digitaLe (Cad)

Finalità: chiarire il processo di costruzione delle scelte progettuali in relazione alle esi-genze di tutela, comprensione, comunicazione e valorizzazione di un sito archeologico.

Temi delle lezioni: strategie narrative; lettura e interpretazione di testi e tracce; usi correlati alla valorizzazione e trasformazione; il ruolo del nuovo nella valorizzazione del sito; interpretare l’archeologia: interventi di restauro, reintegrazione, anastilosi; la dimensione virtuale nella comunicazione in archeologia; il ruolo dell’arte e dello spetta-colo nella valorizzazione dei siti archeologici.

Strumenti e metodi: la grafica digitale e l’uso di autocad.

introduzione aL moduLo didattico iL Progetto come sceLta e narrazione

AndreA grimAldi

Per valorizzare un bene culturale occorre, per prima cosa, che questo sia percepito da una collettività come elemento di pregio. Ma perché ciò avvenga si devono mettere in atto strategie co-municative che ne rendano evidenti i caratteri e le qualità. Quali informazioni, quali conoscenze il progetto di valorizzazione deve veicolare per essere efficace? Su che nodi di senso deve essere impostato? E quali modalità dovrà utilizzare? Quali strumenta-zioni? Nel modulo si indagheranno i diversi casi studio che pre-senteranno, ciascuno a suo modo, possibili strategie operative.

comunicare iL Patrimonio cuLturaLe

FrAnCesCo AntinuCCi

Esporre fisicamente i pezzi in un museo non comporta ne-cessariamente un messaggio culturale. I criteri espositivi rispondono a logiche del tutto diverse dall’attuale missione richiesta ai musei: i dati di indagini sul campo dimostrano infatti il fallimento totale della missione educativa dei musei tradizionali. L’ applicazione delle teorie della comunicazio-ne alla trasmissione di cultura in ambito museale potrebbe finalmente condurre ad una esposizione per la comunica-zione. Verranno quindi analizzati alcuni casi di studio di rea-lizzazioni in questo senso.

Pianificazione urBanistica e archeoLogia urBana: iL P.i.c. urBan- Progetto tergeste e Progetto crosada - i Parte

mAriA piA turinetti

Il nucleo urbano più antico di Trieste, la Città Vecchia, ha subi-to dall’inizio del Novecento agli anni Novanta del secolo scorso un accentuato degrado ambientale, sociale ed economico: il cuore della città si è così trasformato in una zona spopolata, una profonda cesura nel tessuto urbano. Il Comune di Trieste ha realizzato un progetto speciale per il recupero di un esteso settore della Città Vecchia, il P.I.C. Urban-Progetto Tergeste, che ha previsto interventi integrati di tipo urbanistico, econo-mico, sociale e culturale, con l’indagine e la del patrimonio storico-archeologico.

iL Progetto di invitaLia Per i PoLi museaLi di ecceLLen-za neL mezzogiorno pierpAolo gAudiAno

Nella lezione verranno analizzati due importanti progetti: Il Progetto pilota strategico Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno (Mumex) promosso dal MiBACT e dal Diparti-mento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) con l’obiettivo di potenziare l’offerta museale di un gruppo se-lezionato di musei e aree archeologiche del Mezzogiorno e il Grande Progetto Pompei, per la tutela e la valorizzazione dell’area archeologica con un programma di interventi con-servativi, di prevenzione, manutenzione e restauro.

archeoLogia “consoLidata”, archeoLogia invisiBiLe, ar-cheoLogia “sociaLe”. i diversi ruoLi deLL’archeoLogia neLLo sviLuPPo deL territorio. ClAudiA CeCAmore

Uno scavo archeologico modifica inesorabilmente lo spazio in cui si verifica e di conseguenza si qualifica anche come intervento architettonico. I margini di intervento in un’area sottoposta a tutela sono minimi, quindi le strategie dell’in-tervento di scavo sono determinanti per il futuro del sito. Si tenterà di analizzare quali possono essere gli esiti degli spazi dell’archeologia e quali diverse funzioni possono rive-stire nello sviluppo del territorio.

museoLogia e museografia nei siti archeoLogici

pAtriziA gioiA

Definire un sito archeologico è ancora oggi impresa non semplice. Spesso questo termine è utilizzato dagli archeologi e non è facile, per i non specialisti, distinguere termini quali sito, area archeolo-gica o parco archeologico. Alcuni sono diventati dei veri e propri simboli, “marchi” che rappresentano l’immagine stessa del nostro paese. In realtà spesso i “siti”sono spesso relegati a essere spazi separati, talvolta conservati, ma quasi mai valorizzati. La lezione ripercorrerà la storia del valore dato ai luoghi antichi nel corso del tempo per giungere ai moderni concetti di tutela e valorizzazione.

Pianificazione urBanistica e archeoLogia urBana: iL P.i.c. urBan- Progetto tergeste e Progetto crosada - ii Parte

ChiArA morselli

Nell’ambito del P.I.C. Urban-Progetto Tergeste il Dipartimen-to di Scienze dell’Antichità dell’Università degli studi di Trieste ha elaborato uno proprio programma di interventi: il Progetto Crosada è stato strutturato per settori di attività fortemente interconnessi e articolato in scavo archeologico, formazione di archivi informatici dei beni culturali di Città Vecchia, didattica, divulgazione e comunicazione. In questa sede si intende ana-lizzare in dettaglio i contenuti e le finalità dei progetti, i criteri di metodo degli interventi, la complessità dei rapporti e l’attiva-zione sinergica tra competenze molto diverse.

virtuaLità e interattività neLLa comunicazione museaLe

Augusto pAlombini

L’avvento delle tecnologie digitali ha determinato drastici mu-tamenti di scenario nella comunicazione museale e nella stessa disciplina di studio storico delle architetture e dei paesaggi. La ricostruzione virtuale di contesti offre notevoli opportunità ma solleva problemi di metodo relativi a una corretta comunicazione scientifica. Il CNR-ITABC ha sviluppato negli anni una serie di appli-cazioni che costituiscono un utile percorso per approfondire queste tematiche sul piano teorico e realizzativo, illustrando gli aspetti di narrazione, modellazione, creazione di mondi virtuali, che oggi ci indirizzano verso una nuova idea di museo.

Patrimonio cuLturaLe e economia. storia di un ProBLema AlessAndro hinnA

Si affronterà una breve storia della relazione fra cultura ed economia nel corso del 20° secolo: un quadro di sintesi delle teorie di sviluppo economico. Il rapporto fra cultura economia e sviluppo allo stato attuale: le possibilità fare “impresa” nell’ambito della cultura e quali possono essere le strategie migliori perché i Beni Culturali svolgano la fun-zione di attrattori economici. L’ingresso dei privati; le spon-sorizzazioni e le esternalizzazioni: i pro e i contro. Gli stadi della valorizzazione, i principi della valorizzazione (il Codice dei BBCC), il concetto di “reti”.

grafica digitaLe

Vittorio di steFAno

La sessione di lavoro mira a fornire livelli di competenza adeguata sull’uso del CAD, al fine di potere approfondire le tecniche di georeferenziazione di cartografie e in generale la cartografia in CAD con Raster Design, la modellazione 3D di volumi e la modellazione 3D del terreno, nonché le potenzialità future del CAD, come la modellazione in 4D.

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introduzione aL moduLo didattico

Lucina caravaggi

inquadramento suLLe tiPoLogie di Parchi archeoLogici contemPoranei

tessA mAtteini

La lezione esplora le strategie, gli strumenti e le categorie di inter-vento adottati nella progettazione contemporanea del paesaggio dei parchi archeologici, attraverso le differenti scale di spazio e di tempo. Facendo riferimento alle tipologie di parchi organici e parchi sistemici verranno esaminate le modalità progettuali per riattivare il sistema connettivo delle relazioni storiche, ecologiche e percettive per individuare una struttura vegetale compatibile e per definire paesaggisticamente le zone di particolare sensibilità, come le fasce di margine e le ”soglie” di accesso.

