Presentazione MARLEGNO 9 Novembre [modalitÀ compatibilitÀ] · /d &20%867,21( 277,0$/(...
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Pag. 1Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
CAMINI, CONDOTTI e CANNE FUMARIE
Sicurezza e qualità nell’installazione
Bolgare (BG) - 09 Novembre 2018
Manuel Pagnoncelli – Uff. Tecnico & Responsabile AN CAMINI
Pag. 2Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
AN CAMINI opera nel settore
camini/canne fumarie da oltre
30 anni, dal 1982 produce e
commercializza su tutto il
territorio nazionale.
Da sempre attenta alle
problematiche AMBIENTALI
e di SICUREZZA collabora fin
dal 1988 con CTI – CIG per la
stesura delle norme UNI.
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Camini - Condotti per Intubamento
Canne fumarie
Accessori per FUMISTERIA a Legna
Camini per GRUPPI ELETTROGENI
Ciminiere AUTOPORTANTI
Camini per applicazioni SPECIALI
Cond. di VENTILAZIONE luoghi sicuri
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AN CAMINI S.r.l.
via Vienna nr. 16
24040 Zingonia di Verdellino
BERGAMO
Sede – Magazzino Principale
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BESTIARIO delle INSTALLAZIONI
Foto e Immagini di casi reali
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Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE…..
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Esempio di scarico a tetto…………..
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Fonte “Spazzacamino Fans Club”
Esempio di scarico a tetto…………..
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Canna fumaria
L’importanza del corretto dimensionamento
e della progettazione
Pag. 38Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Per ottimizzare la combustione ed ottenere i rendimenti dichiarati dai produttori di caldaie
Per motivi di sicurezza ed efficacia delle canne fumarie
Per consentire una manutenzione sicura ed economica
Perché è importante progettare le canne fumarie?
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Per ottimizzare la combustione ed ottenere i rendimenti dichiarati dai produttori di caldaie
Per motivi di sicurezza ed efficacia delle canne fumarie
Per consentire una manutenzione sicura ed economica
Perché è importante progettare le canne fumarie?
Pag. 40Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Il raggiungimento delle performance di rendimento dei
generatori… caldaie... stufe… caminetti… dichiarati dai
costruttori, sono ottenibili SOLO se si riproducono, nei
contesti abitativi, le condizioni di funzionamento più
vicine possibili a quelle realizzate nei laboratori
durante le prove di certificazione;
è necessario pertanto garantire
il tiraggio del camino richiesto dal costruttore
dell’apparecchio (es. 12 Pa per le stufe a legna / verifica
pressione residua uscita fumi caldaia)
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 41Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Per ottimizzare i rendimenti
è necessario verificare:
Il Tiraggio
La Velocità dei fumi
La temperatura uscita fumi (rischio congelamento)
Temperatura di contatto (rischio ustioni)
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 42Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La canna fumaria è un
«SISTEMA IN PERFETTO EQUILIBRIO»
La FORZA che garantisce il funzionamento di un camino è il
TIRAGGIO
Esso si genera grazie alla differenza di densità tra l’aria in
ambiente e i fumi di combustione.
Questa tipologia di tiraggio è detta TIRAGGIO NATURALE o
DEPRESSIONE
Depressione = sicurezza passiva
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 43Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Il fumo tende naturalmente a salire verso l’alto essendo più caldo (meno denso e più leggero).
Maggiore è la differenza di temperatura tra aria esterna e fumo, più alta sarà la forza e la velocità del fumo
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 44Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Gruppi elettrogeni o caldaie a condensazione lavorano conTIRAGGI FORZATO e/o in PRESSIONE POSITIVA.
In questo caso il motore a scoppio o i ventilatori dei bruciatorigenerano meccanicamente il tiraggio.
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 45Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Fattori che influiscono sul tiraggio
L’altezza e il diametro della canna fumaria
Densità dell’aria (varia in base all’altitudine)
Lunghezza canali da fumo
Spostamenti...Curve...Tee e perdite localizzate
Altezza e forma dei Comignoli
Venti prevalenti e zone di reflusso al tetto
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 46Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La scelta degli accessori influenza il tiraggio di un
camino
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 47Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Allo sbocco sul tetto bisogna assolutamente andare oltre la zona di reflusso e, se necessario, altre il colmo.
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 48Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Diversi terminali hanno diverse perdite di carico
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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UNI EN 13384-1
Canne fumarie singole a servizio di un solo generatore,con potenza inferiore e/o superiore a 35 Kw
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
UNI EN 13384-2
Canne fumarie collettive e/o collettori a servizio di piùgeneratori, con potenza inferiore e/o superiore a 35 Kw
Pag. 50Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
SOFTWARE PER DIMENSIONAMENTO
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 51Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Per ottimizzare la combustione ed ottenere i rendimenti dichiarati dai produttori di caldaie
Per motivi di sicurezza ed efficacia delle canne fumarie
Per consentire una manutenzione sicura ed economica
Perché è importante progettare le canne fumarie?