Le aree archeoLogiche neLLa ProsPettiva di integrazione tra caPitaLe naturaLe e cuLturaLe Per La Progettazione deLLe infrastrutture verdi

CArlo blAsi

I contenuti presenti all’interno della Carta di Roma fanno riferi-mento alla Strategia Europea per la Conservazione della Biodi-versità. Tra i vari obiettivi della strategia si segnala l’importanza della cartografia degli ecosistemi e dei loro servizi. L’obiettivo è realizzare le Green Infrastructures intese come elementi di pianificazione e progettazione in cui natura, cultura e green economy riescono nel contempo a conservare la funzionalità degli ecosistemi. In questo quadro le aree archeologiche si co-stituiscono come elementi emblematici.

esPerienze dicotomiche di soPrintendente tra toscana e aBruzzo

AndreA pessinA In ambedue le regioni è presente un patrimonio culturale di enorme valore; tuttavia l’attenzione ai Beni Culturali e al loro significato è partita in momenti diversi. Ciò ha comportato ov-viamente tempi diversi nella ricerca, nel riconoscimento delle potenzialità narrative e conseguentemente nella trasmissione del messaggio culturale e anche nell’integrazione all’interno dei circuiti turistici.

archeoLogia e Paesaggio come disciPLine moderne

luCio VAlerio bArberA

Archeologia e Paesaggio si coniugano o procedono su linee paral-lele, esplicitamente o idealmente, nella costruzione della immagine moderna del territorio e della città. Dall’estetica del paesaggio come risultato della educazione della terra alla produzione, illustrato negli affreschi del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti (Siena XIV sec.) si stacca il senso del paesaggio come rappresentazione di valori eterni riconosciuti nel mito della civiltà antica. Il gusto antiquario, prima e l’interesse per l’archeologia scientifica poi, investono la pro-gettazione a grande scala del territorio e della città .

introduzione aL moduLo didattico

Luisa migLiorati

un Progetto Per L’archeoLogia

Adele CAmpAnelli

Per il patrimonio archeologico, è ancora oggi più che mai neces-sario delineare “il destino” dei singoli siti affinché sia possibile pro-gettarne il restauro e l’eventuale fruizione. Non è immaginabile che ogni monumento antico possa avere un futuro come meta turistica poiché spesso la sua posizione topografica non è idonea ad ipotesi turistiche oppure perché il contesto ambientale in cui ora è ubicato non lascia spazio all’accoglienza alla visita indispensabile alla sua apertura al pubblico. Dall’altra parte della casistica tipologi-ca di beni archeologici ci sono i luoghi che per la loro importanza, per la fama che li caratterizza, sono mete di viaggio acclarate.

strutture archeoLogiche in contesti urBani e ruraLi: riuso e museaLizzazione neL conventus tarraconensis

Josep guitArt i durAn

Il panorama dell’archeologia nella penisola iberica è cambiato radicalmente negli ultimi trenta anni. Alcune aree archeologi-che caratterizzanti il Conventus Tarraconensis serviranno da esempio di questa evoluzione concettuale e contribuiranno ad illustrare i vari aspetti di nuove forme di gestione del patrimo-nio archeologico implicanti la multispettralità disciplinare : ri-cerca storico- archeologica, architettura, formazione, tecniche di informazione e comunicazione, ecc.

aree sismiche: interventi suLLa sicurezza deLLe strut-ture archeoLogiche Preventivi aLLa costituzione dei Parchi archeoLogicigioVAnni CAngi

Il problema della prevenzione sismica delle strutture archeologiche pone problemi molto diversi ed in genere più complessi rispetto a quelli che si incontrano nell’edilizia ordinaria.Nelle aree archeo-logiche, invece, si incontrano strutture isolate, prive degli elementi stabilizzanti presenti in origine. Con questa lezione si intende fornire delle conoscenze adeguate su aspetti strutturali, attraverso un per-corso che prevede l’analisi qualitativa di strutture murarie elemen-tari, per giungere a configurazioni più complesse, per favorire la lettura critica dei dissesti e delle modalità di intervento appropriate.

integration and management of historicaL structures in urBan and ruraL environment

ChristiAn degrigny

Historic buildings (HBs) are everywhere around us. It is so true that we often forget that they are part of our daily environment with the consequence that their historical significance might be neglected. Ethics in conservation protect HBs and their surroundings against invasive interventions. The currently running COST Action “Innova-tion in the Intelligent Management of HBs – I2MHB” aims at finding appropriate solutions for stakeholders to manage properly HBs. Its possible achievements will be used to illustrate this talk.

iL raPPorto archeoLogia - territorio come camPo di interPretazione Paesaggistica

Responsabili: L. Caravaggi, L. Migliorati

2-7 maggio 2016

Lezioni

11.15 - 13-15

migLiorati/ introduzione aL moduLo didattiCo

CampaneLLi/un progetto per L’arCheoLogia

guitart y durant/strutture arCheoLogiChe in Contesti urbani e ruraLi: riuso e museaLiz-zazione neL Conventus tarraConensis

Cangi/aree sismiChe: interVenti suLLa siCurezza deLLe strutture arCheoLogiChe preVentiVi aLLa Costituzione dei parChi arCheoLogiCi

degrigny/integration and management oF historiCaL struCtures in urban and ruraL enVironment

Visita a pompei/inContro Con botaniCo

Lezioni

9.00 - 11.00

CaraVaggi/introduzione aL moduLo didattiCo

matteini/inquadramento suLLe tipoLogie di parChi arCheoLogiCi Contemporanei

bLasi/Le aree arCheoLogiChe neLLa prospettiVa di integrazione tra CapitaLe naturaLe e CuLturaLe per La progettazione deLLe inFrastrutture Verdi

pessina/esperienze diCotomiChe di soprintendente tra tosCana e abruzzo

barbera/arCheoLogia e paesaggio Come disCipLine moderne

Visita a pompei/inContro Con botaniCo

strumenti e metodi

14.15 - 18.15

di steFano/graFiCa digitaLe (Cad)

di steFano/graFiCa digitaLe (Cad)

di steFano/graFiCa digitaLe (Cad)brusChi-d’angeLi/gis

brusChi-d’angeLi/gis

brusChi-d’angeLi/gis

Visita a pompei/inContro Con botaniCo

giorno

LUN 2

mar 3

MER 4

GIO 5

VEN 6

SAB 7

grafica digitaLe

Vittorio di steFAno

Il disegno e l’analisi spaziale: Autocad Map.

gissAbinA brusChi - ChiArA d’Angeli

Il GIS, le sue componenti, le sue funzioni. Il modello vettoriale e il modello raster. Data frame, layer, feature-class. ArcMap e ArcCatalogue. Sistemi di riferimento e trasformazioni cartografiche, la georeferenziazione. Simbologia:categorici e quantitativi. Panoramica sul Geo-database. Ogni argomento delle lezioni prevede una speri-mentazione pratica.

Finalità: tracciare il ruolo costitutivo dell’archeologia nella costruzione del paesaggio moderno e contemporaneo in rapporto a estetiche, immaginari e teorie di intervento sullo spazio aperto.

Temi delle lezioni: archeologia e paesaggio come discipline moderne: tratti di un’e-voluzione comune tra conservazione e perdita; evoluzione del rapporto tra scavi, siti, ritrovamenti e sistemazioni di paesaggio; dallo spazio definito del parco archeologico ai territori aperti delle permanenze archeologiche; archeologia dei paesaggi; rapporti tra tutela del paesaggio e tutela archeologica e relative politiche culturali; rapporti tra tecniche di conoscenza archeologica e mutamenti in materia di sistemazioni urbane e paesaggistiche; reintegrazioni e riletture verdi dell’archeologia urbana; il ruolo dell’agri-coltura e la valorizzazione dell’archeologia invisibile.