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I principali parametri da prendere in
considerazione:
Temperatura massima in uscita dei fumi
Classe di resistenza alla corrosione
Tenuta alle condense acide
Livello di pressione
Resistenza all’incendio di fuliggine a 1000°C
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 53Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
NORME per il corretto abbinamento tra combustibile/apparecchio/materiale di costruzione (UNI 11278/2017 – EX UNI TS 11278/2008)
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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Alcuni esempi di designazione secondo norma CE di Camini e Canne fumarie
La norma UNI 11278/2017 dà precise indicazioni su come scegliere la canna fumaria in abbinamento all’apparecchio
T600 – H1 - W – V2 – L50060 – O50
T600 – N1 - W – V2 – L50050 – G70
T600 – N1 - W – V2 – L50040 – G300M
T450 – N1 - W – V2 – L50010 – G
T120 - P1 - W – V2 – L50040 – O30
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 55Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La COMBUSTIONE OTTIMALE
garantisce basse emissioni, alti rendimenti e
conseguenti bassi consumi, ed è ottenibile SOLO se
il “Sistema di Evacuazione Fumi” viene
PROGETTATO CORRETTAMENTE.
Non può essere improvvisato all’ultimo
momento!!!!
Una canna fumaria ben progettata ha necessità di
una minore manutenzione e pulizia.
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 56Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La norma per il dimensionamento delle canne
fumarie è la UNI EN 13384-1
E’ una norma di calcolo collaudata
ormai in uso da oltre un decennio.
Sul mercato sono disponibili diversi software, alcuni dei quali
distribuiti anche gratuitamente dalle aziende, per il facile
calcolo della sezione più idonea alla stufa o al caminetto da
installare.
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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PROGETTARE LA CANNA FUMARIA
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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PROGETTARE LA CANNA FUMARIA
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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PROGETTARE LA CANNA FUMARIA
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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PROGETTARE LA CANNA FUMARIA
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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PROGETTARE LA CANNA FUMARIA
• Scelta del diametro… la scelta di un «progettista» non
sempre è quella del primo diametro «verde»
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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PROGETTARE LA CANNA FUMARIA
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 63Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
ATTENZIONE ALLE CANNE FUMARIE COLLETTIVE
FUNZIONANTI IN PRESSIONE POSITIVA!!!
ISTRUIRE GLI UTENTI senza un’ adeguata preparazione di »conduzione dell’impianto» ed esperienza … possono trasformarsi in impianti pericolosi …
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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PROGETTARE LA CANNA FUMARIAIl calcolo prevede la verifica della velocità dei fumi in uscita al Comignolo Troppo bassa: rischio formazione sacche incombusti e difficile diluizione degli inquinanti - Il CO è un Gas esplosivo..Troppa alta: rischio rumorosità
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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VERIFICARE LA TEMPERATURA DI CONGELAMENTO
Prescrivere adeguate protezioni al gelo degli scarichi condensa
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 66Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
PROGETTARE LA CANNA FUMARIAI software danno delle precise indicazioni circa la temperatura
attesa sulla parete esterna del camino.
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 67Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Rischi potenziali di un camino non idoneo
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
PERDITA DI CALORE ATTRAVERSO LA PARETE DEL CAMINO
Caldo
Freddo
GiuntoPunto debole
Fu
mi
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Rischi potenziali di un camino non idoneo
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
PERDITA DI CALORE ATTRAVERSO LA PARETE DEL CAMINO
Ustioni per contatto accidentale Mancato rispetto delle leggi
sulla sicurezza negli ambienti di lavoro
Riduzione del tiraggio nel camino e riduzione della velocità fumi
Formazione di condensa nel camino/canna fumaria
!!!@*?!
x°C
500°C
Fu
mi
Pag. 69Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Rischi potenziali di un camino non idoneo
Incendio dei materialicombustibili prossimi al camino!!!
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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SICUREZZA & IGIENE
Particolare cura deve essere posta nelle vicinanze di parti
combustibili come ad esempio il passaggio di tetti e solai in
legno.
IMPORTANTE in fase di progettazione distinguere tra
prodotti fabbricati in fabbrica e certificati sistema CE, da
manufatti compositi realizzati in opera ove esperienza,
capacità e serietà delle maestranze contribuiscono al
risultato finale.
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 71Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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Certificato secondo :
EN 1856-1 e EN 1859Aggiornate al 2012
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 73Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
NOVITA’ 2018
Calcolo temperature esterne cavedio
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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Calcolo temperature esterne cavedio
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
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Temperature esterne canna fumaria
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Tasto destro del mouseComando: Proprietà
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SICUREZZA & IGIENE
La progettazione e il dimensionamento danno inoltre delle
precise indicazioni circa la temperatura dei fumi attesa
sulla parete esterna del camino.
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 77Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Il progettista deve scegliere la designazione della canna fumaria, non è sufficiente allegare la DOP.
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 78Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Per ottimizzare la combustione ed ottenere i rendimenti dichiarati dai produttori di caldaie
Per motivi di sicurezza ed efficacia delle canne fumarie
Per consentire una manutenzione sicura ed economica
Perché è importante progettare le canne fumarie?
Pag. 79Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Rispettare le Norme cheimpongono alla predisposizionedi tutti gli accessori necessariper una manutenzione FACILE,SICURA, ed ECONOMICA.• Moduli per prelievo fumi…• Moduli per l’ispezione• Moduli per la pulizia.