Strumenti e metodi: la grafica digitale e l’uso di autocad. I sistemi di elaborazione dei dati: il GIS.

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archeoLogia Preventiva e anaLisi dei contesti di scavo

Responsabili: P. Carafa, C. Imbroglini

13-17 giugno 2016

Lezioni

11.15 - 13-15

CaraFa-d’aessio/arCheoLogia pre-VentiVa: euristiCa e metodi

huyzendVeLd/ paLeo-ambienti: Funzio-namenti e dinamiChe

boitani/ La dimensione eCoLogiCa deL paesaggio

magarò/ proCedimenti autorizzatiVi deLLe grandi opere: L’impatto deLL’arCheoLogia

Frandi/ daLLa sCoperta aL museo

Lezioni

9.00 - 11.00

CaraFa-imbrogLini/introduzione aL moduLo didattiCo

Vanzetti/ arCheoLogia preVentiVa: assessment e eVaLuation

imbrogLini/Lettura e interpretazione dei paesaggi storiCo-arCheoLogiCi: eVoLuzioni, trasFormazioni e permanenze

serLorenzi/La normatiVa Vigente e Le pratiChe di sVinCoLo/tuteLa

paVia/ iL ruoLo deL Contesto neL proCesso di progettazione: esempi di progettazione di aree portuaLi

strumenti e metodi

14.15 - 18.15

brusChi-d’angeLi/gis

brusChi-d’angeLi/gis

brusChi-d’angeLi/gis

brusChi-d’angeLi/gis

brusChi-d’angeLi/gis

giorno

LUN 13

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MER 15

GIO 16

VEN 17

introduzione aL moduLo didattico

pAolo CArAFA

CristinA imbroglini

archeoLogia Preventiva: assessment and evaLuation AlessAndro VAnzetti

La valutazione di consistenza e rilevanza del patrimonio storico ar-cheologico in un data area e il secondo e fondamentale passo in una pratica di analisi del cosiddetto impatto archeologico. Nel corso della lezione verranno analizzate procedure e opzioni per tradurre una ricostruzione scientifica in una proposta di procedura operativa di analisi archeologica e di valorizzazione culturale.

Lettura e interPretazione dei Paesaggi storico-archeoLo-gici: evoLuzioni, trasformazioni e Permanenze

CristinA imbroglini

I paesaggi possono essere assunti come un’immagine sintetica del territorio, nella quale convergono caratteri e funzionamenti geo-mor-fologici, ecologici, storici, economici e sociali.La lettura e l’interpretazio-ne dell’evoluzione storica dei paesaggi presuppongono criteri e metodi di indagine analoghi a quelli utilizzati nell’analisi stratigrafica, secondo principi mutuati dall’archeologia e delle scienze della terra, in cui lo scavo e il rilievo procedono parallelamente alla documentazione , evi-denziando la sintassi e i caratteri di vitalità, permanenza e leggibilità, presupposto di ogni intervento di valorizzazione e tutela.

La normativa vigente e Le Pratiche di svincoLo/tuteLa

mirellA serlorenzi Nel corso della lezione verranno illustrati non solo la normativa relativa alla cosiddetta archeologia preventiva in Italia ma anche un panorama più ampio delle pratiche necessarie per autorizzare interventi sul territorio da parte pubblica o privata e per salvaguar-dare il patrimonio storico archeologico e il paesaggio.

iL ruoLo deL contesto neL Processo di Progettazione: esemPi di Progettazione di aree PortuaLi

rosArio pAViA

Il progetto di architettura e il piano urbanistico trovano nel conte-sto non solo un indispensabile sistema di riferimento, ma la base fondativa e necessaria del processo di progettazione. La lettura del contesto fornisce, infatti, sia i dati conoscitivi per l’elaborazione del piano o del progetto, sia gli elementi culturali, fisici, morfologici, identitari da cui far emergere una prima idea-progetto che orienterà le successive elaborazioni progettuali. Saper osservare, saper rico-noscere i luoghi, ma anche saper immaginare, far emergere figure e immagini progettuali. In questo senso il progetto è esso stesso un percorso interpretativo che orienta fin dall’inizio l’analisi e la lettura. Casi significativi di pianificazione e progetto di aree portuali.

archeoLogia Preventiva: euristica e metodipAolo CArAFA - mAriA teresA d’Alessio La cosiddetta archeologia preventiva necessita di una so-lida base procedurale ed euristica, poiché la consistenza quantitativa del patrimonio storico archeologico in una data area è elemento assai rilevante nella valutazione di qualsia-si progetto. Inoltre, la conoscenza delle metodologie tipiche dell’indagine archeologica sul terreno e la capacità di appli-carle in maniera accurata ma anche intelligente e veloce.

PaLeo-amBienti: funzionamenti e dinamiche

AntoniA Arnoldus-huyzendVeld

Una definizione di geoarcheologia è: ricerca archeologica, utiliz-zando concetti e metodi delle scienze della terra. L’inserimento delle scienze della terra tra quelle più tradizionalmente applicate ai fini archeologici può portare ad una più corretta ed efficace raccolta ed interpretazione dei dati, e consente inoltre di tracciare ulteriori collegamenti spazio-temporali tra i vari siti. Si tratta di affiancare all’archeologia quella parte delle scienze della terra che si riferisce ai più recenti periodi geologici e che si occupa in modo specifico della dinamica dei processi della superficie terrestre.

La dimensione ecoLogica deL Paesaggio

FrAnCesCA boitAni

“Paesaggio” è un concetto complesso a più dimensioni: la dimensio-ne ecologica rappresenta una chiave di lettura fondamentale , inelu-dibile, che si compone di diversi aspetti: elementi ; confini; struttura, funzione e dinamiche. La natura e la biodiversità sono dinamiche in un continuo divenire mentre la nostra idea di paesaggio, soprattutto di quelli più strettamente legata ad una identità culturale ben definita, rimanda a composizioni di elementi che restano intatti nel tempo. La difficoltà concettuale e la sfida operativa sono nel chiarire fino a che punto è legittimo piegare la dinamica della natura per costringerla nella fissità della nostra idea di paesaggio.

Procedimenti autorizzativi deLLe grandi oPere: L’imPatto deLL’archeoLogiagioVAnni mAgArò

Il ruolo dell’archeologia preventiva nell’approvazione e realizzazio-ne di un progetto infrastrutturale è particolarmente importante: il progetto di un’opera pubblica deve infatti rispettare molteplici istanze che lo mettano in condizione di superare il complesso iter approvativo previsto delle normative. Nella lezione verrà delineata la storia della normativa relativa alle opere pubbliche, verranno analizzate le varie tipologie di procedure richieste nell’ambito della salvaguardia dell’Ambiente e dei Beni Culturali e infine saranno illu-strati alcuni casi di interazione fra verifiche preventive dell’interesse archeologico e realizzazione di opere.

daLLa scoPerta aL museo

FrAnCesCA FrAndi La valorizzazione del bene rinvenuto è parte integrante del-la tutela. Infatti rende possibile la fruizione e la conoscenza di contesti antichi, che, come in occasione della realizzazione di opere pubbliche, vengono ricoperti o delocalizzati. Di con-seguenza, è necessario concordare con le Soprintendenze e attuare azioni di valorizzazione quali musealizzazione, pubbli-cazioni multimediali ed editoriali sia a carattere scientifico che divulgativo e attività di catalogazione, studio e restauro dei materiali rinvenuti.

gissAbinA brusChi - ChiArA d’Angeli

Il GIS, le sue componenti, le sue funzioni. Il modello vettoriale e il modello raster. Data frame, layer, feature-class. ArcMap e ArcCatalogue. Sistemi di riferimento e trasformazioni cartografiche, la georeferenziazione. Simbologia:categorici e quantitativi. Panoramica sul Geo-database. Ogni argomento delle lezioni prevede una speri-mentazione pratica.

Finalità: delineare i concetti chiave per la conoscenza del contesto di scavo.