Ad ogni cambio di direzione… al piede del camino…
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 80Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Non sempre l’estetica si sposa con la funzionalità…
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 81Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Rispettare le Norme che regolamentanol’evacuazione e la diluizione dei fumi in atmosfera, siatecniche che igieniche e di buon senso… evitareconcertazioni di inquinanti come nel caso degli scarichiin facciata!
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 82Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
SICUREZZA & IGIENE
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 83Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Il libretto USO E MANUTENZIONE…. Differisce da modello a modello di canna fumaria
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 84Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
PROGETTARE LA CANNA FUMARIA
SISTEMI DI FISSAGGIO INSTALLAZIONE
La certificazione CE per i prodotti immessi sul mercato,
include anche le verifiche statiche degli elementi.
A
Misura A, altezze montaggio mediante raccordi a T in m Diametro nominale in
mm: Spessori pareti in mm
0,5 0,6 0,8 1 80 94,3 95,4 113,5 139,2
100 87,5 87,8 106,7 125,5 115 81,2 82,0 101,5 115,2 120 78,5 80,2 99,8 111,8 130 74,3 76,4 96,4 104,9 140 71,6 72,5 93,0 98,0 150 64,9 68,7 89,5 91,2 160 58,2 64,9 86,1 84,4 180 44,8 57,3 79,2 70,7 200 31,4 49,7 72,4 56,9 250 29,3 39,2 57,9 47,9 300 28,7 43,5 38,8 350 26,6 40,1 35,6 400 25,5 36,7 32,5 450 22,4 33,4 29,3 500 20,3 30,0 26,1 550 18,2 26,6 23,0 600 16,0 23,2 19,8
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 85Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Rispettare la Norma prevede l’obbligo di apporre una targhetta indelebile in prossimità della canna fumaria, ove siano indicate le informazioni basilari dell’impianto fumario.
Ragione sociale dell’installatore
Caratteristiche tecniche del camino posato
La direzione lavori per conto del Committente può richiedere che venga consegnata e installata
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 86Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
PROGETTARE LA CANNA FUMARIA
La MORFOLOGIA della canna fumaria è
fondamentale per il buon funzionamento.
E’ buona norma lasciare allegata alla
dichiarazione di conformità uno schema
grafico dell’impianto installato, a memoria
del lavoro eseguito e per evidenziare
eventuali successive manomissioni o
interventi effettuati da personale
NON QUALIFICATO.
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 87Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Più di 50 Norme e Leggi ( alcune di recentissima emissione )
regolamentano il settore delle stufe e caminetti.
Progressivamente ma ancora troppo lentamente il settore sta
vincendo una “TRADIZIONALE INERZIA ”
Ad adeguandosi alle nuove normative che
regolamentano il
“Sistema di Evacuazione Fumi”
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 88Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Dimensionamento del camino Progetto morfologico Manuale/Certificato CE per i carichi statici Punti di ispezione e pulizia per manutenzioni periodiche,
ordinarie e straordinarie Scelta dei materiali secondo Norma UNI 11278/2017 Targhetta di impianto posta alla base del camino (per
sistemi multipli anche in sommità) Libretto/Marchio CE indicante le garanzie e le
manutenzioni obbligatorie
RIASSUMENDO…. Cosa deve includere il progetto di una canna fumaria «SISTEMA FUMARIO»
Canna fumaria – L’importanza del corretto
dimensionamento e della progettazione
Pag. 89Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Una canna fumaria progettata a norma, e correttamente
realizzata è sinonimo di “SICUREZZA”.
Gli incidenti derivati da una cattiva realizzazione sono di natura
prevalentemente diversa in funzione del combustibile utilizzato.
GAS = Danni alla persona (Intossicazione da CO)
LEGNA = Danni alle cose (Incendi da tetto)
L’impianto più pericoloso è il CAMINO
Pag. 90Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
ITALIA nr. incendi da tetto 8.000
BRESCIA nr. Incendi da tetto 300
Camino non a regola d’arte 53 %
Cattiva e/o mancata manutenzione 18 %
Fonte dati : CIPI – Comitato Italiano Prevenzione Incendi – Convegno di Brescia 09 – Incendi da tetto Comandoprovinciale VV.FF. di Brescia
L’impianto più pericoloso è il CAMINO
Pag. 91Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
L’impianto più pericoloso è il CAMINO
Pag. 92Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
L’impianto più pericoloso è il CAMINO
Pag. 93Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
L’impianto più pericoloso è il CAMINO
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L’impianto più pericoloso è il CAMINO
Pag. 95Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Per prevenire incendi da tetto è indispensabile :
Installare prodotto certificato come SISTEMA (EN 1856-1)
Distanza da materiale combustibile certificata dal
PRODUTTORE del sistema fumario (EN 1856-1)
Rispettare la distanza di sicurezza
Prodotto RESISTENTE al FUOCO da fuliggine (G)
Utilizzo di isolanti specifici (Passaggio TETTO – G00)
Prodotto garantito nel tempo
L’impianto più pericoloso è il CAMINO
Pag. 96Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Marchio CE prodotti e caratteristicheLa designazione di prodotto e le prestazioni garantite
Corretto abbinamento prodotto/generatore in funzione del combustibile - (UNI 11278/2017)
Combustibili solidi Particolare attenzione al passaggio tetto, protezione, soluzioni applicative (UNI 10683 – Imp. a biomassa solida per potenze inferiori ai 35 kW)
Pag. 97Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
A seguito del provvedimento del governo, in Italia i prodotti che
non sono muniti di conformità CE, attestato di conformità o
benestare tecnico europeo DEVONO ESSERE RITIRATI DAL
MERCATO, e NON POSSONO essere INCORPORATI o
INSTALLATI in edifici.