Temi: introduzione ad ArcGIS per l’archeologia; l’archeologia preventiva; le metodo-logie di analisi, l’approccio sistemico e la multidisciplinarità; il remote sensing nelle indagini territoriali; lettura e interpretazione del paesaggio: caratteri di funzionamento e dinamiche evolutive ; leggibilità dei paesaggi storico-archeologici: sistemi di perma-nenze; tipi di paesaggi antichi e relazioni con i paesaggi contemporanei; la normativa e le aree di scavo.

Strumenti e metodi: la gestione dati e il GIS.

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archeoLogia e Progetto: significati e senso neLLe sistemazioni dei ritrovamenti

Responsabili: A. Capuano, C. Cecamore

4-8 LugLio 2016

Lezioni

11.15 - 13-15

dubbini/La Costruzione deL paesaggio arCheoLogiCo: iL parCo deLL’appia antiCa

reggiani/traCCe deLL’antiCo_segni deL nuoVo

guigLia/ CostantinopoLi neL XXi seCoLo: eVidenze topograFiChe e monumentaLi, riuso, VaLorizzazione, obLio.

Vanore/stratigraFie, Luoghi deLL’arCheoLogia, usi Contemporanei e progetto

siraVo/iL reCupero deLLe mura ayyubidi de iL Cairo e La Città murata di Lahore

Lezioni

9.00 - 11.00

Capuano-CeCamore/introduzione aL moduLo didattiCoCapuano/roma e L’appia: roVine, utopia e progetto

di Fazio/disegnare L’antiCo, proget-tare iL paesaggio

BarBanera/εiς τeν Πόlιν:da CostantinopoLi a istanbuL, meta-morFosi di una CapitaLe

pasquaLi/L’antiCo osserVato neLL’età moderna: storie di arChitetti e di arChitetture

miano/Le mura e La Città: temi e progetti per La Città Contemporanea

strumenti e metodi

14.15 - 18.15

CeCamore/spogLio, CeLebrazione, indagine, tuteLa: iL rapporto Fra perCezione deLL’antiCo, arCheoLogia e VaLorizzazione a roma

LanCiano/Visita a paLazzo VaLentini

CeLLini/iL rapporto tra arCheoLogia e progetto. due Casi studio: yenikapi a istanbuL e iL mausoLeo di augusto a roma

eLaborazione progettuaLe

eLaborazione progettuaLe

giorno

LUN 4

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introduzione aL moduLo didatticoroma e L’aPPia: rovine, utoPia e ProgettoAlessAndrA CApuAno Qual è il ruolo del Parco dell’Appia oggi a Roma, una zona arche-ologica tra le più notevoli al mondo, che è al tempo stesso un im-portante ambito naturale e paesaggistico e una centralità della città contemporanea che si è espansa fino ai Colli Albani? Lo sguardo che viene proposto è volutamente trasversale e inclusivo e tiene conto non solo del complesso palinsesto dell’Appia ma cerca di ra-gionare soprattutto sui plurimi aspetti che la interessano secondo un’idea di territorio come corpo vivente. La tesi che si sostiene è che anche la tutela è un progetto e che il progetto della città richie-de una visione, che oggi manca.

disegnare L’antico, Progettare iL Paesaggio: architetti e vedu-tisti aL iii migLio deLLa via Prenestina tra iL Xv e iL XX secoLo.ClArA di FAzio All’imponente complesso monumentale prenestino, dal 1931 di-venuto un parco pubblico, s’intreccia la memoria della c.d. villa dei Gordiani. Sin dal Rinascimento il sito ha suscitato l’interesse di ar-tisti, architetti e vedutisti attratti dal fascino dell’antico. Avvalendosi di queste preziose testimonianze iconografiche s’intende offrire una lettura della parabola evolutiva della sensibilità architettonica in rap-porto alla percezione dell’antico: dalla scientificità rinascimentale alla reinterpretazione barocca, dall’erudizione antiquaria all’estetica illu-minista, dalle rievocazioni romantiche all’accademismo neoclassico.

εiς τeν Πόλιν: da Costantinopoli a istanbul, metamorfosi di una caPitaLemArCello bArbAnerA

Paragonata a Roma, Costantinopoli è povera di vestigia antiche conservate: un acquedotto, alcune colonne onorarie, l’ippodro-mo. Con la chiesa di Haghia Sophia e i palazzi imperiali bizanti-ni, l’ippodromo costituisce l’elemento più coerente, nello splen-dido luogo della Punta del Serraglio. Lo stato di abbandono dei monumenti romani e bizantini dopo la conquista ottomana non è l’unica ragione di questo stato di cose. La conferenza tratterà delle trasformazioni che hanno trasformato Costantinopoli in Istanbul attraverso scavi, restauri e interventi urbanistici.

L’antico osservato neLL’età moderna: storie di architetti e di architetture

susAnnA pAsquAli

Il gesuita Avril e Piranesi dànno alla metà del Settecento due let-ture diverse dello stesso edificio antico: il tempio rotondo al Foro Boario, allora noto come Tempio di Vesta. Grazie anche a un grup-po di carte inedite è presentato, al confronto, il restauro condotto cinquanta anni dopo dal governo napoleonico. Tra le domande allora poste e ancora attuali: in che modo considerare una chiesa, se questa è in un tempio antico; in che modo considerare lo stato di rovina apportato dal tempo; in che modo immaginare un intero, quando questo è inglobato in un’altra costruzione.

Le mura e La città: temi e Progetti Per La città contemPoranea pAsquAle miAno

Il tema delle mura assume una duplice specificità nella città contemporanea: da un lato la resistente condizione di apparte-nenza ad una struttura territoriale e ad un ambito archeologi-co; dall’altro l’assoluto annegamento all’interno di meccanismi e pratiche urbane contemporanee. Si tatta dello strettissimo rapporto che si viene a creare tra archeologia e città, ai diversi livelli in cui quest’ultima più esplicarsi in un’immagine unitaria: ciò pone questioni progettuali in termini assolutamente nuovi. Alla luce di questa impostazione del tema, le mura saranno considerate nei diversi contesti oggetto di ricerche e di progetti.

La costruzione deL Paesaggio archeoLogico: iL Parco deLL’aPPia antica rAChele dubbini

La lezione si interroga sul significato di “paesaggio archeologico” quale prodotto sociale delle attività e dell’azione dell’uomo nei secoli. Il caso studio del Parco dell’Appia Antica verrà analizzato secondo un duplice filtro interpretativo-percettivo. Definire il pro-cesso che porta alla costruzione di un paesaggio “archeologico” sarà fondamentale per comprendere il valore culturale che con-nota i luoghi che lo compongono e quindi possedere gli strumenti analitici e operativi più adatti per intervenire su tali contesti a livello progettuale.

tracce deLL’antico/segni deL nuovo

elVirA reggiAni

Muovendo dall’assunto che il Portogallo rappresenta, nell’ambi-to della produzione architettonica contemporanea, l’erede della cultura del progetto di matrice italiana degli anni Cinquanta, la lezione si propone – attraverso l’inquadramento critico del tema fino alla reinterpretazione grafica dei casi studio selezionati – di indagare aspetti operativi e teorici mediante l’analisi degli strumenti e delle pratiche progettuali relative alle preesistenze archeologiche, in un’ottica di trasmissibilità dei metodi adottati in altri contesti europei con particolare riferimento all’Italia.

costantinoPoLi neL XXi secoLo: evidenze toPografiche e monumentaLi, riuso, vaLorizzazione, oBLio.AlessAndrA guigliA

La lezione intende delineare, attraverso gli antichi tracciati viari e le evidenze monumentali di maggiore e minore entità, la fisionomia della città bizantina nelle sue fasi successive di crescita e decrescita. Particolare attenzione sarà dedicata alla grandiosa cinta muraria di età teodosiana e alle innumerevoli cisterne a cielo aperto e sotterranee. Verranno inoltre presi in esame alcuni esempi significativi, le cui trasformazioni e il cui riuso, fino all’età ottomana, potranno rivelare i mutamenti po-litici, sociali e religiosi susseguitisi nel tempo.

stratigrafie, Luoghi deLL’archeoLogia, usi contemPoranei e Progetto

mArgheritA VAnore

La lezione propone un metodo per interpretare le relazioni tra co-struzione e luogo in rapporto a scenari antichi e attuali. Lo sviluppo del tema parte dal chiedersi come e con quali esiti possa esprimersi nel progetto di architettura contemporaneo la lettura e l’interpreta-zione delle tracce che segnano la stratificazione storica dei luoghi evidenziandone le variazioni identitarie. Uno sguardo da archeologo guida la raccolta delle informazioni, la loro restituzione in un quadro sintetico che rintraccia la forma strutturante del luogo, i suoi principi insediativi e i diversi usi correlati alla costruzione e trasformazione.

iL recuPero deLLe mura ayyuBidi de iL cairo e La città murata di Lahore

FrAnCesCo sirAVo

Il tema della presentazione si incentra sull’archeologia come elemen-to di riorganizzazione urbana nel contesto di città storiche islamiche sottoposte a trasformazioni demografiche, economiche e urbani-stiche senza precedenti. Nel caso delle mura Ayyubbidi del Cairo, il ritrovamento e restauro delle fortificazioni sud-orientali della città ha costituito l’elemento portante di un vasto progetto di recupero urbano. Nel caso della città murata di Lahore in Pakistan si tratta di una sistemazione urbana comprendente un parco anulare punteg-giato dalla porte storiche urbane e il recupero della Shahi Guzargah, il percorso reale che collega alla Cittadella imperiale di Shahi Qila.

sPogLio, ceLeBrazione, indagine, tuteLa: iL raPPorto fra Percezione deLL’antico, archeoLogia e vaLorizzazione a romaClAudiA CeCAmore

La fine delle istituzioni che avevano governato l’Urbs determina la disgregazione della struttura urbana di Roma. Da questo mo-mento in poi i monumenti della città assumono funzioni e assetti diversi a seconda del ruolo ad essi assegnato nella cultura del tempo. Una rapida panoramica di questa evoluzione, con l’analisi di alcuni esempi, può essere di stimolo per una lettura critica dei diversi atteggiamenti contemporanei sulla valorizzazione dei siti archeologici.

visita a PaLazzo vaLentini

pACo lAnCiAno

Gli scavi archeologici nel sottosuolo di Palazzo Valentini sono un’esposizione permanente, tra i resti di “Domus” patrizie di età imperiale.Il progetto di riqualificazione, ricerca e musealizzazione ha dato risultati di eccezionale rilevanza perché le scoperte hanno consentito di ricostruire un importante tassello della topografia antica, medioevale e moderna della città. L’allestimento è stato supportato da un intervento di valorizzazione curato da Piero An-gela, Paco Lanciano e Gaetano Capasso, che hanno ridato vita alle testimonianze del passato attraverso ricostruzioni virtuali, effetti grafici e filmati.

iL raPPorto tra archeoLogia e Progetto. due casi studio: yenikaPi a istanBuL e iL mausoLeo di augusto a romaFrAnCesCo Cellini

Francesco Cellini ha vinto i concorsi di progettazione per un paio di aree archeologiche tra le più importanti nelle due maggiori capitali dell’antichità: il Terminal di Yenakapi a Istanbul e la piazza Augusto Imperatore a Roma. Il progetto per il nodo di scambio di Yenikapi-Aksaray affronta in modo interrelato alcuni interessanti temi urba-ni della città contemporanea. A Roma il progetto tende in primo luogo a ripristinare il senso e l’importanza dell’area di piazza Augu-sto Imperatore come spazio pubblico. L’idea che viene perseguita è che la città si riavvicini al Mausoleo e dialoghi con esso.

eLaBorazione ProgettuaLeCApuAno-CeCAmore-gioVAnnelli-grimAldi

I docenti del corso guideranno gli studenti nell’elaborazione progettuale dell’area d’intervento. In questa fase preliminare si raccoglieranno i dati riguardanti l’area, e si affronterà l’analisi del luogo, con particolare attenzione agli elementi di criticità e alle potenzialità da valorizzare, per costruire un quadro strate-gico su cui fondare l’azione del progetto.

Finalità: mettere in evidenza i principali significati storici in ordine alla sistemazione dei ritrovamenti, in rapporto al cambiamento di finalità culturali, scientifiche e sociali.

Temi: evoluzione del rapporto tra disciplina archeologica e progetti di significazione dell’antico; modi di interpretare l’antico nelle diverse epoche: conflitti tra valori storici e valori artistici, conflitti tra uso e conservazione; evoluzione del rapporto tra significati scientifici, tutela e valorizzazione dei ritrovamenti; l’interpretazione delle tracce dell’an-tico in alcuni casi studio, le mura delle città tra pratiche conservative e reinterpretazioni contemporanee.

Strumenti e metodi: elaborazione progettuale individuale: analisi dei contesti.

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teorie/ strumenti di riLievo, cartografia digitaLe e modeLLazione

Responsabili: C. Bianchini, A. Ten

17-21 ottoBre 2016

Lezioni

11.15 - 13-15

ten/iL riLieVo per L’interpretazione deL-Le arChitetture arCheoLogiChe: prinCipi, strumenti e approCCio.

bianChini m./iL riLieVo e Le rappresen-tazioni graFiChe per Lo studio e La ri-Costruzione dei Contesti arCheoLogiCi.

bLanCo-nepi/daL riLieVo diretto aLLa graFiCa digitaLe: sistemi di aCquisizione e soLuzioni appLiCatiVe

giuLiani/riLieVo per La Lettura struttu-raLe: Casi di studio

ten/doCumentare per Vedere: Casi di studio.

Lezioni

9.00 - 11.00

bianChini-ten/introduzione aL moduLo didattiCo bianChini/metodoLogie di riLieVo 2:aspetti operatiVi, strumenti e proCedure

bianChini/metodoLogie di riLieVo 3: sistemi di aCquisizione speditiVa

ChiaVoni/Le Fasi propedeutiChe aL riLieVo 1: riLiieVo diretto

senatore/Le Fasi propedeutiChe aL riLieVo 2: aCquisizioni strumentaLi

taCChi/La doCumentazione deLLaarChitettura arCheoLogiCa

strumenti e metodi

14.15 - 18.15

teCniCi LiraLab (dsdra) riLieVo strumentaLe

teCniCi LiraLab (dsdra) riLieVo strumentaLe

teCniCi LiraLab (dsdra) riLieVo strumentaLe

teCniCi LiraLab (dsdra) riLieVo strumentaLe

teCniCi LiraLab (dsdra)riLieVo strumentaLe

giorno

LUN 17

mar 18

MER 19

GIO 20

VEN 21

introduzione aL moduLo didattico metodoLogie di riLievo 2: asPetti oPerativi, strumenti e Procedure CArlo biAnChini

Durante la lezione si affronterà la fase di acquisizione dei dati nel processo di rilievo degli oggetti costruiti: la relazio-ne tra apparato strumentale e finalità del rilievo, incertezza metrica ammissibile. Rilievo diretto e rilievo strumentale. Il rilievo topografico come esemplificazione della relazione operatore/strumento/dati. Verranno illustrati gli hardware dei sistemi, discutendo del funzionamento e del significato geometrico delle operazioni di misura.

metodoLogie di riLievo 3: sistemi di acquisizione sPeditiva

CArlo biAnChini

Verranno illustrate le potenzialità delle tecniche di acquisi-zione 3D basate su sistemi SfM come la Fotomodellazione. Incertezza vs. macchine da presa. Sistemi SfM vs scansione 3D. Illustrazione di esperienze di modellazione 3D a partire da immagini acquisite.Delucidazioni su l’hardware dei sistemi, dei software di foto-modellazione e dei principali parametri.