(Art. nr. 11 comma 3 – dpr. 246/93)
CPD – Direttiva Prodotti da Costruzione
Pag. 98Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Armonizzare significa stabilire un linguaggio decifrabile e
comprensibile in tutta Europa, attraverso un codice comune a
tutti i prodotti che ne identifica solo le prestazioni, ovvero la
DESIGNAZIONE di prodotto.
Es. di camino metallico T200 P1 W V2 L50040 O 30
CPD – Direttiva Prodotti da Costruzione
Pag. 99Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La norma di prodotto, NON definisce e NON entra nel merito di:
Norme nazionali d’installazione del camino
Scelte dei valori di prestazione richiesti per l’impiego
previsto nella singola nazione.
Nel DEFINIRE la…. PRESTAZIONE + APPLICAZIONE
La scelta è delegata ai legislatori in ciascuno Stato membro
esempio : UNI 11278/2017
CPD – Direttiva Prodotti da Costruzione
Pag. 100Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
UNI EN 1856-1 : 2007 (unico fabbricante)
La norma indica i requisiti di prestazione dei prodotti perSISTEMI di camini sia mono che multipla parete conparete interna (a contatto con i fumi) in metallo.
UNI EN 1856-2 : 2006 (nessuna limitazione per il fabbricante)
La norma indica i requisiti di prestazione dei condottiinterni rigidi o flessibili, canali da fumo e raccordi rigidiin metallo.
Norme di prodotto armonizzate
Pag. 101Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
T600 N1 W V2 L50040 G 70
T600 = Funzionamento in continuo
700°C = Temperatura di prova e livello di picco
La designazione – Temperatura in CONTINUO
Pag. 102Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La temperatura di contatto/superficie alla temperatura
dichiarata T600, NON SUPERA 85°C
T600
700° C
T450
550° CMax 85°CSulla parete esterna
La designazione – Temperatura in CONTINUO
T600 N1 W V2 L50040 G 70
Pag. 103Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Fonte “Spazzacamino Fans Club”
La designazione – Temperatura in CONTINUO
Pag. 104Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La designazione – Temperatura in CONTINUO
Pag. 105Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
P1 = Funzionamento in pressione positiva
N1 = Funzionamento in tiraggio Naturale
P1 = Sempre quando è presente un ventilatore sull’apparecchio
T600 N1 W V2 L50040 G 70
La designazione – Tenuta alla PRESSIONE
Pag. 106Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La designazione – Comport. al FUOCO
Lo stesso prodotto può avere tenute alla pressione diverse in base al tipo
di installazione
Pag. 107Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Resistenza alla condensa
D = Secco
W = Umido - Condensazione
T600 N1 W V2 L50040 G 70
La lettera W è sempre obbligatoria quando è prevista la formazione di
CONDENSA (anche in apparecchi normali) quando si installa un
terminale TRONCO di CONO ed in ogni caso in presenza di apparecchio
a CONDENSAZIONE
La designazione – Tenuta alla CONDENSA
Pag. 108Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Resistenza alla Corrosione (UNITS 11278)
V1 – V2 – V3 = Test eseguiti e superati
V2 = Top di gamma
Vm = Nessun test eseguito
Vm = Test non superato
T600 N1 W V2 L50040 G 70
La designazione – Resistenza alla CORROSIONE
Pag. 109Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Aisi 304
Aisi 316
Spessore tubazione
T600 N1 D V2 L50 040 G 70
L99 = Tutti i metalli che NON sono presenti in tabella (deve essere dichiarato obbligatoriamente quale tipo di metallo si utilizza)
La designazione – Tipologia di MATERIALE
Pag. 110Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Resistenza al fuoco di fuliggine
O = Non resiste
G = Resiste al fuoco di fuliggine
1000° C per 30 minuti
Distanza di sicurezza in mm. da materiale combustibile
T600 N1 W V2 L50040 G 70
La designazione – Comport. al FUOCO
Pag. 111Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
T600 N1 W V2 L50040 G 70
1000° C
30 minuti
70 mm.
Temp. massima
ammessa per
irraggiamento
100 °C
La designazione – Comport. al FUOCO
Pag. 112Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La designazione – Comport. al FUOCO
La distanza dai materiale combustibili varia in funzione del diametro
installato
Pag. 113Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Coibentazione
resistente a 1100° C
Coibentazione con
CLASSICA COPPELLA
Non adatta !!!!!!!!!
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 114Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Camino di classe
T600coibentato con
COPPELLA
300° C
Non adatta
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 115Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Marchio CE prodotti e caratteristicheLa designazione di prodotto e le prestazioni garantite
Corretto abbinamento prodotto/generatore in funzione del combustibile - (UNI 11278/17)
Combustibili solidi Particolare attenzione al passaggio tetto, protezione, soluzioni applicative (UNI 10683 – Imp. a biomassa solida per potenze inferiori ai 35 kW)
Pag. 116Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Titolo
Camini/canali da fumo/condotti/canne fumarie metallici
Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di
applicazione e relativa designazione del prodotto.