Le fasi ProPedeutiche aL riLievo 1: riLievo diretto

emAnuelA ChiAVoni

La lezione vuole aiutare l’allievo ad avvicinarsi correttamen-te le fasi preliminari di qualunque rilievo: dalla redazione degli eidotipi, alla predisposizione del progetto di rilievo e quindi della sua verifica prima dell’inizio della fase di acqui-sizione dei dati. Importante è il ruolo del disegno a mano libera finalizzato alla costituzione della prima base dati per la redazione del progetto di rilievo.

Le fasi ProPedeutiche aL riLievo 2: acquisizioni strumentaLi luCA J. senAtore

La lezione illustra le potenzialità delle tecniche di ac-quisizione 3D basate su sistemi SfM come la Fotomo-dellazione attraverso l’applicazione pratica ad un caso di studio concreto. Elaborazione in aula di un modello 3D nel corso di un’esercitazione a partire da immagini di un oggetto reale. La parte operativa sarà eseguita con Agisoft Photoscan.

La documentazione deLL’architettura archeoLogica

gAiA lisA tACChi

La lezione mira a Illustrare attraverso il racconto det-tagliato di un’esperienza concreta (Casa dei Cavalieri di Rodi) le potenzialità del rilievo integrato nello stu-dio dell’Architettura Archeologica. Spiegare il concetto di Rilievo integrato come applicazione congiunta e oli-stica di più sistemi di acquisizione.

iL riLievo Per L’interPretazione deLLe architetture archeoLogiche: PrinciPi, strumenti e aPProccio. AlessAndrA ten

Il rilievo svolge un ruolo fondamentale in tutte le attività che caratterizzano la documentazione in campo archeologico e di-venta strumento di studio imprescindibile nelle discipline che si occupano di architettura antica. In questo caso il corredo grafico, oltre al generico valore di documentazione, può assu-mere un ruolo importantissimo per l’analisi e la comprensione delle architetture e dei contesti. Il modulo affronterà il tema del rilievo come strumento primario di studio dei resti antichi.

iL riLievo e Le raPPresentazioni grafiche Per Lo studio e La ricostruzione dei contesti archeoLogici

mArCo biAnChini

Il modulo tratterà delle metodologie del rilievo diretto e in-diretto che possono essere utilizzate per la documentazio-ne di differenti contesti archeologici. Si parlerà inoltre delle caratteristiche fondamentali che si richiedono a tutte le rappresentazioni grafiche, sia bidimensionali che tridimen-sionali, allo scopo di rendere pienamente comprensibile il contesto rilevato. Il rilievo è uno strumento indispensabile per lo studio e la ricostruzione di siti e manufatti archeo-logici. Nel corso saranno presentati diversi casi di studio.

daL riLievo diretto aLLa grafica digitaLe: sistemi di acquisizione e soLuzioni aPPLicative

AlessAndro blAnCo - dAniele nepi

Rilievo e analisi dei monumenti: dalla pratica tradizionale all’elaborazione tecnologica dei dati. Approcci metodologici e integrazione dei diversi sistemi per la documentazione architettonica e la contestualizzazione topografica. Casi di studio: dal sepolcro dei Gordiani all’anfiteatro Castrense, dal parco di Gianola al sepolcro di S. Urbano alla Caffarella.

riLievo Per La Lettura strutturaLe: casi di studio

CAiroli FulVio giuliAni

Le attività di rilievo finalizzate ai processi conoscitivi dei contesti archeologici: il caso del Foro Romano, problemi interpretativi e oscillazioni cronologiche dei complessi mo-numentali. Documentazione grafica e ricostruzione: dal dato archeo-logico alla ricostruzione tridimensionale dei grandi monu-menti, il caso del Pantheon.

documentare Per vedere: casi di studio

AlessAndrA ten

L’analisi tecnica dei resti archeologici attraverso il rilievo. L’ausilio delle attività di documentazione grafica diretta alla conoscenza di edifici complessi: casi studio dal Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, dal Ludus Magnus e dalla Villa dei Sette Bassi.

riLievo strumentaLeteCniCi lirAlAb (dsdrA) La lezione mira a mettere in condizione gli allievi di utilizza-re in modo consapevole uno strumento topografico (stazio-ne totale). Nel corso dell’esercitazione verranno illustrati: la messa in stazione dello strumento, il suo centraggio forzato su un caposaldo noto, la configurazione dei parametri stru-mentali principali, la collimazione e misura dei punti, lo sca-rico dei dati, l’elaborazione dei dati ed il loro caricamento in un software CAD.

Finalità: delineare i concetti chiave del rilievo archeologico contemporaneo

Temi: fondamenti teorici del rilevamento e del rilievo; il rilievo archeologico come stru-mento interpretativo; il rilievo archeologico e l’approccio stratigrafico; illustrazione di applicazioni; aspetti operativi: strumenti e procedure; strumentazioni e loro utilizzo; la fase di restituzione dei dati; applicazione di tecnologie digitali al rilievo: disegno, mo-dellazione, elaborazione di immagini; cartografia e strumenti di riferimento topografico; strumenti digitali nella cartografia; metodologie di indagine non invasiva: georadar, magnetometria, resistività elettrica

Strumenti e metodi: Elaborazione progettuale individuale: individuazione delle temati-che del progetto

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architettura, rePerti e siti archeoLogici

Responsabili: A. Grimaldi, C. Cecamore

14-18 novemBre 2016

Lezioni

11.15 - 13-15

CeCamore/L’arCheoLogia neL museo, L’arCheoLogia dei musei

magnani Cianetti/restauro, museo-graFia e VaLorizzazione neLLe terme di dioCLeziano

peLLegrini/La Città sotto - La Citta sopra - Casi di inContro

ungaro/ iL sistema museaLe dei merCati di traiano

n!studio/iL parCo arCheoLogiCo - FLuViaLe di sarCapos e iL museo-Centro di riCerCa arCheoLogiCo di La breChe e di La noye e aLtre strategie di interVento in aree arCheoLogiChe.

Lezioni

9.00 - 11.00

grimaLdi-CeCamore/introduzione aL moduLo didattiCogrimaLdi/arChitettura, reperti e siti arCheoLogiCi

Friggeri/restauro, museograFia e VaLorizzazione neLLe terme di dioCLeziano

buLian/memoria e innoVazione. daL re-stauro deL monumento aL reCupero deLLo spazio urbano. iL CompLesso monumentaLe deLLe terme di dioCLeziano a roma

FranCiosi/ arChitettura per L’arCheoLogia

Frassoni-torteLLi/ domus deLL’ortagLia a bresCia e auLa di Cromazio ad aquiLeia

strumenti e metodi

14.15 - 18.15

eLaborazione progettuaLe

eLaborazione progettuaLe

eLaborazione progettuaLe

eLaborazione progettuaLe

eLaborazione progettuaLe

giorno

LUN 14

mar 15

MER 16

GIO 17

VEN 18

introduzione aL moduLo didattico architettura, rePerti e siti archeoLogici AndreA grimAldi Obiettivo del modulo è presentare alcuni esempi significativi di progettazione di spazi deputati all’incontro tra materiali arche-ologici e utenti/visitatori. Attraverso questi casi studio si met-teranno in evidenza alcuni dei temi fondamentali che regolano il progetto di questi luoghi e che attengono in buona sostanza alla disciplina museografica. Il rapporto tra involucro edilizio e contenuto esposto, il concetto di sequenza e quello di scan-sione luministica degli spazi saranno alcune delle chiavi con le quali leggere le esperienze proposte.

restauro, museografia e vaLorizzazione neLLe terme di diocLeziano rosAnnA Friggeri Uno dei più vasti complessi monumentali di Roma, le Terme di Diocleziano e la Certosa di S. Maria degli Angeli, è sede sto-rica del Museo Nazionale Romano. Recenti interventi hanno recuperato alla fruizione del pubblico oltre 3.200 mq secondo un programma di valorizzazione e recupero delle Aule termali e degli ambienti della Certosa, chiusi da oltre 50 anni. Questi interventi avanzano parallelamente alla ripresentazione della collezione museale, avviata nel 2000 con l’apertura al pubblico del Museo della Comunicazione dei Romani e di Protostoria dei Popoli Latini.

memoria e innovazione. daL restauro deL monumento aL re-cuPero deLLo sPazio urBano. iL comPLesso monumentaLe deLLe terme di diocLeziano a romagiAnni buliAn

Il progetto di recupero del quartiere occidentale del complesso delle Terme di Diocleziano ha coinvolto aspetti urbanistici ed archeologici, oltre che natural-mente museografici. In particolare il recupero dell’Au-la Ottagona doveva tenere conto della complessa vita dell’edificio fino alle ultime fasi prima del restauro. Nel corso della lezione si affronteranno le molteplici sfaccettature del progetto.

architettura Per L’archeoLogia

luigi FrAnCiosini

Luigi Franciosini ha da molti anni visto confluire la sua attività di ricerca verso una direzione definibile col titolo ‘Architettura per l’Archeologia’. Questo lavoro è stato accompagnato da una co-stante sperimentazione nella didattica ed è stata in qualche modo sostenuta trasversalmente da un’ intensa attività di progettazio-ne architettonica in contesti storico-archeologici. La comunica-zione in oggetto illustra strategie e metodologie critico-operative relative ad esperienze progettuali e di costruzione applicate in contesti monumentali, luogo del confronto multidisciplinare, tra istanze di tutela e conservazione e necessità di attualizzazione.

domus deLL’ortagLia a Brescia e auLa di cromazio ad aquiLeia

grtF.tortelli FrAssoni AssoCiAti gioVAnni tortelli

La musealizzazione delle Domus dell’Ortaglia a Brescia e dell’Aula di Cromazio ad Aquileia sono tra i più significativi progetti di architet-tura per l’archeologia realizzate negli ultimi anni dallo studio Tortelli Frassoni. In entrambe i casi l’importanza dei resti archeologici, la loro ubicazione ed il rapporto con il contesto hanno condizionato in maniera decisiva le scelte progettuali, basate sulla ricerca di identità tra spazio e luogo, tra architettura e città, e caratterizzate da un linguaggio essenziale. A Brescia l’addizione architettonica al Museo di Santa Giulia esterna ed amplifica il linguaggio ed il carattere del Museo, diventandone manifesto. Ad Aquileia l’aula di Cromazio è assunta a modello di valorizzazione anche per altri siti della città.

L’archeoLogia neL museo, L’archeoLogia dei musei

ClAudiA CeCAmore

Abitualmente l’archeologo (e in generale dello specialista) all’inter-no di un museo ha il compito di selezionare i pezzi che faranno parte dell’esposizione. I criteri che informano questa scelta, così come quelli che determinano il/i percorsi, costruiscono la narra-zione del progetto museologico. Quali possono essere questi criteri e come essi condizionano e sono condizionati dal progetto mu-seografico che modella gli spazi. Cronologia, tipologia, topografia, analogia, evocazione nella comunicazione museografica. Le colle-zioni storiche: il museo di se stesso. Il museo può essere “finito”?.

restauro, museografia e vaLorizzazione neLLe terme di diocLeziano mArinA mAgnAni CiAnetti

Uno dei più vasti complessi monumentali di Roma, le Terme di Diocleziano e la Certosa di S. Maria degli Angeli, è sede sto-rica del Museo Nazionale Romano. Recenti interventi hanno recuperato alla fruizione del pubblico oltre 3.200 mq secondo un programma di valorizzazione e recupero delle Aule termali e degli ambienti della Certosa, chiusi da oltre 50 anni. Questi interventi avanzano parallelamente alla ripresentazione della collezione museale, avviata nel 2000 con l’apertura al pubblico del Museo della Comunicazione dei Romani e di Protostoria dei Popoli Latini.

La città sotto/La citta soPra - casi di incontro

ettore pellegrini

La /le lezioni tenderanno ad analizzare attività di gestione di rinvenimenti archeologici nel corso di interventi di nuova edificazione in rapporto alle quattro discipline coinvolte : architettura/storia-archeologia/ingegneria e innovazione tecnologica/economia; l’obiettivo sarà un risultato finale che sintetizzando le attività descritte in un progetto di si-stemazione, conservazione e valorizzazione che ne esalti le caratteristiche culturali, scientifiche e sociali. Partendo da un esempio concreto seguito dal relatore si passerà ad analizzare altri contesti simili in Italia ed all’estero.

iL sistema museaLe dei mercati di traiano

luCreziA ungAro

Il Museo dei Fori Imperiali nasce all’interno dei Mercati di Traiano, il quartiere che sovrasta il Foro di Traiano e che ha rivestito diver-se funzioni nel corso della sua lunga vita. Il museo si è posto fin dall’inizio l’obiettivo di raccontare i complessi monumentali che si estendono ai suoi piedi selezionando, fra i circa 40.000 fram-menti inventariati, i pezzi più significativi per la ricostruzione degli edifici antichi e dei loro partiti architettonici. L’individuazione di contesti tipologici nuovi e la definizione degli ordini architettonici hanno costituito la base conoscitiva per il progetto museale.

iL Parco archeoLogico - fLuviaLe di sarcaPos e iL museo-centro di ricerca archeoLogico di La Breche e di La noye e aLtre strategie di intervento in aree archeoLogiche.n!studio susAnnA Ferrini

La lezione illustrerà alcuni progetti elaborati da N!Studio in aree archeologiche, che rispondono a diverse metodologie di intervento sull’antico. L’accezione contemporanea di par-co archeologico è quella di una visione complessiva che miri alla protezione del paesaggio culturale che interessa nel suo complesso la storia, l’archeologia e il sistema ambientale. In quest’ottica, sempre più le operazioni di scavo tendono a in-tegrarsi in una visione complessiva che riqualifica il paesaggio senza delimitare e recintare le tracce archeologiche, ma inse-rendole in continuità con i caratteri ambientali e paesaggistici.

eLaBorazione ProgettuaLeCApuAno-CeCAmore-gioVAnnelli-grimAldi

I docenti del corso guideranno gli studenti nell’elaborazio-ne progettuale dell’area d’intervento. In questa fase inizierà l’approfondimento delle tematiche individuate nell’ambito del workshop di settembre.

Finalità:approfondire le molteplici modalità progettuali nelle sistemazioni archeologiche.

Temi: ruolo dell’architettura contemporanea e i temi della continuità, del riuso e della contaminazione; il progetto di architettura e l’interpretazione delle stratificazioni; il con-cetto di spazio museale: evoluzione di una idea; lineamenti ed esempi di museografia moderna e contemporanea; la museografia a Roma; il sito archeologico come museo; esporre/comunicare il reperto archeologico

Strumenti e metodi: Elaborazione progettuale individuale: sviluppo del progetto

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archeoLogia e sPazi aPerti

Responsabili: A. Giovannelli, D. Palombi

5-10 dicemBre 2016 Progetti ai mercati di traiano

lAbiCs L’intervento ai Mercati di Traiano si compone di due diversi progetti che perseguono l’obiettivo di garantire una totale e continua fruibi-lità dell’area archeologica ed insieme la possibilità di comprendere il monumento nella sua struttura morfologica originaria. All’interno delle tabernae alcuni importanti interventi di reintegrazione quali il rifacimento del piano pavimentale e la ri-costruzione di un portale di passaggio tra due ambienti originari. La realizzazione della nuova passerella di Campo Carleo trova la sua ragione d’essere e la sua coerenza complessiva nella volontà di qualificare un importante percorso urbano che connette via dei Fori Imperiali al Rione Monti.