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 117Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Scopo e campo di applicazione
Stabilisce i criteri di scelta dei SISTEMI METALLICI di
evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad
apparecchi a combustibile solido o liquido, sulla base del
corretto abbinamento all’apparecchio utilizzatore.
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 118Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La presente norma SI APPLICA a:
Camini Canali da fumo Condotti Coassiali – Novità! Collettori– Novità! Condotti per intubamento
utilizzati per l’evacuazione dei prodotti della combustione,
compresi i vapori di cottura, asserviti ad apparecchi in
funzione del tipo di combustibile ( liquido o solido).
L’utilizzo di condotti flessibili estensibili non è consentito
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 119Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 5 - Installazione
Per la costruzione della canna fumaria / camino / condotto / canale
da fumo l’installatore deve utilizzare prodotti conformi alle
seguenti norme:
UNI EN 1856-1
UNI EN 1856-2
ed attenersi alle istruzioni di installazione, uso e manutenzione,
fornite dal fabbricante.
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 120Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 5.1 / 6.1 - Classe o livello di temperatura (Txxx)
Per evitare il pericolo d’incendio, si deve rispettare la
distanza da materiale combustibile dichiarata dal
fabbricante.
Dove esiste il pericolo di contatto umano accidentale,
l’installatore deve verificare che la temperatura della parete
esterna non superi determinati valori di sicurezza.
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 121Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Se si superano le temperature di sicurezza, l’installatore
deve proteggere opportunamente la superficie esterna di
contatto mediante schermi di protezione o segregazione
delle parti pericolose.
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 122Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Combustibili GASSOSI
Combustibili LIQUIDI
Combustibili SOLIDI
Pag. 123Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 9 – Requisiti minimi con combustibili SOLIDI
La classe di temperatura del camino deve essere non minore
della temperatura massima di uscita dei fumi dichiarata dal
costruttore dell’apparecchio.
Il flessibile non è consentito nel canale da fumo o raccordo.
Temperature minime
T 200 - Pellets
T 400 - Tutti gli altri apparecchi (Legna, Cippato ecc…)
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 124Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 9.5.1 – Prodotti che hanno effettuato e superato i test
alla corrosione (V1 – V2 – V3) (prospetto 8)
NESSUNA SPECIFICA per il tipo di AISI o per lo spessore
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 125Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 9.5.2 – Prodotti che NON hanno effettuato o superato
i test alla corrosione ( Vm ) (prospetto 9)
AISI 316 L sp. minimo 1,0 mm. (D) e NO (W - condensazione)
AISI 304 (L20) = NON AMMESSO
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 126Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Considerazione finale
Tutti i prodotti con designazione V1 – V2 – V3 non hanno
nessuna limitazione in termini di materia prima o spessore
di parete richiesta.
I prodotti designati Vm (prodotti che non hanno fatto o
superato i test alla corrosione) hanno delle FORTISSIME
LIMITAZIONI sullo spessore se AISI 316L (minimo 0,6
mm. a secco e 1,0 mm. a condensazione) oltre a NON è
ammesso l’uso di AISI 304.
Norma UNI 11278 – Ottobre 2017
Pag. 127Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Marchio CE prodotti e caratteristicheLa designazione di prodotto e le prestazioni garantite
Corretto abbinamento prodotto/generatore in funzione del combustibile - (UNI TS 11278)
Combustibili solidi Particolare attenzione al passaggio tetto, protezione, soluzioni applicative (UNI 10683 – Imp. a biomassa solida per potenze inferiori ai 35 kW)
Pag. 128Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 1 – Scopo e campo di applicazione
Prescrive i requisiti di :
Progettazione
Verifica
Installazione
Controllo e manutenzione
Nei seguenti casi :
Impianti riscaldamento ambiente
Produzione di acqua calda sanitaria
Cottura dei cibi
Installati in locali e relative pertinenze
Spazi coperti adiacenti all’abitazione (es. portici, verande)
Potenza inferiore ai 35 Kw
= Novità rispetto alla precedente del 2005
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 129Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 1 – Scopo e campo di applicazione
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 130Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
Ogni apparecchio deve essere collegato ad un sistema
di evacuazione fumi
Lo scarico dei fumi deve avvenire a tetto
E’ vietato lo scarico a parete o in spazi chiusi anche a
cielo libero
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 131Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 1 – Scopo e campo di applicazione
Biocombustibili solidi
Apparecchi alimentati sia manualmente che a caricamento
automatico
Locali e relative pertinenze
Spazi coperti adiacenti alle abitazioni
ad eccezione delle prescrizioni non pertinenti come le prese
d’aria, coesistenza altri apparecchi e volumi minimi
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 132Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
H
ARIA sufficiente
ALTEZZA camino
OSTRUZIONI
RESTRINGIMENTI del camino
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 133Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
In generale l’installazione NON deve DANNEGGIARE l’edificio o
altri impianti.
Art. 6.2 – Installazioni AMMESSE
Nel locale possono preesistere o essere installati apparecchi
funzionanti in modo stagno rispetto al locale, senza limitazioni
(apparecchi a gas di tipo C, come definiti dalla UNI 7129)
o che non mettano in depressione il locale rispetto all’ambiente
esterno.