sistemazione deL Parco archeoLogico di artena 2trI resti della città antica sul Piano della Civita di Artena, la pun-ta più avanzata del sistema dei Monti Lepini, sono situati in una posizione di notevole valore paesaggistico. L’elemento più evidente dei ritrovamenti è l’insieme delle opere idrauliche rea-lizzate per immagazzinare e distribuire l’acqua in tutta la città. Nel paesaggio ciascuna di queste aree appare come un “recin-to”, un elemento astratto, realizzato con un ciglio lapideo e una pavimentazione in polvere di pietra di cava bianca.

studio: coPerture degLi scavi archeoLogici di civitas cLaterna tAsCA studio

Il progetto valorizza il sito archeologico della storica città roma-na di Claterna con l’obiettivo di creare un parco integrato tra attività di scavo, socialità per la comunità locale, accessibilità al territorio e sviluppo della conoscenza tecnico-scientifica. Le tracce antiche, la struttura agricola basata sulla centuriazione e gli ambiti di scavo costituiscono la maglia strutturale del parco. Variabili invece sono la presenza e la dimensione degli ambiti di scavo, il sistema di percorsi che li connettono, le aree dedica-te ad attività didattiche e di laboratorio all’aperto. Temporanei sono gli spazi dedicati ad eventi, spettacoli, attività ricreative.

coPertura degLi scavi a san PaoLo fuori Le mura

eugenio Cipollone

Il progetto per la nuova copertura del Sepolcreto Ostiense fa parte del più vasto programma di sistemazione dell’area Basi-licale di San Paolo Fuori le Mura. Il Sepolcreto Ostiense venne alla luce nel 1919, durante gli scavi per la realizzazione del nuo-vo collettore fognario. Con un attento lavoro di ricerca storica sono stati recuperati e informatizzati i rilievi eseguiti nel corso del novecento dal Lugli, dallo Stevenson, dal Borsari e, dalla Soprintendenza Archeologica. Sovrapponendo questi rilievi a quelli utilizzati per il progetto si è ricostruita con buona appros-simazione l’ubicazione delle preesistenze archeologiche.

Protostoria e Parchi archeoLogici

FrAnCesCo di gennAro

Come si può trattare in un “parco archeologico” l’epoca proto-storica, le cui manifestazioni nella penisola italiana raramente conservano carattere di monumentalità? Le strutture e gli ap-prestamenti dell’età neolitica e dei metalli sono ricchi di poten-ziale informativo ma necessitano, per esplicare tali potenzialità ed essere compresi e apprezzati dal pubblico, di una particola-re attenzione, che travalica la puntuale ricostruzione e prevede linee di collegamento, integrazioni grafiche non convenzionali e azioni particolari. Si proporranno alcuni esempi dal territorio peninsulare, in qualche caso rimasti alla fase progettuale.

i Parchi archeoLogici in itaLia: iL Parco di centoceLLe

pAtriziA gioiA

Nella prima parte la lezione ripercorrerà brevemente la storia dei parchi archeologici in Europa ed in Italia evidenziandone le diffe-renze di concezione e gestione. Nella seconda parte della lezione si affronterà il tema concreto di un Parco “archeologico” in fieri: il Parco di Centocelle, luogo ricco di storia e di testimonianze sto-riche, che deve la sua nascita proprio all’archeologia. Ma come questa forte caratterizzazione del luogo è entrata ed entra nella progettazione? Le risposte sono da cercare nella storia archeologi-ca, urbanistica ed attuativa del Parco.

norBa: un Parco archeoLogico “di fatto”.steFAniA quiliCi gigli

L’antica città di Norba si impone nel paesaggio per la spettaco-lare posizione su un pianoro che dall’alto dei Monti Lepini domi-na la pianura pontina, fino al mare. Per la sua valorizzazione è stata data vita a un parco “di fatto”, aperto nel senso letterale del termine, concepito per una fruizione libera, articolata e dif-fusa. Questo ha comportato scelte culturali e progettuali non tradizionali, volte a contemperare la necessità di portare in luce e fare leggere monumenti e impianto urbanistico della città con le esigenze di una limitata manutenzione e sorveglianza.

iL Parco archeoLogico di siBariAlessAndro d’Alessio

Il Parco Archeologico di Sibari è il più grande della Calabria e uno fra i maggiori in Italia meridionale. Scoperto nel 1932 da U. Zanotti Bianco, il sito è stato parzialmente riportato alla luce negli anni Set-tanta del secolo scorso da P.G. Guzzo, che vi eseguì approfondite indagini e numerosi restauri/consolidamenti in corso d’opera nelle aree di cantiere convenzionalmente denominate Parco del Cavallo, Prolungamento Strada, Stombi e Casa Bianca, e poi ancora tra gli anni Novanta e il 2015 dalla Soprintendenza Archeologica della Ca-labria in collaborazione con la Scuola Archeologica Italiana di Atene .

satricum: archeoLogia, museografia, Paesaggio, agricoLtura

mAriJke gnAde

L’area archeologica di Satricum (LT) costituisce un esempio di con-vivenza “pacifica” tra archeologia e uso agricolo del territorio: tale condizione è maturata a seguito della trentennale presenza della Missione Archeologica Olandese sul sito, che ha portato alle straor-dinarie scoperte del tempio di Mater Matuta, dei quartieri circostanti e di altre aree della città antica nelle sue diverse fasi di vita, dall’età arcaica alla età medio-repubblicana. L’enorme interesse scientifico delle scoperte ed il richiamo che esse generano nel più vasto pub-blico, hanno costituito il volano per esperienze museografiche e di valorizzazione territoriale sostenute anche da una importante realtà produttiva vinicola locale

eLaBorazione ProgettuaLeCApuAno-CeCAmore-gioVAnnelli-grimAldi

I docenti del corso guideranno gli studenti nell’elaborazione progettuale dell’area d’intervento .Sviluppo del progetto.

seminario mercato deL Lavoro

Modulo di 24 ore dedicato alle evoluzioni del mercato del lavoro giovanile e internazionale, ai nuovi strumenti legislativi di politiche attive, alla creazione di impresa e all’auto impiego, agli skill di pla-cement individuale (elaborazione CV, tecniche colloquio di selezione etc...), ai percorsi di formazione continua.

Finalità: esaminare - in chiave propositiva - il rapporto tra significati contemporanei degli spazi aperti, progetti di paesaggio contemporanei e sistemazioni archeologiche.

Temi: protezione degli scavi archeologici; ruolo delle componenti ambientali e del pro-getto ecologico; sistemi di spazi aperti verdi e allestimenti all’aperto: le condizioni na-turali e orografiche; attrezzature tecnologiche e informatiche per il funzionamento di parchi archeologici; strutture e allestimenti temporanei per eventi; percorsi e passerel-le; pavimentazioni e allestimenti verdi.

Strumenti e metodi: elaborazione progettuale individuale: sviluppo del progetto.

Lezioni

11.15 - 13-15

paLombi/introduzione aL moduLo didattiCo

di gennaro/protostoria e parChi arCheoLogiCi

gioia/i parChi arCheoLogiCi in itaLia: iL parCo di CentoCeLLe

quiLiCi gigLi/ norba: un parCo arCheoLogiCo “di Fatto”.

d’aLessio a./ iL parCo arCheoLogiCo di sibari

gnade/ satriCum: arCheoLogia, museograFia, paesaggio, agriCoLtura

Lezioni

9.00 - 11.00

gioVanneLLi/introduzione aL moduLo didattiCo

LabiCs/progetti ai merCati di traiano

2tr/sistemazione deL parCo arChe-oLogiCo di artena

tasCa studio/Coperture degLi sCaVi arCheoLogiCi di CiVitas CLaterna

CipoLLone/ Copertura degLi sCaVi a san paoLo Fuori Le mura

strumenti e metodi

14.15 - 18.15

eLaborazione progettuaLe

eLaborazione progettuaLe

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seminario merCato deL LaVoro

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