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 134Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.3.1 – Installazioni VIETATE
Non possono essere presenti e funzionanti apparecchi di
tipo A e di tipo B (per la classificazione vedere UNI 10642 e
UNI 7129).
Condotti di ventilazione di tipo collettivo e/o
elettroventilatori/aspiratori collegati con l’esterno e/o
apparecchiature che possano mettere in depressione il
locale, o in ogni caso in presenza di una depressione del
locale maggiore di 4 Pa.
Locali con pericolo incendio.
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 135Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.3.2 – Installazioni VIETATE
Nei BAGNI, CAMERE da LETTO o MONOLOCALI
esclusivamente apparecchi stagni o a focolare chiuso con
presa d’aria di combustione collegata con l’esterno.
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 136Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
VIETATE le canne fumarie collettive
VIETATO convogliare cappe cucina, o in generale altri
apparecchi nel canale da fumo o nel camino
Evitare di scaricare il peso del camino direttamente sopra
l’apparecchio
Il camino deve essere adibito ad uso esclusivo dello scarico
dei fumi, è vietato far transitare all’interno del camino stesso
altri canali o tubazioni o impianti (es: canaline, cavi tubazioni
del solare, altri condotti di scarico fumi ecc..)
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 137Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
Al termine del montaggio
l’installatore deve compilare
e fissare in modo visibile la
placca camino.
Ad esempio applicata all’interno dello
sportello dell’ispezione
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 138Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La “PLACCA CAMINO” (detta anche placchetta) è la
carta d’identità-targa del camino e contiene tutti i dati
necessari per sapere quali prestazioni è in grado di
garantire il camino installato.
Identifica le capacità e i limiti del camino al quale ci si
vuole collegare.
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 139Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Informazioni contenute nella PLACCA CAMINO
Nome o marchio del fabbricante
Marchio CE con nr. dell’ente certificatore
Designazione del prodotto
Diametro installato
Distanza da materiale combustibile
Dati dell’installatore
Data di installazione
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 140Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Parte riservata
all’AZIENDA
Parte riservata
all’INSTALLATORE
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 141Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Nella combustione a biomassa solida gli elementi critici da
tenere in massima considerazione sono :
TEMPERATURA in CONTINUO del fumo
FUOCO di FULIGGINE interno
Di conseguenza gli elementi fondamentali da curare nella
posa sono :
ISOLAMENTO delle tubazioni
DISTANZA di SICUREZZA da materiale combustibile
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 142Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. B.2 – CLASSE di TEMPERATURA
Nel caso di apparecchi a pellet (UNI EN 14785) la classe
minima è T200
In tutti i casi diversi dalla UNI EN 14785 la classe
minima è T400 (es… Legna, Cippato ecc..)
(Indicazione già presente in UNI 11278)
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 143Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. B.3 – CLASSE di resistenza al FUOCO di FULIGGINE
E’ sempre prescritta la classe G (resistenza al fuoco di
fuliggine) seguita dalla distanza di sicurezza XX
Nel caso di apparecchi a pellet (UNI EN 14785), solo se si
utilizzano prodotti con DOPPIA DESIGNAZIONE (G e O in
funzione della presenza o meno di guarnizione di tenuta) e per il
solo canale da fumo, si deve osservare come distanza
minima quella indicata dalla Gxx e in caso di incendio di
fuliggine di devono ripristinare le condizioni iniziali
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 144Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. B.3 – CLASSE di resistenza al FUOCO di FULIGGINE
Prodotto con DOPPIA designazione SISenza guarnizione T600 N1 W V2 L50040 G 70Con guarnizione T200 P1 W V2 L50040 O 20
Prod. con solo UNA design. (es…ALLUMINIO) NOCon guarnizione T200 P1 W V2 L50040 O 20
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 145Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
I materiali devono essere idonei e marcati CE attraverso la
conformità alle relative norme di prodotto
I materiali devono essere di classe A1
(incombustibili – UNI 13501-1)
Il cavedio deve essere di classe A1
(incombustibili – UNI 13501-1)
Deve essere sempre in DEPRESSIONE (anche se intubato)
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 146Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI – SOLAI – PARETI
Prodotti certificati secondo le norme :
UNI EN 1856-1, UNI EN 13063-1, UNI EN 16063-2, UNI EN 1806
Componenti di un SISTEMA CAMINO con rispetto distanza in ARIA
LIBERA (……G 70)
Componenti di un SISTEMA CAMINO con modalità di isolamento
indicata dal fabbricante in ARIA CHIUSA (se prevista e dichiarata)
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 147Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI – SOLAI – PARETI
Camino composito con calcolo delle distanze di sicurezza secondo
EN 15287 e piena responsabilità dell’installatore
APPOSITI SISTEMI di PROTEZIONE dichiarati idonei dal fabbricante
Quando i sistemi di protezione NON sono G00 sono da evitare i
PONTI TERMICI
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 148Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Sistemacamino
Coibentato
Monoparete
Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI – SOLAI - PARETI
Art. 6.5.1 – Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 149Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
T600 N1 W V2 L50040 G 70
1000° C
30 minuti
70 mm.
Temp. massima
ammessa per
irraggiamento
100 °C
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 150Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Coibentazione
resistente a 1100° C
Coibentazione con
CLASSICA COPPELLA
Non adatta !!!!!!!!!
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 151Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO
3 cm. di MICROPOROSO
3 giri di pannello su MONOPARETE
Pag. 152Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO
Interno
Esterno max 89°C
Pag. 153Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO
Pag. 154Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO
Pag. 155Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO
Pag. 156Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 157Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Installazione
Verticale
Installazione
Orizzontale
Pag. 158Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 159Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
ANC SUPERCOPPELLA 13 mm. – G90
Pag. 160Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
CANALI DA FUMO
Prescrizioni, indicazioni e divieti
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 161Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.3 – CANALI DA FUMO – Requisiti generali
Devono essere COIBENTATI se passano all’interno di
locali freddi o se sono esterni all’edificio
NON devono attraversare locali compartimentati, con
pericolo incendio, dove è vietato installare apparecchi a
combustione, locali o spazi non ispezionabili
Permettere la normale dilatazione.
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 162Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.3 – CANALI DA FUMO – Requisiti generali
Essere fissati all’imbocco senza sporgere all’interno
del camino stesso
Sono vietati i metallici flessibili
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 163Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.3 – CANALI DA FUMO – Requisiti generali
VIETATI tratti in contro-pendenza
Salvo diversa indicazione del costruttore, avere sempre e
per tutta la lunghezza un diametro pari o maggiore di
quello dell’uscita fumi dell’apparecchio
Eventuali cambi di sezione/diametro sia in aumento che
in riduzione sono ammessi solo all’imbocco del
camino, in particolare le riduzioni di diametro devono
essere di tipo conico
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 164Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.3 – CANALI DA FUMO – Requisiti generali
Limitare la formazione di condensa ed evitare la
eventuale fuoriuscita dalle giunzioni
Deve permettere il recupero della fuliggine, essere
scovolabile e ispezionabile anche con accesso
dall’apparecchio stesso
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 165Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
Art. 6.5.3.2 – CANALI DA FUMO – Prescrizioni aggiuntive
Apparecchi a TIRAGGIO NATURALE
Salvo diverse indicazioni del costruttore o di calcolo secondoUNI EN 13384-1
Per CAMINETTI con scarichi a soffitto o a parete non
coassiali rispetto all'uscita dei fumi, realizzare i cambi di
direzione con curve massimo a 45°
Per le STUFE sono ammessi al massimo 3 cambi di
direzione al max. di 90° (compreso l’allacciamento) con
lunghezza massima in proiezione in pianta di 2 mt.
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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Art. 6.5.3.2 – CANALI DA FUMO – Prescrizioni aggiuntive
Raccordo
Camino
Canale da
fumo
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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SISolo se calcolato secondo
UNI EN 13384-1
Oppure
Solo se indicato dal costruttore
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App. tiraggio NATURALE
Al massimo
2 curve 90°
1 allaccio al camino
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Art. 6.5.3.2 – CANALI DA FUMO – Prescrizioni aggiuntive
Apparecchi a TIRAGGIO NATURALE
I regolatori manuali del tiraggio inseriti nel canale da fumo
non devono ostruire ermeticamente la sezione interna del
condotto, avere una superficie minima aperta pari al 3%
della sezione di passaggio e non minore di 20 cm.
In ogni caso devono essere installati nello stesso locale
dell’apparecchio
Eventuali regolatori o registri che immettono aria parassita
devono essere installati secondo le istruzioni del fabbricante,
ed in caso di installazione stagna il regolatore deve prelevare
l’aria dall’esterno dell’abitazione
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Art. 6.5.3.3 – CANALI DA FUMO – Prescrizioni aggiuntive
Apparecchi a TIRAGGIO FORZATO
Salvo diverse indicazioni del costruttore o di calcolo secondoUNI EN 13384-1
Sono ammessi al massimo 3 cambi di direzione al max.
di 90° (compreso l’allacciamento) con lunghezza
massima in proiezione in pianta di 4 mt.
Nel caso di apparecchio con uscita posteriore, il cambio
di direzione derivato dal collegamento posteriore (T o
curva) NON deve essere conteggiato
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CAMINI
Prescrizioni, indicazioni e divieti
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Art. 6.5.4 – CAMINI – Requisiti generali
Solo funzionamento in depressione a TIRAGGIO NATURALE
Forma preferibilmente circolare, se quadrata o rettangolare con
angoli avente raggio minimo di 20 mm. e rapporto tra lato
lungo e corto al massimo di 1,5
Adibiti ad uso esclusivo dello smaltimento dei fumi
Andamento prevalentemente VERTICALE
Assenza di strozzature su tutta la lunghezza
Massimo 2 cambi di direzione di max. 45°
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Art. 6.5.4 – CAMINI – Requisiti generali
Tiraggio come richiesto dall’apparecchio, in assenza di
indicazioni deve essere mantenuto a 12 Pa
Sono ammessi i regolatori di tiraggio per stabilizzare lo stesso
Se manca il comignolo (cappello conico) essere di classe W
e avere alla base un dispositivo per lo smaltimento dei liquidi
Materiali solidi, fuliggine o eventuali condense devono ricadere
direttamente nell’apparecchio o nella camera di raccolta alla
base del camino, la camera di raccolta deve essere facilmente
apribile (portello o altro sistema)
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Sistemi INTUBATI
Prescrizioni, indicazioni e divieti
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Art. 6.5.5.1 – Sistemi INTUBATI – Requisiti generali
Solo funzionamento in depressione a TIRAGGIO NATURALE
Il sistema intubato deve essere adibito ad uso esclusivo dello
scarico dei fumi, è vietato far transitare all’interno del sistema
e dell’intercapedine tra il condotto intubato ed il cavedio altri
canali o tubazioni o impianti (es: canaline, cavi tubazioni
del solare ecc..)
Se manca il comignolo (cappello conico) essere di classe W
e avere alla base un dispositivo per lo smaltimento dei liquidi
Il sistema deve evitare l’ingresso di acqua piovana o neve
nell’apparecchio
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Art. 6.5.5.1 – Sistemi INTUBATI – Requisiti generali
Nel caso di prelievo dell’aria di combustione direttamente
dall’intercapedine, la stessa deve essere aperta alla sommità
e correttamente dimensionata (è consigliato l’utilizzo di sistemi
che comprendono anche il cavedio di adduzione, parte del
sistema stesso)
I giunti dei condotti, i centratori e i distanziatori non devono
ridurre la sezione dell’intercapedine oltre il 10%
Si deve evitare la disgiunzione degli elementi, se il sistema
prevede l’utilizzo della fascetta stringitubo, la stessa deve
essere utilizzata
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Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
Nei sistemi intubati multipli, sono ammessi funzionamenti a
tiraggio naturale (N1) a fianco di condotti in pressione (P1)
solo se si garantisce che non interferiscano tra di loro
Sono ammessi condotti resistenti al fuoco di fuliggine (G) a fianco di
condotti non resistenti (O) solo se si rispetta la distanza di sicurezza
del prodotto classificato G
Sono ammessi sistemi intubati multipli solo con classificazione
A1 (Incombustibile secondo EN 13501-1)
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Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
La distanza minima tra le pareti dei condotti (compreso isolante) è di
minimo 2 cm.
Alla sommità del sistema multiplo devono essere applicate
targhette identificative dell’apparecchio allacciato o che
indicano se il condotto espelle fumi o eventualmente aspira aria
Dove necessario ogni condotto del sistema deve essere dotato
di sistema di smaltimento delle condense
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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N1
P1
Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
N1
N1
NON devono interferire
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O
G
G
G
Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
Distanza di sicurezza Gxx
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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A1
Art. 6.5.5.2 – Sistemi INTUBATI MULTIPLI – Requisiti generali
C
Solo materiali A1 incombustibili
A1
A1
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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COMIGNOLI
Prescrizioni, indicazioni
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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Art. 6.5.6 – COMIGNOLI – Requisiti generali
Sezione utile minimo il doppio del camino
Impedire la penetrazione nel camino di pioggia, neve e di
corpi estranei
Avere la funzione di antivento
Deve essere fuori dalle zone di reflusso
Privo di mezzi meccanici di aspirazione
Nel caso di assenza di comignolo o di utilizzo del tipo
conico, il camino/condotto deve essere del tipo W e deve
essere dotato alla base di smaltimento dei liquidi
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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QUOTE di SBOCCO
Prescrizioni, indicazioni e divieti
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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Art. 3 – Termini e definizioni
Torrino (tratto finale): Parte del camino che fuoriesce dal manto di
copertura del tetto fino al comignolo
Zona di reflusso: Zona oltre l’estradosso del tetto in cui si verificano
sovrappressioni o depressioni che possono influenzare la corretta
evacuazione dei fumi
Zona di reflusso
Torrino
Comignolo
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Art. 6.5.8 – QUOTE di SBOCCO – Zona di reflusso
Precedente UNI 10683
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500 mm1.500 mm
200 mm
Art. 6.5.8.3 – QUOTE di SBOCCO – Antenne e Parabole
Quote di sbocco rispetto alle parabole
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Art. 6.5.9.1 – QUOTE di SBOCCO – Altri comignoli o sbocchi
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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Art. 6.5.9.2 – QUOTE di SBOCCO – Distanza da LUCERNARIO (1)
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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Art. 6.5.9.2 – QUOTE di SBOCCO – Distanza da ABBAINO (2)
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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TETTO PIANO - LASTRICO SOLARE calpestabile
Art. 6.5.9.3 – QUOTE di SBOCCO – Copertura piana
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
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500 mm
1.000 mm
Volume
tecnico senza
aperture
TETTO con inclinazione Inferiore a 10° (17,6%)
Oltre i 2,0 mt.
Art. 6.5.9.4 – QUOTE di SBOCCO
Inferiore 2,0 mt.
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500 mm
1.000 mm
Volume
tecnico senza
aperture
TETTO con inclinazione Superiore a 10° (17,6%)
Oltre i 3,0 mt.
Art. 6.5.9.4 – QUOTE di SBOCCO
Inferiore 3,0 mt.
La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012)
Pag. 194Pagnoncelli Manuel – Bolgare (Marlegno) 09 Novembre 2018
1.000 mm
Volume
tecnico con
aperture
TETTO con ostacolo e FINESTRE / APERTURE
Tra i 5,0 e 10,0 mt.
Inferiore 5,0 mt.
Art. 6.5.9.5 – QUOTE di SBOCCO
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Grazie per l’attenzione